Tra gli argomenti discussi: Auto, Economia, Fiat, Finanziamenti, Industria, Lavoro, Marchionne, Politica, Stato, Termini Imerese.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 12 minuti.
Rubrica
Commissione
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
direttore di IMT Scuola Alti Studi di Lucca e presidente del CERM
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale dibattito degli ultimi giorni è stato occupato
In larga misura dalle vicende dello stabilimento FIAT di Termini Imerese comunque su queste vicende che utile porre l'attenzione per evidenziare
Alcuni aspetti che appaiono quantomeno discutibili e poco chiari
Innanzitutto ricordiamo che lo stabilimento FIAT di Termini Imerese uno dei più antichi della FIAT in Italia è stato progettato indefinito come investimento nel mille novecentosessantasette realizzato nel mille novecentosettanta
Nel due mila dieci sono quarant'anni che lo stabilimento funzionerà prima domanda
Andando a Termini
Quella di capire che cosa ha lasciato allo stabilimento
Dopo quarant'anni fa ha lasciato un grande indotto a livello locale la risposta è no
A concorso ad aumentare investimenti in infrastrutture sia portuali che ferroviarie che statale che stradali per migliorare la logistica di un grande stabilimento industriale la risposta è no
Ha lasciato valori della produttività del lavoro elevati in linea con gli standard che ogni impresa multinazionale deve mantenere per poter stare sul mercato a livello internazionale la risposta è no
Un elemento del dibattito di questa settimana che ha lasciato sorpresi almeno ha lasciato sorpreso chi parla
Scartata la forza con la quale il presidente della FIAT manterremo lo ha rivendicato il fatto che da quando lui è presidente Marchionne Amministratore delegato del gruppo
Ebbene FIAT auto non ha ricevuto aiuti diretti in forma di sussidio da parte dello Stato italiano dal due mila quattro ovvero che non ci sono stati
Sussidi in forma diretta tuttavia vero che come diversi esercizi hanno cercato
Di ricostruire e il valore degli Investimenti
Sostenuti o attraverso prestiti con contributi a fondo perduto o attraverso investimenti prima della Cassa del Mezzogiorno poi di programmi
Che si sono succeduti nel corso degli anni portano nell'ordine dei miliardi di euro ma prima
Di ciò che il settore pubblico
Il contribuente italiano a contribuito a dare allo sviluppo industriale della FIAT quindi ha sorpreso un'affermazione che dopo un anno
Di incentivi al consumo è vero sì che non sono sussidi diretti non è vero che anche che sono stati disegnati perché tra le case automobilistiche la FIAT è quella che più ha beneficiato
Degli incentivi alla rottamazione visto che il sessantacinque per cento del fatturato
è stato realizzato anche grazie acquisti contributi nel due mila dieci per quanto riguarda l'Italia
E visto anche che lo stesso amministratore delegato Marchionne in ottobre e dicembre rivendicava l'importanza di ridefinire i piani di incentivazione
E di rottamazione per portare all'uso più intenso di auto ecologiche come una delle condizioni per garantire la presenza industriale FIAT in Italia ancora per il futuro
Quindi a un po'sorpreso questa dichiarazione che probabilmente riguarda
Così uno sguardo proteso al futuro all'Italia Futura verrebbe da dire ma che ha una memoria un po'corta rispetto alla storia di questa grande impresa senza che questo debba
Significare critiche Rossi forme di polo o politiche industriali volte a promuovere
Il mantenimento di insediamenti industriali in un Paese siano necessariamente da demonizzare
Soprattutto in un periodo in cui gli aiuti di Stato stanno spopolando oltreoceano e stanno spopolando in Germania ricordiamo le difficoltà che lo stesso Marchionne ha avuto proprio in Germania nel chiudere l'operazione Opel
Anche di fronte a
Questioni pre elettorali del Cancelliere Merkel e questioni che riguardavano la salvaguardia le garanzie riferite ai livelli di occupazione
è vero però dell'Italia dopo aver avuto decenni membro imputati dal ruolo della FIAT anche nella definizione delle politiche degli ammortizzatori sociali
Oppure anche in vicende come quelle
Dell'acquisto o di altro anche da un lato hanno rappresentato per alcuni una grande opportunità per FIAT per altri hanno anche rappresentato l'assunzione di oneri impropri da parte edificata
è bene quindi scorre esce il la FIAT da decenni di
Percezione di contaminazione tra la sfera politica e la storia industriale
E quindi è stata quanto meno infelice la sottolineatura questa né l'opinione di chi parla confortare di questa presunta indipendenza della presenza industriale FIAT dall'intervento dello Stato nel nostro Paese
Certo è
Si può giudicare della bontà o meno di politiche cosiddette di coltivazione dei dei campioni nazionali dal punto di vista industriale certo è che la Francia che ha coltivato questa linea per decenni
Lascia antenne
In altre parole l'Eliseo e la macchina burocratica francese hanno coltivato nel tempo alcuni campioni nazionali basta pensare
Ad alcuni colossi
Nel settore dell'energia anche se ultimamente hanno avuto le loro
Sconfitte ad esempio con
I coreani che le hanno battuti importanti gare per l'assegnazione di centrali nucleari quindi forse un peso di inefficienza lo pagano anche loro ma nel settore aerospaziale nel settore farmaceutico
In molti comparti hanno coltivato dei veri e propri campioni nazionali nel settore automobilistico
Ma lo hanno fatto con una continuità di azione con un tessuto di interventi che passa anche attraverso il ruolo dell'educazione della formazione del tessuto nel grande cosa
Nella formazione di classe manageriale a livello mondiale
L'Italia ha gestito con la sua politica dei campioni nazionali e non da questa legislatura perenti singoli
