Festa dell'Unità di Perugia - Presentazione del libro "Noi" di Walter Veltroni

Buonasera a tutti e benvenuti alla sanità democratica
Io sono a sarà distacchi e se non membro dell'esecutivo comunali del PD di Perugia
Questa sera abbiamo
Lo no aree di ospitare le grandi personaggi il primo giornalista perugino errata noto non soltanto i perugini gli annunci direi
è il secondo francamente poco disponiamo di presentazioni l'onorevole Walter Veltroni
Dunque questo panico nel corso di questi dieci giorni ha visto il susseguirsi di diverse iniziative politiche anche domani sera con Piero Fassino
Sei mesi parliamo di letteratura parliamo dell'ultimo libro di Walter noi
Che in realtà a mio parere è sulla molto però dalla semplice narrativa perché in realtà delibera emerge chiaramente un interesse in attenzioni un amore nei confronti di tutto quello che lei non sono Paesi ma non solo era altane confronti di chi Paese lo abitano vive lo costruisce lo ricostruisce questo giorno dopo giorno anno dopo anno a generazioni dopo generazioni
L'Italia fascista e l'Italia del boom economico degli anni sessanta in Italia del terrorismo e degli anni ottanta tutte queste sono Italia
Ed è importante secondo me ricordarle per finalità per ricordarle importante conoscerle perché soltanto attraverso questo possiamo
Capire che tipo d'Italia siamo e che tipo d'Italia do vorremmo anzi vogliamo essere se non ci siamo stufati una volta per tutti di essere ricordati terra la pizza il mandolino la mafia Mussolini prima ed erano stranieri emesso o se invece non è arrivata veramente il momento di essere
Ricordati garantito ricostruirlo questo futuro e guardate non soltanto per chi come mi ai giovani adesso ma anche per chi adesso non c'è chi sarà giovani quando io non lo sarò più
Io potrei dire molte cose perché il libro inalterato molti spunti di riflessione politica chiaramente passo subito la parola però ecco forse il fatto che
Si era venuti fuori tanti spunti non solo i danni
Di riflessione politica ci fa capire che forse tante cose possa essere chiamate politica quando c'è la voglia i fari di costruire di crescere e non soltanto quello che accade dentro un'aura il Parlamento e dentro una sarà ripartito
Ad ogni modo mi taccio almeno per il momento e passo subito la parola giganti di lei
Grazie
O io cercherò di dire rapidamente che cosa diciamo
Mi è piaciuto di questo libro che cosa il mio accordo quali riflessioni e ho fatto e dirò subito una cosa che quando mi capita di sul di ripresentare vivi non dico mai cioè nel senso che lascio poi dopo alta al dibattito se ma mai leggiamo questa conclusione però questa volta lo veramente mi sento di dirlo comprate questo libro e leggetelo perché con l'ha fatto io
Solo per l'autore ma
Perché davvero un libro molto interessante che idea
Non solo spunti di riflessione sui momenti politici più importanti che
Abbiamo passato in questi cinquanta sessanta
Qui anni ma contiene anche nelle pagine veramente molto esordì emozionanti e la cosa più emozionante come dire che questo uniti di Libero
Questo libro noi parla davvero di noi cioè parla di voi parla della vostra esperite le esperienze che avete
Probabilmente vissuto e che comunque avete attraversato in diverse fasi della vostra età
A un libro che non è propriamente un libro di politica l'ha già detto sarà questa ma pensare questo ma
è un libro dove c'è sicuramente dentro tutta l'idea per così dire veltroniana di una bella politica
Anche l'idea o forse il sogno non lo so di un Paese come dovrebbe essere d'Italia e che invece non riesce a destra non a caso questo libro è stato dedicato da
Da Veltroni ha una grande personalità del Novecento come Vittorio Foa
Il noi
Del libro innanzitutto va detto non è soltanto un pronome anche se molto un pronome collettivo un pronome plurale
In questo molto distinto leggiamo da lì io ho perché no questo credo che sia una delle cose
Più interessanti più belli del libro avanti noi e anche il cognome della famiglia che protagonista di questo libro una famiglia che attraversa
La storia di quasi un secolo avvenimenti tragici che hanno segnato o la storia di questo Paese che vengono visti attraverso gli occhi di bambini o gli adolescenti insomma quattro generazioni di questa famiglia mi sembra che un'altra delle cose molto belle del libro che io vorrei sottolineare poi
Magari spero che anche Walter e su questo dica qualcosa che questi bambini o ragazzi adolescenti
Attraversano questo secolo guardano cose il più delle volte terribili ma non perdono l'innocenza cioè mantengono la diciamo la purezza che anche proprio la
La purezza dell'infanzia
E per questo dico che
In qualche maniera questo libro evoca un'Italia un Paese che che vorrebbe che ha sognato forse anche come leader politico prima
Diciamo di questa fase in cui è diventato profondamente scrittore
Veltroni lo dico sinteticamente più rapidamente possibile non la trama diciamo ma alcuni aspetti
Di questo libro si comincia dalle tragiche giornate del quarantatré è ambientato a Roma c'è il primo dei protagonisti dei quattro
Diciamo le quattro occhi con cui sia attraverso la storia d'Italia questo bambino che si chiama Giovanni assiste al bombardamento di San Lorenzo a Roma e diseconomie sono pagine veramente
Scritte con grande intensità siamo alla fine l'atto finale del fascismo che poi si trasformerà nei mesi successivi in
Una sequenza di avvenimenti ancora più crudele che vengono anche questi descritti con grande intensità
Nel libro come per esempio errato il di il rastrellamento degli ebrei
Ecco poi si passi fa un salto di quasi vent'anni si passa alla sessantatré protagonista un altro bambino il figlio di quel bambino
Perché abbiamo visto sotto le bombe e questa
Secondo me è la parte diciamo più positiva di questo libro per il libro attraversa dicevo delle epoche e ogni anno segna un una ogni anno che viene preso un compito che viene descritto segna un'epoca già il quarantatre
Cioè il sessantatré ci sono gli anni ottanta e poi c'è un futuro ipotetico sul quale chiede cercherò di chiedere qualcosa a Veltroni che
Che insomma come dieci fa saltare non al presente ma a un ipotetico due mila e venticinque dicevo ci sono gli anni Sessanta che forse poi su questo vorrei chiederle una cosa precisa Walter sono gli anni che noi probabilmente noi che ho più o meno abbiamo oggi cinquant'anni abbiamo vissuto con maggiore
Intensità e sono quegli anni in forse in cui questo Paese aveva una speranza maggiore sono gli anni è vero che un certo benessere e di dell'inizio di un certo benessere ma ce ne sono anche gli anni
Della speranza poi si salta la fase successiva il capitolo successivo il momento successivo sono
Da Tatò nata negli anni Ottanta sono gli anni
Del terremoto in Irpinia anche il protagonista descrive gli anni del terrorismo gli anni in cui si sfascia sì si sfasciano le famiglie e le coppie
Però diciamo il senso della famiglia molto forte molto radicato alla fine le famiglie vincono sempre l'ultimo capitolo dicevo parla di una
Adolescente che vive in un mondo appunto nipote attico futuro non
