Intervista a Sandro Gozi sul possibile ingresso di Israele nell'Unione Europea, sulla visita di Berlusconi in Israele e sulla crisi in Medio Oriente

Con Sandro Gozi del Partito Democratico parliamo dei rapporti tra Israele e l'Unione europea ci sono state queste dichiarazioni del premier che si trova in visita
In Israele cominciamo da quelle in cui il premier dice sogno Israele all'interno dall'Unione Europea che poi è una proposta di Marco Pannella
Sì è una proposta di Marco Pannella è una proposta che a mio parere vamp interista va rivista e va aggiornata
Alla luce di quello che l'Unione europea è diventata oggi e di come dobbiamo concepire il rapporto tra Unione europea i Paesi vicini in particolare Israele
Cioè io credo che bisogna veramente uscire anche per una nel caso di Israele che è un caso unico dal punto di vista culturale
Dal punto di vista storico dal punto di vista politico ma anche nel caso di Israele occorre uscire da un ragionamento in termini unicamente
Nazionali mi spiego bisogna rivedere proprio il concetto di frontiera non si può pensare ed è questa la sfida politica che noi abbiamo avanti davanti a noi
Che i rapporti dell'Unione europea con i Paesi vicini un rapporto strategico direi per il mondo
Come quello tra il mio europea e Israele debbano essere concepiti alla luce di un di un dilemma nel quale l'Unione europea è caduta e anche coloro che Peri credo nell'Europa politica Europa federale continua a mio parere a cadere
Cioè quello per cui o si è membri dell'Unione europea a pieno titolo sia dentro
E si partecipa
A tutte le attività siano tutti diritti tutti gli obblighi etc oppure si è fuori dell'Unione europea si è un Paese terzo
Che sia Israele che sia il Sudafrica e se il Brasile che siano Walter andasse Paese terzo resiano rapporti
Tra Unione Europea e Paese terzo e questo schema che dobbiamo superare ed è questa la sfida del ventunesimo secolo dell'Unione europea seri europea vuole diventare veramente un attore politica economico della globalizzazione deve come are inventato
Il concetto di frontiera al suo interno
Perché il grande successo gli europei è quello di avere svalutato il concetto di frontiera egli averlo messo al servizio di logiche di cooperazione di logica di integrazione tra la Francia la Germania
Tra l'Italia la Francia tra Alitalia e l'Austria tra quei Paesi alle cui frontiere
Ottanta anni fa morivano diciassettenni
Ecco ad
Questo Luglio europea deve farlo nei suoi rapporti con i Paesi soprattutto mediterranee orientali c'è cosa deve fare deve inventarsi una terza via una terza via
Di rapporto assolutamente speciale assolutamente privilegiato aprendo il mercato unico avviando delle forme di cooperazione molto specifiche in in mani in politica di sicurezza in politica estera
Con i Paesi terzi quindi superando lo schema sei dentro sei fuori ma attuando uno schema che è molto più
Conforme a come il mondo si svilupperà nel ventunesimo secolo cioè quello di grandi regioni politiche economiche e nel quale l'europea sto vere molto meglio perché mi europea non è stato nazionale
E quindi non deve concepire il suo rapporto di frontiera
Ancora un Paese come Israele come un rapporto tra uno Stato e l'altro ma come un'entità che post nazionale che ha superato questa questa di siamo schema dello Stato nazionale ottocentesco e quindi che liberamente pur senza una piena adesione apre il mercato unico avvia delle politiche comuni
Cioè sviluppa quella strategia di vicinato
Che è già esistente ma che assolutamente attuata in maniera burocratica parziale assolutamente insufficiente lo dico perché sarebbe anche l'occasione purtroppo forse il premier si era dimenticato
Di attuare il Trattato di Lisbona per adeguarci da una base costituzionale ci dà un'indicazione costituzionale
Propri inventarci una nuova filosofia delle relazioni internazionali un nuovo rapporto con i Paesi terzi duramente in cui dice che in in cui dice che l'Unione europea potrà
