Le nuove culture politiche per il XXI secolo

Autorità
Signore e signori
è con vero piacere che dichiaro aperti i lavori di questo convegno dedicato alle nuove culture politiche per il ventunesimo secolo
Ritengo che sia argomento di notevole interesse per tutti ed in particolare per coloro che hanno a cuore
La dimensione storica dell'agire politico
Perché con l'interesse
Ma credo di poter dire anche grande attualità
Perché sempre più forte
è la domanda dei cittadini sull'avvenire della nostra società e sempre più avvertita e l'esigenza di modelli culturali
Che siano capaci di interpretare le gigantesche trasformazioni sociali cui stiamo assistendo in questi anni
Saluto e ringrazio Sergio Belardinelli Marc Lazar Piero Ostellino Salvatore Veca che si apprestano a fornire loro autorevole contributo scientifico e culturale al compenso
Il nostro incontro inaugura la giornata del libro politico che alla Camera dei deputati ha promosso d'intesa con l'Associazione italiana editori e con la collaborazione dell'Associazione librai italiani
Si tratta di un momento che considero importante di collaborazione tra le istituzioni e il mondo dell'editoria steso ad una più efficace promozione del valore della lettura presso i cittadini
Ringrazio il presidente dell'Associazione Italiana Editori Marco Polillo il Presidente del Gruppo dei piccoli editori articoli ha come
Il Presidente dell'Associazione Libera e di Roma Marcello Ciccaglioni il dottorato di Lello
Senza la cui intuizione organizzazione questo convegno e non si sarebbe sciolto
Far crescere anche quantitativamente il pubblico dei lettori deve essere per la politica un obiettivo di grande portata civile
Soprattutto in Italia dove purtroppo come risulta dall'ultimo rapporto della dell'Associazione italiana editori il cinquantasei per cento della popolazione non apre nemmeno un libro nell'arco di un anno
è un paradosso rattrista tutte
Considerato che il nostro Paese vanta una tradizione culturale ricchissima
La consapevolezza di questa difficoltà credo che debba impegnare tutti a moltiplicare gli sforzi affinché i lettori di libri diventino la maggioranza dei cittadini
E ciò innanzitutto nella considerazione che la promozione della cultura rappresenta uno dei principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione
La consuetudine con la lettura rappresenta un alimento prezioso per la condivisione dei valori civili e favorisce l'affermazione di una cittadinanza più matura e consapevole
Questa azione di promozione civile credo che debba rivolgersi in particolar modo i più giovani accrescere né i ragazzi la passione per il libro equivale ad incrementare le risorse sociali culturali ed economiche del nostro Paese
Per certi aspetti si può dire che significa favorirne la competitività in un mondo che tenderà sempre di più a valorizzare le risorse materiali per la conoscenza e del sapere
Questa manifestazione e dedicata alla saggistica politica inteso nel senso più ampio non solo come politologi a ma anche come riflessione storica sociale economica che geopolitica
Il programma è ampio e prevede sia un'esposizione delle novità editoriali sia una serie di tavole rotonde che si snoderà nel corso dello aggiornato
Voglio rivolgere il mio plauso agli editori che hanno aderito alla manifestazione che a tutti gli studiosi che animeranno i dibattiti
Grazie alla loro convinta partecipazione credo che si possa scrivere oggi una bella pagina di cultura civile e politica e contribuire così alla crescita della partecipazione democratica nel nostro Paese
Il tema del convegno è strettamente legato alla manifestazione se avverte infatti bisogno di nuove culture di nuovi linguaggi chi nuove sintesi di fronte i giganteschi processi sociali che hanno cambiato la vita di tutti nel breve volgere di due decenni
C'è necessità di capire meglio la società che sta nascendo in questi primi anni del due mila anni liberi dalla pesante eredità dell'ideologia
Che hanno sconvolto il cosiddetto secolo breve
Cioè soprattutto a mio modo di vedere
La necessità di affrontare i nuovi problemi sociali nella loro realtà effettiva e senza pregiudizi senza miti fuorvianti
Senza più la pretesa di trasformare l'idea politica nelle sue pari ispirazione in una sorta di religione laica totalizzante
Dobbiamo evitare in qualche modo la riaffermazione degli ismi che sono da sempre fattore di divisione all'interno della società e
L'esperienza ce lo insegna
Possono stesso condurre alla rappresentazione dell'avversario politico inteso come nemico
Del resto è opinione comune diffusa che molti dei problemi odierni richiedono soluzioni pragmatiche e concreto né a tenenza con una società sa immobile veloce libera come quella del ventunesimo secolo
Ebbene tra precisare che un solido spirito pragmatico non può significare pragmatismo assoluto
Anche il pragmatismo può diventare un dogma e ciò non sarebbe fattore in un progresso reale specie da un punto di vista sociale in questi ultimi Titti in questi ultimi decenni
Se affermato nella società quella che potremmo definire una cultura del Congedo Congedo dall'ideologia dalle mitologie politiche è stato un processo intenso sofferto certamente ispirato da nobili motivi
Ma dalla cultura del Congedo non si può e non si deve passare passate nel gioco di parole al congedo dalla cultura
Niente non ci trasformazioni sociali di questi anni richiedono infatti uno sforzo sempre più intenso di comprensione e di analisi
Pensiamo soltanto i cambiamenti indotti dalle grandi migrazioni dall'apertura delle frontiere dei dolci movimenti di capitale dall'affermazione di nuove potenze economiche
Dal fatto che milioni di uomini sono usciti dalla povertà ma altrettanti continuano a vivere nell'indigenza estrema nell'esclusione nella privazione dei più elementari diritti
L'elenco dei processi decano cambiato in poco tempo il volto della società contemporanea sarebbe lungo possiamo comunque dire che il ventunesimo secolo e all'insegna di molte luci e di altrettanti ombre
Occorre analizzare questi fenomeni nel loro dinamiche più profonde occorre illuminarmi facendo di tutto per anticiparli anziché subirli credo che questa sia la piena grande sfida che in capo alla politica
La società di domani dobbiamo pensarle cominciarla costruire già da oggi per costruire una società nuova evidente che occorre innanzitutto un'idea nuova della società
Occorrono nuove culture politiche che siano fondate sull'esperienza e su quei valori che sono considerati tali a livello universale
E vorrei precisare che quando parlo di nuove culture di nuove sintesi
