Rassegna stampa ambientale

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giovanni De Pascalis per questa nuova puntata della rassegna stampa dedicata ai temi dell'ambiente dell'energia del territorio puntata che registriamo domenica undici aprile
E non c'è dubbio che la
Non c'è dubbio che il tema prioritario da affrontare è quello dell'energia nucleare
Che ha visto la firma di un dell'accordo tra il il Governo italiano il Governo francese per l'esportazione della tecnologia nucleare francese in Italia
Il tema che è stato al centro dell'incontro bilaterale Italia Francia cioè l'incontro tra Silvio Berlusconi Nicola SAR così
Di venerdì
Nove aprile scorso e questo tema e quindi è stato un po'ancora molto sotto al centro dell'attenzione dei giornali e del mondo politico italiano in questi giorni
Molti articoli sono stati pubblicati sull'argomento sul tema
E vogliamo partire da un articolo pubblicato il giorno prima dell'incontro tra Berlusconi e Sarkozy giovedì otto aprile articolo pubblicato su L'Unità
Di bianca di Giovanni intitolato un nucleare Realacci accusa intesa capestro con la Francia pagheranno tutto gli italiani
Di cosa si tratta leggiamo
Arriverà oggi a Parigi il placet politico gli accordi tecnici sul nucleare chiusi a marzo tra Italia e Francia nel bilaterale tra Nicolas così a Silvio Berlusconi il capitolo Energia e di cui li pesanti c'è attesa per l'accordo tipi definitivo
Che aveva e Ansaldo Nucleare società controllata da Finmeccanica dovrebbero firmare
L'intesa prevede che le due società collaborino la costruzione dei reattori delle future centrali nucleari italiane a livello ingegneristico e riguarderà anche altre centrali all'estero in particolare in Finlandia
E nel Regno Unito non è escluso che la collaborazione di guardia anche il secondo e TR francese che sarà costruito appena noti
Ma proprio tra le pieghe dell'accordo di cui gran tessitore è stato l'amministratore delegato ENEL Fulvio Conti sembra balenare una pesante ipoteca per i cittadini italiani
In una interrogazione presentata ieri i parlamentari Pd Ermete Realacci
Chiede di sapere se nell'intesa con la società Areva sia inclusa una clausola vincolante per l'Italia secondo la quale in caso di mancata realizzazione delle centrali nucleari in Italia si legge
Per cause indipendenti dalla volontà del fornitore lo stesso abbia comunque garanzia ad essere pagato totalmente con evidente pesante onere sulle finanze dello Stato italiano
Si tratterebbe di una clausola capestro accusa Realacci italiani devono sapere se in caso di fallimento il conto lo pagherà comunque Pantalone
I dubbi del parlamentare democratico non si fermano qui sulla base delle tecnologie attualmente disponibili spiega Realacci nell'interrogazione parlamentare
Non risulta credibile la motivazione del Governo di puntare sull'energia nucleare come fonte in grado di fornire significative quantità di energia elettrica a prezzi molto più bassi degli attuali
Non a caso l'ENEL per gestire finanziariamente la costruzione di centrali nucleari ha chiesto al Governo la certezza dell'acquisto e un prezzo minimo per il kilowattora nucleare
Quindi il nel vuole poi vendere ai consumatori italiani l'energia elettrica da nucleare
Evidentemente a ad un prezzo
Che sia conveniente rispetto I costi del nucleare
E e continua articolo di Bianca di Giovanni un'opzione molto lontana da quella di ottenere un prezzo più basso per l'Energia oltre che una messa in discussione dello stesso mercato elettrico
E sempre più evidente che il piano nucleare di Berlusconi al di là della propaganda e tanto incerto quanto antieconomico e azzardato
Chiuse virgolette ma il Governo non si ferma anzi fa proclami trionfalistici proprio alla vigilia del vertice che però si dubiti Realacci sono fondati appare tutto sbilanciato in favore dei transalpini quindi questa
Questa la la la
