"Pacifismo, nonviolenza, movimenti di liberazione"

Io credo che noi
Possiamo iniziare quest'altra discussione di questa nostra serata
Non solo perché i relatori che aspettavamo sono diciamo pressoché tutti i quali non abbiamo avuto notizia di Bernie nato ma non era certa al cento per cento perché fosse qui comunque se nel corso del dibattito arriverà ovviamente si aggiungerà questa nostra discussione
Sono stasera insieme a noi Luigi Pintor del manifesto che tutti conoscete Giuliano contarla che avete già visto questa sera nella dibattito precedente dell'Università di Stoccolma padre Eugenio Melandri dimensione oggi
Da quest'altra parte del tavolo massima da Mascia dell'ufficio dell'OLP a Roma e Sebastiano Castro del Coni passaggio del comitato per la pace del Nicaragua io chiederei anche per diciamo avere una dibattito più flessibile a Luigi quinta vi introdurre di cercare di dire dal suo punto di vista perché noi stiamo facendo anche questa discussione
Per dare poi la parola ai diversi ai diversi i nostri ospiti indicare ai tutti ad a vere interventi più possibilmente Brellin perché possiamo scegliere due strade o quella di fare un doppio giro di interventi oppure anche di lasciare spazio come forse in questo caso e anche preferibile ad eventuali domande o brevissime interventi dalla dal pubblico tutto ciò naturalmente condizionato dal fatto che siamo tutti un po'stanchi
E che non possiamo andare credo oltre la mezzanotte grosso modo Luigi Pintor
Grazie grazie anche di avvenimenti chiamata questo dibatte mi è stato detto che devo introdurlo mi sembra una violenza mai insomma ignora subiscono non oppongo resistenza
L'ARPA
In verità penso che questo questo non è non mi segue mi sembra di capire che non è un dibattito astratto accademico sulla non violenza
Su questo concetto su questa idea su questa pratica politica su questa prospetti
Ma che
Specifico
Sulla non violenza i movimenti di liberazione allora penso che l'interezza di questo dibattito sia di sentire gli amici i compagni che fanno parte tutti dicono che sono parte di movimenti di liberazione
Per capire nelle loro condizioni e non sono le nostre condizioni ma condizioni molto più dure se questa estesi che cosa Colt cosa colpire cosa può voler dire questa ottusi questa pratica di lavoro questa possibilità politica se è praticabile se non è praticabile
Perché io mi sentirei in imbarazzo l'affare delle mie ragionamenti sulla non violenza riferita situazioni molto diverso da quella in cui noi operiamo niente io poi conosco soltanto indirettamente mi sembrerebbe molto presuntuoso quindi io cercherò di dire soltanto poche cose per questa introduzione in attesa di sentire la voce nelle persone
Più interessate questo dibattito più direttamente coi coinvolti
Anche perché personalmente io debbo dire questo insomma io
Sono cresciuto su insomma mi sono formato in una situazione di estrema violenza quando io ero ragazzo genera la seconda guerra mondiale che nella mia memoria è un il momento porti più violenta della storia del secolo
Ho conosciuto questa violenza e l'ho anche pratica
E qualche volta mi interrogo Sukur se il nostro comportamento di ragazzi in quella stagione in quegli anni sia stato giusto o non giusto io
Non so dare una risposta
E questo quesito
Io sento che noi abbiamo fatto da giovanissimi delle cose siamo stati indotti a a comportamenti molto gravi molto pesanti che hanno assegnato alla nostra giovinezza
E qualche volta penso che io non rifarei
Quello che ho visto fare io che in misura molto modesto fatto anch'io
Poi però penso che il semi trovarsi in una situazione come quelli la probabilmente invece di fare il le stesse cose
Perché impronte a situazioni di violenza così estrema noi è molto difficile pensare a comportamenti che non siano altrettanto violente come risposta
Ed allora io l'ho sempre per lunghissimi per cui per lungo tempo nella mia maturità come comunista come
Insomma
La mia attività politica ho sempre pensato che la violenza dei veicoli contro i forti sia legittima
E sia libera
Come non solo come arma di difesa ma come modo di liberazione complessiva
Che mi è molto difficile discostarmi da questo punto di vista però ho anche imparato
Poi dall'esperienza delle vicende politiche di questo secolo
E degli anni successivi alla seconda guerra mondiale
Che anche la violenza dei deboli contro i forti e le classi subalterne contro le classi dominanti delle classi oppresse degli uomini dei singoli oppressi contro gli oppressori produce risultati vivere sì da quelli che ci si propone
E cioè la lotta per liberarsi dall'oppressione
Che necessariamente violenta o armata in determinate situazioni
Corrompe in qualche modo corrompe tra virgolette concetto profondo no volgare quello che voglio dire anche Tillack la compie che poi esiti di questa lotta sono in qualche modo sia
Da questo itinerario obbligato a seguito e che si arriva a delle in un certo modo diventa molto più facile che gli oppressi si trasformino in oppressori e che sono stati in qualche modo segnati dalla cultura del nemico
Dai moti interni
E quindi ho pensato che
Ripeto che
Ho ho capito insomma anche questo è un grandissimo problema e che porti in termini differenti il problema della risposta all'oppressione
Fuori informe
Tra virgolette non violente poi cercherò dire qualche altra cosa sia una cosa
Molto importante forse indispensabile per un esito compiutamente rivoluzionaria
Però questo a una condizione
E questo porti realmente a una liberazione e ha come come posso dire per dirla brutalmente semplicemente per non farla lunga una reale sconfitta del nemico
A Monreale sconfitta del prepotente aveva detronizzazione del porti versione i deboli contro tutte le forme di oppressione
Signor imperialista e colonialista e razzista e o nelle società sviluppate le forme di oppressione che derivano dal potere economico dal dominio di classe dalla ricchezza
Da tutte le forme che non riconosce allora non violenza come modo Dino
E non come come in modo più efficace di lotta per intingere in meglio o per vincere perché altrimenti forse non si vince se non in modo illusorio questo è it per me io lo vivo in questo modo
Non so uscire da questo modo di ragionare sempre un modo conflittuale
Ecco
Allora le condizioni di la concezione di un'azione non violenta di una lotta non violenta che abbia una finalità rivoluziona cioè di sconfitta della violenza vittoria sulla violenza dei più forti e pone dei grandi problemi cioè non può essere seguita come io ho sentito anche un po'il dibattito si voleva nel pomeriggio insomma come fatto di testimonianza di atteggiamento morale di atteggiamento individuale
Ma deve diventare una forma nuova dello scontro di classe della lotta politica
E questo è una cosa molto complessa è molto dubbia noi non so se siamo riusciti a individuare tutte le forme possibili e di lotta non violenta non armata e di conflitto
Che possa essere il vittorioso senza essere violento
Ci sono molte cose interesse che vanno in questa direzione che confortano queste ipotesi per esempio ma io qui non vorrei dire fesserie è un modo forse di introdurre il dibattito e la
La testimonianza le cose che diranno i i compagni gli amici dei movimenti di liberazione certamente ci sono dei fatti oggi di a livello mondiale che
Confortano questa idea per esempio non c'è dubbio che la ultima fase della lotta palestinese
Che è una lotta non armata
Disarmata comunque non fondata sull'attacco armato individuale sull'azione terrorista sullo scontro armato ma che è una combinazione originale di iniziativa politica e di azione di massa
A perfetto un peso politico e una possibilità di vittoria forse che si intravede forse maggiore
