Presentazione del libro "Tutti Indietro" di Laura Boldrini (Editore: Rizzoli)

Radio radicale in questo spazio di programmazione parliamo di un libro di un libro che è uscito da un paio di giorni edito da Rizzo e lì tutti indietro lo ha scritto Laura Boldrini Laura Boldrini ha portavoce dell'Alto Commissariato per i rifugiati Ignazio vite per i rifugiati in Italia e non
Partiamo con l'autrice con Laura Boldrini che salutiamo e ringraziamo buongiorno buongiorno a voi pensiamo collega
Atti con don Carlo D'Antoni una sacerdote di una parrocchia di Siracusa una chiesa molto famosa
In una siciliana Chiesa di bosco Minniti don Carlo buongiorno proporci e Walter Vecelio Valter Vecellio non ha abbisogna di presa Tazzioli perché qui a Radio Radicale cura tra l'altro una rubrica quotidiana sulle iniziative non violente dei radicali Vecelio buongiorno
Buongiorno a voi buongiorno
Allora intanto
Direi che del visto che questo libro parla di rifugiati cominciamo dal titolo Laura tu l'hai chiamato tutti indietro e nel nell'introduzione racconti come l'idea di scrivere di scrivere appunto queste queste pagine
Ti sia avvenuta sicuramente
Per raccontare la tua decennale esperienza nello NH C.R. però in un momento particolare cioè dall'anno scorso praticamente dall'estate del due mila nove il Governo italiano
Ha messo in atto i respingimenti in mare e questo a creato una situazione drammatica
Per le per i richiedenti asilo ma non solo e nello stesso tempo anche preoccupante per noi per noi italiani
In queste due parole già anticipi il pranzo del titolo tutti indietro tutti ed è aperta a indicare la risposta sommaria che è stata data dal Governo alla richiesta di migranti di rifugiati di richiedenti asilo di arrivare sulle coste italiane quindi tutti indietro senza identificazione
Tenta differente senza badare al motivo che è alla base della fuga
Tenta occuparsi dei minori tutti indietro quindi una sentenza univoca senza appello
Tutti indietro verso un Paese come la Libia
Ma nel fare questo io mi sono detta appunto questa decisione ci riporta tutti indietro anche noi italiani
Perché la nostra identità culturale
è datata su altro cioè basata sullo scambio sull'apertura sul confronto sul saper cogliere le opportunità noi siamo quello che stiamo grazie al fatto che l'Italia crocevia è stata crocevia di culture
E poi anche tutti indietro perché
Il mondo è già insieme il mondo Paolo
è è fatta da tante persone che girano quindi da tante persone che si spostano alcune si spostano per lavoro arte si spostano per piacere altre perché non hanno scelta come rifugiati comunque ci sono tanti migranti nel mondo che
Appunto portano per trovare delle opportunità e l'immigrazione eh un fenomeno che offre tante opportunità quindi nel chiuso nella chiusura nel tutti indietro che è una totale chiusura fino a una scelta che non è neanche contemporanea
Quindi chi nega la nostra identità culturale da un canto e fieri che anche gli italiani prendere di cogliere una grossa opportunità che fa quella nel partecipare al mondo globale sì
E tra l'altro questo fa leva su con grande equivoco
Dei nostri tempi e cioè la paura la paura del diverso la paura di asse invasi
La paura che queste persone che vengono da situazione mondi storie molto diverse dalle nostre
Pena toglierci qualche cosa e soprattutto che ci mettano in pericolo la cosa paradossale è che su quest'ho grande equivoco appunto la paura es anche i termini hanno una loro importanza perché definire
Tutte queste persone che cercano di arrivare nel nostro Paese via mare la definizione di clandestini già di per sé evoca qualcosa è un conto Torno negativo perché tu lo sottolineo nel
Sempre nell'introduzione ci clandestino e qualcuno che che fugge perché probabilmente ha commesso qualcosa di brutto
Ecco ricordiamo ancora una volta che
E diverso parlare di rifugiati immigrati senza permesso di soggiorno
