Rassegna della stampa estera

Vogliono gli scrutatori di Radio Radicale mercoledì trenta settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta due i temi su cui ci concentreremo
Quest'oggi la Germania le elezioni vinte da Angela Merkel e soprattutto dal partito chi Perale guidato da Guido Westerwelle che dovrebbe diventare
Il prossimo Ministro degli esteri tedesco a Westerwelle
Dedicato un pezzo sulla prima pagina di ieri
Per le realtà privi di un Westerwelle definito al vero vincitore delle elezioni tedesche leader dei liberali dovrebbe conquistare un ruolo sulla scena mondiale di proporremo poi
Alcuni commenti editoriale dire del Fraktion Times secondo cui Angela Merkel deve diventare più dura nella sua politica nuova coalizione tedesca farebbe
Bene ad adottare un'agenda di riforme non la pensa così invece
Il di New York Times che chieda Merkel di restare prudente in economia
Cioè dovremo poi
Di
Iran un altro tema di stretta attualità domani a Ginevra c'è
L'incontro tra il rappresentante del capo negoziatore iraniano sul nucleare e le cinque potenze del Consiglio di sicurezza più la Germania che si occupano di questo dossier partiremo
Buonajuto l'imposta che ci informa che gli Stati Uniti vogliono isolare l'Iran
In caso di fallimento di questi colloqui e poi vi proporremo un'analisi di devono raccomanda al farla sul Times l'Iran mette alla prova la volontà collettiva del mondo
Sul Washington post ieri c'era anche un commento di Han Applebaum con uno proposta che potremmo definire radicale pannelli Diana
Cioè di bombardare l'Iran non con le bombe
Nei consensi omonima con una campagna a favore dei diritti umani e della
Democrazia
In chiusura se avremo tempo ci occuperemo anche per la politica italiane di Silvio Berlusconi che finisce loro attualmente nel mirino del Times con un commento di
Richard Owen secondo cui
L'insulto di Silvio Berlusconi agli Obama potrebbe essere stato il passo di troppo
Mentre l'apporto dura vogliamo proporvi
Un articolo di Emma Bonino che è uscito nell'edizione on line del Financial Times che riguarda
La crisi e il
G venti che c'è stato la scorsa settimana a Pittsburgh
Il commento di Emma Bonino ieri veniva richiamato nella pagina degli editoriali dei commenti dell'edizione cartaccia del quotidiano dell'ICT
Finora abbiamo imparato molto poco dalla crisi è il titolo e allora scrive Emma Bonino sul fa lascio il Times le vette di emotività sulla crisi finanziaria
Forse sono dietro di noi dopo il primo anniversario dal collasso di Lehman brave la sua questo non significa che non dobbiamo riflettere sulla peggiore calamità finanziaria dei nostri tempi certo
Il mondo non sarà più lo stesso si sono emerse nome potenze economiche che ridisegna Ranno l'economia globale
Alcuni dicono che abbiamo imparato la lezione ma la domanda da porsi è se l'abbiamo davvero imparata
E soprattutto scrive Emma Bonino se tutti questi summit del G venti e del G otto faranno la differenza è improbabile per la leader radicale finora ciò che abbiamo realmente atto e cambiare le istituzioni
Che prendono le decisioni mentre
Sono rimaste immutate le cause i sintomi che hanno causato la crisi finanziaria
Non abbiamo ancora represso i comportamenti malsane delle grandi banche anzi la loro importanza sociale politica è stata cresciuta dai salvataggi dopo il disastro di Lehman Brothers
Il combinato tossico dei sussidi pubblici alle banche e dei bonus dei banchieri hanno sociale a socializzato le perdite e privatizzato i profitti
I Governi hanno imparato una sola cosa e cioè che non ci si può permettere il collasso di un'altra banca ma questo ha dato i ragazzi della siti tra finanza la possibilità di pensare
Di essere davvero i padroni del mondo dell'universo perché alla fine sono i contribuenti a pagare il conto scrive Emma Bonino sul sarà sciolta INPS a peggiorare le cose in quest'era di G venti globalizzazione cioè il fatto che non abbiamo ancora una risposta globale la crisi
