42° incontro nazionale delle Acli: "Cittadini in-compiuti. Quale polis globale nel XXI secolo" (Prima giornata)

Nella sua unicità e dignità e nella concretezza delle sue relazioni familiari e sociali il lavoro
Che consente alla persona al cittadino di essere libero di scegliere il proprio progetto di vita costruendo insieme ad altri un futuro
Questo è e allora
Tutto quello che sono stati modifiche o menti che hanno consentito nella democrazia e la partecipazione i vediamo spenti inadeguati occorre di più
E questo ha visto crescere anche la sfiducia da parte dei cittadini insomma quell'alternarsi quel dialogo quel confronto fra democrazia rappresentativa e temo Grazia partecipativa rappresenta viva la conosciamo le sue grandi valori ma anche nei suoi limiti la democrazia partecipativa ancora non raggiunta
è la rivisitazione fondamento della democrazia rappresentativa partecipativa e la rivisitazione del concetto di cittadinanza
Ecco perché così pregnante l'argomento che voi trattate in questo incontro di studi è concetto moderno rivoluzionario viene dalle grandi rivoluzioni ma sappiamo anche che è un concetto in continuo divenire
La cittadinanza è l'appartenenza a una comunità ma sappiamo quanto oggi in questo mondo globalizzato si allontanano
Quello che
Viene chiamato il rapporto con il territorio collette mia una massa di versione migranti equivalente a un intero continente ormai in movimento sul pianeta e chiedono cittadinanza
Chiedono cittadinanza il diritto di avere diritti altrimenti rischia di essere un'umanità superflua
E mentre le disuguaglianze vanno avanti diventa ogni giorno più evidente che in questo mondo
Per unificarlo non bastano le tante tecnologie o i tanti strumenti i processi di globalizzazione continua addirittura invece come sappiamo e come vediamo
A provocare per reazione il risorgere di localismi integralismi fondamentalismi di ogni tipo
Ci sono abbattute barriere muri
Sì abitiamo un unico mondo ma sappiamo abbia abitiamo un'unica patria ma sappiamo che non riusciamo ancora a riconoscere questa terra come patria un'ala Force la forza
Di autogovernarsi e di controllare i propri di me dinamismo insomma serve quello che tante volte abbiamo discusso in questa stessa città in questa stessa Regione
Un nuovo civismo planetario una nuova società civile mondiale
Non solo rispetto di regole rivendicazione di diritti ma insomma una nuova cittadinanza mondiale queste quello per cui dobbiamo lavorare e dobbiamo impegnarsi sappiamo che il cammino verso l'affermazione distanze sovranazionale lontano
Molta strada dovremo fare ma allora noi ognuno di noi le singole democrazie europee devono sapersi impegnare in esperienze immediate anche inattesa
Anche costruendo anche contributo alle nuove
Istituzione internazionale costruire un'idea di cittadinanza attiva
Che riconosce l'importanza dei legami sociali questo è l'unico modello dentro una democrazia per rivitalizzarla e per superare chiusure dell'intolleranza barbiere dell'indifferenza
Insomma in una società democratica cittadini attivi si può diventare si può diventare solo se c'è una comunità che si fa carico di eliminare l'articolo tre della nostra Costituzione
Tutto ciò che può ostacolare la libera partecipazione di tutti al bene comune
E se a tutti vengono forniti gli strumenti che invece favoriscono inclusione
Consentendo la molteplicità delle appartenenze da quella civica a quella nazionale a quella transnazionale da quella elettrica a quella religiosa e culturale senza rinunciare alle proprie radici
Perché la cittadinanza attiva e globale maturi superando la diffidenza e l'indifferenza che sembrano diventate il portato tipico anche le democrazie in crisi c'è bisogno di un di più
Che animi interconnette di una passione che alimenti il dialogo e la partecipazione attiva di tutti alla costruzione del benessere comune
Le aprivo voi siete impegnati seriamente da tempo in questa direzione e noi vi ringraziamo
L'Umbria che ha fatto dell'integrazione dell'accoglienza i propri tratti distintivi si candida a dimostrare pur nelle difficoltà che sicuramente non ci nascondiamo che tutto questo è davvero possibile grazie buon lavoro
Grazie Presidente Lorenzetti chiede Doriana di Portici suo saluto al Presidente della Provincia di Perugia Marco d'inizio questi grazie
Un caloroso saluto agli amici tristi con animo grato per aver di nuovo scelto quale sede del quarantaduesimo incontro nazionale di studi la nostra Regione luogo di accoglienza e di spiritualità
L'attualità del tema l'autorevolezza dei relatori costituiscono l'approccio ideale per collocare questo evento nella nobile tradizione delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani
Da sempre in prima linea nelle tematiche sociali che vivano in che vivono di interpretano da autentici protagonisti
Negli scenari che si dispiegano al terzo millennio si staglia la ricerca della giusta Police globale al servizio di una cittadinanza come fondamento della democrazia politica ed economica
Ecco dunque l'esigenza comune anche alle istituzioni di costruire un sistema di regole che movendo dalla nostra Costituzione convergono su norme che governano l'ordine e di conflitto politico
Così il cittadino per sentirsi tale deve riconoscersi sulla moralità più universale
E deve essere educato e valore di convivenza sociale pubblicamente prescritti e riconosciuti
Nel formulare gli auguri di buon lavoro voglio rinnovare da parte della nostra Provincia l'impegno ad un sempre più fattivo con lavoro attività collaborativa con movimenti associazioni che come gli atti
Condividono con noi nella distinzione dei ruoli percorsi di accoglienza e di solidarietà
Perché nessuno resti solo grazie
Grazie al Presidente questi chi è ora la parola il sindaco della città che ci ospita Wladimiro boccali
Grazie un saluto affettuoso a tutti gli amici dell'ACLI al suo Presidente Andrea Olivero
Un saluto un benvenuto nella nostra città al Presidente della Camera l'onorevole Gianfranco Fini e al Presidente Amato e a tutti i relatori che in questi giorni arricchiranno
La nostra città
Con i dibattiti le riflessioni sui temi non voglio aggiungere molto rispetto alle parole che già la Presidente della Giunta regionale il Presidente della Provincia hanno detto
Ma sui temi che sono centrali in questa epoca e soprattutto che si declinano prevalentemente nelle città nella necessità di costruire comunità
Nuove che rispondono ha domande
Difficili
Stamattina Andrea Olivero in un articolo in un quotidiano locale parlava della necessità di costruire i diritti di cittadinanza per
I nuovi cittadini
Che sono presenti nella nostra città a Perugia è una città che storicamente abituata alla presenza di cittadini stranieri e che in questi ultimi anni è aumentato ancora
Coloro che vengono la nostra città per studiare per lavorare per ricongiungersi e loro familiari per
Scegliere una comunità che è in grado di essere per loro accogliente ma diritti di cittadinanza sono per quelle donne
Che debbono trovare un protagonismo della nostra società per i giovani alla ricerca di un identità
Nelle nostre
Città e per questo che
Il lavoro gli studi ma l'impegno quotidiano
Dei vostri circoli delle vostre associazioni non può che essere di aiuto per il lavoro degli amministratori locali sono sicuro che dal giornale per
Che vi vedranno impegnati nasceranno riflessioni ulteriori non soltanto per spingere la politica ad andare nella direzione di costruire strumenti normativi che ci mettono nelle condizioni
Di
Attualizzare quei principi di cui anche la Presidente Lorenzetti parlava ma sono sicuro che anche
L'esperienza concreta che ogni giorno i circoli soci volontari
Nella vostra associazione riusciranno a mettere in campo saranno di aiuto al nostro lavoro grazie e buon lavoro a tutti
Grazie
Sindaco grazie a tutti e i rappresentanti che anche Perrello scrupolo con cui si sono attenuti al mio
Invito di chiamare in sintesi e ora la parola al nostro Presidente nazionale Andrea Olivero per la sua relazione introduttiva a questo incontro
Grazie
Innanzitutto bentrovati a tutti quanti voi e un grazie un grazie di cuore per l'accoglienza alla Regione Umbria
Alla Provincia e al Comune di Perugia
Alle autorità civili hai tanti parlamentari anche che hanno voluto essere con noi quest'oggi e un grazie poi
Hai tanti illustri ospiti di oggi ad iniziare dalla Presidente della Camera dei deputati onorevole Fini
Al Presidente Amato agli illustri professori che in questa e nelle prossime sessioni di lavoro ci aiuteranno ad affrontare il tema del nostro quarantaduesimo incontro nazionale di studi
Entriamo subito perché questo nostro appuntamento perché dobbiamo tornare a pensare la cittadinanza
L'interrogativo non riguarda semplicemente l'orizzonte teorico o politico o etico
Direi che l'interpellanza simultaneamente impegnandoci anzitutto alla lettura
O meglio alla diagnosi dei mali che affliggono la il per la modernità termine con il quale noi indichiamo
Non indichiamo soltanto un posto
Che
Peraltro ha fin troppo inflazionato il nostro linguaggio corrente
Ma piuttosto quelli implosione della modernità per effetto di
Un suo oltre possa mento ipertrofico
Intendo riferirmi e cerco di spiegarmi in particolare ad alcuni indicatori della modernità
La ragione
Da esercizio critico e trasformati Ivo della realtà e degenerata in una ragione strumentale il Cal collante talvolta anche sterile corrosivi fa
è il nocciolo del pensiero di Papa Benedetto sedicesimo e del suo costante richiamo a purificare la ragione mediante la fede e viceversa
Facendo del loro dialogo la fonte di un rinnovato umanesimo tanto laico quanto cristiano
L'autonomia del soggetto fonte dell'etica della responsabilità è approdata ad una individualismo radicale quello di un mio assolutizzato incapace di aprirsi ad un noi solidale
E il proprio progresso della scienza al servizio dell'uomo e della sua felicità e sfociato in una religione della tecnologia e in una prevaricazione dei mezzi sui fini
E ancora in ultimo la libertà del mercato come spazio dell'intrapresa e
Della intrapresa civile
E approdato
E della storia di questa crisi globale che stiamo attraversando ad un capitalismo senza regole e ad una economia senza etica
Per riconoscere questi esiti della modernità non si deve ricorrere ad un immaginario apocalittico e antimoderno
Ma ad un realismo vigile e spassionato aperto comunque alle speranze di emancipazione che sono discusso della svolta moderna compresa la promessa di una cittadinanza universale
Essa sta nel cuore della modernità occidentale come un sistema di valori e di pratiche che hanno segnato almeno dalla rivoluzione francese in poi
L'emancipazione del suddetto nella direzione appunto del cittadino
Soggetto di diritti protagonista della città intesa come spazio organizzato e riconosciuto di accoglienza partecipazione rappresentazioni sociali condiviso
Un paradigma complesso
Dove i desideri e i valori le regole e le istanze l'autonomia e la socialità convivono in una tensione mai risolta
Come attestano le stesse vicende dei diritti di cittadinanza e del loro affacciarsi alla storia secondo diverse generazioni
I diritti politici civili sociali culturali simbolici
Che segnano il cammino della cittadinanza potremmo dire che se ne espansione progressiva e la vocazione della cittadinanza l'incompletezza e il suo destino
Se questo è vero ogni paradigma di cittadinanza e fatto per essere superato
Dalle stesse attese che produce dalle stesse conquiste che consente
E potremmo dire lo stesso della democrazia
Con la quale in fondo finisce per coincidere dalle origini ben oltre all'indietro il secolo dei Lumi come cercheremo di compresa la zona in apertura del nostro incontro
Per il quale
Non a caso abbiamo previsto una relazione che ci riportasse alla civiltà alla civiltà classica fino alloggi tumultuoso nel quale siamo chiamati a vivere
E allora dovremo rassegnarci all'incompiute Ezio della cittadinanza perché essa iscritta per così dire nel suo DNA
Se il nostro fosse solo un interrogativo teorico potremmo considerarsi appagati e pacifica atti dalla coerenza del nostro ragionare
Ma come ho detto la questione anche politica insieme etica soprattutto per un soggetto come noi
Di promozione e di educazione sociale
Di spiegazione cristiana
Per cui se ripensiamo la cittadinanza e perché siamo interpellati dalla nostra coscienza dei cittadini anzi potremmo dire che proprio nel nostro essere cittadini interrogarci sulla cittadinanza
Un gol ATI dalle inadempienze e dalle insufficienze di un modello che comporta la sofferenza degli esclusi il riproporsi di vecchie marginalità il sopraggiungere di nuove ingiustizie
La perdita di antiche solidarietà
Ogni feriti definire questo mondo Comuna Polinisso pensarlo viverlo organizzarlo con uno spazio abitabile governabile
E lo stesso concetto di governance come trama di responsabilità diffusa e di decisionalità condivisa e sufficiente a questo fine
La domanda non è retorica ma propriamente politica
Trovare per questa città senza confini e senza mura le forme della socialità della giustizia della solidarietà dello scambio ordinato dell'economia virtuoso
Della rappresentanza in ordine all'universalità dei diritti alla pluralità dei bisogni
Questo
Il compito di chi oggi voglia riproporre la cittadinanza come un paradigma all'altezza delle sfide che ci stanno di fronte
Siamo tutti alla ricerca di questo nuovo volto da dare alla città globale fatto di regole ma anche di valori di pluralità di concordia di identità rivisitate il fedeltà rinnovate
Dall'incontro con l'altro l'inatteso il lontano il prossimo che non ci somiglia se non
Per quell'appartenenza alla famiglia umana che sembra alla fine il cerchio più ampio di queste mura cittadine
Così ampio e include ente da rendere
Quelle mura inutili
In insensate insignificanti
è una liberazione manco lo smarrimento è un'apertura ma anche un'inquietudine ce lo dobbiamo dire con onestà intellettuale e morale
Quel che ci ha detto e che la cittadinanza come l'abbiamo pensata negli ultimi due secoli rischia di diventare un reperto del passato moderno divenuto antico
Un passato doppiato dal futuro di cui
Con una felice espressione che riprendo da Aldo Bonomi ci dobbiamo ricordava è
Tanto il presente ci satura e ci invade
Il perimetro della nuova cittadinanza del ventunesimo secolo coincide con il mondo
Non quello che è fuori ma anche quello che viene
Dentro viene che viene da noi non solo quello nei luoghi reali ma anche quello dei luoghi virtuali delle piazze mediatiche
Dei flussi comunicazionale che soffiano dove vogliono creando e scompone indo comunità appartenenza identità il reti relazionali
La partita dello spazio di questa cittadinanza che si produce e riproduce con ritmi accelerati e forme volatili legami mobili e fedeltà provvisorie
Dà vita a forme di partecipazione e di autorganizzazione dei cittadini che stentiamo a riconoscere
E soprattutto e non gli acquisti ce ne accorgiamo a rappresentare e certamente il fatto nuovo la cosa che accade sotto i nostri occhi
La presidenza di Obama non sarebbe stata possibile senza questa novità di cui lo stesso è un'icona globale
L'universalità della cittadinanza trovato così nella società delle reti un suo moltiplicatore tecnologico un potente fattore di inclusione ma anche un altrettanto potente agente di esclusione
è una spinta al protagonismo sinonimo di cittadinanza ma anche di disincanto azioni disincanto nazione di de realizzazione il faccia a faccia con l'altro in carne ed ossa
Che lo riconosce e si fa riconoscere è diventato superfluo
Il noi virtuale può fare a meno del tuo reale del volto dell'altro che ci interpella e ci obbliga secondo lei toste la reciprocità simmetrica l'altro conta più di me in ogni caso caro a Levine us
Senza questo ethos essenza la cura
La trama relazionale che lo sostiene non c'è prossimità non c'è in relazioni di cura non c'è cittadinanza di carne come dicevo prima
Per questo io credo
Occorre tornare alla cittadinanza di prossimità ad una sorta di micro fisica della cittadinanza per dirla in termini Foucault Tiani
Che guardi I legami più vicini e li ripensi intermedi micro patto di cittadinanza
La stazione della cittadinanza universale che sta alle origini lumini speaker della cittadinanza moderna deve ripartire da un noi più vicino lì dove c'è la fatica ma anche la bellezza di l'accoglienza reciproca
Qui vedo un grande tema quanto mai il nostro e attuale
Il patto di cittadinanza nazionale come luogo da cui ripartire per ripensare la cittadinanza globale
La nostra storia la nostra storia italiana ha molto da dire da dirci in questo campo capire alla Nuova grammatica della cittadinanza e un modo per capire l'Italia per a ridirlo agli italiani
La questione della cittadinanza interpella il nostro patto nazionale come una cartina di tornasole dirò di più a ridosso dei nostri cinquanta c'è dei centocinquanta anni di Unità
La cittadinanza del ventunesimo secolo ci spinge a ripensare l'autobiografia della nazione come processo sempre incompiuto di cittadinanza condivisa di solidarietà rinnovata di unità nella diversità
E l'originalità della nostra storia e l'ha ricordato recentemente anche il Presidente Napolitano celebrando le diverse bellezza del nostro paesaggio da lei isole oggi alle Dolomiti
La questione della Sita innalza degli altri e la chiave di lettura della nostra vicenda perché l'Italia Nostra binario esempio storico di unità differenze un laboratorio di cittadinanza progressivamente inclusiva e di una uguaglianza molteplice
L'annosa questione del rapporto tra Stato e nazione a proposito del nostro Paese ha privilegiato o a lungo o la ora l'altro termine
C'è chi parla per noi di uno Stato senza nazione ci penso emersa di un deficit di Stato o di spirito pubblico a fronte di un'identità culturale che viene ben prima di quella statuale
Non è solo una faccenda che appassiona gli storici di professione
è una questione di attualità politica che va ben oltre le cronache di questa estate rovente
Quel che ci ha detto e che il processo inclusivo della cittadinanza sociale e dei diritti che l'hanno accompagnata e un filo rosso senza il quale
La storia nazionale o meglio la storia repubblicana non sarebbe più comprensibile
Forse da qui riusciamo a capire tutto significato del dettato costituzionale a proposito della Repubblica fondata sul lavoro che rimane come dirò ancora un accesso privilegiato la cittadinanza
L'estensione della cittadinanza e per noi italiani il motore dinamico del nostro patto nazionale e non possiamo che metterla anche per gli altri lontani il senza patria gli Rantisi profughi tra i valori irrinunciabili di una
Visione civica fondata sulla dignità della persona reciprocamente riconosciuta e concretamente esigibile
Il patto di cittadinanza vari vissute ripensato dunque come forma specifica che l'amore per la patria comune può assumere oggi
Dopo le ideologie nazionalistica aggressive del Novecento e nella riscrittura della solidarietà
Tra gli italiani nella polis del ventunesimo secolo che guardi alle differenze come una ricchezza
Un no inclusivo e quello che può a partire dall'identità nazionale aperta nelle alle differenze
Ripensare le forme le pratiche della cittadinanza incerti sempre più larghi nel segno di quello che con grande efficacia il teologo Pierangelo se query ha recentemente definito
Come un umanesimo radicale degli affetti condivisi
Che hanno curato della casa comune
E tra questi sentimenti affetti condivisi io metto senz'altro il tema della laicità la laicità italiana non è quella francese tanto meno quella americana
è il frutto di una storia complessa del rapporto tra Stato e la Chiesa in Italia ma soprattutto del ruolo che i cattolici hanno avuto nel costruire la nostra Repubblica
Pertanto se è vero quello che ha affermato il Presidente Fini anche nei giorni scorsi che il Parlamento che ne fa le è stato le leggi e non certo la Chiesa
Noi diciamo anche che è importante che la politica si fidi dei cattolici perlomeno dei cattolici autentici superiamo il sospetto che i cattolici agiscano Comuna lobi e non di una logica indirizzata al bene comune
Questi
Questi valori
Questi valori ci scaldano il cuore si fanno essere e sentirsi italiani
Dobbiamo uscire dagli stereotipi di una italianità fatto
Frutto della televisione della maglia azzurra dei riti di massa vecchi e nuovi
La parte a cui pensiamo e quella fondata sulla credibilità delle istituzioni sulla legalità sulla giustizia sul rispetto dell'agone politico sull'accoglienza di chi bussa alle nostre porte
Certamente non sulla chiusura e l'egoismo delle piazze padane e per questo che
Ci sentiamo italiani
Per questo
E ci sentiamo italiani
Ci sentiamo italiani quando accogliamo un profondo
E violati nella nostra stessa identità solidale
E aperta di fronte I barconi affondati
Tra chi gioisce per il respingimento dei clandestini e la Chiesa che li contesta in nome dell'umanità chi difende l'identità italiana e la Chiesa
Vorrei
Vorrei infine su questo punto
Aggiungere una elemento
Che ci arriva dalle notizie di queste ore delle dimissioni del direttore Boffo
Voglio dire anche che
Noi vogliamo una patria fondata sulla libertà di stampa una stampa libera da intimidazioni località
Per questo
Per questo che abbiamo dato adesione anche come associazione alla manifestazione della
Indetta dalla Federazione nazionale della stampa per il
Diciannove diciannove settembre
Vorrei ancora fermarmi a considerare il ruolo strategico del territorio nel disegnare il nuovo paradigma della cittadinanza come movimento della società civile capillarmente radicato sul territorio l'abbiamo a più riprese indagato
Come luogo da cui ripartire per rinnovare la politica e uscire dalla crisi che attraversa
Ciò è tanto più vero per quella che ho chiamato la micro fisica della cittadinanza la trama del di relazioni appartenenze bisogna risposte in cui la sperimentiamo concretamente nelle sue potenzialità e anche nelle sue inadempienze
La nuova cittadinanza nella città nella società globalizzata e delocalizzata come l'economia o sarà territorialmente percepibile ed esigibile o non sarà
Da questo punto di vista è sintomatica e comprensibile
Che i malesseri e le paure legati alla crisi della cittadinanza trovino delle forze politiche che nel territorio che del territorio del locale si ritengono o sono i più accreditati interpreti i più agguerriti rappresentanti
La lega su tutte e le sue filiazioni ormai non soltanto più nel nord
Della Società dei flussi materiali della polis globale infatti il luogo in cui siamo stati scomposti e buttati e la dimensione del territorio dice ancora Bonomi
E da qui che si può ripartire da una crucialità da un bivio o la possibilità di ricostruire la comunità che viene i legami di prossimità mutuo riconoscimento coesione sociale o la chiusura difensiva nelle comunità di rancore come ciò appunto dire Bonomi laddove i cittadini sviluppano il virus della paura il bisogno esponenziale delle politiche di sicurezza
Crest Ringo nel perimetro della polis in dimensione etnico tribali assolutizzando e mitizzato le differenze
Questa voglia di comunità nata dalla paura alimentata la percezione tutt'altro che infondata come dicevo di una polis lo vale perturbante ingovernabile va accolta veri convertita in un nuovo dinamismo di cittadinanza
Culturale anzitutto e vorrei dire antropologico qui mi sembra prezioso l'INPS impegno della Chiesa il suo incessante appello a non tradire la dignità della vita e delle piste
Ma anche sociale politico istituzionale e qui ringrazio appunto gli ospiti che su questo si stanno impegnando
I disagi insieme nel ring le rincorse dell'ordinarietà quotidiana a partire dalle famiglie dirò ancora
Vanno ascoltati riconosciuti interpretati rappresentati per questo le associazioni come la nostra sono le punte avanzate il sensore del territorio
E dei suoi abitanti Nativio migranti
E possono costituire i laboratori per la costruzione di una comunità di cura attraverso
La quale
Il rischio di una territorialità regressiva diventi invece l'opportunità di forme nuove
E processi di cittadinanza partecipativa e solidale
Questa comunità di cura affonda cento le sue radici in un contesto diverso che novecentesco il contesto della grande fabbrica del welfare universalistico e assistenziale delle grandi utopie del secolo scorso
Ci muoviamo oggi in un orizzonte storico ha radicalmente mutato
Dove la crisi delle utopie ha prodotto disincanto e talora un cinismo diffuso rassegnato paralizzante
Insieme a questo una micro conflittualità quotidiana sintomo insieme causa di una cittadinanza incompiuta
Riserva ogni anno riserva non le fila i garantiti
Premo alle porte disperati
Scarseggiano le risposte ma pericolosamente si affievolisce anche il disegno di un senso e di una direzione comune oltre gli interessi individuali al tornaconto personale
Ma da questo quotidiano occorre comunque ripartire perché qui che la cittadinanza di carne file o muore si espande o si estingue insieme i suoi attori sociali noi cittadini e cittadine del ventunesimo secolo
C'è un elemento che sicuramente dobbiamo salvare delle rendita moderna l'attenzione i soggetti
Occorre però inserire questa attenzione nell'orizzonte di una visione personalistica
Che poi quella propriamente cristiana che eviti l'attività la deriva individualistica di cui ho fatto cenno e faccio appello all'antropologia relazionale per la quale la persona si comprende solo all'interno dei suoi legami a partire da quelli primari e familiari
Da questo punto di vista il sistema dei diritti e dei doveri in cui si articola cittadinanza acquista la sua piena comprensibilità e si qualifica come sistema singolare plurale
Attento ai bisogni della persona considerata nella sua unicità e singolarità insieme consapevole del contesto relazionale in cui singolo vive e quasi letteralmente prende corpo
Senza questa attenzione ai soggetti alle loro trame relazionali non si esce dall'astratto pulita ritmo delle maternità che nel secolo scorso ha prodotto distorsione ideologie fuorvianti insomma quella che chiamiamo appunto alla cittadinanza incompiuto
Ma di quali soggetti dobbiamo partire in particolare preoccuparci per rifondare il paradigma della cittadinanza la risposta è persino ovvia
Degli esclusi di quelli la Queen compiutezza diventa uno scandalo per la nostra coscienza un vulnus per la nostra comune umanità
O ancora una sottrazione di senso per il nostro futuro parlo dei giovani delle donne degli immigrati e non mi assumo come soggetti deboli ma piuttosto come soggetti imprevisti della cittadinanza moderna
Che era stata pensata intorno all'adulto
Uomo adulto occidentale
Che quindi in quanto tali sono la sorpresa della nostra tarda modernità sono gli agenti del dinamismo espansivo della cittadinanza
I primi due soggetti giovani alle donne annosa ha fatto irruzione secolo scorso ma ora a fronte di una crisi che culturale e sociale oltre che economica tornano a ricordarci il futuro
A rappresentare modi di vivere di consumare di progettare di aggregarsi anche noi lo sappiamo che disegnano almeno potenzialmente mappe diverse di bisogni
Di risposte di richieste di significati condivisi
