21 NOV 2009
intervista

Caso Fidenato: il giudice sospende l'esecutività delle cartelle esattoriali e rinvia al 28 gennaio. Manifestazione davanti al tribunale di Pordenone

SERVIZIO | di Emiliano Silvestri - Pordenone - 18:00 Durata: 45 min 1 sec
A cura di Alessio Grazioli
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Registrazione audio di "Caso Fidenato: il giudice sospende l'esecutività delle cartelle esattoriali e rinvia al 28 gennaio. Manifestazione davanti al tribunale di Pordenone", registrato a Pordenone sabato 21 novembre 2009 alle 18:00.

Sono intervenuti: Giorgio Fidenato (presidente dell'Associazione Agricoltori Federati), Federico Simeoni (portavoce del Fronte Indipendentista Friulano), Mario Tonello (presidente di LIFE Federale), Stefano Santarossa (presidente dell'Associazione Radicali Friulani, Radicali Italiani), Leonardo Facco (editore), Gaetano Elnekave (avvocato).

Sono stati discussi i
seguenti argomenti: Corte Costituzionale, Costituzione, Diritto, Disobbedienza Civile, Economia, Fascismo, Fisco, Friuli, Giustizia, Imprenditori, Impresa, Informazione, Inps, Lavoro, Legge, Ministeri, Previdenza, Radicali Italiani, Scajola, Stato, Stipendi.

La registrazione audio ha una durata di 45 minuti.

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  • Giorgio Fidenato

    presidente dell'Associazione Agricoltori Federati

    Cofondatore del Movimento Libertario Prima udienza del processo davanti al giudice del lavoro, in discussione l'opposizione alle cartella esattoriali, del primo e del secondo trimestre, con le quali l'Inps richiedeva il pagamento dei contributi che Fidenato si è rifiutato di pagare ritenendo illegittima la norma che gli impone di svolgere il ruolo di sostituto di imposta a titolo gratuito per conto dello Stato; norma del 1935 che istituisce l'ente fascista di previdenza sociale
    18:00 Durata: 6 min 46 sec
  • Federico Simeoni

    portavoce del Fronte Indipendentista Friulano

    La bandiera del fronte indipendentista friulano: un guerriero con la croce, che richiama le radici cristiane del Friuli e uno scudo con un'aquila, stemma del patriarcato friulano, antico stato medioevale. Il sostegno alla battaglia di civiltà di Giorgio Fidenato che si oppone in tribunale a una legge che giudica illegittima
  • Mario Tonello

    presidente di LIFE Federale

    LIFE (Liberi Imprenditori Federalisti Europei) La LIFE, costituita da piccoli imprenditori, sostiene da sempre questa giusta battaglia: i nostri dipendenti sono gli imprenditori di se stessi; non è giusto essere costretti a fare gli esattori
  • Stefano Santarossa

    presidente dell'Associazione Radicali Friulani (RADICALI ITALIANI)

    La bandiera di R.I. con la scritta: "per la riforma americana delle istituzioni, dell'economia e della giustizia". L'iniziativa di Fidenato, che sosteniamo, riprende le battaglie dei radicali. Condividiamo i fini e i mezzi con i quali egli sta portando avanti la sua battaglia; presto saranno depositate dai radicali in Parlamento proposte di legge sull'abolizione del sostituto d'imposta
    18:06 Durata: 1 min 50 sec
  • Leonardo Facco

    editore

    Cofondatore del Movimento Libertario Lo Stato è quella finzione attraverso la quale veniamo messi tutti contro tutti. Oggi questa battaglia, promossa dal movimento libertario, tocca un po' tutti e colpisce al cuore lo Stato (che è il nostro nemico: centralista, onnivoro, teso a intromettersi continuamente nella nostra vita). Non esiste libertà politica senza libertà economica: oggi siamo defraudati dal 70% del frutto del nostro lavoro. Il ministro Scajola sostiene che Giorgio ha ragione in termini di principio ma che, se si facesse come dice, lo Stato farebbe bancarotta. Il coraggio di Fidenato si oppone allo strapotere dello Stato in nome della libertà individuale. Se ci fosse permesso di andare alla Corte Costituzionale il consenso potrebbe diventare ancora maggiore. Un ringraziamento anche ai giornalisti; che possano convincersi della necessità di comunicare l'esigenza di libertà che consenta all'opinione pubblica di liberarsi dalla patina di neopensiero unico e di neolingua che oggi pervade questo Paese. Tremonti, Bossi e la Lega, Fini, F. I., Visco e il leader di Rifondazione Comunista Ferrero hanno parlato contro il sostituto d'imposta: tutto è passato come acqua sulla pietra. Un sopruso fu commesso nei confronti del referendum dei radicali: il loro referendum per l'abolizione del sostituto d'imposta fu considerato come materia fiscale mentre riguardava soltanto le modalità di riscossione. Il bello della battaglia di Fidenato che, con il movimento libertario, sostiene che le tasse sono un furto e non pagarle è legittima difesa, sta effettuando la sua disobbedienza civile senza evadere nemmeno un euro. La prossima iniziativa sarà quella di alcuni dipendenti che chiederanno ai loro datori di lavoro di ricevere ilordo in busta paga. Iniziativa alla quale ciascuno può, se vuole, partecipare
    18:08 Durata: 11 min 58 sec
  • Giorgio Fidenato