Questo è un esempio e probabilissimo che è anche in Cile per esempio dove lo Sco il tentativo di resisterebbe le vie militare alla dittatura non ha avuto in questi anni successo e chi invece una crescita della lotta politica dell'intervento di massa anche attraverso le forme del pronunciamento democratico tradizionale quindi elettorale eccetera posso avere invece più successo ci stanno certamente l'esempio di insomma l'esperienza di gravanti ha avuto questo senso di fondo ha vinto l'imperialismo inglese in questo modo anche se io qui non sarei così semplicistico perché ha vinto un imperialismo che era già piuttosto malconcio
Però ha perso
Su un altro terreno quella quel il tentativo di unificare realmente lindi a dipingere divisioni religiose di fare su questo
Non ha avuto successo alla violenza in India riesplosa informe violentissime di separazione quindi in qualche modo e non è una di
Vittoria così assoluta però è stata una grandissima esperienza che oggi viene rivalutata che allora non veniva valutata quindi questa idea che si possano andare in questa direzione guadagna terreno come arma di lotta politica no come modo diverso di atteggiarsi dello spirito per lo meno ci sono
Molti incoraggiamenti però c'è molta strada da percorrere perché secondo me
Questo tipo di cose a questo tipo di in tensione politica
Richiede è un e la la forma secondo me si può immaginare la non violenza come arma politica solo come la più alta forma di conflittualità
Che richiede una grande interna internazionalizzazione
Una fortissima solidarietà internazionale perché è impensabile che i Paesi oppressi singoli paesi del terzo mondo possano tasse sfuggire al al confronto armato se non hanno sostegno mondiale una forma di crescita della solidarietà internazionale che oggi è assolutamente inadeguata questo vale per il Sud a vale per tutti i Paesi oppressi
E quindi questa una forma di mondializzazione richiede un quadro internazionale
Nuovo dove siano disinnescata e quindi
Quadro che vada verso la distensione internazionale verso forme
Di e insomma di una crescita delle spinte di pace del disinnesco delle guerre regionali richiede questo quadro internazionale richiede una riscoperta di forme di lotte anche in Occidente di interventi di massa una grande crescita
E della democrazia su scala mondiale una formidabile crescita
Culturale e di coscienza diffusa
Di potere i fuso che si opponga alle grandi centrali che per loro natura sono violente impongono la violenza del potere sono
I grandi interessi dominante dell'imperialismo del colonialismo le culture del razzismo delle ideologie dominanti di
Lo sfruttamento l'essenza stessa dello sfruttamento capitalistico i grandi centri economici richiede quindi una crescita
In di di coscienza e di democrazia su scala mondiale però ci sono forse oggi a per la a differenza insomma io ho fatto questo riferimento alla mia lontanissima giovinezza rispetto ai tempi della seconda guerra mondiale primi anni cinquanta corse oggi nel mondo contemporaneo eppure nominato da una violenza
Sfrenata però ci sono degli anticorpi che hanno questa dimensione mondiale allora
Questa idea o strategia della non violenza così intesa Cominelli massima capacità conflittuale di massa poi insomma che sarebbe poi per dirla banalmente la politica è al primo posto no le ha e oggi quindi presenta un fascino che non è soltanto la morale o religioso sentimentale ma anche
Politico questo vale anche per l'Occidente perché qui le forme di violenza io sono molto più sottili più diffuse ma oltre non sono più parte sembrano invisibili sono interiorizzate in ciascuno di noi qui visti chiedono una risposta molto sul sul piano della crescita dei livelli di coscienza per dirla banalmente noi oggi non siamo capaci neanche di reagire alla violenza nell'andare a centocinquanta chilometri all'ora su un'autostrada ci dividiamo non stilisti noi le coscienze avanzate si dividono Peppino su questi obiettivi minimale cioè sulle forme di violenza diffusa di questa società qui porto in Occidente essenzialmente un patto di crescita di coscienza di cultura poi di potere diffuso di di Illy espropriazione del potere di poche lire trasferimento al potere di molti sono tutte cose interconnesse ecco io lancio qui un po'di queste cose che non so se siano provocatoria in un provocatore molto rapidamente perché insisto nel dire che mi interessa forse interessa voi sapere cosa dicono di quest'ordine di problemi chi si trova direttamente sotto la violenza delle armi del nemico o di forme di oppressione e infernali militari come in Palestina un compenso da ecco Khomeini cara però è questo
Quindi penso che io la vivo insomma come una grande prospettiva di maturazione storica però
Che ha bisogno di essere
Riempita di tutte queste contenuti relativi alle forme di lotta alla dimensione mondiale di questo ordine di questioni senza che diventerebbe la questione della non violenza somma questa tematica una cosa anche interessante
Ma esistenziale che a me mi andrebbe anche bene ma come diciamo ripiegamento esistenziale sul fatti io scelgo una linea di non resistenza a questa oppressione come testimonianza è una cosa che poi si può anche a milioni che va anche bene però fuori dalla mia cultura dalla mia esperienza io
Continua a pensare che il problema sia quello di battere la violenza
Delle classi dominanti che mi interessa una politica è una pratica e una cultura della violenza come a forma più forte se così ieri per battere la violenza del nell'ipotetico stecco Ruffini
A me dispiace di essere la responsabile della violenza che abbiamo inferto a Pintor che credo che ora sia servita
Molto di più di quante ti quanto avrei potuto fare io ad introdurre questa nostra riflessione prima di dare la parola Giuliano portare a una informazione per tutti quanti voi perché avevo dimenticato di dirlo prima Antonio leale che segnata sull'invito come fra i tre sette a questo dibattito fortunatamente potuto rientrare in Cile quindi noi siamo stati ben contenti di non averlo questa sera tra noi perché sappiamo che sta lì affare
Giustamente la sua parte come molti degli esplicite ad entrare in questi giorni
Gioia
Tutti hanno contato
Ma preparando questo intervento
Io avevo pensato
Molto al
Ad esempio al nome al pensiero di Aldo Capitini
Che ho sentito anche spesso nominato mandorli mai o quasi mai veramente presentato citato e avevo pensato di iniziare questo mio intervento cercando di chiarire alcuni equivoci sui quali Chai interveniva Aldo Capitini venti trent'anni fa
E che sono rimasti sempre poi all'ordine del giorno
Naturalmente come diceva Pintor giustamente bang che abbiano soprattutto la parola le persone che sono state invitate da che hanno esperienze dirette da raccontarci delle riflessioni precise da fare però non vorrei esibirmi dal fare delle flessioni o
L'ho fatto io stesso
E presentando le quindi anche con tutta umiltà unità i nostri compagni interlocutorio
Ma sarò previene quinti purtroppo ce n'è continuo perché discorsi precisi richiede un tempo come sapete
C'è un primo WIPO blocchi è stato oggi in parte sottolineato di coloro che identificano non violenza
Con il pacifismo assolutistico con il pacifismo fondato su di una norma che proibisce nel modo più assoluto di ucciderli in qualsiasi situazione
Che naturalmente nove l'apposizione della non violenza di quella che Capitini stesso chiamava la non violenza positiva
Che si fonda più che altro sull'etica diciamo delle conseguenze che tiene presente più che non le intenzioni e le conseguenze dei nostri atti e quindi si pone in modo ben diverso il problema della giustificabilità della violenza rispetto a quella del pacifismo assoluto tant'è vero che non soltanto grandi in certe situazioni partecipo lui stesso
A delle azioni se non direttamente violente della diretta delle azioni di appoggio alla violenza
Ma diceva chiaramente che anche in base alla sua teoria della non violenza si può sempre distinguere tra cause giuste cause ingiuste anche quanto tutti quei contendenti usano la violenza
Tanto è vero che nel mille novecentotrentotto denunciando la versione ebraica in Palestina e prendendo apertamente posizione in favore della popolazione araba canti scriveva in questo modo
