Presentazione del Forum Internazionale della Confcommercio dal titolo: "I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000"

Sono
Allora buongiorno a tutti
Qualche
Brevissimo elemento di introduzione per i colleghi
Da quest'anno che l'undicesima edizione abbiamo cambiato la formula quindi non faremo una tre giorni ma sarà uno dei giorni che si concluderà sabato pomeriggio intorno alle sedici e trenta con l'intervento conclusivo del Ministro Tremonti
Che chiuderà il modulo delle riforme
In cartella rete il programma definitivo sono tutti confermati
Avete il materiale di Mariano Bella e vi daremo anche il testo del breve intervento del Presidente Sangalli
Il l'elemento centrale di questo appuntamento e non è tanto parlare della crisi quanto di come uscirne individuando le il percorso di uscita da questa crisi
Focalizzandosi soprattutto sugli elementi strutturali di deficit della nostra economia
Quando abbiamo finito io pregherei i colleghi di usare l'ordine facciamo prima le televisioni che hanno la deadline dell'ora di pranzo poi facciamo le radio i giornali e le agenzie saremo a disposizione per tutto il tempo che vorrete
Non vi tedio altrimenti do la parola Mariano Bella
Bene grazie
Dunque
Un mese fa il Governatore gradini
Alla alla convention nati Fauré ex
Afferma una crescita economica sostenuta e base di benessere presupposto della stabilità finanziaria per un Paese l'alto debito pubblico come l'Italia
E il futuro per i giovani dignità per gli anziani allora queste no questa frase mi serve per segnalarvi che quando
Partiamo dalla concetto che la crescita economica resta il problema italiano
Non lo facciamo perché siamo ossessionati ma perché siamo convinti che al centro
Anche del problema delle riforme vi sia proprio questo aspetto e sottolineiamo oggi due elementi di deficit strutturale che
Bisogna colmare intanto non lavoriamo come Paese sulla su a sufficienza sull'economia dei servizi e il Mezzogiorno di questo Paese none adeguatamente valorizzato
Questi temi vanno affrontati soprattutto oggi visto che
Dopo una contrazione biennale del PIL di circa sei virgola tre punti percentuali
Il piano dal quale riprendiamo e molto più in basso rispetto al due mila sette
Comincerei dall'aspetto della terziarizzazione oggi non solo in Europa ma a livello planetario
La quota di esportazioni disservizi sulle esportazioni totali e crescente
Forse il primo luogo comune che dobbiamo rimuovere
Per affrontare seriamente i nostri problemi e che quando parliamo di esportazioni non parliamo più tanto è soltanto
Di esportazioni di merci di prodotti quanto di servizi e in primis
Di servizi alla persona e di turismo e vedete la linea blu
Che cresce Etienne mentre se guardiamo alle economie avanzate tra le quali certamente c'è il nostro Paese vedete che tra il novanta e il due mila otto la quota delle nostre esportazioni di beni interni di esportazioni di beni totali
è sceso di diciassette punti allora il problema è se vogliamo combattere questa battaglia contro Cina e India
Su cui
E probabilmente difficilmente riusciremo a vincere noi come Italia rispetto anche agli altri nostri parte industrializzati possiamo farlo però forse siamo destinati
A subire qualche ulteriore sconfitta vedete questa l'Italia in termini di merci contro il commercio mondiale di merci e vedete che le nostre esportazioni
Accolgono meno rispetto al passato le oscillazioni favorevoli quindi il nostro problema è che quando il commercio va molto bene noi andiamo benino quando il commercio va male come nell'ultimo anno
Noi andiamo molto male
E da qui bisogna ripartire per comprendere che insieme per esempio alle eccellenze del made in Italy c'è una quinta una quinta eccellenza le quattro A sono limitare l'abbigliamento
L'arredo casa e gli apparecchi meccanici delle Ticino
E ivi il fulcro su cui il nostro Paese si è fatto conoscere nel mondo negli anni Sessanta e Settanta per ora il mondo è cambiato forse meglio se lavoriamo anche di più sui servizi e soprattutto sul turismo ecco
Sul turismo c'è da dire tante cose ma io non vi voglio tediare né voglio rubare tempo al Presidente Sangalli però un paio di cose vanno vanno dette
Se consideriamo quanto spendono gli stranieri in Italia rispetto a quando noi spendiamo all'estero e prendiamo questo saldo che un saldo esporta attivo che fa parte del del PIL vedete che questo salto in percentuale del PIL soltanto dell'uno per cento
Gli altri Paesi
Hanno quattro hanno tre Finardi varie nostri competitor sul soprattutto sull'area del sud come tutti e Tunisia che c'erano otto non solo