Non intendo dire che c'è da reinventare la politica oltre che molto presuntuoso ciò non sarebbe né auspicabile né tanto meno possibile
Credo che ci sia soltanto da consolidare affermare quel nucleo di valori intangibili che l'esperienza politica del ventesimo secolo ha consegnato ancora vitali al secolo attuali
Questi valori interpretati dalle grandi idee tre grandi filoni ideali che hanno contrastato prima e poi sconfitto i totalitarismi secolo scorso
Ruotano tutti a ben vedere
Attorno al valore centrale dell'attività e della libertà delle persone
La necessaria di affermazione di questi principi si pedaggi tradurre in nuove opportunità di vita e nuove possibilità di crescita sociale per quanti uomini e tante donne
E credo che su questi temi non a caso vuota danni la riflessione Polito logica economica storica sociologica
Ve ne sarà un ampio riscontro nei dibattiti odierno
Voglio concludere osservando che mai come oggi c'è la necessità di rinsaldare il legame tra la politica e la cultura
Se per davvero si può allora superare quel momento in cui come più volte è stato detto la propaganda San prevalere sulla politica la tattica sulla strategia la visione di corto respiro rispetto alla visione più lungimirante
Credo che poi la ricetta ben vedere sia più agevole dica il che può apparire
Va
Valutiamo quelle che sono solide basi culturali di una buona politica e cerchiamo come forse convinto di presunzione iniziamo a fare oggi di trovare nuove sintesi e quindi nuove politiche
Per il ventunesimo secolo in cui siamo chiamati ad operare grazie
Prego da Sergio Belardinelli di prendere la parola tre
Grazie Presidente Fini
Grazie dell'invito e soprattutto
Grazie per questa importante iniziativa
Organizzare nel nel cuore della politica italiana Montecitorio
Una giornata del libro politico
Ha un significato simbolico di straordinaria importanza
Si parla tanto di società dei media e di new media
Più ancora si parla dei rapporti tra politica e televisione
Questa iniziativa ci ricorda invece lo ricorda in particolare alla politica che la nostra civiltà è stata che resta ancora oggi almeno si spera la civiltà della parola scritta nel libro
E questo dicendo prima richiamo
Significativo
Anzi visto che dovremmo parlare
Delle nuove culture politiche per il ventunesimo secolo
Io visto che sarebbe terne temerario farlo nello spazio di dieci minuti che ci sono stati assegnati vorrei limitarmi a richiamare semplicemente proprio l'importanza che i libri hanno per la politica
So bene ovviamente che
I messaggi politici viaggiano oggi prevalentemente afflitte e in televisione
O che in rete in televisione si vincono si perdono le elezioni
Internet e televisione sono strumenti formidabili per la politica
Non credo però e mi si perdoni la banalità
Che sia soltanto un bene
Che il linguaggio della politica si riduca a quello della rete della televisione
E dico questo non semplicemente perché esiste di sicuro messo tra le norme semplificazione un certo imbarbarimento dell'odierno dibattito pubblico
Il trionfo ad un certo linguaggio che assottiglia quello della televisione
Lo dico per una ragione più profonda
Più la politica si appiattisce sulla
Lo udienza televisiva diciamo pure col Presidente sulla propaganda
Il più essa
Rischia di diventare
Una politica di nessuno
Proprio con così politica di nessuno
Una politica che riducendosi a macchina al più per
Ottenere consensi finisce per sacrificare se stesse la propria natura la propria identità e nobiltà
Ai desideri dei telespettatori
A scanso di equivoci non intendo dire
Che il consenso sia un valore marginale in politica
Mi piace ripetere spesso
Che è sempre meglio un errore affermato con il consenso della maggioranza che una verità imposta magari con la forza
Ma la politica
Ce lo ha ricordato anche il Presidente non può essere soltanto
Pragmatismo o soltanto ricerca del consenso ad ogni costo
Una ricerca del consenso magari sbandierando strumentalmente cura
La volontà popolare ora la sacralità delle istituzioni
Così facendo si usurano certe idee importanti
Per la politica
Si fa per dire di essere disposti a tutto più pur di ottenere il consenso
Anche a sacrificare le nostre convinzioni più profonde fino a diventare nessuno appunto
E questo non mi pare che promuova la nobiltà della politica né che rientri tra le prerogative ed una politica liberale e democratica al massimo può produrre il congedo dalla cultura capacità ricordava il Presidente
E quando la cultura si congeda dalla politica sono guai
Per l'una e per l'altra
Francamente
Se guardiamo le culture politiche
Che sono rimaste sul campo in questo inizio di ventunesimo secolo mi verrebbe da dire che anche quando sono radicalmente contrapposte che se sono accomunate proprio dal medesimo atteggiamento di fondo
Farsi bello il più possibile rispetto a un pubblico che non è più un popolo ma anche di ente direbbe affermasse
Un cliente da soddisfare nei suoi desideri più disparati
Solo che a furia di sinergie tra i desideri del cliente alle fino alla fine si vincono magari delle azioni ma appunto ci si accorge
C'è il rischio di accorgersi che ha vinto nessuno
E questo la politica non può permetterselo per troppo tempo
Anche nel ventunesimo secolo ci sarà quindi bisogno di Tevere
Di un popolo che sia ancora qualcuno e di una politica che sappia farsene cassa di risonanza che sappia ancora perseguire una qualche idea di bene comune
Anche a rischio almeno nell'immediato di perdere qualche consenso
Mi piace anzi pensare che in futuro avranno la meglio
Quelle culture politiche
Che per prime avranno ricominciato a lavorare su alcune idee pesanti magari anche difficili e per questo bisogno se di un medium adeguato Illy
Non appena riscritti dal dottor di ieri questo invito
Francamente andate immediatamente
Al famoso elogio del libro scritto da Romano Guardini nel mille novecentocinquantuno
A dire il vero ho pensato anche un altro libro la legittima la leggibilità del mondo di Hans Bruckheimer gli alla inimicizia che Bloomberg verde pone tra il libro è la realtà ma questo ci avrebbe portato
Troppo lontano da un'altra parte
Sorprendentemente mi sono accorto che gran parte di ciò che Guardini dice nel suo saggio letto
Potremmo dirlo benissimo anche della politica
Specialmente per quanto riguarda l'amore che la passione che i libri e la politica richiede
I libri non so progetti quasi tutti bensì dice Guardini oggetti singolarmente evidenti
Oggetti pieni di mondo
Oggetti che possono aprirci al passato al futuro
Persino all'eternità
E che esigono soprattutto di essere amati
Nel libro
Sempre Guardini a dirlo si celebra il mistero della parola
Direi esattamente come nella politica
