L'attualità del 41-bis quale mezzo di contrasto a tutte le mafie - 10° Convegno Nazionale promosso nell'ambito del 3° Congresso Nazionale della UIL Pubblica Amministrazione Penitenziari

Quindi
C'è una
Sono tutti io
Favorevole fotocopia del sono
Grazie
Quindi
Economico
Poi a pensarci sottospecie
Commerci
Nonché
Così
Rapido
Magistrato alla spedizione quarantaquattro
Fabio abbiamo ricevuto
Va benissimo
Seccata incendio
Querelle pensiamo di no
Vediamo se questo è un problema che è sempre detto allora mi viene in quella data i piani richiede
Non glielo dico Jackman
Riaprire avvenute negli anni competenti abbiamo signora pochi
Modulo
Però
Ma se io parlo mi sento
Prova
Sfumature prova provata trova
Prova
Hobsbawm entriamo preoccupa
Prova approva
Ad Andres zitto
Adesso
Per
Pongo
Leggerezza
Bene
Fino al
Introduce insomma
Dottor
Ci sono tutti
Domande
Ringrazio tutti gli intervenuti sul dire ritengo di no dieci dalla Giunta
è arrivato
Alla
Dici tu quando
Prima per la prima
Non ce ne saranno fra le cose ad alto livello
Sanitario
Per forza debole permette l'unico ventidue prudenza
Ne ha
Io penso che
Aveva una certezza
Ma pure lui
L'ICEF un po'di recuperare ridiamo se questi
Vado
Bene grazie vi potete accomodare
Buona sera naturalmente vi ringraziamo per essere intervenuti
A questo decimo congresso nazionale della UIL penitenziari che insomma cade in una fase
Cruciale se vogliamo del dibattito sulla giustizia
Nel nostro Paese il segretario nazionale e generosa nel riuscito a
Mettere dietro questo tavolo tutti quelli che sono i i protagonisti veri di questa
Materia quindi un saluto e ringraziamento naturalmente a tutti
I rappresentanti istituzionale all'autorità presenti
E
Sicuramente c'è stata grande passione da parte di Eugenio Sarno nel voler intitolare questa prima giornata del Congresso a Pasquale campanello
Oggi il diciassettesimo anniversario della scomparsa di questo ufficiale della polizia penitenziaria che fu assassinato sotto casa mescoliamo in Provincia di Avellino vittima del dovere nel senso che fu
Ucciso in qualche modo per ordine dei boss della mafia luglio era responsabile del padiglione Venezia alla carcere di Poggioreale un carcere che chiaramente molto difficile
E proprio da da quel padiglione parti l'ordine
Di eliminare campanello trentatré anni stasera in sala c'è la moglie i fitti la sorella che naturalmente salutiamo e ringraziamo per essere
Bene grazie naturalmente per questa testimonianza e un ringraziamento ovviamente a far ai familiari che devono essere fieri dell'esempio
Di Pasquale campanello la sua tragica fine ci riporta anche al discorso del quarantuno bis all'attualità di questo strumento di contrasto a tutte
Le mafie quindi non bisogna abbassare sicuramente Laguardia nella lotta alla validi alla malavita organizzata proprio da questo punto
Di vista e
Ovviamente
Ci sarà
Una introduzione del Segretario Eugenio versarne improntata proprio al ricordato un profilo di un testimonianza rispetto alla figura di Pasquale campanello che era sicuramente uno di voi prego Segretario
Devo dire che
Per me oggi
è un po'più difficile del solito
Porgo a nome di tutto il coordinamento UIL penitenziari della UIL
Il nostro
Più corde Miale benvenuto a tutti quanti voi
Io vorrei ringraziare per Luigi
Per la sua disponibilità per la collaborazione per l'impegno che si è voluto assumere nel moderare questo
Nostro dibattito
Vorrei tranquillizzare il Ministro io mi limiterò ad un breve indirizzo di saluto non farò
Non farò l'intervento
Questo lo rimando a domani
Al nostro al nostro congresso
Farò un
Un saluto in cui sono certo
Alle parole dalla testa prevarranno le parole del cuore
Diciassette anni
Tra qualche minuto
In questi momenti
Cadde sotto il fuoco della camorra un uomo
Un uomo giusto
Un uomo onesto
Un omicidio che purtroppo
Non ha ancora mandanti ed esecutori
Ma noi vogliamo
Con la stessa determinazione con la stessa convinzione
Ricordare quell'uomo giusto onesto umile che aveva fatto del senso del dovere e la sua stella polare
Per questo intendo ripartire proprio da lì
Da dove con tanti di voi il due aprile del mille novecentonovantatré c'eravamo lasciati
In quell'occasione al centro sociale di Avellino ricordando Pasquale volli rivolgermi ad Antonella
La Silvia ad Armando
Impegnandomi ed impegnandoci
Ad essere vigili ed attenti perché quel sacrificio e il sacrificio di tanti altri non fosse stato vano e inutile
In questi giorni molto più che in passato inevitabilmente ho pensato a quelle ore quei giorni
Alla telefonata di Pino
Al silenzio rotto dei singhiozzi
L'incredulità la rabbia la costernazione il dolore la sensazione di inutilità
Che permea Rono la mia mente e a Bolzano il mio corpo
Ricordo il precipitoso rientro a Roma da Roma l'arrivo a Poggioreale le lacrime la disperazione
Dei colleghi e l'incontro con il Presidente Amato e la corsa ricorda Presidente ad Avellino in piena notte all'obitorio arrendere l'omaggio alla salma del mostro colleghi
Ricordo anche come nel giorno dei funerali la commessi la commozione frammisto al dolore alla rabbia
Alla paura trasformarono quei sentimenti i fischi e parole dure
Ma ricordo anche la determinazione con cui
L'allora Ministro Claudio Martelli impose a tutto il carcere di Poggioreale il regime in articolo quaranta
Ricorderai direttore
Per rispondere a quell'atto criminale e hai Brindisi che seguirono in qualche cella del reparto Venezia
Non voglio
Nemmeno dimenticare l'ironia
Ma la passione
Con la quale io e Pasquale ogni tanto
Ci trovavamo a commentare il fatto di essere cugini colleghi
E di discutere
Delle nostre cosa dal nostro lavoro della diffida dal Dostum
In verità debbo dire dopo il suo arrivo a Poggioreale di feci anche la proposta
Dico vieni del sindacato
E la sua risposta fu
Ferma netta cordiale è urgente
Non sapeva
Chi detiene responsabilità
Deve essere neutro terzo che lezione anche oggi a quella che ci ha dato Pasqua
Perché anche questo era Pasquale un uomo che aveva una visione equilibrata del proprio ruolo
Che esercitava come credo vorrà ricordare il dottor Acerra in maniera irreprensibile e sicuramente credendoci
E pensiero dominante anche se manca una verità giudiziaria che l'omicidio di campanello si contestualizza in quella strategia del terrore che tanto sangue provocò agli inizi degli anni Novanta
Quel periodo
Lo dico ai tanti che come me hanno i capelli bianchi ricorderanno fu per noi terribile ma fu anche un momento di svolta
Contribuì a farci comprendere come la strada imboccata fosse quella giusta per contrastare efficacemente il crimine organizzato
Ci consentì di ragionare sulle misure di sicurezza dei nostri uomini sino ad allora esposti al rischio quasi senza barriere alcune
Generoso Picone ricorderà il convegno di Secondigliano nel quale fu annunciata la decretazione dal comma il sofferto dibattito che ne è seguito quella tragica vicenda
Ci indicò nuovi orizzonti per la prevenzione e la tutela dei nostri colleghi
Il confronto che ne scaturì segnò la strada che avrebbe portato alla condiviso opinione che la gestione della detenzione di soggetti sottoposti al quarantuno bis andava specializzata
Credo quindi di poter ragionevolmente affermare che all'unanime richiesta di non regredire di fronte alla protervia criminale lo Stato abbia anch'essi tra alti e bassi mantenuto il suo impegno
Di questo io credo che tutti noi dobbiamo essere grati e riconoscenti a due mini come il Ministro Alfano il Presidente Mancino il
L'onorevole Martelli uomini che nel corso degli anni esercitando delicate responsabilità di governo hanno contribuito a costruire a rafforzare quell'argine alla protervia criminale che noi continuiamo a ritenere utile e necessario
Ma vorrei dire con molto dispiacere
Che entrare al Dipartimento e guardare la lapide che ricorda i nostri caduti ferma al mille novecentottantatré alimenta tristezza e frustrazione
Chi ha attraversato il periodo più duro e più violento della storia penitenziaria moderna ha ben presente anche il valore sebbene simbolico di un nome scritto appare nel ricordo e a futura memoria
Per questo dottor di Somma sono certo che su quella parete
Dell'ingresso del d'acqua quanto prima potrà trovare posto una nuova lapide che ricordi
Tutti
Gli operatori penitenziari caduti sotto il fuoco del terrorismo e delle crimini tanto organizza
Perché l'oblio non una volta il loro sacrificio il loro impegno il loro esempio nella dedizione al dovere
Oggi abbiamo voluto
Onorare la memoria di Pasquale Campanella diciassette anni dal
Sua morte credo che abbiamo fatto una cosa giusta
Ma questo è stato possibile Grazia Luigi Angeletti a Salvatore Bosco che ci hanno consentito e ci hanno concesso una deroga al calendario congressuale
E ci hanno sostenuto idealmente e materialmente
Non posso quindi non ringraziare a nome di tutta la quella gli autorevoli relatori che con la loro esperienza e le loro competenze contribuiranno ad arricchire la nostra conoscenza
Signor ministro presidente Mancino
Se conoscevo bene Pasquale
E credo
Di conoscerlo bene
Oggi avrebbe molto apprezzato la vostra presenza non tanto e non solo per il momento commemorativo
Quanto per il vostro impegno e la vostra disponibilità ad approfondire una materia delicata e seria maledettamente seria mi verrebbe da dire
La riprova sta in quella violenta intimidazioni
Che le organizzazioni criminali hanno sferrato recentemente alla magistratura e contro la magistratura calabrese cui va tutta la nostra vicinanza e tutta la nostra solidarietà
Non sarà un caso che oggi come avvenne
In quegli anni novanta all'inasprimento del quarantuno bis
Segua una brutale risposta mafiosa questo impone a chi vuole combattere davvero le mafie di agire sinergicamente in un impegno senza frontiere è senza steccati ideologici
Noi siamo convinti che il sistema penitenziario pur tra le notevoli difficoltà che lo imposte investono
è chiamato ad una autentica partecipazione con ruolo primario nella lotta al crimine organizzato
Particolarmente gli uomini e le donne della Polizia penitenziaria sono investiti di grandi responsabilità
Cui fanno fronte con abnegazione e grande professionalità e il generale Mattiello direttore dal gongola credo può ben testimoniare quanto dura e difficile sia il loro il nostro lavoro
In diciotto anni più di duemila persone sono state sottoposte al quarantuno bis duecento del del delle quali più o meno
Hanno poi assunto
Il ruolo di collaboratori di giustizia
Numeri importanti che debbono farci riflettere per proseguire in questo cammino di fermezza noi crediamo che un reale progetto di riorganizzazione del sistema penitenziario debba prevedere i circuiti differenziati
Partendo proprio da rendere omogenee le presenze
Nelle strutture che ospitano detenuti sottoposti al quarantuno bis
Per quanto ci riguarda il bisogno di garantire sicurezza all'interno all'esterno delle strutture penitenziarie e ben più di una priorità
Pensare attivare tutelare meccanismi che non consentano comunicazione e gestione di affari criminali dalle prigioni è una necessità anche a salvaguardia dell'economia del Paese e il quarantuno bis è funzionale questa
Sul punto occorre raccogliere far tesoro dei dati allarmanti le preoccupanti e preoccupanti sulla dimostrata capacità delle mafie ad infiltrare l'economia reale
Occorre quindi contrastare questa imprenditorialità criminale come ben sa
Il procuratore laudati che inquina il tessuto sociale attraverso progetti di accesso ai finanziamenti meno complicate burocratici ma anche con una politica del rigore
Non sempre si può restare ancorati a concetti alti nobili e persino romantici del trattamento intramuraria applicato a tutti indistintamente
Le finalità rieducativa della pena non sono in discussione
Ma io vengo dalla scuola dei vecchi comandanti che parlavano di trattamento sul jet soggettivo applicato all'individuo
Quindi non tutto può essere per tutti
Io sono certo che la diversità del pensiero della sensibilità delle esperienze è un patrimonio da cui difficilmente si prescinde nell'argomentazione delle tesi
Ma sono ancora più convinto che l'autorevolezza dei relatori non solo arricchirà la nostra conoscenza ma favorirà l'aggregazione consapevole di un impegno antimafia
Quell'impegno che ha portato alla morte Dipasquale campanello e di tanti altri
Abbiamo allora il dovere di guardare al futuro convinti di poter vincere questa guerra ed ognuno è chiamato a fare la propria parte concludo citando e non a caso Giovanni Falcone che diceva
Credo dovremmo ancora per lungo periodo confrontarci con la criminalità organizzata di stampo mafioso per lungo tempo non per l'eternità perché la mafia è un fenomeno umano
E come tutti i fenomeni umani a un principio una sua evoluzione e avrà quindi anche una sua fine veniva
Grazie
Grazie al Segretario
Eugenio Sarno perplesso appassionato intervento ora cercheremo di ripercorrere gli artigiani difficile appunto in cui perse la vita Pasquale campanello attraverso una serie di testimonianze che ci ricorderanno l'impegno se vogliamo anche la
Figura
Dell'ufficiale dal punto di Polizia penitenziaria di mercoledì hanno iniziamo con l'intervento del dottor Salvatore Acerra dirigente generale dell'amministrazione penitenziaria
Mi sento
Molto onorato
Nell'intervenire a questo importante convegno
Organizzato sull'attualità dell'articolo quarantuno bis
Come mezzo di contrasto a tutte le mani
Sono poi particolarmente emozionato
Nel ricordare un grande servitore dello Stato
Pasquale campanello
Che è Morato la propria vita per contrastare le organizzazioni criminali camorristica
Sono stato direttore dell'Istituto di Poggioreale dal marzo del novantuno
Io ho avuto quindi il piacere di conoscere molto bene sovrintendente campane
Da sempre un ottimo sottufficiale
Una persona ricca di umanità
Di eccezionali capacità
Buone discreta ferma i dubbi
Fu per tali doti che sin dal mille novecento
Ottantasei
A pochi giorni dal suo arrivo vorrei sottolineare questo fatto
Del suo arrivo a Poggioreale aveva pochi anni di servizio venne nominato responsabile
Del reparto Venezia reparto ove da sempre
Sono ospitati detenuti più pericolosi
E nei confronti dei quali
è necessario adottare le misure precauzionali più serve
Successivamente
Assunse anche la responsabilità di altri due reparti
Le parti nevralgici dell'istituto il Torino nell'osservazione Avellino
Dimostrando sempre un attaccamento al dovere non comune
Uno spirito di abnegazione davvero encomiabile
Eppure
La situazione dell'istituto di Poggioreale in quegli anni
Non era delle più semplici
Uno tegole sovraffollamento
La presenza di detenuti di notevole spessore criminale
Una sempre
Più crescente tensione tra organizzazioni camorristiche contrapposti
Una continua la tendenza sofferenza di alcuni detenuti
Al mantenimento di regole che pure avevano consentito di assicurare
L'ordine e la sicurezza in tutti gli istituti dopo il mille novecento ottantadue
Eravamo noi tutti operatori fermamente convinti
Che non si potesse in alcun modo consentire che l'ordine alla sicurezza raggiunti dopo tanti anni di sacrificio e tanti tutti
Fossero messi in discussione
Voglio ricordare che dall'omicidio del dottor Salvia
Del mille novecentottantuno aprile mille novecentottantuno
Al mille novecentottantatré
Quando viene purtroppo ammazzato campanello erano stati ben otto
Gli operatori in servizio a Poggioreale trucidati dalle organizzazioni criminali
In questa
Situazione purtroppo
Il rischio per tutti gli operatori
