Festa Democratica Milano - Incontro con Guglielmo Epifani

I due autografi poi dobbiamo cominciare
Buonasera a tutti e benvenuti alla festa del Partito Democratico benvenuti alta dal segretario Guglielmo Epifani
Io sono a Pier Francesco Manna sono consigliere comunale del Partito Democratico e ho il compito di dare il benvenuto all'inizio introdurre questa serata in cui Guglielmo Epifani verrà intervistato dai in alto Gianola
E lo facciamo con un tempo che sembra già autunnale come come del resto anche il clima
Nel mondo del lavoro il nostro pensiero visto anche questa pioggia penso vada innanzitutto agli operai che sono sui tetti per difendere il loro posto di lavoro oggi
Oggi una delegazione guidata dal Segretario provinciale del Partito Democratico è stata paterno tutto ignaro a trovare i lavoratori dell'Aja della lares i lavoratori della Metalli Preziosi è stata Cinisello Balsamo
Dei lavoratori della Nokia che anche loro rischiano il posto di lavoro per un intervento dell'organizzazione
è una situazione che è drammatica in tutto il Paese dei drammatica anche nella nostra regione che fosse aveva ultimamente meno abituata di alte a questa situazione
E sarà uno turno complicato immaginiamo dove gli interventi di ammortizzatori sociali risultano
Bisogna vedere se saranno sufficienti o meno dove bisogna anche vedere se gli investimenti necessari alla ripresa per quello che accadrà quando questa che si passerà quando gli ammortizzatori sociali verranno meno saranno sufficienti per garantire una riorganizzazione
E del mondo del lavoro ed è una giornata dedicata al mondo il lavoro più in generale in questo spazio cotta perché prima di questo incontro c'è stato un alto sul quale poi chiederei una riflessione al segretario Epifani che ha fatto l'incontro cosa che dal mondo dei precari perché
Noi vediamo con chiarezza questa crisi colpire con forza alcuni settori che ultimamente erano più tutelati però colpisce con forza anche chi invece le tutele negli ultimi dieci anni non le ha viste allora fosse può essere anche un'occasione
Per rivedere il sistema di welfare e pensare come
Utilizzare questo momento difficile come opportunità per rivedere una situazione che ha visto questa forbice di diritti allargarsi troppo in questi anni
Un'ultima riflessione poi lascio la parola a Rinaldo Gianola
La farai su Milano il sindacato ha firmato in questi giorni un accordo di adesione alla fondazione del welfare ambrosiano un accordo importante che mette a disposizione delle risorse concrete
In un momento difficile per tanti chiederei anche al Segretario Epifani un giudizio su questo accordo in che modo interventi di questo tipo possono alleviare le difficoltà di questo periodo grazie
Bene buonasera anche da parte mia benvenuto a Guglielmo che anche quest'anno
Ospitiamo alla festa democratica
Gli argomenti
Di questa sera ovviamente sono quelli dell'attualità politica sociale economica e della crisi sociale che stiamo vivendo in modo drammatico nel Paese
Devo dire che purtroppo però
Anche questa sera diciamo l'attualità politica
Ha un po'
La prevalenza perché
Mentre noi siamo qui a parlare
E ringrazio tutti quelli che sono intervenuti nonostante questa serata di pioggia
A parlare di questi problemi concreti del Paese abbiamo sulla principale rete televisiva pubblica
Proprio in questo momento il premier che ha occupato mentre la trasmissione
Per comunicare agli italiani il miracolo fatto per ri terremotati dell'Aquila
è uno dei segnali diciamo dell'occupazione vera non
Metaforica ma reale di un potere importante come quello dell'informazione che proprio questa settimana poi
Avrà la manifestazione di sabato a Roma
Per la difesa dalla libertà di informazione
Sembrerebbe quasi paradossale doverne parlare in un paese
Così con lunga tradizione democratica e come il nostro ma purtroppo siamo in queste condizioni
Saluto Guglielmo detti chiedo subito non vediamo Berlusconi stasera l'acqua l'impressione di fa questa occupazione televisiva
Intanto buonasera a tutti grazie a gara nel tempo
L'essere qui in tanti
Ci perdiamo questa diretta
Che cosa si può dire
Che non si capisce perché hanno dovuto spostare altre trasmissioni perché
La libertà di scelta vuol dire che poi scegliere
Se vedere una cosa una cosa una cosa
Perché se tu non dare la possibilità di vedere le cose che eran programmate riduci la libertà della persona
E quindi da questo punto di vista è una cosa senza senso senza senso
Si voleva dire che oggi si consegnano
A una parte di cittadini colpiti dal terremoto delle casette quelle prefabbricate date dalla Provincia di Trento questo è un fatto positivo non c'è bisogno però di caricarlo
Di tutti questi significati
E di tutta questa enfasi
Anche perché osservo
Che il problema della soluzione
Dei cittadini dell'Aquila
Purtroppo non lo si risolve
Con la consegna di queste casette o delle altre che verranno
Questo aiuta
Ma il problema che hanno posto i cittadini dell'Aquila e dei Comuni ricostruire L'Aquila e i comuni
Così come erano
Non si può pensare con le casette di risolvere il problema della ricostruzione il centro storico dell'Aquila rimasto esattamente così com'era il giorno del terremoto è una città che sembra morta
Quindi il vero problema
L'albero obiettivo deve essere quello di mettere L'Aquila in condizione
Di essere una città come era prima insicurezza
Questa è la grande sfida
Che bisognerebbe che il Governo
Istituzioni locali affrontassero con più decisione
Troppa propaganda spesso
Non aiuta a risolvere
I problemi delle persone
Io credo che i problemi dei cittadini dell'Aquila
Pretendono serietà
Sobrietà
E ha rispetto per tutti quelli che non hanno ancora risolto il loro problema
Poi nessuno vuole passare l'inverno in quelle tende
E quindi tutto quello che si fa in questa direzione bisogna farlo
Ma questo è il primo passo il passo più lungo quello più difficile
è quello di ricostruire L'Aquila
Non a caso su questo punto non ci siamo perché
Perché mancano le risorse che sono necessarie io penso che all'Aquila bisogna fare quello che è stato fatto in Umbria
Quello che è stato fatto nelle Marche ricostruire i paesi le città esattamente come erano la solidarietà che si chiede cittadini italiani va data ma va data su questo obiettivo
Perché oggi può capitare a L'Aquila domani può capitare avete visto questa nota nel Mugello c'è stato un altra cosa siamo un paese sismico