Non a mitizzo certo questi soggetti so bene quanto problematici siano
Il loro protagonismo la loro presentazione sociale basti pensare appunto la sfida dell'educare che caratterizza tutto il mondo occidentale e non solo
Tuttavia nella ricerca di un nuovo patto di cittadinanza dobbiamo guardare i giovani alle donne come una risorsa di energie di creatività gli stili di vita alternativi di patrimoni di socialità e gratuita
Anche nostri recenti appuntamenti ci hanno detto questo hanno localmente la presenza degli immigrati
Va accolta per il nostro modello di cittadinanza come una spinta superano i limiti e le incompiute esse a valorizzarne il rapporto virtuoso tra integrazione e rispetto delle differenze processi di inclusione
E riconoscimento delle identità originarie costruzione di Napoli si è allargata e regole condivise
Gli immigrati infine non soltanto come un elemento fondamentale del nostro PIL dei nostri equilibri sociali e familiari ma soprattutto come incarnazione di quella famiglia umana
Che non tollera separatezza discriminazioni
Come continuamente ci ricorda la Chiesa
Tornerò su questo
Il rischio più grave che si corre nel ripensare le cose quello di cadere nella trappola del nuovismo
Quasi che la smemoratezza diventasse la garanzia di un pensiero nuovo
Tanto più questo è vero per il tema come il nostro per il quale la novità dei fenomeni emergenti e le nuove dimensioni della città globale possono indurci a frettolose dismissione
La vecchia cittadinanza il suo lungo cammino soprattutto nella seconda metà del secolo scorso con la nascita e lo sviluppo di quel fa stretto
Per citarne soltanto un fattore
Sono superati dalla crescita esponenziale dei problemi ma non dalla realizzazione di obiettivi ormai insensati
Insomma la cittadinanza incompiuta anche in quelle antiche conquiste che abbia che rischiano svuotamento la regressione
Mi riferisco in particolar modo al mondo del lavoro e anche i sistemi di welfare
A quelle forme di tutela e protezione sociale che andranno rimodulato la luce dei nuovi bisogni della differenziazione dei percorsi di vita della frammentazione sociale e certamente non abbandonate come residui di un passato ingombrante
Abbiamo bisogno di idee di ideali almeno quanto è necessario liberarci dalle scorciatoie dell'ideologia
è un cammino che lei ha che mi importa imboccato già dal Congresso e ancora l'anno scorso proprio qui a Perugia
Le nuove frontiere della cittadinanza spalancate della città globale
E più di recente dall'imponente crisi dell'economia mondiale
Debbano ricomprendere diritti e doveri che hanno sul già segnato il cammino degli ultimi due secoli ritrova il dinamismo che spinse il suddetto a prendere parte la res publica sentenze sentendo sane protagonista partecipe
Magari come è stato detto combinando Rousseau con Pascal ovvero leggendo il paradigma della cittadinanza alla luce di un uomo che supera infiniti va infinitamente l'uomo
E dunque che non è mai riconducibile al cittadino
Ma anche
L'interesse generale una forma approssimativa del più arduo ed esigente bene comune come ci ricorda la
La dottrina sociale della Chiesa
La crisi della cittadinanza allora altro non è che l'occasione per realizzare le sue premesse però però appunto ora previamente a indicare alcuni obiettivi concreti e strumenti
La prima delle proposte operative creati oggi avanzano
E
Riguarda la cittadinanza nel suo aspetto fondante la legge novantuno del novantadue deve essere superata il Cagliari è cambiata
E non è più quella di ieri vivono oggi nel nostro Paese oltre centonovanta gruppi etnici parlano più di cento lingue diverse appartengono pluralità di religioni in cui spiccano
Per incremento numerico la confessione cristiano ortodosso e la Regione islamica e tempo di riconosce alla cittadinanza I figli degli immigrati ossia quelle seconde generazioni che rappresentano il futuro del Paese
Si comprende bene allora quale sia la svolta che deve avvenire passare finalmente dalle sole politiche di sicurezza a politiche di integrazione che sin inclusive intelligenti a partire dalla riforma della cittadinanza
La legge attuale infatti non è più sostenibile non si possono aspettare dieci anni di residenza nel nostro Paese per poter ottenere la cittadinanza né appare più segno di civiltà che un bambino nato in Italia da genitori stranieri
Debba attendere fino a diciott'anni per divenire a tutti gli effetti cittadino italiano
Metterei dunque nell'agenda politica la riforma della cittadinanza diventa necessario se vogliamo dare alla società italiana un volto dignitoso ugual fa più civile una democrazia più partecipata un'integrazione più rispettosa e promotrice di coesione sociale
La riforma della seta in Anza diventa così il banco di prova del modello di convivenza che vogliamo realizzare
Molti intellettuali come tiene Balibar propongono di ancorare diritti di cittadinanza non più alla nazionalità di nascita ma la residenza
In un mondo in cui la mobilità e lo sconfinamento sono diventati la regola ecco perché si parla
Dello ius domicili da integrare con gli altri criteri tradizionali più sangue niente su lo ius soli
E contemporaneamente si tolto linea la necessità di connettere la cittadinanza con la democrazia
L'articolazione classica della cittadinanza nelle tre dimensioni legale politica sociale non basta più occorre riconosce alla cittadinanza simbolica come nuova dimensione completamento la cittadinanza sociale
Appartengo alla schiera simbolica
Non soltanto i simboli delle religioni ma anche quelli più abitualità alimentazione dell'abbigliamento del calendario delle varie feste e ricorrenze in Italia alcuni passi significativi in questa direzione sono già stati compiuti
Nella prima del due mila sette ad esempio è stata resa pubblica da allora Ministro preparate resa pubblica allora Ministro Giuliano Amato una carta dei valori della cittadinanza dell'integrazione dove tra l'altro si dichiara
Movendo dalla propria tradizione religioso e culturale Italia rispetto i simboli e i segni di tutte le Regioni nessuno può ritenersi offeso da inserire i simboli di religioni diverse dalle sue
In Italia non si pongono restrizioni all'abbigliamento e la persona purché liberamente scelto e non lesivo della sua dignità
Non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perché ciò impedisce riconoscimento della persona e l'ostacolo nell'entrare in rapporto con gli altri
Una nuova legge della cittadinanza deve dunque prevedere l'introduzione dello ius soli secondo noi il dimezzamento degli anni di residenza necessari per poter chiedere diventare cittadino italiano non si spaventi nessuno
Il nostro Istituto di studi ha fatto alcune analisi
Quanti avrebbero diritto oggi di entrare a cittadinanza e quindi italiana non sono più di un milione seicento mila persone cinquecentoventi mila dei quali nati sul suolo italiano
Molti di questi probabilmente non hanno interesse a chiederla
Teniamo presente che dal novantadue al Nova al al due mila sette poco più di duecentocinquanta mila persone hanno potuto entrare nella cittadinanza italiana
Solo io un anno in Francia sono oltre trecento mila questo per chiarire il tutto a chi
Fosse spaventato
Ma non è soltanto un problema di riduzione dei tempi quanto piuttosto della costruzione di un percorso preciso e praticabile per l'ottenimento della cittadinanza oggi fatta soggetta
Alla discrezionalità delle autorità competenti
Percorso preciso si intende la conoscenza della lingua della cultura dei suoi principi costituzionali e la partecipazione attiva la vita civile
E qui lo voglio dire con chiarezza le organizzazioni del civile la nostra organizzazione in primo luogo sono pronte a fare la loro parte nella promozione nell'accompagnamento anche formativo di questi percorsi di cittadinanza
Gli atti come già detto sono da sempre convinte che la persona non è l'individuo ma il soggetto nella concretezza delle sue relazioni familiari e sociali
E che la vita attiva non è solo quella produttivo produttivistica ma anche quella che si esprime attraverso la cura degli affetti
E delle relazioni
O l'esercizio di una cittadinanza responsabile e solidale
Perciò le altri considerano la famiglia soggetto di primaria importanza nella costruzione di una nuova cittadinanza sociale ed hanno rilevanza la diversità di genere di generazione al suo interno
Per affermare nel concreto il protagonismo familiare abbiamo bisogno di una svolta culturale e legislativa concreta e simbolica lo ripeto di una svolta
Per questo oggi la nostra associazione chiede misure importanti di sostegno al reddito e famiglie prevedendo un nuovo regime fiscale con il riconoscimento di deduzione introduzione anche se necessario anche graduale ma
L'introduzione del quoziente familiare quanto meno
Non si tolga alle famiglie ciò che non è della disponibilità autonoma DS perché vincolato al rispetto della Costituzione che sancisce l'obbligo di allevare ed educare i figli
Il protagonismo della famiglia ma dunque sostenuto sia nella sua capacità di autopromozione autotutela sia nelle sue difficoltà attraverso politiche integrate mirate
Che superò la logica emergenziale assistenziale e che tengano conto che non tutte le famiglie sono uguali per opportunità
Risorse fasi di vita
Queste politiche devono porre l'attenzione sia alle famiglie numerose sia le famiglie immigrate sì alle famiglie che vivono quotidianamente anche una
Normalità problematica occorre dall'attenzione differenti soggetti che
Animano la famiglia in particolare a donne giovani
Sono le risorse di cui il nostro Paese spesso si priva e che non gliel'garantiscono uno sviluppo equilibrato
Al contrario la progettualità regionale delle donne la loro presenza nei processi decisionali un requisito essenziale per il successo di qualsiasi politica di sviluppo e la buona salute e la democrazia
Per favorire una piena cittadinanza dei giovani e delle donne proponiamo che si opera Istrate giustamente attraverso delle vere politiche di pari opportunità e di conciliazione dei tempi di vita di lavoro
Alcuni passi potrebbero essere aumento dei finanziamenti per la creazione dei miti l'aumento della spesa pubblica per gli asili nido e altri servizi a supporto del lavoro di cura dei bambini anziani e disabili nell'ottica di una rete integrata di servizi incoraggiando il ricorso al congedo parentale da parte anche dei padri
è necessario inoltre
Poter contare su aiuti economici diretti a certi introdurre ad esempio sul modello francese un'indennità di trecento euro mensili per i genitori che trasforma del parco in part-time il lavoro uno lasciano temporaneamente
Fino a tre anni di vita del figlio è un modo concreto per riconoscere il valore sociale
Della famiglia e della genitorialità
La cittadinanza moderna è sempre stata poi connessa al lavoro non possiamo certo dimenticarsene noi a Christié
Non le possiamo dimenticare il suo ruolo come il lavoro abbia dato la forza i più poveri di rivendicare i propri diritti
Oggi come risultato di quelle lotte noi andiamo oltre e possiamo affermare che i titolari dei diritti IVA di cittadinanza e la persona nella sua unicità e dignità e non soltanto in quanto lavoratrice
Se da un lato non possiamo ridurre il cittadino lavoratore dall'altro non possiamo dimenticare che il lavoro da al cittadino e alla persona la possibilità di essa liberato dal bisogno e di costruire autonomamente il proprio percorso di vita
Dunque lavoro rimane una dimensione fondamentale per esercitare i diritti di cittadinanza
Come dice molto bene la Caritas in veritate il potere in molti casi sono il risultato della violazione della dignità del lavoro umano
Sia perché non ne vengono limitate le possibilità sia perché vengono svalutati diritti che da esso scaturiscono specialmente il diritto al giusto salario alla sicurezza della persona del lavoratore della sua famiglia
Dobbiamo riconoscere che malgrado i mutamenti radicali che sono intervenuti in questi anni nel mondo della produzione e lavoro rimane un punto d'intersezione tra vita sociale personale familiare
In questo tempo di incertezza che alimenta la sfiducia e accentua le disuguaglianze si devono rintracciare orientamenti precisi e strumenti che consentano a ciascuno di realizzarsi pienamente come cittadino anche in questo ambito
Ogni persona deve avere l'opportunità di partecipare alla costruzione di una società migliore anche attraverso il lavoro
Ne siamo convinti che l'autonomia e la corresponsabilità sono parole chiave per garantire la dignità
Vogliamo veda garantito un lavoro dignitoso per tutti e ci battiamo su questo ci batteremo anche dei prossimi difficili mesi per questo obiettivo tra pochi giorni partirà anche una nostra campagna nazionale
Per uno statuto dei lavori e necessario infatti passare ad un modello di regolamentazione basato sulla continuità di uno status professionale al di là dei diversi impieghi ottenuti
Ce ne rendiamo conto oggi i dati della scorsa settimana cento mila interinali rimasti a casa senza alcuna tutela
Per realizzare questi obiettivi potrebbero essere previste alcune misure innovative quale una forma contrattuale unica per i lavoratori dal periodo di prova l'inserimento fino alla stabilità
In modo da favorire la transizione verso un contratto indeterminato templi determinato un maggiore investimento nella formazione quanti anni che lo ripetiamo inascoltati
E ancora un maggiore
Un'attribuzione di contributi figurativi per la pensione per i lavoratori cosiddetti atipici la rimodulazione degli ammortizzatori sociali
Andando appunto aiutare ulteriormente i precari l'introduzione di un reddito minimo di garanzia per ridurre la condizione di emarginazione sociale dei lavoratori atipici e ancora l'adozione di un conto individuale di sicurezza sociale
Per come forma di aiuto economico per integrare il reddito di quanti non riescono a mantenere la famiglia non vogliamo più trovarci con giovani
Che sono nella condizione non sono nella condizione di poter scegliere il proprio futuro che non sono nella condizione di poter fare famiglia e quindi di contribuire in questo modo anche generosamente
Alla vita pubblica
Come
Come si vede
Amici noi chiediamo molto di più
Che gabbie salariali o soltanto una contrattazione di secondo livello
Occorre
Occorre partire
Da quanto ho già affermato il nostro modello italiano ed europeo di cittadinanza caratterizzato dalle forme di tutela e protezione sociale
Una città innanzi a virtuose ed inclusiva che miri allo sviluppo integrale della persona e l'obiettivo di un modello sociale anche per il futuro abbiamo risposto a libro bianco di Sacconi chiarendo che con richiamo l'attenzione alla persona ma mettere al centro la persona significa considerarla non soltanto con l'utente cliente consumatore ma come soggetto protagonista del suo sviluppo
Accompagnarlo diventare e tutelare con relazioni rispettose te la sua dignità e dei suoi diritti
In quel fardello diventare la misura della qualità della vita delle persone e non unicamente un derivato la possibilità il nostro PIL
Se partiamo dal presupposto che le politiche sociali
Devono sempre più ispirarsi alla quotidianità e la normalità alla cifra dell'abitare civile in una comunità non possiamo non dirci che la gestione della quotidianità di molte persone e oggi resa drammatica dall'emergere dei nuovi profili di rischio per i quali il sistema tradizionale tutele non è attrezzato a fornire risposte adeguate
E neppure tradizione
Le tradizionali tutte le coprono in ugual misura i cittadini italiani basti pensare i fatti recenti di cronaca ma natalità non può esserci un diritto alla salute per chi vive a Milano Trieste ed un altro perché vive a Locri o a Mazzarino
L'obiettivo
Del Guelfa deve essere quello di creare le condizioni per tutti di una vita buona degna di essere vissuta in tutte le condizioni e le stagioni ma soprattutto di creare le condizioni per sostenere i più deboli e meno garantiti
Il fatto nuovo a cui stiamo assistendo alla progressiva erosione di quello che un tempo si chiamava il ceto medio molte persone finiscono per essere emarginate escluse fino a rimanere isolate
Dai sistemi produttivi e di consumo tanto da arrivare a sentirsi una ridondanza sociale come afferma roba Castello affermiamo con forza nessuno è di troppo
Dobbiamo allora interrogarsi sul come si possa attiva il protagonismo delle persone giovani e donne in primis rendendoli protagonisti e responsabili dell'esercizio i loro diritti
Noi da sempre sosteniamo un welfare che parta dal concetto di auto sviluppo e sussidiarietà
Capace di valorizzare il bene comune a centralità dei beneficiari dei progetti di sviluppo attivando le reti sociale del territorio
Si riparta dei valori che hanno ispirato la legge tra due otto del due mila per ridisegnare nuove forme di partecipazione comunitaria e la costruzione di reti sociali
Le istituzioni devono mantenere un quadro normativo chiaro e trasparente e il terzo settore è chiamato ad assumere con la consapevolezza di essere un pilastro del welfare comunitario comma una valenza pubblica
E arrivo alle conclusioni usando un'espressione di
Roberto Esposito vorrei concludere ribadendo che alleati sta a cuore passa dalla cultura della immunità asso dove l'altro estraneo da rigettare l'intruso da cui immunizzarsi
Alla cultura della comuni tasso dove l'altro è l'ospite da accogliere il dono da condividere nella reciprocità
L'Unione europea non deve dimenticare di aver generato storicamente questa cultura comunitaria attenta all'altro in virtù delle sue più autentica radici cristiane con le quali non sempre si è mostrata e si mostra coerente
Ma che restano anche oggi le radici di futuro soprattutto dopo la botti me l'abbattimento del muro di Berlino
Oggi l'Europa ha bisogno di una nuova visione di un sussulto di civiltà per tornare a essere il continente che trascina l'intera umanità verso traguardi democratici della governance mondiale
Il rapporto che lega la cittadinanza questa cultura della comunità sa e dunque il futuro si fa evidente quando ci riferiamo
Non solo alla questione educativa delle nuove generazioni ma anche all'emergenza ambientale che ci accomuna tutti il futuro dell'uomo e del suo habitat in cui in cui vive e tema Coluccia all'eterno cittadinanza per anche per i nostri stili di vita
Cittadino responsabile allora chi si prende cura
Anzitutto dell'ambiente a partire dal luogo che vive
In cui abita scegliendo un modello di consumo sostenibile ed equilibrato attento a non dilapidare le risorse non rinnovabili e a ridurre al minimo impatto ambientale
E qui che trova le sue radici impegno delle ATI oggi alle prese con una nuova progettazione di comportamenti sostenibili e di pratica ambientali a livello locale come a livello globale
Nella polis globale tutti i cittadini sono chiamati a fare i conti giorno per giorno con la cultura del rischio
A questa condizione di paura di minaccia che favorisce la chiusura la rassegnazione bisogna oggi rispondere riscoprendo la virtù laica insieme a cristiana della speranza che ci dà la forza per reagire continuamente e per rinascere
La speranza avviene dunque ad essere la capacità più appropriata per vivere nella società del rischio perché essa non si limita a resistere ma spingere aggira ricominciare
A rinascere è una virtù che consente di educare le nuove generazioni e noi stessi ad essere cittadini compiuti
Senza soccombere ma trasformando il lutto il trauma in un'opportunità
Ciò diventa importante soprattutto oggi che esplode una vera emergenza educativa tale questione non riguarda soltanto i più giovani ma chiama in causa anche la responsabilità degli adulti c'è una responsabilità educativa che è propria della classe dirigente
Oggi
Ogni sua crisi di credibilità e di autorevolezza rende inefficace richiama i valori dal momento che questi vengono smentiti dei fatti a che servono i valori quando sono assenti i testimoni
Cittadino compiuto e la persona capace di fare storia di costruire futuro e l'uomo la donna autoctono migrante che vive la responsabilità di essa cittadino terrestre globale oltre che nazionale e locale
Il compimento della cittadinanza è un processo che rimane sempre aperto a ulteriore scoperte da qua e non potranno che rafforzare la consapevolezza del cittadino persona che si sente ospite su questa terra e chiama il mondo come la sua casa
La mia conclusione e che non ci sono i barbari alle porte ma che barba e rischiamo di diventare noi proseguendo solo sulla strada della paura e della chiusura nei confronti dell'altro del suo futuro
Oggi
Oggi
Tre settembre cade una particolare ricorrenza liturgica
La Chiesa ricorda infatti la figura di San Gregorio Magno nel giorno della sua ascesa al Soglio pontificio nella cinquecentonovanta dopo Cristo Gregorio il Papa che interpretò l'avvento dei barbari non come la fine del mondo
La fine di tutto ma come l'inizio di un nuovo mondo
Non è senza significato che il nome Gregorio voglio dire letteralmente vigilante sentinella e che in quella tornante cruciale della storia egli abbia saputo scorgere l'alba di una nuova civiltà nel cuore della notte
E lo sguardo
E ne tante Di Gregorio che ci serve anche oggi per vedere nelle trasformazioni in corso non il caos inquietante di un mondo senza regole ma il nascente Mosaico di una convivenza possibile grazie
Grazie al Presidente nazionale l'applauso ma anche l'attenzione nonostante il caldo dell'Astana e ci sono segnali inequivocabili di apprezzamento e di condivisione
E ora invito il Presidente della Camera l'onorevole Gianfranco Fini a
Darci il suo contributo
Buona buonasera a tutti anche da parte mia un doveroso ringraziamento a tutte le autorità presenti all'a Sindaco al Presidente Provincia Presidente della Giunta regionale
Un saluto particolare ed un ringraziamento al presidente delle ACLI Andrea Olivero per l'invito che mi ha rivolto
Invito che ho accolto di buon grado non soltanto un particolare interesse sul tema che oggi l'idea che discutono ma anche
Alla luce della relazione che abbiamo ascoltato per la oggettiva necessità che almeno io ravviso di un confronto su questi temi
Che
Alzi se riesce rapporto lana dibattito di carattere politico culturale e soprattutto individui ciò che è necessario anche in Italia fare per preparare quel futuro che per molti aspetti già bussa alle nostre
Sono d'accordo con ridere alcune azioni quando tinte quando dice che ridefinire il concetto di cittadinanza certamente una sfida
Che oggi
Impegna tutte le democrazie certamente impegna la democrazia contemporanea la democrazia in cui siamo chiamati ad operare
E credo che sia una sfida che si può vincere soltanto se c'è la consapevolezza innanzitutto
Dei processi che sono in atto su scala planetaria
Sono processi non soltanto globali sono processi non transitoria di lunga durata sono processi destinati a determinare mutamenti strutturali
Lo dico chiaramente credo che sia illusorio pensare che quel che accade all'inizio del terzo millennio sia in qualche modo destinato a passare
Senza lasciare tracce profonde della nostra società che nel rapporto tra la nostra società occidentale e le altre società
Quindi una sfida che si può vincere se c'è la consapevolezza per l'appunto di questa
Dimensione planetaria di questa
Intimità del processo che è in corso e anche contemporaneamente se riusciamo a farlo senza perdere di vista almeno noi italiani
Quei valori che hanno permesso alla nostra Patria attraverso la nostra Costituzione di riconoscere di garantire a tutti i cittadini i diritti sociali i diritti civili i diritti politici
Credo che impostato così
Sia innanzitutto una sfida
Per ogni cultura politica non può essere la sfida che qualcuno a priori rifiuta
E come uomo tentato negli ultimi tempi di porre al centro del dibattito comunque nell'ambito del dibattito politico istituzionale
Credo che nessuno si possa sottrarre a priorità la necessità di confrontarsi anche con altre culture politiche per comprendere se su queste sfide nuove
Una volta esaurito in qualche modo superate le vecchie appartenenze è possibile certamente necessario se è possibile giungere a nuove sintesi in qualche modo hanno
Condiviso e strategici
La storia recente non soltanto quelle italiane credo che insegni che la cittadinanza
Ha rappresentato il fondamento etico il fondamento giuridico il fondamento politico
Per quella coesione nazionale
Che si è raggiunta più o meno a seconda dei vari Paesi anche attraverso la inclusione progressiva delle fasce socialmente più deboli in quello che il sistema delle tutele e delle opportunità
In questo senso senza
Tediarvi
è interessante notare come già
Un pensatore poco noto Marshall nel cinquanta affermava che la cittadinanza è un principio dinamico
Tale da consentire ad un numero crescente di persone il raggiungimento di Standard più elevati
Negli ultimi decenni
Il presupposto politico giuridico di questa concessione
è stata l'appartenenza del cittadino alla comunità nazionale
Il presupposto sociale è stato rappresentato dall'affermazione del cosiddetto welfare State ne ha parlato libero
Credo che si possa dire che in entrambi i versanti la cornice comune
è stata la consapevolezza che per il cittadino ai diritti corrispondono i doveri
Hannah Arendt in una lapidario espressione dice
Il diritto di avere i diritti e ciò che distingue il cittadino dalla politica
Sintetica ma credo efficace
Questo
Modello se volete tradizionale di cittadinanza
è chiaro che oggi si deve confrontare
Con
Ciò che a fatti erosione nella nostra vita con il terzo millennio
Finita l'ideologia e la caduta del muro
Mi riferisco alle grandi migrazioni
E mi riferisco anche alla consapevolezza sempre più diffusa per fortuna
Di quello che il valore universale dei diritti dell'uomo rispetto a qualche tempo fa
Questa consapevolezza oggi molto più ampia ed è un dato positivo non problematico positivo rispetto a qualche qualche tempo
Credo che entrambi i fenomeni migrazione maggior consapevolezza del valore universale dei diritti dell'uomo impongono di riflettere sul concetto di cittadinanza innanzitutto nel suo stretto legame con la nozione di comunità nazionale
Sotto questo specifico profilo c'è in altre parole da chiedersi se la nozione di cittadinanza come è stata fin qui concepita e come è stato in qualche modo
Dal nostro legislatore riassunte sia sufficiente per favorire l'integrazione dei lavoratori stranieri e del loro famiglie nel tessuto sociale
E di tutta evidenza che tendere all'integrazione
è un dovere primario delle politiche
A meno che non si abbia nei confronti della tematica migratoria
Un approccio di altra natura se volete un approccio più riduttivo un approccio che personalmente non condivido ma che pur
In qualche caso fa capolinea del dibattito
Cioè l'approccio di chi
Non potendo negare l'evidenza e cosciente della necessità in alcuni casi della insostituibilità del lavoratore straniero nella nostra società ma in qualche modo spera posso illude
Di poterne fare a meno nello stesso momento in cui la nostra società dovesse tornare ad essere autosufficiente
Se non sia questo approccio non ci si può limitare quando si parla di problemi relativi alla migrazione soltanto all'aspetto che tutti ne
