Il vicino oriente

Salve a tutti Radio Radicale sessantatreesima puntata del vicino Oriente la trasmissione chi si occupa del quadrante mediorientale oggi parliamo
Di di Obama parliamo ovviamente di Medioriente ad un anno dal suo insediamento alla Casa Bianca
I nostri ospiti sono Gianluca Anzalone analista strategico Pino Bongiorno che vicedirettore di Panorama Stefano polli che responsabile dell'aria internazionale dell'agenzia Ansa e in collegamento telefonico
Mario Sechi da Milano che Vice Direttore di Libero e Francesca Sforza da Torino che K della redazione Esteri della stampa dunque
Siamo ad un anno appunto dalle elezioni che hanno portato alla Casa Bianca Barack Obama
I bilanci in questo periodo si spreca lui cercheremo di dir qualcosa appunto sulla
Rapporto
Di quest'uomo con una con il Medioriente sul per la sua
La sua elezione insomma è stata
Fu salutata come uno degli eventi sicuramente più importanti del nuovo secolo un uomo che con la sua politica avrebbe portato grandissime trasformazioni
Ovviamente i primi
Il primo obiettivo era
Capire da parte degli analisti quali potevano essere insomma le grandi di scadenze con con chi l'aveva preceduto con con George Bush una politica totalmente diverso adesso dopo un primo grandissimo insomma entusiasmo
Pare che le analisi insomma sul suo operato anche sovente parliamo neanche di un anno tenendo presente lui punto si insediò nel nel gennaio dell'anno scorso quindi insomma
Più che altro parleremo di quelli che sono un po'gli indirizzi della sua politica io comincerei proprio con
Con con Mario Sechi
Chiedendogli insomma un primo intervento c'è un po'la differenza che secondo lui si può già cominciare a tracciare con la politica tra la politica di Obama è quella del suo predecessore alcuni
Mettono sempre il dito su questa differenza
Su quel l'aver come Obama si sta comportando rispetto a quelli che erano gli amici degli Stati Uniti quindi gli amici della Casa Bianca
E quelli appunto che erano i nemici questa sembra essere insomma un po'una una una prima traccia che vorrei porte come in qualche modo appunto si modificato il il rapporto con gente insomma con
Personaggi come Karzai come bar Zani del
Il curdo iracheno con Al Maliki Zardari in Pakistan
Guardate Francesco intanto volendo affrontare la questione Medio Oriente dunque gli ascoltatori forse meglio di noi sotto certi aspetti sono che il Medioriente raccordo sterminata
Non è un un solo punto dell'agenda sono molti punti
Ma tu Michieli qual è la differenza con voci
Beh se dovessi fare una provocazione a dire che la differenza c'è solo una negli annunci
Cioè gli annunci di Obama sono stati roboanti va dopo un anno
Insomma le realizzazioni sono poche
Oggettivamente adesso ci può essere
Dalla parte o contro la politica di questo Presidente però è indubbio che i dati di fatto
Non sono certamente confortanti
O quanto meno sono inferiori alle aspettative che lui stesso
Allora ha creato basti ricordare il famoso discorso del Cairo che è stato salutato da dai media come una svolta epocale e allora
Non certo una svolta ed epocale c'erano solo
Parole Stream insomma
Questo è un primo dato di far
In secondo luogo la differenza di approccio con con George Bush
Beh intanto dobbiamo distinguere i terreni
Perché la guerra in Iraq
è stata risolta da Bush
No da
Condotta
Bush ha fatto bene la guerra male il post guerra il nation building poi si è ripreso come assurge
Ideata dalla generale Petraeus
Praticamente si è risolto il conflitto iracheno con mille difficoltà impegniamoci a
Quindi questa non è una realizzazione di Obama Obama sta solo proseguendo
Dentro questa rete
L'altro fronte caldo addirittura oggi più caldo di quella che giacché senza cioè l'Afghanistan quali sono le differenze tra l'Amministrazione
Bushehr
Obama
Qua anche siamo uno spartiacque perché proprio in queste ore il Presidente americano ha riunito la situation room ottava riunione per decidere che cosa fare sulla spiaggia
Anche qui
C'è un'opzione mantenere le cose come stanno questo livello di truppe e cercare di far crescere
Invece il livello impegno del Governo abbiano cosa sulla quale io sono molto scettico
Che e Commissione
Lo sono osservatori ben più qualificati del sottoscritto oppure fare anche qui una sul CIP cioè un incremento di truppe di terra le ipotesi sono varie si parla di quattro scenari in cui le truppe aumenterebbero gratuiti mila a
Quaranta mila questo è il ranger
Ipotizzato che cosa farà Obama
Metterà più costanti sul terreno Guzzon perdurando e come si dice inglese
E quindi rischierà più fitte oppure si farà anche riprendere dal mito della guerra devo perdite
Qua vedremo tra qualche giorno le differenze tra le due Amministrazioni ammesso che queste differenze si rimarchi non ho ulteriormente
Però ecco se dovessi dire la differenza eletti approccio realistico tra i due Presidenti
Bush che era ispirato dai neoconservatori allora Moda tra l'altro invece idealisti a mio avviso aveva puntato su una politica di intervento
Che comunque alla fine in qualche modo
A risolto qualcosa quanto meno sul nodo iracheno sulla minaccia della carica
Perché non dimentichiamo che poi
Dopo l'undici settembre gli Stati Uniti non hanno più subito attentati
Sul suolo americano attentati che erano progettati cosicché
Obama
Urbana
Conviene andine ma soprattutto con l'Afghanistan dove per risolvere perché dalla piazza e dal Pakistan voi parte il resto del domino sulla cui inferiori
Francesca Sforza
Sempre in questo primo intervento introduttivo cosa pensi insomma dal la trasformazione insomma di questa Amministrazione il l'avvicendamento di questa Amministrazione ha portato effettivamente una trasformazione come si pensava
Ma di un Paese innanzitutto spie illimitato un saluto tutti gli ascoltatori di radio perché da indicare i partecipanti a questa trasmissione e ho seguito con attenzione in analisi gli sprechi
Diciamo che io ho l'impressione che qualche dal
Lungamente successivo all'elezione di Obama
Ci si aspettasse Daloui una rivoluzione mi fa
Chi
Che vera e propria nei fatti non ci si poteva e
Mi sembra che in maniera quello politico compiuto da Obama diventando Presidente degli Stati Uniti
Chi ha
Fatto talmente eclatante che
Mi sento di scomodare veramente gli aggettivi che superlativi per inquadrare questo ed entra nella storia contemporanea
E