Purtroppo le case sono state costruite in molte parti senza alcun criterio di sicurezza o di antisismicità
Non risolveremo e faremo il vero miracolo quando in ogni zona sismica ogni casa sarà messa in sicurezza perché non è vero
Non è vero che è soltanto un fatto naturale
Se tu mette in sicurezza le case può arrivare al terremoto le case non crollano e soprattutto nessuno muore un Paese civile evita
Che si muoia
Per una causa naturale come il terremoto si può farlo ci sono le tecniche ci vuole volontà politica e ci vogliono risorse questa è una grande questione aggiungo
Che oltre a quella delle zone sismiche c'è anche un grande problema della sicurezza delle scuole
Perché noi abbiamo visto adesso che riapre
Il periodo scolastico che ancora troppe scuole la stragrande maggioranza non sono messe in sicurezza
Due grandi questione di civiltà del Paese le zone sismiche e le scuole se su questo si vuole fare sul serio io credo che sia una cosa buona se invece non si può fare sul serio il Paese resterà indietro e non possiamo restare indietro sulla sicurezza dei cittadini
Ecco tornando al tema dell'informazione anche la CGIL diciamo ha sentito la necessità di partecipare all'iniziativa di sabato
E stasera diciamo guardando il telegiornale si vedeva come il tema dell'informazione avesse ormai la prevalenza su qualsiasi altra questione politica no a partire da Fini che ha querelato il direttore del giornale
Il caso di Berlusconi che occupa la RAI televisiva RAI il canale primo dalla RAI
Con le reazioni politiche Franceschini che non va per ripicca la porta a porta la prossima settimana come con un po'con Vespa e quindi pare che tutto ruoti attorno ormai la politica
Rivesta di contenuti la questione dell'informazione siamo davvero di fronte un'emergenza o diciamo la polemica politica in questo momento tracima e crea delle polemiche
Non vero dicendo calda l'informazione in Italia tanti problemi che si stanno aggravando
Il primo problema che io vedo
E per me questo vuol dire pluralismo dell'informazione
Un'informazione che parla e tratta troppo poco i problemi della crisi la condizione degli anziani la condizione dei precari la condizione dei lavoratori la prima grande sfida il motivo poi
Per cui sabato vogliamo stare in piazza e che quando difendiamo la libertà dell'informazione sul pluralismo intendiamo dire un'informazione che parla
Dei problemi del Paese perché un'informazione che non affronta i problemi vero che vivono le persone ma parla di tutt'altro è un'informazione che non serve ai cittadini
Noi spesso
Ci lamentiamo di questi casi lavoratori che fanno lo sciopero della fame che salgono sulla gru sui tetti i precari della scuola quando tu vai a chiedere a queste persone perché fate questo gesto estremo
La prima risposta che ti danno e te la danno tutti esattamente allo stesso modo
è questa se noi non facciamo così nessuno parla dei nostri problemi della nostra condizione e del nostro futuro
Se si vuole evitare che questo capiti ogni volta c'è un diritto dovere di rappresentare esattamente questa condizione del Paese ma non è un caso che non si parli di questo
Io vorrei un attimo
Fare provare a dare una risposta del perché si parla poco della crisi delle fabbriche che chiudono i precari che sono totalmente dimenticati la condizione degli anziani dei pensionati di cui non parla più nessuno in questo Paese ma c'è un motivo
C'è un motivo perché se tu dici
Che il Paese sta meglio degli altri
Che la crisi è già finita che già c'è la ripresa
Come fai di a dire questo e poi a far vedere le fabbriche che giorno dopo giorno chiudono far vedere che chi è stato licenziato otto mesi fa oggi non ha più uno straccio le indennità di disoccupazione
Che e centinaia di migliaia di precari che sono scomparsi
Dalle aziende sono anche scomparsi dalla visibilità sociale o che gli anziani contino attraversare la crisi con quella sociale card e nient'altro e non nessuno che pensa a loro è chiaro che la cosa non funziona
Per riconoscere questa realtà del Paese
Tu devi avere il coraggio di guardare in faccia la realtà della crisi e di quello che produce
Se tu rappresenti un Paese ideale che non corrisponde a quello vero allora poi per la forza non fai vedere queste condizioni e questa situazione e purtroppo
La realtà ci dice che proprio in queste settimane la crisi sta aumentando di intensità
Io vengo da Parma il contratto dieci consigli di fabbrica di aziende in crisi
Anche lì piccole e medie imprese che chiudono imprese che da un giorno all'altro licenza non le persone
Quindi stiamo dentro il cuore del problema è inutile che ci rassicuriamo dicendo che ormai la crisi sta risalendo perché la verità è che noi siamo caduti in un pozzo il pozzo è molto brutto molto profondo siamo molto caduti in basso
La produzione non sono del settore metalmeccanico è scesa da un anno all'altro del trenta per cento
Vuol dire che il trenta per cento dei lavoratori di quel settore non produce più perché se no non avremmo questi risultati
E che se anche risaliamo di un punto essendo scesi di trenta vuol dire che siamo a meno ventinove nonché siamo a più dieci quindi il nostro problema è a risalire in fretta
E perché adesso c'è la crisi più dura sull'occupazione per un motivo semplice perché l'occupazione oggi è funzione della durata della crisi
Un'impresa a una crisi di domanda di sei mesi la regge mette lavoratori in cassa integrazione e ce la fa
Ma se la crisi produce e va avanti e dura un anno quella impresa che magari sei mesi di reggeva non regge un anno
E allora magari qualcuna comincia a chiudere se dura dodici mesi quindici mesi una parte di aziende cominciano a ristrutturare cioè a licenziare le persone noi siamo esattamente in questa fase
Siamo cioè nella fase in cui passata la prima crisi che è stata affrontata con la cassa integrazione perché non si sapeva che cosa potesse capitare dopo oggi attraversa la fase dell'incertezza più difficile
Perché le imprese non hanno chiarezza perché la domanda dei loro prodotti e do loro servizi è bassa il proprio adesso abbiamo i fenomeni più pesanti questo cosa dovrebbe spingere il Governo non a dire che ormai siamo fuori dalla crisi
Ma dovrebbe spingere il Governo a dire se questa è la situazione e paradossalmente oggi è più delicata di sei mesi fa
E oggi che dobbiamo fare qualche intervento più forte per risalire il più rapidamente se no c'è poco da essere ottimisti noi ritorneremo
