Puntata di "Speciale Giustizia" di lunedì 31 agosto 2009 condotta da Lorena D'Urso .
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Csm, Giustizia, Magistratura.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 2 ore e 5 minuti.
Rubrica
Commissione
09:30
Buonasera a tutti benvenuti all'ascolto lo speciale giustizia dedicato come ogni lunedì sera all'attività della Consiglio Superiore della Magistratura che riprenderà intorno alla metà di settembre ma che ha continuato
A il plenum ha continuato a lavorare fino alla fine di luglio il ventuno luglio in particolare a maggioranza il plenum ha dato il suo via libera
Alle nuove linee guida è guida sull'organizzazione delle Procure con una ventuno voti a favore tre astenuti i voti dei e due laici della centrodestra il del Consigliere
Laico dell'UDC ha approvato la risoluzione messa a punto dai togati Dino Petralia del Movimento per la giustizia Ferella Pilato di Magistratura Democratica e Luisa Napolitano di Unicost
Che era stata proposta alla plenum modalità settima Commissione settima Commissione che aveva modificato il testo originario dopo il monito del capo
Dello Stato che a giugno aveva chiesto ai consiglieri di riconoscere il nuovo assetto delle procure
Che sottrae poteri allora Consiglio Superiore e assegna ai loro capi una effettiva responsabilità di organizzazione direzione degli uffici
A favore dunque hanno votato tutti togati i laici del centrosinistra il Procuratore Generale della Cassazione
Vitaliano Esposito e il vicepresidente del CSM
Nicola Mancino che ha ringraziato Giorgio Napolitano per l'indicazione data al al CSM ha espresso apprezzamento per il testo approvato definendo un lavoro molto positivo
Il nuovo testo lo sentirete fra poco non ha comunque convinto i laici del centrodestra di libera
Si adegua solo apparentemente alle indicazioni di Napolitano ha detto per esempio
Il consigliere Gianfranco Anedda ma in realtà non le rispetta formalmente è stato cancellato l'obbligo del procuratore di motivare tutte le sue scelte ma con il richiamo alla precedente circolare
Sulle Procure si ripropone la filosofia osteggiata dal Capo dello Stato e che vuole introdurre nelle procure un clima assembleare
Filosofia in nome della quale il C.S.M. degli scontri violenti tratto curatori sostituti come quello
Avvenuto a Napoli ha sempre difeso i sostituti
La risoluzione esclude ogni forma di approvazione da parte del CSM dei programmi organizzativi dei procuratori che restano liberi nella forma dei contenuti purché rispondenti al dettato costituzionale alle leggi in vita
I procuratori a perseguire
Gli obiettivi della ragionevole durata dei processi dell'uniforme esercizio dell'azione penale e dell'efficienza nell'uso delle risorse motivando in maniera chiara e completa le loro scelte e chiede loro prima di stabilire i criteri per l'assegnazione degli affari
Ai magistrati dell'ufficio di favorire momenti di coinvolgimento e partecipazione dei sostituti oltre a sancire il diritto del Pubblico Ministero del sostituto essere esonerato dall'incarico in caso di dissenso con il capo e se questi non intende revocare lì la delega
Ma sentiamo dunque come è andata in plenum lo facciamo ascoltando le tre
Relazioni appunto dei Consiglieri Petralia Napolitano e Pilato e poi il seguito della di a Tito con degli interventi degli altri Consiglieri sentiremo il particolare Gianfranco Anedda del centro Dellai quel centrodestra Fabio Roia
Roberto carrelli Palombi di unità per la Costituzione è intervenuto anche brevemente il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione vitaliano Esposito poi ancora
I togati di unità per la costruzione
Alfredo
Pompeo Viola Giuseppe Maria Berruti la laica del centro sinistra Celestina Tinelli ma
Il primo intervento è quello del primo relatore Bernardino dico Petralia del Movimento per la giustizia
La pratica riguarda la risoluzione ma della delocalizzazione gli uffici del pubblico ministero
Io cercherò di essere breve nella nell'esposizione delle
Come dire delle vede
Delle dieci sostantivi della risoluzione che ormai compendiata in un poche pagine consente a tutti come ha consentito una lotta una lettura sicuramente completa illuminata e quindi una consapevolezza
Per la quale è possibile anche pressoché attenzione ci abbiamo impiegato banco otto all'ordine del giorno del suo studio
Sì Presidente riprendo allora un breve cenno al io riterrei che ha caratterizzato questa risoluzione che prima forse con un nome di battesimo diverso usavamo chiamarla circolare sugli uffici requirenti
Viene da lontano esattamente dall'anno scorso e forse addirittura da più dell'anno scorso dalla da due anni or sono quando
Affrontando i primi progetti organizzativi dei procuratori dalla Repubblica all'indomani del debutto del dall'indomani del varo del decreto legislativo centosei la Commissione si interpellata su quali strumenti essa Commissione disponesse
Per potere pronunciarsi sull'organizzazione degli uffici di troppo
E il dubbio sorgeva ed è sorto proprio grazie al varo del nuovo decreto legislativo centosei che in una formulazione alquanto generica e sufficientemente vaga per certi aspetti
A rimesso alla conoscenza del Consiglio Superiore della Magistratura soltanto alla mera conoscenza
I progetti organizzativi degli uffici requirenti senza disciplinare essenza normativi Zare
Tutto l'aspetto come dire successivo alla nascita e cioè sui poteri del polo del consiglio superiore sulle prerogative anche di tipo amministrativo del dibattito del Consiglio Superiore
Rimettendo quindi al Consiglio Superiore una riflessione attenta sull'individuazione e la si come dire l'individuazione della sagoma e del perimetro di questi poteri
Questo è il quesito fondamentale che la settima Commissione si è posto quando
Ha dovuto affrontare in prima battuta in una situazione alquanto caotica
I progetti organizzativi che già erano pendenti presso i Consigli giudiziari e che presso i concimi sconsiglio dizionari lo stesso Consiglio ha invitato attenere a trattenere
In attesa del varo di una risoluzione che da un anno e mezzo due anni a questa parte solo oggi auspicabilmente prenderà volto è vitale
Detto ciò
E la i lavori della Commissione si sono orientati in su Bari direzioni fino ad approdare a un punto diciamo ad un
Ad un'architettura del provvedimento che come dicevo prima in forma di circolare
Prevedeva un vero e proprio articolato
E si modellato sullo stesso schema della circolare sugli uffici giudicanti non foss'altro per una filosofia che veniva da lontano che è quella che riguarda la cultura tabellare
Comune come tutti sappiamo e condividiamo
Sia gli uffici giudicanti sia gli uffici requirenti
Condividere una cultura tabellare però non significa ovviamente stabilire stesse identiche regole per ambedue gli uffici e proprio su questa diversificazione su questa per certi aspetti variopinta differenza tra i due uffici
La Commissione si è più volte interpellata è anche più volte divisa siamo arrivati quindi ad un varo che riguardava come dicevo un'articolazione in forma di dettaglio
Sull'organizzazione degli uffici requirenti che però a trovato nelle monito del Presidente della Repubblica nella seduta del nove giugno due mila nove aller quando il Presidente Napolitano ha inteso presiedere questo plenum
Per rivolgerci un invito
Dicevo un momento che ha costituito come dire lo spartiacque tra una prima fase una seconda fase di ulteriore riflessione sulle quali la Commissione ricevuta ulteriormente la pratica
Espresso riserve ha provveduto a una rielaborazione del testo alla luce di tre sostanzialmente di tre principi generali che si possono così compendiare la parola del Presidente Napolitano dove è detto che al Consiglio Superiore della Magistratura non è più dato approvare progetti organizzativi del tipo di quelli che operano per gli uffici giudicanti sto leggendo bar un pezzo del un passaggio del
Discorso fatto dal Presidente prevedendo financo sanzioni incidenti professionalmente e disciplinarmente sui capi degli uffici
Non sono ovviamente in discussione precise il Presidente né il potere-dovere del Consiglio di operare come centro di raccolta diffusione e promozione di prassi virtuose adottate dai capi degli uffici
E ne sono state messe in atto di significative pur tra tante difficoltà né quello di interloquire in materia con i capi delle Procure e con il ministro anche con riferimento alle risorse degli uffici
è necessario comunque evitare afferma il Presidente della Repubblica che il Consiglio assuma ruoli impropri dilatando in via paranormativa i propri spazi di intervento
Occorre tenere presente che l'articolo sei del decreto legislativo su questo mi riallaccio al discorso fatto dal Procuratore generale
Qui presente il Presidente Esposito che proprio con riferimento all'articolo sei attenuto a puntualizzare offrendo il suo contributo al di là di un invito che prima non c'era stato ma che successivamente è stato sollecitato è accolto con forte calore
Un contributo notevole sulla sagoma dell'articolo sei e precisamente su un circuito interno agli uffici di Procura che vede nel passaggio tra uffici periferici di procura uffici
Distrettuali di Corte d'Appello di Procura generale e unico ufficio procura generale presso la Corte di Cassazione un circuito che completa quello ordinamentale di tipo amministrativo
Che fa capo a ciò che la circolare la risoluzione del dodici luglio del due mila sette ha chiamato nel Consiglio superiore il supremo vertice organizzativo di tutti gli uffici giurisdizionali
Ringraziamo quindi sicuramente anche il Procuratore generale perché in un passaggio importante che io e tutti noi abbiamo letto e riletto ha introdotto il concetto della nomofilachia della prassi che mai come in questo caso mai come in questo caso
Ha ragione di esistere proprio perché nella formulazione di alcuni passaggi della risoluzione sulle procure
Quel concetto di nomofilachia della prassi ha trovato ampia e autorevole
Considerazione
Ultimo passaggio che il che è la settima Commissione ha tenuto conto nella riformulazione della risoluzione riguarda il discorso il l'ulteriore discorso fatto dal presidente dal vicepresidente
Senatore Mancino
Laddove ci ha avvertito e questo è un concetto ben presente della Commissione ma che è stato veramente piacevole riscoprire nelle parole
E di lei presidente Mancino
Cito a memoria cito testualmente del resto la normativa di secondo livello cioè la nostra che ancora doveva venire e legittima
Se interviene h coprire i vuoti lasciati dalla normativa di primo livello vincitore non è infatti una novità convenire
Che laddove si registri un vuoto legislativo il potere normativo del CSM guadagna uno spazio maggiore a condizione però che non alteri poteri già definiti dalla legge questo cosa ha significato per noi
E proprio laddove il rileggendo il decreto legislativo centosei ci siamo resi conto ulteriormente che i vuoti legislativi esistevano
La settima Commissione oggi si chiede al Consiglio di varare una risoluzione
Che sia pure in direttiva e generali sia pure senza quella coazioni impositiva che sull'altro fronte quello delle tabelle degli uffici giudicanti a un diverso valore è una diversa direzione
Rivolge I procuratori della Repubblica I procuratori generali per cercare di completare una disciplina che nasceva monca o forse Vacca e troppo generica
Fatta tutta questa che ha il sapore di una premessa ma che una premessa doverosa che sentivo da tempo il bisogno di fare e sono sicuro che tutti condividiamo
Ho un piccolo rincrescimento è anche uno scrupolo e che è quello relativo ad una delibera molto particolare era più che una delibera un annuncio che noi abbiamo inteso fare come settima Commissione
Esitata poi con una
Votazione no a maggioranza e non all'unanimità in cui abbiamo annunciato che prossimo sarebbe stato il varo di una circolare di una risoluzione
Annunciando anche la struttura interna di questa risoluzione che oggi per certi aspetti non voglio dire viene tradita ma viene modificata all'interno invece di una cornice descrittiva è risolutiva che ha differenti contenuti
Voglio leggere perché a dire perché resti in questo discorso fatto in Assemblea plenaria che il Consiglio non smentisce se stesso
Ma attraverso un percorso elaborato un percorso complesso in cui interventi autorevolissimi come il Presidente del
Consiglio superiore il Presidente La Repubblica a contribuito a dare
E ci si rende conto che ciò che si era detto e cioè
L'annuncio avevamo fatto i dirigenti
Su una risoluzione che prevedeva una parte preliminare ricognitive programmatica è una seconda più dettagliate specificamente concernente gli aspetti organi di lì che nella mente nell'intenzione né propositiva settima Commissione era quella di modellare la risoluzione alla stessa stregua di quella degli uffici giudicanti
Non voglio dire è fallita ma ha cambiato direzione si è rimodulata in questa risoluzione che oggi ci troviamo
A ad approvare
Come sistema
Detto ciò
Poche considerazioni sulle parti generali di questa risoluzione perché poi lascerò la parola agli altri due relatori anzi le due relatrici
