Tra gli argomenti discussi: Afghanistan, Berlusconi, Cina, Esteri, Governo, Iran, Italia, Medio Oriente, Nucleare, Obama, Rassegna Stampa, Russia, Sanzioni, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
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Buongiorno riscontro torri di Radio Radicale venerdì quattro dicembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura
I David Carretta in apertura
Quest'oggi parleremo di Italia in particolare di Silvio Berlusconi perché
Il settimanale britannico Economist torna a criticare il Presidente del Consiglio anzi
Mi chiede
Le dimissioni il nostro primo ministro preferito è il momento di dire attivo questo
Il titolo di un editoriale di questa settimana la carriera politica di Silvio Berlusconi è sull'orlo del baratro farebbe bene ad andarsene scrive l'Economist che poi dedica Berlusconi anche
Una analisi nelle pagine europee sotto attacco da tutte le parti Silvio Berlusconi
Raggiunge un punto di rottura nel suo terzo mandato come primo ministro
Parleremo poi di Afghanistan e lo faremo sempre con l'Economist un altro editoriale
Critico almeno in parte nei confronti del Presidente Barack Obama e del modo in cui ha presentato il suo sorge afgano
I pericoli di cercare di fare tutti contenti Barack Obama sta facendo la cosa giusta in Afghanistan ma lo sta facendo
Nel modo sbagliato sempre a proposito di Afghanistan verso il PCI che Obama vi proporremo anche un commento del Financial Times Deutschland che
E l'oggetto realismo del Presidente americano ma
In parte mette in discussione
Il suo piano
E poiché proporremo alcuni commenti si arriva ad alcuni paradossi come Carrozzo l'ex consigliere Di Giorgio da Dio bus
Che saluta positivamente del piano di Obama Obama può vincere in Afghanistan il titolo di un commento pubblicato dal Wall Street Journal Europe mentre
Nicholas Kristof sul New York Times di ieri invitava Obama a costruire trenta mila nuove scuole in Afghanistan invece di inviare
Trenta mila nuovi soldati e questo anche ragione
Del fatto che un soldato americano in Afghanistan per un anno costa tanto quanto la costruzione di
Venti nuove scuole in chiusura sempre con l'Economist leggeremo anche un editoriale che riguarda
L'Iran la diplomazia sì esaurisce grazie Signor Putin è grazie signor Lucrezia Cina
E Russia che si oppongono alle sanzioni
Russia e Cina hanno incoraggiato l'Iran e questa è la loro ultima chance di sostenere sanzioni più dure l'alternativa sottolinea l'Economist la guerra in Medioriente
Partiamo però dall'Italia e da Silvio Berlusconi rimanendo sul settimanale
Britannico che esce oggi nelle edicole europee e che pubblica un ennesimo duro editoriale contro il Presidente del Consiglio
Il nostro primo ministro preferito il titolo
Un po'ironico questo momento di dire attivo alla carriera politica di Berlusconi è sull'orlo del baratro farebbe bene ad andarsene scrive l'Economist
Perfino per i suoi Standard questa settimana è stata molto negativa per Silvio Berlusconi un tribunale ha chiesto una fideiussione per garantire una multa per centinaia di milioni di euro
Inflitta la sua Fininvest per l'acquisto nel due mila della Mondadori la moglie Veronica chiesto un accordo di divorzio dal centro da decine di milioni di euro
Il processo in cui è accusato di aver corrotto un avvocato britannico è ricominciato dopo che la sua immunità era stata bocciata dalla Corte costituzionale
E ora si torna anche a parlare di antiche connessioni con la mafia nel fine settimana è prevista a Roma la manifestazione del non Berlusconi lei
Nonostante il fatto che abbia fatto della sopravvivenza politica un'arte in questo momento Berlusconi appare davvero nei guai secondo l'Economist
Che prosegue il nostro punto di vista su Berlusconi è stato coerente abbiamo criticato i suoi debutti politici nel novantatré novantaquattro nel due mila e uno abbiamo
Detto che non era adatto
