Presentazione del "Piano di azione per la piena occupabilità dei giovani attraverso l'integrazione tra apprendimento e lavoro'' - Conferenza stampa dei Ministri Maria Stella Gelmini e Maurizio Sacconi

Buongiorno oggi
La collega Gelmini ed io vi presentiamo un Piano di azione
Per l'occupabilità dei giovani attraverso l'integrazione tra l'apprendimento e il lavoro
Il piano di azione
Per quanto riguarda
La mia responsabilità si colloca
A valle del Libro bianco sul futuro del nostro modello sociale che ha segnalato
Un specifica problematica relativa all'attività della condizione giovanile
E di dall'altra parte alcune ipotesi che sono parte di questo piano d'azione parte che si integra con le materie invece di competenza della della collega Gelmini
L'integrazione tra apprendimento lavoro ci appare fondamentale in un Paese nel quale
Si è creata via via nel tempo una frattura fra
Il le istituzioni educative e il mondo del lavoro e il mercato del lavoro
Con patologie che sono particolarmente evidenti nella fascia di età tra i composizione tra i quindici e ventiquattro anni
Oggi dovremmo anche dire in Italia fra i sedici e ventiquattro ma io mi riferisco alla
A ciò che le statistiche considerano nell'età fra quindici e ventiquattro anni
Per l'Unione europea per la Commissione europea si è giovani fino a venticinque anni
Sì indicano politiche del lavoro sotto i venticinque anni per i giovani
Che normalmente sono in effettive in un Paese nel quale
Pochissimi lavorano sotto i venticinque anni pochissimi hanno avuto esperienze lavorative
A anche informali sotto i venticinque anni
In un paese darà la collega alcuni dati a ciò relativi nel quale
Purtroppo si sommano due patologie l'uscita precoce
Dalla al sistema educativo l'abbandono la dispersione scolastica l'abbandono in età precoce dell'attività educativa e dall'altro lato altra patologia molto italiana
La all'ingresso tardivo nel mercato del lavoro quel fenomeno che il collega parlamentare nonché ottimo
Esperto di ottimo demografo professor Livi Bacci chiama dei giovani vecchi
Noi certo invogliano o agire in un Paese a risorsa umana scarsa in un Paese affetto da declino demografico come la gran parte
I paesi
Occidentali ed europea in particolare noi vogliamo agire per riempire di attività
E di attività utile al loro futuro questa questa parte in particolare questa fascia di età di attività perché molti giovani poi appartengono a quella che è stata chiamata la generazione né di
Cioè né studiando né lavoro no quanto meno
Ne lavorano né studiano proficuamente
Come vedrete ci sono persone indicate sei linee di azione
Queste sei linee di azione sono ovviamente
Corrispondono ad azioni già intraprese già in corso diffusamente
Che attraverso
La sinergia la collaborazione fra le nostre due amministrazioni vogliamo però accelerare linee di azione che trovano dalla collaborazione
Nuovo impulso e con ragionevole prospettiva di maggiore efficacia su queste linee di azione
Intendiamo convocare le stesse parti sociali perché esse sono interlocutori essenziali per
Larga parte di questi di questi progetti
E essenziali anche per
Superare quella sorta di isolamento del sistema educativo dal mercato del lavoro
Per quanto riguarda la mia competenza vi segnalo in modo particolare nel contesto di una della volontà di rendere più trasparente più efficiente complessivamente il mercato del lavoro più intellegibile da parte
Dei dei giovani delle loro famiglie o
In nel contesto di una impostazione di questo tipo un
Vi dico velocemente per quanto riguarda il
La prima linea d'azione agire sulla transizione dalla scuola al lavoro
Come stiamo
Vuol da un lato finanziando solo un attività
In corso di sostegno alle università a cura della
La società Italia lavoro che sapete essere una società strumentale del
Del Ministero del lavoro e del Ministero dell'economia o la diffusione dei servizi di placement di orientamento e di collocamento nelle università
Questa la devo questa
Attività di placement e non è solo un servizio per gli studenti ma è un modo stesso di integrare mercato del lavoro e apprendimento universitario attraverso
Molte iniziative che gli uffici di placement possono favorire come i contratti di apprendistato di terzo livello peraltro e professionalità come i tirocini
Collegati a appunto a a percorsi di apprendimento eccetera eccetera
Come un'altra attività che vogliamo sviluppare alla quale vogliamo dare più valore quello è il programma Excelsior che finanzia
Il Ministero del lavoro insieme a Unioncamere
Che quel programma che da una periodica rilevazione attraverso una base campionaria di imprese circa le professionalità richieste e da parte delle imprese