In un rispetto più che doveroso verso la pari opportunità perché su tre relatori avere due componenti femminili credo che sia sbilanciato sotto quell'aspetto
Comunque a parte la battuta
Allora una riconsiderazione alla luce dei princìpi ricordati dal Presidente Napoletano ne abbiamo già parlato attraverso le parole stesse ricordate affermato da Napolitano
Da il Presidente Esposito e Mancino una riconsiderazione alla luce di un'attenta rilettura soprattutto questa importante dirlo
Dei report che abbiamo ricavato dall'incontro del giugno dell'anno scorso con i procuratori della Repubblica
Perché tutti ricordiamo le parole del polo del Presidente quando ci disse opportuna un'interlocuzione con i capi degli uffici perché dall'interlocuzione con i capi degli uffici nasce l'esigenza e lo spunto per una più attenta considerazione delle esigenze che nascono dal basso
Che nascono dal basso e che noi possiamo come dire traslare la risoluzione
Abbiamo ricordato a me stesso e siamo andati a rileggere uno per uno tutti report che erano nati dall'incontro della due giorni con i procuratori dalla Repubblica abbiamo ricavato indicazioni importantissime
Perché proprio da quei reports abbiamo tratto ancora una volta l'esigenza che tutti
Gli uffici requirenti italiani attendevano come stanno attenta e no una risoluzione che tracci un po'lei linee organizzative a cui ispirare la ogni assetto organizzativo degli uffici
Perché vedete inserisco adesso un'opinione personale una considerazione che ho fatto anche altrove io penso che il Procuratore della Repubblica che abbia un senso democratico della sua funzione
E che abbia anche un rispetto democratico verso la giurisdizione preferisca agire e organizzare in un sistema regolato
E non agire da magistrato sovrano privo di regole o affidando l'organizzazione del suo ufficio alle regole che egli stesso si dà io credo che un sistema regolato come lo stiamo regolando noi abbiamo tentato di regolarlo nei principi generali
Lasciando libertà di determinazione dei procuratori
Ma attenzione signori quella libertà che però autorizza i dirigenti degli uffici requirenti ad organizzare al meglio i loro uffici ma che risponda in un corretto rapporto tra potere e responsabilità R. segnalo a memoria ciò che in un inciso importante detto nella risoluzione del dodici luglio due mila sette
Consente agli stessi di verificare
O il proprio assetto organizzativo la propria capacità organizzativa e quindi la propria attitudine anche in funzione in vista di una conferma dopo i quattro anni di dirigenza
Quindi è bene che si sappia perché la risoluzione è scritto che la libertà esattamente l'interfaccia di una responsabilità
Perché dove c'è libertà non può che esserci responsabilità che in questo caso
è una responsabilità che espone il dirigente ad una valutazione suo ogni campo di valutabilità del suo operato
E quindi in tema di professionalità e quindi in tema di conferma di dirigenza e quindi in tema anche di attitudine a ricoprire altri incarichi direttivi maggiori e superiori di quello verso il quale ha dato una prova organizzativa
Dicevo oltre queste indicazioni che sono pervenute dall'alto dall'altissimo ma anche dal basso attraverso l'ha provocato la parola dei procuratori
Noi ci siamo posti un problema fondamentale che costituito diciamo che costituisce un po'la filosofia portante di questa risoluzione
Anche speditamente diversa da come inizialmente l'avevamo concepita ed è la compatibilità e la coerenza con ciò che lo stesso Consiglio ha detto il dodici luglio del due mila sette
Cioè introdurre e completare una disciplina organizzativa degli uffici requirenti che sia assolutamente coerente che costituisca la seconda e si spera l'ultima puntata rispetto alla prima quella del dodici luglio due mila sette
E che quindi riprenda le fila di quel discorso che è stato iniziato con quella risoluzione
E che come ricordo sempre a me stesso e come tutti in settima Commissione abbiamo ricordato
Tra parentesi indicava i temi attraverso cui con un ulteriore intervento il Consiglio avrebbe dovuto come stiamo facendo definire compiti dei procuratori aggiunti
Problemi relativi al Vicariato le modalità della procedura di trasferimento interno di tutela della maternità eccetera eccetera
Ebbene su questo io
Devo dire
Che la Risoluzione numero due cioè quella che oggi ci troviamo a in procinto di approvare non è esattamente la seconda puntata dettagliata di ciò che in prima in prima battuta si è detto
Proprio perché attraverso quel percorso elaborato complesso e con quegli autorevoli interventi ci siamo decisi a operare con una risoluzione più generale
Che non tradisca quel monito che la stessa risoluzione del luglio due mila sette ci aveva affidato ma che lo completi in una misura più generale ed astratta
In cui lo ripeto e lo ripeterò sempre alla libertà di autodeterminazione dei procuratori corrisponde un senso di alta responsabilità e di esposizione anche alle valutazioni che il Consiglio dovrà
Riprendendo la lettera del discorso del Procuratore generale il Presidente Esposito ci siamo posti e abbiamo inserito un apposito aspetto l'abbiamo anche cercato di disciplinare in una maniera molto sintetica ma significativa perché prima mancava di quel circuito interno che caratterizza in parallelo a quello ordinamentale consiglio superiore quel circuito interno relativo alla vigilanza
Cosa intendo dire l'articolo sei
Del decreto legislativo ha introdotto una
Nuovo
L'atto potere dei procuratori generali presso la Corte d'Appello
Ed è quello
Di vigilare sull'organizzazione e sull'andamento sul corretto esercizio dell'azione penale ma per quello che non interessa sull'organizzazione sugli assetti organizzativi degli uffici per il tredici distrettuali e riferire
Vigilare significa intervenire ovviamente
E riferire almeno una volta l'anno al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione
Questo potrebbe far pensare ad un circuito di tipo gerarchico
Ma sappiamo leggendo e rileggendo i lavori preparatori del decreto legislativo e anche le riforme che si sono succedute quei ritocchi successivi che hanno attenuato quella caratteristica quella cifra gerarchica di prima esisteva
Che non è gerarchia quella che si vuole disciplinare e soltanto un circuito che riguarda gli uffici requirenti al loro interno e che vede nel Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione
Il terminale della vigilanza sull'organizzazione degli uffici cosa vuol dire terminale della vigilanza potrebbe significare molto potrebbe significare poco
Noi abbiamo aperto come dire un file su questo punto
E abbiamo chiarito anche che questo sistema e un sistema che completa quell'ordinamentale
Ribadendo però che il sistema l'organizzazione degli uffici di Procura trova esclusivamente nel Consiglio superiore a cui anche lo stesso Procuratore generale presso la Corte di Cassazione si riferisce il supremo vertice organizzativo
La conferma di tutto ciò
Vado un po'per salti la troviamo verso la fine della risoluzione dove le soluzioni che il Consiglio Superiore adotta in punto di organizzazione degli uffici
Requirenti vengono comunicati quei famosi rilievi nella presa d'atto dei provvedimenti degli assetti organizzativi vengono comunicati non soltanto all'interessato procuratore
Invitandola ad adeguarsi ma lasciandolo libero nella facoltà anche di non farlo ma vengono invita invano di inviati anche al Procuratore generale presso la Corte d'Appello che la vigilanza sul primo
Ed anche al Procuratore Generale della Cassazione che non può non conoscere
Questa interlocuzione che in punto di organizzazione il Consiglio superiore come vertice organizzativo avverso tutti tutti gli uffici requirente
Detto ciò la risoluzione partendo dai principi generali e dal raccordo con la risoluzione del luglio del due mila sette si dedica ad affrontare due aspetti sui quali io cedo la parola
Che sono i profili di contenuto della risoluzione cioè quelli che attengono proprio alla risoluzione
Alla agli aspetti organizzativi
Quella disciplina generica
E Modica mente specifica ma che procede per obiettivi che dagli uffici requirenti
Affronta al paragrafo due
Terzo paragrafo è quello relativo al più delicato agli aspetti procedimentali ed è quello che tocca anche gli aspetti molto discussi è che tutti ricordiamo avere dibattuto in altri momenti
E cioè al ruolo non solo dei procuratori generali di Corte d'appello e al Procuratore Generale della Cassazione ma anche e soprattutto
Al ruolo all'innesto delle funzioni delle prerogative dei Consigli giudiziari all'interno del CIPE
Invito di conoscenza e di trasmissione proprio come dice il decreto legislativo i procuratori della Repubblica comunicano al Consiglio superiore
Fino a che punto il Consiglio giudiziario interviene fino a che punto il Consiglio giudiziario può interloquire
E dove finisce la prerogativa del Consiglio giudiziario proposi all'articolo quindici lettera d e cioè la vigilanza e sull'andamento degli uffici giudiziari rispetto
Io vi ringrazio
E consentitemi in tutto questo non non l'ho mai fatto forse queste sono parole che vanno riservate alla fine della consiliatura verso cui stiamo lentamente scivolando però io una cosa voglio dirla ed è un ringraziamento al Presidente della settima Commissione che la Presidente
Consigliere Tinelli
Per tre ragioni
La prima e quella della grande disponibilità
E della disponibilità anche a cambiare idea su molte cose faccio riferimento espressamente alla circolare alla risoluzione sugli uffici requirenti
Perché tutti sappiamo i contrasti che a volte si sono registrati contrasti fisiologici ma pur sempre contrasti
Quando affrontando le pratiche relative agli assetti organizzativi gli uffici requirenti non si sapeva bene a quale tipo di criteri affidarsi tant'è che molti direi troppi
Sottolineo ebbe la consigliera Napolitano esso d'interpretare le sue parole troppe pratiche ancora pendono senza soluzione
Proprio perché abbiamo tardato a varare questi principi questa è la prima ragione per cui ringrazio la consigliera Tinelli la seconda è quella di avere lasciato i relatori ampio spazio
Condividendo nelle scelte condividendone i percorsi e anche le premesse di un lavoro che sempre
Sempre stato reso più difficile dalle complicazioni date dall'autorevolezza degli interventi rispetto ai quali crediamo di avere risposto in maniera adeguata è congrua
Su questo quindi che io mi limito a fermarmi avrei tante altre cose da dire mi piacerebbe dirle anche per le mie pregresse funzioni
Ma passo la parola agli altri relatori che sapranno meglio di me affrontare gli aspetti forse più di dettaglio ma che di dettaglio sono nella misura in cui la legge ci consente un dettaglio limitato grazie valorizzarlo
Grazie Presidente
La l'ampia introduzione del
Fosse Petralia diciamo a
Già ben delineato la cornice di questa di questa risoluzione e anche quello che è stato il percorso della settima Commissione
è stato un percorso lungo perché nel momento in cui fu approvata dal plenum la delibera del dodici luglio due mila sette
Con la normativa non ancora stabilizzata sapevamo
Che un intervento si sarebbe reso indispensabile dopo poco tempo e c'eravamo anche come dire organizzati perché questo intervento fa
I rapidi io ricordo o con grande diciamo attenzione
La convocazione di tutti i procuratori nel giugno dell'anno scorso e il contributo importante che venne da da loro soprattutto nel momento in cui ci chiesero di intervenire con nuove regole
Il contributo grandi che ci hanno dato quando
Esaminando i loro progetti organizzativi che non abbiamo potuto diciamo licenziare non abbiamo potuto affrontare come pratica l'abbia potuto chiudere quelle pratiche abbiamo ritrovato tutto sommato dei progetti organizzativi
Ossequiosi dei del rispetto dei principi costituzionali e tendenzialmente riproduttivi di quelli che erano stati i progetti organizzativi ante riforma
Il metodo che abbiamo seguito in questo anno di lavoro è stato un metodo aperto veramente a tutti i contributi e forse in questo siamo qualche scrupolo
è che abbiamo come dire cercato davvero di raccogliere strada facendo ogni osservazione ogni rilievo e alla fine i mesi sono passati
E non dico senza che ce ne fossimo accorti ma sicuramente
Con un lavoro che si perfezionava che maturava ma anche nello stesso tempo restringeva sempre più i tempi della decisione per fortuna oggi ne stiamo parlando io proprio la discussione in questo plenum vorrei lasciare
Ampio spazio
Voglio solo dire che appunto questo intervento consentirà
Di finalmente di trattare quelle pratiche ma io penso anche potrà prevenire
Quella conflittualità che nelle procure per l'assenza di regole si è verificata e che soprattutto la prima Commissione ma poi
Di conseguenza anche il plenum ha constatato
Respiro che siano regole ponderate soprattutto rispettosa e come secondo richiamo del capo dello Stato
Alla la la
Dettami costituzionali e limiti del nostro intervento ma spero che siano regole che aiuteranno negli uffici di Procura a risolvere i cui a prevenire i contrasti all'interno degli uffici
