"Informazione, potere e pubblicità"

Un compito ordinatorio poi lei mi riserverei
Di fotografici hanno già distrutto gli occhi in modo sufficiente e quindi potrebbero che si lasciarci
E senza fuoco ritardo anzi
In modo
Quasi puntuale mi pare che possiamo
A cominciare
Io vedo e ho visto e dal resto mi è stato più che tempestiva mense comunicato
Dal vostro programma che io nella mia veste di presidente della Fondazione Cini
Devo o desidero sì porgeva il un saluto di benvenuto
Poi ho visto qualche altra comunicazione sui giornali dove si diceva addirittura che io avrei fatto una prolusione ecco questo è un rischio grosso che vi sareste poi si perché c'è il rischio che se io comincio anch'io a parlare di questi temi la produzione si trasformi in un lungo intervento cosa che non farò
Io quindi poco il benvenuto la fondazione che ho l'onore di presiedere vieta ed è stata immediatamente lieta di mettersi a disposizione per
Ospitare questo convegno il nostro compito è di ospitalità perché il convegno è promosso dagli amici dell'Espresso
E organizzato dallo e il successo che il Comune convegno acqua spezza quindi all'Espresso
Naturalmente noi pensiamo che ogni cosa anche così importante prestigiosa ebbene organizzata come questo convegno se viene fatta all'Isola di San Giorgio acquista una certa moltiplicazione di valore
E quindi tanto più ci fa piacere che una cosa a cui crediamo e che riteniamo importante avvenga qui presso di noi
Noi abbiamo messo a disposizione tutta l'isola del nostro il sale migliori e chi conosce le nostre abitudini sacche questa sala palladiano
La mettiamo a disposizione solo in casi assolutamente eccezionale lui sa abbiamo normalmente alle nostre iniziative e alle nostre cose
E questo investe appunto di presidente della Fondazione tengo sottolineare e a indicare perché fa parte qui dove il refettorio dei benedettini e dove qualche volta facciamo anche qualche bel pranzo anche noi Eugenio Scalfari decentemente partecipato dove si trovava le nozze di Cana di Veronese prima che Napoleone se le portasse al lupo che è un bell'incoraggiamento per il refettorio dei benedettini e quindi io in questi termini dove il benvenuto
Non posso però nello stesso tempo dimenticava la la consuetudine devo dire fin dai primissimi negli anni con la carta stampata e con le cose stampate i libri gli articoli di cavarsela si suol dire scientifico sulle riviste ma anche sempre e costante la convinzione
Che bisogna riuscire e che una fortuna vere queste possibilità e giornale che gli ospiti che bisogna riuscire a produrre anche in termini di esposizione giornalistica
Pur non essendo io assolutamente professionista né avendo capacità giornalistica ma di tradurre in termini di dimensioni e di possibilmente chiarezza giornalistica alcune proprie idee o alcune indicazioni che si ritiene di poter dare del proprio pensiero
Quindi la lunga abitudine comunque i giornali le amicizie i collegamenti la convinzione
Dell'utilità e e dell'estrema importanza portano anche a me senza dilungarmi in una produzione a fare qualche osservazione i termini sono estremamente importanti evidentemente e cioè quanto può diminuire o meno male la libertà ho può tentare di influire sull'informazione giornalistica come qui elencati in tre punti il potere politico di cui avviene oggi in esame il potere economico domattina e la pubblicità nel pomeriggio
O hai solo richiamare l'attenzione mi pare che su due punti
Che vengono uno qui ma e uno nella strumentazione
Uno che viene prima e che tocca a questi problemi
E che in Italia purtroppo manca ed è sempre più venuta a mancare una imprenditorialità giornalistiche mi sono in altri Paesi pensiamo al miglior Times per dirne uno ma in tutti i Paesi degli imprenditori che sono imprenditori di giornali
Cioè la cui attività di investimento di capitale e di gestione imprenditoriale a oggetto un giornale o più giornali come in certi casi in Francia o nel caso più importanti in Francia
Ma è un attività di imprenditorialità giornalistica come vanno inutile fare dei nomi giornali italiani anche per il passato
Deve il passato perché via via resta imprenditorialità giornalistica si è ritirata
E al vuoto
Il vuoto non rimane mai sale in questi settori in ogni settore economico e all'imprenditorialità puramente giornalistica si è andato anche qui è inutile far nomi
A spostare verso un'imprenditorialità industriale o finanziaria molto industriale
Che possiede i giornali ma che quindi ha indubbiamente altre ragioni di presenza che non quello della pura gestione giornalistica che sarebbe di per sé ed è dove ancora sussiste un forte elemento di indipendenza
Della stampa
Che purtroppo in Italia ripeto ancora una volta e poi chiudo
Questo non è venuto a mancare perché l'imprenditorialità giornalistica
Puramente giornalistica e via via avvenuta a mancare
Ed è ancora in alcuni casi sono e non faccio nessun nome né in un senso o meglio in un altro ma questo è un pregiudizio il fatto che non ci sia diffusa per tutta la stampa aumento in tettoia vita giornalistica
Diminuisce la libertà del giornale e soprattutto crea o o insieme come delle pressioni di alcun tipo sul giornale e sulla stampa
Secondo rilievo ovvio elementare ma che mi permetto di fare è che si bisogna difendersi dal poteva il politico dal poteva economico dalla pubblicità ma che uno degli elementi base di questa difesa e la propria professionalità del giornalista dove il giornalista abbia una sicura e forte professionalità e questo vale per la stampa politica e vale moltissimo ovviamente per la stampa economica dove vediamo così così caro mancava e tirare il fiato ma una forte e sicura professionalità una preparazione culturale ditemi che si trattano ripeto ancora la professionalità vero è per il giornalismo uno degli elementi più sicuri e più fermi della indipendenza se questa manca o non è sufficiente allora tutti li altri elementi questi tre elencati e quelli che si aggiungono a questi incidono molto più fortemente con i possono anche incidere in misura decisivo chiedo scusa di questa brevissima introduzione e di queste osservazione il primo punto non dico che sia una fatalità ma è una cosa che è avvenuta in Italia e che continua purtroppo ad Avvenire cioè che manca un in come del resto ma anche in altri settori è un'autonoma imprenditorialità in qualche altro settore di cui porta in questi giorni si discute
La mancanza di dell'imprenditorialità giornalistica e l'esigenza l'assoluta necessità di una forte preparazione professionale
Perché la forte preparazione professionale del giornalista e per le i lettori e per la stampa elemento
Abbastanza si può o sicuro di indipendenza grazie
Del presidente
Giorgio cinema
Grazie ospita faccio seguire il mio
In rappresentanza della città
Un saluto caloroso a questo convegno organizzato dall'Espresso
Un saluto incuriosito per i temi che qui saranno trattati incuriosito non nel senso in cui la parola curioso certamente usato da Goldoni
Per esempio per le donne curiose ma nel senso di interesse
Di interesse vivo e colto al nuovo rivolto all'apprendere perché qui
Qui a parte la figura di sindaco come cittadino
Mi sento interessato curioso desideroso di sentire e di capire nel mentre mite rigiro fra temi che sono il potere politico azione il potere politico l'informazione il potere economico ma che potrebbero anche essere semplicemente la politica e i poteri dell'informazione l'economia e i poteri dell'informazione temi come informazione e pubblicità dove vorrei capire se inflitte la e che divide informazione pubblicità e destinata a restare soltanto una e distintiva o se rischia di diventare anche dunque che cosa che collega sovrapponga
E che si faccia pensare che nel nostro venire di formazione destinata a diventare pubblicità una pubblicità destinata a diventare informazione temi che interessano tutti noi tant'è che questo è stato il momento abbastanza difficile di della città ed inquinamento che tutti abbiamo vissuto mi accadde di dire alla alla RAI che qualche volta l'informazione può creare inquinamento e inibitori rimbrotti de qualche battuta sulle dita delle mani
Dunque sono temi che interessa una veramente tutto l'interessano la politica l'economia la vita questa città stessa che fosse in un momento in cui l'importanza dell'informazione
E quindi della comunicazione diventa tanto maggiore
Tanto più rilevante tanto più determinante quanto più le persone sono una dall'altro lontana quanto più dunque necessario il mezzo la mediazione dato dall'informazione
E forse un dinosauro di città la città archeologica per mille cose ma anche per questo
Perché è una città nella quale per assurdo e per paradosso forse di un certo tipo di informazione qualche volta si può fare a meno perché una città nella quale ancora nella informazione dell'attuale di quella moderna di quella che oggi si attua anche se la e anche se la città dove sono nati fra i primi giornali del mondo è una città nella quale la comunicazione ancora qualche volta a verbale dell'acqua chi l'amministra o politicamente o economicamente
Sa comunicazione anche soltanto girando per le calli incontrandosi con la gente un passato remoto
E e per questo ancor più come sindaco sono curioso di quarantotto sentirlo
Bene prima di dare inizio a questa prima tavola rotonda a nome dell'Espresso del nostro giornale di tutto il gruppo
A me tocca il compito il graditissimo compito di innanzitutto salutare e ringraziare tutti i partecipanti intervenuti dandovi il benvenuto età augurandovi buon lavoro
Un ringraziamento particolare consentitemi di rivolgerlo al professor Visentini non solo per l'ospitalità che la Fondazione Cini ci offre con il suo prestigio ma soprattutto per la sua personale presenza qui stasera in mezzo a noi e per il suo intervento
Con il quale ha voluto
Rappresentare un forte richiamo a quel criterio di professionalità che resta poi il fondamento della autonomia e indipendenza del nostro lavoro
Visentini permettetemi di ricordarlo fu trent'anni fa membro e poi il primo Presidente del nostro comitato dei garanti e perciò tutto L'Espresso anche L'Espresso di oggi anche L'Espresso più giovane quindi legato sul piano sentimentale affettivo
Questo convegno a una precisa data di nascita o se volete di concepimento
Quella del giugno scorso
Quando L'Espresso pubblicò la sua ormai famosa copertina bianca con la scritta questo spazio non è in vendita
Ottenne molti consensi quella copertina consensi come si dice di pubblico e di critica ma naturalmente riscosse anche qualche riserva e qualche critica
Furono per lo più queste ultime interpretazioni malevole e riduttive e comunque piuttosto isolate
Qualche professionista della denigrazione senza capire o sforzarsi di capire
Dario Lodi coup de tè atre
Di copertina patetica di falso moralismo
Come fu chiaro invece alla maggioranza dei nostri lettori
Con quella scelta noi non intendevamo fare né allarmismi nei facili ammiccamenti al mercato
A distanza di qualche mese credo di poter dire che quella copertina ebbe se non altro il merito di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica
Su un tema di Pippo tornò all'ordine del giorno o perlomeno di contribuire attorno all'ordine del giorno
Che cosa volevamo dire con quella copertina
Come scrivemmo in un editoriale intitolato informazione libera pubblicità pulita la copertina bianca non rappresentava soltanto nelle nostre intenzioni una dichiarazione di principio
Voleva essere soprattutto una provocazione una provocazione giornalistica con l'obiettivo appunto di richiamare l'attenzione su un argomento che direttamente o indirettamente riguarda tutti
Quale era qual è l'argomento in questione
Lo dichiara ma in quella stessa sede l'inquinamento la commistione la contaminazione reciproca tra informazione e pubblicità
Dicemmo anche come abbiamo poi continuate a dire in seguito che a nostro giudizio questo arriverà l'effetto perverso
Di una competizione selvaggia una guerra a tutto campo di tutti contro tutti nell'assenza di regole certe adeguate moderne
Per un riflesso
Principalmente di quella guerra dell'etere
Che infuria tuttora
Tra il sistema pubblico il sistema privato
Tra la RAI e l'intero di Berlusconi e che direttamente o indirettamente condiziona tutto il mercato
Nei giorni scorsi parlando con un funzionario della pubblicità mi sono sentito confidare mi sono sentito fare questa confidenza che mi ha molto colpito
Mi ha detto siamo ormai in una situazione nella quale non si vende più la testata ma si vende lo sconto
Ecco e appunto in questo quadro mi piace dirlo in quest'occasione fuori dalla dimensione strettamente professionale e lavorativa e in questo quadro che l'editore dell'Espresso
A scelto ha deciso recentemente di concludere un accordo un di stringere un connubio che in altri e momenti avrebbe forse fatto gridare allo scandalo in qualche caso è successo anche adesso con un provincialismo è un ritardo culturale
Che a mio avviso induce ancora molti colleghi a guardare le cose con i paraocchi un accordo seppure commerciale parziale ristretto con la Sipra la concessionaria della Rice
Sottovalutando da parte dei nostri critici le differenze fondamentali che oggi esistono sul mercato e che per quanto riguarda la Sipra
Nulla pongono più in una situazione di monopolio
Non le consentono più o per lo meno riducono fortemente la sua capacità di traino posto che ha un tetto da rispettare e posto infine che oggi la Seat era ha una funzione vorrei dire quasi istituzionale
Nel mondo della pubblicità
Tutto questo discorso parte da una considerazione da una consapevolezza da una convinzione che la pubblicità e una grande risorsa nazionale un bene di interesse collettivo
Noi ci guardiamo bene dal demonizzare la pubblicità anzi poniamo il problema proprio per rispettarne meglio il ruolo e la funzione i giornali compreso il nostro i giornali almeno come prodotto industriale vivono di pubblicità
La pubblicità parafrasando un vecchio detto l'anima dell'informazione e per certi versi se l'espressione non sempre esagerata si può dire che oggi rischia di diventare il rubinetto della democrazia
Ma il nostro convegno come il professor Visentini ha già ricordato non è un convegno solo sulla pubblicità così come non è e non vuole essere un convegno né su Berlusconi né contro Berlusconi
E a questo proposito io voglio ringraziare l'amico Gianni Letta che interverrà alla nostra al nostro convegno vicepresidente della Fininvest
Si parlerà ancora prima dei rapporti con il potere politico e con quello economico
Per quanto riguarda il primo tema che sarà poi sviluppato affrontato e sviluppato da questa tavola rotonda noi pensiamo che vada visto nel suo nel nel triplice aspetto i condizionamenti che il sistema politico il Governo il Parlamento i partiti il sistema di potere in generale esercita sull'informazione
Il ruolo anche sul politico
Della grande stampa di informazione ed opinione infine forse l'aspetto più caldo e più attuale più ufficio più scoperto i problemi che riguardano la RAI la lottizzazione della RAI
Il potere economico perché professor Visentini ricordava prima l'assenza o la diminuzione delle iniziative editoriali che una volta si chiamavano pure ma certamente il fenomeno della espansione dei grandi gruppi industriali e finanziarie in campo editoriale
E oggi un fatto preciso un connotato del nostro mercato della informazione