Ai valori di PIL di reddito di occupazione che avevamo nel due mila e sette con questi ritmi nel due mila e quattordici noi siamo nel due mila e nove
Possiamo passare ancora cinque anni prima di arrivare i livelli di produzione di reddito e di occupazione del due mila e sette cioè ci rendiamo conto di quale difficoltà a questa crisi
E questo pensiamo è una realtà a forte come la Lombardia o l'Emilia
Ma nel Mezzogiorno
Se è una
Azienda mi salta non è che pone rinasce un'altra da qui a sei mesi quello che perdi con la crisi non lo ritrovi più
E se nel Mezzogiorno ne perdiamo cinquanta mila cento mila posti di lavoro produttivi
Che cosa ne è del Mezzogiorno per il futuro son queste le questioni vere che andrebbero che andrebbero affrontate piuttosto che dire la crisi è finita siamo ottimisti siamo pessimisti qui non c'è da essere ottimisti o pessimisti
C'è da fare le cose per consentire al Paese di uscire dalla crisi
Diciamo un po'più forti di come siamo entrati se invece uscissimo più deboli e allora non è che siamo messi bene
Perché vuol dire che la crisi taglierà tanti posti di lavoro tante aziende tanti posti soprattutto nel Mezzogiorno e il futuro sarà più difficile quindi ci pone questa consapevolezza non perché ad altro firmo
Perché poi la crisi e cambiamento perché poi è chiaro che una parte di imprese rinascerà hanno
Ma se non facciamo le cose fatte bene il prezzo che pagheranno quelli che con la crisi non hanno nessuna responsabilità e in modo particolare i giovani e lavoratori passeranno cinque sei anni particolarmente pesanti
Io questo credo che sia almeno dal nostro punto di vista
Qual è la situazione vera del Paese e la richiesta al Governo di fare di più
Perché poi parliamo tanto di ammortizzatori e ci vogliono ci vogliono per i precari perché non hanno nulla
Per chi ha un'indennità di disoccupazione già oggi non c'è più niente ma c'è anche uno straordinario problema di affari di avere le imprese che fanno investimenti
Perché a me la cosa che mi preoccupa insieme allora dato che l'occupazione dalla chiusura delle fabbriche e che gli investimenti sono crollati
Chiunque sa come funziona un'azienda e lavoratori lo sanno bene se tu ai per Rames senesi un'impresa che non investe quello l'impresa che affronta il futuro mercato più difficile in condizioni più difficili
E noi abbiamo bisogno di far ripartire questo ciclo di investimenti
Se no anche la crisi anche la trasformazione anche il cambiamento anche la necessità che non si può che fare così non ci consegnerà un sistema produttivo più forte
Ma un sistema produttivo in cui i più grandi si mangiano i piccoli
E nel compresso sarà più ristretto con meno occupati con meno garanzie dei lavoratori e con un futuro più a rischio in un mercato che sarà altrettanto difficile di quello che avevamo fino all'altro giorno
Se questa e l'analisi ve lo vediamo tutti i giorni diciamo la situazione difficile del mondo del lavoro ti volevo fare due osservazioni la prima è questa
Perché di fronte alla crisi così profonda non c'è stata finora un'analisi condivisa è una reazione sindacale unitaria forte
E la seconda domanda è la seconda osservazione questo di fronte a una crisi che ormai dura siamo già arrivati al secondo anno noi
Come mai il livello di consenso politico del Governo rimane purtroppo ancora molto alto
Ma sulla prima questione
Noi per fortuna malgrado revisione che abbiamo sui contratti e su altro
In moltissime parti affrontiamo i temi della crisi e la difesa del lavoro in maniera unitaria perché
Poi al di là delle divisioni cosa ti chiedono i lavoratori lo chiedono a tutti Stati Uniti perché quando c'è il posto di lavoro che che è in discussione bisogna lottare assieme bisogna battersi assieme
Io penso che quello che c'è mancato unitariamente e di avere grandi iniziative di respiro attorno al lavoro e all'occupazione
Cioè iniziative che unitariamente ci mobili tassello nel territorio a livello nazionale per chiedere al Governo per chiedere al sistema delle imprese di fare delle cose in questa siamo rimasti un po'soli
E come se gli altri avvertissero che siccome c'è poco da fare con una crisi come questa e anche inutile battersi o chiedere delle cose io resto dell'opinione
Che se tu vedi che le cose non vanno e pensi che il Governo in questo caso riprese debbano fare di più tu hai il dovere di chiederlo
Tu il Governo di batterti per avere queste cose perché se no se le cose vengono lasciate andare come il Governo fa risultato c'è certo che usciremo dalla crisi
Ma finiremo come l'ho posto di lavoro com'ero posto di lavoro con diritti con tanti giovani che nel sud non troveranno per decenni
Nessun tipo di occupazione e quindi con un Paese che sarà molto molto meno coeso poi c'è da dire per essere onesti perché non possiamo neanche raffigurare un Paese tutto di un colore che fortunatamente ci sono anche settori
Territorio in cui la crisi pesa meno
Noi ho dato prima i dati della metalmeccanica che però è il cuore dell'industria italiana con quei dati meno trenta l'edilizia e molto giù
Poi abbiamo l'agroalimentare che va bene fortunatamente tutto il bio sanitario a tutto campo farmaceutico che mediamente tiene quindi ci sono dei settori in cui la crisi morde morde meno degli altri settori
Ma questo ti deve spingere a far di più per i settori che sono in sofferenza
La crisi ci spinge a fare una politica a sostegno come si dice della domanda e degli investimenti in questi settori questo manca totalmente
E perché oggi è più difficile affrontare le crisi
Perché finché era un problema di ammortizzatori sociali
Di rifà di Rafah con le nostre richieste
Con gli accordi in deroga che si sono fatti territorio per territorio un po'di risposta a chi poteva averla la data
Fermo restando che una parte importante non ha avuto nessun tipo di tutela cosa che richiede la riforma degli ammortizzatori
Degli ammortizzatori sociali
Ma il problema di oggi e che non risolve una crisi aziendale dura se non è nostra Accio di politica industriale
Se lei vuole chiudere petrolchimici del sud o il Governo dice non si fa perché il Paese ha bisogno di questo occupazione di questa attività se la FIAT mi tagli all'indotto in tutta Italia e soprattutto nel Mezzogiorno
Ci vuole un Governo che dica la FIAT che ho dato i soldi per la rottamazione ti ho aiutato matto per cortesia non mi chiudi le fabbriche dell'indotto le piccole e medie imprese che hanno più posti di lavoro di quelli che si salvano con la rottamazione