Allo stesso tempo e quindi è talmente forte è stata questa vittoria e chi la seguita nei dettagli la campagna elettorale fa quattro sia stato
Inimmaginabile
Con raggiungere sconfiggere Hillary Clinton McCain ricordiamo anche queste falsi allora
è stata appunto talmente ed anche l'aspettativa estratta poi enorme
E intuizione è che tutti ci hanno poi subìto dalla vittima la successiva
Sentiti traditi da queste norme cumulo di aspettative nazionali cerchiamo di posizionarci dapprima sul piano in realtà da Pino
E tanto ai fatti quel penso che sia però anche calibrato De Anna pesantezza di un un evento che ha cambiato proprio lo scenario
Lo scenario mondiale
Non è un finto una illustrazione che è un'amministrazione che con questo grande carico di aspettative
Ha affrontato il mutuo circa torna però faccio rispetto alle grandi questioni aperte e a livello internazionale
Sono parole vero sarà come dire
E una deviazione professionale ma io credo davvero che le parole sono importanti
E credo che i discorsi come quello
Dici la testa in campagna elettorale sul razzismo del Cairo sull'Islam è impellente
Delle
Negli ultimi anche che ci sono stati sulla riforma sanitaria
Nessuna delle parole il tecnico molto diverso e per l'America e quindi per il mondo
E
Penso che mi pare che ne importanti perché
Perché sono l'inizio sono l'inizio di un cambiamento si comincia delle parole il nostro è un mondo fatto di parole
Certa i fatti e allora finiamo per esempio all'ultimo fatto l'Afghanistan sintetici
Completamente l'asse
La politica estera dallo scacchiere comunque dell'iracheno quello afgano che era tanto non dimentichiamolo veramente accantonato nell'ultima parte dell'Amministrazione in più
Ecco io trovo con una certa fatica Obama ha riposizionato tuttora nemica sul fronte afgano e la riunione che è in corso una riunione molto importante perché probabilmente sarà quella che fa passare
Le le truppe americane da settantacinque mila centodue mila quattrocento mila
In una quota chiave
Perché significa lo spostamento del fronte iracheno rispetto alla alla quello afgano e quindi veramente crea un
Uno squilibrio diciamo rispetto all'amministrazione
Presidente che
Perché
Io ai fatti non più alle parole
Certo che questo comporta anche per gli alleati comporterà un impegno che insomma adesso stanno proprio in queste ore diffidenza Marche da sul
Su una truppa di rinforzo che si aggira sulle quattro mila unità
E però anche lì l'idea è che gli alleati e ottava fa quanto si è efficace il discorso con gli alleati noi compresi
E allora che avranno il compito particolare che acquistare gli afgani raccogliendo quella che è stata e questo sono d'accordo con secchi e la parte innocente tre mila della strategia irachena di Bush
Ovvero in quella
Industria a allenato acché sottratto le forze locali per cui potevo chiamare l'attestamento locale così come è stato fatto con un certo successo in Iraq
Fermo restando che poi tutto nation building non è andato invece
Come doveva andare ecco significativa può bilanciare in una direzione il pre-CIPE raccogliere anche un dato funzionante dell'amministrazione Bush
Ecco questo non mi sembra poco unici eccessiva comunque accetto scegliendo purché non sia tutto questo è evidente
E però non
Diciamo non
Combattendo una non buona secondari questa questo atteggiamento che mi sembra dal perequate veramente figlia di quell'enorme aspettativa
Jeda tenterò parla molto ma non so niente a me sembra che faccia e sembra che che queste sue parole Scardino
Rapido nella coscienza americana ettari non è la percezione che dell'America e il mondo
Poi e credo che Obama piace molto più agli europei che gli americani probabilmente però non è mica è un Paese complesse non ha dimostrato anche con queste elezioni e io credo che questa complessità vada anche
è rispettata ecco
Pino Bongiorno proposito riagganciandomi va parole appunto al discorso sulle parole di di Francesca sforzano pensavo per esempio all'Iran il quattro novembre insomma c'è stato il trentesimo anniversario della famoso
Assalto attacco all'ambasciata e gli studenti sono scesi nuovamente in piazza alcuni degli slogan non riportati in maniera secondo me
Ben evidente insomma dalla stampa occidentale dicevano Obama o con nuovo io con Lou insomma in qualche maniera
Si può dire che inizialmente la politica punto dobbiamo a sia stata abbastanza pragmatica voglio dire questo grande qualche mia scelta di puntare anche nel rapporto nel dialogo con l'Iran probabilmente insomma
Per in modo da poter risolvere altri scenari che sono terribilmente in questo momento complicato il nuovo spazio alla Siria acquistato promesso un osservatorio diverso sul Libano questo disimpegno con l'Iraq eccetera sempre su questo rapporto
Ma io credo che
In Barack Obama ci sia stato all'inizio il tentativo di diversificare totalmente la politica estera
O comunque l'approccio di politica estera dell'Amministrazione democratica rispetto a quella repubblicana e quindi è un approccio che si basa sul consenso quindi è un approccio più a lungo termine non è un approccio stai con me o contro di me e quindi già questo la dice lunga sul fatto che Barack Obama ha intenzione ha voglia di coinvolgere sempre protagonisti
Che siano
Angeli o demoni
Per quanto riguarda l'Iran la politica all'inizio è stata quella di coinvolgere il più possibile l'Iran o i suoi dirigenti dirigenti della
Della teocrazia in un dialogo costruttivo questa questo approccio ha avuto alcune fasi di apertura poi come succede sempre con l'Iran l'Iran chiude
Perché il CNEL
Il come dire l'obiettivo di fondo del regime iraniano è quello di
Conquistare tempo
Far sì che tutti poi si dimentica in un momento in un modo o nell'altro far mettere a mettere paura
A qualcuno e e conquistare tempo ora mi sembra che si stia aprendo un nuovo fronte
Di fronte alla appunto un fronte che è fatto così gli Stati Uniti sono riusciti ad avere la convergenza della Russia
Per quanto riguarda future sanzioni se la risposta come sembra sarà negativa alla proposta fatta dall'Agenzia atomica internazionale di Vienna
E quindi avere portato a bordo come si dice la Russia è già un obiettivo molto importante
Io credo che ci sia un limite temporale che sia proprio quello di fine anno Connell Iran entro fine anno l'Iran dovrà dire sì o no questa volta davvero e altrimenti si andrà a sanzioni più dure sanzioni che riguarderanno probabilmente anche le i rifornimenti di petrolio