Intorno a questi temi il nostro convegno si propone semplicemente di offrire un'occasione di dibattito e di confronto diretto di ripensamento generale di riflessione comune nella ricerca il più possibile costruttiva delle nuove regole del gioco
Quando abbiamo scelto il tema di questo convegno informazione e potere abbiamo fatto volutamente una scelta asettica neutrale propositiva abbiamo rinunciato a parlare di Poteri al plurale abbiamo soprattutto rinunciato a mettere su quella e congiunzione come diceva prima il sindaco di Venezia un accento
Dunque lei non è un verbo quindi non è una affermazione nelle nostre intenzioni se mai se posso conclude che in questo modo il mio intervento di saluto io ci aggiungerei un punto interrogativo l'informazione e potere può diventare il potere e un potere o addirittura oggi nella società della comunicazione e il potere ecco credo che da questi interrogativi possa utilmente prendere le mosse il nostro convegno al nostro dibattito e la nostra riflessione grazie e buon lavoro
Apriamo dunque la prima tavola rotonda
Di questo nostro convegno il tema informazione e potere politico
Una parte del potere politico ancora non è arrivata perché il vicepresidente del Consiglio Gianni De Michelis
E rimasto una Roma trattenuto da impegni di governo credo da visita di Tucci fu il seno spacca
E ringrazio comunque
Gli altri partecipanti alla tavola rotonda e vorrei entrambi che entrassimo subito
Negli argomenti
In esame soprattutto entrassimo polemicamente negli argomenti in esame facendo parlare per primo il presidente della RAI Enrico Manca che in questi giorni protagonista e forse anche accusato per le vicende dell'informazione radiotelevisiva
Direi per dare un ordine i nostri lavori
Che dopo una prima serie di interventi daremo lettura di alcuni interventi al attori sono annunciati c'è per esempio il dottor il direttore generale della Rai dottor Biagio Agnes che mi ha preannunciato e riprenderemo poi un altro giro di interventi dei partecipanti alla tavola rotonda
La parola al presidente della RAI
Signor comincerà con una osservazione che naturalmente non vuole essere di riserva critica ma
Verso l'organizzazione del del questo forum
Di di questa tavola rotonda di queste anzi tavole rotonde che anzi mi pare un'iniziativa questa dell'Espresso assai apprezzabile assai utile le questo momento ma con un'osservazione critica che mi serve per sottolineare le cose che il professor Visentini diceva all'inizio che sono molto importanti a mio giudizio nel momento nel quale si discute di informazione cioè voglio dire che aver diviso la le due giornate di questo forum in una che riguarda il il potere informazione il potere politico e l'altra che riguarda l'informazione e il potere economico
Non mi pare molto congrua rispetto quanto meno alla situazione italiana o almeno a ciò che caratterizza in gran parte la situazione italiana nel senso che l'intreccio tra potere economico e informazione e questa è una delle poche o tante peculiarità italiane che sono almeno ancora rimaste certamente questa è una di quelle
E allora forse sarebbe stato più utile come dire mettere insieme potere economico potere politico e informazione
Anche perché buona parte delle vicende della editoria
Italiana è come dire costellata da scontri da scalate per la acquisizione da parte di gruppi industriali
Chiare influenza attraverso l'informazione e a cui certo si lega l'intreccio politico perché tutto quello che è avvenuto nel corso di questi anni non sarebbe potuto avvenire se non vi fosse stata anche un intreccio una responsabilità delle forze politiche e poi discorso naturalmente si potrebbe approfondire chi ha più responsabilità chi mi almeno come in che senso e così via ma insomma non vi è dubbio che questa è la situazione nella quale
Ci troviamo e vi è quindi una parziale diciamo così estinzione decisi toni puri che a mio giudizio non è risultato inevitabile
Delle dinamiche del mercato ma che comporta però una anche in responsabilità politica qualcuno potrebbe dire
E in un certo senso non sarebbe forse lontano dal vero ma i partiti io le forze politiche sono stati degli apprendisti stregoni
In un certo senso sì almeno per quello che riguarda la carta stampata nel senso che oggi a me sembra di poter dire che l'influenza delle forze politiche dei partiti sui giornali il più un'influenza indiretta che un'influenza diretta ciò influenza indiretta che nasce attraverso
Delle alleanze i volta in volta con gruppi economici che detengono poi potere proprietario nei giornali e va da sé che io in questa situazione sono molto convinto anche della seconda osservazione
Che faceva il professor Visentini e che poi ha ripreso il direttore de L'Espresso e cioè credo davvero che questa situazione e quando dico per la carta stampata come per il servizio pubblico radio televisivo
Diciamo che anzi questo è stato uno dei motivi che mi hanno sollecitato ad avviare diciamo così una
Avevo una polemica che certo non non ricercato in e cioè che il i giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo hanno diritto quanto meno al rispetto della pari dignità
Con i giornalisti della carta stampata e anch'io credo che l'autonomia
Il PIL per il giornalista la sua avallando autonomia professionale sia la vera garanzia sia in rapporto al problema dell'assetto proprietario
Largamente i gruppi industriali per quello che riguarda la carta stampata sia rispetto alla influenza più propriamente politica
E che il parlamento e quindi anche dei parcheggi sugli atti
Servizio pubblico
Credo che non non faremmo un atto o almeno io non non mi sentirei a posto con la mia diciamo con la mia onestà intellettuale se non dicessi che non tutto il panorama della stampa italiana e così per esempio visto che a questo tavolo e è seduto anche Eugenio Scalfari
Direi che repubbliche una cosa se nel senso che
Scalfari ieri in pari tempo direttore e anche come editore
Disse spesso anche se
Repubblicana totalmente dei soci che non sono degli ultimi arrivati naturalmente nel panorama industriale
Però come dire poi qua siamo in una peculiarità più propria più propria più più come dire più più specifica nel senso che
La Repubblica è un giornale che prende partito uno può essere d'accordo non d'accordo ma insomma voglio dire che prende partito qualcuno addirittura sostiene
Senza qualche
Senza esclude le venature polemiche che Repubblica è un partito e cioè cioè a una visione molto
Molto precisa però non vi è dubbio che qua siamo nel campo diciamo di un'editoria di un'editoria non condizionata a come
Forme diverse rispetto al panorama complessivo Della sapete ha detto
Non per naturalmente da solo per per fare un esame poi gli aspetti sono altri diciamo come ho detto però un esame dire che tutta la stampa italiana è condizionata da una proprietà industriale non non sarebbe giusto naturalmente io non voglio sottrarmi ho voluto fare queste considerazioni sollecitate anche molto probabile dalle tue osservazioni iniziali del professor Visentini che secondo me sono molto importanti quando si può ragionare
Pacatamente e di informazione nel nostro Paese
Dico che non mi voglio sottrarre ad affrontare un problema che investe sicuramente direttamente il servizio pubblico radiotelevisivo nel momento nel quale si parla di informazione e potere
Politico non vi è dubbio questo non soltanto per le polemiche molto accese che vi sono anche in questi giorni e in queste ore ma perché non vi è dubbio che l'unico mezzo di informazione che istituzionalmente diciamo così dipende
Da un potere istituzionale che è espressione
Di un che della politica cioè che della sovranità popolare che il parlamento io dirò subito che giudico proprio in rapporto alla situazione italiana
Ma le osservazioni che faceva il professor Visentini che io mi sono permesso di richiamare riproporre io giudico l'esistenza di un servizio pubblico come la RAI nel nostro Paese un importante elemento di bilanciamento
Perché se esso non esistesse largamente dell'informazione italiana sarebbe come dire egemonizzata egemonizzata dal potere dal potere
Economico credo anche di capire credo anche di capire qual è il terzo punto della tavola rotonda delle tavole rotonde cioè non c'è dubbio che esiste e poi il problema della pubblicità del peso
Della pubblicità e circo anche di capire ogni tanto che cosa c'è dietro tutta questa polemica questa vis polemica
Che diede i confronti il servizio pubblico anche da parte talvolta dalla carta stampata insomma beh non c'è dubbio che vi sono anche vento incerto contrasto di interessi perché va detto va capito nei confronti della RAI diciamo in generale nei confronti delle televisioni che poi riguarda il problema della pubblicità e quindi della
Cioè di un di un problema che riguarda le risorse perché se no non ci riuscirebbe bene a capire talvolta una vis polemica che c'è sempre nei confronti
Della RAI
Ma io anche qua voglio fare un'osservazione è vero la RAI portami aderente il discorso alla l'influenza del potere politico e si parla subito l'ha fatto anche il direttore de L'Espresso di lottizzazione
Ma io voglio ricordare che fino al mille novecentosettantacinque la RAI
Dipendeva direttamente dal governo e cioè era nell'area del esecutivo
E diciamo anche se
Volendo cercare di fare un riferimento come dire storico politico che nulla in una polemica ove nel senso che poi tutte le cose hanno una loro spiegazione ha ragione
Sostanzialmente in modo particolare del partito di maggioranza prima assoluta e poi di maggioranza relativa bene ne dal settantacinque la RAI passa dall'area di governo di dipendenza diretta dall'esecutivo a quella del Parlamento io penso che quella sia stata una grande una grande svolta democratica passare dalla diretta dipendenza del Governo e dove continua l'area di influenza istituzionale del Parlamento in cui sono presenti tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione
Fu una grande svolta democratica anche allora qualcuno parlò di lottizzazione
Alla sinte si tratta di Titti intendersi naturalmente con questa parola io rimango convinto che la questione fondamentale sia riguardi la professionalità delle persone
Va be mi è consentito in una tavola rotonda così anche un po'personalizzare colletto un un qualche tempo fa un un articolo molto polemico nei miei confronti di di un giornalista considerato di grande peso
Come Giampaolo Pansa
Quali diceva che punti o nel settantacinque essendo stato il grande lottizzatore e come faceva adesso poi a fare più gente RAI io voglio dire che del settantacinque
Abbiamo fatto un'operazione molto importante che è stata appunto quella di allargare a al al Parlamento al Parlamento ha l'aria di influenza sul servizio pubblico e sicuramente vi è stata come di un allargamento anche di personalità allora io voglio citare alcune personalità anche presente in quell'occasione io proposi
Perché forse con gli esempi ci capiamo meglio su questa questione della lottizzazione allora per esempio fra i nomi che allora io mi trovai a proporre furono quelli di Andrea Barbato
Di Sergio Zavoli di Furio Colombo di Massimo Fichera
Le cito alcuni sicuramente mi dimentico ne dimentico altri assunzione di responsabilità con alcuni di questi gli amici il nostro
Come dire iter politico se anche lì differenziato e anche notevolmente beh io francamente non giudico
Che quella è stata una lottizzazione nel terzo spregevole che si dà a questa parola ma è stato un allargamento di professionalità di
Di ispirazione culturale diverso e che hanno assunto all'ora delle responsabilità importante lei programmi
Beh sottrarre la RAI che ha la responsabilità del governo significò
Ad Albertini quando vidi che va tutto la per cortesia
Ecco sottrarre alla raccoglie sottrarre la RAI dalla responsabilità del governo significò che Renzi per tutti io leggo sempre che si porta l'esempio della BBC io sono sicuramente tra i grandi estimatori della BBC e del tradizioni per anglosassone ma io voglio ricordare che la Thatcher nel mille novecentottantasei sostituisce il direttore generale per incompatibilità politica interviene nella gestione blocca la messa in onda di filmati
Insomma
Prima di così demonizzare questo sistema italiano e questo servizio tutti i giorni ci penserei due volte
Non c'è dubbio che noi abbiamo l'unico caso anche nella configurazione giuridica nell'Est diciamo nelle società dell'informazione il Consiglio mi sottoterra io e l'unico che viene eletto dal Parlamento e essendo eletto dal Parlamento è evidente che finire
Come dire una derivazione tutta politica perché c'è una vera e propria votazione nella Commissione parlamentare di vigilanza che elegge il consiglio di amministrazione e infatti questo consiglio di amministrazione
Che è stato eletto dal Parlamento come dire a proseguito nell'azione del settantacinquesimo ricollegato idealmente
Alla operazione fatta nel settantacinque reso come dire più operativa la riforma del settantacinque anche questo è stato immediatamente attaccata di lottizzazione
Vedo che si continua a polemizzare con una mia osservazione che che quella dei tre spicchi c'ho io non ho assolutamente mai parlato di tre spicchi di verità
Beh riferendo mentre telegiornale ho fatto un ragionamento molto più ovvio e banale ho detto ricordando Aldo Moro un discorso Gennaro che la verità in assoluto diciamo così naturale
La l'obiettività in assoluto è difficilmente concretizzabili e perché vi sono sempre gerarchie di valori nel momento nel quale i giornalisti lo sanno bene si presenta una notizia a pur essendo il più imparziali possibili ho detto che vi è un avvicinamento alla verità attraverso specchi di verità ma specie ci dice abbia cioè è in ogni in ogni giornale in ogni articolo in ogni telegiornale una serie di spicchi di verità
Determinano una informazione la più completa possibile per cui si può continuare a polemizzare diciamo così contro un fantasma contro i mulini a vento nel senso che io non dico i tre spicchi didattico che
Abbiamo operato una uno avanzamento rispetto al problema del pluralismo e che il pluralismo non è certamente l'unica forma
Di verità ma certamente il pluralismo è un modo per avvicinarsi ad una verità
Nel senso che più voci più aree politiche più aree culturali Clary ideali
Determinano proprio per formazione per cultura delle forme come dire diverso certo io non voglio partire voglio specificato subito io non nego che ci siano come dire delle
Delle deviazioni da un gol da un concetto così lineare eccetto complice un'invadenza dei partiti che non vi sia credo vi siano deformazioni tiro visione errori che non vi siano carenze che non vi siano talvolta faziosità e però insomma voglio dire questo in qualunque giornale in qualunque apparato di informazione evidente che nascono queste cose però complessivamente a me sembra che l'informazione del sistema pubblico sia un elemento di garanzia democratica e che questo non venga meno in rapporto alla situazione che si è venuta a determinare è così come non bisogna tra l'altro secondo me neanche enfatizzare poi questa influenza decisiva
Che ha mi che hanno la radio e la televisione io non loro lo lo voglio lo utilizzo come esempio come dire come come osservazione non certo per ricordare una nota dolente al al al all'amico D'Alema io voglio ricordare che nel periodo nel quale impartirgli comunisti non avevano alcuna influenza nella televisione il Partito comunista ha raggiunto