Perché io ti do i soldi tomi portino indotto all'estero non aiutiamo la ripresa dell'azienda e la ripresa del lavoro quindi quello di cui c'è bisogno
E questa politica
Se il Governo non c'è la e diventa difficile risolvere i casi di crisi spesso spesso sono disperati
Per questo dico siamo entrati in una fase in cui al Governo devi paradossalmente chiedere oggi qualcosa di più di quello che gli è chiesto un anno fa
Un anno fa gli è chiesto gli ammortizzatori non li ha dati come avevamo chiesto si son fatti pregare han dovuto trovare i soldi sottraendola le Regioni non facendo
E cose per il verso giusto ma inventandosi soluzioni bizantine lasciando fuori precarie tante persone ma oggi non ce la caviamo più soltanto voglio ammortizzatori
Noi oggi risolviamo il problema se per quell'impresa per quel settore si costruisce uno straccio di politica industriale esattamente come stanno facendo gli altri grandi Paesi
Perché la Germania e la Francia la stanno attraversando così la crisi e allora si capisce perché la Francia a meno della metà della nostra decrescita
Allora si capisce che la Germania pur soffrendo come noi però è già pronta a ripartire con la forza della sua industria gli altri ripartiranno noi ripartiremo meno è a proposito di libertà di informazione ieri sera
L'OCSE ha dato due dati
Il primo ha detto forse una serie un segno di ripresa c'è
Il secondo ha detto sì ma l'Italia è quella che perde più di tutti
Chiuderà quest'anno col meno cinque per cento come la data al telegiornale la notizia l'ho sentita così
L'Italia è ripresa appunto il primo cinque per cento in meno ma non sita così la notizia
Bisogna essere onesti nel guardare così come se c'è un segno di ripresa va detto se siamo gli ultimi siamo gli ultimi settore uno riconosce
Voi non fai niente e questo è inammissibile cioè non ce la caviamo col non fare niente rispetto alla gravità di questa di questa crisi o di questo ne son convinto
E non va bene questa politica della Sciara andare tanto prima poi arriverà la ripresa e si era ripresa ritarda
E se come dicono in America scoppia qualche altra bolla cosa facciamo
Che dove andiamo a sbattere la testa coda diciamo ai lavoratori che ci chiedono giustamente dateci una mano a risolvere i nostri i nostri problemi non possiamo
Chiudere gli occhi di fronte
A questa situazione così come non mi piace l'ho detto non sarà popolare non sarà facile l'idea che chiudono stabilimento al sud
Per trasferirlo o al nord o all'estero non va bene
Perché se io devo difendere un posto di lavoro intanto lo difendo dove il posto di lavoro sono pochi perché se io lì non li difendo consegno alle mafia la 'ndrangheta la camorra
Tutto il rapporto con le persone salviamo lì questi posti di lavoro
Produttivi
Questo lavoro operaio nel sud
Perché se no tutto non si riprende
Un paio di settimane fa tue visto Emma Marcegaglia qui a Cernobbio sembrava che diciamo da quell'incontro potesse uscire una stagione
Apparentemente più serena di rapporti tra
Gli imprenditori e anche la CGIL oltre agli altri sindacati
Poiché diciamo la verità guardando i fatti di questi giorni ad esempio la reazione di Federmeccanica sul contratto dei metalmeccanici non si riesce a capire se davvero c'è una buona volontà da parte degli imprenditori oppure no
Era un'illusione quello che è successo due settimane fa oppure forse più c'è ancora la possibilità di recuperare un
Un rapporto diciamo più sereno in questa fase di crisi così difficile
Ma io vedo questo che c'è una parte dell'impresa italiana che si rende conto che con una crisi come questa avere un sindacato diviso di avere la CGIL fuori dai tavoli contrattuali è un non senso
D'altra parte vorrei anche ricordare che quando discutemmo al modello noi dicemmo se abbiamo opinioni diverse fermiamoci un attimo
Non andate avanti in un accordo senza di noi perché arriva una crisi sarà una crisi pesante perché dobbiamo dividere le imprese e lavoratori
A partire dal sindacato più grande lavoriamo insieme nella crisi facciamo passare la crisi e poi dopo ci rimetteremo al tavolo per vedere di risolvere i problemi che oggi
Non possiamo risolverlo
Invece
Con l'aiutino del Governo diciamo la verità invece si è deciso di andare avanti
A questo punto i problemi sono questi
Allora le aziende ti dicono lavoriamo assieme per salvare le aziende aiutami a governare la ristrutturazione
C'è bisogno di razionalizzare il ciclo produttivo c'è bisogno dimettere persone in casa aiutarci perché la crisi ci dice questo nel diciamo non siamo qui perché vogliamo salvare le imprese e anche salvare il futuro del lavoro dell'occupazione
Ma non puoi chiedere in aiuto per salvare le imprese e poi e tavoli contrattuali rifai con gli altri senza la CGIL non può esserci questa situazione del tutto strabica
O noi siamo utili sempre
Siamo riferimento sempre o non
Quando ti conviene perché questo è avvenuto perché io mi sto convincendo di una cosa
Che così come c'è una parte di impresa che vuole effettivamente
Dialogare con noi perché riconosce che senza sindacato più grande non si risolve nessun problema in un settore in un'azienda c'è anche una parte di imprese che invece pensa il contrario e dice questo
Proprio perché c'è la crisi
A me conviene fare un contratto che mi dà dei vantaggi
Perché con la crisi il sindacato è più debole lavoratori sono più deboli tra virgolette sono più ricattabili perché l'occupazione fa premio allora magari mi chiedi un contratto in cui mi deroghi
Mi deroghe salario mi deroghi diritti fondamentali delle persone che lavorano
Questo è quello che sta passando
In questo scontro interno all'impresa di tra chi vuole dialogare e chi vuole approfittare delle crisi
A oggi a partire dal settore metalmeccanico sta vincendo quella parte dell'impresa che vuole usare la crisi per fare i contratti come dice lei
E questo lo trovo assolutamente ingiusto perché è vero che la crisi rende più debole il sindacato
Ma se tu metti fuori il sindacato più grosso
Quando arriverà la ripresa sindacato più grosso non è che si scorda
Quello che ha fatto ha subito quando le cose andavano male e allora perché dobbiamo metterci in questa ginnastica
In cui quando tutto è più forte ne approfitti quando siamo più forte e noi ne approfittiamo noi se si vogliono relazioni sindacali serie bisogna affrontarlo nella cattiva
E nella buona sorte senza fare i furbi nella cattiva sorte e senza chiedere poi gli aiuti o Conte elemento delle spinte quando arriva la buona stagione in questo purtroppo