Non è come voi sapete che c'è un evidente mismatching un'evidente spazzatura fra le professionalità richieste ciò che il mercato del lavoro e il sistema educativo offrono
Perché
La sola Confartigianato recentemente ci ha detto di avere rilevato ora nel vivo della crisi
Come un terzo delle professionalità cercate dalle sua impresa e non sono reperibili nel nostro mercato del lavoro
La seconda
Linea d'azione riguarda
La l'istruzione tecnico professionale per quanto mi riguarda
Segnalo la volontà di diffondere quell'apprendistato di primo livello che dovrebbe consentire di recuperare l'abbandono scolastico cioè
Lavora attraverso il lavoro ritornare in un percorso educativo che ti consente anche un titolo di studio
Per cui la terza linea d'azione riguarda i tre contratti di apprendistato quello che ho appena citato quello professionalizzante che è il classico
Ah nello di congiunzione tra la scuola e lavoro e quello
Che dovrebbe sempre più crescere
Che è quello dedicato alla alle alte professionalità cioè il lavoro con un contratto di apprendistato in un'azienda convenzionata con l'università perché l'università e individua in essa
Capacità formativa coerente con un certo percorso
Universitario opposto universitario
Elaborando posso quindi conseguire quel titolo universitario o post universitario
La quarta linea d'azione riguarda i tirocini e le esperienze lavorative cioè è il ritorno del lavoro nel processo educativo
Bene noi stiamo
Favorendo la diffusione dei voucher che per ISPES presto saranno banalmente accessibili presso tabaccai e uffici postali
Il voucher è un modo con cui sia i la legge dispone che possa essere semplicemente regolato
Una rapporto dire un'esperienza lavorativa estiva o nel fine settimana di un
Giovane sotto i venticinque anni che stia
Frequentando una attività educativa
Ancora il lavoro intermittente che sta crescendo molto tipico
De per esempio del cameriere nel fine settimana del ragazzo che fa ricorrentemente ovvero ragazza il cameriere o la cameriera nel fine settimana e di tanti altri lavori
Nel fine settimana che possono essere regolate da un contratto a tempo indeterminato di tipo intermittente
O ancora i contratti di inserimento che allungano il periodo di prova di fatto est incoraggiano la soluzione che sono incentivati per i giovani disoccupati di lungo periodo
O ancora come ho già detto i contrasti di apprendistato
Tutto ciò vorrei ricordare che aiuta a costruire cultura previdenziale in un giovane
Troppo scetticismo troviamo spesso in molti giovani che pensano io non avrò mai un'attenzione
Pubblica mentre invece
Poiché andranno secondo la regola e si un pay esigo tanto come paghi così dato
A è importante vedere che nel loro conto corrente previdenziale anche attraverso il voucher
Possono cominciare a depositare una un piccole accantonamenti previdenziali meglio ancora se con un lavoro strutturato come il contratto di lavoro intermittente o con il contratto di apprendistato
La collega del minimo da dire che possono anche concorre con recupero del periodo di laurea quindi per far crescere la cultura previdenziale che è la cultura del futuro
Rispetto a tanto scetticismo incentivare invece lo la proiezione al futuro
Non dico della formazione universitaria
Né dei dottorati di ricerca che sono la quinta la sesta linea d'azione se non per quest'ultimi che sono compatibili con un contratto di apprendistato
Cioè quel contratto di apprendistato di terzo livello per alte PROPER alte professionalità qualcuno dice ogni tanto cambiate nome infatti un nome
Per esempio prendete dagli inglesi il nome e per rendere più appetibile il contratto di apprendistato allora anch'io ho ci ho pensato guardato come lo chiamano gli inglesi
A sembrerebbe mente quello che diceva a Firenze si riserva di dover quando è stato a Firenze si dice apprendistato in Inghilterra come si dice apprendisti città
Cioè l'apprendistato
E quindi non c'è venuto o no nemici porre di apprendistato perché si usa dire apprendistato anche fuori di qui
Il
Quindi solo è un percorso noi la novità di questo piano d'azione e l'incrocio
Cioè sono azioni che noi stiamo facendo stiamo svolgendo ma incrociando le pensiamo che uno più uno non faccia due che faccia tre cinque sette
Perché è doveroso tutti e due dal nostro punto di vista rilevavamo l'importanza dell'incrocio fra mercato del lavoro
E sistema e sistema educativo non perché il sistema educativo si debba piegare alle esigenze contingenti alle pulsioni contingenti del mercato del lavoro
Ma perché il lavoro è parte del processo educativo il lavoro anche manuale deve essere parte del processo educativo