L'accusa l'interrogazione di Ermete Realacci di cui dà conto l'unità che naturalmente
A è una posizione molto critica rispetto alla politica pro nucleare del Governo Berlusconi
E ancora la questione ancora dell'energia nucleare dell'accordo con gli USA nuclei francese
è l'oggetto di un intervento di Elisabetta Zamparutti del deputato radicale del partner eletta all'interno del Partito Democratico Elisabetta Zamparutti
è articolo pubblicato sul manifesto sabato dieci aprile
Che intitolato nucleare anche a Parigi sono prudenti allora leggiamo questo intervento
Della parlamentare radicale Elisabetta Zamparutti secondo uno studio realizzato in Canada dalla Carletto University intitolato energia nucleare Governo globali un piano d'azione al due mila trenta
L'espansione del nucleare improponibile nei prossimi due decenni troppi vincoli economici e di regolamentazione perché sia competitivo
L'energia nucleare non è abbastanza flessibile per far fronte alle minacce di cambiamenti climatici nel breve periodo sterilizzazione di centrali richiede decenni di pianificazione tempi lunghi per la predisposizione di un assetto di regolamentazione
La costruzione le verifiche prima di arrivare a produrre elettricità
Soluzioni più economiche da aggiri tra cui l'efficienza energetica prevarranno si legge nel rapporto
Alla vigilia della sigla degli accordi tra lo francesi sul nucleare
Ma di Pier Cometto del Commissario dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare nel corso di uno un'audizione al Parlamento francese riferiva che il regolatore finlandese stucchevole
Ha riscontrato difetti nel reattore pr in costruzione a molti nuoto e ha allertato le controparti dei paesi dove se ne stanno realizzando di analoghi o dove la costruzione presa in considerazione
Francia Stati Uniti Regno Unito per questo detto commettere eh imminente l'adozione di una dichiarazione congiunta da parte delle autorità per la sicurezza nucleare dei quattro Paesi la seconda dopo quella Franco finlandese di inglese dello scorso novembre
Hanno lungo il biennio Presidente ed Amministratore delegato di Areva tace su questi aspetti e quanto le scorie assicura che i residui di combustibili nucleari non rappresentano che il quattro per cento del combustibile immesso nelle centrali
Ma questo non è vero perché non tiene conto dei combustibili morso mix uranio e plutonio e uranio impoverito ne dice che i costi di realizzazione di un reattore
Un rettore per esempio di mille seicento megawatt di potenza che il modello alla base degli accordi tra francesi superano i cinque virgola sei miliardi di euro il costo di quelle in costruzione in Finlandia è passato dai tre virgola cinque preventivati
A cinque virgola tre
Accumulando tre anni di ritardo
Costi e tempi tali da mettere anche il più grosso gruppo industriale nei guai
E continua
Titolo di Elisabetta Zamparutti perché i costi sono sempre stato il freno allo sviluppo del nucleare
Tant'è che non vi è esempio al mondo di sviluppo senza un massiccio investimento di Stato la stessa America di Obama deve impegnare otto virgola tre milioni di dollari e garanzia dei gruppi industriali coinvolti
E Stati come Georgia florida essa Oscar on line devono autorizzare la ricaduta dei costi sui consumatori perché i soggetti imprenditoriali perseguono il Progetto
L'atomo non è quindi la strada del futuro conclude Elisabetta Zamparutti e visto che nessuno dei nuovi governatori ha detto di volere le centrali Berlusconi oltre a dirci
Chi metterà i soldi per il nucleare dovrebbe dirci anche dove intende realizzarlo
E quindi questo l'intervento di Elisabetta Zamparutti pubblicato sul manifesto di sabato dieci aprile
Un altro articolo sempre sulla questione pubblicato ancora dall'unità sabato dieci aprile scorso
In cui si dà conto dell'accordo tra il Governo italiano e quello francese nell'articolo di Marco Buccianti IMI Roberto Rossi il titolo è il premier regala il nucleare alla Francia
