L'operaismo degli anni Sessanta. Da «Quaderni rossi» a «classe operaia»

No cioè locandine direi di iniziare intanto con un ringraziamento o all'Urban Center la casa del Municipio che so ospitato con grande disponibilità come di consueto
E siamo
Contenti di di avervi qui stasera pensiamo che sia interessante il fatto che un'iniziativa come questa si svolga nel quartiere di Garbatella quartiere campo
Porta diciamo sin dalla sua genesi la caratteristica di essere un quartiere
Operaio che nasce insomma a ridosso della della zona diciamo dell'Ostiense quindi della
Zona industriale
E nasce diciamo così per essere la per dare diciamo così l'ospitalità la casa ai lavoratori di quel quadrante industriale
Speriamo visto ci sono tanti relatore iscritti a parlare stasera e poi speriamo ci sarà anche spazio per il dibattito
Direi che a subiamo il più possibile la parte formale quindi questa sarà un'se un saluto molto breve
Vi ricordiamo solamente che ci sono a disposizione i libri della dell'editore derive Approdi
Lì sul tavolo così come la rivista a Lucca una rivista che tra qualche giorno uscirà con il suo nuovo numero tutte le edicole e nel circuito delle librerie della Feltrinelli che potrete trovare quindi
A breve e che avrà come focus quello del ventennale della caduta del muro di Berlino e quindi delle conseguenze
Nel mondo diciamo così i
In cambiamento va be lascerei subito la parola ad Adriano così che ti possa introdurre
Gli ospiti di stasera buona serata a tutti e grazie ancora grazie veramente al gruppo allora
A
A partire dal libero che sono riuscito ormai già uno un anno e mezzo fa a partire da libero appunto l'opera ISMU agli anni Sessanta stasera una riflessione
Il titolo già indica un poi la
A
L'indicazione del
Del taglio del dibattito che vogliamo dare la cosa che mi preme sottolineare prima di dare la parola Alberto Asor Rosa per l'introduzione che
Abbiamo voluto come CRS promuovere questo incontro mettendo anche a confronto generazioni diverso
Cioè che quell'esperienza la vissuta in prima persona va fatta e giovani studiosi ricercatori alcuni dei CRS ma non solo
Che attorno al filone dell'opera ISMU stanno ragionando lo stanno producendo anche iniziativa ricerca
Politica e sociale e quindi ci era sembrato opportuno svolgere questa riflessione con questo confronto anche
Generazionale
Mi fermo qui perché le persone sono sono tante do la parola Adalberto per per l'introduzione voi svolgeremo un po'la scaletta delle degli interventi
Ho
Dunque nella
Preparazione di queste
Introduzione
Dopo
Aver resistito alla tentazione
Di lasciarmi attirare nel gorgo dei ricordi e di sprofonda Ervis senza
Esito alcuno
Ho dovuto scegliere
Fra i due possibili punti di vista
Con i quali
Fare questa esposizione
Avrei potuto preparare
Una discussione per riprendere l'espressione
Di Adriano
Fra quelli che c'erano
E tentare invece un'esposizione per quelli che non c'erano
Vista la composizione del pubblico
Penso che
Cercherò di realizzare
Tanto per cambiare un compromesso fra le due cose
Dividerò questa
Esposizione in tre momenti
Il primo
O riguardante
La confezione e la curatela del volume
Il secondo
Il profilo dell'esperienza che ne risulta
Così come il volume la organizzata che restituito ai lettori di origine
E infine
Tenterò qualche riflessione sul saggio introduttivo di Mario tumulti
La
Il primo punto
è il più facile da
Sostenere
Confezione e curatela di questo volume
Rappresento nel frutto di un lavoro straordinario
Esemplare a mio giudizio
Per il nesso che sempre vi si mantiene
Tra
Una passione tra una passione politica perdurante
E
Quella che
Tecnicamente si chiama
La crisi via filologica
Cioè tra
La
Partecipazione al lavoro e la capacità
Permanente di
Controllarlo e di verificarlo fino in fondo Fabio mila
E qui accanto a me
è uno dei due curatori del testo
E credo che
A queste valutazioni iniziali potrei aggiungere anche qualche considerazione e riflessione sul modo come il lavoro che è durato anni
Sia effettivamente realizzato
Trovo che
Le schede
Puntualmente allegate ai testi
Siano spesso più interessanti dei testi stessi o perlomeno abbastanza spesso
Le cronologie
Il sommari delle riviste in discussione
Si vota d'
I quaderni rossi fino
Mi pare e i primi due numeri di contro pieno costituiscono o un complesso di notizie di informazioni di prese di posizione che
Il pubblico giovane presente potrebbe considerare come il punto di partenza per
Delle riflessioni che delle ricerche ulteriormente approfondite
Per quanto mi riguarda io c'ho ritrovato un sacco di cose che non ricordavo e anche
Molte cose che
Non avevo mai saputo
Le testimonianze
Dei protagonisti che chiudono il volume
Arrendono talvolta
Centrali personaggi che a mio giudizio sono stati periferici
E magari rendono periferici personaggi che a mio giudizio sono stati centrali ma questo
è inevitabile
Data la
Evidente e
Giustamente incontrollabile soggettività delle testimonianze stesse che
Ci restituiscono come dirò più ampi meglio più avanti
Un quadro più complesso e più ricco di quello che avrebbe potuto
E se tenendo dicemmo presente un solo punto di visto
Di queste testimonianze potrei dire
Che
Ne risulta
Una galleria di tipi umani
Abbastanza eccezionale
Cui corrisponde
Una
Ricca varietà di approcci culturali e politici
Tutti però almeno nella fase
In questione dentro
Un quadro
Sufficientemente unitario da consentirci di parlare di una
Esperienza in progress ma
Legata ad alcuni fondamenti abbastanza permanenti
Il
La curatela e la confezione insomma secondo me e forse da questo punto di vista
Con la
Competenza per parlarne
Ricostruiscono non capitolo di storia culturale e intellettuale del nostro Paese
Molto rilevante
Certamente più rilevante di quanto la vulgata non abbia
Acconsentito a recepire
E
Ed è importante o che si parta di curatela di confezione
Che nell'operare questa sottolineatura del valore culturale e intellettuale dell'esperienza i curatori sapessero di
Farlo
Erano coscienti di farlo
Si potrebbe dire che quella che
Loro hanno messo il look
è la storia di una eresia dichiarata
Che ha come
Sua caratteristica
Non irrilevante
Terragni tra i suoi caratteri intellettuali e culturali
Che più specificamente si potrebbero approfondire anche quello di essere la prima eresie
Non potendosi considerare tale
Il Trotsky smog
E interista degli anni precedenti
Questa è la prima eresia il Norton domini
Ed è
Forse
L'affermazione nome avventata
Quella che apre la strada
Alle eresie
Dei
Decennio successivo
Dei decenni sushi successivi anni Sessanta e anni settanta
Su questo sfondo segnalo qualche piccola svista
La prima che mi riguarda personalmente e che io ricordo di pensieri
Numero dieci dodici
E mio e non di taluni
La seconda
Più rilevante
Dette queste
In una lettera
Della
Rita Di Leo APPA consiglieri
Del luglio sessantadue
Sì in parola di una serie di protagonisti
Alberto e niente e salvare o
Hanno discusso del volantino di Foa delle organizzazioni del furore contro le stesse di Arquati eccetera eccetera
Mauro taceva
Mario bianca e io giocavamo con Angelo
Ho cercato né di indice dei nomi
La corrispondenza nome e cognome come bisogna fare in questi casi
E ho ritrovato tutti i protagonisti ad eccezione di Angela
Mi pare
Una
Mi pare una distrazione
A cui nelle prossime edizioni
Converrebbe porre rimedio
Posso qui informare il pubblico che Langella illuminata era mia figlia
Dell'età di undici mesi che
Tuttavia nove passando
Grazie Cockpit abbastanza
Passo al secondo punto per esperienza
Naturalmente qui nessuno dei presenti
Può aspettarsi che io e incontri troppo nel merito come del resto farò anche sul perciò punto il saggio introduttivo di
Ma io
E naturalmente nello scegliere
I punti che ammesso non sembra diritti maggior rilievo e più caratterizzanti
Interviene
Come è ovvio il mio modo di personale e di vedere le cose sebbene corretto da un tentativo di
Bilanciamento storico diciamo
I limiti
Corrono logici teorici culturali e politici
Dell'impresa sono segnati con estrema esattezza dall'esordio del testo di Mario
L'opera ISMU italiano degli anni Sessanta sto citando pronti
Comincia con la nascita di quaderni rossi e finisce con la morte di classe operaia punto questa e la tesi
I curatori l'anno adottata sostanzialmente
Sì che
Se ne ricava
Che
L'excursus cronologico dentro cui
Questa esperienza per l'opera ISMU si colloca va dal mille novecento cinquantanove al mille novecento sessantasei
Più esattamente dalla
Diciamo dalla chiusura dell'esperienza
Di mondo operaio settimo settimanale e mensile socialista diretto da Raniero pensieri alla chiusura della rivista classe operaia
Nel testo di meglio
C'è un aggiustamento cronologico di questo excursus nel senso pieno
Mario insiste molto sull'importanza che nella costruzione del discorso del gruppo ebbene in mille novecento cinquantasei
Aggiungerei
Perché questo non l'ho trovato nel libro e neanche nel testo di meglio
Che l'hanno
Precedente in mille novecentocinquantacinque fu oggetto di una particolare discussione in Terna
Al gruppetto romano
La sconfitta di quella che si chiamava l'organizzazione di classe alla FIAT la FIOM la CGIL
Intorno alla quale
Si comincio a ragionare
Sui rapporti tra organizzazione classe tra sindacato e movimento operaio
Ammesso che questo excursus all'indietro non abbia
Un valore generalizzante
Direi che l'esperienza di cui si parla nel libro comincia nel cinquantasei e finisce nel
Sessantasei
Naturalmente
Nel negli apparati e anche nel testo di Mario si parla di altre di altri precedenti
Si parla
Delle tesi sul controllo operaio di
Pensieri libertini si parla dell'inchiesta Carocci alla FIAT si parla della presenza
Nel mondo della ricerca non accademica di quel tempo di Danilo mutandine si parla
Della presenza sul piano teorico e culturale di personalità
Rilevanti come Galvano Della Volpe e Lucio Colletti
Ma insomma
La periodizzazione vuole significare anche
Una forte impronta
Sulla nascita di questa esperienza
Una nuova generazione entra in scena
E
La prima osservazione che conviene fare
E che la nascita di quella prima i risicate si accompagna ad una fortissima caratterizzazione giovanile dell'esperienza medesima
Se
No no trascurato qualche dato anagrafico
Che mi sia sfuggito
Potremmo dire che i più anziani nel mille novecentocinquantasei avevano venticinque anni
E gli altri a seguire
Fino
Agli studenti medi
Massimo Cacciari
Ho alle matricole universitarie come
Claudio Greppi e altri fiorentini
Sulla sostanza teorica e culturale dell'esperienza questo inizio giovanile non
Ovviamente non conta molto né in senso positivo né in senso negativo tuttavia forse in una considerazione storica più complessiva bisognerebbe tenerne conto
All'interno dell'esperienza che
Appunto è ricchissima molto
Per varianti possibili
Io semplificando molto
Individuerei
Tre snodi rilevanti Perex nodi ritorna
La prima il primo quello rappresentato dalle
Forme di contatto di rapporto di confronto
Che portano alla
Creazione dei guasti dei Quaderni Rossi uno mille novecento sessantuno
Qui
Tutti sono d'accordo sarebbe difficile sostenere il contrario che la figura carismatica e unificante
è quella di Raniero pensieri
Su cui
Dice parole
Molto intense
Mario pronti nella sua introduzione
Del resto Raniero
Non era
Molto più anziano
Poiché era nato nel ventuno quindi parliamo e in quella fase di un quarantenne dice
E se
Si dovesse ridurre
All'essenziale il senso di questi TAF fase dell'esperienza
Io rimanderei alla lettura di due saggi dei Quaderni russi che a mio modo di vedere caratterizzano intensamente connotati e prospettive
Dell'esperienza medesima che sono
Sull'uso
Delle macchine nel mio capitalismo di Raniero pensieri e
La
Giustamente
Famosa
La fabbrica e la società di Mario pronti numero uno e due
Del resto
I primi due numeri corrispondono alla fase montante del movimento diciamo così
Quello
Quella
Quella in cui
Il livello di unità tra le diverse esperienze che lo compongono e
Più elevato
Mentre
A partire dal numero pari con discende che
La curatela mette in luce
In maniera molto precisa
Comincia un processo di dialettica interna che porta
