Rassegna della stampa estera

Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale venerdì sei novembre questo appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura
I David carretti l'apertura quest'oggi torneremo ad occuparci di Italia il nostro Paese
è di nuovo in primo piano sulla stampa internazionale per tre questioni il processo Abu Omar averla condannati ventidue americani accusati del rapimento di mamma
Egiziano vi proporremo un editoriale del Wall Street Journal gli Europe la guerra contro la guerra al terrorismo il titolo e poi
Un'analisi dall'Economist che esce oggi nelle edicole europee tempo di condanne un verdetto in un tribunale italiano contro
La CIA
Americana l'altro tema in primo piano la questione dei crocifissi
Nelle scuole la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo non ne parleremo vi simuliamo solamente un articolo su le monde di oggi e poi c'è Silvio Berlusconi e farò saltare Insiel ripubblicato un'analisi del corrispondente da Roma
Di Dal Moro
Su Berlusconi che trova nuovi terreni per la sua politica del cucù quella personale diciamo
Con
Alcuni leader la politica del cucù è stata inaugurata con Angela Merkel ma successo soprattutto con
Mò Marche Duffy Vladimir Putin Recep Tayyip Erdogan il leader di Libia Russia e Turchia parleremo poi di Unione europea della questione nomine con un editoriale
Dall'Economist leadership dell'Europa il titolo l'Unione europea probabilmente sceglierà leader deboli e a questi cioè tra l'altro Massimo D'Alema e invece secondo settimanale britannico ha bisogno di leader forti come ad esempio
L'ex premier britannico Toni Blair chiuderemmo parlando di Iran a c'è stata una manifestazione importante mercoledì dell'opposizione
Durante un'altra manifestazione organizzata dal regime in occasione del trentesimo anniversario della presa d'ostaggi l'ambasciata americana a Teheran
Leggeremo l'editoriale per Wall Street Journal Europe Obama sui democratici di Teheran non interferire io amo negli affari interni iraniani questo
Il titolo ma cominciamo dall'Italia e dal processo Abu Omar il Wall Street Journal Europe in un editoriale il primo di ieri critica molto duramente
La sentenza di condanna di ventitré americani la guerra contro la guerra al terrorismo una dubbiosa vittoria in un tribunale italiano il titolo del commento scrive il Wall Street Journal
Armando Spataro si è fatto una reputazione come Procuratore che dava la caccia le Brigate rosse ma mercoledì a Milano
Si è assicurato la condanna di ventitré americani accusati del rapimento di Osama Mustafà Hassan NASA tra alias Abu Omar nel due mila e tre
La loro condanna in più in contumacia è una delle più dubbioso pietre miliari nella guerra legale contro la guerra al terrorismo
Nel due mila cinque ricordo Wall Street lo stesso Spataro avrebbe ottenuto un mandato di arresto per Abu Omar accusato
Di guidare una rete di reclutamento di terroristi in Europa Abu Omar era sotto la sorveglianza dell'utilità italiane sin dall'undici settembre due mila uno
Sempre nel due mila e cinque Spataro condusse un'inchiesta contro un altro presunto terrorista sospettato di essere una delle menti degli attentati di Madrid del due mila e quattro
Questo presunto terrorista esser stato assolto da un tribunale spagnolo ma Spataro è riuscito a farlo condannare con l'accusa di essere membro di un'organizzazione terroristica
Raccontiamo questa storia spiega il Wall Street Journal per sottolineare che Spataro non è naïf quando si tratta di casi di terrorismo
Lei si è mai fatto alcuni elusione su Abu Omar e visto il coinvolgimento nel caso di Madrid sa anche che gli americani non sono gli unici bersagli del terrore islamista eppure
Ora Spataro insiste che le rendition la consegna extragiudiziaria di
Abu Omar prima in Germania e poi in Egitto dove dice di essere stato torturato la rendition era un crimine contro la sovranità italiana
Non importa che gli americani condannati stessero lavorando secondo lo stesso peso condotto di Spataro
