Rassegna stampa ambientale

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale sono giovani che Pascalis e oggi iniziamo una rassegna stampa settimanale interamente dedicata ai temi dell'ambiente dell'energia quindi naturalmente
Del clima del cambiamento climatico parleremo naturalmente la Conferenza di Copenaghen ma anche ai temi ecologici in Cina e quindi le foreste l'acqua la desertificazione inquinamento dell'aria dell'acqua
Ma oltre a questi che sono temi che naturalmente coinvolgono il nostro Paese come ogni altro Paese del globo
In questa rassegna stampa dedicheremo sempre particolare attenzione anche ai temi del territorio del paesaggio dell'urbanistica perché non dimentichiamo
Che e questo un aspetto specifico della
Della situazione Italia il nostro Paese ha subito negli ultimi decenni una gravissima devastazione territoriali paesaggistica urbanistica
E l'articolo nove della Costituzione che impone la Repubblica tutela il paesaggio
è stato probabilmente l'articolo più violato della Costituzione e a questo proposito invito tutti ad andare anche ad ascoltare la video intervista realizzata
Con Antonio Paolucci che è stato anche Ministro dei beni culturali nel mille novecento novantacinque e che denuncia oggi la devastazione del paesaggio
Denuncia il fatto che le nostre città sono diventate accumuli di orrende periferie insomma ecco si vada
Ad ascoltare quello che dice
Antonio Paolucci
Allora in negli ultimi giorni nell'ultima settimana abbiamo potuto leggere una vera e propria valanga di articoli su tutti i quotidiani dappertutto un sulla
Ne Conferenza di Copenhagen né che si apre
Lunedì domani
E sarà quindi difficile in in una rassegna stampa appunto
Realizzata in questo momento
La sarà difficile fare una selezione tra queste decine e decine di articoli tutti molti almeno molti
Certamente come elementi di interessa certo alcuni più interessanti cercheremo in qualche modo di dar conto intanto Carlo Rubbia sul sito di Repubblica punto it l'errore nucleare il futuro e nel sole
Parla il Nobel per la fisica inutile insistere su una tecnologia che crea solo problemi e ha bisogno di troppo tempo per dare
Risultati la strada da percorrere è quella del solare termodinamico Spagna Germania Stati Uniti l'hanno capito e noi invece
Che cosa dice Carlo Rubbia
Lì si chiede cosa pensa della scelta del Governo italiano di imboccare di nuovo la strada del nucleare risponde Rubbia
Si sa dove costruire gli impianti come smaltire le scorie si è consapevoli del fatto che per realizzare una centrale occorrono almeno dieci anni
Ci si rende conto che quattro otto centrali sono come una rondine in primavera e non risolvono il problema perché la Francia per esempio va avanti con più di cinquanta impianti
E che gli stessi francesi stanno rivedendo i loro programmi sulla tecnologia delle centrali e pr tanto che si preferisce ristrutturare i reattori vecchi piuttosto che costruirne di nuovi
Se non c'è risposta a queste domande diventa difficile anche solo discutere del nucleare italiano
Lei e padre egli si chiede degli impianti a energia solare termodinamica Priolo vicino Siracusa c'è la prima centrale in via di realizzazione questa non è una buona notizia risponde Rubbia sì
Ma non dimentichiamo che quella tecnologia sviluppata quand'ero la guida dell'ENEA a Priolo sarà in grado di produrre quattro megawatt di energia mentre la Spagna ha già in via di realizzazione impianti per quattordici mila
Mw e si è dimostrata capace di avviare una grossa centrale solare nell'arco di diciotto mesi
Tutto questo mentre noi passiamo il tempo ipotizzare reattori nucleari che avranno bisogno di un decennio di lavori
Dei passi avanti nel solare li sta muovendo anche l'amministrazione americana insieme alle Nazioni latinoamericani asiatica Israele a molti Paesi arabi l'unico dubbio ormai non SL energia solare si svilupperà
Ma se a vincere la gara saranno cinesi o statunitensi
Lì si ancora si chiede Rubbia anche per il solare non mancano i problemi bassa che arrivi una nuvola no risponde Rubbia non con il solare termodinamico che capace di accumulare le energie raccolta durante le ore di sole
La soluzione di sali fusi utilizzato al posto della semplice acqua riesce infatti a raggiungere i seicento gradi
E il calore viene rilasciato durante le ore di buio di nuvole insomma questa questi sarebbe alle temperature sono immagazzinati come in un thermos che conserva il calore per molte ore
Il fondo continua Rubbia il successo dell'idroelettrico come unica vera fonte rinnovabile dovuto al fatto che una diga ci permette di a Massa e l'energia regolarmi nel suo rilascio anche gli impianti solari termodinamici a differenza di pale eoliche e pannelli fotovoltaici sono in grado di so che il problema
Dell'accumulo
Domanda la costruzione di grandi centrali solari nel deserto un futuro certo risponde Rubbia i tedeschi hanno già iniziato a investire grandi capitali nel Progetto Desertec che
La difficoltà e che per muovere le turbine necessaria molta acqua ma anche le centrali nucleari in Europa durante l'estate hanno problemi
E nei Paesi deserti ICI reperire acqua sufficienza ad avere un problema ecco perché in Spagna stiamo sviluppando nuovi impianti solari che funzionano con i motori a reazione degli aerei riscaldando aria compressa i getto sono ormai macchine affidabili e semplicità costruire
Così diventeranno anche le centrali solari del futuro se ci sarà la volontà politica di farlo
è questo un articolo che si
Può trovare nel supplemento scienza e ambiente di Repubblica
Punto it
E quello che dice Rubbia è infatti confermato per esempio da un articolo del Corriere della Sera verso Copenaghen e il titolo energia pulita dai deserti nordafricani
Nel giro di sei ori deserti del Nordafrica ricevono più energia dal sole di quanta l'umanità nei consumi in un anno
Installare centrali energia solare termodinamica su meno dello zero virgola tre per cento delle superfici in abitabili del Sahara del Sael del Medio Oriente quindi stiamo parlando del Nordafrica
E del Medio Oriente appunto
Quindi installare centrali solari in meno dello zero virgola tre per cento delle superfici deserti che diciamo
Genererebbe elettricità e acqua potabile in quantità sufficienti per soddisfare il fabbisogno di tutta quest'area dell'unione europea quindi del Nord Africa del Medioriente
Compresi gli aumenti di consumi stimati per i prossimi anni
I calcoli sulla base di rilevazioni da satellite sono del centro tedesco di ricerca aerospaziale
La differenza che corre fra la realtà e ciò che potrebbe essere e di circa quattrocento miliardi di Europ cioè quanto costerebbe realizzare impianti per soddisfare quindi appunto tutta l'energia necessaria per l'Europa il Nordafrica in Medioriente
Venti volte l'ammontare di una robusta manovra finanziaria Italia ma in meno di un terzo rispetto a quanto l'Europa in pochi mesi ha messo a disposizione nel sistema finanziario per salvarlo
Ora
Si sta però realizzando un grandissimo investimento proprio oggi
Parliamo del Progetto Desertec che continua l'articolo del Corriere della Sera con l'ambizione di disseminare i pannelli solari la sponda sud del Mediterraneo collocando collegandoli alla sponda nord
Fino alla Scandinavia attraverso una rete di migliaia di crederci di chilometri di cavi elettrici ad alta tensione
Nel due mila cinquanta quando il consumo di energia elettrica nel mondo sarà quasi triplicato continua l'articolo del Corriere della Sera la rete Desertec potrebbe dovrebbe assicurare almeno il quindici per cento dei consumi in Europa con impatto dimissioni dicevo due pari a zero
Da qualche mese Al Gore ne parla regolarmente le sue ben remunerate conferenza in giro per il pianeta per mostrare come la lotta al cambiamento climatico sia per entrare nella sua fase industriale su vasta scala
All'open Bre le dodici imprese azioniste di Desertec hanno avviato la fase operativa
Lanciando un'iniziativa industriale con quattrocento milioni di euro di finanziamento quindi di investimento iniziale entro il due mila dodici niente rispetto a quanto avremmo investito abbastanza però per far capire al mondo che ormai non si torna indietro
E non solo
Perché il progetto nasce in Germania ed è stato promosso FISU Tesco gratis in prospettiva sono i giganti delle tecnologie dell'energia nella Repubblica federale che più di chiunque altro in Europa
Contano di trasformare questo tipo di di tecnologie verdi in grandi fonti di ricavi nelle prossime generazioni non è un caso se per i grandi azionisti più convinti sostenitori di Desertec figuri per esempio Siemens
Il gruppo di Monaco di Baviera produce già le nuove tecnologie per i capi trasmissione ad alta tensione che permettono una dispersione minima di Energia lungo migliaia di chilometri oggi quei cavi di Siemens sono in funzione in Cina
Lungo mille quattrocento chilometri
Fra i campi solari la provincia orientale dello Yunnan
E il Guangdong sulla costa del Pacifico in futuro potrebbero innervare tutto il Maghreb in direzione dell'Italia della Spagna della Grecia e da lì verso l'Europa centro-settentrionale
E in sud ancora poi più avanti nell'articolo possiamo leggere che non manca un'impronta italiana l'intero progetto la cablatura fra Tunisia e Sardegna e la prima destinata ad entrare in funzione per Desertec
E latte con la regia per la raccolta delle leggi è quella del solare termodinamico a concentrazione sviluppato dal premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia lo abbiamo visto prima
E veniamo adesso alla Conferenza di Copenaghen proprio oggi sulla stampa
Articolo di Barbara Spinelli sulla stampa di oggi che all'intera copertina dedicata alla Conferenza di Copenaghen l'articolo di Barbara Spinelli intitolato la nuova guerra mondiale
Vogliamo leggere in particolare un passaggio di questo articolo che ci sembra
Particolarmente importante
Dove Barbara Spinelli scrive tra gli effetti più funesta i del dissesto climatico ci sono infatti gli esodi immani
Fin d'ora il popolo del Bangladesh centosessanta milioni di persone fugge terre inondate o non più coltivabili perché sanati se il mare dove si alzarsi dubbi metro perché si sciolgono i ghiacci dell'Himalaya della Groenlandia
Nell'articolo un terzo del Paese si inabissa avrebbe i rifugiati sarebbero quaranta milioni dice la Banca mondiale già oggi migliaia di africani scappano da deserti dilatati i scienziati danno cifre impressionanti se la temperatura
E i mari superano certe soglie i fuoriusciti saranno miliardi quel che dimentichiamo è che il più settantadue per cento secondo l'ONU non vanno in occidente ma in altri Paesi poveri
Mi sfollati asiatici africani cadono poi nelle mani delle mafie il cui potere sugli Stati sul mondo crescerà ma e i nani combattere solo le mafie all'origine
Cioè l'esodo
E dell'esodo gli occidentali ricchi sono i primi colpevoli in con la loro lunga storia di industrializzazione la piaga degli esuli ambientali scritta nel nostro futuro e non non la cureremo erigendo muri e distruggendo la globalizzazione ma approfondendola
Sono i rifugiati climatici e non hanno lo Statuto dato i profughi politici nel Novecento sono apolidi di un nuovo tipo in ascoltabile
Perché non limiti i dittatori perseguitano ma la natura
Lo scandalo e attutito solo se lo si governa continua Barbara Spinelli con apposite agenzie ONU con convenzioni sui rifugiati estesa agli esuli climatici l'alternativa e un pianeta urlante di tumulti e risentimento
E più avanti
Continua Barbara Spinelli dobbiamo imparare a trattare la terra come la casa l'automobile
Non è sicuro ma plausibile che l'incendio li distruggerà e la paura che ne abbiamo ci spinge a sottoscrivere una polizza d'assicurazione lo stesso urge fare con la terra l'acqua in mare e le foreste di cui ha fatto il pianeta
Nell'immediato potremmo proteggerci asse praticando ci ma alla lunga perderemo ancor più perché i sacrifici cresceranno
E
Ancora un altro editoriale altri giornali è quello di Martin Wolf che abbiamo letto mercoledì due dicembre sul Sole ventiquattro Ore
Il vertice sul clima di Copenaghen destinato deludere è un problema sì e no perché agire urgentissimo
Sì perché agire urgentissimo no perché l'accordo che proponimento uscirebbe dal vertice sarebbe inadeguato contrastare i cambiamenti climatici non sarà facile
è indispensabile realizzare l'obiettivo in modo efficiente ed efficace bisogna sfruttare probabile rinvio proprio per arrivare a questo risultato
Io sono del parere che se se ci siano valide ragioni per agire con decisione
Ma altri non la pensano così gli scettici oppongono due contro argomentazioni la prima che le certezze scientifiche riguarda i cambiamenti climatici sono molto vaghi la seconda e che i costi superano i benefici
Ma sostenere che non ci sono certezze scientifiche non basta dice Martin Wolf
Considerando i rischi dovremmo essere ragionevolmente sicuri che licenziati si sbagli non prima di dare retta agli scettici con lo scopriremo che gli scettici avevano torto probabilmente sarà troppo tardi per fare qualcosa
Non possiamo fare l'esperimento due volte abbiamo un pianeta solo
Fortunatamente
I dati sembrano indicare che il costo delle misure non dovrebbe essere proibitivo l'ultimo Word o deve DOP report della Banca mondiale afferma che i costi di un incremento delle restrizioni alle emissioni sarebbero modesti
Sul versante dei benefici vorrei sottolineare l'importanza evidente
L'importanza di evitare il rischio di una catastrofe climatica non abbiamo il diritto di assumerci rischi di questo tipo
Li scettici però ci offrono un servizio preziosissimo ci ricordano di continuare a tenere sotto controllo li sviluppi effettivi del clima e ci dicono che agire comporta dei costi che alcuni costi
Sarebbero intollerabili fortunatamente come osserva la Banca mondiale i poveri emettono poca CO due cioè anidride carbonica sostituire i sub americani con automobili che rispettino i parametri di consumo di carburante dell'Unione europea
Basterebbe a compensare la fornitura di energia elettrica a quel miliardo e seicento milioni di persone che oggi ne sono privi
E ancora continua Martin Wolf
Come sottolinea l'Agenzia internazionale l'energia a il e nel suo ruolo da energie Outlook dovremmo dei carbonizzate la crescita per limitare le concentrazioni atmosferiche
Di CO due a quattrocento parti per milione il livello considerato coerente con un incremento della temperatura media globale che non superi i due gradi centigradi
Dovremmo fare di tutto ridurre la domanda estende l'uso delle energie rinnovabili investire nel nucleare sviluppare i sistemi di cattura e stoccaggio delle missioni passare dal carbone al gas proteggere le foreste per raggiungere questo obiettivo
Ma ce la stiamo cavando
In una parola sola scrive Martin Wolf malissimo nonostante il gran parlare le emissioni sono aumentate non solo in termini di stock ma anche in termini di flusso
La recessione ha dato una mano ma non possiamo fare affidamento sulla poca disse economica come fa notare ai le immissioni legate alla produzione al consumo di energia
Sono aumentate da circa ventuno circa ventinove giga tonnellate tra il mille novecentonovanta il due mila sette
E
La ieri prevede emissione di anidride carbonica pari a trentaquattro virgola cinque GK nella te per il due mila venti a quaranta giga tonnellate per il due mila trenta insomma un ritmo di crescita medio dell'uno virgola cinque per cento all'anno
Un dato cruciale che la crescita preventivata da qui al due mila trenta
Legata la produzione al consumo di energia sarà interamente dovuta i Paesi in via di sviluppo e i Paesi emergenti con il cinquantacinque per cento dell'incremento
Che arriverà dalla Cina e il diciotto per cento dall'India
La ragione per intervenire in fretta correggere queste tendenze e che in caso contrario i costi per limitare incrementi consistenti della temperatura risulterebbero estremamente alti o addirittura
Nella peggiore delle ipotesi proibitivi
Ogni anno di ritardo in questo senso
Aggiungerà cinquecento miliardi di dollari di costi supplementari al costo globale oggi stimato
Di diecimila cinquecento miliardi di dollari questi costi sono il risultato della vita estremamente lunga di capitali fissi impiegati nella generazione di energia e della vita ancora più lunga dell'anidride carbonica nell'atmosfera
Tuttavia conclude Martin Wolf
Qualcosa di simile a un consenso sulla necessità di agire esiste sembra esserci consenso anche sul fatto che finora nonostante la retorica si è fatto ben poco di utile il momento di agire adesso se non sarà a Copenhagen allora dovrà essere
Poco dopo
Conclude Martin Wolf combattere i cambiamenti climatici e la sfida collettiva più complessa che l'umanità si sia mai trovata di fronte
Per vincerla servono azioni costose concertate fra molti Paesi
Per affrontare una minaccia remota a beneficio di persone che ancora devono nascere in condizione di inevitabili incertezza sul costi del non agire ma siamo arrivati al punto in cui si sta un ampio consenso sulla natura della minaccia
E sui tipi i provvedimenti necessari per affrontarla
Forse a Copenhagen non raggiungeremo un accordo ma è arrivato il momento di decidere o agiamo in fretta o finiremo per scoprire se gli scettici hanno ragione in questo secondo caso spero proprio che abbiano ragione però ne dubito fortemente
Conclude Martin Wolf in questo editoriale
Pubblicato dal Sole ventiquattro Ore del due dicembre scorso
E ancora la climatologo a Barbara Bush Merry sulla stampa sempre del tre dicembre l'era degli sprechi è finita per sempre il leader lo sanno il futuro e nella tecnologia verde
Dottoressa Bush Blair i pessimisti lato stesso Barbara Bush Blair è consigliata ragazza prodigio impegnata l'Agenzia internazionale l'energia con base a Parigi analista del clima è uno dei cervelli che cercano di sbrogliare la matassa del summit di Copenaghen
La domanda i pessimi essi ci si chiede se i pessimisti prevalgono
Il per risponde il protocollo è stato un primo passo
Dunque si cita il protocollo
Di Kyoto i pessimisti e citava il PIL troppo del Protocollo di Kyoto doveva tagliare le emissioni così non è stato
Risponde la Bush Blair il protocollo è stato il primo passo è chiaro che non è bastato ma e evidenziato i problemi sul tappeto senza quel documento non saremo dove siamo
Cioè dove
Alla vigilia di nuovi negoziati il protocollo ha generato una vasta consapevolezza e non il Paese si è capito che si rischia uno scenario catastrofico quello dell'aumento delle temperature
Vicino hai sei gradi centigradi le conseguenze sarebbero irreparabili
Come si convincono cinesi indiani anche inquinare meno
Per loro più emissioni sono sinonimo di più sviluppo
L'obiettivo ora e meno cinquanta per cento di gas serra entro il due mila cinquanta e Copenaghen si dovrà fare un ulteriore passo
Un accordo politico di lungo termine tra tutti i Paesi e vedo segnali positivi proprio la Cina e India stanno dimostrando di avere capito anche loro devono contribuire come si traducono in pratica le buone intenzioni aiutando a fare investimenti giusti nelle nuove energie
E idee hanno una serie di incentivi d'altra parte Cina e India hanno iniziato a guadagnare anche con il carbon trading il mercato delle emissioni
Con obiettivi politici e
Ancora si chiede a Barbara Bush Blair
Che strategie si deve ideare con obiettivi politici e vincoli normativi per esempio con quelli dell'Unione europea di non superare i quattrocentocinquanta parti per milione di polveri
Di anidride carbonica le atmosfere non oltrepassa i due gradi di aumento delle temperature entro fine secolo è uno scenario che secondo i nostri calcoli richiede
Trenta trilioni di dollari di investimenti nel suo settore energetico dichiaro che non basteranno i fondi dei Governi ci vorrà l'intervento dei privati e a Copenaghen si parlerà anche di questa
Collaborazione
E passiamo adesso ad un articolo intervista intervista curata da Antonio Cianciullo pubblicata su Repubblica del ventisei novembre scorso
A Pasca a Scott ricercatore presso il santo nazionale dello share scientifica storico dell'ecologia
Chiede Cianciullo cioè che osserva che la proposta di riduzione americana non è poi così consistente il diciassette per cento di taglio della CO due avendo quel punto di riferimento il due mila cinque
Equivale al quattro per cento secondo i parametri ONU che hanno come punto di riferimento il mille novecentonovanta
E un quinto di quello che l'Europa ha già dichiarato di voler fare
E risponde Pasca accorto d'accordo ma il senso della proposta va al di là dei numeri fino a ieri gli Stati Uniti non volevano nemmeno negoziare oggi propongono al mondo un taglio delle immissioni di una certa consistenza
Se questa proposta passasse sarebbe un messaggio politico molto forte quello che temo sono le resistenze delle perché l'hobby i colpi di coda
La Casa Bianca domanda Cianciullo se avrà il consenso del Parlamento taglierà le emissioni serra l'Europa dall'Iran Giappone taglierà ma come faranno i Paesi più poveri a inserirsi in una corsa tecnologica che richiede spalle larghe passo veloce
è risposta di accorto questo il vero punto il nodo non è tanto la Cina che ha le risorse le industrie per fare il salto il nodo sono i Paesi più poveri come quelli africani che rischiano di venire doppiamente beffati
Non hanno contribuito al dissesto climatico perché la loro industrializzazione praticamente solo simbolica e saranno però i più colpiti dai fenomeni estremi perché molto spesso i loro sono luoghi ad alto rischio di catastrofe ambientale e quindi qui si riprende il tema
è già
Ricordato nel e nell'editoriale di Barbara Spinelli
Un un'analisi di Francesco si sci che tra l'altro
è stata pubblicata sul numero in edicola del di Limes tutto dedicato alla questione del clima la Conferenza di Copenaghen
Intitolato questo numero dei Quaderni speciali rimesso il clima del G due ecco in questo editoriale in questa analisi Francesco si chic
Si Alisei rapporto tra Stati Uniti e Cina in particolare rispetto questione ambientale
Dice scrivessi sci il problema dei problemi è quello dell'ambiente Obama incentrato la sua Presidenza su due agende la riforma sanitaria la questione ambientale la prima e a fare tutto interno mentre sulla seconda la Cina si sta spendendo molto e credo di poter dare una mano la presidenza americana
Pechino ammesso per la prima volta di voler tagliare le sue emissioni complessive sebbene sia ancora un Paese in via di sviluppo le sue dimissioni pro capite siano di molto inferiori a quelle dei Paesi avanzati
Questa disponibilità però ha un costo la cui entità è pari all'importanza di quello che la Cina dichiara un suo sacrosanto diritto lo sviluppo economico appunto
I paesi avanzati si sono sviluppati per quasi due secoli incuranti dell'inquinamento e ancora oggi pur rappresentando un meno del quindici per cento delle popolazioni globale
Produco oltre il cinquanta per cento delle emissioni totali e più di tre volte la media di emissioni pro capite
E dei Paesi in via di sviluppo o meglio della Cina in particolare
Negli ultimi anni continuassi sci però le economie emergenti hanno preso preso gradualmente coscienza del fatto che i danni ambientali provocati lo sviluppo forsennato colpiscono per prime le loro stesse popolazioni
Senza contare che l'impennata dei prezzi dell'energia dopo la guerra in Iraq ha coniugato il tema ambientale con quello dell'efficienza energetica finalizzata innanzitutto a ridurre le Sosa bolletta petrolifera
Così la Cina ha corretto il tiro e si è convinta della necessità di salvaguardare l'ambiente
Per migliorare la qualità della vita e per perseguire l'efficienza e risparmio energetico all'economia sviluppate come Europa e America la Cina chiede naturalmente uno sforzo di contenimento in più
Mentre consente minori tali Paesi priorità di questa formula spacca il fronte dei Paesi in via di sviluppo finora ostile agli Stati Uniti e potrebbe porre le premesse di un accordo globale sull'ambiente alla Conferenza di Copenaghen
Questa però concludersi sci solo la prima conseguenza del cambio di atteggiamento cinese sull'ambiente le altre sono anche maggiori
Acquistando tecnologie verdi dall'America la Cina alimenterebbe l'export statunitense e lo sviluppo industriale delle energie pulite il che a sua volta potrebbe trainare la ripresa economica americana
Inoltre un aumento delle importazioni cinesi favorirebbe l'equilibrio della bilancia commerciale con l'America e rientro di quest'ultima dal deficit
Il trasferimento di tecnologia poi favorirebbe un allineamento delle politiche industriali ed energetiche vicine Stati Uniti
Erodendo l'influenza dei Paesi esportatori netti di petrolio
Ma soprattutto la cessione delle allettanti tecnologie duali americane romperebbe de facto il ventennale tabù della vendita di armi alla Cina conseguente alla repressione di Tienanmen del mille novecentottantanove
E potrebbe spostare nel tempo l'asse delle forniture militari cinesi oggi sbilanciato sulla Russia
Così concludersi sci
La partita ambientale tra cinema e ricca travalica l'ecologia aprendo nuovi scenari strategici in Asia
E di riflesso nel resto del mondo al contempo essa si intreccia le sorti politiche dell'Amministrazione Obama che sul clima si gioca una delle sue carte fondamentali
Sulle pubblica
Del ancora del tre dicembre è stato pubblicato un editoriale di Anthony Giddens intitolato una questione di stile
Nelle ultime settimane sono stati pubblicati molti articoli sui negoziati sul cambiamento del clima che si muove inaugureranno a Copenhagen la settimana prossima quasi tutti sono concentrati sul contenuto
Dei potenziali accordi e la possibilità di raggiungere un patto per il cambiamento del clima
In verità a prescindere dal fatto che Copenhagen si riescono a raggiungere un'intesa di questo tipo resta da fare i quasi tutto
Maggiore fa si dovrebbe essere data a questo punto non soltanto il contenuto ma anche alle modalità con le quali si deciderà di intervenire il vecchio motto del suffragio dette fatti non parole dovrebbe essere il riferimento costante della politica per il cambiamento del clima
A voler considera i fatti e non le parole le cose nel mondo reale non appaiono così positive i Paesi più sviluppati che si suppone debbano indicare la strada con il loro Sempione riducendo le emissioni gas serra in modo radicale hanno fatto poco
La maggior parte di essi ha compiuto progressi soltanto limitati tra l'altro
C'è Trac Trac Trac tra i Paesi più sviluppati un un gruppo di paesi e parliamo per esempio dell'Italia della Spagna della Grecia che addirittura visto aumentare le propri emissioni di anidride carbonica mentre altri hanno fatto comunque poco
Gli Stati Uniti poi non avevo neppure firmato il trattato di Kyoto
E hanno visto aumentare moltissimo le loro dimissioni dicevo dunque
Continua leaders si è parlato ultimamente da posizioni perché la debolezza del Presidente Obama avrà negoziando a Copenaghen tenuto conto delle difficoltà incontrate nel fare approvare dal Congresso una legge sul cambiamento del clima che aggiungiamo noi ancora ferma tutto
In congresso
A parte questo iter legislativo continua Giddens il compito di ridurre le emissioni americani in modo sistematico immani lo stile di vita americano si basa su un energia a basso costo sommata un credito a basso costo unitamente a un'espansione suburbana pressoché senza limiti
Come è possibile invertire questo trend farlo in un arco di tempo relativamente breve si chiede di dance al momento non mi risultano da nessuna parte pratica di governo già in atto che si possono definire proporzionate alla portata del problema
Molte persone credo che le tecnologie per lo sfruttamento dell'energia eolica solare geotermiche ancora altre basse emissioni di biossido di carbonio possano progressivamente sostiene sostituire i combustibili fossili
Di sicuro potranno risolvere soltanto in parte il problema ma se non saremo in grado una volta per tutte di ridurre i nostri consumi faremo ben pochi progressi nella riduzione delle emissioni
Cambiare stile di vita livello generalizzato in tutto il mondo industrializzato e dunque un'esigenza
Afferma di danza
Il PIL non è un indice di misura del welfare minimamente adeguato
Ma nessun Paese ha trovato finora il modo giusto di sostituirlo per renderlo accetto la popolazione
Finché il problema riguarda i Paesi più poveri del mondo tale compito sarà altrettanto immane forse ancora di più in sostanza
Si dovrebbe lanciare un nuovo modello di sviluppo Cina India Brasile altre nazioni in via di sviluppo hanno il diritto di aspirare standard di vita equiparabile quelli del mondo sviluppato
Eppure al di là di un certo punto sarà impossibile per loro limitarsi semplicemente a seguire la medesima strada percorso dei Paesi ricchi
E devastanti conseguenze di ciò in termini di cambiamento del clima sarebbero assolutamente enormi
E a questo punto continua leaders che subentra la necessità di pensare in termini creativi anche dal punto di vista sociale e politico
Dobbiamo considerare la possibilità che alcuni stili di vita tradizionali alcuni rapporti sociali non debbano essere sacrificati sull'altare della modernità ma possano servire a mostrare una strada alternativa verso la prosperità
E questo dunque il nocciolo del ragionamento
Diffidenze che sostanza ci dice che non non basta pensare
A energie rinnovabili e efficienza energetica si deve proprio pensare a
Un nuovo modello di sviluppo che un cambio di di di stile di vita un cambio di vita livello generalizzato che possa anche ridurre i consumi
Materiali
In un editoriale comparso su terra il quotidiano ecologista firmato da Vittorio Prodi
Perché è un fisico leggiamo
Scrive Vittorio Prodi i preparativi per i vertici coopera ne sono mai a regime ma i negoziati sul cambiamento climatico necessitano di una svolta cruciale nelle posizioni di differenti blocchi dei Paesi
Perché è una disciplina dell'emissione di gas a effetto serra sarà incisiva solo se si raggiungerà un consenso globale si tratta della prima palestra in cui mettere in atto una gestione condivisa di una problematica mondiale non governabile a livello di singoli Stati
Le grandi potenze le potenze emergenti oggi riconoscono la loro interdipendenza e di fronte a una minaccia l'esistenza stessa dell'umanità stanno studiando la ricerca di un compromesso tra istanze anche legittime
Certo non è sufficiente scettici sentenze non cioè fa la mia il fallimento del vertice di Copenaghen perché sostengono occorrerebbe la titolarità di un Governo mondiale vero
Ma dimenticano che tutte le discussioni sul problema del cambiamento climatico vengono già in ambito di fatto siamo di fronte a un embrione di Governo un ambito di regolazione di incentivazione di comportamenti virtuosi e sanzionamento di comportamenti scorretti
Appunto globali
La riforma dell'ONU in un senso più democratico e non necessità condivisa da molti Governi certo uno dei Comuni un illuminato governo mondiale ancora lontano mai quantomeno tracciato l'orizzonte di ciascuno Stato
Perché le vie solitari ormai sono inefficaci controproducenti e mortali
L'interdipendenza mondiale impone una gestione più complessa del potere
I rischi ambientali non tengono in alcuna considerazione i confini nazionali statali richiedono urgenti risposte cosmopolite Aliquò alle quali devono corrispondere
Quindi chiare posizioni cosmopolite
Gli impulsi a trincerarsi nello sguardo nazionale o revocare politica della Prima modernità nasconda laddove dell'incertezza i Governi di oggi spetta muoversi agire le culture delle incertezze condivise per superare i propri paradossi
Non fare nulla di fronte a dischi riconosciuti eminenti politicamente escluso
Un'azione responsabile a livello globale in cui differenziare impegni ciascun Paese per diminuire le emissioni contenere riscaldamento entro i due gradi centigradi
Ci eviterà conflitti e guerre per l'accaparramento di risorse sempre più scarse
Se lavoriamo una disciplina comune la pace non rimane un'utopia possiamo cominciare da Copenaghen conclude Vittorio Prodi
E
Ancora un appello comparso sul manifesto il primo dicembre
Ancora cerca di di vedere le cose al di là della
Di quelle della questione del cambiamento climatico su cui si è concentrata l'attenzione appunto in queste settimane e sembra anche la TEM l'attenzione all'interno della della conferenza di
Di Copenaghen allora in questo testo appello pubblicato il manifesto leggiamo un problema decisivo per le sorti dell'umanità
Prima per decenni mi hanno negato l'esistenza stessa mi hanno poi riconosciuto la realtà solo quando negli anni Settanta scattò l'allarme di esaurimento delle energie fossili
Mai comunque l'ho consigliato la crisi emergente ecologica nella sua interezza mano concentrato la loro attenzione soltanto su un mutamento climatico
Certo e questo aspetto più ineludibile dello squilibrio ecosistemi co e a termine portatore di conseguenze gravissime ma non è il solo
Basti pensare la costante diminuzione di acqua dolce necessarie per usi umani e per il buon funzionamento di ecosistemi alla continuo e crescente produzione di rifiuti non trattati non trattabili tra cui scorie tossiche e radioattive che invadono territori mari e oceani
Al degrado del suolo con conseguenti effetti disastrosi sulla produzione alimentare infine hanno fatto tra Dini economico strumento primario di soluzione del problema ambiente insieme della promozione di una nuova crescita produttiva al servizio del capitalismo globale
Ma in tal modo sono riusciti solo ad attizzare riscontri di interessi fra le economie nazionali grandi gruppi mondiali finanziari industriali in competizione cervi ma fra loro
In queste condizioni è più che giustificato esprimere seri dubbi su come quando lascia Bratta green economy possa dare risultati positivi nella lotta contro il riscaldamento atmosferico
E se come accade mentre si moltiplicano pannelli solari turbine eoliche automobili ibride l'obiettivo dell'agire economico continua ad essere la crescita dei prodotti dei consumi per fare un solo esempio
Come pensare che un miliardo di nuove automobili secondo le stime correnti da produrre nel corso dei prossimi quindici anni
Possano per quanto meno inquinanti rappresentare un contributo positivo uno sviluppo sostenibile
Se si considera la produzione di centinaia di migliaia di tonnellate di batteria di fluidi liquidi pneumatici di vetro di plastica di materiali compositi eccetera che le compongono
E se sì si riflette su quante nuove migliaia di chilometri di strade autostrade ponti
Circoleranno e si pensa che ovviamente analoghe considerazioni sono possibili per qualsiasi altro prodotto di consumo di cui si auspica la crescita
Che IRE poiché l'assurdità di cercare soluzioni mutamenti climatici attraverso la contesa per più o meno diritti a inquinare e la loro vendita vale a dire mediante l'esplicita riduzione merce di aria confondesse territorio capitale bioptico salute conoscenza
Ecco poi
Si conclude questo appello
Da Copenhagen né può partire una pressione forte e deciso di rappresentanti eletti sui rispettivi Governi Copenhagen capovolgendo l'annuncio del proprio fallimento può diventare un'occasione di fare storie per l'ambiente per la democrazia aspettare il due mila dodici significherebbe abdicare
Una visione quindi possiamo dire più oltranzista più radicale della questione ecologica che punto va al di là della del della questione climatica dell'emergenza climatica
Nel frattempo testimonianze su quello che comunque già sui cambiamenti che stanno avvenendo in tutto il mondo e anche sotto i nostri occhi
Gianni Silvestrini sulla sul periodico quale Energia di cui al direttore ci ricorda Lelli l'immensa rapidissima crescita delle energie rinnovabili e in particolare come questo
Sta avvenendo in Cina
Scrive nel suo editoriale Gianni Silvestrini non editoriale intitolato guardare oltre l'orizzonte
Nel paragrafo sulla Cina la Cina delle rinnovabili vola la Cina delle rinnovabili continua a stupire sia sul versante delle istallazioni che su quello della produzione delle tecnologie verdi
Parliamo innanzitutto degli obiettivi al due mila venti solo due anni fa erano stati proposti dei target di trenta gigawatt per l'eolico e uno virgola otto per il fotovoltaico
Ebbene a maggio la striscia le è stata innalzata cento gigawatt e per il vento e a dieci gigawatt e per il sole
Ma la destinazione di una parte di cinquecentottantasei miliardi di dollari del pacchetto di stimolo all'economia proprio alle rinnovabili affatto ulteriormente rivedere al rialzo le stime
Si parla ora di cento cinquanta gigawatt per l'eolico e diventi gigawatt per il fotovoltaico e non è detto che sia l'ultimo aumento perché intanto la realtà corre veloce
Prendiamo il vento dove si erano raggiunti sei gigawatt cumulativi nel due mila sette
Cifra raddoppiata lo scorso anno e con previsione di trenta gigawatt entro il due mila dieci in Cina tutto gigantesco
Malgrado ciò sorprendono le dimensioni della delle mega fattorie del vento programmate la prima da dieci gigawatt in costruzione aggiungo guarda nella provincia di Ganz su
Si tratta di una potenza quindici volte più elevato di più grande parco eolico in funzione oggi nel mondo quello di forse solo in Texas da settecentotrentacinque Mw
E ben duecento volte maggiore di un grande parco eolico italiano
Passando sul versante della produzione di ieri ho generatori evidente un rapido recupero del terreno da parte di industrie cinesi
Nel due mila quattro infatti il settantacinque per cento e le macchine oli che veniva importato mentre quest'anno la percentuale importato dovrebbe ridursi al diciassette per cento
E ci si deve aspettare una prossima forte presenza dei prodotti cinesi sul mercato sui mercati mondiali
Esportazione che già avviene nel settore del solare dove industrie cinesi mantengono una leadership
La vera sorpresa nel campo del fotovoltaico riguarda il versante delle installazioni che finora erano del tutto marginali sul territorio cinese grazie infatti all'introduzione di un incentivo pari
A due virgola novantaquattro dollari per vattene
Pari al cinquanta per cento del costo degli impianti fotovoltaici si prevede un decollo del solare sugli edifici che potrebbe portare una potenza di mille megawatt entro il due mila dieci due mila undici
Insomma le sorprese dalla Cina non finiscono mai
I motivi di questa corsa alle rinnovabili sono diversi e tecnologie verdi vengono viste come una straordinaria opportunità di crescita in uno dei mercati più promettenti dell'economia mondiale e contemporaneamente danno una risposta la fame di energia del Paese
Per finire
Rappresenta una buona carta al tavolo delle trattative sul clima per poter dire che stiamo facendo la nostra
Thomas Friedman editorialista del New York Times con un'immagine affetto ha affermato che la corsa in atto della Cina verso le rinnovabili avrà lo stesso effetto per gli Stati Uniti del lancio nel mille novecentocinquantasette
Del satellite russo Sputnik
Lo choc presso l'opinione pubblica fu tale
Da indurre le autorità ad avviare la corsa allo spazio da parte della NASA e oggi dovrebbe stimolare uno sforzo straordinario verso le energie verdi
Così
Si conclude l'articolo di Gianni Silvestrini cosa avviene intanto negli Stati Uniti d'America ecco
Sullo speciale della stampa proprio pubblicato oggi la stampa all'intera copertina dedicata alla Conferenza di Copenhagen le questione climatica
Troviamo un articolo sul New York il sindaco di New York Michael Bloomberg
Michael Bloomberg a New York i miei grattacieli respirano le grandi città sono il fronte avanzato della lotta all'inquinamento il nuovo progetto che la gran Mela prevede Palazzi ecco compatibili quali sono i progetti verdi New York che lei inizia tre dei quali va più orgoglioso di chiede Maurizio
Molinari corrispondente della Stampa da New York risponde Bloomberg ce ne sono molti sceglierne alcune difficile abbiamo piantato trentamila alberi recuperato e protetto oltre cinque mila quattrocentosessanta ettari
Di zone infiltrate dall'acqua aggiunto trecentosessanta chilometri di piste ciclabili
Nei cinque quartieri installato oltre duemila portabiciclette abbiamo lanciato completato oltre cento progetti per l'efficienza energetica ristrutturando edifici governativi e convertito il venticinque per cento dei tassi Jacqueline vetture ibride che quindi hanno anche un motore elettrico
Senza contare le leggi che obbligano manda in pensione gli autobus scolastici troppo vecchi
E quali sono i nuovi progetti che adesso ha in mente risponde Bloomberg una delle priorità del programma New York siti a cui tengo di più e di rendere più efficienti da un punto di vista energetico i nostri edifici
Perché il settantacinque per cento delle emissioni di anidride carbonica di New York vengono dall'energia che viene consumata dentro i palazzi
Assieme al Consiglio comunale abbiamo sviluppato il grido Gretel building clan
Un pacchetto di iniziative legislative tesa ad assicurarsi che tutti gli edifici esistenti adottino misure tali da consumare meno Energia sappiamo però che
Questo piano del sindaco Bloomberg
è in difficoltà
Così come è in difficoltà sono in difficoltà i piani per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica
Che sono sostenuti da Barack Obama e sono in difficoltà nel congresso degli Stati Uniti
Tanto notizie che arrivano dal mondo sugli equilibri ecologici la stampa mercoledì due dicembre calcoli sbagliati gli uccelli saliranno di un metro in più
Dice inziative del due mila cento Londra e New York sommerse
Cosa succede l'ONU aveva finora previsto l'innalzamento di quaranta centimetri l'Antartide sembrava riparo dal disastro e invece
Gli studiosi oggi stanno cambiando opinione
Il livello degli oceani se le immissioni di anidride carbonica non verranno sostanzialmente tagliate aumenterà con tutta probabilità di uno virgola quattro metri entro la fine del ventunesimo secolo
E questo a causa dello scioglimento dei ghiacci in Antartide e in Groenlandia che erano stati fino ad oggi sottovalutati o esclusi
A disegnare l'apocalittico scenario un dettagliatissima Ostuni elaborato dal scientifico metti on Antarctic elisir certo associazione con sede a Cambridge Gran Bretagna che riunisce sotto il suo ombrello studiosi sparsi per tutto il globo
Il rapporto presentato a Londra rivede al rialzo tutte le previsioni azzardate fino ad oggi dagli esperti e porta a sostegno delle sue stime analisi condotte sui ghiacci della Regione Antarctic al TAR dica
Dati concreti dunque misurati misurabili che dovessero rivelarsi corretti che se dovessero rivelarsi corretti muterebbe lo per sempre il volto
Del pianeta la temperatura dell'aria e si sta alzando la temperatura degli oceani si sta alzando e il livello delle acque sta aumentando ha spiato con in Summer fights direttore dello scarto
E il sole per quanto abbiamo potuto osservare a poco a che vedere con questo fenomeno
Quindi
Notizie decisamente preoccupanti per quanto riguarda in Mali gli oceani
Nel frattempo
Al Gore
Al Gore
Sarà a Copenaghen e afferma
Che chi nega l'emergenza ecologica ambientale climatica e pagato dai grandi inquinatori
Corriere della sera di oggi non giochiamo con il fuoco editoriale di Giovanni Sartori
Dicono i medici del paziente la polmonite rispondono i congiunti anche se è vero non abbiamo i soldi per curarlo e nemmeno siamo d'accordo sulla terapia allora lo lasciamo morire risposta forse se la caverà intanto speriamo
Il paziente in questione è la terra e i congiunti al suo capezzale sono i cosiddetti grandi della terra che si riuniscono a Copenhagen da lunedì sette dicembre per un vertice sul clima che suscita molte speranze e che invece già nasce mezzo morto
Finalmente gli Stati Uniti hanno un presidente consapevole dell'incombente collasso ambientale ma Obama è andato in Cina e la Cina lo blocca subito dopo l'India torno a farci sapere che non è per niente pronta portarsi bene figurarsi tutti gli altri Paesi a sviluppo ritardato
Perché non riusciamo a sfondare
E perché siamo in piombati oltre che da rischiosissimi interessi costituiti da un mare di pretesti senza capo né coda
Per dirne una la tesi che i paesi sottosviluppati devono essere viste risarciti per quel passato durante il quale di sviluppati hanno inquinati ma quando mai scrive Giovanni Sartori come si fa a sostenere che una persona è responsabile di avere trasmesso l'AIDS prima che fosse scoperto
Assestamento quando la società industriale fece prolifera lei le ciminiere alimentate a carbone nessuno sapeva che quelle ciminiere avrebbero minacciato il clima
Nel mille novecentosessantotto Paolo anche Olivetti
Denunciava l'esplosione demografica ha ragione scrive Sartori ma nemmeno lui sapeva della bomba ecologica
E lo stesso vale a metà degli anni Settanta per Aurelio perché c'è il club di Roma che consentono la sua attenzione sulla limitazione delle risorse non su un collasso ecologico che la scienza non aveva ancora captato
Dunque nessuno può essere ritenuto responsabile di un evento non voluto non previsto
Eppure assistiamo lo spettacolo di voci dente piagnone che si sente colpevole e promette risarcimenti non dovuti pagati con soldi che tra l'altro non ha
Ma passiamo al punto cruciale
La contabilità oggi Paesi in cui non di più sono nell'ordine Cina Stati Uniti India la Cina e India obiettano loro difesa che chi sporche spreca di più sono pro capite individuo per individuo gli americani
Vero dice Sartori mai rilevante
L'inquinamento e globale aleggia su tutto il pianeta nel suo insieme pertanto quel che conta è il totale soltanto il totale delle emissioni inquinanti
La Cina e l'India seguirà presto fa più danno inquinante di tutti perché i cinesi sono un miliardo e trecento milioni che poi singolarmente presi siano più frugale degli americani
Non sposta il problema di un millimetro resta il fatto che se negli ultimi cinquant'anni le emissioni di CO due di Paesi ricchi sono raddoppiate
Quelle dell'India sono decuplicati ma non è più tempo di recriminare di mercanteggiare
Che arriva a Copenhagen con questi intenti vuole il male di tutti anche i male proprio quindi come vediamo
L'opinione di Giovanni Sartori
Differisce da quella di molti altri che invece ritengono che
Il calcolo della CO due pro capite sia importante
Non possa essere
Eluso
Ma intanto notizie dall'Italia
Troviamo sul Sole ventiquattro Ore e le notizie su i fondi per il Ministero dell'ambiente dimezzati in due anni titolo l'ambiente in ginocchio fondi dimezzati in due anni
Tremonti non può pensare che il miliardo il FAS recuperato dal CIPE risolve i problemi gravissimi che la legge finanziaria creato con il taglio dei fondi del Ministero dell'ambiente
Le cifre sulle perdite subite dall'ambiente sono drammatiche fondo totale per spese di investimento e spese correnti era pari al due mila otto
Con il Governo Prodi
A mille seicento milioni ha subito un primo taglio del venticinque per cento con la manovra di Tremonti del giugno due mila otto quando è sceso a mille duecento milioni
Quel che pare insostenibile però l'ulteriore ridimensionamento di queste risorse nel due mila dieci quando scenderanno settecentotrentasette milioni e nel due mila undici quando si arriverà a cinquecentottantanove milioni
Il punto più basso arriverà nel due mila dodici con la previsione di settecentosettantanove milioni
Se questo trend sarà confermato in due anni dal due mila otto due mila dieci il Ministero dell'Ambiente però avrà perso il cinquantacinque per cento delle proprie risorse
Dopo il pagamento degli stipendi l'acquisto delle matite resteranno pochi spiccioli
Passiamo a l'edilizia edilizia urbanistica
A questo proposito il Corriere della Sera a
Che ogni mese pubblica numero speciale dell'Europeo ecco il numero
Di questo mese dedicato alle città alla all'architettura l'urbanistica e alle città ed è intitolato in modo molto esplicito rottamare la città per un futuro più vivibile
Il numero in edicola dell'Europeo che a come data quella di dicembre due mila nove si intervista l'architetto Stefano Boeri docente di progettazione urbanistica presso il Politecnico di Milano
Intervista intitolata la villetta è un boomerang architetto come stanno cambiando le città in Europa negli ultimi trent'anni ovvero dalla fine degli anni Settanta i grandi operatori pubblici e privati si è sostituita una moltitudine di piccoli imprenditori
E con la crisi la tendenza si acutizzata questo ha cambiato
Del tutto il modo di costruire è successo in Italia in Francia in Gran Bretagna in Spagna in alcune zone della Germania
Perfetto
Questa dispersione contribuito la distruzione del paesaggio e al consumo del suolo che non sono per quanto riguarda l'Italia soltanto il frutto dell'abusivismo
Ma il risultato di cambiamenti economici e sociali
Una moltitudine di imprese persone ognuno a occupare il suo pezzettino di spazio uno sviluppo molecolare passi pensare alla Brianza casertano
Alla zona intorno a Prato io potrei aggiungere anche a tante zone del Mezzogiorno d'Italia che appaiono davvero devastate
Paesaggisticamente
Continua Boeri così è stato mangiato tantissimo terreno agricolo spesso in modo legale complice la media di piani regolatori locali tutti diversi
Chi ha sbagliato rispondevo ed è stato il fallimento del modello di urbanistica europea la gerarchia Stato Regione Provincia Comune non ha funzionato bisogna stabilire regole generali intoccabili su grande scala i piccoli piani regolatori vanno aboliti
Va affermata la crescita in estinzione lasci le città devono svilupparsi su se stessi
In fondo
In passato è già successo
Cioè
Era ottimo il Piano paesaggistico della Sardegna quello che era stato preparato e varato dal governatore Renato Soru del centrosinistra oggi distrutto dalla nuova Giunta di centrodestra
Alcuni Stati come Spagna Croazia l'hanno preso a modello
Cioè il piano di Soru
Ovvero non bisogna bloccare lo sviluppo ma rivederne leader estensiva in pratica
Continua Boeri blocco occorre fare regole generali che valgano trent'anni non possono essere cambiate e poi intervenire a livello locale con norme che non frustino il dinamismo delle molecole delle piccole realtà economiche che riducano l'impaccio burocratici
Qual è la differenza con il Piano Casa varato dal Governo Berlusconi anche lì si punta su fai da te no risponde Bari perché il Piano Casa non crea regole generali
Il rinnovamento che invoca si basa soltanto sulle aggiunte ognuno può allargarsi casa e poi non tiene conto dei parchi e dei centri storici pensarlo sulla Milano però così priva di verde viene difficile pensare che la si possa rendere ancora più densa
Risponde Boeri ma Milano è una città piena di edifici abbandonati ci sono almeno trenta Pirellone i vuoti ovvero grattacieli per uffici mai usati
E gli appartamenti non abitati equivalgono a cinque Bicocca a Roma di case vuote sono ancora di più
è stata gonfiata la la domanda i proprietari preferiscono tenerle case vuote piuttosto che affittano a prezzi più bassi e secondo contratti che evidentemente trovano troppo vincolanti
Egli si chiede si potrebbe imporre loro una tassa risponde voglio trovare una soluzione come la provvidi renda spagnola creata nel mille novecentottantanove sono agenzie pubbliche che stipulano contratti fiduciari tra proprietari inquilini
Ecco questo questa intervista all'architetto urbanista Stefano Boeri appunto la STU si trova in questo interessante numero dell'Europeo intitolato rottamare la città per un futuro più vivibile
A proposito di rottamare su un numero della rivista dei costruttori romani la rivista della
Lascerà appunto l'associazione dei costruttori edili romani sul numero dello scorso febbraio che non è recentissimo ma che io voglio citare per il suo interesse
Si trova appunto sul numero di febbraio una articolo intitolato demolire per ricostruire
Sottotitolo un piano di riqualificazione urbana interessato l'area di Giustiniano Imperatore nato dall'emergenza del pericolo di crollo di alcune costruzioni si è trasformato in un'occasione per ripensare il quartiere ridare i cittadini una casa solide moderna un prezzo vantaggioso
Sì in questo articolo si legge che Roma ha bisogno di un vasto programma di interventi di rigenerazione urbana il rilancio in funzione anticrisi degli investimenti pubblici in edilizia è un'occasione da non perdere
è questo mi sembra molto interessante inoltre sul Sole ventiquattro Ore niente sul Sole ventiquattro Ore di mercoledì due dicembre
è stato pubblicato un un articolo un appello
Dei costruttori
A rischio duecentocinquanta mila posti di lavoro le promesse fatte dal Governo devono avere un seguito a partire dalla Finanziaria a parlare e Paolo Buzzetti
Nella veste di Presidente di fare del Costituzione di federazione che riunisce cento sigle tutta la filiera dell'edilizia dalla progettazione fino alla costruzione degli edifici rappresentando trenta mila imprese e trecentosettanta miliardi di fatturato
Il suo richiamo quindi stavolta non esprime sole posizione dell'ANCI ma di tutte le aziende del settore pensiamo continua Buzzetti
Anzitutto l'attuazione della delibera CIPE con l'avvio di primi cantieri non sostegno la filiera può partire già con questa Finanziaria
Le in code misure richieste piuttosto corposo allungamento del periodo di cassa integrazione revisione del patto di stabilità con l'allentamento dei vincoli l'investimento per le amministrazioni risorse per le opere pubbliche
Nuovi incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici
E modifiche di tipo fiscale a partire dall'IVA
Misure che dovrebbero salvare un settore all'ultima spiaggia secondo le stime tra due mila nove due mila dieci solo nelle costruzioni potrebbero andare bruciati si potrebbero perdere duecentocinquanta mila posti di lavoro
E quindi questo l'allarme che viene dalla settore della le edile delle
Delle costruzioni un settore importantissimo anche per il nostro Paese ma che naturalmente è poi il rapporto con
La questione ambientale territoriale urbanistica
Sempre a questo proposito su Terna il quotidiano ecologista è stato pubblicato un articolo di Stefano Lenzi del WWF Italia
Intitolato L'ambiente dimenticato si vuole ridurre in ginocchio il Ministero dell'Ambiente rendere marginale l'investimento dello Stato in campo ambientale non mantenendo gli impegni internazionali
Supina biodiversità
Pure ribadita l'Italia recente vertice del G otto e quello che emerge dal disegno di legge sulla legge finanziaria e da una lettura più curato di bilancio del ministero preposto
Cominciamo da questo secondo aspetto per la sua valenza strutturale il WWF Italia l'aveva preannunciato già lo scorso anno analizzando i tagli della spesa dei vari dischi dicasteri contenuti nel primo decreto Tremonti
In tre anni dal due mila nove due mila undici fondi visto che l'ambiente sarebbero stati ridotti del cinquantadue per cento ora e la stessa amministrasse Fani Prestigiacomo a denunciare una situazione ancora più grave dovuta un ulteriore ridimensionamento
Praticamente un dimezzamento in soli due anni una riduzione dei due terzi in tre anni
è un lamento a valanga in senso figurato della riduzione di capacità di intervento istituzionale in campo ambientale proprio quando disastri annunciati da Messina Ischia obbligherebbero interventi qualificati innovativi a tutela del territorio del paesaggio
E della biodiversità questa tendenza di fondo trova conferma anche
Nel peso del tutto marginale che hanno le politiche ambientali nella legge finanziaria due mila dieci configurando quello che come WWF Italia abbiamo definito con un'immagine figurato un'Italietta incapaci di futuro
Fuori del dalle metafore il Paese che ci viene proposto nella manovra due mila dieci non è nemmeno quello che nel luglio scorso ospitando L'Aquila il G otto sembrava aver maturato finalmente la consapevolezza che non si poteva continuare a negare le cause dei cambiamenti climatici
E che per il due mila dieci hanno mondiale della biodiversità
Lanciava nell'aprile scorso la Carta di Siracusa sottoscritta da ventuno Paesi
è
Veniamo sempre restando in Italia alla all'inquinamento dell'aria lo smog
Ebbene la Giunta regionale guidata della Lombardia guidata da Formigoni Formigoni e la Giunta comunale di Milano guidato da letizia Moratti
E si trovano in guai giudiziari
In un articolo di della Repubblica lo scorso due dicembre la notizia era su tutti i giornali si legge troppo smog avviso Formigoni Moratti superate le soglie di polveri sottili il Governatore due punti centra la campagna elettorale
Leggiamo nell'articolo tutto nasce da un esposto del Codacons inviato nel due mila sette letto cui tredici città basandosi su dati il CNR imputavano le polveri sottili otto mila duecento morti all'anno di grandi capoluoghi italiani
Si chiedeva di perseguire i responsabili ovvero il Comune la Regione che non avevano preso le misure necessarie per evitare che il tetto dei cinquanta milligrammi di PM dieci cioè le polveri sottili per metro cubo non fosse superato più di trentacinque giorni all'anno
Il pm aveva chiesto l'archiviazione ma il Codacons è tornato alla carica opponendosi presentando una nuova denuncia
Che fa leva su un'indagine condotta da cinque ospedali milanesi secondo le quali
Cinquantatré mila ricoveri al pronto soccorso sono riconducibili in un solo anno sono riconducibili all'inquinamento
L'adozione dell'Ecopass e altre misure sostengono gli avvocati di consumatori non bastano nel due mila nove e trentacinque giorni sono stati già superati
E poi ci sono al ventitré febbraio cioè
In in meno di due mesi sono stati già superati i trentacinque giorni cioè ci sono stati più di trentacinque giorni in cui
Il il livello massimo appunto di PM dieci e per metro cubo è stato superato e poi ci sono i precedenti Firenze Palermo per i quali è stato avviato un processo
Di qui la decisione del G.I.P. Marina Zelante di rimettere gli agli atti di rimettere gli atti al pm per chiedere nuovi e certamente e così ha dovuto fare
Il Polo Curagi Procuratore Aggiunto Cerrato capo del pool ambientale la Procura di Milano chiesti ha esteso gli accertamenti alla Provincia anche essa competente
Si faranno indagine si valuterà se archiviare un meno spiega Cerrato del resto il massimo che rischio Formigoni in caso di condanna e un mese di carcere con la condizionale o duecentosei euro di ammenda ma lecco della notizia è tutta politica
E e se questa è la situazione
A Milano peraltro
Non è che in altre città si stia meglio perché
Se passiamo a Roma troviamo ancora sul Repubblica questa articoli Cecilia gentile polverine Hillary allarme continuo esposto al Prefetto
Scrive Cecilia gentile continua l'allarme polveri sottili oggi a Roma conta il suo tavolo giorno di stoppa i veicoli più inquinanti divieto di circolazione dalle sette e trenta venti e trenta dentro la fascia blu
Per Legambiente il Partito Democratico si tratta di provvedimenti ridicoli inefficaci il Consigliere Athos De Luca ha presentato un esposto al prefetto perché che dal Campidoglio di mettere in campo interventi efficaci urgenti contro l'inquinamento atmosferico
Dunque questa è la situazione a Roma
L'altro
Leggiamo su un articolo del Sole ventiquattro Ore ancora del tre dicembre una articoli che si è a casa intitolato grandi città assediate dallo smog
Legambiente due purché Napoli la metropoli che sfora più spesso i limiti sulle polveri così come vedete siamo passati da Milano a Roma a Napoli
A Napoli una nuvola di smog ha ucciso le belle mattinate per duecentodieci giorni dall'inizio dell'anno
Ad Ancona per centodiciannove Ravenna per centoquindici a Mantova per centotto bisogna scorre la classifica di Legambiente di cupo luoghi italiani più inquinati dalle polveri sottili PM dieci
Fino al decimo posto per trovare Milano e le sue ottantaquattro giornate bisogna arrivare al ventiquattresimo posto per imbattersi in Romania e sue sessanta giornate
L'allarme smog e non si attenua neppure nel due mila nove e considerato che siamo all'inizio di dicembre il quadro italiano destinato e destinato ad aggravarsi perché spiega Giorgio Zampetti responsabile del dipartimento scientifico di Legambiente
Nel periodo invernale le città sono più trafficate pesa il problema climatico inquinamento tende a ristagnare
E
Di più per i meccanismi dell'atmosfera in sostanza si crea una sorta di strato termico sopra gli ambienti urbani che impedisce all'aria di circolare liberamente quindi
Cosa si potrebbe fare per per esempio si potrebbe puntare sulle auto elettrica almeno in città perché
Le molte grandi indossato lobbistiche stanno ormai
Per mettere in commercio molti modelli di auto letti in particolare citycar
E sulle pubblica di domenica ventinove novembre troviamo un articolo significativo
A questo proposito l'auto elettrica resta senza incentivi FIAT la farà negli Stati Uniti
Cosa succede
Torino scrive Salvatore Tropea c'è anche la partita dell'auto elettrica complicato il rapporto tra FIAT Governo alla vigilia dell'incontro di martedì tra Sergio Marchionne Claudio Scajola
Il rinnovo degli ecoincentivi ancora non deciso e in particolare in relazione alle auto propulsione elettrica
All'origine della decisione del Governo c'è la mancanza di risorse dunque necessità di contenere la spesa ma e questa è una scelta che si scontra con la linea restano seguendo molti altri Paesi produttori di automobili a cominciare dalla Francia di Sarkozy
Che ha messo a disposizione uno virgola cinque miliardi di euro
Per la realizzazione di una rete di stazioni di ricarica elettriche
E più di novecento milioni per agevolare l'acquisto di auto elettriche da parte di enti pubblici Inghilterra messo in conto quattrocento milioni di sterline quindi
Più di seicento milioni di euro per incentivi e l'acquisto di vetture elettriche in Germania sono stati stanziati cinquecento milioni di euro e così via
Di suo l'Unione Europea stanziato trenta milioni di euro
Nel due mila nove però in Italia nel due mila nove le vetture elettriche che hanno usufruito di eco incentivi sono state meno di un centinaio e si calcola che su trentacinque milioni di auto circolanti nel nostro Paese quelle elettriche siano poco più di un migliaio
Se l'esclusione del Governo a poco peso sul piano numerico assume però importanza e diventa una scelta politica che spiazza d'Italia e che in qualche modo spiega l'orientamento di Marchionne a sviluppare in casa Chrysler l'auto elettrica
Dunque in Italia sembra niente incentivi per le auto elette
Non ci sono sorti quanto sempre
Ancora su il quotidiano ecologico terra
Un articolo a questo proposito un grande articolo intitolato smog killer per i Verdi i cento mila morti all'anno
Non ci sono soglie sotto le quali si può affermare che non esistono effettivamente sic controllare la crescita del traffico ineludibile per evitare ulteriori pericoli per la salute ammoniscono gli epidemiologi
Bene per ora
Ci fermiamo qui arrivederci a la prossima domenica da Giovanni De Pascalis