Poi c'è l'ASP un altro aspetto ed è l'aspetto nel rapporto con Israele Iran Israele ora noi abbiamo visto questa singolare sceneggiata al mio perché guardi Washington quando
Il premier Netanyahu e atterrato in America e non era nemmeno stata fissata la data dell'incontro alla Casa Bianca poi è stata fissata ed è stata fissata di sera
E poi è successo che si sono visti addirittura due senza consiglieri e poi è successo che il colloquio durato ben cento minuti e infine è successo che Barack Obama ha sbarrato le porte
Ai giornalisti e alle telecamere non ha voluto
Rilasciare dichiarazioni
Ora si è detto che questo derivava dalle frizioni sulla sul comportamento e nel Medio Oriente per quanto riguarda il conflitto arabo israeliano
Questa mattina mi sembra che ci più correttamente si sia parlato invece di un colloquio strategico
Perché un colloquio che riguardava punto che cosa fare con l'Iran da oggi a fine anno e soprattutto la primavera del due mila dieci
E allora si è voluto creare credo anche un po'di suo sparse nel mondo e comunque mettere paura all'Iran perché se gli Stati Uniti parlano con Israele in questa maniera significa
Che c'è qualcosa di serio probabilmente può essere anche un bluff
Come è stato letto stamattina in Israele questo più che uno scopo scontro con Netanyahu
Ribaltare un bluff mettere paura all'Iran e allora noi vediamo questa politica di di Obama che è una politica con l'ho fatta di consenso di
Ricerca della mediazione del minimo comun denominatore un po'da democristiano di Prima Repubblica italiana
Ecco questa è ed è un un approccio faticoso quattro mente arriverà il tempo delle scelte
Lui non ha ancora scelto nel Medioriente e per quanto riguarda contitolare brasiliano che fare
Se per dovrà scegliere presto sull'Iran probabilmente si andrà a sanzioni eccetera le sanzioni più dure dovrà probabilmente
Poi prendere delle scelte decisive già nei prossimi giorni per l'Afghanistan
E sull'Iraq è stato fortunato perché un po'come dice secchi lo aiutato l'amministrazione Bush un polo aiutato quel vice Presidente che si è messo a fare il dottor perché Chubais noi e che ha fatto moltissimo lavoro
Ha macinato moltissimo lavoro proprio in Iraq quindi dovrà prendere decisioni il primo anno è stato un anno diciamo di
Transizione da un approccio o stai con me o contro di me nero il bianco ha un approccio che è più sui toni grigi ecco questa è la politica di Obama nel primo anno come la vedo
Stefano Folli allora veramente
Liberissimo insomma questo primo giro
Di indire un polso mattutini une su questo cambio anche di politica
Se c'è stato insomma un'Amministrazione americana e poi riagganciandomi insomma la questione palestinese che diciamo al conflitto israelo palestinese che aveva appunto introdotto Pino Bongiorno insomma un grande silenzio
Inizialmente su questo incontro poi
Un
Un Hilary Clinton è che esclude in qualche maniera il conto giramento delle degli insediamenti poli Obama che dopo conto ha promesso appunto al carico al Cairo
Insomma era atteso insomma qualcosa in più e poi questa grande decisione insomma perlomeno di Abu Mazen sul tavolo insomma vedremo se sarà portata avanti appunto di non presentarsi alle elezioni di gennaio
Sì cambiamento sicuramente c'è stato da un cambio un cambiamento
Molto importante anche se giusto come l'aggiustamento osservatori interlocutori precedenti atti soltanto sulla carta è soltanto a parole attualmente
Però il cambiamento è importante sensibile perché si c'è il tentativo di passare da un sostanziale unilateralismo la
Precedente Amministrazione ha una forma di multilateralismo che possa tentare di coinvolgere di avviare un dialogo sia con gli alleati sia con quelli che erano considerati o sono tuttora considerati nemici questo grande cambiamento
Che Barack Obama sta tentando cambiamento importante
I risultati non ci sono attualmente però ricordiamoci che parliamo di nove mesi alla Casa Bianca si parla di un anno in realtà
Un anno sarà il prossimo venti gennaio quindi sono soltanto nove mesi bisogna dare tempo perché
Sì parliamo del cambiamento veramente importante e strutturale della politica internazionale degli degli Stati Uniti anche perché cambiare difficile perché Barack Obama ha ereditato
Una politica internazionale di Bush che che piaccia o non piaccia comunque una politica internazionale impegnativa e coraggiosa è stata quella del
Precedente Presidente che che che
è stato presidente che
è stato costretto a gestire il apposto undici settembre quindi ha fatto scelte molto importanti deciso di andare a fare una guerra in Afghanistan guerriera tutto questo è stato ereditato da Barack Obama che ora cerca di gestire
Con qualche difficoltà tutto questo le difficoltà ci sono sono state già enunciate ci sono in Afghanistan dove bisogna decidere che tipo di strategia adottare ci sono in Iran dove la politica
Del della dialogo dalla mano aperta non sta dando attualmente i suoi frutti ci sono anche in Iraq non bisogna dimenticarsi altra ci sono ancora circa centocinquanta mila soldati americani bisognerà vedere cosa succederà quando il ritiro annunciato da Barack Obama
Avverrà davvero e ceppo il Medioriente per passare alla seconda parte avrà della domanda dove
Non vorrei sembrare poco generoso nei confronti Primo Presidente americano ma mi sembra che Barack Obama sia facendo lo stesso errore che ha fatto George Bush Ellero il bus è stato quello di concentrarsi sono le guerre prima in Afghanistan poi in Iraq
E e dimenticarsi del del Medioriente
Non tenendo presente a mio giudizio che sciogliere il nodo israelo palestinese che è un noto che chi è più che è un modo una matassa aggrovigliata da decenni quindi non da non facili da sciogliere però tentare di sciogliere il nodo israelo-palestinese un vuol dire
Avere un una una possibilità in più di sciogliere anche gli altri problemi del grande Medio Oriente che si legano tutti al conflitto israelo-palestinese bus sarei un po'dimenticato sarà ricordato in
Negli ultimi mesi della sua Presidenza con una conferenza di Annapolis
Preparata male che non poteva dare alcun frutto come è stato Barack Obama nei primi nove mesi ha fatto lo stesso errore di Bush secondo me
