Rassegna stampa vaticana

Essa
La rassegna stampa vaticana
Dj seppe Di Leo
Buongiorno in questa settimana
Ha fatto capolinea su tutto su tutto
I quotidiani italiani ha fatto capolino il tema del referendum svizzero sui minareti come sapete
Un referendum
Che ha bocciato ulteriore costruzione di minareti
Alessandro speciali sul quotidiano Liberazione del primo dicembre scrive stupore preoccupazione incertezza si può sintetizzare così la reazione della Chiesa cattolica al mento sì con cui gli svizzeri
Domenica scorsa hanno ripiegato risposto al referendum che proponeva loro di vietare per legge la costruzione di nuovi minareti sul suolo elvetico
Ha incassato il colpo scrive speciale sono stati al soprattutto i vescovi svizzeri poche al fianco dei protestanti di librerie la comunità musulmane elvetica si erano impegnati affondo contro il divieto
Un ostacolo ad una grande sfida sul cammino dell'integrazione nel dialogo nel rispetto reciproco è stato il commento delle conferenze episcopali Svizzera alla vittoria del sì
Walter Müller portavoce dei vescovi elvetici non nasconde il suo allarme per le possibili conseguenze sociali del voto
Il sia di iniziativa affermato o mentre i problemi di coabitazione tra le religioni e culture
Felix MIUR
Segretario generale della Conferenza episcopale elvetica spiega così la vittoria del sì la gente ha paura di chi viene da lontano di chi non capisce si chiude
Il sacerdote arriva addirittura tracciare un ardito parallelo fra il referendum svizzero la sentenza della Corte europea di Strasburgo sul crocifisso nelle scuole pubbliche italiane
Quelli che sostenevano il referendum ha dichiarato
Dicono che la religione deve essere una cosa privata ognuno può pregare dove vuole ma non in luoghi pubblici occorre aprire un dibattito che faccia chiarezza perché la società è disorientata c'è una contraddizione in tutte le società europee
Come dimostra la questione aperta sui crocifissi in Italia
Per parte loro Jena Angelici svizzeri hanno accolto il risultato con amarezza ricordando che il divieto di costruire minareti non risolve alcun problema ma ne crea di nuovi
Diversa come prevedibile la posizione dei lefebvriani che proprio in Svizzera de condanno il loro quartiere generale nessuna reazione al voto ma nei giorni scorsi la fraternità sacerdotale x ampio benissimo
Questo il nome ufficiali appunto dei lefebvriani non aveva mancato di far sapere da che parte stava invitando tutte le persone di buona volontà non sostenere la propagazione della dottrina islamica votare sì all'iniziativa contro la costruzione
Dei minareti
Il foglio
Il foglio interne Interfree intervista usufruisce ci riuniamo che è stato
L'autore della proposta anti minareti
Approvata domenica scorsa con un referendum
C due è un deputato di popolari che il primo partito della del Paese con questo voto ha detto la Svizzera ha mostrato che cosa non vuole non vuole moschee non vuole indizi non vuole Sharia
In una parola non vuole essere Islam insalata il Ministro degli esteri italiano Franco Frattini scrive il foglio si dice preoccupato così come il presidente di turno dell'Unione europea lo svedese Calbi il responsabile del Pontificio Consiglio dei migranti monsignor Antonio Maria Vegliò e sulla stessa linea dei vescovi svizzeri
Che definiscono il voto un duro colpo alla libertà religiosa l'integrazione e c'è chi come Amnesty International non esclude di ricorrere al tribunale europeo le critiche erano prevedibili commenta Giulia
Come appunto il foglio l'unica cosa che conta è il risultato delle urne quello Stato impressionante non esiste opinione che può rovesciare una volontà così forte nessun Governo può ignorare le scelte del popolo
In Svizzera ci sono quattro minareti centocinquanta centri di preghiera e quattrocento mila persone di fede islamica
La maggior parte arriva dei Balcani e non mostra grande interesse per le pratiche religiosa eppure sostiene Juilliard la situazione già a livello di guardia nel mio paese ci sono affermato diciassettemila matrimoni combinati e questo significa
Che diciassette mila donne non sono liberi dice il deputato e in uno scandalo una contraddizione rispetto alle nostre
Leggi