Il coordinamento dell'Unione europea è stato minimo ogni Stato membro deciso la propria agenda protezionista per nazionalizzare le banche o sussidiari le proprie in prese e l'Europa rimane ancora divisa sulla questione
Dei bonus insomma prosegue Emma Bonino ci hanno detto che il peggio è passato
Ma bisognerà aspettare ancora se il per capire se il G venti dalla scorsa settimana porterà davvero un'azione concreta per salvare l'economia mondiale comunque fino a quando la fiducia di consumo e Torino Investimenti il commercio internazionale non si riprenderanno su scala globale ci vorranno mesi forse anni per uscire dalla crisi così
Emma Bonino in questo intervento
Pubblicato dall'inizio non la rende fra soltanto se richiamato
Ieri anche nell'edizione cartacea vediamo alle elezioni tedesche l'Herald Tribune ieri come altri giornali
Si interrogava sulla crisi che sta vivendo la sinistra in tutta Europa in particolare dopo la disfatta del
Partito socialdemocratico tedesco lo faceva con un'analisi distese Nanter Langer il socialismo sta morendo la sinistra europea realizza la sua agenda ma la destra torna al potere
Uno spettro si aggira per l'Europa dello spettro del collasso del socialismo nel mezzo
Di una delle più grandi sfide o crisi del capitalismo in stesse i settantacinque anni
Che comprende un collasso del sistema finanziario a causa dell'esuberanza irrazionale del capitalismo che la mancanza di regole
Il paradosso è che i partiti socialisti in Europa e loro cugini a sinistra non hanno trovato una risposta
O un modo efficace per
Approfittare dei fallimenti della destra
Gli elettori tedeschi hanno bocciato i socialdemocratici concedendo loro solo il ventitré per cento dei voti il peggior risultato dell'ASP dalla seconda guerra mondiale
I Rettori hanno anche pulito i partiti da sinistra le ultime elezioni europee del giugno scorso ha bocciato i socialisti francesi
Le elezioni presidenziali del due mila sette dove i socialisti sono al potere come Spagna e Regno Unito sono sotto attacco dove sono all'opposizione come l'Italia Francia e alla Germania
Sono diventati divisi e in ascoltarli nonostante Barack Obama
Sì arrivato al potere negli Stati Uniti in Europa e la destra non la sinistra a fissare l'agenda politica del continente la sinistra è già morta dice Bernard-Henry devi
Nessuno quasi osa dirlo ma tutti o quasi nessuno consapevoli così tra l'altro nera altri Pilon proposito
Della crisi della sinistra crisi che in qualche modo era stata anticipata in Italia dal Progetto da la Rosa nel pugno di Marco Pannella
E dei radicali per avere una nuova sinistra sui temi come la libertà libertà economica delle libertà sociali
Le libertà e la libertà sono state al centro dalla campagna elettorale del vero vincitore di queste elezioni tedesche cioè
Guido Westerwelle il l'iter della et de perché il partito liberale a cui Herald Tribune sempre ieri dedicava
Un lungo articolo un piccolo partito la grande vincitore delle elezioni dando una spinta perché li leader deliberare dovrebbe conquistare un ruolo sulla scena mondiale scrive il Tribune
Il politico di cui parlavano tutti i lunedì mattina Berlino non era la cancelliera Angela Merkel e il cui partito ottenuto la maggioranza relativa dei voti
Semmai King maker di un piccolo partito che permetterà Merkel di consolidare il suo potere anche resto del mondo potrebbe presto conoscere Guido Westerwelle leader delibera i tedeschi
Se verrà mantenuta la tradizione tedesca Westerwelle sarà nominato vice cancelliere e ministro degli esteri come premio per aver condotto la sua parte per il Partito Liberale
E libertario al suo miglior risultato in un'elezione federale il ruolo di statista la possibilità di stare spalla a spalla con Hillary Clinton e per l'arco citare quello per cui tester belle si prepara da anni