Allora mi è stata assegnata per una breve relazione e poi casomai mi riservo un intervento successivamente
E la parte della risoluzione dedicata ai profili organo alle linee guida
E profili organizzativi
Ecco io dico penso che questo non sia un intervento definitivo lo credo che questa sia solo soltanto una seconda risoluzione
Che sarà destinata probabilmente
A essere nuovamente rivista quando
Proprio esaminando probabilmente quei progetti organizzativi che giacciono ormai da oltre un anno quasi due anni potranno emergere nuovi spunti altre problematiche che magari in questo momento non abbiamo affrontato sufficientemente
Allora ecco si legge appunto nella risoluzione che la nuova architettura normativa che come sappiamo è insieme di rango costituzionale
E insieme di rango primario
Che disciplina il sistema di effettivo degli uffici requirenti impone i procuratori anzitutto il rispetto del principio di autonomia del sostituto procuratore questa è una disposizione la circolo centododici della Costituzione
E rappresenta sicuramente un un principio costituzionale imprescindibile in qualsiasi tipo di organizzazione e di conduzione degli uffici di Procura
Quello che però soprattutto diciamo abbiamo cercato di sì di indicare è che i procuratori nella loro veste di titolari esclusive dell'azione penale
Devono porsi nella lo programmazione della della loro attività nell'organizzazione dei loro uffici
Tre obiettivi fondamentali che
Se sono destinati ad avere ricadute utili essenziali dal punto di vista organizzativo e ovviamente il raggiungimento di questi obiettivi
è responsabilità dei procuratori della Repubblica che come sappiamo vedono nel momento della conferma o nel momento in cui
Richiedano diversi posti direttivi l'occasione per il Consiglio superiore di valutazione del loro operato
E questi tre obiettivi fondamentali sono quelli o della ragionevole durata del processo quello del corretto puntuale ed uniforme esercizio dell'azione penale nel rispetto delle norme del giusto processo quello dell'efficienza nell'impiego della polizia giudiziaria nell'uso delle risorse tecnologiche e nella utilizzazione delle risorse finanziarie
Cosa questo significa nel dettaglio è abbastanza intuibile nonché Rippo non ripercorrerà e in questo momento dettagliatamente i passaggi della risoluzione che esplicitano questi obiettivi
E e miri importerà lei su questo punto allo scritto
Salvo forse per quanto riguarda
Il secondo obiettivo quello del corretto puntuale ed uniforme esercizio dell'azione penale nel rispetto delle norme del giusto
Processo segnalare un'esigenza fondamentale per il Procuratore come per il Presidente del Tribunale e cioè quello di garantire un'equa distribuzione degli affari tre magistrati dell'ufficio
La perequazione dei carichi che non sempre equa è una una realtà semplice da realizzare soprattutto nelle procure
Deve essere uno dei principali obiettivi per garantire che all'interno dell'ufficio i pesi siano distribuiti in maniera equa
L'altro aspetto fondamentale
E quello dei dove compatibilmente ovviamente con la con le dimensioni d'ufficio di Procura è quello della costituzione dei gruppi di lavoro
Questa opzione nell'organizzazione delle Procure e oltretutto
I essenziale per poter garantire il rispetto del Regolamento in materia di permanenza nell'incarico presso lo stesso ufficio che il Consiglio ha deliberato il tredici marzo due mila otto tenendo conto della novità normativa
Sul punto sette la temporaneità
Rapportata agli uffici di Procura introdotta dalla
Dalla riforma dell'ordinamento giudiziario
Attenzione pure particolare è al coordinamento dei gruppi di lavoro che di regola segnaliamo
Debba deve essere attribuito un procuratore aggiunto
Ed è procuratore aggiunto che ovviamente può occuparsi del coordinamento anche di più gruppi di lavoro
La finalità è ovvia e quella di assicurare lo scambio di esperienza al di esperienza all'interno degli uffici di Procura garantire tendenzialmente l'omogeneità degli indirizzi della Procura
Sì sottolinea anche l'importanza ovviamente anche a queste finalità di riunioni periodiche tre magistrati dell'ufficio
E così pure dei singoli gruppi di lavoro assieme al fine di assicurare quella circolarità di informazioni sulle esperienze maturate all'interno dell'ufficio nonché sulle esperienze giurisprudenziali su innovazioni legislative che sono fondamentali per garantire a tutti i sostituti un livello di professionalità
Adeguato ha il I al compito
Professionale loro affidate
Abbiamo anche ritenuto di sottolineare l'attenzione che il Procuratore della Repubblica deve avere nell'utilizzazione dei vice procuratori onorari
Che rappresenta una risorsa per le Procure ma sono pur sempre diciamo dei collaboratori che possono essere utilizzati solo nei limiti previsti dalle norme di legge e dalle nostre circolari
Sono dei collaboratori che devono essere formati che devono essere seguiti nell'attività giudiziaria e non diciamo
Delegati tout-court di responsabilità che sono sempre estremamente delicate con quei quella di rappresentare l'accusa in udienza in un rito accusatorio che anche davanti ai giudici di pace rappresenta pur sempre per l'accusa un momento importante
E questo quindi e si è voluto dire richiamando il Procuratore della Repubblica ha una specifica attenzione responsabilità
Nella utilizzazione e nella a verifica della professionalità di viceprocuratori assegnate loro uffici
Altro punto molto ovviamente significativo è quello dell'assegnazione dei magistrati ai gruppi di lavoro ecco vada secche anche l'asse in questo tipo di assegnazioni deve avere
Deve seguire delle procedure sufficientemente trasparenti l'assegnazione deve ovviamente essere molto in qualche misura motivata e soprattutto riferita a delle attitudini ad ha una preparazione dei sostituti
E quindi e oltretutto
Il procuratore deve anche darsi carico di una rotazione dei sostituti dei vari gruppi di lavoro questo per in modo da assicurare una crescita complessiva della professionalità dei singoli di aspettare sostituti e occasione diciamo di esperienze professionali diversificate per tutti i sostituti dall'ufficio
Per quanto riguarda invece l'ultimo l'ultimo il terzo obiettivo quella della dell'impiego della polizia giudiziaria delle risorse tecnologiche le risorse finanziarie mi riporterei allo scritto
Va da sé che anche in questi casi
L'impiego di queste risorse materiali e di persone non può non tener conto di quella che è la realtà degli uffici e quindi occorre sempre che il PIL propri procuratore
Con i conti conosca i i motivi carichi del proprio ufficio conosca i tempi di definizione i procedimenti e sappia quindi
Di di dislocare queste risorse
E in una logica appunto intelligente rispondente alle alle esigenze
Dell'ufficio e non casuale e questo ovviamente da d'intesa o comunque previo confronto con la dirigenza amministrativa delle procure
Detto questo affermiamo ribadiamo nella in più punti della risoluzione ma anche a questo punto nel momento in cui illustriamo
E gli obiettivi che il i dirigenti possono comunque organizzare le strutture da loro dirette secondo le modalità ritenute più opportune co ovviamente rispettando la legge e motivando i ma in maniera chiara e completa le loro scelte
Gli ultimi due passaggi che volevo sottolineare sono quelli quanti estremamente delicati penso che forse la discussione su questo ritornerà
E sono il tema e innanzitutto il tema della revoca dell'assegnazione del procedimento
E su questo punto il i co già nella risoluzione del luglio due mila e sette si indicava
Ho l'opportunità
Che
Le modalità della revoca dell'assegnazione
Da parte del Procuratore sostituto avvenisse
Motivatamente
Ragionevolmente
E che quindi insomma questo provvedimento avesse una sua leggibilità e una sua possibilità così tanti di essere verificata
In questa prospettiva noi Previti prevediamo pro
Che il sostituto
Di fronte alla comunicazione della revoca dell'assegnazione di un affare
Possa rappresentare delle osservazioni scritte al procuratore
E il procuratore procuratore viene dato l'onere di trasmettere queste osservazioni senza
Ritardo ovviamente munite delle sua eventuali controdeduzioni al Consiglio superiore e questo per la verifica della congruità della motivazione Fini delle competenze del Consiglio
Ovviamente in caso di
Ci vi siano esigenze di segretezza dell'indagine Procuratore della Repubblica potrà provvederei al a questo inoltro non appena
Vengano meno le esigenze di segretezza
Ora non ci poniamo ovviamente anche nella prospettiva che sia il sostituto che di fronte I che in una situazione di dissenso con il procuratore di fronte alla mancata revoca dell'assegnazione da parte del Procuratore
Possa egli chiedere sostanze di e di essere esonerato dalla trattazione dell'affare
Ecco abbiamo previsto
Questa la possibilità per il sostituto l'avevamo già prevista nella risoluzione del luglio due mila e sette
E abbiamo però specificato che anche il sostituto deve motivare le ragioni della per le quali chiede di essere esonerato dalla trattazione dell'affare perché ci siamo
Prospettati anche le situazioni in cui un sostituto potrebbe sottrarsi a quello che tutto sommato
è un suo dovere d'ufficio e cioè quello di trattare un certo procedimento quindi abbiamo previsto che anche questo questa questa dichiarazione
Di questa richiesta anzi di essere esonerato attrazione dell'affare da parte del sostituto sia munita di adeguata motivazione e in questo caso ovviamente il procuratore dovrà provvedere alla sua sostituzione
Infine e qui concludo la parte dedicata appunto alle alle linee liquidi li guida in tema di profili organizzativi affrontiamo il tema
Della presenza all'interno degli uffici
Di magistrati i magistrati donne in maternità
Ok debbano attendere alla cura dei figli minori in maniera esclusiva o prevalente e questo ovviamente parliamo di magistrati non soltanto di di madri ma anche i padri che versino in queste situazioni
Ecco
Prima della riforma proprio all'interno delle procure si erano registrate le maggiori difficoltà di risolvere diciamo
Senza contrasti lei quelle situazioni in cui Magistrate le sostituta ritmi entrate della maternità si trovavano a impegnate in ruoli in attività che poi sono
Molto in prevalenza diciamo sono prevalenti quasi una funzione di di pubblico ministero attività non facilmente conciliabili o del tutto inconciliabili con la loro
Coloro che diciamo compiti materni
Ho paterni nel caso di genitori affidatari di figli minori ecco era già intervenuta una una circolare nel novantasei che e stabiliva una tutela a favore di tutti giudicanti ovviamente requirenti in un momento in cui la la tabellazione era seguiva regole molto simili per impegni questi uffici
E abbiamo ritenuto indispensabile recuperare quello che era diciamo una un obiettivo già già acquisito e quindi questa
Né necessità che i capi degli uffici compresi Procuratore della Repubblica
Trovino delle soluzioni organizzative che consentano alle
Alle alle ma alle giovani madri o ai giovani padri di poter impegnarsi nell'attività professionale
In maniera appunto compatibile con le esigenze familiari
Abbiamo
Notizie finora che anche nel che le procure rimangono gli uffici giudiziari in cui questi problemi sono più ricorrenti e frequenti abbiamo continuato a ricevere
Diciamo richieste intervento da parte delle DD delle donne di magistrati donne donne che e non riuscivano a risolvere questi problemi
Con i loro procuratori come Comitato poi pari opportunità siamo anche intervenuti agli alcune questioni specifica
E speriamo appunto che l'introduzione in questa e anzi l'approfondimento di questo tema in questa risoluzione risolva definitivamente ogni questione che fosse ancora terza negli uffici requirenti
Ovviamente lo lo ribadiamo non si chiede che le donne al ritorno dalla maternità o gli uomini o le donne che abbiano
La la la responsabilità della cura di figli minori
Lavorino meno siano esonerati dal infatti in parte dalla lavoro si tratta solo di riorganizzare il loro ruolo la loro attività per rende l'atto uguale a quella uguale sotto il profilo quantitativo
Degli altri
Sostituti dall'ufficio ma ovviamente il principio rimane quello di una dite distribuzione pari dell'attività
Concludo dicendo che ovviamente prevediamo che anche magistrati che abbiano motivi di salute genitori di prole con situazione ingrati media handicap grave
Accertate ai sensi della legge centoquattro debbano diciamo
Vedere da parte dei capi degli uffici una particolare sensibilità
E voglio dire qui concludo non solo dei capi degli uffici perché queste scelte organizzative diverso e che in qualche misura temporaneamente vanno anche a gravare sui colleghi dell'ufficio
Devono tener conto appunto di una consultazione anche diffide dei dei diciamo degli altri sostituto dell'ufficio e si deve arrivare quindi a soluzioni condivise sono sullo stesso soluzioni temporanee ma che dimostrano che anche negli uffici di Procura
La questione del tutela della della maternità sono pari a quelle degli uffici giudicanti