Avvenire del primo dicembre intervistato il vescovo di Lugano Piergiacomo gran pacche
Tra l'altro il responsabile oltre vescovo di Lugano il responsabile della Conferenza episcopale Svizzera sui rapporti con l'Islam
è una reazione sbagliata dice a Luigi Gemina c.d. avvenire una reazione sbagliata una risposta superficiale demotiva che rischia
Di innescare unendo corto circuito molto pericoloso
Eccellenza e che dei geni nazi Cecchi nel voto popolare ha visto la difesa sia pure un po'rozza dell'identità cristiana e della civiltà europea risposta del vescovo di Lugano mi piacerebbe che fosse così
Certo non escludo che in qualche lettore abbia giocato questo tipo di motivazione
In generale però il voto è stato il frutto della paura dell'ostilità e dell'incapacità di accogliere il diverso
Penso che la maggioranza di chi ha detto noi minareti non lo abbia fatto per difendere l'identità cristiana
Ma per blindare il proprio egoismo non è il sintomo di una forte identità ma di una coscienza fragile che teme il confronto interculturale cui l'intera Europa chiamata in questo momento storico
Domanda non crede che anche molti cattolici si siano espressi per il divieto di minareti
Sì indubbiamente risposta del vescovo purtroppo anche molti di loro hanno pensato di risolvere il problema dell'Islam con un fare volte cioè commedia proibizioni
Ma noi abbiamo bisogno di affermare una laicità positiva non una chiusura una grettezza che conduce a derive pericolose in tema di libertà religiosa contro i minareti certo ma anche contro i crocefissi nei luoghi pubblici
Domanda qualcuno ha osservato però che il minareto non è un simbolo religioso ma un segno di conquista di dominio
Risposta
No non è così il minareto è semplicemente il segno di una tradizione chi se la prende con quel simbolo sbaglia clamorosamente obiettivo il vero problema aggiunge ancora il vescovo di Lugano non è il minareto ma la moschea
Quel che si predica insegna lì dentro
Io condivido le preoccupazioni per l'islamismo radicale e aggressivo e per il fanatismo di certi Imam
Ma è appunto su questo che va tenuta alta la sorveglianza impedire la costruzione di un minareto è fin troppo facile ma anche controproducente dentro la moschea crescerà l'integralismo
Domanda che conseguenze avrà il voto di domenica risposta il leader musulmani hanno subito reagito con grande disappunto
Non si aspettavano che un Paese come la Svizzera di grande civiltà e di rispetto delle minoranze in bocca se questa strada
Potrebbe nascere un partito islamico in Svizzera ma il problema ovviamente non riguarda solo la nostra confederazione
Temo ripulsa ritorsioni all'estero già in molti Paesi islamici la presenza di cristiani è sottoposta a pesanti limitazioni anche a persecuzioni abbiamo sempre invocato il principio di reciprocità ma sarebbe assurdo farlo valere
In modo inverso siccome voi Paesi islamici non rispettate la libertà religiosa allora
Anche noi diventiamo intolleranti
Il direttore de L'Osservatore Romano intervistato dal Corriere della Sera da Gian Guido Vecchi afferma bisogna stare attenti sul tema sempre della referendum svizzero sui minareti contro i minareti bisogna stare attenti a strumentalizzare le Regioni è una cosa che ha sempre portato frutti cattivi e velenosi
Domando è preoccupato di ciò che può accadere di per sé risponde gli anni di per sé in Svizzera non mi pare che cambi granché dal punto di vista della libertà di culto religiosa
Le moschee ci sono i quattro minareti che esistono resteranno
E del resto non vengono usati per il culto il problema è simbolico più che altro per i cattolici la religione anche un fatto pubblico fra l'altro trovo un po'ridicolo
Che ora i Verdi vogliano ricorrere per i minareti alla Corte di Strasburgo la stessa che vorrebbe togliere i crocifissi
In ballo aggiunge il direttore dell'Osservatore Romano c'è anche la libertà dei cristiani nei Paesi islamici
La cosa fondamentale nei rapporti con l'Islam è tra Islam e Cristianesimo il rifiuto nell'uso violento della religione
E una menzogna atti Istica sostenere che monoteiste mi sarebbero di per sé violenti nella tradizione islamica d'altra parte c'è un problema non risolto nel rapporto fra religione e politica