Ma il Mezzogiorno questo saldo dell'uno per cento lo riporta indietro allo zero quattro allora
Posso anche fare per un secondo l'economista e dirvi questo che
Da sempre
E è stato considerato una teoria valida con grande evidenza empirica una cosa molto semplice qual è la specializzazione produttiva di un Paese da che cosa è data
Dalla dotazione di risorse che ai se ha il petrolio di specializzi sul petrolio se ai lo zinco il rame fai l'industria pesante immaginiamo la Germania
Se ai come si suole dire e io ci credo voi forse una cosa anche da mettere in discussione il cinquanta il sessanta per cento di tutto il capitale planetario in termini di
Opere d'arte
E o cultura come il nostro Paese effettivamente a per ragioni storiche ben forse la nostra specializzazione produttiva
Cioè mettere a reddito questo capitale dovrebbe orientarsi un po'di più sui servizi in particolare sul turismo
Due battute perché il Mezzogiorno e fortemente sotto valorizzato rispetto a questo pensate che nel nord est su cento turisti quarantasette sono stranieri nel mezzogiorno su cento turistica soltanto trenta sono stranieri
Sono questi gli aspetti sui quali bisogna lavorare e una cosa possibile un risultato che si può ottenere
Perché ce l'abbiamo quella dotazione di capitale culturale se non ce l'avessimo allora sarebbe come dire più difficile più fantasioso ma ce l'abbiamo mettiamola reddito
Vediamo i divari territoriali ecco il problema dei divari territoriali non è un fatto di di retorica
Banale è un fatto molto serio il nostro Paese può crescere con
Un nel Sud perché a il trentacinque per cento della popolazione residente ma produce soltanto il ventidue per cento del valore aggiunto
Probabilmente no non possiamo fare chiedere troppo in termini di produttività per occupato per residente al Nord sono le altre aree del Paese che stanno un livello di produttività inferiore che devono crescere come
Negli anni Settanta abbiamo provato anche con io con il quinto centro siderurgico dal dalle mie parti in Calabria facevo all'amo fare volevamo fare la competizione alla Russia sulle sulle bio proteine possiamo anche ritentare l'industrializzazione
Però forse se lavoriamo sul turismo siamo
Un po'facilitati
I divari territoriali sono enormi cinquanta per cento in termini di valore aggiunto vedete che in termini di consumo questi divari sono addirittura
Maggiori se consideriamo se scendiamo a un livello provinciale ci sono delle Province come potenza abbiamo e sulle ultime che hanno una consumo per abitante inferiore al cinquanta per cento se non risolviamo questo problema
Non andiamo da nessuna parte
Segnalo qualche variabile di contesto ma non ve le leggo perché le vedete ci sono i soliti problemi che non riguardano esclusivamente l'economia cioè la produzione
Ma tutto quello che ci sta intorno la durata dei processi le infrastrutture per l'economia verde se non partiamo a dalla riduzione del gap che vede il sud con il cinquanta per cento rispetto alla media Italia che fa cento del del delle infrastrutture per il trattamento rifiuti probabilmente il benessere di questi cittadini rimarrà sotto e quindi l'incentivo a lavorare rimarrà ancora sotto voglio parlarvi però
Di un aspetto ancora più importante quello del della criminalità abbiamo preso in considerazione dei costi precisi una lista precisa di costi
I costi per ferimenti costi per ripristino del delle del DVD dei danni relativi a rapine i costi assicurativi etc per le imprese del commercio e dei servizi
E viene fuori questo in complessivamente l'extra imposta della criminalità posta nove miliardi a livello di tutta l'Italia soltanto sui nostri settori
In percentuale del valore aggiunto questa imposta vale in attorno al quattro per cento del reddito netto prodotto da ciascuna impresa a livello d'Italia ecco nel Mezzogiorno vale l'otto per cento
In quella situazione una extra imposta un extracosto illegale o ma molto grave
Di otto punti certamente un ostacolo che o si rimuove oppure qualsiasi riforma diventa difficilmente credibile difficilmente efficace
La crisi come a come ha agito qui vedete dei tassi medi
Annui di variazione per territorio ecco il sud a nostro avviso è stato un po'più colpito delle altre aree story lamenta è sempre successo quando il PIL negli ultimi vent'anni nel nostro Paese è capitato nel novantatré del due mila tre nel due mila otto si è ridotto
Il prodotto delle aree del Mezzogiorno si è ridotto di più nonostante che sia più presente la pubblica amministrazione eccetera perché l'economia fragile
