Derrick

Bentornati a Derrick
Dove da un paio di puntate a questa parte stiamo parlando del mercato italiano del gas naturale
L'ultima volta in particolare ci stavamo occupando di ENI e della sua posizione di operatore con forte potere di mercato sugli assi in Italia posizione resa possibile in particolare dal controllo di ENI sui casi tutti di importazione internazionale verso il nostro Paese
Questo controllo infatti ha permesso al cane senza alte di eludere di fatto il limite antitrust sull'importo previsto dal decreto letta di liberalizzazione del settore attraverso la cessione di caso un centimetro prima della frontiera italiana
In questo modo l'azienda ha potuto ridurre le quantità computate come importo
Senza che però per gli altri operatori si aprisse una vera possibilità di accesso diretto alle fonti di gas visto che il gas per arrivare sul nostro mercato deve comunque passare ancora oggi attraverso gare tutti internazionale controllati da ENI
Dall'altro lato della filiera il limite alla quota di mercato sulla vendita finale dei casi in Italia che esso previsto dal decreto letta di duemila ha potuto diventare meno stringente perenni grazie all'ingresso della società nel settore della generazione elettrica il gas
Infatti quel che ENI non poteva più vendere ai clienti finali di gas poteva tuttavia trasformarlo almeno in parte in genere ricca cosa che ha fatto
In generale
è il controllo proprietario di ENI sulla rete interna dei gasdotti di trasmissione sugli interconnettono
E la loro conseguente solo parziale apertura a tutti gli operatori commerciali che ha più preoccupato a partire dalla liberalizzazione per autorità di settore e Antitrust sia a livello italiano russi europeo
Pressioni alle quali l'ENI ha più volte ho posto la considerazione che solo forte importatore nazionale o addirittura europeo
Può contrastare il potere di mercato degli esportatori che si trovano in larga parte fuori dall'Unione europea e non sono sottoposti a regole antitrust minimamente paragonabili
Tant'è che Scaroni ha di di ENI nel recente passato affermato di essere disponibile alla cessione della rete di tessuti italiano solo a fronte del suo eventuale conferimento una rete unica europea
Ipotesi questa appoggiata in passato sia da Catricalà dell'antitrust italiana sia del Ministro dello sviluppo economico Scajola
Ora però lo scenario sembra cambiare
Nelle ultime settimane è spuntato un accordo tra ENI e la Commissione UE
Che prevede una cessione di proprietà da parte di ENI su alcuni degli interconnettono internazionali anche se non il venir meno dei diritti di transito esclusivi su una parte decisiva derisione sotto taglia
Che attraverso l'Austria Forza Italia Casson Russo e che verrebbe venduto alla Cassa depositi e prestiti
Come mai questa nuova disponibilità da parte dell'ENI
Probabilmente il calo senza precedenti nei consumi italiani di Castel due mila nove
E le prospettive di un netto superamento della carenza di capacità di importazione in Italia sono in grado di rendere in prospettiva comunque difficile il mantenimento dell'opposizione di dominanza di mercato terreni sul gas in Italia
Infatti proprio mentre i consumi solo calati inaspettatamente entrato in esercizio il primo impianto di rigassificazione costruito nell'era liberalizzata da operatori differenti a Rovigo
Mentre molti progetti Simini per almeno quaranta miliardi di metri cubi di capacità avranno hanno già ottenuto il parere positivo della commissione di valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'ambiente
Insieme a progetti di nuovi gasdotti di interconnessioni per almeno altrettanta capacità
Tra cui i casi che quanto realizzato formerà un nuovo ponte tra il nord Africa Italia via Sardegna e due progetti di collegamento trans Adriatico verso la Puglia destinati a portare in Italia casi dalla Russia o dall'Iran
Sì tacon tale il South Stream progetto gigantesco della stessa ENI insieme i russi di Gazprom che si è costruito sarebbe in grado di portare in casa dalla Russia verso l'Italia attraverso l'Adriatico oppure l'Austria
Certo se essa ossia rinvenisse realizzato spiazzando gli altri progetti il problema del monopolio all'importo da parte di ENI tornerebbe intatto
Difficilmente tutti questi progetti verranno realizzati insieme
Ma è ragionevole ritenere che la combinazione di alcuni di essi e di consumi di gas in battuta d'arresto possono offrire un livello di disponibilità di casi verso l'Italia è sufficiente a rendere potenzialmente molto più competitivo il mercato interno il che però da solo non basta
A differenza di quanto viene per l'elettricità nel gas non c'è ancora una borsa organizzata che pubbliche un prezzo ufficiale né in un mercato della flessibilità in cui i venditori e compratori di gas possono bilanciare proprio proprio giuramenti con i fabbisogni
Che come abbiamo visto nel caso dell'elettricità solo in parte inevitabilmente imprevedibili
L'assenza di questi strumenti può rivelarsi una barriera all'entrata di nuovi operatori e spiega in parte il fatto che al di fuori dei clienti industriali pochissime famiglie a differenza di quanto avvenuto per l'elettricità hanno potuto cambiare fornitore di gas
Degli strumenti né della regolamentazione del mercato riga si tagliano parleremo imputate future
D'Errico punto Energia piacerà gmail punto com
Un saluto da Michele governatori