Campo nel dibattito relativo all'adempimento dei diritti all'esercizio dei doveri alla politica volta a garantire il rispetto delle leggi a quella tasso giusto di sicurezza che va garantito al cittadino italiano
L'aspetto relativo alla integrazione che qualche cosa di più dell'ordinato vivere in una comunità la integrazione dello straniero nella nostra società
è
Inevitabilmente uno dei centri del dibattito è un po'l'altra faccia dalla medaglia per certi aspetti una medaglia che non può avere le due facce in qualche modo uscisse tra di loro
E allora
Chiediamoci se la nozione di cittadinanza così come è stato tradizionalmente concepita è o meno un elemento che favorisce l'integrazione
Ce lo dobbiamo porre il problema da un punto di vista giuridico ma anche da un punto di vista politico
Perché se
Identità collettiva storica di un popolo
è stata finora il presupposto per il godimento dei diritti e per l'assunzione dei corrispettivi doveri
Una tale condizione
è evidente che non può essere imboccata automaticamente nel caso di persone provenienti da altri Paesi
A me esprimere questo concetto apparentemente complicato con una espressione molto più semplice dire
Nelle lingue europee
Credo tutte ma comunque quelle che vanno per la maggiore
Il significato etimologico di patria è terra dei padri
Evidente che
Se vogliamo integrare lo straniero
Non possiamo
Chiedere a colui che diventa cittadino italiano ma che ha dei padri
A
Che le origini a delle famiglie
Originati
Altri Paesi o di altri continenti di riconoscersi in un'idea di patria intesa etimologicamente come terra dei padri
Lo dico perché un concerto rigido di cittadinanza finisce per essere un oggettivo ostacolo all'integrazione
O comunque non facilita l'integrazione
In questo senso valsero solleva un problema
Reale quanto complesso ne accenno di sfuggita perché è uno degli elementi che a mio modo di vedere può arricchire il dibattito
Tutte le norme che regolano l'appartenenza politica incluse quelle relative alla cittadinanza sono decise dai membri della comunità civica non potrebbe essere altrimenti
Ma gli stranieri come noto non possono partecipare alle decisioni collettive che riguardano la loro condizione di vita compresa la loro possibile inclusione nella comunità
Questo perché i diritti degli stranieri sono tutelati dal principio generale di eguaglianza che impedisce ogni forma di discriminazione nella fruizione dei diritti civili e sociali ma tuttavia come è noto
Tale garanzia non comprende l'esercizio dei diritti politici
Ci troviamo di fronte ad una contraddizione
E non credo si possa negare a priori
Può essere per qualcuno più comodo far finta che non esiste quindi non parlarne al problema c'è
Il problema c'è soprattutto per quel che riguarda il nostro Paese in cui i dati più recenti dell'Istat che per carità si possono anche giudicare non attendibili ma
Quando lo si fa vuol dire che si è accorto di argomenti
I dati recenti dell'Istat perché non sono attendibili stimano in quattro milioni di individui il sei virgola cinque per cento del totale dei residenti la presenza straniera in Italia
Si tratta di una percentuale che come è noto e destinata a crescere nei prossimi anni
A meno che non si reputi illusoriamente
Che alcune di quelle mansioni sociali che oggi in qualche modo sono prevalentemente svolte da cittadini stranieri possa tornare ad essere domani appetibile per i nostri figli
Quindi c'è da chiedersi
Anche se volete in modo diretto fino a quando la nostra democrazia potrà permettersi di escludere dei processi decisionali
Processi decisionali che riguardano tutti italiani non
Una parte crescente di residenti sul proprio territorio
è certamente un problema da affrontare con scelte lungimiranti senza emotività senza accenti o peggio ancora toni propagandistici senza pensare alla campagna elettorale della prossima consultazione di tipo amministrativo
Tenendo nel dovuto conto i diritti delle persone la tenuta sociale di un Paese il profilo delle identità collettiva che rimane ovviamente la base della coesione della comunità nazionale
è un problema da affrontare questo perché per certi aspetti è entrato in crisi il legame tra e nasce ed è mosso un legame che fino a qualche tempo fa sembrava indissolubile
Abbiamo l'obbligo di ridefinire il demos riformulando nello stesso tempo assieme al concetto di etno si inteso come una comunità storica di destino
Che non può più essere concepito come un'entità chiusa esclusiva ma come un mondo in qualche modo più dinamico più aperto
Che necessariamente
Entra in contatto in confronto con altre culture
C'è una per l'espressione di sei la piena libertà
Che cito volutamente perché si tratta ovviamente dell'espressione di un'altra cultura
La presenza di altri che non condividono le memorie
E la morale della cultura dominante sollecita il legislatore democratico a riformulare il significato dell'universalismo democratico
Ben lungi dal comportare una disgregazione della cultura nazionale sfide di questo genere mi mettono in evidenza la profondità e l'ampiezza
Solo le comunità politiche saldamente democratiche sono capaci di questa riformulazione universalistica attraverso la quale rimodellare il significato del loro essere popolo
Credo che sia alla luce di questa impostazione culturale e politica
Perché necessariamente una buona politica deve avere
Delle solite radice o comunque una visione di carattere culturale credo che alla luce di questa impostazione culturale politiche si spieghi meglio
La scelta coraggiosa che è già stata fatta da alcuni Paesi europei
Penso alla Danimarca la Svezia la Finlandia Olanda di estendere agli stranieri il diritto di voto in occasione delle elezioni amministrative e Giuliano Amato ricorda meglio di me alla Convenzione europea quanto
Per quanto
Passione si
è una scelta che ovviamente tende ad avvicinare la cittadinanza sociale a quella politica perché fornisce al lavoratore straniero attraverso la partecipazione alla vita democratica nuove forme di opportunità e di integrazione
E
Credo che sempre nella stessa logica culturale
Si inserisca la scelta recente della Germania che come è noto nel novantanove ha cambiato la legge sulla concessione della cittadinanza rendendolo accessibile agli immigrati di seconda generazione
Non c'è dubbio che anche in Italia almeno le persone più avvedute
Da tempo avvertono la necessità di rivedere la legge sulla cittadinanza che risale al novantadue e che come
Ho tentato di dire
Risente di un
Situazione culturale e più in generale di una situazione generale profondamente diverso da quello attuale
La necessità di rivedere la legge sulla cittadinanza c'è ne sono testimonianza diverse proposte di legge che da qualche legislatura sono al vaglio delle Commissioni parlamentari
Ne ha certamente buona testimonianza fatto quello che Giuliano Amato ha fatto nella precedente legislatura
Una delle ultime proposte depositate natura mila seicentosettanta degli onorevoli Sarubbi Granata che non a caso sono qui oggi uno del Partito Democratico della libertà
Elemento
Questo nostro strano Paese è già di per sé un elemento che desta la curiosità almeno dei giornali c'è ma come uno del PD e l'altro il PdL alla proposta di legge insieme si trovano d'accordo nel sostenere alcune cose da quella relazione
Non vi annoio traggo un dato che in qualche modo deve essere conosciuto se si vuol discutere seriamente di queste cose
Il dato relativo
Alla cittadinanza come indice di integrazione
Dicevo in Italia sono circa quattro milioni di stranieri regolare sono quattro milioni e novecento mila quasi cinque in Francia
Sono sette milioni e più in Germania son cinque milioni e più in Spagna
Il numero di cittadinanza e riconosciute in Italia nel due mila cinque è stato di diciannove mila duecentosessantasei stranieri
In Francia di centocinquantaquattro mila ottocentoventisette in Germania centodiciassette mila duecentoquarantuno e
In Spagna di quarantotto mila ottocentosessanta al di là come dire della freddezza dei numeri è chiaro che se la cittadinanza è vista come indice di integrazione
Si dà corso a politiche che non sono soltanto come attualmente oggi in Italia con la legge novantadue di tipo burocratico
Automatico amministrativo
Dieci anni che poi diventano qualcuno di più una sorta di concessione una logica concessorio se certi requisiti dopo lunga trafila diventi cittadino altri Paesi con un numero di stranieri di gran lunga maggiore al nostro
Ragionando in modo diverso individuano nella cittadinanza uno dei fondamentali fattori di integrazione
è evidente che
Anche per noi la questione diventa davvero strategica se
Si pensa
Ai giovani immigrati e i figli degli immigrati
Anche qui qualche numero anno scolastico due mila sette due mila otto cinquecentosettantaquattro mila il sei virgola quattro per cento della popolazione scolastica
Perché dobbiamo
Oggi preoccuparci
Di questi figli di immigrati e pensarli come nuovi italiani
Perché
O non conosciamo quasi nulla della nostra storia italiana
Oppure
Oppure
Non possiamo negare che
è illusorio ritenere che lo straniero nel momento in cui si trasferisce per necessità altrove
Non tenda poi a mettere in qualche modo le radici nel Paese in cui si trasferisce perché dico non conosciamo nulla della nostra storia nazionale
Oppure non possiamo pensare perché quanti
Nostri immigrati se ne andarono perché spinti dalla fame dal bisogno a lavorare altrove però poi hanno messo famiglia hanno messo al mondo dei figli in qualche modo hanno dato vita a delle relazioni sociali
Si sono integrati e l'integrazione qualche cosa di più di avere il lavoro pagare le tasse il domicilio non prendere le multe rispettare il vigile e salutare in modo beneducato l'avventore quando entra in un bar
è indispensabile pensare oggi I ragazzini
Pensarli come nuovi italiani ecco perché ingiusto
Immaginare tra le modifiche almeno da un punto di vista culturale uno ius soli se volete temperato
Voglio essere ancor più esplicito
Sono
Potenzialmente più italiani anche se è una brutta espressione ma parlo a braccio
I campioni juniores di cricket
Non sto scherzando la nazionale juniores Tikrit
I campionati europei
Il cricket insignita
Son tutti figli di pachistani sugli indiani figli di bengalesi ma vivono qui studiano qui vanno a scuola qui
Quelli sì che parla anche a letto lo dico a chi
Queste cose magari ampiamente
Città
Capita
Qui parlare una noto campione di calcio Balotelli parla bresciano stretto questi campioni juniores di cricche tutti finiti
Immigrati del Bangladesh dell'India del
Dei Paesi in cui con lo sport è così diffuso
Sono
Che hanno vinto il campionato no hanno vestito la la Magliano cantato l'inno nazionale sono orgogliosi di essere italiani ma devono aspettare il diciottesimo anno d'età
Si sentono già italiani oggi io arrivo a dire che sono più italiani loro e ringrazio il presidente libero perché l'ha detto in una dall'intervista al Secolo d'Italia sono più italiani loro
Dei nipoti
Di quei nostri emigranti
Che a centinaia di migliaia di Giugliano lo sai nelle ambasciate Buenos Aires e Brasilia in particolar modo vanno a chiedere la cittadinanza italiana
E si chiamano Rossi marchi tutti i cognomi italianissimi non parlano una parola da nostra lingua se gli chiedi chi ha più a nord tra Palermo e Trieste non lo sanno De Gasperi per loro e lo stop di una squadra
Ma chiedono il passaporto
Vogliono diventare italiani non perché si sentono in qualche modo figli di una patria comune pur avendo i nonni che erano siti italiani ma perché con il passaporto di un Paese dell'Unione per loro è più facile dal Sudamerica andare negli Stati Uniti
Ma mi esime io sento molto più italiano quello ragazzino del Bangladesh del papà del Bangladesh che però e qui studiare si impegna in qualche modo teste addirittura la maglietta
Dalla nazionale nel campionato juniores di cricket lo sento più italiano se penso all'Italia di domani piuttosto che a colui che magari in ragione dello ius sanguinis il nonno parti dalla Sicilia per il Brasile adesso il nipote che dell'Italia non sa assolutamente nulla a chiedere il passaporto perché vuol diventare Italia
Nel caso
è evidente che poi
La riuscita di questo processo di integrazione attraverso la concessione del
Cittadinanza passa attraverso tante tante politiche quindi tante scelte
Non c'è ombra di dubbio che un ruolo fondamentale lo a scuola
Anche qui dò per scontato che una platea come la vostra attenta su questi temi la scuola come veramente Agenzia pedagogica
La scuola che non soltanto in segna la lingua sapete che in Germania c'è l'esame di padronanza della lingua tedesca
Proprio perché se si vuol diventare cittadini di un Paese bisogna in qualche modo padroneggiare la lingua che è strumento fondamentale di integrazione la scuola è uno dei momenti centrali che favorisce politiche di cittadinanza volte in qualche modo ad una reale integrazione non mi dilungo perché ne ha parlato il Presidente su tutto quello che
Si accompagna all'azione della scuola nell'ambito sociale
Nell'ambito di tutte quelle politiche relative al mercato del lavoro ogni lavoratore in qualche modo tende a ricongiungersi con il nucleo familiare
E anche questo apre tutto uno scenario che in Italia in tema di lotta alla
In tema di politiche migratorie secondo me è stato affrontato in modo superficiale così come così come
è altrettanto evidente che uno dei fattori fondamentali per meccanismi per politiche di integrazione reale e quindi per politiche volte a cambiare le modalità di concessione della cittadinanza
Sono quelle relative allora confronto che ci deve essere
Tra le comunità è uniche
E in alcuni casi etnico religiose e lo Stato inteso in quella
Dimensione laica
Permetti lo Presidente che mi ha fatto tanto piacere conoscendo la vostra cultura politica sentirmi chiamare date con un
Se ho ben compreso apprestamento rispetto a quello che con altra tradizione politica avevo detto in altre occasioni perché
è innegabile che quelle comunità che sono comunità etniche ma in alcuni casi comunità etico religiose
Se non si confrontano con le altre comunità partire dalla Comunità religiosa per antonomasia in Italia che quella di cultura cristiano cattolica ma anche con uno Stato autenticamente laico da questo punto di vista se non si confrontano
Non riescono a porre in campo tutte quelle politiche di inseguimento tutte quelle politiche di integrazione
Che si basano su che cosa che poi le risposte più semplice di quel di quel che può apparire si basano per l'appunto sul riconoscimento del valore universale
Al di là della confessione religiosa il valore universale della dignità della persona umana e della libertà della medesima
Da un punto di vista concettuale risposte assai meno complicata dico che può apparire è chiaro però che occorre in qualche modo essere coscienti della necessità di agire in questo senso e allora
Senza allungarmi più di tanto è una sfida nuova certamente sì è una sfida nuova maltempo stemma sfida doverosa indubbiamente
è una sfida che deve veder protagoniste le culture politiche e tutti coloro che
In un confronto di idee
L'Italia un Paese in cui a volte ci si confronta con toni inusitati nell'asprezza su ciò che forse meriterebbe soltanto di essere tralasciato e al contrario non ci si confronta su ciò che può in qualche modo costruisce il presente il futuro di domani
Però ecco
Permettetemelo
Modesti intellettuale non dobbiamo inventare nulla non c'è
Nessuna stella polare età individuare perché
Perché nella miglior tradizione europea non soltanto italiana e non soltanto del secolo scorso uno dei secoli scorsi avere ben chiaro qual è la stella polare
Io
Ho trovato una per l'espressione di Tocqueville
Che voglio lasciarvi a suggello del mio intervento ma in qualche modo a dimostrazione che almeno per me
Da questo punto di vista si tratta davvero di tornare all'antico
Le sfide della modernità a volte si vincono nello stesso momento in cui ci sono delle solide radici
Si discute tanto della differenza doverosa tra laicità e laicismo
Tra
Religioni integralismo
Discutiamo anche qualche volta della differenza tra modernità il modernismo
Tornare all'antico e magari l'ha già detto prima
Esiste un amor di patria che ha principalmente la sua fonte in quel sentimento impulsivo disinteressato indefinibile che lega il cuore dell'uomo I luoghi in cui egli e NATO
Questa morì istintivo si confonde col gusto delle antiche usanze con la rispetto degli antenati e le memorie del passato coloro che lo provano a mano il proprio Paese come siamo alla casa paterna
Esiste poi però aggiunge tutti un diverso morti patria più razionale forse meno generoso forse meno ardente ma altrettanto fecondo e durevole
Che nasce dall'educazione si sviluppa con l'aiuto delle leggi cresce con l'esercizio dei diritti e rivendico una partecipazione attiva alla vita della polis indipendentemente dalla situazione di origine di ciascun individuo
Se oggi lo chiamiamo qualcuno lo chiama patriottismo repubblicano se oggi cito Calamandrei si ricorda la Repubblica come case famiglia
Non soltanto per gli italiani che sono nati qui ma anche per coloro che diventano italiani cioè qui forse a ben vedere
Non scopriamo nulla di nuovo torniamo a quei valori antichi che proprio perché antiche non passano di valore di attualità col passato infelice
Grazie davvero grazie di cuore al Presidente finì per quest'anno
Prezioso intervento che anche crediamo un impegno
Che naturalmente
Si assume nel suo alto ruolo istituzionale per accompagnare questo percorso che
Come si era detto è certamente difficile e complesso ma che io credo sia davvero importante per rinnovare la nostra la nostra cittadinanza e rafforzarla
Sarebbe davvero un bel dono per i centocinquanta anni la nostra storia nazionale arrivare appunto davvero è nel dell'anno questo questo
Questa nuova legge e quindi
Suggello di questo lavoro grande che è stato
Portato avanti in questi anni voglio
Anche ringraziare alcuni degli ospiti sicuramente
Ne sarebbero molti avremo tempo più avanti di ringraziarli ma innanzitutto i parlamentari che hanno avuto penso all'economia almeno quelli che ho riconosciuto onorevoli Bobba Luca Sarubbi Narducci
L'onorevole
Granata zona è stato richiamato l'onorevole Perina i ancora alcuni amici cariche ricopro anche importo incarichi l'amico Amedeo Piva Francesco Zaffini che il Presidente Gruppo Consiliare in ragione
Umbria
Abbiamo con noi il prefetto
Di Perugia Enrico Laudano anche ringrazio per la per la presenza
Ringrazio anche il direttore la Fondazione fare futuro Mario Ciampi edificatori scientifico Alessandro campi che stanno facendo un
Un prezioso un prezioso lavoro ecco
Anche con questa questa fondazione che sta molto stava collaborando lavorando con questi
Su questi temi ancora aggiungo altre appunto ospiti che sono
Sopra
Sopraggiunto il Sindaco di Orvieto Antonio Concina l'onorevole la un franco considera scusate
Gli agli accenti ma son piemontese
Lodevole Lanfranco la senatore Valentini
Assessori che altre personalità che sono l'Assessore Comune di Perugia lo Munno e quanti altri ringrazio e saluto anche il vice Presidente dell'Agenzia per le Onlus a Giampiero Rasi membri
Il Presidente del Consiglio regionale dell'Umbria Fabrizio Bracco
Il coordinatore della tavola della pace Flavio Lotti e con tanti amici che ci hanno fatto
Davvero il piacere di essere qui con noi e che io spero appunto di poter incontrare anch'con la nei prossimi mesi nei prossimi anni sulla strada che si apre oggi per
Appunto far sì che le cose dette via via si realizza nel nostro Paese per il bene comune proseguiamo con i lavori
Grazie Presidente ora la parola ai nostri relatori che ringrazio anche
Pervenne loro pazienza e fino a questo momento
Chiedo appuntai relatori l'ho già fatto con qualcuno di contenere nei loro intervento intorno ai venti minuti
Lo dico pubblicamente in modo che questo come dire con forti anche
Il pubblico o chi e ci ascolta con tanto interesse
E
Comincio con il dare la parola al professor Umberto Broccoli
Professore di archeologia cristiana ma che noi conosciamo e apprezziamo c'è anche il motivo per cui l'abbiamo chiamato picconi un brillante dei divulgatori e comunicatore di una cura reggae capace di misurarsi con essa i denti della moderna comunicazione e molti di voi lo conosceranno i l'applicheranno come conduttore di programmi come con parole mie
Ho
In Europa trasmessi da RAI Radio uno
Al professor Broccoli che ringraziamo anzitutto per la sua disponibilità
Noi abbiamo chiesto proprio di di a ritornare a quelle radici dell'albero genealogico della cittadinanza che danno indietro rispetto
Alla cittadinanza moderna
Abbiamo chiesto di parlarci dell'eredità del mondo classico perché siamo convinti e l'ha detto il Presidente della Camera che l'antico è il più
Moderno degli sguardi sul futuro
Quindi la parola al professor Broccoli
Non dobbiamo inventare nulla
Così
Ha chiuso l'intervento il Presidente Fini
E l'intervento precedente era
Del Presidente Illy vero
Il quale ha chiuso con la citazione di Gregorio Magno mi scuserete io parlo a braccio la Presidente ha ricordato il mio transito nei media attualmente faccio anche il sovrintendente ai beni culturali del Comune di Roma
E anzi porto il saluto del sindaco di Roma nonché il saluto sia Gianni Alemanno nonché il saluto di Antonio Preziosi Direttore di Radio Uno grande attivista mi ha pregato di dire questo prima di iniziare a parlare
Lo dobbiamo
Non dobbiamo inventare nulla
Grazie grazie al loro soprattutto
E dovrei vedere un è vero perché dicevo il presidente Loiero ha chiuso con la citazione di Gregorio male
Chi era questo signore lo sappiamo tutti il grande Papa che transita tra
Tardo antico scippata antiche la tarda antichità il primo Medioevo
E ha la fortuna di vivere fortuna
Tra virgolette di vivere un momento di transizione cinquecentonovanta seicentoquattro e in questo momento di transizione vede finire un mondo e vede aprire un altro mondo
Il mondo dei barbari barbari mai giusto definirli così
Lavorando sulla storia medievale in altri anni della mia vita abbiamo stabilito assieme a una grande storico francese che si chiama certo le cosche forse più opportuno definire non invasioni barbariche che di armato allora molto poco
Ma migrazioni di popoli che completamente differente
Che queste migrazioni di popoli non sono un fatto violento soltanto in una piccola parte da loro storia ma cominciano molto indietro nel tempo
Cominciano quando si diffonde nel primo secolo avanti Cristo duemila anni orsono il concetto che l'Italia è una terra bellissima cosa vera che e un giardino fiorito cosa vera
Che è sempre primavera cosa verissima per cui dalle steppe asiatiche e dalla Nordafrica guardate un po'duemila anni or sono si muovono piano piano a piccole gocce
I popoli mirando
E creando una sorta di melting pot quindi di Società integrata che data molto antico data duemila anni orsono ma anche prima e lo vedremo
Gregorio Magno
Proprio nel
Cinquecentonovantotto otto anni dalla sua elezione al
Pontificio alla dalla Soglio Pontificio
Questo ruolo dico veramente a memoria stava facendo un'omelia in una basilica romana da Basile risatine leva chi le opere Visco dire Nerio Achille anziché Nereo che Leo poi sapete che sui giacenti alla greca latina potremo aprire un dibattito del tutto inutile del tutto inutile
Bene inerenti l'indice questi santi nell'archivio che vedete qui sepolti
Avevano visto grande il mondo romano erano martiri probabilmente dalle persecuzioni di Diocleziano quindi due di del trecentotre trecentoquattro quindi di qualche secolo prima
E loro Cristo grande quel mondo che noi adesso vediamo fallire
Come era questo mondo
Era un mondo in cui avevano
Cittadinanza
Cercavano di diventare cittadini ICCA Amati
Un nome che i libri di storia riportano poco Camari chi sono i Camari
I canali erano tutti in blocco coloro i quali
Premendo sulle frontiere dell'impero e riuscendo a entrare perché non era più Roma quella Roma vista da nere Achille o entrando si accontentavano di fare i lavori più umili
E c'è un signore un predicatore un grande predicatore si chiama salviamo di Marsiglia il quale Sagliano dice attenzione perché loro
I barbari Baquba barbari non si capiva l'idioma quindi era balbuzie Baba barbari per questo si chiamavano barbari
Attenzione perché i barbari in questa maniera
Sì impossessi verranno della manualità coltivando la terra mietendo facendo la vendemmia Facci faticando i lavori domestici di far costruendo case facendo strade tutte le cose che noi occidentali non vogliamo fare si impadroniti Nanni no
Dello strumento manuale
E diventeranno un'altra cosa
Questo signori accadeva all'alba di mille e quattrocento anni orsono mille cinquecento anni orsono con un'attenzione forte a questo popolo di Camadini
Potremmo dire con termine che non condivido di paria di persone che premendo alle quei confini imperi cercavo di entrare e diventano un'altra cosa
Gregorio Magno si accorge di questo
Si accorge di un mondo che finisce
E se ne apre un altro questo mondo nuovo
Il mondo che sarà
Il mondo del Medioevo qualcuno potrà dire qualcuno poco avvertito potrà dire ma in questa maniera nasce il Medioevo quindi noi avremo di fronte un Medioevo di fronte a noi
Sì se ancora consideriamo il Medioevo un periodo nero scuro brutto da dimenticare di oscurantismo cosa che oramai la storiografia tutta la storia figlia
Considera questi alimenti ridicoli e risibili
Gregorio Magno
Io mi definisco prima dicevo la carica d'accordo ma mi definisco un dilettante nel senso che mi diletto delle cose che faccio è questo però è anche un un tema molto pericoloso
Vi leggo un passo
Brevissimo
Noi
Abbiamo una forma di governo che non imita le leggi altrui poiché noi siamo d'esempio e non copiamo Service mentre gli altri
Il suo nome è democrazia perché lo Stato e dei molti e non dei pochi
Tutti sono uguali di fronte alla legge le cariche pubbliche sono date cittadini migliori
Vi porto sulla strada o i Ari storie quindi non è un contemporaneo
Non ad una categoria di privilegiati non ad una categoria di privilegiati la nostra Amministrazione può essere controllata da tutti e tutti sono liberi di esporre la loro opinione
E qui e il passo focale la nostra città e aperta a tutti il forestiero non è mai scacciato ed ha sempre potuto vedere e di imparare
Approprio aggio
E qui cita Dino che non prende parte della vita dello Stato è stimato da noi ozioso e uno
Non è un editorialista di un giornale non è un collega di Gianfranco Fini
E Pericle
Due mila
Quattrocento anni orsono ripeto
La nostra città e aperta a tutti Atene e il forestiero non è mai stato schiacciato da sempre potuto vedere
Vedere e imparare a proprio agio
Non abbiamo scoperto nulla si diceva poco fa e i sistemi sono sempre gli stessi basta conoscere e cercare di applicare questo non vuol dire che sia indolore
Il fenomeno di integrazione
Ma è un fenomeno che costante della nostra storia quando
Si fa riferimento al fatto che noi siamo stati emigranti Ellis Island e via discorrendo lo sappiamo
Ma io porto la provocazione più indietro nel tempo
Come mi ha suggerito proprio Presidente
Vogliamo scendere di qualche dico vogliamo scendere di qualche centinaio di anni bene la nostra società occidentale