E dove l'economia e fragile non c'è possibilità di ripresa e soprattutto la crisi morde di più perché è particolarmente rilevante quest'aspetto del
Dei divari territoriali e della crescita di questi divari territoriali perché se vogliamo fare un federalismo che abbia anche una dimensione un pilastro perequativo
Oggi ci troviamo in una situazione nella quale
Le Regioni Donati potenziali Donà donatori di risorse
Sono
Più povere quindi hanno meno possibilità e i beneficiari le regioni del sud hanno ancora più bisogno di prima quindi la quadre anche più difficile da trovare qual è la soluzione
Non esagerare sul trasferimento di risorse ma fare ripartire la produttività dei soggetti che partono da una produttività particolarmente bassa
Fatemi declinare vado a chiudere un aspetto molto importante che è quello della terziarizzazione in termini di
Città qual è il ruolo delle città oggi nel nostro Paese oggi libro delle città e di incubazione dell'innovazione terziaria
Guardate se prendo le prime grandi
Ci le le prime grandi tredici città economica come sistemi locali quindi non sono comuni amministrativi ma sono i sistemi locali più popolosi ecco
Vi vive il ventotto e passa per cento della popolazione che produce il trentasei per cento del totale del valore aggiunto non solo ma produce il quaranta per cento del valore aggiunto di servizi e guardate la composizione
Di terziarizzazione di queste città
Fatto cento anche a Milano non solo a Roma anche Anna anche a Torino fatto cento il valore aggiunto prodotto da questo sistema fluido di spazio economico l'ottanta per cento produzione di servizi
Allora il pilastro delle città economiche il pilastro della terziarizzazione passanti da questa dimensione delle delle grandi metropoli
Italiani
Ora ho finito l'ultima cosa sul sul concetto di
Di di di vedere in prospettiva a bocce ferme diciamo quindi se in San variazioni radicali in termini di policy con le sue prospettive del Paese abbiamo apportato una ulteriore correzione al ribasso e la seconda negli ultimi tre mesi
Per il prodotto lordo nel due mila dieci
Quattro mesi fa era uno poi l'abbiamo portata a zero nove oggi lo portiamo a zero Tom i consumi vengono ridotti da zero sette a zero sei quindi se volete confermiamo l'idea che il due mila dieci è un anno
Di ripresa di uscita dalla fase critica
Però con tassi di variazione con una lentezza ecco che diciamo ci preoccupano penso si possa dire con la grande
Tranquillità faccio un conto banale ma che forse può servire
Se per sfortuna per disgrazia dovessimo uscire dalla recessione davvero con questi tassi di crescita che dovessero proseguire
Anche per il due mila dodici due mila tredici torneremmo al PIL pro capite visto che la popolazione comunque continua ancora essere di due o tre decimi di PIL torneremo ai livelli di PIL pro capite del due mila sette soltanto nel due mila diciotto nel due mila diciannove ovviamente questa è non è una previsione
è semplicemente un conto riti medico per segnalare la pesantezza della crisi che ci siamo lasciati alle spalle e le difficoltà che dobbiamo affrontare ovviamente se dovessimo uscire meglio da questa crisi sarebbero sufficienti due anni di crescita al tre per cento per riconquistare
A me ampia parte dello spazio perso
Crediamo comunque che
La riforma fiscale
Al sia sia comunque centrale però in ogni caso qualsiasi riforma deve essere declinata con una grande attenzione lungo un asse d'azione che veda i servizi è il Mezzogiorno al centro
Del di qualsiasi operazione viceversa le prospettive sono quelle di una progressiva marginalizzazione del Paese rispetto all'economia e alla politica
Europea eh internazionale io ho finito
Grazie prima di dare la parola al Presidente Sangalli dico che poi vedremo il testo di quello che dice insomma in sintesi la chiave di lettura è senza il Mezzogiorno d'Italia non può sperare di tornare a crescere a livelli accettabili prego Presidente Sangalli
Grazie una parola di ringraziamento non retorica
A voi giornalisti che così
Numerosi
Partecipata questa nostra
Undicesima edizione la Forum Confcommercio
Ambrosetti
Già il nostro Direttore dell'Ufficio studi Mariano bella a
Illustrato con
Tanti dati quella
Che è un po'la nostra
Tesi
Che tra l'altro è anche una tesi semplice proprio per questo noi ci auguriamo realizzabile il problema eh
Come arrendere e più robusta e anche più veloce la crisi
Diceva bella ci sono due opportunità
Che io
Lei traduco così
