Rassegna della stampa estera

Buongiorno esportatori di Radio Radicale venerdì ventotto agosto questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale accurati David Carretta tra i temi di cui ci occuperemo quest'oggi ancora una volta della Libia e del caso
Lockerbie vi proporremo un editoriale dall'Economist schegge esce oggi nelle edicole
Europea amici come questi il titolo
Ci sono varie possibilità giustificazioni per il rilascio dell'attentatore di Lockerbie ma nessuna e convincente scrive
Il settimanale britannico su questo tra l'altro c'è un'iniziativa dei radicali
Incentrata sulla decisione del Governo italiano di inviare le frecce tricolori al
Ai festeggiamenti per i quarant'anni
Del colpo di Stato che hanno portato il colonnello Gheddafi al potere poi ci occuperemo di Afghanistan arrestando sull'Economist le lezioni che nessuno ha vinto e del titolo
Di un editoriale e contribuire a costruire un Governo credibile e importante tanto quanto combattere i talebani scrive il settimanale New York Times invece ieri
Pubblicava un'analisi le accuse di traffico di droga contro una personalità afgana costituiscono un dilemma per gli Stati Uniti e per
Barack Obama secondo il quotidiano liberal di New Yorker leggeremo questo
Articolo prima di parlare in chiusura anche di
Iran un tema che sta tornando di stretta attualità
Nell'agenda internazionale terranno e non ha ancora risposto all'offerta occidentale in particolare americana di dialogo sul dossier nucleare
Il Washington post oggi
O meglio ieri si interrogava con un editoriale
Su cosa stia accadendo dietro le quinte del regime dopo
La elezione contestata di Matt mondo Ahmadinejad il tumulto a Teheran nel titolo dell'editoriale l'interrogativo che pone Washington opposte
Con chi vale la pena negoziare in questo momento dentro il Governo iraniano su sull'Iran leggeremo anche un editoriale dalle mondi oggi
Perché il Presidente francese Nicolas Sarkozy a indurito i toni contro la Repubblica islamica il suo programma nucleare ma prima di occuparci di questi tre temi vi segnaliamo anche
I numerosi commenti che sono usciti
Nella giornata di ieri sui giornali di ieri a proposito della morte di Ted Kennedy sia sulla stampa americana sia su quella europea
Il New York Times a ieri apriva a tutta pagina con la notizia della morte
Del senatore che n d che persa la battaglia è stato salutato come un leader globale
Scrive tra l'altro quotidiano liberal di New York il senatore Edward Kennedy il Massachusetts figlio di una delle famiglie più famose della politica americana un uomo che ha conosciuto successi e tragedie in ugual misura e che sarà ricordato come uno dei parlamentari più efficace
Nella storia del Senato americano è morto martedì notte a settantasette anni la morte
Di Chennedy che stava combattendo una battaglia contro un tumore al cervello è stata annunciata mercoledì mattina in una dichiarazione della famiglia già in lutto per la morte della sorella del senatore o dice che nei due settimane fa
Il Presidente Obama ha detto che Kennedy è stato uno dei più grandi senatori della nazione le sue idee i suoi ideali sono stampati leggi di questo Paese
E hanno avuto ripercussioni su milioni di persone tra cui me stesso ho detto tra l'altro Obama che parlerà ai funerali perché né di sabato a Boston
Più politica in qualche modo invece apertura di un altro giornale americano ruoli uscito il poste alla fine di un'epoca americana e il titolo
Che c'era ieri in prima pagina la morte di Edward Morghen né di discendente di una famiglia privilegiata carismatiche spesso tragica chiuso un'epoca storica negli Stati Uniti
E aperto un vuoto dello spettro politico mentre le bandiere venivano abbassati ammezzati sta capitoli il
Dove il democratico del Massachusetts tutta servito per quarantasei anni come senatore i suoi sostenitori gli oppositori politici e leader di tutto il mondo hanno pianto la sua morte rendendoli omaggio
Il Washington post cita altre parole del Presidente Obama la qui campagna per la Casa Bianca aveva ricevuto un importante impulso dopo l'appoggio del senatore Chennedy
Obama inserito il suo benefattore nel Pantheon politico dicendo che praticamente ogni legge che ha fatto avanzare diritti civili e il benessere economico del popolo americano porta il suo nome
Ed è risultato dei suoi sforzi l'essenza dell'influenza politica del senatore Kennedy è stata cristallizzata dalle parole
Di un altro senatore l'amara Alexander uno dei tanti repubblicani che hanno lavorato con lui per trovare dei compromessi al Senato per Aleksandar Kennedy è stato al contempo uno dei senatori più partigiani e più costruttivi degli Stati Uniti
Poteva dettare la linea del suo partito oppure fare compromessi più di qualsiasi altro democratico così tra l'altro
Il Washington post e poi
