Rassegna stampa ambientale

Un saluto a tutti gli ascoltatori di radio radicale da Giovanni De Pascalis iniziamo questa quarta puntata della nostra rassegna stampa dedicata all'ambiente all'energia al territorio
Con una rassegna che spazia sulle ultime due settimane circa e che quindi
Facciamo iniziare da dagli articoli che hanno analizzato le conclusioni della Conferenza internazionale di Copenhagen
Su questo troviamo parecchi articoli di analisi
Di cui cercheremo di dar conto
Sia pure in modo abbastanza sintetico
Intanto iniziamo dal commento della cancelliera Merkel che è stata una dei protagonisti di di questa Conferenza e che particolarmente interessata perché
La nuovo il nuovo incontro internazionale il prossimo incontro internazionale si terrà proprio in Germania di Copenaghen ma in archivio con uno strascico di polemiche scrive Marco guardarsi
E nel complesso cammino della lotta riscaldamento globale l'iniziativa passa nelle mani di Angela Merkel toccherà la cancelliera tedesca ospitare Bono tra sei mesi prossimo appuntamento internazionale sul clima e la Merkel ha già cominciato a preparare il terreno
Scendendo in campo per difendere il controverso accordo danese
Dalle critiche che arrivano da tutto il mondo
Copenaghen è stato un primo passo verso un nuovo ordine mondiale sul clima ha detto la cancelliera in un'intervista l'abilità un Sontag aggiungendo seccamente niente di più ma neppure niente di meno
Chi attacca il risultato raggiunto dalla Conferenza si mette dalla parte di coloro che frena lo invece di andare avanti adesso bisogna cominciare a costruire sulle basi poste da Copenaghen e sarà questo il compito della Germania per la conferenza di bon
E passiamo al Sole ventiquattro Ore con sole ventiquattro ore di di domenica tre gennaio quindi
Circa due settimane due settimane dalla chiusura del vertice di Copenaghen
Dove è stato pubblicata una interessante analisi di di d'Italia possiamo dire geopolitico firmata da Carlo basta sin che scrive
Il retroscena del vertice di Copenaghen sul riscaldamento globale rivela qualcosa di ancora più preoccupante dell'in passato la salvaguardia ambientale del pianeta
Secondo la ricostruzione che è stata possibile raccogliere da fonti vicine alla presidenza americana e il Governo tedesco il summit a infatti segnato una svolta molto negativa nelle relazioni tra Stati Uniti Europa e Cina
La speranza di una governance multilaterale ispirato da obiettivi comuni
Sì infranta in un atteggiamento di rifiuto da parte cinese che ha scioccato gli europei ma anche costretto praticare ripensamento il Presidente Obama e ancor di più il Segretario di Stato Hillary Clinton
Secondo una fonte di Washington è probabile che le conseguenze più rilevanti di Copenaghen
Siano proprio quelle di politica estera ma per ora la Casa Bianca considera poco utile che motivi di ostilità alla Cina vengano alla luce del sole indisponente il Congresso americano in vista del varo delle prossime leggi su commercio
Ambiente ed energia
L'imbarazzo per i nuovi rapporti di forza è diventato evidente la sera dichiara di quindici dicembre in chiusura del vertice con una serie di equivoci che hanno umiliato sia gli europei sia gli americani
Alle sette di sera il Presidente il Presidente Obama costretto a subire il rinvio di tre quarti d'ora dell'incontro bilaterale con il premier cinese Wang Cimbaro
Ha scoperto che quella si stava incontrando segretamente con Ignazio Lula Brasile cerco boh Zuma Sudafrica e Manmohan Singh India
I quali a loro volta stavano cercando di evitare gli inviti ricevuti da un ma da Obama a incontri bilaterali
Singh in particolare
Ha fatto sapere agli americani di essere già partito in aereo
Superato lo stupore tanto meglio commentato Obama appare aprendo la porta dietro a cui si svolgeva l'incontro segreto il Presidente americano ha deciso di entrare nella sala senza esitazioni
Chiedendo AVM ad alta voce
E pronto per me adesso signor premier ma i quattro capi di governo presi di sorpresa non erano fatto pronti al punto che Obama ha dovuto recuperare una sedia per accomodarsi al tavolo non vi preoccupate mi siederò a fianco del mio amico Lula
Dopo un'ora un quarto la trattativa si sarebbe chiusa poco gloriosamente con un accordo che verrà firmato entro il primo febbraio da un centinaio di paesi
Ma che è stato privato di ogni potere vincolante e che corrisponde esattamente la posizione che i cinesi avevano imposto fin dall'inizio
L'immagine dell'Europa esclusi dalla sala sarebbe solo una parte minore della storia di Copenaghen l'incontro infatti era inteso come un bilaterale tra Obama IVM a cui doveva dar seguito un nuovo incontro multilaterale con gli europei
Secondo una fonte americana che ha partecipato la trattativa
Dal punto di vista della politica estera il dato più interessante del vertice e che d'ora in poi gli Stati Uniti negozi Ranno in stretto coordinamento con l'Europa nei confronti dei Paesi emergenti Cina in particolare
Washington lo considera la posizione europea ormai come unica e non frammentata ma si riferisce in realtà le posizioni comuni dell'iter di Germania Francia e Gran Bretagna
Dell'Europa viene piuttosto criticata la scarsa preparazione con cui i Paesi si erano avvicinati alla Conferenza
Non utilizzando ancora il rappresentante Comune di politica estera non avevano condotto sondaggi tecnici preliminari né con Pechino né con gli altri maggiori Paesi Stati Uniti esclusi
Limitandosi all'incontro tra singoli capi di Stato che erano rimasti nel perimetro di scambi formali di informazioni diplomatiche
Proprio per questo lo choc europeo di fronte all'opposizione cinese sarebbe stato terribile ma la Cina non è entrata da sola nel mirino della critica di Europa e America
Lo scontro a Copenhagen messi esteso i Paesi Bassi che Brasile Sudafrica India e Cina
Ed è quindi il primo segnale di un conflitto tra paesi sviluppati e nuove potenze emergenti
Che si basa su un contrasto tutt'altro che formale tra Paesi europei che vogliono regole sovranazionali e statuite informa ritrattato vincolante nei confronti di tutte e Paesi come i bassi che che non vogliono essere tenuti a rispettare regole comuni
In un certo senso si tratta di un bivio decisivo possibile governo della globalizzazione e il caos tra questi due poli si muove con grande ambiguità l'amministrazione americana
La versione ufficiale che Washington preferisce evitare una soluzione dall'alto verso il basso come quella richiesta dagli europei
Ma la verità che emerge a Washington e che le uniche soluzioni negoziate a livello globale accettabili per l'Amministrazione sono quelle che possono essere approvati facilmente dal Congresso