Dalla parola questo punto Fiorella Pilato
Per
Porvi scusate mi ero dimenticato addestramento di queste
Allora
Allora grazie più che prima di concludere quale con relatrice all'illustrazione dell'anti questa risoluzione in tema di procure aggiungendo qualcosa anch'io
Vorrei veramente col cuore ringraziare a nome degli altri correlatori e dell'intera Commissione anche chi ci ha aiutato spendendo
Dando veramente un contributo di tempo e di intelligenza utilissimo a questa a questa elaborazione cioè
Oltre già ricordato Procuratore generale che partecipato alle ultime due riunioni
Ai magistrati segretari in particolare la settima Ciafardini e nel Forciniti perché
Matilde Brancaccio era già andato in andata via aveva partecipato poco
E poi e agli esterni Roberta Zizanovich dell'Ufficio studi ed Eugenio Albamonte
Segretario di altre Commissioni
Perché veramente si è per sia è
Non impiegato diciamo sia impiegato parecchio tempo e parecchie riunioni
Fuori sacco non di Commissioni alle quali sono stati invitati hanno partecipato anche altri componenti estranea alla settima prima di riuscire a chiarirsi le idee anche soltanto
Su quello che si voleva fare su quello che si poteva fare
Ora
Questa l'hanno già notato l'hanno già osservato i correlatori che mi hanno preceduto
Si tratta ormai di un tema di un testo assai agile e leggero che affronta soltanto gli aspetti più rilevanti quelli utili a completare diciamo così
Il contenuto della risoluzione del due mila sette offrendo da un lato un modello di buona organizzazione che possa servire come
Esempio diciamo e dall'altro chiarendo alcuni fondamentali passaggi procedimentali
In realtà anche nell'originaria stesura della risoluzione poi integralmente riscritta raccogliendo le sollecitazioni
Del Capo dello Stato non si era mai pensato di ripristinare per gli uffici di Procura un sistema tabellare né di costringere un uno schema troppo rigido il potere discrezionale del dirigente facendo finta
Che non fosse intervenuto il decreto legislativo centosessanta del due mila e sei
E in parte anche il testo originario non si presentava con loro su all'articolato di norme cogenti e si caratterizzava per l'enunciazione di linee-guida non vincolanti
Con l'obiettivo principale dichiarato diciamo di promuovere un modello organizzativo virtuoso di indicare di individuare e diffondere buone pratiche corrette conforme alla legge
Fermo restando che rimaneva sempre l'esigenza di sistemare da un punto di vista procedimentale una materia nella quale i principi giusti costituzionali
Sicuramente giustificano ancora anche per gli uffici di procura un qualche ruolo del Consiglio
Quando abbiamo audito iniziato a discutere i contenuti di questa risoluzione questi intervento considerare in materia
Dico la verità non lo ritenevo urgente forse anch'io un po'rallentato mi rendo conto i lavori della Commissione perché i dirigenti avevano già per orientarsi
A mio avviso nella risoluzione del due mila e sette tutte le linee-guida utili per poter predisporre i loro programmi ho cambiato idea
Strada facendo di fronte i fatti perché alcune lacune di normazione secondaria
Stavano già provocando diversi di salti tutti ed è qui che ricordi revoca non motivate Nesti citati da parte dei dirigenti
Intromissioni di varia natura nella direzione delle indagini ma anche
Conseguenti conflitti né cornee né all'interno delle
Delle delle procure interventi dei Consigli giudiziari
A proposito a sproposito a torto o ragione comunque
In generale è stato di fibrillazione malcontento che rischiava davvero di aggravare anche ma a mio avviso al fenomeno con molto più mi preoccupa di fuga dalle Procure
Alla quale forse non è tanto estraneo e nuovo assetto gerarchizzata un atteggiamento reattivo di chi teme di perdere indipendenza interni autonomia perché questo credo ecco proprio questo il punto cruciale per il Consiglio
Nel riuscire a garantire insieme attraverso questo corpo di regole così così agirei regole poco cogenti ma comunque
E centrate sul PIL
Sul tema da discutere sul tema da risolvere direi
Garantire insieme col Procuratore possa misurarsi fino in fondo
Con la responsabilità con Landi assicurare l'efficienza dell'attività dell'ufficio
Che la legge gli attribuisce ha voluto attribuirgli attraverso poteri assai ampi nella predisposizione dell'apparato organizzativo oltre che nella direzione dell'attività giudiziaria e la tutela dell'autonomia e della dignità professionale dei sostituti
è stato già sottolineato sia da Dino Petralia sia del Luisa Napolitano che la proposta di questo
Di uno schema di programma organizzativo da concerto contenuto risponde alle all'esigenza di indicare il modello di buona pratica organizzativa che è emerso
Dal dibattito fra dirigenti di uffici di Procura settima Commissione dirigenti fra loro nel giugno due mila otto e questo significa guardate che il CSM non inventa nulla
Ma ha inteso semplicemente raccogliere e diffondere le soluzioni migliori emersi proprio all'interno degli uffici di di procura evitando peraltro indicazioni troppo minuziose che avrebbero crea rischiato di creare
Un di nuovo una specie di rete di protezione intorno alle scelte del dirigente con l'effetto forse anche dire deresponsabilizzare lo come alcuni dicevano
E comunque col rischio di livellare i buoni pessimi organizzatori e quindi con la difficoltà con successiva di valutarne l'operato a posteriori all'atto della conferma o di una nuova nomina
Io son certa credo credo siamo tutti chiamati mano che verrà affermandosi una
Cultura dell'organizzazione sapiente e attenta
A salvaguardare i valori costituzionali mirata al raggiungimento di determinati obiettivi secondo la più moderna filosofia organizzativa della pubblica amministrazione saranno anche inventati
Dei migliori dirigenti altri possibili scarni organizzativi da riprendere divulgare
Nell'ottica della diffusione di buone pratiche quello che ci tengo però a
Precisare dato che
E i correlatori che mi hanno preceduto mi ha hanno
Hanno già detto moltissime delle cose che avrei voluto dire io
E che nessun procuratore
Potrà limitarsi a copiare il modello proposto da questa risoluzione adeguiamo quando si per pigrizia magari alle alle sue indicazioni nella convinzione di mettersi al riparo in questo modo
Da valutazioni negative
Perché l'organizzazione concreta dovrà pur sempre fare i conti ed essere adattata alle dimensioni dell'ufficio alla realtà dei fenomeni criminali locali alla situazione degli organici e dei mezzi materiali a disposizione
Che non sono affatto uguali per tutte le procure
è e questo cosa significa
Che il giudizio vere proprio sul dirigente da parte del Consiglio si esprimerà sempre e comunque a posteriori
Sugli obiettivi raggiunti o falliti dal momento della presa in carico della responsabilità dell'ufficio
Quindi insomma sui risultati della gestione compreso perché no anche quello di aver saputo evitare lo risolvere correttamente eventuali conflitti con i sostituti
La valutazione preventiva dei progresso i programmi organizzativi e vengo
Ai profili procedurali che rimangono da
Da illustrare
Questi problemi organizzativi immediatamente esecutivi sul quale ci si riserva il compito esclusivo di rilevare segnalare al dirigente eventuali patologie con l'invito a rivedere e correggere i punti critici
Si muovono e nell'ottica in pratica e di puntare a interventi modificativi volontari da parte del dirigente dell'ufficio attraverso il contraddittorio con l'organo di autogoverno
In questa ottica il Consiglio ha rinunciato rinuncia giustamente diciamo a qualsiasi potere residuale
Di non approvazione esplicitato né degli errori più clamorosi
Che comportino un palese contrasto con norme di rango primario l'esempio è facilissimo per esempio in caso di delega da parte del diretta del dirigente
Di delega ai rapporti con la stampa ai singoli sostituti assegnatari dal procedimento cosa che invece
La legge impedisce
E in particolare con del con quelle norme che disciplinano lo status dei magistrati
Effettivamente abbiamo convenuto che è più rispettoso del dettato normativo e raggiunge ugualmente lo scopo di stimolo al dirigente
Il il giudizio di conformità
Alla normativa primaria alle direttive consiglieri attraverso il quale il Consiglio si ritaglia un ruolo propositivo
Quale organo di vertice dell'organizzazione di tutti gli uffici giudiziari giudizio che però
Non potrà essere in nessun caso lo voglio ripetere un concetto che
Vorrei ben chiaro che non sarà in nessun caso un certificato anticipato di buona capacità organizzativa e gestionale
La questione forse più controversa in Commissione ha riguardato il ruolo dei Consigli giudiziari
L'opinione prevalente è stata quella di evitare l'attribuzione all'organo decentrato di un potere di valutazione proprio di conformità o meno del programma organizzativo
Alla normativa primaria e secondaria scegliendo invece la strada di una trasmissione diretta al CSM in aderenza strettissima quindi al dettato normativo
Di questi programmi organizzativi correlati delle solo osservazioni dei magistrati dell'ufficio quindi senza nessun passaggio indugio intermedio per il Consiglio giudiziario al quale sarà trasmessa una copia
E sono infinite all'esame preferibilmente contestuale c'è un più invito esplicito in questo senso
Delle tabelle degli uffici giudicanti linea ancora con la risoluzione
Del dodici luglio due mila sette che si era espressa per la possibilità di una loro valutazione dei programmi
Nell'ambito del più ampio esame delle tabelle degli uffici giudicanti e relazione i profili incidenti su di esse al fine di garantire una funzionalità complessiva del servizio nel settore penale
E poi naturalmente anche perché il Consiglio giudiziario possa utilizzare anche i programmi organizzativi al fine di esprimere i previsti pareri in occasione di qualunque valutazione successiva del dirigente
Eventuale conferma dopo quattro anni ma anche in caso di domande
Per altri incarichi di vertice in modo da verificare i risultati raggiunti anche alla stregua delle intenzioni più o meno un buone che a suo tempo erano state scritte sulla carta
L'eventuale ruolo del Consiglio giudiziario era tornato
Termini problematici in Commissione anche in tema di dissenso fra Procuratore il sostituto che abbia come conseguenza la revoca dell'assegnazione e ha già parlato Luisa Napolitano ma anche questo è un profilo proprio cioè di mentale
Molto importante e anche in questo caso si è optato per una trasmissione diretta al CSM dell'atto di revoca
E delle osservazioni scritte del sostituto per un'immediata verifica della della motivazione e per l'adozione delle pre ed eventuali provvedimenti da adottare
Questo perché se la trasmissione al Consiglio dovesse passare preventivamente per il Consiglio giudiziario a parte ogni altra considerazione
Di altre di altra natura verrebbe meno la possibilità di un sollecito intervento consigliare utile proprio soltanto se tempestivo a dedicarsi ad evitare il radicarsi l'aggravarsi
Di una sconfitto magari destabilizzante per l'ufficio
E questo perché sia nell'interesse dell'autonomia del sostituto ma vorrei mettere in rilievo anche un altro aspetto anche nell'interesse dell'autorevolezza del dirigente che potrebbe essere minata proprio dal perdurare
Di una situazione di incertezza diciamo sulle buone ragioni che aveva per revocare magari per sottrarre un provvedimento a un sostituto che per le più svariate regioni e considerava inadeguato a gestirlo
Chiudo qua perché veramente ci sarebbe tanto da dire come hanno detto gli altri correlatori ma voglio lasciare spazio anche alla dibattito
Anticipo semplicemente un parere sugli emendamenti che ha proposto e il Consigliere Roia
Chiedo magari un momento di attenzione su questi
Però vediamo propone li sopprime né nell'ultimo capoverso del punto uno la frase incidentale lungi dal vincolare i dirigenti operare scelte organizzative conformi e dettero dirette
Certo è un inciso che si può benissimo togliere senza far perdere nulla
Del significato della della frase
Quello che l'avevamo lasciata per ribadire ancora una volta e fugare qualunque equivoco sulla natura
Di questo do anche schema virtuoso che proponiamo che era semplicemente un un un un modello che si propone uno fra i tanti modelli possibili ma che non esaurisce
La possibilità la Mucchetti dirigenti con la loro fantasia e sempre nel rispetto di questi principi cardine
Possano inventarsi agli altri
Per quanto riguarda invece i punti b eccidi ecco esprimo una valutazione contraria perché
Quando né Roia dice suggerisce di aggiungere
Alla alla indicazione elaborano possibili criteri di priorità nella trattazione dei procedimenti ha ragione quando dice che richiama il rispetto del principio di obbligatorietà dell'azione penale
Diciamo che siccome
L'avevamo dato per scontato perché rientrava comunque nella né i presupposti è il principio di di obbligatorietà dell'azione penale
Ma soprattutto quello che non è convincente in questo punto è questo sentiti i Presidenti dei Tribunali per i profili organizzativi questo rischia di limitare