Sui siti dei giornali internazionali trovate
Numerosissimi commenti oltre che un bijou AVIS ANT e altri articoli alcuni con implicazioni politiche perché il voto del senatore Kennedy
Era giudicato essenziale per far passare la riforma del sistema sanitario americano proposto da Barack Obama
Richiami non solo anche primi pagine ieri erano dedicate Chennedy in Europa
Perché n di la morte di un Titano la fine di una tragica dinastia rappresenti il titolo in prima pagina su e il mondo che sottolineava che per la prima volta il settantacinque anni non c'è un Kennedy in prima linea nella politico nel Governo
Degli Stati Uniti le figlia o in un articolo dal titolo la fine di una dinastia Chennedy sottolineava però anche
Alcune controversi e la vita movimentata ditte perché ne indichi aveva sbarrato la strada verso la
Casa Bianca
Passiamo agli altri temi alla Libia al caso Lochervi di cui la stampa internazionale continua a dibattere
La notizia di ieri e che la maggior parte dei leader mondiali boicotteranno nonostante l'invito le feste Tripoli per il quarantesimo anniversario del colpo di Stato che ha portato
Il colonnello Gheddafi al potere l'eccezione Silvio Berlusconi sulla Libia c'è l'iniziativa dei radicali e proposto dalla decisione del Governo italiano di inviare
Le frecce tricolore per questo e lento
Soffermiamoci però sul caso Lockerbie che ha delle implicazioni politiche economiche
L'economista se ne occupa con un editoriale amici come questi ci sono varie possibilità giustificazioni per il rilascio che l'attentatore di Lockerbie ma nessuna e convincente
Scrive il settimanale i politici scelti circa
Tendono a pensare a parlare al ritmo e con gli idiomi della Chiesa
Uno di loro e che mi McCarthy skill il ministro per la giustizia del Governo scozzese quando annunciato il venti agosto che Abdel Basset al magra ai sarebbe stato rilasciato per ragioni umanitarie
E poi difendere la decisione di fronte alla rabbia internazionale me caschi l'ha fatto riferimento alla presunta compassione trascorse al giudizio supremo che ha di fronte un malato terminale
Come l'attentatore libico e su questa base che ha giustificato la liberazione dell'unico condannato per l'attentato contro il volo Panama succede di Lockerbie del mille novecentottantotto alcuni
Credono che i veri motivi prelevassero siano meno puri in entrambi i casi si tratta si è trattato di un errore
Le presunte ragioni di compassione hanno qualche merito apparente l'incarcerazione infatti è un lusso assoluti dubbioso Obiettivo pratico e anche se la superiorità morale degli scozzesi può essere messa in dubbio la nozione
Di me caschi il secondo cui la Scozia dovrebbe dimostrare umanità perfino con i suoi nemici potrebbe avere qualche appeal
Appeal ma non è convincente questa nozione le ragioni per rilasciare Nigra inc per lasciata emigra in carcere
Erano più simboliche che pratiche l'altro cita per cui è stato condannato nel due mila uno ha provocato la morte duecentosettanta persone l'attentato di Lockerbie è stato un massacro di massa condotto a sangue freddo il crimine dimmi Ghraib è peggiore di quelli di tutti gli altri
Incarcerati nel Regno Unito l'obiettivo della prigione oltre alla riabilitazione alla deterrenza e di segnalare la disapprovazione dalla città e consolare le vittime negra ai secondo l'Economist doveva dunque morire in carcere
Comunque la compassione appare come retorica moralista almeno secondo un'altra
Lettura secondo cui la compassione volta nascondere la Realpolitik che c'è dietro questo rilascio
La liberazione di né Granai secondo alcuni era parte di un accordo formale o meno tra Regno Unito la Libia con ambiti di commerciali di sicurezza
E gli scozzesi agivano da facilitatori governi di Londra Edimburgo hanno negato questa collusione me recenti negoziati contatti tra il Governo britannico è quello libico incluso l'incontro tra Gordon Brown e Mohammad Gheddafi è un altro incontro tra l'ormai verso il più potente uomo dentro il governo di Londra
E il figlio di Gheddafi rafforzano questo sospetto come nel caso della compassione ci sono ragioni che spiegano la Realpolitik portare Gheddafi nell'orbita occidentale mantenerlo
è sempre stato un obiettivo dalla politica estera britanniche di altri Paesi i benefici del relativo addomesticamento dalla Libia sono stati molti la rinuncia al programma nucleare la cooperazione nella lotta contro il CAI dal taglio del sostegno ad altri terroristi
Insomma ragioni che secondo alcuni basterebbero a giustificare il rilascio di un uomo morente
Ma questo in BTP di sicurezza sono già stati raggiunti difficilmente si può spiegare perché occorra anche fare una concessione così importante quando il premio è stato vinto il solo altro possibile dividendo da di questa