Solo i libri e la politica sanno rendere forse con la stessa grandezza il senso profondo e più vero di quello vostra quella parola che già per Aristotele costituiva lo specifico dell'umano
Della sua capacità cito una politica importante perché la politica di Aristotele
Di dire il bene del male
Il giusto ed ingiusto e gli altri valori
In questo senso
Oltre ad esprimere
Il logos
Il libro appare come una delle
Dice Guardini grandi forme che hanno permesso all'umanità di dominare il caos
Fine della citazione
Di fronte al fluire
Incessante della natura e dei giorni
Ci sono le opere
E ci sono le istituzioni politiche
Le une e le altre segnano
Diciamo tante pietre miliari
Della lotta dell'uomo contro il caos
E contro la necessità
La lotta per dare forma e ordine alla nostra vita
Procrastinando né il più possibile affine
Una lotta contro l'entropia tre
Come la parola si fissano il libero
Diventando segno di vita e di storia propriamente umane
Allo stesso modo la parola si fissa nelle istituzioni politiche
Nel libro che cito ancora Guardini
Vediamo la fecondità i pericoli della nostra esistenza
Io dico proprio come nella politica
Proprio come la politica il libro ci può
Gratificare dare coraggio speranza
Ma anche in chi aprire ingannare
Persino distruggere
Di qui la sua serietà
Il libro Cerruti ci abitua hai molti punti di vista
Alle profondità e nel guazzabuglio di non sempre nobili del nostro cuore
Ci fa essere aperti tolleranti
Ma anche fare nelle nostre convinzioni e capaci di giudicare
Proprio come vorrebbero una cultura e una vera politica
All'altezza della tradizione liberaldemocratica
Eppure
E qui concludo
Solo di rado
Esattamente come per il potere politico
I libri sono in buone mani
Come recita uno dei tanti aforismi fulminanti c.d. con l'Ascom maestrale già
Il prestigio della cultura
In touche gli stupidi a mangiare diciamo potremmo dire leggere senza aver fame
Lo stesso accade con il prestigio dalla politica molti la praticano affamati di una fame che purtroppo non è sempre quella giusta
Ma questo e concludo non deve essere un motivo di scoramento
Al contrario
Buoni lettori e buoni politici ci saranno sempre
E con loro ci sarà sempre anche la speranza di continuare come individui come comunità a essere qualcuno I essere qualcuno a essere qualcuno nel rispetto degli altri
E al fine di
Realizzare una convivenza il più possibile decente con gli altri
Il fondo potrebbe essere questo il compito anzi la sfida per le culture politiche del ventunesimo secolo grazie
Professor Sergio Belardinelli
Maggioranza a lei la parola
Innanzitutto grazie per l'invito sono al molto non altro come francese di essere presente questa Camera dei deputati
Diceva il merito storico francese ma blocca ignoranza del passato non si limita a danneggiare la conoscenza del presente compromette nel presente l'azione stessa
Pensate che nuove culture politiche di questo convegno tenuto in secolo suppone dunque di riflettere sulle culture politiche nel secoli passati
Mi limiterò a invitare il cui le conseguenze di un evento globale di cui festeggiamo quest'anno il ventesimo anniversario quello del mille novecento ottantanove
Il trentanove
Ha rappresentato una svolta decisiva nelle culture politiche però per e ha determinato non sembra una parte notevole delle future culture politiche
Svolta per il comunismo svolta per la sinistra in generale e per la destra e svolta per la concezione della democrazia e per l'idea stessa dello
Svolta per il comunismo ovviamente perché in ottantanove però i due anni dopo il crollo dell'Unione Sovietica dimostrano agli occhi di tutti anche grazie al potere dell'immagine
Il fallimento dei regimi comunista
Il ottantanove
A accelerato il declino che era già iniziato dei principali partiti comunisti d'Europa occidentale
La realizza caduta dei regimi comunista a screditata la realtà del comunissimo e anche dell'idea comunista perse la speranza della rivoluzione e quello che rimaneva della fede comunista
Diceva Milani Kundera grande scrittore che nella Cecoslovacchia comunista che aveva conosciuto
Cito non era solo il tempo dell'orrore era anche il tempo del dirigismo il poeta regnava con il boia figlio di citazione le due figure
In politica del poeta e del boia sono sparite oggi
Significa che il comunismo ha oggi è morto con la scelta di molti di questi partiti di cambiare il nome identità e a volte di ripudiare in parte o totalmente il loro passato no
Non solo perché alcuni partiti comunisti rimangono presente con risultati contrastanti ma anche perché perdura una forma di cultura politico che io chiamo il neo comunissimo
Sappiamo bene che le culture politiche hanno nel tempo rarità più lunga dei partiti che le hanno create in Europa
In groppa persiste questa cultura del no comunismo che si appoggia su alcuni momenti gloriosi del comunismo per esempio l'antifascismo
La partecipazione alla lotta degli della Resistenza contro il nazismo a partire dal quarantuno le lotte anticolonialisti eccetera
Questa cultura non è la stessa del passato
Non ha più una dottrina precisa non ha più un'organizzazione di massa non ha più un Paese moderno
Norma più una fede cerca solo di sognare o di fare sognare
E una cultura degradata mattinata
Io l'ho tanta nove ha rappresentato anche una svolta per la sinistra in generale e per la destra
La sinistra socialista e socialdemocratica ha pensato vent'anni fa che il crollo del comunismo segnava la sua vittoria storica sul fratello nemico comunista
Si è sbagliata il giorno ottantanove non novantuno arriva in un preciso contesto ideologico economico
Che si marca che si segna con l'offensiva contro lo Stato sociale contro il Welfare né il peso dello Stato il valore dell'eguaglianza e anche in una fase di importanti mutamenti delle nostre società
L'ascesa dell'individualismo il trionfo della cultura di massa e la frenesia del consumismo
Così la parola socialismo anche quella di eguaglianza che era per Norberto Bobbio il valore cardine della sinistra il ruolo dello Stato il principio dell'azione collettiva sono stati in parte screditata
L'ottantanove accentuata la crisi già iniziata negli anni Settanta della sinistra riformista però ha contribuito anche a sui mutamenti politici
Significa che la destra è stata protetta di questo tsunami politico bisogna distinguere fra i Paesi dell'est europei e quelle dall'Ovest alla destra all'estrema destra quasi meccanicamente approfitta della fine del comunismo
Allora veste se la destra pensato sul momento che poteva approfittare del coro del comunismo non credo che non che lei sia stata completamente risparmiata appunto perché all'eccezione del caso italiano per i Paesi dell'Ovest
