Le memorie sul confine orientale. Intervista a Melita Richter

Il dieci febbraio è stato celebrato il giorno del ricordo che è stato istituito per commemorare la tragedia delle foibe il dramma degli italiani che furono costretti a lasciare l'Istria e la Dalmazia dopo la fine della seconda guerra mondiale è una pagina con lessa della storia del Novecento che suscita sempre polemiche in Italia ma anche fuori tra Italia e gli altri Paesi che hanno condiviso le vicende di quello che noi chiamiamo il confine orientale quest'anno in effetti la ricorrenza è passata senza appone mi che particolare come negli anni scorsi e però forse proprio per questo è più necessario riflettere su delle vicende che pesa no e sicuramente continueranno atte dare anche perché molto molto spesso vengono strumentalizzate per questioni di di di politica di di di corto respiro quello che ci interessa quindi
Non tanto a parlare della tragedia delle foibe in sé quanto per fare qualche ragionamento che sia utile a guardare un po'al di là delle delle contrapposizioni strumentario delle contrapposizioni di parte per questo abbiamo al telefono merita Richter
Sociologa saggista mediatrice culturale molto attiva nel dibattito sulla realtà balcanica sull'integrazione europea e che e in questi anni ha studiato a fondo la questione del confine tra Alitalia e e i Balcani buonasera dottoressa Richter proporre a voi
Allora lei conosce bene perché l'idea proprio a cavallo diciamo che del confine anche per le la sua la la sua vita che la portata dalla dalla Croazia a venire a vivere in Italia io partirei proprio
Dal confine e prendere spunto da quanto dice il professor Farinelli dell'Università di Bologna che nel DVD a est-ovest di osservatorio Balcani Caucaso propone ora una una riflessione interessante dice pratica Farinelli una volta i confini erano delle fasce
Poi negli negli ultimi secoli con la definizione dei grandi Stati sono i confini son diventati delle linee
A me sembra mi sembra un approccio interessante per me che sono profano della materia mi sembra che proprio
Per impegni per quanto riguarda le vicende del nostro confine orientale si pensi possa dire questa cosa no quelle San è sempre stato un confine un po'evanescente panciotto punto sono state tirate delle linee
Sì certo io non farei a un ulteriore passo almeno questo mi auguro che da queste linee che purtroppo non sono solo a quelle disegnate sulle Marche politiche ma sono anche quelle
Impegna tenerle elenchi delle persone cordata il termine che si passi alle togliere a me il concetto storia mi interessa molto collare
Uno spazio dove alle identità diverte
Ci toccano e qui perdenti taglio identitaria però nella nell'incontrare tutti diventa contaminata dall'altro nel senso che che che un poco perde la sua
Forza e si apre ad affollare però ecco questo sarebbe un augurio FIAT per a questa città dove vivo che Trieste e che dalle parti naturalmente oltre frontiera
E quindi arrivare Annoni delle contrapposizioni ma alla collaborazione con la Lemmon memorie naturalmente sperimentate diventate nella nel nostro etere se però poi
Su su queste linee o su queste soglie come dice lei essi si incontrano inevitabilmente degli ostacoli o per fare così un po'una una metafora Pomponio maturità dei buchi come nel caso delle delle foibe insomma che sono anche dei dei buchi neri della della memoria della e della storia e questi pesa non è normalmente
Quei tibetana enormemente perché si parla ma a volte bisogna chiamare con la come dire termini precipiti parla dei crimini crimini di guerra come purtroppo non abbiamo visto che non
Sono
Finiti in queste aree diciamo neanche balcaniche con il fine
Dell'anche la seconda guerra mondiale
Ma il giorno della memoria a il Giorno del ricordo ci portano in queste terre sia la memoria che poi il nome a Trieste
Le diamo molto a
Attorno all'esperienza tragica della riviera che fino al giorno del del ricordo che
Ha avuto
Questo accento sulle sulle foibe sull'esodo
Però chi dimentica anche quell'altro aspetto
Della legge che ha promosso il
Il giorno del del ricordo che dovrebbe ammettere anche
Pure più competente vicende del confine orientale e questo quinte più complete vicende ma non possiamo partire nei cui da quarantatré del quarantacinque ma dobbiamo veramente analizzare un poco essere consapevoli competono ivi utile per niente
Del del degno affascini Carapella
Annessione de dei debiti piana e della Slovenia all'Alitalia del dei proclami di leggi razziali quindi
Quel che la complessità
