Tra gli argomenti discussi: Blair, Esteri, Gran Bretagna, Guerra, Iran, Iraq, Medio Oriente, Nucleare, Obama, Rassegna Stampa, Saddam Hussein, Straw, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
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Dibattito
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Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale martedì nove febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura
I labili Carretta l'edizione di oggi sarà ampiamente dedicata all'Iran nel suo programma nucleare nel fine settimana il presidente iraniano
Ma MUD Ahmadinejad ha ordinato di arricchire
L'uranio iraniano al venti per cento oltre la soglia che serve per produrre Energia nucleare a fini civili
Si parla di sanzioni l'Herald Tribune oggi in prima pagina titola sulle richieste internazionali anche la Russia sembra essere favorevole a un rafforzamento delle sanzioni
Dell'ONU però la stampa internazionale dibatte del mondo vuole
Sanzioni internazionali che non colpiscano la popolazione iraniana questo scrive il quotidiano francese
In un editoriale mentre l'Independent dice che la diplomazia non ancora esaurito il suo corso con l'Iran il mondo
Deve muoversi con molta cautela sul programma nucleare di terranno leggeremo un articolo anche dal Times un intervento di Amir ta eri
Secondo il quale
Bisogna lasciar giocare in qualche modo l'opposizione al movimento che chiede più democrazia in Iran anche per risolvere la questione del nucleare leggeremo anche l'editoriale di ieri di le Figaro
Secondo cui servono sanzioni dure per rispondere alla sfida iraniana ci occuperemo anche di Barack Obama il Presidente americano che la sua politica
Estera lo faremo con il Washington post di ieri
Che pubblicava un'interessante analisi di Farid Zaccaria sui crescenti dolori le crescenti difficoltà tra
Stati Uniti e Cina e e poi sempre con il Washington post un'altra analisi
Dico Jackson dai al
Sul ritiro di Obama dalla scena globale il Presidente americano sembra abbandonare diversi fronti internazionali dall'Europa al Medio Oriente
Per concentrarsi sostanzialmente sulla politica interna e le difficoltà che sta vivendo la sua amministrazione ma prima
Di affrontare tutto questo vogliamo fare un aggiornamento anche sulla dei lavori della Commissione circo quella che in Gran Bretagna
Stando indagando sulla guerra in Iraq una decina di giorni fa è stato ascoltato l'ex premier britannico Tony Blair che Nola parlato se non con un brevissimo accenno
Della questione dell'esilio di Saddam Hussein posta da Marco Pannella dai radicali con la campagna Iraq
Libero ieri è stato audito di nuovo Jack Straw ministro degli esteri di Toni Blair all'epoca dell'invasione
Dell'Iraq oggi evidentemente se ne occupa la stampa scritta britannica ieri
I siti davano conto attraverso il cosiddetto l'ai blog Dieng
Di quanto detto da Jack Straw raccontando passo dopo passo quanto accaduto come era successo con l'audizione di toni Blair allora prendiamo propri siti britannici
Intervenire per vedere cosa cosa ha detto l'ex ministro degli esteri strong il Times Astroni torna davanti alla Commissione di inchiesta sull'Iraq
L'ex Ministro degli esteri sottoposto a un fuoco di domande dopo che diverse personalità hanno messo in dubbio il suo racconto sui preparativi della
Guerra estro cosa ha fatto ha negato di aver
Ignorato di i pareri illegali proprio sull'intervento in Iraq questo sottolinea l'indipendente l'ex Ministro degli esteri
Ha insistito nel dire di aver dato la giusta attenzione a un avvertimento di un suo ex consigliere legale esso è ormai col voto secondo il quale il conflitto sarebbe stato un crimine di aggressione
Senza una seconda risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU Straw ha detto che il sistema sarebbe sbagliato se i ministri fossero obbligati ad accettare tutti i pareri legali che ricevono questo
Sottolinea l'Independent le stesse cose le troviamo anche sul Guardian