Non intendo difendere gli eccessi commessi dagli arabi
Vorrei che si avessero scelto il metodo della non violenza per resistere contro quella che giustamente considerano una ingiustificabile aggressione del loro Paese
Ma in base ai canoni universalmente accettati del giusto e dell'ingiusto non può essere detto niente contro la preside contro la resistenza degli arabi di fronte alle preponderanti forze avversarie
Quindi è compatibile con la non violenza di cui parlava Capitini con la non violenza positiva anche kantiana
L'appoggiare vero coloro che non vedendo un'alternativa non violenta si battono per cause sacrosante per con metodi violenti e lo è compatibile perché l'alternativa naturalmente appoggia ritira
Secondo equivoco consiste nell'identificare Dal Fior la non violenza con la passività d'accettazione dello status quo o addirittura la mancanza da tipo l'onta di lotta
Su questo equivoco Capitini ritornò innumerevoli volte ecco una citazione
è un errore crede mi diceva che la non violenza sia pace orti lavoro e sono tranquillo matrimoni e figli in grande abbondanza annullati spezzato nelle case nessuna marcatura del proprio corpo
La non violenza non venda antitesi detterà le simmetrie della guerra qui tutto in frantumi il tutto intatto
La non violenza guerra anch'essa o per dir meglio nota ma lotta continua contro le situazioni circostanti delle leggi esistenti gli abitudine Tuglie però conto del proprio animo e sul possidente contro i propri sogni che sono pieni insieme di paura e che violenza disperata
Chiusa la citazione
La non violenza positiva di cui parlava Capitini rifacendosi anche avanti
Non è solo quindi il rifiuto dei metodi di lotta violenti qui ed ora ma è anche il rifiuto dell'esistenza delle ingiustizie presenti di quella che a volte si chiama la violenza strutturale presente nella società attuale
E che il portato naturalmente di precedenti violenze di nuovo scriveva Aldo Capitini la non violenza non è soltanto un rifiuto della violenza attuale ma e diffidenza appunto un risultato ingiusto di una violenza passata
Di quanto più violenza e carico un regime capitalistico tirannico tanto più non violento entrare gli Inti Fidenza verso Trieste
Di esso la non violenza diceva di nuovo Capitini riprendendo di nuovo il messaggio che andiamo è attivissima e costruttiva
Cito di nuovo la non violenza è attivissima la non violenza approvati sovrabbondanza interiore per cui l'uso della violenza che sarebbe ovvio naturale possibilissimo
Pieno sostituita per ulteriore ricerca sforzo la non violenza
Sarebbe anche qui falsificazioni intende il non violento come un pedante occupato esclusivamente a torcere il volto davanti a Doni meno mulatto violento senza addentrarsi nella vita dei suoi motivi
Tra il non violento inerte i soltanto che si esercita faticosamente dar rischia la possibilità di un valore morale e più nel secondo che nel primo il non violento deve essere attivissimo sia per conoscere le ragioni della violenza per integrare il individualità violenza è implicita che si ammanta di legalità smascherata impavida mente
Sia per supplire all'efficacia dei mezzi violenti con il moltiplicarsi dei mezzi non violenti
Sia per vincere l'accusa il pericolo intimo che la non violenza venga scelta perché meno faticosa e meno rischiosa
Terzo equivoco identificare la non violenza con un certo metodo di lotta la non violenza di cui parlava Capitini di cui parla davanti hanno violenza positiva e invece prima di tutto una dottrina etico politica
Che si articola in una serie di punti estremamente importante che qui non posso che accennare brevemente fa parte di essa una concezione dell'uomo come essere razionale e capace di comportarsi in modo altamente morale non violento anche situazioni conflittuali estremamente acute e di portare l'avversario a fare lo stesso
Una visione della società di come si debbono considerare i rapporti tra cittadino e Stato nella società non violenta la filosofia dell'educazione una proposta del tutto particolare di strategia di conflitti
Che candidi amorosa chiamerà e che sarebbe bene entrasse nell'uso comune
Invece di questa parola non violenza
Quarto equivoco così stanno dentistico di identificare la non violenza compimento Chiti lotta non militare ossia nell'identificazione di quella che cambi Capitini chiamavano la non violenza come come convinzione e non violenza come tattica
La non violenza tattica pragmatica se volete e di per sé una posizione compatibile con qualsiasi tipo ideologia è tutta la serie diciamo di metodi di lotta non militare che possono essere usati da chiunque per raggiungimento di qualsiasi film
Al limite anche nazista determinate situazione può usare lo sciopero disobbedienza civile o che so io c'è questo giudicato a efficace per raggiungere determinati Fini vero quindi non è che si pongono un'alternativa precisa la violenza da non violenza tattica incerti situazioni proponesse estremamente importante
Mentre la non violenza come convinzione la non violenza come tanti la chiamava se volete del forte anche la non violenza positiva
è ben altro oltre che appunto esseri come ci opprimono compiuta dottrina etico politica e la proposta non tanto di un insieme di tecniche di lotta e queste variando da situazione a situazione conflittuale
Una proposta di strategia di conflitti
Porta a e impostare con tutti i conflitti in modo da ridurre al minimo la violenza non soltanto di mezzi ma anche nei fini che si raggiungono e quei diamo tutto il discorso su che quel cenava dipinto vero
Sui quelli che sono i rischi di De umanizzazione di brutali trazione della violenza che si ritorce un boom anche su chi la usa per una causa giusta e il tentativo della non violenza Satyagraha di impostare già fin dall'inizio del conflitto non quando assume le forme roventi perché quelle situazioni tanto la violenza come la non violenza diventa nostra mente problematiche di portare il compito che venisse in modo tale da ridurre la violenza il tampone Patti e qui ci sarebbe un lunghissimo discorso che purtroppo non posso fare perché devo tenermi sul generico il tempo quelle opere
Su quelli che sono i principi fondamentali di questa lotta non violenza di tipo Satyagraha
Che sono come dire un po'ai principi di guerriglia e principi sono fondamentali e poi le tecniche saranno adottate classica seconda di quelli che sono le situazioni conflittuali in cui ci si trova abbracci
Questa distinzione e quindi tra non violenza positiva di tipo Satyagraha non violenza negativa
O chiamiamola insieme dedotti tecniche di lotta non militare è importante deve essere tenuta presente perché la mia impressione ogni volta che sento parlare nelle discussioni non violenza è che la non violenza viene sempre immancabilmente identificata con le tecniche di lotta non militari punto e basta che sono importantissime e che possono rappresentare in determinate situazioni anche un tentativo di imboccare poi la strada della non violenza della non violenza di tipo stanziale
Chiariti brevemente questi equivoci uso cinque minuti per portare il discorso su quello che il tema d'oggi ci che per farlo doveva appunto precede dopo questi chiarimenti
Sul problema della non violenza nei movimenti di liberazione
Abbiamo innumerevoli esempi di di lotta che stando direi tra Anna
Lotta non militare ed addotta non violenta chiama ma genuina di tipo sazia
Sto pensando alla lotta della popolazione cecoslovacca l'invasione sovietica alla lotta di Solidarność e naturalmente alla lotta della popolazione palestinese lotta in atto incalza questi cosiddetti territorio
Queste forme di lotta per quanto mi è dato di capire studiando le dal di fuori non dal di dentro nel senso che non ci sono
Stato partecipe direttamente presentano a mio vedere alcune interessanti caratteristiche della lotta non violenta positiva
Ma non tutti pur tuttavia si dimostrano ci dimostrano in modo drammatico direi le possibilità di una lotta non violenta
Di massa