Perché si è concentrato sull'Afghanistan che è diventata un po'la sua guerra ha gestito l'Iraq si è concentrato sul dossier nucleare iraniano è risultato che la situazione del
Del dialogo israelo palestinese è sempre più alla deriva ormai di processo di di pace non si parla più e anche e comunque in questa poca attenzione l'approccio americano non è stato non è stato
Sempre lo stesso non è stato univoco perché le parole dette da Barack Obama per esempio nella nel discorso
Storico punto di riferimento del Cairo sono diverse da quelle pronunciate da Hillary Clinton recentemente per quanto riguarda gli insediamenti quindi anche segnali che l'Amministrazione di Barack Obama stare a dando alle autorità israeliane
Sono un po'contraddittorio in un primo tempo Barack Obama aveva
Di fatto chiesto una cessazione degli insediamenti israeliani
Hillary Clinton è sembrata più possibilista quindi questi questi segnali contraddittori non aiutano e Barack Obama non si è ancora impegnato di personale
Nella nella nel dialogo israelo palestinese i risultati si vede come hai detto tu e il risultato è più clamorosa clamoroso è questo questa decisione di Abu Mazen di di dimettersi almeno sul tavolo ci sono le sue dimissioni
Se questo dovesse avvenire la situazione sicuramente pre-CIPE terrebbe perché non ci sono all'orizzonte altri
Uomini politici palestinesi in grado di prendere il testimone di Abu Mazen quindi entreremmo in una fase
Ancora più complicata e ancora più difficile per cui per rispondere a domanda credo in questo momento Barack Obama che stia un po'di mezzi sia dimenticato un po'del Medioriente
Parlando del conflitto israelo-palestinese come ha fatto Bush e non ha molto tempo per provare a porre riparo a questo errore
Gianluca Anzalone come vanno queste guerre di Obama dal sette ottobre due mila uno ormai sono otto anni che si è chi cominciato questo conflitto col mette come
Diceva polli e se non
Ricordo male anche Francesca Sforza si eredita anche
Po'questa scelta di Bush o di dedicarsi all'Iraq e lo scenario iracheno e quindi un po'di concentrarsi meno su quello afgano comunque tutta la parte relativa appunto i conflitti
Come la vedi insomma questa nuova Amministrazione americana che prospettiva soprattutto magari interessano maggiormente inascoltato
Ma diciamo che nel caso l'Afghanistan era difficile fare peggio di come non si fosse fatto in precedenza la la la trascuratezza militare strategica diplomatica di ricostruzione civile che c'era stato nei confronti di quello scenario era
Assolutamente preoccupante dell'accumulo in questo ritardo e in questa superficialità di approccio la scontiamo oggi di colla perché la sconta l'intera comunità internazionale evidentemente anche se sono d'accordo con costano polli sul fatto che questa assomiglia alla guerra di Obama come l'Iraq è stata
La la guerra la guerra di Bush
Questo da un punto di vista prettamente strategico-militare il il fronte iracheno o entrata
In una fase di relativa pacificazione che purtroppo nell'Amministrazione americana né noi possiamo dare per acquisite assunto in maniera definitiva
Semplicemente è partita una fase nella quale c'è un consolidamento interno di una spartizione del potere tra gruppi di riferimento lotti
Etnie tribù diverse ed è quindi una fase interlocutore nella quale i diversi attori mettono sul tavolo le loro richieste richieste che potranno arrivare ad una conciliazione nazionale di spartizione del potere degli interessi
Oppure precipitare in una nuova guerra civile armata
Che implicherebbe anche per gli Stati Uniti ha necessità di un controllo Kennedy ovviamente mi nei desiderata si trasforma in un disimpegno ma potrebbe non essere non essere così di fronte a fungano evidentemente quello più
Delicato al quale adesso con queste riunioni i capi di gabinetto
La la presidenza americana sta prestando la dovuta attenzione è un fronte ovviamente intrecciato con le dinamiche con le dinamiche regionali
Tra tutti gli atti degli ultimi mesi sullo scenario politico diplomatico internazionale a me pare particolarmente significativa l'ultima visita
Hillary Clinton in in Pakistan non perché
Si dovesse una volta di più sottolineare l'importanza della del fronte pachistano nello scacchiere anche
Della della della pacificazione afgana ma perché questa visita da un punto di vista di protocollo diplomatico credo abbia segnato una svolta che possiamo considerare pressoché definitivo almeno un tentativo di intraprendere una strada nuova cioè
Anche in questo caso un ritorno ad un dialogo privilegiato con le élite militari del Pakistan cioè l'avvento al potere di Zar dargli del vedovo di Benazir Bhutto
Che aveva portato sul tappeto la possibilità di creare un nuovo fronte politico diplomatico mettendo un po'da parte coloro che con le stellette in Pakistan avevano sempre guidato la politica di sicurezza regionale
E
Controllato il potentissimo servizio segreto nazionale
Questi mesi hanno segnato rispetto a questa strategia una un'impasse pressoché insuperabile il ritorno degli Stati Uniti ad un dialogo privilegiato
Con la cotti militare e di Intelligence pachistano rappresenta sicuramente una svolta una quota molto pericolosa perché da un certo punto di vista le connessioni sono forti e l'esercito pachistano ha bisogno di essere costantemente supportato per vincere la lotta contro contro il terrorismo al confine con
Con l'Afghanistan ma sicuramente
Denota la volontà e di imprimere un'accelerazione un'accelerazione forte la ricerca di una soluzione
Che necessariamente dovrà contemplare questo deve essere chiaro all'intera comunità internazionale come sta cercando
Di sensibilizzare proprio Obama deve contemplare spetti militari strategici e politico diplomatici allo stesso tempo
Allora una secondo giro Comincioli sempre da Mario cosa ti aspetti insomma da qui da questo due mila dieci da questo
Dal prosegue appunto di questa politica di Obama ci sarà un ridimensionamento come diceva polli o Comeglio continuerà questo ridimensionamento del quadrante
Mediorientale magari per concentrarsi su politiche che riguardano appunto l'interno degli Stati Uniti o politiche
Magari transnazionali come per esempio quelle del clima quelle colleghi di altre magari rischi che in questo momento
Magari la comunità internazionale appunto ha di fronte oppure secondo te ci sarà in qualche maniera una chiarezza maggiore su quelli che sono appunto gli indirizzi dell'Amministrazione americana e l'Unione europea secondo te