L'anticomunismo nella più costituito una risorsa politica determinante un elemento centrale della sue identità e quindi la destra ha dovuto ridefinire il suo progetto e la sua cultura però ovviamente soffre meno che la sinistra
L'ottantanove significherebbe il trionfo dell'idea democratica
E quello che è stato pensato un primo tempo oggi oggi però la situazione non sembra molto più complicata no interno sta il giglio della dittatura o per la paura della libertà come scriveva Carlo Levi nel quaranta seria
Ma per diverse ragioni
In primo luogo a cosa del disfacimento delle culture politiche classiche che a contribuito a il malessere democratico in secondo luogo a cosa del fatto che la democrazia
Non ha più non può più contentarsi di definire la propria identità a partire del confronto con i suoi nemici il comunismo il fascismo il nazismo
Orfana di suoi nemici la democrazia deve trovare i suoi riferimenti nei suoi viale e nelle sue pratiche
Forse è questa la ragione per la quale siamo sempre più
E Girgenti il confronto delle democrazie nella parte occidentale dall'Europa
La nostra democrazia sono caratterizzate da mutamenti forte e contraddittori la tendenza all'ascesa della democrazia del leader e della democrazia d'opinione
Il tentativo di aggiornamento delle vecchie istituzione della democrazia liberale presentati IVA
La gestazione di forma di democrazia partecipativa e anche un sentimento sempre più diffuso di critica della politica
Il paradosso il paradosso democratico dell'Europa e così evidente davanti a noi da una parte
Noi come europei abbiamo una politica di attrazione nel mondo grazie alle nostre forme di democrazia però nello stesso tempo ci ritroviamo sempre di più sul nostro stato di salute
L'ottantanove è stato un momento decisivo di una nuova epoca a livello europeo perché ovviamente ha permesso all'unificazione europea e largamente o dell'Unione europea
Questo significa che tutti i problemi sono risolti non mi sembra non solo perché in Europa c'è questo problema di governance fra i ventisette Paesi dell'Unione europea
Ma anche a causa delle questioni di un anno di memorie e delle culture politico del recente passato che pesa non corre sul nostro presente
Per dirlo una maniera sicuramente troppo schematica
Ma nell'Europa dell'Ovest anche grazie alla presenza del mio comunissimo rimane quello che si potrebbe un chiamare per riprendere le formule del storico americano Charles Maier
Una memoria calda del fascismo e del nazismo giustamente contestati e respinti però alta parte
Una memoria fredda e a volte anche nostalgica del comunismo anche perché non è stato conosciuto il suo dominio
Invece all'est certo soprattutto una memoria calda del comunismo e forse a volte più fredda del fascismo e del nanismo
Ripeto questa distinzione non è così caricaturale e la situazione e sicuramente molto più complicata
Però
Racchiude a comporta alcuni elementi di verità
Questo divario fa le memorie dalla parte dell'Ovest dell'Europa e dell'est dell'Europa e all'origine di incomprensioni in Europa e complica l'unificazione europea
Per concludere
Dopo il quarantacinque l'ottantanove ha mostrato che le popolazioni rifiutano le utopie le utopie politiche specialmente ovviamente pongo sono state assassine
Consolidare il nostro democrazia oggi non significa proporre può porre sogni che diventano spesso incubi ma significa dare un senso la politica cioè
Nel fare una politica ripiegata sussiste su se stessa una politica che difende interessi privati o corporativi occhi essi contenti
Di sfruttare il sentimenti sempre più diffusi ormai via
Di paura nulla rivalutare una politica aperta che costruisce un quadro nel quale dopo i conflitti si organizzano fra i diversi attori
Una politica che cerca certo di migliorare le condizioni di vita
Di dare un buon governo e che sia capace di assicurare con mi diceva il filosofo Paolo Di Caro la libertà e le speranze grazie
L'orario dal professor Marco Lazzaro
Ancorandolo scelto chi svolge il suo intervento con piena padronanza della nostra lingua e la parola ora al dottor Piero Ostellino spreco
Funzione tetti
Nelle parole dei politici mi ha preceduto un'eco illuministica quindi ottimista
Dal dal Presidente Fini al professor Belardinelli
Di quel tipo di illuminismo francese infatti è singolare che invece ne c'è la strada abbia preso un po'le distanze da questo illuminismo francese essendo lui francese
Io che invece mi riferisco allo scetticismo dell'illuminismo scozzese sarà un pochino più urticante
Anzi temo di essere troppo urticante
Bene io devo dire che siamo forse un Paese che stampa una montagna di libri e questo è un buon segno per la nostra democrazia
Siamo il Paese che stampa più liberi contro il Governo di qualsiasi altro Paese al mondo quale che sia il Governo di destra o di sinistra il che è un buon segno per la democrazia
Però è un pessimo segno per la cultura politica perché di solito si tratta di pessimi libri
Anzi in genere
Si tratta proprio di brutti libri
Però non è colpa degli editori
I titoli rispondono al mercato io come vecchio liberale sono dell'opinione che si debba rispondere al mercato
Il consumatore così come il cittadino è sovrano
E quindi gli editori rispondono al mercato
Ma il mercato è frutto
Di un tipo di cultura politica nostra italiana
Che è pessima
Perché è pessima
Perché è una cultura politica che non ha ancora imparato malgrado il tramonto dell'ideologia
Che la vera metodologia della conoscenza e la metodologia empirica
Cioè quella che si pone la domanda come come stanno le cose
E che presuppone inevitabilmente una risposta direbbe il mio amico Popper verificabile nella realtà perché se io dico come stanno le cose e le cose non corrispondono come io le descrivo basta dire come sta la realtà e si scopre che io
Ho detto delle cose sbagliate delle cose falsi cioè
La domanda come presuppone la falsifica milita della risposta
Mentre noi tendiamo a dare una risposta al perché delle cose
E rispondere al perché delle così si dà una risposta ideologica
E quindi non facili Carmine non verificabile empiricamente
Direbbe il mio vecchio amico humour
Che
è un salto dall'essere al dovere essere che non è spiegato perché è un salto illogico cioè non si passa dalla descrizione della realtà da una
Proposizione descrittiva
Ad una proposizione prescrittiva cioè le cose stanno così ma dovrebbero stare in un altro modo
Questa è
La cultura politica di noi italiani
Che non abbiamo ancora imparato nemmeno a guardare le cose cioè a guardarle con spirito empirico
Cioè vediamo se sono vere o false