Sottotitolo torneremo al nucleare foraggere Mola Francia le sue aziende dell'energia essa al così ringrazia Berlusconi ovviamente e definisce storico l'accordo la leggiamo una parte dell'articolo
Ma voi non lo ringrazio deste uno che vi serve su un vassoio venti miliardi di euro l'Italia torna al nucleare si appoggerà i francesi che la sanno lunga foraggi era e di F
La la principale società energetica francese curerà di affanni di Areva la Società transalpina sempre parastatale che ha il brevetto per la tecnologia EPR quella che si userà in Italia cioè le centrali nucleari e TR
Il vassallaggio di Berlusconi lustro immagini SAR così appannato dopo la batosta le elezioni regionali Sarko ringrazia
E dopo mesi passati a giocare un pietoso rimpiattino la verità agli italiani la detta proprio lui si torna al nucleare subito in fretta
è doveroso dice il premier e storico lo anticipa il Presidente della Francia
Rendo omaggio la decisione storica del Governo italiano e del Presidente Berlusconi di fare la scelta del nucleare decisione che avvicina Francia Italia SAR così ricorda il venditore di auto che si congratula col cliente
E più convinto di aver fatto la fare più il caloroso né i complimenti
è scrive l'Unità la Francia Shili fino alla sua vecchia usurata pericolosa sorpassata Energia nomina pagheremo cara risolleva Andora loro grande Utility esse quelle di F in crisi i complimenti dell'Eliseo sono meritatissimo mi
Sono passati ventitré anni e continua etere continua L'Unità sono passati ventitré anni del referendum che bandi nucleari dall'Italia scelta fortemente condizionato dall'emotività per il disastro di Cernobyl questo è pacifico
Ma in questo quarto di secolo si sono fermate nuove energie e meno costoso e più ecologiche sfruttano il sole il vento a queste guardare i paesi moderni
Negli Stati Uniti non si costruisce più una centrale nucleare dal mille novecentosettanta in Italia ricominceremo nel due mila dieci
Ma se Berlusconi ammette elezioni consumate di dover virgolette convincere gli italiani
Deve anzitutto preoccuparsi trovare sponda nelle regioni anche in quelle appena riguadagnato i ieri nessun governatore aperto la porta
Titubante anche la Polverini che a Montalto di Castro la centrale già pronta silenzio imbarazzato dal Cotral Formigoni
Amministratori dei territori che comprendono le ricca pure Caorso altri siti nucleari considerati certi dal Governo
No da parte del feudo sardo da parte del Friuli-Venezia Giulia della Campania sul resto d'Italia c'è perfino l'ostacolo politico dalla Puglia al centro e l'Italia dei Valori già evoca il referendum nazionale
Ma la vera truffa tra virgolette del battesimo parigino economica e mentre si spendono comunicati sui protocolli di intesa fra Ansaldo e Areva
Che svilupperanno una partnership industriale partire progetti francesi già esistenti
Per poi espandersi e futuri progetti italiani non solo sita cioè sui termini economici dell'impegno
ENEL committenti italiano dell'energia assicura che le quattro centrali nucleari costeranno quattro miliardi di euro ciascuna
In realtà l'ultima commessa proposta dare va nel mondo in Canada nel due mila nove
è stata di da diciassette miliardi di dollari per due ETR da mille seicento megawatt gli stessi che vedremo in Italia
Il Governo canadese ha risposto no Marzi
No grazie altro esempio nell'accordo fra un saldo e D'Alema viene lamentata la centrale finlandese andammo a visitarla i francesi promise un lavoro da tre miliardi di euro e fissare un il termine al due mila nove
Il costo è raddoppiato e problemi di i problemi di funzionamento dovuti all'insicurezza della centrale hanno ritardato la consegna al due mila tredici
Non è una questione di poco conto è nella un debito che supera i quarantacinque miliardi di euro
Quale bancari consentirà di investire ancora molti miliardi a quel punto sarà lo Stato farsi carico del Progetto