Con il compiacimento del singolo Ministro che sottoscriveva impiego accordo portava caldaie compiacente riguardo in in epoche passate dell'avvocato
In epoca successive e non solo con riferimento alla fine di grandi negli gli industriali e dei grandi meraviglie ma alla fine la gestione per eventi singoli ha sicuramente chiarito che l'Italia la politica dei campioni nazionali
Non lascia fare
E non l'ha saputa fare nel corso del tempo e che deve puntare probabilmente su un cavallo diverso che quello di capire come disegnare un ambiente
Favorevole all'imprenditorialità burocratizzato semplificato con la legislazione del lavoro che possa facilitare gli investimenti
Con magari la negoziazione di zone franche dal punto di vista fiscale nel Mezzogiorno
Nei confronti dell'Unione europea con una ridefinizione delle politiche infrastrutturali e con il fatto che quando si danno soldi al Mezzogiorno come è accaduto negli ultimi quindici anni
Ebbene che ci si accerti se questi soldi effettivamente vanno nella costruzione di dorsali di comunicazione o finiscono come abbiamo detto altre volte nella fioriera di qualche Paese
O di qualche cittadina
Alcuni dati ci dicono però cash per
Tornare all'automobilistico
E il problema è più ampio di quanto non sia il capire se i trecento milioni disponibili nel portafoglio del Ministro Scajola
Possano essere sufficienti oggi
A garantire una presenza industriale rinnovata di finanza correttamente il Ministro Sacconi ha detto guardiamo quali sono i piani industriali sia nel breve che nel medio
Per capire quali sono le prospettive di termini ma anche credo del settore automobilistico
Ebbene qualche dato ci dice che la situazione non è confortante l'Italia è il Paese che ha il peggiore il rapporto tra il numero degli addetti e autoprodotte
Noi dobbiamo pensare che
In Italia ci sono circa ventidue mila venti di FIAT che producono seicentocinquanta mila autoveicoli in Polonia sei mila detti quindi meno di un terzo punto
Sono
In grado di produrre seicento mila veicoli quindi quasi lo stesso importo in Brasile nove mila quattrocento addetti producono più della la produzione nazionale italiana prodotta con ventidue mila addetti cioè producono settecentotrenta mila automobili
Questo accade in un settore che ha una capacità produttiva in eccesso a livello mondiale e quindi c'è una situazione di bilanciamento nel rapporto tra detti
E veicoli prodotti che ci viene segnalato anche un problema di produttività che poi è più forte proprio negli stabilimenti nel Mezzogiorno
E questa capacità politica e nel terzo a livello internazionale accompagnata da una ridislocazione la catena produttiva che premia quei Paesi che hanno manodopera qualificata ma anche una logistica adeguata
Inoltre se guardiamo i piani di intervento realizzati negli Stati Uniti e in Germania in Francia e prendiamo ad esempio il caso di
Proprio FIAT Chrysler
Vediamo che l'enunciazione di Sacconi trova un riscontro effettivamente in quei cali
Perché ad esempio non è casuale che nell'operazione FIAT e Chrysler cc ha ridefinito il piano strategico di sviluppo complessivo sia far con riferimento alle prospettive di valorizzazione e la tecnologia ma ci sia ridefinita anche la governante dei distribuendo i costi della ristrutturazione
Tra il sindacato gli obbligazionisti gli azionisti operazioni di tipo sistemico di questo tipo da noi ancora non siamo stati in grado di impostare le nonostante il fatto che quel campione nazionale lo abbiamo allevato in casa
Ultime considerazioni è vero
Che questa vicenda a FIAT esci inserisce due altre vicende più ampia
La prima è quella del Mezzogiorno
Purtroppo la vicenda di Termini Imerese come anche la chiusura dello stabilimento White di Catania ma come tutta la difficoltà
Di attrarre investimenti o anche i problemi dello stabilimento Alcatel di Battipaglia o gli stabilimenti ad Anagni
Sono situazioni che rivelano una difficoltà del Mezzogiorno di trattenere Investimenti qualificati
Per non parlare di quella di altra
Di attrarre dei nuovi
L'altro elemento e questo è un problema che ci porteremo avanti perché il Mezzogiorno purtroppo in termini di insediamenti industriali di produttività del lavoro sta diventando il Mezzogiorno d'Europa
L'altra vicenda è un trend negativo sui grandi gruppi e sui grandi insediamenti industriali
Nei settori Colico politici più importanti è di questi giorni l'annuncio di GlaxoSmithKline della chiusura del il grande centro di ricerche
Storico di Verona ebbene questa chiusura viene dopo la chiusura del Centro di ricerca di Fighter Farmitalia Carlo Erba uno dei
Dei punti importanti della chimica farmaceutica italiana nella ricerca dopo la chiusura della io endemici ordine Al Capone sia e dopo la chiusura appunto dell'insediamento uguali a Catania
Per non parlare delle difficoltà che vediamo oggi nella governance del settore delle telecomunicazioni
Da questo punto di vista l'Italia è chiamata a cercare di riflettere su quali sono le condizioni per una diversificazione del proprio portafoglio industriale
Da un lato non dimenticandoci che per fortuna non di solo FIAT civile ma che esistono grandi risorse imprenditoriali nel tessuto delle piccole e medie imprese malattie comprendendo ed è questa è stata una sottolineatura ad esempio
Del del presidente di Farmindustria Dompé proprio in questi giorni
Che per trattenere in Italia a risorse ed investimenti ad alto valore aggiunto nei nei settori a più alta intensità di ricerca e sviluppo
è necessaria un'azione non di sussidio ma di creazione di contesti e di chi attenzione di ridisegno delle politiche industriali
Buona giornata agli ascoltatori
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