Però per la complessità nei giorni celebrativi che perde i sì infatti infatti purtroppo questa la
E la cosa che si constata ogni anno invece invece manca un po'una riflessione questo almeno
In Italia si va avanti un po'per per per stereotipi insomma lei lei non è italiana di origine però l'Italia la conosce bene gli italiani li conosce a fondo perché così difficile per gli italiani secondo lei ecco affrontare proprio
E il il nostro passato
In tutto il nostro passato e invece si preferisce così fermarsi agli stereotipi da una parte gli italiani brava gente dagli altri vallata magari la negazione un ridimensionamento di
Delle foibe che che per i tedeschi sono anche Fulano alle questa responsabilità della Shoah sono andati molto più avanti di noi in Italia non si riesce a fare questo perché
Ma ponte proprio per questa interpretazione checché il fascismo era comunque un movimento sociale che ha portato a
A all'identificazione dei grandi gran grandi mantenga il mondo
I per poterne anch'io noi molto più blando il modello dell'espressione italiana nei Balcani insomma che sembrava un fosse stata una passeggiata come anche in Africa
Queste interpretazioni tenta molto o come dire legittimate da
Da chi ha scritto o la storia
Hanno portato che è in qualche modo no non si è mai confrontati con verso le proprie responsabilità
Tre responsabilità anche dei gravi crimine durante
Alla guerra ma anche dal incapacità di portare questo dialogo anche il dibattito ha un nome una
Noi diciamo al Presidente della prova nelle scuole ma nel dibattito pubblico insomma c'è un po'sempre questa cosa questo contrapposizione noi e loro
Noi allora fin quando non si dimentica del tutto qui
Si parla molto dell'ente delle quote ma altri crimini come gonna rotto a campi di sterminio di standard era il micidiale tanti altri luoghi dove il fascismo affinato profondamente
Una una ferita sul territorio del confine orientale delle dei dintorni ecco questo passa sicuramente secondo
Secondo piano oppure ci si polarità questo che una caratteristica di Trieste
Che sono forti presente ideologiche da una dell'altra parte per cui c'è sempre una città come più Carminati su due binari e ce la poi dalla voglia di prevalere uno a uno sull'altro
Le porterò aggiungere un altro
Elemento per capire un poco più il clima per esempio Villagrande scrittori poi fa porcherie
Vale però credo che vada in ordine alla veridicità di Trieste quelli citati enormi provenga dalla nascita
Però nell'appurare l'apertura diciamo però letterario è stata riconosciuta ora dopo tanti anni che liberò i libri che ha scritto sono stati tradotti in francese finalmente approdano in Italia
E finalmente anche perché in qualche modo costretta a riconoscerei con valore di intellettuale di anni antifascista Atb persona che ha potrà distruttori larghe
Ecco nella voglia del sindaco di tirare ovvero di riconoscimento a Napoli d'accordo
C'è il rifiuto il di includere nel testo per per riconoscimento una per una facile ma il concetto fascismo
Il verrebbe questo premiamo sono con me uno anche a praticamente sopravvissuto e contrattato referente la pista
Dell'unità datata data tipi ma da tutta quella esperienza della negazione dell'identità
Slovena dell'utilizzo della lingua
Diritti e delle paure che divideva la popolazione che era considerata l'altra o no
Non si vuole riconoscere e naturalmente il vecchio a Porta
Meglio sempre anche ultranovantenne ha rifiutato dice no io non posso anche dare una coda che
Praticamente Helmut filante rispetto alla mia esperienza o no
Non voler riconoscere che conta ha significato il fascismo nella città
è nello nella vicina istriani un poco
Coltivare questa voglia di storia esclusiva e la storia ferita da una parte storico che dall'altre parti e non ne sono state dette pretendente di dei liberi dei vincitori che qui ha una storia che legano a
Tutele
Tutto tutto il male che hanno prodotto i giorni dopo diciamo della fine della guerra mondiale però
Proprio a Guidonia per poter riconoscere la storia dell'altro sentirla ascoltarla eccolo ascoltando tipo
Vedere poi quanto noi portiamo a rispettare la storia dell'altra ecco perché tra l'altro appropriato del del del sentire la storia dell'altro giorno trovato in un
Nel suo intervento un convegno di un po'di tempo fa a proposito della della del muro di Berlino entrato abbiamo abbiamo infine è stato celebrato da poco il ventennale della caduta del muro di Berlino e lei a un certo punto dice parlando appunto della fine della divisione della di Berlino più che ritrovo quell'abbraccio di una nazione esso ha evidenziato le differenze delle aspettative delle parti che si incontravano le utopie uscisse dell'est dell'Ovest europeo lei ha fatto questo discorso su Berlino ma penso che possa calzare anche sul conto nostro confine orientale