Come dire all'amata Eriksson frutto di un futuro terribile ma un futuro dove c'è tutto tutto è sotto controllo c'è una spinta all'individualismo al
Diciamo al vivere attimo per attimo senza una prospettiva in questo secondo me anche molto significativo
E quindi dicevo si parla di un passato più o meno recente e poi di un futuro non c'è in questo libro uno sguardo sul momento sull'oggi è questo
Magari una cosa che poi chiederò
A Veltroni
Comunque sia al di là della della trama di là delle cose contenute in questo libro veramente devo dire che un libro che riguarda
Tutta diciamo diciamo tutta la nostra
Storia che abbiamo vissuto in questi anni e poi ecco c'è un'altra cosa che voglio sottolineare c'è proprio con grande abbondanza tutto quello che rappresenta
Per
Chi lo conosce o comunque per chi l'ha sentito
Qualche comizio perché gli ha sentito fare quel corpo il qualche discorso cioè dentro
Diciamo senza
Come che con grande abbondanza tutto
L'immaginario veltroniano dai suoi mitica n di
Anche Papa Giovanni ventitreesimo ma anche gli oggetti che hanno costituito probabilmente se per lui qualcosa di importante uno una macchina un certo tipo di macchina un certo tipo di musica perché è un libro pieno
Di citazioni musicali di canzoni che hanno accompagnato la nostra giovinezza quegli anni
E ci sono gli oggetti per esempio c'è un mangia nastri che per questo bambino è lasco una specie di scoperta del mono insomma c'è dentro davvero tutta la personalità e di Veltroni
Ecco mi piace concludere perché anche questo fa parte
Di quello che
Delle cose che ci ha trasmesso
Veltroni attrice poi la passione per il calcio per i ciclisti che sono sempre quelli che non arrivano mai primi mal però che hanno una grande forza da anni una grande Trib determinazione la cosa che trovo molto carina che nel due mila venticinque in un mondo totalmente cambiato l'unica cosa che rimane certa ferma che Manzi muove da com'era e la Nutella
Presente la protagonista diciamo di quest'ultima parte del
Del libro a affonda le dita nella Nutella come facevano i ragazzini degli anni Sessanta quindi la Nutella una delle poche certezze che
Che ci rimangono allora io ecco voluto per chi non lo conosce sintetizzare il più rapidamente possibile l'IVA adesso lascerei ovviamente la parola a Walter che
Sicuramente sarà saprà spiegare con la sua
Capacità comunicativa quello che c'è al di là delle cose nel l'animali di questo libro e ecco prima di parlare di cose che
Un po'accennato vorrei fare un forte una domanda banale ecco con quale di dei quattro protagonisti bambini o adolescenti delle quattro parti del libro ti riconosce di più con quale ti sei sentito sentito più in sintonia
Grazie intanto buonasera a tutti grazie anche a Giuliano Giubilei per essere qui per aver
Parlato del libro così dall'interno recante grazie per l'introduzione
Questo libro è una storia italiana è una storia d'Italia
La storia di una famiglia come Giuliano ha detto
Di una famiglia umile
Il capostipite di questa famiglia file
Il maggiordomo nella casa di un gerarca fascista nei giorni terribili del quarantatré
Sua moglie fa la bidella i suoi figli vanno a scaricare le cassette di frutta mercati generale
E poi questo bambino piccolo questo ragazzo di quattordici anni che vive
In simbiosi con la sua bicicletta e che è un bambino curioso un bambino
Che a cui piace molto di segnare attraverso il disegno raccontare quello che vede trasmettere il senso di una
Di una storia
A
A qualcun altro
Sono i giorni terribili dell'estate del quarantatré
Ogni capitolo del libro quarantatré il sessantatré l'ottantadue mila venticinque
è una stagione
Per me questo era anche un modo un atto di omaggio nei confronti di Bernardo Bertolucci perché
Anche il suo novecento era scandito presta Junior firme meraviglioso allora
Ci tenevo a fare di questo piccolo
Questo piccolo omaggio
Il quarantatré e le state facciano più o meno le musica che arrivano prepotentemente in questo nostro dibattito
E ne quarantatré in quell'estate succedono molte cose diretto per cose per essere sopportabili tutte in un breve volgere di mesi
Soli mesi nei quali
C'è il bombardamento di San Lorenzo che a un bombardamento terribile
Veramente terribile ma siccome un bombardamento è stato fatto dagli alleati la storia la esamina con
Molta circospezione ma è stato un mobile da metto molto violento orrendo come sono tutte le pagine della storia della guerra
Gli americani la sera prima del bombardamento avevano buttato i volantini per Roma per avvertire la popolazione che avrebbero bombardato non è la prima volta che lo facevano di mandare i volantini fascisti passavano a prendere i volantini perché speravano
Che il bombardamento agli alleati facendo il più alto numero di vittime potesse restare rabbia nei confronti degli angloamericani
Era una delle tante dimostrazioni di
Passo al di là di quello che era il fascismo
Ma
C'è il bombardamento di San Lorenzo nel quale i giovani si trova si trova non casualmente si trova perché va a trovare un suo amico va a cercare un suo amico che abita lì perché per lui
L'amicizia è un valore oggi sia un po'perduto questo valore amicizia un valore profondo valore serio un valore importante
E poi
Sei giorni dopo c'è il venticinque luglio la caduta del fascismo il Paese esplode di gioia convinto che
Che sia finito tutto convinto che questo lungo inverno che gli italiani hanno vissuto e che
Io mi son fatto raccontare dei testimoni sono andato a parlare con un sacco di gente che aveva
Quattordici anni nel mille centoquarantatré
E la prima cosa che mi hanno raccontato tutti e la gigantesca fame che avevano la fame
Non si trova da mangiare sincere ricettario Turkey con cui si inventava il cibo si guardava con un certo interesse anche i gatti che passavano perché potevano tornare utili
C'era fame ma una fame nera una fame e che c'era in tutte le famiglie nessuna esclusa pacieri bombardamenti c'erano i padri che erano andati a fronte
C'era la perdiate la libertà
E comunque pensi hanno il venticinque luglio che tutto sia finito tutto in piazza a festeggiare invece non è finito un bel niente perché i bombardamenti continueranno continueranno fino
Ai mesi successivi arriva l'otto settembre gli italiani festeggiano di nuovo perché pensano che con l'otto settembre sia finita la guerra
E invece non è scritto nulla alle otto e l'otto settembre lo Stato italiano seri disciolto
Come neve al sole il resto elevata al sud scappa per usare l'espressione letterale e più corretta
L'esercito rimane sbandato ci sono delle pagine di meraviglioso eroismo quelle di Cefalonia piuttosto che quelle di Porta San Paolo ma nella dissoluzione totale delle istituzioni e c'è l'occupazione straniera
Che è una pagina terribile della storia italiana una pagina di orrore di cupezza di sangue di tanti morti
E poi a Roma c'è la deportazione degli ebrei dal ghetto del sedici ottobre il mio centoquarantatré anche questa è una pagina poco investigato e della storia
Ma anch'
Una pagina abbastanza allucinante in una notte mila sessantacinque Bray vengono portati via
Da i nazisti i quali avevano
Ha chiesto e ottenuto cinquanta chilogrammi Doro nei giorni precedenti dalla Comunità ebraica di Roma
