Intervista a Pier Paolo Baretta sulle dichiarazioni di Giulio Tremonti in merito al posto di lavoro fisso e sulla previdenza sociale

Per Paolo Baretta del Partito Democratico il Ministro Tremonti ha parlato di posto fisso anzi ha dichiarato eh base di stabilità sociale come la famiglia torna a parlare come un socialista
Ma mi sembra che ci sia molto fumo e molta propaganda perché Ministro è un po'di tempo che procede per sbloccare scrive bei libri e fatte attive leggi
Quindi anche questa si inquadra in questo atteggiamento che non approfondisce i problemi per quelli
Che sono davvero mette sopra una patina che confonde poi la discussione
Negli ultimi anni il
Lavoro fisso si è trasformato anche in eccesso di flessibilità
Il problema che manco un punto di equilibrio tra un'introduzione al lavoro nel mercato del lavoro che può anche avere forme di flessibilità possono essere anche
Condizioni positive e poi invece una stabilizzazione
In Italia il problema non è come si entra nel lavoro il problema è che si resta precari sette otto dieci anni e a quel punto si il l'esito è non solo che non puoi formarsi una famiglia
Ma scarichi anche sulla famiglia di origine che diventa il vero ammortizzatore sociale
Allora io non credo che la questione sia l'illusione del posto fisso credo che che la questione sia come si toglie di mezzo la trasformazione da una momento di flessibilità e diventi invece reale stabilita questo modo di ragionare di Tremonti invece finirà per non affrontare nessuna di queste questioni che vanno affrontate con una seria riforma degli ammortizzatori sociali
Da fare subito
Con una seria riforma del welfare riducendo le tasse sul lavoro in maniera tale che le imprese siano favorite a rientrare riducendo il numero dei contratti che oggi
Sono presenti e che consentono quindi
Una tipologia di scelte eccessiva per per l'imprenditore e confondono poi l'approccio anche da parte dei giovani che si trovano su sbandati di fronte
Ho marcato al lavoro che è esploso quindi problema però il punto di equilibrio non una propaganda impraticabile sull'atti finirà per lasciare le cose come stanno aggiungo che
Mentre si dice questo con un emendamento a un decreto il Governo a luglio ha cambiato strutturalmente la riforma delle pensioni
Provocando un un rapporto stretto tra
L'aumento della della delle tardività
E l'età pensionabile quando il problema non è più quello dell'aumento obbligatorio dell'età ma è quello della flessibilità anche in uscita
Quindi a rendere più flessibile significa anche dare più spazio la soggettività certo all'interno di regole precise per io penso che
Bisognerebbe uscire dalla propaganda entrare in una discussione più concreto
Beh per quanto riguarda la questione pensionistica mi riferisco alla questione femminile però ce lo chiedeva l'Europa un adeguamento un'equiparazione fra l'età pensionabile degli uomini e quella delle donne
No l'Europa chiedeva una parità non chiedeva che le donne andassero a sessantacinque anni chiedeva una parità nella tesi che io sostengo e cioè quella che è ad esempio tra i sette i sessanta i settanta
Uomini o donne decidano loro quando se ne vanno sulla base del calcolo soggettivo della della della pensione accumulata questo avrebbe consentito di raggiungere il risultato della parità lo stesso
Consentendo però una anche una valorizzazione delle scelte individuali
In una logica molto semplici che cosa succede nelle famiglie nelle coppie uno va a casa dice allora io posso andare in pensione e tu noi i figli all'università i genitori da ancora anziani da sostenere
Quindi una scelta introdurre elementi di libertà no è esattamente il contrario
Di quello che invece attualmente ancora nella cultura del Governo soprattutto anche del Ministro Tremonti e
Eccezione un'idea statica della società
Che non non mi pare corrisponda non solo alle esigenze dell'impresa media e anche l'esigenza di una nuova soggettività
Ripeto ci vogliono regole ma ad esempio nel caso delle pensioni di statista parlando di questo per concludere su questo punto
Se si potesse immaginare che da un lato c'è una pensione di base e poi c'è la pensione legata i contributi versati e poi chi può fa anche l'integrativa e contemporaneamente per un arco di tempo indico sessanta settanta poi si può discutere
E le persone decidono loro mi pare che questo
Aumenti il livello di flessibilità
Per quanto riguarda l'ingresso al lavoro che è il tema precedente B aumentiamo oppure il periodo di prova nel senso che ci sia
Un momento nel quale
Il lavoratore e anche l'imprenditore possano studiare meglio la condizione di eccesso dopo un periodo di prova
Più lungo si passi a una soluzione stabile e concludiamo così un percorso di certezza
Senta
Però il pacchetto Treu prima e la legge Biagi dopo non sono figli
Diciamo dell'attuale compagine governativa allora come
Come ci si come ci si può opporre
Io per la verità quello che sto sostenendo coerente