Con un'aggiunta almeno nei titoli che hanno accompagnato ieri Lahif blocking destro nega di aver ignorato il parere legale del Ministero degli esteri
Ma dice
Che è una seconda risoluzione dell'ONU avrebbe provocato la caduta del regime di Saddam Hossein
Ricostruiamo cos'è successo proprio su questa Giunta questa piccola frase una serie di domande di carattere
Legale
Sulle necessità o meno di perseguire la via di una risorse con la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU cosa che era stata sostenuta da Toni Blair il Regno Unito ha cercato l'approvazione
Di un secondo testo del Consiglio di sicurezza Straw ha risposto questo scrive il Guardian che c'erano ragioni per perseguire quella via nonostante il rischio che potesse essere controproducente perché
Avrebbe fatto cadere l'argomentazione della non necessita di una seconda risoluzione per l'intervento in Iraq
Se una seconda risoluzione fosse stata approvata detto in sostanza Stroke il regime di Saddam Hussein sarebbe collassato sarebbe crollato come un Castello di carte
Poi però sottolinea il Guardian nel suo la i blog in ieri né Straw nei libri tra Commissione Cincotti hanno elaborato approfondito la questione del crollo del Saddam del regime di Saddam in caso di approvazione
Di una seconda risoluzione dell'ONU nel frattempo e ve lo segnaliamo Toni Blair dice che la
La mania per la cospirazione è dietro all'inchiesta sull'Iraq quest'ora
Il titolo di un pezzo uscito sul Times di ieri l'ex premier britannico ha bollato l'inchiesta circle sulla guerra in Iraq come
Parte dell'ossessione britannica per le cospirazioni gli scandali parlando per la prima volta dopo la sua controversa audizione Blair ha detto che i cittadini dovrebbero accettare che è possibile avere opinioni diverse sulla
Legittimità o meno dell'invasione così tra l'altro scrive il Times e veniamo all'Iran è questione di cui Toni Blair aveva parlato tra l'altro nella sua audizione davanti alla Commissione circolate lo leggeremo con l'Independent
Ci sono state queste dichiarazioni nel fine settimana di Mahmoud Ahmadinejad il presidente iraniano la comunità internazionale ieri reagito quasi all'unanimità diverse capitali hanno chiesto più sanzioni contro il programma
Nucleare iraniano anche la Russa e questa forse la novità che viene sottolineata in prima oggi dall'International Herald Tribune rimane
L'ostilità della Cina leggiamo l'editoriale di oggi di le Monde il gioco iraniano le ultime peripezie sul nucleare
Iraniano pongono una questione un interrogativo c'è un interlocutore a Teheran
Più che mai d'immagine data dei dirigenti de la Repubblica islamica è quella di un gruppo diviso che fa dichiarazioni contraddittorie qualche giorno fa il Presidente ma MUD Ahmadinejad il suo Ministro degli esteri ma lo share Mottaki
Hanno dovuto a
Ad avevano adottato un tono conciliante lasciando intendere che avrebbero potuto accettare la proposta uccide in tale di ottobre trasferire alla Russia e poi la Francia circa centoventi chili per loro un ragno debolmente arricchito oltre al mezzo per cento
Per essere ritrattato il venti per cento secondo una procedura che renderebbe improbabile il suo impiego di affini militari
Sarebbe stato un segnale di buona volontà dell'Iran
Nonostante Stati Uniti europea e Russia condividono la stessa convinzione cioè che la Repubblica islamica intenda dotarsi
Della possibilità di fabbricare un'arma nucleare poi domenica c'è stato un cambio di tono Ahmadinejad annunciato che gli iraniani inizieranno a produrre da soli combustibile nucleare arricchito al venti per cento
è un modo secondo nel mondo e di dire no alla proposta di ottobre Nola ripresa di un dialogo serio con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica insomma un comportamento che conformi conferma tutti i sospetti sul programma iraniano in materia nucleare
Ha condiviso ad non ha l'ultima parola l'ultima parola tocca unicamente la guida suprema Alì Khamenei che a sua volta tra l'oggetto di pressioni contraddittorie
