29 GEN 2010
intervista

Intervista a Rino Di Meglio sull'abrogazione degli articoli relativi ai consigli di disciplina per gli insegnanti

INTERVISTA | di Emiliano Silvestri - Milano - 21:26 Durata: 8 min 11 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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Abolizione dei consigli di disciplina per gli insegnanti.

Gravità eccezionale: in pericolo la libertà di insegnamento.

Ricostituire organismi di garanzia per le scelte didattiche del singolo docente, garantite nell'autonomia grazie al lavoro del radicale Strik Lievers.

"Intervista a Rino Di Meglio sull'abrogazione degli articoli relativi ai consigli di disciplina per gli insegnanti" realizzata da Emiliano Silvestri con Rino Di Meglio (Coordinatore nazionale Gilda degli insegnanti).

L'intervista è stata registrata venerdì 29 gennaio 2010 alle 21:26.

Nel corso dell'intervista sono stati
discussi i seguenti temi: Autonomia, Brunetta, Docenti, Gilda, Istruzione, Ministeri, Pubblico Impiego, Riforme, Scuola, Sindacato.

La registrazione audio ha una durata di 8 minuti.

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  • Rino Di Meglio

    Coordinatore nazionale Gilda degli insegnanti

    Il ministro Brunetta ha varato nei mese di novembre la riforma del pubblico impiego e della contrattazione nella quale vengono abrogati gli articoli relativi ai consigli di disciplina per gli insegnanti che da molti anni sono strumenti di garanzia di difesa della libertà di insegnamento. I Consigli erano istituiti a livello provinciale per le scuole primarie e secondarie inferiori; regionale per le secondarie superiore. Qualunque dirigente scolastico potrà così interferire nella didattica, violando la libertà di insegnamento. Prima il dirigente poteva soltanto istruire il procedimento disciplinare; oggi può direttamente infliggere le sanzioni della sospensione fino a 10 giorni e il docente punito ha scarsissime possibilità di difesa. Può rivolgersi al giudice del lavoro ma deve avvalersi - e pagare, con una retribuzione tra 1.200 e 1.800 euro mensili - un avvocato; potrebbe perciò decidere di rinunciarvi. In attesa del pronunciamento del magistrato la docente rimane sottoposta al provvedimento. Nemmeno la dittatura fascista aveva mai eliminato quello che allora si chiamava "consiglio superiore nazionale dell'istruzione"; in 15 anni i governi che si sono succeduti non sono riusciti a varare la riforma degli organi collegiali (tutti congelati, tranne quelli delle singole scuole); la situazione di oggi è determinata anche da quell'inerzia. Scuola aperta a tutti, gratuita all'interno dell'obbligo e pluralistica, questo il dettato costituzionale che fa della scuola un'istituzione della Repubblica. Se trasformiamo la scuola in azienda e gli insegnanti in impiegati anche la libertà di insegnamento, sia nella dimensione della gerarchizzazione (il dirigente ha sempre più potere) ma anche nella direzione della collettivizzazione. Grazie a Lorenzo Strik Lievers abbiamo nella legge sull'autonomia che almeno dal punto di vista formale salvaguardia la libertà d'insegnamento "nel POF son fatte salve le scelte del singolo". Il legislatore ricostituisca organismi di garanzia per la libertà d'insegnamento.
    21:26 Durata: 8 min 11 sec