Era anzi fitte per governare l'Italia nel due mila sei abbiamo consigliato agli elettori italiani di dire basta al suo Governo nel marzo due mila otto
Abbiamo chiesto loro di sostenere il suo oppositore di centro-sinistra ma al contempo ricorda al settimanale siamo stati cauti
Nell'ultimo anno nell'unirci ai con menti imposto pregiudicati sui suoi scandali sessuali
Preferiamo giudicarlo su due questioni più sostanziali di conflitti di interessi tra i suoi affari e i suoi incarichi politici e la performances del suo Governo i risultati del suo Governo
I venti di questa settimana scrive l'Economist hanno gettato un'ombra oscura sui suoi conflitti di interesse
La ripresa di diverse inchieste che coinvolgono Berlusconi suoi associati più una serie di altre questioni imprenditoriali e legali stanno distraendo lo stesso Berlusconi e il suo Governo dalle loro responsabilità il danno è visibile certo la crisi finanziaria e la recessione
Hanno spostato l'attenzione internazionale dalle difficoltà economiche dell'Italia situazioni più gravi come quella della Grecia
Ma se l'ammirevole piccola impresa italiana del nord si sta fatica a fatica riprendendo l'Italia nel suo insieme e ancora molto indietro nel corso dell'ultimo anno la prodotto interno lordo è crollato molto di più
La media della zona euro e ci si attende che scenda di quasi cinque per cento nel due mila e nove il Governo Berlusconi prosegue poi l'Economist in modo sorprendente a rinviato la sua risposta alla crisi per molto tempo
Per lo scolo è semplicemente negato la recessione ha usato la scusa delle finanze pubbliche per giustificare
La mancata adozione di importanti stimoli fiscali come accaduto in altri Paesi
A differenza di altri rari leader politici coraggiosi
Berlusconi non ha voluto promuovere quel tipo di riforme economiche che sono necessarie per restaurare la competitività del paese l'Italia continua a soffrire di un'eccessiva regolazione a rimanere in testa alla classifica
Per le difficoltà del gli ostacoli ad aprire un'attività economica e per alla corruzione mentre in fondo alla classifica per il livello di spesa pubblica e ricerche la qualità del sistema scolastico
Nel suo terzo mandato Berlusconi anche perseguito una politica estera eccentrica in contrasto con gli alleati occidentali dell'Italia
A sempre più familiarizzato con Vladimir Putin Mormanno Muhammar Gheddafi e questa settimana è stato in bielorussa per
Chiacchierare con un altro dittatore Alexander Luca ascientifica
Con Berlusconi l'Italia continua a combattere in una categoria inferiore nell'Unione europea nel mondo cioè un Paese considerato di serie B in parte grazie alle sue stesse macchinazioni
Non c'è un successore naturale in caso di partenza di Berlusconi anzi alcuni suoi sostenitori dicono che è meglio tenerlo perché l'alternativa sarebbe il caos
Ma l'Italia altri leader potenziali Gianfranco Fini nello stesso partito di Berlusconi che stampe altamente completando per cacciare il Presidente del Consiglio
Per Ferdinando Casini che sta al centro che si è tenuto alla larga da altri del terzo dal terzo Governo Berlusconi Pierluigi Bersani che nel Governo Prodi spinse a favore delle riforme uno di loro arriverebbe
Sicuramente al potere in caso di dimissioni di partenza di Berlusconi chiunque sia potrebbe persino completare la trasformazione del Paese che Berlusconi arrestato quando
Entro sulla scena politica negli anni Novanta e l'Italia starebbe molto meglio se il Cavaliere decidesse ora di uscire di scena così
L'Economist in questo ennesimo duro editoriale contro Silvio Berlusconi che sottovaluta però una questione Berlusconi è un chiaro mandato
Popolare l'Economist questa settimana pubblica
Anche un'analisi
Sempre incentrata sul Presidente del Consiglio dal titolo sotto attacco da tutte le parti Berlusconi raggiunge un punto di rottura nel suo terzo mandato come primo ministro