Specie per quelli più esposti
Era drammaticamente molto elevato e molto concreto
Già pochi mesi prima dell'uccisione di Pasquale campanello
Un altro agente in servizio al centro penitenziario di Secondigliano
Era rimasto vittima di organizzazioni criminali senza scrupoli
Nonostante i pericoli
Che chiaramente Pasquale campanello era consapevole di correre
Non pensava mai minimamente
Di venire meno al giuramento di fedeltà alle istituzioni
Né tanto meno aveva mai chiesto
Di essere impiegati imposti di servizio o meno impegnativi
Anzi
Le difficoltà lo spingevano ogni giorno di più
Nonostante la sua giovanissima età Eugenio ha ricordato che quando è stato ucciso aveva soltanto trentatré anni
A dare sempre meglio di sì
Ad essere sempre in prima linea ogni qual volta era necessario
Le stesse organizzazioni criminali
Sapevano di avere di fronte una persona onestissima
Un grande lavoratore
Un sottufficiale apprezzato e stimato da tutti per serietà ed imparzialità
Una persona divenuta sin dal primo momento di esempi per tutti gli operatori in servizio a Poggioreale
Fu proprio per questo che sicuramente le organizzazioni criminali decisero di eliminarlo
Contenta che mai sarebbe riuscito a farlo indietreggiare anche di un solo passo dalle sue convinzioni
Decisero di eliminarlo
Perché era proprio la persona
Che più rappresentava i valori che essi
Che se volevano abbattere
La notizia
Del suo omicidio
L'ha ricordato anche urgente un barbaro efferato vigliacco
Commesso con assoluta sfrontatezza
A pochi passi dalla sua abitazione
Nel momento in cui stava rientrando dopo una giornata di intensa attività ai propri affetti
Si diffuse immediatamente in tutto l'istituto
Legga ad unità
La commozione la rabbia invase tutti quanti noi
Tutti immediatamente pensammo una sola cosa
Andare lì ad Avellino
Poterlo immediatamente ricredere
Essere vicini alla moglie
La signora Antonietta Oliva I figli Silvana
Che aveva soltanto tre anni e mezzo
E l'Armando di soli otto mesi
Alle persone a lui più care
Colpite in maniera così drammatica
Da un dolore che mai e poi mai avrebbero pensato di dover subire
Vuol essere immediatamente vicino a tutti voi l'allora capo del dipartimento il presidente Nicolò Amato
Ricordo che insieme a sera inoltrata ci recammo ad Avellino all'ospedale civile
Una volta entrati nella sala mortuaria la nostra emozione aumento o se è possibile se fosse mai stato possibile ulteriormente
Sono ancora oggi molto commosso ed emozionato nel ricordare quella scena assolutamente straziante
Il povero campanello speso su un pezzo di marmo con accanto una busta
Quella che aveva portato con sede a Poggioreale
Perché conteneva degli effetti personali
Quella scena non la cancellarla mai dalla mia mente
Mi accompagnerà per sempre nella mia vita
Al di fuori di ogni facile retorica la morte di Pasquale campanello fu per tutti noi la dimostrazione
Che le organizzazioni criminali potevano anche abbattere fisicamente le persone
Ma non potevano mai abbattere quello che e se rappresenta
I criminali pensavano infatti di abbattere con Pasquale campanello mista spicco l'attaccamento al dovere l'umanità
Ma non c'è riuscito
Non ci riuscirono anche perché
L'allora Ministro della Giustizia onorevole Martelli
Il giorno successivo all'omicidio emise un provvedimento che riceva ha solo due al mese il numero dei colloqui con i familiari dei detenuti ristretti degli istituti non soltanto di Poggioreale
Ma anche l'istituto di Secondigliano
Applicando a tutti il regime dell'articolo quarantuno bis
Una risposta assolutamente tempestiva ed eccezionale soprattutto per quel periodo una disposta di particolare coraggio
Una risposta però assolutamente indispensabile
Per far comprendere subito che mai e poi mai lo Stato avrebbe consentito che le organizzazioni criminali potessero riprendere il controllo dell'istituto
Facendo rivivere periodi ti confusione già vissuti in passato
Vanificando così anche il sacrificio estremo offerto dal povero campani
Una risposta a quella del ministro assolutamente importante
E che faceva leva sul secondo comma dell'articolo quarantuno bis approvato solo pochi mesi prima a seguito delle stragi di Falcone e Borsellino
Una norma quella del quarantuno bis che fece immediatamente paura
Alle organizzazioni criminali
E che portò proprio per questo
A successivi pentimenti dei detenuti e anche di appartenenti alle organizzazioni camorristiche
Credo che però vada tributato subito
Un ringraziamento al ministro Alfa il quale ha voluto stabilizzare questa norma e credo che questa fosse la cosa più importante da fare
La stessa reazione avuta dalle organizzazioni criminali a seguito del provvedimento emesso dopo le miscele di campanello fu evidentissimo
Si andava ad incidere sui colloqui che sono per i componenti delle organizzazioni criminali il collegamento più diretto ed immediato con l'Estero
Il canale privilegiato Pertini re contatti con gli affiliati e per impartire ordini
Non si potevano spiegare altrimenti lei proteste dei giorni successivi dei familiari di detenuti i blocchi stradali vincenti o dei cassonetti dell'immondizia
Le continue provocazioni e minacce
Il personale di Poggioreale
Fece come sempre fino in fondo però il proprio dovere
Ricordo che tutti si adoperarono fino allo spasimo notte e giorno continuamente
Ognuno cercò di far venir fuori il meglio di sì cercando di eguagliare le doti Dipasquale campanello nel rispetto dei principi e dei valori per i quali è inviava IVA immolato la propria vita
Nessun problema vi fu pertanto nell'istituto e grazie al provvedimento adottato fu possibile far comprendere che lo Stato e sembra in grado di Cantù garantire l'ordine degli istituti
Auspicando nel contempo però regole di umanità e di rigore
Il culmine comunque delle continue provocazioni ed al tempo stesso la dimostrazione più lampante dell'alta professionalità di tutto il personale di polizia
Credo che si raggiunse il diciassette di febbraio
Allora ma oggi purtroppo la situazione non è molto diversa
Si voleva far passare il personale di polizia penitenziaria per degli e spietati aguzzine
I familiari dei detenuti
Che continuavano ad assediare l'istituto asserivano in particolare che le condizioni di salute di un ristretto tale emesso Esposito erano molto preoccupanti
Dopo le ripetute percosse inflitte gli dal personale di polizia
Alcuni giornalisti pertanto chiesero di potere incontrare l'esposti per accertarne le condizioni di salute
Il Presidente Amato non so se se lo ricorda Presidente
Presente nell'istituto anche in quella circostanza non ebbi alcun dubbio
I giornalisti poterono incontrare immediatamente l'Esposito recandosi tutti addirittura
Nel reparto l'Avellino dove questi era ristretto
La meraviglia dei giornalisti fu grande
Nel vederlo giocare a pallone nel cortile di passeggio e nel constatare che godeva di ottima salute
Si convinsero però
Che effettivamente il detenuto posto alla loro attenzione era l'Esposito solo dopo che questi sul loro richieste ebbe a fornire le esatte generalità della madre
Purtroppo la nostra correttezza la nostra abnegazione la nostra umanità
Poteva essere messa in discussione allora come oggi
Sono molto grato alla UIL per aver organizzato questo incontro tutti noi non abbiamo mai dimenticato campani
E mai lo potremo dimenticare
Egli rimarrà per sempre nei nostri cuori un grande amico una nobile figura una persona di esempio
Per tutte le future generazioni di personale dell'amministrazione penitenziaria grazie
Acerra
Dare una continuità a questo nostro confronto invertiamo la scaletta degli interventi andiamo subito a sentire il professor Nicolò Amato che era come ha ricordato Acerra all'epoca direttore
Direttore e Capo del Dipartimento pregherei professore di seguire dei tempi prestabiliti dieci minuti ad intervento perché abbiamo molte testimonianze da ascoltare rispetto appunto alla figura di campane
Vi ringrazio per questo invito
Non posso nascondere che
La rievocazione della figura Pasquale campanello domicilio Barbaro
Vigliacco di cui è stato vittima
Hanno risvegliati in me una ricordo
Che difficilmente cancellabile
Serve Acerra ricordavano
La visita che abbiamo fatto all'obitorio
Per avvenuto l'omicidio cadavere straziato di campanello
Mi hanno ricordato la commozione del terrorismo fortissima
Lacrime
Non mi vergogno di dirlo
Più ci hanno invaso
Al momento del funerale
Non abbiamo toccato con la mano
Come si incontrassero in quel momento in quel posto
La spaventosa barbarie della criminalità organizzata con la civiltà
Nel mondo del lavoro della famiglia degli affetti
Delle speranze
Nella vita per sé per la propria famiglia per i propri figli così brutalmente
Stroncati da questi colpiti arma da fuoco
Consentitemi
Oltre a questo ricordo di aggiungere un altro
E lei ricordo della contestazione molto forte molto dura molto polemica molto vivace lo ricorda avevo general di cui
Io personalmente sono stato oggetto al momento del funerale
Non mi vergogno di ricordarlo perché è un fatto che è successo
E io da quel momento ho cercato di capire la ragione di questa contestazione perché non immaginavo che dieci linee di fine gli agenti di personale del
Penitenziarie contestasse loc per contestare perché contestato
Su questo ho riflettuto su questo riflettuto
E ho tratto alcune conclusioni alcune configurazioni che vorremmo rappresentare consegnare a chi
Come il benissimo fare a cui il Presidente Mancino alloggi altissima responsabilità istituzionali
Perché se noi ci fermiamo alla commozione
Se ci fermiamo al pianto
Cioè ci fermiamo al ricordo di quello che è stato e l'auspicio negherebbe ENI che questo non succeda più
Noi rischiamo di perpetuare all'infinito
Senza una fine e senza una utilizzerà questo rito triste dei funerali e delle commemorazioni che si ripetono con proclami
Magari altisonante compromesso che poi non vengono mai mantenute perché contestavano
Gli agenti il personale penitenziario riunito intorno alla bara di Pasquale Cantarello perché contestato
Ed io l'ho capito credo di aver capito
Che non contestiamo certo per il fatto che Pasquale che appare lo fosse accaduto nell'adempimento del suo Governo questo era semmai ragione di commozione e non di protesta
Ragioneria migrazione non ragione di chiedere qualcosa contro qualcuno
Il rischio il connesso al suo lavoro era accettato al momento stesso in cui lui aveva fatto il suo giuramento al momento in cui tutti coloro che stavano lì abbiamo fatto il loro giovamento avevano gettato lo stesso rischio
Di porre la vita
A disposizione dello Stato al cui servizio operato
Perché dunque contestavo
Non credo che contestasse euro me come persone
Non vedevo che la Regione di questo
E mentre per un verso ringraziato Eugenio Sarno e con la sua intelligenza col suo equilibrio aveva cercato di calmare come si dice le acque
Io dissi di ricordo agli agenti di Polizia e Carabinieri che mi circondavano in maniera stretta per evitare che potresti succedeva si sia vi ringrazio però non voglio essere in questo momento non voglio essere circondato da agenti di polizia
Perché non credo che la Corte soldi riguarda come persone perché se in questa contestazione c'è un rischio io ho il dovere di correrlo tutto intero come l'ha corso il primo Pasquale campane
Perché contestava
Signor ministro al fatto Presidente Mancino perché contesta
Io credo che non lo contestasse o perché avvertivano confusamente qualcosa che avverto anch'io
Che Pasquale campanello e tanti altri prima di luglio
Non era un morto il soltanto per aver fatto il loro dovere perché faceva il loro dovere
Erano morti bianche
Per una sorta di sovraesposizione del rischio
Che deriva ne deriva io credo
Signor ministro
Da una
Comprensione lacunosa del fenomeno mafioso
Della criminalità organizzata
Come ci fu una comunità confessore lacunosa del fermo del terrorismo Polito congresso esplose
Non basta dire vogliamo distruggere la mafia certo siamo tutti d'accordo vogliamo di stravolgerlo
Non bastava allora dire vogliamo distruggere le Brigate Rosse il terrorismo politico certo tutti un ramo distruggerlo ma non bastava dirlo
E certamente il terrorismo politico allora e la mafia adesso è un problema giudiziario
Nel senso che affidato all'impegno al lavoro degli agenti di polizia dei giudici
Del personale del carcere
Che hanno fatto e fanno il loro dovere fino in fondo
Ma
Basta questo
Per sconfiggere la mafia per sconfiggerlo davvero basta questo
Ora c'è viceversa la necessità
Di una comprensione più profonda del fenomeno
Cioè capire che la mafia e un fenomeno giudiziario e Unfer Romolo poliziesco è un faro Moro carcerario ma non è soltanto questo
E ancora un fenomeno politico profondamente politica perché la mafia nasce dalla degenerazione dalla
Dal malessere della società nella quale gli Almeyda quali siamo urgenza ci
In queste regioni meridionali come dire benedette dalla natura Manconi attese di riscatto sociale mafia nasce
Da una debolezza da una lontananza da un'assenza dello Stato
E fino a quando non non riusciremo a sud a stabilire in quelle regioni
La presenza di uno Stato forte visibile
Di uno Stato che si è che dimostri di essere più forte della criminalità organizzata non avevo mancato di fare qualcosa che è indispensabile per sconfiggere la mafia
Fino a quando non saremo riusciti a trovare
Uno Stato capace di assicurare in via preventiva alla gente
Sicurezza e tranquillità noi abbiamo fatto avevo mancato di fare qualcosa che è indispensabile per sconfiggere la mafia della Panda Roncati credo che in queste regioni del Meridione del Mezzogiorno d'Italia
La miseria l'arretratezza
La parola alla disperazione creano un nostro una fascia grigia di strati di popolazione
Che rappresenta una protezione dalla criminalità organizzata la protezione della connivenza de l'omertà
E nello stesso tempo una sorta di serbatoio nel quale la criminalità organizzata recluta con grande facilità
Manovali del crimine sicari fino a quando non avevo capito questo e non avremo
Realizzato in questi ragionieri il riscatto sociale
Una industrializzazione uno sviluppo economico che dia occupazione che dia lavoro
Che dia tranquillità che dia risorse fino a quando non avremo realizzato in queste ragioni un
Rinnovamento culturale che ponga al centro
Dell'attenzione della società i valori della legalità
Della convivenza pacifica
I lavori dell'APT i valori della prevalenza degli interessi pubblici sugli interessi privati o di lobby oggi o di trarne sia quando non avremo fatto questo
Io credo che noi
Ma noi non come giudici o come poliziotti o come eletti operatori del carcere ma noi come
Gente che sta al Governo con le istituzioni come società civile delle su organizzazione nei suoi movimenti come scuola come famiglia
Non ci saremo uniti e non ci saremmo mobilitati per sconfiggere questo caso in questione parlo
Dal tessuto dalla società e noi
Potremo commuoverci dobbiamo commuoverci e piangiamo
Ma sappiamo se guardiamo dentro di noi
Che non abbiamo fatto tutto ciò che è necessario fare perché quello che è successo non succeda ancora allora io dico inserisco
Signor ministro io credo che
Sì è giusto quello che lei ha fatto quello che è stato fatto di recente
Per
Quindi aggiornare migliorare il regime del quarantuno bis
Credo che sia apprezzabile
Però prendo atto che
Questo regime non è più regime eccezionale un regime ordinario non discuto che sia giusto che sia così
Penso che probabilmente si è indispensabile che identifica ci sia questo protezione forte rispetto ai detenuti e di immagine