Sono trame diverso
Assolutamente liberty e comunque infatti si tratta di grandi equivoci perché poi il ritorno scusami sulle fallimento ma respingimento è stato presentato
Con un grande successo
E e anche qui che quello che è stato tenuto di fatto e il crollo delle domande d'asilo certamente non il contrasto all'immigrazione irregolare
Immigrati hanno continuato a entrare come entravano prima cioè con il visto turistico appalti si fermano scadere del visto
Chi arrivava via mare lo faceva perché perché non aveva scelta perché veniva dei porti più terribile del pianeta o comunque
Dai Paesi più difficile dell'Africa quindi anche qui c'è un grande equivoco non ti fa non si sta facendo contratto
All'immigrazione irregolare il centro di Lampedusa vuoto non è necessariamente una buona notizia vuol dire solamente che quelle persone
Che appunto arrivavano rischiando la vita prima nel deserto e qua nel mare oggi non possono più mettersi in salvo e allora c'è poco da di cui essere contenti su questo
Noi ce lo chiediamo che cosa
Hanno fatto di queste persone dove sono oggi quelle persone che sono state respinte quelle donne quei piccoli quel quegli uomini dove sono molto probabilmente nei centri di detenzione in Libia senza aver commesso alcun crimine allora tipo
Essere contenti di questo di aver rimandato dei centri di detenzione persone che cercavano solo protezione
Io per questo ho voluto scrivere il libro per dare un'altra versione dei fatti che non trapela quasi mai e non è una vittoria è un fallimento della nostra umanità noi stiamo perdendo l'appuntamento con la nostra umanità nel fare questo curata cultura la cultura del diritto della solidarietà
E ci tagliamo fuori da da tante altre cose e allora ecco il lingua che è importante ricordavi certo perché clandestino sempre nell'accezione negativa queste persone che negli anni sono arrivate via mare
Si volevano far vedere lanciava degli assume che volevano essere soccorso non c'era nulla di clandestino appunto e tra queste lo ricordo nel due mila otto il settantacinque per cento ha fatto una domanda d'asilo
E lo Stato italiano che prende addirittura fino a maniera seria
E a dieci Commissioni territoriali che si occupa di questo dopo aver fatto un'audizione individuale a tutte queste persone al cinquanta per cento e gli ha riconosciuto il diritto alla protezione
Questo che vuol dire che il Mediterraneo e via dell'asilo ora viene chiuso questa strada
Significa effettivamente aver in
Mettere a dura prova il diritto d'asilo c'è renderlo molto meno fruibile in Italia
Perché la stragrande maggioranza di chi fa ha fatto negli anni domanda d'asilo purtroppo è dovuta arrivare chiamare rischiando la vita ecco quindi
Le parole non sono clandestini sono persone in pericolo quasi sempre che chiedono protezione perché ci dovrebbero fare paura giustamente tu dicevi il grande equivoco della paura
E qua è inaccettabile io ho voluto scrivere il libro proprio per rendere giustizia a queste persone
A tutte queste
Storie che negli anni ho sentito
Dunque tira quanto incredibili come si fa oggi accettare che queste persone che sono fuggite dalle peggiori persecuzioni violazione di diritti umani vengano rappresentate nell'immaginario collettivo come persone pericolose
In verità e il contrario sono loro in pericolo
Allora c'è da ma io direi certo poi ci sono tante le eccezioni per carità ed è giusto fare d'identificazione ed è giusto respingere quando non ci sono gli estremi perché noi come Alto commissariato non non diremo mai tutti dentro
Anzi diciamo bisogna fare rigorosi con diritto d'asilo
Però non possiamo neanche accettare l'idea che queste persone solo perché non abbiano non hanno i documenti portano a identificati come delle minacce alla nostra sicurezza