Si entra come dire più nei dettagli diverse questioni dovrebbero mettere in difficoltà il Presidente del Consiglio il Nobel muscoli dei le dichiarazioni fuori onda di Gianfranco Fini pubblicate dal sito internet di Repubblica
La fideiussione per la condanna
Al pagamento di settecentocinquanta milioni di euro di danni a Carlo De Benedetti per la vicenda Mondadori
La richiesta di quarantatré milioni di euro di alimenti da parte della moglie Veronica Lario il processo Mills le rivelazioni di Gaspare Spatuzza su quest'ultimo punto secondo l'Economist
Berlusconi può plausibilmente rispondere che le dichiarazioni di Spatuzza sono una vendetta di Cosa nostra ma questa non è l'unica carta che Berlusconi in mano le dichiarazioni di Fini che
Dopo aver cercato come dire di presentarsi come
Un esponente della destra più moderna
Rivelano i suoi veri sentimenti per Berlusconi e questo potrebbe queste dichiarazioni potrebbero lasciare fino Fini isolato perfino vulnerabile in più se la pressione esterna diventasse intollerabile
Berlusconi avrebbe comunque un'opzione finale quella di appellarsi direttamente agli elettori dicendo di essere una vittima di un'alleanza innaturale tre giudici di sinistra
I tempi pazzi fogli un po'isolati della destra e la mafia così l'Economist che solo in questo questa seconda analisi introduce per l'appunto la questione delle
Elezioni del mandato popolare che Berlusconi può continuare
A rivendicare nonostante le richieste di deduzioni del settimanale britannico su cui vogliamo rimanere per aprire
Un altro capitolo l'Afghanistan e il sorgere di Barack Obama
Sorge che non è criticato nella sostanza ma come dire nella forma dallo stesso economisti in un editoriale da il titolo i pericoli nel cercare di far tutti contenti Obama sta facendo la cosa giusta in Afghanistan ma lo sta facendo nel modo sbagliato
Leggiamo dopo mesi
Di preparazione era ovvio che il discorso di Obama sul suo secondo sorge di truppe americane in Afghanistan avrebbe cercato di riconciliare
Obiettivi contraddittori Obama doveva convincere gli americani e loro alleati che l'impegno nella guerra non è a tempo indeterminato
E che soldati torneranno a casa in tempi ragionevoli e allo stesso tempo doveva cominciare i talebani nemici del Paese che l'America
Combatte per vincere anche se questo significa restare nel lungo periodo ma il pericolo il pericolo è che il tempo che Obama si è preso per arrivare alla sua decisione
E la strategia che ha delineato nel discorso di martedì
A questo point abbiano l'effetto opposto gli americani e gli alleati secondo l'Economist vedranno
La promessa di iniziare il ritiro tra diciotto mesi nel luglio due mila undici solo come una vaga promessa senza ammorbidente su come vincere
La guerra peggio i talebani rivedranno una conferma di ciò che pensano da tempo cioè che l'America non ha il coraggio di sconfiggere questa insurrezione tutto questo
Non è per dire che la decisione di Obama si è sbagliata scrive l'Economist al contrario inviando altri trenta mila soldati
Nella prima parte del due mila e dieci Obama
Fa la cosa giusta il suo coraggio nel farlo contro gli istinti del suo stesso partito deve essere salutato positivamente Obama dato generale stalli McChrystal
Più o meno quello che voleva soprattutto gli ha dato la possibilità di portare a termine la prima parte cruciale della sua strategia
Riprendere l'iniziativa in una guerra che inesorabilmente sta andando a vantaggio dei chimici
Il problema è un altro secondo l'Economist Obama parlato come un politico che cerca di soddisfare tutti non come un comandante in capo concentrato su una sulla cosa cioè vincere un conflitto sanguinario
Da una parte ha detto che la sicurezza del popolo americano in gioco in questa guerra dall'altra mostrato impazienza rispetto alla guerra parlando di una possibile uscita ed è stato anche confuso sui costi
Mentre per l'Economist l'Afghanistan o è una guerra di necessità come ha detto lo stesso Obama oppure non è una guerra di necessità anche il calendario del suo piano sembra essere più politico che