Direi direi proprio il titolo che da questa parte lesa utopia che legavano ancora molto di più alta all'ideologia dovessero a prodotto molto
Molte cose molte ferite
Ma volevo aggiungere se abbiamo ancora del tempo sono la oltre questi dibattiti diciamo poi a decidere che arrivano quando ci stanno alle celebrazioni delle tasse particolari ci sono le istituzioni come la scuola che potrebbero trasmettere molto
E la scuola potrebbe uscire fuori anche del
Del contenitore solo di quello che sono i libri di testo don ombre
Noi aprirete abbiamo fatto una cosa molto interessante direi utile
Perché abbiamo lavorato con delle scuole io a italiane di Trieste che il dovere di Trieste che a gennaio italiano Albini attira non quindi un un progetto
Rientrante nazionale
E dove le ragazzi e delle superiori hanno intervistato le loro non
E attraverso queste interviste abbiamo raccolto
Anche a testimonianza
Che non ho con me a cercare degli esperti e dei analizzarla e in un territorio che CIPE eccetera nelle famiglie quindi danno in famiglia sono arrivate le storie del vissuto di queste donne
Che tra l'altro nessuno mai ha chiesto di allora ho vissuto durante tutto loro un arco diciamo debba e dell'esistente che come criptata delle nonne molte hanno vissuto proprio dopo
No della prima guerra mondiale sono nate nel diciassette enne di quattordici quindi proprio il periodo poi tra le due guerre il periodo fascista
Queste
Queste memorie
Noi non è che volevamo indagare sulla questione della guerra però
Era il periodo che ha impegnato maggiormente le vite di questi sono dati idonei venuto maggiormente proprio il racconto della negazione delle identità abbia la possibilità di parlare
La lingua zia esprimersi
Anche con
Con con un'altra lingua nella religione
Appropriata e quindi vediamo delle cose che preparano quello che poi diventerà proprio a un confronto
Diretto
Che porta poi alle uccisioni a delle persone che appartengono all'altro
Cioè orale unico certa anche perché
Di giustamente si si ricorda né si devono ricordare là come diceva lei prima le le il crimini di guerra i campi di concentramento però il fascismo anzi nel nel nel nel nord est italiano ha iniziato fin dagli anni primi anni venti ai a far e e poi la successiva assimilarsi
Assimilazione forzata come diceva lei la negazione dell'identità personale dei nomi del della storia cambiate no
Comunque la proibizione di usare la lingua
Ecco qui porterò citare un breve passo a volte c'è una delle intervistate i fascisti erano periti di citavano dei colpi in testa
Che puniva noti rimane prima entra mai importante anche perché ricordiamo tutti continuava a nome
E che il metro male perché era che ci diano cinque per la paura la scuola italiana era molto federa Anitona dovevamo cantare l'inno fascista e non potevamo parlare Loreno solo in italiano altrimenti ci bastonano
Avevano paura rimanete dal terribile come figlia parte parlare porta avanti da attuate invarianza
L'altra in conclusione sui giudizi dedichiamo sull'epoca storica che hanno vissuto poi lei dice così
Ancora oggi mi fa molto male quando sento gli italiani che però non sempre delle code del gran numero di italiani che li curava gettati dai Governi la menzione a Roma il fascismo che dopo venti anni d'acqua qui da noi
Mi fa rabbia che non parlino del fatto che l'autorità fasciste a mandare in giro per l'Italia fecero edotti
Ma è il criterio Vieri medici sloveni e di rimpiazzare occuparci e convinti
Non piccola ma anche i partiti conquistare non erano tratterà meta anche male perché attento a tutte queste persone che conoscevo e che dovettero andare a stare lontano da qui come nel caso di mio figlio è di mio padre
Che ha inoltre
Ama Lodi malaria e poi morì allo stesso modo molti abitanti di grosse ecco che vennero spediti nell'Italia meridionale non fecero più ritorno
Non ho memoria e che naturalmente sono
Cristallizzate nelle persone nonostante i tempi sono andati avanti ieri
Molto che fatto sul territorio molto si è fatto anche a Trieste affinché si apra anche
Un
Diciamo un incontro culturale si parla della
Unito summit europeo di Trieste di questa interculturalità
Io dico sempre che la prima interculturalità poi chiedere come anche che riporta con la minoranza certo certa non ha importante questo anche perché qui non si tratta di contrapporre