Alla dissoluzione o al superamento asseconda delle prospettive di questa fase dell'esperienza
Per definire sinteticamente
I quaderni rovesci io userei questa formula
Si tratta
Di una rivista
Politico sociologica di tipo nuovo
Che va
Continuamente
Al di là delle analisi e delle posizioni del movimento operaio ufficiale
Ma si vive come parte
Del movimento operaio ufficiale
Non a caso il momento della rottura
E del distacco si verifica quando questo
Stare dentro o stare fuori
Il movimento operaio ufficiale viene da una parte del gruppo rimesso in discussione
Naturalmente
Questo passaggio potrebbe essere criticamente confrontato con il passaggio definitivo frodi quello della chiusura
Di classe operaia ma questo forse può essere materia anche stasera della discussione successiva
Il secondo momento e quello rappresentato dal distacco di un gruppo
Dei Quaderni russi e dalla creazione di classe operaia gennaio mille novecento sessantaquattro
Gli elementi che contraddistinguono questo passaggio e differenziano le due posizioni sono molteplici ma a me pare che
La cosa più più significativa sia quella che il sottotitolo di classe operaia
I cast tipicamente
Rappresenta
Classe operaia mensile politico degli operai in lotta
Quindi sì le politico
Quindi c'è un passaggio
Diciamo dalla teoria e dalla conoscenza alla prassi
Il saggio che caratterizza
Questo questo passaggio in maniera assolutamente
Visibile e chiara e i legni né in Inghilterra di Mario tronchi nel numero uno di classe operaia
Io non
Non
Non vorrei
Tacere
Il fatto che
Riprendendo la collezione diciamo di classe operaia quella cartacea perché quella
Diciamo
Elettroniche non non ancora vista ma insomma la stessa riprendendo la collezione cartacea di
Classe operaia
Ciò rimasto colpito
Darla ricca serie dalla ricchissima serie di analisi operaie concrete che vi compaiono
Dunque
Il passaggio dalla teoria
Alla prassi
All'intervento diciamo
Non è
Non è puramente culturale
Milano Torino Padova Porto Marghera Firenze
I testi di e i chimici in maniera privilegiata da un certo momento in poi in relazione alle grandi contempo ora ne
Battaglie di queste due
Straordinarie categorie
Che allora si affiancavano più di quanto
Oggi non avvenga a quella dei metalmeccanici
Costituiscono
Un
Leit motiv fare ricorrente
Della rivisto
E io riterrei sbagliato che
La sua rievocazione si riducesse diciamo a un ragionamento un po'astratto sulle diverse posti posizioni che vi sono sostenute
Intanto cioè
Un
Forte elemento di analisi e di conoscenza
Dentro questo
Diciamo
Sviluppo
Ci sono secondo me in due momenti intermedi
Il
Il primo è quello rappresentato dal fatto che a un certo punto
De il Messaggero contenuto nel sottotitolo
Mensile politico degli operai che nell'ottanta viene
Acceleratore radica Rizzato
Il giornale
Non è più soltanto un organo di riflessione che si offre alla classe in lotta diventa uno strumento di intervento vera e propria
Va
Gruppi di quelli che lo fanno
Scendono direttamente nelle abitazioni di fabbrica
E anche questo
Secondo me è
Un aspetto non dimentica
Il secondo
No
Accidenti Fabio prepotenza dire questo
Un po'
Il secondo
E un secondo momento
E quello che consiste nella
A
E quello che consiste nell'apertura
Del discorso del dibattito su un rapporto farà classe il partito o farà partito e classe
L'ultima annata
Del giornale si occupa insistentemente di questo
E in fondo questo è in qualche modo partecipe del
Ho preso un posto
Del passaggio alla fascia alla fase successiva e cioè perciò punto
Alla decisione della chiusura di classe operaia
Determinata dal fatto
Da varie ragioni anche in questo caso
Ma fondamentalmente
Dal fatto che
Si realizza
Un contrasto interno
Fra chi spinge per continuare le esperienze
E chi pensa
Quando nel giornale si dice e si scrive partito fondamentalmente al partito comunista italiano
Nell'ultimo numero
Che
Tenendo fede alla
Allo spirito come dire ironico e anche avuto ironico con cui il gruppo si era mosso fino all'ora viene classificato
Numero tre
Ultimo
Perché nonno non sussistessero equivoci diciamo sulla
Sulla natura
E in un'altra parte del giornale si invitano i lettori diciamo insistentemente hanno una buona sì
Nel nell'articolo classe partito classe di Mario pronti questa tesi viene portata alle estreme conseguenze e
In una riunione del primavera del sessantasei se non ricordo male
Si decide non del tutto consensualmente
Di
Chiudere l'esperienza e di passare
Ad altro
Ordine del giorno
Su questo sfondo
Che anche in questo caso si mantiene sostanzialmente unitario fino alle ultime battute della discussione
Si muovono
Più che quattro gruppi
Orientamenti diversi
Quattro vettori di forse
Quattro ispirazioni diverso è il
Del
Io penso che si possa dire del medesimo discorso
Sto parlando a questo punto sia dell'esperienza i quaderni rossi sia dell'esperienza di classe operaia
La presenza di questi
Di queste quattro varianti
Rende ragione anche della storia che io in precedenza ho cercato di riassumere ho sintetizzato
I quattro gruppi
Che hanno
Una sufficiente una sopra una fisionomia sufficientemente delineata
Per potere essere definiti tali sono
Primo
Quelli che io definisco
La definizione no sarebbe accettata dagli interessati ma
Per intenderci
Quelli che io definisco i sociologi e gli economisti della contro accademia
Fondamentalmente torinesi ma presenti anche altrove
Con singolari venature religioso e protestanti
Singolare incrinature regionale religiose protestanti che che hanno a che fare anche con le loro scelte politiche e cultura
Per fare dei nomi alcuni dei nomi risedere molto dura De Palma
Saccomanni
Più lontani ma infondo assimilabili secondo me
Michele Salvati e bianca beccarli
E il gruppo che resta
In quaderni rossi
Il secondo gruppo
è quello
Che io definisco dei sociologi della con ricerca e della fabbrica
Cioè di coloro
Che
Riscoprono
La Sociologia
Nel concreto di un'analisi che parte direttamente dalla collaborazione con i gruppi operai
Lombardi e torinesi
Fondamentalmente al quarti Gobbi
Gasparotto
Il terzo gruppo è quello
Costituito
Dai giovani comunisti
Etero dossier rumeni
Molto padroni della teoria ma non altrettanto dell'esperienza
Pronti col da Gelli Decaro Asor Rosa cui poi si aggiungono facendo un gruppo fondamentalmente coi suoi omogeneo Di Leo e Accornero
Infine quarto gruppo
Il Ippati padano veneti
Ex socialisti ed ex
Cattolici
Decisamente più interventisti di tutti gli altri
Disposti anche Anna
Passare più direttamente all'intervento in fabbrica senza
Porsi il problema della Teoria e forse neanche della politica
Antonio Micheli Bianchini Ferrari Bravo Tolin e molti altri
E poi intorno
Cioè una galassia di destini più marcatamente individuali spesso caratterizzati da una ancor più giovane età che si aggregano
Variamente diciamo ai Gruppi I quattro gruppi precedentemente delineati
Io penso che l'associazione e la dissociazione di questi gruppi agisca in modo concreto sulla storia
Della rivista delle riviste che prima richiamavo
Si intende che ognuno di questi gruppi anzi con una di queste individualità ha una sua storia
Andremmo verso la polverizzazione del discorso se qui abolissimo
Seguire tutte tutte ma
Diciamo importante è
Emerge alle presenti
Arrivo al saggio introduttivo di Mario Torosantucci
Naturalmente io ho letto
Di Mario pronti come ho dichiarato recentemente di averlo detto
Deve essere l'unico
Ad averlo detto tutto Dante e tutto Marx potrei aggiungere in questa sede che ho letto anche tutto pronti quindi
La singolarità della mia esperienza
Una si arricchisce ancora di più
Avendo fatto questa operazione
Che diciamo parte dai suoi saggi
La Brioni gli anni
E arriva a quelli di oggi
Mi sentirei di dire che quello di cui parliamo questa sera e
Un saggio
Forte e grandioso
Un grande saggio del grande Tonutti
Questa
Grandiosità
Si esprime
Nello stile innanzitutto
Cosa su cui Mario scrive
Parole estremamente
Persuasive
E
Anche da grande letterato perché una delle componenti dicemmo trovi tiene e la letteratura
Scrive tronchi a questo proposito
Ma quella sensazione di altezza del conflitto fu quanto Bassotto per innescare immuni quella passione Perin Mitch cenno grande stile
E cioè accompagnato poi nel male nel bene in un lavoro di ricerca tanto aperto quanto in qui
O voi ancora più significativamente
La scelta è stata dall'usura quella di parlare in modo alto
A nome di quelli che stanno in basso
Perché questi e sono questi meritano il grande stile
Questa diciamo formulazione
Questa auto analisi stilistiche che soltanto i grandi scrittori si possono permettere
Ha poi tutta un
Tutta una sua sostanza non formale
Perché un'altra delle tesi di Mario
Che
Lui come dire pratica personalmente con grande maestria e che
Il pensiero forte vuole uno stile forte
Potremmo rovesciare la cosa
Dicendo che laddove cioè stile forte e più facile che ci sia pensiero forte come nel caso su
Il saggio è intitolato noi operai visti
A me è venuto in mente dopo avendo detto il saggio due volte
Che
Esso può dare per portare come sottotitolo conveniente
Autobiografia intellettuale
Mi rendo conto
Che
Fra le due cose potrebbe
Manifestarsi una contraddizione
Noi operai visti
Autobiografia intellettuale
Trovo
Però che questa sia una costante
Del pensiero tra un piano con cui bisogna fare i conti
è un tratto caratteristico
Quando
Mario parla di noi
In realtà parla di sì
Ma quando parla di sì parla di noi
Non a caso
Nelle pagine introduttive del saggio ci sono pagine molto belle dedicate
A una cosa che
Il messaggio di ricostruzione
Teorica e politica potrebbero anche sembrare fuori luogo
Sono quelle pagine in cui
Mario spiega che alla base dell'esperienza che avremmo compiuto insieme c'è virgolette un vincolo peculiare di amicizia politica
Vincolo
Peculiare di amicizia politica che
Lo spiega Mario
Credo opportunamente
Un scaturisce
Da
Virgolette una ben specifica e determinata e CONSAP avuta inimicizia sociale
Si è amici non per qualcuno ma contro qualcuno
E
Il
Diciamo il saggio
Ci mette di fronte a un'esposizione in cui per l'appunto attraverso
L'esperienza di questa
Amicizia politica diciamo conflittuale e antagonistica
Il se
è continuamente collegato con i numeri e i minori non può fare a meno del sei
Io penso che
Siccome
Non
L'abbiamo fatto mai potremmo cogliere l'occasione per esprimere questa sera la nostra gratitudine a Mariotto Ruffini
Per averci tenuti insieme
Nel corso di questo lungo percorso invece di lasciarci a terra
Azionando il suo potente di reattori
Nel discorso di meglio c'è un'infinità di cose e quindi
Diciamo suggerisco a chi non l'abbia fatta con cura di leggercelo con attenzione e con passione
Ma
Seguendo
Nulla diciamo la la procedura finora adottata dirò quali sembrano a me i punti che meglio lo caratterizzano e esso e che risultano anche più utili
Ai giovani lettori di questo
Di questo libro
E di questa esperienza
Il primo punto e quello che
Potremmo definire la ricostruzione del percorso dell'opera dice
Da
La fabbrica e la società
La fabbrica e la politica
La forza lavoro
Che è attiva di persi
E non potrebbe fare altrimenti il meccanismo capitalistico
Attraverso la lotta diventa classe operaia
Il problema dei rapporti di forza in fabbrica diviene il problema della politica operaia
La politica operaia richiede per essere gestite governata e portata verso
La vittoria esige il partito in fabbrica
E per estendersi e genera di zero sì sul piano sociale esige il partito
Qui il discorso URSS sempre condivisibile diventa secondo me più problematico
Da questo dal punto di vista l'open realismo come viene
Tara guardato nel libro
Visto oggi alla luce dell'esperienza storica come compiuta
Potrebbe essere definito una esperienza politica fallite ma
Una rivoluzione culturale riuscita
A questo punto
Che cos'è dunque opera leghismo
Abbiamo visto un'esperienza intellettuale di formazione
Per anni di noviziato e anni di pellegrinaggio un episodio di storia del movimento operaio tra forme di lotta e soluzioni di organizzazione
Un'iniziativa di rottura della tradizione marxista ortodossa italiana e non solo riguardo al rapporto però operaie capitare e non solo
Insomma
Una rivoluzione culturale seria in occidente
Al tempo stesso e credo che questo