Ma dico se il lo strumento del quarantuno bis
E diventa del depuratore diventasse
Uno strumento ordinario non più eccezionale avete sento di dire
Se vogliamo sposare la sicurezza con la Costituzione con le civiltà
è necessario che non sia più il decreto del Ministro a stabilire il regime del quarantuno bis ma che sia un provvedimento dell'autorità giudiziaria sarà il giudice che procede sarà il magistrato di sorveglianza
Ma non è compatibile con la nostra Costituzione che sia un atto politico
Che dà origine
A un sistema che giustamente signor ministro ha giustamente
Rappresenta però una limitazione di quel pochi diritti di quelle poche di Bertacche
Solo garantita e degli sull'all'interno del carcere
E anche il controllo giurisdizionale signor ministro
Non è che il non penso che sia giusto dire che oggi ha maggiore sorveglianza vo sindacare la mancanza di presupposti e non la congruità del provvedimento
Credo che questa riduzione della
Del controllo giudiziario non sia compatibile con la Costituzione può essere Mitsubishi
Che la limitazione dei diritti delle libertà degli individui
Deve essere quando necessario realizzato ma deve esserlo non con un provvedimento amministrativo politico ma con un atto dell'autorità giudiziaria sottoposto al controllo dell'autorità giudiziaria atti bisogni censore
E longevo
Se mi permette
Accogliessimo suggerimento
Io capisco moltissimi hanno vissuto all'interno delle carceri e quindi so
So
Ferro lo salutano anche molti altri
Quante volte abbiamo parlato con i detenuti quante volte ci siamo sforzati di capire come ragione un iter tenuti
Quante volte abbiamo cercato di farlo questo ormai norme perché fossimo degli studiosi di psicologi
Ma perché la nostra responsabilità era ed è oggi per altre persone quella di
Come dire reggerà al meglio vasto mondo che è un mondo difficile un mondo di conflitti un mondo di distrazione un mondo di violenza un mondo sempre pronto ad esplodere allora io mi ricordo che una cosa imparai
Fra le prime
Guai al momento in cui non si distingue nettamente
Tra alla sicurezza e la fa l'attività che non garantisce né sulla sicurezza
Quando c'è un De Giuli punizione
Un debito di affettività
Che non aumenta la sicurezza
Questo rappresenta semplicemente
Attenti un aumento di rischio per il personale penitenziario che stai in quella Sezione
Allora io trovo giustissimo che i colloqui dei detenuti siano videoregistrate
Il discorso allora
Naturalmente con le risorse consultivo risulterebbe col ministro Conso
Qui c'è una non ha senso che voi limitate il numero dei colloqui secoli registrati
Perché anche un colloquio bassa trasmettere un messaggio di morte o l'incarico per un delitto
Allora è giusto piccolo che sia un avviso registra giustissimo questo
Ma
Che serve che la permanenza all'aperto sia limitata a due ore invece che altre invece che l'acqua
Non è
Questo davvero il ministro ci pensi un attimo
Non è
Quello che dicevo prima
Quel digiuno di sofferenze inutile quesito di posizioni è inutile che serve soltanto non ad aumentare la sicurezza vada cresce di rischi per il personale che lavora in quelle sezioni perché una volta che c'è una regola
Sono
Il
Gli operatori penitenziari sono incaricati di osservarla che vengono dai detenuti detenuti irresponsabili di quella regola a chi si pone sullo Statuto da fare
Io credo che questo sia
Una considerazione giusta
So che lei signor ministro alla intelligenza politica lo ha già dimostrato
La capacità e anche la decisione
Vi andare avanti per la strada che giusta
E che non ne come viene sottoposto alle opzione della demagogia o del velleitarismo che non risolve nulla
Con questo io vi ringrazio
Nel ricordo veramente commosso Dipasquale comparativo
Credo di dirlo anche alla sua famiglia qui presente vi saluto e vi faccio veramente i migliori auguri per l'avvenire
Metto carente poi già degli interrogativi di carattere politico dobbiamo accelerare perché anticiperà l'intervento del ministro Alfano per altri impegni di Governo e Angelo sentire subito Generoso Picone giornalista caporedattore del mattino
Redazione di Avellino aggiornare che naturalmente ha seguito da vicino
La vicenda Dipasquale campanello
Sì in questa sede non sono qui come
E giornalista de il Mattino ma come
Uno dei cinque una delle cinque persone che poche settimane dopo la mostri Pasquale campanello deciso ad Avellino il loro lavoravano i minuti
Di
Fare qualcosa perché il suo ricordo nella città nella sua città non fosse esso o comunque fosse
Sottolineato che in termini soltanto dei pollici alcuni delle alcune delle persone del Comitato che mettemmo fu su sono presenti in questa sala uno Eugenio Sebastiano quali poi
Due insegnanti di
Dalla scuola agraria chi Pasquale aveva frequentato Federico Biondi e Antonio Cassano insieme si si decise di organizzati anche il convegno a cui faceva riferimento prima Eugenio come del tre aprile
In quel punto si ci fu questo solenne impegno la passione Genchi mantenuto e che naturalmente
Rispetto a quella la traccia dall'UE disegnata questo appuntamento
è una scadenza importante ma non la fine di un percorso punto individuato
Prima Amato ma
Devo dire che sicuramente le prove di un genio edili sanno diversa addossi sommato hanno
Disposto per ragioni del cuore per cui hanno delineato già un ritratto un profilo di Di Pasquale a cui io non aggiungere o altro non credo che se ne mina la sede poi di meno di
Dischiude ricordi Intini personali cui appartengono
Ad Antonella
Silvia ad Armando e nella loro intimità analoga riservatezza potranno fallo proprio richiamando la compagnia della figura di Pasquale
Faccio riferimento all'immagine che prima Mabro recuperava cioè i funerali di Pasquale Campanile ad Avellino la rabbia la piazza la paura di di di ditte l'attenzione la protesta
Prima durante nell'omelia il vescovo di Avellino monsignor Antonio forte volle esprime queste parole Pasquale Capello ha vissuto il suo dovere ed è stato Martini il suo dovere
Pensando alle ragioni I perché Amato è perché è chiamato così poneva oggi per capire ambizioso
L'uno né l'atmosfera così carica di tensione di quella giornata la protesta è esplosa in piazza penso che le parole del vescovo di Avellino
Siano una buona chiave di interpretazione credo immagino che
Tutti coloro che allora ebbero quello scatto di rabbia divinità lo ebbero perché non vogliono perse Martini il proprio dovere
Volevano di pagina né di poter svolgere proprio lavoro in un ruolo in un momento così particolari gli anni Novanta che l'ora e in una dimensione così
Nei raggi cambi le carceri senza essere martedì ma essere soltanto dei servitori dello Stato così come Pasquale aveva tentato di fine vita Pasquale
Non
Non aveva messo niente di più per la sua del
Che della che la sua natura originaria prima appunto e gli amici lo ricordavano come serio rigoroso incorruttibile era naturalmente così
Non c'era nessuna sovrastruttura che lo portasse ad essere a comportarsi in questo modo era naturalmente così amava Pindi sicura
Della moglie dei figli del della madre Bullet allora il padre non c'è più del suocero della campagna
Dei bisogni carico siccome si prendono cura della legge come siccome siccome tentava di prendersi cura del senso dello Stato a difendere in una trincea particolare come quello di un secolo di
Di Poggioreale
Lui tornava a casa lasciando la pistola in carcere era disarmato quella volta chi punto sceso dal pullman ucciso migliore dai killer della camorra
Perché perché gli sembra normale che
Lavorare in quel modo di sembrava normale serviva lo Stato in quella maniera non c'è niente di costruito voglio dire non c'è niente di non c'è un sovrappiù
Di protagonismo come fosse in alcuni casi si PUC immaginare era naturalmente così
Era amava prendi sicura dello Stato come se fosse la sua famiglia e alla sua famiglia come se fosse stato il suo terreno quello a cui andava rubando qualche giorno
Alle vacanze estive no alla rampa Santa Maria delle Grazie di fronte alla scuola primaria che aveva frequentato
Luogo degli amici insomma in cui poi per una straordinarie concesse le ritenute all'abitare io
Però era un pezzo di terra che era la sua vita caro al suo mondo la legge lo Stato e da quel pezzo di terra rende sicura dell'Adige dalla sua dalla sua indicazione dalla sua lezione averli non si il tentativo
E non solo evidentemente la vendita è stato quello di ricordato in questa maniera come una persona che
Svolgeva il suo compito che lei ha scelto un mestiere certo due particolari ma aveva scelto un mestiere che svolgeva con grande cura determinazione per questo
Era stato ucciso per cui
L'idea non soltanto chiarire una lapide per strada una rapida al carcere di Avellino come pure c'è stato nemmeno di avviene
Soltanto l'intestazione di un centro sociale a pochi metri da casa su quel centro sociale Pasquale Campanile o chiunque torni ad Avellino culturale che dipendeva da Napoli troverà
L'ha scritta centro sociale Pasquale campanello quasi abolire revocare il consenso a quello di tenere in vita il ricordo la memoria della sua
Grasso a vita di quello che aveva fatto invito che il suo lavoro del suo esempio del suo Esedra delle del martirio a cui purtroppo è andato
Tornando alle parole della dello miglia come testimoni come custodi di questo minimo di memoria si tentò di di
Si è tentato di di ricordare sente il lavoro di Pasquale Agamben ora
Questa mattina possano Stati sono stato un con voi con molti di voi insomma e mi sono accorto che fosse la vita di Pasquale non era molto non è non è una stima sarà molto diversa la vita in cui svolge tutti i giorni voi
Agenti
Penitenziari
Lavorò durò mai svolto con grande passione con grande forza con determinazione ma credo che
Se è un qualcosa deve
Indicare ancora il percorso di chi vuole continuare a essere un po'i custodi della figura di Pasquale quello di evitare di essere martiri
Come nella nella nel
Nella citazione di Brecht
Poco del Paese che ha bisogno di eroi pop il Paese ha bisogno di martiri un Paese ricco quando i bisogni di gente che ha e che come dico quando agente quando ha bisogno di gente che fa il suo dovere lo fa bene lo fa naturalmente bene ma non ha bisogno di martedì grazie
Non è caporedattore del Mattirolo deve vinaccia ricordato appunto ulteriormente la figura del campanello
La storia di campanello riporta naturalmente d'attualità la questione del
Quarantuno bis se andiamo ad ascoltare adesso il Procuratore di Bari il dottore Antonio laudati
Magistrato di grande esperienza iniziato la sua carriera ad Avellino in una Procura che combatteva la camorra da giovane pm era in prima linea pur soprattutto nella lotta alle infiltrazioni camorristiche in provincia di Avellino
Grazie buonasera a tutti cercherò di essere brevissima ci sono due ottime ragioni per me per essere qui questa sera
Il primo motivo del perché io sono Irpino con il binocolo Pasquale campanello non ho avuto la fortuna di conoscerlo ho studiato bene gli atti stavo notando anzi una
Quelle strane come dire scherzi che ci fa la natura una straordinaria somiglianza con il figlio
Evidentemente come dire
La la genetica produce come dire delle conseguenze importanti
E come dire
Ho studiato gli atti
Io ho lavorato alla Procura io io la DDA di Napoli però Cristini di Pascoli campanelli il mio purtroppo non si sono incrociati
Perché io sono andato alla Procura nazionale a Roma quando il fascicolo è arrivata alla DDA di Napoli dopo essere stato un po'la procura di Avellino ed all'esame degli atti che ho visto in questo periodo ho notato che probabilmente in relazione a questo fatto
Forse dal punto di vista giudiziario non c'è stata una risposta così importante
Come forse era giusto che ci fosse
Però dagli atti mi hanno colpito alcune cose cioè la prima è che
Tutti i colleghi sentiti avevano detto che Pasquale campanello era uno che
Applicarla in maniera come dire garbata Gentile ma inflessibile il Regolamento del padiglione Venezia
E questo probabilmente come dire mi ha fatto un bersaglio
L'altra cosa che mi ha colpito dei suoi colleghi e parlavano che per lui la mattina andava insieme ai colleghi con la macchina però ritornava con il pullman
Perché a differenza di altri colleghi quando smontano dalle sedici cui aveva degli adempimenti in più per il padiglione Venezia forse per gli adempimenti burocratici per un regime
Detentivo speciale per cui ritornava da solo e punto ritornava poiché si sapeva senza pistola per cui è diventato un simbolo
E anche se l'indagine l'indagine ha avuto un indagato nell'ambito dei clan napoletani
Ma lui non ha avuto un risultato sperare specialty su che si sperava ma si capisce chiaramente questo è un omicidio difficile perché l'omicidio simbolico è stato Pasquale campanello indicato come un possibile bersaglio per lanciare un messaggio a tutta la Polizia penitenziaria
Per il tipo di attività che si stava svolgendo in quel periodo
E il secondo motivo è strettamente collegata a questi io sono o come dire un fruitore di servizi della Polizia penitenziaria ho sempre lavorato con la Polizia penitenziaria ma da qualche anno a questa parte come dire il mio riscoperte al mercato ancora di più
Le sue caratteristiche
Da quando diciamo per sorte sono andato a lavorare al Ministero della giustizia ho conosciuto più dall'interno la Polizia penitenziaria
Ho chiesto non so ancora se è una battaglia che sono riuscite a vincere di continuare a conservare la scorta della polizia penitenziaria proprio per il legame che mi lega
E mi sono reso conto che apprezzo molto di più dell'attività della Polizia penitenziaria l'aspetto che legato più al secolo fattore della polizia rispetto a quello della mera custodia carceraria
E perché noi abbiamo uno Billie simili esempi tradizione da Dalla Chiesa in poi
Quando applichiamo l'articolo quarantuno bis e quando noi abbiamo tutti in Bossi chiusi all'interno del carcere
Il carcere diventa sotto il profilo investigativo il maggiore potenziale luogo delle informazioni per le investigazioni per il contrasto
E quindi è proprio all'interno del carcere io
A Bari sono riuscito ad applicare adesso la misura cautelare del cosiddetto quattrocentosedici bis infra murario cioè delle associazioni di quattrocentosedici bis
Costruite all'interno del carcere attraverso le attività indica che fanno parte della polizia penitenziaria che a Bari è stato molto sviluppato
E grazie appunto all'attività come dire di osservazione di intelligenze ed è un po'
Lo dico come dire addirittura c'era quello che succedeva negli anni antichi a Poggioreale dove noi quando io lavoravo a Napoli ricostruimmo le mappe dei clan
Attraverso le informazioni le dichiarazioni di detenuti faceva ero quando veniva assegnata i quadri di unire rifiutavano l'assegnazione ad un padiglione o chiedevano di andare a un altro
Sulla scorta della loro appartenenza ad un club
Allora di fronte ad un fatto di eroismo
Che testimonia la funzione importante che la Polizia penitenziaria svolge adesso
A me sembrano attuali le parole come dire di un filosofo spinoso
Che di fronte a fatti gravissimi diceva non bisogna piangere
Non bisogna tirarsi ma bisogna comprendere
Io credo che la migliore risposta che noi possiamo dare al sacrificio di campanelle quello di cercare di comprendere e che cosa possiamo comprendere
Dobbiamo comprendere oggi che il carcere
è diventato il terminale della inefficienza del processo penale