Dalla quale andiamo fieri io personalmente amo
Senza retorica la parola patria
E mi scuserete se ogni tanto appunto lo dico chiaramente anche nelle mie trasmissioni quando faccio l'altra parte Di Bella parte mediatica
Ecco se ne facciamo un salto indietro nel tempo e arriviamo
A duemila e settecento anni orsono pertanto e
VIII secolo avanti Cristo
Da noi sulle coste sulle nostre coste arrivano a frotte di banditi
Banditi vuol dire messi al bando
Coloro i quali in Grecia erano banditi cacciati
E vengono da noi
Vengono da voi e danno
A torto o ragione prendetela come volete a torto o ragione fondano la nostra civiltà occidentale la Magna Grecia per capire la cultura
Appunto la cultura del sud
Che
Non me ne voglia nessuno
Le mie origini sono io sono romano di origine napoletane non me ne voglia nessuno la cultura del sud eh matrice Matrix della grande cultura classica
E questo è un fatto che difficilmente si può
Si può disarticolare e non so se
Ancora oggi viviamo di grandi tradizioni
Pensate al compianto a volte delle parole c'è tutto amo la parola per questo
Compianto significa piangere insieme
Le lamentazioni delle presti che di cui parlavo mero
Sono i funerali attuali che ancora oggi prevedono la lamentazione congiunta il compianto piangere con
Che è un atto altissimo di umanità
è un atto di compartecipazioni di condivisione di un
Lutto o di un transito perché anche questa è un'altra folate non società contemporanea quando pensa che il mondo antico il mondo romano non credesse alla psiche all'anima
Seneca parla di un mondo dopo il mondo
Infatti è stato accusato di essere cristiano accusato
Ecco
Ma io credo che ognuno di noi abbia un minimo di dimestichezza
CONI grandi poemi epici con i grandi poemi omerici con
L'opera di Virgilio
Bene l'immagine che viene tramandata di ENEA
Che porta sulle spalle il padre Anchise
E porta per mano il figlioletto Iurlo Ascanio
Non è l'immagine
Di un
Trans migrante
Di una persona che va cercando altrove
La sua radice
Visto che la radice storica la patria giustamente il presidente finisce patria terra dei padri la terra dei padri era Ilio per ENEA deve cercare un'altra patria altrove non sarà mai accettato subito
Sarà accettato dopo
Nella grande letteratura etica c'è
La cronaca dei nostri giorni
Enea prima va nel nord Africa
Dove trova una regina particolarmente disponibile risultato perché è un bell'uomo ma perché dice tu hai sofferto i miei mali quindi io ti devo ospitare non vi voglio rompere la testa con la citazione esatta ma dice esattamente questo di donne accogliendolo
E quando ENEA manda l'ambasciatore ha Didone dicendo ma guardano e vorremmo dobbiamo continuare il viaggio ci ospiti
Lei dice sostenendo sapendo avete sofferto tanto è giusto che io vi ospiti lo straniero in casa mia è sempre ben accetto
è una cultura sufficientemente antica e sufficientemente moderna
Questo non vuol dire che non ci siano stati dei conflitti al punto che lo stesso ione ambasciatore di ENEA dice Regina ti prego
Non dare fuoco allenati
Alle nostre navi il che significa che evidentemente
C'era pure il caso che arrivando in una terra e non qualificandosi arrivando in maniera ostile arrivando attenzione non inermi senza armi
Inermi appunto
C'è il rischio di essere ributtati a mare
Alla bisogna arrivare inermi bisogna arrivare come ci insegna la cultura classica a braccia aperte le braccia aperte perché ci si abbraccia e ci sembra c'è perché dimostrando le braccia perché vuol dire che non hanno armi dalla parte né dall'altra e quindi ci può abbracciare e quindi si può dare seguito
Con l'abbraccio alla costruzione di un qualche cosa sua braccio fondato
La grande cultura classica parla in questa direzione
Enea arriva prima a Cartagine poi scende con Yul o con il suo figlio letto quindi la l'immagine che chiara a tutti il vecchio sulle spalle il figlioletto per mano e dietro e masserizie
Cacciato dalla sua città distrutta
Questa è
Cioè non devo spiegare mi pare no arriva in Italia è lì c'è una lotta per non volere questo signore lì
è questo ricorda fin troppo da vicino le problematiche che possono essere aperte da questo tipo di migrazione da questo tipo di
Di di situazione
Che per quanti sforzi si faccia però l'ho detto prima parlando della Magna Grecia
E fondante
Della nostra civiltà occidentale
La nostra civiltà occidentale e fondata su questi miti sto raccontando storie come se fossero
Storie
Reali so perfettamente che non lo sono e grande letteratura ma la grande letteratura non è mai letteratura di fantasia
E poi volendo fare l'archeologo
Ricordandomi di essere stato un archeologo vorrei ricordare questa magari cosa che si sa di meno infortunati Siniscalchi effettuati nel settantasette alla riunione vende trovata una tomba
Vuota cenotafio
In questo cenotafio molto grande accanto al fiume l'unico dove si immaginava l'unico un piccolo fiume che sta là vicino Lavinio dove si immaginava che ENEA fosse stato
Preso in cielo il che vuol dire abolire quella tomba di ENEA vuol dire che qualcuno o quello che ha costruito questa tomba
Pensava
Riteneva
Che lì fosse passato questo signore quindi è un'immagine forte radicata non è storia reale e storia raccontata ma è storia che cosa in che cosa riferisce questa storia riferisce un fatto che sappiamo sappiamo che da sempre da oriente a occidente ci si è mossi sappiamo che da sempre dall'Asia minore dalla Grecia dal nord Africa sono venuti da noi
Nella terra del sole della primavera e hanno con noi fondato una città la nostra civiltà occidentale
Un salto avanti
è un salto nel quale credo profondamente
Piccolo salto avanti e mi fermo presidente perché
I temi politici sono molto più pressanti dei temi culturali e questo lo so io sono
A Lorenzetti ma siamo anche questo è il consuntivo e come noi nel due mila uno concludo qua con la RAI e temi storici e grande pellegrinaggio
Amo
La sto dei pellegrini
Perché nerastro dei pellegrini ed è peregrina gioisce
Ingaggiare per un ideale
Il viaggiare per un ideale
Leggendo le cronache di questi signori che vengono in Italia vengono da noi per un ideale e poi da noi vanno a Gerusalemme
Non immaginiamo che innanzitutto fossero viaggi va beh che anche i nostri tutte le valigie che si perdono son viaggi abbastanza disagiati
Ci fa signor Sindaco
Patterson le valigie durante un diamo anche il nostro Assessore alla cultura perso ha perso le valigie durante un viaggio ecco i pellegrini viaggiavano senz'altro in
In maniera molto più disagiata di queste
Ma è stato questo grande movimento ecco per questo sorrido talvolta quando
Si ci si pone il falso problema delle origini cristiane dell'Europa no stanno là
è un movimento collettivo fatto di pellegrinaggi di studenti che vanno girando per l'università e creano la cultura del Medioevo la cultura centrale del Medioevo fatta di viaggi non per necessità molte fughe dietro gli eserciti ma sono tutto per credere
Si va a Roma per andare a vedere
Toccare con mano le tombe dei martiri le chiese quindi si viaggia per un'idea
Bene che veniva inerme Pellegrino si presume venga inerme
Veniva accolto spalmato
Portato
Per mano fino alla metà destina fino a destinazione finale molti non tornavano più e si è fissavano residenza altrove Roma
Era una città della capacità dell'accoglienza
Che poi nei secoli successivi non voglio fare una cartolina buonista sia diventato anche un affare sto parlando del Quattrocento del Cinquecento del certo industria che si è anche sviluppata sapete istruzione una cosa l'uomo e un'altra no quindi
Noi pensiamo restituzioni sempre che ci riferiamo a quelle alle idee e alle istituzioni gli uomini a volte sbagliano versano sbagliate
Sanno anche talvolta di sbagliare dicevo i pellegrini venivano tenuti in palmo di mano al punto che venivano rimesse con indulgenza IP d'urgenza i certi peccati sempre libera aiutato quindi concetto di grande accoglienza
Di grande solidarietà
Ed ecco perché arrivando il Pellegrino la Francigena fino a Monte Mario prima che si affacciava sul balcone di Monte Mario sotto e vedeva la basilica vaticana crudamente non aveva la cupola ma era una grande basilica cinque navate fa tra Costantino lavorerà sotto prendeva
Fiato
E Think sacra Roma salutata e qui da qui ti posso salutare Roma e diceva all'ultima preghiera quale la preghiera del Pellegrino
Che era un ringraziamento a chi vale d'accordo al Padreterno e dire che è scontato
Ma tutti coloro i quali
Lo avevano aiutato per strada perché per strada il Pellegrino dovrà essere aiutato accolto rifocillamento e fatto transitare
Sì c'era anche chi sfruttava questi viaggi
Però delinquenti è un altro tipo di banditi dei taglieggiatori che lì li perquisivano li volevano taglieggiati faccio paga il pedaggio ma queste sono le eccezioni della storia che vanno confermando la regola
Regola quale
E quella con cui ho sentito chiudere la bella relazione del Presidente bella relazione di chi mi ha preceduto del Presidente sia al Presidente Olivero il Presidente Fini
Signori
è tutto scritto
C'è tutto
E per chiuderla proprio con quel personaggio protetto Peric le
Chi parla di Pericle non l'ho detto e Tucidide questo grande storico Greco che racconta e vede i discorsi più o meno come sono come si sono svolti
La storia per Tucidide siamo due mila quattrocento anni fa orsono e questa
Tema te SI
Tema te i sei un'acquisizione per sempre
Ma allora e agoni SMA e stoppare Crema cure in
Piuttosto che una gara per l'ascolto di un momento
E la storia c'è anche la cronaca la storia è tutto
E qui c'è la parte ludiche Garlati me che mi fa pensare che evidentemente anche Tucidide parlando dell'ascolto di un momento
Si ponesse il problema dell'ascolto
E dello share
E per cui
Sì perché le opere venivano lette per cui si erano José e la gente se ne andava e siccome ho visto che tutto sommato non ho causato tante defezioni vuol dire che queste cose tutto sommato sono state gradite grazie
Grazie al professor broccoli per averci condotto in modo così piacevole gradevole ma anche rigoroso
Lungo le radici classiche ma anche di quel Medioevo ingiustamente bistrattato
Della cittadinanza moderna ora do subito la parola al presidente Giuliano Amato del quale naturalmente non sto a ricordare cursus honorum politico non lo conosciamo molto bene
E lo ringrazio perché qui presente all'incontro nazionale di studi dei reati
Per la seconda volta ricordo soltanto l'attuale titolo del Presidente Amato che appunto è stato nominato Presidente dell'Istituto Treccani
A lui abbiamo chiesto di parlarci della cittadinanza come fondamento vera democrazia politica ed economica prego Presidente
Bene vi ringrazio per avermi invitato anche questa volta
E in affetti
Tra la cittadinanza e democrazia agisce un nesso assolutamente inscindibile
Ma un nesso state attenti ambivalente perché voi della cittadinanza parlate bene e parlate male fate bene a farla nel bene e nel frattempo il mio per la male perché
Un concetto che reca in sé due tracce fondamentali della vita di relazione una è quella del riconoscimento dei diritti l'altra è quella dell'esclusione dai diritti
E allora il tema del nostro tempo oso dirlo poi lui vi dirà che il tema è sempre stato tante quello di trovare un punto di equilibrio
A chi possiamo nonché riconoscere i diritti che abbiamo a chi dobbiamo riconoscere i diritti che abbia
La prima implicazione
è quella del conferimento dei diritti io ricordo il mio primo Ferragosto da Ministro dell'interno
Anziché passarlo al Viminale chiuso lire decisi di passarlo in giro in luoghi che avessero un qualche significato simbolico
E tra questi scelsi uno dei più grossi campi nomadi di Roma
Dove accompagnato dal sacerdote che prendeva cura di queste persone mi trovai rapidamente circondato da nugoli di bambini e bambine in particolare
Ed una bambinetta
Che avrà avuto Borne anche dieci anni forse forse anche meno
Guardando lei amiche forze compagna di scuola mi chiese e a me quanto me la dai la cittadinanza perché il loro ce l'hanno
Ieri insomma è banale dirlo è un po'retorico di Roma mi colpì molto questo fatto perché
Lei non aveva letto Hannah Arendt però aveva in testa esattamente quel frase di Anna che tu hai ricordato poco fa
Che il diritto di avere i diritti ruotava attorno alla vere la cittadinanza
Il così insomma il giorno che gli storici si occupassero di questa vicenda potrebbero scrivere che quindici giorni dopo venne depositato alla Camera un disegno di legge che portava la mia firma
E che prevedeva l'assist la cittadinanza anche per quella bambina Roma
E quel disegno di legge
Potenza delle coperture dei Ministri dell'economia
Ebbene la copertura
Con grave ritardo rispetto al consenso che aveva
Conquistato in Parlamento e che spero si riproduca ora
Nei confronti della nuova proposta assai simile e la legislatura finì senza che quella copertura potesse essere utilizzata va bene ma questa la stravaganza
Della storia
Nottate
E vado un po'più dentro che la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo quella del mille novecentoquarantotto
Che quindi riconosce a ciascun essere umano in quanto tale la titolarità di diritti
In fondo o siamo tutti figli dello stesso Dio o apparteniamo tutti alla razza umana mettetela come volete ma questo elemento di fondamentale intento dita
Ci unifica e tuttavia la stessa dichiarazione universale dei diritti dell'uomo all'articolo quindici afferma per la prima volta nella storia il diritto di ciascun essere umano ad avere una cittadinanza
Ah non esserne arbitrariamente privato perché perché in ogni caso
C'è un'appartenenza comunità per le quali in un modo o nell'altro si fa parte di chi che diventa determinante per una serie di diritti certo si è
Che la lettura di questo articolo della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo vi fa capire come sia ambivalente dentro dissi
Il concetto di cittadinanza storicamente
In Europa si lega alla nascita della democrazia perché
Legato come alle vicende del centralizzazione dello Stato nazionale completata poi dalla rivoluzione francese che introdurrà
Gli elementi della democrazia liberale in Europa
Viene a significare non tanto e non soltanto affermazione della possibilità di avere diritti ma
Di status comune
Lo status di cittadinanza e quello che assicura che tutti quelli che appartengono ad una data comunità hanno tutti gli stessi diritti
E se voi andate a quegli anni vi accorgete come appare progressivo questo nuovo concetto di cittadinanza
Supera la differenziazione giuridica che prima c'era tra città e città
Tra cento e cento tra corporazione corporazione i i
Immobili e il clero insomma il primo il secondo stato del premio evoluzione francese
Erano il primo il secondo non soltanto perché ci arrivano più soldi del terzo ma perché è giuridicamente illegalmente avevano diritti che il terzo non aveva quindi
Il terzo stato che si rende protagonista della rivoluzione
E estende degli stessi diritti a tutti appare per questo fondamentalmente portatore di democrazia
Ed è questa idea curiosamente espressa dal sei ieri oggi facciamo sfoggio di citazioni l'uno con l'altro cercandone disperatamente quello dopo una che non è stata fatta da quello prima
Anni e mezzo indipendente e cresca il segreto
Che non era predisposta
Chiusi
Spero che non ce l'abbia lei questa
Le chiedere avrei portata via non volendo che immagina
Questa è un'azione come una sfera
Sulla quale stanno tutti i cittadini che sono tutti nella stessa posizione eccome
Era curiosa quest'idea della sfera ma
Dava l'idea di una
Entità con chirurgia
Tutti i punti della quale sono in qualche modo
Fra di loro eguali
Quindi
C'è questo elemento progressivo no ecco io non sono di terzo da perché appartengo ma e c'è questo questa specie di di di di tagliarlo dentro questo concetto nottate ci anche in uno dei più grandi egualitario della storia che era russo
Insomma russo e l'eguaglianza sono due facce della stessa medaglia per quello che abbiamo studiato
Russo era orgogliosi ISSI Montella sua cittadinanza ginevrina
Il diritti il privilegi che gli venivano dall'essere cittadino di Ginevra
Per lui erano importanti colui avrebbe dovuto in qualche modo sputa ARCI sopra se posso essere volgare insomma per essere
Coerente con
Con l'idea del tempo ma lui era
Clinica state elemento c'è dentro ora però attenzione
Qui c'è un punto chiave che ci deve essere chiaro
Perché ci rendiamo conto del binario sul quale si è collocata all'Italia
Che non è il binario di tutti i treni del mondo mai il binario nostro e di qualche altro Paese ma non
Il binario di altri Paesi perché
Questa fondamentale ambivalenza del concetto di cittadinanza
Fonte di diritti e ragioni e di esclusione da diritti allo stesso tempo è un'ambivalenza che storicamente si risolve in modi diversi
A seconda delle culture che prevalgono nei diversi Paesi
Per farla breve a seconda che l'idea di nazione
Che è un'idea elitaria che viene formata dalle élites
Che attraverso questi idea realizzano comunque delle finalità sia un'idea appena letta ossia legata alletta Novus sia esterno nazione
Noi siamo sul binario della retta in un'azione
L'idea di nazione che esce dalla rivoluzione francese e l'altra un'idea che noi siamo abituati ad attribuire agli Stati Uniti
Alle eccezionali ISMU americano
L'idea del nazione che nasce
Avendo la missione di assicurare a tutti la libertà che si sono procurati fondando la coloro che sono andati affondarla
Questa è l'idea
Di in azione americana noi americani siamo nati per essere liberi e Pepe e per portare la libertà del mondo quindi chiunque viene da noi deve godere della nostra libertà ed ecco
Che di cui
La cittadinanza viene fuori prevalentemente come ius Sorbi
Come diritto Chieffi
Io
Dell'essere partecipe di quella comunità territoriale e la stessa idea che anima i rivoluzionari francesi e la Francia napoleonica
E la Francia napoleonica tant'è vero che
Mi scuso ma questa citazione è inevitabile che Michelin famoso storico francesi e del storia della Francia della Rivoluzione francese parlerà
Della Francia come madre gloriosa che non è solo la nostra e che deve consegnare ad ogni nazione la libertà
è la stessa idea di Jefferson
è la stessa idea di nazione americana certo ce l'hanno anche i francesi sirena
La nostra idea di nazione non è così la nostra idea di nazione e l'idea della italianità
Come in Germania
E noi riteniamo un elemento essenziale della nazione quello che in tedesco si chiama lo spirito comune del popolo il Folies che manciata tra
In realtà si distinguono proprio due tipi di comunità la comunità territoriale e la comunità etnica
La prima è la fonte di una cittadinanza che è imperniata sullo ius soli la seconda è imperniata su nulla
Su una cittadinanza che deriva dallo ius sanguinis tu appartieni e tecnicamente a questo gruppo e quindi
Sei partecipe della cittadinanza
Nota Tricky
La Francia di quegli anni a esattamente le discussioni che si è cominciato a fare in Italia quando si discuteva il mio disegno di legge
E che ora si è fortunatamente ripreso a discutere su iniziativa del Presidente Fini io ricordo sono andata ritrovarlo che
Mentre si faceva il Codice napoleonico
Napoleone che come è noto partecipava attivamente ai lavori di approntamento del suo codice con un singolare interesse al diritto di famiglia che
Curioso per uno che passava il tempo sui campi di battaglia ma aveva una famiglia numerosa e complicata quindi probabilmente pensava
Visto che faceva un Codice
Chissà che non ci fosse un conflitto di traccia ma non lo so
Non voglio ecco
Con i Napoleoni è tutta una storica speciale
Lasciamo da lì
Lui diceva beh e un bambino che nasce in Francia e francese
In realtà lui aveva un interesse così io lo lo prendo subito a fare il servizio militare
Realtà ecco questa era l'idea di allargare la leva
E a altri diceva no quello che io mi ricordo di avere sostenuto senza saperlo allora usando parole dette
Da francesi dell'inizio del del del del diciannovesimo secolo mentre discutiamone c'è ma se
Se una coppia capita in Francia
In un viaggio
E poi ha intenzione di andarsene e le nasce il figlio mentre in Francia che senso ha che diamo a questo figlio la cittadinanza francese io avevo in mente le coppie all'Istituto universitario di Fiesole che io frequentavo settimanalmente che avevano spesso dei figli fiorentini e che poi se ne andavano dicevano
Ricordo quando i genitori sono stati i cinque anni in Italia e quindi questo dimostra che si stanno ora di canto ovvero il bambino ha già studiato è stata cinque anni allora gliela diamo
Esattamente la stessa discussione
Con Napoleone che faceva l'estremista per ragioni militari e in realtà
E l'apposizione che uscì nel Codice Napoleone fu quella che sostenevo io e che mi pare che coincida con lattuga cioè
Quando c'è un radicamento quando ci sono questi cinque anni poi naturalmente noi prevedevamo
Sì a diciott'anni questo ragazzino ragazzina non la vuole la può rifiutare perché noi di e la diamo per metterlo
A pari condizione con gli altri bambini ma la cittadinanza non è un obbligo insomma e quindi SS
Se non la vorrà
Ora
Noi siamo stati sempre molto lontani da questo tipo di posizione
Ed essendo come i tedeschi appunto storicamente su un letto il no nazionalismo sul nazionalismo legato sulla Nazione legata a letto no
Noi e siamo stati
Particolarmente larghi nell'ammettere la cittadinanza per chi avesse sangue italiano anche alla terza
E particolarmente invece resti a darlo a chi entrava a far parte della comunità d'Italia
Ma
Qui si pone la seconda grossa questione legata al tema che mi è stato assegnato cioè al rapporto tra cittadinanza e democrazia
Che non è esaurito evidentemente dalla democrazia uguali diritti cittadinanza uguale password per a vere almeno l'insieme complessivo dei diritti
La democrazia
In un'altra chiave
Gary liberazione di chi governa
Da coloro che sono governati e responsabilità di chi governa nei confronti di coloro che sono governati
La democrazia e dal punto di vista non dei diritti dei cittadini ma delle relazioni di governo
Fondamentalmente questo e si distingue dall'autocrazia esattamente per queste due ragioni
Perché si dipende si è esprime letti
Dal popolo e si risponde al popolo
Ma da chi ha fatto il popolo da cui si è eletti e a cui si risponde
Da coloro che
In qualunque parte del mondo condividono lo stesso sangue
O da coloro che fanno parte della comunità territoriale e su cui quei governanti governano questo è un punto chiave
Perché se c'è un tratto che è rimasto per ora dirimente dei sistemi di governo pubblico rispetto ai sistemi di governo privato
è che il governo pubblico è riferito a un territorio
Il territorio è uno degli elementi essenziali delle istituzioni pubbliche non necessariamente di quelle private ma di quelle pubbliche è tuttora così
E allora
E
Larghe ma li riusciamo ad altro
O è
La comunità territoriale
Vi faccio notare
Che un grande studioso di molti anni fa
Che si chiamava Maritain
E di cui mi sono stato chiesto più volte se è stato messo all'indice o per quale ragione tende ad essere ignorato così gravemente pesantemente come accade in questi anni
Distinte distingueva tra la comunità natura la comunità e la società
E diceva che le comunità esistono in natura
E connettono coloro che hanno un legame che consideriamo naturale
Sono membri della stessa famiglia di sangue parlano la stessa lingua hanno gli stessi mitili le stesse tradizioni
Ma la società è un'altra cosa diceva marittimo
La società e l'insieme di tutti coloro che vivono su un medesimo territorio in me condividono le regole
E allora le singole comunità devono adattarsi l'una all'altra perché ciò che esso uccide tassa razionale e la società che le mette insieme non è la comunità delle tradizioni che hanno accomunato alcuni di noi
E il bene comune
Aggiungeva Maritain non è il bene di una singola comunità ma il bene della societas
Anche qui non c'è tantissimo di nuovo
Un grande sovrano indiano mussulmano
Il gli anni in cui da noi si bruciava Giordano Bruno
Scriveva lui mussulmano per il proprio Paesi e per il mondo
Nessuno sia inquietato a causa della religione e a ognuno sia concesso passare a una fede che gli piace
Era mussulmano peccato circa fosse di quattro secoli fa ma
è bene ricordarlo ai nostri amici e messo a verbale che nella loro tradizione
C'è questo e quindi sono ancora in condizioni
Di ritrovarlo
Ecco la democrazia pone drammaticamente questo tema pere che
Se io faccio parte di una comunità territoriali lei
E non sono in condizioni
Di eleggere chi governa e di essere il terminale della responsabilità che costoro hanno nei confronti dei governati quella una democrazia incompiuto
Allora se in una comunità territoriale viene negata la cittadinanza attiene danni partecipe
E a chi paga le tasse regolarmente ed annualmente che era secoli addietro il presupposto per mandare i propri rappresentanti nei Parlamenti
Non c'è soltanto una cittadinanza incompiute c'è una democrazia incompiuta
Nella democrazia quando è incompiuta
Negli assist
Io
Non ho mai pensato cd
Questo problema si potesse risolvere riconoscendo il diritto di voto a prescindere dalla cittadinanza
Perché sono come
Come canto è convinto che la cittadinanza cosmopolita non è possibile
Che il cosmopolitismo presuppone che ciascuno di noi abbia un suo ambito un suo abitate che sia cittadino di qualche parte del mondo
E allora
Come canta diceva ci potrà essere la federazione in nome della pace delle repubbliche del mondo
Ma allora ed estendere la cittadinanza per realizzare questa chiusura del ciclo chi
Mi fermo qua perché ho già esaurito i miei minuti
Ci tengo a dirvi una cosa in nome di tutto questo
Io ho firmato un protocollo con la Libia che non prevedeva i respingimenti in mare aperto di chi abbia il diritto d'asilo
Lo dico
Sommessamente
Le reti
è giusto che l'attuale Governo richiami quel mio protocollo come antecedente di quello che è avvenuto facendo
Ma è sinceramente non giusto che tutto quello che poi è stato fatto sia fatto risalire a quel protocollo
Quel protocollo serviva
A
Controllare
Il confine nord della Libia
Ma doveva essere parte di un disegno che aveva altri due elementi il primo era un aiuto alla Libia sul fronte sud
Dove arriva moltissima gente che comunque tra e alla quale bisogna trovare una collocazione
Il secondo era una collaborazione nostra con l'organizzazione in internazionale delle migrazioni
Per trovare quelli giunti in Libia con diritto d'asilo e farli venire in Italia e in Europa perché questo è un loro diritto
Io mi auguro che ora la protesta italiana nei confronti dei dell'Europa sortisca questo effetto che l'Unione europea si senta impegnata a fare questo esercizio
Perché noi non possiamo nasconderci dietro un argomento che c'è
Impedire i viaggi della morte nel Mediterraneo organizzato dai criminali per chiudere gli occhi davanti alle centinaia di persone
Che non possono tornare nel nostro Paese a cui la nostra coscienza e la nostra Costituzione
Attribuiscono il diritto di essere ricevuti da noi il diritto non affidati alla nostra carità ma alle leggi della nostra democrazia
Bene
Grazie grazie di cuore alla al Presidente Amato per questo importante anche intervento che ha fatto che
Come avete potuto notare
Ulteriormente ha contribuito
Al
Chiarimento appunto del del tema che stiamo affrontando salutiamo ora il presidente della Camera Fini che