Fondato sulla situazione reale sul terreno il Sergio più rapido di quanto ci
Ci aspettasse porta con sé il sospetto che sia volto a dimostrare risultati prima delle elezioni di mid term due mila dieci
E l'inizio del ritiro dovrebbe cominciare appena prima della prossima campagna presidenziale l'Economist poi ritiene che Obama non abbia proposto soluzioni convincenti ad altri problemi come
La necessità di espandere l'esercito afgano il pallino affidabilità di Karzai come partner
Infine la partnership del Pakistan e questi problemi sono inestricabile Obama agli atti identificati correttamente ha compreso la loro complessità
Ma in
Nel suo discorso forse il più importante della sua Presidenza non è riuscito a offrire
Ragioni convincenti
Per fare in modo che i nemici dell'America si convincano che Obama è davvero determinato a sconfiggere lì e a portare a termine il lavoro in Afghanistan è così
L'Economist chi invece
Elogio in qualche modo il realismo di Obama pur mettendo in discussione nelle conclusioni il suo piano e il fanale sul Times Deutschland quotidiano economico tedesco
Che tra le altre cose a proposito del discorso di West Point
Scrive invece di porsi come un visionario mi avrebbe fatto Giorgio Stabio Bush Obama ha giocato un ruolo del sobrio realista non ha parlato di una vittoria in Afghanistan ma della necessità di portare questa guerra una conclusione insuccesso
Per il Financial Times Deutschland è un chiaro riconoscimento dei fatti sul terreno l'Afghanistan non è una guerra classica in cui si può spezzare il nemico la situazione così confuse così inestricabile che per
Che per l'alleanza occidentale perfino difficile realizzare gli obiettivi più modesti
La NATO ha fallito nel grande obiettivo di realizzare una democrazia stabile e di stile occidentale in Afghanistan da questo punto di vista al discorso di Obama è stato un'ammissione di fallimento ora insuccesso si misurerà sulla base
Di altri obiettivi cioè la capacità del Governo afgano fra qualche anno di combattere da soli talebani in modo che il Paese non possa più essere usato dei terroristi come base per le loro operazioni la domanda la domanda con cui in qualche modo
Il socio di Obama viene messo in discussione è se il piano Obama sufficiente per raggiungere anche questo obiettivo limitato così il farà sciolta INPS Deutschland che invece
Saluta e forse un un paradosso questo discorso di questo point è Cavour Rosa l'ex Consigliere
Di Giorgio dà avvio Bush e uno uno dei più conservatori dei neocon potremmo dire sul Wall Street Journal Europe Obama può vincere in Afghanistan e se il Presidente manterrà i nervi saldi avrà il sostegno del Paese
è il discorso di Obama parte dimmelo merita di essere salutato positivamente
Controlli Obizzi gli obiezioni del suo vicepresidente nonostante l'opposizione della sua base politica Obama sta mandando altri trenta mila soldati in Afghanistan lo sta facendo per combattere i terroristi questo
Questo scrive tra l'altro Carrus mentre Nicholas Kristof sugli organici ieri in teoria anche sull'età altri Biondi oggi associa Obama a da altri come dire due personaggi un po'sfortunati
Nei conflitti né i conflitti di ampia portata internazionale e cioè l'indo Johnson e Gorbaciov
Il Presidente l'incontro son raddoppio la scommessa del Vietnam poco dopo essere arrivato la Presidenza
Mikhail Gorbaciov fece un'escalation del dispiegamento sovietica in Afghanistan poco dopo aver preso la leadership del suo Paese
Entrambi arrivando il potere avevano ereditato una situazione complicata ma la resero ancor peggiore ancor più costosa proprio
Con le loro escalation di tipo militare e il rischio che Obama faccia la stessa cosa Christoph propone come dire una soluzione diversa
Un soldato per un anno in Afghanistan Corco costa tanto quanto la costruzione di circa venti scuole ci sono programmi
Come quello che si chiama nasce dal solidaristico programma