E sul carcere sulla Polizia penitenziaria vengono scaricate una serie di inefficienza che ha completamente trasformato il ruolo la funzione della pena e anche quella della Polizia penitenziaria
Perché oggi nel carcere che cosa succede noi abbiamo il regime del quarantuno bis che sono il Gotha della criminalità poi accanto a questi che cosa abbiamo
Abbiamo quello che con alcuni amici del DAP quando stava al Ministero chiamavamo il sistema della porta girevole
Undicimila dodicimila tredicimila persone all'anno che entrano nel carcere per un giorno per due giorni riescono su
E la stragrande maggioranza del contatto con Cascino avviene per pochissimi giorni con un impegno enorme dal punto di vista della struttura e con pochi risultati sia dal punto di vista della prevenzione sì da cui visse la rieducazione
Il grosso poiché l'attuale popolazione penitenziaria e quelli degli extracomunitari
In una situazione del genere come si capisce la pena non ha più né una funzione del retail Buttiglione né una funzione rieducativa e
Bene sta facendo il Ministro Alfano come dire io
Sono sostenitore
Di iniziative che spero però coniughino efficienza a come dire al rispetto delle regole
è l'iniziativa di una riforma radicale del processo penale
Perché il processo penale così come oggi non può servire alle funzioni di tutela della collettività
Non ha senso dare una sanzione a quindici anni di distanza non ha senso in una situazione penitenziarie di questo tipo
Distogliere la Polizia penitenziaria da compiti che secondo me sono quelli del futuro della Polizia penitenziaria quelle dell'intelligenza
Rispetto alla mera custodia in carcere perché oggi la Polizia penitenziaria soffre del sovraffollamento della scarsezza di mezzi per cui non può dedicarsi a quelle che dovrebbero essere delle attività prima
Dico al Ministro che conosce le mie opinioni in questa materia che il Ministro della Giustizia degli Stati Uniti d'America disporre dell'FBI
Non della Polizia penitenziaria e che attraverso il sistema per esempio del Marshall servisse americano vengono svolte le più grandi operazioni di contrasto alla criminalità organizzata
Io sono convinto che se si apre come è giusto e quindi questo e il momento come dire di passare dal ricordo al proposito quindi
Non piangere
Non a tirarsi ma comprendere comprendere per costruire il nostro futuro e il nostro futuro può essere costruito sull'attraverso le testimonianze del passato e di una testimonianza così forte come quello del sacrificio di Pasquale campanello
Allora noi dobbiamo comprendere che insieme
Bisogna lavorare per la riforma del processo penale bisognerebbe lavorare per garantire sicurezza dei cittadini bisogna lavorare per un sistema in cui la funzione della pena come cambia la funzione del processo è radicalmente cambiata
Perché la funzione e basta dire tutto quello che lentamente sta avvenendo all'interno dei pacchetti del Governo passa da una sanzione personale sempre più ad una Sezione patrimoniale che è molto efficace
Togli ricchezza la criminalità la restituisce la collettività e trasforma le forme di controllo da quelle classiche in quelle moderne io ricordo sempre che quando ho partecipato come
Giustizia penale a convegni internazionali
Negli altri Paesi si parla mai di forme di controllo di CIPE elettronico nell'orecchio di invecchiamento precoce di castrazione chimica cioè di forme di sistema e della tutela e della sicurezza che hanno nettamente sorpassato il sistema detentivo tradizionale
Che deve essere lasciato alle forme gravi gravissime come quelle della mafia perché la mafia può essere sconfitta sullo attraverso il carcere duro e il contrasto patrimoniale
Prendendo
L'esempio da Pasquale campanello
E con l'impegno che deve nascere per non piangere per una diradarsi ma per comprendere dove tutti dobbiamo fare in modo che il suo sacrificio non resti vanno grazie
Aggrazia
Grazie alla dottoressa Forleo laudati Procuratore di Bari adesso andiamo ad ascoltare l'ex Ministro di Grazia e Giustizia l'onorevole Claudio
Martelli il dottore la data in qualche modo
Entrato nel vivo nel cuore del tema al centro del nostro confronto si riparla della lotta alla mafia ma soprattutto della riforma del processo penale prego
Cari amici sono molto contento di essere con voi oggi
Di partecipare al Congresso
Della UIL
Terziari con il suo segretario generale Luigi Angeletti
E per ricordare un
Servitore dello Stato il soprintendente Pasquale campanello
Il vostro collega caduto nell'esercizio del suo dovere vittima per la camorra organizzata
Sono contento di poter riconoscere tra di voi tanti volti tante persone alle quali sono legato da vincoli profondi di affetto di stima e di solidarietà
Quel genere di vincoli che si formano in circostanze
Che mettono alla prova cosa significhi essere uomini
E cosa significa servire la Repubblica
Vincoli che nemmeno il tempo ed è passato tanto può sciogliere
Il nostro legame si formò quasi due decenni fa quando insieme affrontammo vincemmo
La sfida del terrorismo mafioso
Affrontammo insieme uniti con Giovanni Falcone con Paolo Borsellino
Amici indimenticabili magistrati eccezionale valore
Di superiore senso dello Stato
Insieme siamo rimasti anche dopo le stragi dell'estate del novantadue
Reagendo allo scoramento
Generale
Cercando di ridare forza uno Stato indebolito
Rianimando una pubblica opinione impaurita
Disorientata
Approntando una legislazione nuova diretta efficace
Di contrasto dico prevenzione e di repressione della criminalità organizzata in particolare di Cosa nostra
Noi non abbiamo sradicato la mafia
Ma abbiamo vinto una battaglia decisiva
De beh Lando la sua organizzazione più potente più feroce l'ala militare e stragista di Cosa nostra
La cosca dominante dei Corleonesi
Facendo sì che quella stagione non si concludesse con le stragi di Capaci e di via D'Amelio ma con la cattura di Totò Riina il capo dei capi e quella di centinaia di boss e di killer sanguinari
Di quella legislazione elemento cruciale fu l'introduzione del quarantuno bis
Una misura allora concepita
Come doveva essere
Nella sua eccezionalità ai limiti della Costituzione e perciò
Di temporanea durata
Fu molto difficile introdurre quella norma
Resistenze furono in parte palesi
Da parte dei
Settori garantisti
In questo perfettamente comprensibili ma più insidiose
Le resistenze sotterranei i tentativi di
Annacquamento e di insabbiamento
In realtà è probabile che senza l'assassinio di Borsellino il quarantuno bis non avrebbe varcato le soglie del Parlamento
Eppure quanti risultati ha prodotto quella norma
Sono sotto gli occhi di tutti
Perché un quella puramente abbia voglia di leggere la verità che sta nei documenti
Delle rese da parte di killer professionisti delle collaborazioni che consentire una via via di sgretolare
L'esercito mafioso non la mafia
In quella battaglia decisiva per difendere la Repubblica e per riaffermare lo stato di diritto
Il vostro lavoro la vostra professionalità sono stati fondamentali
Fondamentale è la vostra determinazione nell'applicare il quarantuno bis
Sono stati e continuo ad esserlo oggi come ieri oggi più di ieri
Il quarantuno bis non è solo e non è tanto una norma che aggrava la repressione giudiziaria in carcere
Dei criminali più efferati
E anche soprattutto una misura di prevenzione che impedisce la Commissione di nuovi diritti e il perpetrarsi della catena di comando della criminalità organizzata o che ne spezza la gerarchia
E per questo si è rivelato così efficace
Il vostro lavoro la vostra professionalità meritano la massima considerazione
E anche l'impegno che allora
Era soltanto incipiente in embrione a una crescita della vostra parte professionalità è una specializzazione
Delle vostre competenze
Attraverso la formazione di gruppi operativi speciali
In particolare versati nell'Intelligence così importante e delicata nella situazione delle carceri sono oggi un risultato su cui si può lavorare per ulteriori miglioramenti
Ma in generale il vostro lavoro la vostra professionalità sono la condizione per garantire
Ad un tempo la sicurezza dei cittadini dentro e fuori le carceri
E per rendere effettiva la Costituzione le leggi che impongono un trattamento dei detenuti così rispettoso dei loro diritti e dell'umana dignità
Da rendere possibile la riabilitazione
L'importanza del vostro lavoro e la qualità della vostra professionalità si misurano proprio in rapporto a questa duplice esigenza
Disse verità e di umanità
Entrambe sono necessarie
è necessaria la stabilità della vigilanza nei confronti dei delinquenti incalliti che non devono tornare a spadroneggia are in carcere e Italcaccia
è necessaria l'umanità verso decine di migliaia di detenuti
Innanzitutto i troppi in attesa di giudizio e quelli rei di delitti minori
La vostra professionalità indispensabile per rendere accettabili
Troppe carceri forse la maggioranza ancora oggi che le istituzioni ancora non hanno saputo rendere vivibili
Adeguate standard di umanità della pena standard igienici di vivibilità compatibili con un Paese civile
Penso al carcere come quelli della Campania e della Lombardia
Due delle più importanti regioni d'Italia così diverse per risultati economici e ahimè così simili per sovraffollamento dei loro istituti di pena
Ecco questo è qualcosa
Che è molto cambiato ma purtroppo che è cambiato in peggio rispetto vent'anni fa
La popolazione carceraria è aumentata di più di un terzo
Allora contava circa quaranta mila detenuti oggi ne conta sessantacinque mila
E le carceri sono più o meno le stesse
E il numero perché i poliziotti
Penitenziari rimasto più o meno lo stesso
A farne le spese sono i detenuti più deboli come ci raccontano le cronache di vittime e persino di perdite umane irreparabili
A farne le spese siete anche voi esposti a condizioni disumane
Condizioni sfruttate non di rado dai criminali più incalliti che come in Calabria mostrano rigurgiti di intimidazione capeggiano rivolte facinorosi e tentano evasioni
La vostra professionalità si confronta con problemi complessi
Aggravati dalla tendenza del legislatore a continue fughe l'inasprimento delle pene a inseguire l'illusione della carcerazione come rimedio tutti i delitti a tutti i mali sociali
Ah rabbonirlo opinione pubblica e a conquistare consensi promettendo e somministrando sempre più carcere
Questo andazzo demagogico ha prodotto l'impressionante aumento della popolazione carceraria
Questo il punto cruciale non sono aumentati i delitti in Italia sono aumentate le penne
Il venti per cento dei detenuti sono in attesa di giudizio dunque del tutto innocenti secondo la Costituzione
Il ventitré per cento sono tossicodipendenti per lo più reti spaccio minore
Il trentasette per cento sono stranieri
Perché tanti stranieri
Certo allora non c'erano
Farà e la prima legge dell'immigrazione del novanta e avevamo novecentocinquanta mila immigrati regolari dopo la sanatoria
In vent'anni il numero si è quintuplicato cinque milioni di stranieri è ovvio dunque che siano Mentasti anche quantità agli stranieri una minima percentuale non superiore a quella degli italiani
Delinque
Eppure
Anche qui c'è una disparità di trattamento che deve essere colmata
Su cento italiani denunciati all'autorità giudiziaria quattordici finiscono in carcere
Su cento stranieri denunciati all'autorità giudiziaria sessantacinque finiscono in carcere
Il Ministro Alfano che unisce due doti spesso separate e distinte come la giovinezza e l'autorevolezza ha certamente chiaro il problema e le soluzioni possibili
Certo occorrono Carceri Nuove nel senso di carceri diverse più vivibili ma anche nuove carceri nel senso di altre ulteriori istituti
Ma occorrono anche del procuratore o dati ce l'ha dato prova poco fa
Nuove idee come la messa in prova per i condannati a pene fino ai tre anni arresti domiciliari perché deve scontare un residuo di pena fino a un anno
E occorre se non un processo breve con scadenza automatica una brevità ragionata e ponderata di tutti i processi
E occorre pensare seriamente a pene alternative al carcere
A pene utili e giuste certo non ai lavori forzati ma lavori utili in
Strutture sociali adeguate
Per esempio per i lavori ambientali ed ecologici di pulizia e di recupero del territorio
Questa strategia può dare risultati importanti per non pochi detenuti e naturalmente anche per gli ex detenuti
Chi difficilmente vengono poi accolti nel circuito sociale normale
Più che la pena è proprio di lavoro a reprimere
E la prova sta nel fatto che quando i detenuti degli ex detenuti hanno potuto trovare lavori esterni la loro propensione a delinquere e decaduta ai minimi se non del tutto scomparsa
Nei loro casi nei casi appunto di recupero attraverso il lavoro gli episodi di recidivi ITA si riducono pure dire si abbattono
Al solo due per cento dei casi
Cari amici vi rinnovo
Un grazie per il lavoro duro difficile delicatissimo che svolgete quotidianamente in condizioni in grate e non di rado in mezzo all'ingratitudine
Come vedete non vi ho dimenticato e non vi dimenticherò
Ieri
Calcolare
Erano intervento evidentemente molto apprezzato quello dell'ex Ministro Martelli che ha messo a fuoco la drammaticità della condizione del sistema
Carcerario dal ministro a venti anni novanta al ministro di oggi al ministro di Grazia e Giustizia l'onorevole Angelino al fare dovrà fornire chiaramente delle risposte rispetto agli interrogativi posti
Nel corso di questi primi interventi dall'attualità della quarantuno bis alla necessità della riforma del processo penale ma anche a trenta alla riforma del sistema carcerario che non funziona più prego Ministro
Ringrazio
La UIL per avere
Organizzato questo incontro e per avere
Tributato
Un doveroso riconoscimento a Pasquale campanello I sui figli che
Non portano solo
Il suo cognome ma anche
La dignità di una storia che lo Stato non dimentica
Oggi sono qui
Da Ministro della Giustizia in compagnia del Ministro della Giustizia di quegli anni dell'onorevole Martelli a dire insieme simbolicamente che ieri come oggi lo Stato non dimentica i propri migliori servitori
Gli agenti di Polizia penitenziaria stanno dentro un carcere non perché hanno commesso un reato ma perché hanno vinto un concorso
Stanno dentro un istituto penitenziario a fare un lavoro oscuro
Che
Fa parte del sistema della sicurezza nazionale nessuno deve mai dimenticare che la Polizia penitenziaria e parte del sistema di sicurezza nazionale
Nessuno deve mai dimenticare che la polizia alla Polizia penitenziaria
Si devono
Conversioni laiche si devono
Collaborazioni con lo Stato e si deve un lavoro
Di cui lo Stato deve portare memoria quotidianamente quando io mi trovo a difendere le ragioni della Polizia penitenziaria
Racconto sempre
Che
Lo Stato deve
Molto a questi ragazzi e deve essenzialmente la tenuta dello Stato in un luogo dove tanti tendono a dimenticare che lo Stato esiste
E cioè un istituto di pena è un carcere
Per cui
Cari figli di Pasquale Campanelli non ho avuto la ventura di conoscerlo ho avuto raccontata la sua storia da Eugenio Sarno e quando mi ha detto che a questa storia era un po'dedicata a questa giornata io ho accettato subito di venire ma i figli e alla moglie
Voglio dire che se l'Italia è un Paese grande
è un Paese grande anche per il contributo grande di uomini grandi che non ci sono più e a questa categoria Pasquale campanello si iscrive con tutti gli onori
Iscrive lui come si scrivono tutti quei nomi
Che sono scritti sulla lapide il DAP su anche tutti gli altri nomi con
Con i quali dobbiamo fare i conti anche dal punto di vista visivo del per questo che