Le vette più alte di la sua espansione elettorale
Me
Oggi Partito Comunista a una certa presenza forte comunicando il partito comunista che è sbagliato diciamo ci sono
Personalità di ispirazione comunista che hanno una una una che gestiscono parti importanti dei programmi della informazione
Il dato elettorale
Deve far pensare che questa Cogeco essa infatti azione che viene fatta insomma ed è è naturalmente
E naturalmente creativo questo vale per la televisione dove vale anche per i giornali come ci sono vari esempi da questo punto di vista però vale anche per
Per la televisione
E da questo punto di vista io chiedo è più autonomo un telegiornale che ha il suo diciamo grande editore del Parlamento pacifici partitiche
Cioè i partiti si i partiti certo il partiti poi sono quelli che presentano le liste che poi mandano la gente in Parlamento
Quindi poi partito Parlamento c'è come dire un'osmosi
Anche se è evidente che i insomma una cosa è la sfera istituzionale è evidente un asset un e la sfera di Società di fatto diciamo di associazioni private come sono come come sono i partiti però tra un editore padrone cioè che porta interessi rispettabilissimi rispettabilissima interessi proprietari industriali e un editore parlamento emettitore Parlamento Bacchelli perché mesi dei basso si può sostenere con quale logica si può sostenere che è più garantista e più garantista un imprenditore industriale che non un imprenditore
Parlamento questo questo non mi pare che non mi pare che ci sia una logica trarre a parte il fatto che a parte il fatto che per esempio io voglio dire grandi questioni emergenti della società verranno in questi anni il problema dell'ecologia problema del nucleare
Beh io se vado a vedere faccio il raffronto fra la imparzialità del servizio pubblico radiotelevisivo su questi grandi temi e la parzialità
Anche naturale anche comprensibile di certi giornali francamente è francamente e la bilancia pende a favore della della imparzialità delle servizio pubblico anche poi si può discutere bene male Ustica insomma però intanto ci sono grandi problemi che sono stati riaperti dalla televisione lo stesso caso Moro ha trovato cioè voglio dire
Insomma
Non mi pare che si possa dire
Che un servizio pubblico Cottino pari questo non significa che non ci siano problemi di rinnovamento nel modo di fare i telegiornali adesso prenderà i precari da troppo tempo devo andare verso rapidamente la conclusione però mi pare che
Insomma questo sia un punto un punto
Fondamentale ecco la mia impressione ecco e concludo e che vi sia un tentativo cioè un tentativo è più che un tentativo cioè come dire una politica c'è una politiche c'è una cultura che è quella di presentare due società
Due società
Una come dire la la ideologia dell'impresa che veicola appunto la Teoria delle due società contrappone una società politica che nessuno spreco lottizzazione è una società civile
Che sarebbe poi quella della impresa padrona dell'informazione che è solo professionalità rigore efficienza bene qua
è un'operazione che considero anche pericolosa perché è una operazione che tenta di delegittimare la politica non intesa come prevaricazione dei partiti ma intesa come grande mediazione
Progettuale e di valori tra cittadini e Stato ma credo che questo sia un elemento essenziale nel momento nel quale nel momento nel quale discutiamo oggi l'informazione e nel momento nel quale vogliamo fare un discorso come dire il più
Pacato possibile insomma ecco non esiste una astratta obiettività i disturbi rigore professionale del giornalista
E acquisto ci si avvicina appunto attraverso cui nel processo che via via dando tanti spicchi di verità
Che non sia vero
Tre invita diverse ma il metodo di approccio laico pragmatico
Alla alla oggettività a il suo carpini appunto della autonomia del giornalista del professionista sia esso della carta stampata possesso del servizio pubblico radiotelevisivo grazie
Grazie Enrico Manca per questo sull'intervento come moderatore non professionista lo attribuitegli ad una corrente minimalista così mi è parso una promessa di un giudizio ma una attribuzione a una corrente letteraria e mi parrebbe naturale adesso passare la parola direttore di Repubblica Eugenio Scalfari che è stato chiamato direttamente in causa anche da Banca
Io ringrazio
Enrico Manca perché ha detto delle cose gentili
Sul conto del nostro giornale
Debbo dire
I miei punti di convergenza con quello che ha detto il presidente della RAI sono zero cioè io non condivido
Nulla della valuta le singole cose che ha detto che sono quasi tutte
L'altra è il discorso non si può dividere in due non si può parlare di rapporto tra stampa e potere politico
E poi invece separatamente tra stampa e potere economico ma credo che questa fosse un'esigenza degli organizzatori di di mettere un continua tra parentesi quindi noi dobbiamo credo valutare il convegno nella sua integrità e del resto Enrico ha dato il buon esempio parlando ampiamente anche dell'aspetto economico del problema io farò altrettanto e quindi
I due temi sono naturalmente unificati
Ma dicevo
Che
Credo che noi dobbiamo chiarire prima di tutto qual è l'ottica nella quale collochiamo questo dibattito
Perché se no non
Ognuno sta in un'ottica propria
Nell'ottica in cui si colloca siccome siamo credo tutte persone di buon senso comunque gli altri lo sono certamente su di me ci può essere qualche dubbio ma
Allora questo vuol dire che tutti i ragionamenti di ciascuno sono e sale
E siccome non concordano non si capisce qual è quello esatto è quello sbagliato allora dobbiamo chiarire quale lotti
E quando dico e chiarire che cos'è l'ottica intendo dire che dobbiamo definire preliminarmente che cosa è la libera stampa
E che se non è chiaro questo punto ognuno dice perché gli pare
E quando dico libera stampa intendo impropriamente da un punto di vista terminologico includo tutti inizia quindi quelli stampati
E quelli radiofonici e televisivi perciò avverto i cortesi partecipanti al convegno che l'espressione libera stampa perlomeno quando insomma come la dico io si intende in media nella loro complessità
Allora cosa è la libertà
La libera stampa è un contropotere
Non è un potere è un contropotere
Cioè
è una serie di strumenti
I quali hanno come scopo quello di controllare il potere
Il potere economico e il potere politico
In che modo controllano il potere
Lo controllano sostanzialmente in due modi
Anzi esclusivamente in due modi
Diffondendo informazioni e diffondendo opinioni
In questo modo controllano il ponte
E del resto non è un caso che in una società
Fino a poco tempo fa non articolata come quella sovietica
Il primo punto di riforma la prima battaglia
Che intraprende il despota illuminato o quello che per tale
Per riformare e la trasparenza dell'informazione
Perché se non c'è quello non c'è il controllo sul potere e se non c'è il controllo sul potere non c'è democrazia
Aggiungo cioè che sia presente a tutti che questa funzione della libera stampa è un diritto costituzionalmente garantito
Fa parte della libertà garantite dal patto costituzionale
Allora io non so se gli altri amici e colleghi accettano questa ottica ma dichiaro che queste l'ottica in cui mi metto da questa ottica però discendono delle conseguenze
Assolutamente elementari e cioè se la stampa libera
La cui attività e costituzionalmente protetta è un contropotere che ha come fine quello di controllare le istituzioni e il potere
Ne deriva che la stampa libera non può appartenere a nessuno
Che faccia parte del potere perché si verificherebbe un caso di autocontrollo che per definizione esco
Allora
Io non sto a discutere qui poi parleremo brevemente della stampa scritta ma comincio perché la cosa
Di maggior rilievo non sto a discutere i meriti o i demeriti del servizio pubblico della
Nel senso non visto discutere nel senso che largamente come come cittadino utente largamente li riconosco tutti i meriti
Avendo anche visto perché capita a tutti di viaggiare vedere televisioni straniere anche le più celebrate io dico che
La televisione pubblica italiana e una delle migliori che esistano nei paesi paragonabili al nostro
E che in qualche breve spicchio della propria informazione qualche breve spicchio per riprendere la terminologia
Di Enrico
Esercita anche il controllo
Sulla istituzione
Però e sono brevi spicchi
Bene
Perché perché
Il servizio pubblico rari
Fa parte
Del potere
I suoi dirigenti
Sono nominati dal potere
La sua proprietà azionaria è del potere
E quindi non può adempiere alla funzione di essere un contropotere
E non è questione
Enrico del rigore
Professionale dei giornalisti perché il rigore professione dei giornalisti è un requisito è una precondizione si capisce se a gestire degli strumenti giornalistici vengono messi dei professionisti da quattro soldi ne esce un cattivo prodotto
Se vengono messi professionisti Valentin esce un buon prodotto ma io ho già detto che la RAI fa un buon prodotto
Non è questo il punto nero in questione
Per quanto poi riguarda il celebrato passaggio della RAI dalla pre settantacinque al posto settantacinque
Ma
Io dico che intanto la RAI è certamente migliorata
La RAI del settanta del posto a settantacinque certamente migliore della precedente
Come migliore l'alimentazione del paese il grado di istruzione perfino alla statura e là dove e la durata della vita media si capisce che è migliore
La RAI di un paese contadino col quaranta per cento trentacinque per cento delle forse dalla popolazione attiva occupati in agricoltura non può essere paragonabile con la RAI di del quinto quarto otto tavolo insomma principale Paese industriale dell'Occidente c'è un naturale sviluppo dal quale sarebbe ben singolare che la RAI fosse rimasta estranea
Ma proprio perché oggi c'è un singolare c'è un pardon c'è un naturale sviluppo al quale la RAI non è rimasta estranea io per esempio
Unifichi e lei il i telegiornali
Ne farei uno solo uguale per tutte le reti
Perché ma credo che sia evidente il perché
Perché è evidente
La dialettica delle varie aree che convivono nella RAI dentro ad un telegiornale unico
Si esercita sia pure in quelle condizioni molto sfavorevoli che ho detto prima ma si esercita e dar luogo a un prodotto equilibrato
Isolate le varie aree danno luogo a prodotti grosso modo faziosi
Grosso modo fazioso
I quali vedono un loro spicchio
Noi abbiamo l'abitudine credo che tutti i giornali che si sta in questo
Alle sette e tre quarti
Dei
Avere davanti il video accesso per controllare in che modo i telegiornali danno la realtà che noi stessi in quei minuti stiamo mettendo in pagina su cui ti togliamo cioè la gerarchia delle notizie che noi diamo e quella che è la rarità
Debbo dire che normalmente
Il giornale il telegiornale il quale a nostro avviso ma avviso quando dico al nostro avviso non dico del dei giornalisti di Repubblica dico ad avviso della della stampa l'informazione nazionale
è la più vicina come gerarchie di notizie alla
Ad una a quella che noi riteniamo culturalmente soggettiva
La giusta gerarchia di notizie e il telegiornale uno
Non è il telegiornale due e non è il telegiornale tre ma perché
La Regione e oggettiva non è che quelli che fanno il due il tre sono
Giornalisti meno meno validi professionalmente che il telegiornale uno a una platea di ascoltatori
Talmente grossa rispetto agli altri due che deve tener conto del mercato
Perché se per caso
Diventa troppo settaria
Viene in qualche modo abbandonata se viene abbandonata le conseguenze sono terribili perché
Berlusconi
Come l'amico letta sa
Parte in prima serata alle venti e trenta
Da un avvallamento di sette milioni di ascoltatori
Lui parte con sette milioni di meno della RAI perché la RAI li ha trattenuti fino a quel momento non sente di più male parlo della differenza di partenza
Li ha trattenuti vedo che anche si dice che forse sono di più l'avvallamento è maggiore
Ad ogni modo c'è un dislivello fortissimo tra la partenza delle delle radio e delle televisioni private commerciali e la la e il tetto al cui è arrivata la RAI se quel tetto diminuisse ovviamente il concorrente parte più forte
Quindi il telegiornale uno dei cimentarsi trattenere per ragioni
Tipicamente aziendali un pubblico e non può quindi mostrare al pubblico una gerarchia di notizie
Che puramente dettata da un'ottica di partito
Gli altri due telegiornali hanno un vincolo molto minore perché si propongono uno scopo diverso
Gli altri due telegiornali si propongono lo scopo appunto di fornire al pubblico quello spicchio di verità
Che avesse sta particolarmente a per cui molto spesso noi vediamo il secondo che ha su una
Dichiarazione del segretario del Partito socialista mentre per ipotesi si sta creando il conflitto tra l'URSS e la è una delle sue le pubbliche come l'Estonia o altri casi del genere dove è chiaro che la gerarchia di notizie e falsata
Ed è falsata per perché si mettono perché hanno un'ottica diversa cioè perseguono un fine specifico la stessa cosa seppur meno debbo dire accade col telegiornale
Ora
Se ci fosse un unico telegiornale e queste variare convivessero in un unico contenitore probabilmente ne avremmo vantaggio noi ascoltatori
Non dico affatto con questo che si arriverebbe ad ottenere una cosa non ottenibile per definizione cioè che la RAI servizio pubblico sia controllo sulle istituzioni questo non si può ottenere per per la definizione che non consente ma quantomeno un prodotto più equilibrato quindi dico che
Personalmente ritengo
Che la spartizione tutelare
No non va bene non è un buon passo non è stato un buon passo anche se come manca ricordato far sì che l'aria comunista ancorché in declino elettorale abbia un telegiornale ma a me come cittadino
Libero cittadino di questo non me ne importa assolutamente niente
Non vedo perché l'aria comunista debba avere un telegiornale non vedo perché l'area socialista debba avere un telegiornale non vedo perché l'area democristiana giunta regionale io desidero un telegiornale fatto da professionisti i quali abbiano come compito quello di informare commentare
Affinché
Questo organo importantissimo
Eserciti la sua funzione di contropotere
Questo non si
Carta stampata
Beh vale la stessa regola
Domani ascolteremo due importanti imprenditori che hanno anche delle degli interessi nella carta stampata
E quindi vedremo come come vedono il problema ma noi operatori del settore che non abbiamo altri interessi se non quelli del settore il problema lo vediamo chiarissimamente
E cioè se una grande azienda industriale finanzia bancaria
I cui interessi preminenti sono in questi campi che ho detto
Sì ammette anche uno strumento di controllo del potere e quello strumento cessa di essere un controllo del potere per conto dei cittadini
E diventa tutt'al più nel migliore dei casi un controllo sul potere nell'interesse di qualcuno che ha degli interessi propri
E quindi gli scambi
A quel punto diventano molto molto possibili molto probabili la tentazione di dire
Voi mi date questa facilitazione questa licenza questi contratti queste commesse e io non sto a guardarvi troppo le bucce o viceversa Boni non me li date e allora io di invitato a fare le pulci questa è una tentazione molto grossa