Sia un punto che
Diciamo una linea che corre attraverso tutto il messaggio l'opera ISMU
Come
Lo presenta Mario e come noi lo abbiamo vissuto e un'esperienza di minoranza non
Minoritaria
è un'esperienza di gruppo non gruppo Scola gruppuscolo rare
E cioè un'esperienza che non tre dalla sua minoritaria la tentazione di fuggire in avanti verso
Il gruppi sporco
Secondo punto
A me pare che si debba ricordare
Che
La classe operaia di cui parla Trombetti nei suoi saggi coerenti
Ma anche in questo saggio di ricostruzione storica
E la classe operaia dell'operaio Massa
Anche
Con definizione forse meno appropriata dell'operaio collettivo
Ovvero nella sua ricostruzione naturalmente
Qui i saggi di operai e capitale
Sovvengono ancora di più alla definizione di questo aspetto della questione ovvero il punto più alto raggiunto dall'organizzazione capitalistica del lavoro
Taylor Ford Istica nel punto più alto del suo sviluppo
Ne discendono le parole d'ordine
Più tipiche di queste esperienza uno su ognuna delle quali
Certo ci si potrebbe soffermare a lungo
Il concetto di centralità operaia
Il concetto e la pratica del salario potere
E infine
Ma
Last but not least la lotta contro il lavoro
La lotta contro il lavoro
Il nesso
Che Mario stabilisce
Farà scoperte teoriche ed esperienze di analisi concrete
Potremmo dire che nella storia
Della rivista classe operaia e delle sue iniziative concrete e neanche è stato il punto che ha tenuto insieme
Alcune di quelle varietà di gruppo alle quali
Facevo
A un certo punto riferimento
Per esempio i comunisti teorici romena mi
E i sociologi della con ricerca e della fabbrica
Strana associazione che però
Ha funzionato credo benissimo
Su questo terreno Mario aggiungere un una cosa molto importante
Ed è quella che sottolinea il rapporto
Farà la storia politica operaia questa storia politica operativa e la storia politica in generale De novecento
Il fallimento della prima
Storia politica operaia si intreccia e per eludere al fallimento della seconda
La politica al tramonto interviene interverrebbe in una ricostruzione più
Più organica del pensiero tronchi hanno interverrebbe a questo punto
Ovvero per usare
Una citazione appunto della politica al tramonto ovvero virgolette
Sconfitto il movimento operaio riprende il suo corso eterno la storia delle classi subalterna
Terzo punto
Che
Dirò brevissimo perché
è di per sé un
Tema di ricerca assolutamente originale importantissimo
Il rapporto tra bensì o il rapporto
Singolare
Ma è che molti di noi hanno praticato il che significa che evidentemente
L'intuizione tremontiana non era isolata
Il rapporto tra
Pensiero operaio e pensiero negativo grande borghese
Inni c'è hanno grande stile
è ben più che un'operazione formale e
Anche in questo caso l'adozione di un preciso punto di lista
Mi richiamo in modo particolare le pagine straordinaria sul show di erba iter Jünger
Sono pagine di grande
Critica culturale
E
Il rapporto
Pensiero operaio
Grande pensiero critico negativo borghese
Si verifica
Lo dice Mario con grande
Precisione
Se quello che devi sapere lo ha saputo prima di dei il tuo stesso nemico non c'è problema
Lo utilizzi ai tuoi figli
Noi siamo stati costretti a riprendere tutta intera la storia del rally del realismo politico dall'alto conservatore e poi una definizione mi sembra
Straordinaria perché esser stata
Abbandonata dall'alto derogare movimento operaio soprattutto occidentale
In base
Al suo
Un posto rido progressismo
Molto altro ci sarebbe da dire ma
Voglio dire in conclusione anzi con me vorrei conclusione due punti in cui io non mi ritrovo
E in cui io penso
Allargando anche qui il senso del
Del ricordo personale a quello dell'intera esperienza
Che sarebbe difficile ritrovarvi il senso dell'opera ISMU
Degli anni Sessanta
Ieri oggi
E in questo caso e anche in questo caso il noi diventa e io oppure lì io diventa nulli rovesciando un po'le parti
Il primo di questi due punti sta all'inizio del discorso di Mario
E il secondo singolarmente alla fine
E chissà che fra l'uno nell'altro non ci sia una segreta ma corpus relazione
Il primo punto e il rapporto
Fra opera ISMU e comunismo
Molto forte sul piano personale
Come del resto Toro ultimi
A mente
Nemmeno il primo operai ISMU quaderni rossi e classe operaia e beh questo segno dominante né come maggioritario
Opera ISMU il comunismo e semmai un mio personale problema
Il personale ritorna anche altrove
Con maggiore e più distacco che niente drastici
In un punto in cui Mario scrive l'unica frase
Del testo che io non avrei voluto leggere
Dice Mario a proposito dell'esperienza
Di classe operaia
Allora ero in libera uscita
Ma la coscrizione la coscrizione obbligatoria autonomamente scelte era l'appartenenza di partito
Questa c'è stata prima delle esperienze operaio dista e c'è stata dopo fin quando esistito il partito
Lo dice con un'insistenza che io non li ho mai avvertito prima
E che io ho vissuto in maniera molto diversa
Presume Ray che l'abbiamo vissuto in maniera diversa
Molti
Che hanno fatto la medesima esperienza
Per me ad esempio la libera uscita dopo cinquantasei e durata per sempre
E non ho mai considerato la mia appartenenza a partiti di ogni genere compreso il Piccini
Se non come la concessione fatta all'obbligo etico politico di fare comunque politiche nelle condizioni migliori date di quel momento
Aggiungo che in un esercito
Per quanto piccolo per quanto minuscolo
è opportuno che ci siano
Fitch Charlie che danno gli ordini i soldati che chiesi comma
Questo assolutamente giusto e corretto
E forse a questo si deve
Se
Io che vi sto facendo questo discorso o forse fatto l'esperienza più lunga e più impegnate all'interno del partito rispetto
Alla generalità dei componenti di questo gruppo
Pretenderebbero che il soldato che ubbidisce agli ordini Messia anche pienamente soddisfatto e convinto spettro
Naturalmente dietro la questione del PC perché
Dicemmo
Non è che
Si possa pensare che Mario riduca la cosa in questi termini dietro la questione del PG c'è la questione enormemente più grande del comunismo e del libertà
Comunista
Questione qui da rinviare ma forse
Come dire un giorno da affrontare
Anche in questo caso io nono mai sentimento come un rapporto necessario
Le due cose come in un rapporto necessario le due cose
Mi sembrava che
Il compito politico da assolvere fosse più programmatico e meno
Interiormente coinvolgere
L'altro punto che alla fine ma questo Mario lo sa lo dico solo per quelli che non lo scemo
E l'approdo teorico
Conoscitivo
Culturale degli cinquantennale percorso
Che Mario
In numerosi punti del testo Riquelme ma io
Loro faccio una sola citazione
Dice a un certo punto parlando della fase finale dell'esperienza di classe operaia Maldini nel percorso c'è anche il passaggio da una critica degli dell'ideologia
Puramente pratico distruttive alla ricostituzione di categorie politiche in quanto concetti biologici secolarizzata
Bisogna faticare con il concetto per arrivare a comprendere con me dal
Dell'inizio dell'opera ISMU si arriva alle cose ultime o penultime della teologia politica
Io questo faticoso
Percorso
Non riesco a farlo
E
Siccome il postmoderno
Da questo punto di vista così
Confuso e disturbante mi fermerei a quello primo Berno Machiavelli diano che dice che la politica e l'analisi
E la gestione della realtà effettuale e basta
Per concludere
Due considerazioni di carattere psico antropologico
Per loro
Varietà di esperienze grande ricchezza
Lo dico con una persuasione totale
Validità
Attuale non inattuale
Del discorso politico operaio e di classe
Su questo naturalmente il discorso si potrebbe riaprire
A lungo
Ma io faccio queste con
Questa considerazione che considero per molti versi e per molti di noi
Conclusiva
Chi c'è stato
Anzi più esattamente chi c'è stato veramente
Al di là e al di sopra delle storie successive delle differenziazioni per le polemiche degli errori
Riconosce in quell'esperienza
All'unanimità
L'esperienza migliore che abbia fatto e vissuto
In vita sua
Se non fosse servita ad altro
è servita a questo
Allora dopo questa
Impegnata impegnativa relazione io avverto io
Cominciare la discussione mi piacerebbe se siamo d'accordo anche intrecciare un po'questa riflessione ricostruzione che ha fatto Alberto
Con
Alcune esperienze alcune pratiche che si stanno facendo adesso da parte di
Alcuni giovani studiosi ricercatori e certi
Quindi mi piacerebbe magari chiedere a se vuole intervenire a Biagio Quattrocchi
In modo che ci racconta un po'l'esperienza che con altri giovani sta facendo giovani ricercatori alla CRS attorno a un progetto proprio di ricerca prego abbia
Quello funzionale
No
No
Non
Intanto buonasera
Come dicevamo prima
L'obiettivo di questo brevissimo intervento è innanzitutto quello di raccontare la nostra esperienza di ricerca di laboratorio collettivo nato oramai due anni fa al CRS
Però in realtà prima di descrivere
Prima di descrivere
Le tappe di questo percorso di ricerca le volevamo
Cominciare a fare sul tema di questa iniziativa
Quindi attualità e mi
Inattualità dell'opera il sonno e facciamo questo perché attraverso questa descrizione noi volevamo in qualche modo definire in che modo e in che misura siamo riusciti ARRA appropriarci noi
Generazione diciamo del ventunesimo secolo della questione appunto del cioè del del della cultura dell'operaio istmo
E dell'ITEA e di quelli ben idea il intervento politico cominciamo a dire una cosa
Ora noi
Ci appropriamo dell'opera intimo a cominciare dalla sua crisi
L'opera istmo come lo dice benissimo Mario nell'introduzione del suo libero come esperienza teorico politica ha una natura assolutamente contingente
Scritta in quel circolo economico iscritta in quel ciclo di lotta quindi sul piano diciamo del recupero cioè sul piano di quella esperienza l'opera istmo è di fatto nato e finito dentro quel ciclo storico
A noi
Interessa in questa fase attuale porre l'attenzione al contrario su quello che è il ribaltamento
Dei rapporti di forza della società come elemento diciamo distintivo profondo rispetto alla fase dell'oggi e a quelle in cui ha potuto vivere l'esperienza dell'opera Isola dei danni negli anni Sessanta
Ad questo punto quindi vogliamo sempre più definire cosa è stato per noi questo avvicinamento allora all'opera all'interno
E ci teniamo a dirlo perché questo rappresenta probabilmente è un punto
Di genuina Percolla ridato a Lubiana così
Così ci sembra diciamo di interpretarlo e quindi noi ci riappropriamo dell'operaio istmo e non possiamo farlo solo a cominciare
Esclusivamente dai motivi del suo successo negli anni appunto sessanta e settanta negli anni in cui la classe operaia citava in quella specifica forma e costruiva il proprio conflitto
Sarebbe un errore
Politico e teorico per noi oggi
Riappropriarci dell'opera ISMU per noi significare appropriarci dello tra istmo a cominciare dalla sua sconfitta
E poi sconfitta ovviamente abbiamo a che fare
Con le trasformazioni che si sono avvenuta sul piano oggettivo dei processi produttivi
Il paradigma di accumulazione dal capitale come conseguenza stessa della conflitto
Ma
La sconfitta e dovuta anche ai limiti di soggettività politica all'espressione
Di soggettività politica che stava dentro quell'esperienza dell'opera il listino
In questo senso noi
Ci riferiamo ad un'espressione che abbiamo considerato come illuminante
E mi riferisco all'espressione emerge in maniera forte nell'introduzione binario il dentro
Contro
Qui abbiamo a che fare con il tema dell'organizzazione e con il tema dell'organizzazione dei conflitti e in maniera specifica con il tema dell'organizzazione dei conflitti I tempi della classe operaia
Ma
Perché noi ci poniamo oggi però questa questa questione perché per noi è stato dirimente porci la questo questa questione in questi termini perché se
Se
Intendiamo
Rianalizzare come è andato ridefinendo ASI il paradigma di accumula lo metto più lontano
Perché
Se l'obiettivo è quello di
Andare ad analizzare come si è ridefinito il paradigma di accumulazione capitalistico
A cominciare dalla relazione tra il processo di finanziarizzazione e l'economia e l'economia reale come è andato cambia linea
Il lavoro eccome