E
Di riferire allora questo
Queste indicazione
Al calendario delle udienze cioè all'organizzazione del calendario delle udienze
E quindi semplicemente al momento dibattimentale AUD una ad una priorità nella trattazione dei processi a dibattimento in realtà quello che volevamo intendere noi
è che i procuratori possono volendo anche lavorare possibili criteri di priorità nella trattazione dei procedimenti sul piano delle indagini
Cioè
Indichi indicare
Ne su che cosa nella loro proprio di questo potere che gli viene riconosciuto di indirizza anche
Del del azione penale
Qual è la la quali possono essere secondo loro a seconda delle
Esigenze ma proprio anche della realtà criminale dei vari posti quale può e oppure nella situazione degli arretrati di ogni Procura con dei criteri di priorità nella nello svolgimento delle indagini
Punto-punto due corretto puntuali e uniforme esercizio dell'azione penale nel rispetto delle norme del
Giusto processo
Abbiamo evitato
Di specificare troppo e di dare indicazioni troppo minuziose
Proprio per lasciare la libertà e la piena responsabilità dei procuratori
Di individuare quali sono
Il le materie o i gruppi di materia
Che all'interno della loro procura in rapporto alla situazione dei loro uffici alle realtà criminale del luogo ancora una volta
E al
A all'incidenza che hanno gli uni o gli altri gruppi di reati possano organizzarlo come meglio credono
Quindi è stato semplicemente nell'ottica di questa
Di questa delle soluzione che si muove tutta con un testo molto leggero che dà semplicemente
Alcune indicazioni che non abbiamo voluto specificare di più
è chiaro che
è giustissimo questa
Dare queste indicazioni non mi auguro che un'indicazione del genere venga
Non ci sia neanche bisogno di darla ma abbiamo preferito non darla
Il primo
Ha letto
Pochissime
Parole per
Chiarire i motivi della mia astensione in Commissione astensione astensione che quel confermo
Senza ripetere una parola di ciò che sull'argomento dissi al Presidente della Repubblica
Io apprezzo lo sforzo che la Commissione ha fatto
Per depurare all'originaria bozza
Delle affermazioni
Bozza che era in contrasto con la legge
E che aveva contrasto che aveva reso necessario il mio aperto dissenso rimangono alcune zone d'ombra
Sulle quali
Secondo me è più quello opportuno rendere chiare le perplessità
Almeno per tentare di evitare che la prassi o le interpretazioni e di domani rendano vani i rilievi di oggi
Perché come sempre la difficoltà sta nel contrapporre
Gli interessi
Interesse che quasi sempre sono tutti meritevoli di tutela e di rispetto
Del caso
L'autonomia del singolo magistrato
In questo caso del pubblico ministero il sostituto da ogni interferenza pressione direttiva pre-CIPE riferite alla sua attività
E dall'altro restituire al dirigente il pieno
Controllo dell'ufficio è autonomo potere di
Organizzazione anche
E il dato di frizione nei confronti dei sostituti
è così da poter riattribuire
Responsabilità
Affinché poi il CSM se vuol farlo possa ricordare che l'ufficio direttivo non è
Un incarico onorifico ma
Esige
Impegno professionalità e diligenza
Il primo rilievo di carattere generale riguarda l'assunto secondo il quale nella direttivo o le linee guida come volete chiamarli
Si pone
Indi continuazione con la circolare del due mila sette
Assunto che è giustificato dal fatto che tali direttive
Avrebbero anche essere tenuto conto della nuova disposizioni legislative in particolare della legge centosei
Che
Al momento il carattere gerarchico che è invece riscontrabile nella norma modifica
Il dato esatto ma sfuggire
Ha un rilievo
Che è ben diverso lo spirito che animò la circolare del due mila sette
Da quello che anima o dovrebbe a animare
La direttiva la circolare della quale oggi discussi amo
Diversità resa necessaria dal rendere questa circolare aderente alle indicazioni
Del Presidente della Repubblica che il CSM a
Io
Credo con sincerità dichiarato di condividere
Però CSM dovrebbe anche
Riflettere sul fatto
Che quale la bozza di circolare
Ha imposto alla conoscenze alle intelligenza del Presidente non è pubblica di intervento
Perché vedete porre silenziosamente il queste risoluzioni
In una posizione di continuità con la precedente
Significa
Con riferimento a interpretazioni future lasciare aperta la strada
Ad un ritorno ad un passato
Fuori errori dei contrasti che hanno contribuito in larga misura
All'età
Ridurre il prestigio della magistratura
Il secondo rilievo di carattere particolare riguarda invece
L'equivoco silenzio bella circolare sui rapporti tra i procuratori
Tra Procuratore della Repubblica procuratori generali presso le Corti d'appello il Procuratore Generale della Cassazione
E rapporti appaiono
Soltanto delineate dalla norma di legge che attribuisce la vigilanza sulle procure al solo al Procuratore generale delle Corti d'appello
Salvo non dare contenuto alla termine vigilanza così che abbiamo riscontrato
Molta insofferenza
Allora
Nei confronti dei procuratori generali
Esimere citano la vigilanza
Mentre altri pulisce la norma al Procuratore Generale della Cassazione il solo diritto ad essere informato
Informazione che nel quadro normativo che abbiamo di fronte potrebbe essere interpretato come rivolto soltanto all'eventuale esercizio dell'azione disciplinare
Il che secondo me è molto riduttivo
Riportare sempre ogni azione a minacce di sanzioni o a situazioni sanzionatorie può diventare il peggior sistema di governo
Giacché conduce all'inerzia non posso fare nulla o a un eccesso di intervento sto tranquillo esercita un'azione
Ecco sarebbe stato più utile
Prevedere o suggerire la possibilità per il Procuratore Generale della Cassazione di intervenire per avvertire per prevenire per suggerire
è vero che il silenzio
Non lo esclude ma è altrettanto vero che non lo prevede e quindi consente il risentimento desta del destinatario ed è il risentimento che trovo qua i contrasti
Quando io dico che la norma che la circolare a una norma equivoca lo dico
Con riferimento il rilievo l'ho già fatto in Commissione
Con riferimento al a alla parte
Nel
Nella quale ci si occupa esattamente del oppure altri e rapporti tra Procuratore della Repubblica e procuratore
Generale il Procuratore generale della Corte d'appello
Quello che viene definito comunque ci piacciono molto queste parole circolo vizio circolo virtuoso interno ecco una volta comma un si sente soddisfatto solo quando lo pronunzie
La
La circolare dice
Il Consiglio Superiore formula il suo rilievi le trasmette sia al procuratore al procuratore
Sia al procuratore
Per opportuna è per opportuna conoscenza anche ai fini dei possibili interventi di sua competenza sia al Procuratore generale di Cassazione e al Procuratore generale presso la Corte d'appello
Cui competono i poteri di vigilanza ex articolo sei
In una
Moderna interpretazione sintattica
Cui
Oggi viene riferito sia il singolare che al plurale
Il che significa e se lo leggiamo al plurale riferito al Procuratore Generale della Cassazione al Procuratore generale presso la Corte d'appello
Che entrambi compreso il Procuratore generale spetta il potere di vigilanza ex articolo sei della legge
In realtà non è così
Perché la legge questo non dice ma
Siccome
Io ho sempre esagero preoccupando tutti
Occupandomi delle interpretazioni distorte del futuro
è lo dico perché non vorrei che
Domani qualcuno applicasse questa sintassi e moderna e desse a cui
Il significato del problema
Ma è proprio la diversa questa diversa interpretazione sintattica che oggi sta bene a tutti
Può determinare quel contrasti che invece bisognerebbe sforzarsi con la chiarezza di evitare
E ancora una volta avere interviene la divergenza degli opinione nella sui ruoli e delle funzioni
Sempre da un lato l'indipendenza dell'autonomia nella loro esasperazione e degenerano in un'attività collettiva e quindi in un anno ampia senza regole
Dall'altro l'indipendenza dell'autonomia svincolate da ordini e direttive ma posti all'interno di ogni
è il CSM con questa circolare è venuto meno
Ad indicare proprio
Quelle prassi che destinate secondo mio pensiero derivato dell'esperienza a
Contribuire agli accordi e non I disaccordi non vorrei credo concluso
E tutto ciò
Risvegli asse così come è accaduto il ricordo di un mio collega
Per quella
Il vostro collega oggi oggi parlamentare scrittore chiamerebbe l'avvocato partito unico
Questo mio collega quando una sentenza gli dava torto
Si presentava dal relatore
E si prodigano fine complimenti
Eccellente scritto puntuale esame del fatto precisa rassegna giurisprudenziale esatta applicazione del diritto
Ma
Abbia pazienza soggiungere
Lei sa come sono i clienti non sono riuscito a conduceva blocca pretende che io appelli
Ecco non vorrei che R. concludere
Che si dicesse al Presidente della Repubblica caro Presidente lei ha ragione ma le comprende sono i colleghi che non vogliono darci retta
Io mi devo congratularmi consigliere ha detto che tutti ha utilizzato soltanto dieci minuti quelli regolamentati dal proponente
Roia che illustrerà anche i tre emendamenti
Grazie Presidente io non non credo di esagerare nel dire che questo è una è uno dei temi fondamentali nella politica giudiziaria quello che stiamo affrontando
Perché ha delle implicazioni non comuni di grande rilievo politico e quindi giustamente questo documento che ci apprestiamo a votare deve essere un documento che deve tenere conto di una serie di valutazioni
Allora io credo che l'obiettivo almeno da parte io ma
Posso esprimere sicuramente idealmente l'obiettivo di molti magistrati è quello di tenere il pubblico ministero all'interno della giurisdizione
Cioè legarlo attraversa e compatibilmente con un dettato normativo che però consente degli spazi di intervento da parte del Consiglio Superiore al circuito dell'autogoverno e quindi anche al controllo
è vero che la riforma legislativa chiamiamola per nome del Ministro così ci capiamo meglio quella del ministro Castelli aveva enormemente ampliato la gerarchia e l'autonomia delle procure della Repubblica
Ma è anche vero che la successivo il successivo intervento normativo del ministro Mastella
Fatto allorché venne sospesa la riforma dell'ordinamento giudiziario e si intervenne sul decreto legislativo centosei del due mila sei aveva volutamente attenuato questo potere gerarchico
Perché evidentemente se si accentua un potere di un procuratore della Repubblica
E se lo si sgancia dal circuito dell'autogoverno evidentemente il passo successivo sarà quello di chiedere ma chi deve rispondere il Procuratore della Repubblica sei sganciato dal circuito i di controllo della giurisdizione questo è il tema
Di politica giudiziaria in tema molto forte
E allora non a caso quelle Egisto l'attore intervenne su due punti voglio ricordarle giusto per consegnare una riflessione al dibattito su due punti fondamentali
Perché prima il Procuratore della Repubblica esercitava in modo esclusivo ed autonomo l'azione penale potendo delle gare che è un concetto preciso nel diritto amministrativo il singolo affare al magistrato dell'ufficio
La delega nell'ambito della della diritto amministrativo è il trasferimento di un potere proprio che fa capo ad un unico soggetto ad un altro soggetto che nel privato
E nel momento in cui si può attuare questa delega così come viene attuato il trasferimento del potere può essere immediatamente revocata la delega e quindi il trasferimento del potere il primo intervento del legislatore Mastella
Trasformare il concetto di delega nel concetto di assegnazione
Che una cosa diversa dalla designazione ma che è un concetto a tecnico dal punto del diritto amministrativo che certamente ha voluto stemperare
Quella titolarità esclusiva
Della esercizio dell'azione penale che all'epoca faceva capo al Procuratore della Repubblica
Secondo intervento fondamentale fu proprio il legislatore Mastella della legge due sei nove del due mila sei che posi un obbligo di trasmissione di quei progetti al Consiglio Superiore della Magistratura
Con ciò attualizzando attraverso la normazione secondaria quel ruolo di vertice organizzativo di tutti gli uffici che la Costituzione assegna al Consiglio superiore
E allora è grande ed è apprezzabile lo sforzo che viene fatto dalla Commissione in questo documento anche se devo dire per quanto riguarda la mia impressione è uno sforzo di timidezza
Quasi come a dire scusate se il Consiglio superiore ai procuratori della Repubblica si permette di intervenire in una materia che invece dà spazio di intervento
Perché laddove essi aumentar il potere in capo a singoli soggetti ai procuratori della Repubblica per contraltare ci deve essere un aumento di responsabilità
E allora la responsabilità non può essere limitata o alla responsabilità diciamo professionale
Quindi da valutare nel momento del controllo ogni quattro anni con un tempo troppo lungo in caso di di funzionamento dell'ufficio di Procura vuol dire che il Consiglio per quattro anni non può intervenire
Oppure peggio ancora sul piano disciplinare laddove però andremmo in una patologia del comportamento