E quindi qui arriviamo a al problema principale che anche il Presidente Obama trova davanti a sé cioè quello
Del Verdelli dell'incertezza poterlo degli Stati Uniti d'America
Passiamo al riformista di martedì ventidue dicembre dove è comparso un articolo un editoriale di Chicco Testa già
Presidente di Legambiente e poi dell'ENEL
L'articolo intitolato l'integralismo l'integrità fumo non salva l'ambiente
Perché è un negoziato abbia successo è probabilmente necessario che l'oggetto delle ventole accordo sia chiaro ragionevole e possibile soprattutto se è necessaria l'unanimità fra duecento Paesi diversi
è stato così a Copenhagen nel si chiede Chicco Testa no per varie ragioni soprattutto per un eccesso di inutile retorica quasi una corsa a chi la spara più grossa
A fronte di una scarsissima disponibilità da parte di ognuno a rinunciare ai propri interessi nazionali e a mettere sul piatto le risorse necessarie
E continua
Chicco Testa
D'altra parte l'oggetto stesso del negoziato era quanto mai impalpabile come si fa impostare una trattativa su quanto possa aumentare la temperatura del pianeta due gradi tre sei
La comunità internazionale non è riuscita in decenni di trattative I minare piaghe concrete visibili come la guerra la fame il razzismo le guerre di religione
E dovrebbe riuscire a mettersi d'accordo sull'auspicabile temperatura del pianeta su via siamo seri
Invece i Capi di Stato si sono fatti imporre la dittatura dei climatologi e della parte più arrabbiata dei movimenti ambientalisti è risultato è stato praticamente un nulla di fatto
Eppure continua testa
Ci sarebbero tante buone ragioni per preoccuparsi dei livelli di inquinamento del pianeta i gas serra su cui si è concentrata l'attenzione sono sempre associati ed altri micidiali inquinanti
Derivanti dei processi di combustione responsabili problemi sanitari enormi Pechino per esempio può rifiutare i controlli richiesti dalla comunità internazionale ma non potrà per lungo tempo ancora non approcciare con una terapia d'urto lo stato comatoso dell'aria delle città cinesi
E la strada maestra come per tutti i grandi cambiamenti intervenuti nella storia dell'uomo passa attraverso innovazioni tecnologiche profonde capaci di produrre strategie win-win un pianeta più sicuro ma anche più ricco per tutti
Forse sarebbe meglio puntare con decisione su risorse messe a disposizione per accelerare drammaticamente queste innovazioni di cui si scorgono già le potenzialità efficienza energetica energie rinnovabili nucleare
Ma ancora un più deciso passaggio verso le potenzialità non ancora sfruttati e delle tecnologie dell'informazione capaci di eliminare gran parte degli sprechi
Generati dalla disorganizzazione ancora alta delle società contemporanee
Ora si annuncia continua a testa
Una nuova fase negoziale bene nessuno vuole di ritirarsi dal tavolo di rinunciare a mostrare la sua faccia preoccupate generosa
Ma non è difficile prevedere che se l'oggetto di questa nuova fase sarà ancora una volta costituito da quantità difficilmente misurabili obblighi burocratici controlli sui singoli Stati quantità dei denari da mettere sul tavolo
Procedure incomprensibili
Teste sole rafforzare tese solo rafforzare le burocrazie internazionali
Ben pochi passi avanti saranno fatti oltretutto le alleanze variabile anzi varie abilissimi viste in opera Copenhagen hanno lasciato dietro di sé ferite profondissima e difficili da rimarginare
L'Europa per esempio entrata Copenaghen come l'area geopolitica più virtuosa ne è uscita un'altra volta umiliata dall'accordo raggiunto fra Stati Uniti Cina e le nuove potenze emergenti come invece come il Brasile
Sicché è stata costretta a prendere atto la Russia se ne sta a guardare pensando i suoi interessi petroliferi e forse anche i benefici che ne deriverebbero da qualche grado in più di temperatura
Il pallino tanto per cambiare sta nelle mani di Barack Obama
Un cittadino americano immette infatti in atmosfera venti volte i gas serra di un indiano
Alla fine il problema è tutto qui se Obama non avrà il via libera dal Congresso a mettere sul piatto i sacrifici del suo Paese ben maggiori di quelli fin qui proposti
Sottolinea Chicco Testa i Paesi più poveri non hanno certo intenzione di rinunciare alla loro crescita economica per far star bene la nazione più ricca del mondo vedremo ma non c'è da essere ottimisti
E
Un un'analisi
Simile quella di Chicco Testa e quella di B.O. orna Lomborg il noto scienziato danese
Che è diventato famoso come uno dei maggiori criticità
Rispetto all'approccio maggioritario rispetto al cambiamento climatico l'approccio proprio del dell'Organizzazione delle Nazioni Unite e quindi
Dell'il PCC
E scrive mio nonno ordine un intervento che viene pubblicato dal Sole ventiquattro Ore il ventiquattro dicembre scorso
Dopo dodici giorni di proteste finzioni inondazione apparentemente interminabile di chiacchiere
L'elefantino ancora ad uno che è stato il vertice sul clima di Copenaghen dopo un grave Travaglio ha partorito un topolino
Tanto vago quanto inefficace l'accordo per la riduzione dell'emissioni gas serra non impone nessun obbligo reale non fissa nessun obiettivo vincolante non richiede azioni specifiche da parte di nessuno
Dovremmo sentirci delusi in realtà hanno
Non perché riscaldamento globale prodotto dall'uomo non sia reale o perché non ci sia
La necessità di intraprendere un'azione significativa per contrastarlo è reale che dobbiamo agire scrive Lomborg
Tuttavia il triste esito della quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici dovrebbe farci sperare perché
Perché il suo fallimento potrebbe essere proprio la scossa di cui il mondo ha bisogno una secchiata d'acqua fredda che finalmente può spingerci ad affrontare i dati di fatto
Su quali soluzioni funzionano e quali no
Sono diciassette anni ormai dal vertice della terra di Rio de Janeiro del novantadue
Che lo sforzo di combattere il riscaldamento globale dominato da una singola idea l'opinione che l'unica soluzione possibile sia tagliare drasticamente le emissioni di anidride carbonica
Bene
Datemi dell'ottimista strampalato ma il fiasco di Copenaghen e mi colpisce perché troppo assoluto per ignorarlo
Mai fallimento sostanziale della strategia del taglio delle emissioni apparso più evidente
La dura lezione di Copenaghen continua Lomborg e che il mondo non vuole e non è capace di andare in crisi di astinenza per interrompere la sua dipendenza dei combustibili fossili
Il problema in particolare per la Cina l'India e gli altri Paesi in via di sviluppo e semplicemente che non ci sono alternative accessibili