Guardiamo soprattutto la lotta in atto della popolazione palestinese
Cioè ci sono stati lanci di sassi da parte di gruppi di giovani qualche bottiglia molotov ma la stragrande maggioranza della popolazione palestinese
A
Ha collaborato in pieno agli sci ok alla chiusura dei negozi alla rinuncia delle cariche le dimissioni in massa dei poliziotti armati eccetera
Andrà costituzione di istituzioni parallele adottando tra l'altro proposte di lotta non violenta sulle quali ha insistito da molto tempo barra appare cosiddetto grandi palestinese quali considerato lungo sia dei palestinesi che dall'inizio degli anni sognatori un utopista è un po'assunto assunto un po'il simbolo almeno all'estero dell'intifada
Questa rivolta non violenta un largamente non militare che Tinaia fatto scricchiolare lo Stato di Israele di più che non quarant'anni di lotta violenta
E sia lo Stato di Israele che l'orchestra sono trovati un po'davanti ad una sorpresa e tutti e due hanno dimostrato trovato perché certe difficoltà a gestire se la Israele credendo di avere davanti la solita lotta militare ha scatenato il suo esercito contenute efferatezze che dico le seguiamo tutti i giorni sui sui giornali
E dolce ha trovato dover cavalcare questa tigre scende in verità non è abituato a cavalcare
Direi che quelli ci troviamo di fronte a qualcosa di estremamente importante
E immagino che i compagni dell'oltre siano pienamente coscienti che c'è una possibilità di
Indirizzare una lotta in modo in modo non militare
Sempre più non violento
Che non sono
Mette
E alla possibilità di mettere in maggior
Difficoltà lo Stato disoneste maggiori possibilità di far convergere su questo problema vero quelli Lina quell'opinione internazionale senza la quale giustamente diceva Pintor
La lotta non violenta risulta molto più difficile a mio padre a mio vedere la causa
Di un lo Stato indipendente palestinese
Negli ultimi sei sette mesi di rivolta non militare ha fatto un salto avanti no
Per Fini concedervi ancora tre minuti lo so che son generico
Concedetemi tre minuti per portare di nuovo
L'attenzione sul Sudafrica
Sulla lotta non violenta e Sudafrica sulla lotta non violenta in un atto nel Sudafrica oggi magico sapete c'è anche un Gandhi un novello grandi sudafricano è un giovane pastore protestante si chiama Doxa
Continua non soltanto il discorso ma l'attività della non violenza
Che si rifanno soltanto grandi come voi sapete lavoro per quindici anni sudafricane da sono delle tracce precise
Se mi fa Adalberto Tullio Tulli e anche alle prime posizioni di Mandela che come sapete era partito da concezione fondamentalmente non violenta ossa è un leader frutto di un enorme coraggio co-leader fermamente chiare che sta ispirando movimento non violento che si stanno allargando a macchia d'olio anche nell'Africa del Sud
Rimane il fatto che esiste pur sempre anche in Sudafrica da parte della popolazione nei crac non crede ai metodi di lotta non violenta nel senso che ritiene non ritiene siano efficaci
E a premio unico non sappiamo dobbiamo dirlo anche non violenti devono dirlo a priori non lo sappiamo quale sia la strada vincente in queste situazioni credo che sia sia che si scelga la strada ante da violenza sia che si scelga la strada della nonviolenza attiva costruttiva si fa tutto sommato un atto di fede una scommessa un atto di fede molto preciso devono farlo le porte della non violenza perché purtroppo il regime sudafricano come questo dice De Rita è un regime spietato
Allo stesso tempo si tratta di un conflitto in cui se non si riesce ad instaurare una lotta violenta si rischia un nuovo che stima con tutte le implicazioni non soltanto interno ma anche di politica estera
Per la possibilità che si innesti anche un conflitto internazionale
Diceva avanti con questo chiudo che la causa della libertà diventa una beffa quando viene distrutto che doveva essere liberato
Quindi l'alternativa è estremamente difficile in Sudafrica in Palestina militanti i territori in cui le popolazioni si battono per i loro sacrosanti diritti
Da una parte c'è l'escalation della violenza della violenza quell'escalation della violenza che conosciamo da due mila anni che ha portato sempre ulteriori violenze
Dall'altra parte c'è l'alternativa non violenta che ancora la possibilità di di evitarli ma che richiede almeno altrettanto impegno altrettanto coraggio quanto l'alternativa violento
Da difficile scelta spetta ovviamente alle popolazioni che lottano per i loro sacrosanti diritti
Non la loro non possiamo predicare nulla grazie
E ora
Tale la parola Hawass Dalmasso del collettiva
Io credo che sia estremamente difficile definire Conte violenza e cose di conseguenza nonviolenza
Immaginate un po'il serial televisivi i telefilm americani che una televisione del del Golfo Persico oppure per il Corno d'Africa
Proietta ventiquattro ore su ventiquattro
Quale violenza culturale viene compiuta
Ogni minuto
Sulle popolazioni di di Paesi che poco o nulla hanno a che vedere con la cosiddetta cultura occidentale umori meglio uscire con la cultura del capitalismo
Certamente violenza
Quale ricco a risposte hanno queste popolazioni a questo tipo di violenza
E la loro risposta e violenta o non è violenta come si può definire realmente quali sono i contorni della violenza e quindi quali sono
Esattamente i mezzi le possibilità della non violenza
Estremamente difficile rispondere a questo quesito
Io vorrei nei dieci minuti
Che mi sono concessi cercare di
Tentare di costruire con voi
Per quanto mi è possibile quanto c'è di realmente volontario
Nelle scelte
Dei cosiddetti movimenti di liberazione
In altre parole le scelte che questi movimenti compiono Mammano che vanno avanti nel locale davanti a situazioni diverse in circostanze completamente variegate molto diverse da una parte all'altra del mondo
Quando di queste scelte quanti sono scelte obbligate
E quante sono determinate da una volontà politica precisa
E i popoli io ci credo profondamente ne sono convinto
E sono costituiti dall'insieme degli uomini delle donne e dei bambini
E quindi reagiscono esattamente come reagì sterile reagisce l'individuo e questa reazione varia ma non soltanto del contesto culturale per il bagaglio culturale che hanno alle spalle ma anche anche dei rimedi determinato delle circostanze
E credo che la prima reazione alla violenza sia lo stupore
è un aspetto che ritengo estremamente importante se voi avete notato leggendo le cronache dei bombardamenti delle delle violenze nella nelle sue forme più più evidenti cioè del dell'omicidio dell'assassinio sia individuale che di massa
Le vittime di questa violenza evidentissima sono soprattutto bambini
E c'è un motivo certamente perché la cultura in qualche maniera abituato alla violenza e a compiere violenza nei confronti degli altri si comporta diversamente dal bambino che rimane stupito nei confronti della violenza che non è un atteggiamento naturale
Chi fra di voi si ricorda un bombardamento e capire credo che quelli che hanno più di quarant'anni danno visti anche in Italia
E chi ha visto un bombardamento notturno
Certamente almeno nei la prima volta almeno nei primi momenti è rimasto stupito però uno stupore che particolare perché ci sono i colori
Certo è una cosa terribile
Ma è una cosa che non capita spesso
La prima volta è un fatto eccezionale e questo ha fatto eccezionale determina stupore lo stesso
Comportamento del bambino che poi rimane vittima di questo di questo suo stesso stupore ce l'abbiamo in qualche maniera tutti
Nei confronti a alla violenza inaudita che noi non siamo capaci di non siamo capaci di compiere
Allora qual è l'atteggiamento del della collettività nei confronti dell'intervento esterno violento naturalmente dell'esterno coloniale del dell'intervento coloniale
E certamente o quasi la certezza non è una certezza ma o dubbio che
Che sia molto probabile che il primo atteggiamento sia lo stupore perché