Si dice si obietta ma i giornalisti se sono professionalmente valide e di buon carattere fermo hanno tali strumenti statutari regolamentari che si possono porre questo se poi invece sono personaggi nel quattro soldi allora si fa prima a comprarli singolarmente che comprare le testate
Grazie
Ora su questo punto dei giornalisti bisogna essere molto chiari il giornalista
Facciamo il ragionamento sul giorno su un gruppo su una redazione su un corpo redazionale il più efficiente preparato serio onesto indipendente
Benissimo
Verrà fuori un buon prodotto come già ho detto prima per la RAI
Quella l'altra funzione quella primaria
Quella la fa il direttore
Perché il giornalista e chiamato
Intanto decido io chi fa all'articolo e chi non lo fa
Poi decido io se quest'articolo è importante o no poi decido io dove in quale pagina metterlo decido io in quale luogo dalla pagina metterlo ed esce faccio io il titolo
Quindi capite bene che decido io quasi tutto
Perché questa è la regola perché i giornali sono l'ultima monarchia che esista in un mondo di Repubblica
E le pubblica non fa eccezione questa regola
Allora
Il direttore il direttore ma il direttore chi lo nomina perché i giornalisti riassume il direttore ma il direttore chi lo nomina direttore lo nomina la proprietà la nomina l'editore
Allora se l'editore è un semplice editore quello che si dice l'editore puro questione ormai diventata come alla degli antichi e dei moderni ma qualcuno dice guardate che tra gli editori puri anche in tempi recenti c'è stata cioè ci son stati fior di mascalzoni mentre ci sono degli editori cosiddetti impuri che sono assolutamente dei galantuomini queste verissimo ma non è questo il punto questo non è il punto perché in una stanza ci sono dovunque persone perbene ci sono dovunque e nessuno di noi pretende che l'editore puro sia un galantuomo ma perché è ricca
Se incappa nel codice penale finisce in galera
Ma il direttore nominato da un editore che non ha altri interessi se non quelli di far funzionare bene le sue aziende giornalistiche
è un personaggio che indipendente non si tratta discende perdente perché è un eroe ha un carattere ferro no è indipendente perché c'ha le spalle un proprietario che indipendente che ricava i suoi profitti solo dal fatto che quel giornale vendita e quindi non non ci sono altri condizionamenti
Se viceversa il il il direttore il più più adamantino il più loro che ha passato otto teste idoneità non solo professionale ma
For posso dire di autonomia caratteriale di lucentezza trasparenza viene assunto in un giornale il cui proprietario diciamo così non faccio torta nessuno diciamo l'Italcementi che non era Conselice Nanda un pezzetto cena ancora di uno si va be'allora cambiamenti al diciamo francamente della filiera a diciamo dalla fidanzata disavanzi viene assunto da un da un in un giornale dirige un giornale dipendeva della FIAT
Beh le ipotesi sono due o accetta la nomina o non l'accetta se non l'accetta il caso non si dà se l'accetta
Lui sa che da dirigere un giornale della
Lo sa
E tengo di più sarebbe estremamente scorretto se andando se avendo accettato di dirigere un giornale della FIAT con quel giornale la cui carta alcuni inchiostri lui la cui sede in cui stipendi sono pagati alla FIAT non si mettesse a fare la polemica contro la FIAT tant'è che poi non dovrebbe un giorno Asia tra domanda di giustamente lo manda a dire
Quindi non è questione del buon giornalista dell'ad Amantino giornalista in questione che se giornali sono dei contropoteri non possono essere di proprietà dei poteri
Questa è l'ottica nella quale io credo si debba ragione
Se questa è l'ottica le conseguenze sono queste
E quindi
Malissimo che ci sia un una serie di organi di stampa direttamente controllanti da gruppi di interesse
è vero
Altro è gruppi di interesse che abbiano partecipazioni minoritarie in gruppi azionari festoso dei gruppi azionari so no collocati sul mercato problemi che sapere qual è il nocciolo duro di controllo questa differenza non io non mi scandalizza affatto che ci sia un gruppo industriale che c'ha il dieci per cento del due per cento il quindici per cento il venti per cento mi scandalizzerei se avesse cinquantuno
Questo sì scandalizzerei molto molto e purtroppo ce ne sono
Parecchie non dei meno importanti
Quanto al servizio pubblico della RAI
Ecco io termino perché il mio tempo è scaduto ma termino con
Un piccolo ricordo
Va be anche qui si può dire l'Italia prima era un po'più arretrata dopo il settantacinque si è sviluppata qualcuno forse ricorderà ma Enrico Manca certo lo ricorda che io fui deputato socialista dal sessantotto al settantadue nel settantadue non fu rieletto e per mia fortuna pensano stare ancora occuparmi di dico le cose e ma perché non fu rieletto perché io proposi allora F. iniziali sull'Espresso una campagna intitolata libere antenna in libero Stato non avrei mai immaginato che i miei compagni di allora fossero poi presi da una frenesia così entusiastica
Per una libera per un'antenna più che libera direi selvatica selvatica come tutto quello che non è disciplinato da legge e selvatico quindi se non c'è una legge che disciplina siamo nel mercato così per il
Un ma io riconosco l'importanza del servizio pubblico
Ad una condizione non deve essere alle dipendenze dirette del governo né del Parlamento ma lì deve valere la distinzione fondamentale giuridicamente fondamentale di cui mi pare che ormai si sia persa
Alla sensibilità tra il Governo e lo Stato tra il governo dello Stato altra cosa che il Governo altra cosa dello Stato il Parlamento non è lo Stato
Perché il parlamento del fatto di di fatto è la maggioranza parlamentare quelle del parlamento e quindi coincide col governo non con lo Stato
Allora bisognerebbe se noi vogliamo che il servizio pubblico oltre ai meriti indubbi che ha di qualità estivi professionalità attenti anche al controllo sulle istituzioni allora dobbiamo svincolato da voi dal governo fuori dal Parlamento
E creare un'alta autorità probabilmente agganciata alla presidenza dalla Repubblica un'alta autorità
Di pochissime persone di cinque persone la quale sia l'editore non la Commissione di vigilanza lottizzata secondo il numero dei partiti un'alta autorità del tipo della corte costituzionale
Ecco del tipo della corte costituzionale
Questa è la riforma effettiva che si dovrebbe tentare il fatto del Parlamento ripeto non va nessunissima garanzie grazie
Grazie a un Scalfari ora interessante seconda tornata di interventi immagino sentire l'opinione di dico manca Anna stimolante proposta di unificazione dei telegiornali terzo intervento della nostra tavola rotonda quello di Massimo D'Alema
Direttore dell'Unità il quale credo affronteranno naturalmente l'argomento nell'ottica un po'particolare d'un giornale che dichiaratamente politico
Il che mi mi concede un notevole vantaggio nel senso che
Non sono tenuto a cercare di dimostrare
La mia indipendenza dal potere politico con argomenti
Più o meno validi
Ma io penso vorrei collocarmi
Nella stessa ottica per riprendere l'osservazione iniziale di Scalfari
Nella quale
Egli ha convocato il suo intervento
Credo che
Una volta scelta quell'ottica
Il risultato dell'analisi fiducia proposto abbastanza chiaro
E cioè
In Italia non esiste una libera stampa
Anche se il direttore della Repubblica c'ha lasciato elegantemente intendere
Che in sostanza diciamo questa eccezione si riduce al suo giornale
Non esiste una libera stampa perché il sistema dell'informazione nel complesso
Ho appartiene direttamente al potere politico direttamente controllato dal potere politico
Ho appartiene a grandi concentrazioni industriali e finanziarie che ne fanno uso
In un rapporto di scambio con il potere politico
Se questo è rifare l'avete capito cercato di ascoltare con attenzione non credo di travisare
Io penso di essere sostanzialmente d'accordo con lui
Una sola precisazione
Sul sul
No interpellare una battuta che le consentirà
Sì sì cioè se il giudizio
Io penso che effettivamente il problema è questo
E ritengo se mi consentite anche un po'provocatoriamente di proprio in questi termini
Se l'informazione è fu un contropotere
Se l'informazione è soprattutto uno strumento dell'opinione pubblica
Per esercitare un controllo e un condizionamento del potere io ritengo che nel nostro Paese
Questo ruolo non venga svolto dal sistema dell'informazione
Se non è una misura molto limitata ed eccezionale
Io direi diciamo
In un sistema che è molto articolato che molto Complesso
Di Poteri
E in un Paese dove esiste una
Alta professionalità giornalistica
Indubbiamente diciamo questo ruolo viene esercitato nelle smagliature che si determinano costituisce piuttosto l'eccezione che non l'ha normato nomi il modo di essere del sistema dell'informazione
Stesso vagliatore ci sono sono anche significative talora sono visto USA
Ma io ritengo che l'organizzazione del sistema dell'informazione non favorisca l'esercizio di questo uomo che personalmente credo che sia essenziale in una democrazia moderna
Si potrebbe riflettere sul sul fatto se sia mai esistito in Italia un po'un contropotere dell'informazione se appartenga alla nostra tradizione nazionale
Perché io penso che
In realtà così non è
Penso cioè che questo problema viene abbastanza da lontano
E persino che per certi aspetti la dipendenza del sistema dell'informazione dal potere politico
Forse persino più accentuata
Nel passato il rispetto ad oggi
Ma m'interessa cercare di vedere in che modo oggi questa si si manifesta in quali forme
E penso che questo diciamoci dovrebbe spingere ad un ragionamento che accenno soltanto in modo un po'così voi mi consentirete anche in modo un po'tranchant di certi giudizi che
Ma insomma per cercare di capire se credo si debba parlare a che senza limare gli spigoli
Bisognerebbe forse ragionare su che cosa è il potere io condivido questo singolare
Sul fatto cioè se
Nel momento culminante di una fase di modernizzazione e di profonda trasformazione del nostro Paese
Abbia ancora senso l'uso di categorie abbastanza tardi distinzioni abbastanza tradizionali
Se cioè noi non ci troviamo ora mai di fronte
Ad un fenomeno di forte concentrazione del potere
Ad un sistema di connessioni tra assist tradotte le politico potere economico potere dell'informazione
Che rende molto molto difficile una tracciare delle linee di diamanti demarcazione diciamo verticali
E se poi in sostanza in questa nuova configurazione del potere molto più interconnesso
Il potere politico non abbia perso in buona parte la sua centralità
Se cioè in realtà nel nostro Paese oramai non siamo entrati in una fase in cui vi è una centralità una capacità di comando anche politico dei dei grande potere industriale finanziario
Dati in questo non c'è nessuna volontà di demonizzazione perché io penso che questo sia il risultato
Per usare un'espressione diciamo della nostra tradizione di una battaglia di egemonia
E cioè di una capacità di fronte alla crisi del sistema politico
Dei gruppi dominanti del capitalismo italiano il governare governare uso questa espressione
Il processo di modernizzazione del Paese
E rispetto a questo processo di modernizzazione del Paese il potere politico al di là diciamo dell'apparente protagonismo diciamo degli eroi di questo decennio
Ha avuto una funzione secondaria
Ha assecondato e non guidato questo processo contrattando né vantaggi
Ora io penso che il problema il sistema dell'informazione e e i alcuno e il cuore di questo di questo processo di modernizzazione del Paese
è uno degli aspetti più più significativi più emblematici
Il rispetto a questo non è stato contropoteri
Ma è stato un segmento importante e potente
Tutto interno nel nostro Paese informazione parla dal Palazzo ma inteso nel senso vero che non è diciamo puramente e semplicemente
Il potere dei partiti
è il potere delle classi dirigenti è un concetto più ampio diciamo dei partiti
Alcuni partiti sono via via
Strumenti espressioni elementi l'organizzazione del consenso
Ora nel dire questo che a me sembra del tutto evidente e che mi pare renda abbastanza inutili ecco voglio dire ideologiche non abbastanza inutili appunto certe categorie
Liberaldemocratiche a meno che noi non le rivisitiamo seriamente e non discutiamo di quali condizioni materiali bisogna determinare perché
Questo equilibrio di poteri ed i diritti possa esercitarsi davvero se no è una disquisizione diciamo così
Che puramente accademica
Ora io penso che per una forza
Della sinistra giudice
Per una forza che considera che nel corso di questo decennio diciamo così indubbiamente
Il suo potere è stato ridotto per una forza che indubbiamente ha subito dei corpi e delle sconfitte
In questo processo il problema non è di demonizzare ma di ripartire da ora
Vedendo gli elementi di novità
Positivi che si sono determinati
Le potenzialità enormi
Di di democrazia di qualità della vita che in questo Paese trasformato si sono determinate
E però ponendosi il problema della trasparenza del controllo delle regole
E cioè del Governo democratico di questa modernità e allora la questione dell'informazione sta tutta qui
Sita dentro questo problema a mio giudizio
L'informazione certamente non è più il sistema dell'informazione
Come è stato tradizionalmente alle dipendenze del potere politico ma questo secondo me vale anche nel rapporto con il potere economico non penso così rozzamente diciamo
Che le grandi d'impresa i proprietari di giornali e Mannino delle veline degli ordini delle indicazioni
Non c'è bisogno e diciamo è molto più sottile il condizionamento
Passa innanzitutto attraverso diciamo un'egemonia culturale quello che mi spaventa nella nella informi e la stampa italiana
Non è soltanto
Libera stampa nell'informazione televisiva non è soltanto il re un ristrettissimo pluralismo politico diciamo perché in sostanza
Per pluralismo politico si intende diciamo quella dialettica tutta interna al potere all'area del governo del potere che si esercita
Tra diversi leader interessi
Quindi con un ristrettissimo pluralismo politico ma quello che colpisce è una fortissima omologazione culturale
E cioè che in sostanza il filesystem dell'informazione trasmette idee valori stili di vita cultura sostanzialmente omologati
E sono idee cultura valori stili di vita
Che sono quelli che si esprimono nell'area forte della società
Nella parte dominante della società italiana
E l'informazione da questo punto di vista quindi non è un'appendice subalterno
è entrata nel palazzo
Fa parte
Fa parte del centro del ceto dominante del del Paese
Il grande direttore di un giornale non prende ordini diciamo ma partecipa alle decisioni che contano stabilisce un rapporto con il ceto politico dominante perché concorre a definire strategie
Caratterizza l'immagine
E parte cioè e nei luoghi dove si decide altro che contropoteri
Non è lui subalterno nei è contropotere in alcuna forma e secondo me nessun giornale
Questo è il problema
A mio giudizio e da questo punto di vista io francamente questo grande discrimine pubblico-privato
Secondo me non c'è una grandissima differenza
Tra c'è una differenza a volte di stile di qualità
Ci sono manifestazioni di servilismo verso il ceto politico
Che possono anche manifestarsi perché vero la professionalità ma non tutto è professionalità diciamo sì ecco
Che si possono manifestare nella informazione cosiddetta pubblica e ed è più raro che si manifestino sui grandi giornali d'informazione problema di livello
Ma dal punto di vista del della collocazione della gerarchia delle notizie come dice Scalzone non c'è una grandissima