Con la promessa che se l'avessero dati non sarebbero stati
Perseguitati
Fanno una colletta alla fine con la grande fatica riescono ad aggiungersi cinquanta chili d'ora
Due giorni dopo i razzisti arrivano portano via tutto
Tutti letteralmente tutti portano via vecchi bambini donne incinta portano via in un modo in venti minuti io riporto ATO nel libro il foglietto che davano i nazisti alle famiglie in venti minuti dovevano fare tutto e non c'è
Non c'era possibilità per nessuno
Mi hanno raccontato sedici sopravvissuti delle cose di quella notte agghiaccianti di di persone che siano nascoste nel cassone dell'acqua perché allora l'accordo dei cassoni in terrazza
Persone
Che si erano riuscita nascondeva da qualche parte che però si sono scoperti perché il padre veniva malmenato allora sono usciti da nascondiglio pensava
Questo è successo in Italia nel nostro Paese nostro grande Paese nell'ottobre del mille centoquarantatré
E il primo capitolo e questo Giovanni è il testimone Giovanni diciamo mi assomiglia molto nel senso che
Che naturalmente come sempre quando si scrive c'è una proiezione io sono un po'Giovanni un po'Andrea così per dire
Due i due personaggi
E però io volevo raccontarla attraverso la storia di una di una famiglia come tante
La famiglia noi alla famiglia di povera gente di brava gente
Ho voluto raccontare la storia di un maggiordomo che lavorava presso il gerarca fascista perché lui stesso era fascista perché lui stesso aveva creduto nel fascismo perché
Ce lo dobbiamo ricordare il fascismo non ha riguardato solo i gerarchi
Il fascismo ha riguardato anche braccianti operai contadini insegnanti giovani ha goduto di consenso un consenso che è durato per tanti anni un consenso che se ne è fregato del fatto che si
Chiudessero i giornali si mandassimo al confino gli antifascisti
Che non si è ribellato quando sono state approvate quella follia delle leggi razziali che hanno stabilito che un bambino ebreo
Non poteva stare allo stesso banco con un bambino che non era ebreo infatti c'è la bambina ebrea che viene accolta dalla famiglia disagio alla famiglia la famiglia noi alla famiglia cattolica vive nel ghetto
E a un certo punto dopo una lunghissima discussione tra di loro decide di accogliere una bambina Brera la salva dalla deportazione
Ma
Ma questo maggiordomo bene in questa casa il disfarsi del fascista
Lo vede lo sente riporta l'acqua tavolare sente discorsi star lì pronto a servire ma sette quello che dice il gerarca quindi avverte che si sta sfasciando tutto e sa che sfasciando istituto si sfascia anche la sua vita
Ed è una proiezione di che cosa succede nella vita di ciascuno di noi quando la politica produce effetti devastanti
Il secondo capitolo come ha detto Giuliano nel sessantatré un viaggio in macchina in una Volkswagen decappottabile bianca di quelle che si compravano in quel tempo facendo pile di cambiali io mi ricordo a casa mia
C'erano pile di cambiali per lavatrice erano dei grandi fogli di carta molto
Inquietanti
Per la lavatrice si facevano cambiali per il Treviso e cambiali cambiali su cambiarlo però si facevano le cambiali e poi si pagavano le cambiali e le cose arrivavano in case davano quella sensazione meravigliosa che io ricordo di quel tempo di una enorme gioia
Di un enorme serenità di una grande fiducia in una grande speranza
è l'unico tempo che io ricordi autenticamente ottimista di questo Paese
In cui tutti pensavano di farcela in cui tutti vedevo nella loro vita stava migliorando ma non solo in Italia Giovanni a quattordici anni vedeva i bombardieri sganciare le bombe su San Lorenzo
Diciotto anni dopo alza la testa nel cielo e immagina che ci siano
Le navicelle spaziali che da lì a pochi anni avrebbero portato l'uomo sulla Luna
Era un tempo così era un tempo di conquista Chennedy non c'è nel libro c'è
Allora c'è un passaggio di revisione c'è Giovanni ventitreesimo c'è Giovanni ventitresimo quel meraviglioso discorso alla luna che è uno dei punti più belli della storia della
Diciamo che la religione cattolica almeno dal dopoguerra in poi
Che
è un discorso in cui c'è l'espressione che dovremmo ricordare oggi Fratres su un bus
Che per un mondo che usciva dalla follia del tentativo di sterminio di una virgolette razza considerata inferiore come quella ebraica
Era un messaggio universale assolutamente fantastico questo padre Giovanni appunto da bambino diventato padre e suo figlio Andrea che ha tredici anni in macchina a Parma
Parlano le fanno quei dialoghi
Che i padri figli fanno in certi momenti io sinceramente ho scritto e dialoghi che avrei voluto avere con mio padre e che non ho avuto perché non ho avuto la possibilità di fare
Ma sono anche i dialoghi che ho avuto da padre con le mie figlie
Sono quei momenti nei quali
Ciascuno cambia
Cambia
Il figlio che si sente trasmette l'esperienza conoscenza sapere
Ma cambia anche il padre o la madre
Perché quelle domande che arrivano da chi sta dentro una società che solo
Chi è figlio di quel tempo riesce a registrare sono domande il cui candore spesso assolutamente devastante
Loro sono in viaggio per una ragione chi leggerà il libro scoprirà insomma e però è un'Italia serena e felice
Poi c'erano ottanta come ha detto Giuliano che un tempo in cui il bambino di undici anni che si chiama Luca
Vede due cose vede disgregazione sua famiglia
Vede le figlio unico diversamente dalle altre famiglie figlio unico e vede il fila di questa famiglia disgregare il sì e poi per ragioni che scoprirete chi di voi vorrà leggerlo si trova dentro quell'anno che io considero il più orribile degli anni
L'anno di piazza dei della stazione di Bologna l'anno di Ustica
L'anno del terremoto dell'Irpinia l'anno dell'assassinio di Tobagi Bash leggi decine e decine di agenti di magistrati l'anno del calcio scommesse l'anno dell'uccisione di John Lennon succede di tutto quella
E questo bambino per ragioni
Che riguardano anche il lavoro di suo padre si troverà in qualche modo essere testimone
E poi c'è il due mila venticinque io immagino un mondo
Abbastanza cupo proietto lì alcune
Delle inquietudini mi sembra di avere oggi è il segno di questa cupezze all'egoismo libro si chiama noi perché la famiglia si chiamano voi ma anche perché
Noi e secondo me il grande scomparso della nostra vita pubblica
Noi viviamo in un mondo che è fatto di milioni di io ma in cui non c'è più noi
Non c'è più noi come
Come Paese non c'è più nuove come relazione tra le persone non c'è più un nuovi come disinteresse ascolto bisogno dello scambio del dono reciproco
E io immagino il mondo due mila venticinque un mondo in cui questo potere non un potere autoritario in senso tradizionale non mandare i soldati per strada
Però sconsiglia scoraggia diceva chi te ne frega di occuparci degli altri pensa te stesso vivi l'attualità oggi è tutto qui cosa deve andare a cercare nel passato nel futuro negli altri Statuto qui ha detto tenete stesso
Qualsiasi cosa e bisogno te la porto io a casa tutti editi sarà otto dato
Ma
Il regime a poco piacere che ci si riunisca in più di dieci persone
La cosa come questa in regime di maggio due mila venticinque non la gradirebbe