    presidente dell'Associazione Agricoltori Federati

    Udienza tecnica nella quale però il giudice ha sospeso l'esecutività delle cartelle esattoriale. Prossima udienza al 28 gennaio 2010
    18:20 Durata: 2 min 20 sec
  • Leonardo Facco

    editore

    18:23 Durata: 3 min 31 sec
  • Gaetano Elnekave

    avvocato

    difensore dell'Associazione Agricoltori Federati di Pordenone L'opposizione alle cartelle esattoriali dell'INPS contenenti la richiesta di pagamento di contributi che invece il pres. dell'Associazione agricoltori federati aveva direttamente consegnato ai propri dipendenti. Le eccezioni di incostituzionalità relative al regio decreto del 1935, che istituiva la figura del sostituto d'imposta e obbligava l'imprenditore a divenire collettore di contributi. Una normativa che contraddice regole di diritto sostanziale che imporrebbero il versamento dell'intero importo della busta paga ai dipendenti. Art. 23: "nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge". Una legge non è tuttavia sufficiente per legittimare l'imposizione di una "prestazione di facere" imposta al cittadino (la stessa svolta da Equitalia) senza corrispondere nessun compenso. Dal punto di vista costituzionale per non ledere il diritto di libertà individuale occorre che la legge non imponga al cittadino una prestazione penetrante e pesante. Art. 41: "L'iniziativa privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recar danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. (...)" L'imprenditore obbligato al ruolo di esattore per conto dello Stato deve spendere così risorse che diversamente sarebbero destinate allo sviluppo del'impresa: c'è quindi una limitazione della libera iniziativa imprenditoriale presidiata dall'art. 41 della Costituzione. Art. 3 secondo comma: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". Una normativa che impedisce al dipendente di conoscere l'importo complessivo del compenso che gli spetta in busta paga, gli impedisce anche di rendersi conto di quanto lo Stato gli sottrae con le tasse e di quanto il datore di lavoro paga per i contributi a suo nome. Un ostacolo alla presa di consapevolezza e quindi alla sua crescita personale che il secondo comma dell'art. 3 si propone di rimuovere. Art. 24: Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del giudizio. (...)" Art. 113: "Contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria e amministrativa. (...)" In questo caso il rapporto previdenziale intercorre direttamente tra il datore di lavoro e l'istituto di previdenza; il lavoratore viene tagliato fuori in caso di controversia discendente dal mancato pagamento dei contributi. Al lavoratore rimane soltanto la facoltà, residuale di agire in giudizio nei confronti del datore di lavoro per risarcimento danni. Si tratta di una lesione del principio di eguaglianza richiamato nell'art. 3 primo comma della Costituzione: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. (...)". La decisione del rinvio al 28 gennaio è una decisione tecnica di unificazione di due procedimenti riguardanti due diverse cartelle esattoriali. La sospensione dell'esecutività delle cartelle esattoriale è un fatto positivo, la speranza è che si concreti in un'ordinanza di sospensione del processo con l'invio degli atti alla Corte Costituzionale in considerazione della non manifesta infondatezza delle eccezioni proposte
    18:26 Durata: 14 min 48 sec
  • Giorgio Fidenato

    presidente dell'Associazione Agricoltori Federati

    Soddisfattissimo per il fatto che il giudice ha sospeso l'esecutività delle cartelle esattoriali; la pronuncia del giudice del lavoro dovrebbe avvenire nella prossima udienza del 28 gennaio. Partecipazione maggiore di quanto ci aspettassimo, rappresentativà di diverse realtà territoriali (Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Roma e Romagna), qualificata da movimenti che hanno visto nella nostra battaglia qualcosa che incrocia con la loro
    18:41 Durata: 3 min 48 sec