E troverà i soldi fra i cittadini che pagheranno due volte la stessa è nella già fissato un prezzo di consumo input ipotetico per le bollette
Ma è una supposizione fatta sul costo delle centrali come si è visto irreale
Le bollette dunque saranno più esosa del previsto
Secondo gli ambientalisti l'onere finale per lo Stato sarà sui trenta miliardi di euro anche accollandone una parte i francesi non sarà inferiore a venti miliardi
Non lo ringrazio aveste voi un premier che viene a farvi visita con questo assegno in bocca conclude l'articolo dell'unità firmato dal marco Buccianti INEA Roberto Rossi
E spostiamoci ora sulla stampa sempre sabato in grande articolo che occupa tutta la pagina nove
Titolo Italia e Francia all'asse nucleare sottotitoli Energia dà il via a una serie di accordi tra la brigata alpina in comune all'immigrazione nell'articolo eh
Di Domenico Quirico corrispondente da Parigi del quotidiano torinese
Allora leggiamo la prima parte di questo articolo dell'ASP pubblicato sulla stampa in un panorama internazionale dove SAR così incontra sempre più difficoltà a farsi intendere a fare la figura dell'energico sapiente
Perfino la disprezzata Italietta può diventare utilissima e desiderata spalla così il periodico vertice franco italiano quest'anno di stanza a Parigi è diventata una cornucopia di intese accordi dichiarazioni di intenti
Sorriso ogni e convergenze dal nucleare dove a Parigi ormai si parla di simbiosi senza precedenti al militare dalle ferrovie due fino a ieri ci si guardano in cagnesco all'immigrazione
Una comunione di intenti siamo al momento dell'accelerazione come hanno sottolineato Sarkozy e Berlusconi al termine del vertice in perfetta corrispondenza di parole e propositivo se non siamo la formazione di un asse franco-italiano non molto ci manca
Scrive Domenico Quirico resta da vedere se resisterà
Fare da traino il nucleare un anno dopo la firma degli accordi tra e di sorgente nucleare italico ovvero le imprese francesi
Arriva ed è di FI e italiani Ansaldo ed ENEL ormai si viaggia al galoppo Sarkozy ha salutato il cammino degli italiani con toni trionfali
La storica decisione di Berlusconi di ritornare al nucleare l'ha definita facendo sfilare i sette accordi in materia di sicurezza
Gestione delle scorie formazione e soprattutto collaborazione industriale
Che ha nel Comune impegno intorno al motore di terza generazione che dovrà
Equipaggiare le centrali italiane
La nostra volontà e di lavorare mano nella mano con le imprese italiane ha detto Sarkozy siamo veramente decisi a investire nella Moro con gli italiani non c'è da dubitarne dopo il rovescio subito negli Emirati
Dove i coreani sudisti hanno sfilato un mercato da venti miliardi di dollari le future cinque centrali italiane anche se i tempi saranno prevedibili prevedibilmente biblici sono un utile sostituto
Berlusconi da parte sua ha ricordato che il Governo vuole arrivare ad attribuire al nucleare un quarto che la produzione elettrica del Paese e annunciato di aver studiato CONFSAL così un programma di documentari televisivi realizzati nelle aree di frontiera
Dove si trovano alcuni degli impianti francesi per dimostrare agli italiani ancora renitenti che tutto funziona alla perfezione e senza rischi
E qui ci fermiamo nella lettura di questo articolo e Domenico Quirico sempre nella stessa pagina della Stampa in basso
Un articolo nel più piccolo dà conto del messaggio I Governi italiano e francese da parte
Vi John Elkann e Antoine Bernheim
Vediamo di cosa si tratta Bermani del cambio accelerare l'uscita dal carbone
Per raggiungere gli obiettivi fissati dal vertice di Copenaghen sul clima bisogna puntare su due pilastri da una parte accelerare la decarbonizzazione e migliorare l'efficienza energetica dei sistemi economici
Dall'altra sviluppare nuove tecnologie verdi
Lo scrivono in un messaggio di policy Recco Mend actions per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Capo dello Stato francese Nicolas Sarkozy il vice presidente di FIAT a John Elkann e il Presidente
Onorario di generale Antoine Bernheim raccogliendo le proposte emerse dal foro di dialogo italo francese
Il foro a cui hanno preso parte una ventina di imprenditori che entrambi i Paesi
Tra cui l'amministratore delegato di ENEL Fulvio Conti quello di Edison Umberto Quadrino il direttore generale di Intesa San Paolo Gaetano Miccichè e il presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini
Ha elaborato una lista di raccomandazioni per i governi di Francia e Italia
In materia di energia e sostenibilità ma anche di cooperazione con la sponda sud del Mediterraneo sull'energia gli elementi su cui puntare secondo il foro sono lo sviluppo del nucleare
Che risulta più efficiente conveniente a minore impatto ambientale
La generazione distribuita l'integrazione tra reti energetiche reti di comunicazioni
L'incremento dell'efficienza e il costante supporto a ricerca e formazione sulla cooperazione euro-mediterranea invece
Gli imprenditori raccomandano di investire maggiormente nella sponda sud creare nuove opportunità di crescita e di lavoro e un clima di proficuo scambio culturale
E aumentare le iniziative europee nella regione in testa l'Unione per il Mediterraneo
Questi dunque i suggerimenti i consigli ai Governi francese italiano da parte di un gruppo di di di di imprenditori di cui si sono fatti portavoce e il camion il vice presidente di FIAT e Antoine Bernheim
E restando ancora sulla stampa ma tornando mercoledì sette aprile ci occupiamo ora delle delle biomasse per i i carburanti
L'articolo pubblicato sulla stampa di del sette aprile intitolato biofuel non oltre il cinque virgola sei per cento l'Unione Europea fissa un limite alla quota massima utilizzabile
Di ecco carburante l'articolo di Marco Sodano
E Dessì grato retroscena allora leggiamo
Biocarburanti sì ma con prudenza trasformare il cibo in carburante può essere rischioso per l'ambiente e per la dispensa la Commissione europea commissionato uno studio al food policy rischi sismici Institute
Per capire quale può essere la quota limite di biocarburanti destinati all'autotrasporto il verdetto e che non si può andare oltre il cinque virgola sei per cento
Obiettivo della ricerca Lavizzari l'impatto che le nuove politiche europee sul settore biocombustibili avranno sulla produzione agricole sull'ambiente
Dice la direttiva dell'Unione europea dedicata alla materia che entro il due mila venti
Il dieci per cento dei consumi del settore dei trasporti dovrà essere coperto da fonti rinnovabili alla quota naturalmente comprende i veicoli elettrici e quelli a idrogeno quando saranno di uso comune
Se con invio fuel di prima generazione quello disponibile ad oggi non si può andare oltre il cinque virgola sei per cento centrare l'obiettivo del dieci per cento
Diventa impossibile questo perché prima del due mila venti non saranno disponibili nei carburanti di seconda generazione ovvero quelli prodotti con i rifiuti
Scrive Marco sudano né le auto elettriche queste ultime almeno non in grandi numeri e e si
Si apriamo una parentesi perché in effetti
Le automobili elettriche stanno cominciando
è ad essere immesse in commercio in modo serio proprio in proprio in questo momento il suo in particolare
L'anno prossimo molti modelli si affacciano sul mercato però è chiaro che nel due mila venti non non potranno essere una percentuale
Rilevantissima sul totale
E quindi potranno incidere solo in modo
Limitato insomma comunque riprendiamo la lettura dell'articolo Marco Sodano superare il limite indicato dallo studio comporta però altre complicazioni
Per ottenere nuovi terreni da destinare alle coltivazioni energetiche si può del fuoristrada ma è chiaro che non è un grande affare per l'ambiente
L'altra strada è quella di convertire coltivazioni dedicate a lui ad alimentare
Con quelle dedicate al biofuel e con il rischio immediato e quello di abbassare la disponibilità di materie prime alimentari facendo di conseguenze impennare i pezzi a cominciare dal panni e dalla pasta
Senza contare che le macchine agricole non vanno biofuel ma gasolio e che il fertilizzante i sono responsabili di una grossa quota delle emissioni di CO due in atmosfera
E che poi bisogna convertire il mais sinergia usando né dell'altra
Non sempre il bilancio ecologico e in positivo secondo alcuni studiosi anzi lo è solo in Brasile dove l'estensione di terra coltivabile eh enorme
Il rapporto prende in considerazione il fatto che gli usi indiretti del territorio hanno un effetto importante sulla sostenibilità ambientale dei biocarburanti ma considera gli obiettivi fissati dall'Unione europea sufficientemente contenuti da non metterla rischio
Lo studio è stato accolto con favore
Dal Copaco Geca d'organizzazione europea di rappresentanza degli agricoltori e delle cooperative agricole conferma ha dichiarato pecca persone me al Segretario generale del Copaco cieca
Che da oggi al due mila venti un aumento della domanda di materie prime utilizzate per produrre biocarburanti
Determinerà solo un lieve incremento dell'impiego di seminativi compresi tra lo zero virgola zero sette lo zero virgola zero otto per cento
Il dato stupito molti esperti altri studi dell'Unione Europea dicono che arrivare al dieci per cento quindi dieci per cento il carburante coperto con
Con mio carburanti con biofuel farebbe impennare del trentacinque per cento i prezzi degli oli vegetali e del dieci per cento quelli dei cereali
Quello che è certo che è che di qui a sostituire la benzina il cammino è lungo conclude questo articolo di Marco Sodano pubblicato sulla stampa di Torino
Cambiamo argomento occupiamoci di inquinamento dell'aria o meglio di polveri
Assassine derivanti dall'amianto della questione si è occupato il manifesto e si sta si parla di della situazione all'interno della centrale ENEL di Civitavecchia
Dove si è anche dove si anche verificato un gravissimo incidente sul lavoro con la morte di alcuni operai
Il manifesto del sette aprile scorso pubblicato
Un un Tinicolo intitolato le polveri killer note da venticinque anni l'articolo è firmato da Andrea Palladino
Scrive paladino i pericoli della centrale elettrica dell'ENEL di Civitavecchia erano conosciuti da almeno venticinque anni documentati in nero su bianco
Da diversi ispezioni delle autorità sanitarie locali fin dagli anni ottanta quando l'azienda vennero contestate diverse violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Forse troppo blandamente visto che per sette anni nonostante il pericolo fosse noto i lavoratori hanno continuato a respirare amianto rischiando il mesotelioma la terribile neoplasia che non lascia scampo
Ed oggi alcuni di loro sono già morti in silenzio prima che qualcuno potesse rendere giustizia mentre tanti altri rischiano loro volta di ammalarsi
Il documento riprodotto in queste pagine e datato sette ottobre mille novecentottantacinque ed è risultato di un'ispezione degli impianti ENEL del trenta settembre del due e sette ottobre dello stesso anno
Incredibilmente accanto alla rilevazione della presenza di polveri non controllate già allora all'ENEL veniva contestato anche il rischio legato ai popoli di ammoniaca
Sono le polveri però il vero killer della centrale di Civitavecchia particelle di amianto che fino al mille novecentonovantatré secondo la documentazione consultato da il manifesto
Erano presenti e non completamente controllate negli impianti e nelle zone dove hanno lavorato per decenni centinaia di operai
Il pericolo della diffusione delle fibre di amianto era noto già nel mille novecentottantacinque
In un altro rapporto dell'azienda sanitaria locale redatto dopo un'ispezione del cinque del sette giugno mille novecentottantacinque
Ispettori segnalavano che nell'impianto vi era un'insufficiente isolamento del luogo di lavoro con conseguente dispersione di polveri di amianto all'esterno della zona delimitata
Fino a raggiungere valori limite superiori a quelli previsti dalla direttiva dell'Unione europea numero quattrocentosettantasette
Del mille novecentottantatré
La presenza delle fibre era talmente alta da raggiungere una concentrazione all'interno dell'area delimitata estremamente elevata fino a dieci volte la massima concentrazione prevista dalla medesima direttiva
Con inadeguata a protezione dei lavoratori che vi operano
E continuano rispettosi della ASL nella centrale di Civitavecchia vi era un sistema di decontaminazione inadeguato dei lavoratori
Ovvero il rischio di respirare le polveri le fibre di amianto disperse nell'aria durante la manutenzione dell'impianto in alcuni casi durante il normale funzionamento era elevatissimo
E si conclude più avanti l'articolo di Palladino sono passati quasi vent'anni dall'ultimo dei rapporti sulla presenza di amianto nella centrale di Civitavecchia e alcuni lavoratori sono morti dimesso messi Ottelli Oma
Ovvero una neoplasia incurabile che deriva direttamente dall'esposizione alle fibre di amianto operai che per decenni sono stati esposti a pericoli che erano ben conosciuti e documentati
Tanto da finire nei rapporti degli ispettori del lavoro
Oggi la centrale è ferma e i gestori dell'impianto si trovano nella scomoda posizione di indagati
Per omicidio colposo per la morte di Sergio Capitani una storia lunga di morti sul lavoro che potrebbe non essere infinita
Questa questo dunque l'approfondimento da parte del quotidiano il manifesto
Sui sulle gravi situazioni o di rischi per la vita dei lavoratori all'interno della centrale ENEL di Civitavecchia
Cambiamo argomento
E passiamo a il foglio il foglio quotidiano di giovedì otto aprile dove è stato pubblicato un articolo firmato da Piero Vietti
Sulla questione del riscaldamento globale delle polemiche inerenti tutta la questione del global warming
Le polemiche degli ultimi mesi che hanno coinciso più o meno con la
Con il vertice di Copenaghen
Le polemiche in particolare sulle sulle e-mail di alcuni scienziati da cui che hanno fatto scoprire insomma che alcuni si scienziati
Avevano alterato alcuni dati nel nel
Supportare le tesi della della dell'urgenza di affrontare l'emergenza global warming
Allora leggiamo una parte di questo articolo di Piero Vietti che intitolato il global warming e non si porta più quale sarà il prossimo allarme occhiello dopo un provocatorio editoriale del Wall Street Journal allora vediamo cosa scrive Vietti
Un concorso tra elettori per trovare la prossima fobie ora che la minaccia di riscaldamento globale sembra aver annoiato l'opinione pubblica lo ha lanciato ieri Brett strettamente pence
Dalle pagine vostri giorno alla osservando che nel giro di pochi anni i cambiamenti climatici reciteranno la gente più o meno quanto sopra popolazioni
Inverni nucleari buchi nell'ozono a piè assassine oggi M. mucche pazze fanno oggi chiuse virgolette
Il mondo è stato per alcune decadi in preda al panico ambientale scrive il noto editorialista
Ora qualcos'altro prenderà il suo posto
E più avanti continua articoli Piero Vietti come il foglio scrive da tempo i media e l'opinione pubblica si stanno rendendo conto dell'incertezza della scienza sull'argomento
Hanno sperimentato sulla loro pelle che gli inverni più caldi della media previsti dagli esperti non si sono verificati
E hanno cominciato ad abbandonare il dogmatismo di quella che nel tempo è diventato una religione
In cui aperte virgolette le tasse sulle emissioni di anidride carbonica hanno sostituito la vendita delle indulgenze chiuse virgolette l'ambientalismo catastrofista
Non si leggono più sui giornali previsioni sulla fine del mondo imminente in Francia il libro di Claude allegre l'impostura climatica venne milioni di copie ed è al centro di un dibattito che occupa spesso le prime pagine dei giornali nazionali