Se piove tendiamo dire Governo ladro un inglese dice mi devo portare l'ombrello oppure no perché si chiede se piove o no
Questo ha provocato degli sconquassi nella nostra editoria
C'è stato un tempo in cui a causa della cultura egemonica del momento
Quella del perché del cose
Quella della raddrizzare legno storto dell'umanità
Con risultato per cui si creavano i la direi cullarci non si lasciava raddrizzare
L'Italia ha trascurato di grandi filoni della cultura politica mondiale
Non parlo di mise SDI Hayek non parlo dei classici del liberalismo contemporaneo
Ma
Densamente constato PIL basti a somma
Illy Edmund un conservatore liberale l'uomo che ha scritto sulla Rivoluzione francese
Delle cose di fuoco pena in Italia sono arrivati in ritardo il mio maestro di liberalismo che io
Ho adorato per tutta la vita continua ad adorare Norberto Bobbio
E che mi ha insegnato assieme ad Alessandro Pansa renderli prego ad essere liberale e culturalmente liberale
Bobbio giusto positivista
Passare andavi tre
Giusto naturalista il che dicono i miei avversari spiega la mia confusione mentale
Però per me è stato utile ci sono stati utili tutti e due bene il mio maestro Norberto Bobbio ha tenuto a lungo nel cassetto la società aperta i suoi nemici di Popper
E non l'ha pubblicata la pubblicato poi un editore minore
La stessa cosa vale per Hayek Bises e altri
Il mio amico Florindo Rubbettino dal profondo della Calabria pubblica questi libri
Che ovviamente non hanno una diffusione popolare ma è anche giusto che non ce l'abbiano che sono libri complessi però ci sono sul mercato mentre i grandi editori commerciali si limitano a pubblicare spesso troppo spesso a parti miei
Dei pessimi libri
E appena uno alza un po'il tono del libro l'editore comici arricciare il naso e comincia a fare una tiratura piccola modesta perché non si sa mai potrebbe rimanere sugli scaffali
Poi si scopre che quel libro magari perché ragionava perché spiegava meglio
Avrebbero potuto prendere cento mila copie invece ne prende dieci mila venti mila trenta mila quando va bene per il semplice fatto che l'editore risponde al mercato
Quindi c'è stato un periodo in cui diciamo così la cultura egemonica era quella di Stato rivoluzione dell'utopia
Marxistaleninista con tutto rispetto perché un buon liberale deve aver letto anche maschera un grande
Monumento della cultura mondiale
Come sociologo del capitalismo non era niente male come
Profeta della società futura è stato un disastro una catastrofe ma insomma ma questo però
Se uno lo ha letto pensa ma in Costa ASCO perché forse le radici sono lì scopre che dal razionalismo francese sono arrivati e forse i totalitarismi del Novecento quindi se no
Se in circolazione avessimo messo più trovi il più bel Giammanco stanno e più altri più barocca
Forse forse la cultura politica degli italiani sarebbe migliore forse se nelle scuole nelle università
Ancora oggi non si si leggesse è stato rivoluzione Anna Craxi scadente perché qua e non è più nessun senso
Ma si facesse leggere Tobin Benjamine costante e compagnia bella forse non sarebbe nemmeno male forse i giovani che escono dal
Dall'Università avrebbero una cultura politica più approfondita comunque c'è stata quella stagione quella stagione
è terminata perché ci si è accorti che
Quel mondo che era stato creato su quelle fondamenta promo era crollato
Però non è nata un'altra
è nata la stagione della
Giustizialismo del moralismo al potere
E quindi al tributo brutti libri perché il moralismo anche in politica è un cattivo consigliere
Chi politico quello che conterà realismo
Cioè gli italiani non hanno ancora capito che
La politica ha un suo statuto morale diverso dallo Statuto ma morale del singolo individuo
Per cui anche degli illustri giornalisti scrivono che la politica deve avere la stessa moralità la stessi principi morali dell'uomo della strada
Da Machiavelli ad oggi ce ne siamo persino dimenticati e ci hanno insegnato invece che la politica uno Statuto morali diverso c'ha una sua autonomia morale rispetto alla morale dell'individuo
Eppure cionondimeno in Italia se fermiamo la gente per la strada oppure anche un giovane universitario ci dirà che
I giovani politici devono avere la stessa identica moralità
Quando fanno il loro mestiere di politici dell'uomo della strada e invece non è così per Machiavelli in poi senza ad arrivare Max Weber con voce eccetera ci hanno spiegato tutti che c'è uno Statuto diverso della politica la politica manda degli uomini a morire se se c'è la guerra
Un uomo comune non la non rimanderebbe a morire la politica risponde all'etica della responsabilità direbbe Max Weber cioè si preoccupa delle conseguenze dell'etica dei principi
L'uomo della strada e il Papa si preoccupano solo dell'etica dei principi ma è anche normale che il Papa si preoccupi solo di un'etica dei principi di ripensare al di là
Ma l'uomo politico deve purtroppo preoccuparsi dell'etica della responsabilità e quindi deve pensare alle conseguenze della politica in questo momento nel momento in cui opera ecco tutte queste cose stanno scritte in lingua
Centinaia decine deliberi belli e importanti
Che non hanno cittadinanza nel nostro Paese nel nostro Paese hanno cittadinanza quelli sul
Sul lo scandalo della casta
Per esempio non si è capito che la casta non è
Un gruppo di
Incapaci o di privilegiati o addirittura di mascalzoni che ci governa la Castelli invasività dell'eccesso di Stato
Questa è la casta
Se lo Stato è invasivo il numero delle macchine blu aumenteranno perché metterà numerose della burocrazia manterranno il numero di quelli che vivranno di queste invasività dello Stato
Siamo un Paese con centocinquanta mila leggi pare la Francia la Germania sono governate da nove dieci mila leggi
Queste sono le cose che secondo me dovrebbero venire fuori in questi giorni
Il Corriere della Sera pubblicato la lettera di un deputato svizzero
Che mi ha fatto accapponare la pelle come liberale
Questa lettera dice gli svizzeri sono allibiti e sono scandalizzati
Perché
Dopo la promozione del lodo fiscale alle frontiere con la Svizzera ci sono le telecamere che registrano quelli che entrano e quelli che escono
Ci sono dei dei fotografiche fotografano che lì dentro che escono ci sono degli agenti che girano per la Svizzera per vedere quanti sono italiane che vanno e vengono
Ma questa non è lotta all'evasione questa è
Come dire una sorta di criminalità morale nei confronti dei diritti elementari dell'indefinito
Dobbiamo farci dire da un deputato svizzero
Che è immorale fotografare un cittadino che attraversa una frontiera
E chi scrive se queste cose viene accusato di essere difensore degli evasori