Chiaramente il colonialismo è stato possibile non soltanto perché le società capitalistiche avevano bisogno di mercati non perché si stavano strutturando in una certa maniera ma perché erano in quel momento al momento dell'intervento coloniale caso per caso prima violente delle società violentate
Certamente i Paesi che hanno subito l'intervento coloniale
Non necessariamente erano Paesi pacifici no
Anche ogni società un certo grado di Fiorenza nella sua strutturazione ma in quel momento
Intervento coloniale e possibile perché la società che interviene l'esercito il sistema interviene e più violento TG subisce l'intervento
E la risposta generalmente è stata si può dire quadri non più lenta perché Totò che studia subito la sconfitta militare la sconfitta una sconfitta militare che mercato della Palestina perché faceva parte di un di una struttura statuale molto più vasta che in quel momento arriva subito una sconfitta militare sul campo
E quindi paese strutturalmente era molto debole e parlo della prima guerra mondiale
E in quel momento
La risposta dopo la sconfitta militare e una risposta non violenta perché gli abitanti o meglio dire veri i gruppi dirigenti che poi perdendo la loro autonomia civilmente ci rimettono in termini di interessi
Interesse immediato anche di non solo di prestigio politico e sociale ma anche di e
Interessi economici chiedono a nome della popolazione il perché di questo intervento e quali sono le possibilità di collaborazione e il caso palestinese non economico ricordo per esempio quello egiziano dove il primo il partito fondato e il partito della delegazione perché si è trattato di una delegazioni i cosiddetti notabili sono sempre i gruppi dirigenti che interviene presso il il governo inglese per chiedere quali sono per negoziare per vedere quali sono le possibilità di collaborazione forse non necessariamente di cioè per conservare i propri interessi quindi la prima reazione estremamente di tipo di tipo non violento la violenza arrivo di conseguenza
Come risposta alla violenza del dell'avversario e certamente questo comporta dei profondi cambiamenti soprattutto culturali
Tutti i popoli che hanno subito l'intervento coloniale hanno subito anche una Inter una violenza culturale che ha senz'altro gli attentatori trasformati e profondamente
Mi sembra che
Il perdente cerchi sempre
A mio avviso sbagliando cerchi sempre di limitare almeno nel negli strumenti
Il vincitore
Per poter affrontare la violenza esterna la violenza coloniale
Bisogna in qualche maniera
Costruirsi un
Un armamentario di tipo nuovo che sia all'altezza dell'armamentario non solo non parlo di armi ma armamentario anche il più logico culturale e di struttura sociale e quindi più di tipo di organizzazione sociale di quello del di chi interviene della società che compie l'atto di di colonialismo o di colonizzazione come del come nel nostro caso e questo comporta necessariamente una una certa violenza su se stessi
Il tre
Senza diventare l'altro sempre a diventare l'avversario e questo è il punto fondamentale che gli l'élite politica
Che la classe dirigente che i gruppi dirigenti cioè di avanguardia coloro i militanti che vogliono incidere trasformare la realtà
Su questo che devono devono rispondere dare una risposta precisa
Quindi la non violenza
Per quanto la società sottoposta una società Fiorenza per esempio quella indiana è senz'altro una delle società strutturalmente più violenti
Fra le società tradizionali tre capitalistiche
Bene
Quanto quella società sottoposta portare quante in grado di dare risposte adeguate senza imitare
è un è un problema estremamente difficile perché le nostre reazioni davanti a qualunque problema sono diversi
Sono diverse perché siamo non solo per appartenenza a classi sociali
Non per appartenenza a culture diverse ma anche per l'atteggiamento per caratteristiche sono mille milioni di fattori che poi confluiscono per determinare una risposta
E la risposta comunque delle società sottomesse che in quel momento strutturalmente erano meno violente delle società che intervengono certamente erano meno violente ma queste risposte in molti casi non hanno dato nessun esito non hanno dato esito nel caso palestinese precedentemente al mille novecentoquarantotto
Io cito l'esempio di un bello sciopero generale allora il più lungo della storia nel mille novecentotrentasei che è durato per stripper sei mesi
Sei mesi di sciopero generale in Palestina
Che poi sono questo sciopero è sfociato in una rivolta che inizialmente
Assomigliava che a quella che c'è
Che è in atto in questi giorni nei territori occupati
Certamente questo sciopero durato così a lungo ha comportato enormi sacrifici per l'intera società
E sicuramente è stata una risposta non violento
Ma nelle attuali condizioni
I palestinesi che a partire del mille novecentoquarantasette
Cominciano a rendersi conto che non solo più un popolo una società ma una massa disgregata di profughi perché sono stati espulsi con la forza i sopravvissuti al al grande genocidio del periodo del quarantasette e quarantanove
La loro azione non violenta quanto poteva incidere sulla società israeliana in via di costituzione in altre parole molto più semplici
I profughi espulsi dalla loro terra e il cui chiara il cui unico scopo realmente che era quello di rientrare nelle nelle proprie case
Potevano incidere sulla società che li ha espulsi sulla struttura che li ha espulsi sulla struttura statuale cioè sullo Stato di Israele lo Stato d'Israele ha semplicemente rimosso il problema in quanto che ha buttati fuori un intero popolo è un caso quasi unico ma ce ne sono altri nella storia anche recente
Chiaramente la loro risposta non poteva essere se non tentare di adeguarsi alla situazione alla nuova situazione in cui si sono trovati non è questa la situazione dei palestinesi che si trovano nei territori che Israele a occupato in un secondo momento nel mille novecentosessantasette anche perché
Lo Stato israeliano non era riuscito a compiere agli etere l'operazione compiuta nel quarantasette quarantanove cioè non è riuscito ad espellere quasi la totalità la quasi totalità della popolazione palestinese certo c'è stata una una enorme espulsione in massa nel cinquecento mila persone però il grosso della popolazione è rimasto
Certamente quindi
La società palestinese sotto l'occupazione doveva cercare le proprie risposte adeguate alla nuova situazione in cui si è trovata e queste risposte non potevano essere le stesse dei profughi palestinesi
Il dibattito sulla non violenza e particolarmente sulle proposte di Howard che è stato menzionato perché espulso è stato espulso da da Gerusalemme nel mese di giugno
Dibattito non è recente anzi la documentazione disponibile fra l'altro ci dimostra che questo dibattito all'interno dei territori occupati realmente iniziato subito dopo l'occupazione nel mille novecentosessantasette che fare che cosa fare e come Carlo e questo dibattito
Ti facilissimo nonostante la recensione il la repressione le censure eccetera
Però ci moltissimo volantini circolavano hanno continuato a circolare circolano soprattutto oggi che interessantissimi ed nei territori occupati
Non so da volantini le cassette basta sentirne una
Il dibattito si può fare anche nelle nelle
Delle condizioni nelle situazioni più impensabili questo dibattito ha portato certi risultati
Risultati che forse
I gruppi palestinesi organizzati
Che fanno nel loro insieme l'OLP
Non tutti hanno seguito dettagliatamente ma certamente ne erano a conoscenza
Quanto ne erano convinti questo è un altro discorso
In quanto comunque chi e all'estero e questa è una condizione del resto ripetuto centinaia di volte nella storia dei movimenti di liberazione i gruppi dirigenti che non si trovano sul territorio
I foro condizioni difendersi perché sono in esilio
Lo stesso discorso naturalmente vale per il gruppo dirigente algerino per chi ha guidato la lotta di liberazione sul territorio non con lui che poi politicamente a livello internazionale portava avanti e dirigeva il trovare una sintonia fra le due situazioni è un compito natura uno dei tantissimi compiti di un di un movimento di di liberazione