Il leader dell'arte per lavorato duro per cancellare la sua immagine di clown della politica che una volta apparso anche al Grande Fratello tedesco e conquistare il si il rispetto
Dei suoi concittadini come seria personalità politica giudicare delle elezioni di domenica la trasformazione è stata un successo scrive nell'altri vi ricordiamo che ieri anche Marco Pannella come dire
A
A parlato ha usato parole importanti nei confronti di questo leader del partito liberale tedesco Guido Westerwelle più generali commenti dalla stampa estera
Su questa
Vittoria di Angela Merkel e di Westerwelle partiamo dal Financial Times di ieri primo editoriale vittoriosa ora Merkel deve diventare più dura
Più incisiva la nuova coalizione tedesca farebbe bene ad adottare una l'agenda di riforme del Titolo scrive
Il quotidiano della City dalle
Elezioni in Germania emergono due grandi vincitori Merkel ha conquistato la maggioranza che rivendicava per una coalizione di centrodestra nonostante gli elettori abbiano punito i grandi partiti
E i liberali
Guidati da Westerwelle hanno tenuto loro miglior risultato di sempre tornando al Governo dopo undici anni d'opposizione ora è il momento per entrambi di essere duri di essere efficaci nel forgiare una programma di governo che rimetta la Germania
Sulla strada di una crescita sostenibile per uscire dall'attuale crisi economica anche se il loro margine di manovra limitato perché c'è un deficit di bilancio in crescita e solo timide prospettive
Di una ripresa economica
I liberali essendo democratici hanno l'opportunità di adottare riforme che sono essenziali nel lungo periodo e la tassazione è un buon inizio previsto nasce un Times
Sì è che siano democratici si liberali hanno fatto campagna informo tendo di tagliare le tasse l'unico disaccordo e sul
Sulle dimensioni di questo taglio e l'ha velocità di queste misure Merkel non è Margaret Thatcher Secondo il siti la cancelliera convinta vinto conquistando il centro del terreno politico dopo quattro anni di grande coalizione con i socialdemocratici
Il suo istinto è la cautela ma Merkel può permettersi dopo questa vittoria di adottare alcune delle idee e dei Liberali
Per essere
Più favorevole al mondo dell'impresa semplificare la tassazione ridurre la spesa sociale
Saranno necessari tagli significativi alla spesa pubblica ma i tagli di tasse alimenteranno la domanda interna nel lungo periodo il che è un bene per la Germania e per l'economia globale
Merkel emersa da queste elezioni in una posizione più forte con una confortevole maggioranza al Bundestag mal Bundesrat ricorda
Il fanno soltanto sulla situazione più fragile
Nel più potrebbe perdere la maggioranza nella Camera alta che rappresenta gli Stati l'anno prossimo quando ci saranno le elezioni nel Nord Reno Westfalia
E questo fa sì che il programma di Governo debba essere
Adottato sin da subito un'importante lezione di queste elezioni che la politica è diventata più complesse in Germania
A causa della crescita dei piccoli partiti vespe ed è stata colpita duramente
Ma Merkel e i suoi partner devono dimostrare agli elettori che a fare la differenza e chi e eletto per governare la competenza la competenza di Merkel non basta deve anche
Dare una leadership alla Germania secondo il Financial Times invece chieda Merkel di restare
In qualche modo quella che che è stata negli ultimi quattro anni cioè
Moderata di basso profilo al centro è l'editor testi ieri in un editoriale dal titolo vittoria per Angela Merkel le elezioni Inter ma sono stati un trionfo personale per la cancelliera la cui leadership di basso profilo centrista è stato un bene per la Germania per l'Europa e per le relazioni transatlantiche
Ora Merkel e la più stabile rispettata leader dell'Unione l'Unione europea e questo la dice lunga sulla debolezza del resto d'Europa così come