Il nostro Amiri Ministro Maroni ha nel momento in cui questa diciamo questa iniziativa ha preso corpo nella primo sana abuso dell'anno scorso ha teorizzato
Lo ricordavi anche tu il respingimento dicendo che questo tra l'altro è assolutamente in linea con tout delle normative internazionali con tutte le convenzioni convenzioni che l'Italia ha sottoscritto
E questo insomma ha destato oltreché allarme avversato anche insomma con una certa
Delle considerazioni di tipo politico cioè come è possibile che un ministro possa affermare qualcosa che va contro per esempio un dettato costituzionale
Beh infatti a questo punto allora l'istituto del respingimento esiste nell'ordinamento giuridico italiano evidente e e quindi va rispettato come tale
Ma questo istituto viene regolato certi può respingere chi non ha titolo di entrare ma deve reprime identificato
Poi bisogna dargli un decreto di respingimento e poi quella persona eventualmente portare un ricorso queste sono le garanzie previste dall'ordinamento e con le garanzie previste normalmente nello Stato di diritto
Ora tutto questo non accade in alto mare
Quindi è questo il problema che in alto mare su quelle carrette del mare negli anni Cinquanta impreparati richiedenti asilo sempre di più
E perché non è che poi i quali hanno tenuto la protezione lottato e gliela riconosciuta quindi allora
Cioè delle due l'una insomma no per lo Stato riconosce a queste persone un diritto perché e investe anche in una procedura d'asilo che è strutturata che è fatta bene e che da qua ad un modello a nostro avviso per altri Paesi europei
Però poi non c'è la per la coerenza nel oggi
Nel concedere per farvi accedere a questa domanda d'asilo perché rimandando all'indietro impedisce l'esercizio di questo diritto
Quindi ecco risulta quanto meno età ma sorprende questo patteggiamento allora loro dicevano il ministro diceva
Abbiamo affermato il principio del respingimento allora il respingimento evidente ma il principio riconosciuto a livello internazionale
E qui
Nomina respingimento dei rifugiati e richiedenti asilo emicranie qui neanche a queste persone c'è o no uniti
Rifugiati e richiedenti asilo noi dobbiamo
Come dire a concludere che
Invece queste persone sono state respinte e il principio del nonno respingimento appunto in questo caso non è stato rispettato è vero non sono state respinte nel Paese di origine di un paese di transito ma il paese di transito in questione la Libia
Che comunque non ha firmato la Convenzione di Ginevra che comunque rimette queste persone nei centri di detenzione ellittica quando si entra avanti da quando si esce
E certo che il soggiorno in questi centri non è uno una esperienza come dire che ci augureremmo di fare allora e in quel soltanto accertata preoccupazione da parte della stessa organizzazione in cui lavoro dell'Alto Commissariato per i rifugiati
E c'è tutt'oggi perché poi ha scelto il silenzio non sappiamo più niente di queste persone che sono state respinte ma non sappiamo neanche più niente
I tanti altri che fuggono appunto per mettersi in salvo e finiscono in un centro di tensione in Libia
La cosa che che mi ha colpito leggendo il tuo libero non sono tanto le storie singole tra l'altro toste sadici non ho raccontato nemmeno
Le più terribili in assoluto perché poi alla fine il carico emotivo di angosce di disperazione che che arriva
Da ogni singola storia spesso si riesce a gestire soltanto con il fare e questo è sicuramente perché chi conosce qualcosa che ricche che
Che noi riconosciamo ti riconosciamo perché testé sicuramente una persona del fare la cosa che dicevo mi ha colpito
è che tu contemporaneamente a queste storie di disperazione metti sempre una un accenno sulla speranza cioè tu di realtà netti luce anche un'Italia
Un italiani migliore di quella che probabilmente
Anche noi leggiamo sui mezzi di informazione o ascoltiamo in televisione cioè le persone che sono sopra fatte da questa paura del diverso e racconti proprio parlando ad esempio di equipaggi di pescherecci