In cui si aiutano i villaggi a costruire
Progetti che scelgono loro scuole ospedali irrigazione Pupone enti si tratta di iniziative di una si tratta di iniziative
Come dire che subiscono poco la corruzione ma il problema è che sono sotto finanziate per esempio per il costo di un soldato americano per un anno in Afghanistan scrive Cristo che si possono avere
Venti progetti in venti villaggi diversi la spesa militare americano in Afghanistan il prossimo anno supererà l'intero Budget militare ufficiale di tutti i Paesi del mondo
E lungo periodo l'educazione è stata la forza più importante per stabilizzare le Società non è una pallottola magica ma riduce il tasso di natalità
Alza gli Stendhal divida calme conflitti civili e il terrorismo ecco perché il candidato alla Presidenza Obama qualche anno fa propose un fondo per l'educazione globale di due miliardi di dollari una promessa che sembra aver dimenticato
Se Obama vuole successiva Afghanistan farebbe meglio a scegliere trenta mila nuove scuole invece che trenta mila nuovi soldati
Invece si sta imbarcando in un sonar che potrebbe diventare l'albatro della sua presidenza così tra l'altro Nicholas Kristof
Sul New York Times per chiudere l'Iran e torniamo all'Economist un altro editoriale la diplomazia sì esaurisce con l'Iran grazie Signor Putin grazie signor food cioè il leader di Russia e Cina
Che hanno incoraggiato l'Iran a come dire a sfidare la comunità internazionale queste l'ultima chance di sostenere sanzioni più dure
All'Iran ricorda l'Economist sono state date infinite opportunità di segnalare le sue buone intenzioni ogni volta detto no la sua ultima minaccia quella di espandere il suo massicciamente il suo programma di arricchimento di uranio
Potrebbe anche dimostrarsi vuota ma l'intento è chiaro sfidare ancora una volta le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU che esiste esigono la sospensione di un programma che ha che potrebbe avere implicazioni militari la costruzione di una bomba l'Iran ha rifiutato la mano tesa del nuovo Presidente americano Obama
E con la diplomazia che si esaurisce sono necessarie misure più dure qual è il problema è che
Russia
E Cina continuano a giustificare l'Iran a dire che
Ci vogliono più negoziati non sanzioni perché le sanzioni più dure sarebbe inefficace oppure rischierebbero di unire il popolo iraniano attorno a un regime considerato da molti iraniani illegittimo
Secondo chi si oppone le sanzioni le stesse sanzioni aprirebbero la strada un intervento militare una guerra che Medioriente nessuno vuole in realtà in realtà e il
Il rischio esattamente il contrario secondo l'Economist
Mentre l'Iran aumenta ogni mese le sue capacità nucleari le scelte della comunità internazionale si restringono
Ma non fare nulla a dei costi il primo la proliferazione nucleare in una regione esplosiva un rischio più immediato e che Israele si senta obbligato colpire per primo
In realtà anziché essere un preludio a una guerra sanzioni più dure dimostrerebbero la determinazione di fronte all'Iran nella loro applicazione sarebbe il miglior modo per mantenere la pace per l'economista
Probabilmente se russi e cinesi avessero già dato loro accordo sanzioni più dure
Invece di continuare a limitarle per vendere all'Iran armi convenzionali e tecnologia nucleare come fa la Russia comprare petrolio e gas come fa la Cina il dibattito incendi interno a regime iraniano sarebbe già cambiato
Quali sono le sanzioni che chiede l'Economist un embargo sugli investimenti dell'industria del petrolio del gas sull'importazione di armi sulla tecnologia per il nucleare civile
Con questo in gioco con la come dire il rischio di destabilizzare l'intero Medioriente sanzioni che facciano davvero male sono la
L'opzione meno peggio che ha in mano la comunità internazionale
Ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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