E
Eccome il ruolo diciamo del cognitivo ha sempre via via assunto una funzione centrali in questa rete in azione dobbiamo avviene necessariamente a che fare
Con interpretazione politica della genesi della delle capovolgimento dei rapporti di forza e quindi
Io credo che
Nella
Questo funzionamento
Con qualcuno
E questo probabilmente
è un passaggio che
E quindi lì per interpretare questo dicevo e necessario dotarsi di un pensiero politico capace di rendere di analizzare di interpretare la genesi del capovolgimento di rapporti
Di rapporti di di forza faccio anch'io brevemente li tappe
Di quelle che è stata diciamo la natura di quell'esperienza bere loro lo descrivevano insomma così e Mario lo descrive così nella sua
Introduzione
Il conflitto operaio spinge il capitale e lo spinge
Il non in una direzione voluta dal conflitto stesso quindi lo sviluppo del capitale segue questo questo con questo conflitto
E mando ma nel fare questo però
Il capitale nella sua
Forza riorganizza Trichet diventa classe
Perché dico questa cosa perché
Noi abbia abbiamo avuto sempre di più l'impressione che
è andata verificandosi nella realtà e quindi nella sconfitta di quella esperienza storica il lato oscuro dell'espressione
Illuminante di Mario la classe prima del capitale
è andato verificandosi quel presagio oscuro
L'opposto della classe prima del capitale il risultato opposto come segno di quella stessa sconfitta come segno appunto della capovolgimento dei rapporti di forza nella società
E quindi questo punto
Il verificarsi di questo lato oscuro
Ci inchioda ad una questione
La debolezza organizzativa di quella esperienza l'incapacità e l'impossibilità
Di di poter
In qualche modo praticare quella strada che era stata già definita dagli operai visti come il dentro il conto il capitale si vi organizzava in virtù dei conflitti che lo spingevano in una determinata
Direzione acquistava una omogeneità
Nuova nel mentre facevo a questo il la classe operaia appunto rimaneva bloccata h a quel livello di organizzazione e non riusciva a di organizzarsi
Tenendo conto del nuovo livello ed è la nuova sfida che il capitale del capitale panico
Bene
Il punto
E che nel capovolgimento di questo di rapporti di classe che si sono
Determinati dentro questa sconfitta si consumò quello che noi definiamo
Il trasferimento al capitale degli stessi strumenti di lotta che erano stati utilizzati dalla classe operaia lotta organizzazione produzione di massa perciò posizioni di idee Massa gli elementi che avevano contraddistinto la natura alle leggi di sviluppo di quella classe ciò Perahia ci sono
Capovolte e si sono
In qualche modo trasformate nel suo oppresso sono state assunte dallo professore
Dall'oppressore e per questa via che il capitale divenne classe e la classe operaia divenne lavoro o lavori
Se vogliamo stare appunto alle trasformazioni c'è contingenti ma
A cosa ci serve però oggi ripercorrere questo percorso a noi di questa generazione nuovi lavoratori precari
Del tempo del tempo presente
Perché nei pensiamo che sia fondamentale avere a che fare con quei con nella declinazione negativa di quella espressione perché non siamo solo ed esclusivamente contro
Alla questione dell'uso capitalistico delle lotte e come continuamente il capitale si impossessa delle espressioni delle lotte che vengono da chi si Ribolla contro di lui qui il tema e sulla sproporzione dei rapporti di forza
C'è un elemento di scala differente rispetto
Alla sola accezione deluso capitalistico delle lotte
Che va assolutamente indagato
E perché indagare questo elemento di scala tener conto di questo elemento di scala e tener conto quindi
Di come avviene di come a è avvenuto questo processo significa tener conto di come si è determinato quello che può essere definito l'apparato immunitario del capitale
Quel processo che non consente oggi a lei agli studi hai la
Alle ai soggetti subalterni
Una forma di organizzazione all'altezza appunto delle
Trasformazioni
Allacciare all'altezza delle sfide in atto
Il punto è però
Che dentro diciamo questo capovolgimento dei rapporti di forza e dentro
La la crisi diciamo di quella
Esperienza
Quello
Che noi mettiamo a tema come elemento su cui sostanzialmente
Bari definita diciamo
Al
Va
Ridefinito quell'esperienza per poter
Riportare al presente questa chiusi riguarda le assunzioni di metodo
Dell'operaio fumo
Il punto quella funzione di metodo dell'opera gli stimo parzialità legata ha una sua oggetto temi e in emergeva su praticamente in quella determinata
Temperie storica era l'operaio massa quella specifica idea della parzialità quella parzialità
Capace appunto di di fare il proprio interesse soli in questo modo metteva in crisi il rapporto
Cioè di capitale quella specifica enunciazione della parzialità probabilmente oggi e entrata definitivamente in crisi
Oggi noi recuperiamo l'opera istmo grazie appunto alla sua sconfitta possiamo recuperarlo dal punto di vista teorico
Ma solo grazie quel recupero però dico abbiamo la necessità oggi di ridefinire il senso di quella
Parzialità
La nostra impressione e che nella trasformazione dei processi produttivi per come
Si sono dati non emerge una parzialità un soggetto specifico anche per la sua
Che per la sua caratteristica e per la sua collocazione specifica nel processo di accumulazione del capitale possa esprimere direttamente quel senza di Potenza esprimeva la classe operaia
Quindi parzialità per noi diviene oggi esercizio di costruzione della parzialità la parzialità non si dà
Autonoma autonomamente ma diventa diverse una ricerca politica
Dei conflitti ricerca politica dei conflitti
Su cui però abbiamo provato hai e a questo punto faccio un passaggio brevissimo
Sull'esperienza che ho concreta di ricerca a mettere appunto delle questioni attenti noi in questo inc in quest'anno soprattutto abbiamo cominciato un lavoro d'inchiesta
Alla FIAT di Pomigliano a Pomigliano d'Arco conoscerete tutti una fabbrica diciamo storica della FIAT e il motivo per il quale noi abbiamo deciso di fare quest'inchiesta sostanzialmente in una che
In in una di quelle che potrebbe ancora essere definite come la grande fabbrica
Sta in due
Elementi in in particolare intanto noi abbiamo cominciato questo lavoro di d'inchiesta
Proveniva nei giorni in cui la crisi produceva degli effetti devastanti sul settore dell'altro
E gli effetti devastanti non erano solo nella direzione di ridurlo sostanzialmente la domanda dell'altro ma di produrre un processo di riorganizzazione di nuova concentrazione del capitale dell'auto assolutamente inedito
E dentro quel processo di riorganizzazione a Pomigliano in particolare
Si dava una lotta assolutamente
Inedita anche quella una una lotta agli ne dirà perché
Nel mentre la crisi sostanzialmente
Produceva gli effetti negativi dal punto di vista no che conosciamo che possiamo in in macinare in quei in quella stessa fase e
In qualche modo la FIAT preparava un processo di riorganizzazione rilevante
Della produzione
Sono sostanzialmente gli anni diciamo dalla due mila sette ad oggi gli anni in cui nella FIAT di Pomigliano viene introdotto il sistema produttivo della Bucci n
Un sistema produttivo mutuato dall'esperienza del toyotismo quindi ne stiamo parlando di una fabbrica in cui
Il lavoro si trasforma in maniera assolutamente rilevante perché non abbiamo più a che fare con la forza lavoro che fa un'attività classica mente manuale
La componente immateriale cognitiva di quel lavoro e si mischia e in maniera assolutamente interconnessa con le funzioni che prima questi lavoratori
Svolgevano dentro questa fabbrica ci troviamo quindi di fronte a delle figure del lavoro assolutamente nuove
Ma ci troviamo anche di fronte a una fabbrica
Mutata anche nelle fu assetto spaziale non parliamo solo della fabbrica integre verticale diciamo della FIAT ma parliamo delle relazioni che si determina tra quella fabbrica vedersi a Rizzato
E in particolare i centri di ricerca privati in questo caso della FIAT come Lella fisse che a loro volta hanno delle relazioni strette con l'Università con la facoltà di ingegneria ci troviamo quindi di fronte a un nuovo
In modo di produrre
Che sostanzialmente ci consente di vedere
Grazie a quell'inchiesta agli elementi specifici di quello
Del del nuovo paradigma di accumulazione né intende neoliberista quindi l'elemento del processo della finanziarizzazione l'elemento della scomposizione produttiva
L'introduzione della degli aspetti di tipo diciamo insomma della della della ricerca e la relazione tra la ricerca il processo produttivo e gli aspetti
Immateriali di quel lavoro
Il punto che proprio
Attraverso questa questa inchiesta
Analizzando quindi
Le ragioni di quel conflitto e a e analizzando tra l'altro anche
Quelli che sono stati i limiti e l'incapacità di quel conflitto
Attraverso al al loro attraverso quindi
Questa relazione dirette con questo oggetti e andato emergendo sempre di più la necessità
Di una riconfigurazione di una riconsiderazione della parzialità erano questi stessi lavoratori che in più di una occasione ci hanno fatto
Capire che per determinare e per portare e per fare in modo diciamo che il capitale possa subire dei colpi significa ed è necessario di costruire delle relazioni in quel caso specifico per esempio tra i lavoratori
In più intellettualità di che lavora Norcia Lella fissa
Tra gli stessi studenti delle Facoltà di Ingegneria che lavorano su percorsi di ricerca che hanno qualche rilevanza per la FIAT di Pomigliano con gli altri operai che lavorano dentro quelle fabbriche terziari entrate
Quindi il tema appunto della parzialità re declinata sul senso delle alleanze
Sembra in emergere da questa inchiesta come un elemento diciamo
Fondamentale come un elemento ricco di dare
Una serie di indicazioni di natura organizzativa fondamentali all'altezza quindi
Dei di un intervento che abbia a che fare con un contesto ciò appunto di sproporzione e di capovolgimento di rapporti di forza a cui a cui mi riferivo prima
Quindi
Noi in questa ricerca
Se
Sostanzialmente quello che ci piacerebbe che ci piace sottolineare
E
Che
Il punto è re declinare il metodo supera lista Elide Pinar lo probabilmente a cominciare da una ridefinizione della relazione tra nuova parzialità in connessione Colle con l'alleanza e
A cominciare
Da porre il tema cosa significa oggi organizzazioni di conflitti
Sociali nella realtà e quali tipi di relazioni questi devono dire con la sera politica queste sono
Le tracce su cui facciamo lavorando e su cui continueremo a lavorare grazie
Grazie al viaggio
Darei la parola Gigi Ruggiero
Grazie dell'invito
Non mi concentrerò specificamente sul periodo l'opera ISMU o ma cercherò di dire qualcosa sulla sua genealogia
Almeno su una parte della sua geologia e soprattutto sull'attualità sulla sua inattualità in senso bocciano
Rispetto la genealogia
Vorrei ripartire da un
Testo scritto nell'immediato
Dopoguerra in quanto noto Galvano Della Volpe la libertà comunista
Già
Citato da Alberto Asor Rosa nella sua splendida introduzione
Al centro viene
Sostiene
Della Volpe il contatto contrasto di libertà e comunismo non di liberalismo il socialismo contate contrasto diretto tra problema della libertà e prospettiva del comunismo
L'obiettivo polemico di della Volpe da subito chiaro nella conciliazione tra liberalismo e socialismo tra i quali Anza di opportunità e libera iniziativa che vedeva
Accomunati
Franklin Delano Roosevelt e l'arcivescovo di Canterbury i laburisti inglesi e i socialdemocratici tedeschi fino arrivare alla svolta di Bacco del Berger del cinquantanove
Per smontare
Il connubio del liberalsocialismo e afferrare il contatto contrasto quel contatto contrasto di libertà il comunismo
Bisognava allora ripartire
Da Max
Per comprendere
Quell'individuo sociale che si profila come soggetto che ad un tempo estremamente individuo ed estremamente sociale contro l'occhio è contro la tradizione del marxismo ortodosso
Ovvero è la sintesi è la composizione di singolarità
E comunanza cui si situa il nodo della libertà comunista il nodo gordiano la libertà comunista qui si sito evidentemente credo una parte importante della genealogia del