Non c'è una grandissima differenza sicura collocazione abbastanza precisa che sostiene un certo corso politico un certo sistema di tenessi
Ora e poi c'è una tendenza
Che persino più accentuata diciamo nella carta stampata
Al
Alla esaltazione della politica spettacolo in cui a volte diciamo la conoscenza ecco la funzione cognitiva sistema dell'informazione è abbastanza soffocata dalla esortazione e dalla spettacolarizzazione
E c'è un modo di guardare alla società Italiana
Attraverso il palazzo
Ciascuno ha anche noi io questo ragionamento voglio dirlo per inciso riguarda nel nostro piccolo è un problema che nel nostro piccolo si pone anche un giornale come il nostro
Che è un giornale di partito ma anche la pretesa io credo non soltanto la pretesa di essere tornare d'informazione grande giornale d'informazione
Che per noi succede un travaglio quotidiani anche per noi c'è il dovere della scelta se davvero vale la pena di aprire il giornale su una dichiarazione
Del di Achille Occhetto oppure sì la notizia del giorno non è un'altra
E se si vuole avere la pazienza di osservare
Tante volte noi non fast noi facciamo un giornale presente una gerarchia di tutte le notizie che non è riti rigidamente di partito cioè faccia uno sforzo un travaglio che riguarda anche noi
Allora il problema mi sembra questo segni oggi anche attraverso iniziative come queste si determina la consapevolezza che esiste questo problema
Cioè che esiste un problema
Per davvero diciamo fare del nostro Paese una democrazia moderna avanzata
Di un sistema dell'informazione che eserciti un potere autonomo contropotere una funzione critica
Che non intrecci il suo ruolo a quello delle
Del potere politico ed economico
E che cosa è possibile fare per creare le condizioni perché questo avvenga sapendo a mio giudizio che si tratta di un processo lungo e complesso per il quale non ci sono diciamo così
E si tratta di sradicare un sistema profondamente consolidato nella tradizione italiana papale non c'è una tradizione di libera stampa
Sì e io per da questo punto di vista qui davvero sonoro finito d'accordo con molte osservazioni che ha fatto scalza
Credo che ci sia un problema di regole
Che riguarda il sistema dell'informazione
Credo che una delle cose più gravi del nostro paese diciamo è stata
Cosa che non ha eguali in altri Paesi ma senza alcun anche in altri Paesi capitalistici avanzati un'assenza di Raikkonen si tratta quindi di intervenire con una seria legislazione antitrust che non riguardi soltanto il controllo di Same la limitazione delle quote di mercato
Ma che intervenga per a favorire e a creare le condizioni di una autonomia della azienda editoriale io sono d'accordo
Questa regola c'è in altri Paesi proibito in altri Paesi diciamo a gruppi kiwi preminenti interessi sono in campo industriale finanziario di essere proprietari utilizzo i mezzi d'informazione
Allora questa è una battaglia da fare sono regole sono leggi
Se no
Bisogna intervenire sul servizio pubblico
E io sono credo che la indicazione di marcia è quella giusta e cioè lavorare ad una distinzione fra il concetto di pubblico e il concetto di proprietà dei partiti
Pubblico vuol dire un'altra cosa
Statale
Definire autorità e ponti che siano al di fuori di un controllo dei partiti
Non siamo d'accordo è un terreno di ricerca
Ampiamente cioè
Implica anche lo finito davvero un mutamento di mentalità da parte nostra e qui parlo come dirigente di un partito di opposizione
Questo è il mio ruolo direttore di un giornale in questa veste
Non c'è dubbio che anche l'opposizione comunista
In diversi momenti
Ha pensato più
A tutelare a difendere a garantirsi degli spazi
Che non sono molti smarrita
Più che invece a porsi nell'ottica di una diversa organizzazione del sistema
E penso che questo è un un difetto da correggere
Il problema non è quello dell'equilibrio degli spazi
Ma di una sistema dell'informazione regole
Che garantiscano questo ruolo critico autonomo dell'informazione come elemento centrale della democrazia moderna
E poi finisco davvero non basteranno le regole perché poi in quello che è molto importante
E il senso della propria funzione
E il modo in cui gli operatori dell'informazione intendono esercitare la io su questo ho qualche dubbio lei riguarda il discorso di scalfire vero che c'è una gerarchia di potere
C'è un mondo fortemente gerarchizzati monarchia tutto vero ma è anche vero che una parte non piccola del degli operatori dei giornalisti sono stati partecipi di un processo di omologazione
Ed è anche vero che se l'informazione deve svolgere quel ruolo molto dipende anche dalla coscienza di sé dalla capacità di iniziativa dalla ripresa di una forte dignità professionale
Da una rivendicazione di poteri democratici
Di forme di controllo i cui devono essere protagonisti gli operatori dell'informazione se no nessun
Esperto di costi ma rivolgo un grazie di cuore al allora direttore de L'Espresso per il corti eseguito oggetto le scarse al quale chiedo scusa se non posso
Accogliere il suo pressante invito di rimanere fino alla conclusione dei lavori per orietano impegno strettamente di lavoro
E anche per questo non posso non parlare che da direttore generale della RAI
Lo abbiamo sentito anche stasera anche oggi
Le critiche più frequenti all'informazione radiotelevisiva pubblica
Riguardano il suo rapporto con la politica il suono rapporto in particolare con
I partiti
E come se sul servizio pubblico pensasse una sorta di peccato originale
La nomina parlamentare del consiglio di amministrazione
L'attenzione dei partiti alle vicende dell'azienda RAI la presenza di giornalisti
Considerati soltanto espressione delle diverse aree politiche culturali nelle varie posizioni del della testata
Tutto questo finirebbe per configurare una irrimediabile vicinanza al Palazzo
E una minore libertà da parte nostra di seguirne e raccontarne in piena autonomia i diversi sviluppi
In questa descrizione della RAI che sento spesso ripetere che abbiamo sentito spesso ripetere
Credo io di poter cogliere
Un pregiudizio e una tentazione
Il pregiudizio
Non posso
Non d'olio mettere in dubbio la buona fede di alcuno ma a bordo e penso che però che proprio nell'atto stesso in cui si imbocca il distacco dal criterio politico partitico
Si capisca magari inconsciamente per valutare ogni minuto
Dell'informazione radiotelevisiva proprio in termini politici esclusivamente aprioristicamente de polemicamente politici
Senza fare spazio e senza fare credito al dato professionale
Io personalmente
Da telespettatore da cittadino consentite motivo credo che il servizio pubblico sia forse più di altri gruppi editoriali
Articolatamente rappresentativo e libero da condizionamenti di varia natura ma non voglio porre bandiera a bandiera o peggio pregiudizio al pregiudizio
Del resto i documenti della commissione parlamentare di vigilanza demonizzata dedicata comunque lui per leggerli non c'è un'altra legge
Le delibere del consiglio di amministrazione
Il piano editoriale dell'azienda recentemente approvato esprimono sono questi che esprimono gli indirizzi
Per le testate della RAI
Pluralismo e completezza dell'informazione
Nostro sforzo sullo sforzo dei giornalisti e quello di calare nella complessa realtà quotidiana l'impegno diciamolo pure di un giornalismo senza aggettivi
Cioè di una informazione al servizio del pubblico
Consenti quello Eugenio
Un'informazione a servizio del pubblico e non di chi è più potente o di chi è più alla moda
In altri termini un'informazione che non sia un comizio un'informazione che non sia una crociata
Un'informazione che come i colleghi della carta stampata
Si domanda il come si domandi il dove si domanda il perché che persegua l'obiettivo di essere responsabilmente un servizio pubblico
Invocato anche
Recentemente da dare servizio pubblico
Io non credo alle grida non credo neppure in questa materia a una a una settica perfezione
Ma ritengo si debba essere disponibili contro con doverosa prontezza con doverosa attenzione
Ad ogni sassate collezione
Ad ogni deciso intervento
In ogni accertato caso di errore
Di imperizia
O peggio ancora di malizia
Perché l'errore può capitare ma non deve ripetersi
L'imperizia va rimossa
La malizia e inaccettabile
E quanta malizia esiste anche della carta stampata care Eugenio
Bisognava tenere però tener conto che la nostra informazione televisiva e radiofonica
Anche a non considerare le rubriche e gli appuntamenti settimanali variamente periodici o saltuari chi articolata in decine di edizioni
Per centinaia e centinaia di ore di trasmissioni al mese
E non è agevole da parte nostra
Seguire e garantire tutto e sempre e credo che si possa chiedere si debba chiedere all'esterno di non decretare marchi negativi sull'intera produzione giornalistica del servizio pubblico generalizzando questo
Ho quell'episodio
Le smagliature lo ha detto anche Enrico Manca le smagliature esistono
Ma possono essere rimosse ad una ad una senza lacerazioni
La tensione esasperata
Indotta dall'esterno non credo proprio non credo che aiuti molto
Così come è possibile una più netta distinzione fra notizia e commento
Comunque
Nel suo insieme
E lo affermo in piena coscienza
L'informazione della RAI e decisamente migliore
Di come viene tratteggiato dipinta lo dico da cittadino e da telespettatore
Con questo però non voglio dire che non sia necessario evitare che errori imperizia Poma Lizzie
Distorta notizie colombari
In una terreno così Complesso così più difficile
Come quello dell'informazione
In cui si accentuano con rigorosa attenzione
Lei contrapposte premure delle forze politiche di tutte le forze politiche
E vengo alla alla tentazione
Quando sulla informazione si addensano giudizi politici così da drastici come è accaduto nelle ultime settimane
Quando abitatori del palazzo alcuni dei quali amici che stima e rispetto e per il loro passato e per il loro presente
Formulano una drastica denuncia
La domanda che mi pongo e questa la denuncia così formulata
Porterà sostanzialmente più lottizzazione o meno lottizzazione
Tornerà vincoli Toni aggiungerà altri
Aiuterà a fare giornali più liberi
Proprio professionali più ricche di notizie
Oppure
Produrrà il risultato negativo di tutore di informazione dentro un reticolo di regole minuziose compilando la nel limbo delle gazzette ufficiali
Oppure ancora scoraggia era maggiormente proprio chi più e sensibile alle regole della correttezza e si sente pertanto impropriamente ferito ho colpito
L'opinione pubblica giustamente si chiede di essere il più possibile liberi e forti nell'informazione politica
Nel racconto della nostra vita politica
Molti uomini politici molti dirigenti di partito si fanno interpreti della stessa esigenza
Ma noi dobbiamo soprattutto cercare di soddisfare questa esigenza e trovare risposte professionali qua sono d'accordo con chi mi ha preceduto mi ha preceduto trovare disposta professionali come della nostra vocazione
Come nel nostro mestiere
La legge la legge in vigore assegna
Al servizio pubblico un compito di obiettività e ti completezza
Con questa legge ancora con questa legge
Che certamente non è stata colpa della RAI se non è ancora stata rinnovato rifatta ori meditato uni studiata
Con questa legge ne rispondiamo al Parlamento e al nostro pubblico
Questo vuol dire che la politica nella sua accezione più nobile nelle sue decisioni parlamentari nella sua detta dimensione democratica
Nella sua capacità di guida del Paese indica alla RAI gli obiettivi indicata Rai le finalità indica la RAI le strategie
Ma se davvero tutti noi crediamo al valore della autonomia e della professionalità
Questo vuol dire che l'azienda a ricercare e a praticare gli strumenti tecnici operativi professionali attraverso cui i compiti dire finalità del servizio pubblico si realizzano
Le rispondiamo ovviamente in pieno in ogni frammento dalla nostra attività
Ma ne rispondiamo appunto all'interno di questo sistema all'interno di un sistema che è poi quello disegnato dalla legge
Che separa indirizzo e gestione che distingue finalità e strumenti che definisce con chiarezza l'ambito delle decisioni pubbliche e dei controlli pubblici da quello
Della dimensione professionale
E qui vorrei spostare un po'il discorso penso però non indebitamente
I problemi della RAI credo non posto in essere osservati come se ricorda riguardassero una normale azienda tenuta solo a trovare un pur doverose equilibrio fra costi e ricavi
Poiché svolgiamo un servizio pubblico a livello punto urtando d'informazione ma anche di arricchimento culturale e di collegamento con le realtà nazionali e internazionali
La nostra attività va osservata in maniera particolare
Per assicurarci non privilegi ma le condizioni generali sufficienti per svolgere i nostri compiti
La tormentata discussione
Nei giorni scorsi sul tetto della pubblicità poteva apparire hanno idee legata semplicemente ad aspetti economici
Ma in realtà come si è visto proprio in questi ultimissimi giorni queste ultimissime ore in realtà comportava riflessi di portata diverso di portata ben più ampia
Certo teoricamente si potrebbe invocare una scelta di privi privatizzazione che verrebbe a equiparare la RAI a questi e si atto impresa di tipo commerciale
Ma proprio di questo si tratta
E ha un obiettivo del genere che sono finalizzati i tagliandi laccioli che avvolgono l'attività della RAI e le sue soltanto o le tante campagne che a intervalli quasi secolari sembra un orologio
Vengono che state per colpire
La radio televisione pubblica
Non è più ormai raro il caso di uomini politici in Italia che si comportano rispetta rispetto alle servizio pubblico radiotelevisivo come se volessero smantellare lo a vantaggio dalla concorrenza privata
è una concezione singolare del sistema misto
Più la RAI e pluralista responsabilizzati di vedere che significa vocalist
Secondo noi pluralismo e quello che stiamo facendo allora efficace nelle scelte di programmazione e nel rapporto col pubblico tecnicamente avanzata
Più cosiddetta contrastarla
Più si tende a contestare i ritardi a condizionarne in definitiva la competitività
Come se il servizio pubblico fosse un male da combattere anziché
Il patrimonio un grande patrimonio di tutti noi
Un patrimonio del Paese
Ma perché tutto questo
In vista di un servizio migliore a tutela della stampa
Il nome della legge del libero mercato
Lo stiamo parlando di entità e situazioni teoriche
Stiamo parlando del sistema dell'informazione e più in generale della comunicazione radiotelevisiva in Italia alle soglie
Del terzo millennio e dopo un'esperienza
Ricca indubbiamente di ombre di tante ombre anche pesanti
Ma molto più brillante di luci un'esperienza che attenti ha condotto la radio televisione italiana come ha ricordato cortesemente Eugenio Scalfari ai primi posti nella graduatorie mondiali
In questi anni i telegiornali e i giornali radio della radio si sono sforzati hanno fatto grossi sforzi di fa crescere il livello di informazione
Di conoscenza di consapevolezza nel Paese
Non abbiano avuto reticenze non abbiamo avuto omertà nel parlare delle cose che non vanno
Nel denunciare le ingiustizie della nostra società
Nel metter venne in evidenza ad un tempo il formidabile sviluppo
I perduranti squilibri
Abbiamo cercato di dar conto giorno per giorno della cronaca del nostro Paese con completezza facendo tutti impossibile perché il racconto delle cose non fosse passato da una scelta di campo politico