Promuovere che concludere degli accordi speciali
Con i Paesi vicini e quindi io credo che non solo con Israele ma con tutti i Paesi mediterranei con in paese al ai a est dell'Europa
Quindi con i Paesi che possono europei geograficamente con Paesi che non sono europei ci pare geograficamente ma lo so libero culturali sereni e compagni con Paesi che sono molto vicino all'Europa pure senza essere
Per poter essere definiti come europei culturalmente o storicamente in Libano il Marocco di Paesi del Maghreb Egitto con questi paesi bisogna inventarsi un nuovo rapporto io vorrei che a partire proprio a Marco
Ma tutti coloro che pensano e che hanno una concezione politica delle del delle del ruolo dell'Europa e che pensano l'Europa nel mondo globale cominciassero a ragionare su questo perché veramente uno schema
Che supera questo dilemma in o auto se dentro se fuori e credo che si dovrebbe partire proprio
Con Israele certo con Israele sono tutta una serie di questioni aperte che giustamente questo sì il premier ha sollevato alture del Golan la questione delle colonie
E è certo che oggi l'osservatore
Che vede
Un'Europa che i muri abbatte e Israele che per ragioni di sicurezza
Comprensibili i muri lì di li costruisce al suo interno me sono due realtà molto lontane l'Europa certamente può fare molto dovrei fare molto di più il problema che vista credo
Che soprattutto ai con questo Governo ma anche prima vista te la dico oggi l'Europa come attore politico è inesistente nella questione israelo palestinese
Nonostante da un punto di vista invece politico l'Europa sia stata anche investita nel tentativo di trovare una soluzione perché nella Quartetto della Roberta d'Europa c'era pieno titolo se il problema è che
Nel nel nel quartetto dal punto di vista purtroppo mi sembra sia degli israeliani che dei palestinese sempre di più ci sono due attori di troppo o due attori che non sarebbero di troppo Massimo appaiono oggi inutili che sono l'Unione europea le Nazioni te è evidente che quella
è una buona formulata però è evidente che fino a fino ad oggi l'Unione europea
è stata le è stato l'attore che ha staccato di assegni
Per ricostruire quello che poi magari le sesti israeliano ha distrutto ha rassicurato aveva alla successiva al successivo contrasto con Hamas e non è
Non è riuscita PROPER problème i suoi di credibilità
A imporsi come attore politico ma qui parliamo già di un altro aspetto cioè dell'Unione europea che non è ancora attore di politica internazionale ed è evidente che tutte le nostre ambizioni di sviluppare una politica euromediterranea tutte le nostre ambizioni di unione mediterranea
Finché noi non riusciamo a portare un contributo politicamente rilevante e riconosciuto da entrambe le parti nel conflitto israelo-palestinese palestinese bene tutte queste ambizioni sarà destinata a rimanere tali
Ma io credo che
Ci siano due livelli il livello diciamo della contingenza politica nella quale noi siamo come europea in difficoltà oggi
Perché non siamo credibili e il problema e la questione invece della opportunità di sfruttare
Gli strumenti che l'Europa a gli strumenti policy istituzionali
Per inventarsi un nuovo concetto di frontiera anche con i Paesi
Il del Mediterraneo e anche con Israele c'è veramente pensare in termini post nazionali pensare
Il suo ruolo nei via rispetta i Paesi vicini interni post nazionali e pensarsi come attore nuovo regionale
Integrato politicamente economicamente
Nel mini citare mondiale che saranno sempre di più o a o torno a colossi come la Cina o attorno a Regioni integrata e credo che questo dovrebbe essere lo spunto
E dagli e con Israele dovremo cominciare a impostare
Questo tipo di politica che a volte è stato enunciata a livello europeo ma è sempre stata attuata in maniera estremamente burocratiche estremamente marginale assolutamente insufficiente