E però in questo contesto per fortuna c'è una speranza che risiede sulle spalle della ragazza protagonista dell'ultimo capitolo che si chiama Nina che a sedici anni
E che colei che come i suoi diciamo
I suoi familiari nelle generazioni precedenti raccoglie memoria trasmette memoria e si sforza di annodare questi figli di relazione e dunque noi e per questo
Noi e per questo perché siamo sommersi da un mio asfissiante che ci porterà a tutti quanti a sbattere
Un io al termine del quale c'è conflitto
Perché nella storia dell'umanità tutte le volte che lì io si è
Affermato senza una corretta relazione con noi e viceversa quando il noi è stato ideologia il fascismo era un noi il comunismo è stato un noi tutte le dittature e si fanno in nome di noi
Che soppiantando lì io ma adesso che non ci sono più le ideologie è il momento meraviglioso nel quale l'io al noi potrebbero stare in armonia
L'io e andare incontro a una persona è capire una persona che stimo certo punto il libro ascoltare un atto rivoluzionario perché
Perché così difficile trovare la gioia di ascoltare la vita le storie degli altri o passerelle ore a farmi raccontare come vivono le persone il loro lavoro loro fatica loro speranze romanziere e invece non so se capita anche a voi ma se si vive sempre di più in un tempo in cui
Tu parli con la gente la gente
Ha voglia di diretti ma non ha voglia di ascoltare la voglia di raccontarvi tutto quello che fa il suo curriculum a tutto quello che è riuscito ma non ha voglia dimettersi incarico la tua esistenza invece la meraviglia Della Vite proprio qua
Va bene l'idea della vita e di non vivere la propria vita da soli
Che orrore sarebbe esse la propria vita fosse se stessi e basta
La tua vita e la tua famiglia sono i tuoi amici sono le persone che incontri sono gli alberghi conosce
Sono i giorni duri e quelli belli sono le storie degli altri sono i personaggi della letteratura o del cinema noi abbiamo questo meraviglioso potere
Vivere più vite insieme
E ci rinunciamo il nome dell'egoismo quella del manifesto è in una frase detta da corona non so se voi sapete chi è Corona quel personaggio
Che che sta in televisione e che anche quello è il segno di un mondo a rovescio
Perché
Ho letto la seguente sto
Corona doveva andare a inaugurare una discoteca
Cosa per la quale credo che ci diano più di quanto prende un operaio o un insegnante per tutto un anno per capire
Doveva andare a inaugurare questa discoteca
è arrivato con quattro ore di ritardo la gente quando arrivato l'aggredito proviamo a guardare questo gli elementi di questa storia rovescio primo
Corona va inaugurare una discoteca perché
Fava Aspide d'onore perché
Cosa sa fare
Sa ballare sa cantare sa recitare sa scrivere sa no nulla di tutto questo il suo merito di aver avuto dei guai con la giustizia
E avendo avuto dei guai con la giustizia di essere andato in televisione ma questo è veramente il mondo a rovescio se tu hai dei guai che era giù con la giustizia e diventi una celebrità
E se invece fai il professore fa il precario per tutta la vita e nessuno di si fida il mondo e a rovescio
Lui va a inaugurare questa discoteca quindi vuol dire proprio dalle discoteche avrà tirato fuori dieci dodici mila persone avrà pensato chi invitiamo coro
Ci sono quattro mila persone che lo aspetta
Perché
E poi lo aggrediscono che anche questo non va bene perché non si fa mai in nessun caso che però lui arriva con due ore di ritardo perché perché tra le varie regole che ci sono in questo Paese c'è anche il fatto che è saltata la più elementare delle regole che si chiama buona educazione
Ma
Corona detto la frase che è il manifesto dell'egoismo sociale attuale corona detto io sono come Robin Hood
Io tolgo i ricchi per dare a me stesso
Questo è il manifesto
Del tempo che viviamo
Ed è un manifesto dal mio punto di vista insopportabile perché con quella visione delle cose lì il nostro mondo diventerà invivibile ciascuno verrà considerato dall'altro un amico faccio un altro esempio che mi taccio
Voi lasciavate la chiave nella toppa di casa
No qualcuno spero ancora lo faccio e spero si possa ancora fare ma vedo più teste che
Si muovono in senso orizzontale che in senso verticale
Ma perché non lo facciamo più o meglio perché lo facevamo un tempo
Perché c'era la comunità non perché c'erano le ronde padane
Perché c'era un senso di comunità perché c'era uno spirito di accoglienza perché chi stava a fianco a te era tuo fratello
Quale che fosse l'atto dell'anagrafe di origine perché questo è valso anche per i torinesi che si son visti arrivare decine di migliaia di calabresi all'inizio hanno sobbalzato ma poi
Sono diventati due fratelli e lasciamo la chiave nella toppa perché avevano a fianco un fratello a quale parlavano si andava da vicino di casa a chiedere il sale il caffè
Adesso se se c'è una saggia che va al supermercato che ha aperto ventiquattro su ventiquattro
Lo sappiamo tuttora la casa Grande Fratello non sappiamo quasi nulla dei nostri vicini di casa
E vogliamo fare così vogliamo continuare così vogliamo continuare a mettere i sistemi d'allarme invece di stabilire relazioni umane non c'è migliore garanzia della sicurezza dei cittadini che è un clima
Di
Relazione che ha avvelenato perché chi governa oggi
Questo Paese non solo questo Paese manda il messaggio opposto blindate dentro casa considerate gli altri dei nemici metteteli fuori considerate gli immigrati il il pericolo più drammatico che abbiamo
Io penso da questo punto di vista non dobbiamo essere molto chiari e molto netti
Io personalmente considero un immigrato che rispetta le leggi e la Costituzione mio fratello e considero un italiano che non rispetta le leggi della Costituzione
Non il mio fatta
Gli immigrati devono sentire un contesto di accoglienza e di richiamo al rispetto dei doveri perché guardate il problema non è oggi il problema è per il la prossima generazione di immigrati
Per ragazzi finiti gli eritrei o di
Gente del Bangladesh che nasce qui nasce a Perugia
E quanti ce ne sono io al Campidoglio avevo una foto di due bambini cinesi con la maglietta della Roma
Voi gli andate in giro me state Travisi Resia o anche a far mammaria e perché è così perché è stato così anche per gli italiani
Ma quei ragazzi non possono sentirsi discriminati perché sono nati qui
Sono figli di emigrazione ma sono
Finire la nostra terra e se sentono un clima di discriminazione reagiranno e non avremo un un di più di violenza
Un di più di intolleranza sociale un di più di contrapposizione quello di dire più telecamere più ronde padane serve per prendere voti perché la cosa con la quale si prendono più voti al mondo e la paura
Ma è
Ciò con cui si lastricati inferno del prossimo
Allora noi dobbiamo invece penso insomma il senso del libro è questo la parola nuovi la bellezza della parola nuovi del sentirsi tutti in un'impresa collettiva ancora scusa un secondo prima
Bisognerebbe
Oggi ero a Terni e c'era il Sindaco gli ho detto porta tutti i ragazzi che poi a vedere al finse Birkenau
Voi nel libro troverete una foto c'è una sola foto nel libro ecco poi ne parliamo ma insomma che si riferisce a quello
Ma