Da qui l'intervento intelligente del Consiglio Superiore che deve controllare questa aumentar la situazione di potere e questa aumentata situazione di responsabilità
Attraversa la corri corri etto applicazione di quei principi fondamentali di normazione costituzionale e primaria così come modificati dal legislatore del due mila sei numero legge due sei nove del due mila e sei
Nell'ambito però di come dire un impianto che deve tenere il Pubblico Ministero nella giurisdizione
Altra preoccupazione
Eh beh più volte io ricordo che che abbiamo avuto una discussione molto bella su questo tema allorché si può approvò la famosa circolare Maddalena vi ricordate laddove vengano stabiliti dei criteri di priorità
Dell'azione penale laddove molto intelligentemente
Le Camere Penali attraverso il suo Presidente intervennero per dire attenzione se il modello di gestione concreta dell'obbligatorietà dell'azione penale quella che ha attuato il Procuratore di Torino e allora c'è un problema
C'è un problema perché evidentemente io non posso andare a Torino e trovare un la priorità nella trattazione dell'infortunio sul lavoro e andare a Milano e semplifico e vedere che invece questo affare non viene trattato
Da qui c'è un problema come dire di uniformità di indirizzo quanto meno nell'individuazione di aree di competenza che devono trovare una priorità ecco il ruolo del Consiglio Superiore
E allora il senso di questi tre emendamenti relazione al quale ovviamente essendo emendamenti singoli presentati da un singolo consigliere
Non vogliono avere una valenza di prova di forza io sono disponibili a ritirarli nel momento in cui non c'è una condivisione degli argomenti che questi emendamenti intendono in qualche modo rappresentare
Il punto uno in relazione al capo a laddove si suggerisce di sopprimere la frase incidentale
E qui vuole proprio togliere un po'di timidezza a questo intervento che il Consiglio Superiore fa
Perché e detto dappertutto che questo che i progetti non devono essere preventivamente indicati dal Consiglio Superiore successivamente approvati
Però addirittura nella premessa dire questa frase incidentale sono un fatto di forma però la forma molto sostanza volte lungi dal vincolare i dirigenti ad operare scelte organizzative conformi dettero dirette sembra quasi
Scusate se il Consiglio superiore sì permette
Di entrare a guardare nei progetti organizzativi dei procuratori della Repubblica
E quindi è un qualcosa che vuole togliere timidezza ad un organo che da un punto di vista costituzionale è dotato del potere di organizzazione di vertici di organizzazione di tutta la magistratura inquirente e giudicante
Il punto B punto due ragioni e vuole durata del processo
Io ho sentito i rilievi della consigliera Pilato anche come dire farò anticipavano l'illustrazione dell'emendamento allora
Il senso di questo emendamento è dire che comunque c'è un principio di obbligatorietà dell'azione penale è chiaro che lo sanno tutti lo sappiamo anche noi però non fa male ricordarlo perché non vorrei che all'esterno in maniera strumentale o no
Venisse dato questo input della possibile creazioni di criteri di priorità nella trattazione dei procedimenti in capo al singolo Procuratore
Come una sorta di via libera acconsentire degli editti territoriali per cui in certe procure si perseguono determinati reati e in altre Procure no
Preoccupazione Cuesta ripeto in anticipazione di giudizio che legittimerebbe Cuesta sì interventi sul principio dell'obbligatorietà dell'azione penale
Secondo proprio quel dibattito che venne suscitato in maniera devo dire anche molto intelligente dagli avvocati dell'Avvocatura rappresentata dalle Camere Penali allorché noi discutemmo di quel progetto Maddalena
Allora è chiaro che nel rispetto del principio dell'obbligatorietà dell'azione penale che tutti sanno che non è simultaneità dell'azione penale obbligatorietà significa che comunque ci deve essere la validazione di un giudice e significa anche che non posso intervenire immediatamente su tutte le notizie di reato ma che devono avere una scansione
E perché l'aggancio con i presidenti dei tribunali per i profili organizzativi io qui aggiungerei sentendo la quello che ha detto la consigliera Pilato per quanto riguarda la fase processuale questo giusto
Perché già noi abbiamo
Dei criteri di priorità nella trattazione dei procedimenti che sono già
Organizzati e indirizzati dai presidenti dei tribunali ai singoli Presidenti di Sezione
Ricordiamoci che nel sistema positivo esistono due norme
La norma istituita allorché fu varato il giudice unico che consente anche se per una fase transitoria però nella prassi oggi viene utilizzata a regime di dare una priorità all'organismo giudicante nella trattazione dei procedimenti
E da ultima agganciato al problema dell'indulto la norma che consente al singolo giudice di accantonare i procedimenti processi per reati indultabile per poter dare prevalenza ad altri processi
Allora io credo che ferma restando
Nella cornice dell'obbligatorietà dell'azione penale
La possibilità di dare dei criteri di offrire priorità però me per mantenere il Pubblico Ministero nella giurisdizione sia necessaria un'interlocuzione di tipo organizzativo con i Presidenti dei Tribunali per i profili organizzativi
Per la fase processuale
Anche perché paradossalmente noi potremmo avere che una Procura della Repubblica individua
Un certo processo come prioritario e quello stesso Tribunale invece individua quel genere di processo come non prioritari
Dal che ci troveremmo di fronte all'assurdo che un'indagine viene fatta speditamente poi questo procedimento quel titolo di reato quel settore di intervento giace in coda per un diverso progetto organizzativo da parte del Presidente del Tribunale
Terzo punto che riguarda l'emendamento è io
Forse è una mia impressione ma nella risoluzione ho visto che l'indicazione della specializzazione dei pubblici ministeri viene molto legata più che al fatto della necessità di una specializzazione che ormai praticate in tutti gli uffici di Procura
Alla Regolamento che attua la temporaneità anche negli uffici di Procura
Quasi a dire intanto vi dovete specializzare in quanto dovete creare dei Dipartimenti di intervento intanto c'è una norma che vi impone di rimanere lì per dieci anni
Allora il fatto secondo me della specializzazione non deve rispondere a questo che si tutto sommato un criterio di comodo per il magistrato perché creato il Dipartimento rimane nello stesso ufficio si sposta da un Dipartimento all'altro
Ma la specializzazione è ovviamente nell'ottica delle cose della civiltà giuridica perché oggi un magistrato tuttologo soprattutto in aree metropolitane o in aree caratterizzate da certi fenomeni è un qualcosa che è
Inaccettabile abbiamo avvocati specializzati avviamo giudici specializzati dobbiamo avere anche pubblici ministeri specializzato
Da cui
Quello che peraltro era scritto nella prima bozza di risoluzione approvata dalla settima Commissione con l'avverbio indicativamente che ovviamente non vuole essere vincolante perché poi ciascuna Procura adatterà
A a seconda delle risorse a seconda delle realtà criminale che deve affrontare
E ciascun procuratore modulo era il progetto anche in relazione alla specializzazione proprio all'esigenza di giustizia sul territorio però secondo me indicare quelle che sono le materie tradizionali
Che già di fatto vengono perseguite
Per quanto riguarda la specializzazione nell'ambito degli uffici di Procura e nell'ambito degli uffici giudicanti è un qualcosa che risponde
A al duplice obiettivo di dare un'indicazione che vi è la necessità di specializzarsi e dare l'indicazione che in questi temi
Temi che sono oggetto di formazione da parte del Consiglio
Che sono oggetto di risoluzioni da parte del Consiglio è necessaria come dire prestare un'attenzione pur nella variabilità e nella flessibilità del Progetto che sono quelle tradizionali diritto penale economia
I reati contro la Pubblica amministrazione i reati contro i soggetti deboli ambiente e tutela dei lavoratori
Nei luoghi di lavoro
Ovviamente se queste riflessioni sono condivise dalla Commissione dei relatori
Ben vengano al dibattito altrimenti ritirerò l'emendamento perché certamente non è come dire una battaglia politica ma è un contributo ad una riflessione che secondo me è veramente prioritaria nell'ambito della politica giudiziaria
Grazie
Grazie Presidente io volevo ringraziare la settima Commissione per l'importante lavoro in cui è stato fatto con questa risoluzione che viene portata all'attenzione del plenum
E che a mio avviso costituisce un un equilibrato punto di incontro fra diverse esigenze che erano insorte nella trattazione della pratica nella boxe nell'elaborazione delle linee guida per gli uffici requirenti
E condivido tutte le osservazioni che sono state fatte dei relatori della pratica
Volevo intervenire su un aspetto che considero estremamente importante nel merito della pratica e che attiene all'ala problematica
Relativa alla revoca dell'assegnazione del procedimento problematica che riguarda in particolare i l'autonomia del singolo Sostituto procuratore rispetto I potevi
Riconosciuti dall'al nuovo ordinamento giudiziario al Procuratore della Repubblica
E se ho capito bene nell'aria nuova risoluzione vengono confermati i criteri che erano già stati
Imporre impostati nella precedente risoluzione del luglio del due mila sette in particolare la revoca dell'assegnazione può intervenire
Nel momento in cui la linea investigativa seguita dal sostituto sì presenti in contrasto con i criteri generali stabiliti dal procuratore e esternati in atti formali del procuratore della Repubblica
O nel momento in cui sorda un contrasto sulle modalità concrete di esercizio dell'azione penale in questi in queste fattispecie si diceva nel luglio del due mila sette si conferma oggi il procuratore può
Revocare l'assegnazione del procedimento il provvedimento deve essere adeguatamente motivato
E
A fronte di questo provvedimento il sostituto può presentare osservazioni scritte i relatori già hanno descritto la procedura che si innesta a questo punto con i poteri
Ne ha riconosciuti al Consiglio superiore di intervenire sulla
Valutazione della profilo professionale del procuratore eventuale sulla congruità della motivazione che potrà
Essere compresa in considerazione intenda
Altre domande in altre situazioni che attengono al procuratore
Quindi accanto a questa fattispecie bene un'altra che e finalizzate e è stata immagino pensata proprio a tutela dell'autonomia del singolo sostituto e cioè c'è l'ipotesi in cui
Permanendo comunque un contrasto sulle modalità di esercizio e l'azione penale il sostituto chiede può chiedere di essere esonerato e anche qui deve fornire diceva il Consigliere Napolitano
Il deve fornire adeguata motivazione affinché possa essere apprezzata dal Procuratore la necessità di esonerava allo dalla dalla trattazione l'affare e in questo caso il procuratore è tenuto a revocare l'assegnazione
Quindi io ritengo che venga con la risoluzione che oggi si propone di approvare per la quale io sicuramente in modo convinto voterò a favore
Viene regola regolata in modo chiaro ben preciso la fattispecie relativa al contrasto che può insorgere fa il procuratore e il sostituto assegnatario del procedimento
Si dice chiaramente nella Risoluzione rifacendosi alla risoluzione presente che le ipotesi sono due e soltanto due la prima in procuratore revoca l'assegnazione del procedimento
La seconda nel caso in cui procuratore non si sia avvalso di questo potere perché il contrasto tra il sostituto il procuratore può essere anche sanato
Attraverso l'utilizzo dei poteri gerarchici che la legge riconosce al procuratore della Repubblica quindi la seconda ipotesi
Delib nel caso in cui il Procuratore non si sia al balzo
Di tale prerogativa il sostituto potrà avanzare richiesta di esonero dalla trattazione dell'affare perché incompatibile la sua presenza e l'affare in presenza di una divergenza così grave con il procuratore
Al di là di queste ipotesi a mio avviso non vi è spazio per vivere per una diversa ricostruzione dei rapporti e dei fisiologici contrasti che possono insorgere fra il procuratore il sostituto
Procuratore generale
Io desidero Felicita le mie complimentarmi con la Commissione per l'eccellente documento che è stato elaborato e per l'impegno e la duttilità
Che di cui hanno dato prova i singoli componenti della Commissione
Si tratta di un documento che conseguire almeno due obiettivi
Primo dal serenità al lavoro dei procuratori e dei sostituti secondo consente l'avvio di un positivo movimento di crescita della qualità del lavoro
L'attuazione di questi due obiettivi dipende ora solo da lui per quel che mi concerne
Cercherò di conseguire l'obiettivo
Che
Che viene assegnato col massimo equilibrio
Ringrazio i Consiglieri Pilato Petralia per le loro cortesi espressioni che ricambio con stima e per l'atmosfera tutta io ho trovato nella Commissione grazie
Viola
Dunque oggi in discussione lo sappiamo tutti una delibera di fondamentale importanza d'altro canto a riprova di ciò