Ma anche di persone al servizio dello Stato
Che hanno addirittura preso dei ricordi dei premi dei riconoscimenti da parte dell'Alto Commissariato
E un il fatto che don sia stato dato loro un un grande risalto e
Contemporaneamente di come poi invece con queste nuove leggi anche sull'immigrazione queste persone probabilmente non hanno dovuto fare violenza se stesse
Ma guarda infatti è vero io parlo di queste persone perché sono i cosiddetti no eroi del quotidiano cioè quelle persone che tanti italiani che vivono fianco a fianco con gli immigrati con i rifugiati e e che trovano questo assolutamente normale cioè sono quelle persone che pongono le basi della società
Futura
Del domani le barriere di un'Italia che appunto composita io parlo di questa Italia che c'è ma non si vede
Che ospita che che fa
Volontariato che mette in atto appunto un'integrazione spontanea
L'Italia che non viene rappresentata dai mezzi di informazione e chi come non viene rappresentata in come te non c'è non esiste allora i modelli unici che oggi i nostri figli recepiscono purtroppo sono
Sospetto quelli negativi
Questo pezzo il modello dell'adolescente autodistruttivo dell'adolescente che fa uso di stupefacenti che USA noto che si ubriaca che butta e Massi dal cavalcavia ecco questa la cronaca nera piena
Però l'immagine invece di altri giovani di altre persone di un'Italia che non ci alla paura noi non abbiamo il privilegio di vederla questa immagine allora io nel mio piccolo ho tentato di dare voce a queste persone che ospitano i rifugiati
Nella totale discrezione che fanno volontariato la sera dopo che smettono di lavorare a quegli insegnanti che fanno le verità ne gratis ai ragazzi che vanno
Gli stranieri che non ce la fanno con la lingua tutto questo c'è esiste e mi sembrava doveroso da parte mia metterlo in luce
Sì ed esso diciamo di questa Italia di questa Italia vera che esiste e che che è viva parliamo dando proprio la parola don Carlo solo altro passaggio volevo volevo chiederti a proposito del bisogna di legalità questa questa espressione legalità cui a da Radio radicale ascoltatori sono possiamo dire abituati a sentirla la sanzione della legalità i radicali hanno hanno fatto la base di tutte le loro iniziative politiche e tra queste iniziative politiche ce ne ha una che sta proseguendo e che riguarda proprio gli immigrati e il rinnovo del permesso di soggiorno e di questo parleremo verso con
Valter Vecellio ecco questo bisogno di legalità Laura Tundo
Com'è che l'hai percepito come anche lo hai sentito
Il bisogno di legalità io l'ho sentito lo sento continuamente girando per l'Italia ogni volta che incontro gli immigrati e rifugiati che vengono sfruttati
Che vengono costretti a vivere in condizioni di norme di degrado una per tutte il Rosarno ma a Rosarno non è l'ultimo unico caso
In Italia purtroppo si fanno tante Rosarno che non vengono mai perché in considerazione fintanto che succede l'incidente allora
Queste persone hanno paura i rifugiati gli immigrati fintanto non sfruttati hanno paura allora e il fatto è che queste persone però sono le più indifese
Io nel libro parlo dell'altra paura c'è quella loro quella di chi non aumenta in con identica riconosciuta quando si tratta di irregolari o di chi ce l'ha riconosciuta come nel caso dei rifugiati ma che non riesce integrati perché
Ripeto oggi i Comuni fanno enormi difficoltà andare l'iscrizione anagrafica allora se queste persone che hanno permesso di soggiorno per motivi del figlio
Quindi hanno titolo di fare in Italia sono riconosciuti addirittura come i cittadini europei poi vanno al Comune iscriversi edili viene rifiutata l'iscrizione
Allora queste persone cosa devono fare esistono ma non ci devono essere il conosciamo un diritto ma in ogni gara ma dall'altra parte e queste difficoltà