Che vive questo momento un po'
Di vigilia della scelta in qualche maniera o di un leader o di un burocrate
Ci sono due figure insomma che saranno scelte come ricordiamo parte Presidente la Commissione anche in questo vero e proprio Ministro degli esteri per cui e in corsa anche il l'italiano Massimo D'Alema
Potrebbe in qualche modo attraverso appunto l'Amministrazione Obama cominciare in alleanza con lei contare qualcosa di più insomma così come cosa ti aspetti dallo scenario futura tenendo presente che insomma
Ci saranno anche altra lezione a partire da gennaio quelle che ricordava polli ma anche in Iraq si voterà anche lo strumento elettorale come ne esce insomma fuori da questa tornata penso all'Afghanistan
Penso all'Iran insomma
Vada la tua domanda
Allora subito un
Un problema diciamo così ci si presenta da qualche problema
Il bilancio americana
Il debito pubblico
Da Obama deve risolvere
Il rebus dei intervenire oppure scegliere una posizione isolazionista di cinquecento euro isolazionismo
In politica estera ovviamente intendo e addirittura in mio possesso protezionismo in campo economico
Passando al debito pubblico
Gli americani hanno ripreso a fare il debito in maniera colossale
Per salvarsi
Da una depressione
Economica mostruosa
Innescata come sapete tutti parlano dal Financial valuta
Dalla crisi finanziaria
Epocale e dunque gli impegni militari hanno anche dei vincoli di bilancio
E però io ritengo dalle cose che vedo che leggo
Dalle persone che crescendo
E così via che
Realtà sia più forte
Dei decide
E che cioè un disimpegno
Degli Stati Uniti in Medioriente sia praticamente impossibile
Perché perché il livello di diffusione prendere armi di di
Ormai ampiamente superato
La linea del World Bank cioè quando noi abbiamo una potenza regionale come diranno
Che nel giro di poco tempo
Che sono sorti Mario esattamente quanto allo stato attuale va c'è una diciamo tutti sono concordi però nel dire che il tempo è poco e quindi che nel giro di pochi mesi diciamo così può
Avere tra le mani
La bomba atomica o qualcosa che
Capite bene che
Gli Stati Uniti non possono più disimpegnarsi
Perché è questo il
Scaroni
Un tombino pazzesco nella regione con tutte le conseguenze
Non solo nell'area geografica ma
Al di fuori radiografie cioè voglio dire il fenomeno di Al Qaeda
Nasce cresciuta
Il Pakistan e l'Afghanistan
Perché perché nessuno ce l'ha messo gli occhi la e poi barca addirittura fino al territorio americano quindi le minacce da regionali diventano improvvisamente globale
Non penso che che Obama possa
Possa
Ignorare questo questo aspetto della sua
Politica estera io ricordo solo che
Bushehr nei suoi discorsi
Prima in campagna elettorale
Voi grazie al Presidente degli Stati Uniti
Ma si guardava bene dal parlare di politica estera e poi
Poi ci fu l'undici settembre e dopo l'undici settembre ci fu il dodici settembre cioè un cambio radicale nella strategica della Casa Bianca lo stesso avverrà per per Obama
Se so che lui ha approvato come diceva la collega della stampa prima
Innescare un nuovo dibattito di parole per carità la comunicazione è importante va poi nelle relazioni internazionali
Valgono molto di più i rapporti di forza
E il padre un sentimento che si chiama paura e certamente poi fare anche un altro sentimento che si chiama fiducia ma
Di fronte al proliferare appunto delle armi di distruzione di massa al
Continua il continuo attivismo delle delle sigle dei nostri territori per intenderci ci si chiede come Al Qaeda poi disgrazie per nostra fortuna ma risorgere di al massimo citarvi Armando come pure qui bolla che in grande spolvero come sapete tutti basta leggere notizie d'agenzia beh insomma
Io pongo la domanda al poi
L'ADEPP per i colleghi secondo voi Obama si può disimpegnare
Francesca sforzo
La
Dunque io credo che election comunità
L'agenda che Obama linea né
Bisogna un'Agenzia che e
Anzi
Come primario interesse la politica interruzione americana
E tocchiamo al nasce in crescita
Di non andare alle come margine del muro di Berlino per andare a forze occulte
A commemorare questi morti gli ultimi morti americani in questa strage commessa da un l'amico
E che ha subito immediatamente è un fatto assai in America un'ondata di islamofobia e che è stata segnalata dallo stesso Bam su cui Tumiati nuovo parlato e su cui l'intera sessione
Pensiamo alla
Al fatto che in
E io ero che diciamo mediorientale traffico ovvero la questione Palestini
Vi è un problema cerchiamo
Pino Buongiorno allora
Se dovessi mettere vedere per esempio il primo gennaio che c'è scritto sull'agenda di Barack Obama io credo che ci sia effettivamente ancora proprio a seguito
Di quello che è successo smettiamo ci primo gennaio due mila dieci a Copenaghen il clima cambiamento climatico mi sembra che dopo la riforma sanitaria sia il suo grande obiettivo cambiamento climatico che significa anche
Innescare anche un circo
Un circolo virtuoso nell'economia reale quindi nuovi posti di lavoro e quindi nuove tecnologie e quindi
Una competizione a livello tecnologico con la Cina proprio sul cambiamento climatico
Per quanto riguarda l'agenda internazionale io credo che al primo posto quello stesso giorno ci sarà scritto affianco irachena
Perché sarà il tempo delle scelte sarà il tempo delle scelte definitive
Tranne che Obama
Risulti fortunatissimo cioè che a un certo punto
Implode al sistema parlo della gerarchia
Religiosa ci sono dei segnali positivi e sappiamo che ha com'è in atto una sorta di mini rivolta anzi quasi rivolta se non fuga dei grandi Ayatollah che vorrebbero lasciare come rifugiarsi alla già
Pertanto un segnale preciso a Khamenei edili tu non conti più nulla tu sono debole tutti si è schierato ha superato l'uomo super partes per diventare
Una parte del gioco politico ma dileggiato e contro i riformisti
Quindi potrebbe esserci questo c'è il vastissimo movimento
Popolare gente che si muove gente che continua a scendere in piazza a dispetto dei tanti scettici italiani ci sono tanti Italia che credo che la Realpolitik pensavano che
Il ragazzo sarebbe tutto ritornati in piazza sono ritornati in piazza
E tutte le notti cantano sempre il solito grido sulle sui tetti Kalac bar
Quindi direi clima
In rame poi Afghanistan perché la guerra di Bush ne ormai non