Da un gioco di schieramenti così come del resto fanno i colleghi illustri colleghi della carta stampata
Ma si vuole smantellare il servizio pubblico
Per fare un vuoto proprio non ci credo
Allora per capire che cosa un'alternativa
Sono interrogativi inquietanti che pongo
E sul
Sui quali stai politici fornire risposte adeguate e li pongo non per via riaprire polemiche o per replicare a polemiche
Ma perché è doveroso che questi problemi vengono affrontati vengano dibattuti irrisolti sulla base di interessi non contingenti
Guardando cioè alla realtà delle cose
In modo sereno
E senza veri senza alcun vero
Certo la politica è fatta anche di compromessi
Alcuni comprensibili altri meno comprensibili
Anche se con le capirli con ragioni superiori
Che consigli una ponte qualche rinuncia purché le situazioni Nunzi di Cantet risultano il Sion invece passibili di possibili evoluzioni
Di valutazioni positive
Le le difficoltà che hanno contraddistinto anche negli ultimi giorni i lavori di una commissione parlamentare di vigilanza ci dicono
Con quanta prudenza con quanta delicatezza si debbano affrontare certi temi
Essenziale però è che
Fatto salvo il diritto di ognuno affari informazione e informazione buona
Affari trattenimento a fare cultura
Non si consideri il servizio pubblico come soggetto richiamabile soltanto a doveri
Che lo si guardi o lo si riguardi come azienda che ha doveri e diritti insieme in quanto rappresentativa non senza problemi di un sistema politico sociale compresso e pluralista in azienda comunque indirizzata e vigilata
Queste ancora la legge in vigore dai rappresentanti del popolo italiano e certo non finalizzata ad alcun tornaconto
Il servizio pubblico certamente non ha bisogno di difensore d'ufficio
Da individuare nei gestori del potere politico del momento ma ha bisogno questo sì di una oggettiva considerazione di una serena considerazione da parte dei politici oltre che dei milioni di cittadini per i quali danni ogni giorno si lavora ed è a tutti i cittadini la varietà equilibrata dei loro bisogni di comunicazione che il servizio pubblico deve pensare e il tra cittadini in modo particolare ai minori almeno protetti a quanti ancora non leggono i giornali o non leggono adeguatamente come sarebbe auspicabile che il servizio pubblico deve rivolgere
Sempre con senso di rispetto
La propria attenzione prioritaria
Si tratta
Considerato l'insieme di un lavoro qui credo non si voglia e non ti posso rinunciare
Per quanto sta in noi muovendo da una lunga lunghissima esperienza
La RAI si propone e si onora di perseguirlo emendando lo la forzandolo e affinandolo
Giorno per giorno vi ringrazio per l'attenzione
Ringrazio il dottor runners che doc vettura adesso della lettera dell'onorevole Giorgio la Malfa
Cari amici scrive dall'altra l'impegno di concludere la campagna elettorale
Per il rinnovo del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige a Trento e a Bolzano e impedisce di essere presente fin da stasera l'importante convegno organizzato dall'Espresso
Giovanni Valentini mi aveva invitato alla tavola rotonda su informazione e potere politico e personalmente ho accolto l'invito con grande piacere
Ma non potendo essere presente desidero esporre in forma sintetica alcuni punti che vorrei offrire come contributo al dibattito
La prima considerazione e che essendo l'informazione è un vero e proprio potere nel sistema democratico anche se con caratteristiche del tutto particolari
Si pone di conseguenza necessariamente un problema di rapporti tra potere politico informazione così come si pone un problema di rapporti tra il potere politico e amministrazione o fra potere politico e magistratura
è in un certo modo inevitabile trattandosi di componenti di grande rilievo nell'equilibrio istituzionale di un Paese che vi sia un rapporto dialettico reciproco bilanciarsi confrontarsi di questi poteri
E che nello stesso tempo vi sia una quasi naturale tendenza di ciascuno di essi a raggiungere uno status più forte rispetto agli altri
Tradizionalmente la sinistra italiana in omaggio a concezioni e preconcetti ideologici assai duri a morire
Ha sostenuto che essendo la stampa indipendente espressione di gruppi economici e mi domando di chi altro dovrebbe essere espressione a meno di non fare dell'informazione campo esclusivamente riservato al potere politico
Essa sarebbe priva dei necessari requisiti minimi di oggettività
E meriterebbe quindi di essere in qualche modo indirizzata influenzata dal potere politico come a meglio garantirne la capacità di rappresentazione del sistema democratico
In realtà scrive ancora la Malfa a me sembra che la stampa in Italia svolta nel complesso la sua funzione di informazioni commento in maniera soddisfacente
Il pluralismo delle testate e dei gruppi accudire sei fanno capo insieme a una grande tradizione di alta professionalità
Direttoriale redazionale
Costituiscono elementi notevoli di arricchimento della vita democratica del Paese e insieme diverrà il proprio controllo quotidiano sull'operato della politica e della pubblica amministrazione
Non vedo dunque il pericolo più un potere eccessivo della stampa e desidero dare questa testimonianza dall'interno del mondo politico che pure spesso condotto campagne puntando l'indice
Contro irresponsabilità del potere della stampa
Campagna che ricordano assai da vicino quelle condotte sulla presunta il responsabilità dei magistrati
Pietro invece il pericolo esattamente opposto Peto cioè il tentativo del potere politico di mettere le mani sugli assetti della stampa per cercare di influenzarne gli orientamenti a me sembra che ciò costituisca un pericolo molto più grave irreale di quanto non si pensi anche perché il potere politico ha in mano strumenti di un pesante condizionamento economico dei giornali
Mi riferisco in particolare alla ripartizione delle risorse pubblicitarie e ai possibili intrecci in questo campo e non solo in questo fra televisione e carta stampata
Qualche anno fa la minaccia portata contro l'indipendenza della stampa è stata maggiore di oggi
I giornali registravano forti perdite economiche alcuni gruppi editoriali come Rizzoni avevano raggiunto condizioni di dissesto più che preoccupanti
E fu quindi possibile per qualche partito politico pensare di mettere le mani su quotidiani importanti e prestigiosi
La stessa legge sull'editoria attraverso le provvidenze alla stampa amministrate dal governo se da una parte ha avuto un ruolo non nel rispondere alla crisi del settore
Dall'altra l'ha rappresentato e rappresenta un elemento di preoccupazione per le indebite pressioni che consente il problema aperto è dunque quello di assicurare per un verso alla stampa condizioni economiche tali che ne assicurino l'indipendenza
E per l'altro altresì che fare assumere ai partiti politici un atteggiamento meno prepotente nei confronti della stampa
Si tratta inoltre di procedere con tutta la cautela che si vuole ma di procedere ad eliminare alcune storture come possono essere quella dell'esistenza di un quotidiano
Di proprietà di un ente di gestione delle partecipazioni statali o di altre testate di banche pubbliche
Ma il problema più urgente è quello costituito dalla informazione radiotelevisiva che rappresenta oggi il vero primo strumento di larga circolazione di informazioni e opinione nella società la diffusione media giornaliera dei quotidiani stampati nel nostro Paese non arriva a sei milioni di copie di cui il venti per cento è costituito da giornali sportivi
L'informazione RAI tocca al contrario un pubblico circa tre volte superiore nell'arco giornaliero con una capacità di influenza assai più immediata e diretta di quella della carta stampata
Il punto è
Che c'era in maggiori partiti tradizionalmente hanno lamentato l'asfittico assetto proprietario dei quotidiani ma dominano in maniera assai priva di qualsiasi tutore l'informazione televisiva e radiofonica della RAI
Impronta Antone quotidianamente ispirazione taglio e contenuti
Insomma in Italia il sistema dell'informazione è diviso in una parte privata che svolge il suo mestiere e la sua funzione nel modo in cui essi si svolgono in tutti i Paesi dell'Occidente
E in una parte pubblica che è diventata al servizio dell'informazione partitica
è chiaro che la situazione è destinata a peggiorare
Se non viene modificato il sistema dell'informazione a tre spicchi nella RAI sempre più evidente e intollerabile diverrà lo squilibrio tra le due parti del sistema dell'informazione
E sempre più inaccettabile l'offesa portata all'idea stessa del criteri a cui deve rispondere a un servizio per potere essere qualificato come servizio pubblico
Ecco perché i rapporti tra l'informazione il potere politico richiedono grande attenzione e pene affatto Nespresso apporli al centro di questo importante dibattito Giorgio la Malfa
Adesso riprendiamo con un seconda tornata di interventi la tavola rotonda
Do la parola ai Enrico Manca
Le se può per vivacizzare se mi è possibile
Vuol dire fare una battuta durante l'intervento di D'Alema
A metà del suo intervento mi è venuto in mente
Una frase che soleva dire Nenni
Sì stare attenti al
Rivendicazione della grande purezza perché puro più puro che chi puri è sempre possibile trovarlo ecco di questo è capitato genio Scalfari questa sera quando
A un certo momento D'Alema poi in questa filosofia del potere che prima è stata descritta da Scalfari poi è stata sostenuto e supportato da D'Alema a un certo momento poi e in questo potere è stato messo anche un grande direttore di giornale perché c'è un grande direttore di giornale poi fa parte del potere
Beh è una battuta che insomma mi consente di di sviluppare e qualche ragionamento perché
Scalfari dice libera stampa libera libera informazione libera stampa dice giustamente dice quando parlo scrive la Stampa intendo in media complessivamente e debbo dire che per la parte che riguarda la carta stampata
Io condivido le osservazioni
Che faceva Scalfaro e non a caso fatto quella distinzione rispetto agli altri giornali
Anche se appunto poi gli ho detto poiché repubblicana una sua peculiarità nel senso che poi prende partito
E allora anche qua l'informazione
Quale parametro deve aprire perché niente l'imprenditore puro ha il parametro soltanto della vendita e la vendita assilla pigliamo solo a parametro è garanzia di informazione coerente rigorosa certa obiettiva e imparziale intanto qualche interrogativo a questo proposito si pone se poi tra l'altro lo prendiamo come parametro per allora è un po'difficile dire che la televisione
E distratto avendo un'audience così larga dei telegiornali e non in un solo telegiornale ma in tre quattro cinque telegiornali molto variegati poi di quelli regionali quelli nazionali a varie ore del giorno allora se diciamo questo allora cosa vuol dire contropotere il palazzo
E in un Paese democratico poi il consenso che si esprime in varie forme è una delle espressioni poiché la volontà popolare
Poi adesso ho ascoltato la lettera
Di la Malfa La Malfa una come di una terza posizione nel senso che considera che ciò che è privato
Sa bene e ciò che è pubblico dal male
Cioè che l'informazione in questo c'è una distinzione mi pare anche da Scalfari cioè Scalfari dice in questo è un ottico un posto d'Italia la sua e perché effettivamente poi ho sentito che ha interrotto da lei mi ha detto sì con una precisazione ci sono anche altri giornali sicuramente ci sono anche altri giornali magari anche quelli della stessa catena
Editoriale però la grande stampa italiana obiettiva mente a la proprietà industriale quindi in questo senso un ottica di scalza di un'ottica sull'Italia che io condivido cioè non condivido l'ottica su questo prendo atto e sono d'accordo con lui che è radicalmente diversa l'ottica da quando io mi pongo ma in particolare sulle questioni del servizio pubblico e quella con la quale si pone scatole però su questo punto c'è un'oggettiva
Come dire convergenza un'oggettiva convergenza mentre invece l'onorevole la Malfa prende una posizione diverso DC del tutto ciò che è pubblico quindi va bene nell'informazione anche la proprietà industriale mentre mentre la proprietà del Parlamento no quella va come dire demonizzate
Ma qua
Insomma informazione come contropotere l'informazione come potere d'informazione su questo
Concordo con la Malfa l'informazione è un potere
Concerto sviluppa talvolta un potere di controllo talvolta un potere di critica talaltra un potere di orientamento di Indirizzo
Di sollecitazione in una determinata direzione molto precisa molto puntuale molto definita con obiettivi precisi Castoro obiettivi politici tanto quanto solo debiti di politici
Forze politiche con una differenza che spesso viene dimenticata che i giornali vengono giudicati dal pubblico che li acquista e però in Italia lo ricordava la Malfa insomma in Italia poi siamo in una situazione di una certa depressione della restrizione della vendita dei giornali e cioè diciamo che la televisione anche se giudicata dal suo pubblico e diciamo che anche i partiti poi sono giudicati dal loro pubblico perché poi insomma questa demonizzazione della politica dei partiti poi ha delle scadenze elettorali via delle scadenze nel quale si esprime poi il consenso o dissenso dei cittadini
Scalfari e dice che su questo io ho molto apprezzato come dire
Il suo spirito anche come dire la delicatezza con la quale
Insomma ha risposto alla mia forse un po'troppo infatti Zanato ricordo del settantacinque però cari genitori sai bene che non è che la televisione è cambiata ed è migliorata perché sono aumentati chiarimenti degli italiani mangiano di più i ragazzi quindi sono più alti dalla cose ben diverse
Perché tu ricordi molto bene
So so bene che lo ricordi quale travaglio dovrebbe ricordarlo in realtà anche D'Alema lo dovrebbe ricordare molto anche D'Alema quale travaglio politico c'è stato a fondamento della riforma del settantacinque in rapporto all'evoluzione politica del Paese perché lo ricordiamo che il settantacinque appena preceduto il settantasei il settantasette e il settantotto cioè ha preceduto il fatto che si parla si passava
Nel servizio pubblico dalla dipendenza del Governo e della maggioranza alti in un'area di influenza del Parlamento dove l'opposizione entrava a pieno diritto e non è un caso che è avvenuto con la RAI già avvenuto con un tra col servizio pubblico come uno dei dei dei cuori del sistema democratico del paese e allora non possiamo ridurre la svolta dal settantacinque al fatto che la RAI immediato al settantacinque ad oggi
Perché siccome insomma si mangia di più allora anche la televisione migliorata dall'in realtà c'è stato una durissima battaglia politica un grande sconti io non voglio dire che oggi può anche essere che quella riforma si obsoleta
Io non mi scandalizzo assolutamente di fronte alla proposta che qui ho sentito
Mi fa neppure qualche problema e io lo pongo proprio come interrogativo a agli amici che anche poi adesso interverranno
Allora siamo certi siamo certi io no io non non lo nego pregiudizialmente va mi pongo una domanda la pongo siamo certi che il Parlamento innanzitutto possa essere assimilato al governo
Beh intanto su questo pongono in dubbio non di natura meramente come dire dottrinario istituzionale
E che
Un comitato dichiarare