Da domani cominceremo a lavorare alla lapide aggiornata caro sanno affatto bene ha fatto bene a ricordarlo perché
Il dovere
Della memoria non è
Un dovere nei confronti di chi non c'è più
O meglio non è un dovere solamente nei confronti di chi non c'è più ma è un dovere nei confronti di chi c'è ancora perché chi c'è ancora deve ricordare che se siamo dove siamo e anche molto grazie a chi non c'è più
E questo
Serve questo mi serve per dire questo mi serve per dire un'altra cosa
Un nuovo orizzonte noi vogliamo aprire nei confronti della Polizia penitenziaria avete colto già da questo dibattito
Alcuni spunti uno molto acuto offerto dal Procuratore laudati l'idea cioè che la magistratura possa giovarsi
Del contributo della Polizia penitenziaria per un lavoro di intelligenza sapendo
Che
Il mondo del carcere e un mondo dal quale leggi il mondo esterno
è un Codice di lettura della realtà esterna è una chiave di lettura di sistemi criminali ed è una chiave di lettura
Di apparati organizzativi esterni che hanno una loro trasposizione dentro il carcere ed ecco perché io credo che noi dobbiamo pensare a un futuro della polizia penitenziaria che sia un futuro che non perdendo di vista i compiti di istituto che non perdendo di vista quale sia la missione precipua
Della polizia medesima comunque guardi ad un
Compimento ulteriore di quella missione
Che
L'aiuto che si può dare
Nella permettetemi l'espressione nella governance del sistema delle carceri non il puro presidio di sicurezza
Ma la partecipazione alla governance del sistema delle carceri che e un sistema che pretende una governance fatta di sicurezza
Fatta di accoglienza fatta di umanità e allo stesso tempo fatta divisione
Perché nel momento in cui nel governo del sistema delle carceri sia una visione d'insieme che un po'la visione cui faceva riferimento il
Ministro Martelli pocanzi quando diceva quando diceva le statistiche sui
Detenuti in attesa di giudizio sugli extracomunitari sulla
Presenza dei drogati quando tu hai la visione se anche in grado di proporre delle soluzioni
La la la la gestione senza la visione in carcere come altrove non serve a niente occorre la visione perché la gestione abbia un senso ed ecco perché da cui numeri si capisce come il carcere un mondo che spiega il mondo
Perché se c'è quel tasso di incidenza di detenuti sulla tossicodipendenza per la tossicodipendenza il motivo è chiaro che la stessa cosa
Evoca l'idea di tanti detenuti in attesa di giudizio il nostro non può essere un Paese
Che di fatto
Non assicura la certezza della pena nella sua pienezza dopo la condanna e rende altamente probabile lo scontare di una pena la cui meritevolezza incerta perché è mancata la condanna
O almeno a quel punto non c'è stata la condanna
E dunque quando si parla della riforma del processo penale bisogna tenere conto che l'epilogo del processo penale quando esso si tramuti in condanna l'epilogo si chiama
Carcere ed ecco perché il sistema delle carceri non può essere vissuto come un segmento o meglio come una monade che vive di vita propria comunque al cosa di assolutamente indipendente
Ed autonomo dal sistema Giustizia e dal funzionamento del sistema giustizia
E questo è lo sforzo che anche in questa nuova mia responsabilità sto compiendo noi abbiamo la necessità
Di rendere effettiva
La portata dell'articolo ventisette della Costituzione riaffermando
Che
La pena deve avere una funzione rieducativa e premettendo
Che lo Stato ad un cittadino può togliere la libertà ma non può togliere la dignità
Che le pene non possono tramutarsi in un qualcosa che sia contrario al senso di umanità
E che per fare tutto questo e necessario assicurare la dignità non si può immaginare la rieducazione se non vi è la dignità della presenza in carcere e quando viene sovraffollamento
Si rischia che non ci sia la dignità e dunque non ci può essere la funzione rieducativa ecco perché abbiamo immaginato un percorso straordinario di realizzazione di nuovi posti nelle carceri italiane cui si abbina comunque
Un'altra scelta di fondo e cioè che le carceri non si possono aprire nuovi posti non si possono dare se non ci sono nuovi agenti di Polizia penitenziaria a dare manforte a dare una mano d'aiuto a chi già in condizioni di deficit di organico presta con la propria passione il proprio senso civico
La propria opera quotidiana nelle carceri ed ecco il motivo per cui abbiamo deciso di assumere duemila agenti di Polizia penitenziaria con un
Nuovo
Bando che
Prevederà questa questa scelta mi sono consultato con i vostri colleghi del sindacato e mi sono consultato anche con esperti del DAP e non ci sono precedenti recenti di un bando per l'assunzione di due mila nuovi agenti
Bisogna risalire probabilmente alla fine degli anni Ottanta i primi anni novanta ma non c'è certezza
Noi abbiamo fatto questa scelta e l'abbiamo fatta perché riteniamo che non possiamo gravare ulteriormente di ulteriori sacrifici la Polizia penitenziaria
E l'altra scelta è che
Il carcere deve restare l'estrema ratio del sistema penale e che vi possono essere delle misure di accompagnamento come la messa alla prova la probe cioè l'americana
Per gli imputati fino ai tre anni e la possibilità di scontare domiciliari laddove
La pena residua sia di un anno solamente di un anno e per ovviamente i reati che non destino parti e per soggetti che non destino allarme sociale
E questo è lo scenario nel quale ci stiamo muovendo io mi rendo conto che è una grande sfida
E mi rendo altresì conto che nonostante possa io vantare un qualche cosa che somiglia
A un piccolo record questo non basta il piccolo record e avere aperto in questi diciotto venti mesi ultimi mille seicento lire i posti che sono l'equivalente deposti aperti nelle carceri italiane dal novantotto al due mila otto nel non dal novantotto al due mila otto sono stati aperti circa
Mille seicento posti e dal due mila otto alla fine del due mila nove altrettanti circa mille seicento ma non è sufficiente perché con un trend di te crescita che segna un saldo attivo della popolazione detenuti
Di circa settecento posti al mese in più
Da quando io sono
Diventato Ministro non si può inseguire con mille seicento posti che per di più quasi paradossalmente o ironicamente
Segnano un record in questi diciotto venti mesi non si può inseguire questo trend di crescita
E allora noi dobbiamo fare i conti
Con la realtà
E adeguarci al principio di realtà che il principio cui dovrebbe essere sempre sottoposto ogni governante che vuole governare bene che voglia governare bene il proprio Paese bisogna fare i conti con la realtà quella che siccome noi non intendiamo procedere ad amnistie e indulti
E non abbiamo una tabella statistica che ci dimostri quando questo prendo dei settecento posti al mese finirà perché la statistica non ci aiuta in base ai precedenti visto che ogni due anni nei sessanta anni passati
Mediamente si si è fatto un provvedimento di amnistia e indulto quindi noi abbiamo già quasi raggiunto
Gli anni di Governo e quattro dall'indulto del due mila sei noi non ci poniamo nelle condizioni di dovere attendere la statistica dobbiamo ad uscire dobbiamo fare dobbiamo realizzare nuovi posti dobbiamo approvare delle norme liberali che consentano la messa alla prova
E la De d'i domiciliari sotto un anno dobbiamo assumere due mila agenti di Polizia penitenziaria dobbiamo fare i circuiti differenziati per evitare che chi altamente pericoloso stia nelle stesse strutture di chi non lo è e per fare sì
Che il carcere rappresenti
Una nuova chance nella vita di chi è detenuto
Il percorso formativo nelle carceri il livello di accoglienza che la Polizia penitenziaria saldare nelle carceri è fondamentale ed è un'altra ragione
Per la quale il sistema della detenzione del nostro Paese può diventare ancor di più un elemento della sicurezza per i cittadini perché
Perché laddove il lavoro avviene laddove le esperienze lavorative avvengono nelle carceri voi sapete meglio di me quanto la recidiva si abbatta
Voi sapete che i dati statistici ci segnalano un abbattimento clamoroso sotto il dieci per cento della recidiva in coloro i quali hanno seguito un percorso formativo
E invece ci segnalano un recidiva di proporzioni vicine a settanta all'ottanta per cento di coloro i quali
Non hanno seguito un percorso formativo nelle carceri
Ed è vero perché se tu sei entrato in carcere vuol dire che conoscevi la strada del crimine e allora l'obbligo morale dello Stato e rispetto a quella strada offrirti un bivio c'è una strada alternativa
Quella del lavoro
E questo sforzo noi intendiamo fare sostenendo politiche di formazione dentro le strutture penitenziarie
In tutto questo quadro e vado
All'altro tema dell'incontro vi è la vicenda del quarantuno bis
Io sono grato da cittadino italiano e se mi è permesso di dire da cittadino siciliano al ministro Martelli per avere adottato il quarantuno bis per avere fatto all'epoca quella scelta quo coraggiosa
Ho difeso in sede nazionale ed internazionale la tenuta del quarantuno bis che secondo alcuni viola i precetti dell'articolo ventisette della Costituzione secondo alcuni organismi europei
Viola
Alcune regole che poi finiscono sempre per somigliare anche a livello internazionale all'articolo ventisette della Costituzione repubblicana italiane lo difeso perché ci credo
Perché io credo
Che non si può permettere a chi vuole continuare a comandare dal carcere di ordinare omicidi
Di
Connettersi con la rete criminale esterna e che lo Stato deve fare di tutto per dimostrare grande apertura a chi vuole collaborare e allo stesso tempo grande fermezza nei confronti di chi non ha alcuna intenzione
Di sganciarsi dall'organizzazione mafiosa camorristica ndranghetista e di continuare a delinquere a comandare anche dal carcere i mafiosi devono sapere
Che se finiscono in carcere non interrompono i rapporti staranno al quarantuno bis così come ci sono stati noi abbiamo in questo momento seicentoquarantacinque Dell'unto detenuti al quarantuno bis e
Io
Credo che la scelta del Governo del primo Governo Berlusconi di stabilizzare il quarantuno bis cioè la scelta di non sottoporre l'opzione altri no
L'idea legislativa per cui il quarantuno bis
Era sottoposto ad un rinnovo periodico
Aveva come idea sottostante la possibilità che non essendo quel rinnovo obbligatorio potesse arrivare un giorno in cui il quarantuno bis venisse sostanzialmente sradicato dall'ordinamento giuridico italiano
Nel primo Governo Berlusconi si è fatta una scelta di fondo la scelta di stabilizzarlo il quarantuno bis non ha avuto più bisogno di rinnovi entrato a titolo definitivo nell'ordinamento giuridico italiano
Con questo Governo in questa legislatura noi abbiamo inasprito il regime carcerario e abbiamo fatto sì che il carcere duro diventasse durissimo
Nella gestione delle quarantuno bis torna protagonista la Polizia penitenziaria alla quale a cominciare dai ragazzi del'gomma e a seguire da tutti con tutti quelli che collaborano
Alla gestione del quarantuno bis a tutti voi io rivolgo un caloroso ringraziamento il ringraziamento di un ministro che essa
Che voi non state quotidianamente a contatto con dei bravi ragazzi
Ma che state a contatto con i vertici delle mafie italiane
Che avete voi un rischio sulla vostra pelle aggiuntivo rispetto a quelli ancora presenti sulla pelle dei vostri colleghi
Al
Avrete sulla vostra pelle una responsabilità maggiore siete il punto di contatto tra lo Stato e l'antistato tra la mafia
E chi la mafia vuole sradicare definitivamente e cioè questo nostro civilissima e democratici stimo Paese voi siete questo punto di congiunzione di contatto
Ed ecco perché
Io spesso vi penso e penso al compito che nella quotidianità voi svolgete un compito delicato ed un compito assolutamente oscuro
è difficile che è un agente di Polizia penitenziaria in generale
è difficile che un agente del gomma o che vada quelli del quarantuno bis
Possa partecipare ad una conferenza stampa
E difficile che un poliziotto penitenziario goda delle luci della ribalta
E difficile che un poliziotto penitenziario
Sia protagonista di un grande articolo sul giornale dicendo che magari
Ha convinto un determinato detenuto a collaborare con lo Stato è molto difficile vivete nell'ombra
Ma sappiate tutti che quell'ombra solo apparente perché il ministro il Governo il Paese vi è calato
Per quello che avete fatto oggi per le vite che avete dedicato allo stato ieri e per ciò che farete a cominciare ancora una volta da oggi per il domani vi ringrazio
Grazie anche all'estero
Ecco allora
Lo ringrazia naturalmente la UIL penitenziari per la partecipazione a questo congresso grazie soprattutto al ministro per le
Delle espressioni che ha voluto riservare alla ricordo nel sacrificio Di Pasquale e campanello e il ministro deve chiaramente lasciare
Laura grazie
Grazie dunque al Ministro Alfano alle deve abbandonare chiaramente i lavori per altri impegni e prima di ascoltare il Presidente Mancino ascoltiamo invece dal punto di vista dell'avvocatura
Una riflessione rispetto appunto al sistema giustizia abbiamo l'avvocato Aldo casali nuovo che il Presidente della Camera Penale di Catanzaro prego avvocato
Grazie allora consentitemi innanzitutto a nome dell'Unione delle Camere penali italiane di ringraziare la vostra organizzazione sindacale per il cortese invito questo convegno
è un incontro quello tra l'avvocatura e l'amministrazione penitenziaria e i suoi operatori che si sta ripetendo sempre più spesso
Io vedo qui in platea e il dottor di Somma che è stato graditissimo ospite al nostro ultimo congresso di Torino in ottobre dove un apposita sessione fu appunto dedicata alle problematiche carcerarie direi che ebbe grandi risultati che contenuti estremamente
Importanti aggiungo che sono
Questi incontri importantissimi a mio avviso perché
Dalla collaborazione dalla comune riflessione pur nella diversità legittima delle opinioni io credo che possono sempre scaturire risultati utili ed importanti per
Consentitemi altresì di rivolgere il o più deferente commosso pensiero al
Alla memoria del sovrintendente campanello che naturalmente io non ho avuto
Modo di conoscere io credo sempreché ogni coscienza autenticamente democratica
Non possa che inchinarsi con il massimo della partecipazione alla sacrificio come in questo caso di un valore uscissimo e coraggioso servitori dello Stato quindi grande onore
A Pasquale campanello commossa partecipazione nel suo ricco
Signori io credo che la problematica della quarantuno bis possa essere viste affrontata da diversi punti di osservazione ma in particolari direi da due
Capirete bene che la mia sarà oggi una voce dissonante forse rispetto al Comune pensiero di questa di questa sala una è quella certamente sintetizzata nel titolo di questo nostro
Importante convegno e che però consentitemi di dire subito io parlo sempre in maniera estremamente schietta e sincera io non condivido
Perché evoca questa norma come strumento d'altronde lo abbiamo naturalmente ascoltato negli autorevolissimi interventi che mi hanno preceduto come strumento di lotta e di aggressione al tristissimo
è gravissimo fenomeno
Della mafia
E allora noi leggiamo questa norma che è una norma dell'ordinamento penitenziario sostanzialmente la leggiamo nella interpretiamo come ordito a norma di ordine pubblico
Come norma di sicurezza sociale e questo è già un dato di partenza che io