Ci sono in anni in tante parti d'Italia e appunto
è frustrante c'è un bisogno di legalità enorme ciò bisogna di vita di integrazione di avere pari dignità pari diritti
E oggi
L'Italia facesse sul serio da questo punto di vista avrebbe veramente una carta in più proprio per la sua identità culturale c'è oggi in Europa l'Italia potrebbe gestire l'immigrazione come in un modo proprio come voglio dire
Proprio in un modo lo diverso fare una via alternativa ai sistemi l'integrazione che in altri Paesi non hanno funzionato perché né alla cultura ENEA
Come dire la storia data
Ma l'Italia e oggetti limita invece a fare tutti indietro o a giocare al ribasso
E questo è un peccato e non saper cogliere un'ottima opportunità e anche di giocare un grosso ruolo in Europa perché l'Italia c'è una posizione strategica Pauline Bagheria geografica e anche culturale tale da poterlo fare quindi
Io credo che ecco il mio libro ora c'è solo uno stimolo a un dibattito più approfondito fuori dagli slogan a dire che questo Paese deve uscire dalla paura e dalla dalla chiusura
Adesso la chiusura non paga
E quindi anche il bisogno di legalità che tu avvertire al libro è un bisogno che nasce da queste persone che denunciano guardate a Rosarno cosa è successo hanno fatto degli arresti perché gli immigrati che vincerà anche rifugiati e ve lo dico perché io
In tema altri colleghi perché eravamo lì in quei giorni sono andati a denunciare Ciano metto la faccia
In un territorio dove nessuna denuncia alla quinta è una forza è un'energia positiva un'energia è un
Insomma sono persone che ci danno delle lezioni anche e Nadia dobbiamo saper cogliere questo
Parliamo di questa Italia
Diversa di questa Italia che come ricordavamo nonna grande spazzano e maggiore informazione però c'è
Don Carlo Lattuada parrocchia la chiesa di bosco Minniti molto molto famosa
A Siracusa tu accogli
Immigrati tra l'altro per questo essere stato anche se è stato anche denunciato ma
Secondo te noi italiani siamo diventati veramente tutti razzisti
Ma io penso che noi italiani purtroppo siamo degli impieghi bravissimi scolaretti davanti a mamma TV archivi anche la manovra apprendiamo con molto facile da tutte le lezioni che mamma PVC mette davanti purtroppo
Per cui si costruisce un clima di paura che poi insomma io trenta ore qui ma anche da un certo punto
Io criticato dal
Parlerei di e una Italia che apprende bende lezioni di
Come dire di
Che e non incosciente
Non aver prima una coscienza che ci permette di
Permettere le coste andrò opposto al posto giusto
Per esempio
In Sicilia va verso un po'dovunque gli immigrati non è che fanno paura perché sono nelle casse
Delle norme che assistono sono nei campi
Sotto gli occhi di tutti elettrostatiche Guizzardi tutti e tutti che lavorano in nero tranne casi sporadici
Ma questo non fa assolutamente problema nessuno come sulla coscienza di fossero pregiata la cultura il senso della legalità tutto
Credo che questo Consiglio proprio dovuto alle elezioni di nulla che ci vengono giornalmente quello messi davanti da questo apparecchio che
è l'unico
Beh che che tutti quanti vanno
Consultare e
Per fortuna però ecco certi senza dubbio una una vasta area di persone
Che non rinunciano a pensare ad avere una propria terra a vedere le cose come stanno e allora non per carità cristiana o che so io
Filantropia ma perché ci credono nei diritti
Si mettono accanto a queste persone che ci raggiungono e con loro
Fanno un percorso tanto difficile ma comunque fanno sviluppano degli temerarie di legalizzazione di
Integrazione
Questo è quello che io vedo ed è la cosa più bella che di cui sono anche anche testimone
Ma nella tua parrocchia quindi immagino che ci saranno molte persone che ti daranno una mano molte persone di Siracusa
E dintorni che assistite tutti avete che cercate di trovare il loro lavoro
