Intervista a Jean Leonard Touadi su informazione e immigrati

Radio Radicale torniamo a occuparci della drammatica vicenda di Rosarno e ce ne occupiamo
Per come lei ha parlato l'informazione in particolare ci vogliamo occupare e di una trasmissione che è stata dedicata la sete la scorsa
A i fatti di Rosarno allo zero di Michele Santoro che come dire vogliamo fare una riflessione insieme
Tra le deputato del Partito Democratico Giallonardo tua dichiariamo in collegamento telefonico buona sera giorno
Ecco volevo riflettere quante su una questione
Che come dire enti ha visto anche protagonista può malgrado e che però sulla quale si può appunto allargare
Lo sguardo è dunque innanzitutto ci vuole raccontare io la tua rapporto con la trasmissione di giovedì scorso
Ma
Appartenere non non vuole tra un po'di imbarazzo perché è una cosa che mi riguarda personalmente
E meno qual è nemmeno tanto polemizzare perché capisco che un programma può programmare un un certo formate da un certo schema poi il lo schema cambia quello stato contattato
Per partecipare alla trasmissione Anno zero
Chiedendomi anche garantiti di confermare la corda cosa che ho fatto dopo di che due giorni prima lo schema è cambiato Pertegato che avevano cambiato idea
Lasciando da parte e questa possibilità che tanto cattolica molti politici
Perché le redazioni cambiano idea resta la riflessione di fondo che riguarda allo zero ma che riguarda anche tanti programmi sia della RAI sia di quegli aspetti anche
Come dire le trattazioni radiofoniche dei giornali noi stiamo in un dibattito con l'immigrazione che ditta alimentando nel Paese
In modo sempre più frequente in modo sempre più acceso e dobbiamo constatare questo anche Annozero lo conferma che
L'immigrato retta affondo
Resta sullo sfondo e del dibattito che si fa su di lui e che continua a essere fatto pensa di lui
E come dei da qualche parte
Lo scenario informativo comunicativo
Prevede per l'immigrazione dette l'immigrato solo il ruolo di fondo nello scenario dell'informazione
Di un dibattito che si fa su di lui ma rigorosamente senza di lui c'è una soggettività comunicativa e di l'immigrato che non viene riconosciuto nonostante tra le persone immigrate
Non parlo di me ovviamente ma ci siano
Nei temi trattati in quel caso il lavoro nero oppure il razzismo delle persone che hanno titolo competenza e tutti
Che meritano di assurgere ha una dignità comunicativa
Infatti nella trasmissione di cui stiamo parlando diciamo così a difendere le ragioni degli immigrati c'erano grandi giornalisti come Gad Lerner e Fabrizio Gatti e però diciamo gli immigrati che hanno parlato qualcuno intervistato di sfuggita più o meno nei campi a Rosarno e e anche c'erano
Gli amici di i a Bari i giovani di seconda generazione di quel ragazzo che è stato ucciso l'anno scorso ha Milano ma appunto come dici te e Sperti
Del mondo dell'immigrazione che appartengono allo stesso mondo non ce n'erano
è il messaggio televisivo è un messaggio come sappiamo molto sfaccettato devo che che che ci ha la voce l'argomentazione però c'è anche il messaggio dell'impatto visivo
L'impatto positivo di una persona immigrata e in grado per esempio di argomentare con in quel caso la Mussolini oppure
Con Cotta
E
Trasmette dice qualche cosa anche a chi ascolta e altrimenti davvero noi ci ritroviamo come dire con una
Par condicio
Non è realizzata nell'intento che c'è una categoria una fetta di popolazione
Significativamente inserita nel nostro Paese che non ha mai una soggettività un protagonismo comunicativo
E e questo ci deve far riflettere tanto che anche il le trasmissioni come queste che sono
E diciamo trasmissioni di punta nella rivendicazione dei diritti anche dei migranti cadono nella trappola
E di utilizzarli come fondo di un discorso su di loro per impedirlo ben poco come anche sul dibattito che si sta
Svolgendo sullo sciopero del primo marzo sciopero degli mi
ATI che in realtà
Come dire anche nelle organizzazioni che appoggia le diete immigrati soprattutto le organizzazioni sindacali si sembra che si abbia un ho paura veramente di una soggettività espressa così in modo così forte quindi insomma si va molto molto cauti forse troppo
Qui è un tanto è una riflessione che dobbiamo fare
Che dobbiamo fare anche al più presto perché tra l'altro i migranti che vivono in Italia la loro precede parola loro prese di parola l'hanno già
Eseguita c'è un fenomeno che si chiama
Con un termine molto brutto la la in media e quindici sì che o quella capacità che hanno sviluppato di immigrati che vivono e le comunità di immigrati di a vere
Radio giornali televisioni
Che tali opere interessanti perché in quei luoghi comunicativi gli immigrati dicono ditte qualche cosa che nessun italiano anche il più sensibile è in grado di dire
Certamente però appunto ancora rischiano di diventare di restare questi media dei media un poco come dire separati invece sui
Media mainstream ma in realtà
Il
Il problema della soggettività appunto di questi nuovi cittadini italiani rimane insomma secondo me bisogna che ci stia
Qualcuno una tentata un programma che si assuma questo questo ruolo questo ruolo pedagogica per la nostra società
Di noi non
Di dare voce agli immigrati perché la voce ce l'hanno ma di dare agli immigrati un megafono perché questa voce possa avere una certa risonanza
Forte questo toglierebbe come dire le funzione ruolo a coloro
Che vogliono continuare a parlare
Ad agire a nome e per conto di
Bene grazie allora Giallombardo natura di buona serata e buon lavoro grazie fra voi