Intervista a Silvano Moffa sulla proposta Silvio Berlusconi di riforma della costituzione in senso presidenziale

Onorevole Moffa
Chi viene come lei da Alleanza Nazionale e dalle movenze sociale prima ha una tradizione di
Convinto sostenitore del presidenzialismo
è un modello presidenzialismo credo o sei mesi in sei secondo cose diverse ovviamente che comunque più volte hanno visto li hanno visti impegnati nel
Chiederlo per per l'Italia adesso si prospetta l'ipotesi che Berlusconi possa
In qualche modo approvarlo
Farlo approvare a maggioranza semplice magari farsi e leggere alcuni Maio scriveva ieri un un pezzo di Repubblica oggi
Sul libero suo ex dipendente come magari socio di Venegono Mario Giordano giornalista una firma di prima di primo ordine evoca la
La l'esempio di De Gaulle addirittura nonché
Nel sessantadue se non ricordo male fece
Approvare per referendum la quella riforma la Quinta Repubblica e poi si fece leggere voi cosiddetti finiani tra l'altro o comunque insomma
Credo che ne pensa delle riforme vanno fatte a maggioranza semplice of questa riforma va fatta con il PD dopo con l'opposizione mica
Quando parliamo di riforme costituzionali è sempre auspicabile che ci sia una maggioranza allargata che sia tale da interpretare al meglio questa esigenza di riforma complessiva stiamo ponendo mano alla Costituzione che è una carta fondamentale quindi come tale
Non può essere prerogativa di una maggioranza
Che comunque rappresenta sempre una parte del Paese io credo che
Sotto questo aspetto sia positivo il fatto che Berlusconi intenda rilanciare la stagione delle grandi riforme e questo è un Paese che ha bisogno di grandi riforme purtroppo in passato si sono tentate varie strade ma sempre poi si sono rivelate infruttuose io credo che questa volta ci siano le condizioni migliori intanto perché c'è una maggioranza molto solida e poi perché è un tema
Rispetto al quale credo ormai che si sia sedimentata una convinzione un convincimento il sistema così come non non regge ha bisogno di ritocchi fondamentali in quest'ambito
Nel momento stesso in cui abbiamo abbiamo la riforma federalista dello Stato credo che torni prepotentemente in primo piano una riforma presidenzialista che consenta sostanzialmente di bilanciare il sistema dei poteri
E di creare una fluidità
Nella nostra Costituzione che consente di migliorare lo stato complessivo delle cose
Se è vero noi siamo presidenzialisti da lungo tempo
Ovviamente tutto questo va calato nella realtà attuale e quindi aprire un dibattito un confronto con l'opposizione su questi temi credo che possa finalmente aiutarci a tagliare questo traguardo
Pensate al presidenzialismo americano cieco nel capo con il Presidente che il Governo ha pure
Al modello francese che ha comunque un Primo Ministro ma guardi diciamo che entrambi i modelli presentano aspetti positivi ad aspetti critici
Io credo che dovremmo studiare un modello italiano anche perché non siamo secondi a nessuno né la capacità anche di individuare
Sistemi equilibrati che siano autorevolezza al Capo dello Stato e che consentano una stabilità di governo
Personalmente non sono
Come dire non mi ha testé reso posizioni precostituite e di che e di tipo è di tipo scolastico cercherei invece sulla base di un'analisi concreta di quello che sarà il federalismo cooperativo che si vuol mettere in piedi costruire un sistema predire espliciti anziane che faccia
Da bilanciamento quindi sotto questo aspetto un Capo dello Stato che si angoli Capo del Governo uno forma semipresidenziale di quell'esperienza di questa natura non è da scartare a priori
Ma anche una sistema alla francese
Dove c'era comunque la possibilità di coniugare
Un'autorevolezza presidenziale con poteri effettivi in alcuni campi e una capacità di governo duraturo da parte del premier e credo che sia altrettanto importante l'ultima cosa è un dibattito che nasce in un contesto
Che vede
Un conflitto una frizione un'attenzione tra
Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano c'è il rischio che parlare di questa riforma adesso possa in qualche modo
Non deve legittimare Napolitano ci mancherebbe però
Cominciare a mettere
In discussione il fatto che se cambia la fonte di nomina poi
Ma no io penso di no intanto mi ma auspico che si torni a o non rapporto normale tra i livelli istituzionali proprio per il ruolo la funzione che si debbono svolgere
Anche accompagnando questo processo di riforma io penso che quando si fa una riforma costituzionale di questo tipo di questo livello auspicando che appunto che abbia una maggioranza molto larghe quindi anche a quei due terzi necessari
Per poter anche velocizzare la riforma si fa per il futuro quindi qui e dobbiamo un poco uscire da questa logica condizionante per cui le riforme si bloccano perché in qualche misura ognuno fa
Un calcolo di tornaconto personale questo vale per il Presidente del Consiglio vale per il Presidente La Repubblica vale per ognuno di noi dobbiamo
Costruire lo stato del domani e siccome stiamo facendo come dicevo poc'anzi la riforma federalista dello Stato che
Un elemento dirlo radicale cambiamento del nostro assetto dei poteri locali dei poteri regionali
Nello stesso momento dobbiamo mettere in campo la sfida presidenzialista che appunto costruisce un sistema più armonico molto più equilibrato
E da stabilità e poteri effettivi a chi governa