Inattive stretta cooperazione con l'Intelligence italiana Spataro inizialmente aveva accusato anche cinque italiani ma sono stati tutti assolti perché la Corte Suprema
Italiana stabilito che le prove contro di loro erano coperte dal segreto di Stato e quindi erano inammissibili ma e qui sta il punto per il Wall Street Journal
La cooperazione del Governo italiano nell'operazione della CIA è importante perché
Perché i principi del diritto internazionale
Prevedono che i funzionari di un governo straniero che operino in un Paese con il consenso del Governo di quel Paese devono godere dell'immunità
Più in generale poi la decisione di Spataro di perseguire sia gli agenti italiani sia con gli americani dimostra quanto siamo andati lontano dall'undici settembre due mila uno la Commissione americana sull'undici settembre infatti chiese maggiore cooperazione transfrontaliera nella caccia i terroristi
E invece ora abbiamo dei procuratori dei giudici che condannano agenti americani per avere tra virgolette sequestrato un uomo che persino Spataro voleva vedere in prigione non è chiaro
Sì Abu Omar sia stato davvero consigliato l'Egitto arrestato dagli italiani
Nel quale pericolo avessero intravisto gli agenti dell'Intelligence nel lasciarlo in libertà
Ma al di là dei particolari sarebbe un errore per l'Europa di applaudire alla sentenza di mercoledì se gli agenti americani fatti non possono cooperare con le loro controparti europei
Senza temere l'arresto allora sia l'Europa si l'America sono meno sicure i terroristi dell'undici settembre complottano contro gli Stati Uniti Germania Spagna Regno Unito Germania sono stati
Bersaglio del terrorista mista secondo alcuni notizia buona mar stava pianificando un attacco contro l'ambasciata americana a Roma che avrebbe potuto
Fare vittime italiane e americane insomma
Il caso Bowman sta minando il legame vitale tra le agenzie di Intelligence di apparati di sicurezza delle due sponde dell'Atlantico e persone innocenti rischiano di pagare per la vittoria di Spataro così
Il Wall Street Journal in Europa nel suo primo editoriale di ieri di taglio diverso invece un'analisi compare questa settimana sull'Economist tempo di condanne un verdetto in un tribunale italiano contro la CIA americana
Nessuno sa quante persone siano cadute vittime delle extra ordinari rendition della CIA le operazioni in cui sospetti terroristi vengono
Arrestati e consegnati a Paesi terzi per interrogatori che spesso prevedono l'uso della tortura
Nel due mila sette l'ora direttore della CIA Michael ai danni suggerire la cifra di cinquanta persone ma un rapporto del Parlamento europeo concluso che più di mille voli sono stati condotti dalla CIR lo spazio europeo
Ciò che è cento per l'economista e che solo
Una extra organismi rendition ha portato un processo
E il quattro novembre questo processo a Milano si è concluso con la condanna di ventidue presunti agenti della CIA di un colonnello della Renault nautica americane di due agenti italiani agenti minori che avrebbero contribuito al sequestro di un Imam egiziano conosciuto come Abu Omar
Il procuratore Spataro era accaduto sul caso Abu Omar solo perché stava indagando sui legami tra l'Imam egiziano gli estremisti islamisti
Spataro ha definito il verdetto comuni chiaro messaggio a tutti i Governi anche nella lotta contro il terrorismo non si possono violare
I diritti fondamentali delle nostre democrazie questo avvertimento secondo l'Economist risuonerà ben oltre i confini italiani perché perché ci sono prove convincenti che diversi altri Paesi europei hanno collaborato con la CIA
Il punto è che contro tutte le aspettative il Presidente americano Barack Obama Nona ancora vietato le extralarge neri rendition così tra l'altro l'Economist di questa
Settimane vediamo
A Silvio Berlusconi che torna essere protagonista di alcuni commenti questa volta in modo un po'più positivo anche se