Si lascia non
Non prima di aver ricevuto anche un piccolo
Omaggio da
La signora Maria alcuni bambine
Per un piano è che
Vogliono portare un è un simbolo un'immagine di del segno va dello SMI lato rossa e il simbolo il simbolo religioso ma anche un grande simbolo civile del del Perù
Questo signore dei miracoli noi speriamo davvero che sia capace di fare il miracolo
Di apparire il nostro Paese
Ringraziamo aprire il nostro Paese all'accoglienza aprire il nostro Paese a una riforma che dia cittadinanza tutti grazie
Che consente alla persona al cittadino di essere libero di scegliere il proprio progetto di vita costruendo insieme ad altri un futuro
Questo è e allora
Tutto quello che sono stati modifiche o menti autentico che lavora sia partecipazione leghiamo spenti i quadri occorre di più
E questo ha visto crescere anche la sfiducia da parte dei cittadini insomma quell'alternarsi quel dialogo quel confronto fra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa
Rappresenta viva la conosciamo le sue grandi valori ma anche nei suoi limiti la democrazia partecipativa ancora non raggiunta
è la rivisitazione fondamento della democrazia rappresentativa partecipativa e la rivisitazione del concetto di cittadinanza
Ecco perché così pregnante l'argomento che voi trattate in questo incontro di studi
è concetto moderno rivoluzionario viene dalle grandi rivoluzioni ma sappiamo anche che è un concetto in continuo divenire la cittadinanza è l'appartenenza a una comunità ma sappiamo quanto oggi in questo mondo globalizzato sia lontano
Quello che viene chiamato il rapporto con il ter Vittorio Colletti ANIA una massa di pensione migranti equivalente a un intero continente ormai
In movimento sul pianeta e chiedono cittadinanza chiedono cittadinanza il diritto di avere diritti altrimenti rischia di essere un'umanità superflua
E mentre le disuguaglianze vanno avanti diventa ogni giorno più evidente che in questo mondo
Per unificarlo non bastano le tante tecnologie o i tanti strumenti i processi di globalizzazione continua addirittura invece come sappiamo e come vediamo
A provocare per reazione il risorgere di localismi integralismi fondamentalismi di ogni tipo
Ci sono abbattute barriere muri
Sì abitiamo un unico mondo ma sappiamo abbia abitiamo un'unica patria ma sappiamo che non riusciamo ancora a riconoscere questa terra come patria un'ala forte la forza
Di autogovernarsi e di controllare i propri di me dinamismo insomma serve quello che tante volte abbiamo discusso in questa stessa città in questa stessa Regione
Un nuovo civismo planetario una nuova società civile mondiale
Non solo rispetto di regole rivendicazione di diritti ma insomma una nuova cittadinanza mondiale queste quello per cui dobbiamo lavorare e dobbiamo impegnarsi sappiamo che il cammino verso l'affermazione distanze sovranazionale lontano
Molta strada dovremo fare ma allora noi ognuno di noi le singole democrazie europee devono sapersi impegnare in esperienze immediate anche inattesa
Anche costruendo anche contributo alle nuove
Istituzione internazionale costruire un'idea di cittadinanza attiva
Che riconosce l'importanza dei legami sociali questo è l'unico modello dentro una democrazia per rivitalizzarla e per superare chiusure dell'intolleranza barbiere dell'indifferenza
Insomma in una società democratica cittadini attivi si può diventare si può diventare solo se c'è una comunità che si fa carico di eliminare l'articolo tre della nostra Costituzione
Tutto ciò che può ostacolare la libera partecipazione di tutti al bene comune
E se a tutti vengono forniti gli strumenti che invece favoriscono l'inclusione
Consentendo la molteplicità delle appartenenze da quella civica a quella nazionale a quella transnazionale da quella etnica a quella religiosa e culturale senza rinunciare alle proprie radici
Perché la cittadinanza attiva e globale maturi superando la diffidenza e l'indifferenza che sembrano diventate il portato tipico anche le democrazie in crisi c'è bisogno di un di più
Che animi interconnette di una passione che alimenti il dialogo e la partecipazione attiva di tutti alla costruzione del benessere comune
Le attivo
Siete impegnati seriamente da tempo in questa direzione e noi vi ringraziamo
L'Umbria che ha fatto dell'integrazione dell'accoglienza i propri tratti distintivi si candida a dimostrare pur nelle difficoltà che sicuramente non ci nascondiamo che tutto questo è davvero possibile grazie buon lavoro
Grazie Presidente Lorenzetti chiedo Urgnani di Portici suo saluto al Presidente della Provincia di Perugia Marco d'inizio questi grazie
Un caloroso saluto agli amici artisti con animo grato per aver di nuovo scelto quale sede del quarantaduesimo incontro nazionale di studi la nostra Regione luogo di accoglienza e di spiritualità
L'attualità del tema l'autorevolezza dei relatori costituiscono l'approccio ideale per collocare questo evento nella nobile tradizione delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani
Da sempre in prima linea nelle tematiche sociali che vivano in che vivono di interpretano da utenti ci protagonisti
Negli scenari che si dispiegano al terzo millennio si staglia la ricerca della giusta Police globale al servizio di una cittadinanza come fondamento della democrazia politica ed economica
Ecco dunque l'esigenza comune anche alle istituzioni di costruire un sistema di regole che muovendo dalla nostra Costituzione convergono su norme che governano l'ordine e di conflitto politico
Così il cittadino per sentirsi tale deve riconoscersi sulla moralità più universale
E deve essere educato e valore di convivenza sociale pubblicamente prescritti e riconosciuti
Nel formulare gli auguri di buon lavoro voglio rinnovare da parte della nostra Provincia l'impegno ad un sempre più fattivo
Con lavoro attività collaborativa con movimenti associazioni che come gli atti condividono con noi nella distinzione dei ruoli percorsi di accoglienza e di solidarietà
Perché nessuno resti solo grazie
Grazie al Presidente questi chi è ora la parola il sindaco della città che ci ospita Wladimiro boccali
Grazie un saluto affettuoso a tutti gli amici dell'ACLI al suo Presidente Andrea Olivero
Un saluto un benvenuto nella nostra città e al Presidente della Camera l'onorevole Gianfranco Fini e al Presidente Amato e a tutti i relatori che in questi giorni arricchiranno la nostra città
Con i dibattiti le riflessioni sui temi non voglio aggiungere molto rispetto alle parole che già la Presidente della Giunta regionale il Presidente della Provincia hanno detto
Ma su temi che sono centrali in questa epoca e soprattutto che si declinano prevalentemente nelle città nella necessità di costruire comunità
Nuove che rispondono ha domande
Difficili stamattina Andrea Olivero in un articolo in un quotidiano locale parlava della necessità di costruire i diritti di cittadinanza per
I nuovi cittadini
Che sono presenti nella nostra città a Perugia è una città che storicamente abituata alla presenza di cittadini stranieri perché in questi ultimi anni è aumentato ancora
Coloro che vengono la nostra città per studiare per lavorare per ricongiungersi e loro familiari per
Scegliere una comunità che è in grado di essere per loro accogliente ma diritti di cittadinanza sono per quelle donne
Che debbono trovare un protagonismo della nostra società per i giovani alla ricerca di un identità
Nelle nostre
Città e per questo che
Il lavoro gli studi ma l'impegno quotidiano
Dei vostri circoli delle vostre associazioni non può che essere di aiuto per il lavoro degli amministratori locali sono sicuro che la giornata e
Che vi vedranno impegnati nasceranno riflessioni ulteriori non soltanto per spingere la politica ad andare nella direzione di costruire strumenti normativi che ci mettono nelle condizioni
Di
Attualizzare quei principi di cui anche la Presidente Lorenzetti parlava ma sono sicuro che anche
L'esperienza concreta che ogni giorno i circoli soci volontari
Nella vostra associazione riusciranno a mettere in campo saranno di aiuto al nostro lavoro grazie e buon lavoro a tutti
Grazie
Sindaco grazie a tutti dei rappresentanti che anche BR lo scrupolo con cui si sono attenuti al mio
Invito di chiamare in sintesi e ora la parola al nostro Presidente nazionale Andrea Olivero per la sua relazione introduttiva acquisto in continua
Grazie
Innanzitutto bentrovati a tutti quanti voi e un grazie un grazie di cuore per l'accoglienza alla Regione Umbria
Alla Provincia e al Comune di Perugia
Alle autorità civili hai tanti parlamentari anche che hanno voluto essere con noi quest'oggi e un grazie poi
Hai tanti illustri ospiti di oggi ad iniziare dalla Presidente della Camera dei deputati onorevole Fini
Al Presidente Amato agli illustri professori che in questa e nelle prossime sessioni di lavoro ci aiuteranno ad affrontare il tema del nostro quarantaduesimo incontro nazionale di studi
Entriamo subito perché questo nostro appuntamento perché dobbiamo tornare a pensare la cittadinanza
L'interrogativo non riguarda semplicemente l'orizzonte teorico o politico o etico
Direi che l'interpellanza simultaneamente impegnandoci anzitutto alla lettura
O meglio alla diagnosi dei mali che affliggono la il per la modernità termine con il quale noi indichiamo
Non indichiamo soltanto un posto
Che
Peraltro ha fin troppo inflazionato il nostro linguaggio corrente
Ma piuttosto quelli implosione della modernità per effetto di un suo oltre possa mento ipertrofico
Intendo riferirmi e cerco di spiegarmi in particolare ad alcuni indicatori della modernità
La ragione
Da esercizio critico e trasformati Ivo della realtà e degenerata in una ragione strumentale il Cal collante talvolta anche sterile corrosiva
è il nocciolo del pensiero di Papa Benedetto sedicesimo e del suo costante richiamo a purificare la ragione mediante la fede e viceversa
Facendo del loro dialogo la fonte di un rinnovato umanesimo tanto laico quanto cristiano
L'autonomia del soggetto fonte dell'etica della responsabilità
è approdata ad una individualismo radicale quello di un mio assolutizzato incapace di aprirsi ad un noi solidale
E il proprio progresso della scienza al servizio dell'uomo e della
Sua felicità e sfociato in una religione della tecnologia e in una prevaricazione dei mezzi sui fini
E ancora in ultimo la libertà del mercato come spazio dell'intrapresa e
Della intrapresa civile e approdato
E della storia di questa crisi globale che stiamo attraversando ad un capitalismo senza regole e ad una economia senza etica
Per riconoscere questi esiti della modernità non si deve ricorrere ad un immaginario apocalittico e antimoderno ma ad un realismo vigile e spassionato
Aperto comunque alle speranze di emancipazione che sono discusso della svolta moderna compresa la promessa di una cittadinanza universale
Essa sta nel cuore della modernità occidentale come un sistema di valori e di pratiche che hanno segnato almeno dalla rivoluzione francese in poi
L'emancipazione del suddetto nella direzione appunto del cittadino
Soggetto di diritti protagonista della città intesa come spazio organizzato e riconosciuto di accoglienza partecipazione rappresentazioni sociali condiviso
Un paradigma complesso
Dove i desideri e i valori le regole e le istanze l'autonomia e la socialità convivono di una tensione mai risolta
Come attestano le stesse vicende dei diritti di cittadinanza e del loro affacciarsi alla storia secondo diverse generazioni
I diritti politici civili sociali culturali simbolici
Che segnano il cammino della cittadinanza potremmo dire che se ne espansione progressiva e la vocazione della cittadinanza l'incompletezza e il suo destino
Se questo è vero ogni paradigma di cittadinanza e fatto per essere superato
Dalle stesse attese che produce dalle stesse conquiste che consente
E potremmo dire lo stesso della democrazia
Con la quale in fondo finisce per coincidere dalle origini ben oltre all'indietro il secolo dei Lumi come cercheremo di compresa la zona in apertura del nostro incontro per il quale
Non a caso abbiamo previsto una relazione che ci riportasse alla civiltà alla civiltà classica fino alloggi tumultuoso nel quale siamo chiamati a vivere
E allora dovremo rassegnarci all'incompiute Izzo della cittadinanza perché essa iscritta per così dire nel suo DNA
Se il nostro fosse solo un interrogativo teorico potremmo considerarsi appagati e pacifica atti dalla coerenza del nostro ragionare
Ma come ho detto la questione anche politica insieme etica soprattutto per un soggetto come noi
Di promozione e di educazione sociale
Di spiegazione cristiana
Per cui se ripensiamo la cittadinanza e perché siamo interpellati dalla nostra coscienza dei cittadini anzi potremmo dire che proprio nel nostro essere cittadini interrogarci sulla cittadinanza
Pongo lati dalle inadempienze e dalle insufficienze di un modello che comporta la sofferenza degli esclusi il riproporsi di vecchie marginalità il sopraggiungere di nuove ingiustizie la perdita di antiche solidarietà
Ogni ferita alla cittadinanza è un vulnus alla nostra stessa condizione di cittadini
Quando un disperato muore nel tentativo di raggiungere permane una vita dignitosa e la nostra cittadinanza conquistata ad essere messo in discussione
E il giusto orgoglio di appartenere ad una civiltà dell'accoglienza si rovescia Della Pergola e di non aver saputo rispondere al suo appello
La cittadinanza rischia nella deriva dell'iper modernità che sopra ho cercato di descrivere almeno nei suoi elementi essenziali di divenire una cittadella assediata anziché una polis globale
Un recinto che alimenta paure ed insicurezza è in chi è dentro e in chi è fuori con un effetto moltiplicatore
Un ideale proclamato il non praticato un'idea regolativa anziché una vita buona per tutti
Nella migliore delle ipotesi una cittadinanza di carta e non una cittadinanza di carne che a cura delle persone reali e della loro dignità
I muri delle ideologie con l'ATI con quello di Berlino proprio vent'anni fa vengono di edificati dalle nostre paura i cittadini incompiuti del nuovo secolo
La crisi della cittadinanza moderna ci deve
Mobilitare più che impaurire ci deve più spingere all'immaginazione di altre forme possibili piuttosto che alla chiusura difensiva nel suo perimetro
Si chiede alla politica un supplemento di creatività di ascolto di apertura al futuro per il quale diventa cruciale ruolo della società civile ed il suo attivo impegno a fianco delle istituzioni
Anche per questo oggi siamo qua a pensare e a progettare insieme
La strategia della difesa e del resto impotente e destinata all'insuccesso
La polis globale cui Galli allude il sottotitolo di questo nostro incontro non è una metafora ardita e suggestiva ma è una realtà nella quale siamo immersi e la forma della nostra ordinarietà quotidiana
Noi tutti siamo attraversati da i fenomeni sono misurati e inediti che la contraddistinguono
Possiamo tradurre l'interrogativo sulla cittadinanza in questo modo e ancora possibile definire questo mondo Comuna Polinisso pensarlo viverlo organizzarlo con uno spazio abitabile governabile
E lo stesso concetto di governance come trama di responsabilità diffusa e di decisionalità condivisa e sufficiente a questo fine
La domanda non è retorica ma propriamente politica
Trovare per questa città senza confini e senza mura le forme della socialità della giustizia della solidarietà dello scambio ordinato dell'economia virtuoso
Della rappresentanza in ordine all'universalità dei diritti alla pluralità dei bisogni
Questo
Il compito di chi oggi voglia riproporre la cittadinanza come un paradigma all'altezza delle sfide che ci stanno di fronte
Siamo tutti alla ricerca di questo nuovo volto da dare alla città globale fatto di regole ma anche di valori di pluralità di concordia di identità rivisitate il fedeltà rinnovate
Dall'incontro con l'altro l'inatteso il lontano il prossimo che non ci somiglia se non
Per quell'appartenenza alla famiglia umana che sembra alla fine il cerchio più ampio di queste mura cittadine
Così ampio e include ente da rendere quelle mura inutili
In insensate insignificanti
è una liberazione manco lo smarrimento è un'apertura ma anche un'inquietudine ce lo dobbiamo dire con onestà intellettuale e morale
Quel che ci ha detto e che la cittadinanza come l'abbiamo pensata negli ultimi due secoli rischia di diventare un reperto del passato moderno divenuto antico
Un passato doppiato dal futuro di cui
Con una felice espressione che riprendo da Aldo Bonomi ci dobbiamo ricordava è
Tanto il presente ci saturare ci invade
Il perimetro della nuova cittadinanza del ventunesimo secolo coincide con il mondo
Non quello che è fuori ma anche quello che viene
Dentro viene che viene da noi non solo quello nei luoghi reali ma anche quello dei luoghi virtuali delle piazze mediatiche
Dei flussi comunicazionale che soffiano dove vogliono creando e scompone indo comunità appartenenza identità il reti relazionali
La partita dello spazio di questa cittadinanza
Che si produce e riproduce con ritmi accelerati e forme volatili legami mobili e fedeltà provvisorie dà vita a forme di partecipazione e di autorganizzazione dei cittadini che stentiamo a riconoscerla
E soprattutto
E non gli acquisti ce ne accorgiamo a rappresentare e certamente il fatto nuovo la cosa che accade sotto i nostri occhi
La presidenza di Obama non sarebbe stata possibile senza questa novità di cui lo stesso è un'icona globale
L'universalità della cittadinanza trovato così nella società delle reti un suo moltiplicatore tecnologico un potente fattore di inclusione ma anche un altrettanto potente agente di esclusione
è una spinta al protagonismo sinonimo di cittadinanza ma anche di disincanto azioni disincanto nazione di de realizzazione il faccia a faccia con l'altro in carne ed ossa
Che lo riconosce e si fa riconoscere è diventato superfluo
Il noi virtuale può fare a meno del Tour leale del volto dell'altro che ci interpella e ci obbliga secondo l'ethos della reciprocità simmetrica l'altro conta più di me in ogni caso caro a Levine impasse
Senza questo ethos e senza la cura
La trama relazionale che lo sostiene non c'è prossimità non c'è in relazioni di cura non c'è cittadinanza di carne come dicevo prima
Per questo io credo
Occorre tornare alla cittadinanza di prossimità ad una sorta di micro fisica della cittadinanza per dirla in termini Foucault Tiani
Che guardi I legami più vicini degli ripensi intermedi micro patto di cittadinanza
La stazione della cittadinanza universale che sta alle origini lumini speaker della cittadinanza moderna deve ripartire da un noi più vicino lì dove c'è la fatica ma anche la bellezza l'accoglienza reciproca
Qui vedo un grande tema quanto mai il nostro e attuale
Il patto di cittadinanza nazionale come luogo da cui ripartire per ripensare la cittadinanza globale
La nostra storia la nostra storia italiana ha molto da dire da dirci in questo campo capire alla Nuova grammatica della cittadinanza e un modo per capire l'Italia era a ridirlo agli italiani
La questione della cittadinanza interpella il nostro patto nazionale come una cartina di tornasole dirò di più a ridosso dei nostri cinquanta c'è dei centocinquanta anni di Unità
La cittadinanza del ventunesimo secolo ci spinge a ripensare l'autobiografia della nazione come processo sempre incompiuto di cittadinanza condivisa di solidarietà rinnovata di unità nella diversità
E l'originalità della nostra storia e l'ha ricordato recentemente anche il Presidente Napolitano celebrando le diverse bellezza del nostro paesaggio da lei isole oggi alle Dolomiti
La questione della Sita innalza degli altri e la chiave di lettura della nostra vicenda perché l'italiano straordinario esempio storico di unità differenze un laboratorio di cittadinanza progressivamente inclusiva e di una uguaglianza molteplice
L'annosa questione del rapporto tra Stato e nazione a proposito del nostro Paese ha privilegiato o a lungo o la ora l'altro termine
C'è chi parla per noi di uno Stato senza nazione ci penso emersa di un deficit di Stato o di spirito pubblico a fronte di un'identità culturale che viene ben prima di quella statuale
Non è solo una faccenda che appassiona gli storici di professione
è una questione di attualità politica che va ben oltre le cronache di questa estate rovente
Quel che ci ha detto e che il processo inclusivo della cittadinanza sociale e dei diritti che l'hanno accompagnata e un filo rosso senza il quale
La storia nazionale o meglio la storia repubblicana non sarebbe più comprensibile
Forse da qui riusciamo a capire tutto significato del dettato costituzionale a proposito della Repubblica fondata sul lavoro che rimane come dirò ancora un accesso privilegiato alla cittadinanza
L'estensione della cittadinanza e per noi italiani il motore dinamico del nostro patto nazionale e non possiamo che metterla anche per gli altri lontani i senza patria gli arroganti i profughi
Tra i valori irrinunciabili di una
Visione civica fondata sulla dignità della persona reciprocamente riconosciuta e concretamente esigibile
Il patto di cittadinanza vari vissute ripensato dunque come forma specifica che l'amore per la patria comune può assumere oggi
Dopo le ideologie nazionalistica aggressive del Novecento e nella riscrittura della solidarietà
Tra gli italiani nella polis del ventunesimo secolo che guardi alle differenze come una ricchezza
Un no inclusivo e quello che può a partire dall'identità nazionale aperta nelle alle differenze
Ripensare le forme le pratiche della cittadinanza incerti sempre più larghi nel segno di quello che con grande efficacia il teologo Pierangelo si cui eri ha recentemente definito
Come un umanesimo radicale degli affetti condivisi
Che hanno curato della casa comune
E tra questi sentimenti affetti condivisi io metto senz'altro il tema della laicità
La laicità italiana non è quella francese tanto meno quella americana
è il frutto di una storia complessa del rapporto tra Stato e la Chiesa in Italia ma soprattutto del ruolo che i cattolici hanno avuto nel costruire la nostra Repubblica
Pertanto se è vero quello che ha affermato il Presidente Fini anche nei giorni scorsi che il Parlamento che le falle Stato le leggi e non certo la Chiesa
Noi diciamo anche che importante che la politica si fidi dei cattolici perlomeno dei cattolici autentici
Superiamo il sospetto che i cattolici agiscano Comuna lobby e non di una logica indirizzata al bene comune
Questi
Questi valori
Questi valori ci scaldano il cuore ci fanno essere sentirci italiani
Dobbiamo uscire dagli stereotipi di una italianità fatto
Frutto della televisione della maglia azzurra dei riti di massa vecchi e nuovi
La parte a cui pensiamo e quella fondata sulla credibilità delle istituzioni sulla legalità sulla giustizia sul rispetto dell'agone politico sull'accoglienza di chi bussa alle nostre porte
Certamente non sulla chiusura e l'egoismo delle piazze padane e per questo che
Ci sentiamo italiani
Per fare questo
Che ci sentiamo italiani
Ci sentiamo italiani quando accogliamo un profondo e violati nella nostra stessa identità solidale riaperta di fronte I barconi affondati tra chi gioisce per il respingimento dei clandestini
E la Chiesa che li contesta in nome dell'umanità chi difende l'identità italiana e la Chiesa
Vorrei
Vorrei
Infine su questo punto
Aggiungere una elemento
Che ci arrivano le notizie di queste ore delle dimissioni del direttore Boffo
Voglio dire anche che
Noi vogliamo una patria fondata sulla libertà di stampa una stampa libera da intimidazione località
Per questo
Per questo che abbiamo dato adesione anche come associazione alla manifestazione della
Indetta dalla Federazione nazionale della stampa per il diciannove diciannove settembre
Vorrei ancora fermarmi a considerare il ruolo strategico del territorio nel disegnare il nuovo paradigma della cittadinanza
Come movimento della società civile capillarmente radicato sul territorio l'abbiamo a più riprese indagato come luogo da cui ripartire per rinnovare la politica e uscire dalla crisi che attraversa
Ciò è tanto più vero per quella che ho chiamato la micro fisica della cittadinanza la trama del di relazioni appartenenze bisogna risposte in cui la sperimentiamo concretamente nelle sue potenzialità e anche nelle sue inadempienze
La nuova cittadinanza nella città nella società globalizzata e delocalizzata come l'economia o sarà territorialmente percepibile ed esigibile o non sarà
Da questo punto di vista è sintomatica e comprensibile
Che i malesseri e le paure legati alla crisi della cittadinanza trovino delle forze politiche che nel territorio che del territorio del locale si ritengono o sono i più accreditati interpreti i più agguerriti rappresentanti
La lega su tutte e le sue filiazioni ormai non soltanto più nel nord
Della Società dei flussi materiali della polis globale infatti il luogo in cui siamo stati scomposti e buttati la dimensione del territorio dice ancora Bonomi
E da qui che si può ripartire da una crucialità da un bivio o la possibilità di ricostruire la comunità che viene
I legami di prossimità mutuo riconoscimento coesione sociale o la chiusura difensiva nelle comunità di rancore come ciò appunto dire Bonomi laddove i cittadini sviluppano il virus della paura il bisogno esponenziale delle politiche di sicurezza
Che restringono il perimetro della polis in dimensione etnico tribali assolutizzando e mitizzato le differenze
Questa voglia di comunità nata dalla paura alimentata la percezione tutt'altro che infondata come dicevo di una polis lo vale perturbante ingovernabile va accolta ieri convertita in un nuovo dinamismo di cittadinanza
Culturale anzitutto e vorrei dire antropologico qui mi sembra prezioso l'INPS impegno della Chiesa il suo incessante appello a non tradire la dignità della vita e delle piste
Ma anche sociale politico istituzionale e qui ringrazio appunto gli ospiti che su questo si stanno impegnando
I disagi insieme learning le rincorse dell'ordinarietà quotidiana a partire dalle famiglie dirò ancora
Vanno ascoltati riconosciuti interpretati rappresentati per questo le associazioni come la nostra sono le punte avanzate il sensore del territorio
E dei suoi abitanti Nativio migranti
E possono costituire i lavoratori per la costruzione di una comunità di cura attraverso
La quale
Il rischio di una territorialità regressiva diventi invece l'opportunità di forme nuove e processi di cittadinanza partecipativa e solidale
Questa comunità di cura affonda cento le sue radici in un contesto diverso che novecentesco il contesto della grande fabbrica del welfare universalistico e assistenziale delle grandi utopie del secolo scorso
Ci muoviamo oggi in un orizzonte storico ha radicalmente mutato
Dove la crisi delle utopie ha prodotto disincanto e talora un cinismo diffuso rassegnato paralizzante
Insieme a questo una micro conflittualità quotidiana sintomo insieme causa di una cittadinanza incompiuto
Riserva ogni anno Rin serrano le fila i garantiti
Premo alle porte disperati
Scarseggiano le risposte ma pericolosamente si affievolisce anche il disegno di un senso e di una direzione comune oltre gli interessi individuali al tornaconto personale