Si tenga presente che il fabbisogno energetico globale
Dovrebbe raddoppiare entro il due mila cinquanta questo significa
Che se vogliamo ridurre se non proprio eliminare il nostro consumo di combustibili fossili senza paralizzare completamente l'economia mondiale
Dobbiamo fare molto
Più spazio alle tecnologie energetiche verdi
In uno studio realizzato nel luglio di quest'anno per il Copenhagen Consensus sento
Elisabeth galileiana il professor Cristina dell'Università metti Gil hanno esaminato lo stato attuale delle fonti energetiche a zero emissioni tra cui l'energia nucleare l'energia eolica regia solare l'energia geotermica
Arrivando delle conclusioni sconcertanti
Le fonti energetiche alternative anche se incrementate di parecchio non basterebbero a coprire
Non basterebbero a coprire nemmeno la metà della strada che ci separa da una stabilizzazione delle emissioni di anidride carbonica nel due mila cinquanta
L'accordo di Copenhagen nel cerca di affrontare questa realtà offrendo una vaga promessa che le nazioni ricche alla fine verseranno un contributo di cento miliardi di dollari all'anno
I soldi verranno usati per sovvenzionare tali delle emissioni un'attività insensata scrive Lomborg che non sarebbe niente per migliorare i gravi problemi attuali
Ma che succederebbe se usassimo meglio questi fondi che cosa succederebbe se invece di condannare
Il miliardi di persone in tutto il mondo una povertà persistente cercando di rendere più costosi combustibili inquinanti ci dedicassimo a rendere meno costosa l'energia pulita come soluzione più rapida e più efficiente
In questo momento i pannelli solari costano talmente tanto che sono gli occidentali ricchi coscienziosi possono permettersi installarli
Ma se riuscissimo a rendere questa o altre tecnologie energetiche pulite più economiche dei combustibili fossili nei prossimi venti o quaranta anni non dovremmo costringere nessuno a smettere di bruciare combustibili inquinanti
Tutti infatti così cinesi ed indiani
Passerebbero le alternative più economiche pulite
Che bisogna fare per raggiungere questo mondo dei sogni si chiede Lomborg dobbiamo incrementare la spesa per la ricerca e lo sviluppo di energie pulite di cinquanta volte
Con lo zero virgola due per cento del PIL globale ossia cento miliardi di dollari l'anno potremmo realizzare i progressi tecnologici necessari per rendere l'energia pulita più economica
Il fallimento del vertice conclude Lomborg potrebbe essere una fortuna mascherata per gli ultimi diciassette anni abbiamo infatti messo il carro davanti ai buoi fingendo di poter tagliare le emissioni di anidride carbonica ora risolve il problema tecnologico dopo
Forse mentre lasciavano ma oggi ma oggi la capitale danese i nostri leader si rendevano conto dei difetti di fondo dell'approccio che stanno seguendo e traccerà ma ora una strada più intelligente
E passiamo a ad altri
Ad altri argomenti ad altre analisi
Intanto in queste due settimane si è continuato a parlare della scelta da parte del Governo italiano di puntare nuovamente sull'energia nucleare
E un articolo pubblicato dalla stampa lo scorso mercoledì riassume così la situazione
Energie ritorno dell'atomo i siti nucleari solo dopo le elezioni il Governo due punti i soldi a chi accetta le centrali ma ed elezioni regionali archiviate
Scrive Stefano lepri meno tasse di energia elettrica meno cara dovrebbero convincere Province e Comuni ad ospitare le centrali nucleari
Il decreto legislativo approvato ieri dal Governo da sottoporre ora le Camere contiene anche le procedure per stabilire i criteri con i quali scegliere i siti
Al sodo su dove costruire non si saprà nulla fino alle elezioni regionali come ammesso giorni fa il sottosegretario Stefano Saglia
Non è un mistero che le centrali nucleari sia meglio costruire in riva al mare o sulle rive di un grande fiume in zone non troppo popolate
In Italia non c'è molto da scegliere e dai sondaggi sembra che una maggioranza di cittadini ben benché non contrario per principio non ne voglia vicino a casa propria
Prima del voto anche molti esponenti del centrodestra tacciono o chiedono che siano fatti altrove
Per questo la lista provvisoria che si dice stilata dall'ENEL è sempre stata smentita comprendo i luoghi dove centrali nucleari c'erano in passato
Come Trino Vercellese in Piemonte Caorso in Emilia lungo il Po foce Verde nel Lazio il Garigliano in campagna vicino al mare
Poi ancora Oristano in Sardegna Palma di Montechiaro in Sicilia Monfalcone del Friuli nel Veneto fra su Rosolina e Chioggia oppure più vicino a Rovigo Termoli nel Molise
Meglio di tutti sarebbe Montalto di Castro dove parte delle attrezzature e ci sono perché una centrale nucleare fu iniziata negli anni settanta
Per ora nulla di più il Ministro dello Sviluppo Claudio Scajola spiega che toccherà le agenzie per la sicurezza nucleare
Scegliere sulla base dei dati tecnico-scientifici predisposti da enti pubblici di ricerca compresi Ispra ENEA e università accompagnati da parametri di riferimento sismici gi uffici SICID e geologici
Nonché di accessibilità all'area distanza dei centri abitati
Di infrastrutture e trasporti disponibilità di risorse idriche valore paesaggistico
E però intanto
Da tempo il Presidente della Conferenza delle Regioni l'emiliano Vasco Errani sfida il Governo a rivelare i siti prima del voto le undici regioni ora guidati dal centrosinistra sono tutte contrari
Quattro cinque di esse passeranno al centrodestra ma i candidati disposti a parlare chiaro sono pochi Luca Zaia lega Nord candidato del centrodestra per il Veneto prende tempo ricordando che è una Regione densamente abitata
La localizzazione non è per ora l'ordine del giorno ha detto Roberto Cota candidato del centrodestra la Presidenza del Piemonte
Nel Lazio il centro-sinistra sfida la candidata del PdL Renata Polverini esprimersi anche tra i già eletti del centrodestra non sembra esserci entusiasmo
L'abruzzese Gianni Chiodi si dichiara favorevole in linea di principio ma esclude la sua regione perché sismica il Presidente della Sardegna che sismica none
Ugo Cappellacci non le vuole sapere si vedrà poi se gli incentivi definiti ieri dal Governo saranno sufficienti a convincere qualcuno
La cifra è di tre mila euro all'anno per ogni megawatt di potenza e ogni centrale ne avrà come minimo mille
Per il dieci per cento la Provincia per il trentacinque per cento i Comuni limitrofi per il cinquantacinque per cento gli altri Comuni entro un raggio di venti chilometri