Anche se con molta
Ironia britannica sul Financial Times di ieri c'è un'analisi del corrispondente da Roma a Berlusconi trova nuovi terreni per la sua politica del cucù ed è un'analisi sulla politica estera
Italiana ante otto con Bismark derise gli italiani per avere un grande pentito ma
Non contavano nulla negli affari del mondo
Ma il Cancelliere tedesco di allora non aveva incontrato Silvio Berlusconi mentre un'Europa in prospettiva rimane con la fissazione del Trattato di Lisbona e i critici d'Italia vengono distratti dai presunti scandali sessuali dalle spaccature
Con i Ministri mi preme italiano sta perseguendo con successo secondo fonti Fraktion Times interessi economici nazionali e gli interessi economici personali oltre i confini dell'Unione europea il magnate dei media attribuisce la sua efficacia
Alla capacità di intrattenere legami personali con gli altri leader una strategia che Berlusconi stesso ha definito del cucù
Il cucù con cui una volta accolse Angela Merkel dopo essersi in non nascosto dietro una fontana per i principali protagonisti sulla scena mondiale il controverso stile di vita di Berlusconi servito solo a rafforzare l'immagine stereotipata d'Italia
Peso piuma
E volubile nel mondo alcuni diplomatici spiegano che questo è stato evidente
Il giorno in cui Germania Francia Regno Unito hanno snobbato roba proponendo una Conferenza internazionale sull'Afghanistan nonostante il fatto che l'Italia uno dei più importanti contributori termini truppe
Avesse già avanzato una simile proposta ma lavorando oltre i confini dell'Europa con il suo stile eccentrico
Berlusconi è comunque riuscito costruire legami commerciali ed energetici in particolare con Libia Russia e Turchia
La politica del cucù potrebbe non aver funzionato con i leader europei ma sta pagando con no mare che dati Vladimir Putin Recep Tayyip Erdogan
La cosa è diventato evidente durante il viaggio del leader italiano a San Pietroburgo per festeggiare il compleanno di Putin la natura opaca di quel viaggio è stata confermata dal Ministro degli esteri Franco Frattini
Che ha ammesso di non sapere nulla né dell'agenda nel nel della lista degli invitati
Lontano da Roma per quasi quattro giorni Berlusconi è saltato l'incontro a Roma con il re Abdullah di Giordania è un Consiglio dei Ministri ma come notato Roberto me notti analista dell'Aspen Institute di affari di Stato vengono prima di tutto
Per lo scolo e fatto lobby tra alcuni contratti a favori di FIAT e Finmeccanica e Russia
I due leader si sono messi d'accordo per accelerare il Progetto di gasdotto South Stream tra Gazprom ed è ENI
è il Governo ha partecipato in videoconferenza della Turchia dopo che era stato firmato un accordo turco Russo italiano per far transitare il gas proprio dalla Turchia
Berlusconi riesce a realizzare le cose dice Menotti il suo stile può essere strano ma questa diplomazia triangolare assenso
Dietro le quinte una delle figure più influenti per la politica estera italiana è Paolo Scaroni l'amministratore delegato di ENI nominato dal Governo che regolarmente viaggia con Berlusconi
E c'è la con Frattini quando si tratta di promuovere gli interessi italiani Merkel difende Opel Obama protegge Detroit e l'Italia ascolta ENI quando fa accordi con la Russia dice le notti
La crisi globale evidenziato questo trend Frattini prosegue fra sul Times
Difende la politica del cucù come strumento utile nella strategia italiana per diversificare le sue fonti energetiche Italia prende il trenta per cento delle energie di cui ha bisogno della Russia il trenta per cento dell'Algeria al ventotto dalla Libia
Lo sviluppo dell'energia nucleare sarà il prossimo pilastro l'importanza del Trattato di amicizia firmato dal colonnello Gheddafi da Berlusconi lo scorso anno è stato sottovalutata sia in termini simbolici che commerciali dice Frattini
L'Italia il primo Paese ad ammettere gli euro gli errori del colonialismo e in questo modo dà alle imprese italiane una nuova chances in Libia