Ma da questo quotidiano occorre comunque ripartire perché qui che la cittadinanza di carne file o muore si espande o si estingue insieme i suoi attori sociali noi cittadini e cittadine del ventunesimo secolo
C'è un elemento che sicuramente dobbiamo salvare delle eredità moderna l'attenzione i soggetti
Occorre però inserire questa attenzione nell'orizzonte di una visione personalistica
Che poi quella propriamente cristiana che eviti l'attività la deriva individualistica di cui ho fatto cenno e faccio appello all'antropologia relazionale per la quale la persona si comprende solo all'interno dei suoi legami a partire da quelli primari e familiari
Da questo punto di vista il sistema dei diritti e dei doveri in cui si articola la cittadinanza acquistano sua piena comprensibilità e si qualifica come sistema singolare plurale
Attento ai bisogni della persona considerata nella sua unicità e singolarità e insieme consapevole del contesto relazionale in cui singolo vive e quasi letteralmente prende corpo
Senza questa attenzione ai soggetti alle loro trame relazionali non si esce dall'astratto pulita ritmo delle maternità che nel secolo scorso ha prodotto distorsione ideologie fuorvianti insomma quella che chiamiamo appunto alla cittadinanza incompiuta
Ma di quali soggetti dobbiamo partire in particolare preoccuparci per rifondare il paradigma della cittadinanza la risposta è persino ovvia
Degli esclusi di quelli
La cui incompiute sa diventa uno scandalo per la nostra coscienza un vulnus per la nostra comune umanità
O ancora una sottrazione di senso per il nostro futuro parlo dei giovani delle donne degli immigrati e non mi assumo come soggetti deboli ma piuttosto come soggetti imprevisti della cittadinanza moderna
Che era stata pensata intorno all'adulto
Uomo adulto occidentale che quindi in quanto tali sono la sorpresa della nostra tarda modernità sono gli agenti del dinamismo espansivo della cittadinanza
I primi due soggetti giovani alle donne annosa ha fatto irruzione nel secolo scorso ma ora a fronte di una crisi che culturale e sociale oltre che economica tornano a ricordarci il futuro a rappresentare modi di vivere di consumare di progettare
Di aggregarsi anche noi lo sappiamo che disegnano almeno potenzialmente mappe diverse di bisogni di risposte di richieste di significati condivisi
Non mitizzo certo questi soggetti so bene quanto problematici siano
Il loro protagonismo la loro presentazione sociale basti pensare appunto la sfida dell'educare che caratterizza tutto il mondo occidentale e non solo
Tuttavia nella ricerca di un nuovo patto di cittadinanza dobbiamo guardare i giovani alle donne come una risorsa di energie di creatività gli stili di vita alternativi di patrimoni di socialità e gratuita
Anche nostre accenti appuntamenti ci hanno detto questo hanno localmente la presenza degli immigrati
Va accolta per il nostro modello di cittadinanza come una spinta superano i limiti e le incompiute esse valorizzarne il rapporto virtuoso tra integrazione e rispetto delle differenze processi di inclusione
E riconoscimento delle identità originarie costruzione di Napoli si è allargata e regole condivise
Gli immigrati infine non soltanto come un elemento fondamentale del nostro PIL dei nostri equilibri sociali e familiari ma soprattutto come incarnazione di quella
Famiglia umana che non tollera separatezza discriminazioni
Come continuamente ci ricorda la Chiesa
Tornerò su questo
Il rischio più grave che si corre nel ripensare le cose è quello di cadere nella trappola del nuovismo
Quasi che la smemoratezza diventasse la garanzia di un pensiero nuovo
Tanto più questo è vero per il tema come il nostro per il quale la novità dei fenomeni emergenti e le nuove dimensioni della città globale possono indurci a frettolose dismissione
La vecchia cittadinanza il suo lungo cammino soprattutto nella seconda metà del secolo scorso con la nascita e lo sviluppo di quel fa stretto
Per citarne soltanto un fattore
Sono superati dalla crescita esponenziale dei problemi ma non dalla realizzazione di obiettivi ormai insensati
Insomma la sita in ansia incompiuta anche in quelle antiche conquiste che abbia che rischiano svuotamento la regressione
Mi riferisco in particolar modo al mondo del lavoro e anche sistemi di welfare a quelle forme di tutela e protezione sociale che andranno rimodulato la luce dei nuovi bisogni della
Differenziazione dei percorsi di vita della frammentazione sociale e certamente non abbandonate come residui di un passato ingombrante
Abbiamo bisogno di idee di ideali almeno quanto è necessario liberarci dalle scorciatoie dell'ideologia
è un cammino che neanche Nimby imboccato già dal Congresso e ancora l'anno scorso proprio qui a Perugia
Le nuove frontiere della cittadinanza spalancate della città globale
E più di recente dall'imponente crisi dell'economia mondiale
Debbano ricomprendere diritti e doveri che hanno sul già segnato il cammino degli ultimi due secoli ritrova il dinamismo che spinse il subito a prendere parte della res publica sentenze sentendo sane protagonista partecipe
Magari come è stato detto combinando Rousseau con Pascal ovvero leggendo il paradigma della cittadinanza alla luce di un uomo che supera infiniti va infinitamente Duomo
E dunque che non è mai riconducibile al cittadino
Ma anche
L'interesse generale una forma approssimativa del più arduo ed esigente bene comune come ci ricorda la
La dottrina sociale della Chiesa
La crisi della cittadinanza allora altro non è che l'occasione per realizzare le sue premesse però però appunto ora brevemente a indicare alcuni obiettivi concreti e strumenti
La prima delle proposte operative creati oggi avanzano
E
Riguarda la cittadinanza nel suo aspetto fondante la legge novantuno del novantadue deve essere superata italiana è cambiata
E non è più quella di ieri vivono oggi nel nostro Paese oltre centonovanta gruppi etnici parlo più di cento lingue diverse appartengono pluralità di religioni in cui spiccano
Per incremento numerico la confessione cristiano ortodosso la religione islamica e tempo di riconoscere la cittadinanza I figli degli immigrati ossia quelle seconde generazioni che rappresentano il futuro del Paese
Si comprende bene allora quale sia la svolta che deve avvenire passare finalmente dalle sole politiche di sicurezza a politiche di integrazione che siano inclusive intelligenti a partire dalla riforma della cittadinanza
La legge attuale infatti non è più sostenibile non si possono aspettare dieci anni di residenza nel nostro Paese per poter ottenere la cittadinanza mi appare più segno di civiltà che un bambino nato in Italia da genitori stranieri
Debba attendere fino a diciott'anni per dire non è in re a tutti gli effetti cittadino italiano
Mettere dunque nell'agenda politica la riforma della cittadinanza diventa necessario se vogliamo dare alla società italiana un volto dignitoso ugual fa più civile una democrazia più partecipata un'integrazione più rispettosa e promotrice di coesione sociale
La riforma della seta in Anza diventa così il banco di prova del modello di convivenza che vogliamo realizzare
Molti intellettuali come tiene Balibar propongono di ancorare diritti di cittadinanza non più alla nazionalità di nascita ma la residenza
In un mondo in cui la mobilità e lo sconfinamento sono diventati la regola ecco perché si parla
Dello ius domicili da integrare con gli altri criteri tradizionali più sangue niente su lo ius soli
E contemporaneamente si toglie sottolinea la necessità di connettere la cittadinanza con la democrazia
L'articolazione classica della cittadinanza nelle tre dimensioni legale politica sociale non basta più occorre riconosce alla cittadinanza simbolica come nuova dimensione completamento la cittadinanza sociale
Appartengo alla schiera simbolica
Non soltanto i simboli delle religioni ma anche quelli più abitualità alimentazione dell'abbigliamento del calendario delle varie feste e ricorrenze in Italia alcuni passi significativi in questa direzione sono già stati compiuti
Nella prima del due mila sette ad esempio è stata resa pubblica talora ministro preparate resa pubblica allora Ministro Giuliano Amato una carta dei valori della cittadinanza dell'integrazione dove tra l'altro si dichiara
Movendo dalla propria tradizione religioso e culturale Italia rispetto i simboli e i segni di tutte le Regioni nessuno può ritenersi offeso da inserire i simboli di religioni diverse dalle sue
In Italia non si pongono restrizioni all'abbigliamento e la persona purché liberamente scelto e non lesivo della sua dignità
Non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perché ciò impedisce riconoscimento della persona e l'ostacolo nell'entrare in rapporto con gli altri
Una nuova legge e della cittadinanza deve dunque prevedere l'introduzione dello ius soli secondo noi il dimezzamento degli anni di residenza necessari per potere chiedere diventare cittadino italiano non si spaventi nessuno
Il nostro Istituto di studi ha fatto alcune analisi
Quanti avrebbero diritto oggi di entrare a cittadinanza e quindi italiana non sono più di un milione seicento mila persone cinquecentoventi mila dei quali nati sul suolo italiano
Molti di questi probabilmente non hanno interesse a chiederla
Teniamo presente che dal novantadue al novanta al al due mila sette poco più di duecentocinquanta mila persone hanno potuto entrare nella cittadinanza italiana
Solo io un anno in Francia sono oltre trecento mila questo per chiarire il tutto a chi
Fosse spaventato
Ma non è soltanto un problema di riduzione dei tempi quanto piuttosto della costruzione di un percorso preciso e praticabile per l'ottenimento della cittadinanza oggi fatta soggetta
Alla discrezionalità delle autorità competenti
è un percorso preciso si intende la conoscenza della lingua della cultura dei suoi principi costituzionali e la partecipazione attiva la vita civile
E qui lo voglio dire con chiarezza le organizzazioni del civile la nostra organizzazione in primo luogo sono pronte a fare la loro parte nella promozione nell'accompagnamento anche formativo di questi percorsi di cittadinanza
Gli atti come già detto sono da sempre convinte che la persona non è l'individuo ma il soggetto nella concretezza delle sue relazioni familiari e sociali
E che la vita attiva non è solo quella produttivo produttivistica ma anche quella che si esprime attraverso la cura degli affetti e delle relazioni
Un esercizio di una cittadinanza responsabile e solidale
Per sole altri considerano la famiglia soggetto di primaria importanza nella costruzione di una nuova cittadinanza sociale ed hanno rilevanza la diversità di genere Agis grazie al suo interno
Per affermare nel concreto il protagonismo familiare
Abbiamo bisogno di una svolta culturale e legislativa concreta e simbolica lo ripeto di una svolta
Per questo oggi la nostra associazione chiede misure importanti di sostegno al reddito e famiglie prevedendo un nuovo regime fiscale con il riconoscimento di deduzione introduzione anche se necessario anche graduale ma
L'introduzione del quoziente familiare quanto meno
Non si tolga alle famiglie ciò che non è della disponibilità autonoma DS perché vincolato al rispetto della Costituzione che sancisce l'obbligo di allevare ed educare i figli
Il protagonismo e la famiglia va dunque sostenuto sia nella sua capacità di autopromozione autotutela sia nelle sue difficoltà attraverso politiche
Integrato e mirate che superò la logica emergenziale assistenziale e che tengano conto che non tutte le famiglie sono uguali per opportunità
Risorse fasi di vita
Queste politiche devono porre l'attenzione sia alle famiglie numerose sia le famiglie immigrate sia alle famiglie che vivono quotidianamente anche una
Normalità problematica occorre dall'attenzione differenti soggetti che
Animano la famiglia in particolare a donne giovani
Sono le risorse di cui il nostro Paese spesso si priva e che non gliel'garantiscono lo sviluppo equilibrato
Al contrario la progettualità regionale delle donne la loro presenza nei processi decisionali un requisito essenziale per il successo di qualsiasi politica di sviluppo e la buona salute e la democrazia
Per favorire una piena cittadinanza dei giovani e delle donne proponiamo che si ho prestato lecitamente attraverso delle vere politiche di pari opportunità e di conciliazione dei tempi di vita di lavoro
Alcuni passi potrebbero essere aumento dei finanziamenti per la creazione dei miti
L'aumento della spesa pubblica per gli asili-nido e altri servizi a supporto del lavoro di cura dei bambini anziani e disabili nell'ottica di una rete integrata in servizi incoraggiando il ricorso al congedo parentale da parte anche dei padri
è necessario inoltre
Poter contare su aiuti economici diretti a certi introdurre ad esempio sul modello francese un'indennità di trecento euro mensili per i genitori che trasforma del parco in part-time il lavoro o lo lasciamo temporaneamente fino a tre anni di vita del figlio
Poi messo al lavoro non possiamo certo dimenticarsi ad Hanoi a Christié
Non la possiamo dimenticare il suo ruolo come il lavoro abbia dato la forza i più poveri di rivendicare i propri diritti
Se da un lato non possiamo ridurre il cittadino lavoratore dall'altro non possiamo dimenticare che il lavoro da al cittadino e alla persona l'attività di San grato a chi sono economico per lo spirito dunque la mano invece è fondamentale esercita i diritti di cittadinanza
Come dice molto bene la Caritas in veritate il potere in molti casi sono il risultato della violazione della dignità del lavoro umano
Sia perché non fa ne vengono limitate le possibilità sia perché vengono svalutati diritti che da esso scaturiscono specialmente il diritto al giusto salario alla sicurezza della persona del lavoratore della sua famiglia
Dobbiamo riconoscere che malgrado i mutamenti radicali che sono intervenuti in questi anni nel mondo della produzione il lavoro rimane un punto d'intersezione tra vita sociale personale familiare
In questo tempo di incertezza che alimenta la sfiducia e accentua le disuguaglianze si devono rintracciare orientamenti precisi e strumenti che consentano a ciascuno di realizzarsi pienamente come cittadino anche in questo ambito
Parole chiave per garantire la dignità
Vogliamo veda garantito un lavoro dignitoso per tutti e ci battiamo su questo ci batteremo anche dei prossimi difficili mesi per questo obiettivo tra pochi giorni partirà anche una nostra campagna nazionale
Per uno statuto dei lavori e necessario infatti passare ad un modello di regolamentazione basato sulla continuità di uno status professionale al di là dei diversi impieghi ottenuti
Ce ne rendiamo conto oggi i dati della scorsa settimana cento mila interinali rimasti a casa senza alcuna tutela
Per realizzare questi obiettivi potrebbero essere previste alcune misure innovative quali una forma contrattuale unità per i lavoratori dal periodo di prova l'inserimento fino alla stabilità
In modo da favorire la transizione verso un contratto indeterminato tempo indeterminato un maggiore investimento nella formazione quanti anni che lo ripetiamo inascoltati
E ancora un maggiore
Un'attribuzione di contributi figurativi per la pensione per i lavoratori cosiddetti atipici la rimodulazione degli ammortizzatori sociali
Andando appunto aiutare ulteriormente i precari l'introduzione di un reddito minimo di garanzia per ridurre la condizione di emarginazione sociale te lavoratori atipici e ancora l'adozione di un conto individuale di sicurezza sociale
Per come forma di aiuto economico per integrare il reddito di quanti non riescono a mantenere la famiglia non vogliamo più trovarci con giovani
Che sono nella condizione non sono nella condizione di poter scegliere il proprio futuro che non solo della condizione di poter fare famiglia e quindi di contribuire in questo modo anche generosamente
Alla vita pubblica
Come
Come si vede
Amici noi chiediamo molto di più
Che gabbie salariali o soltanto una contrattazione di secondo livello
Occorre
Occorre partire
Da quanto ho già affermato il nostro modello italiano ed europeo di cittadinanza caratterizzato dalle forme di tutela e protezione sociale
Abbiamo risposto al Libro bianco di Sacconi chiarendo che condividiamo l'attenzione la persona ma mettere al centro la persona significa considerarla non soltanto come utente cliente consumatore ma come soggetto protagonista del suo sviluppo
Accompagnarlo diventare e tutelare con relazioni rispettose te la sua dignità e dei suoi diritti
In quel fardello diventare la misura della qualità della vita delle persone e non unicamente un derivato la possibilità del nostro PIL
Se partiamo dal presupposto che le politiche sociali
Devono sempre più ispirarsi alla quotidianità e la normalità alla cifra dell'abitare civile in una comunità non possiamo non dirci che la gestione della quotidianità di molte
Persone e oggi resa drammatica dall'emergere dei nuovi profili di rischio per i quali il sistema tradizionale tutele non è attrezzato a fornire risposte adeguate
E neppure tradizione
Le tradizionali tutte le coprono in ugual misura i cittadini italiani basti pensare i fatti recenti di cronaca ma la tua vita non può esserci un diritto alla salute per chi vive a Milano Trieste ed un altro perché vive a Locri o a Mazzarino
L'obiettivo
Del Guelfa deve essere quello di creare le condizioni per tutti di una vita buona degna di essere vissuta in tutte le condizioni e le stagioni ma soprattutto di creare le condizioni per sostenere i più deboli e meno garantiti
Il fatto nuovo a cui stiamo assistendo alla progressiva erosione di quello che un tempo si chiamava il ceto medio molte persone finiscono per essere emarginate escluse fino a rimanere isolate
Dai sistemi produttivi e di consumo tanto da arrivare a sentirsi una ridondanza sociale come afferma roba Castello affermiamo con forza nessuno è di troppo
Dobbiamo allora interrogarsi sul come si possa attiva il protagonismo delle persone giovani e donne in primis rendendoli protagonisti e responsabili dell'esercizio i loro diritti
Noi da sempre sosteniamo un welfare che parta dal concetto di auto si Lupo e sussidiarietà
Capace di valorizzare il bene comune a centralità dei beneficiari dei progetti di sviluppo attivando le reti sociale del territorio si riparta dei valori che hanno ispirato la legge tra due otto del due
Torre è chiamato ad assumere con la consapevolezza di essere un pilastro dell'Uefa comunitario comma una valenza pubblica
E arrivo alle conclusioni usando un'espressione di
Roberto Esposito vorrei concludere ribadendo che alleati sta a cuore passa dalla cultura della immunità so dove l'altro estraneo da rigettare l'intruso da cui immunizzarsi
Alla cultura della comuni tasso dove l'altro è l'ospite da accogliere il dono da condividere nella reciprocità
L'Unione europea non deve dimenticare di aver generato storicamente questa cultura comunitaria attenta
Oggi l'Europa ha bisogno di una nuova visione di un sussulto di civiltà per tornare a essere il continente che trascina intera umanità verso traguardi democratici della governance mondiale
Il rapporto che lega la cittadinanza questa cultura della comunità sa e dunque il futuro si fa evidente quando ci riferiamo
Non solo alla questione educativa delle nuove generazioni ma anche all'emergenza ambientale che ci accomuna tutti il futuro dell'uomo e del suo abitata in cui in cui vive e tema Coluccia lette alla cittadinanza per anche per i nostri stili di vita
Cittadino responsabile allora chi si prende cura
Anzitutto dell'ambiente a partire dal luogo che vive
In cui abita scegliendo un modello di consumo sostenibile ed equilibrato attento a non dilapidare le risorse non rinnovabili e a ridurre al minimo impatto ambientale
E qui che trova le sue radici l'impegno delle ATI oggi alle prese con una nuova progettazione di comportamenti sostenibili e di pratica ambientali a livello locale come a livello globale
Nella polis globale tutti i cittadini sono chiamati a fare i conti giorno per giorno con la cultura del rischio
A questa condizione di paura di minaccia che favorisce la chiusura e la rassegnazione bisogna oggi rispondere riscoprendo la virtù laica insieme a cristiana della speranza che ci dà la forza per reagire continuamente e per rinascere
La speranza avviene dunque adesso nella capacità più appropriata per vivere nella società del rischio perché essa non si limita a resistere
Ma spinge reagirà ricominciare a rinascere è una virtù che consente di educare le nuove generazioni e noi stessi ad essere cittadini compiuti
Senza soccombere ma trasformando il lutto il trauma in un'opportunità
Ciò diventa importante soprattutto oggi che esplode una vera emergenza educativa tale questione non riguarda soltanto i più giovani ma chiamo in causa anche la responsabilità degli adulti c'è una responsabilità educativa che è propria della classe dirigente
Oggi
Ogni sua crisi di credibilità ed autorevolezza rende inefficace richiama i valori dal momento che questi vengono smentiti dei fatti a che servono i valori quando sono assenti i testimoni
Cittadino compiuto e la persona capace di fare sta
Tale la consapevolezza del cittadino persona che si sente ospite su questa terra e chiama il mondo come la sua casa
La mia conclusione e che non ci sono i barbari alle porte ma che barba e rischiamo di diventare noi proseguendo solo sulla strada della paura
Oggi
Tre settembre cade una particolare ricorrente
Questi termini che alzi se riesce
E anche da parte mia un doveroso
Sky ringraziamento a tutte le autorità presenti allora Sindaco al Presidente Provincia Presidente della Giunta regionale
Un saluto particolare ed un ringraziamento al presidente delle ACLI Andrea Olivero per l'invito che mi ha rivolto
Invito che ho accolto di buon grado non soltanto per un particolare interesse sul tema che oggi l'idea che discutono ma anche alla luce della relazione che abbiamo ascoltato per la oggettiva necessità cammino io ravviso di un confronto su questi temi che
Alzi se riesce Antonio la dibattito di carattere politico culturale e soprattutto individui
Ciò che è necessario anche Italia fare per preparare futuro che per molti aspetti già bussa alle nostre porte
Sono d'accordo con Oliviero alcune azioni quando tinte quando dice
Che ridefinire il concetto di cittadinanza altamente una sfida
Che oggi
Impegna tutte le democrazie sia certamente impegna la democrazia contemporanea la democrazia in cui siamo chiamati ad operare
E credo che sia una sfida che si può vincere soltanto se c'è la consapevolezza innanzitutto
Dei processi che sono in atto su scala planetaria
Sono processi non soltanto globali sono processi non transitorie di lunga durata sono processi destinati a determinare mutamenti strutturali
Lo dico chiaramente credo che sia illusorio pensare che quel che accade all'inizio del terzo millennio sia in qualche modo destinato a passare
Senza lasciare tracce profonde nostra società e nel rapporto tra la nostra società occidentale e le altre società
Quindi una sfida che si può vincere se c'è la consapevolezza per l'appunto di questa
Dimensione planetaria di questa
In dita del processo che in corso e anche contemporaneamente se riusciamo a farlo senza perdere di vista almeno noi italiani
Quei valori che hanno permesso alla nostra Patria attraverso la nostra Costituzione
Di riconoscere di garantire a tutti i cittadini
I diritti sociali i diritti civili i diritti politici
Credo che lo Stato così
Sia innanzitutto una sfida
Però ogni cultura politica
Non può essere la sfida che
Qualcuno a priori rifiuta
E come uno tentato negli ultimi tempi di porre al centro del dibattito comunque nell'ambito del dibattito politico istituzionale
Credo che nessuno si possa sottrarre a priori dalla necessità di confrontarsi anche con altre culture politiche
Per comprendere se su queste sfide nuove
Una volta esaurito in qualche modo superata cioè le vecchie appartenenze è possibile certamente necessario se è così di raggiungere a nuove sintesi in qualche modo hanno
Condiviso e strategici
La storia recente non soltanto quelle italiane credo che insegni che la cittadinanza
Ha rappresentato il fondamento etico il fondamento giuridico il fondamento politico
Per quella coesione nazionale che si è raggiunta più o meno a seconda dei vari Paesi anche attraverso la inclusione progressiva delle fasce socialmente più deboli in quello che il sistema delle tutele e delle opportunità
In questo senso senza tediarvi
è interessante notare come già
Un pensatore poco noto Marshall nel cinquanta affermava che la cittadinanza è un principio dinamico
Tale da consentire ad un numero crescente di persone il raggiungimento di Standard più elevati
Negli ultimi decenni il presupposto politico giuridico di questa concessione è stata l'appartenenza del cittadino alla comunità nazionale
Il presupposto sociale è stato rappresentato dall'affermazione del cosiddetto welfare State ne ha parlato libero
Credo che si possa dire che in entrambi i versanti la cornice comune è stata la consapevolezza che per il cittadino ai diritti corrispondono i doveri
Andare in tribuna lapidario espressione dice
Il diritto di avere diritti e ciò che distingue il cittadino dalla politica
Sintetica ma credo efficace
Questo
Modello se volete tradizionale di cittadinanza è chiaro che oggi si deve confrontare
Colonna
Ciò che a fatti erosione nella nostra vita con il terzo millennio finita l'ideologia e la caduta del muro
Mi riferisco alle grandi migrazioni
E mi riferisco anche alla consapevolezza sempre più diffusa per fortuna
Di quello che il valore universale dei diritti dell'uomo rispetto a qualche tempo fa questa consapevolezza oggi molto più ampia ed è un dato positivo non problematico positivo rispetto a qualche qualche tempo
Credo che entrambi i fenomeni migrazione maggior consapevolezza del valore universale dei diritti dell'uomo impongono di riflettere sul concetto di cittadinanza innanzitutto nel suo stretto legame con la nozione di comunità nazionali
Sotto questo specifico
Profilo cioè in altre parole da chiedersi se la mozione di cittadinanza come è stata fin qui concepita e come è stata in qualche modo
Dal nostro legislatore riassunte sia sufficiente per favorire l'integrazione dei lavoratori stranieri e del loro famiglie nel tessuto sociale
E di tutta evidenza che tendere all'integrazione
è un dovere primario delle politiche
A meno che non si abbia nei confronti della tematica migratoria
Un approccio di altra natura
Se volete un approccio più riduttivo un approccio che personalmente non condivido ma
Pur
In qualche caso fa capolinea del dibattito
Cioè l'approccio di chi
Non potendo negare l'evidenza e cosciente della necessità in alcuni casi della insostituibilità del lavoratore straniero nella nostra società ma in qualche modo spera posso illude
Di poterne fare a meno nello stesso momento in cui la nostra società dovesse tornare ad essere autosufficiente
Se non sia questo approccio non ci si può limitare quando si parla di problemi relativi alla migrazione soltanto all'aspetto che tutti e ne
Campo nel dibattito relativo all'adempimento dei diritti all'esercizio dei doveri alla politica volta a garantire il rispetto delle leggi a quella tasso