Dei benefici totale il sessanta per cento non hanno direttamente i cittadini mentre il quaranta per cento potrà essere speso dagli enti locali
Ma proprio a questo proposito su Repubblica di oggi lunedì quattro gennaio
E troviamo un articolo di Roberto Fucci illo che è intitolato nucleare no della Campania alle centrali
Di che si tratta
La Campania alza il suo muro contro gli impianti nucleari rilanciati dal ministro Claudio Scajola la Regione governata da Antonio Bassolino ha provveduto a inserire il suo no grazie all'interno di una manovra finanziaria di bilancio votata a fine anno
Nel testo si stabilisce che in assenza di intese con lo Stato in merito alla loro localizzazione il territorio campano viene precluso a impianti di produzione di energia nucleare
Ma anche di fabbricazione e stoccaggio di combustibile nucleare nonché a depositi di materiali radioattivi
In attesa di siti vengono definiti la Campania dichiara dunque o Fellini ex il nucleare in tutte le sue versioni anche se dalle tante voci ufficiose non era emersa finora l'ipotesi di un sito in Campania
Fatta eccezione forse per la tentazione di utilizzare dismessa centrali Sessaurunca sul Garigliano come deposito
E quindi si delinea l'opposizione la possibile opposizione delle Regioni alla
Alla svolta nuclearista del Governo
Intanto sulla quotidiano ecologista a terra
è stato pubblicato ieri un interessante dossier curato
Dalla dal periodico agenda Coscioni che viene pubblicato proprio all'interno o insieme al quotidiano ecologista terra
Un dossier tutto dedicato alla questione della demografia della popolazione
In relazione alle questioni
Del dell'ambiente dell'ecologia del cambiamento climatico eccetera
E all'interno di questo dossier
Che è intitolato La tragicamente scomoda verità
Sottotitolo l'ideologia fatalista impedito che il vertice di Copenaghen sul clima prendesse in considerazione un fattore determinante della devastazione ambientale e sociale la bomba demografica
Contro la sacralizzazione della riproduzione naturale
Contro il controllo delle nascite autoritario violento la cinese l'alternativa radicale passa per la libertà e responsabilità nel concepire per un rientro demografico dolce
Nel segno della democrazia e dell'informazione dei diritti della donna
E della libera di circa
E all'interno di questo dossier molto ampio e molto interessante
Si trova anche un articolo di Marco Pannella intitolato da Al Gore al vertice di Copenaghen
La tragicamente scomoda verità
Scrive Marco Pannella un pasto che comprenda carne latticini secondo una recente inchiesta della quale
Ha dato grande risalto dirittura in prima pagina il quotidiano francese le Monde
Equivarrebbe in quanto immissioni di gas serra a quattro mila settecentocinquantotto chilometri percorsi in automobile
Rispetto i seicentoventinove chilometri di un pasto che faccia a meno di carne e latticini
La fa ho calcolate quindi azione mondiale per l'alimentazione calcola che il diciotto per cento delle emissioni totali di gas serra sia dovuto all'allevamento e il consumo medio per un abitante del pianeta oggi pari a ventotto chili di carne l'anno
Passerà trentasette chili nel due mila trenta
Sono numeri analogamente quelli di altre realtà di consumo forte impatto ambientale da parte dell'essere umano
Che diventa non significativi soprattutto alla luce del fatto che
Come sostiene il consenso dei demografi da qui a quarant'anni saremo più di nove miliardi a vivere sulla terra
Eppure a fronte di tutto questo tanto il
Primo Al Gore quello della scomoda verità per intenderci tanto i leader mondiali riuniti a Copenaghen preferiscono l'ostracismo alla censura
Quello che una parte dominante dell'umanità esprime è una reazione antropologica della specie umana che per millenni si era difesa e affermata attraverso la propria moltiplicazione numerica così la forza del numero
è stata sacralizzazione nel corso dei millenni
Da ciò deriva un terrore ancestrali dinanzi all'evoluzione della specie che invece sempre più caratterizzata
Dalla sua forza intellettuale intellettiva
Con la conseguente valorizzazione della specificità della specifica fisicità umana che tende a fare dell'amore della sessualità una componente fondamentale della felicità del vivere
Inclusa proprio la felicità di concepire la nuova vita di non limitarsi a procreare la
Per e con istinto
Al concepire liberamente con intelligenza responsabilità si risponde con le sacralizzazione gli enti che
Di materiali processi biologici che investono in modo ossessivo gameti Zil Goti embrioni eccetera
Attribuendo loro nella migliore delle ipotesi la dignità di persone
In questo modo tra l'altro
Religione cattolica nulla in modo manifesto quasi duemila anni di proprio teologia
Che situava il momento della piena animazione soprattutto nel momento dell'anno natalità assoluta tanto che solo per il dato c'era la possibilità di prendere i sacramenti
Anche in quasi un secolo di potere comunista sovietico come d'altronde gli altri regimi totalitari richiamo necessario numero in nome della necessarie Potenza si è imposto
E poi quel richiamo con la stessa violenza autoritaria si è precipitosamente convertito nel caso del regime cinese per esempio nella predicazione della compressione forzato delle nascite
C'è un nesso profondissimo tra la grande assenza di Copenaghen quella della demografia appunto e la polemica sulle questioni della cosiddetta bioetica l'ideologia nata lista per intenderci la stessa dei feticisti dell'embrione di cui sopra
Espressione anch'essa di quello lo terrore per l'evoluzione della responsabilità della libertà un terrore ancora tanto vincente da mettere in pericolo la vita del pianeta e dell'umanità
Che prende a bersaglio grande parte dell'attuale Antropologia umana assieme noi radicali liberali
D'altra parte tributari della grande rivoluzione lumi vista liberare illiberale relativista d'Occidente che Amartya Sen ne rintraccia anche nella storia di altre civiltà
Che non a caso in modo esplicito viene indicata dall'attuale Pontefice cattolico come il demonio per eccellenza
Il nostro tutto sommato
è un pensiero che guarda con fiducia alla capacità di scienza e coscienza della specie umana
Che guarda ad essa legandola sapere intelligenza e saggezza oltre che a rispetto dell'individuo sociale che è la caratteristica di tante specie animali e segnatamente di quella umana conclude Marco Pannella
Un altro interessante analisi sulla questione del rapporto appunto tra demografia popolazione crescita della popolazione umana e situazione ambientale globale
è
Un'analisi firmato da Marco Eramo