A quell'itinerario tre euro Biaggi ma migliorandolo e assestandolo anch'io non penso che voglia cambiare impostazione già trovare un equilibrio
Che non che non si è trovato perché il mercato del lavoro è scoppiato il limite della legge trenta della legge Biagi
è di immaginare una società perfetta che non c'è immaginare che gli imprenditori son tutti buoni
E che i lavoratori sono tutti disponibili no a a sperimentare la loro vita invece le condizioni pratiche sono molto più complesse e la l'esperienza ha dimostrato che
Troppi ipotesi contrattuali
Sono negative semplifichiamo oggi si parla molto del contratto unico di accesso
Ci sono varie proposte Boeri Chino il merito si può discutere ma io penso che un'evoluzione del pacchetto Treu della legge Biagi sia oggi semplificare l'accesso al mercato del lavoro in maniera tale che i lavoratori abbiano
Una opzione e gli ebrei imprenditore abbia anche lui un'opzione ecco perché io penso che la riduzione delle tasse sul lavoro si altrettanto importante perché
Metteremo in condizioni il dell'imprenditore
Di avere più stimoli a a fare entrare
La persone in una condizione di stabilita ad esempio oggi ancora la predica il di contributi previdenziali sono ancora differenziati negli ultimi anni è stato fatto qualche aggiustamento arrossiva dal trentadue che probabilmente è troppo
Al venti ventisei che perché sicuramente poco troviamo dei punti punto d'incontro cioè stabiliamo regole minime di accesso uguali per tutti e consentiamo che dentro queste ci sia una valorizzazione delle scelte individuali
Senta qualcuno forse un po'malignamente ha detto bene Tremonti cerca di riempire uno spazio virtuale lasciato in questo momento vacante dal
Dal Partito Democratico dopo le aperture degli ultimi anni fatte un po'da tutto il ceto dirigente quindi un'apertura in senso liberista ecco lei
Trova che questo sia possibile
Dare due risposte la prima che Tremonti sta cercando di
Di riempire lo spazio che si sta aprendo dentro la del centrodestra che mi pare notevole rilevante ed è chiaro che
Il problema di Tremonti e restare sempre
Protagonista del dibattito anche in funzione dei nuovi equilibri che si stanno realizzando e in questo senso fa queste incursioni diciamo demagogiche o finalizzate a raccogliere il consenso
In maniera più trasversale possibile è anche vero peraltro che
Uno dei limiti del centrosinistra e anche nostro al Partito Democratico è di
Non non avere una strategia di riforme
Intestata da noi portata avanti da noi e in cui è proposta come una forza capace di
Anche dentro la crisi di cambiare io penso che il mercato del lavoro previdenza welfare in generale parlando di questi temi assieme alla giustizia se non
Che noi dobbiamo farci protagonisti noi di una proposta di riforme
Limite che oggi riscontriamo nel rapporto con l'opinione pubblica e con i cittadini
è che rischiamo di non essere percepiti come una forza alternativa
La forza alternativa e facendo opposizione e facendo proposte che dimostrino che secondo abbiamo faremo delle cose questo è un punto debole e De Pol può essere che
Chiunque in politica non ci sono spazi vuoti e che Tremonti nel tentativo di coprire spazi nel centrodestra colga anche queste debolezze ci si metta lui davanti ma io non mi farei come dire ingannare
Senta un'ultima considerazione le cifre su precari sono cifre molto alte adesso esattamente sono due o tre milioni era se insomma non ci se no non andiamo nello specifico
Qui in aula si parla di precari della scuola dopo il decreto Gelmini
C'è una un aspetto di questa precarietà che volevo sottoporle riguarda e gli scatti di anzianità per gli insegnanti precari
Che non li hanno nonostante invece il loro corrispettivi insegnanti di religione colleghi inziative Reggiane invece percepiscono e questa è una discriminazione che prosegue anche dopo il passaggio di ruolo lei che cosa ne pensa
Intanto penso che questo della precarietà sulla scuola una buona prova per mettere Tremonti di fronte alla coerenza con le dichiarazioni che fa ma scopriremo tra breve che dirà che non è stato capito
Per quanto riguarda l'aspetto che lei pone io penso che
Debbano esserci bisogna lavorare da su una sostanziale parità di trattamento
Credo che sia sbagliato che ci siano
Forme di trattamento differenziato a priori se mai le differenziazioni devono essere fatte dal tasso di produttività dal numero di ore che si insegna
Dalla tipologia di impegno che il buono che un insegnante può avere rispetto a una ipotesi dopolavoro eccetera
Ma che a priori ci siano differenze sui trattamenti di base lo trovo profondamente sbagliato
Dal punto di vista proprio della dell'approccio indipendentemente da quale sia la materia insegnata
Quindi secondo lei in conclusione questo articolo uno bisognerebbe bisognerebbe eliminarlo che sarebbe farlo saltare
Questo articolo uno è il punto di equivoco ed è sbagliato chiede cose sbagliate meglio che non ci siano