Dell'opera ISMU
La ricerca di un
Libertà materialista e antiliberale come Della Volpe ribadirà in una nota polemica del cinquantaquattro contro Bobbio
Lì si trattava di rompere
Via rotto della volpe prima e l'opera ISMU poi
Rompere con la supposta continuità tra
è che le Marx rompere con l'interesse generale col universalismo dei diritti
Rompere
Con la tradizione non tanto e non solo positivista del marxismo italiano ma innanzitutto con il la tradizione idealista del marxismo italiano
Rompere anche
Politicamente con quella
Lunga badi Godesberg
Che tutto sommato
La sinistra italiana è anche il PC hanno cominciato con l'abbandono delle fabbriche
Con la lunga marcia dalla classe al popolo e che culminata con la
Resa alle retoriche mio liberali
Cominciata potremmo dire riprendendo ancora il titolo nell'opera di della Volpe con l'esaltazione dell'eguaglianza socialista e del diritto è uguale contro la libertà comunista
E terminata con la scelta della libertà liberale contro il comunismo
E qui è iniziato l'opera istmo
In un nuovo confronto del
Pensiero con le cose
Per portare immediatamente Marx davanti ai cancelli di Mirafiori e di Porto Marghera e questa tutto sommato e quella ricerca quella con ricerca
Di cui Biagio ci ha ricordato oggi la possibile attualità e attualizzazione
Era quello ho riletto dall'operaio esimo
Un Marx della parzialità operaia
E dell'unilateralità
Del punto di vista
Un Marx
Corretto dall'ENI in
Un Marx leninista
Un Marx Marx hanno cioè materialista control Marx idealista dei marxisti
Un maxi immanente alla composizione di classe
Contro il Marx della su dell'utopia socialista
E qui si sarebbe formato
Quello stile quel metodo dell'opera ISMU composto
Diceva prima
Alberto Asor Rosa da una galleria di tipi umani eccezionali e credo che proprio in questo stile in questo metodo stia l'attualità dell'opera ISMU
Le categorie
Vanno sicuramente
Rielaborate riviste forse in parte anche abbandonate ed è giusto sottolineare come
L'opera ismi in quanto esperienza storica in mischia inizi
E finisca
Però credo che l'attualità con la sua appunto ogni Ciani inattualità stia esattamente in quello stile
Uno stile che non può però si badi bene essere conservato perché l'opera ISMU credo che sia innanzitutto una cultura politica del conflitto e una cultura politica della rottura
è uno stile che bisogna
Ma guadagnato
Diceva prima
Asor Rosa che l'opera io sono
è stata forse innanzitutto una una prima storia di un'eresia dichiarata
Forse è stato anche qualcosa di più
Nel senso che io credo che l'ho preso così innanzitutto Stato
Un movimento di pensiero che ha avuto la capacità dei quarant'anni cinquant'anni successivi di non diventare mai scuola cioè di non diventare mai come è successo a molte eresie
Produzione di nuova
Ortodossia
L'opera il nuovo
è stato quello Stilo o penalista
Credo che possa continuare ad essere
Una macchina da guerra che sa fare proprie
Altra eredità appropriarsi
Di altri movimenti di pensiero citati nella bellissima introduzione di Mario al volume ne cito solo uno il portato del femminismo rispetto alla questione della libertà
Però credo che bisogna anche intendersi su cosa si
Pensa a come rottura
La rottura che l'opera ISMU e abbandonato non è stata mai
Abbandono di un campo occupato dal nemico
La rottura dello perenne è sempre stata rottura
Diciamo così
Costituente
è stato
Un Machiavelli hanno ritorna i principi che ha liberato Marx e Lenin dal marxismo alla scuola di pensiero marxista Elia immersi nel corpo vivo della lotta di classe
Oggi
Quello che vediamo
E da un lato
L'ipertrofia di una memoria fossilizzare TAR
Dall'altro una rimozione
Ma non credo che ci sia differenza credo che siano una
La condizione di possibilità dell'altra
La nostalgia per il passato e Lidia del venire dal nulla si rafforzano a vicenda soprattutto vanno nella stessa direzione
L'accettazione dello status quo che combina pensiero della sconfitta e pratica del termico
Ora io credo
Lo dico in termini un po'o provocatori che proprio a partire dallo stile operai sta a noi possiamo
Pensare
La crisi della sinistra come una grande opportunità
Non una sinistra o l'altra ma diciamo così la sinistra sale sopra
La sua cultura politica nella sua tradizione
La sinistra dell'interesse generale contro l'unilateralità del punto di vista
Sinistra
Della democrazia contro il comunismo
La sinistra di Keynes scelto che in su contro l'ENI
Come se e forse è bene dirlo anche dal punto di vista storiografico
Che in sé non fosse stata una grande risposta capitalistica all'ENI come se fosse potuto esistere un Welfare State senza la rottura bolscevica del diciassette e queste forze sono cose che bisogna iniziare a dirle
E allora io credo
Che forse la distinzione non è tanto tra
Sinistra radicale non radicale ma forse tra sinistra era di carità ed è a partire da quella radicalità
Che dobbiamo
Pensare la rottura
Laddove però anche in questo caso quando
Si dice rottura bisogna dire innanzitutto appropriazione o meglio direi reinvenzione anche di una tradizione era questo e della tradizione una questione che assolutamente
Importante
Una tradizione che non è
Dal basso
Tradizione che
Fa parte di uno stile alto come veniva
Ricordato
Perché la lotta di classe non è mai lotta dal basso contro l'alto ma è sempre lotta di una forza contro un'altra forza
E allora credo
Che nella reinvenzione di questa tradizione a partire di una da uno rottura che credo sia una mossa originaria
Dell'opera ISMU
Si aprono dell'attualità
Due campi di assoluta importanza da una parte lo accennavo prima un campo di ricerca storiografico
Che andrebbe davvero
Fatto
Un campo di ricerca storiografico che ci pensa ci consente di pensare la questione dell'eredità o della
Tradizione come
Il
Balzo di tigre di Benjamin perché sempre là forza collettiva del presente
Che può riscattare il passato ceppo vendicarlo può re inventarlo
Dall'altra
Bisogna continuare ripensare quello strumento nell'inchiesta della con ricerca che fa parte di quello stile del di quel metodo opera Istat che veniva ricordato che l'intervento che mi ha
Preceduto
Ne sanno ripensarlo
Dentro la nuova composizione di classe dentro nuove coordinate spazio temporali
Nella casse del capitale
Ma il passaggio dall'inchiesta la con ricerca non è un passaggio di metodo sociologico è un passaggio di sostanza politica
è il passaggio dalla descrizione all'organizzazione di una minaccia
Oggi credo che la con ricerca debba anche sapersi fare immediatamente
Costruzione di nuovi istituzionalità
Debba farsi immediatamente terreno di organizzazione politica sta qua
Il passaggio
E nuove istituzioni età
Significa anche profondità storica che capacità di fare storia a partire da una forza di parte nel presente
E l'inchiesta devi evidentemente con quello stile con quello sguardo opera istanza per
Interrogare la crisi
Una critica assume evidentemente dei tratti peculiari una crisi che ancora una volta dobbiamo SAR le saper leggere a partire
Dalla classe e non
Dal capitale
Una crisi
Che ci rimanda un capitale che vive della continua separazione tra un Comune della composizione tecnica
è un Comune della composizione politica
E la crisi e qua concludo ci rimanda a due rischi speculari
Entrambi da evitare
Da una parte
C'è il rischio
Dell'autoreferenzialità nella crisi
Della chiusura appunto all'interno di piccole nicchie
Scuole
Ortodossie
E quest'ultima rischi evidentemente di confinare lo spazio della critica
E del conflitto nei recinti dalle molte da liberal democrazia
Dall'altro la crisi ci rimanda a rischi di un pensiero dell'impotenza
E allora credo che di fronte
A chi da
Da molto tempo del Prekaj che correttamente la passività delle nuove figure del lavoro annichilite a San Lentate da quello che con secondo me infelice espressione negli anni Novanta i teorici di le Monde pro matite chiamarono il pensiero unico
Torna alla mente ciò che Marx
Del nove dicembre del cinquantuno scriveva a enti esche si lamentava del comportamento stupide infantile del popolo parigino che non sia Rappo opposto il colpo di stato di Luigi buona parte
Il proletariato ha risparmiato le sue forze
Diceva e scriveva Marx evitando di impegnarsi in un'insurrezione che avrebbe dato nuova linfa la borghesia re conciliando la con l'esercito e per gli operai avrebbe significato una seconda disfatta
Di giugno allora io credo che tutto sommato la mossa originaria e costituente dell'opera ISMU stia proprio sia stata proprio quella della capacità di reinterpretare questo geniale passaggio maxi hanno
Di leggere la passività non come integrazione Marco ma come rifiuto
Di leggere la continua reversibilità nella condizione di possibilità pelli si apriva e credo che sia con questo stile con questo sguardo
Che l'opera ISMA saputo scommettere sulla forza operaia
Emergente ha saputo individuare il passaggio dalla forza lavoro la classe operaia ha saputo applicare quel rovesciamento del punto di vista rispetto allo sviluppo capitalistico e credo che sia con questo nuovo sguardo che noi dobbiamo sapere
Senza
La sciocca euforia del dell'autoreferenzialità e la pericolosa depressione del pensiero dell'impotenza
Dobbiamo sapere interrogare
La nuova composizione di classe
Nella direzione
Di una nuova e sconosciuta libertà comunista e quale ritorna quel nodo forse rimane intatto
Una libertà materialista e non liberale una libertà di parte perché
Comune
Una libertà che significare invenzione dell'eguaglianza e bella libertà
Ed è quello che
Ancora e in modo nuovo possiamo definire comunismo è lasciatemelo dire credo un comunismo operai sta
Bene darei adesso la parola Francesco Caparelli
O un'informazione prima il saggio che citava anche Alberto nell'introduzione che appunto introduttivo allora
Al volume proprio da questa sera è possibile voi acquistarlo separatamente perché dedizione derive Approdi ne ha fatto voi una un testo nuovo ed è qua
Io mi scuso perché non ho preparato una cosa
Compiuta ho avuto un accanimento di
Di eventi di cosa extra romane dunque proverò a fare un intervento se mai più politico nella speranza che sia sia anche utile
Cioè politico intendo interno dunque alle questioni che che più ci riguardano che ci riguardano da vicino adesso che forse
Insomma riguardano la sfida del pensiero critico in questa fase
Io solitamente in politica sono
Quasi sempre di sconti mista penso che ci si muova sempre per rotture per singolarità e per per nuove cose
Nel caso dell'opera ISPO non penso che sia giusto dire questa cosa anzi sono una sorta di continuista abbastanza rigido
E dunque penso penso di stare a casa quando sta in occasioni del genere o penso di
Respirare aria di famiglia con tutte le differenze con tutte le divaricazioni con quelle lacerazioni che
A volte semmai si allargano anche come diceva Mario ultimamente in una discussione che abbiamo fatto
Questo lo dico perché lo dico perché in primo luogo
Penso che uno stile politico come quell'opera Istat
Non sia finito
E dunque in qualche modo non sono d'accordo con la tesi forte del dell'introduzione di Mario al
Al volume
L'opera istmo degli anni Sessanta
Credo che lo stile politico penalista sia ancora vivo
In qualche modo si è ancora in grado di contagiare di contaminare nuove dimensioni di lotta è una nuova dinamica generazionale
Questo lo dico a partire da me ma forse lo dico a partire da una serie di esperienze che si stanno accumulando esperienze di conflitto che si stanno dotando di pensiero di ricerca di organizzazione
E però ancora partendo da medico perché questo stile
Questo stile politico non si è esaurito e semmai ancora in grado di parlare procedo per punti abbastanza secchi
L'opera ISMU ha insegnato a me e ad altri insieme a me il fatto che tra lotte e conoscenze sapere non si dà distinzione
E che dunque bisogna continuamente costruire una capacità di lotta e di conflitto
A partire da un
Lavoro faticoso sulla tendenza e bisogna continuamente verificare le proprie ipotesi le proprie conoscenze sul terreno materiale delle lotte
Questa cosa che sembra scontata e banale non è né scontata né banale se si fa politica se si sta nell'esperienza di lotta se si vive la dinamica organizzativa nei contesti appunto radicali più o meno antagonisti