Sulle qualità positive di Merkel che ora fra più spazio politico per dimostrare queste qualità nel suo secondo mandato dopo i quattro anni con le mani legati a causa della grande coalizione con i socialdemocratici
Sì alla espellere sia l'asse dei uva hanno perso terreno domenica entrambi hanno registrato i loro peggio risultati dalla fine della guerra
I grandi vincitori sono stati di Vinke ed estrema sinistra i Verdi e i liberali Merkel ha ricevuto un voto di fiducia per la sua leadership non per il suo partito
Il suo nuovo parte ogni coalizione sarà veste perché le garantirà una maggioranza di centrodestra solide politicamente coerente
Merkel però prevista la scelta per il New York Times scusate deve resistere alla tentazione di una svolta troppo a destra in particolare sulla politica economica ciò di cui il mondo ha bisogno di più dalla Germania è un'altra serie di stimoli all'economia
E non di tagli alle tasse la Germania e più la più grande economia dell'Europa deve tornare a essere motore più potente della ripresa conti in tale il leader dei liberali Westerwelle diventerà ministro degli esteri in un momento importante la diplomazia nucleare con l'Iran
Con la Germania che fa parte del Gruppo dei Sei grandi Paesi che sta cercando di negoziare conterà anche sta entrando in una fase decisiva e di questo parleremo tra poco la Germania
E la Russia potrebbero essere costrette a fare marcia indietro rispetto alla diplomazia imporre sanzioni economiche più dure nel frattempo i soldati tedeschi sono più necessari che mai in Afghanistan Berlino deve resistere alle pressioni politiche per un ritiro
Ventidue anni dopo la riunificazione la Germania una democrazia credibile di successo la sfida per il nuovo Governo e di assumersi la propria
Responsabilità di leadership internazionale costruttiva così il New York Times in un editoriale
Uscito ieri e allora parliamo di Iran partendo dal Washington post di ieri che davano questa notizia agli Stati Uniti vogliono isolare l'Iran in caso di fallimento dei colloqui collochi ci saranno domani
A Ginevra tra i sei grandi e il capo negoziatore iraniano sul nucleare
Come vogliono isolare l'Iran minando il commercio globale della Repubblica islamica
L'Amministrazione Obama sta pensando nuove sanzioni prendendo di mira le compagnie assicurative che assicurano l'Iran per il commercio
E vogliono anche trovare un modo per evitare che le merci arrivano in Iran passando da Abbas come Dubai Emirati Arabi Uniti un con ghiaccio lettera
Per l'Amministrazione Obama un bombardamento e sempre più improbabile perché non farebbe altro che ritardare solo di poco il tentativo iraniano di produrre un'arma nucleare per questo c'è un consenso sulle sanzioni consenso che però
Non è incerto tutt'altro la Cina si oppone la Russia a parole sembra essere più favorevole ma poi nei fatti sembra opporsi
Su questo sono certa Insiel pubblicava un'analisi degli idonei Racman lira non mette alla prova la volontà collettiva del mondo
Eracle ma ne scettico se le potenze maggiori riuscissero a forgiare un fronte unito e a costringere l'Iran a cambiare comportamento sarebbe un trionfo per l'internazionalismo cooperativo
Che alle fondamenta per la politica estera di Barack Obama purtroppo c'è da scommettere nel fallimento nel breve periodo la rivelazione di un secondo sito nucleare iraniano clandestino è molto utile per gli sforzi americani
Al fine di aumentare la pressione sull'Iran il Governo di Terranova potrebbe dare il suo accordo per permettere ispezioni internazionali nel nuovo sito
Ma se come probabile la cooperazione iraniana si rivelasse insufficiente sarà più difficile ottenere il sostegno per
Nuove sanzioni sarà più facile soste ottenere sostegno per nuove sanzioni dell'ONU qual è il problema
Il problema è che i progressi diplomatici non devono essere confusi con i progressi reali scrive Racman la situazione economica e politica in Iran è abbastanza instabile