Ecco perché Benedetto sedicesimo dice che bisogna confrontarsi sulle radici culturali
Ricorrendo un elemento comune come l'ha ragione il logos domanda ma è possibile tutto ciò in concreto
Risposta all'uso distorto e violento della religione fa vittime anzitutto nei Paesi islamici
In tema di reciprocità importante la visita che in questi giorni il cardinale Gianvittore a sta facendo in Indonesia dove si respira un'aria diversa da quella che soffia da eventi di intolleranza
Le in Indonesia sempre esserci un Islam maggioritario ma di tendenza moderata
Direi che la reciprocità si possa intendere in questo senso una sfida comune a favorire la tolleranza e la libertà di culto
Dappertutto
Sulla Conferenza Episcopale elvetica tra l'altro Svizzera la posizione del Vaticano
E anche di
Osservazione stretta perché lo scrive Paolo Rodari sul foglio del due dicembre
Oltretevere scrive Rodari la Conferenza episcopale elvetica la stessa cosa vale per esempio per le conferenze episcopali tedesca austriaca e osservata concerto occhio di riguardo perché la tendenza
Della confini vescovi si svizzeri a smarcarsi da Roma in nome di una propria autonomia d'azione di governo è sempre possibile un esempio in questo senso sono le recentissime dichiarazioni in merito al celibato sacerdotale
Rilasciate proprio da monsignor Brunner
Questi poche ore dopo la designazione a succedere monsignor CUR coscia
Ha affermato che non c'è cioè alla guida dei vescovi
Della Conferenza episcopale Svizzera ha affermato che non c'è il legame sostanziale fra celibato il sacerdozio e ancora
Il mio Presidente di vescovi svizzere affermato ordinare parecchi uomini sposati dovrebbe quindi essere possibile il celibato dovrebbe essere volontario credo
Credo hanno indetto ancora che la Conferenza episcopale sia quasi all'unanimità dell'opinione che in Svizzera debba essere possibile ordinare sacerdoti uomini
Sposati
Leggo delle dichiarazioni di monsignor Brunner sul celibato sono arrivati in Vaticano dove sempre
Dopo uscite del genere si ricorda il fatto che Benedetto sedicesimo più volte pur consapevoli del fatto
Che il celibato sacerdotale non è un dogma bensì una norma disciplinare
Canonica insistito sulla preziosità del celibato stesso e sul fatto che l'ordinazione di preti sposati non è una controffensiva valida la carenza di vocazioni per questo le dichiarazioni di monsignor Brunner in Vaticano non sono state
Digerite
Monsignor Majo
Che il Presidente del Pontificio Consiglio degli immigranti degli itineranti ha commentato
In maniera negativa l'esito del referendum svizzero
Lo ha intervistato il vaticanista Andrea Tornielli sul giornale del primo dicembre come commenta il risultato del referendum risposta di monsignor Majo
Non lo commento mi limito a condividere quanto hanno espresso i vescovi svizzeri dopo il responso delle urne
Definendo l'esito del voto un duro colpo la libertà religiosa e all'integrazione e una tendenza che complica le cose per i cristiani che vivono in paesi dove la libertà religiosa e già limitata
Domanda il dato referendario inatteso sembra segnalare una difficoltà della Chiesa a sintonizzarsi Ciur su certe attese della società
Risposta ma qui non si tratta di essere in sintonia non credo che la Chiesa avrebbe potuto tenere una posizione diversa noi riteniamo la libertà religiosa un diritto fondamentale dell'uomo chiediamo che venga rispettata
Detto questo è assolutamente legittimo che gli Stati consultino i cittadini su questioni che riguardano la convivenza
E le costituzioni gli Stati non sono il Vangelo la dottrina sociale della Chiesa
La maggioranza si è espressa nel modo che sappiamo e bisogna prenderne atto
Affianco alla stessa pagina sul giornale un articolo di fauna sto Below slavo in cui
Si dimostra che in fondo in Europa non ci sono poche mosche
Né scrive giornalista nel giornale
I luoghi di culto islamici in Europa comprese le moschee sono pochi niente di più falso se si calcola anche le news alla le istanze di preghiera ricavati in maniera Carbonara esiste già un luogo di culto ogni mille ottocentoquaranta mussulmani
Un dato che non si allontana di molto dei numeri delle parrocchie cristiane