Non si può sfuggire a questo non l'ha iniziato a lui per la sua guerra quindi lui deve uscire da quel pantano mi sembra
Che voglio uscire in fretta e questo è grande errore perché seguire la politica che che che gli ha suggerito giubba idem lasciamo perdere i talebani occupiamoci sono di al Qaeda è un modo ipocrita di farle guerre perché
E non è che un soldato americano un comando americano incontra bambini con me
Mascherati di centro se tale Bano sei un uomo di Al Qaeda o di Obama di Bin Laden
E e quindi mi sembra che ci sia una grande voglia dentro il grande corpaccione americano di
Di fuggire dagli
Dall'Afghanistan il più presto possibile però e in realtà non si può sul non si può fuggire si può forse cominciare obbligare Karzai a trattare con una parte dei talebani
Cosa che sta succedendo in questi giorni quando si parla dell'ex ministro del Governo tale bando metto anche io che andare si è detto disposto a trattare
E a portare dentro il Governo quella parte diciamo i talebani tra virgolette moderati di definire i talebani che sono
Per loro natura fondamentalisti e radicali è veramente impresa difficile però
Io mi ricordo che già quando andavano in Afghanistan dopo l'undici settembre si era detto che quel gruppo li voleva trattare era sempre stato disposto a trattare addirittura parlava con gli americani parlavo con i giornalisti americani e corna dispersive centri studi americani
Quindi clima quindi
Tiranna quindi Afghanistan purtroppo a fine maggio a fine gennaio credo si accorgeranno che esiste anche un altro problema che problema palestinese quando si dovrà votare e allora si dovrà capire si Abu Mazen
Farà davvero darà seguito al dal gesto di volersi dimettere quindi al gesto di protesta ufficiale perché americano ha tradito il medico non ha seguito
I quello che lui
Gli era stato promesso o oppure no
Ho la sensazione che la questione in questo momento israelo-palestinese sia per Obama una questione secondaria eppure in America ci sono fior di studiosi che hanno scritto che il nodo lì
Che se tu risolvi la questione israelo-palestinese poi gli altri problemi diventeranno più facile ce uno spiraglio abbastanza importanti ieri sera
Presidente Sarkozy ha incontrato nel termine o a Parigi domani oggi mi pare il
Assad il giovane Assad sarà Morena da Damasco a Parigi e qui si mette molto qualcosa di veramente importante perché potrebbe riaprire il dialogo tra Siria Israele se si riapre questo dialogo
Si possono fare avere delle
Soluzioni ma anche qui la la protagonista non è Obama marca sulla Sarkozy
E Netanyahu stesso torna è andato invece di andare direttamente a Gerusalemme è andato a Parigi proprio per questo
Io o la impressione che
Su questo ragione Francesca che
Barack Obama un'agenda di politica interna di riforme interne forti
E
Prende un impegno preso l'impegno non solo parole perché quando ha preso l'impegno di fare la riforma sanitaria e che la riforma sanitaria e nonostante gli scettici tutti anche del suo partito diceva che andava avanti soprattutto l'uso
Contro il muro in realtà a cui l'ha portata a termine adesso si è imposto l'agenda sul clima io spero che prima o poi
Si focalizzi anche su un'altra agenda che è quella di politica estera che riguarda
Iran Afghanistan conflitto israelo palestinese
Chi ne ha più ne metta
E altro soprattutto poi c'è un'altra un'altra questione ed è questa tentazione fortissima che c'è in me l'Amministrazione americana c'è oggi in America di dialogare direttamente con la Cina
Questa è la
Poi alla fine alla fine fine dei conti il vero obiettivo dell'America potere americani sono in questo
Perché ci ha vissuto lo può dire
Sono molto semplici
Voglio semplificare le cose non vogliono dodici mila interlocutori se loro possono risolve i problemi quella volta articolo facevo direttamente con la Russia se oggi io posso fare direttamente con la Cina
Credo che
Avranno fortissime tentazioni a questo punto l'euro per la vedo messa male con o senza D'Alema
E per quanto riguarda il primo punto poi passo la parola a Stefano diranno che dicevi secondo te che tipo di approccio è stato questo è un grande amico iraniano insomma
Assolutamente che vota assolutamente con convinzione Ahmadinejad insomma è un ingegnere spaziale insomma ragazzo molto giovane molto preparato da studiato tanto in Italia
Lui prima delle elezioni mi disse state in qualche modo non vi state rendendo conto questa sala persone poi farà l'accordo con gli americani state lo state ridimensionando invece la persona che sa quello che fa adesso c'è stato questo viaggio
Come tu sai in Turchia acquistato applaudito i numeri incredibile quindi questo fatto in qualche maniera di avere più una nomenclatura iraniana come interlocutore in una società che tu commissaria sette su dieci hanno meno di trent'anni e quindi sono assolutamente anzi regia che tipo di di
Di metodologia sta utilizzando un suo quello che volevo dire prima era proprio questo che
Barack Obama
Nuzzo Celli deve scegliere interlocutore ma gli stessi studiosi diranno che vivono in America un giorno di dicono guarda che il tuo interlocutore Khamenei guarda che il tuo interlocutore e Ahmadinejad
Perché che cosa è successo è successo che
Ma mano che il ruolo di Khamenei si indebolisce nella società iraniana
Cambiamenti diventa sempre più duro
Va addirittura contro Ahmadinejad che qualche volta dice ma no trattiamo stiamo trattando a Ginevra continuiamo a trattare proprio perché c'è la corsa a vedere nella debolezza la fine
Del proprio potere e quindi
Uno più debole e più fa la voce grossa e qua
Questa la sede della e la complessità in questo momento della situazione in Iran
Perché poi alla fine si Ardia fin dei conti contano e comandano i Pasdaran perché hanno il fucile in mano
Però i Pasdaran sono in questo momento obbediscono ciecamente
A a Khamenei ma dipendono economicamente dati ma di energia quindi è difficile trovare l'interlocutore giusto perché a questo punto uno deve fidarsi della diplomazia e dovrebbe essere
Bonus americano parla con molta chi effetto stop sul poi no abbiamo visto che mentre molta chi dice sì poi ritorna a Teheran metteranno in Parlamento viene riunito apposta
Boccia tutto perché ci sono le dinamiche interne alla Società iraniane che sono assolutamente per una incomprensibile che in questo momento diventano sempre più importanti