Che è intitolato vertici di Copenhagen né alla demografia c'è purtroppo sottotitolo una ripartizione pro capite delle immissioni premierà care caratura demografica dei Paesi e non l'impiego sostenibile della ricchezza prodotta
Scrive Marco era molla questioni demografiche fatto il suo ingresso nel dibattito che ha preceduto la Conferenza di Copenhagen nel momento in cui i Paesi emergenti e in particolare l'India
Hanno sottolineato come la ripartizione delle responsabilità nei confronti dei cambiamenti climatici debba essere fatta guardando non tanto al valore complessivo di emissioni di CO due
Prodotto dei diversi sistemi economici nazionali ma loro valore di emissioni pro capite
Un'impostazione di questo tipo e profondamente sbagliata perché trascura sia la ripartizione tra le diverse forme di forme di produzione ci o due sia la sostenibilità ambientale sociale ed economica delle forme di uso delle risorse disponibili
Continuo Marco era ma non ha senso infatti operare una ripartizione pro capite delle emissioni ignorando come dei Paesi avanzati cosiddetto carico inquinante
Sia l'esito ma anche i fattori alla base di un modello di vita che consente di vivere in ambienti climatizzati e salubri
E di spostarsi liberamente
Diversamente nei sistemi economici emergenti la stessa pressione sull'ambiente viene esercitata in misura prevalente a fini industriali in assenza di meccanismi in grado di ridistribuire efficacemente la ricchezza prodotta
E di assicurare a larghi strati della popolazione la possibilità di esercitare oggi Ponente i diritti i diritti fondamentali allo studio e al lavoro
Non è un caso che ciò che ha reso difficile anche la sottoscrizione di un accordo politico finale non vincolante
Sì è stata proprio le idee la richiesta da parte del Presidente Obama di un sistema di controlli internazionali che renda trasparente verificabile gli sforzi che i singoli Stati faranno per ridurre la pressione sull'ambiente
Dei rispettivi sistemi socio-economici
Quindi
Un'analisi che poi continua non possiamo leggerla interamente quella di Marco era mucche
Analizzare la questione delle emissioni di C o due calcolate
In numero assoluto totale per ciascuna nazione oppure calcolate pro capite cioè per ciascun abitante per ciascun cittadino
Delle varie nazioni e e che la mette in connessione poi anche alle questioni alle
Situazione economico sociali generali e che esistono nelle varie nazioni del mondo
Ma comunque ripetiamo sono molti gli articoli di di notevole interesse che si trovano in questo speciale demografia all'interno
Di agenda Coscioni mensile l'associazione Coscioni
Pubblicato insieme al quotidiano ecologista terra e pubblicato il giorno tre gennaio quindi
Ieri
E
Passiamo a altri altre questioni ancora super ma questa volta di mercoledì trenta dicembre un'interessante un'importante
Articoli informativo sulla situazione
Ambientale del Marocco l'articolo intitolato
Si chiama desertificazione l'ultimo incubo del Marocco clima oltre l'ottantasette per cento del territorio è in condizioni critiche
Tredici milioni di abitanti a rischio previste perdite economiche ingenti secondo fonti governative i danni complessivi ammontano settecento milioni di euro
Colpita soprattutto l'agricoltura troviamo all'interno di questo articolo nel passato non si sarebbe fatto rumore più di tanto i popoli della Regione sono abituati a cicli di inondazioni siccità
Ma negli scorsi decenni Governi non hanno certo brillato per buona gestione delle risorse e il territorio del Marocco stato violentato da politiche di sfruttamento non conservativo pascolo intensivo deforestazione
Nella convinzione che tanto risolvere ogni cosa ci avrebbe pensato Madre terra con paziente sopportazione ora invece appare evidente che la capacità di sopportazione della terra è giunta al limite
E le scelte del passato ammalate di cieca non sostenibilità si stanno trasformando in un boomerang per le popolazioni
Ondate di calore riduzione della qualità e della quantità di acqua disponibile sanificazione dei suoli danni allo zoo troppo sferico tutte queste variabili sono diventate una seria minaccia l'agricoltura e alla sanità pubblica
Il nemico numero uno in questo momento si chiama desertificazione
L'argomento di estrema attualità in tutto il Nord Africa e non è un caso che la giornata la giornalista marocchina l'hai letto
Bene pare che abbia ricevuto dei riconoscimenti internazionali per il suo reportage i forti dell'Atlante sulla progressiva
Di sparizione degli stili di vita delle comunità berbere a causa delle ondate di siccità e della desertificazione del territorio un'interessante
Reportage sulla situazione ambientale del Marocco è firmato da Bruno Picozzi
E ancora sulla situazione alimentare del mondo
Sulla stampa del ventinove dicembre
Un articolo di Marco Sodano il mondo si prepara la guerra del cibo rischia di saltare l'equilibrio globale dell'alimentazione
Scrive Marco sudano siamo tanti ad aprire gli abitanti del pianeta raggiungeranno quota sette miliardi mangiamo chi più chi meno purtroppo non mangiamo tutti
La terra è quella che
Non cresce di pari passo con il numero di sua inquilini come se non bastasse negli ultimi cento anni dice un rapporto FAO ha perso il settantacinque per cento delle varietà alimentari disponibili per chi ci vive
Colpa del clima che cambia delle grandi città che crescono senza sosta dell'agricoltura che ha sposato il sistema industriale moderno mandando in soffitta la figura del Vecchio coltivatore diretto
Il primo risultato l'agricoltura occidentale basata su quattro coltivazioni mais riso soia grano
Una comunità thailandese di appena seicento militanti può contare su trecentottanta esce su trecentottantasette specie diverse
Le risaie non bastano
I pezzi di materie prime alimentari che schizzano verso l'alto sono le prime scaramucce della prossima guerra mondiale quella per il cibo dietro le quotazioni boom ce la speculazione come sempre sui mercati
Ma c'è anche la corsa dei Paesi emergenti cinesi indiani brasiliani usciti dalla povertà che egli ha perseguitati per secoli e giustamente oggi vogliono mangiare come gli occidentali
L'International RAI Sisti tutto ha già chiarito tanto per cominciare che non c'è abbastanza riso per sfamare immondo ed è sempre più difficile tenere il prezzo intorno ai trecento dollari a tonnellata
La soglia non scelta a caso solo a quel prezzo chi vive nelle zone più povere del mondo può permettersi di mangiarlo e nello stesso tempo di coltivarlo con profitto
Secondo l'Istituto per fermare il caro riso bisognerebbe aumentare la produzione mondiale di dieci milioni di tonnellate ogni anno per i prossimi vent'anni impensabile quindi