Io le scrivo sabato ecco io sono sicuro che rischiosa do Sul Corriere e sono sicuro che riceverà una montagna di rete ritirano lei per riguarda gli evasori no io sono per il cittadino che ha il diritto di non essere fotografato registrato quando attraverso una frontiera
Ma tutto questo perché sempre in funzione di questa cultura politica che prima era quella del dovere essere e oggi è quella moralistica di giustizialista
Con questo io non dico ripeto che
I miei amici editori a cominciare dal mio
Dovrebbero fare predicazione di cultura politica
Fanno il loro mestiere
Però se in cominciassimo a tutti da noi giornalisti
Agli editori steso meglio agli autori a quelli che fanno l'editing e dei dei libri
Se cominciassimo tutti a dire
Questo è francamente brutto questo articolo è francamente brutto questo articolo è diseducativo
Io devo dire che
Sotto questo profilo sono
Abbastanza privilegiato
Faccio questo mestiere da una montagna danni
Arrivo da una cultura politica minoritaria quindi sono privilegiato per quello cioè non appartengo alla maggioranza anzi sono assolutamente minoritaria
E per il solo fatto di aver letto qualche libro e qualche volta mi mi articoli magari si sente anche
Quando mi scrivono mi chiamano professore
Mentre io sono uno che scrive su un pezzo di carta sul quale giorno dopo si incarta il pesce
Però per il solo fatto che ho letto qualche libro sono già professore
Con tutto il rispetto dei miei amici professori coi quali peraltro mi trovo benissimo perché loro hanno letto i libri qualcuno che anche scritti Iorio anche letti qualcuno l'ha anche scritto e quindi ci troviamo anche bene
Però insomma mi sembra eccessivo chiamare un giornalista solo perché si vede che ha letto qualche libro
E che e che sa che non sia neanche uno stand non è un giocatore del pari Saint Germain ma è un signore che scriveva dei libri
E che io non gioca nell'arsenale
Ecco solo perché per questo bene diceva perbacco sì che lei è una persona istruita sono una persona normale che fa il suo mestiere abbia maniera più dignitosa possibile potranno non piacere le mie idee
Se lei si discuterà lo dicevo al presidente Fini prima il Presidente Fini
Sarà suscitando una serie di problemi
Che sono
Molto interessanti sono idee molto interessanti perché varrebbe la pena di discutere che le si condividono questo un altro paio di maniche comunque che vale la pena di discutere bene
Tutto quello che dice viene ridotto a una questione di bottega
Ah ma allora ci racconti insomma loro vuole Caio c'è una cosa priva di senso bene se cominciassimo ciascuno di noi a smetterla di fare con tutto rispetto per le portinai di fare dei porti
C'è un un antico proverbio inglese con questo concludo che dice
La servitù parla delle persone i gentiluomini dei principi io
Con tutto il rispetto per la servitù mi attengo i gentiluomini grazie
Piero Ostellino
Aveva premesso che sarebbe stato urticante per qualche mi riguarda tutt'altro grazie Salvatore Veca lei l'onore e l'onere di concludere la prima parte prese grazie volte del sono molto grato dell'invito rivolto a me
Dal Presidente Fini e trovarci eccellente e auspico che sia solo la prima non questa tavola rotonda ma diciamo la grande iniziativa
E diverrà poi voi del turismo professor Piero Ostellino
Per cui potete scrivere come quando uscirà l'articolo di sabato sulla problema del deputato della Confederazione elvetica
Gliel'avevo assunto per quello
E di come la storia e accade è una casa di casta una casa di Castro
L'ho sentito molti riferimenti colti a diverse interpretazioni dell'Illuminismo francese dell'illuminismo scozzese
Volevo aggiungere l'illuminismo italiano per esempio le cose come De Caria
E i cose come Filangieri o cose del Comune diciamo tutte quelle cose che sono state nella circolazione delle Romagnosi tutte le cose che avevo fatto circolazione nell'Europa
Prima di internet quando vi era la replica delle tre ore di Ravenna dimensione COSMO politica del confronto delle idee politiche
Ma vorrei fare solo due però il trend S.A. quanto vi dirò che sarà diciamo poco
Primo quando ci si interroghi come ci è stato chiesto di interrogarci a proposito delle nuove culture politiche per il ventunesimo secolo
Forse può essere utile ricordare un'osservazione a proposito di grandi scrittori di Italo Calvino lo scrittore italiano nelle sue celebri lezioni americane
Affacciandoci al nuovo millennio
Quello che è ragionevole per dovrà aspettare di trovarvi semplicemente quello che saremo capaci di trasportare un tetto beh questo lo diceva il Presidente Fini all'inizio che la storia del rapporto tra il passato il presente le sfide che abbiamo
Secondo
Una cultura politica una cultura politica è qualcosa che i costruendo dire molto sommariamente definisce in qualche modo ritratti o il disegno se dovessimo dirlo in modo solenne pomposo di un ideale sociale parole più povere
Le parole che userebbe il tuo amico chiunque proprio sarebbe un dollaro che userebbe fare bisogna un po'o a te lo spiego
Inc piano un'idea di società che valga la pena di esservi Suta una società in cui ci piacerebbe ecco si potesse convivere decentemente Berardinelli usato questo termine mi ha molto colpito
Ora io sono convinto che delineare i tratti oggi di una cultura politica delle circostanze mutate e un persistente trasformazione che ci sono contemporanee per cui vale la massima di proprietà puntare ministeriale e c'è già oggi
Sì un esercizio che ci chiede di fare almeno due mosse primo
Fissare il termine un sacco che fa da e deve fare da sfidare una particolare politica distinta ad altre questi sono i valori intangibile di cui parlava Gianfranco Fini perché all'inizio
Due abbozzare dei due base in modi nuovi o in ogni caso abbozzare le idee i casi e tuttavia coerenti con quello sfondo
Allora quanto al termine un sacco esso coincide dalle nostre parti in virtù di una storia molto complicata contingente situata
Non con i disegni provvidenziali della storia come effetto diciamo di una complessità che alle nostre spalle con lo sfondo di quella che usano chiamare una democrazia costituzionale
I fondamentali di una forma di vita democratica più o meno decente
Farla da precondizione da presupposto e dei veri e propri punti di non ritorno per qualsiasi ideale sociale proprio di una particolare cultura politica e la violazione l'erosione
Il mancato rispetto per i fondamentali della convivenza democratica sono nella mia idea il promemoria di una scena politica e civile di perdita e dissipazione
Annunciano per chiunque quale che sia la sua cultura politica il ritorno alla grande e quindi non non andarla sardi un qualche azione vicine informe mutate