Mettere in campo per
Ripeto rendere più
Robusto e più veloce la crescita mettere in campo le risorse importante che il nostro paese a
E che sono le piccole e media impresa e l'economia del i servizi il turismo e far giocare un ruolo importante
Per non dire decisivo attraverso queste risorse anche
Nel
Mezzogiorno anche al Mezzogiorno
Ricordando qui una cosa
Che alla base di tutto
Deve essere Ricci un
Rigoroso
Impegno a tutela della legalità e della sicurezza contro la zavorra della criminalità che come è stato ricordato pocanzi brucia qualche cosa come l'otto per cento del PIL del Mezzogiorno prodotto
Dalla
Economia da lei e servizio
Ed è in importante che queste
Opportunità avvengano giocate oggi perché
Proprio oggi
Si deve ripeto
Il robusti dire e rendere e più veloce la ripresa tenendo presente tra l'altro una considerazione che certo
Certamente a voi non sarà sfuggita che
Quella economia dei servizi che peraltro
Noi come Confcommercio da rappresentiamo vale qualche cosa come il quaranta per cento del PIL più del quaranta per cento della
Occupazione
Allora
Sgombero di qualsiasi equivoco e di quel sia sei interpretazione certamente
Il problema
E non è dimenticare il sistema Manni fattori ero
Del nostro Paese il punto è piuttosto mettere in campo e fare e giocare
Quella risorsa che ripeto
E riguarda l'economia dei servizi e e questo dell'arresto vedete e anche
L'impianto che emerge
Da Europa due mila venti cioè dal pacchetto di
Proposte messi a punto dalla Commissione europea per il
Realistico perseguimento dell'obiettivo di una crescita intelligente sostenibile inclusiva
Ho detto Europa due mila venti allora dinamicità del terziario competitività del turismo agenda del digitale progetti strategici per le infrastrutture
Transfrontaliere di nodi intermodali delle città dei porti delle piattaforme logistiche delineano così
Nello scenario di Europa due mila venti l'apporto dell'economia dei servizi alla crescita intelligente sostenibile ed inclusiva
Una politica e quindi per i servizi
E perché diciamo questo perché certamente le risorse che il nostro Paese a cui accennavo prima
Sono risorse che indubbiamente e devono essere coltivate e devono essere coltivate innanzitutto con una e buona politica per i servizi
E che veda in questa economia dei servizi la possibilità di dare quel colpo di reni e di rendere e più robusta e di rendere più veloce e la crescita
E allora noi questa politica per i servizi certamente la chiediamo alla Europa la chiediamo allo Stato
E la chiediamo alle regioni
Chiediamo una politica per
Come ricordava pocanzi il nostro direttore per
Sviluppare i servizi alle persone i servizi alle in prese così essenziali tra l'altro per l'accrescimento dello stesso valore aggiunto del nostro export
Chiediamo poi in particolare
Una politica per il turismo oggi questo settore così importante contribuisce alla formazione del PIL del nostro Paese per circa il dieci per cento mai convincimento comune
Che questo le contributo potrebbe essere
Venne
Superiore
Perché
Fare sfruttare di più e meglio lo o straordinario asset
Competitivo dell'identità italiana e della sua offerta turistica non solo è possibile ma secondo noi deve
Essere assolutamente necessario
E allora anche elettori ISMU al richiedente una politica che e passi attraverso queste risorse a cui accennavo INEA e si ferma a cui accennavo prima e si fermi in modo particolare
Su questo settore attraverso per esempio io la sostegno all'innovazione alla qualificazione del capitale umano ad un potenziamento infrastrutturale ad una
Rinnovata facilitazione all'accesso al credito ed anche ad una politica di natura fiscale che riguarda in modo particolare il turismo perché se il nostro turismo deve essere un turismo competitivo con gli altri paesi a vocazione turistica certamente deve avere una riga allineamento delle aliquote IVA
E e non può giocare una partita dove lo vede inizialmente penalizzata peraltro voi ricorderete che già alcune
Alcuni Paesi come la Francia e
Della Germania hanno ridotto le aliquote IVA
Ecco
Noi tutti diciamo che bisogna
Proseguire su questa strada e bisogna proseguire anche
Con
Determinazione
Perché alla fine ne hanno tutto da guadagnare la
Crescita
Lo
Sviluppo
La coesione del nostro Paese ma in modo particolare la crescita lo sviluppo
E la coesione del mezzogiorno Mariano Bella
Dice giustamente peraltro però
L'ha ricordato in maniera certamente più autorevole anche il ministro Tremonti quando dice leggo testualmente l'unica conclusione possibile che la nostra strategia fondamentale di permanenza in Europa dipende dal rilancio del Sud