Di questa liberazione di tipo commerciale per esempio petrolifero ma per l'economista liberare un terrorista che ha compiuto un massacro di massa per un contratto petrolifero è cosa ignobile in questo contesto
Non c'è alcun beneficio nel rimandare negra e a casa
Mentre c'è chiaramente un costo gli americani infatti sono furiosi Nigra e potrebbe essere il beneficiario di uno stupido ragionamento del Governo scozzese o di una cinica manovra di quello britannico ma che sia compassione sbagliato miope
Cospirazione il suo rilascio è sbagliato così
Tra l'altro l'economista e passiamo l'Afghanistan nell'attesa dei risultati definitivi delle elezioni
Lo stesso stimare britannico pubblica un altro editoriale su
Comandato il voto del venti agosto le le
Zioni che nessuno ha vinto contribuire a costruire un Governo credibile importante quanto combattere i talebani scrive le columnist
Leggiamo il fatto che l'America e sugli alleati siano corsi per salutare le presidenziali afgane come un successo dalla misura di quanto nere siano le prospettive a questo Paese
Un brutto giorno per i talebani un buon giorno per il Popolo d'Afghanistan ha detto l'ambasciatore britannico in realtà il vero il contrario il compito che hanno di fronte il nuovo Governo le potenze straniere è sempre stato difficile lezioni lo hanno reso persino più duro
Le elezioni non sono state un disastro completo riconosce l'Economist i talebani hanno minacciato di farle saltare ma hanno fallito i due principali candidati ha fatto campagne elettorali superando le divisioni etniche c'è stata una corsa realmente competitiva solo il cinque per cento dei seggi
Non era accessibile per ragioni di sicurezza e milioni di afgani hanno sfidato le minacce dei talebani ma definire questo successo esagerato il processo è stato macchiato da violenze intimidazioni una partecipazione bassa
E frodi diffuse il risultato sarà al Governo la cui legittimità seriamente intaccata sin dall'inizio è un Paese che rischia di spaccarsi nuovamente su base etnica e tribale gli afgani poi
Quali saranno i risultati delle elezioni comunali fiction conveniente il più probabile vincitore rimane Hamid Karzai il Presidente uscente che potrebbe ancora superare il cinquanta per cento dei voti al primo turno altrimenti ci sarà un ballottaggio fosse in ottobre
Le forze afgane straniere che dovranno rendere sicuro
Un eventuale ballottaggio non devono essere contente di fronte a questa prospettiva in teoria però secondo turno offrirebbe almeno la chance di elezioni meno controverse ad ogni modo se Karzai vincerà molti nel nord relativamente pacifico
E dove gli elettori sono andati in massa alle urne si sentiranno tredici truffati
Abdullah Abdullah Al principale sfidante di Karzai considerato come un tagiko di conseguenza inaccettabile per alcuni pashtun
Il più grande gruppo etnico del Paese i pashtun rappresenta
Il quaranta per cento dalla popolazione domina il sud forma la base di sostegno dei talebani
Di conseguenza se dovesse vincere Abdullahi pashtun si sentirebbero ancora più agli e nati da un Governo che già molti vedono
Come dominato da i tagiki
Ad ogni modo chiunque vinca le presidenziali
Dovrà fare i conti con il sospetto e risentimento di gran parte del Paese
E questo anche se i due principali rivali dovessero riconciliarsi nell'interesse dell'Afghanistan c'è da aspettarsi poco dal nuovo Governo il peggio sarebbe un'amministrazione
Piena di signori della guerra nominati per essere ripagati di loro sporchi servizi resi durante le elezioni con nessun interesse nel combattere la corruzione e nel perseguire le personalità
Governative coinvolte nei traffici di eroina per l'Economist però le cose non devono andare in questo modo l'Afghanistan ancora qualche tecnico tecnocrate onesto e competente il suo Governo il vantaggio di un massiccio sostegno straniero
Per molti in Afghanistan all'estero incomprensibile che chi fornisce questo sostegno non riesca ad esercitare maggiore influenza sul comportamento dei governanti di Kabul
Le lezioni del fallimento delle guerre di contro insurrezione ovunque che vengono perse non solo per la forza delle insurrezioni ma anche a causa dell'incompetenza della corruzione dell'impopolarità dei Governi
Nei prossimi mesi le forze occidentali potrebbero essere costrette a contenere un'insurrezione sempre più forte
Un sogno civile necessario per aiutare l'Afghanistan costruire un Governo per cui vale la pena votare così tra l'altro l'Economist
In un editoriale di questa settimana io al Times però a questo proposito il Governo per cui vale la pena votare diritti pubblicava un'analisi le accuse di traffico di droga contro una personalità afgana costituiscono un dilemma per gli Stati Uniti
Che cosa è successo si era uno dei dibattiti più caldi durante l'Amministrazione Bush cioè cosa fare delle prove