Quest'articolo si da conto della situazione
Molto preoccupante del del cibo e dei del nuovo rincaro dei prezzi che sta
Di nuovo raggiungendo i livelli altissimi che erano stati raggiunti nel due mila otto
Ancora sul quotidiano ecologista terra troviamo un interessante editoriale firmato da Mario Tozzi
Pubblicato il due gennaio
Il l'editoriale è intitolato ci aspetta un anno difficile scrive Mario Tozzi c'è qualche remota possibilità che il due mila dieci sia un anno migliore dal punto di vista ambientale rispetto a quell'orribile appena passato nella risposta inno
A meno di qualche indispensabile colpo di reni che l'umanità non sembra però in grado di dare
La crisi economica forse esaurito la fase acuta ma per questa ragione riprenderanno alcune attività come il disboscamento selvaggio del pianeta e la produzione industriale che saranno pure dati economici positivi ma certo danneggiano pesantemente la terra
Saremo poi sempre di più
Oltre sei miliardi e mezzo di umani
In realtà sappiamo che saranno raggiunti i sette miliardi di esseri umani
Entro il due mila dieci
Scrive Tozzi quindi sei miliardi e mezzo di umani sarebbero difficili da sopportare pure per giovedì figuriamoci su una terra così piccola in larga parte coperta di Ocean mie montani inaccessibili o deserti
Le nostre esigenze di uomini ricchi cresceranno sempre di più soprattutto in termini di energia che però viene ancora prodotto attraverso le fonti fossili pure il nucleare lo è
Che hanno costi esterni pazzeschi e sono in via di esaurimento
Per continua Tozzi
Né si consente al mondo povero di produrre energia per proprio conto in maniera decentrata democratica con pannelli fotovoltaici il microeolico
La Terra il pianeta limitato che non si legge dunque suo risorse sono in pauroso declino eppure gli uomini non sembra non preoccuparsene si farà sempre più caldo con conseguente incremento della desertificazione innalzamento del livello dei mari
Dovuto alla fusione degli acciai in nuovi profughi del clima che cambia
Dalle isole oceaniche come dalle Regioni circondò sahariane
Invaderanno il mondo ricco reclamando la loro giusta parte come uomini del pianeta e non come figli di un dio minore
Il mondo ricco si irrigidiva i conflitti cresceranno per primi quelli sull'acqua teoricamente illimitata ma ormai chiara sofferenza i rifiuti cresceranno il mondo ricco e le isole di plastica invaderanno tutti i mari
Davvero non c'è bisogno di aspettare il due mila dodici perché l'ecologica gramsciana diventi insopportabile
E nel nostro Paese in Italia andrà ancora peggio se si può con un incremento dei eventi naturali a carattere catastrofico come quelli che stiamo osservando in Toscana i flash Flou d'cioè
Le le le violentissime piogge torrenziali le bombe d'acqua in sostanza tra virgolette
I flash Slow Food scrive contino Mario Tozzi saranno la regola
E le frane cresceranno soprattutto sulle montagne prive di accesso che saranno il regno dello smottamento di crolli e non più nel silenzio bianco delle nevi perenni
Il consumo del territorio italiano e già a livelli di guardia con oltre duecentocinquanta mila ettari all'anno
Divorati da asfalto e cemento appare con gli altri Paesi fanno la figura di nazioni sotto sviluppate visto che il Regno Unito ne consuma solo dieci mila cioè quanto la nostra sola Sicilia
E gli abusi verranno condonati secondo uso comune con accrescimento del rischio naturale come il caso di Messina dimostrato
Ma invece di investire nel risanamento del territorio ci sine briga di grandi opere come il ponte sullo Stretto forse il più colossale monumento nel deserto che sia possibile immaginare
Continuo Mario Tozzi con il rischio concreto che serva solo a collegarli due cimiteri in caso di sisma
Il dieci per cento del territorio di pregio protetto dei parchi nazionali e poi sotto assedio da anni si cerca di di spiegarlo mentre si consentono attività dannose come la caccio fuori stagione senza regole
E quindi un articolo che ha un taglio anche in certo modo pessimistico questo di Mario Tozzi e a proposito delle degli acquazzoni torrenziali
E del poi dei poi i disastri idrogeologici che sono più artificiali che naturali
Un ancora un interessante articolo Sempre succo di non terrà il ventisette dicembre interessante editoriale di massimo Serafini intitolato territorio martoriato
Scrive Serafini è normale che a dicembre ci siano perturbazioni con nevicate temporali meno normale e che maltempo piogge abbiamo sempre conseguenze così devastanti e drammatiche
Di fronte a ripetersi di quelle che una classe dirigente affaristica incolta si ostina chiamare calamità naturali tra virgolette
Un interrogativo chi governa il Paese anche all'opposizione va posto perché mai qualsiasi pioggia accada normali o eccezionali che sia le conseguenze per le persone le cose sono sempre e comunque le più gravi
L'intensità delle precipitazioni e la loro concentrazione ci confermano che in corso un cambiamento del clima
A nulla però serve attribuire al clima che cambia le responsabilità delle tante tragedie che colpiscono il Paese soprattutto non è accettabile che il cambiamento climatico venga assunto a giustificazione da chi avrebbe dovuto agire per fermarlo e non l'ha fatto
Perché mi ha sempre negato l'esistenza inoltre non è solo l'incapacità di governare le manifestazioni del clima che cambia la causa di tante devastazioni
Anzi più si guarda e si va a fondo della questione e più emergono deve le vere colpe i nostri territori sono incapaci di assorbire le piogge perché la speculazione l'abusivismo li hanno ricoperti di cemento e asfalto
Le aree di pertinenza dei nostri fiumi in cui dovrebbero espandersi le piene sono invece costruite e coltivate occupate da opere grandi quanto inutili
Le nostre colline sono spesso spianati da un'agricoltura industriale ed eccedentaria
Il bomber tutto Bertolaso siamo certi sarà già corso dei territori colpiti
E di fronte alle proteste chiederà scusa come Matteoli per i disagi che la popolazione dovuto patire
Soprattutto chiederà a Berlusconi di costruire nuove opere idrauliche con cui affermerà sarà possibile governare fiumi e frane si continua a non capire che il problema dell'estrema vulnerabilità del territorio italiano
Non lo dissi non lo si risolve aggiungendo cemento cemento cioè con nuove costose inutili opere
La messa in sicurezza dell'Italia e degli italiani non richiede opere ma decisioni politiche coraggiose capaci di mettere in discussione gli usi sbagliati speculativi riterrei e acqua che i Governi nazionali e locali hanno autorizzato