Basterebbe rammentare l'intervento del Presidente della Repubblica l autorevoli parole che certamente hanno influito sulla
Testo della delibera che ci accingiamo stando alle dichiarazioni ad approvare
Io mi limiterò a indicare schematicamente le ragioni per cui la risoluzione sottoposta al plenum
è positiva sotto molteplici profili
Mi sia solo consentito fare una premesse l'organizzazione degli uffici di procura lo sappiamo subito una profonda e complessiva rivisitazione dalla riforma ordinamentale ma
Il
Quadro normativo certamente consente di delineare la volontà del legislatore nel senso di una
Accentuazione del profilo gerarchico se non che illustrata modifica ordinamentale non è stata né preceduta ne è seguita da innovazioni del quadro costituzionale nell'ambito del quale pertanto vanno lette e interpretate le disposizioni normative
In sostanza mi preme evidenziare che se il Procuratore della Repubblica è indubbiamente il titolare esclusivo dell'azione penale tuttavia il ruolo di una mentalità lui attribuito va correttamente leso in letto in una prospettiva
Costituite
Che tenga conto per un verso delle garanzie di autonomia e indipendenza dell'articolo centouno della Costituzione assicura a tutti
Gli appartenenti all'ordine giudiziario
E per altro verso delle
Delle norme costituzionali che completano le garanzie di
Indipendenza del pubblico ministero non meno importante è a mio avviso sottolineare
Quella funzione che l'articolo centocinque della Costituzione riconosce al Consiglio Superiore della Magistratura come vertice
Organizzativa
Credo che
Alla stregua di ciò
Si renda necessario un equilibrio nei rapporti tra il dirigente dei magistrati addetti alle procure tali da preservare anche mediante la normazione Consiliare
è è chiamata a intervenire laddove sussistano spazi interpretativi e al fine di consentire il rispetto dei principi
Costituzionali mediante l'individuazione di modelli virtuosi auspicati del resto anche dal Capo dello Stato di gestione dell'ufficio
Ciò posto credo che la Settima Commissione si sia mossa
In questa linea e passando agli obiettivi
Ritengo che
La delibera
In primo luogo riconoscendo dei poteri di intervento all'organo di governo autonomo anche in materia degli di assetto degli uffici requirenti ribadisce che il CSM il vertice organizzativa dell'intera magistratura e non solo degli uffici giudicanti
Così garantendo come effetto ulteriore la stabilità del principio di unità della giurisdizione come ha già sottolineato U.L.S.S. nel suo intervento il consigliere Rollo
In secondo luogo assicura fondamentali garanzie di indipendenza a tutti i magistrati in servizio presso le procure della Repubblica
A riguardo mi preme sottolineare un aspetto che ritengo decisivo
La fondamentale previsione secondo cui in caso di contrasto tra i sostituti del dirigente e in assenza di un provvedimento di formare revoca dell'assegnazione il sostituto possa chiedere di essere esonerato dalla trattazione di un procedimento
Richiesta che si configura nella
Nel nella proposta della Commissione come una sorta di diritto potestativo del sostituto stessi a fronte del quale può configurarsi una sorta di dovere del capo dell'ufficio di accogliere la richiesta
A mio avviso per tale via si raggiungerà essenziale obiettivo di evitare che gli accentuati i poteri del dirigente dell'ufficio disegnati dalla legge Trasmondi non in una esasperata gerarchizzazione degli uffici requirenti
Infatti il rapporto di sovraordinazione organizzativa che in questa delibera si intende prefigurare pone in coerenza con il principio costituzionale di autonomia del pubblico ministero
Atteso che viene evitato il rischio che un magistrato possa essere costretto a compiere un atto giudiziario i cui continuo i cui contenuti non condivido
La delibera poi preserva la sfera di autonomia organizzativa dei dirigenti degli uffici ribadendo il diritto dovere degli stessi di organizzare gli uffici stessi nei modi ritenuti più opportuni
E però
Il diritto a essere giudicati in sede di di valutazione di professionalità o di confermo o ancora di conferimento di altro ufficio in base ai risultati conseguiti
La delibera attua inoltre a mio avviso il principio di buon andamento dell'amministrazione
Poiché pur ponendo simile alle continuità con la risoluzione del due mila sette compia un passo ulteriore
Nel senso della compiuta procedimentalizzazione degli eventuali momenti di contrasto interni all'ufficio revoca dissenso esonero evitando quelle conflittualità verificatesi in taluni uffici e già registrati
Con la risoluzione infine
Si rende a mio avviso un buon servizio anche i cittadini garantendo che pur nel rispetto dell'autonomia di ciascun procuratore il CSM possa continuare a svolgere quel fondamentale ruolo di garante dell'unicità della giurisdizione
Ed ora Brigato diretta dell'azione penale
Evitando così eccessive disomogeneità tra uffici magari territorialmente vicini se non confinanti
In questo senso condivido anche gli emendamenti presentati dal Consigliere Roia che se non saranno ritirati voterò in almeno in parte dopo aver ascoltato il il parere dei relatori
In conclusione tenuto conto delle diverse sensibilità emerse in Consiglio anche oggi abbiamo ascoltato l'intervento del consigliere ammenda la risoluzione che ci accingiamo ad approvare appare a me la migliore possibile in considerazione dell'importante risultato ottenuto
Indubbiamente
Altro
Può prestare da fare ma i desiderata possono trasformarsi in concreta realtà nell'attuazione che in futuro sarà data la risoluzione atteso che il controllo ex post sull'operato dei dirigenti
Consentirà di preservare quelle garanzie di autonomia e indipendenza che per Costituzione devono connotare l'accidia dei pubblici ministeri
Berruti sì Presidente grazie
Io vorrei dire rapidissimamente il dibattito di oggi rinchiude molto bene
Una questione nato secondo me male posporlo nata all'inizio perché anticipazioni disordinate
E quindi discussioni fuori sede
Avevano reso più sgangherati cioè senza parametri
I ragionamenti
Per cui erano sorti degli equivoci equivoci che oggi il Consiglio stasera il Consiglio secondo me toglie toglie molto bene e dico anche che li toglie talmente bene contro tutti e tre gli emendamenti di Fabio Roia perché mi sembra che ci aiutino a togliere quelli equivoci che adesso dico
Il primo equivoco era che il Consiglio non avesse capito che l'articolo sette ter non mi ricordo il resto della legge è stato abrogato no il Consiglio l'aveva capito benissimo perché il Consiglio non ha cambiato idea ma
Prendendo atto delle
Importanti riflessioni che il Capo dello Stato è venuto a fare qui non ce l'ha mandato a dire voluto apparve qui
C'era questo equivoco che il Consiglio si volesse appropriare di un potere che la legge arriva escluso quel potere
Quello di approvare i piani che non ci sono più
Bene ma è stato tolto anche un altro equivoco e mi sembra altrettanto importante e questo lo dobbiamo dire stasera
Che il Consiglio non esista quanto alle procure della Repubblica al Consiglio c'è
A me sembra che alla fine di questo pacato ragionamento di stasera
Evidente che la sensibilità di chi ha fatto il sostituto il maggiore della mia io ho cercato di capire ma è già la seconda volta che mi capita e credo che mi abbiate aiutato
Il secondo equivoco era che il Consiglio non ci fosse e che tolto il potere diffuso come fosse quello dei giudici ai duemila sostituti procuratori alla fine
Si doveva immaginare che ci fossero centosessantaquattro capi a fare sostanzialmente ciò che volevano di un'azione penale tanto esclusiva
Da essere somigliante a una sorta di proprietà così non è
Il capo deve sapere che c'è il Consiglio superiore il sostituto deve sapere che c'è il Consiglio superiore non per creare
Come dire
Dibattiti nelle Procure per quanti dibattiti fanno bene non per creare come dire alterità necessarie tra il capo i sostituti ma il procuratore il sostituto sanno che c'è il Consiglio Superiore della Magistratura il quale non approva i piani perché i piani non ci sono ma controlla che cosa e controllo che l'organizzazione sia rispettosa della legge
E che l'assegnazione poi sia rispettosa della legge perché il sostituto non diventa un funzionario di pubblica sicurezza
Perché il capo dell'ufficio non è un questore tutto qui sono tutti i magistrati getto
Certo
La titolarità ebbe il capo
Ma evidentemente una titolarità finalizzato lo rammento a me stesso alla obbligatorietà dell'azione penale la quale significa stessa legge applicata allo stesso modo per tutti senza distinzione
Il Consiglio questo è lo sforzo che sta facendo mi pare che lo stia facendo molto bene il primo passo e questo mi sembra molto utile quello di stasera mi pare molto utile perché segue io credo a qualche equivoco ludico perché io sono cascato in qualche equivoco
Il testo di stasera me lo toglie ebbero toglie talmente bene che io trovo che i tre emendamenti di Fabio che Fabio non ci aveva perlomeno a me non li aveva comunicate ma io ascoltato mi sembrano assolutamente coerenti con il lavoro che avete fatto
Perché lungi dal vincolare i dirigenti ed operare scelte organizzative conforme vetero dirette come se volesse scusarsi il Consiglio ma
Non è tanto un problema di timidezza come ha detto
Devo dire efficacemente Fabio
è che l'organo che regola e che interviene che un organo di rilievo costituzionale non ha bisogno di premesso che io voglio rispettare la legge e ci mancherebbe altro che il Consiglio avesse bisogno di dare rassicurazione di questo genere dunque voto questo
Elegante emendamento perché mi sembrerebbe sbagliata una preoccupazione di rassicurazione in questo senso da parte del Consiglio
E voto anche il secondo perché secondo me il paletto dell'obbligatorietà dell'azione penale avessero rammentato perché altrimenti
Ce lo ricordiamo tutti benissimo l'organizzazione può essere un modo di spogliare
Il titolare di una indagine
Di poteri che la legge invece gli riconosce fino a che gli è titolare dell'indagine e potere organizzativo lo sappiamo benissimo Polo influire sull'esito dei processi se male utilizzato questo non deve accadere qual è la preoccupazione che deve avere il Consiglio
Il Consiglio dei regali continuare a garantire che la sua azione servirà a far sì che i processi siano meccanismi regalati dal centoundici
Che gli avvocati vadano davanti al giudice con la certezza di essere ascoltati di poter dire tutto ciò che credono di ottenere un di una risposta argomentata alle loro possibili richieste sbagliate
Allora se il problema è quello di conservare la funzione del processo in una democrazia del diritto allora mi pare giusto dire che il criterio organizzativo deve tener conto di quello che è scritto nella Costituzione poiché
Ciò che è scritto nella Costituzione non è stato cambiato
Certo che il titolare dell'azione penale e il capo ma l'azione penale è obbligatoria nel senso che essa significa stessa legge applicato allo stesso modo a tutti e potrò anche il terzo emendamento
Perché mi ha chiarito Fabio cosa vuol dire indicativamente ed è giusto anche come dire l'esemplificazione
Delle materie per le quali è storico ormai assolutamente tralaticia la organizzazione in gruppi di lavoro ci mancherebbe altro che i delitti contro la pubblica amministrazione non fossero affidati a degli specialisti
Quando in Quinta ci siamo domandati chi mandare in determinate
Realtà ci siamo detti inutile mandare uno specialista di camorra
A Benevento mandiamo C uno specialista di delitti contro la pubblica amministrazione
Perché vi vi è bisogno di questo tipo di rapporto e allora la come dire apparentemente neutrale indicazione
Di materie per le quali è tradizionale
La scelta dei gruppi di lavoro serbe evidentemente in prospettiva ad
Utilizzare
Questo strumento quello dei gruppi di lavoro per un'organizzazione funzionale che ripeto alla obbligatorietà dell'azione penale che deve significare maggiore adeguatezza dunque voterò il documento mi complimento molto
Con il lavoro fatto per il lavoro fatto dico che i tre emendamenti che io voterò non significano una correzione ma semmai essi a mio avviso sottolinea il lavoro fatto molto bene
Grazie Presidente
Ma
Io
Intervengo perché vorrei proprio a significare dovuto
La fortuna di
Di avere questo gruppo di lavoro che ha lavorato tantissimo tra l'altro con né molta disponibilità colonne
Sto parlando naturalmente
Del vicepresidente e delle colleghe consigliere Pilato e Napoli la qualità né Pilato
E davvero con è molta disponibilità c'era devo dire proprio dimostrando una grande elasticità anche mentale una grande comprensione per quelli che
Che erano i problemi che Mammano i colleghi ci ci poneva no e poi ultimo non ultimo per importanza ultimare ultime il Procuratore generale per il Presidente a Repubblica il nostro Presidente Mancino
Che da sempre ci segue con grande attenzione
Noi tutti intendono e tutti i consiglieri e questa pratica davvero ha preso
Un po'ha dato preoccupazioni a tutti
Ecco questo