Perché è chiaro che solo attraverso la creazione di strutture alternative ma realmente alternative alternativi a tutti i livelli pensate alternativamente e partendo dal presupposto semplicissimo che l'unica alternativa la guerra e la pace
Soltanto questo realmente la la liberazione diventa un fatto reale
Per non diventa un momento un momento che forse cambia e forse non cambia affatto e quante sono le società che hanno combattuto e duramente hanno lottato hanno subito e hanno ottenuto sembrava avessero ottenuto un momento di liberazione
Noi vogliamo invece noi cerchiamo di liberarsi e di contribuire con la nostra liberazione deliberazione degli uomini soprattutto
Ma
Fare far fare un passo avanti alla grande marcia della pace
Ringraziamo quasi diamo la parola Sebastiano Castro che viene dal Nicaragua parlerà spagnolo per cui io chiedo al lume naturalmente di parlare lentamente e al voi stare silenziosi possibili per tentare di cogliere tutte le cose che era
E il via idea ieri
Dice che è a Roma procedente Premana
Di para pronti si parte e la marcia
Poi la pasta
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Vi è e Pica età situazioni brevemente
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Est necessario avverse preparato Primera mentre
Presso
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Jazz as
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Chiamata come avete capito Sebastian non solo si scusate non aver preparato una relazione alla corrente c'erano anche invitare eventualmente poi successivamente a fare domande io darò la parola per l'ultimo intervento di questo primo giro a padre Eugenio Melani
Beh io confesso che mi vergogno un po'
Di parlare di questo tema
Soprattutto dopo che hanno parlato alcuni che in questo problema lo soffrono sulla pelle
Dopo che avrebbero potuto parlare e tantissimi altri
Noi siamo in una bellissima sala
Con dei bei dipinti
Quando torneremo a casa
Troveremo i nostri familiari
Quando andremo a dormire nessuno ci verrà svegliare di notte
Non arriveranno squadroni di poliziotti
A portare via qualcuno dei no della nostra famiglia
Potremmo girare tranquillamente per strada è vero ci sono un sacco di violenze shopping da noi stato giustamente messo in evidenza ma io vi confesso che a me non è mai capitato di tornare a casa una sera e di non trovare con mio fratello con mia madre con mio padre un mio mio cugino
Portato via dalla polizia è andato a finire per esempio nel numero dei desaparecidos che ci sono in questo modo
Allora vi dicevo viveur così un pochino perché rischia di apparire un lusso per noi discutere di questi problemi
Però dobbiamo pura anche farlo anche perché io sono convinto che oggi siamo in un mondo dove proprio perché ci siamo interdipendenti
Non è possibile a nessun Paese
In nessun luogo
Delegare solamente dagli abitanti di quel Paese la lotta della liberi di liberazione
Tutti noi con degli atteggiamenti che assumiamo siamo direttamente o indirettamente responsabili o tutti noi questa la piccola tesi che cercherò di portare questa sera
Molto spesso rischiamo quei nostri atteggiamenti politici con le nostre prese di posizioni con il nostro modo di essere anche nei nostri nel nostro Paese rischiamo di diventare quelli che fanno in modo che una rivoluzione non violenta riesca una rivoluzione non violenta non riesca
Fatta questa prima premessa né fare un'altra ricordando una frase di Gandhi
Che diceva che piuttosto che la codardia preferiva che un codardo preferiva un violento
E qui estremamente importante
Di fronte alle situazioni di oppressione
La prima grande discriminante non è la rivolta violenta o la rivolta non violenta è il rivoltarsi o il non rivoltarsi questa è la prima grande discriminante è l'accettarla poi non accettati
è l'accettare una tacitamente al limite soffrendo individualmente ma in questo caso sia ugualmente complici del dittatore o dell'oppressore oppure è il rivoltarsi contro di essa
Vorrei dire quasi quasi una una cosa non so quanto sia vera o sbagliata ma
All'interno
Di una situazione di questo genere è quasi un accidentalità la rivolta che sia non violento violenta
La prima gara la prima grande discriminante e rivoltarsi no rivolta s'
Però mi pare che se guardiamo la storia se guardiamo i fatti
Noi ci accorgiamo che la storia lo vogliamo no adempimento
E c'è una dannata legge nella storia
Nel fatto che potrei definire così
Un cambiamento una rivoluzione
Potremmo dire che ottiene i risultati di tabellazione umana
Come dire in proporzione inversa al tasso di violenza che si riduce
A me pare cioè che proprio come dice a partire da quello che diceva puntare a prima
La il rivoltarsi di fronte alle situazioni di oppressione non deve solamente tener conto del punto di partenza ma deve tener conto del punto di arrivo
E mi pare che ci sia il pericolo continuo
Che proprio per per l'uso della violenza si rischia un certo punto di riunione di rovinare i risultati
D'altra parte
Facendo un discorso di carattere generale
Se noi andiamo a guardare nella storia conosciamo circa almeno conosciuti iscritti otto mila trattati di pace
E otto mila trattati di pace sono fondamentalmente
Otto mila momenti in cui due contendenti ci sono venti siamo arrivati ad un risultato adesso ci mettiamo e la storia ci dice che mentre si firmavano i trattati di pace già ci fondevano le armi per poter cominciare la nuova
E allora potremmo dire una cosa la pace che è quella che cerchiamo
Questo è un altro slogan che si potrebbe tirar fuori scusate se vado così molto brevemente la pace non nasce dalla vittoria
La pace non nasce dalla vittoria di qualcuno su una
La pace Nasser dall'instaurazione di situazioni di giustizia
Io ho presente guardate un fatto che mi ha colpito quanto Franco celebrò i venticinque anni del del della vittoria del del franchismo di Spagna convocò delle grandi celebrazioni
E ad una celebrazione a cui aveva convocato autorità religiose politiche eccetera disse noi oggi celebriamo venticinque anni di carcere
Si alzò la parte di Monserrato che
Ha fatto ai morti nel segno probabilmente anche per questo si alzò e disse lei oggi non festeggia venticinque anni di pace lei oggi festeggia venticinque anni di vittoria che è una cosa molto diverso
Però nello stesso tempo facendo questo discorso qui a me pare di doverti dire che oggi la non violenza sei ritengo deve giustificarsi
Tese come dire imporsi non perché è capace di tirar fuori delle belle teorie non perché è capace di avere un pensiero logico che corre
Ma perché è capace di imporsi con i fatti
Perché è capace di giustificarsi nella prassi
E allora vedete quando si parla di non violenza
A me pare si debba dire che noi oggi siamo chiamati secretiamo a queste cose se crediamo alla non violenza dentro questo tipo di contesto
Qual sia si che si pone in un contesto di liberazione
Teme se vuole imporre la non violenza se vuole che la non violenza emerga dalla storia deve cercare di far vedere che questa non violenza asserisce
Però vorrei capire anche come resto in qualsiasi contesto di oppressione
C'è bisogno di un'analisi fredda ragionata dei fatti
Perché è fondamentalmente sia con la violenza sia con la non violenza
Cioè anche se è vero che deve la vita la non violenza giustificarsi farsi vedere vincente anche la violenza deve giustificare sì e farsi vedere vincente
A me fa impressione per esempio la viste le le riflessioni che fa Mubarak Howard per esempio sull'attuale fase palestinese laddove dice che oggi è probabilmente vero ce ne stiamo accorgendo oggi l'unica forma probabilmente la forma vincente per per la liberazione della Palestina alla non violenza
O me o la lotta ad un'arma
E nello stesso tempo chi usa la violenza io penso che qualsiasi bravo rivoluzionario questo problema ce lo ponga chi usa la violenza deve sapere che la violenza di perse degenerati