Anzi piuttosto
L'antagonismo politico si è sempre nutrito di una sorta di
Anti intellettualismo che io
Ho
Trovato sempre insopportabile anzi penso che
Attaccare in maniera acuminata e severa questuanti intellettualismo sia
La buona cosa da fare quando si inizia a far politica
E questa cosa me me l'ha insegnata l'opera ISMU fino in fondo per questa ricerca continua di costruzione di linguaggio e di saperi attorno alle lotte come elemento decisivo
Per dare vita ad un'esperienza organizzativa valida
Seconda questione è il tema del rapporto tra lotte innovazione ecco credo che la lezione più grande più importante che ancora parlato un certo stile politico di militanza riforme l'Italia organizzazione sia questa
Questa intuizione decisiva formidabile che emerge appunto negli scritti di Mario classe operaia ma insomma in generale nel dibattito degli anni Sessanta
Attorno alla al primato delle lotte al primato del conflitto sulla capacità di comando capitalistico e dunque lo sviluppo come
Una risultato sempre variabile
Sempre diciamo
Contingente insomma delle lotte
Terza questione
è il tema del rapporto tra
Pratiche di conflitto lotte e organizzazione
Ecco qua credo che ci sia un altro elemento fondamentale che io ritrovo vivo nei movimenti di questi anni dall'esperienza del movimento alter globali sta ai movimenti
Sulla conoscenza sui saperi di cui
Sono stato fortunatamente parte in questi anni insieme a moltissimi altri
Ecco questo modo di intendere l'organizzazione come
Un terreno che va continuamente prodotto dentro i livelli di lotta e dunque
Questa insistenza del dispositivo organizzativo sul terreno di massa questo essere minoranza ma nello stesso tempo
Insomma minoranza non minoritaria come diceva prima il Besta sono sa ecco questo questo tema a mio avviso è un altro tema attualissimo che continua a parlarci e continua la a contagiare
Giovani e giovanissimi che fanno politica che si misurano con il problema dell'organizzazione politica del conflitto
La quarta questione altrettanto decisiva e in tema che veniva ricordato anche per l'introduzione da Alberto Asor Rosa il tema del
Insomma il tema della il filo del lavoro della lotta contro il lavoro
Ecco io credo che questo tema sia un tema che ancora
Attraversa o in forma
Un certo modo di ragionare di pensare il cambiamento di definire delle nuove pretese politiche
Laddove appunto il rifiuto del lavoro va da sé che si presenta attraverso una fenomenologia completamente differente
Semmai estremamente distante da quella emersa con la centralità operaia e con la sentenza delle lotte di fabbrica ma
Ecco come un terreno ancora tutto da sperimentare ancora assolutamente vivo
Dunque a partire da questi quattro punti
E a partire dalla
Dall'analisi faticosa che stiamo facendo e che abbiamo fatto in questi anni sulla nuova composizione tecnica e politica di classe su quell'ambientazione del lavoro che ha fatto sì che lavoro
Diventasse sempre di più in materiale intellettuale affettivo linguistico questa trasformazione che ha fatto della cooperazione terreno centrale rimessa
Di ogni processo produttivo e che ha reso possibile
Quell'incremento di plusvalore quelle eccedenza di plusvalore che oggi ci consegnano un mondo ostaggio della finanza e dunque un mondo preso interamente
Da questa nuova da questo nuovo dispositivo di accumulazione laddove la finanza non arriva alla fine del ciclo ma arriva all'inizio del ciclo si costituisce continuamente dentro l'inizio del ciclo
Ma credo che a partire da questi elementi e dunque da questa nuova centralità soggettiva che va da sé non è definibile più in termini unitari
Che non è più definibile attraverso un dualismo secco che definibile se ma in termini molteplicità che passa per un insieme di intensità e di differenza che non sono riducibile al due gli operai capitale questo indubbio
E però non credo che la fine di questo due l'apertura di questa molteplicità porti con sé la fine dello stile politico della tradizione politica opera Istat credo che invece queste cose resistano fino in fondo anzi siano in grado di produrre
Ancora intelligenza collettiva intelligenza organizzativa
Aggiungo credo che queste cose lette assieme ci consegnano la possibilità di di di vivere di sperimentare prescrive apre operai li sta su un piano più avanzato su un piano
Semmai anche più difficile ma estremamente avvincente
Non fosse altro perché quando oggi diciamo lotte conoscenza diciamo anche che la conoscenza immediatamente a che fare con i processi produttivi
Questa conoscenza non è soltanto conoscenza alta livelli di grande innovazione a livello di ricerca ma è fino in fondo quell'intellettualità di massa conquistata dall'accesso di massa la scuola l'università
E allora dunque il conflitto sulla conoscenza sulla qualità della conoscenza sulle forme di trasmissione di sì a colazione ecco sulla potenza della conoscenza questo conflitto diventa fino in fondo
Un conflitto che non dico sì che sia simile o uguale a quello sul salario ma un un conflitto che riguarda la nuova composizione sociale le nuove forme di sfruttamento le nuove forme di valorizzazione capitalistica
E dunque il nesso lotte sapere lotte conoscenza è un nesso ancora più stringente ancora più radicale ancora più forte
Da questo punto di vista
In secondo luogo penso che l'opera i suoi viene spinto su un piano ancora più alto laddove
Le forme di sfruttamento appunto
Coinvolgono sempre di più la vita nel suo intero le le le capacità di linguaggio le capacità di relazione e la costruzione di bacino relazionale la formazione quelle cose che costituiscono appunto
Quello che in gergo si chiama capitale umano e che fa la differenza quando si lavora o quando si fa un colloquio per entrare a lavorare da qualche parte messe queste vero la dimensione del rifiuto del lavoro è immediatamente la domanda è la pretesa
Insomma di di di di di un
Di una nuova condizione che la condizione appunto del reddito di un reddito l'esistenza di un reddito di cittadinanza e quindi della costruzione di
Di nuove di nuovi misure dentro la rottura della misura che si è data nei processi di valorizzazione contemporanei
Altrettanto penso
Che il problema dell'immanenza dei processi organizzativi non riesco a leggere diversamente la grande rottura teorica la grande Resia dell'opera ISMU se non a partire da questa centralità dell'immanenza dei processi organizzativi alle dinamiche di lotta
Questa urgenza di organizzazione che si legge nel pensiero penalista i fino in fondo un'urgenza
Che piega l'organizzazione sui dispositivi di massa sulla capacità di interni dai processi di conflitto
E dunque
Questa cosa io credo che oggi sia ulteriormente rafforzata sia ulteriormente rafforzata da questa nuova composizione del lavoro
Che in quanto tale una composizione del lavoro semmai
Più frammentata più ricattata semmai attraversava anche la passioni tristi da risentimento da invidie da elementi concorrenziali tutto vero ma una nuova composizione del lavoro
Indubbiamente più avanzata sul terreno appunto delle capacità di cooperazione allora se questo è vero il problema di un'organizzazione
Che si pone all'interno dei processi di lotta e all'interno della potenza produttiva è ancora più
Più forte
Su queste sfide e su questi elementi che a mio avviso tracciano una linea di continuità assolutamente profonda
Penso che insomma bisogna riprende la discussione oggi non fosse altro perché il vero elemento mancante il velo può il vero Polo mancante di tutto questo
La ridefinizione di un discorso in qualche modo sulla speranza ecco forse quello va completamente ridefinito cioè
Ripensare l'utopia forse questa conclusione ci aiuterebbe o questo sforzo questo esercizio collettivo ci aiuterebbe non solo a dire che localismo non è sconfitto non è finito
Ma che l'opera ISMU si pone su un piano più alto e questo piano più alto va indagato a partire da una capacità anche di narrazioni forti perché senza narrazioni forti è evidente che non ce la facciamo grazie
Allora io darei adesso la parola Favia Milana se poi ci sono dei brevi interventi in soprattutto domande eccetera e poi dare la parola tronchi sapendo che non le otto dobbiamo chiudere quindi abbiamo trenta poco più di trenta minuti
Ma
Giusto per dire grazie
Ritirarlo non in modo scontato perché
Di questo volume
Non ha avuto tanta fortuna secondo me almeno a me non si dice nel mercato librario questo qui
Abbastanza ovvio che si deve a atterrita approdi a Sergio Bianchi gli va riconosciuto interamente il coraggio di proporre ma nemmeno nella nella comunità intellettuale
Avuto tanta tanta fortuna hanno invece in diciamo un po'la prima volta che mi capita inquinanti
Una
Di assistere a queste
E al di là della soddisfazione personale che poi costante personale
Come dire che mi ami amicale cioè mi mi piace estenderla trattino Trotta ricordo di lui che ha cominciato questo lavoro nel novantasei quando io mero spettatore abbastanza distante distratto per la verità poi Pino è venuto a mancare
Ma insomma
Anche bello ricordarlo qui
Ma poi perché questo lavoro secondo me si identifica
Identificato come il nome sementi vinti Mario trovo
E questo continua a fare problema io intendiamoci è vero che è così perché questo lavoro è cominciato data interviste cominciato dalla seconda parte cioè dalle quasi quasi quasi completamente dalle
Dalle testimonianze orali
Però poi
Le ha verificate anche macelli esterne c'è un'ipotesi che nominate esplicitamente Mario traffici facciamo queste opere
Troppo insomma non è che sia stata accolta in modo indigeno e acritico insomma sono intervenuto in un secondo momento le tutta la documentazione scritta
Allora si anche potuto vedere come le fonti orali siano fonti secondarie in realtà ci sono interpretazioni rielaborazioni che c'era l'architettura
E quindi bisogna prenderle cioè voglio dire non è stata ingenuo questo
Però alla fine a quell'ipotesi lì che mai aveva fatto risulta interamente fondata
Risulta fondato tasso addormentato velocissimamente intanto come dire la per selezionato questi anni cinquantasei sessantotto
Anzi articolati esattamente a metà nel sessantadue della crisi di Cuba insomma c'è come quegli anni
Diciamo del massimo pericolo della ma poi della massima salvezza massime perdizione ma insomma qui anni di di vige un movimento
Che non è che in
Che non era chiaro che direzione potesse prendere qui sia scommesso su una cosa che poi è andata male ma insomma
De Poli soprattutto perché quei quelli quel quel periodo lì e il periodo
In cui esordisce ultima generazione di quella degli anni trenta
Anzi trenta trentuno forse quarantaquattro quarantacinque cioè pelli fino al limite del della della della guerra e dopo non non mi soffermo su alcune conseguenze che
Di questo però su questo punto vorrei trarre ma la generazione successiva intoppo nata dopo la guerra a cui appartengo mi onoro di appartenere a quelle sessantotto naturalmente però diciamo ad altri sessantotto qualunque cosa ne pensi
Ma non ha dato maestri cioè gli ultimi maestri sono questi
Ecco dico questa cosa in modo molto rozzo
Ma ma non tanto per per
Ma
Per sottolineare questo fatto quel periodo lì è il periodo in cui esordisce una generazione
Che ha dato tale integranti imminente grandi maestri che forse sono gli ultimi della cultura italiana e non solo italiana che non hanno avuto e reti e non a quei livelli madre anche perché la storia andata diversamente bene o male adesso mettete voi il giudizio ma
E poi fondato secondo me interamente fondata l'idea che dentro
Quella brodo di coltura che sono stati quaderni rossi
Era presente il nucleo di qualcosa che si è sviluppato poi una ma era già presente in modo embrionale se vogliamo ma completamente identificabile insomma le leve ciò che Mario ha chiamato l'opera ISMU politico
E che si distingue da ogni altra forma possibile di operai morti
Da dal Partito operaio italiano del mare in poiché ce ne sono state tantissime varianti non sto numerarle ma uno tra il consenso politico cioè che individua nel rapporto tra il capitale un rapporto di potere