Per significare anche la sofferenza che in alcuni momenti in settimana vero abbiamo patito proprio anche per la difficoltà di riuscire a a dimostrare
Quanto lontana fosse la nostra intenzione è di andare
A aldilà e al di fuori della legge
O contro addirittura o addirittura contro la legge
No non è mai stata l'intenzione ed è dei relatori dal questo non nessuno l'ha mai voluto fra i componenti della Commissione
Per cui era anche più nutrite a riuscire a ad avere la forza di continuare a lavorare visto che a volte insomma sembrava quasi che ci fosse un malinteso su
Appunto su questo nostro
Desiderio di portare a termine questo lavoro
E che voleva appunto
Fare il possibile per essere equilibrato grazie comunque agli interventi di tutti
Soprattutto quelli molto autorevoli credo che il risultato era si è visto dagli interventi sia davvero
Ottimo
E quindi questo è un orgoglio anche per me che sono presenti questa Commissione ma voglio riconoscere davvero ai relatori al vice Presidente Petralia che è uno dei relatori ma che ha svolto proprio anche la funzione di vicepresidente
In un modo straordinario proprio devo dire alleggerendo mi il lavoro di di Presidente
Molto spesso anzi direi proprio nella conduzione quotidiana anche della Commissione nel lavoro ed è la programmazione dei lavori la Commissione e in particolare per quanto riguarda questa risoluzione sulle procure invece Presidente
Petralia ha dato tutto se stesso anche tutto il proprio tempo per tempestivamente portare anche a inserirei quegli emendamenti che via via Siri poneva no all'ordine del giorno
In Commissione
Quindi è un lavoro anche materiale importante
Io il Procuratore generale che ha avuto davvero la gentilezza di darci suo contributo venendo in Commissione peraltro a volte anche aspettando che finissimo degli argomenti già iniziati sapete che la Settima
Deve lavorare quattro mila fascicoli ogni anno e quindi
Sono sempre sedute abbastanza complicate dove si parla di tante cose
E vorrei anche ringraziare il Consigliere Roia che con questi emendamenti veramente io voterò con molta convinzione cari dato anche tanto ossigeno perché
Noi ne Petti pur di evitare di creare dei malintesi forse abbiamo effettivamente esagerato
Anche quando soprattutto questo lungi dal voler questa pare che iniziare colonne questo
Lungi dal voler fare ecco e quindi davvero grazie o un piacere poi terre poterli votare anche vedere insomma vederlo sia noi che la Settima riconosciuto
Che abbiamo
Fatto tutto il possibile a volte addirittura
Abbiamo un attimo ecceduto anche se non è nella sostanza e quindi la possibilità di correggere anche questo è di inserire questi emendamenti una
Perfetto una perfetta conclusione coronamento di questa di queste aree soluzione che ritengo
Berardo molto bene accolta considerato che i capi degli uffici delle procure nei due hanno scorso lavoro iniziato un anno fa ci avevano chiesto appunto di farla
Esso si guadagna oggi risultano
Credo che
La replica
Per conto anche degli altri correlatori del per
Del vice Presidente Petralia serva anche per focalizzare
La
Positività del dibattito che si appella sia aperto dopo relazioni che sono state tenute Daloui dall'allora Consigliere Napolitano
E dalla consigliera Pilato poiché
Mi riservo di fare una brevissima dichiarazione di voto ma voglio sentire la replica del
Relatore principale teniamo
Sì ma
Posso brevissimamente Presidente grazie allora ebbi rilievi fatti dal Consigliere Anedda che abbiamo avuto in Commissione quindi già li conoscevamo sappiamo che i rilievi e le preoccupazioni del Consigliere Anedda riguardavano questi due punti
Sembrerà strano ma proprio sul come si chiama prof preposizione articolata cui ecco questo termine su cui si appuntato una discussione che allungati termini quasi fino alla mezz'ora
Dipende da una filosofia diversa che quelle invece sposata dalla Commissione che oggi troviamo calata nella risoluzione e cioè
Che il circuito di cui parlavo prima cioè il potere la prerogativa di vigilanza intanto competa i procuratori generali Corte d'appello in quanto si risolve
Nella potere superiore per cento nel senso che ho chiarito del Procuratore Generale della Cassazione in quella diciamo sagoma di contenuti che abbiamo detto prima quindi non potevamo disconoscere al Procuratore Generale della Cassazione
Il come dire vertice di questo circuito informativo
Che interessa la basse
L'intermedio e poi il Procuratore generale quindi il cui va ribadito e propone il senso grammaticalmente attribuito che va mantenuto come elemento di collegamento grammaticale che lega il potere all'uno e all'altro organo
Il Consigliere Anedda critica da parte sua anche il riferimento alla esistenza ragionevolezza e congruità dell'Amati della motivazione del provvedimento di revoca come requisiti da valutare da parte del Consiglio Superiore
Però abbiamo risposto rispondiamo anche in plenum tutti insieme che quello che noi abbiamo richiamato altro non è che vi leggo le tatto e preso pari pari dalla risoluzione del dodici luglio due mila sette dove è stato inaugurato per la prima volta
Il potere di controllo che il Consiglio superiore a sull'esistenza quindi motivazione che deve essere esistente
Ragionevolezza deve convincere perché se non convince e circolare
E congruità della motivazione deve essere di contenuto e di estensione congrua tale da giustificare il potere gravissimo ed eccezionale di revoca dell'assegnazione
Non crediamo di avere tradito il monito del Presidente La Repubblica anzi ci siamo sforzati di accentuare il raccordo con i principi costituzionali che troviamo nella prima parte che in una riflessione più recente abbiamo addirittura contenuto
Nella sua estensione il Consigliere Roia niente giustamente
Esordisce dicendo che occorre tenere il pubblico ministero come organizzazione e degli uffici requirenti all'interno della giurisdizione però io credo
E interpreto anche sicuramente il pensiero degli altri relatori che compito primario
Relativa al mantenimento del pubblico ministero all'interno della giurisdizione non sia del Consiglio superiore ma sia soprattutto delle GIS latore
E lo stesso legislatore che oggi
Poco si preoccupa malgrado il monito lanciato nel luglio l'anno scorso è continuato fino a ieri di modificare quell'articolo tredici secondo comma che
Attraverso un circuito diretto ma anche indiretto giunge anche ad allontanare il pm dalla giurisdizione perché svuota di fatto le procure
E impedisce che le procure possono avere un organico tale quale da
Contare come interfaccia requirente dell'organizzazione giudiziaria giudicante
Una inseparabile dall'altra come in più parti
Della produzione Consiliare abbiamo sempre detto quindi il pm va tenuto all'interno della giurisdizione deve occuparsi del legislatore noi facciamo la nostra parte e in questa parte io credo che
Lo sforzo
Che consacrato nella risoluzione
Guadagni proprio questa soglia di certezza il Pubblico Ministero va organizzato secondo principi che la legge ha voluto enucleare e che il Consiglio ha voluto nei limiti delle sue competenze dettagliare
E su questo mi riaggancio al primo degli emendamenti fatti dal Consigliere intelligentemente dal Consigliere Roia perché tocca tre punti sensibili della risoluzione
Sul primo emendamento
E da una rapida consultazione Presidente non c'è uniformità di vedute sul
Sul gli altri emendamenti ma sul primo mi sentirei di dire che siamo tutti d'accordo nell'accoglierlo e cioè questa timidezza espositiva
Questo scrupolo operativo che la Commissione ha avuto inserendo in maniera come dire pleonastica si direbbe in coattiva quest'ulteriore scrupolo scusate ma i procuratori della Repubblica sono liberi
E su questo apro una parentesi i problemi vengono talvolta quando più che sul contenuti si discute sul fatto politico
Del del settore su cui si interviene oggi per fortuna in linea con quanto ha detto Berruti ci siamo ritrasferito i dall'aspetto politico dell'organizzazione delle Procure
All'aspetto tecnico ordinamentale che è quello che poi interessa insieme anche agli aspetti politici che tutti
Ovviamente affrontiamo quotidianamente
E allora direi che questo scrupolo espressi in quella fase si può certamente eliminare su questo siamo d'accordo
Quindi
Facciamo nostro il primo dei tre emendamenti sul secondo
E dunque io direi che quando noi abbiamo votato la risoluzione che nasce dalla modifica legislativa del centotrentadue disse delle disposizioni di attuazione al Codice di procedura penale che introduce dei
Criteri di priorità nella fissazione dei ruoli e su questo mi riaggancio a quanto detto dalla consigliera Pilato
Ha rivolto un invito aiuti ai giudicanti e i Presidenti ma dicendo anche nella nostra risoluzione che tutti ricorderemo che abbiamo votato all'unanimità che vanno raccordati con i procuratori della Repubblica
Cioè va sentito sensi l'articolo centosessanta laddove il Procuratore richiede
La fissazione e del della data dei per i procedimenti a citazione diretta quindi raccorda esiste ma è un raccordo che non può che esisterebbe in maniera discendente cioè i primi criteri di priorità stabiliti dalla legge
Vanno affrontati raccordandosi con chi ha
La titolarità dell'azione penale quindi il procuratore dalla Repubblica trovo pericoloso
E anche
Poco acconcio che il Procuratore della Repubblica nell'individuazione territorio per territorio sede persegue ricordiamo Torino
La Sicilia ne potrebbe avere un'altra la Puglia sicuramente altra ancora si colleghi con gli uffici giudicanti che anni invece una giurisdizione abbia
Zac in maniera
Omogenea e unitaria per l'individuazione dei criteri di priorità quindi è proprio questa interlocuzione con i Presidenti tribunali che personalmente
E a nome della consigliera Pilato credo che la consigliera Napolitano abbia un diverso o una diversa opinione sul punto non ci sentiamo di fare il nostro il secondo emendamento terzo e ultimo emendamento e quello relativo
Alla
Indicazione indicativamente dei gruppi di lande la qualità del colore dei gruppi di lavoro che devono ben con i quali vanno organizzate le procure
Le Procure sono piccolissime sono piccole sono e medie sono grandi dare delle indicazioni su gruppi di lavoro e limitarli ad alcune non per esempio alla contraffazione sul quale il Consiglio è stato investito e il anche la Nona Commissione ha avuto modo di organizzare dei sappiamo quanto globale sia l'interesse sulla contraffazione o sull'usura
Queste indicazioni che è vero esistevano nella prima versione della risoluzione io credo che non vadano date con questo non tutto ciò non toglie
Che ogni singolo Procuratore secondo le pulsioni che nascono dal territorio non indichi i gruppi di lavoro il colore gruppi di lavoro
Chiudo dicendo che il terzo ringraziamento avevo lasciato in bianco lo dovevo non perché siamo in fase di ringraziamento perché è sempre brutto poi ringrazia ci a vicenda questa volta ringrazio nessuno ma a nome della Commissione ringrazio
Il gruppo di lavoro giustamente citato dalla consigliera Pilato è ripreso dalla consigliera
Presidente Tinelli
Che
Sulle prime alcuni dei quali Ciafardini e Zizanovich hanno lavorato fino all'ultimo con noi si è dedicato alla composizione la stesura e anche al lavoro comune di una risoluzione che
Oggi probabilmente troverà il suo padre
Ecco l'avete sentito ridarà serenità alle procure eviterà il ripetersi di conflitti come quello di Napoli sull'inchiesta su rifiuti
Renderà uniforme applicazione della legge sul territorio nazionale la nuova circolare del CSM
Sono gli uffici requirenti che è stata approvata il ventuno luglio scorso dalla plenum del CSM di Palazzo dei Marescialli
Al termine di questo dibattito che abbiamo appena terminato di ascoltare un documento che fa del procuratore un monarca non assoluto ma costituzionale come ha osservato il dice Presidente dello stesso CSM
Nicola Mancino e che ha recepito le indicazioni del Capo dello Stato e c'era entusiasmo alla CSM il giorno dopo il varo delle nuove norme necessarie per dare applicazione alla riforma dell'ordinamento giudiziario che ha rafforzato il ruolo dei capi delle procure dando loro una effettiva responsabilità di direzione e organizzazione dei loro uffici
Un sentimento evidente nella conferenza stampa
Che Mancino assieme ai componenti della settima Commissione al Procuratore generale della Cassazione vitaliano
Esposito a ha voluto fare
Si è trattato di un lavoro travagliato come ammesso anche il relatore Dino Petralia del Movimento per la giustizia che ha richiesto un anno e mezzo
La riscrittura della bozza iniziale che come ha detto il laico di Alleanza Nazionale Gianfranco Anedda non aveva incontrato la completa approvazione di Napolitano
E le nuove regole escludono come avveniva in passato l'approvazione da parte del CSM dei programmi organizzativi dei procuratori che resta comunque il supremo vertice organizzativo
Delle procure ma
Noi ci fermiamo qui per quanto riguarda lo speciale giustizia che appunto si conclude anche per questa sera a tutti grazie per l'attenzione dalla Durso un buon ascolto dei successivi programmi di Radio Radicale
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