Credo che questo sia un punto importante in ogni caso il primo punto su cui vorrei richiamare la vostra attenzione
Ma sì i consiglieri condividere l'importanza del primo punto non equivale affatto a condividere una particolare cultura politica
Non è ha ritenuto nella Carta costituzionale il numero rispetto a qualsiasi
A qualsiasi revisione importanza della condivisione terrestre è confermata esattamente dall'operosità delle procedure per la revisione quindi è un primato di condivisione non di competizione
Vuol dire
Tutto ciò solo condividere i fondamentali della convivenza democratica che rendono virtuoso è sacrosanto il persistente disaccordo
Dopo il congiunto varia disaccordo il persistente disaccordo la controversia il confronto fra interpretazione alternative dell'interesse pubblico di lungo termine
Come sosteneva l'onorevole offre Bogart questa è la democrazia bellezza
Io aggiungo solo una grossa la battuta di Bogart
Ritengo che la democrazia costituzionale sia politicamente quanto di meglio siamo riusciti a costruire allora evitare a preservare in una complessa storia fatta di prove ed errori di conflitti e di negoziati
Al suo centro inviterei
E il V nella mia prospettiva e il valore della libertà democratica per eccellenza
Però in realtà liberale ci parla nella sua antica razionale atteneva qua IAL perciò ne costa o ce ne parla John Stuart credo ce ne parla risale a Berlino ventuno esibito il residuo secco
David della libertà democratica per eccellenza d'intesa come la libertà per le persone in quanto cittadino cittadini
Diventi della polis Belardinelli se volevo citare il Papa allora dall'Istat
Di identificarsi e riconoscersi con l'autore con altri in una particolare interpretazione dell'interesse di tutti c'è una particolare interpretazione dell'interesse di chiunque
Se si accetta la premessa della condivisione dei fondamentale allora la virtù di una democrazia esemplificata dalla competizione fra interpretazione alternative dell'interesse collettivo
E questo è lo spazio entro cui si definiscono le distinte culture politiche
Con le loro retaggio Calvi voteranno per il traghetto nel tempo e con la loro essenziale incompletezza
E senza l'incompletezza di qualsiasi cultura politica
Rispetto appunto al pensiero di culture politiche raggelato il chiuse di cui siamo stati eredi
Non completezza che dipende banalmente semplicemente dal fatto che il mondo come si usa dire cambia
E la politica
In circostanze ordinarie risponde i mutamenti non costruisce Società rispondo i mutamenti sociali io rispondo in modi alternativi ai mutamenti sociali è questo il punto dalla controversia politica
Ora
Nel cambiamento la storia
Mondo che cambia costringe per proprio fuori alla revisione all'innovazione delle proposte di politiche coerenti con un ideale sociale
Coerenti con lo sfondo dei regimi politici a democrazia costituzionale e risponde a tutti sulla base della loro responsabilità al mutamento della pelle delle società
E in questo spazio che vorrei abbozzare l'idea base di una cultura politica che come tutte le altre inevitabilmente affonda le sue radici nella complessa vicenda del secolo scorso
Una cultura politica io credo che della prospettiva del socialismo liberale o democratico quel socialismo liberale e democratico che nell'ottantanove di cui per la natura sarà tutto ha cominciato a veri sui deficit come tutte le
Le culture politiche
Nella mia prospettiva l'idea di base e se questa
E al parto dall'attenzione fra eguaglianza e libertà come malaffare al nostro grande amico Norberto Bobbio parto dall'idea di libertà come punto oggi condiviso che non era così
O che oggi dovrebbe essere condiviso e non è stato così
Nulla l'idea di base
Dice se accettiamo che la eguale libertà delle persone
E il valore politico che ha priorità sugli altri
Dobbiamo chiederci quante ineguaglianza disparità differenze nelle condizioni nelle capacità sociali economiche culturali rendano ineguale a volte intonare abilmente ineguale
Il valore che l'eguale libertà per le persone quanto vale la libertà eguale che gli o con altri egli ha valore che varia non eguale libertà come si era sostenuto
La promessa nell'agenda politica lo scopo principale diventa quello di ridurre
Perfetto sibila quelli uguaglianze che finiscono per tradire la promessa di base delle quale libertà per le persone
La premessa che iscritta nella speranza democratica dell'uguale considerazione rispetto crea diritto con i partner della promessa perché se la promessa tradita
Allora le libertà
Come è noto sono privilegio per pochi per qualcuno ed è un diritto di tutti e di chiunque
E di attuare le riforme mutate l'ombra e la minaccia di un qualche Saracino da ventunesimo secolo postmoderna liquido chiamatelo come vi pare anche cento le nostre democrazie costituzionale
Dalla sia una delle quale valore della dite che libertà per le persone è naturale cavare come direbbero i miei amici logici il teorema
Direbbero inferire da insomma il tema dell'inutilità di politiche degli utili con i metodi dei notevoli come Piero che mirato
C'è un obiettivo terribilmente difficile
Di cui si parla sistematicamente termine più difficile che lei quei uguaglianza delle occasioni o delle opportunità per le persone
Eh sì ma solo appunto arrivano tormento il piano del sono tutte sono state imponente sono punti di partenza
Uguaglianza delle opportunità che accompagni universalistica mente in un welfare ridisegnato
Il ciclo di vita delle persone a fronte del mutevole portafoglio dei rischi sociali per le persone uguale fornirvi disarmato richiedo implica
Una semplice elementare lealtà e solidarietà di cittadinanza cui assegnata una bassina dei grandi filosofi del blues Sporadais e avrei dato il mezzo sembra utile
Immobili aventi della vecchia questione sociale ed ho notato scelte politiche di inclusione di equità perché nessuno sia escluso dalla cerchia di cittadinanza senza sua responsabilità
E ciascuno sia libero di per sé e ciascuna sia libera di perseguire il proprio progetto di vita quale che sia
E perché sia possibile per chiunque imparare responsabilmente l'arte non facile per nulla facile di convivere nella diversità
Per ridurre almeno un po'l'inevitabile astrazione generalità di queste osservazioni
Vorrei proporre
Sono vecchio professore di filosofia chiederlo vuole proporre soltanto due-tre sta elementari per mettere alla prova i criteri di cui tutti un'idea di di cambiamento della società o di riforma sociale
Ispirata alla giustizia come equità e il primo si chiama è una mia ossessione equità i bandi
Saranno a San Cipirello