Ma c'è un lato oscuro della politica del cucù scrive il Financial Times ed è il fatto che Berlusconi persegua anche i propri interessi economici espandendo il suo impero mediatico Mediaset in nuovi mercati
Una sussidiaria capacità di investimento per la famiglia Gheddafi ha preso il dieci per cento di Quinta comunicazione una società francese fondata da Berlusconi
E Tarak Ben Ammar negli anni Novanta gli analisti dei media ritengono che Berlusconi stesso cercando di acquisire altri media in Russia e Turchia alla fine di premere italiano potrebbe essere d'aiuto ad Erdogan per liberarsi
Del magnate dei media turco ai Dean do Ganna critico del Governo di Ankara e sotto pressione politica ma non solo anche
Con una
Con una procedura per evasione fiscale per vendere i suoi asset come dice Menotti però non c'è molta differenza con la
Mossa dichiarano Schroeder un altro amico di Putin nel due mila otto Schröder passo quasi direttamente dalla Cancelleria tedesca ha un alto incarico nella società che gestisce il gasdotto
Sostenuto dalla Russia nord stride così il Financial Times a proposito della
Politica estera la politica estera del cucù di Silvio Berlusconi che nasconde però un lato oscuro secondo il quotidiano Della siti vediamo all'Europa e alle nomine con l'Economist l'editoriale è uno dei dei diversi editoriali
Di questa settimana leadership dell'Europa l'Unione europea probabilmente sceglierà leader deboli invece ha bisogno di leader forti questo
Il titolo la questione a che vedere in fondo anche così due Berlusconi visto che Berlusconi
Prima si è schierato per Toni Blair e ora sta facendo campagna molto attiva a quanto pare per Massimo D'Alema che però ha giudicato un leader debole leggiamo l'Economist la ratifica del Trattato di Lisbona è stata scoraggiante
Il trattato fa poco per rendere l'Unione europea più semplice e trasparente ne renderà l'Unione europea più democratico vicino ai cittadini anzi di lettori dei tre paesi che hanno che avevano detto no a queste riforme
Hanno visto la loro volontà non rispettata ma con Lisbona in vigore il tempo di muoversi superare il decennio di introspezione istituzionale dell'Unione europea per farla funzionare meglio
Persino i conservatori britannici che hanno lasciato cadere la loro promessa di referendum su Lisbona lo stanno lentamente capendo
La prima prova sarà la scelta dei candidati per i due posti creati da Lisbona il Presidente del Consiglio europeo l'Alto rappresentante per la politica estera sfortunatamente scrive l'Economist iter del continente
Scanner hanno falliranno questa prima prova sta emergendo infatti un consenso sul fatto che il primo Presidente del Consiglio debba essere una figura di basso profilo preferibilmente di un piccolo paese di centrodestra
Questo esclude Toni Blair che incontra l'opposizione dei Tories che temono la sua concorrenza
E di molti altri l'opposizione di molti altri per il ruolo di Blair in Iraq e quello che è percepito come suo fallimento nel spingere il Regno Unito più la nell'integrazione europea
Ma nessuna delle alternative a Blair si avvicina minimamente a Blair per peso e capacità politica in modo comico l'attuale favorito il premier belga
Hermann vanno era un poi uno sconosciuto che al potere da meno di un anno
Ed è favorito apparentemente perché non è ancora riuscito a farsi tanti nemici quanti suoi colleghi olandese lussemburghese Jan Peter Balkenende Jean-Claude Juncker
Non c'è nulla di male ad avere un premier del Benelux a Bruxelles ma per la maggior parte del mondo il Presidente del Consiglio europeo sarà rappresentante dell'Unione europea come insieme parlerà a nome dei suoi capi di Stato e di Governo se gli europei vogliono che loro club si è preso sul serio
Questa personalità deve essere in grado di influenzare un Presidente americano cinese