Le le le rispettive sofferenze si tratta di canone che perché spero che
Il rischio è anche questo Italcart
Quindi il rischio è come c'è una preferenza in qualche modo giustificasse all'altra detta non dovrebbe essere
L'intento dei progetti come questo che le che Leonor nominato ma neanche ed è evidente degli storici hotel dei politici quello che secondo me molto importante
Poter parlare nel POR per evidenziare tot per tirare fuori queste memorie
Per e in qualche modo tiranno ad allargare la sfera privata e confrontare i nel nel racconto nella narrazione quei tanti che Parma importanti non solo da noi
Per esempio la storia creare tra la
Conflitto aperto tram palestinese tiritere indiani trovare come a uno vedete istituita molitori ci ha fatto
Il prendere un dato storico e ascoltare gli studenti io palestinesi da una parte e che israeliani dall'altra e vedere come effetto fatta un po'viene interpretato lasciando lo spazio
Che questa loro riflessione possa in qualche modo incontrarsi con altro
Noi cerchiamo queste o questo progetto che abbiamo fatto proprio con le scuole italiane
Slovena
Anche in classe poi Roma promuovere un di basso setacciato che quando si fanno dei buoni progetti poi tappa nonché con il votano le cose che vanno poi caschetto elevata sarebbe da portare avanti proprio il dibattito per partecipare lì
Chiaro se capisco bene il lo scopo è quello di cercare di di costruire una una memoria collettiva insomma c'è e e ci sono le possibilità di farlo
Ma no collettiva proprio no ma la conoscenza vede veniamo colonialista però che e
La la in qualche modo ripeto nella storia del dell'altro
Ci sono non delle
Anche della riflessione del dodici
Proprio Raoul Pupo attrito sul piccolo
In questi giorni si sente parlare un po'meno di memorie condivise
Sano concetto affrontato tutti una contraddizione in termini e un po'di più di rispetto delle memorie irriducibili nella loro produttività io credo che questo territorio a queste memorie irriducibili
Importante ad aree consapevolezza che non è solo la tua che c'è anche l'altra
E che Turate riconoscere allora che voi capire la complessità del territorio forse più che di memoria condivisa di memoria collettiva potremo parlare di memoria plurima
Qui sicuramente
E che quindi le quinte molto difficile anche
Il richiamo del del preesistente con il messaggio ai presidenti della cronaca della domenica
Certamente allora riconoscimento o del crimine della guerra delle polizze
Il enorme ingiustizia il dolore per Perton ecco e come come quelle che hanno scoperto lieto dopo
Però
No la questa è una storia monca cioè bisogna sentire anche capire cos'è la storia dell'altro cosa cosa significava
La lezione di una parte dell'ATER della Jugoslavia alla all'Italia che conta è accolta ha prodotto il
La presenza diciamo del fascismo al fianco
Poi l'atto autoctono anche
Che che italiano su queste terre e quindi sicuramente la scuola di questi paesi colpiti ma quest'altra storia
E allora noi elenchiamo le giovani generazioni europee
Doversi praticamente c'è uno sguardo
Mono culturale no uno sguardo di una interpretazione autentica della propria storia e qui io dico che è importante che ci facciano
E qui facciamo degli incontri che ce lo spazio dell'incontro che l giovani persone possono anche esprimere i loro dubbi
Le loro perplessità e così dicono comunque di chi conosce la storia dell'altro e noi speriamo attraverso sue parole di avere portata sommerso un mattoncino sono per costruire quest'da questa conoscenza sfaccettata plurima la ringraziamo molto per questo le auguriamo buon anche a voi però anch'io spero che è difficile per muovere
La situazione che va di diciamo interi grandi tanti ma anche piccoli partiti sono importanti e io ho voluto sottolineare quello che possono fare le scuole perché penso che oltre la famiglia
E proprio la scuola chieda la possibilità di riflettere di conoscere anche la cultura la presenza dell'altro che attualmente a Trieste come del resto in tutta l'Italia non è solo una minoranza ma ci sono molte presente nei nuovi diverso direi con loro vita e a confrontarsi con me
Come con un'altra diciamo realtà anche che sarà sempre più
Ora tu io
E allora grazie ringraziamo merita Richter sociologa saggista studiosa della realtà balcanica delle relazioni tra Italia e Balcani in particolare della quest'del confine tra l'Italia e i Balcani con lei abbiamo cercato di proporvi qualche riflessione in occasione della giornata del ricordo per andare oltre la pur doverosa ma semplice come Morazzone della tragedia delle foibe