Per sperare che la pressione internazionale possa costringere a un cambiamento di politica
Ma qualsiasi pacchetto di sanzioni che sia accettabile per Russia e Cina probabilmente sarà troppo debole per danneggiare realmente il regime iraniano insomma non c'è abbastanza pressione e volontà internazionale di porre
Di porre
Fine a questo programma nucleare dell'Iran per titolo raccomandarlo accenna nelle conclusioni l'unica alternativa possibile per bloccare il programma nucleare rischia di essere un intervento militare americano
Invece secondo anno apre bon columnist del Washington post c'è un'alternativa che potremmo dire radicale nel senso di partito radicale è un'alternativa panne Liliana
E cioè bombardare diranno con una campagna a favore della democrazia dei diritti umani una carta importante da giocare in Iran
Le sanzioni bombardamenti eri non funzionavano una campagna sui diritti umani invece potrebbe funzionare il titolo di un pezzo uscito ieri scrive
Applebaum l'Occidente alcuni strumenti di politica estremi RAM che finora
Non ha mai cercato di usare seriamente moltissimi aspetti di sicurezza hanno detto negli ultimi giorni che non ci sono buone opzioni una volta che
L'Iran sta costruendo una bomba nucleare ci sono le sanzioni che probabilmente non funzioneranno ci sono i bombardamenti aerei che potrebbero non colpire tutti gli impatti antinucleari dell'Iran
E c'è la guerra che sarebbe una catastrofe molti pochi esperti di sicurezza sottolineano invece che c'è un'altra opzione
La domanda e di cosa hanno veramente paura i governanti iraniani la risposta secondo Applebaum non sono le sanzioni nemmeno un bombardamento aereo un boicottaggio
Non dico può essere aggirato con l'aiuto del Venezuela o tra mafia russa mentre un attacco contro suolo iraniano potrebbe aiutare il regime a consolidare di nuovo il suo potere
Per contro una campagna sostenute ben finanziata sui diritti umani
Per il regime una prospettiva terribile particolare vista la crisi politica interna per esempio potremmo dire a regime che la sua insistenza nel perseguire il programma nucleare non ci lascia altra scelta se non aumentare i fondi
Per i gruppi dissidenti all'estero fra entrare denaro nel Paese per gli oppositori bombardare le onde radio e televisive regnano con messaggi anti regime e pubblicizzare al massimo la miriade di crimini della Repubblica islamica so che molti
Strambo saranno gli occhi per questi suggerimenti che diranno come ha fatto l'Amministrazione Obama la scorsa estate che una politica aggressiva sulle violazioni massicce diritti umani in Iran
Permetterebbe al regime di gridare all'ingerenza straniera e di attaccare i suoi oppositori come spie
Il punto per hanno Applebaum e che il regime già lo fa e visto il pur il potenziale di tutte il potenziale interno i danni di tutte le altre opzioni in realtà non abbiamo nulla da perdere così
La columnist del Washington post questo stesso quotidiano ieri pubblicava anche un intervento di Roger Cohen né che chieda Obama di agire come Presidente Obama al candidato infatti deve ancora diventare comandante in capo perché si contraddice un po'su tutto sull'Afghanistan che era una guerra di necessità ma ora non lo è più
Sul sistema sanitario sulla persecuzione degli agenti della CIA in fondo anche sull'Iran Obama perso credibilità con i suoi ultimato ma che non sono mai ultimatum
E ora minaccia di perdere altra credibilità con la sua posizione sull'Iran scrive tra l'altro Roger Cohen
A proposito di Obama di segnaliamo in chiusura il Times di ieri che prendeva di nuovo di mira il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con un commento di Richard Owen il corrispondente da Roma
Dal titolo risulto di Silvio Berlusconi e gli Obama potrebbe essere stato il passo di troppo ci fermiamo qui per la vita carpito la buona giornata l'ascolto di Radio Radicale