Secondo cui il potente Ministro della difesa dell'Afghanistan era coinvolto in traffici di droga i funzionari di allora rispondevano in sostanza guardando da un'altra parte perché
Questa persona questo personaggio previsti necessario per governare un Paese in difficoltà oggi quel dibattito rischia di essere ancora più controverso
Per l'Amministrazione Obama in particolare di fronte a un nuovo Governo afgano in cui l'ex ministro della difesa Mohammad Qasim Fahim e quasi certo di diventare il prossimo vicepresidente dell'Afghanistan
Nel suo tentativo di farsi rieleggere infatti il Presidente uscente Hamid Karzai si è circondato di personalità controversa che si potevano portare dei voti
Ma sono signori della guerra sospettati di crimini di guerra corruzione traffico di oppio nessuno però è così influente come Marshall Fahim
Come il suo ruolo candidato la vicepresidenza la cui traiettoria dentro e fuori dal potere e il favore americano la dice lunga sulle difficoltà degli Stati Uniti nell'affrontare la questione della corruzione in Afghanistan
Difficoltà che sono molteplici perché
Perché fine ma non è
Non è il solo a essere sul in qualche modo sul banco degli imputati politici oltre che criminali ma in realtà no perché
La giustizia non l'ho ancora perseguito lo stesso dilemma si ripropone con altri uomini vicino a Karzai come il generale Abdul Rashid dossi DOS tum accusato di aver ucciso
Migliaia di prigionieri talebani all'inizio del conflitto libico ipotesi è che l'Amministrazione americana imponga sanzioni contro
Il probabile vicepresidente di Karzai e altre personalità così tra l'altro il New York Times
Per chiudere parliamo diranno un un tema che
Tornando di stretta attualità non solo per la repressione del regime che continua con di processi spettacolo ai
Membri dell'opposizione
Che hanno contestato la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad nelle elezioni del giugno scorso ma anche
Perché si torna a discutere del nucleare iraniano in Washington post ieri collegava le due cose in un editoriale dal titolo il tumulto atta era Anna dietro le quinte la lotta intestina dentro al regime
Le proteste scrive il quotidiano americano sono state sradicate dalle strade di Teheran la crisi politica continua dietro le quinte l'autorità sia del leader supremo l'Ayatollah Alì Khamenei sia del Presidente ma appunto Ahmadinejad e contestato apertamente dalle l'iter religiosa e laica
Visto il tumulto l'incertezza interna sembra sempre
Meno improbabili meno probabile sempre più improbabile che a regime
Risponde in modo significativo sostanziale all'offerta di dialogo che l'Amministrazione Obama entro la data di fine settembre offerta sul
Nucleare nelle ultime settimane regime si affrettato condurre processi di massa in stile stalinista uno spettacolo avvilente in cui personalità importanti che avevano protestato contro il risultato delle presidenziali
Sono state costrette umiliazioni diritto che hanno ulteriormente amareggiato l'opposizione ci sono state delle confessioni estorte con
La forza
Le accuse di stupri nelle prigioni
Falchi alleati di Ahmadinejad che ora chiedono l'arresto di MIR Hossein addossabili del dell'opposizione e procuratori che si sono mossi questa settimana per chiudere i due principali partiti riformisti ma nonostante questo
La leadership rivoluzionaria di fronte un'opposizione sempre più forte come riportato da New York Times su un gruppo di chierici ha sfidato apertamente
Khamenei un evento impensabile fino a pochi mesi fa inviando una lettera anonima in cui leader supremo è stato definito un dittatore insistendo affinché si è cacciato
Il più alto funzionario della magistratura nominato un critico di Ahmadinejad al posto di Procuratore generale per parte sua
Ahmadinejad ha nominato una lista di fedelissimi per il suo Governo sfidando l'iter parlamentare in chiave che hanno criticato le sue scelte perché avrebbe nominato ministri
Non competenti tutto questo solleva un interrogativo per il Washington post e cioè con chi vale la pena negoziare dentro a questo Governo iraniano
Come se non bastasse a rafforzare i dubbi ci sono state le dichiarazioni dell'ambasciatore iraniano all'Agenzia internazionale per l'energia atomica
Che a un certo punto ha detto che l'Iran è pronto a prendere parte a qualsiasi negoziato con l'Occidente fondato sul rispetto reciproco salvo smentiva smentire qualche ora dopo potrebbe essere solo confusione oppure un sintomo del fatto che un ambasciatore chiave
Deve servire più di un padrone a Teheran in ogni caso questo episodio sottolinea la sfida per Washington nel dialogo pare con un regime dalla dubbia legittimità dalla dubbia autorità che dalla dubbia capacità di restare al potere così Washington post
E non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale