Rassegna della stampa estera

Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale giovedì ventisette agosto questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale curati da vip carrettino apertura quest'oggi torneremo ad occuparci di DB e della questione
Lockerbie su questo come sapete ci sono una serie di iniziative dei radicali in particolare
Sulla decisione del Governo italiano di inviare alle celebrazioni per il quarantesimo anniversario del colpo di Stato che il porto il colonnello Gheddafi al potere le frecce treat colori non è
Ci soffermeremo sull'Herald Tribune di ieri un'analisi dal titolo Gheddafi potrebbe aver esagerato perché perché accogliendo da eroi uno dei responsabili dell'attentato di
Lochervi a provocato una rabbia in Occidente sorprendentemente forte
Ci occuperemo poi di Afghanistan nella Commissione elettorale di Kabul ieri ha pubblicato altri risultati parziali che danno il Presidente uscente Hamid Karzai al quarantacinque per cento circa mentre il suo principale
Rivale l'ex
Ministro degli esteri Abdullah Bhutto Abdullah e al trentacinque per cento
I proporremo un intervento di Marco Vicenzino dal Boston ingloba alle elezioni afgane si sono state macchiate ma sono lungi dall'essere un fallimento leggemmo poi un'analisi del Washington post sul testo politico per Obama
PESD politica o perché
Alcuni democratici stanno mettendo in dubbio i rinforzi che sono chiesti dai generali americani sul terreno in Afghanistan
Ci occuperemo poi di Medioriente israelo e territori palestinesi
Il premier
Israeliano Benjamin Netanyahu in Europa tra l'altro ho incontrato
L'inviato speciale di Obama
Mitchell eleggeremo alcuni commenti in particolare soffermandoci sul Times sul Frasson Times che
Commentano la proposta
Di Netanyahu di una sorta di pace economica
Infine infine parleremo anche di Cecenia lo faremo con l'URSS i giornali dicono di ieri che pubblicava un intervento di Boris nesso fra ex vice primo ministro russo
Che parla di nubi di guerra nel Caucaso la strategia di Putin non ha portato la pace ma cominciamo dalla Libia e dalla questione Lockerbie i radicali stanno conducendo una serie di iniziative politiche su questo contestando in particolare
Al Governo italiano la decisione di inviare le frecce tricolore alle celebrazioni del quarantesimo anniversario del colpo di Stato che porto il colonnello Gheddafi
Al potere
La stampa internazionale continua a dibattere sull'accoglienza che è stata riservata da Gheddafi a uno dei responsabili dell'attentato di Lockerbie rilasciato dal Regno Unito in particolare dalla Scozia
Per altri Vignieri pubblicava un'analisi dal titolo Gheddafi potrebbe aver esagerato tipiche accoglienza da eroi ma la rabbia in Occidente è stata sorprendentemente forte
Per Cavallo pazzo del Medioriente come lo aveva definito Ronald Reagan a Presidente dell'Unione africana i colleghi lo Gheddafi spiega il Tribune ha avuto successo nel risollevare le sorti del suo status nel partecipare un vertice del G otto nel farsi corteggiare dalle potenze occidentali
Che vogliono avere accesso le vaste risorse petrolifere della Libia ma se il mondo pensava che il leader libico fosse cambiato dopo quarant'anni al potere lo stesso Gheddafi ha dimostrato esattamente il contrario accogliendo come un eroe
Händel basetta di allarme Graja sulla persona condannata per l'attentato di Lockerbie che provoco la morte di duecentosettanta persone nel mille novecentottantotto eppure questa
Accoglienza non avrebbe dovuto a sorprendere perché
Cioè la tipica firma del colonnello Gheddafi che ottiene concessioni dalle potenze occidentali ringrazia queste potenze occidentali salvo poi
Prenderli in giro per aver ceduto le sue richieste l'Herald Tribune ricorda che
Cose analoghe erano accadute precedentemente per esempio a Parigi nel due mila e sette quando Gheddafi dietro de una lezione sui diritti umani a Roma quest'anno quando arrivo con la foto
Di uno dei leader anti italiani sul petto questa volta però Gheddafi potrebbero avere sbagliato i calcoli perché
L'accoglienza Tibet riservatamente RAI ha evidenziato il conflitto tra l'ideologia rivoluzionaria dello stesso Gheddafi e il suo desiderio di fare affari con l'Occidente
Secondo gli e Sperti ideologia rivoluzionaria di Gheddafi si scontra ancora con le aspettative occidentali in un certo senso
Questo di episodio ha costretto l'occidente la Libia guardare alle differenze di percezione che permangono da quando è iniziata la riconciliazione
L'Occidente vede la situazione attuali in modo abbastanza chiaro la Libia a onorato un terrorista condannato per aver contribuito a far saltare per aria un aereo sopra Lockerbie
L'elemento centrale che non può essere sospeso sottostimato e l'ambizione personale di Gheddafi nel compiere questo gesto
Il colonnello conquistato uno Stato si internazionale quando è diventato il capo di Unione africana ha usato la sua posizione per promuovere i suoi principali obiettivi cioè la creazione degli Stati Uniti
Dell'Africa con un esercito un passaporto una moneta unico leader
E Gheddafi sperava porta che portando a casa me Granai avrebbe elevato ancor più il suo status tra il leader africani il punto qual è il punto che martedì prossimo la Libia
Celebrerà quarantesimo anniversario del colpo di Stato che porto Gheddafi al potere
Me Cry potrebbe di nuovo essere uno dei protagonisti di queste celebrazioni il problema e
Che il concetto stesso di antimperialismo ancora al cuore del discorso di Gheddafi come spiega un esperto
Il suo Prisma ideologico non è cambiato deve dimostrare vuole dimostrare che non sta facendo marcia indietro così
L'Herald Tribune
Di fronte a questo alcune potenze occidentali con i Paesi occidentali tra cui
L'Italia vogliono però chiudere gli occhi passiamo l'Afghanistan
Ieri la Commissione elettorale dica Bulla pubblicato altri risultati parziali Hamid Karzai in testa con il quarantacinque per cento dei voti su principale rivale Abdullah Abdullah
E al trentacinque per cento non si capisce bene ci se alla fine Karzai arriverà al cinquanta per cento evitando un ballottaggio sul bosco lo Biglieri c'era un intervento di Marco Vincenzino le elezioni afgane macchiate ma lungi dall'essere un fallimento questo il titolo
Leggiamo alcuni passaggi dopo le presidenziali in Afghanistan i talebani hanno definito il voto come un fallimento mentre alcuni funzionari internazionali insistono nel dire che è stato un successo
In realtà non è stato un fallimento milioni di afgani hanno votato sfidando le minacce talebane e esercitando il loro i loro diritti
Ma non è stato nemmeno successo non tutti hanno potuto votare
E ci sono state frodi significative ciò che
è stato importante è che le elezioni sono andata abbastanza bene pretendere che il voto debba rispettare standards internazionali normali semplicemente realistico in Afghanistan
E per quanto macchiate queste lezioni rimangono cruciale per il futuro del Paese
Il merito di condurre un'elezione supera l'alternativa cioè quella di non avere alcun voto ma per Marco Vincenzino sul Boston Globe la questione centrale o forse un'altra
La questione che spesso emerge se si debba essere ottimisti o pessimisti la cosa più importante in realtà essere realisti non c'è alcuna soluzione di breve periodo la situazione afgana l'Afghanistan rappresenta una sfida molto più grande e complessa di quanto si pensasse all'inizio nelle cerchi di della politica estera americana si discute sull'Afghanistan sia una guerra di scelto di necessità
Purtroppo i termini ira concentri ci del dibattito continuano influenzare anche l'Afghanistan
Ciò che è in gioco in Afghanistan va oltre le battaglie retoriche combattute sui giornali Val cuore dell'interesse nazionale americano e della sicurezza e della stabilità internazionale queste elezioni
In realtà mostrano che per gli afgani c'è ancora speranza la domanda è se la comunità internazionale alla l'appetito la volontà di continuare a sostenere lo sforzo nel lungo periodo così
Marco Vincenzino sul
Boston globali a questo proposito tra l'altro vi segnaliamo un articolo sulla prima pagina di ieri del Washington post
Sull'Afghanistan test politico per Barack Obama perché perché alcuni democratici stanno mettendo in dubbio i rinforzi che vengono chiesti dai generali qual è il punto è che il Presidente Obama si ritrova incastrato tra due importanti costituirsi
Mentre cerca di ricalibrare la sua politica in Afghanistan i generali da un lato che vogliono più truppe e la base del suo partito la cui tolleranza per un conflitto che sta peggiorando
E fattura rapidamente l'Amministrazione si sta preparando a ricevere un rapporto del suo più alto comandante sul terreno che dovrebbe chiedere altri soldati mentre i democratici al Congresso hanno cominciato a mettere in dubbio
La necessità di aumentare il sessantadue mila
Soldati americani già presenti in Afghanistan di altre sei mila unità entro la fine dell'appello vedremo vedremo cosa
Cosa decideranno Obama ma passiamo al Medioriente il premier israeliano Benjamin Netanyahu è in visita in Europa è stato a Londra dove tra l'altro incontrato anche
L'inviato di Obama Mitchell
Poi è stato a Berlino Netanyahu o ha proposto in qualche modo una pace economica all'Autorità palestinese
L'iniziativa e commentato da diversi giornali il Times di ieri editoriale la road map il road blocchi posti di blocco nonostante
Il suo equivocare sugli insediamenti l'attenzione di Netanyahu sulla miglioramento delle condizioni in Cisgiordania ante offre una solida base per un ritorno in negoziati di pace spiega il quotidiano conservatore di Londra
Le relazioni tra Israele palestinese rimangono tese dopo una calma di due settimane Israele ha lanciato nuovi attacchi ieri contro casa martedì risposte colpi di mortaio palestinesi
A Gerusalemme una famiglia palestinese cacciato dalla sua casa per far posto ai coloni ebrei protesta sotto una tenda e prima che Benjamin Netanyahu iniziasse i suoi colloqui a Londra per rassicurare Europa America che non saranno autorizzati nuovi insediamenti
Due importanti Ministri Stra indiani insistevano che alcuni insediamenti che dovevano essere demoliti in realtà devono essere legalizzati
Sarebbe folle essere ottimisti sulle prospettive di pace in Medioriente in questo contesto ma per il Times c'è spazio per la speranza
In parte perché Netanyahu
è un realista rapido nell'adattare la sua retorica al cambiamento delle circostanze per esempio è stato lesto
Nell'ammorbidire le sue proposte politiche di campagna elettorale non ha mai escluso la soluzione dei due Stati in parte anche perché ci sono reali speranze di progressi significative nelle prossime settimane
Su un accordo con l'Autorità palestinese che allenti il controllo israeliano sulla Cisgiordania erri vitalizi la road map verso un accordo globale ma la vera ragione per qualche ottimismo secondo il Times
Sta sul nell'insistenza di Netanyahu sul sui miglioramenti economici per i palestinesi
Invece che su concessioni territoriali
E cioè che i miglioramenti economici sono il primo passo essenziale verso la pace in questo il premier israeliano aiutato da una posizione simile del primo ministro palestinese Sallam Fayad
Entrambi pensano che ciò che conta è far muovere le cose in Cisgiordania
La crescita è già al sette per cento se potrà essere portata all'dodici la
Al lei dirà alcuni dei motivi di lagnanza dei palestinesi spingendoli verso la pace la stabilità
E gli investimenti esteri un'evoluzione di questo tipo in direbbe anche un potente messaggio i palestinesi la Striscia di Gaza
Che sono frustrati dei fallimenti di Hamas e su questo secondo il Times che il Governo di Netanyahu
Può rapidamente fare la differenza ci sono ancora decine di posti di blocco checkpoint controlli burocratici che ostacolano l'attività economica aumentano la frustrazione dei palestinesi
Ma la prosperità da sola non porterà la pace la fiducia il coraggio politico sono essenziali da entrambe le parti
C'è la questione degli insediamenti per la maggior parte dei palestinesi appaiono come un furto della loro terra per gli israeliani sono una distrazione emotiva rispetto
Alla questione centrale la citazione di Israele da parte di tutti i suoi vicini per gli americani sono un ostacolo enorme nel tentativo di Washington di conquistare la fiducia al sostegno degli altri Stati arabi
Un accordo in tempo per la prossima assemblea generale dell'ONU aiuterebbe tutti per riuscirci occorre affrontare subito la questione degli insediamenti
Contribuire a costruire l'economia palestinese solo una parte del lavoro di Netanyahu i cui altro compito e smantellare gli insediamenti così così il Times molto più scettico molto più critiche merce tralascio taxi ieri nel suo primo
Editoriale la pace di Netanyahu è una cinica evasione per avere un'economia prospera i palestinesi hanno bisogno di una terra
Spiega il quotidiano della siti quando Barack Obama dice che dice Israele che essere amici essere onesti le élite politiche israeliane comprendono che decimi decine
H scusate che due decenni di doppio linguaggio sul conflitto con i palestinesi sono terminati
Nel suo discorso del quattro giugno al Cairo bando ha spiegato che come il diritto di esistere di Israele non può essere negato nemmeno può esserlo quello della Palestina il Presidente americano
Avrebbe potuto dirlo a Benjamin Netanyahu che rifiuta di frenare la colonizzazione dei territori palestinesi o di spingere per una soluzione dei due Stati al conflitto
Il problema secondo una scelta in sé che mentre Obama cerca di cambiare la sostanza il discorso in e su il Medioriente Netanyahu continua a cercare di cambiare soggetto Obama ha scelto come terreno
Di confronto gli insediamenti
Sulla terra occupata a Rabat insediamenti che secondo il diritto internazionale sono illegali
I Stati Uniti non accettano la lista legittimità della continuazione degli insediamenti israeliani ha detto il Presidente Urso intona chiesto loro totale congelamento incluso per il cosiddetto ampliamento naturale che permetta una sorta di espansione esponenziale e invece
Netanyahu a Londra dove ha incontrato George Mitchell vuole parlare di economia per il falso in times si tratta di un'invasione
Cinica qualsiasi economia infatti ha bisogno tra le altre cose di territori libertà di movimento
E l'economia palestinese non è diversa Netanyahu lo sa l'Amministrazione Obama ha detto chiaramente di sapere che lo sa nel suo ultimo Governo Netanyahu quando ha cercato di trasformare il processo di pace in una procedura cioè
Discuteva per ore di inezia risolte per evitare di abbordare i negoziati sullo status finale
Che non hanno che Netanyahu non ha mai voluto iniziare sotto la pressione americana questa volta cambiato tattica ma l'obiettivo e sempre lo stesso così la pensa il
Fa Nelson Times sempre a proposito di Medioriente in particolare dei palestinesi
Vi segnaliamo un altro articolo sulle mondi oggi un'analisi di lo Fonzetti mi sul congresso del fatta c'è stato a agosto il primo dopo trent'anni fatta un
Partner palestinese per Israele le mondi in sostanza
Si chiede se il fatta Ascierto di fare la pace o di andare allo scontro forse entrambe le cose dipenderà dalle circostanze ma per ora ha scelto la pace a priori
I due mila duecento delegati del fatta movimento che controlla l'Autorità palestinese hanno confermato nel loro congresso di Betlemme che il processo di pace rimane la loro opzione strategica insomma ora sarà più difficile per i responsabili israeliani
Continuare a dire che non hanno un partner per fare la pace
Ma c'è anche un'altra questione c'è un
Parte del cammino che deve ancora essere fatto dal fatta da solo e della riconciliazione interpalestinese
Condizione sine qua non di una soluzione di pace perché fatta questa riconciliazione può avvenire solo nel quadro di un processo di pace
Perché se la prospettiva della lotta armata dovesse prevalere difficilmente potrebbe