Con compiti di editori e non con compiti di alta autorità di controllo ma con compiti di editore e cioè cinque persone mi pare che sia stato fatto anche numero cinque persone non si capisce bene nominate da chi
Comunque si può ragionare discuterlo cinque persone
Darebbero più garanzie ho sentito che anche D'Alema si è su questo mi pare che si sia inserito questo è un fatto anche nuovo interessante
Da parte del partito comunista cioè si sia su questo cioè cinque persone rispetto al Parlamento
Danno più garanzie democratiche Istat qualità
Come dire svincolata
Da consenso democratico perché poi forse no o se lo proponiamo come dire una modifica istituzionale molto più profonda e cioè ragioniamo anche su questa questione quando il Parlamento non è più espressione del del del corpo elettorale cioè noi stiamo ragionando in termini della legge attuale ministro mi ha mi ha risposto se i e non rispetta la legge attuale rispetto alla situazione nella quale in Parlamento ed editore del servizio pubblico
Questo Parlamento che Gianluigi pubbliche quindi il servizio pubblico e dà più garanzie o no di quella carta stampata che è di proprietà di gruppi privati industriali a come si fa a non dare guardia una risposta su questo
Diamo una risposta io poi non devo aggiungere nulla quello che ha detto Agnès
Difetti manchevolezze apprezzato molto il fatto che Scalfari abbia riconosciuto è un dato obiettivo insomma mamma Curcio all'all'Aula
Supera professionalità del servizio pubblico la professionalità
Insomma allora su questo b cioè bisogna allora cinque persone elette come dominate da chi
E poi perché questo ciò che perché la il pluralismo è lottizzazione e il pluralismo non è anche espressione di molte idee un solo telegiornale non solo telegiornale sono telegiornale rischia effettivamente di essere un bollettino ufficiale
Oppure rischia di essere una renna nella quale e le varie ispirazioni culturali cosa fanno qua allora chi oppure Scalfari dice ma i giornali sono ancora in questo caso dovrebbe esserlo anche il telegiornale ancora una monarchia o addirittura un intero non in questo caso ci dovrebbe essere un direttore imperatore
E nominato da chi con quali è con quali posizione come vi sarebbe come dire una dialettica ispirazioni culturali e politiche diverse
Allora allora deve spiegare perché è possibile che ci sia le monde il Times
Cioè che debba che possano essere due grandi giornali con ispirazioni diciamo così culturali diverse e cresceranno anche consonanze due tre cinque sette telegiornali con ispirazioni diverse
Oh io penso che il pluralismo non signor non donne come dire non debba e non non sia totalizzante però tra l'altro anche qua
Ma io
Concludo ecco ma non voglio essere equivocato però dico quando per esempio i telegiornali dice ma non devono essere espressione di forze politiche di parte sono dei professionisti sono dei professionisti
Buoni o cattivi si giudica non sul fatto che hanno un'idea politica ma dov'è questa demonizzazione dell'impegno civile dell'impegno politico
Ma questo non mi pare giusto né da un punto di vista democratico né da un punto di vista professionale
E allora
Certo che hanno tre ottiche diverse questi tre telegiornali dice ma hanno si ispirano diciamolo francamente è uno ad uscire uno ai socialisti uno ai comunisti a parte il fatto che dentro queste redazioni ci sono
Operatori di tutti i tipi con Diversi opinioni politiche il rispetto per loro anche su questo bisogna essere piccanti
E i direttori dei grandi giornali non hanno lo stesso potere che c'è Eugenio Scalfari a Repubblica questo ve lo posso assicurare questo ve lo posso assicurare
Questo ve lo posso assicurare
Allora quando divenne alcun solo dalle giornate ad perché non possano avere citato rappresentando
Il settanta ottanta per cento non tentare Murder lei ecco la propria la cultura che c'è nel Paese
Che c'è nel Paese allora come allora pluralismo è anche un momento di avvicinamento alla alla imparzialità
Allora ecco credo effettivamente che si debba fare chiarezza su questo punto essenziale
E si debbano come dire esprimere opinioni chiare
Allora sulla
Esiste un problema di carta stampata dove c'è Proprietà industriale e su questo mi pare che tranne l'onorevole la Malfa nelle da quello che ho sentito scritto qua stasera è venuta una grande convergenza sul fatto che questo pone dei limiti
Alla piena espressione Scalfari ha portato degli esempi chiari addirittura come dire proprio Rocco sì allora tendenze quindi Proprietà industriale e proprietà di giornale scritte
Quindi non è vero che il privato comunque sia va bene per l'informazione allora c'è una certa c'è un problema dell'informazione dalla carta stampata in Italia questo c'è perché manca molto l'editore puro non c'è da fare l'esaltazione acritica dall'editore puro perché poi molte volte religione puro ha idee precise politiche di politica economica di politica industriale tanto quanto
Un editore diciamo non puro
Esiste un problema per il servizio pubblico che ha come i suoi genitori il Parlamento questa assimilazione Governo e Parlamento mi lascia francamente perplesso così come mi lascia perplesso però prendo atto con molta soddisfazione
Che Scalfari dice io credo che il servizio pubblico
Sia importante soltanto che penso che debba avere come dire un altro orchestrazione ragioniamo ragioniamo ragioniamo
Ed è un discorso che si può fare mentre il discorso della privatizzazione che sentono questo questo mi mi metterebbe molto paura perché in un quadro dell'informazione italiana già fortemente segnata dal privato
E gridare o o o indebolire il servizio pubblico non ho nulla da aggiungere a quello agli interrogativi
Che che poneva che poneva al direttore generale
De della RAI e però pongo la questione se davvero un'alta autorità sia più Garanzia del Parlamento
E poi come dire denominata insomma come sappiamo tutti che si insomma voglio dire è un problema è un problema che che si pone e che non può essere respinto ma su cui una riflessione molto molto serio deve essere fatta e un pochettino mi ha meravigliato dico la verità che che su questo D'Alema tutto sommato mi è sembrato
Incline insomma perché
Scarsa di so da tempo che insomma questa d'altra parte Scalfari e e e coerente con molte delle sue impostazioni il governo dei tecnici cioè io non ho mai creduto al governo dei tecnici perché non credo che le scelte tecniche greci sono sempre politiche io penso che
Che ho moltissima stima di Eugenio Scalfari come direttore e come giornalista e Peppe ma anche come uomo politico cioè nel senso che poi quando scrive degli articoli fa un'azione politica
Fa una certa politica non di partito di un partito ma fa un'azione politica allora il governo dei tecnici
Insomma è sempre un governo politico espressione di certe forze politiche così questi cinque alta autorità che dovrebbero essere insomma
Una interrogativo un pochino allarmante però siamo naturalmente qua in altre occasioni per discuterne e grazie ancora all'Espresso di averci consentito questo questo confronto
Grazie ormai
Naturalmente non fa una scala
Dunque
Non ho mai parlato di governo di tecnici comincio dalla coda perché non è di poca importanza rispetto al discorso
Ho parlato viceversa in realtà affiancando
Con grande entusiasmo
Una proposta dell'amico Bruno Visentini a suo tempo
Quindi devo dire ha parlato e io con lui abbiamo parlato
Del distinzione tra il governo come istituzione e il governo come se sentite lega
Dei partiti e appendice dei medesimi
Quindi questa confusione che è stata fatta artificialmente vedo che tuttora persiste un luogo comune
Del governo dei tecnici non appartiene né a Visentini né ammette noi abbiamo detto il Governo è un'istituzione
Voi politici voi partiti concepite il governo come una vostra appendice tante che parlate ancora con una verso l'uso l'uso delle parole forse un po'forti ma tanto siamo tutti tra amici e ci comprendiamo
Con una gravissima scorrettezza voi parlate dei vostri ministri come delegazioni del partito al governo cosa inaccettabile che fa parte appunto di quella confusione tra il Governo e il concetto di Stato
è vero il governo è un'istituzione
Che fa parte è l'esecutivo con la e maiuscola come c'è il legislativo e c'è il giudiziario i partiti non hanno niente a che vedere con questi istituti
Siamo all'idea che ci siano vertici di maggioranza che decidono questioni pubbliche ed avvengono tra personaggi private
Questo per chiarire un aspetto che però non è marginale rispetto alla discussione che stiamo facendo adesso in questa discussione siamo facendo come sempre capita
Io ho parlato di contropotere allora adesso poi dopo D'Alema ha fatto una Roma un intervento molto intelligente molto
E anche manca del re
Devi gentilissimo
No ma voglio dire ma non cinquanta amiamo adesso meno discussione se quello che io ho definito il contropotere viceversa è uno dei vari poteri ieri perché se no per diventano fatti puramente nominalistici
E certamente che
Una struttura un sistema che funge da contropotere è esso stesso un potere che ci vogliamo voglio discutere su questi argomenti c'è se è un contro potere
è un potere che controlla gli altri
E per definizione affinché possa controllare gli altri non può essere controllato dagli altri
Questo poi lo vogliamo definire il potere finiamo poteri allora diciamo è un potere che controlla gli altri e non può essere controllato tanti altri
Può essere controllato dalla legge ovviamente ma non dagli altri poteri
Allora con questo spero di avere eliminato la discussione terminologica se un potere un contro potere però scusate D'Alema
Ha fatto qua ha posto un problema molto più sottile che non quello terminologico molto più a mio avviso interessante detto ma questo contropotere o potere che sia questa spesa questo sistema dell'informazione
è un sistema che esprime i valori egemonici e quindi è omogeneizzato omogeneo
Al potere che dovrebbe controllare
E di qui la sua critica
E poi ha aggiunto infatti non ha mai fatto il contropotere
Ora
Qua bisogna dire che questo sistema dell'informazione essendo un sistema che vive nel libero mercato e si alimenta finanziariamente economicamente trae le sue risorse dal libero mercato vendendo le copie
Raccogliendo pubblicità questo vale sia per la carta stampata che per i mezzi audiovisivi loro non vendono copie raccolgono solo pubblicità la RAI in più raccoglie oppure irrisolti i nostri io per esempio a volte fai conto la Malfa io non voglio interpretare la Malfa e come giustamente notato manca
Su un punto frutto fondamentale siamo in disaccordo però
La Malfa può dire
Io sono repubblicano
Siccome la RAI a come editore il Parlamento il parlamento ci sto voglio far parte di questo Parlamento di fatto non ne faccio
E quindi mi lamento
Allora io dico io sono un cittadino metti che non sono del repubblicano e perché coi miei soldi buoni fate tre telegiornali diarrea io non sono d'accordo
Allora abolite Arca
Io perché devo pagare il canone per sentir parlare il socialista il Comune Tel democristiano MT che io sia del partito di la Malfa
Sono infastidito di pagarvi dei soldi
Questo è un discorso che banchieri
Ma dicevo
Dice dice
Sul sul insomma
Dice D'Alema questo questo potere questo sistema dell'informazione appunto omogeneizzato rispondo
Questo sistema non rappresenta il Paese
Va la l'informe la struttura informativa il sistema dell'informazione non rappresenta
Rappresenta l'opinione pubblica
Che è una cosa diversa
L'opinione pubblica e quella parte del Paese che esprime un'opinione
E lei esprime anche
Praticando frequentando imiti c'è un legame strettissimo tra l'opinione pubblica e i media che ne sono al tempo stesso l'espressione e la guida e il punto d'orientamento
I giornali
E la televisione è già un fatto diverso ma i giornali esprimono
I sentimenti e gli umori e le reazioni le indignazioni Lolli ogni o i conformismi della pubblica opinione la pubblica opinione quale è quella che compra i giornali
Questi
Tu non mi puoi fare il il
La questione
Che noi non esprimiamo l'opinione dei pastori del Supramonte e no no
Non esprimiamo la esprimiamo nel senso che in quanto i pastori del sopra Monte abbiano interessi che vanno tutelati dall'interesse generale la nostra opinione pubblica li percepisce questo sì in questo senso molto mediato
Ma poi direi
Ma vogliamo fare della mente gli esempi di di tutte le volte nelle grandi occasioni in cui
Un certo settore della stampa italiana quello che io chiamo la libera stampa e che mi guardo bene dall'identificare con Repubblica o con il suo gruppo
Editoriale e giornalistico che sta insieme a Repubblica di cui Repubblica fa no ma la libertà ma tutta la spinta referendaria
Che si è verificata in Italia
Tra il settantaquattro e il settantasei dove ha trovato appoggio cassa di risonanza sostegno alla tratta dei grandi giornali a cominciare dal dal grande Corriere della Sera di Piero Ottone
Voi dove avete trovato
Voi comunisti
La voce da da chi vi è stata data voce
Fuori dal vostro giornale di parte
Dalla libera stampa il Corriere di Ottone la repubblica no
Questo è stato il modo con cui voi siete usciti dal ghetto perché prima voi stavate nel ghetto non facevate parte dell'opinione pubblica
I vostri militanti non leggevano altro giornale che l'unità e giustamente perché gli altri giornali trattavano come persone che avevano la coda ma quando quando sono nati i giornali posto si sono trasformati alcuni giornali e non si hanno più visto come persone che hanno la coda i vostri militanti hanno cominciato a legge
E questo è stato la fortuna editoriale di questi giornali che la vostra gente entrata nel circuito della pubblica opinione con quali conseguenze
Di omogeneizzazione
è cambiato il Partito comunista d'acqua acqua perché la libera stampa a circuito atto le sue idee nel partito come voi siete l'esempio massimo di come la libera stampa agisce di come la vecchia talpa che non è la classe operaia D'Alema ma è la libertà
La vecchia talpa scava e tra agisce e trasforma e parto medici ma voi avete frequentazione del Palazzo nel senso ampio del termine io capisco la tua obiezione
Guarda che una delle più grandi rivoluzioni dell'epoca moderna secondo me la più grande ma su questo non voglio aprire discussioni
Nasce dall'enciclopedia e tu sai benissimo dove si riunivano
L'enciclopedia di stili dove andavano a passare
Le loro serate Diderot D'Alembert e gli altri di cui il gruppo andavano nel salotto di Madame Pompadour nel salotto del Principe Igor Lea lì andavano
Lei è nata in Cyclopaedia lì è nata la base strutturale della Rivoluzione francese
Quindi chi vuol dire la frequentazione del Palazzo
Attuazione al Palazzo di per sé non ci dice nulla bisogna vedere perché frequenti il palazzo se per averne prebende o per conoscere che cosa avviene nel palazzo e sette il caso denunciarlo correggerlo ho spiegato
E votarlo
A secondo del libero giudizio che ciascuno di noi si fa
Non voglio allungare troppo la cosa ma a me premeva questa fare della Pompadour perché
Ebbene un bel dentro fabbriche se fosse solo bello bello davvero
Ha chiamato gli ormeggi
Hanno taglia infatti poi hanno tagliato la testa al re nonostante queste nobilissimi frequentazione
Ora
Concludo sul punto molto concreto quello della RAI di cui giustamente Enrico Manca ripreso
Concerto così certo stinco