Lo speaker in Germania da poco pubblicato lungo e dettagliato riassunto delle vicende del clima gate parlando apertamente discensore atti che vogliono fare i politici
In America il global warming è sceso al sesto posto nella classifica dei dieci argomenti ambientali
Dei dieci argomenti ambientali che preoccupano di più la gente sul sito del New York Times dopo mesi il riscaldamento globale non è più quell'elenco degli articoli più letti
E ci fermiamo qui e quindi il foglio
E continua la sua diciamo campagna
Di dura critica rispetto a a al cosiddetto quello che è il foglio stesso definisce catastrofismo ambientalista il legato alle
La tesi scientifica del riscaldamento globale provocato dal dall'emissione di anidride carbonica e derivante dalle attività industriale umani peraltro la la la grande maggioranza degli scienziati continua
A ritenere
Che che questa sia una verità scientifica cioè che effettivamente
Le attività industriale umane
In particolare negli ultimi cento cinquant'anni stanno provocando un aumento della temperatura globale
Continuiamo a seguire comunque il dibattito scientifico che certamente è di grande complessità e per concludere la rassegna
Vogliamo leggere l'articolo pubblicato sul supplemento del quotidiano La Repubblica il venerdì venerdì della Repubblica dico di Giuliano all'ufficio e d'acconto che ci informa sulla strage dei delfini che avviene ogni anno in Giappone scrive
All'ufficio ogni anno tra settembre marzo le acque della baia di Tai italici in Giappone si popolano di delfini i pescatori tramite rumori fastidiosi di dirottare in un'insenatura
Dove rimangono intrappolati lì selezionano quelli da vendere i parchi acquatici e massacrano gli altri per vendermela carni
Il regista LUISS fisica Iossa già fotografo del National Geographic racconta questo scempio nel documentario de Cobol
Che ha vinto l'Oscar che sarà il pezzo forte della quarta edizione del Festival le voci dell'inchiesta di Pordenone
Quattordici diciotto aprile organizzato dal cinema zero e Università di Udine dove verrà proiettato in prima italiana il quindici
Sono circa due mila trecento i delfini che ogni anno muoiono in questa baia ma sono ventitré mila in tutto il Giappone
Ma come si è riusciti a portare la luce una verità così scomoda merito della mia truppa dove ognuno era un professionista in qualche cosa tranne che girare un film spiega Fisi io stesso
Ho reclutato un pilota di elicotteri telecomandati per le riprese clandestine dall'alto un esperto di effetti speciali ha realizzato delle rocce finte con telecamera incorporata per filmare sott'acqua una campionessa mondiale di immersione ha piazzato le telecamere
è un esperto nel penetrare furtivamente in zone sorvegliate ci ha fatto passare ma ne è valsa la pena
Grazie al nostro denuncia gli abitanti diteci sono stati visitati da me dei medici e per via del consumo di carne di Delfino avevano una quantità di mercurio nel sangue dieci volte superiori alla soglia di pericolo
Il sindaco diteci ha deciso di vietare la carne di del fino a scuola abbiamo salvato da danni neurologici milioni di bambini
Questo dunque
Il breve articolo che è stato pubblicato sul Venerdì di Repubblica di questa settimana
Si vede anche una foto impressionante di un gruppo di delfini che sta mutando ricche
Viene colpita da abbia pari arpioni che penetrano dalla dall'alto dalle con cui questi pescatori del FIM FIOM usciranno li uccidono
Questi i mammiferi
E ricordiamo appunto si sta
Parlando del documentario decoroso
Girato in Giappone dove ogni anno sono ventitré mila i delfini che finiscono uccisi per
Essere e consumati sulle tavole giapponesi e con questo abbiamo concluso la rassegna stampa di questa settimana un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale da Giovanni De Pascalis