Il programma nucleare una posta in gioco politica interna in sé non potere uscito screditato dalla rielezione contestata del presidente Ahmadinejad lo scorso giugno
Tra i clan che circondano la guida suprema c'è un'escalation nazionalista chiunque di al sentimento di voler negoziare sul nucleare viene subito accusato di violare di attaccare gli interessi nazionali
Il dibattito per le Monde ancor più vivo per il fatto che la contestazione dei risultati truccati di giugno non si sta indebolendo per la prima volta
I capi d'opposizione hanno apertamente lanciato appelli ai loro fedeli affinché scendano in strada e questo dovrebbe accadere questa settimana giovedì in occasione del pronte trentunesimo anniversario della rivoluzione cosa fare di fronte
A un regime instabile ampiamente delegittimato all'interno incapace di rispondere alle offerte di apertura la minaccia nucleare per le monde tale
Che si impongono sanzioni
Sanzioni dure anche se queste devono essere calibrate per risparmiare la popolazione e tener conto di una situazione ancora molto fluida all'interno del potere all'interno del regime così
Le mondo sulle manifestazioni di questa settimana vi vogliamo segnalare anche un intervento pubblicato ieri dal Times di ammirata e ieri
è una domanda il titolo l'Iran sceglierà la soluzione Tienanmen questa settimana le strade iraniane saranno sapranno quanto sangue regime vuole far scorrere quanto l'Occidente può permettersi di essere duro
Tienanmen è stata avvocata ricordata eri da uno dei leader dei guardiani della rivoluzione come possibile soluzione allo stallo politico
L'attuale per anni due orologi all'ottiche Tato in modo simultaneo mira ad uno conta i giorni del regime
L'altro segni progressi verso la bomba khomeinista grazie movimento pro democrazia però il primo orologio potrebbe cominciare a correre più velocemente ciò che accadrà nelle strade di tarare in questa settimana
Potrebbe fermare questo orologio pure farlo ticket are più rapidamente
E questo aiuterebbe i cinque più uno a decidere se aumentare la pressione sul terranno oppure accettare il suo arsenale nucleare comunque fatto compiuto anche se difficile predire il comportamento di un regime ubriacato dalla sua stessa retorica apocalittica
La soluzione cinese difficilmente funzionerà in Iran
Khamenei Ahmadinejad sono incapace di unire l'establishment ancora come era accaduto con Deng Xiaoping nel mille novecentottantanove all'epoca dei fatti di Tienanmen
Ne Khamenei Ahmadinejad possono affidarsi al macchinario politico del partito comunista cinese
Perché perché l'esercito regolare non è completamente leale a regime in regime di fronte una crescente opposizione da parte del clero
Civita che nelle ultime settimane sembra
Avere roso ancor di più le basi della legittimità del regime la storia della religione sciita e piena di cinismi provocati da discutere politica mascherate da scontri religiosi
Oggi il convenimmo rischia di diventare un'altra seduta fanatica isolata come gli atti barili ieri Dari i neonati decine di altre fazioni dimenticate
Il regime ha già proceduto le esecuzioni di due militanti pro democrazia condannando né a morte altri nove
Queste azioni volte a terrorizzare il popolo sembrano però non avere affetto tutti i Gruppi dell'opposizione promettono di continuare la lotta per una Repubbliche ragnatela
Per la prima volta in trent'anni un segmento sostanziale della scelta era ignara forse perfino una maggioranza è pronta un'esperienza del di democrazia oggi l'atmosfera in Iran assomiglia molto a quella che rese possibile alla rivoluzione costituzionale del mille novecentosei
E la creazione del primo Parlamento democratico nel mondo mussulmano invece di cullarsi nell'illusione di fermare l'orologio nucleari in Iran
Il mondo esterno farebbe bene a guardare con maggiore attenzione l'orologio del regime Cengio del cambio di regime scrive Amir Teri sul Times di ieri
Contro le sanzioni