Giusto di sicurezza che va garantito al cittadino italiano
L'aspetto relativo alla cassa integrazione che qualche cosa di più dell'ordinato vivere in una comunità la integrazione dello straniero nella nostra società
è
Inevitabilmente uno dei centri del dibattito è un po'l'altra faccia dalla metà del per certi aspetti una medaglia che non può avere le due facce in qualche modo uscisse tra di loro
E allora
Chiediamoci se la nozione di cittadinanza così come è stata tradizionalmente concepita è o meno un elemento che favorisce l'integrazione
Ce lo dobbiamo porre il problema da un punto di vista giuridico ma anche da un punto di vista politico
Perché se
Identità collettiva storica di un popolo
è stata finora
Il presupposto per il godimento dei diritti e per l'assunzione dei corrispettivi doveri
Una tale condizione
è evidente che non può essere invocata automaticamente nel caso di persone provenienti da altri Paesi
A me esprimere questo concetto apparentemente complicato con una espressione molto più semplice dire
Nelle lingue europea
Credo tutte ma comunque quelle che vanno per la maggiore
Il significato etimologico di patria è terra dei padri
Evidente che
Se vogliamo integrare lo straniero
Non possiamo
Chiedere
A colui che diventa cittadino italiano ma che ha dei padri
A
Che le origini a delle famiglie
Originario di
Altri Paesi o di altri continenti di riconoscersi immigrati patria intesa etimologicamente come terra dei padri
Lo dico perché un concerto rigido di cittadinanza finisce per essere un oggettivo ostacolo all'integrazione
O comunque non facilita l'integrazione
In questo senso valsero solleva un problema
Reale quanto complesso ne accenno di sfuggita perché è uno degli elementi che a mio modo di vedere può arricchire il dibattito
Tutte le norme che regolano l'appartenenza politica incluse quelle relative alla cittadinanza sono decise dai membri della comunità civica non potrebbe essere altrimenti
Ma gli stranieri come è noto non possono partecipare alle decisioni collettive che riguardano la loro condizione di vita compresa la loro possibile inclusione nella comunità
Questo perché i diritti degli stranieri sono tutelati dal principio generale di eguaglianza che impedisce ogni forma di discriminazione nella fra
Missione dei diritti civili e sociali ma tuttavia come è noto tale garanzia non comprende l'esercizio dei diritti politici
Ci troviamo di fronte ad una contraddizione
E non credo si possa negare a priori
Può essere per qualcuno più comodo far finta che non esiste quindi non parlarne al problema cioè
Il problema cioè
Soprattutto per quel che riguarda il nostro Paese
In cui i dati più recenti di lista
Che per carità si possono anche giudicare non attendibili ma
Quando lo si fa vuol dire che si è accorto di argomenti
I dati recenti dell'Istat perché lo sono attendibili stimano in quattro milioni di individui
Il sei virgola cinque per cento del totale dei residenti la presenza straniera in Italia
Si tratta di una percentuale che come è noto
E destinata a crescere nei prossimi anni
A meno che
Non si vede tutti illusoriamente
Che alcune di quelle mansioni sociali che oggi in qualche modo sono prevalentemente svolte da cittadini stranieri possa tornare ad essere domani appetibile per i nostri figli
Quindi c'è da chiedersi
Anche se volete in modo diretto fino a quando la nostra democrazia potrà permettersi di escludere dei processi decisionali
Processi decisionali che riguardano tutti italiani non
Una parte crescente di residenti sul proprio territorio
è certamente un problema da affrontare con scelte lungimiranti senza emotività senza accenti o peggio ancora toni propagandistici senza pensare alla campagna elettorale della prossima consultazione di tipo amministrativo
Tenendo nel dovuto conto i diritti delle persone la tenuta sociale di un Paese il profilo delle identità collettiva che rimane ovviamente la base della coesione della comunità nazionale
è un problema da affrontare questo perché per certi aspetti è entrato in crisi il legame tra e nasce ed è mosso un legame che fino a qualche tempo fa sembrava indissolubile
Abbiamo l'obbligo di ridefinire il demos riformulando nello stesso tempo assieme al concetto di etno si inteso
Come una comunità storica di destino
Che non può più essere concepito come un'entità chiuso esclusiva ma come
Un mondo in qualche modo più dinamico più aperto
Che necessariamente
Entra in contatto in confronto con altre culture
C'è una per l'espressione di sei la piena libertà
Che cito volutamente perché si tratta ovviamente dell'espressione di un'altra cultura
La presenza di altri che non condividono le memorie
E la morale della cultura dominante sollecita il legislatore democratico a riformulare il significato dell'universalismo democratico
Ben lungi dal comportare una disgregazione della cultura nazionale sfide di questo genere mi mettono in evidenza la profondità e l'ampiezza
Solo le comunità politiche saldamente democratiche sono capaci di questa riformulazione universalistica attraverso la quale rimodellare il significato del loro essere popolo
Credo che sia alla luce di questa impostazione culturale e politica
Perché necessariamente una buona politica deve avere
Delle solite radice o comunque una visione di carattere culturale credo che alla luce di questa impostazione culturale politiche si spieghi meglio
La scelta coraggiosa che è già stata fatta da alcuni Paesi europei
Penso alla Danimarca la Svezia la rimanga l'Olanda di estendere agli stranieri il diritto di voto in occasione delle elezioni amministrative e Giuliano Amato ricorda meglio di me alla Convenzione europea quanto
Intanto
Passione siti
è una scelta che ovviamente tende ad avvicinare la cittadinanza sociale la politica che fornisce al lavoratore straniero attraverso la partecipazione alla vita democratica nuove forme di opportunità e di integrazione
E
Credo che sempre nella stessa logica culturale
Ci siamo sempre sempre le mani avanti come è noto le novantanove da politici sulla concessione della cittadinanza rendendolo accessibile agli immigrati di seconda generazione
Non credo che anche in Italia almeno le persone più avvedute
Da tempo avvertono la necessità di rivedere la legge sulla cittadinanza che risale al novantadue e che come
Ho tentato di dire
Risente di una
Situazione culturale e più in generale di una
Situazione generale profondamente diverso da quello attuale
La necessità di rivedere la legge sulla cittadinanza c'è ne sono testimonianza diverse proposte di legge che da qualche legislatura sono al vaglio delle Commissioni parlamentari
Ne ha certamente buona testimonianza fatto quello che Giuliano Amato ha fatto nella precedente legislatura
Una delle ultime proposte depositate natura mila seicentosettanta
Degli onorevoli Sarubbi Granata e non a caso sono qui oggi uno del Partito Democratico della libertà
Elemento
I questo nostro strano Paese è già di per sé un elemento che desta la curiosità almeno dei giornali c'è ma come
Voti il PD e l'altro il PdL fa una proposta di legge sempre si trovano d'accordo nel sostenere alcune cose da quella relazione non vi annoio
Traggo un dato che in qualche modo deve essere conosciuto se si vuol discutere seriamente di queste cose
Il dato relativo
Alla cittadinanza come indice di integrazione
Dicevo in Italia sono circa quattro milioni di stranieri regolare
Sono quattro milioni novecento mila quasi cinque in Francia
Sono sette milioni e più in Germania son cinque milioni e più in Spagna
Il numero di cittadinanza e riconosciute in Italia nel due mila cinque è stato di diciannove mila duecentosessantasei stranieri
In Francia di centocinquantaquattro mila ottocentoventisette in Germania centodiciassette mila duecentoquarantuno e in Spagna di quarantotto mila ottocentosessanta al di là come dire della freddezza dei numeri è chiaro che se la cittadinanza è vista come indice di integrazione
Si dà corso a politiche che non sono soltanto come attualmente oggi in Italia con la legge novantadue di tipo burocratico
Automatico amministrativo
Dieci anni che poi diventano qualcuno di più una sorta di concessione una logica concessorio se certi requisiti dopo lunga trafila diventi cittadino altri Paesi con un numero di stranieri di gran lunga maggiore al nostro
Ragionando in modo diverso individuano nella cittadinanza uno dei fondamentali fattori di integrazione
è evidente che
Anche per noi la questione diventa davvero strategica se
Si pensa
Ai giovani immigrati e i figli degli immigrati
Anche qui qualche numero anno scolastico due mila sette due mila otto cinquecentosettantaquattro mila il sei virgola quattro per cento della popolazione scolastica
Perché dobbiamo oggi preoccuparci
Di questi figli di immigrati e pensarli come nuovi italiani
Perché
O non conosciamo quasi nulla della nostra storia italiana
Oppure
Oppure
Non possiamo negare che e illusorio ritenere che lo straniero nel momento in cui si trasferisce per necessità altrove
Non tenda poi a mettere in qualche modo le radici nel Paese in cui si trasferisce perché dico non conosciamo nulla della nostra storia nazionale
Oppure non possiamo pensare perché quanti
Nostri immigrati se ne andarono perché spinti dalla fame dal bisogno alla morale altrove però poi hanno messo famiglia hanno messo al mondo dei figli in qualche modo hanno dato vita a delle relazioni sociali
Si sono integrati e l'integrazione qualche cosa di più di avere il lavoro pagare le tasse il domicilio non prendere le multe rispettare il vigile e salutare in modo ben educato l'avventore patente non vale
è indispensabile pensare oggi I ragazzini
Pensarli come nuovi italiani ecco perché ingiusto
Immaginare tra le modifiche almeno da un punto di vista culturale uno ius soli se volete temperato
Voglio essere ancor più esplicito
Sono
Potenzialmente più italiani anche se è una brutta espressione ma parlo a braccio
I campioni juniores di cricket
Non sto scherzando la nazionale juniores di caricare qualche giorno fa
Tutto i campionati europei
Il cricket cinica
Son tutti figli di pachistani sugli indiani figli di bengalesi ma vivono qui studiano qui vanno scuola qui
Quelli sì che parla anche a letto lo dico a chi queste cose magari
Parlando adesso
L'Italia
Scusate
Qui parlare una noto campione di calcio Balotelli parla bresciano stretto questi campioni juniores di cricche tutti finiti
Immigrati del Bangladesh dell'India del
Dei Paesi in cui con lo sport è così diffuso
Sono
Che hanno vinto il campionato no hanno vestito la la Magliano cantato l'inno nazionale sono orgogliosi di essere italiani ma devono aspettare il diciottesimo anno d'età
Si sentono già italiani oggi io arrivo a dire che sono più italiani loro e ringrazio il presidente libero perché l'ha detto in una dall'intervista al Secolo d'Italia sono più italiani loro
Dei nipoti
Di quei nostri emigranti
Che a centinaia di migliaia di Giugliano lo sai nelle ambasciate Buenos Aires e Brasilia in particolar modo vanno a chiedere la cittadinanza italiana
E si chiamano Rossi marchi tutti i cognomi italianissimi non parlano una parola da nostra lingua se gli chiedi chi ha più a nord tra Palermo e Trieste non lo sanno De Gasperi per loro e lo stop di una squadra
Ma chiedono il passaporto
Vogliono diventare italiani non perché si sentono in qualche modo figli di una patria comune pur avendo i nonni che erano siti italiani ma perché con il passaporto di un Paese dell'Unione per loro è più facile dal Sudamerica andare negli Stati Uniti
Ma mi ci meglio sento molto più italiano quel ragazzino del Bangladesh del papà del Bangladesh che però e qui studiare si impegna in qualche modo testa addirittura la maglietta Della nazionale nel campionato juniores di cricket lo sento più italiano se penso all'Italia di domani piuttosto che a colui che magari in ragione dello ius sanguinis il nonno parti dalla Sicilia per il Brasile adesso il nipote che dell'Italia non sa assolutamente nulla va a chiedere il passaporto perché vuol diventare Italia
L'Italia
è evidente che poi
La riuscita di questo processo di integrazione attraverso la concessione del
Cittadinanza passa attraverso tante tante politiche quindi tante scelte
Non c'è ombra di dubbio che un ruolo fondamentale lo a scuola
Anche qui dò per scontato che una platea come la vostra attenta su questi temi la scuola come veramente agenzia pedagogica
La scuola che non soltanto in segna la lingua sapete che in Germania c'è l'esame di padronanza della lingua tedesca
Proprio perché se si vuol diventare cittadini di un Paese bisogna in qualche modo padroneggiare la lingua che è strumento fondamentale di integrazione la scuola è uno dei momenti centrali che favorisce politiche di cittadinanza volte in qualche modo ad una reale integrazione non mi dilungo perché ne ha parlato il Presidente su tutto quello che
Si accompagna all'azione della scuola nell'ambito sociale
Nell'ambito di tutte quelle politiche relative al mercato del lavoro ogni lavoratore in qualche modo tende
A ricongiungersi con il nucleo familiare
E anche questo apre tutto uno scenario che in Italia in tema di lotta alla
In tema di politiche migratorie secondo me è stato affrontato in modo superficiale così come così come
è altrettanto evidente che uno dei fattori fondamentali per meccanismi per politiche di integrazione reale e quindi per politiche volte a cambiare le modalità di concessione della cittadinanza
Sono quelle relative allora confronto che ci deve essere
Tra le comunità è tecnica
E in alcuni casi etnico religiose e lo Stato inteso in quella
Dimensione laica
Permetti lo Presidente che mi ha fatto tanto piacere conoscendo la vostra cultura politica sentirmi chiamare date con un
Se ho ben compreso apprestamento rispetto a quello che con altra tradizione politica avevo detto in altre occasioni perché
è innegabile che quelle comunità che sono comunità etniche ma in alcuni casi comunità etico religiose
Se non si confrontano con le altre comunità partire dalla Comunità religiosa per antonomasia in Italia che quella di cultura cristiano cattolica ma anche con uno Stato autenticamente laico da questo punto di vista se non si confrontano
Non riescono a porre in campo tutte quelle politiche di inserimento tutte quelle politiche di integrazione
Che si basano su che cosa che poi le risposte più semplice di quel di quel che può apparire si basano per l'appunto sul riconoscimento del valore universale
Al di là della confessione religiosa il valore universale della dignità della persona umana e della libertà della medesima
Dal punto di vista concettuale risposte assai meno complicata dico che può apparire è chiaro però che occorre in qualche modo essere coscienti della necessità di agire in questo senso e allora
Senza
Allungarmi più di tanto è una sfida nuova certamente sì è una sfida nuova maltempo stemma sfida doverosa indubbiamente
è una sfida che deve veder protagoniste le culture politiche e tutti coloro che
In un confronto di idee
L'Italia un Paese in cui a volte ci si confronta con toni inusitati nell'asprezza su ciò che forse meriterebbe soltanto adesso tralasciato che al contrario non ci si confronta su ciò che può in qualche modo costruisce il presente il futuro di domanda
Però ecco
Permettetemelo
Modesti intellettuale non dobbiamo inventare nulla non c'è nessuna stella polare età individuare perché
Perché nella miglior tradizione europea non soltanto italiana e non soltanto del secolo scorso ma dei secoli scorsi avere ben chiaro qual è la stella polare
Io
Ho trovato una per l'espressione di Tocqueville
Che voglio lasciarvi a suggello del mio intervento ma in qualche modo a dimostrazione che almeno per me
Da questo punto di vista si tratta davvero di tornare all'antico
Le sfide della modernità a volte si vincono nello stesso momento in cui ci sono delle solide radici
Si discute tanto della differenza doverosa tra laicità e laicismo
Tra
Religioni integralismo
Discutiamo anche qualche volta della differenza tra modernità il modernismo
Tornare all'antico e magari l'ha già detto prima
Esiste un amor di patria che ha principalmente la sua fonte in quel sentimento impulsivo disinteressato indefinibile che lega il cuore dell'uomo I luoghi in cui è nato
Questa morì Stintino si confonde col gusto delle antiche usanze con la dispetto degli antenati e le memorie del passato coloro che lo provano a mano il proprio Paese come siamo alla casa paterna
Esiste poi però aggiunge tutti un diverso modo di patria più razionale forse meno generoso forse meno ardente ma altrettanto fecondo e durevole
Che nasce dall'educazione si sviluppa con l'aiuto delle leggi cresce con l'esercizio dei diritti e rivendico una partecipazione attiva alla vita della polis indipendentemente dalla situazione di origine di ciascun individuo
Se oggi lo chiamiamo qualcuno lo chiama patriottismo repubblicano se oggi cito Calamandrei si ricorda la Repubblica come case famiglia
Non soltanto per gli italiani che sono nati qui ma anche per coloro che diventano italiani per cui forse a ben vedere
Non scopriamo nulla di nuovo torniamo a quei valori antichi che proprio perché antichi non passano di valore di attualità col passato infelice
Grazie
Davvero grazie di cuore al Presidente finì per questo
Prezioso intervento che anche noi crediamo di impegno che naturalmente
Si assume nel suo alto ruolo istituzionale per accompagnare questo percorso che
Come già detto è certamente difficile e complesso ma che io credo sia davvero importante per rinnovare la nostra alla nostra cittadinanza e rafforzarla
Sarebbe davvero un bel dono per i centocinquanta anni la nostra storia nazionale arrivare appunto davvero nel dell'anno questo questo
Questa nuova legge quindi
Il suggello di questo lavoro grande che è stato
Portato avanti in questi anni voglio
Anche ringraziare alcuni degli ospiti sicuramente
Ne sarebbero molti avremo tempo più avanti di ringraziarli ma innanzitutto i parlamentari che hanno voluto penso all'economia almeno quelli che ho riconosciuto onorevoli a Boban Luca Sarubbi Narducci
L'onorevole
Grana tanto stato richiamato l'onorevole Perina e ancora alcuni amici cari che ricopro anche importo incarichi l'amico Amedeo Piva Francesco Zaffini che il Presidente Gruppo Consiliare in ragione
Umbria
Abbiamo con noi il prefetto
Di Perugia Enrico Laudano anche ringrazio per la per la presenza ringrazio anche il direttore la Fondazione fa il futuro Mario Zampieri fiato scientifico Alessandro campi che stavo facendo una un prezioso un prezioso lavoro ecco
Anche con
Questa questa fondazione che sta molto stava collaborando lavorando con questi
Su questi temi ancora aggiungo altre appunto ospiti che sono
Solo alcuni sopraggiunto il Sindaco di Orvieto Antonio Concina l'onorevole Lanfranco Concita scusate
Gli agli accenti ma son piemontese
Non a quella un franco la del senatore Valentini
Assessori che altre personalità che sono l'assessore al Comune di Perugia lo Munno quanti altri ringrazio e saluto anche eccetera se però usato piova Simeoni passare così urlare l'Umbria questo pacco il con
Però è qui con noi
Far sì che le
Grazie Presidente
Momento
Chiedono appuntai relatori l'ho già fatto con qualcuno
E di contenere i loro intervento intorno ai venti minuti
Lo dico pubblicamente in modo che questo come dire con forti anche
Il pubblico chi e ci ascolta con tanto interesse
E
Comincio con il dare la parola al professor Umberto Broccoli
Professore di archeologia cristiana ma che noi conosciamo e apprezziamo c'è anche il motivo per cui l'abbiamo chiamato qui con me un brillante divulgatore comunicatore di una cura cioè che è capace di misurarsi con essa i tempi
Della moderna comunicazione molti di voi lo conosceranno nella Pritzker hanno come conduttore di programmi come con parole mie
Ho
In Europa trasmessi Bahrein Radio uno
Al professor broccoli che ringraziamo anzitutto per la sua disponibilità
Noi abbiamo chiesto proprio di ritornare a quelle radici dell'albero genealogico della cittadinanza che vanno indietro rispetto
Alla cittadinanza moderna
Abbiamo chiesto di parlarci dell'eredità del mondo classico perché siamo convinti e l'ha detto il Presidente della Camera che l'antico è il più
Moderno degli sguardi sul futuro
Quindi la parola al professor Broccoli
Non dobbiamo inventare nulla
Così
Ha chiuso l'intervento il Presidente Fini
E l'intervento precedente era
Del Presidente a livello
Il quale ha chiuso con la citazione di Gregorio Magno mi scuserete io parlo a braccio la Presidente
Ha ricordato il mio transito nei media attualmente faccio anche il sovrintendente ai beni culturali del Comune di Roma
E anzi porto il saluto del sindaco di Roma nonché il saluto sia Gianni Alemanno nonché il saluto di Antonio Preziosi direttore di Raiuno grande acquista mi ha pregato di dire questo prima di iniziare a parlare
Lo dobbiamo
Non dobbiamo inventare nulla
Grazie grazie al loro soprattutto
Il dovere di talune vero
Perché dicevo il presidente Loiero ha chiuso con la citazione di Gregorio male
Chi era questo signore lo sappiamo tutti il grande Papa che transita tra
Tardo antico scippata antiche la
Tarda antichità il primo Medioevo
E ha la fortuna di vivere fortuna tra virgolette di vivere un momento di transizione cinquecentonovanta e centoquattro e in questo tanto di transizione vede finire un mondo
E vede aprire un altro mondo
Il mondo dei barbari barbari mai giusto definirli così
Lavorando sulla storia medievale in altri anni deve mia vita abbiamo stabilito assieme a una grande storico francese che si chiama già Credoc che forse più opportuno definire non invasioni barbariche che di armato loro molto poco
Ma migrazioni di popoli che completamente differente
Che queste migrazioni di popoli non sono un fatto violento soltanto in una piccola parte da loro storia ma cominciano molto indietro nel tempo
Cominciano quando si diffonde nel primo secolo avanti Cristo duemila anni orsono il concetto che l'Italia è una terra bellissima cosa vera che un giardino fiorito cosa vera
Che e sempre primavera cosa verissima per cui dalle steppe asiatiche e dalla Nordafrica guardate un po'duemila anni or sono si muovono piano piano a piccole gocce
I popoli mi Grando
E creando una sorta di melting pot e quindi di Società integrata che data molto antico data duemila anni orsono ma anche prima e lo vedremo
Gregorio Magno
Proprio nel
Cinquecentonovantotto otto anni della sua elezione al pontificio alla dalla Soglio Pontificio
Questo ruolo dico veramente a memoria stava facendo un'omelia in una basilica romana Basile risatine leva chi le opere Visco dire Nerio Achille anziché Nereo che Leo voi sapete che sui giacenti alla greca latina potremo aprire un dibattito del tutto inutile del tutto inutile
Bene inerente l'indice questi santi nell'archivio che vedete qui se Fonti
Avevano visto grande il mondo romano erano martiri probabilmente dalle persecuzioni di Diocleziano quindi due di
Del trecentotre trecentoquattro quindi di qualche secolo prima
E loro visto grande quel mondo che noi adesso vediamo fallire
Come da questo mondo
Per un mondo in cui avevano
Cittadinanza
Cercavano di diventare cittadini ICCA Amati
Un nome che i libri di storia riportano poco Camari chi sono i canali i canali erano tutti in blocco coloro i quali
Premendo sulle frontiere dell'impero e riuscendo a entrare perché non era più Roma quella Roma vista da neri Achille o entrando si accontentavano di fare i lavori più umili
E c'è un signore un predicatore un grande predicatore si chiama salviamo di Marsiglia il quale Sagliano dice attenzione perché loro
I barbari va va barbari non si capiva l'idioma quindi era balbuzie Baba barbari per questo si chiamavano barbari
Attenzione perché i barbari in questa maniera
Sì impossessi verranno della manualità coltivando la terra mietendo facendo la vendemmia Facci faticano uno dei lavori domestici Ripa costruendo case facendo strade tutte le cose che noi occidentali non vogliamo fare si impadroniti tant'no
Dello strumento manuale
E diventeranno un'altra cosa
Questo signori accadeva all'alba di mille quattrocento anni orsono mille cinquecento anni or sono con un'attenzione forte a questo popolo di Camadini
Potremmo dire con termine che non condivido di paria di persone che premendo alle quei confini imperi cercavo di entrare e diventano un'altra cosa
Gregorio Magno si accorge di questo
Si accorge di un mondo che finisce
E se ne apre un altro questo mondo nuovo
Il mondo che sarà
Il mondo del Medioevo qualcuno potrà dire qualcuno poco avvertito potrà dire ma in questa maniera nasce il Medioevo quindi noi avremo di fronte un Medioevo di fronte a noi si se ancora consideriamo il Medioevo un periodo nero scuro brutto da dimenticare di oscurantismo cosa che oramai la storiografia tutta la storiografia
Considera questi alimenti ridicoli e risibili
Gregorio Magno
Io mi definisco prima dicevo la carica d'accordo ma mi definisco un dilettante nel senso che mi diletto delle cose che faccio è questo però è anche un un tema molto pericoloso
Vi leggo un passo
Brevissimo
Noi
Abbiamo una forma di governo che non imita le leggi altrui poiché il noi siamo d'esempio e non copiamo Service mentre gli altri
Il suo nome e democrazia perché lo Stato e dei molti e non dei pochi
Tutti sono uguali di fronte alla legge le cariche pubbliche sono date cittadini migliori
Vi porto sulla strada o i Ari storie quindi non è un contemporaneo
Non ad una categoria di privilegiati non ad una categoria di privilegiati la nostra Amministrazione può essere controllata da tutti e tutti sono liberi di esporre la loro opinione
E qui e il passo focale
La nostra città e aperta a tutti il forestiero non è mai scacciato ed ha sempre potuto vedere e di imparare approprio aggio
E quel cittadino che non prende parte della vita dello Stato è stimato da noi ozioso e uno
Non è un editorialista di un giornale
Non è un collega di Gianfranco Fini
E Pericle
Due mila quattrocento anni orsono
Ripeto
La nostra città e aperta a tutti Attene e il forestiero non è mai stato schiacciato da sempre potuto vedere
Vedere e imparare a proprio agio
Non abbiamo scoperto nulla si diceva poco fa e i sistemi sono sempre gli stessi basta conoscere e cercare di applicare questo non vuol dire che sia indolore
Il fenomeno di integrazione
Ma è un fenomeno che costante della nostra storia quando
Si fa riferimento al fatto che noi siamo stati emigranti Ellis Island e via discorrendo lo sappiamo
Ma io porto la provocazione più indietro nel tempo
Come mi ha suggerito proprio Presidente
Vogliamo scendere di qualche dico vogliamo scendere di qualche centinaio di anni bene la nostra società occidentale
Dalla quale andiamo fieri io personalmente amo
Senza retorica la parola patria
E mi scuserete se ogni tanto appunto lo dico chiaramente anche nelle mie trasmissioni quando faccio l'altra parte di quella parte mediatica
Ecco se ne facciamo un salto indietro nel tempo e arriviamo
A duemila e settecento anni orsono pertanto e
VIII secolo avanti Cristo
Da noi sulle coste sulle nostre coste arrivano a frotte di banditi
Banditi vuol dire messi al bando
Coloro i quali in Grecia erano banditi cacciati
E vengono da noi
Vengono da voi e danno