E per quanto eccellenti né Barron poi ne Balkenende nei bunker lo sono input invece Blair lo è e se Blair è inaccettabile leader europei devono trovare qualcun altro che sia in grado di esserlo lo svedese Carl Bildt per esempio forse lo spagnolo José Maria Aznar
Anche il nuovo capo della politica estera deve essere una persona di peso che abbiano un'esperienza sia in grado di essere preso sul serio nel mondo diplomatico
Ancora una volta Bildt sarebbe un buon candidato come il tedesco Frasca Fischer ma questi due pesi massimi sono apparentemente esclusi perché i leader europei
Vorrebbero dare nuovo incarico a un candidato che la sinistra come il britannico David Miliband ho o l'italiano Massimo D'Alema
Assegnare gli incarichi in base l'affiliazione politica e alla nazionalità non è un buon modo per trovare il miglior candidato
Ne scegliere tra quelli che sono meno conosciuti o meno controversi purtroppo però
Questo proprio ciò che sta facendo l'unione europea scrive l'Economist in chiusura
Invece
L'Iran l'Herald Tribune come altri giornali ieri
Dedicavano
Ampio spazio a questa contromanifestazione potremmo dire dell'opposizione in occasione della trentesimo anniversario della presa d'ostaggi all'ambasciata americana di Teheran qual è la novità
La leggiamo dal
Dall'Herald Tribune che oltre agli slogan
Diciamo anti anti regime
L'opposizione ha scandito nuovi slogan molti manifestanti hanno dichiarato la loro impazienza per la politica di dialogo del Presidente Barack Obama nei confronti del regime iraniano diversi manifestanti urlavano
Obama Obama o con loro o con noi e su questo un commento ruoli sui giornali Europe
Di oggi un editoriale Obama sui democratici riterranno e non interferiamo negli affari iraniani decine di migliaia di manifestanti mercoledì hanno sfidato i manganelli e lacrimogeni della polizia
Nelle strade delle città iraniane per denunciare i loro governanti teocratico CE chiedere un cambio di regime
Nonostante la repressione delle milizie Basiji la poca attenzione dell'occidente la rivoluzione verde continua a vivere nel trentesimo anniversario della presa d'ostaggi l'ambasciata americana il loro messaggio è stato rivolto per molti aspetti all'America al Presidente Obama
L'opposizione ha usato questo anniversario che generalmente un'occasione per denunciare il grande Satana americano per dichiarare il suo desiderio di rompere con quel passato costruire un lira nel libero i manifestanti hanno marciato in parallelo
Con manifestazioni organizzate dal regime prima che la loro protesta venisse repressa nella violenza
Per questa ampia coalizione di democratici l'America un faro di speranza e la strada iraniana è uno dei luoghi più propri cani del mondo
Quest'anno prima delle grandi manifestazioni successive alla relazione fraudolenta di Ahmadinejad uno degli slogan popolare dell'opposizione era o va ma che in farsi oltre al nome del Presidente americano significa Luisa e con noi
Ma il sogno dell'opposizione di avere il sostegno quanto meno morale dell'America è stato infranto Obama
è stato lento riluttante a parlare a nome dell'opposizione preferendo dialogare con il regime iraniano sulla questione nucleare non appena le manifestazioni di questa estate si sono calate calmate ora i democratici dell'Iran stanno mostrando la loro delusione nuovo slogan
E questo Obama Obama o con loro o con noi sapendo che l'opposizione aveva pianificato la manifestazione Obama
A
La scorsa notte aveva pubblicato una dichiarazione in cui ancora una volta teso la mano a chi a regime l'America cerca una relazione con la Repubblica islamica dell'Iran fondata sull'interesse rispetto reciproco reciproco
Non interferiamo negli affari interni iraniani
La domanda che si pone il Wall Street Journal e è questa e cioè
Se era questo quanto voleva dire quando all'inizio della sua presidenza Obama parlo della volontà di restaurare la leadership morale degli Stati Uniti interrogativo pertinente almeno
Ad avviso di chi cura questa rubrica per oggi è tutto da David Carretta un buona giornata l'ascolto di Radio Radicale