Per fare fronte invece le grandi sfide politiche abbiamo innanzi sei piaciuto che Berlusconi aveste detto questo antiche parlare solo di sogni perché io non credo che un rapporto
Forte nel ventunesimo secolo originale che non si è mai stato tra Israele ed europea sia un sogno solamente dovremmo partire dallo sfruttare tutti quegli strumenti che abbiamo e che non sfruttiamo
No tra l'altro i negoziati sono praticamente fermi da più di un anno quindi è chiaro che non un'idea di come fare ad uscire da questa situazione di stallo gli europei con anche con questa nuova figura di
Super Ministro degli esteri dovranno pur proporla si appunto evidente che evidente che
La questione delle alture del Golan la questione degli insediamenti delle colonne che giustamente Berlusconi ha sollevato sono e sono queste europee certo a riportato
Questa volta fedelmente per una volta di capita raramente la posizione dell'Unione europea in merito una posizione su cui non possiamo assolutamente cedere
è evidente che quella l'unica via oggi per tentare di riavviare una soluzione una soluzione negoziale non
Non ce ne sono altre quella
E giustamente
La le sono decisamente le condizioni che l'Unione europea deve porre per ri avviare un partenariato speciale che dovrebbe essere a mio parere solo il primo gradino di quel rapporto speciale
Oltre frontiera lo direi a cavallo della frontiera
Che l'Unione europea con Israele dovrebbero realizzare
In tempi in tempi molto rapidi
Poi
Ma secondo secondo lei è vero che in Europa diciamo non ci sono favorevoli contrarie indecisi Gian Sanzo oggi c'è un retroscena
Sulla stampa che ci dice che per quanto riguarda l'adesione potrebbe essere sostenuta dai tedeschi
Gli scandinavi un po'perplessi invece francesi e spagnoli sono assolutamente contrario non è un caso che poi il super Ministro invece inglese
Ma questi retroscena sono i soliti retroscena
In cui c'è un menù forse europeo ma ha condito in salsa romana non c'è un dibattito a Bruxelles sull'adesione di Israele
Forse dovrebbero dovrebbe essere avviato lo ripeto con un dibattito su come
Subito
A realizzare un rapporto speciale con tutti i Paesi vicini c'è condividere con Israele tutto tutto tranne le istituzioni e farlo anche con tutti gli altri paesi vicini queste sarebbe il significato di questa terza via
Tra l'adesione e l'essere Paese terzo e questa sarebbe la terza via che servirebbe certamente
A Israele servirebbe certamente all'Unione europea a
Indicare
Ne ripeto indicare del ventunesimo secolo un nuovo modo
Di rapportarsi ai Paesi amici ai paesi vicini Paesi coi quali che ci piacciono dobbiamo condividere un destino comune io credo che
Israeliani europei debbano condivide un destino comune ma dobbiamo essere anche un po'creativi non ottocenteschi
Nel trovare la via per realizzare questo destino comune io credo che questa via di superare la frontiera di uscire da questo dilemma o o si è stati membri o se fosse il lavoro non lo si è
Di sfruttare anche tutta quella flessibilità delle politiche delle istituzioni europee sarebbe la via migliore
E
Ma credo
Credo che questo sia uno dei teste
Sì quali verrà misurata la politica esterna e in generale la politica
Dell'Unione europea negli anni a venire perché se tra l'altro noi italiani non stimoliamo l'Unione Europea andare in tal senso noi saremo i primi a dovere a beneficiare di questa nuova strategia fino al nuova strategia di di vicinato
Perché l'Italia eh
E l'attore che
è anzi a faccia di fronte di fronte a tutti questi Paesi credo che in questo senso dovremmo stimolare allora servono o meno
Servono almeno le a mio parere di slogan e le dichiarazioni un po'in emotive emozionali alla Berlusconi a Tel Aviv servono meno
Serve invece sviluppare una strategia a livello comunitario che in qualche anno dovrete portarci a ottenere questo questo risultato