E dalle moschee nel mondo mussulmano dall'Inghilterra alla Grecia passando per Spagna Francia Italia Austria Germania Belgio Olanda Danimarca e paesi del nord esistono
Nove mila novanta moschee luoghi di culto islamici per una popolazione musulmana di sedici milioni
E mezzo
Se ci aggiungiamo la Bosnia arriviamo a dieci mila novecentocinquantasette luoghi di culto in Prati composto dove genus mettersi verso la Mecca ogni mille seicentocinquanta abitanti dopo il no ai minareti nella Svizzera
Si è parlato di colpo alla libertà religiosa ma in realtà i luoghi di preghiera islamici spuntano come funghi in mezza Europa anche se le moschee vere e proprie con tanto di minareti sono poche il grosso è rappresentato da stanza appartamenti
Scantinati garage e centri islamici per i seguaci di momento in Italia conclude Below slavo
Con una popolazione musulmana di tre milioni e mezzo circa di persone e luoghi di culto musulmani sono settecentoquarantanove impari in gran parte nel nord e in Emilia Romagna le moschee sono tre quella in disuso di Catania
Quella di Segrate alle porte di Milano
E il grande centro islamico culturali di Roma inaugurato nel mille novecento novantacinque altro cinque sono in fase di progettazione di costruzione spesso fra
Lei polemiche
Giulio Menotti sul foglio del due dicembre
Analizza la posizione vaticana in maniera piuttosto critica nel referendum sui minareti scrive
Menotti che si è svolto nella più antica democrazia europea la Svizzera la Santa Sede assunto la stessa posizione di chi come i Verdi e la sinistra europea la Corte dei diritti umani di Strasburgo ha patrocinato la causa contro i crocefissi
Nelle scuole italiane pochissime le voci di dissenso cattolico il celebre arabista Samir sa minore spegnimento scetticismo sui minareti in Europa dice che mussulmani devono vivere tra di noi in una situazione di accoglienza
Ma anche di minoranza che sento una minoranza non possono comportarsi in tutto come nei Paesi islamici dove essi sono invece la maggioranza e dove di cristiani ed ebrei non c'è quasi più traccia le chiese più moderne sono quelle costruite nel dominio coloniale
La Santa Sede
Ha fatto finta di credere scrive Miotti quando questa verità la sta divento nella estinzioni di tutte le comunità cristiane del Medioriente
Che l'Islam è pura fede e non anche e soprattutto un sistema politico con un obiettivo grandioso la conquista degli infedeli in nome di quella esiziale poderosa divisione del mondo in due parti
Il darà l'Islam il territorio dell'Islam darà larga il territorio della guerra
Con il voto sui minareti prosegue Miotti la Chiesa avrebbe potuto porre il tema della reciprocità prima che sia troppo tardi e come aveva fatto Benedetto sedicesimo nel recente incontro con l'ambasciatore marocchino
In Svizzera esistono duecento moschee nel referendum non si menzionava nell'opzione di eliminarle nell'opzione di bloccare la costruzione di nuove
Il messaggio è arrivato dalla Svizzera chiaro siamo una storica patria di esuli e perseguitati
A nessuno sarà interdetto il diritto di culto ma basta con questo sistema di dominio collaudato da quattordici secoli e che mi Minari che i propri vessilli scenici
E nella Sharia un programma di governo con il loro patriottismo referendario gli svizzeri in modo pulito non violento democratico liberale hanno detto no alla risale la islamizzazione
Critico invece nei confronti del referendum
Sui risultati del referendum Pierluigi Battista sul Corriere della Sera il trenta novembre nel referendum svizzero hanno bocciato a maggioranza la libertà religiosa non la tutela del paesaggio ma la guerra preventiva i luoghi della preghiera
Hanno manifestato un'ostilità preventiva e non negoziabile I luoghi di culto hanno identificato nel muezzin che dai minareti chiama i fili alla preghiera
Il nemico in agguato hanno dato possibile ancora Battista la risposta peggiore alla minaccia islamista che incombe sull'Europa
Peggiore anche dell'illusione multicultura lista qui contraccolpi negativi sono oggi al centro della riflessione autocritica in Gran Bretagna e in Olanda
Se pensavano una ritorsione per le persecuzioni discriminazioni religiose che infestano i pesi in cui la legge non è che l'applicazione letterale senza scampo della Sharia hanno imboccato la strada più pericolosa più pericolosa per le minoranze religiose
Che nel mondo dell'integralismo islamico non hanno diritto di parlare Spring si pregare esporre simboli del proprio credo il divieto di minareto e inutilmente offensivo controproducente e colpisce
Che colpisce il bersaglio sbagliato schiaccia il più moderati nelle braccia gli oltranzisti suscita risentimenti vittimismi offre gratuitamente argomenti a chi parte per l'Europa con intenzioni ostili
Scampia catastroficamente la religione con la politica
Pierluigi Battista risponde indirettamente sulle pagine di Libero il primo dicembre Antonio Socci lo stop alla costruzione di nuovi minareti in Svizzera significa che è stata bocciata da libertà religiosa
Sono proprio sicuri che al Corriere della Sera che nella vicina Svizzera si è stata instaurata in ventiquattro ore una dittatura che ha pulito uno dei principali diritti dell'uomo
Eppure nessuno al Corriere o a Repubblica o all'unità si sogna di scrivere che in Gran Bretagna da secoli è bocciata da libertà religiosa de morta la democrazia sebbene nessun cattolico come noto possa diventare devo cancelliere nel Regno Unito
Infatti Tony Blair per farsi cattolico dovuto aspettare di lasciare la carica di Primo Ministro
Mi pare scrive soci una discriminazione religiosa ben più grave del caso di minareti l'aspetto grottesco e qui i promotori svizzeri del referendum lo hanno motivato proprio con una tesi perfettamente laicista
E politically correct il portavoce ha dichiarato non è un voto contro l'Islam supponiamo alle interferenze della Regione nella sfera pubblica
Ci si doveva aspettare che quanti sono sempre pronti a zittire la Chiesa cattolica con l'accusa di interferenza nella sfera pubblica aderissero all'idea invece noi musulmani tutto deve essere concesso
Un grande intellettuale del nostro tempo conclude soci che ha speso tutta la vita in difesa delle diversità culturali l'antropologo filosofo clone distrusse
Che tutti a parole accede operano in questi giorni ha lasciato questo testamento po'più grafico ho cominciato a scritto in grande antropologo a riflettere in un momento in cui la nostra cultura aggrediva le altre culture
Di cui perciò mi sono fatto testimone difensore adesso ho l'impressione
Che il movimento si si è invertito e che la nostra cultura sia sulla difensiva di fronte alle minacce esterne in particolare di fronte alle minacce islamica
Di colpo mi sento etto non logicamente fermamente difensore della mia cultura
Sul settimanale Tempi Luigi Amicone
Scrive la realtà è questa in merito ai risultati del nel referendum svizzero che ha visto
Che risultato andare contro i desiderata di vescovi svizzeri la realtà è questa c'è un dissidio senza precedenti Frey ditte popolo un dissidio scrive
Amicone un dissidio che in Svizzera si è manifestato nel voto referendario che contro il parete quindi chiese i giornali partiti e Parlamento insomma contro tutto le stabilisce ma non di potere ha bloccato la costruzione di nuovi minareti
Un'analisi piuttosto pacata devo dire
Ma si può condividere o no ma comunque di un esperto del settore e dell'offerta dalle crisi astici staccarlo Cardia
Su avvenire del primo dicembre è stato serva a tu scrive Cardia che la consultazione ed etica all'unico pregio di aver fatto emergere un sentimento diffuso di paura nei confronti della cosiddetta islamizzazione europea
Ma la soluzione che propone pur provocare siti opposti a quelli di cui si ha bisogno facendo crescere diffidenze conflitti anziché dialogo garanzie di libertà
Estremismi rancorosi anziché soluzioni fondate sulla saggezza e sul rispetto dei diritti umani la prima riflessione che deve essere fatta che la libertà individuale e collettiva cominciare da quella religiosa
Sono indivisibili devono essere queste libertà garantita a tutti coloro che rispettano le leggi dello Stato e non le utilizzano per altri fini
La libertà di culto in Italia come in ogni altra parte d'Europa non è qualcosa che lo Stato dispensa discrezione
A seconda degli umori popolari o degli orientamenti politici del momento perché una delle conquiste della modernità che li costituzioni democratiche assicurano a chiunque cittadino stranieri che siano
Il referendum svizzero
è anche sintomo delle tante contraddizioni nelle quali si sviluppano si avviluppano pardon si avviluppano alcuni Paesi occidentali fra i quali d'Italia
Nell'affrontare la questione islamica sono le contraddizioni di che oscilla tra una specie di proibizionismo antislamico da una parte
è un multiculturalismo acritico dall'altra che provoca una sorta di perniciosa schizofrenia
Che finisce contenerci
Prigionieri
Bene è
Archivio questa
Questa questione per arrivare invece sulle questioni italiane la chiesa valdese ci informa il Corriere del Sera Paolo Foschini
A dare il registro del Bio Testamento sul testamento biologico si legge scoprire se era il trenta novembre si sono già dette troppe parole noi ora passiamo i fatti
Non sono né provocatori estremisti né atti oltranzisti sono i cristiani della chiesa valdese di Milano e per primi in Italia leggi o non legge metteranno in pratica quello che loro Pastore Giuseppe Platone ed in cui spiegando
Ci saranno affermato platonico il notaio testimoni necessari tutte le forme per rendere giuridicamente valido un atto privato
E chi vorrà potrà finalmente lasciare le proprie indicazioni sulle cure che vuole o non vuole gli siano praticate nel caso in cui un giorno non potesse esprimere la sua volontà
Testamento biologico appunto l'iniziativa significativamente emersa sulla scia di un convegno dei Medici Cattolici
Riuniti nei giorni scorsi a Milano per dibattere di dignità deve nascere del morire
Sul la sacralità aveva ribadito in quel contesto il cardinale Carlo Maria Martini non riguarda solo il concetto di vita fissità ma anche quello di dignità della vita sottoscrivo le parole cardinale Martini ha affermato il pastore
Valdese
A proposito del cardinale Martini Gian Guido Vecchi
Ci in forma
Che proprio il cardinale Carlo Maria Martini
Aveva scritto ai giorni scorsi che la Chiesa sul Corriere della Sera la Chiesa farebbe bene a interrogarsi sulla grave situazione in Occidente quanto ha vocazioni fra le altre cose anche una revisione delle norme di accesso
Al ministero potrebbe aiutare in questo senso
Il celibato ha scritto cardinali Martini merito di Milano è un grande valore essendo evangelico ma non per questo è necessario imporlo tutti del resto se nella chiesa latino non obbligo quelle cattoliche di rito orientale ammettono preti sposati
Così il cardinale Martini ha proposto di discutere la possibilità di ordinare direi probanti ovvero uomini sposati che abbiano già una certa esperienza ai maturità
Non è una voce isolata nel due mila e cinque il Sinodo dei vescovi bocciò l'ipotesi di alcuni
è stata valutata come una strada da non percorrere ma il cardinale petto Turk sono appena nominato Presidente del Pontificio Consiglio di giustizia e pace spiegò la proposta di vini probanti è stata messa da parte come poggiata su uno scaffale
Nulla di di definitivo perciò ogni tanto c'è chi la tira fuori quella di vini provati una questione su cui si deve fare riflettere ma è una soluzione estrema non la soluzione dice Bruno Forte che oltre a essere al CIPE scudi che che va sotto anche teologo di fama internazionale l'errore afferma monsignor forte che si potrebbe fare pensare che il cardinale Martini
Di fronte al problema delle vocazioni in Occidente proponga semplicemente ivi riprova atti
La sua ed è molto più complessa e parte anzitutto da i giovani come ha fatto in tutto il suo ministero non bisogna rinunciare mai a proporre i giovani cammini di fede adulta
E non è vero che le vocazioni calino in percentuale in alcune diocesi afferma monsignor forte il contrario
E che ci sono meno giovani in assoluto il dramma dell'Occidente
E la denatalità
Un altro cardinale
Che si rende protagonista
Della vita civile e non solo oltre che che siamo dell'Italia e il cardinale di e Bologna Carlo Caffarra che ha scritto una lettera alla Regione Emilia-Romagna per invitarlo hanno
Invita la non equiparare
Al matrimonio le unioni di fatto
Scrive Andrea Tornielli sul giornale il due dicembre un appello forte chiaro diretto e senza precedenti quello che l'arcivescovo di Bologna il cardinale Carlo Caffarra rivolto al Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani
Agli assessori e consiglieri regionali per scongiurare che non si è fatto passare un progetto di legge che equipara ben di unioni di fatto alla famiglia fondata sul matrimonio
Il cardinale Caffarra si appella alla responsabilità degli amministratori regionali chiedendo loro di non compiere atti che possono far diminuire la stima soprattutto nella coscienza delle giovani generazioni dell'istituto del matrimonio e della famiglia
Per monsignor Caffarra parlare di discriminazione in caso di non approvazione della proposta di legge non ha senso
Se ingiusto affermato se ingiusto trattare in modo diverso gli uguali e ugualmente ingiusto trattare in modo eguale i diversi
Non sto dando giudizi valutativi di carattere etico sulla diversità in questione sto parlando della logica intrinseca ogni ordinamento giuridico civile la giustizia distributiva è governata dal principio di proporzionalità
L'arcivescovo di Bologna ricorda poi che ogni estensione dei diritti deve essere pensata nell'ambito del dovere fondamentale di difendere e promuovere il bene comune altrimenti si costruirebbe una società gli ultimissimi opposti
Un altro protagonista belga
Vita ecclesiale civile in Italia e Saturno è ancora senz'altro il cardinale Camillo Ruini
Prossimi giorni in settimana dal dieci al dodici ci sarà un grosso convegno internazionale dedicato al tema della fede organizzato proprio dall'ENAC
Dalla Commissione del Conferenza Episcopale che si occupa del progetto culturale della chissà italiana convegno che si svolgerà all'auditorium di via della Conciliazione a Roma
E stato intervistato sulla
Sull'attivismo sulla fede su rapporti anche tra fede politica da Gian Guido Vecchi sullo Corriere essere due di dicembre
Eminenza richiede vaticanista il Corriere il tema del convegno e radicali di oggi con luglio senza di lui cambia tutto la situazione è proprio
Così preoccupante risposta il cardinale Ruini e preoccupante sul piano culturale
Perché oggi sono molto forti e diffuse fino ad apparire prevalenti le tendenze annegare ignorare Dio
Lo si riduce un prodotto della nostra mente del nostro desiderio della nostra struttura psichica oppure si sostiene che per via razionale
Riordino di per via razionali di Dio non si possa conoscere nulla che lo si possa conoscere solo attraverso una scelta di fede puramente soggettiva questo il motivo di preoccupazione per noi domanda le fedi non hanno forse acquistato un peso
Sempre maggiore nel mondo risposta del porporato certamente un fatto innegabile
E proprio questo mette a nudo una frattura tra le tendenze prevalenti nella cultura il sentire della gente una frattura dannosa per tutti perché avente la cultura autoreferenziale alla fine sterile
E perché d'altra parte i dati tanti credenti la situazione la sensazione sbagliata e pericolosa che per credere in Dio vadano rifiutati gli sviluppi attuali nella storia
Ci si debba isolare cioè dalla storia domanda la sua analisi richiama ciò che scrisse Benedetto sedicesimo il decimo il dieci marzo nella lettere vescovi del mondo
Dio sparisce dall'orizzonte di gli uomini e questo effetti distruttivi
Quali risposta dei cardinale Ruini anzitutto dare all'umanità la sensazione di essere sola nell'universo abbandonata al ceco divenire del consumo senza una direzione uno scopo
Tutto ciò pesa sull'anima delle persone fa sentire la nostra vita inutile priva di senso
Ma anche la società e la cultura perdono il loro riferimento decisivo se non c'è Dio l'uomo è soltanto una particella della natura manipolabili e come tutto il resto si perde così riferimento principe della vita sociale
Di via che l'uomo come diceva Kant è sempre un fine cui tendere e mai un mezzo ricordo quindi
Questo convegno che si svolgerà
A Roma all'auditorium di via della Conciliazione organizzato dal Comitato per il progetto culturale della Conferenza episcopale italiana sul tema
Dio nella ed la fede che sommando la
La rilevanza della presenza
Dio non solo una sfera privata
Ma anche nella sfera pubblica e con questo si chiude l'appuntato odierna di rassegna stampa vaticana l'appuntamento è per domenica prossima grazie per la sua
Contributi in giornata
Abbiamo trasmesso
La rassegna stampa vaticana DJ set edile
Grazie