Vi faccio un esempio io penso
Che la manualità interessi interessi qualunque aspirazione professionale
Che l'opportunità mentre studio il liceo classico di o per fare un corso da elettricista
Del sia se liberamente perseguita possa essere utile a una persona prendere confidenza con la manualità con la cultura pratica con la ragion pratica
Con utile per il mercato del lavoro di domande nel mercato del lavoro di domani
Dal punto di vista nostro noi dialogando con i capi del personale i capi del personale ci dicono spesso non si non escono dall'università occupabili
E certamente se hanno trent'anni e non hanno mai avuto uno straccio di esperienza lavorativa a essi sono considerati magari si presento con una laurea debole non fatemi fare il solito esempio
Perché prima o poi faccio arrabbiare i laureati in quella disciplina che se conseguita in giovane età può essere anche utile ma
Soprattutto i capi del personale ci dicono diffidiamo di un giovane adulto in realtà adulto a trent'anni sei un adulto
Che non abbia mai avuto l'esperienza lavorative si presenti per la prima volta nel mercato del lavoro tanto peggio con una laurea anche poco spendibile
Vi ringrazio
Bene
Il collega Sacconi devo dire che ha fotografato
In maniera puntuale la realtà e come dire ha fornito alcuni dati a cui ogni aggiungerò altri che sui quali abbiamo a lungo riflettuto e abbiamo ritenuto di dover
Prendere una posizione comune
Questo Governo infatti voi lo sapete si sta adoperando per risolvere almeno in parte il tema del precariato
Sappiamo in molti accordi di programma che abbiamo siglato con alcune Regioni che hanno messo a disposizione ulteriori risorse rispetto
Alle nostre per venire incontro hai precari della scuola però
Noi riteniamo che
I problemi che oggi attanagliano i giovani nelle trovare un'occupazione non siano ascrivibili unicamente al mercato del lavoro
Ma le responsabilità di una situazione estremamente pesante e negativa per il nostro Paese
Vedono il coinvolgimento diretto anche dell'offerta formativa dalla scuola superiore fino all'università e voglio citare alcuni dati per dare un quadro
E del contesto in cui ci muoviamo la dispersione scolastica voi sapete che
Il nostro Paese purtroppo è in Europa il fanalino di coda
Voglio dirvi che nel novantasette la dispersione a livello europeo era del diciannove per cento in Italia era al trenta
Oggi sono stati compiuti dei passi in avanti però in Europa
La la dispersione nel frattempo è scesa dal diciannove al dieci per cento e in Italia e ancora al diciannove per cento cioè ci sono nove punti di differenza legati alla dispersione scolastica e anche per quanto riguarda l'età media
Di uscita dall'università nel vecchio ordinamento era circa di ventotto anni oggi per la lauree di secondo livello e quasi di ventisette anni B sono dati non sicuramente confortanti e rispetto i quali
Credo che accanto a provvedimenti tampone come quelli che doverosamente noi abbiamo assunto questo Governo non si vuole accontentare di risolvere o contribuire a risolvere l'emergenza
Ma vuole intervenire sulle questioni strutturali che riguardano l'occupazione in particolare i giovani
Lo citava prima il collega Sacconi ieri l'Istat ha messo in evidenza come i ragazzi sotto i venticinque anni in Italia siano fra i meno occupati allora
Qual è la ricetta innanzitutto io credo che
Ci troviamo di fronte ad una sfida di carattere culturale e politico
Il sistema della formazione deve uscire da un'autoreferenzialità
Che lo caratterizza da troppo tempo e che ha portato a costruire
La gli indirizzi di studio l'offerta della
Delle diverse opportunità delle diverse opzioni nella scuola superiore e anche nell'università prescindendo totalmente o quasi
Dal sistema produttivo come se
L'apertura al mercato del lavoro rappresentasse una forma di privatizzazione della scuola dell'università un venir meno un abdicare
Alla funzione istituzionale noi diciamo con forza e vogliamo su questo
Ecco confrontarci con tutto il sistema della formazione dalla scuola superiore all'università passando per i dirigenti per gli insegnanti dire che non è così
Perché una scuola che e vuole formare dei ragazzi in un momento di crisi non come quella che noi stiamo attraversando un po'se vuole essere una scuola responsabile si deve aprire e intercettare le esigenze del mercato del lavoro
E questo vuol dire mettere in campo una serie di azioni che inevitabilmente partono da una
Razionalizzazione della spesa
Un Paese che non investe in borse di studio che non consente la mobilità degli studenti perché non esistono