Guarda non siamo in molti purtroppo
Purtroppo devo dire questo triste realtà non non si è
L'ordine in molti e da me mi sembra anche altrove
Comunque la passione civile
Di questi pochi sopperisce alla mancanza di numero i ragazzi vanno accompagnati da tutti i punti di vista
E quindi non soltanto i beni i bisogni primari giusto ma essenzialmente vanno accompagnati negli uffici
Cui gli uffici devono viste come sale di tortura perché dicevano contando soggezione
E ci vuole qualcuno che li accompagna perché il perché devono comprendere tre ragazzi che
Dei diritti vanno a richiedere non nelle mossi no che sa che cosa
E poi il durissimo compiuto ordini creare situazioni di confronto di dialogo con gli italiani i ragazzi giovani specialmente
Perché figli
Pecca questa idea e la diversità e per tutti quanti una grossa opportunità in più che ci viene offerta
Io volevo dire questo questo procura purtroppo una
Grossa
Come chiamarla
Antipatia
Da parte delle istituzioni innanzitutto
Purtroppo
De da qui il problema di un pochettino c'è cascato fra capo e collo nella mia nella mia parrocchia
Perché eccome
La gente vive cioè
Queste presenze tra di noi
Come un qualcosa che ci deve essere ci servono devono allora lo è per noi ma gente che poi
Appaiano in mezzo al noi perché ci danno fastidio che siccome il panorama non possono mischiarsi con i nostri frequentare i luoghi nostri
E qua c'è Cassibile vicino a Siracusa Ikea purtroppo testimonia molto bene questo modo di diritti prenotare e tante volte le istituzioni cavalcano questi sentimenti che
Non che Venere razzisti perché diritti sono in mezzo a noi e li vogliamo in mezzo al mare le ombre in modo molto subalterno quanto come definirlo quindi come
Sono convivio BO potrei dire cavalcano questi sentimenti comunque negativi
Parlo di la loro bella parte ribadisco le istituzioni perché queste persone perché queste persone
Coltivino dentro di sé un senso di prioritari uno qualche abitanti di un limbo tra le bestie e gli umani
Ed è una tante volte una o è una lotta
Effettivo la lotta giornaliera insomma nell'accompagnare un diverso il pieno incremento in Italia che appare come una
Netta sempre più procrastinata voluta
Ecco Valter Vecellio Loi hai sentito
Sia dalle parole adesso di don Carlo che diceva questa lotta questa lotta quotidiana Sonata giornaliera e il bisogno di legalità che pervade un po'tutto questo libro di Laura Boldrini ricordiamo
E che che tu sei in sciopero della fame insieme a Rita Bernardini ad altri compagni i militanti radicali
Per un altro grande un'altra grande questione che con l'immigrazione ha purtroppo a che fare della Liz sovraffollamento la situazioni drammatiche
Il tematica nelle nostre nelle nostre carceri
Però questo questo problema delle istituzioni
E della legalità i radicali lo hanno incontrato e ha e anche affrontato con l'iniziativa
Che ha visto coinvolto Cossu
Quarta era
Proprio a proposito del permesso di soggiorno delle difficoltà che incontrano queste persone per il rinnovo di quello che poi un loro diritto
Volevo chiederti intanto che cosa ne pensavi anche dalle parole che ha detto Laura Boldrini delle motivazioni che l'hanno spinta
A scrivere questo libro e poi del bisogno di legalità che alla fine torna ad essere le un po'il nodo centrale di di di tutte le questioni che riguardano la vita politica di questo nostro Paese
Filiera preliminarmente vorrei ringraziare
Laura Boldrini il libro che ha scritto una cosa non secondaria è scritto molto bene si legge molto piacevolmente
E poi l'approccio di questo libro mi pare che sia proprio l'approccio più
Più giusto nelle prime pagine in un capitolo accoglierei rifugiati non è una questione tra buoni e cattivi appunto
Credo che c'entri la questione quando sostiene che sì ci sono alcuni che sono
Portati a vedere
Di clandestini