Si schiera in modo netto l'indipendente sempre l'edizione di ieri in un editoriale dal titolo la diplomazia non ha ancora esaurito il suo corso con l'Iran
Non per la prima volta l'Iran sta inviando segnali contraddittori sul suo programma nucleare alla fine la scorsa settimana prima di me Giarda aveva detto di essere pronto esportare una certa quantità del suo uranio
Ma nel fine settimana il Presidente ha detto ai suoi scienziati atomici di aumentare l'arricchimento dell'uranio in patria
La menzione da parte di Ahmadinejad l'obiettivo del venti per cento un livello ben al di sopra di quanto necessario per le energie nucleare civile
Ha fatto scattare campanelli di allarme nelle capitali occidentali ma il presidente iraniano anche aggiunto che la porta per l'interazione con l'Occidente sulla questione nucleare ancora aperta
La domanda che si pone l'indipendente cosa stia accadendo se queste apparenti contraddizioni tra toni conciliatori provocazioni riflettano le tensioni interne a regime
Oppure se sia solo una tattica da parte di Teheran per seminare confusione tra le potenze straniere guadagnare altro tempo
Dare una risposta impossibile
Il regime atterranno è sempre stato opaco e dopo lo le contestazioni delle elezioni lo è diventato ancor di più di conseguenza la domanda più importanti
è un'altra e cioè come il mondo esterno debba rispondere per molti è giunto il momento di porre fine col colloqui e imporre
Misure punitive contro l'Iran durante l'audizione davanti alla Commissione cinque sulla guerra in Iraq l'ex premier britannico Tony Blair ha parlato volentieri da minacce iraniana e Blair e lungi dall'essere una voce isolata le richieste di nuove sanzioni
Del Consiglio di sicurezza dell'ONU stanno aumentando anche se è probabile un veto di Russia e Cina e si dice che in caso di sanzioni ONU bloccate gli Stati Uniti e l'Unione europea
Debbano essere pronte ad agire da soli inoltre stanno emergendo segnali
Che Obama l'Amministrazione Obama stia subendo pressioni per mettere da parte la politica della mano tesa verso l'Iran e cominciare a ritornare alla politica muscolare delle rebus
Il Segretario alla Difesa americano Robert Gates ha suggerito che le potenze occidentali devono pensare a una tattica diversa sull'Iran
L'istallazione di un sistema di difesa missilistico americano nei paesi del Golfo e visto come una svolta nella politica di Washington per l'Independent però il mondo
Anche se deve essere fermo con l'Iran perché sta violando una risoluzione del Consiglio di sicurezza
E ha mantenuto tra l'altro segreto un
L'impianto di arricchimento dell'uranio comma fino alla fine dello scorso anno insomma
Se si vuole anche se il diritto internazionale deve avere insignito avere un significato e quindi non si possono semplicemente ignorare le violazioni Rania né nonostante tutto questo il mondo esterno deve reagire con cautela sarebbe pericoloso surriscaldare la tensione con altre sanzioni punitive
La sensazione di una minaccia esterna andare dei falchi di terranno una scusa per riprendere il dissenso interno
E sanzioni che abbiano conseguenze negative sulla popolazione iraniana rafforzerebbe Rocchi reazionari dal punto di vista politico
Lo stato dei negoziati tra mondo esterno e l'Iran è innegabilmente deprimente
Ma sarebbe sbagliato dire che il dialogo diplomatico sul programma nucleare di garanzia fallito negli Stati Uniti si sta preparando un aggiornamento del National Intelligence sesti metti il rapporto delle agenzie di Intelligence che valuta le ambizioni nucleari di Teheran
Non avrebbe senso decidere misure punitive prima di conoscere le sue conclusioni Obama finora dimostrato una pazienza ammirevole sulla questione del nucleare iraniano
Nonostante i cori che richiedono una politica di scontro il Presidente americano per l'Independent farebbe bene a mantenere il suo attuale corso la politica della mano tesa
Non la pensa così invece definiamo quotidiano francese conservatore in un editoriale di ieri dal titolo rispondere al sfida