Chiedetevi quanto il destino delle persone sia dominato è definito dal posto dal sito dalla famiglia dal sesso dalla razza dalla cultura in cui accade loro di nascere
Nessuno di voi fino a prova contraria a me sembra questo lo controvertibile filosofia quasi tutte controvertibile nessuno di noi sceglie di nascere
Ora quanto più è probabile che il progetto di vita di una persona sia determinato dalla lotteria che gli assegna un certo biglietto nell'urna in partenza
Tanto più una società tradisce la promessa della eguaglianza delle opportunità e insieme la promessa delle quale considerazione rispetto dovuto a chiunque
Che Giovanni Sartori in un vecchio classico fondamentale libro sulla democrazia mila novecentocinquantasette democrazia Demetrio definizioni il colore al mulino ma sto Mazzola su consigli per gli acquisti
Chiamerebbe
Il resto dell'idea che reca di isolotti inizia la generalizzazione della della eguale dignità di cittadinanza
Società ingessate in cui l'ascensore della mobilità è bloccato non vi è rievocata forse un qualche ansia RC
Passo moderno quanto vi pare non diciamo la Baum sennò lo dico per la terza si scriva diciotto libri su ciò che liquidò diciamo copiando Marx Engels
In cui i ceti
Ordini caste e corporazioni il reggimento la sorte di sudditi per lo più di cittadini questo lo dicono anche i problemi che ne abbiamo di fronte nell'ambiente questo è il teste equità e bambini
Il secondo teste si chiama equità e donne
Chiedetevi semplicemente quale che sia la società a cui vi riferite
Quale sia la condizione femminile in quella società e quanto valgano la promessa delle quale rispetto alla promessa dell'eguaglianza delle opportunità la promessa dell'inclusione
La promessa della dignità nel caso della differenza di genere
Una differenza che come sappiamo attraversa tutte le altre di religione di razza di classe di etnia di cultura di orientamento sessuale
Inoltre se ci pensate su un attimo
è facile rendersi conto che i due testo elementari bambini della donna
E in particolare il secondo l'indicatore di eguale o diseguale rispetto per le donne fissino non dei pochi punti fermi
Per un giudizio e per la critica sociale che abbia carattere universalistico cioè che valgano al di là dei confini in giro per il mondo nello stesso mondo che condividiamo con miliardi di altri esseri umani
Così due testamentari valgono anche come ponte per le mie battute conclusive
Tutto ciò che ho detto sinora avuto senso essendo da poter valere perché l'ICI che è nato sullo sfondo della costellazione nazionale
In cui siamo stati abituati a pensare
A criticare a valutare a progettare per trovarli come errori con profitti e perdite politiche e provvedimenti
Ma facendoci al ventunesimo secolo per la nostra responsabilità Calvino alla di traghettatori
Diviene inevitabile ormai nell'incertezza prendere sul serio la costellazione transnazionale
Dalle nostre parti a cominciare dal processo e dal Progetto difficile Anna ineludibile natura saranno ha mostrato le difficoltà con molta perspicacia il molta concisione naturali conciso perché la mia
Dell'Unione europea
E allargando lo sguardo ampiamente interdipendente globalizzato
E maledetta molto impegnato pieno di traversie riguarda il conflitto di opportunità di cooperazione
La grande città
Da presa sul serio quella gran città del genere umano come diceva un filosofo italiano che ha avuto un certo livello Giambattista dico
Sono convinto che questo sfondo essenziale prestazionale sia quello appropriato per saggiare mettere alla prova le culture politiche ereditate dal ventunesimo dal ventesimo secolo
Per saggiare la mettano alla prova
Più precisamente portata i limiti del mondo che cambia
La cultura politica una fra le culture politiche quella cui io sono affezionato alla cultura politica dovrebbe del socialismo liberale e democratico rischia di andare al macero a proposito di libri personali lo sa benissimo cosa vuol dire andare al macero
Se lo si misura con i difficili problemi della questione sociale globale il cui Atti della migrazione su quel prodotto fino a richiamato alle l'attenzione e non so cosa è che uno può desiderare ovvero sono fatti
No è un'insensata alla l'espressione noi non vogliamo una società multietnica è insensato e come dire
Non vogliamo che piova se piove
Esatto perché quello è un fatto
Ciò che è controverso e come le istituzioni devono rispondere a questi fatti
Non se quel fatto sia un fatto pericolo riguarda le verità di netta lo faccia direbbe dall'interno il vecchio del Riggio quello non dell'Arsenal
Ora
Dobbiamo credo è una cultura politica deve misurarsi con i difficili problemi della questione sociale globale
Che chiede criteri di equità globale quello difficili problemi del ridisegno di istituzioni internazionali e transnazionali come difficili problemi della produzione di norme che regolino i nostri modi di condividere lo stesso dovuto
Non c'è bisogno di pensare sarebbe ovvio al carattere globale della crisi finanziaria io e i suoi effetti quella per il novantotto né all'esigenza
Di nuove regole globali per l'esigenza per cui nel Guinness dei primati Gian Maynard Keynes ha ripreso un bel po'di punti su kayak sul grande Hayek subito il freddo usuale fasce scioltezza
Che adoperato in classifica ringraziarvi economica negli ultimi venticinque anni del
Se occorre
Mercatismo
Basta in proposito a pensare ancora una volta restare ordinaria semplici di bambine e bambini
Che certo non scelgono di nascere nei territori dalla carestia dell'oppressione
E della crudeltà e dovremmo pensare due volte i bambini a quelli che ogni giorno vengono gettati dalla sorte naturale sociale nello stesso mondo
E a quelli che nasceranno un giorno perché come diceva una vecchia massima di saggezza dell'India noi
Il mondo l'abbiamo semplicemente preso in prestito dai nostri importi grazie
Grazie
Può essere non poteva essere altrimenti ma credo che davvero si possa dire che gli interventi di Sergio Belardinelli Marc Lazar Piero Ostellino Salvatore Veca per
Lo spessore
Che li hanno caratterizzati ha consentito al convegno di aprirsi con i migliori auspici
Prima di recarsi alla Sala della Regina per l'inaugurazione della mostra
Anche la triste incombenza ora che per espressa volontà della famiglia si sono svolte le esequie
Di annunciare la scomparsa di Piero passarli una morte certamente per i suoi trascorsi per il suo lungo impegno
Accademico
Politico e istituzionale avrebbe saputo apprezzare
In commedia come questo e che avrebbe potuto portare un contributo di altissima qualità lo ricordiamo
Proprio nel nome di quei valori che hanno uniformato fin da giovanissimo la sua lunga e intensa attività grazie