Questa forma di dialogo non non si è concretizzato
La presidente di Confindustria ha detto senza la CGIL non si può pensare di affrontare le cose io ho risposto per fortuna
Memore di tante altre cose aspetto i fatti
è il primo fatto che dopo un giorno è arrivato il Presidente il vice presidente di Federmeccanica dire si fa così e chi se ne frega della CGIL della FIOM non mi sembra questo i fatti che uno si aspetta
Ma in questo contesto i suoi rapporti rapporti diciamo dalla CGIL con CISL e UIL in questa fase come sono già previ preso probabilmente dopo l'estate
Dei contatti con loro se è possibile fare qualcosa assieme oppure no
Noi abbiamo
Un unico terreno su cui stiamo provando a lavorare assieme oltre quello della crisi ed è quello del fisco
Perché io penso che noi dobbiamo porre con forza al Governo il problema di una riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati
Per due ragioni uno di equità
Sta avvenendo che malgrado la crisi le tasse aumentano soltanto sul reddito da lavoro dipendente l'IVA è calata le imposte sulle imprese su una precipizio l'evasione ha ripreso ad andare
Io vice che pagano le tasse sono i lavoratori
Ora malgrado la crisi questo avviene cioè c'è uno spostamento di ricchezza
Si prende da lavoro e si finanzia attraverso questo quello che gli altri non finanza ma questo è assolutamente ingiusto perché vuol dire dare una tassa iniqua sull'occupazione
Questo è il punto che
Secondo ma se tutto fermo la domanda cala i consumi calano come lei sa è aumentare i consumi
Come in che modo sono a meno meno due meno due e cinque
Dando un po'più di risorse ai lavoratori e pensionati o a chi sono questi consumi popolari che fanno la differenza non è che mi è calato il consumo dei beni di lusso
Cala il consumo dei grandi generi popolari dagli alimentari al vestiario ad altrettanti attività quindi è lì che devi fare un intervento
Ora naturalmente questo è un problema molto grosso perché perché il debito pubblico è quello che
I soldi non ci sono
Però e ho anche osservato che se tu mi dici questo e per cinque anni non mi fai nulla sulle tasse
Da qui a cinque anni il prelievo del fisco sulla salario sulla retribuzione di un lavoratore o di un pensionato tenderà ancora ad aumentare
Quando è che si vuole affrontare questo problema io capisco che per affrontarlo c'è un problema come si finanzia questa operazione nei giorni scorsi ho visto che una preoccupazione una proposta della CGIL è stata ripresa
Da un fondo del Corriere della Sera che dice intanto detassiamo
Le pensioni
In modo che il valore aumenta dall'altro De Benedetti che ha detto riduciamo le tasse sul lavoro e sull'impresa e facciamo pagare
Un po'di più a chi acque i percettori di quaranta miliardi di grandi patrimoni che possono pagare un po'di più per alleggerire il lavoro l'occupazione dei lavoratori di una parte dell'impresa
Non l'ha detto un pericoloso sovversivo
L'ha detta un non esco capitalista è uomo di finanza come Carlo De Benedetti non gli abbiamo detto corrisponde esattamente alla nostra impostazione dal Governo gelo
Avete sentito qualche reazione zero l'unica cosa che il Governo sta facendo e lo scudo fiscale
Lo scudo fiscale Presidente a tre piccoli problemi uno
è di nuovo una mano a quelle che hanno portato illegalmente soldi fuori paradisi fiscali Svizzera c'è ancora una volta si aiuta a redimersi i peccatori
Secondo
Per redimere i peccatori ti fai pagare come Stato
O lo fai fare quasi gratis e allora ci siamo accorti che questo cinque per cento che Tremonti vuole e la più bassa la più bassa tra tutti i Paesi europei
Tassa che viene chiesta per regolarizzare il rientro da capitali stranieri non vi dico gli altri Paesi c'è chi fa il venti
C'è chi fa il venticinque c'è chi fa addirittura l'imposta sulla propria progressività personale cioè gli altri Paesi agiscono
Con la diciamo una penalizzazione per avere questo vantaggio che quattro cinque volte più grande della nostra
Noi come al solito diciamo ci teniamo bassi terzo
Questi soldi dove vanno
Cioè questi soldi che entrano adesso pochi o tanti che siano nessuno sa se son due miliardi a cinque miliardi o di più dove andranno ora una persona normale cosa può pensare visto che sono soldi che rientrano per chi illegalmente ha portato via denari ce li ha tolti alla collettività nazionale
Per farli rientrare diventare legali fai pagare qualcosa
Si può dire che quei soldi vanno a quella parte del Paese che invece le tasse le paga fino in fondo e che dunque è giusto che se questi soldi rientrano vadano anche
Politicamente simbolicamente a dire tu contribuente onesto Aia un vantaggio dal fatto che questi soldi rientro io questo mi aspettavo dal Governo invece
Niente
Niente vedremo cosa fare di questi soldi non vorrei che la prima necessità questi soldi servissero a questi invece di servire alle persone alle persone che lavorano i giovani non è che si deve per forza pensare una cosa fine operazione sui precari
Fare l'operazione sugli anziani non autosufficienti fai un'operazione che ha un segno sociale cioè dai fai un segno di riequilibrio verso chi sta peggio
Così credo in un momento di crisi si stringe tutti la la la la città ma si aiuta soprattutto quelli che non ce la fanno
E invece anche quest'anno temo andremo verso una socia al card che quando arriverà sarà quella
Dell'anno scorso che non affronterà il problemi degli anziani dei pensionati e poi a fine anno come sempre
Vedremo che i poveri aumentano Lecce e quindi
La solita cosa questa mi pare il punto vero della
Della questione fiscale
Senti vogliamo dovevano affrontare almeno due questioni ancora relativa diciamo da questo momento congiunturale un po'
Sono appena ripartite le scuole dunque le scuole in tre anni della pubblica istruzione perderà centocinquanta mila dipendenti
Accanto a questo c'è un taglio delle risorse evidente e quindi è chiaro che lì c'è uno dei principi fondamentali su cui si è basato il nostro Paese cioè la pubblica istruzione sta per essere minato profondamente
L'altra questione riguarda la pubblica amministrazione allora non più tardi di un anno fa Brunetta aveva detto se non riformulare Pubblica amministrazione mi dimetterò
Ora da un anno all'altro pare che rivoluzione non ce ne siano state però anche lì hanno tagliato risorse probabilmente non ci saranno i soldi in finanziaria per