A costo naturalmente di essere impopolare come i tanti che la pensano come me specialmente nell'avvocatura non condivido perché io penso guardate chiedo una cosa e noi questo lo dobbiamo sempre avere ben presente una cosa sono le problematiche
Di ordine pubblico si intende latamente inteso acquisiamo
Evidentemente alla al massimo della
Importanza e della sicurezza sociale che riguardano ovviamente tutti i cittadini ma altra cosa separata distinta nettamente distinta
Sono le norme del nostro ordinamento siano esse sostanziali Codice Penale siano esse processuali Codice di procedura penale siano esse come in questo caso norme di esecuzione dell'ordinamento
Per i pensionati e allora io dico che la mafia in questione la mafia la camorra la 'ndrangheta decliniamo l'ha con me vogliamo il risultato è sempre quello prestissimo che conosciamo va certamente combattuta ma la mafia
è un problema di sicurezza sociale ed è un problema di ordine pubblico guardate io riporto un piccolo
Esempio che come dire sempre mi capita un po'di
Di rievocare quando in tribunale vendo
Le carpette delle degli uffici giudiziari Corno scritto procedimento contro io sobbalzo
Perché il procedimento penale non è né a favore né contro nessuno
Procedimento penale in una società democratica come naturalmente la nostra e uno strumento accertativo
Di un fatto con tutte le garanzie ovviamente possibili d'altronde potrebbe mai essere io mi domando un procedimento penale contro un presunto innocente se è vero come Veneto
E qui è stato naturalmente autorevolmente ricordato anche questo principio costituzionale che ogni cittadino è considerato tale cioè non colpevole fino a che non sia intervenuta una sentenza definitiva di condanna nei suoi confronti
La nostra storia giudiziaria consentitemi di dire anche piena di casi di
Colpevoli messi immediatamente sulla croce e poi in realtà assolti convinte
Diciamo c'è anche questo perché anche questo appartiene alla coscienza di ogni democratico convinte tante volte drammaticamente rovinate nella personale gli affitti familiari negli interessi
Professionali ma io non voglio però sottrarmi ecco anche
Come dire alla concretezza e al pragmatismo che è soppresso a questo vostro
A questo vostro convegno e al titolo io sono un laico capisco ovviamente quello che si vuol dire allora quarantuno bis che certamente è cresciuta
Possibile cioè Stura non sempre è accaduto dei rapporti del singolo con l'organizzazione
Mafiosa ma anche qui forse c'è un contraltare nostro che dobbiamo anche tenere presente questa cesura tante volte si perpetua ma il tempo comunque sempre e comunque
C'è una prova diabolica per l'interessato che voglia dare dimostrazione che questo interruzione
C'è stata nelle fredde carte direi del dei procedimenti giudiziari tanto spesso questa chiusura non c'è mai il contatto con l'organizzazione cioè sette ma significa anche il quarantuno bis
E anche qui stato più volte ricordato incentivo alla collaborazione ingiustizie che sicuramente è uno strumento
Importante ma anche come proprio ieri diceva il ministro estremamente delicato e importante e delicato allo stesso tempo e quindi va diciamo così maneggiato
Con cura e allora la pena non ha soltanto in questo caso una funzione ha una dimensione retributiva
Ma anche una dimensione dinamica per così dire perché può essere causativa di un evento processualmente rilevante quale può essere appunto la collaborazione di Sul di giustizia di un dato soggetto
Chiedo ridomando e credo che noi dobbiamo domandarci proprio da un punto di vista pragmatico
Ha prodotto tutto questo
Nell'arco di quasi un ventennio effetti apprezzabili
Sotto il profilo numerico più prima parlavo di fredde carte adesso parlo di freddi numeri mi sono andato a rileggere una
Bella importante relazione del dottor Sebastiano Ardita
Illuminato dirigente dell'Amministrazione penitenziaria del del passato che tenne nel due mila e tre pubblicata sulle nostre
Riviste e giuridiche e negli affronto il primo decennio diciamo di
La vigenza di questa norma e non dimentichiamo che quel primo decennio è stato anche un decennio in cui il fenomeno della collaborazione di giustizia avuti i picchi più alti avuti i picchi più alti poi si è assestato
Al ribasso diciamo così ma in quel decennio indubbiamente ci sono stati i picchi più alti questi erano i numeri che ci riporta
Il dottore ardito in quella
Belle importante relazione nel primo decennio cioè novantadue due mila e due mille cinquecentoquarantanove
Decreti attuativi del quarantuno bis
Per
Cento ventisei collaboratori di giustizia provenienti da questo particolare regime
Io ho preso una piccola calcolatrice ho fatto il calcolo in percentuale siamo all'otto per cento stiamo all'otto per cento
E mi sono chiesto anche ci sarebbero stati comunque questi collabori tumori di giustizia anche senza il quarantuno bis io credo di sì
Perché alla fine la scelta della collaborazione è una scelta colonie ponderata e ragionata
Legata a ragioni di convenienza ma che a mio modo di vedere poco a che fare
Con lei consentitemi di usare questo termine vessazioni di questo particolare
Registro ma ed ecco l'altro aspetto e l'altro punto di vista che il nostro Presidente Mancino quello della
Avvocatura a che costo
Anche questo non ci dobbiamo ci dobbiamo porre sono tutti problemi che ogni
Ripeto
Cittadino che ha a cuore le sorti di questa società si deve comunque porre perché le facce sono tante un problema specialmente in un problema dedicato delicato come questo acché costo
Questo avviene io dico che avviene
Signori consentitemi e lo ricordava anche un attimo fa sia pure con diversa
Angolazione con diverso argomentare il ministro avviene accosto del sacrificio di rilevantissimi principi costituzionali
Questo io credo
Signori credo che sia un fatto assolutamente obiettivo e badate i principi costituzionali
Non hanno una faccia
Non li possiamo evocare per Tizio e non evocare per taglio perché i principi costituzionali in una società democratica come la nostra valgono era unita omnes Bernardo cioè
Certo la
Corte costituzionale ha dichiarato compatibile in più occasioni sia pure sempre badato con aggiustamenti di tiro successivi io credo sempre al limite compatibile con la nostra Carta fondamentale questo
Regime ma sei si legge con obiettività consentitemi di dire l'articolo ventisette della nostra Costituzione
Non si può che dire che questo tipo di regime carcerario non è compatibile con quel determinato principio se il nostro articolo ventisei
Dice le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato qui siamo fuori
Siamo fuori poi votiamo la Realpolitik in materia di giustizia
Argomenti siamo come vogliamo ma siamo fuori signori dalla Costituzione sono due locuzioni io poi mi avvio rapidamente alla conclusione e chiedo scusa del tempo che sto prendendo sono due colpi locuzioni che io lascio stare la prima perché
Evoca l'umanità evoca
La sfera dei sentimenti che sempre un qualcosa di impalpabile che appartiene ovviamente all'intimo di ognuno
Di noi si può discutere se le restrizioni del quarantuno bis in tacchino infrangono il senso
Di umanità io francamente
Penso
Come mio come mia riflessione personale che anche
In questo caso questo avvenga e penso anche che le ultime restrizioni vanno ad intaccare anche la un altro principio importante che dell'articolo ventiquattro è la nostra Costituzione del diritto di difesa
Perché quando si dice che non si possono avere più colloqui nell'arco di una settimana non più di tre parte il fatto che probabilmente nessun avvocato va per tre volte a vedere nella stessa settimana
Ma astratta qui ovviamente di principi generali e certo può darsi anche il caso che questo avvenga
E quando si dice non si possono avere più di tre colloqui settimana e non più di un'ora io credo che in questo caso
Il come dire la mannaia sulla per effettive esplicazione del diritto di difesa obiettivamente
Ci sia e allora dico che qui altra razza e non si vede se non quella di una pressione psicologica anche sotto questo aspetto che si volesse agitare nei confronti dell'interessato ma la seconda locuzione signori
Della norma costituzionale non lascia adito ad interpretazioni
Ma noi possiamo veramente dire e badate che il quarantuno bis tenda
O il regime di quarantuno bis tenda alla rieducazione del condannato
Io credo che questo obiettivamente non possa dirsi e credo anche che la premessa è quella che ho fatto prima la Costituzione non guarda in faccia nessuno
Non fa differenza questa norma tra condanne o tra reati
La Costituzione vale sempre
Per tutti e badate io sono un affezionato lettore sempre della Costituzione
E il
Richiamo alla Costituzione non è mai un esercizio di stile ma anzi gratifica sente e in questo caso io credo che il richiamo alla Costituzione
Non possa che essere fatto in questi termini perché nella Costituzione e ci sono i capisaldi
Della nostra convivenza civile e democratica e io credo che il nostro Stato è sempre tanto più forte quanto più non deroga mai
Non deroga mai a questi fondamentali
A questi fondamentali principi quindi io credo che su questo ecco la riflessione debba esserci e questa è la posizione dell'avvocatura pur comprendendo che il problema ovviamente cioè il problema con la P maiuscola ma non è
Come dire il travaso della problematica le due norme del nostro ordinamento che può portare
Ad una soluzione del medesimo e chiudo senz'altro però consentitemi
Qui è stato ovviamente fatto ampiamente cenno anche a questa tematica consentitemi di ricordare il gravissimo problema del sovraffollamento delle carceri non mi sentirei apposto se ne andasse a sedere senza ricordarlo
Ne abbiamo parlato a Torino con toni accorati dire da parte di tutti anche con il dottor di Somma già nel due mila e dieci noi abbiamo sette suicidi nelle nostre carcere è una situazione
Drammatica che ha indotto il Consiglio dei Ministri ha dichiarare tra virgolette lo stato di emergenza su questa
Problematica ed è indubbiamente significativo il monito del Capo dello Stato che io per la verità non ricordo in altri anni il monito del Capo dello Stato nel suo messaggio di fine anno su questa particolare
Problematica veramente occorre far presto io con piacere ho sentito il ministro anche soffermarci su queste tematiche
Naturalmente è un problema anche di edilizia penitenziario forse in questo sono come di un po'in minoranza nella mia nelle file
Anche della mia associazione perché io credo che un carcere nuovo e moderno non possa che essere meglio di una vecchia Sperlonga in
Calabria io ricordo quando ho iniziato la professioni colloqui che andavano a fare nei vecchi monasteri in disuso che erano cose veramente Sperlonga ottocentesche tristissima quindi sia all'edilizia
Penitenziaria alla nuova edilizia salvo che naturalmente ci siano le risorse sufficienti ma anche una riflessione deve essere fatta ecco qui si sull'
Ordinamento perché sennò non alleggeriamo necessariamente il carico e la pressione sugli istituti penitenziari evidentemente non verremo mai a capo del problema
Grazie per l'ascolto e ha confermato
Grazie alla Presidente che è salito
Andiamo adesso ad ascoltare le Presidente Nicola Mancino vice Presidente del CSM
Canale il quotidiano la Repubblica in qualche modo anticipata quelli che sono quelle che sono le sue idee rispetto alla riforma della giustizia
Adesso abbiamo l'opportunità di ascoltarlo direttamente
Sentiamo
Ma io sono contento di
Essere
A conclusione di questo
Interessante
Dibattito convegno
Che sia fare
Con il
Un
Toccante ricordo
Di vendere
Dipasquale campanello
Ed io ringrazio Eugenio Sarno riavere
Con parole appropriate rivolto un sentimento di solidarietà
Di memoria vivente
Nei confronti della signora Antonietta
Dei due figli ancora studenti
Per
La soppressione di una vita
Spesso al servizio delle istituzioni diciamo della istituzione penitenziaria
Ma specie possiamo dire al servizio dello Stato
Io sono avellinese come
Pasquale campanello come
I i suoi familiari presenti
Età media dispiace di non averlo
Conosciuto
Dispiace soprattutto
Che
Come è accaduto anche in altre occasioni sotto l'incalzare
E il terrorismo rosso
Anche
Altri hanno dato la loro vita al servizio
Delle istituzioni repubblicane
Io sono
Convinto
Che ricordare non significa soltanto
Far rivivere un ricordo
Ma
Toccare
Con le comunità con la mente col cuore
Una speranza di futuro migliore rispetto a quello che abbiamo che abbiamo vissuto professor Gallo novanta
Sono stati tra i più terribili come possiamo dire per quanto riguarda
Il fenomeno del terrorismo politico
Gli anni settanta alla fine degli anni Settanta e negli anni ottanta
Hanno messo a dura prova il nostro Paese qualche volta è sembrato anche in ginocchio ma tuttavia desideroso di una ripresa
Attraverso anche il contributo io vorrei dirlo al presidente
Casalnuovo
Attraverso il contributo
Di una adeguamenti tolto delle della legislazione facendola diventare anche più dura
Ma certamente dando un contributo
Ad una
Vittoria per quanto riguarda il terrorismo da parte dello Stato anche se vivono qua e là ancora fenomeni culturalmente
Diciamo da combattere ma tuttavia almeno sul terrorismo
Lo Stato ha vinto e ha vinto
Attraverso la utilizzazione di istituti che poi sono stati trasposti successivamente sulla base di quell'esperienza anche rispetto alla
Criminalità organizzata
A me
E
Fa piacere avere sentito
La voce
Di un critico del quarantuno bis ed era inevitabile un penalista un Presidente delle Camere penali ma questo vorrei dire al presidente Cassa allorché
è stato tutto l'arco di tempo
Dopo le grandi prove date
Dallo Stato nella repressione
Del terrorismo politico beh quell'arco di tempo è stato sufficiente per meditare
E in fondo dobbiamo anche dire che nessuno
A improvvisamente inserito nell'ordinamento il quarantuno bis
Con
Diciamo con violenza
Maturata nella coscienza del Paese
L'applicabilità di un istituto che era servito
Ma era servito dal punto di vista di una collocazione diversa perché
Il terrorismo politico aveva le sue radici culturali
Sia quando trattiamo del terrorismo rosso sia quando trattiamo del terrore terrorismo nero
Ed era più facile anche da parte della
Della pubblica opinione accedere a un'ipotesi di quarantuno bis e proprio per infierire nei confronti del nemico dello Stato
Ma per arrivare Colemi lungo anche insegnare per arrivare alla criminalità organizzata c'è stato bisogno di una sedimentazione
E gli stessi provvedimenti che sono figli della violenza della
Mafiosa
Beh gli stessi provvedimenti hanno avuto da parte del legislatore
Un i terreni molto difficile non sembrare accolto con grandi consensi ma con la preoccupazione che si potesse incidere in
Diciamo in relazione
Agli articoli lei ha fatto ha fatto cenno all'articolo ventisette io dico ecco
Era proprio questo quello che tratteneva anche sul piano parlamentare una
Definizione di un quarantuno bis se applicato alla malavita organizzata a quella siciliana quella calabrese a quella campana quella pugliese
Io credo che
Se partiamo da questa considerazione allora ci rendiamo anche conto
Che
La Carta costituzionale
A ben precisi
Principi anche norme precettive ma la Carta costituzionale è stata aiutata nella evoluzione della trasposizione dell'esperienza del quarantuno bis
Nei confronti della criminalità organizzata proprio da custode della Costituzione
Proprio dalla Corte costituzionale che ha favorito
Una evoluzione
Anche se inizialmente