Io ricordo ancora vorrei ringraziare il compagno del Nicaragua che ha parlato ma ricordo un lungo colloquio che ho avuto con mi tende Scotto a Managua
E Michele Scotto mi diceva questo parlavamo da tra preti ogni tanto succede di fare il nostro mestiere e anche le Scotte un prete parlavamo da cristiani quindi ci confrontavamo sul Vangelo
Ricordo che mi ha detto queste parole io sono un credente
E credo che il Vangelo non voglio non vuole la violenza
Però e sono ministro degli esteri di un paese in guerra
E sto usando nella politica che portò avanti forme armate di difesa
Bene io ti assicuro mi diceva che soffro in maniera molto forte questa contraddizione
E vorrei in tutti i modi trovare delle forme non violente per difendermi perché di fatto sono che la forma di difesa violenta non semplice sotto il risultato voluto ci parla e a me pare che sia estremamente importante questo discorso cioè si importante accorgersi che oggi che cioè sia importante anche da parte di coloro che
Attuano forme di lotta di liberazione violenta porsi questo problema
E possono seriamente
Termino vero dicendo un'ultima cosa ed è questa
Oggi noi ci troviamo dentro un mondo
Che fondamentalmente
Sta soffrendo in alcune zone delle situazioni di oppressione enormi
è stato citato il Sudafrica è stata citata la Palestina si può citare il Centro America tutta l'America latina si è parlato del Cile di Pinochet e c'è
E sono situazioni che ormai
Non sono più solamente resecabili alla alla realtà circoscritta del Paese
è interessante quello che è stato detto sul Nicaragua laddove si dice che il presidente Reagan ed è vero
Ha detto che il Nicaragua la vittoria del del del cioè la la permanenza del regime attuale a Managua mette in crisi la sicurezza nazionale degli Stati Uniti amici miei siamo a questi livelli
è interessante accorgersi che fondamentalmente non c'è nessun governo dittatoriale oppressivo nessun regime oppressivo che non stia in piedi anche per forme di solidarietà espresse o inespresse degli altri governi
Se il regime di Pretoria sta in piedi e anche perché di fatto l'Italia stare in piedi
E anche perché di fatto l'Europa lo fa stare in piedi
E anche perché di fatto non si mettono in atti quegli strumenti politici a livello internazionale che possono togliere gli spazi gli spazi d'azione ai regimi dittatoriali
Se è lo stesso può valere per tante altre per tante altre situazioni
Allora io sono convinto che a noi che viviamo in situazioni che violenza sottile eccetera ma che però tutte le sere possiamo andare a in Sicilia un po'meglio ma che però tutte le sere possiamo andare possiamo tornare a casa tranquillamente eccetera a noi è chiesto
A noi ha chiesto di fare un'azione politica che renda appetibile che renda utenti ogni forma di di movimento non violento di liberazione
E che faccio in modo che i poveri non siano costretti ad usare le armi e le forme terroristiche perché alla fine sono disperate non trova un'altra forma per potersi difendere
Vent'anni fa Paolo sesto nell'enciclica Populorum Progressio scriveva un monito che era di una gravità assoluta diceva continuando nella loro avarizia
I riti provocheranno il giudizio di Dio e la collera del Po
Bene noi dobbiamo fare in modo che i poveri gli oppressi
Non abbiano la possibilità proprio perché ci sono degli appoggi politici internazionali dentro un mondo che è interdipendente abbiano la possibilità di trovare le strade direi e l'azione non a partire da quello che potremmo definire la collera è quello che potremmo definire l'ultimo gli ultimi cioè negli ultimi mesi possibili ma che non ha possibilità di trovare le strade di liberazione re anche il nome non violentemente proprio perché in questo modo e solo in questo modo si avrà una liberazione vera
Che non avranno i suoi effetti non avrà né i suoi effetti forme degenerative che porteranno di nuovo a a ad altre forme ad altre forme di di guerra e ad altre forme di di di oppressione
Ecco allora che a me pare che il discorso interessa si nostri amici qui che sono che sono qui che stanno soffrendo in questo in questo momento situazione di oppressione eccetera ma la palla ritorna noi ritornando è un modo di fare politica ritorno al nostro modo di gestire i rapporti internazionali ritorna ancora una volta alla volontà che abbiano politicamente di essere complici o di essere avversari dei regimi dittatoriali che ancora sono presenti nel mondo
Con naturalmente interventi possiamo mettere il microfono lì chiedendo a chi parla naturalmente di alzarsi c'ha una pesante pedana
Ora
Ho
Che ringrazia oltre
Su no
E
Io
Ho
Confuso
Anche
Di
Io sono
Provengo da un popolo molto vicino al popolo palestinese sono eritreo e quando mio fratello palestinese parlava
Mi mi venivano tutte le esperienze degli otto non violente del mio popolo e nello
Tempo anche
Lo violente che sta conducendo in questo momento
Alla luce delle cose dette
Dalle persone che hanno fatto l'intervento
A me mi sembra molto importante
Aggiungere delle importi di informazione sulle esperienze
Io non violente
Che purtroppo non si conosce
Per esempio
Qui è stato citato la lotta non violenta di giovani palestinesi
Io penso anche se questa
Politica non violenta della nuove generazioni è stata possibile praticarla ed è stata una
Attività politica non violenta che ha messo in crisi il sistema repressivo militare dell'Israele sia frutto di un lavoro in un politico culturale di incultura azione
Del movimento di liberazione palestinese stesso che poi è scocciato in una reazione della nuova generazione che ma proposto nuovo politiche di cultura di pace io non credo che sia questo si possa vedere come una è alta ben distinta da quelle che può essere una politica pace nel momento di di liberazione del del della Palestina
Così pure
Il fratello palestinese parlando
Della risposta alla violenza dell'aggressore lui parlava
E l'alternativa se è possibile rispondere o o no alla restituzione sopita oppure se ci sono
Delle possibilità di sopravvivenza senza subire la trasformazione dell'aggressore deliberare tutto la possibilità
Di non subire trasformazioni probabilmente lì si poneva di non subire la trasformazione dell'aggressore in quanto era un contrasto cultura che grazie alla integrazione culturale a scritta molte porte che potevano essere diffusa moltissimo era aveva un grande culturali di residenza abbastanza forte ma pensate in Africa per esempio dove in grado inutili balletti azionari della colazione Emmott ha accentuato ora oltre a subire una violenza artisti negazione sociale si si subisce a che una discriminazione culturale devo le le possibilità di pratica non violenza abbastanza forte è ampia non è possibile
è elogio che ha tratto a questo punto la lotta non violenta a la delle invasi culturali e sociali ben differente da quelle che può esser letto può avere avviene nel nel nel nell'applicando il Sudafrica per esempio e lo diceva per esempio non è casuale che per esempio in Palestina la lotta non violenta sia all'interno del territorio occupate invece la lotta violenta avviene a né al l'esterno nel caso dell'Eritrea è differente per esempio il corpo nel militare violente si trova in Eritrea perché c'è possibilità di concretizza fare la trasforma nel sociale nel territorio e che in grado di controllare invece all'anno da non violenta
Con la che fa collegamento con forme internazionale si ritrova tra i blocchi di rendita nel caso quale che Vieri crei indichino in in in Europa in America e nel Medio Oriente siano ben organizzati che fanno delle pressioni di cultura non vi lo legga
Allora
Io comprendendo il mio intervento io sono convinto che i movimenti liberazione
Le giudica di per la loro il loro carattere
Parte integrante del movimento non violento luglio del le armi della violenza della guerra e la punta dell'iceberg della lo e la loro