Cambiare rinnovare i contratti e c'è un ulteriore depauperamento diciamo di una struttura pubblica importante
Come si agisce in queste condizioni
Non si agisce bene perché adesso poi parlato di scuola e di pubblica amministrazione io mi aspetto dalla prossima finanziaria che vedremo domani credo c'è un incontro tra il Presidente delle Regioni e il Governo sulla sanità
Io mi aspetto ancora una restrizione di risorse ed i criteri per quanto riguarda la sanità quindi mi pare che la cosa stia diventando sempre più complicato
Beh sulla scuola siamo un po'all'assurdo perché
Tutti sanno che nella scuola italiana
L'età media dei docenti e molto alta
E tutti sanno che anno dopo anno un numero considerevole di docenti andrà i pensione
Bene
Tu ai cento mila precari
E sai che ogni anno andranno in pensione venti venticinque trenta mila professori maestri docenti insegnanti ma
Che cosa ti dice questa cosa ma fai un piano
Ciò cento mila precari in quattro anni ristabilito
Anche perché parliamo di precarietà che da vent'anni fa il precario non è che dobbiamo immaginare un precario diciamo
Che chi sta lì da poco c'è gente di quaranta quarantacinque anni che da vent'anni e precario che ogni anno non sa dove insegna può riesce insegnare non poi trattare così chi al rapporto con i ragazzi bambini con gli alunni non funziona la scuola in questo modo
Da nessuna parte del mondo
è in e guarda e non avendo fatto questo che cosa sono stati costretti a fare
Il maestro unico il numero del del doposcuola ridotto il ritorno al pomeriggio le classi di trenta alunni e la
Tutto quello che dovevi fare per
Tagliare risparmiare
L'assurdo dove
Che oggi
Poi lo Stato è stato costretto a non per tutti perché anche questa un'altra cosa che non va bene ma per ventimila dei precari che scadevano quest'anno
Di dare a loro l'indennità di disoccupazione ma questo ti fa arrabbiare ma scusa
Tu hai queste persone
Che hanno sempre insegnato sia pure in questa forma precaria
Non li dai insegnamento però gli paghi la cassa integrazione o la disoccupazione cioè soldi pubblici ma ha un senso pagare la gente perché non insegni
Pagarla per pagarla ma metterla dentro fai fare le classi con ventisette alunni far ritornare i bambini due o tre volte il pomeriggio cioè è un non senso perché Butti le risorse
Lei non è che c'è una crisi di mercato gliele deciso tu
Lo puoi fare invece di Davide indennità li metti a lavorare e consenti di affrontare e sistemare nel tempo è senza senso quello che ha perché è avvenuto per un motivo
Perché le scelte del Governo quasi tutte sono scelte dalla Ragioneria
La ragioneria l'anno scorso ha detto tagliamo tutto dell'otto per cento
Tutto allo stesso modo questo è avvenuto hai tagliato le cose utili e le cose superflue hai tagliato la scuola dove non dovevi tagliare e altre cose che potevi tagliare non è fatto una scelta e oggi ti ritrovi a gestire questa situazione
E l'anno scolastico che è iniziato in molte città oggi nei giorni scorsi e nei prossimi giorni nasce male
Con precarie che stanno a casa con supplenti che sono quelli più penalizzati che non sanno che fine faranno neanche quest'anno con una mano organizzazione delle nostre scuole che che mette paura
Corna i dirigenti scolastici che ti dicono che non hanno i soldi neanche per comprare
Il minimo che serve nelle scuole e quindi con una situazione di disagio per tutte le famiglie italiane ora
Quando c'è la crisi
Una crisi che colpisce il mercato la finanza le aziende si può immaginare che all'insetto ori fondamentali
Pubblici sanità e scuola invece di tagliare provi a fare degli investimenti come fanno tutti i Paesi
Se tu riduci scuola sanità i settori industriali tutti sotto zero è chiaro che poi il Paese non va avanti ma c'è un motivo in più che bisogna riprendere
Noi abbiamo avuto un modello di sviluppo italiano e Tedesco molto fondato sulle esportazioni
Noi siamo con la Germania il Paese che esporta di più in Europa venticinque per cento
Siamo una grande industria manifatturiera quindi siamo un Paese che vive se gli altri Paesi comprano i nostri prodotti
Questa è una crisi di domanda internazionale cioè questa è una crisi in cui gli altri non comprano più come prima quello che tu produci queste al nostro guaio ma allora pensando al futuro
Si può provare a spostare un po'di asse
Dal fatto di vendere all'estero al fatto di vendere di consumare in Italia come si dice si può passare da una domanda tutta estera a una domanda più interna se tu fai questo incroci per forza tre cose
Uno che per sostenere la domanda interna devi aumentare i consumi e ritorniamo al discorso che facevo prima del fisco dei salari delle pensioni secondo che deve investire nelle reti pubbliche
E in tutto quello che sono reti per ricita Dini perché questo alimenta la domanda interna terzo che devi dare anche all'Italia come sta facendo Parma come ha fatto la Germania la Spagna la Francia
Un grande progetto di rinnovamento sostenibile della tua economia e della tuo ambiente
Un grande progetto di lavori verdi di attività verdi che salvano il futuro del pianeta e ti danno quella tecnologia che ti fa risparmiare Energia
Vivere meglio e creare dei posti di lavoro questo però vuol dire avere un progetto
Una politica industriale per il Paese
Se invece costruisci solo centrali nucleare il ponte sullo stretto
Allora è evidente
Che andiamo una direzione opposta
A quella di concerto
Grazie Guglielmo Leo
Parlare un po'dalla CGIL
Allora voi avete avviato diciamo un percorso congressuale che primavera porterà diciamo al Congresso
Ti volevo chiedere se
Diciamo il dibattito politico di queste di questi mezzi il confronto interno anche la crisi economica può avere un effetto sulle scelte che la CGIL si appresta a fare
In vista del congresso
Noi facciamo un congresso nel cuore della crisi
C'è poco da fare perché quando partiremo con l'Assemblea a dicembre e gennaio
Avremo le fabbriche come stanno condizione come
Quindi sarà un congresso che deve per forza a riflettere su questo tema
Come la crisi ci cambia
Come la crisi determina problemi per i lavoratori per i giovani precari o per gli anziani quale progetto per il Paese ci vuole
Perché non usciamo da una crisi se non c'è un altro progetto del Paese con quali strumenti con quale politiche con quali alleanze sociali questo sarà
Il cuore del nostro congresso
La cosa che dobbiamo evitare che con una crisi così tu parli di cose che non riguardino i lavoratori