Per la sicurezza delle italiane degli italiani servirebbe un segnale chiaro continua
Massimo Serafini una decisione politica che terra e tanti ambientalisti suggerisco da tanto tempo i nostri governanti
Anziché costruire un'inutile ponte fra Reggio Calabria e Messina o le pericoloso centrali nucleari che Stranamore escano Scajola
Vuole imporre a tutti costi al popolo italiano spendete quelle risorse per il riassetto idrogeologico del territorio
La principali unica opera pubblica di cui l'Italia ha necessità
A proposito sempre del territorio
Della utilizzazione del territorio dell'occupazione del territorio della cementificazione
Proprio
Oggi lunedì quattro gennaio il Sole ventiquattro Ore pubblica un interessantissimo momenti interessantissimo approfondimento
Che i lanciato fin dalla prima pagina del quotidiano economico
E il titolo mezza Italia sotto vincolo verde novità da gennaio interventi edilizi solo con il via libera della Soprintendenza
All'occhiello recita la graduatoria delle aree protette varie dal novantasei per cento il Trentino Alto Adige al diciannove per cento della Puglia allora cosa scrive il Sole ventiquattro Ore
Metà del nostro territorio sottoposto a vincoli paesaggistici si vada oltre il novanta per cento del Trentino Alto Adige
E della Liguria al diciannove per cento della Puglia che è il fanalino di coda evidentemente
Al di là delle differenze regionali il quarantasette per cento dell'Italia e protetto almeno in teoria in realtà li tuteli hanno funzionato solo in parte direi che qui
Il mio commento che il Sole ventiquattro Ore fin troppo ottimista
Dunque continuazione ventiquattro ore li tutelano funziona solo in parte il paesaggio è stato e continua essere oggetto di pesanti abusi
In nome di una salvaguardia più stringente dal primo gennaio ogni intervento di qualsiasi tipo sulle aree vincolate e inizia da quelli di Rizzi deve prima passare per il parere della Soprintendenza che diventa preliminare vincolante
Un totale ribaltamento di prospettiva rispetto a quanto avvenuto finora perché il soprintendente interveniva a cose fatte quando il progetto era già stato approvato dal Comune
E poteva contare su un potere di annullamento degli atti solo per vizi di legittimità
A pagina due sempre della de il Sole ventiquattro Ore di oggi lunedì quattro gennaio quindi
Continua questa analisi sulla situazione del territorio dell'edilizia sull'urbanizzazione italiana questa analisi
Il Sole ventiquattro Ore e in un articolo proprio su al in alto a pagina due
Di Cristina di Cristiano dell'oste leggiamo lattico intitolato anche in Italia conquista terreno la città diffusa
Chiunque abbia già viaggiato in aereo tra Milano e Roma sa come si presentano gli Appennini montani boschi qualche paesino mi tanto Landi una città
Difficile guardando dal finestrino pensare all'Italia come un territorio cementificato eppure basta poco per cambiare prospettiva basta percorrere una delle tante strade provinciali
Che attraverso la Pianura Pianura Padana
Costeggiato da capannoni ville palazzine centri commerciali per la maggior parte costruiti negli ultimi dieci o vent'anni
In realtà in realtà
Quasi tutte le zone pianeggianti italiane sono
Pesantemente cementificate comunque continua article sono ventiquattro e dove sta allora la verità
La città diffusa tra virgolette o le periferie che formano reti urbanizzate bassa densità occupa troppo territorio Grigolo innaturale
Oppure al di fuori delle pianure sono i boschi ad avanzare
L'Osservatorio nazionale sui consumi di suolo istituito dal Dipartimento Architettura e pianificazione del Politecnico di Milano
Dall'Istituto nazionale di urbanistica e da Legambiente nei mesi scorsi ha condotto una prima ricognizione
I dati dicono che le aree occupate da edifici strade infrastrutture negli ultimi anni sono cresciute di dieci ettari al giorno in Lombardia
Di otto ettari al giorno in Emilia Romagna di poco meno di un ettaro in Friuli Venezia Giulia se queste tre Regioni fossero rappresentative della media nazionale vorrebbe dire che ogni giorno in Italia vengono occupati circa cento ettari
Cioè un chilometro quadrato
Che significa
Trecentosessantacinque chilometri quadrati cementificazioni hanno
Ma manca all'appello tutto il centro sud il problema infatti è che non esiste una mappatura completa perché gli enti locali salvo limitate eccezioni non hanno mai considerata una priorità ad oggi le rive dalle rilevazioni scuse quelle
In pagine per la Provincia di Torino non sono comparabili ad esempio perché chiamato in modo diverso cose uguali in campo possa definito agricolo in una regione o seminativo in un'altra oppure perché le cartografie sono riferite a una data sola e non consentono di cogliere i cambiamenti
E
Più avanti all'articolo conclude
La lezione che arriva dal rapporto dunque doppia innanzitutto bisognerebbe individuare le politiche pubbliche virtuose in grado di contenere il consumo di suolo entro limiti strettamente necessari e favorire uno sviluppo razionale delle città
Dopodiché
Bisognerebbe completare al più presto le ricognizione del territorio in base a criteri omogenei così da offrire ai Comuni una base dati accurata per programmare il governo del territorio
Anche perché
Come hanno denunciato i responsabili dell'Osservatorio davanti alla Commissione Ambiente della Camera da un punto di vista scientifico oggi nessuno può dire con certezza quale sia la percentuale di suoi italiano urbanizzato
Di fatto con le conoscenze attuali e difficile andare oltre l'impressione che il Comune viaggiatori che osserva il paesaggio fuori dal finestrino
Tutto questo mentre in altri Paesi come Germania Olanda Svizzera vengono effettuati rilevazioni annuali poi utilizzate per elaborare la pianificazione urbanistica
Questo articolo del Sole ventiquattro Ore
Tocca una questione fondamentale
Gravissima dell'Italia di oggi cioè quella appunto della
Urbanizzazione cementificazione asfaltazione solo che ha raggiunto livelli ormai veramente altissimi estremamente preoccupanti
E l'articolo
Fa capire che le grandi istituzioni politiche che governano il territorio superato mille lo Stato ma in particolare le regioni e le Province
In realtà nella maggior parte dei casi mancano delle
Dei più elementari sistemi anche per semplicemente analizzare e monitorare la situazione
Del territorio
E ancora
Il Sole ventiquattro Ore del ventotto dicembre ci informa sullo un bilancio conclusivo
Delle politiche governative per la l'incentivazione della rottamazione così detta rottamazione delle automobili grazie ai bonus acquistate auto per sei virgola quattro miliardi
Si scrive