Nell'accettò Panza di isolamento internazionale nelle condizioni di disperazione e loro sono costretti a far della violenza della lotta armata per fare pratica trasformazione sociale in un terreno meno anche geograficamente possibile per esempio in Eritrea non è possibile nessuna trasformazione sociale senza riprendere le redini in territori liberati questo non è possibile in in condizioni internazionale assolutamente in isolati e questo in un po'per esempio quindi una situazione di compra di contrapposizione militare accentuata più forte dell'Africa non si può dire che il che il momento di liberazione di verifica sia eminentemente violente questo sarebbe una
Alibi per esempio abbastanza sul serio superficiali
Grazie
Sono attivi
Ahimè spesso accade ha rotto il ghiaccio stanza stessa o no
E
Allora tant'
è
Prendendo acqua
Del parere sulla responsabilità noi occidentali nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo vengono parecchie riflessione però quello che voglio dire in questo momento è che per esempio tentativo
Di che nell'ampio con il Nicaragua che sono anni che perno
Ed io son le deciso dalle autorità o a portare avanti questo o
Questo questa brava
Oppure lasciamola tecnico nella nel vagone l'incerto lascia un vuoto nelle quali intenzioni però io vorrei una Anita Perugia facesse veramente uno per volta e concretizzasse questa dell'Angelo quella fitta di Burago in Vietnam
Siano altri venti
Mi chiamo io e Borrelli vorrei parlare come una donna di cinquanta ciascuna persona che la violenza l'ha sentita sulla proprio no come donna
Abbastanza forte e mi sono anche chiesta
Molto spesso che cosa significa violenza no e mi sembra che la definizione migliore l'ho trovata in un libro di Corvaglia no in cui diceva che non ci sono gli atti
Di lotta o di governo vanno distruzione sistematica Dini degli ambiti vitali di una perizia
Allora vediamo che cosa sono questi campi militari no e prima di tutto diciamo afferma l'esistenza no cioè il nutrimento quindi visto il primo atto di violenza e quello che ne facciamo impedendo a molte persone i di esistere come pezzo no o come diceva il grande film molto più bello una frana
Che ripeteva spesso dallo no impedirà la nuova migliaia di bambini l'evolversi
E cioè di vivere la vita intera Menichini in termini umani no questa frase detta da un medico onde stava per me è una grossa incognita per molto tempo no Palio ha capito perché se non si assumono con una quantità sufficiente di proteine durante l'infanzia all'intelligenza cioè la qualità più umana è quella che che noi ci contiamo di avere come esseri umani viene legata a queste persone nonché le Ande continuava a dire potrà hanno vive soltanto come contadini c'è potranno usare soltanto la loro forza fisica non accompagnata da quella mentale voi sentendo tutte queste cose vero ho passato ho pensato anche
No alla Palestina no mi sembra che uno degli errori che si fa pensava
Perché attualmente sono meno violenti e quindi c'è una maggiore solidarietà e quindi c'è una maggiore situazione di forza questo storicamente il fatto nuovo e che per ragioni a me trarne c'è anche un avvenimento non riesco a capire l'interesse pubblico
Dico forse si è spostato in più verso i palestinesi io sono stato alla primavera scorsa indaga Israele
In un periodo in cui apparentemente non succedeva niente di più fa
Però
Tutta la società strutturata Israel delegato credo ah strutturata in un senso che aiuta cerco invece arrivarono ad Oporto l'attesa in questo grande aeroporto i poliziotti che ti rubano le valigie in continuazione perché pensano che ci sono lealmente dentro che ti fa hanno domande in continuazione grazie col fiocco in testa vestiti dei militari con questo Uzzi da tutte le parti una bellissima esperienza sul Mar morto il cui raggiante nasce dal mare e tira fuori dal sacchetto di plastica io sono abituato a tirar fuori per i miei bambini gli occhi la frutta loro tirano fuori un affare cosicché un caricatore no quello che
A un altro episodio
Un ragazzo in costume da bagno con un bambino che giocava la frontiera in in
E riteniamo che mi ha impedito di andare in macchina oltre no ha detto ma per lo meno posso fare marcia indietro in territorio credo no dice nel lo può anche fare ma quello azzurro questi lunghi cannoni io non avevo neppure era rimasta vedova perché non è come quello di Montecarlo grosse anche sono sono delle code lunghe che ti trovi quando vai a pensare la Trattoria
Ed è tutta una militarizzazione
Del Civile no questo mi ha fatto enormemente più paura di una città
San Diego California in mezzo agli
Cioè piena di navi piene di militari ma questi con con Polito e i capelli
Va no perché quelli erano militari quello che fa veramente paura in Israele e che il il mitra Luzzi il cannone sono diventati un fatto normale
No lo lo porta militare
Prendiamo atto che prende il sole la torta anche die
Però una ragazza che si baciato ragazzo
E spesso vuol fare un'esperienza che io non non riesco a dimenticare allora noi che alimentiamo non soltanto che le ha con le ha armi che forniamo no ma anche con la nostra mancanza di attenzione cioè adesso e viceversa è possibile una no una lotta non violenta in Palestina forse proprio perché noi andiamo verso questo Paese un una maggiore attenzione e quindi smettiamola di tira sempre per non
Si atti non vincolanti in ogni premier viene dipinto ma una
C'è
Mi sembra che ci molte falsità in cui esito anche in questa mitizzazione di Gandhi grandi
è un grosso teorico della non violenza operando lasciato un Paese dove tuttora la polizia strappa gli occhi e dimostranti quando riesce a quindi diciamo che è un Paese dove
E
Anche la
Avanzano quella sottile pelame
Merito dell'Europa anche quella proprio diciamo così più più grossolana no esiste ancora ma non sono riusciti a mentre FIAT non violentemente gli inglesi gli ingressi sono andati via
Sia dal Sudafrica che dal dentro nel
Che dal via lasciando delle situazioni di
Di divisione delle situazioni che avrebbero portato necessariamente ad una lotta anche armata la divisione degli impegni indiretta chi Sanna è fatta voluta dagli inglesi la divisione non la creazione di uno Stato ideologico come quello di Indro ieri è stato voluto dagli inglesi anche in seduta Africa sono gli inglesi che hanno lasciato tutte queste contraddizioni ma che se ne sono andati per una lotta non violenta se ne sono andati in che in quel momento che ora il modo migliore per potere opprimere un certo però scusate se è poco
Vorrei inutilità alla
Voglio
Tutti e sax hanno
Ma frodi ma emessa anche un'ombra
Immagini
Che cd io insisto i nostri
Dentro questo però
Cena faccio il lago digitale
Però
Rissa nominative buttare talvolta
E appassionati fa è l'artista The attirare errori Tessaro
Ne ma
è un
Farsa e Nettuno e felicissima n era vicino ma è proprio a che
Vado a far sapere vorrà
E soprattutto della TAV
Saluto tipa Tess opera continua ripartano prima
Mediante Eluana noi mettiamo che l'attacco
Per Meraviglia tipa fino a un milione bancone su marzo e avrà è la
Fa Santa la piazza che nasce
Non vedo altri che si alzano forse con questo ultimo augurio che ci è stato fatto dall'ultimo intervento possiamo diciamo lasciarci salutando tutti intervenuti ringraziandoli per il contributo che hanno dato a questa nostra discussione che complete RAI io
Sarei tentata di continuare presentarmi sviluppare alcune delle cose che Pintor all'inizio buttava sul piatto della nostra discussione credo che abbiamo come per il del resto con tutto questo compenso tanto avviato un tragitto credo anch'che Perugia grazie la presenza dell'Università per stranieri e di comunità di studenti così significative così anche impegnate si debba in futuro proporre lì per riprendere il tema magari andando anche a momenti più specifici di di riflessioni sul singole situazioni su singole esperienze su singoli
Diciamo così che poco conosciuti a volte rischiano di essere l'eclettico dei ringrazio tutti vi do appuntamento per quelli che sono interessati a continuare a seguire il convegno domani pomeriggio in questa sala alle ore diciassette grazie