Perché non puoi presentarti in un'Assemblea a parlare del mondo e la gente ti dice sì ma intanto a me cosa succede qual è il mio futuro quelli c'è bisogno di tenere il piano diciamo strategico perché c'è bisogno se no al Paese non esce vivo
Con un piano più concreto delle risposte da dare ai lavoratori quindi questo sarà la difficoltà e il cuore del nostro del nostro congresso
Poi contemporaneamente il congresso della CGIL un fatto democratico forte
Perché l'ultimo congresso votarono un milione seicento mila tra lavoratori e pensionati e c'è una cifra enorme quindi è anche un grande fatto di partecipazione di democrazia
Può servire a un'altra cosa in tutti
Questi incontri con le fabbriche in crisi con la crisi che colpisce il lavoro
Tu vedi nella
In molte persone la richiesta di aiuto
Io l'altro giorno ero giù a Torre del Greco lì era visibile nel sud la gente davvero tra la propaganda della lega arresto cioè si sente impaurita cioè ti dice aiutate civile abbiamo bisogno di aiuto
Nelle fabbriche del nord la gente vive l'incertezza perché non sa cosa gli succede dopo tre mesi quattro mesi sei mesi i precari sono scomparsi
Non sanno più nei luoghi dove pure male ma c'era
Quindi il problema è e che una grande sindacato grande sindacato popolare e anche una grande rete
Una rete di prossimità una rete di rappresentanza una rete di vicinanza noi abbiamo bisogno di rialimentare
Una fiducia e una speranza ragionevole nel futuro perché se manca questo la gente si rassegna
La gente pensa che non c'è niente da fare che bisogna far passare la nottata che tanto non si possono cambiare le cose che è il segno prevalente del Paese oggi il Paese oggi è troppo passivo
è un Paese che è impaurito che è diviso è un Paese che ha spetta è un Paese che non si mobilita lo si vede una volta su grandi questioni il Paese si mobilitano premiamo questa cosa dell'aggressione ai miei atti questo Moffo Pia
Ma una volta di fronte a queste schifezze che stanno accadendo sarebbero insorte le città
La violenza sulle donne oppure altre questioni avremmo avuto una reazione oggi non c'è relazione
Quindi è un Paese che Marradi motivato vanno capite le ragioni profonde e va evitata la chiusura quando c'è la crisi la gente tende a chiudersi quando tutta India chiudersi l'altro diventa sempre un altro
Talvolta un nemico talvolta un avversario talvolta un concorrente che ti può portare via un posto
Qualcuno con cui combattere fittiziamente per avere un vantaggio tuo noi dobbiamo rifare invece il percorso opposto
Perché non se ne esce con un'idea di Paese diviso impaurito se ne può uscire con un Paese che riacquista un senso più largo
Della solidarietà un senso più largo della comunanza dei listini e della comunanza dei diritti queste la grande portata battaglia politica e il Congresso nostro avrebbe uno straordinario valore
Se fosse in condizioni di rimettere in campo esattamente la forza di questi valori
Noi dobbiamo avere la forza di rimettere in campo questi valori se no passano i valori contrari
Quelli che ad esempio abbandonano chi viene a richiedere asilo alla loro sorte quella che vede nella migrante sempre un pericolo e mai è anche una persona che magari ti chiede di lavorare alla quale va guardato
Con rispetto quella che fa sì che non guardi il precario perché intanto risolvi due problemi quello che divide
Noi ha una cultura della divisione non possiamo essere d'accordo perché la cultura la divisione passa un altro principio
Il più forte vince
Il più debole perde e viene accantonato non può essere questi
Valore su cui costruire una società moderna e mi permetto di dire che questa perché spesso ce lo spiegano che quando parliamo
Di eguaglianza a queste cose del Novecento ma cosa c'è di moderno
Cosa c'è di moderno nel razzismo
Cosa c'è di moderno la xenofobia
Cosa c'è di moderno nella caccia al diverso cosa c'è di moderno la violenza sulle donne cosa c'è di moderno nel pensare alla corporativi d'azione
Dei diritti cosa c'è di governo a pensare che uno che abita a un'altra parte è diverso da te che cosa c'è di moderno nel mondo di oggi i tempi delle grandi migrazioni e dei grandi valori universali in questo
Dobbiamo essere metti dobbiamo essere forti fare nostre battaglie capire perché la gente talvolta fa fatica a capire a tutti interrogarsi
Ragionare e fare una battaglia politica avviso ad non avere paura delle nostre idee
Io credo che questa è una battaglia che si vince se noi non abbiamo paura delle nostre se siamo convinti perché se tu non sei convinto è inutile che provi a convincere uno che non è convinto è meglio che lasci stare
Perché fai meglio e fine meglio finora
Bisogna invece fare questa operazione e credo che sia necessario perché
Non va bene questa situazione politica culturale del nostro Paese fra l'altro
è una condizione che ci mette un po'in difficoltà con gli altri Paesi
Perché gli altri Paesi non stanno seguendo anche nella crisi cercano di restare più uniti con politiche fiscali con politiche sociali diverse l'Europa sta andando in una direzione noi stiamo andando in un'altra direzione
E visibile l'affievolimento del nostro peso del nostro modello culturale aggiunto al fatto che
E nessuno ne parla che l'immagine del nostro Paese oggi nel mondo dall'immagine terribile
Chiunque di noi va all'estero
E ti chiedono se italiano tu dici sì ti fanno poi una domanda come può essere che quello che succede succede e non succede nulla ma quando l'immagine del tuo Paese all'estero e questa non è un problema solo così
Perché sull'immagine c'è la credibilità di un Paese
Quando magari devi vendere cinquecento miliardi di titoli del debito pubblico nel mercato mondiale
Sull'immagine del Paese c'è la credibilità delle tue impresa
Del tuo sistema produttivo del tuo turismo della tua storia dell'idea che gli altri hanno di te se noi non cambiamo questa immagine del Paese
Poi uscire dalla crisi avere forza diventa più difficile oggi l'immagine del Paese forse la prima condizione per rialzare la testa risalire la china
Voglia voglio farti anche una domanda personale
Quando un segretario dalla CGIL
Esaurisce il suo mandato diciamo che nel
Sistema c'è una figura importante anche un po'ingombrante da sistemare no
Allora ti volevo chiedere quali sono
Una volta finito questo tuo mandato così lettura aspirazioni tuoi interessi personali da un lato ha voglia di fare in quale campo lo misurare
No ma io un'idea molto chiara poi anche molto convinto