Insieme ad altri se Birkenau bisognerebbe mettere in tutte le scuole la lettura non obbligatoria ma insomma aiutata di un libro che avesse dimenticato da tutti che si chiama le lettere di condannati a morte la Resistenza italiana
è un libro nel quale la parola nuovi non c'è bisogno di pronunciarla perché voi pensate la società di oggi
Potrei citare i nomi Scarpellini di diciotto anni
Muratori di diciassette diciannove vent'anni che scrivono alla madre ragazzini
Che dovendo decidere se era più importante la patria la quale ridare la libertà o la loro vita personale hanno deciso la patria
Provate a dirlo oggi una cosa del genere
Sembra un discorso da marziani verrebbe da dire ma se è un cretino pensa te stesso che te ne frega della patria ma chi può dire queste cose lo deve a quel muratore a quello Scalpelli
Se non ricostruiamo anche nel senso della storia nazionale la coscienza che nei momenti migliori dell'Italia noi siamo stati noi
Perché siamo stati noi contro il terrorismo e siamo stati noi quando si è trattato di togliere Italia dal fascismo e di ricostruirla di darle una periodo di crescita di sviluppo economico questo Paese si spari nera
Come si sta spari dando in questo momento in una gigantesca perdita dei di di coscienza di identità ed orgoglio dice ma dobbiamo evitare
Progrediti aggiustarne seme
Ovviamente sia il libro che tutte le cose che ha detto Walter suggeriscono mille altre domande io
Teniamolo fare in realtà ne hanno già può annunciata un ecco perché hai scelto di non rappresentare nel libro il tempo presente
E poi come corollario tu ritieni che il prodotto di questo futuro non troppo lontano Prato che immagini sia il frutto
No non voglio dire di un Governo che c'è oggi però diciamo di una cultura che è stata creata oggi dimmi
Diciamo in questi anni insomma
Dal da quello che dicevi tu dall'ATER dal dal dal
Dalla dittatura della televisione dalla dittatura della volgarità dal vige la dittatura del menefreghismo ce n'è una certa idea di di di vita che ormai è un lavoro
Funziona
Uno per
Proviamo dunque strano uguale
Si sente
Sì sì no accese acceso ma non so se si sente
Proviamo
Va bene
Dunque alla prima dove ci sono e non si sente ma insomma
Si sente ma penso lo dite voi siete voi dovete sentire migliori
Alla prima alla seconda domanda la risposta è semplice ad essi c'è
è chiaro che che chi governa l'Italia da da tanti anni ho visto che ieri si è persino vantato solo Governo da più tempo di altri e poi sono il miglior premier da centocinquanta anni a questa parte
Al
Però
Diciamo uno potrebbe obiettare che si governa tanto tempo il Paese sta in questo stato probabilmente non è il miglior premier che ci sia stata in centocinquanta anni basta come posso dire la logica ma
Al di là di questo
Io non ho voluto raccontare presente perché
Io volevo fare un racconto epico
E l'etica la si trova nel passato o in qualche misura del futuro il presente è cronaca
Presidente ha raccontato ogni giorno dai telegiornali consumato frettolosamente pubblicamente io
Ho come posso dire diviso il presente una parte verso il futuro la proiezione di quelle inquietudini è una parte verso il passato
Degli anni Ottanta all'ideologia perché in fondo anche oggi viviamo una stagione di di guerre ideologiche di conflitti in questo Paese tutte le volte ci si può odiare sono tutti contenti perché sotto l'odio si può lasciare le cose come stanno
Questo Paese è cambiato molto meno di tutti gli altri Paesi europei però si odiato molto di più di tutti gli altri Paesi europei non abbia avuto un terrorismo che non è io raccontato in questo episodio l'ottanta la storia di un essere umano
Un dirigente aziendale sono andato a Milano e ho rifatto il percorso che lui ha fatto quella mattina del novembre mille centottanta
Lui esce di casa Val caffè
Completi Ornaghi poi si avvia verso il garage dove aveva la macchina
A un certo punto vede due ragazzi che si danno di gomito capisce comincia a correre fermiamoci un attimo su questo momento
Un uomo dei giacché industriale che esce la mattina per andare a lavorare vede due che si danno di gomito e capisce che lo stanno per uccidere voi pensate come si viveva in quel tempo
Che cos'era la paura in quel tempo
Lui corre ma siccome c'erano dei lavori per la metropolitana scivola sul terriccio finisce a terra e questi qui lo prendano sparandogli addosso dei colpi di pistola e scappa
Sicuramente stanno in giro
Il terrorismo è la più
Immorale delle guerre le guerre fanno tutto errore non devo dirlo in questa terra che la terra di Aldo Capitini ma
Ma il terrorismo e la più immorale delle guerre perché non è una guerra dichiarata e combattuta tra eserciti è una guerra che si svolge tra chi ha la pistola e chi ha la borsa con i fondi
Non è una guerra
è uno sterminio sono state sterminate centinaia di persone centinaia di essere umani elevati a simbolo quando hanno ammazzato questo poi l'uomo che aveva un figlio piccolo
Hanno fatto una telefonata di le indicazioni dicendo che l'avevano ammazzato per vendicare i cittadini dell'Irpinia avevano subito terremo
Questa era la follia di quel tempo
La follia di quegli anni ma guardate che come il fascismo è stato anche un regime di braccianti di operai eccetera anche il terrorismo
Ha avuto un consenso anche il terrorismo aveva le sue basi nelle fabbriche
Anche il terrorismo aveva gli intellettuali che firmavano gli appelli in difesa degli assassini è successo anche questo quelli che hanno ammazzato i fratelli Mattei a Roma due fratelli di cui uno di otto anni bruciati vivi dentro casa
Hanno avuto le firme
A sostegno delle migliori venti dalla nostra generazione è successo
Perché l'odio l'ideologia generano e noi siamo dei cascami dell'odio dell'ideologia ma sono anche gli orali BIT Faggiano ci guerre ideologiche e lasciamo però la macchina così come facciamoci guerre ideologiche ma lasciamo la scuola così come
Facciamo la guerra ideologica ma lasciamo i precari in una condizione di insicurezza sociale è ottimo si parla d'altro tutti i giorni
In un Paese che che si trova nella condizione alla quale noi ci troviamo si parla
Da da da da da dieci anni quindici anni vent'anni e prima ancora col terrorismo al primo e al terrorismo col fascismo si parla sempre di ideologia
E non c'è quella sfida tra vuol fare le riforme o non vuoi fare riforme che quello che fa la qualità di un Paese
Poi quanto ai difetti io facevo questo ragionamento ieri sulla o l'altro ieri non mi ricordo sono andato a Milano
Salutare Mike Bongiorno che era un collega di mio padre avevamo un rapporto di amicizia di affetto
Allora
E facevo questo pensiero cioè i concorrenti dei programmi di Mike Bongiorno
Erano dei fior fior di intellettuali visti da oggi
Qualcuno più anziano si ricorderà ma gli animi
Che c'era dei vestiti a scacchi che era uno che parlava in maniera molto forbita ma era uno coltissimo
Il dottori Nardini la signora Longarini potrei fare fabbrica tori c'è un sacco di nomi
Ma lo spettatore che vedeva qui quiz che cosa capiva che per fare i soldi che facevano quei concorrenti bisogna studiare
Bisogna faticare bisognava saper rispondere alle risposte
Prendiamo il corrispondente della televisione di Mike fatta oggi cos'è il grande fratello la talpa L'isola dei famosi domina Dio eccetera eccetera
