Intervista a Francesco Boccia sul Comitato promotore per la costituzione della Banca del Sud

Con Francesco Boccia del Partito Democratico parliamo della Banca del Sud perché è stata presentata la scorsa settimana per l'ennesima volta
è stato presentato questo comitato promotore non è un diciamo una novità per quanto riguarda il Presidente del Consiglio
No l'abbiamo fatto proprio notare l'altro giorno c'era già stata una presentazione del nove marzo del due mila sei
Quindi il quattro anni fa di un altro comitato promotore sempre la Banca del Sud sempre fatto
Tremonti a Palazzo Reale a Napoli anche le in pompa magna fu
Detto agli italiani che sarebbe cambiato il Mezzogiorno grazie a quella banca del sud fu individuato anche un Presidente dal nome altisonante principe Carlo di Borbone
Quattro anni dopo non c'è più traccia nel dico il comitato promotore né del principe che ci auguriamo abbia
Avuto
Risultati professionali diverse rispetto a quelli ottenuti da dalla banca da quel comitato promotore ora si riparte per la verità l'attuale Presidente come ATO promotore è una persona molto seria
è un banchiere tra l'altro
Del sud quello che non ci convince e il modo in cui si arriva alla banca del sud ancora una volta attraverso slogan ancora una volta senza un quadro chiaro e si arriva solo con
Qualche milione di euro difficile pensare ci possa essere una Banca del Mezzogiorno che con tre quattro milioni di euro possa cambiare le sorti del Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno come nel resto d'Italia le piccole e piccolissime imprese vogliono credito
Garanzie allo Stato per
Far sì che la liquidità necessaria a reggere in questa fase di crisi congiunturale sia una cosa vera non propagandata nel tutto questo
Non non so se percepisce ma è evidente
Che c'è stato ancora una volta con quattro anni quattro anni dopo il tentativo
Di utilizzare quest'uomo Progetto la banca del sud
Prima di un voto prima e la campagna elettorale per le regionali
Sì tra l'altro si parla di o alla praticamente di un'idea privata lo Stato ci metterebbe nella capitale per cinque anni
Si parla della possibilità per le altre banche di entra in partecipazione addirittura si è parlato delle Poste
Ma diciamo di imprenditori privati le banche private gli input
Dei banchieri in generale non hanno bisogno del coordinamento dello Stato per la fare operazioni di mercato penso che sappiano fare anche molto meglio dello Stato e lo hanno dimostrato
In questi anni e anche in questi mesi che sono mesi difficili i grandi difficoltà i privati più illuminati non aspettano certo che lo Stato di Cordini non si fa non certo in ordine allo Stato
Ecco perché penso che sia delle due l'una o velleitario il tentativo di Tremonti o in mala fede temo la seconda
Motivazione perché
E davvero difficile pensare
Che lo Stato possa coordinare
Certo numero imprenditori privati spingerli ad investire a mezzogiorno senza alcuna prospettiva investendo solo quattro cinque milioni di euro
Sì del tra l'altro si parla anche di possibilità di emissione di titoli
Su una barca di vario genere con un tasso agevolato si parla di parassiti per le piccole e medie imprese perché poi ovviamente nella nodo centrale del problema
Manifesta ora non siamo contrari se riuscissimo una volta per tutte a capire che cosa si tratta
E che non si capisce
L'unica cosa se capita che c'è un nuovo Comitato promotore che c'è una banca diversa da quel due mila sei e con prospettive contraddittorie
Dovremmo dei in questi casi si dice giudicheremo dei fatti però
La la nostra critica e molto dura e molto netta perché dopo due anni di di governo
E dopo aver già vissuti cinque è opportuno non prendere in giro più Mezzogiorno soprattutto utilizzare slogan come questi per
Spostare
L'asticella più su in qualche modo oltre la competizione elettorale insomma
Ci sembra molto evidente il tentativo di
Tirar fuori dal dal cilindro l'ennesima
L'ennesimo coniglio che però è artificiale insomma abbiamo forte la tentazione che sia ancora una vicenda utilizzata per fini elettorali
Il Ministro Tremonti nonostante le pressioni del Presidente del Consiglio ha detto che le riforme in ambito fiscale si faranno fra due o tre anni
Mercoledì
C'è finalmente una sessione della Camera deputati su sull'economia si discuterà delle mozioni su
Sulla crisi economica quella del Partito Democratico e sugli strumenti per affrontare la crisi e per andare oltre la crisi noi non faremo una diagnosi sulle cause della crisi perché pensare italiani di diagnosi e analisi Nesi sentano
Troppe il nostro sarà
Un momento nel quale sfideremo il
Governo a darci le risposte sugli strumenti che mettiamo sul tavolo me pensavo alla riforma fiscale debba essere fatta quest'anno stesso
Ci sono tutte le condizioni per
Discutere in Parlamento subito dopo il voto alla riforma fiscale non capisco perché si debba aspettare due o tre anni che diciamo ci porterebbero alla prossima legislatura
Non è come dice Tremonti non ci vogliono
Anni per organizzare una concertazione tra le parti perché se fosse vero significherebbe aver perso questi due anni io diciamo voglio sperare che il Governo in questi due anni abbia già
Sentito le parti incontrato le associazioni datoriali e di i corpi intermedi il mondo del lavoro non non vorrei iniziare sarò oggi
Le negoziazioni per provare a capire qual è la riforma fiscale migliora il Partito Democratico ce la molto chiara in mente la proporremo mercoledì su questo sfideremo il Governo ci auguriamo
Di avere delle risposte che non siano
Il
Lo slogan di questi ultimi ventiquattro mesi e cioè c'è il debito pubblico non si può far nulla il debito e la condizione di indebitamento nostro tre Paese un vincolo
Che impone alcune scelte di politica fiscale non è l'obiettivo della politica economica e quindi la politica fiscale