Ho avuto l'occasione di
Richieste di presentarmi candidature due-tre volte per tante ragioni ho sempre detto di no io appartengo a coloro
Magari
Diciamo
Però convinto del fatto che non c'è una cosa più importante della CGIL cioè io sono in questa scuola di questa idea
Cioè io
Son convinto di questo son convinto
Ci possono essere esperienza altrettanto importanti
Ma non ce n'è una più importante di quello che stiamo
O che sto facendo desse un perché
Per me la CGIL una cosa così importante che posso non posso pensare il contrario poi ho rispetto per gli altri e non è diciamo penso di questo per no perché amo molto la CGIL quello che state quella che e penso che questa debba essere allora siccome la penso così quando finirò il mio incarico farò qualcosa di utile alla CGIL in altri campi pur
Senza chiedere niente a nessuno
E senza propormi per altre cose in maniera assolutamente semplice ma aggiungo anche molto convinta
Cioè non è che è una cosa che mi pesa
è una cosa che liberamente sto scegliendo e della quale se permettete
Mi sento anche un po'fiero perché mi pare di essere coerente con questa idea che ho della CGIL quindi nulla di più e nulla di meno e credo anche che sia un segno distintivo
Di come si possa fare una cosa si possa lasciare l'incarico aggiungo
Che
Noi siamo gli unici
Insieme con i sindaci che hanno il mandato dei due congressi e lo rispettiamo sento
Lo ha rispettato Cofferati lo rispetterò io lo rispettano i compagni che dirigono le strutture non è semplice ma guardate che è una prova di vitalità delle organizzazioni
Perché quando sta in troppi anni
Non va bene diventi tu infine di tutto notturno deve avere una funzione di servizio per avere una funzione di servizio devi sapere che il tuo mandato che Terna
Che termine devi lasciare il posto a un altro la sfida del cambiamento è sempre difficile perché si resta affezionati eletti Segretari evaso per me con Sergio era valso con Sergio contraenti cioè è normale varrà per chi verrà dopo di me
Ma anche il modo secondo me
Di dire alle persone che quello che conta non sono i segretari generali
Poi meglio averli più bravi che meno bravi ma quello che conta è la CGIL quello che ti fa forte come segretaria come dirigente pone qua è la CGIL questo è il segno distintivo vedeva aveva la nostra scelta
Volevo farti l'ultima domanda
Visto dove siamo ti devo chiedevo che cosa su questo percorso assai faticoso del Partito Democratico verso il congresso la nuova leadership
Ti sembra che diciamo il confronto tra i candidati al dibattito che si è sviluppato all'interno del partito sia adeguato al momento alla gravità della situazione e soprattutto
Come ti immagini il profilo del partito tra qualche mese
Ma io
Quello che vedo poi
Non ho benissimo il quadro
E che abbiamo bisogno che finisca rapidamente questo congresso
Perché io avverto il bisogno di a vere
Un gruppo dirigente chiaro
Legittimato che abbia la pienezza di poteri perché non c'è niente da fare quando fai un congresso ti pieghi su te stesso è normale
Tanto più con tre candidati quindi e invece questo al momento in cui il partito d'opposizione non può essere ripiegato su se stesso
Questo è un Paese in cui stanno avvenendo troppe cose c'è bisogno di stare in campo con più forza
Con più legittimazione del solo il congresso della può dare per questo dico finisca rapidamente il Congresso si elegga un segretario Segretario abbia la legittimazione degli elettori e si riparta perché di questo c'è bisogno
Che cosa c'è bisogno oltre questo
C'è bisogno di ricostruire un partito moderno non antico va bene
Un partito dalle fondamenta
Dalle radici io prevedo che abbiamo bisogno nei territori nel posto di lavoro negli uffici delle comunità nei quartieri di a vere una presenza radicata
Non abbiamo bisogno di partiti leggeri per il semplice fatto che gli altri non sono partiti leggeri né quando hanno base territoriale né quando hanno il potere mediatico e finanziario
Del partito più grande italiano abbiamo bisogno di partiti veri radicati con un dibattito con un'identità che facciano risalire dal basso
Quei valori quelle reti che siano in condizione di cambiare in profondità le culture che in questi anni si sono radicate nel Paese di questo abbiamo bisogno mi ha bisogno anche il lavoro
Ne ha bisogno anche la CGIL
Noi
Spesso nel passato
Avevamo una concorrenza tra partiti e CGIL e quello non era comodo talvolta veniva che la CGIL decidevano cose partiti o partita un altro espresso si litigava ma avere quel modello
Avere oggi spesso il nulla mi pare che cadiamo nella cosa opposta io vorrei a vere in maniera più sistematica
Sui temi del lavoro accanto non dico solo la CGIL forza politica in grado di avere un proprio progetto una propria valutazione un proprio radicamento
Non pretendo che il nuovo partito abbia solo la centralità del lavoro come riferimento sarebbe sbagliato
Ma penso che senza un rispetto
Forte
Del lavoro della dignità del lavoro del valore del lavoro un Partito progressista un partito riformista un partito del centrosinistra
Avrebbe meno uno dei suoi ruoli fondamentale
Non so se questo è passatista non so se questo è il più moderno ma ho sempre pensato che la parola sinistra la parola progresso la parola riformismo sia sempre collegata anche non solo
Anche al tema del lavoro
Al tema del rapporto tra chi lavora chi ha lavorato al tema del rapporto tra chi lavora i giovani precari al tema del rapporto che senza il lavoro manca un fondamento di identità
è un fondamento di cittadinanza e per questo vorrei un partito chiarisco PRIS
Con più
Forza con più determinazione questo stare in mezzo ai lavoratori anche perché
Siccome
Spesso nel le risposte non ce l'ha nessuno una cosa è chiara
Chiuso in uno studio
Chiuso dietro un tavolo tu puoi essere la persona più brava e competente
Ma quello che ti dà il rapporto con le persone lo stare in mezzo alle persone ascoltare ascoltare
Quello che hanno da dirti le persone parlare con le persone provare a rappresentare le persone non te lo può dare nessuno quindi
Vale per la CGIL vale per il Partito Democratico ritrovare il gusto di stare di in mezzo alle persone per radicare una rappresentanza di quelle persone per far crescere un valore
Un progetto politico di cambiamento per il
Paese
Deve
Possiamo chiudere qua ringrazio dopo l'appalto democratica per l'ospitalità
E tanti auguri a tutti per il prossimo autunno l'abbiamo bisogno