C'è bisogno di saper fare qualcosa
Devi solo essere furbi devi solo essere furbo e qual è l'insegnamento che arriva
Non devi sapere qualcosa a coltivare il talento faticare no devi cercare le scorciatoie
E questo è devastante
Devastante e penso che si debba fare una
Profonda e coraggiosa battaglia culturale contro questo veleno
Il ciclo
Tra l'altro
Questo libro è anche utile perché rimette in fila una serie di avvenimenti che riguardano per esempio gli anni Ottanta che davvero anziché amici capisce come possano essere stati rimossi davvero c'è stato una rimozione collettiva perché ecco quella situazione l'abbiamo vissuta e veramente
Assurdo pensare che
Ci possano essere essere stati momenti in cui davvero la vita di una persona non valeva niente ti volevo fare abbiamo già parlato negli anni Sessanta anzi i primi anni Sessanta
Secondo me questa diciamo l'analisi su quel periodo che viene fuori dal tuo libro
E i colleghi o l'induzione se non vogliamo chiamare chiama renale se è un po'come dire una anche una novità per un uomo di sinistra perché la sinistra
Non ha mai
Come li dato grande Prost prestato grande attenzione ai primi anni Sessanta anzi li ha visti anche i un po'come l'inizio di
Un certo tipo di consumismo non sempre positivo eccetera
E anche perché invece apposto molto di più l'accento sul sessantotto e sessantanove ridotte operaie e studentesche di quegli anni e con il tuo libro invece
Il sessantotto non c'è per così dire si salta la quella fase mossi no c'è c'è nel senso del sessantotto del momento nel quale i due genitori di Luca il bambino il mio centottanta lo hanno concepito
E e tutte e due fanno due lavori che sentono di fare in coerenza con il mille novecentosessantotto questo è singolare mai successo avrebbe bisogno rimase sono sempre rimasto molto incuriosito da questa
Uno il padre
Andrea fa il giornalista di una radio privata libera come quelle che c'erano in quel tempo quelle case stavano per strada cui gettoni raccontavano quello che succedeva la madre invece lavora
In una grande televisione un grande network televisivo nazionale
Che nasce nel settembre del mille centottanta
E tutte e due però pensano di essere in coerenza con sessantotto
E questo è interessante perché veramente è successo però quegli anni che dice Giuliano è vero sono anni abbastanza mi sconosciuti ma sono una meraviglia tono meraviglia
Cominciamo a
A Beaver una musica in comune
In tutto il mondo
Io la l'altra del giorno a Milano ero per presentare hanno fatto un'edizione rimaste viziata di tutti i CD dei Beatles l'anno ripassati tutte le hanno con la qualità del sonno fantastica eccetera e hanno fatto un videogioco di Beatles
Io pensavo vedi però e ne parlavo ieri sera con mia moglie cioè noi
Non sentivamo la musica di quarant'anni prima
Non
Negli anni Settanta non ST la musica gli anni Trenta hanno
Ma ragazzi di oggi sento limite al settanta è vero che
Una ditta la più importante dita di videogiochi fa un videogioco sui Beatles da noi se ci facevano un videogioco usura abbagliati non è che impazziva hanno diciamo così
Però quella musica è stato il primo codici universale della società di massa
Nel libro che ho riportato la prima trasmissioni in mondovisione mille novecentosessantanove
Ci sono i Beatles che cantano poli unite sulla con le loro camicia dovrebbe anche nella televisione dama scadano giacché da ma scarpe perché Ebit anziano il simbolo di un mondo che cantava le stesse canzoni in tutto il mondo prima non era così
Prima non era così prima il mondo era più grande più dilatato più più chiuso
Ma anche da noi arrivano Gianni Morandi Gino Paoli Rita Pavone mia INAIL Cantagiro che Sanremo che diventa un grande evento cioè la televisione la gente ha imparato a leggere a scrivere con la televisione
C'era il maestro Manzi
Che aveva quella lavagna bianca sulla quale
Faceva il le ha e le bici
Con il gessetto nero ma nelle zone rurali del paese ci si fermava i braccianti si fermavano imparavano aleggerà scrivere con la televisione adesso è più facile di si imparare diciamo una allora si imparava leggera scrive la televisione
Insomma io non ho nessuna nostalgia del passato
Futuro mi interessa normalmente penso che sia una grande risorsa però
Però quegli anni vi sono stati anni meravigliose anni meravigliosi anni sinceri anni onesti anni di sviluppo anni di crescita
Di consumismo sì ma anche qui intendiamoci
Il consumismo come tutti gli ismi cioè tutte le ideologie non va bene
Ma che in una famiglia di operai che diciotto anni prima appunto aveva il il brodo fatto con le cotiche
Arrivasse il doppio brodo star piuttosto che l'olio Bertolli più giudice avversata tutta una cosa contro carosello ma Carosello
è stato un pezzo della crescita economica di prodotto interno lordo e del reddito delle famiglie italiane
Io nel libro o persino mania Cal mente
Indicato non solo le canzoni o i film ma gli oggetti hai soprattutto le cose da mangiare
Lo dico della città dove è giusto dirlo chiedendo scusa non so se ce qui questa sera direttrice del museo Della perugina la quale
Ho telefonato
E però mi sono reso conto dopo che
Ogni tanto mi scordo vi è diciamo di avere un pregresso dietro le spalle miserrima girata questa signora
Alla quale dicono c'è Veltroni al telefono lei prende il telefono e sette una voce all'altra parte circa la dottoressa mi scusi volevo sapere se il carrarmato perugina era fondente o al latte
Sa immagino lo stupore della signora però
Il carrarmato perugina ridurrà assai varia il cubo di rubriche nell'ottanta il Commodore dico venti il sommario Gennaro mangia Disma ancia dischi nella Volkswagen i biscotti strudel
Lovo mal Tina l'aranciata robetta adesso dico lecito veramente Amendola Coppoli impianto ecco io vorrei dedicarmi un attimo la Coppa
No scherza però nel libro ho messo un personaggio a Milano per dire come era effervescente la Società allora
Ho inventato il personaggio di quello che fabbricava le coppette dalla Coppoli in piazza
Perché l'algida ebbe la Coppoli interpelli più giovani era la nonna della straccia tela cioè era un gelato di vaniglia con dei pezzetti cioccolato in verità c'era anche alla fragola
Fra
Amare la cosa dopo più avanti anche alla madre la cosa straordinari che fece raggi da inventare una coppetta che aveva il buco sotto spero nessuno abbia fatto una forza di questo già sanno
Che aveva il buco sotto in modo tale che il il cliente potesse tirare sul fondo tra coppetta e
Non perdere neanche
Diciamo un'oncia di quel nettare meraviglioso che era la componenti
Eravamo consumisti non lo so però eravamo contenti eravamo contenti uscivamo da un lungo inverno usciva al Paese da una stagione di sofferenze
E andava al mare io ho citato libro poi se voi possiamo proprio leggere quella pagina
Le ho citato nel libro
Il giorno in cui
Giovanni dopo essere stato nella bombardamento di San Lorenzo e aver visto lo tutto quello che ha visto
Realizza il sogno nella sua vita il sogno la solita andare al mare
Non c'era mai riuscito perché voi mica come adesso adesso