Residenze universitaria che investe tutto nel costruire solo l'offerta è un Paese che non si preoccupa del futuro dei giovani e credo che tutta questa liturgia questo
Discutere di precariato come se fosse un qualcosa che non si può risolvere che nasce dalla cattiveria del mercato credo che sia una posizione falsa che non fa l'interesse dei giovani e qui noi vogliamo superare
La verità e che non si può accampare come alibi il tema delle risorse per dire lasciamo tutto come sta
Io lo l'ho detto con riferimento alla scuola che deve servire gli utenti quindi gli studenti lo dico anche con riferimento all'università non si costruiscono insegnamenti e indirizzi per gli insegnanti per dare lavoro agli insegnanti
Ma per mettere i ragazzi gli studenti nelle condizioni di spendere
Quel diploma quella parte qualificò quella laurea che possono conseguire allora bisogna ricredere l'impostazione devo dire un lavoro di medio paperi io do io me ne rendo conto non è facile ottenere risultati dalla sera alla mattina ma se non si comincia
Se non si ha il coraggio di
Sfatare alcuni luoghi comuni credo che il nostro sistema di istruzione sia
In qualche modo costretto
Al declino e allora io credo che il lavoro che il Governo ha fatto anche nella finanziaria dove
Si è fatto un'opera di razionalizzazione sia un lavoro responsabile indispensabile che ha portato già o oggi ad un miglioramento della situazione perché sono stati tagliati corsi di laurea inutili scuole di specializzazione che non avevano
Ragion d'essere da mille settecento a mille duecento abbiamo
Firmato una circolare mandandola a tutte le università è una risposta
Che va nella direzione di contenere e di rendere ragionevole il numero dei corsi di laurea degli insegnamenti si sta già verificando e credo che questo sia un punto positivo
Dove collocare i risparmi
Nella possibilità in accordo con le Regioni e gli enti locali di favorire appunto quella mobilità universitaria allora
Chi è residente universitarie il caro affitti che è un altro problema che dobbiamo
Sfatare e superare e poi le borse di studio
Ieri il Presidente del Consiglio ha detto che presenteremo avrebbe la riforma dell'università io lo confermo e voglio anche dire che in quella riforma ci sarà una legge delega
Per il diritto allo studio perché da troppi anni si parla di giovani ma poi nella pratica non ci sono azioni concrete io ho avviato
Con il forum degli studenti con il Consiglio nazionale degli studenti universitari dei tavoli di confronto perché il diritto allo studio va
Ripensato vari messo al centro vanno posizionate risorse e il fatto che si tratti di una competenza in buona parte
Delle Regioni non deve essere ancora una volta la scusa l'escamotage per dire se ne occupano le Regioni e poi la fine non se ne occupa nessuno il diritto allo studio fa parte
Dei punti di forza che noi vogliamo introdurre attraverso questo Piano dell'occupabilità che non a caso abbiamo voluto
Evidenziare che questa maggiore occupabilità
Passa attraverso l'integrazione non non solo l'alternanza ma un'integrazione piena ed effettiva farà l'apprendimento e il lavoro è chiaro che occorre avere la forza di portare avanti le riforme
Non non è un problema solo come dire estemporaneo del momento occorre e che
Sì poi si proceda sulla versante della riforma della scuola secondarie io ancora adesso voglio fare un appello alla Conferenza Stato Regioni perché trovo che nel rispetto delle questioni politiche delle rivendicazioni di ciascuno non si possa chiedere al Ministro un incontro sulla scuola
E poi rifiutarsi di esprimere pareri che sono indispensabili per le famiglie perché riguardano le sezioni primavera che un servizio fondamentale perché
L'altro pari e riguarda la riforma della scuola secondaria
Quest'ultima è
Un evento secondo me storico perché non si tratta delle solite modifiche delle solite innovazioni è una riforma organica non improntata all'ideologia e non a caso recuperiamo parte della riforma Moratti parte della riforma
Fatta da Fioroni con Confindustria sull'istruzione tecnica e professionale però a questa riforma non deve essere rinviata perché la Conferenza Stato Regioni non si riunisce
E credo che noi dobbiamo utilizzare questo anno ed è una delle azioni sottolineate dal collega Sacconi e che io condivido dobbiamo utilizzare questo anno per far sì che il rilancio dell'istruzione tecnica dell'istruzione
Professionale avvenga
Pienamente occorre in questo senso un'opera di orientamento noi abbiamo stanziato un milione e mezzo di Euro