è proprio rilanciando il sud facendo crescere e sviluppare il sud dando un contributo alla crescita allo sviluppo
Del Meridione che diventa certamente una condizione importante per maggiore sviluppo e maggiore crescita del nostro Paese
Per usare un termine sportivo secondo noi il dollaro ecco della crescita lo deve segnare proprio il mezzogiorno
Con
Ho già parlato della legalità della sicurezza
Perché e questo è un tema fondamentale perché
La legalità e la sicurezza sono
Certamente Dei prerequisiti importante e non solo della vita democratica ma sono certamente dei
Prerequisiti importanti fondamentali anche per lo sviluppo o del mezzogiorno
E allora riallacciandomi al programma cui accennava prima Sergio De Luca
Dico che
Oggi sarà presente il ministro Maroni certamente noi avremmo un ulteriore occasione per ribadire questo concetto così come l'intervento del ministro Brunetta
Che avverrà quest'oggi sarà un'occasione per sostenere quanto sia essenziale anche
Nel nel Mezzogiorno e soprattutto nel Mezzogiorno
Il miglioramento della produttività della funzione e pubblica ed il miglioramento della qualità della spesa pubblica e degli utilizzi concreti delle risorse
E comunitarie giustizia
Ciclo dei rifiuti reti idriche accessibilità territoriale formazione sono la priorità vere intorno alle quali concentrare e e migliorare della spesa
Ma al Mezzogiorno che non ha sì torta che non si sottrae alla sfida della costruzione del federalismo fiscale
Penso
Esse che valga la pena anche di riaprire un discorso in sede europea
Sulla fiscalità di vantaggio e voglio anche aggiungere che peraltro il piano del e sud
Cui il Governo sta lavorando è
Allora aspetto particolarmente
Significativo rilevante della strategia per la crescita e lo sviluppo dell'intero Paesi a questo proposito
è giusto proprio di ieri la rappresentazione della banca del mezzogiorno
Una iniziativa certamente importante per favorire l'accesso al credito delle piccole
E medie i impresa è anche per promuovere una nuova imprenditorialità e per favorire il processo infrastrutturale
Ecco
Come avete potuto constatare noi
Parleremo molto di riforme ne parleremo tra gli altri con Rutelli con Bonanni passerà con Bersani con il ministro Sacconi con Catricalà con Enrico letta e con
Pier Ferdinando Casini anche qui la nostra attesi e e chiara
Pensiamo anche noi che il Paese abbia mostrato alla prova della crisi di avere e qualche buon è fondamentale il risparmio delle famiglie il sistema di e sicurezza sociale ma tanto per
Il robusti re buoni fondamentali quanto per affrontare e risolvere
Fragilità e ritardi di lungo periodo la strada maestra resta quelle delle riforme necessarie per rafforzare produttività e e competitività
Come ricordavo all'inizio e queste nostre risorse che devono essere coltivate oltre ad essere coltivate con una
Buona politica riguardo la colonia dei servizi devono anche essere coltivate con delle buone riforme e tra queste riforme e certamente la riforma del sistema
Fiscale
Una riforma che in crociano indossi con nella costruzione del federalismo fiscale
Deve vedere come obiettivo tanto una fisco più semplice
Quanto una riduzione e della
Pressione fiscale complessiva a partire certamente dai redditi da lavoro
Ecco SIGO ho parlato di federalismo fiscale
Il punto di arrivo mi rendo conto e non è facile in un Paese come il nostro che come sapete gravato
Per questo macigno del debito pubblico
Caratterizzato da profonde te differenziazioni territoriali ma come diceva
Giustamente il Presidente Napolitano si tratta di un passaggio ineludibile
Ecco io penso di avere
Detto le cose più importanti
Mi pare
E che come ricordava prima il e nostro Direttore dell'Ufficio studi ecco il problema sta proprio in questi e due e passaggi importanti
Noi dobbiamo irrobustire la crescita ci sono dei segnali e timidi dei segnali e fragili comunque segnali e ci sono che vanno verso il versante della ripresa e della crescita dobbiamo irrobustire lì per noi e la strada
Sta proprio su questo passaggio importante
Quello di mettere in campo le risorse importanti e con queste risorse importanti consentire spingere
Il sospingere
Il e Mezzogiorno ad una crescita e da ad uno sviluppo che sia
Una condizione per migliore crescita e migliore sviluppo del nostro Paese grazie
Ok
C'è tempo per qualche domanda se non avete domande andiamo fuori e facciamo le radio le televisioni
Ok andiamo fuori allora
Facciamo fuori