Se uno non è andato almeno sei volte in Polinesia non va bene a quattordici anni non aveva mai visto il mare vivendo a Roma perché non era mica facile andare al mare no e allora seguano leggiamo subito
E allora c'è il momento in cui lui arriva al mare
Dunque
Ecco
Lui è arrivato alla stazione di Ostia perché il suo mare quello di Ostia e racconta così il suo il momento in cui e del mare
La prima cosa che Giovanni pensò sceso dal treno è che il mare avevo un odore stava ancora camminando sui binari quando sentì entrare nelle sue narici
L'aria era già il mare non avrebbe potuto descriverlo quel magnifico Profumo che lo invadeva ma era inebriante uno dovrebbe Fiano che seduce catapulta in un mondo nuovo
C'era una luce tiepida quella del tramonto che accompagnava i passi del ragazzo con un raggio di sole che sembrava un occhio di bue quei riflettori che seguono gli attori a teatro nei loro movimenti
Giovanni si guardava attorno per tutto il viaggio aveva pensato a quella distesa che avrebbe incontrato e che aveva conosciuto solo nei sogni
L'aveva visto al cinema ma il mare India che nero fa paura o tristezza
Era convinto che sarebbe stato il colore dell'acqua slegarlo
Ma già ora prima di uscire dalla stazione quel profumo inaspettato mai narrato inedito la sua vita
Era un modo per il mare di farsi sapientemente introdurre come un preludio un antipasto racchiudeva dentro di sé la meraviglia dell'annuncio
Era come l'un due tre degli starter quando la tre temi pochi di partenza era come chiudere gli occhi perché sa che tuo padre sta permettete tra le mani un pacco con il giocattolo che sempre sperato di avere
Fuori sul piazzale Giovanni chiese il permesso ad Alfredo suo padre la strada era diritta aveva autorale stare sul marciapiede però
Il ragazzo non fece in tempo a sentire la raccomandazione comincio a correre correre verso il mare correva sorridendo correva veloce correva verso un odore un colore quell'azzurro che ora vedeva nitidamente
Senti come se stesse nascendo di nuovo come se quell'acqua fosse il suo ambiente naturale il luogo dove tutto di cui aveva tratto origine
Come aveva fatto a vivere senza il mare senza che i suoi occhi potessero bere quell'azzurro senza che il suo cervello potesse conoscere quegli spazi immensi
Ricordo la polizia di leopardi quella che aveva lasciato nell'aria prima che la farina e le bombe esplodesse no eccolo l'infinito
Ora lo conosceva
Man mano che i suoi passi lo portavano vicino alla spiaggia dagli angoli dei suoi occhi sfuggivano come cancellati i palazzi gli incroci spariva e grigie davanti a lui restava solo la grande distesa blu
Scansò con una virata Brusca il cameriere di un bar che era uscito improvvisamente dal locale con un vassoio tocco da dietro con la mano senza farsi vedere il palloncino che un bambino teneva saldamente
E poi si fermò
Al limite dell'asfalto a un soffio dalla spiaggia
Mise le mani sui piani sui fianchi e si piegò su se stesso
Un po'per riprendere fiato ma soprattutto perché voleva che lo sguardo finale di quella corsa fosse ben preparato perché questa volta era anche il primo sguardo della sua vita sul mare a figura intera
Buongiorno mare pensò mentre alzava la testa lo faceva piano ma non vedeva l'ora di finire quando fu rito si sentì grande e potente
Erano loro due uno di fronte all'altro le piccole onde il suo respiro diventavano rumore esattamente lo stesso istante si erano già messe in sincronia senza conoscersi
Giovanni penso ai pesci alle balena le tartarughe agli squali pensò che lì sotto c'era una vita non diversa da quella che c'era sopra che lì sotto si mangiava si nasceva si moriva si faceva l'amore
Penso ai marinai che escono di notte si orientano con le stelle penso ai sommergibili al sangue delle battaglie navali che doveva avere sporcato l'azzurro penso ai galli unica fondati e Adduce che nuotava con una ridicola cuffietta sulla testa
Ma più di ogni cosa era il filo dell'orizzonte a farlo innamorare di quell'istante lì la terra facevo una curva ma Giovanni sapeva che quel punto non esisteva un puro concetto una seducente astrazione
Fu in quel momento di fronte alla grande distese in mezzo i suoi pensieri sull'infinito che sentì qualcosa di cui si vergognava sentì che proprio la tragedia che lui la sua famiglia avevano vissuto delega la paura la realizzazione di un sogno
Senza l'orrore della guerra non sarebbe stato lì in quel momento felice
In questo libro ci sono molte immagini che evoca Veltroni con la scrittura per esempio questa del mare oppure l'immagine o di chi pensa in più che e molto i viva
Di questo viaggio attraverso internet sessantatré però tu metti una immagine vera cioè
Una fotografia una sola
Che diciamoci forse la cosa più terribile che veramente sia stata immaginata nel corso di un secolo già di per sé non particolarmente
Allegro che è la banda e la fa la fotografia dei bambini che erano sottoposti gli ha agli esperimenti nei campi di sterminio nazisti
Dunque io scommetto che se
La vedeste nessuno di voi l'avrebbe vista prima
Perché dei campi abbiamo visto dei campi di sterminio abbiamo visto tantissime foto ma questa foto è una foto assai poco conosciuta proprio pochissimi l'hanno l'hanno vista vorrei dire quasi per fortuna perché è una foto ghetti almeno a me
Mi ha lasciato una piaga dentro
Io la storia lo scoperta da due signore che si chiamano Tatiana e andrà Bucci
Che avevano quattro e sei anni nel quando sono state prese e portate con loro madre nel campo di sterminio di Birkenau
Sono state portate la baracca dei bambini la baracca dei bambini è il luogo più
Inaudito che io abbia mai visto in vita mia voi avete presente le immagini dei
Dei prigionieri che dormivano su quelle assi di legno pensate la stessa cosa per dei bambini bambini che dormivano in gruppi di dieci uno sopra l'altro in assi di legno senza avere nulla
In una condizione
Senza i genitori
Un giorno queste due bambine
Vengono avvicinata dalla Bokova la bloccò vera la la cappa della della baracca dei bambini la quale dice loro
Guardate entrerà a una persona che chiederà se volete rivedere vostra madre vi chiederà di mettervi in fila voi non vi si mette
Loro avvertono di questo anche loro cuginetto che siamo a Sergio De Simone che aveva
Qualche anno più di loro che da otto anni
Un giorno entra un signore o signora del dottor Mengele nella baracca dei bambini
E dice I bambini voi dovete pensare a dei bambini che stanno lì senza i genitori perché i genitori o sono morti o stanno in una baracca euro e pensate che consente la solitudine di quei bambini
Entra in questa stanza e dice chi vuole rivedere la mamma si mette in fila
Il cuginetto di Tatiana e andrà aveva talmente voglia di rivedere la madre era talmente il suo sogno che si stacca dalla mano di Tatiana e si mette in fila
Ogni volta che noi siamo tornati nel campo di sterminio di Birkenau contatti anni andrà loro raccontano questa storia ragazzi e piangono ma non piangono per quello che loro hanno vissuto
Piangono per l'immagine di questo ragazzino di questo bambino che esce nell'unico vagone
Che è uscito da Birkenau perché abbia e che non si entrava e non ci si va
L'unico vagone che è uscito e loro ricordano l'immagine di questo loro cuginetto che le saluta