Questo ruolo di Khamenei questo ruolo di Ahmadinejad che un giorno a fare il duro può il giorno dopo dice tratto questo Ahmadinejad che viene coccolato dal premier turco Erdogan
Viene poi
Baciato e abbracciato da Chávez quasi un nuovo idolo
Antimperialista ecco però i alla prova dei fatti chi conta chi davvero dice la parola finale ecco perché è veramente complicato io
Credo che per la complessità della situazione
Gli americani si siano affidati persone si stiano affidando alla Russia
Perché stanno sciorinare una sospensione del giudizio insomma esatto perché non sapendo più se il loro interlocutore Khamenei o Ahmadinejad o il Pasdaran a questo punto la Russia pur essere
Il vero interlocutore colui che può tenere un po'le fila di tutto grazie alla legge abbiamo ripristinato il collegamento con Francesca Sforza Francesca stavi concludendo il tuo intervento
Scusate non so bene poi che punto sia davvero venuta meno la mia se ecco
La cosa che forse può essere ricordate sul
Su quello dell'Europa ecco penso che
L'Europa in questo momento rischi interpellati diventare un autore di secondo piano e di si perda un pochino nelle sue dinamiche interne
E perde l'occasione di diventare un interlocutore importante perché vedo che c'è la Russia
E ma tratte per un gioco di sponda che è diventato più necessario in un mondo multipolare
L'Europa potrebbe avvenire in quella legge
Da quella quella facilità in modo da farsi mediatori in alcune pensiamo ecco tratterà
Parlava credo pronto al decollo della giustizia alla Turchia attentato ha tentato una mediazione legge poi fallita troppo l'operazione Piombo fuso
Però ha tentato una mediazione di riavvicinamento traffico differente ecco perché i mille euro parlo con non riesce ad organizzare anche delle buonismo strategie sensibilissimi e rotti lente
Per
Sanare alcune situazioni
Ecco questo
Sarà interessante vedere che cosa esce dalla nuova dal nuovo organigramma
Europeo per capire se ci si può aspettare qualcosa di più
Grazie Francesca Gianluca Anzalone in effetti quello che diceva Francesca Sforza se consideriamo anche il l'incarico che era stato affidato a Blair
Con quello insomma qui incarico prestigioso
Cercare in qualche maniera
Di aggiustare queste vicende diciamo e di entrare un po'di di di risolvere ed evitare risolvere queste questioni insomma credo che sia naufragato in un grandissimo studio
L'ultimo piano di un grande albergo però a parte questo mercato calamitato pressato da col completamente tutto dall'alienazione inglese che ha fatto più
Ha già speso più soldi credo di qualsiasi nababbo arabo ai tempi d'oro del petrolio quindi Gianluca all'Unione europea quanto insomma possiamo aspettarci se condotto nel futuro
Ma e quanto possiamo aspettarci ad oggi
Sinteticamente dire molto poco
Quanto dovremmo aspettarci direi moltissimo per un semplice motivo sono assolutamente d'accordo con le priorità di agenda di politica estera che che metteva metteva in fila Pino Pino Bongiorno
Io però non reputo
Così strategica la posizione o così attenta posizioni degli Stati Uniti rispetto al conflitto israelo-palestinese
Lo considero evidentemente un errore ma semplicemente mi fermo nel dire che non ha una priorità alte un'importanza e la visione strategica degli Stati Uniti non ce l'ha più semplicemente perché attorno a quel conflitto non ruotano più gli interessi primari
Che gli Stati Uniti anche con Barack Obama cercavo di esportare a livello internazionale questo significa una sola cosa
Che quel vuoto dovrebbe colmarla esattamente l'Europa
E l'Europa che dovrebbe assumere la leadership
Nella sua complessità peraltro della sua forza economica geopolitica e così via del negoziato tra tra israeliani e palestinesi cosa che è fatto salvo
Nell'esempio ultimo di Sir così che citava Pipino buongiorno in precedenza non mi sembra sia stato fatto in maniera organica dico tutto questo perché
Sottolineando di nuovo la la correttezza delle reti di possibili passi che ci si può aspettare in scadenza nell'agenda di Obama c'è un tema che forse però sta prima di tutti quanti questi
E ed è il tema come come sottolineava anche Francesco scorta Sforza che ha sicuramente le implicazioni interno ed il rilancio economico
E che è una priorità assoluta guardate non soltanto per le dinamiche interne americani per la credibilità la posizione la forza della Casa Bianca nella politica nella politica americana
Ma anche nell'agenda internazionale io faccio notare soltanto che per la prima volta
Nella storia della normale fluida comunicazione tra organismi intelligenza americani e sistema politico statunitense
Un sistema politico faccio un inciso che per la prima volta con Obama
A
Uno staff di sicurezza e difesa strategie politica estera folti Simo
Fortissimo tra Consiglieri vice consiglieri consiglieri dirette la riorganizzazione del sistema Intelligence e così via
Sono tanti troppi Boston s'è sicuramente segnale di un approccio che avrà bisogno di tempo e di un attivismo diplomatico diffuso
Basti pensare che la prima recarsi in Siria stata Nancy Pelosi voglio dire e che che che sicuramente dovrà a vere e nei tempi giusti determinati una una una pazienza per poter costruirci una politica globale
Dicevo faccio notare che nel dialogo tra comunità strategica di intelligenze comunità politica il nuovo direttore per il sistema di intelligenze che in America racchiude venne sedici agenzie di cui la scia soltanto un pezzetto
Ha presentato di recente ad Obama anche nella chiave l'organizzazione di rilancio strategia afgana
La strategie di sicurezza nazionale in materia di intelligenze elencando quelli che ad avviso della comunità americana comunità di di di Intelligence americana sono le dieci
Priorità a cui l'America deve prestare particolare attenzione a bere un occhio di riguardo in termini politici di spesi a militari e ovviamente di prevenzione
Bene al primo posto quando l'ammiraglio Blair reca il direttore per intelligenza nazionale ha testimoniato davanti al Congresso dei congressisti erano convinti che avrebbero ascoltato
Nuove informazioni su Al Qaeda oppure avrebbero ascoltato notizie sul possibile collasso pachistano oppure avrebbero sarebbero o come dire
Sì sentiti avrebbero sentito parole sul conflitto israelo palestinese sul ruolo dell'Europa
Blair via stupiti perché la prima cosa di cui ha parlato e la crisi economica globale
Ha parlato cioè della minaccia dirette agli Stati Uniti