La temporaneità era dovuta principalmente al rischio che potesse essere i diciamo dichiarata illegittima una norma che veniva trasposta rispetto alla criminale criminalità organizzata
Io
Io sono entrato io sono entrato al Governo del Paese dal Ministro dell'interno nel momento in cui bisognava convertire il decreto legge del giugno del mille novecentonovantadue
Ma ricordo anche le grandi battaglie parlamentari che sono state fatte
Perché al quarantuno bis se non si arriva agli improvvisamente si arriva solo attraverso
Un'esperienza ma anche una riflessione pacata da parte da parte del legislatore
E possiamo anche dire
Che gli schieramenti
Riflettevano questa preoccupazione
Come arrivare a colpire la criminalità organizzata utilizzando strumenti impropri di altra esperienza drammatica esperienza quella quella del per del terrorismo
Chi chi non ricorda che anche quando
è stato ha dato vita alla direzione nazionale antimafia
C'è stata una discussione un dibattito e
Diciamo io ero all'epoca Presidente di un gruppo parlamentare del più numeroso gruppo parlamentare che ha dato un contributo notevole
Il sul piano di un dialogo io ricordo il senatore Chiaromonte che era Presidente Presidente della Commissione
E la Commissione antimafia questo solo parte che noi non possiamo dimenticare anche la Procura nazionale antimafia è stato oggetto
Diciamo di dibattito soprattutto all'interno del mondo giudiziario non soltanto fra
I penalisti ma anche fra magistrati
Soprattutto magistrati di Procura che temevano una sorta di interferenza rispetto all'autonomia l'indipendenza del magistrato nell'esercizio e la sua funzione per la sua funzione di
Giurisdizionale
Allora io senza tediarvi sulla su una memoria storica che mi è ben presente perché sul piano parlamentare certo ha detto bene
Il ministro Martelli c'è stata una evoluzione cioè un'accelerazione per arrivare poi
Alla conversione in legge di provvedimenti che hanno trovato
La loro drammatica applicazione in occasione dell'omicidio
Di via di via D'Amelio della strage per la strage di via di via D'Amelio il Paese a pagare
Io comprendo
Comprendo le le grandi
Difficoltà di
Incrocio di una serie di questioni che tra di loro sembrano anche stridere
Certo
Il ministro ha parlato di emergenza
Penitenziaria
Bene all'emergenza penitenziaria si risponde e non soltanto
Attraverso
Un provvedimento preso in Consiglio dei Ministri ma si risponde anche attraverso la costruzione
Diciamo l'onorevole Berlusconi dice
Imitando attiva bene IMI diamo anche Laura ma
Lì le carceri gli istituti penitenziari bisogna costruirne bisogna costruire al più presto
Perché e anche lì Presidente casalingo che c'è il trattamento umanitario sia pure nei confronti di un grande criminale
Di un di un mafioso di un camorrista aggiunto anche pista la parola ormai
Viene recepita anche nei provvedimenti nei disegni nel disegno di legge noi ci troviamo di fronte a un'emergenza quella della
Criminalità organizzata
Che quando è silenziosa
è
Diciamo bisogna aspettarsi il rischio di una rinascita
E quando invece diventa violenta come negli ultimi tempi è divenuta violenta la criminalità organizzata in Calabria una risposta bisogna sempre fare io ero il Ministro delle dei quaranta mila
Detenuti in evidenzia
E c'era il rischio
Diciamo di una rivolta all'interno delle carceri ci sono stati provvedimenti varati dice giustamente il ministro noi non vogliamo fare riferimento ad istituti come l'amnistia l'indulto benissimo
Ma per non fare questo
E non essere costretti
A provvedimenti che sono di tipo Clémence fiale noi abbiamo bisogno come ha detto giustamente
Il
Procuratore della Repubblica di Bari il dottore valutate noi dobbiamo pensare
A rivedere il diritto sostanziale dal punto di vista penale come abbiamo bisogno di vedere lo stesso processo penale
Perché sul processo penale e aperto a una diciamo una polemica tra maggioranza e opposizione io credo
Che noi dobbiamo
Per realizzare
Sempre al processo sempre per realizzare le riforme che abbiano una durata superiore
Alla legislatura al corso di una legislatura abbiamo bisogno di un grande confronto parlamentare per vedere ciò che serve e ciò che è inutile ciò che
Può apparire soltanto
Un impaccio rispetto a una riforma
Bisogna rivedere rivedere anche le pene e diciamo le pene alternative solo una risposta che il uno Stato moderno non può non vale rispetto ad un affollamento che è intollerabile nelle nelle carceri del
Del dal nostro Paese si costruiscono ben vengano
Però nello stesso tempo guardiamo perché noi
Abbiamo un fenomeno di immigrazione
Che non ha eguali
All'interno del nostro Paese eravamo in quegli anni in cui è stato approvato il quarantuno bis e rafforzando il quarantuno bis è stabilizzato all'interno
Dell'ordinamento ne avevamo
Diciamo una presenza di immigrati
Che era tollerabile al massimo oggi con questa massiccia immigrazione anche i reati sono aumentati e rispetto all'aumento dei reati
è inevitabile delle due l'una
Ho una misura estrema che io mi auguro non venga quella bella diciamo dell'affidamento al Paese di origine per la espiazione della pena o quello della espiazione della pena all'interno del Paese che ha colpito
Il reato la consumazione del reato e quindi
Ha condannato anche il l'autore del
L'autore del crimine
E
Ecco io vorrei dire questo quarantamila emittente sessantacinque mila oggi ma non è che abbiamo avuto
Una costruzione di
Istituti penitenziari
Modello moderni confortevoli perché questo riguarda anche tutti gli operatori delle
De de delle carceri riguarda soprattutto questi
Agenti di polizia giudiziaria penitenziaria che dando
Un contributo notevole alla conservazione dell'ordine all'interno delle carceri B vogliamo davvero che la la pena sia rieducativa ma per essere rieducativa dobbiamo cominciare
Ha da venire più carceri
O possibilmente meno reati ma non credo
Che noi possiamo invocare meno reati rispetto a una situazione che è difficile all'interno del nostro Paese non soltanto per la crisi finanziaria
Che viva il nostro Paese ma anche perché questa
Diciamo convivenza con quelli che sono più lunghi inquilini al crimine questa convivenza diventa sempre sempre più
Sempre più difficile
Allora
Io personalmente ritengo
Ecco Presidente Casalino
Se il ministro ci dà un dato
Ed è un dato attendibile quello che
I sottoposti al regime del quarantuno bis sono soltanto seicento quarantacinque
Beh
I detenuti sono la bellezza di sessantacinque mila non è che sono tutti i collaboratori di giustizia io posso comprendere il quarantuno bis aiutato
A realizzare la collaborazione indubbiamente
Perché
Il mancato contatto con la vita esterna
Il non vedere i familiari l'essere costretto a vivere in una condizione che è corrispondente alla gravità del crimine che si è commesso o dell'organizzazione criminale
Di cui si a farvi si è fatto parte del resto anche il povero campanello
è
Diciamo vittima di un'aggressione all'interno delle carceri perché delle due o lo Stato si fa valere con la sua severità
E naturalmente si sono anche persone fisiche che che pagano per la severità che lo Stato deve avere perché il cittadino vuole che lo Stato sia sereno
Nei confronti del degli autori di questi
Crimini efferati
E può pagare può pagare anche
Uno della polizia giudiziaria come paga uno delle delle forze dell'ordine Carabinieri e Polizia poli perde Polizia di Stato
Non ha importanza la palla partenza perché sono tutti servitori servitori dello Stato e allora di fronte a questa situazione io credo che
Questo convegno
Abbiamo come obiettivo mi sbaglio lo per me lo devi dire soltanto solo soltanto Eugenio Sarno ha come obiettivo la conferma di un provvedimento
Come quello del quarantuno bis perché ha dato dei risultati
Dato dei risultati la collaborazione
Da parte di gruppi criminali autori di gravi reati la collaborazione è importante anche per conoscere un mondo
Di cui si faceva parte e che da cui ci si è allontanati proprio per effetto di processi penali e della detenzione cui si è stati si è stati condannati
E allora io
Per chiudere dico
Che
Ecco questi esempi di sacrificio
Fino
Al rischio della vita e fino
A diventare vittima perché la camorra sia organizzata
E da Napoli si è trasferita nel luogo di residenza del
Del poliziotto del
Del del dell'ispettore di volitivo IPSIA penitenziaria bene sia si è aspettato
E poi è avvenuto è avvenuto attraverso
E diciamo la sorpresa
E proprio
Sotto la propria abitazione ecco come noi possiamo ricordare una vittima del dovere e nello stesso tempo mostrare la nostra solidarietà io credo
Che
Se non c'è un'armonia di rapporti
Tra la magistratura
La polizia esterna le carceri e la polizia in terra le carceri noi difficilmente possiamo realizzare l'obiettivo della riduzione del crimine
E di un ritornerò ad una pacifica convivenza che io mi auguro possa pomposo intervenire ecco guardate voi fate grandi sacrifici io
Considero per intero oltretutto
Un fratello di mio padre era un agente di custodia e quindi io vengo dalla vostra famiglia sia pure attraverso diciamo
Un DNA che il Comune quello di mio padre e quello
E quello di mio zio io vi dico che il
Vi sono
Solo solidale con voi per tutto
Diciamo l'attività che svolgete
Ma nello stesso tempo nel ricordo di una vittima del dovere io dico che dobbiamo continuare lo Stato ha il dovere di continuare non può dimenticare deve aggiornare la propria legislazione di diritto sostanziale
è di diritto processuale ma deve anche costruire questo e l'obiettivo
Carceri adeguate moderne in modo che il recupero del condannato alla vita civile possa intervenire attraverso anche questa offerta di servizio educativo
Che lo Stato deve assicurare anche nei confronti del più
Efferato dei criminali
Questo è possibile
E questo io mi auguro che possa avvenire con
La grande
Diciamo un rapporto
Di collaborazione soprattutto fra forze politiche perché a polemica fra le forze politiche non aiuta
A definire le questioni e non aiuta neppure
A fare una legislazione adeguata rispetto ai tempi che viviamo grazie
Grazie al tre il tema insieme a un intervento come
Era previsto di grande spessore sulle problematiche della giustizia e del sistema
Carceraria siamo alle battute conclusive
Rapidamente andiamo ad ascoltare l'intervento del generale Alfonso Mattiello direttore Del Gobbo che naturalmente si riporta alla difficoltà del pianeta carcere pregherei chiaramente generale di mantenersi nei tempi previsti perché siamo poi all'intervento conclusivo
Dario anziane
Grazie
Vorrei intervenire innanzitutto dirmi ricordo di Pasquale
Perché pure io quella sera errori insieme tanti altri quando abbiamo avuto purtroppo la sfortuna di vederlo privo di vita in quella sala mortuaria
E vorrei riprendere anche alcune parole
Molto belle pronunziate dal pronunciate dal Ministro Alfano quando ha parlato di dovere della memoria
Perché
Questo è un dovere che noi tutti abbiamo
Perché non possiamo fare a meno di ricordare e di ricordare per sempre tutti quelli che
Operatori del nostro mondo della nostra Amministrazione indiviso non hanno perso la vita
Perché
Te lo diceva
Qua anche il dottor Sergio
Campanello
è uno dei tanti purtroppo operatori della Polizia penitenziaria degli agenti di custodia prima che hanno perso la vita
E io ricordo anche altri altre tristi giornate come quella del
Di quando fu ucciso il dottor Satta con il quale insieme siamo usciti quel giorno dall'Istituto prima che poi
Fosse vittima di un
Di un agguato terribile
E quindi rivolgo anche una un
Una preghiera ai vertici del Dipartimento per fare in modo che questo dovere della memoria questa memoria rimanga
E non finisca con una generazione intera di dirigenti di funzionari che prima o poi andranno via perché in pensione
E
Per fare in modo che i giovani tutti quelli che oggi entrano nelle AA nell'amministrazione siano essi direttori siano essi
Far prendeva appartenente al corpo possano comunque ricordare
Perché questo è ancora è necessario nelle nostre scuole purtroppo io vedo che
La storia dell'amministrazione la storia del corpo e quindi anche la storia di quanti hanno perso la vita per fare in modo che noi oggi fossimo qua non c'è ancora
Ma
Al di là di questo ricordo commosso per ritornare poi al tema del del convegno che quello dell'attualità del quarantuno bis come mezzo di contrasto alle organizzazioni mafiose
A tutte le organizzazioni criminali
Però mezzo attualissimo io credo che sia talmente attuale che è la risposta l'ha data proprio il Parlamento quando alcuni mesi fa
All'unanimità da quello che credo di sapere quell'articolo del pacchetto di sicurezza è stato approvato da tutti sia dalla maggioranza che dall'opposizione
Quindi queste misure che sono state
Introdotte per
Rendere più concreto
Il discorso del quarantuno bis sono ma suo padre dagli italiani
Da tutti quanti i lavori e perché sono state mai
Perché e e questo l'abbiamo visto sentito moltissime volte in questi ultimi anni e quarantuno bis nonostante fosse una norma particolarmente
Restrittiva per quello che riguardava gli aspetti preventivi dava la possibilità ancora molti di questi detenuti di comunicare con le stelle perché il problema principale
E quello di impedire le comunicazioni connesse
E questi che sono sempre stati e ancora oggi sono
Elementi di spicco i capi delle organizzazioni criminali continuano con continuano nonostante tutto a tentare di comunicare con le stelle
Se noi dovessimo qui
Aveva avessimo così da di perdere delle ore non faremo altro che
Parlare di tutto quello che accade ogni giorno negli istituti che ospitano questi soggetti per capire quanti sono gli episodi
Perché o le costruita che vengono inventate dagli appartenenti al Corpo deliberativi alle comunicazioni connesse è questo che loro soffrono
Nel modo particolare la impossibilità di comunicare con le stelle la impossibilità di comunicare con le stelle quindi l'impossibilità di continuare ad essere
Cavillo organizzazioni criminali di cui
Hanno fatto e fanno parte perché anche il discorso che voi il sistema non impedisca che loro continua ad essere
Personaggi di spicco delle organizzazioni criminali eh ed e darmi studiare bene perché quando le osserviamo detenuti che ancora oggi
Nonostante il quarantuno bis possono ricevere pacchi si fanno mandare
Indumenti costosissimi e quando questi indumenti non sono più puliti va dovrebbero essere vari vengono buttati
O quando comunque approfittano poi della possibilità di comunicare con altri detenuti che fanno parte dello stesso gruppo per cercare di mandare messaggi ad altri che fanno parte di gruppi diversi quindi
Fare servisse a voi in questo tipo di sezioni con questi detenuti effettivamente molto difficile e complesso è complicato
E bisogna dire che
Proprio per fare in modo che il sistema del quarantuno più agile e quando
Potesse dare i suoi effetti cioè quello di impedire la comunicazione con l'esterno l'Amministrazione ha saputo rispondere
Secondo me molto bene negli anni verso la metà degli anni Novanta facendo in modo che il personale che si occupa in modo predominante di questo tipo di attività vuoti continuamente e dobbiamo ricordarci voi
Che ulteriore perfezionamento dei sistemi di
Di controllo degli atti da detentive è stato attuato dall'Amministrazione anche dopo
La morte di un'altra nostra gente ricordiamoci vinte da gente Montalto ammazzato a Trapani proprio perché si era rifiutato di portare messaggi dall'Ucciardone all'estero dei detenuti quarantuno bis che vi erano ristrette
Ecco che allora poi se effettivamente dobbiamo ritornare indietro nella