Di potere che si gioca inizialmente perlomeno li nella produzione da fabbriche che si manifesta come rifiuto eventualmente ma questo è chiarissimo già nel sessantuno nella prima lettera pubblicata qui forse nel sessanta adesso
Sessanta sessantuno ANCE ed in questa prospettiva a mio modo di vedere insomma
è già dentro e quaderni rossi si in forme più o meno dialettiche con altre ma poi si si sviluppa si svolge autonomamente
E poi interamente insomma quando si arriva a sessanta sessanta setto sessantotto impropriamente l'ultima
A
Ah magnifico come dire a ha sviluppato una serie di potenzialità sue proprie che non ci sono dopo quella data non ci sono nell'esperienze che rampollo in una classe operaia già in quegli stessi anni
I cui a stare i documenti non c'è la minima non c'era non c'è il minimo presagio fino alla
Alla fine del sessantasette insomma
Che in sostanza diciamo quelli veri dei primi tre quaderni rossi e di classe operaia rendo noto che la super AIA
Su questo confine sposta lanciare in modo più mi
No ma poco con un po'ecco si possa prendere un po'e
Devo dire in motori credo non ingenuo che quelle ipotesi di regge funzione non piace non piacerà legittimamente perché ci sono altre legittime letture ma anche queste legittime pienamente legittima effettivamente
Eppure questa cosa qui
Continua l'ultima cosa che vorrei cercare di dire
Ecco
Continua a destare scan c'è questo nome senza nulla togliere alle molte alle molte personalità che gli sono state vicine vicinissime molto importanti
Per me forse anche di più nel caso per esempio di
Io sono un insegnante di lettere dunque
Potete facilmente intendere che cosa possa aver significato per me prende tutto il lavoro di Asor Rosa eccetera
Ma
Per un quando ecco anche queste personale personalità sono in certo modo raggiunte un po'da una specie di
Scusate se mi esprimo così ma è una specie di maledizione onde
Cioè dal la necessità di ricorrere agli esorcismi quando salta fuori questo
Questo nome
Un'esperienza continuare ancora oggi tale
Quindi e questa capacità di destare scandalo
Dentro e fuori l'opera ISMU nel nome di frontiera forse
Come dire ma in merito e quindi si può ancora
Vengo a riconoscere
Andammo
Ancora oggi ecco insomma
Cioè c'è una un sistema di scarti dalla data linguaggio dal senso del codificato che non è soltanto quello tipicamente letterario ma
Investe come dire è un gesto di esistenza
Qualche volta si arriva i limiti ma anche dell'idiosincrasia per
Personale ma
Io stesso continuo a essere scandalizzato da troppo tempo quando lo leggo negli ultimi anni ma quando se ne sono sempre rimasto spiazzato anche giudicato da lui
Un'esperienza particolarmente scomoda
Chiamo questo uno stile profetico
Visto che abbiamo costeggiato nel linguaggio teologico politico
Chiamo questo Mustile profetica cioè quello stile che ci mette di fronte a alle scelte radicali al bene al male che poi non sono impegni Alma sono una volta erano operai e capitale poi questa stessa cosa secondo me si è voluta in economia e politica
Il capitale come economie gli operai part-time come come politica come potere su
Recentemente storie politiche io tirai francamente come nature grazie
Pone di fronte insomma a questo
A questa crisi sta questa distretto tarature grazie e forse si può anche ricordare che
Per costeggiare non metaforicamente in questo caso sempre questo questo linguaggio varrebbe vale insomma il raffronto con sia con i quaderni rossi da un lato
Sia con la rivista trimestrale che poi gli stessi anni insomma questo questo nuovo cinquantotto sessantadue a questo lungo laboratorio e poi gli atti questi anni sessantadue settanta fondamentalmente di
Entrambi questi casi per opposti motivi erano non entro nel merito non c'è contraddizione tra datore Graziano tra politica e storia non si apre questo iato questa pista ce ne in questo filone qui
E ce n'è fino come dire alle sue estreme conseguenze fino ai giorni nostri fino al giorno di oggi ultime cose
Non si può accettare l'undicesimo comandamento che cala su di noi ancora una volta aggiudicandoci radicalmente e facendoci sentire non lo so come mi sento non lo voglio dire ma insomma si può capire perché ci dunque di noi io no non diversamente da altre accetto tante cose sono
E di questo insomma in un certo senso mi onoro di far parte di questa maledizione esse non ho altre non ho altra consolazione emendata bene così
Grazie allora qualcuno che vuole intervenire porre delle domande in maniera breve perché poi vorremmo dare la parola a Mario
Qualcuno
Come suggerisce il professore dai era subito e io
Dopo la parola normali
Esistono
Va bene ma credo che la
Questa serata abbiamo
Ottenuto due risultati
Intanto di aver ascoltato
Non è che sia un magistrato dissenzienti
Asor Rosa in memoria ma delle
Dell'opera ISMU ma non soltanto in memoria me perché poi
Questa
Predisposizione che forse di noi di protagonisti di allora è stata molto corretta dai dagli interventi diciamo antenna
Delle nuove generazioni
Che hanno
Tenuto a rivendicare invece ancora vitalità quindi era
Un'opera ISMU ancora in vita almeno per alcune
Delle sue grandi opzioni azioni di fondo diciamo così quindi queste due cose abbiamo ascoltato appunto questo
Come al solito alla sua
Alla sua altezza
Un discorso completo organico e quindi poi entrambe hanno anche nel merito di
Delle cose
E poi in questa appunto
Questi due o tre saggi che essi sono stati di interventi
Di chi è ancora insomma su questa
Esperienza
Ah radicato a un po'la sua
Presenza anche intellettuale e politica intellettuale dico dei saggi perché hanno parlato due o tre persone ma
Ce ne sono molte altre io stesso sono rimasto un po'
Stupito né in questi ultimi anni
A a vedere appunto questa
Questo ritorno addirittura della
Dell'istanza operai lista
Molte in luoghi delle delle giovani generazioni
In una condizione che insomma non vede nessuno delle
Condizioni che avevano poi
Provocato a questa
Questa emergenza
Ma le cose si sono mi pare che non verranno la definizione più puntuale
Che Alberto andato
è stata questa operazione politica fallita
Rivoluzione culturale riuscita non
E io mi pare che sia proprio non
Se c'è
Un discorso in memoria ma questo appunto la come dire
La definizione finale
L'operazione politica fallite
Mai insieme a tante altre operazioni politiche io credo che tutte le operazioni politiche siano praticamente fallite almeno quelle che sono venute dalla nostra parte
Dalla parte del movimento operaio
Io ho sempre avuto un'idea e cioè che
L'opera ISMU uno
è stato un episodio
Dentro la grande lunga la storia del movimento operaio
In questo
Ci tengo a a dirlo perché
Quindi
Il termine eresie hanno mi soddisfa completamente
Perché
è una delle
Esperienze che il movimento operaio ha fatto nella sua storia no
Insieme a tante altre in un momento particolare ha voluto questa capacità di cogliere il punto è il momento no
E questa è una
Capacità
Politica pieni che bisogna rivendicare insomma non annullare una intuizione politica del di quel gruppo di persone
Giustamente
Definito straordinario
Su cui bisognerebbe ancora soffermarsi perché niente effettivamente
Fu un momento magico
Cui manchi si illuminava ritrovò sono emersi e ritrovo il meglio della
Della
Delle presenze
Politico intellettuale intorno a una un'operazione a un'esperienza un'esperienza collettiva
In all'interno del quale lo scambio organizzo multare
Era fortissimo
Non c'era non
Non c'era niente di verticali era tutta una punta una uno scambio che si verificava tra tra persone differenti che si ritrovavano e appunto poi insieme veramente
Lì i numeri
Sia di quaderni rossi sia di classe operaia erano veramente vere cose che venivano fuori da Roma
Da un cervello collettivo
Perché appunto le riunioni erano lunghissime erano complicatissime
No no e poi si interrompeva noi poi si riprendeva a noi e si costruiva insieme al discorso insomma quindi
Adesso al di là delle capacità di di qualcuno no
Credo che invece vada rivendicata proprio questa grande operazione di intellettualità collettiva che credo
Sia proprio una caratteristica poi del movimento operaio cioè il movimento operaio è stato capace di creare proprio
L'intellettuale collettivo
Poi non lo ritrovavamo come come modello anche nello quello che chiamavamo l'operaio collettivo
Ma non era una delle cose insomma che risultavano stravaganti erano veramente delle cose vere delle cose reale quindi bisogna appunto sempre
Poi sono cose che avvengono in un momento e poi non reggono l'una il lungo periodo proprio perché nazionale
Poi pensieri i forti o meno forti ma quelli forti di più insomma
Durano poco
Nel senso che hanno un impatto immediato con la realtà e
E so non lo chiuse in una contingenza
Operai ed è stata una grande contingenza una contingenza però grande cioè hai profonda perché
Molto è molto breve di tre milioni per esempio
Considero la mia ospite esperienza opera Ist
Adesso ri e ri e ri
Reti ripercorrendo tutto all'Aula
La
Viaggio insomma che ancora oggi non è
Concluso
Ma insomma
è stata brevissima
Sillaro dai mille introduzione mi parla di questo
Cinquantasei sessantotto
Però poi l'esperienza vera opera IST dura insomma dalla quattro cinque anni poi si consuma rapidamente
In
E lascia un segno però appunto non non non
Non vieni coltivata in seguito
Quando chiude classe operaia avermelo esperienze per RAI sarà chiusa veramente
E non ho mai pensato che si potesse riprendere in qualche modo come spesso si fa con le cose che si sono già fatte noi tentativo di
Rifarle rinascere in un altro momento no no esperienza fatta
A
In proiettata interiorizzato ha diciamo così e poi a
Ha portata oltre insomma
Dal tre fasi che sono state molto più lunghe molto più lungo per esperienza opera Ist
Per esempio per me tutta l'esperienza di
Di riflessione diciamo sul politico è durata molto di più di quanto non sia durata le esperienze
Operai visto
I
Perché era più complicata poi era più sul lungo periodo era meno meno legata alla contingenza
E quindi insomma
Qui sono state dette delle cose anche molto molto
Molto serie
E importanti
Alberto è una ha recuperato un po'tutto là
All'esperienza politica
Allora la confezione del del testo ecco su questa confezione anch'io vorrei dire delle cose una cosa semplicissima in
Io non sarei mai stato capace di mettere insieme un libro così insomma se non avessi avuto e chi lo ha fatto concretamente settimanali cioè
E in primo luogo quella persona straordinaria e che
Che chi non l'ha conosciuto
Perso qualcosa e
Che è stato Pino Trotta
Ma è capitato ultimamente di parlare anche in questo di questo non accettare se andate a vedere c'è un
C'è una riflessione sugli invisibili no
Ecco il pino Trotta era proprio la la la
L'esempio classico dalla persona invisibile eppure esistente in un modo che più profondo di così non poteva essere
Perché era un uomo che si dimenticava
DD di comparire
Nanna dagli veniva in mente e e pur tuttavia era presente nel nel profondo né quando lui si è ha avuto l'idea di questa
Di questo operazione somala cominciata mettere in piedi lo ha fatto insomma con rigore con una capacità pratica che non
Che
Io
Non avrei mai saputo mettere in campo in nessun modo in nessun momento
Poi Fabio la carne continuato ha preso il testimone adesso ma lo hanno apportato a compimento ma c'ha messo di suo insomma no come come
Come
Fare lui Fabio è molto simile applichino assalto del persone almanacca
Hanno lo stesso tipo di vieni di presenza assenza Mellone nel nel mondo
E e pur tuttavia
C'hanno dentro un mondo insomma perché queste questa la cosa fondamentale
Forse le persone si dividano così somme che c'ha il mondo dentro e chi non è che ce lo ha fuori
E allora è che c'è il mondo che bisogna andarlo a scovare poi infortunato dire incontra anche inutile scopre in seno
Ecco
E poi un ringraziamento e bisogna farlo al Sergio Bianchi il quale ha voluto che si è e caricato di questa
Di questa impresa
E lo ha fatto in moto
Per me insomma quasi entusiasmante perché
Non lo ha fatto da editore lo ha fatto da militante no anch'
Eccesso emessa che appare una cosa che nessun altro editore avrebbe fatto insomma liberi novecento pagine no non povero in canna convinti sicché programma
