Lettera "per un disarmo ideologico" rivolta da parte di venti parlamentari del PdL al Presidente del Consiglio sul testamento biologico: intervista ad Antonio Buonfiglio

Con Antonio Buonfiglio del Partito delle Libertà parliamo di una lettera che venti parlamentari del PdL hanno scritto al Presidente del Consiglio sul vi ho testamento lei è uno dei firmatari e in questa lettera voi proponente è una sorta di soft law cercate
Praticamente una decelerazione rispetto alla alla procedura che adesso è in corso ricordiamo che
è in Commissione Affari Sociali alla Camera dopo che un testo già uscito dal Senato
Ecco le le sue motivazioni ricordiamo ANAS ascoltatori che lei è cattolico
Se mi sforzo no al di là del della lettera dei firmatari dalla posizione io penso che quinto innanzitutto c'è un problema di metodo
Senza queste questioni vanno affrontate senza eccessive radicalizzazione
Se si vuole ottenere uno scopo giusto peraltro penso che diciamo da un fronte
Di chi fa una scelta generalmente pro life questa volta è stato un abbaglio innanzitutto sulla situazione giuridica e di fatto perché differentemente dalla più sempre dal presupposto giuridico attua la legge sulla fecondazione artificiale dove c'era un vuoto normativo quale norme esistono norme generali di norme di deontologia medica norme già di Codice Civile dichiarare che la Costituzione Carnevale che tutelano comunque la vita quindi oggi vuole necessariamente sull'onda dell'emozione di un caso per carità tragico
E anche di una singola sentenza vuole legiferare e soprattutto i per legiferare
Sia veramente un abbaglio perché se si vuole escludere
Il se si vuole prendere quello come dato iniziale alla da quel punto di vista la la difficoltà è stata tant'è che il percorso durato otto anni quello di
Trovare e dimostrare sia l'attualità sia la volontà della decisione
In questo caso invece il provvedimento di legge c'è la dichiarazione anticipata e comunque quanto almeno alla manifestazione di volontà
Già la dimostra a priori
E poi anche se si vuole evitare anche se poi una cosa peggiore del mondo che ricorso al giudice l'Ulivo e regolamentazione la difficoltà di interpretazione invece favorirebbe un eccessivo secondo abbiamo chiesto l'eccessivo ricorso al giudice
In più c'è anche un aspetto di di rispetto della libertà anche di di di sano realismo insomma esiste una zona grigia che non si era una zona diciamo ha solamente deregolamentato dove però va salvaguardato il rapporto tra e il medico la famiglia il paziente il più possibile quell'alleanza malato medico famiglia deve essere diciamo un'alleanza in cui a cui volontà va rispettata al di là di iper-regolamentazione
Quindi voi proponete uno Stato rispetto ai lavori della Commissione oppure avete altre proposte da fare io personalmente sono contrario a qualsiasi norma di legge
E personalmente sarei favorevole sulla norma che ribadisse i principi semmai ce ne fosse bisogno che cioè di due principi opposti dei paletti e c'era la contrarietà all'eutanasia la contrarietà all'accanimento terapeutico
Penso che vuole trovare soluzione intermedia non favorisca una chiarezza
Aumenterà il ricorso agli interventi dei giudici e aumenterà anche la conflittualità sociale e anche all'interno del Parlamento in una fase in cui questo di questo non c'è bisogno
Secondo lei le dichiarazioni anticipate che poi praticamente sarebbe il testamento biologico devono essere prese in considerazione anche se la persona non è in grado di ribadirle faccia ad esempio in uno stato di in coscienza
Io però personalmente sono contro le sue dichiarazioni anticipata penso che la legge ha sempre un valore anche pedagogico il fatto stesso di inserirlo sia diciamo una specie di cavallo di Troia per chi difende posizione pro life
Penso che invece come è sempre avvenuto la professionalità dei medici che rispetto alla famiglia possa supplire in alcune situazioni