Per un rischio di come dire sfrangiato mento interno e la coesione sociale ma soprattutto ha parlato di quella miriade sterminata di Stati falliti o sull'orlo del fallimento
Che avranno dalla critica Risi globale la spallata definitiva per cadere cadere nelle mani di
Terroristi estremisti signori della guerra
Affaristi di varia natura questo rappresenta il principale pulite problema politico-strategico per l'America oggi
La concentrazione sul rilancio dell'economia mondiale che passa in questo ragioni Pino Bongiorno per un dialogo strategico tra gli Stati Uniti e la Cina che assumerà il ruolo che aveva la guerra fredda l'Unione Sovietica per Washington
Non è soltanto un modo per rilanciare i consumi e l'economia interna americani a riprendere questi stemma di doppia dipendenza che ormai
Dà forma tutta l'economia mondiale tra Pechino e Washington ma è un modo anche per sostenere la stabilità
Di alcuni regimi amici che in un'aria questa sì strategica ampia che va dal Nordafrica fino alla sud est asiatico fino all'Indonesia tiene in piedi la possibilità per Obama e per gli Stati Uniti di incidere con profondità
In tutte le dinamiche regionali e quindi nella tutela preventiva
Della della sicurezza cereali io ritengo che questo sia un cambio anche di di mentalità e di cultura strategica fondamentale importantissimo e quindi sicuramente l'agenda può essere riassunta come come benissimo fatto Pinu buongiorno i punti interrogativi però sono tanti
Nel caso di una mancata ripresa economica cosa accade ai Paesi sull'orlo del fallimento e quindi come
Repentinamente l'agenda americana può cambiare davvero da un giorno all'altro
Stefano polli parte le conclusioni allora dopo un approccio sentimentale che evocava Francesca sforzo insomma cosa ci aspettiamo da Obama e questo testimone che diceva Anzalone potrebbe
Passare o dovrebbe passare all'Europa nel conflitto israelo palestinese fa brevemente prima sovrappassi certo ha ragione Gianluca
Dovrebbe passare all'Europa ma l'Europa come sappiamo tutti in questi ultimi anni non ha mai dato prova di avere la che le la capacità e anche la volontà
Di avere una politica estera comune adesso con il Trattato di Lisbona è stato ratificato ci sono cinque c'è questa riforma istituzionale che prevede un presidente stabile del Consiglio europeo non euro
Ma vero Ministro degli esteri
Se Kissinger e oggi fosse ancora segretario di Stato oggi finalmente dopo qualche decennio saprebbe a chi telefonare per parlare con loro pace c'è voluto tanto tempo adesso c'è l'occasione
L'Europa l'occasione e allo spazio alle istituzioni che servono per essere presente credo che sia però l'ultima l'ultimo l'ultima possibilità se dovesse fallire anche stavolta sarebbe relegata a non essere
Mai più un attore sullo scenario internazionale per quanto riguarda Obama i colleghi hanno detto tutte cose condivisibili giuste
Credo a credo anch'io che che in realtà in cima alla all'agenda della politica della della della politica complessiva che non ci sia la politica interna ci sarà la riforma sanitaria
Che è stata una grande scommessa di Obama e che si appresta a vincere anche se la riforma sanitaria che passeranno non sarà quella che insegnava abbastanza ridimensionata ma è comunque una novità assoluta per gli Stati Uniti e poi c'è la crisi economica e i problemi di di bilancio
Che si che si è i problemi sono accumulati nell'ultima parte la Presidenza Bush e che ulteriormente accumulati con dedizione della Presidenza Obama la crisi economica non è finita e non è finita soprattutto in America e soprattutto adesso
Si stanno sentenze sentendo le di percussioni problemi sociali economici occupò disoccupazione americana che ha dieci virgola cinque per cento
Che continua a crescere questo è il grosso problema di Obama quindi sicuramente la politica interna
E in cima alla sua accenda ma questo è un Presidente ambizioso dai toni vagamente che medianiche io credo quali vorrà essere ricordato anche nel mondo per questo
Credo che sia pronto voglia affrontare tutte le sfide di politica internazionale
Che ha di fronte assoluta di che ha di fronte ad un
Sicuramente il clima clima una un argomento che a metà tra la politica interna politica internazionale il vertice di Copenaghen sul finora conferenza
Di Copenaghen sul clima a metà dicembre sarà fondamentale per quanto riguarda il nostro argomento il Medioriente
Obama credo che il problema di Obama sia il tempo credo che Obama non abbia più molto tempo ha rimandato
Fino a quando ha potuto cioè fino a oggi ma credo che adesso tutti i nodi siano venendo alte stanno venendo al pettine i nodi per la strategia in Afghanistan
Deve decidere io credo che comunque e qualsiasi cosa deciderà in Afghanistan la la situazione destinata a complicarsi
E a creare grossi problemi all'amministrazione americana invio di come il trenta quaranta mila soldati farebbe diventare questa una vera guerra
Con una forma di sindrome vietnamita con un'escalation militare importante un arretramento è un tentativo come accennava prima Pino
Come vuole il vice Presidente Chubais di combattere soltanto con Franca arcaica probabilmente servirebbe soltanto a prolungare all'interno in eterno alla situazione attuale sul territorio
Deve decidere in Afghanistan deve decidere in Iran perché l'Iran credo che non risponderà in alcun modo entro fine dicembre quindi a fine dicembre che la data che si è dato Obama dovrà decidere cosa fare con le autorità
Di Teheran deve decidere sul Medioriente perché il ventiquattro gennaio ci sono elezioni palestinesi se si terranno sottolinea se si terranno
Con un fronte palestinese e completamente senza ridere un fronte israeliano particolarmente
Aggressivo una situazione di blocco totale del del dialogo
Quindi Obama Osama Bin Laden deve decidere velocemente Obama scusate il lapsus
Barack Obama deve decidere deve decidere velocemente su questi Argomenti mediorientali e il problema è unico è un problema di tempo a pochi mesi per decidere credo che i prossimi mesi saranno quelli della verità Presidente nel
Non si conclude qui questura di approfondimento sul Medioriente ringrazio Luca Anzalone Pino Buongiorno e Stefano Poli qui in studio da Roma Mario Sechi e Francesca sforzati sono intervenuti telefonicamente grazie a tutti e buon proseguimento l'ascolto dei programmi di Radio Radicale