E
E infatti molti grossi
Editori
Si sono
Subito ritratti dalla
Dalla proposta
No
Il fatto che coraggiosamente sicuramente est sia al TAR e e
Rimaniamo un
Pontormo somma che
Da lasciare insomma chi poi verrà vorrà riprendere a studiare questa questa esperienza
Di avranno di materiali per conoscerla per approfondire la terra giudicarla
E quindi insomma
Le cose sono queste allora
Ripeto erano sono state dette alcune alcune cose portanti insomma io leverei meritiamo soltanto
Biagio diceva insomma questa nuova
Figura della parzialità oggi torna a cercare di di
Non solo di
Definire Mantini praticare ecco non è la stessa parzialità di allora però è l'altra una parzialità che rimane veramente
Se c'è una cosa che
L'opera ISMU lascia no è il punto di vista è il punto di vista ecco perché
Anche senza la figura mitica meno mitica dell'operaio massa senza una figura dalla centralità operaia perché rimane in fondo l'istanza operai chissà perché rimane questa istanza
In fondo unilaterale di di guardare dall'alto però di guardare il tutto dalla parte da una parte molto precisa
La parte di mondo una parte di società una parte di politica appunto quell'unilateralità
Che
Un punto di vista di per me che ti permette di conoscere meglio somme di tutto di quanto non si possa fare assumendo il tutto in bici in quanto
Tale
E anche Paul insomma questa ho visto che viene molto
Riconsiderata attuale l'altra grande istanza opera Istana no prima le lotte poi lo sviluppo no no la notte che producono
Che impongono sviluppare in mano le lotte operaie poi lo sviluppo capitalistico no anche se
è stato giustamente detto insomma ma
Che
Forse il punto di vista operaio che ha fatto diventare calasse i
Il capitale mentre il capitale riuscito a smontare poiché il punto di vista di classe
Che partiva dalla
Dalla classe operaia
E appunto poi e
Come diceva Gigi raggiera insomma questa
Bello l'intervento del P.G.T. dicendo anche perché l'ha ripreso andavano andarono andando
Dal livello della libertà comunista un libro a cui io sono molto
Molto legato poi dico una parola su questo al mio amico Alberto
Alla
Ma soprattutto perché somala
La cultura del conflitto è veramente quello insomma non la cultura dell'opera ISMU una cultura del conflitto e cioè il fatto che
Poi quel conflitto e che non perenne ossia una rottura costituente c'è una rottura che tenda insomma non NARS
Non è soltanto
Distruttiva negative ma a una
Volontaria costruttiva che ha poi ha pesato culturalmente appunto nella rivoluzione culturale proprio nella lettura di marmi liberare Marx dal marxismo
Veramente è stata un'operazione consapevole in quel periodo era consapevole di queste che bisognasse prendere irrinunciabili Marx era avviluppa parto dall'idea di marxismo in quel periodo che non faceva vedere più Marx
E allora il tentativo di sgombrare tutte all'anno
Del marxismo che si era insomma
Appiccicato amare Excel fu un'operazione appunto per ritrovare Marx dietro il marxismo nostro duramente fu quella l'operazione
Culturale che in
Che fu fatta naturalmente adesso questa parzialità del conflitto deve fare i conti col è vero come diceva era pareri la fine del due insomma
La fine del due
è una cosa che
Potrebbe mettere in in gioco la la
La struttura portante dell'opera Isabella potrebbe dire finito definitivamente Palma
Superato perché
Se c'è una cosa
Che l'opera ISMU vedeva il proprio questa dualità della del conflitto
Ma invece riprendendo regolare il punto di vista riprendendo il conflitto riprendendo insomma il Marx vero etc processi porre cooperare un livello di lotta
Senza più nulla dualità del
Dello scontro diretto insomma e quindi uno scontro più
Più complicato più complesso e più difficile enormemente nei più difficilmente
Ecco non voglio naturalmente per concludere
Dimenticarmi delle finalmente delle obiezioni che
Reperto faceva alla fine del suo intervento
Altrimenti che ci siano a fare
E
Che sono
Vere che sono classiche Samanamu
Io lo dicono gli indiani e nell'anno in quella introduzione
C'è una diversità mia rispetto ad altri che
Forse qualcuno
Altri due o tre forse Aris forse anche Rita
Condividevano di più che altro e forse anche Umberto
Un po'meno Umberto però
E cioè il fatto che io sono stato
Io non
Sono stato un comunista prima dell'opera ISMU no lo sono stato dentro l'opera ISMU
Però sono stato troppo cooperativismo e quindi la continuità per me sommarle nell'essere stato comunista ma poi
In c'è stato quel momento in cui la mia militanza comunista lo espressa nella forma opera Istat dice così
Però il
Il punto di continuità storica
Biografica appunto autobiografica è stata senza dubbio quello
Non lo nascondo non non nessuna intenzione di nasconderlo e qui se non in astratto non perché
Volevo il comunismo sulla terra
Ma perché era uno militante del Partito comunista
Non era una cosa astratta
Io Anna
Adesso avesse sono tempi
In cui si rimpiange quello che non c'è più ma insomma bisogna guardarsi anche per questi impianti
Però
Non ha capito l'i soldati direi generali gli ordini io non ho mai ricevuto ordini dentro il Partito Comunista disse
Non mi sono mai accorto che qualcuno mi abbia ordinato di fare delle Cosenza
Non
Forse qualcun altro se ne non l'avrà fatto ormai
Ci stavo per libera scelta per auto
Però autodisciplina come ci stavano tutti
Perché quella non non non è vero che forse questa disciplina ferrea militare
è una cosa diversa era l'autodisciplina il fatto che si stava in un organismo in cui si sapeva che bisognava starci certo modo Mangone
E queste seguito presenta una scuola di
Anche di politiche e e quindi è stata anche un'appartenenza
Un'appartenenza vera
Come credo che
Deve essere un'appartenenza vera di un partito che
Non dimentichiamo che fino a che è esistito aveva come commenti nome ufficiale quello di partito della classe operaia
Soltanto quando
Morto che si è detto che insomma mamma poi
Non lo era effettivamente non lo era simbolicamente no era però insomma ecco va beh questo però insomma una cosa che non credo che
Interessi granché invece si secondo me più interessante l'altra obiezione più diffondono anche
Che riguarda il percorso il percorso complessivo a me
Che porta poi diverse al
Attraversare diverse fasi insomma no per me è stato molto importante
La fase dell'autonomia del politico che
Ho ricavato direttamente dall'esperienza operai sarà esperienze per RAI lista mi ha costretto
Intellettualmente costretto
A ad assumere il il luogo dell'autonomia del Polillo attratto da Lilli ho capito che classe operaia non ce la faceva perché
Non aveva appunto assunto il terreno del politico nell'in quel senso realistico che appunto e poi anche Alberto riconosceva di avere invece
Consegnato all'avversario di classe
E quindi quella è stata passaggio che il per esempio durato molto più a lungo dal
Del esperienza operai insperati
E
Io credo che oggi la fase stessa dell'autonomia comma considerato chiuso la fase dell'opera ISMA così considero chiusa la fase dell'autonomia del politico per una
Per una ragione che
Simile Perrone per l'altro all'esperienza perché ambedue le esperienze poteva non possono
Riverenza potevano vivere
Soltanto in un rapporto di forza equilibrato
Cioè
Soprattutto l'autonomia del politico poteva
Essere teorizzata soltanto quando tu avevi andrà in mano
Potenziale di di forzare addirittura di Potenza
Titti potesse far
Farti essere presente sul terreno del politico in modo efficacemente
Senza di quello
L'autonomia del politico non è un errore
Perché seria del il politico è tutto occupato dall'avversario non poi concedere l'autonomia del Coni
Poi concedere soltanto se su quel terremo c'è un rapporto di forze in grado nel quale tutte voi competere no e poi avere la possibilità di sconfiggere il tuo avversario
E poi avere la capacità di sottrarre il terreno del politico alto avversario
Questa era la
La tesi dell'autonomia del politico e non bisognava lasciarne il politico né il livello politico nei livelli istituzionale nel livello di organizzazione delle forse ad avversare male dovevi contenga rally
E quindi dovrebbe essere nello Stato dovevi stare
Con i
Con nelle istituzioni con i partiti proprio per sottrarre all'avversario quel terreno che per voi invece erano targhino strumentalmente molto efficace nel per la sua attuazione
Nel momento in cui questo cade insomma io e ti trovi senza forza e quand'è che ti trovi carenza forza
Discutere trovi senza forza quando non c'hai più dietro le spalle il PC
Non c'è più dietro le spalle l'Unione Sovietica perché l'autonomia del politico presupponeva queste queste forze queste potenze insomma no senza di quell'evidentemente e allora anche quella fase viene superata e
Tutta questa faticosa
Fase
Attuale
Di ricerca di qualche altra cosa per cui
Nella stessa
Politica BA ridefinita va ridimensionata Val limitata
E allora tutta la ricerca dell'oltre lì politico
No la allora
La
La la grande discussione all'altro grande discussione insomma una discussione molto implicita molto molto un poco molto poco espressa ma insomma che c'è per esempio con
All'opzione timpani miei che richiede delle anche dei forze più giovani che seguono un po'questa cosa insomma non cioè alla
La
La grande disputa immanenza trascendenza la disputa
Chi sta con Hobbs richiesta con Spinoza
Ma che sembrerebbero delle cose astratte ma soltanto a ricordo invece oggi otto anni attualissima dal punto di vista politica
è tutto lì stava nozze il secondo me dei
Dentro appunto la
L'immanenza attuale al nord nord
Le con un rapporto di forze squilibrato sai sei destinata ad essere schiacciato allora l'altra la via di fuga è oltrepassare nulla l'una
Quello che c'è il presente
E
Operare una sorta di trascende mento dalla
Dal qui e ora
E e quindi con un'apertura tutta quella fase che poiché la fase diciamo del teologico politico
Però mi rendo conto insomma che sono
Passaggi operazioni molto molto personali di
Ecco
Quello che c'è oggi in di
Novità ma forse anche di novità negativa
è che siamo un po'tutti costretti a questi percorsi non
Singoli
Quello che non si riesce a ripetere
è questa
Appunto questo pensiero e collettivo
Alcune alcuni luoghi in alcuni luoghi questo avviene in alcune esperienze anche Tim di base Ninni
Di piccole
Concentrazioni di sapere e anche di sapere alternativo ad essi fanno e che stanno facendo a questo questo sta avvenendo
Però è chiaro che
In grande questo non non è oggi
Possibile
E c'è molta distanza tra
All'interno di chi ha fatto l'esperienza
Opera i saldi la appunto di quella grandissima cosa
Eterna Kennan se non viene scalfita da nulla che appunto quella forma che Alberto richiamava dell'amicizia politica
Che rimane
Rimane perché rimane quel quella istanza al Daily no del
Della vera ancora in campo no o no
E come Campone avversaria
Di essere
Ancora davanti a qualcuno che va combattuto qualcuno ha qualcosa che va combattuto ecco questa si commenti sì in questo ci si ritrova beh ci si ritrova su un punto fondamentale
E poi di
Mezzi con cui lo si combatteva verso quello si può ci si pone delibere
Io non
Non credo che
Oggi noi dobbiamo avere la capacità o la possibilità di
Indicare delle mete noi dei cimiteri finivo ultimi
è capitato di dire in qualche punto
E non
Non c'è bisogno di del
Di avere il sogno del comunismo per odiare questo mondo sono questo è un mondo che si fa odiare da solo
Non si oppone e quindi i tempi io non abbia più la prospettiva comunista non mi preoccupa per niente l'odio
Di Class per questo mondo rimane intatto e quello è la cosa fondamentale
Poi su quello poi costruire ognuno può costruire una un percorso una operazione o politica o intellettuale più o meno diversa però insomma quello rimane
E con
L'opera ISMU rimane un po'questo insomma non calare
Quella cosa che poi Serge bianchi e ammessa nelle sue magliette ma quella frase
Piove
Che riguardava appunto
L'odio di classe
Che
Beh quello insomma
Possiamo
Considerarla come un'acquisizione perenne
Portarcela fino alla tomba
Grazie a tutti ci sono le delle schede del c'è ressa ed a chi volesse essere informato dell'attività del CRS lì si può scrivere nome cognome e-mail essere compilate e che di no grazie