Dal vagone
Questi bambini furono presi vi lascio alla lettura del libro
E su di loro furono fatti degli esperimenti
Spaventosi
Spaventosi
E furono uccisi cinque giorni prima della liberazione
E quando furono uccisi riagganciare una dei a dei ganci come quelli dei macellai queste erano i nazisti
Quando io sento i revisionisti sento mi ribolle il sangue sono un uomo pacifico ma mi ribolle il sangue perché c'è stato chi ha vissuto
Loro sono morte il venti aprile
Sono morti tutti il venti aprile era dei bambini di bulle Nouser danno che era il posto dove furono uccisi
E io adesso devo trovare il modo per cui il venti aprile il mondo si ricordi di queste creature dovremmo trovarlo insieme
Un'altra cosa
Economica significativa del libero è che come nel dopo il quarantatre una famiglia è divisa perché uno dei due ragazzi fratelli maggiori di Giovanni uno va nella Repubblica di Salò uno invece che rimane
Insomma
Combatterono eccetera così
Negli anni Ottanta durante il terrorismo allo stesso modo una famiglia prevedono
Per
A fare permette se non racconti un punto decisivo del libera davvero
Però perché nell'episodio mio centottanta c'è un piccolo mistero che però chi leggerà scopriranno c'è cosa peggiore quando sta per legge un libro
Se se noi vi diciamo simile succede qualche eccetto che se
No invece allora io
Vorrei visto che ormai ci abbiamo anche un po'concluderei
E io ovviamente so che è tuo
In questi quando parli del libero non non vuole parlare di politica del Partito Democratico e certamente io non ti chiederò
Né di Franceschini né di Bersani e di Marina ecco però ti chiederò qual è
è la sfida diciamo quale davvero la sfida che ha di fronte il Partito Democratico per impedire che questo più che questo Paese vada verso la deriva di cui parlavamo all'inizio di questa nostra chiacchierata
Ma guarda io penso invece stasera abbiamo proprio parlato di politica ne abbiamo parlato della politica quella che appassiona quella che fa venire voglia di di
Di starci perché poi tutto il resto è uno strumento dei valori in cui si crede
Io ti posso solo dire questo
Ripeto ho deciso di non entrare la vicenda congressuale per coerenza con il gesto che ha fatto
Io ho dedicato il libro a Vittorio Foa perché Vittorio Foa era un uomo che aveva un gigantesco disinteresse e una grandissima passione le due cose in genere vanno insieme
Io ho cercato di dimostrare una cosa che si può anche rinunciare ad un incarico al quale che hanno chiamato tre milioni e mezzo di persone se capisci che non ci sono le condizioni
E soprattutto ha cercato di dimostrare una cosa che era stata la sinistra italiana non ha molti precedenti direi quasi nessuno e cioè che si può dare le dimissioni da un incarico importante senza sbattere la porta senza fare polemica e senza fare interviste in cui si risulta
Questo quello
E se penso
E se penso alle ragioni per le quali mi sono dimesso io vedo
In un difetto che in qualche misura con il mio gesto intendevo e con il mio comportamento anche delle settimane successive anzi colgo l'occasione per dire che mi piacerebbe che in momenti così difficili
Il Partito Democratico fosse unito al di là del congresso al di là delle
Delle divisioni mi piacerebbe che in momenti così difficili fosse alcuni
Io ho cercato di dire
Che forse il problema che abbiamo avuto a che a un
Diciamo un po'frantumato quel quel quel sogno quel quell'idea quell'aspirazione
è stato che in casa nostra come del resto la Società c'è troppo io e poco noi
E allora facendo facendo quel gesto incoraggiato punto mi sono trovato ad a decidere se
Privilegiare me stesso privilegiare ciò a cui ho creduto per tutta la vita che Partito Democratico
Ho scelto ma non è nulla di eroico penso e chiunque avrebbe fatto così comunque io ho fatto così
Ho scelto il Partito Democratico perché ho capito per come erano le cose all'interno che si opporsi rimasto probabilmente nel corso dei mesi successivi parte democratico sarebbe arrivato averci europee in condizioni di
Insomma
Si sarebbe per mettere in discussione me messo in discussione Partito democratico e non era opportuno che succedesse
Allora io che cosa mi auguro mi auguro solo che si ricostruisca il senso di questo loro il senso di un'impresa collettiva il senso di una sfida che abbia l'ambizione di costruire finalmente in questo Paese un governo riformista
Non un altro Governo ma un governo riformista al Governo che possa cambiare le cose radicalmente in questo Paese che possa fare in Italia quello che in questo momento sta facendo Barack Obama e io concluderei così
Invitando ciascuno di noi a guardare quello che succede lì perché
Barack Obama ora sta facendo la più difficile la sfida come fanno i riformisti veri
La riforma sanitaria
Se Barack Obama riuscirà sarà un momento decisivo della storia del riformismo moderno se Barack Obama perderà avranno vinto le lobby avranno vinto i potentati avrà vinto lo spirito di conservazione ma riformisti fanno così
Riformisti sfidano sui contenuti
I conservatorismi e e cercavo di sconfiggere lì garantendosi il consenso nella società perché ciascun cittadino può essere un elettore del Partito Democratico ciascun cittadino io ieri sera da Bologna a un certo punto ero a cena la testa
E mi si è avvicinato un signore metto guardi io sono un elettore di destra però per lei ho stima rispetto è oggi un a Terni è una la moglie del Segretario erano state dell'azione credo ne fosse un segretario mi ha detto ci guadagna madre è sempre stato lettrice destra però alle elezioni scorsi ha votato la signora anziana ha votato per lei
Noi non dobbiamo pensare
Che gli elettori siano conquistati o perduti una volta per sempre
Gli elettori valutano giudicano la qualità le persone i contenuti l'ambizione di una proposta e se la gradiscono e se la condividono convergo su quella proposta non dobbiamo avere ambizioni limitate
Perché dobbiamo avere la più grande delle ambizioni che questo Paese si possa avere quella la quale abbiamo guardato facendo parte riformista di quasi il trentaquattro per cento
E io mi auguro si possa andare anche oltre ma l'ambizione deve essere quella di fare in questo Paese per la prima volta un governo riformista che è la ragione per la quale come comunità politica esistiamo
Bene grazie balzelli cedo la parola rinnova sanarla Napoli
Un'ultima cosa in un periodo in cui il Presidente del Consiglio sta sferrando attacchi si sente si
Clamorosi alla stampa o meglio la stampa che non può essere tra di voi parte ne possiede dunque quella va bene
Il Partito Democratico sta organizzando e promuovendo una manifestazione nazionale in difesa della libertà di informazione
Si terrà il diciannove settembre alle ore sedici a Roma Piazza del Popolo il PD libero già sta organizzando degli autobus credo che troverete la festa di volantini come questo per sapere bene in merito agli autobus
Probabilmente
Come diceva Walter è un modo magari per tornare ad essere un po'meno io e un po'più noi
Io ringrazio i nostri ospiti Walter Veltroni genocidi lei e chiaramente tutti voi per aver partecipato questa sera la persona e la democratica voglio sonoramente formare stia proprio sono firmo tutto