Per fare in modo che si faccia la formazione in servizio degli insegnanti i quali devono essere pronti a non solo attuare la riforma i nuovi indirizzi ma anche a comunicare e ad informare i genitori e gli studenti perché le riforme vanno attuate ma poi vanno anche
Comunicate e spiegate allora sicuramente
Noi constatiamo due problemi la questione dei tempi della transizione scuola-lavoro la questione delle modalità
E il fatto che in Italia lo diceva prima il collega sono centottanta mila i profili tecnici richiesti dall'impresa che la scuola non riesce a soddisfare
E allora questo gap va colmato al più presto va colmato mantenendo le sperimentazioni
Particolari e indispensabili ma anche a riconducendo ad unità e dando
Piena dignità al sistema dell'istruzione tecnica e professionale
Attraverso un sistema di governance che coinvolga le associazioni di categoria che coinvolga il territorio e la scuola e autoreferenziale anche quando non si apre non tiene conto del contesto in cui opera
E per questo noi vorremmo convocare un tavolo con e le parti sociali e anche con le associazioni di categoria per condividere questo progetto che prevede il rilancio dell'istruzione tecnica e professionale il rilancio del contratto di apprendistato
Il ripensamento sull'utilizzo
Dei tirocini formativi e certamente la riforma dell'università e del dottorato che
Credo non sia rinviabile perché incontro troppi ragazzi che hanno conseguito non solo la laurea ma anche un dottorato di ricerca e quel dottorato Unione
Poi spendibile nel mondo del lavoro allora questi due punti io credo che siano estremamente importanti ma occorre anche trust senza la battaglia culturale sul fronte dell'integrazione scuola lavoro passa anche dalla conoscenza dei dati che abbiamo a disposizione
E allora io ho chiesto a a ad Almalaurea e anche agli altri consorzi che operano sui dati dell'università di fornire in maniera puntuale per area geografica i risultati del placement cioè l'occupabilità che ogni indirizzo
Di laurea ogni Facoltà in grado di dare io mi auguro nell'arco di un paio di mesi di poter pubblicare di vedere su tutti i giornali del nostro Paese questi dati perché credo che questi
Siano indispensabili rappresentino una conoscenza indispensabile per scegliere la facoltà è chiaro che poi
Prevale l'inclinazione ciascuno in base alle alle proprie attitudini sceglie il Corso di laurea
Che preferisce ma penso che lo Stato abbia il dovere di informare i giovani di metterli nelle condizioni di fare scelte consapevoli quindi anche attraverso i consorzi che elaborano questi dati noi vorremmo per area geografica far conoscere le possibilità occupazionali il tempo di ingresso nel mondo del lavoro e abbiamo anche pensato a tre
Seminari d'incontro domanda offerta uno al nord uno al centro partendo dal sud perché la sfida del sud non
La sfida del rilancio del Sud che sta a cuore a questo Governo non passa dalla moltiplicazione clientelare dei delle piccole elargizioni dei piccoli contributi
E la solo se c'è una pianificazione nella ricerca ma anche un rilancio della scuola e un rilancio dell'universo ta si può parlare di una come dire di un impegno forte e concreto per il Sud ecco perché mi vorremmo
Partirei dal sud con questi seminari a cui chiederemo
Di partecipare ad esponenti della scuola dei diversi indirizzi ma anche alle parti sociali
Alle alle associazioni di categoria perché insieme si deve costruire l'offerta formativa questo delle scattare non
Come dire il tentativo di scaricare le responsabilità su questo quella parte politica ma la condivisione di un percorso di alcune responsabilità che vanno condivise e anche credo che si debba partire da un'analisi
E forse spietata anche poco piacevole ma indispensabile della realtà i dati ci dicono che così non si può andare avanti che occorre invertire la rotta che se si vuole credere nei giovani occorre risolvere il problema del precariato
Per come è possibile ma bisogna anche evitare che si crei ulteriore precariato questo Governo non vuole essere corresponsabile delle non scelte dei tentativi di come dire un po'furbeschi per lasciare le cose come stanno e fare al momento falso consenso politico per poi mettere i giovani in ginocchio quindi si guarda in faccia la realtà ciascuno si assume le proprie responsabilità queste sono alcune azioni che noi proponiamo ed lentamente e lo ha detto prima Sacconi si tratta di un lavoro
Che in evoluzione che andrà completato apertissimo al contributo
E alla alla collaborazione con chiunque voglia dare suggerimenti proposte emendamenti ma la difesa
Dello status quo in tirare a campare non ci appartiene e quindi crediamo che questo lavoro sia un un passo nella giusta direzione
Ci sono domande
Non mi pare