A torto o ragione prendetela come volete a torto o ragione fondano la nostra civiltà occidentale la Magna Grecia per capire la cultura appunto la cultura del sud
Che
Non me ne voglia nessuno
Le mie origini sono io sono romano di origine napoletane non me ne voglia nessuno la cultura del sud
Matrice Matrix della grande cultura classica
E questo è un fatto che difficilmente si può
Si può disarticolare e non so se
Ancora oggi viviamo di grandi tradizioni
Pensate al compianto a volte nelle parole c'è tutto amo la parola per questo
Compianto significa piangere insieme
Le lamentazioni delle presti che di cui parlavo mero
Sono i funerali attuali che ancora oggi prevedono la lamentazione congiunta il compianto piangere con
Che è un atto altissimo di umanità
è un atto di compartecipazione di condivisione di un
Lutto o di un transito perché anche questa è un'altra folate non società contemporanea quando pensa che il mondo antico il mondo romano non credesse alla psiche all'anima
Seneca parla di un mondo dopo il mondo
è infatti stato accusato di essere cristiano accusato
Ecco
Ma io credo che ognuno di noi abbia un minimo di dimestichezza
Con il grandi poemi epici con i grandi poemi omerici con
L'opera di Virgilio
Bene l'immagine che viene tramandata
Di
ENEA
Che porta sulle spalle il padre Anchise
E porta per mano il figlioletto Iurlo Ascanio
Non è l'immagine
Di un
Trans migrante
Di una persona che va cercando altrove
La sua radice
Visto che la radice storica la patria giustamente il presidente finisce patria terra dei padri la terra dei padri era Ilio per ENEA deve cercare un'altra patria altrove non sarà mai accettato subito
Sarà accettato dopo
Nella grande letteratura etica c'è
La cronaca dei nostri giorni
Enea prima va nel nord Africa
Dove trova una regina particolarmente disponibile risultato perché è un bell'uomo ma perché dice tu hai sofferto i miei mali quindi io ti devo ospitare non vi voglio rompere la testa con la citazione esatta ma dice esattamente questo di donne accogliendolo
E quando ENEA manda l'ambasciatore ha Didone dicendo ma guardano e vorremmo dobbiamo continuare il viaggio ci ospiti
Lei dice sostenendo sapendo avete sofferto tanto è giusto che io vi ospiti lo straniero in casa mia è sempre ben accetto
è una cultura sufficientemente antica e sufficientemente moderna
Questo non vuol dire che non ci siano stati dei conflitti al punto che lo stesso ione ambasciatore di ENEA dice
Leggina ti prego
Non dare fuoco allenati
Alle nostre navi il che significa che evidentemente c'era quel caso che arrivando in una terra e non qualificandosi arrivando in maniera ostile arrivando attenzione non inermi senza armi
Inermi appunto
C'è il rischio di essere ributtati a mare
Alla bisogna arrivare inermi bisogna arrivare come ci insegna la cultura classica a braccia aperte le braccia aperte perché ci si abbraccia e ci sembra c'è perché dimostrando le braccia aperte vuol dire che non hanno armi dalla parte né dall'altra e quindi ci può abbracciare e quindi si può dare seguito
Con l'abbraccio alla costruzione di un qualche cosa sua braccio fondato
La grande cultura classica parla in questa direzione
ENEA arriva prima a Cartagine poi scende con Yul o con il suo figlio letto quindi l'immagine che chiara a tutti il vecchio sulle spalle il figlioletto per mano e dietro e masserizie
Cacciato dalla sua città distrutta
Queste
Cioè non devo spiegare mi pare no arriva in Italia e lì c'è una lotta per non volere questo signore lì
è questo ricorda fin troppo da vicino le problematiche che possono essere aperte da questo tipo di migrazione da questo tipo di
Di
Di situazione che per quanti sforzi si faccia però l'ho detto prima parlando della Magna Grecia
E fondante della nostra civiltà occidentale
La nostra civiltà occidentale e fondata su questi miti sto raccontando storie come se fossero
Storie reali so perfettamente che non lo sono e grande letteratura ma la grande letteratura non è mai letteratura di fantasia
E poi volendo fare l'archeologo
Ricordandomi di essere stato un archeologo vorrei ricordare questa magari cosa che si sa di meno infortunati Siniscalchi effettuati nel settantasette alla linea o vende trovata una tomba vuota cenotafio
E questo cenotafio molto grande accanto al fiume in unico dove si immaginava l'unico un piccolo fiume che sta là vicino Lavinio dove si immaginava che ENEA fosse stato
Preso in cielo il che vuol dire non vuol dire che quella tomba di ENEA vuol dire che qualcuno quello che ha costruito questa tomba
Pensava
Riteneva
E lì fosse passato questo signore quindi è un'immagine forte radicata non è storia reale e storia racconti data ma è storia che cosa in che cosa riferisce questa storia riferisce un fatto che sappiamo sappiamo che da sempre da oriente a occidente ci si è mossi
Sappiamo che da sempre dall'Asia minore dalla Grecia dal nord Africa sono venuti da noi
Nella terra del sole della primavera e hanno con noi fondato una città la nostra civiltà occidentale
Un salto avanti
è un salto nel quale credo profondamente
Piccolo salto avanti e mi fermo presidente perché
I temi politici sono molto più pressanti dei temi culturali e questo lo so io sono
A Lorenzetti ma siamo anche questo è il consuntivo e come noi nel due mila uno con voluto qua con la RAI
è
Temi storici e grande pellegrinaggio
Amo
La storia dei pellegrini
Perché nerastro dei pellegrini ed è peregrina Jo c'è
Ingaggiare per un ideale
Il viaggiare per un ideale
Leggendo le cronache di questi signori che vengono in Italia vengono da noi per un ideale e poi da noi vanno a Gerusalemme
E non immaginiamo che innanzitutto fossero viaggi va beh che anche i nostri tutte le valigie che si perdono son viaggi abbastanza disagiati
C'è stato il mio Sindaco
Patterson le valigie durante un diamo anche il nostro Assessore alla cultura persone ha perso le valigie durante un viaggio ecco i pellegrini viaggiavano senz'altro in
In maniera molto più disagiata di queste
Ma è stato questo grande movimento ecco per questo sorrido talvolta quando
Si ci si pone il falso problema delle origini cristiane dell'Europa no sa nulla
è un movimento collettivo fatto di pellegrinaggi di studenti che vanno girando per l'università e creano la cultura del Medioevo la cultura centrale del Medioevo fatta di viaggi non per necessità molte fughe dietro gli eserciti ma sono tutto per credere
Si va a Roma per andare a vedere
Toccare con mano le tombe dei martiri le chiese quindi si viaggia per un'idea
Bene che veniva inerme Pellegrino si presume venga inerme
Veniva accolto sabato
Portato per mano fino alla metà destina fino a destinazione finale molti non tornavano più restie fissavano residenza altrove Roma era una città della capacità dell'accoglienza
Che poi nei secoli successivi non voglio fare una cartolina buonista sia diventato anche un affare sto parlando del Quattrocento del Cinquecento del certo industria che si è anche sviluppata sapete istruzione una cosa l'uomo e un'altra no quindi
Noi pensiamo restituzioni sempre che ci riferiamo a quelle alle idee e alle istituzioni degli uomini a volte sbagliano versano sbagliate
Sanno anche talvolta di sbagliare dicevo i pellegrini venivano tenuti in palmo di mano al punto che venivano rimesse con indulgenza
IP d'urgenza i certi peccati senza individuerà aiutato quindi concetto di grande accoglienza
Di grande solidarietà
Ed ecco perché arrivando il Pellegrino la Francigena fino a Monte Mario prima e si affacciava sul balcone di Monte Mario sotto e vedeva la basilica vaticana caldamente non aveva la cupola ma era una grande basilica cinque navate fa tra Costantino la vedeva sotto prendeva
Fiato
E Think sacra Roma salutata e qui da qui ti posso salutare Roma e diceva all'ultima preghiera quale la preghiera del Pellegrino
Che era un ringraziamento a chi vale d'accordo al Padreterno e dire che è scontato
Ma tutti coloro i quali
Lo avevano aiutato per strada perché per strada il Pellegrino dovrà essere aiutato accolto rifocillamento e fatto transitare
Sì c'era anche chi sfruttava questi viaggi
Però delinquenti è un altro tipo di banditi dei taglieggiatori che lì i perquisivano li volevano taglieggiati faccio paga il pedaggio ma queste sono le eccezioni della storia che vanno confermando la regola
Regola qual è
E quella con cui ho sentito chiudere la bella relazione del Presidente bella relazione di chi mi ha preceduto del Presidente sia al Presidente Olivero il Presidente Fini
Signori e
è tutto scritto
C'è tutto
E per chiuderla proprio con quel personaggio protetto Peric le
Chi parla di Pericle non l'ho detto e Tucidide questo grande storico Greco che racconta e vede i discorsi più o meno come sono come si sono svolti
La storia
Per Tucidide
Siamo due mila quattrocento anni fa orsono e questa
Dematté nei sei
Il tema te hai sei un'acquisizione
Per sempre
Ma allora
E agoni SMA e stoppare Crema cure in
Piuttosto che una gara per l'ascolto di un momento
E la storia c'è anche la cronaca la storia è tutto
E qui c'è la parte ludiche Garlati me che mi fa pensare che evidentemente anche Tucidide parlando dell'ascolto di un momento
Si ponesse il problema dell'ascolto
E dello share
E per cui
Sì perché le opere venivano lette per cui si erano José e la gente se ne andava e siccome ho visto che tutto sommato non ho causato tante defezioni vuol dire che queste cose tutto sommato sono state gradite grazie
Grazie al professor broccoli per averci condotto in modo così piacevole gradevole ma anche rigoroso
Lungo le radici classiche ma anche di quel Medioevo ingiustamente bistrattato
Della cittadinanza moderna ora do subito la parola al presidente Giuliano Amato del quale
Naturalmente non sto a ricordare cursus honorum politico non lo conosciamo molto bene
E lo ringrazio perché qui presente all'incontro nazionale di studi reati per la seconda volta ricordo soltanto
L'attuale titolo del Presidente Amato che appunto è stato nominato Presidente dell'istituto trent'anni
A lui abbiamo chiesto di parlarci della cittadinanza come fondamento vera democrazia politica ed economica prego Presidente
Bene vi ringrazio per avermi invitato anche questa volta
E in affetti
Tra cittadinanza e democrazia agisce un nesso assolutamente inscindibile
Ma un nesso state attenti ambivalente perché voi della cittadinanza parlate bene e parlate male infatti bene a farla nel bene e fate bene a parlarne male perché
Un concetto che reca in sé due tracce fondamentali della vita di relazione una è quella del riconoscimento dei diritti l'altra è quella dell'esclusione dai diritti
E allora il tema del nostro tempo oso dirlo poi lui vi dirà che il tema è sempre stato tante quello di trovare un punto di equilibrio
A chi possiamo nonché riconoscere i diritti che abbiamo a chi dobbiamo riconoscere i diritti che abbia
La prima implicazione
è quella del conferimento dei diritti io ricordo il mio primo Ferragosto da Ministro dell'interno
Anziché passarlo al Viminale chiuso lire decisi di passarlo in giro in luoghi che avessero un qualche significato simbolico
E tra questi scelsi uno dei più grossi campi nomadi di Roma
Dove accompagnato dal sacerdote che prendeva cura di queste persone mi trovai rapidamente circondato da nugoli di bambini e bambine in particolare
Ed una bambinetta che avrà avuto Borne anche dieci anni forse forse anche meno
Guardando lei amiche forze compagna di scuola mi chiese e a me quando me la dai la cittadinanza perché loro ce l'hanno
Insomma è banale dirlo è un po'retorico di Roma mi colpì molto questo fatto perché
Lei non aveva letto Anna fare niente però aveva in testa esattamente il CREL frase di Anna che tu hai ricordato poco fa
Che il diritto di avere i diritti che ruotava attorno alla vere la cittadinanza
Lui così insomma il giorno che gli storici si occupassero di questa vicenda potrebbero scrivere che quindici giorni dopo venne depositato alla Camera un disegno di legge che portava la mia firma
E che prevedeva l'assist la cittadinanza anche per quella bambina Roma
E quel disegno di legge
Potenza delle coperture dei Ministri dell'economia
Ebbene la copertura
Con grave ritardo rispetto al consenso che aveva conquistato in Parlamento e che spero si riproduca ora
Nei confronti della nuova proposta assai simile e la legge
L'altura affini senza che quella copertura potesse essere utilizzata va bene ma questa la stravaganza
Della storia
Nottate
E vado un po'più dentro che la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo quella del mille novecentoquarantotto
Che quindi riconosce a ciascun essere umano in quanto tale la titolarità di diritti
In fondo osiamo tutti i figli per lo stesso di io può apparteniamo tutti alla razza umana mettetela come volete ma questo elemento di fondamentale i dei ditta
Ci unifica e tuttavia la stesse dichiarazione universale dei diritti dell'uomo all'articolo quindici afferma per la prima volta nella storia il diritto di ciascun essere o meno ad avere una cittadinanza
Ah non esserne arbitrariamente privato perché perché in ogni caso
C'è un'appartenenza comunità per le quali in un modo o nell'altro si fa parte di chi che diventa determinante per una serie di diritti certo si è
Che la lettura di questo articolo della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo vi fa capire
Come sia ambivalente dentro dissi i le concetto di cittadinanza storicamente
In Europa si lega alla nascita della democrazia perché
Legato come alle vicende del centralizzazione dello Stato nazionale completata poi dalla rivoluzione francese che introdurrà
Gli elementi della democrazia liberale in Europa
Viene a significare non tanto e non soltanto affermazione della possibilità di avere diritti ma
Di status comune
Lo status di cittadinanza e quello che assicura che tutti quelli che appartengono ad una data comunità hanno tutti gli stessi diritti
E se voi andate a quegli anni vi accorgete come appare progressivo questo nuovo concetto di cittadinanza
Supera la differenziazione giuridica che prima c'era tra città e città
Tre eccetto eccetto tra corporazione corporazione i i
Immobili e il clero insomma il primo il secondo stato del premio evoluzione francese
Erano il primo il secondo non soltanto perché ci arrivano più soldi del terzo ma perché è giuridicamente illegalmente avevano diritti che il terzo non aveva quindi
Il terzo stato che si rende protagonista della rivoluzione
E essendo degli stessi diritti a tutti appare per questo fondamentalmente portatore di democrazia
Ed è questa idea curiosamente espressa dal sei ieri oggi facciamo sfoggio di citazioni l'uno con l'altro cercando disperatamente quello dopo una che non è stata fatta da quello prima
Anno e mezzo è venuta in mente il piedistallo inseguendo che non era predisposta chiusi
Spero che non ce l'abbia lei questa
Le chiedere a me importa tra via non volendo che immagina
Questa è un'azione comune una sfera
Sulla quale stanno tutti i cittadini che sono tutti nella stessa posizione eccome
Era curiosa quest'idea della sfera ma
Dava l'idea di una
Entità continuità
Tutti i punti della quale sono in qualche modo
Fra di loro eguali
Quindi
C'è questo elemento progressivo no ecco io non sono di terzo da perché appartengo
Ma
E c'è questo questa specie di di di di tarlo dentro questo concetto nottate ci anche in uno dei più grandi egualitario della storia che era russo
Insomma russo e l'eguaglianza sono due facce della stessa medaglia per quello che abbiamo studiato
Russo era orgogliosi ISSI Montella sua cittadinanza ginevrina
Il diritti i privilegi che gli venivano dall'essere cittadino di Ginevra
Per lui erano importanti lui avrebbe dovuto in qualche modo sputa ARCI sopra se posso essere volgare insomma per essere
Coerente con
Con l'idea del tempo ma lui era
Quindi stretti
Elemento c'è dentro ora però attenzione
Qui c'è un punto chiave che ci deve essere chiaro
Perché ci rendiamo conto del binario sul quale si è collocata all'Italia
Che non è il binario di tutti i treni del mondo mai il binario nostro e di qualche altro Paese ma non è il binario di altri Paesi perché
Questa fondamentale ambivalenza del concetto di cittadinanza
Fonte di diritti e ragioni e di esclusione da diritti allo stesso tempo è un'ambivalenza che storicamente si risolve in modi diversi
A seconda delle culture che prevalgono nei diversi Paesi
Per farla breve a seconda che l'idea di nazione
Che è un'idea elitaria che viene formata dalle élites
Che attraverso questi idea realizzano comunque delle finalità sia un'idea appena letta ossia legata alletta rosse sia esterno nazione
Noi siamo sul binario della retta in un'azione
L'idea di nazione che esce dalla rivoluzione francese e l'altra un'idea che noi siamo abituati ad attribuire agli Stati Uniti
Alle eccezionali ISMU americano
L'idea del nazione e che nasce
Avendo la missione di assicurare a tutti la libertà che si sono procurati fondando la coloro che sono andati affondarla
Questa è l'idea
Di in azione americana noi americani siamo nati per essere liberi e Pepe e per portare la libertà del mondo quindi chiunque viene da noi deve godere della nostra libertà ed ecco
Che di qui
La cittadinanza viene fuori prevalentemente come ius sorrisi
Come diritto che figlio dell'essere participio e di quella comunità territoriale
è la stessa idea che anima i rivoluzionari francesi e la Francia napoleonica
E la Francia napoleonica tant'è vero che
Mi scuso ma questa citazione è inevitabile che Michelin famoso storico francesi e del storia della
Lance della Rivoluzione francese parlerà della Francia come madre gloriosa che non è solo la nostra e che deve consegnare ad ogni nazione la libertà
è la stessa idea dj affermazioni
è la stessa idea di nazione americana certo ce l'hanno anche i francesi sirena
La nostra idea di nazione non è così la nostra idea di nazione e l'idea della italianità
Come in Germania
E noi riteniamo un elemento essenziale della nazione quello che in tedesco si chiama lo spirito comune del popolo il Folies che manche afta
In realtà si distinguono proprio due tipi di comunità la comunità territoriale e la comunità etnica
La prima e la fonte di una cittadinanza chi è imperniata sullo ius soli la seconda è imperniata sulla
Su una cittadinanza che deriva dallo ius sanguinis tu appartieni e tecnicamente a questo gruppo e quindi
Sei partecipe della cittadinanza
Notate che
La Francia di quegli anni a esattamente le discussioni che si è cominciato a fare in Italia quando si discuteva il mio disegno di legge
E che ora si è fortunatamente ripreso a discutere su iniziativa del Presidente Fini io ricordo sono andata ritrovarlo che
Mentre si faceva il Codice napoleonico
Napoleone che come è noto partecipava attivamente ai lavori di approntamento del suo codice con un singolare interesse al diritto di famiglia che
Curioso per un per uno che passava il tempo sui campi di battaglia ma aveva una famiglia numerosa e complicata quindi probabilmente pensava
Visto che faceva un Codice
Chissà che non ci fosse un conflitto di prudenza ma non lo so
Non voglia ecco
Con i napoletani è tenuta una storica speciale
Lasciamo da lì
Lui diceva beh e un bambino che nasce in Francia e francese
In realtà lui aveva un interesse così io lo lo prendo subito a fare il servizio militare
Realtà ecco questa era l'idea di allargare la leva
E a altri diceva no quello che io
Mi ricordo di avere sostenuto senza saperlo allora usando parole dette
Da francesi dell'inizio del del del del diciannovesimo secolo mentre discutiamone cioè masse se una coppia capita in Francia
In un viaggio
E poi ha intenzione di andarsene e le nasce il figlio mentre in Francia che senso ha che diamo a questo figlio la cittadinanza francese
Io avevo in mente le coppie all'Istituto universitario di Fiesole che io frequentavo settimanalmente chi avevano spesso dei figli fiorentini e che poi se ne andavano dicevano
Il gol quando i genitori sono stati in cinque anni in Italia e quindi questo dimostra che si stanno ora di canto ovvero che il bambino ha già studiato è stata cinque anni allora gliela diamo
Esattamente la stessa discussione
Con Napoleone che faceva l'estremista per ragioni militari che in realtà
E l'apposizione che uscì nel Codice Napoleone fu quella che sostenevo io e che mi pare che coincida con lattuga cioè quando c'è un radicamento quando ci sono questi cinque anni
Poi naturalmente noi prevedevamo sia diciott'anni questo ragazzino ragazzina non la vuole la può rifiutare perché noi gliela diamo permetterlo
A pari condizione con gli altri bambini ma la cittadinanza non è un obbligo insomma e quindi SS
Se non la vorrà
Ora
Noi siamo stati sempre molto lontani da questo tipo di posizione
Ed essendo come i tedeschi appunto storicamente su un letto no nazionalismo sul nazionalismo legato su una nazione legata a letto no
Noi e siamo stati
Particolarmente larghi nell'ammettere la cittadinanza per chi avesse sangue italiano anche alla terza
Particolarmente invece resti a darlo a chi entrava a far parte della comunità dite
Ma
Qui si pone la seconda grossa questione legata al tema che mi è stato assegnato cioè al rapporto tra cittadinanza e democrazia
Che non è esaurito evidentemente dalla democrazia uguali diritti cittadinanza uguale password per a vere almeno l'insieme complessivo dei diritti
La democrazia
In un'altra chiave Gary liberazione di chi governa
Da coloro che sono governati e responsabilità di chi governa nei confronti di coloro che sono governati
La democrazia e dal punto di vista non dei diritti dei cittadini ma delle relazioni di governo
Fondamentalmente questo e si distingue dall'autocrazia esattamente per queste due ragioni
Perché essi dipende si è esprime letti
Dal popolo che si risponde al popolo
Ma da chi è fatto il popolo da cui si è eletti e a cui si risponde
Da coloro che
In qualunque parte del mondo condividono lo stesso sangue
O da coloro che fanno parte della comunità territoriale e su cui quei governanti governa no questo è un punto chiave
Perché se c'è un tratto che è rimasto per ora dirimente dei sistemi di governo pubblico rispetto ai sistemi di governo privato
E che il governo pubblico è riferito a un territorio
Il territorio è uno degli elementi essenziali delle istituzioni pubbliche non necessariamente di quelle private ma di quelle pubbliche è tuttora così
E allora
E
Larghe minus altro
O è
La comunità territoriale
Vi faccio notare
Che un grande studioso di molti anni fa
Che si chiamava Maritain
E di cui mi sono stato chiesto più volte se è stato messo all'indice o per quale ragione tende ad essere ignorato così gravemente pesantemente come accade in questi anni
Distinte distingueva tra la comunità natura la comunità e la società
E diceva che le comunità esistono in natura e connettono coloro che hanno un legame che consideriamo naturale
Sono membri della stessa famiglia di sangue parlano la stessa lingua hanno gli stessi mitili le stesse tradizioni
Ma la società è un'altra cosa diceva marittimo
La società e l'insieme di tutti coloro che vivono su un medesimo territorio in me condividono le regole
E allora le singole comunità devono adattarsi l'una all'altra perché ciò che esso uccide tassa razionale e la società che le mette insieme non è la comunità delle tradizioni che hanno accomunato alcuni di noi
E il bene comune
Aggiungeva Maritain non è il bene di una singola comunità ma il bene della societas
Anche qui non c'è tantissimo di nuovo
Un grande sovrano indiano mussulmano
Il gli anni in cui da noi si bruciava Giordano Bruno
Scriveva lui mussulmano per il proprio Paesi e per il mondo
Nessuno sia inquietato a causa della religione e a ognuno sia concesso passare a una fede che gli piace
Era mussulmano peccato ci forse di quattro secoli fa ma
Ebbene ricordarlo ai nostri amici russi urbani
Che nella loro tradizione
C'è questo e quindi sono ancora in condizioni
Di ritrovarlo
Ecco la democrazia pone drammaticamente questo tema pere che
Se io faccio parte di una comunità territoriale
E non sono in condizioni
Di eleggere chi governa e di essere il terminale della responsabilità che costoro hanno nei confronti dei governati quella una democrazia incompiuto
Allora se in una comunità territoriale viene negata la cittadinanza attiene danni partecipe
E a chi paga le tasse regolarmente ed annualmente che era secoli addietro
Il presupposto per mandare i propri rappresentanti nei Parlamenti non c'è soltanto una cittadinanza incompiute c'è una democrazia incompiuta
E la democrazia quando è incompiuta negli assist
Io
Non ho mai pensato cd
Questo problema si potesse risolvere riconoscendo il diritto di voto a prescindere dalla cittadinanza
Perché sono come
Come canto è convinto che la cittadinanza cosmopolita non è possibile
Che il cosmopolitismo presuppone che ciascuno di noi abbia un suo ambito un suo abitate che sia cittadino di qualche parte del mondo
E allora
Come canta diceva ci potrà essere la federazione in nome della pace della Repubblica e del mondo
Ma allora ed estendere la cittadinanza per realizzare questa chiusura del ciclo
Mi fermo qua perché ho già esaurito i miei minuti
Ci tengo a dirvi una cosa
In nome di tutto questo
Io ho firmato un protocollo con la Libia che non prevedeva i respingimenti in mare aperto di chi abbia il diritto ad essere
Lo dico
Sommessamente
Perché
è giusto che l'attuale Governo richiami quel mio protocollo come antecedente di quello che è avvenuto facendo
Ma è sinceramente non giusto che tutto quello che poi è stato fatto sia fatto risalire a quel protocollo
Quel protocollo serviva
A
Controllare
Il confine nord della Libia
Ma doveva essere parte di un disegno che aveva altri due elementi il primo era un aiuto alla Libia sul fronte sud
Dove arriva moltissima gente che comunque tra e alla quale bisogna trovare una collocazione
Il secondo era una collaborazione nostra con l'organizzazione
Internazionale delle migrazioni
Per trovare quelli giunti in Libia con diritto d'asilo e farli venire in Italia in Europa perché questo è un loro diritto
Io mi auguro che ora la protesta italiana nei confronti dei dell'Europa sortisca questo effetto che l'Unione europea si senta impegnata a fare questo esercizio
Perché noi non possiamo nasconderci dietro un argomento che c'è
Impedire i viaggi della morte nel Mediterraneo organizzato dai criminali per chiudere gli occhi davanti alle centinaia di persone
Che non possono tornare nel nostro Paese a cui la nostra coscienza che la nostra Costituzione
Attribuiscono il diritto di essere ricevuti da noi il diritto non affidati alla nostra carità ma alle leggi della nostra democrazia
Bene
Grazie grazie di cuore alla
Al Presidente Amato per questo importante anche intervento che ha fatto che come avete potuto notare ulteriormente ha contribuito
Al
Chiarimento appunto del del tema che stiamo affrontando salutiamo ora il presidente della Camera Fini che
Si lascia non
Non prima di averla ricevuto anche un piccolo
Omaggio da
La signora Maria alcuni bambine
Per ovviare che
Vogliono portare un è un simbolo un'immagine di del segno va dello SMI largo rossa e il simbolo il simbolo religioso ma anche un grande simbolo civile del del Perù
Questo signore dei miracoli noi speriamo davvero che sia capace di fare il miracolo
Di apparire il nostro Paese
Ringraziamo aprire il nostro Paese all'accoglienza aprire il nostro Paese a una riforma che dia cittadinanza tutti grazie