Così negli anni passati vediamo come l'Amministrazione abbia reagito in quegli anni non solo diciamo migliorando l'organizzazione dei reparti di polizia penitenziaria che si occupano di questo sistema
Desertico ma anzi allontanando come fece in quegli anni in modo
Minore tentino dalla dal
Da alcune sedi siciliani tutti i detenuti che aveva assoggettati al quarantuno bis e noi oggi abbiamo la possibilità
Di averli
Così distribuiti in varie sessioni rendendo in questo modo più semplice il lavoro del personale perché è minore il numero dei tempi da controllare
Ma è chiaro che questo poi comporta anche un maggiore onere per quanto riguarda le dotazioni riversano
Problema
Del quale do lo può è un altro e io spesso questa la domanda questa domanda mi raccomando facciamo conto che noi non non abbiamo più il quarantuno bis quarantuno bis che l'articolo il secondo comma del del quarantuno fosse stato
Avvocato e che improvvisamente l'Amministrazione e quindi il sistema interno del
Diciamo di di controllo di questi soggetti dovesse essere rivisto ma ci ricordiamo poi che cosa accadeva negli anni Settanta degli anni ottanta cioè Raffaele Cutolo dove è nato dove che ha organizzato la nuova camorra organizzata all'interno del carcere
Andiamo a rivederci un attimo quelle che sono state
Erano le dichiarazioni per esempio del pentito Buscetta quando parlava delle sue carcerazione all'Ucciardone quando aveva cioè la possibile il capolista Rizzi mai sui gregari e quindi dare ordine a tutti
Professor Amato è andato via però io pochi giorni fa a rileggerlo alcune frasi di un suo libro del novanta va oltre le sbarre dove parlava di quello che accadeva negli anni settanta
Che negli anni Settanta quando non lo avevamo questi strumenti abbiano avuto nell'arco di tre anni dal settantaquattro al settantasette mila trecentocinquanta evasione degli stessi
Gli abbiamo contro cinquanta omicidi in carcere
Allora
Sì cabernet esistono probabilmente delle problematiche di carattere
Giurisprudenziale di principi
Giuridici che dovrebbero essere che sono stati sicuramente valutati anche dalle dalla Corte costituzionale dalle sezioni unite della Cassazione a cui comunque il sistema nel suo complesso sembra letto
Quindi
è uno strumento che e comunque ancora oggi ha forse oggi più di ieri utilissimo
Per contrastare le organizzazioni criminali
Probabilmente è così come è stato detto dal ministro come è stato già in passato pure ha ribadito da alcuni rappresentanti dell'antimafia alcuni componenti della Commissione di mafia andrebbe fatto di più cioè perché se esistono dei problemi per quanto riguarda per esempio la
La la carne la la capacità di
La di dimostrare l'attualità dei collegamenti con l'organizzazione criminale e allora lì se effettivamente
Così come chiesto anche dal Direttore generale del
L'ufficio detenuti tuttora ardite e allora il come la Polizia penitenziaria potrebbe
Essere ulteriormente a tre sedute
Perché se oggi noi andiamo
Tanti commissari tanti funzionari del corpo anche a confrontarsi
Con loro pari grado di altre forze di polizia potremmo sicuramente sfruttare meglio le loro capacità se fossero presenti tutti quegli organismi interforze che esistono nel Paese così come d'altronde fu chiesto anche
Dal Preside Presidente Maritati alcuni anni fa quindi la Polizia penitenziaria attraverso quelli che sono
Sì esponenti più importanti dovrebbe avere la possibilità di confrontarsi con le altre forze di polizia e
Per per anche per
Fare in modo che un patrimonio di un molto e molto forte come diceva
Il procuratore laudati non sia disperse perché le notizie che vengono
Assunte all'interno del
Delle Sezioni soprattutto per quello che riguarda questi detenuti sono importantissime
E lo dimostra il fatto che molti autorità giudiziarie hanno potuto attivare o completare indagini che erano in corso e che non poteva andare oltre perché mancano elementi di particolare importanza
Quindi
Vorrei concludere anche perché poi
Ormai sono già pregiati da strumento che siamo qui a discutere per ritenendo questo questo strumento ancora fondamentali molto importante per contrastare le organizzazioni criminali
E chi può diventare ancora più importante sia effettivamente aumenta il contributo conoscitivo che gli appartenenti al Corpo possono dare nella fase delle indagini
Ed era una ma è anche in una fase di interi censite
Perché ricordiamoci che
Non è soltanto un discorso che vale
Quello della conoscenza per il detenuto sottoposto al quarantuno ma ricordiamoci pure che noi abbiamo
Altri circuiti penitenziari
Come quelli degli dell'alta sicurezza ed esso preceduti dove potenzialmente esistono personaggi vi uguale
Caratura a molti che stanno del quarantuno bis allora sicurezza previdenziale la possiamo fare in tanti modi
Uno dei modi e quello di migliorare anche il
Bagaglio conoscitivo degli appartenenti al Corpo attraverso una formazione dedicata
Fatta in modo tale che il personale che presta servizio nelle sezioni quarantuno bis o nelle Sezioni dove i livelli di pericolosità dei detenuti sono più alti sia effettivamente il migliore
Grazie
Bene grazie al generale
Mattiello andiamo alla conclusione con l'intervento del segretario nazionale della UIL Luigi Angeletti in questa prima giornata
Se nazionale che ha fatto gestionale
Gli interventi dei personaggi di primo piano
La
Non è un
Credo un fatto formale
Che quelli
Di voi che mi conoscono sanno che mio costume però va bene devo veramente ringraziare
La segreteria della UIL penitenziari per aver organizzato questo dibattito e questo splendido congresso
Qui voi sapete vi è stato detto un ripetuto
In maniera molto autorevole credo anche se sincera
Che la Polizia penitenziaria rappresenta
Il punto su cui
Ricadono
Tutte
Le contraddizioni le inefficienze i problemi
Della nostra mendicità amministrazione giudiziaria e purtroppo
Ne abbiamo moltissimi dal punto di essere spesso soggetti di richiami e condanne da parte di lettura della
Comunità internazionale sul nostro pessimo funzionamento della mi amministrazione nella giustizia
Ma mi permetto di
Anch'io sottolineare
Che in Italia
La polizia penitenziaria
Analogamente alla polizia in genere
Ma voi
Per motivi molto più oggettivi siti più esposti
Avete un
Difficoltà un peso
Un rischio
Molto superiore a quello che hanno i vostri colleghi
Nella gran parte dei Paesi
Hanno i simile
Per un motivo molto semplice perché in Italia
La criminalità organizzata così come lo è stato per il terrorismo politico
E
Non una variante
Di una qualche forma di criminalità
Ma è un fenomeno
Molto diverso e molto più pericoloso
Uccidere
Un giudice
Un poliziotto
Per un criminale
Normale
Un problema
In qualunque Paese del mondo
E quando avviene e perché paradossalmente ne sono costretti
In Italia
La criminalità organizzata e il terrorismo considerano
I poliziotti o di magistrati o
Gli esponenti
Di quello che viene considerato uno Stato nemico il bersaglio
L'obiettivo
Del crimine non un incidente di percorso
I per un motivo molto semplice perché abbiamo di fronte delle persone che non solo soggette a pulsioni criminali e basta
Ma persone che si può comunque pongono l'obiettivo di contrastare lo Stato
E di togliere e di sostituirsi allo Stato l'esercizio del potere
E che va dalla
Quasi
Banale
Tentativo di imporre
Alle persone addirittura dei gesti di sottomissione
Di cui molte Province
Se ne può purtroppo ancora vedere
Esplicita e che riconoscono questo potere in alternativa in sostituzione del potere che sia che allo stato
E soprattutto
Perché queste persone cercano di sostituirsi allo Stato nel cosiddetto controllo del territorio che non è una cosa fatta perché sul territorio ci sono delle persone
E quello che loro vogliono esercitare è un potere delle persone
Per imporli magari
Delle tangenti
Per imporgli di fare loro degli affari
Per imporgli il silenzio
E per farli piegare la testa
Usando la violenza
L'intimidazione la paura
Se
Riepilogare mettere in carcere queste persone
Non si spezza l'oggetto fondamentale del loro crimine cioè il potere
E il potere si esercita soprattutto attraverso la possibilità
Di mettere delle vere e proprie condanne
Cioè di poter dire alla propria organizzazione
Chi deve essere colpito e solo questa possibilità
Garantisce al capo l'esercizio del potere sulla sua sui suoi accoliti sui suoi complici sulla sua cosca
Se questo viene reciso il capo perde il potere l'unico vero potere stesso
è chiaro che accanto al fatto di toglierli l'oggetto del loro desiderio cioè i soldi che fanno
Per delinquere
Che
Incertezze per certe persone non è nemmeno l'obiettivo principale e quasi corollario
La cui siamo abituati all'idea di criminali che rubano
Per vivere meglio per comprarsi una villa per vivere alle spalle degli altri ma ci sono forme criminali come quelle con le quali noi ci dobbiamo seminare nel quale addirittura il denaro
è semplicemente un mezzo accanto alla violenza per esercitare un potere
E voi
Ho
Quella parte di voi che
Lì
Che la cui faccia rappresenta lo Stato
Corrono dei rischi micidiale
Proprio perché mentre gli altri cercano di sfuggire alla lo Stato questi cercano di vincerlo di combatterlo ora io penso che io non sono un esperto non sono un avvocato non sono un giurista
Ma io credo che lo Stato
Non può semplicemente
Come doverosamente fa
Ricordare
Queste persone ogni qual volta rimangono vittime
Di questa speciale forma di antistato
Deve anche fare di tutto per evitare
Che queste persone cadano
Vittime di coloro che puntano a colpirle proprio perché rappresentano lo Stato
Questa storia non può finire
Con uno Stato che commemora le sue i suoi eroi le sue vittime questa storia può finire in un solo modo
Mettendo in carcere idee eliminandoli
Come pericolo complessivo questo rafforza l'idea dello Stato nel cuore nella mente dei cittadini
Questo deve essere secondo me un Obiettivo è stato citato più o meno
Una parola come importante drammatica come la guardano
Ora simulando che in questa guerra asimmetrica
Tra lo Stato e la criminalità organizzata
Quando si ingaggia una guerra soprattutto quando
Non la si dichiara ma la si subisce non ci può essere che un obiettivo quello di vincerla
Vedete io credo che
Dietro queste
Queste parole questo convegno ci sia una cosa molto profonda
Molto profonda
Che è il sentimento che dica
I cittadini italiani tra di loro
E i cittadini italiani con l'emblema della nostra comunità
La Repubblica lo Stato la Costituzione la bandiera la legge l'ordine il rispetto delle regole
Questa è una cosa decisiva
Che fa la differenza tra
Uno Stato una comunità che è in grado di
Lui darsi di darsi degli obiettivi di poter garantire ai propri cittadini
Ai componenti di questa commedia comunità anche un futuro e al senso molte cose e la differenza tra una comunità che ha smarrito il senso di sé in sé si smarrisce il senso di sé ed il perché
Ci chiamiamo in uno stesso modo usiamo la stessa lingua
E a andiamo a votare ogni qual volta si è necessario farlo
Se sbagliamo tutte queste cose noi non potremo costruire nessun futuro
Vedete
Questo è un aspetto
Fondamentale è la storia repubblicana cioè degli ultimi sessant'anni
è una storia che ha trovato il suo culmine più drammatici e anche i punti più importanti proprio nella
Lotta che lo Stato ha fatto nei confronti del criminalità organizzata il terrorismo
Quando lui ci pure essendo un sindacato che si occupa
Degli agenti di custodia
Che come è noto sono poco numerosi anni sono troppo poco numerosi per lavoro che devono fare
Spesso veniamo dipinti
Ho
Nuovi in quanto
Organizzazione sindacale parliamo a nome vostro e voi ovviamente parla probità transitiva
Come persone che si preoccupano esclusivamente delle loro condizioni di vita del loro salario di come lavorano dei turni degli straordinari e così via
E sfugge
Invece il vero oggetto
Del
Della questione
Che appunto quello del senso dello Stato non come parola retorica
Ma come sentimento e percezione che hanno sessanta milioni di italiani che quando accendo la televisione
Il
Devono per forza di cose sentire notizie di cronaca
E che raccontano le vicende della criminalità e stanno lì a guardare se stanno dalla parte di coloro che stanno vincendo
Cioè lo Stato o se stanno da parte delle vittime della criminalità organizzata
Quindi io credo che l'importanza di questa iniziativa sta proprio in questo
Non abbiamo preso oggetto il fatto che abbia quella diamo troppi con guadagnate troppi pochi soldi o siete costretti a fare i turni massacranti quindi chiedete che ci sia una
Seria politica
Nell'amministrazione dalla giustizia
Che sarebbe tra virgolette normale se avessimo di fronte degli avversari normali
Cioè delle persone consentono di rubano ovunque commento ambito degli omicidi guidano senza la patente ammazzano le persone queste cose che purtroppo succedono dappertutto
Perché bisogna ovviamente a reprimere cercare di non fargli fare più queste cose di fargli capire
Complessivi con sul bisogna comportarsi se sarà ma qui siamo in presenza di cose molto più gravi
E
Dobbiamo avere questa consapevolezza perché se no
La morte di campanello rischia di essere inutile
Di essere un nome di una persona che come moriamo perché è morta facendo il suo lavoro
Ma faceva un lavoro è morta perché facevo un lavoro
Molto diverso da un lavoro normale
Facevo lavoro sulla quale non si costruisce o meno l'idea di uno Stato
E di una comunità di persone libere che vogliono far comandare quelli che loro decidono di mandare ancora Argo a comandare perché vi votano
Non perché ti sparano molti cambi Zano o perché ti
Usano la forza e la violenza per imporre il loro predoni
Questa è l'importanza di una iniziativa come questa
E da or secondo me per me un grande orgoglio di essere uno di assunzione della UIL per avere un sindacato che dimostra di essere
Non banalmente e semplicemente un'associazione di persone che lavorano ma di un sindacato che ha l'idea che quelle persone che lavorano sono molto importanti proprio per il lavoro che fanno grazie
Dario
L'ultimo
L'ultimo atto se vogliamo
In questa prima giornata
Adesso c'è forse il momento più significativo di questa prima giornata del Congresso nazionale della UIL perché il segretario Angeletti consegnerà una targa I familiari Di Pasquale campanello per non dimenticare Pasquale campanello era questo il tema
Scelto da Eugenio Sarno per questa prima giornata
Del Congresso dopo diciassette anni possiamo sottolineare come questa giornata abbiamo confermato in qualche modo che
Resta vivo sicuramente il ricordo
Del sovrintendente Pasquale campanello che vi ricordo l'otto febbraio del novantatré diciassette anni fa esattamente oggi venne assassinato
Da un commando della camorra
Ecco il segretario Angeletti che consegna la targa ai familiari alla moglie e i figli di Pasquale campane
Bene abbiamo concluso cedo la parola ad Eugenio Sarno naturalmente congresso continuerà per altri due giorni grazie grazie a tutti i ovviamente
I lavori riprendono domani
Cd convochiamo alle nove
Con la mia relazione
Ci sarà anche il saluto del direttore
Del Capo dipartimento della giustizia minorile
Ci sarà il saluto dell'onorevole Bernardini ci saranno altri ospiti
Per cui vi raccomando la massima
Puntualità anche perché poi
La mattinata di domani si chiude con l'intervento di Salvatore Bosco
Grazie a tutti
è hanno perso un paio di occhiali qualcuno per
Scusate
Scusate ci sono un paio di occhiali da vista alla Presidenza piccoli venite a chi la pezzi
No io venga salute animato ma come
Grazie