Questo articolo firmato da Pierluigi del Visco il bonus di tre mila cinquecento euro per auto metano ibride o elettriche
Con emissioni ciò due inferiori a centoventi grammi al chilometro ha riguardato centotrentaquattro mila target
E il bonus di due mila euro per il GPL inferiore a centoventi grammi al chilometro interessato centottantasette mila tardi
Che vetture a metano e GPL con più di centoventi grammi chilometro incentivate con mille cinquecento euro sono stati invece centocinquanta mila infine le mie immatricolazioni con rottamazione
Premiate con altri mille cinquecento euro sono state seicentoquaranta mila
In tutto incentivi totali ammontano ad un totale di due miliardi di Euro circa su ogni vendita aggiuntiva però lo Stato incassa l'IVA
Rispetto alla previsione
Le vendite aggiuntive hanno quindi fruttato circa un miliardo di IVA in più rispetto a quella che sarebbe stato in assenza delle delle incentivazione delle rottamazione
In sintesi lo Stato eroga due miliardi di incentivi a fronte di un miliardo di extra gettito
Dovuto appunto all'IVA e dunque il costo netto per lo Stato è stato di circa un miliardo di euro
Che non è poco
Il problema e che ora bisognerebbe proseguire queste incentivazioni in favore
Soprattutto delle auto elettriche che sono le vere auto ecologiche
Mentre
Si continua a proporre propagandare come fa presentò la FIAT
Come ecologico il metano mentre il metano e un combustibile fossile come il carbone e petrolio
Anche se produce meno cito due
Non si può considerare il metano ecologico e invece
Le auto elettriche e stanno avendo un
Una
Un'affermazione
Se ne parla sempre di più si trovano tanti articoli e per esempio sulla sulle pagine economiche tra stampa di sabato due gennaio
Un articolo si informa il futuro di Pininfarina avanti con l'auto elettrica nel due mila dieci avvieremo la produzione della Blu Card
Quindi la Pininfarina affida il suo futuro in particolare alle auto a propulsione totalmente elettrica
Ancora sulla stampa del tre gennaio un altro articolo tra sogno e realtà e l'anno delle elette dica alla faccia degli scettici sarà l'anno dell'auto elettrica
La seconda metà del due mila dieci vedrà sbarcare sul mercato continentale le prime flotte di modelli zero emissioni che promettono di rivoluzionare la mobilità perlomeno nei centri urbani
Tecnico contemporaneamente la BMW abbandona l'idrogeno
Ancora su un quotidiano ambientalista terra per concludere un articolo sull'acqua alta a Venezia che sappiamo
Che nelle ultime settimane investito pesantemente in in modo anche inusuale rispetto alle statistiche appunto la città lagunare
E questo interessante articolo pubblicato sul
Sul così non per il due gennaio leggiamo acqua alta mosse sotto accusa
Bettin il progetto va rivisto anche alla luce dei dati del medio mare in aumento e degli studi i PCC
Acqua alta NI Venere acqua alta neanche il signor nanetti alla bellezza di ottantaquattro anni suonati voga sino alla diga di Punta Sabbioni per circa il suscitare qualche branzino da far saltare in pentola a memoria d'inverno così
Acqua alta in neve insieme un metro e venti il giorno di Natale un metro e trenta a Santo Stefano Capodanno ancora con altri centoventi centimetri di acqua alta
L'anno nuovo nell'ex città dei da oggi comincia alla grande con un metro e venti misurato la mattina di buon'ora
Tanto per dare un'idea che Venezia vissuta solo in cartolina un metro e dieci di marea insufficiente per
Per paralizzare mezza città un metro e venti mi paralizza i tre quarti se sarà ancora è meglio restare a casa o farsi un giro in barca
Che si fa
Il sindaco Cacciari distribuisce ottimismo e tranquillanti chi veneziani assicura sono abituati a convivere con questo problema perché è vero
Il problema però è che investa dell'acqua alta in laguna è sempre stato novembre dirà ad ottobre ancora più di rado i primi di dicembre mai la marea era arrivata sommergere le feste natalizie
E due settimane di continui allagamenti hanno un unico precedente quell'infausto novembre del mille novecentosessantasei che con Venezia mandato a mollo mezza Italia
Due settimane di acqua alta e non è ancora finita
I discorsi che si sentono nelle calli tra liscia fasciato degli stivaloni sincere dell'acqua salata si possono riassumere così acqua alta e ci credo fino a che continuano a scavare le bocche di porto per fare il MOSE
Non è solo l'opinione dell'uomo comune che si trova l'acqua sotto il tavolo di casa
L'ipotesi che scavando i canali per fare spazio le paratie mobili si sarebbero causati più problemi di quelli che si cercava di risolvere era stata paventata in tante occasioni da scienziati e ambientalisti
Ipotesi che il Consorzio ma neppure mai preso in considerazione occupato come era spende le pacche la pacca di miliardi che il Governo li passava per realizzare un'opera che doveva avere una sua peculiarità
Essere costosa per giustificare l'immani spesse
Si fossero attuate le ipotesi alternative mirate a ripristinare l'equilibrio della laguna con interventi economici non impattanti ha dimostrato uno studio del CNR le maree sarebbero già ridotte oggi di venti centimetri
Adesso che la città va a fondo né che il servizio maree del Comune misura un aumento dell'otto per
Dell'otto per cento
E che il servizio mare del Comune in misura
In un aumento dell'otto per cento la velocità delle ma rende la marea entrante a causa degli scavi il Consorzio risponde che il dato non è significativo
E rilancia di fronte a questi fenomeni di Maria eccezionale anche gli ambientalisti avranno capito che l'opera è necessaria
è un po'lo stesso discorso della guerra preventiva che sembra portare la pace
Dobbiamo tener presente che lo scenario è cambiato velocemente da quando il MOSE è stato progettato più di un quarto di secolo fa ha spiegato l'ambientalista e candidato Sindaco Gianfranco Bettin
L'alta marea eccezionale oramai diventata quasi ordinaria il progetto MOSE va rivisto e modificato finché siamo in tempo anche alla luce dei dati del medio mare in continuo aumento e alla luce degli studi degli PCC
Cioè il
L'ordine del agenzia dell'ONU che studia il riscaldamento globale il cambiamento climatico globale
Studi che il Consorzio si è semplicemente rifiutato di prendere in considerazione eppure anche non non anni con la sua terza elementare spiega che la laguna non è più quella di qualche anno fa
Così si conclude questo
Pensante articolo sulla situazione del del dell'acqua alta a Venezia che ha colpito ripeto nelle negli ultimi anni settimane in modo pesantissimo
La città lagunare con questo abbiamo concluso anche per oggi un saluto da Giovanni De Pascalis