I ragni Anna
Anche anche la figlia o ricorda le ultime dichiarazioni di Ahmadinejad che confermano la volontà di Teheran di sfidare la comunità internazionale fanno presagire una nuova crisi
Tra l'Iran il resto del mondo
I precedenti episodi della crisi iraniana militano a favore di una spiegazione
L'Iran rifiuta qualsiasi accordo distilla dichiarazioni conciliatori solo per ritardare una decisione sulle sanzioni
E per le sanzioni si schiera
La figlia o perché perché ci sono stati quattro quinti maggiori nell'ultimo anno la politica della mano tesa di Obama dimostra che l'Iran a rifiutare di negoziare
La scoperta di un sito di arricchimento clandestino come queste state rende ancor più sospetto il programma nucleare di Teheran il movimento di protesta nato dopo la falsificazione dei risultati delle Presidente deliziare di giugno
R che rende più fragile e allo stesso tempo più duro il regime solleva l'interrogativo di come aiutare l'opposizione il quarto evento la Cina che ha sostituito la Russia sul piano diplomatico come potenza più favorevole
Alle tesi iraniane
è legittimo dubitare delle capacità di sanzioni delle sanzioni di far cambiare comportamento un regime
Come quello che governa l'Iran ma la comunità internazionale non alternative credibile e non può restare semplicemente spettatrice così
L'Hammond
Seguiremo naturalmente l'evoluzione dalla questione come abbiamo cercato di fare negli ultimi mesi le fidiamo oscurata era il giornale non nel mondo dei figli oggi ma anche la questione cinese
Cina che ha una posizione sempre più aggressiva addirittura bollata come arrogante da alcuni sulla scena internazionale vive alcuni momenti di forte tensione con gli Stati Uniti e su questo ieri Washington post lo segnaliamo pubblicava un'analisi di fare Ytzhak aria
I crescenti dolori sino americani
Per Zaccaria
In realtà c'è molta postura e poca sostanza nel peggioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina perché perché e questi due Paesi hanno ragioni importanti per continuare a cooperare
E le queste ragioni sono cresciute nel corso degli ultimi decenni un progresso che entrambi i Paesi sembrano riconoscere
La reazione della Cina la vendita di armi a Taiwan in fondo non è peggiore che in passato allo stesso modo
La reazione di Pechino indignata alla visita del Dalai lama alla Casa Bianca e più formati sostanza da parte di Washington nonostante le critiche incide alla Cina sulla libertà di internet
In realtà la retorica non sarà seguita da azioni concrete entrambi i Paesi stanno giocando lo stesso gioco mostrare in pubblico oltraggio per soddisfare audience politiche interni
Per far ridere Zaccaria però rimangono due trend che potrebbero trasformare questa situazione oggi gestibile in qualcosa di più preoccupante il primo trenta la crescente percezione in Cina di non dipendere più dall'Occidente e in particolare dagli Stati Uniti
In economia la Cina non più dipendente dall'estero né per gli investimenti stranieri né per i consumi esterni cioè le esportazioni
Lo oggi la Cina e piena di capitali per la prima volta nella storia recente la domanda interno ad alimentare la crescita cinese
è una realtà simile si applica la politica estera ma o restauro le relazioni con gli Stati Uniti per comprarsi un alleato contro l'Unione si ve sovietica oggi la Cina
Ispira rispetto in tutto il mondo
E non è un male ma la nuova programmazione di Pechino non è accompagnata da una visione più ampia la Cina non sembra pronta a giocare un ruolo globale il problema è che visto l'impatto globale cinese questo rischia di produrre una paralisi su diversi fronti
Così
Il Washington post che ieri si occupava anche che la politica estera di Obama con un'analisi di Jackson dai al la conclusione la troviamo nel Titolo il ritiro di Obama dalla scena
Lo vale ma ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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