Intanto sulla RAI sottolineo sempre se vogliamo io non vorrei serve proprio per abbassare il livello del dibattito che come qualcuno forse dirà se liberato da un livello nobilissimo ho voglia abbassare però voglio dire
Il povero Zatterin
Che ha diretto per anni telegiornale
Un telegiornale quando è uscito ha raccontato che cosa gli capitava quando era direttore del telegiornale è stampato questa roba è stampata
Quali pressioni quali interferenze quali intromissioni dei singoli segretari deputati ministri riceveva continuamente
Manca ha detto ma io nel settantacinque fece i nomi Barbato c'era mi ricordo chi altro sono alcuni di questi furono nominati e siccome erano buoni nomi fatti da manca dopo poco furono licenziati
Furono messi in condizione di sfratto a questi buonissimi nomi
Ma noi sappiamo tutti noi che facciamo questo mestiere di giornalisti noi sappiamo tutti e talvolta Biagio scusami se te lo dico lo sappiamo prima ditemi chi saranno i direttori delle tue reti ha detto al telegiornale
Ma non lo sappiamo da tempo che tu spesso non lo sai tu sai troppo sì lo sai dopo lo sai dopo
Non sai da un po'vengono decisi altrove
Allora vorrei che non ci prendessimo in giro su questo punto la quello che si desidererebbe è che questo non avvenga più
Io se
Favorevolissimo al servizio pubblico ho riconosciuto lo confermo che il servizio pubblico ha prodotto una televisione moderna ed efficace
Politicamente faziose nel senso che divisa e a di pertinenza di aree politiche
In un modo evidente scopertamente e fastidiosamente di
Pensiamo ad un'altra autorità certo che c'è di strano manca non devi rimproverare come dire mi stupisco di D'Alema
E che come D'Alema e agli stessi interessi vostro Abbiati ci ha messo il piede tutti stupisce o meno male che D'Alema beh no
Capisco che la guida del parlato al Parlamento ma vi amava mamma vogliamo di ma come il Parlamento ma insomma la Commissione di vigilanza ha dato vita tuttora esempio indecoroso di come si trattano questi argomenti indecoroso approdo indecoroso procrastinando per mesi per anni cercando di mettersi d'accordo tu mi dai questa medio questa alta te in decoroso allora ci vuole qualche altra cosa
Ci vuole qualche cosa che intanto dei limiti le scelte entro certi ambienti Ernesto è stato fatto per la corte costituzionale questo
La Corte Costituzionale tu mi dirai viene scelto dal Parlamento sit
In parte
In parte in altra parte a un'altra costituì insieme è stato fatto per la nomina dei senatori a vita il Presidente della che a nomine senatori a vita di sua assoluta pertinenza e quindi non sono nemmeno su proposta del governo di nomina allora studiamo certo è un problema serio ma secondo me questo qui non funziona ecco io dico solo questo
Non credo cioè cioè cioè tante cose sanno coi ah ecco sì una prova Bergodi bisogna farla questa legge antitrust
Sulla televisione sulla stampa congiunte insieme perché il fatto che Berlusconi da solo
Abbia creato una situazione nella quale nessun'altro può entrare perché non c'è più spazio non esiste lo spazio quindi noi siamo davanti a un duopolio uno metà quello che insomma diciamo metà e dei partiti e metà è di Berlusconi allora questo non sta bene
Per di più non sta bene che Berlusconi possa avere anche dei giornali alcuni Gianna e posso averne altri che al traino della sulla televisione possono spiazzare quelli che la televisione non ha quindi bisogna assolutamente fare una legge la quale vittima chi chi ha una televisione può a vere giornali che coprono una tiratura dell'X per cento
Chi ha due due canali televisivi la tiratura dei giornali che può avere delle serie minori tre non li può avere nessuno
Quindi oppure non lo so né altre altre tre allora nessun altro può entrare questa roba bisogna farla e caro manca finora non si è fatta perché voi avete impedito che si facesse voi avete impedito
Questa è una responsabilità gravissima Tripodi portato appresso
Poi dicono che io sono anti socialista io il mio pensiero è socialista pensa un po'io sono socialista no non voi presidente della RAI no
Io sono socialista liberale l'altra Wetzlar penso quasi tutti io la penso quasi del tutto come il mio amico Bettino Craxi e la pezzi no è la verità poi non ha nessuna importanza se direttamente non ha nessuna importanza ma io quasi tutto la penso come Craxi e in quasi nulla condivido quello che fa
La parola al professor Visentini avevo
Nessuna ragione
Nessuna giustificazione
Per riprendere la parola ma un argomento che qui è stato toccato
Da manca lui pure reso assai bene
Da Scalfari
Perché fu anche nel mille novecento ottantuno se non sbaglio una battaglia comune
E non solo noi due mi impone di riprenderlo commettendo lo proprio consentitemi
Comunque
La scarsa esatte i la la scarsa esattezza o la inesattezza o la pigrizia
Di una certa informazione giornalistica perché con assoluta pigrizia si è continuato a ripetere la storia
Del governo dei tecnici Scalfari ha già risposto e precisato e quindi non è fuori tema oggi e che si richiama darebbe a quella professionalità alla quale inizialmente facevo cenno
Si è ripetuto in tutti i modi e io allora lo scrisse lo dissi
Che non esistono i governi dei tecnici meraviglie ancora che ci sia qualcuno che che si va fuori che non esistono e che quindi quando fu in un certo congresso di un partito citato un passo di Croce che diceva imbecillità di dire del governo dei tecnici è una cosa ovvia Croce non diceva esattamente quello ci fu anche una deformazione nella citazione di conduce anche perché chi lo citava non l'aveva letto con Chávez ho avuto un pezzo di carta da qualcuno nuovi essendo vissuti in certe epoche in cui tra l'altro non ci rimaneva che leggere specialmente in certi ambienti e noi non ce l'abbiamo letto quindi conosciamo benissimo cosa diceva e i suoi limiti ma quello che allora non esiste il problema difficile perché se fosse il problema di sostituire ai cattivi politici i tecnici cioè ai politici tecnici sarebbe la coda di un asse che città unica come modo di fare poi politicamente quello che la difficoltà del problema la realtà del problema e e sostituire i cattivi politici come i buoni politici tra i politici che sanno il mestiere delle cose di cui trattano
E tempi allora buon gioco nell'ormai oggi son cose molto passato e di rispondere citando un passo molto efficace di Luigi Einaudi il quale diceva che non esiste peggiore Musto del politico puro cioè quello che c'è unica e conquista il potere senza sapere poiché farle del potere o occasionalmente facendo quello che il potere immagina se stesso e questo è tutt'il problema occorre ma occulto e do la parola proprio perché consentitemi è una certa forma di pigrizia e con cui questo viene ripetuto a cui oggi si aggiunge qualche cosa di molto peggiore e chiudo e cioè non c'è solo la mostruosità Einaudi Anna cioè definita tale tema code non c'è un topino inaudite e cioè della conquista e dell'esercizio del potere solo per l'esercizio del potere
Non c'è la estrema difficoltà di sostituire ai politici cattivi supponiamo o laddove perché nel medesimo periodo Berlinguer venne fuori col Governo degli onesti che è una non c'è otto però deve rinviamo il primo onesto di questo mondo che ce ne sono tanti ma io direi governanti occupato un po'meno insomma ecco o quelli che avevano perché per fortuna ce ne sono molti dico onesti ma oggi c'è una cosa in più che devia tutto il potere politico e cioè la ricerca di pubblicità oggi i problemi vengono creati sollevarsi e indicate in un certo modo non spero che sia nella necessità voluto che le è stata il paese di poi in quel momento quel c'è un topo Brema edita una certa soluzione ma perché poi non è quel problema cava è a pubblicità e quindi la ricerca di quello che è così in fatto di consenso letto dovrà
Grazie professor Giuseppe
Massimo Scaglioni
Ma
Io due parole perché con lo Stato due precisazioni una riguarda la RAI
Ora francamente credo diciamo che sia difficile porre
Il Partito comunista al quale appartengo il giornale che dirigo nella schiera di quelli che sono contro il servizio pubblico
Nel senso che
Noi abbiamo nella difesa del servizio pubblico
Speso molto molto di più di quello che otteniamo diciamo da servizio pubblico su questo mi pare che non si non c'è nessun dubbio diceva
E lo abbiamo fatto per una composizione di fondo molto più che per una convenienza di partito
Se si dovesse guardare alle convenienze sono altri che dovrebbero difendere il servizio pubblico
Così pure penso che se mi consentirete proprio per le distinzioni diciamo che sono necessarie
Dei giudizi sul Parlamento sulla Commissione di vigilanza sui ritardi su ognuno per la parte su quattordici da parte nostra non è stata quella di chi ha bloccato di chi ha ritardato
Questo per perché a volte diciamo
Diventa un po'fastidiosa questa situazione di un Paese nel quale quando si spartisce il potere si fa sulla base di certi criteri quando si spartiscono le responsabilità
Diciamo Cinzia diventiamo torniamo tutti eguali scappato invece no bisogna dire le cose come stanno
Però il problema non è questo mi pare che qui abbiamo fatto un passo in avanti il problema non è il servizio pubblico si o no
E non è neanche almeno io in questo non condivido per nulla le opinioni che ci ha inviato qui il segretario del Partito repubblicano onorevole la Malfa
Non è pubblico cattivo privato garanzia di pluralismo di una funzione critica questo non è vero l'ho già detto che non lo ridico
Problema è pubblico come e quindi non c'è dubbio chi
Alcuni aspetti importanti dello spirito di quella riforma del settantacinque di cui ha parlato banca
Non hanno trovato una coerente attuazione
Il problema è quello di
Perché insomma
Non diciamo che il Parlamento dell'editore sembra una forzatura dice il Parlamento ha una funzione di indirizzo e di controllo
C'è un'azienda
Che gli le esercitare i suoi potere le sue responsabilità
Che lo deve fare nell'ambito di un interesse collettivo di un indirizzo generale
E che lo deve fare lei respingendo ciò che intromissioni dei partiti
La scocca Prisco lo so che è un concetto difficilissimo questo è un'idea generale di difficilissima attuazione
E tuttavia il problema è questa qui
Star nella piena assunzione di un'autonoma responsabilità nelle decisioni e nelle scelte
E nella capacità di aderire
Un terre giudice di quest'azienda che abbia la forza di dire no tu Parlamento definisce in un quadro di indirizzi si eserciti un controllo
Nell'ambito dei poteri che gli sono conferiti io li esercito
Non sulla base delle indicazioni delle preferenze delle telefonate e intervengo poi intervengo per garantire quel criterio di correttezza per conto per cancella le scorrettezze o malizie laddove si manifesti intervengo anch'essi chi devo colpire uno che protetto espressione di questo o di quel vertice politico
Allora qual è il motore per dare al vertice dell'azienda pubblica e non è il Parlamento l'azienda RAI e l'azienda RAI quell'autorevolezza quella forza che le consenta di esercitare il suo ruolo pubblico senza essere subalterna dice
Ai vertici dei partiti questo è un problema aperto secondo me questo è una questione aperta io non ho sposato nessuna tesi anche perché mi pare che Scalfaro aveva alzato un'ipotesi molto
Sì
Molto aperta molto generale eccetera ma io sento che questo è un problema aperto ritengo che in una certa misura la costituzione di un'alta autorità che abbia un potere di controllo e di vigilanza sul sistema dell'informazione
Potrebbe essere cosa questa che noi proponiamo in una forma definita e nota ritengo potrebbe essere un elemento
Già ti equilibrio nel sistema
Già di un'autorità diciamo che in qualche modo potrebbe essere anche garante di una imitazione della intromissione partitica però questo problema esiste in questo non c'è nessun qualunquismo contro in Parlamento contro i partiti
Ma il problema della della distinzione fra Stato e partiti fra amministrazione ai partiti è uno dei grandi problemi della democrazia italiana lo dice un partito che perbene
Orgoglioso del suo essere partito
Infine diciamo così soltanto una battuta sul cose di Scalfari pare abbia perfettamente inteso il problema è che egli opponevo
Io naturalmente non sono del tutto soddisfatto delle sue risposte ma l'importante a volte capirsi
Poi è chiaro che l'errore sta dal suo punto di vista la base diverrebbe una battuta cioè dire che una parte della stampa italiana ha fatto un percorso inverso cioè mentre le idee che sia lavorarono nel salotto di Madame Pompadour servirono per assaltare la Bastiglia
C'è chi ha cominciato a saltando la Bastiglia dopo dieci anni si ritrova nel salotto della Pompadour
E questo è un giudizio di merito diciamo nel senso che e in questo diciamo c'è il senso di un processo che per molti aspetti è stato un processo di normalizzazione
Normali una parte della stampa italiana è stata normalizzata perché io devo nascondere ciò che a me pare del tutto evidente che comunque era presente la mia opinione
Che il grande capitale industriale finanziario è penetrato aveva assunto il controllo della stampa anche per normalizzato la politicamente anche perché non riusciva a tollerare diciamo che il una certa parte del Paese fosse diventata fosse ritenuta parte della opinione pubblica senza la coda
E foto e non solo e non solo il grande capitale s'mosso in un'opera di normalizzazione sappiamo anche quali centri di potere palesi ed occulti lo hanno operato per contro per assumere un controllo del sistema dell'informazione finita comunque la questione tutta qui
Dopodiché io non metto in discussione l'indipendenza del direttore della Repubblica e il suo diritto di scegliere e di di criticare disertare e di lodare
Mi viene fatto di osservare qualche volta
Per lodare
Si nascondono ossi diciamo così si presentano in una forma
Poco minore infatti
Allora qui cioè la si
Di
No no richiesta qualche fatto qualche fatto che
Può e non è se vogliamo io lo dico non è mica la sarà reso al personale del tutto tranquilla è il modo il tutto amichevole insomma io penso che per esempio l'atteggiamento che ha avuto tutta una parte della stampa italiana di fronte alla questione che riguarda il ministro degli interni suo coinvolgimento in una vicenda che difficilmente lo rende compatibile con il ruolo che esercita è stata una fu è stato un modo un modo in cui ne ha parlato la stampa italiana chi ho trovato no no non mi è sembrato che si si è esercitato quel potere di controllo e ho trovato anche curioso che un grande giornale che spesso esercitato il potere di controllo abbia
All'inizio sollevato come tu facesti in modo molto proprio un problema di
Compatibilità come a dire quest'uomo deve difendere la sua onorabilità
E quindi si dimette da ministro e poco quando il governo ha messo sotto accusa quel magistrato e quindi il caso datemi posto ricorreva
In modo clamoroso e direi quel punto obbligatorio non abbia sentito il dovere di risollevare la questione
Tanto Fabio
Io ti ho posto un problema preciso gli ho fatto un esempio cioè io dentro un rischio ma naturalmente è un giudizio che di merito e che di volta in volta può essere aggiornato
Il problema è stato raccolto dal D'Alema vorrei soltanto precisare che per esempio non riguarda assolutamente L'Espresso
Ma comunque da tanto per il precisione si conclude qui questa prima giornata del convegno i lavori riprenderanno domani mattina alle dieci con la tavola rotonda sull'informazione
Potere economico no