Di fatto ha potrebbe prendere il posto di Hamas che finora privilegiato il conflitto alla sua soluzione così tra l'altro lo Monze Chini su le Monde di oggi per chiudere
Vogliamo occuparci anche di
Cecenia Caucaso del nord più in generale ci sono stati una serie di attentati
Oltre agli assassini di numerosi
Militanti di diritti umani il Wall Street giornaliero Pieri pubblicava un intervento di Maurice Boris né Zoff ex vicepremier Russo
Leader di un movimento d'opposizione lunghi di guerra nel Caucaso la strategia di Putin non ha portato la pace
è una presa d'atto lucida di quanto sta accadendo uno dei più grandi miti perpetrati dalla macchina di propaganda di Putin e che durante i suoi dieci anni di regno sulla Russia avesse
Ha avuto successo nel pacificare Caucaso del nord niente potrebbe essere più lontano dalla verità ciò a cui stiamo assistendo oggi
E l'inizio della terza guerra del Caucaso in quindici anni dopo le due guerre cecene del novantaquattro del novantanove
Lei mezzo ricorda diversi episodi di questi ultimi giorni ultime settimane c'è stato l'attentato del ventidue giugno contro il Presidente dell'Inguscezia ci sono stati
E se Hassini dei militanti i diritti umani in Cecenia Natalia estremi Rove Zanarella su da lei aveva
E c'è stato l'attacco terrorista dinnanzi tranne
Il Inguscezia la scorsa settimana ucciso decine di persone
Aggiungete a tutto questo gli omicidi tentati omicidi quotidiani di funzionari di polizia indaga stanno a centoventotto secondo il Ministero
L'interno locale e costanti rapimenti in Cecenia Memorial documentati settantaquattro oltre a sedici omicidi di cittadini ceceni nei primi sei mesi dell'anno
Il costo e questo è solo un catalogo in completo del sangue che è stato versato nel Caucaso del nord negli ultimissimi mesi
Ci sono diverse ragioni per cui la pacificazione di Putin è fallita Putin ha commesso un errore fatale quando ha fatto accordi cinici con clan influenti la Regione per tenere il Caucaso del nord sotto il controllo informale di Mosca
I leader criminali corrotti locali hanno ricevuto soldi contanti assegni in bianco in cambio dalla loro il lealtà personale
E del sostegno durante le cosiddette elezioni risultato di questi accordi che le leggi che la Federazione russa non si applicano più nel Caucaso del nord che invece è governato da regimi sempre più
Repressivi secondo un recente rapporto di Human Rights Watch autorità cecene praticano omicidi extragiudiziari compiono azioni punitive incendiando le case dei parenti dei sospetti insorti
I militanti di memoriale di altri gruppi di difesa dei diritti umani vengono minacciati di morte prima di essere rapita assassinata nata gli estremi Roma stava indagando sulle persone scomparse in Cecenia nel frattempo
Ranzani HT profili da Shell installato da Mosca amico personale di Putin ex estremista imposto un vero culto della personalità
Attorno alla sua figura un'altra importante ragione del fallimento del Cremlino nel Caucaso e
L'eliminazione delle procedure democratiche
Elezioni in cui Putin nel suo partito ricevono il cento per cento dei voti con una partecipazione del cento per cento in Cecenia Inguscezia Daghestan
Sono un ritorno i tempi sovietici
Il problema è che hanno lasciato i cittadini senza alcuna influenza reale sui loro governi questo
Aumento alimenta la violenza nella Regione infine c'è il riconoscimento da parte della Russia dell'indipendenza dell'indipendenza della caccia e dell'Ossezia del sud dopo la guerra Giorgiana della scorsa estate
Che potrebbe rivelarsi un boomerang per Mosca è stata salutata dai separatisti del Caucaso del nord che sperano di fare altrettanto
La principale lezione delle recenti tragedie che il cinismo la brutalità la propaganda non risolvono i veri problemi politici economici di sicurezza del Caucaso del nord
Questi problemi possono essere risolti solo attraverso politiche oneste fondate sullo stato di diritto la democrazia e rispetto dei diritti dei cittadini così
Boris mezzo sul Wall Street Journal non ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale