Derrick

Cari amici di Derrick il curatore spera che qualcuno di voi si sia accorto che questa rubrica ha saltato una puntata la settimana scorsa
Oggi riprendiamo sul tema dell'efficienza e del risparmio energetico
Con tutti i discorsi già fatti qui al riguardo possiamo ormai permetterci di vedere la questione della sostenibilità del nostro futuro con un po'di radicalità
Ebbene
Se le nostre economie dovranno trasformarsi in economie più sostenibili in relazione al loro impatto sulla disponibilità di risorse energetiche ambientali non rinnovabili
Probabilmente tra le prime cose cambiare dovrà esserci la dimensione della capacità produttiva di alcuni settori manifatturieri
Più benessere non significa necessariamente più quantità di consumo dello stesso paniere di beni che consumiamo ora
Chi acquista oggi macchine motrice vapore nessuno eppure della prima rivoluzione industriale erano indispensabile far marciare l'economia
Il nostro benessere precipitato senza macchine motrice frapporre no semplicemente usiamo altri mezzi per ottenere risultati analoghi
Immaginiamo che una lobby londinese delle macchine motrice vapore nell'Ottocento avesse ottenuto da spese della collettività minore dimensionare la propria capacità produttiva di fronte al calo della domanda in seguito alla diffusione di motori a combustione interna o di quelli elettrici
Magari per motivi di occupazione oggi gli inglesi sarebbero forzati a usare mezzi obsoleti rispetto alle esigenze alle tecnologie attuali e magari si sarebbero perse la seconda rivoluzione industriale
A proposito di Londra avete visitato il museo della scienza c'è un bellissimo esemplare di macchina tabù l'attrice meccanica marchiata di in lista collettori machine
Funziona a schede perforate la usava anagrafe della città per fare estrazioni d'archivio prima dell'elettronica
Quale domanda c'è oggi per macchine tabula trincea schede perforate
L'evoluzione dell'economia in generale del modo di perseguire il benessere se scriviamo i beni primaria sempre previsto e presumibilmente continuerà a prevedere l'avvicendamento di prodotti di volta in volta significativi e con una domanda temporaneamente elevata
Prima le macchine a vapore poi motori a combustione interna prima gli incunaboli di pietra il papiro poi la carta domani probabilmente sempre più prodotti editoriali venduti in forma di Pitt
Magari più apparecchi per videoconferenza e meno trasporti
Continueremo a produrre carta con lo stesso ritmo attuale nell'era dell'IVG probabilmente no
E se la tradizione dell'economia e passa per il superamento almeno parziali di prodotti tipici del terminate fasi di sviluppo e con essi e superamento o riconversione di apparati produttivi
Le forze di lavoro di capitale devono necessariamente passare da un'attività a un'altra
Scrive Giavazzi che per aiutare l'innovazione l'uscita dalla crisi bisogna aiutare i lavoratori non le aziende impegnati in settori con l'eccesso di capacità produttiva
Come dargli torto
Se una riduzione dei costi ecologici dell'economia che passa anche per una parziale smaterializzazione dei consumi è un percorso necessario è evidente che per perseguirlo occorrono politiche industriali non di conservazione ma di conversione
Lo scorso diciannove ottobre un articolo del Sole ventiquattro Ore si intitolava alla Fabbrica Italia gira al sessantacinque per cento e riportava i vari settori manifatturieri in grado di utilizzo degli impianti produttivi
Settanta virgola tre per cento nella Carta sessantotto per cento della produzione di mezzi di trasporto
Le capacità produttiva in eccesso costano care informa di costi fissi spalmati sul prezzo dei beni prodotti
Pensiamo al caso dell'industria dell'automobile in termini di aiuto la transizione verso un'economia sostenibile e ad elevato benessere qual è la ratio di offrire incentivi e chi compra un'auto
Il settore manifesta eccesso di capacità produttiva non solo in Italia attraverso una fase di razionalizzazione e per non perdere soldi cioè per non bruciare ricchezza è destinato a comprimere assi
Occorre gestire no rimandare questa prospettiva
Offrire incentivi pubblici al consumo di auto è un errore bisognerebbe invece aiutare la riconversione almeno parziale del settore aiutando né una parte dei lavoratori attraverso molti attori sociali a mettersi nel modo meno traumatico possibile a fare altro
Nell'evoluzione delle specie c'è sempre qualcuno che muore
Per l'evoluzione dell'economia e per fortuna morire sono solo parti di industrie che si ridimensionano ma questo sentire assecondato con intelligenza dalle politiche economiche non significa più povertà né perdita di ruolo economico e sociale dei lavoratori
Se lavoro il capitale lasciati liberi si muovono velocemente verso i settori invece sottodimensionati la ricchezza futura arriva prima
Un mondo più sostenibile è un mondo in parte diverso non lo si può realizzare difendendo indiscriminatamente le industrie esistenti
Derrick sul punto energia chiocciola gmail punto com del Rex scrive così K un saluto la Michele governatori