Quelle che cercano di venire in Italia o comunque in Europa come delle persone da rimandare tutti indietro o altri che sono invece animati da spirito di solidarietà lei dice pochissimi affrontano l'argomento
Come una questione di diritto nazionale comunitario e internazionale e qui c'è un aspetto che è interessante
Su cui converrebbe riflette idonei illegali poi alla fine della fiera siamo noi
Nel senso che è abbiamo sottoscritto la Convenzione di Ginevra ci riconosciamo della Dichiarazione dei diritti dell'uomo
Abbiamo una Costituzione che dice delle cose molto precise e poi disattenti diamo del voto più completo
Tutte queste belle cose e ci comportiamo come Stato italiano nel modo in cui
Laura Boldrini ci ricorda che ci ha detto anche
Anche oggi quando inscena mentre accettare questi barconi e vengono respinti senza possibilità di appello senza discernimento senza chiedere chi sono da dove vengo do perché vengono cosa vogliono
Ecco e quindi
Oserei dire che Lilli illegali siamo noi e dobbiamo trovare il modo di ripristinare
Anche su questo aspetto un dato utile carità che invece sempre più bene vero Laura Boldrini ha detto poi vanno a finire indelicato colpi di concentramento motivo in Libia e non ne sappiamo più niente gode vogliamo sapere più niente io mentre leggevo
A questo libro sono andato a rivedere sette pagine che sono state pubblicate sull'Espresso da un giornalista Gatti
Che invece ha documentato sia visivamente che nella forma scritta in che cosa consiste il campo di concentramento in Libia che fine hanno fatto
E come come sono costretti anche per una nostra responsabilità queste povere persone poi a attivare
In questi campi e quindi siamo noi che vogliamo chiudere gli occhi purtroppo la possibilità
Relativi di sapere di conoscere di avere c'è
Ancora vorrei dire è stato toccato c'è una grande responsabilità indubbiamente dei mezzi di comunicazione della televisione sia pubbliche che private dei giornali fateci caso
Quando si tratta di un Carini perché viene commesso
Da un non italiane dopo
Quindi ha i titoli sia cura di specificare di che nazionalità appartiene l'autore del crimine quando si tratta di un italiano o si sorvola si dice ha fatto questo fatto quell'alto
Può sembrare un piccolo particolare ma
Da questo modo di approcciare delle notizie poi discende tutto
Tutto un resto utili diritti questione che porta alle alle manifestazioni di intolleranza perché che serpeggia perché vediamo un po'tutti i giorni c'è un dato anche questo
Su quel converrebbe riflettere quando Laura Boldrini fornisce delle cifre dice che in fin dei conti questi le persone che chiedono rifugio qui da noi in Italia dico
Non sono poi
Quelle masse che sembra siano che ci sono altri Paesi come l'Inghilterra come la Germania come la Scandinavia dove sono dove le cifre sono sui numeri sono molto molto superiori è un po'al discorso
Non si può applicare con gli ebrei quando si dice in italiano ma o comunque ti volti ordine Baio poi vai a contarli la colonia
E gli ebrei in Italia sono quaranta mila persone una una minoranza eppure c'è questo pregiudizio che fa pensare che siano ovunque credo che si stia ripetendo qualcosa con
Con
I clandestini si pensa che sia lo comunque poi dopo scopriamo che i clandestini o i rifugiati che siano
Sono sono molto pochi altri Paesi riescono a governare questo fenomeno molto meglio di noi senza ricorrere ai nostri sistemi e questo evidentemente
Figlio otiti una politica
Che possiamo dire la politica della paura evidentemente c'è un interesse a creare un clima di paura e di pensione poi
Si possono approvare certe leggi si può fare un certo tipo di politica e con tutto quello che scenda
Sì è la cosa che forse andrebbe anche sottolineata e che sì questo provvedimento dei respingimenti nasce con questo Governo di centrodestra
Però la paura e quindi la cultura del
Del tenere lontani dell'alimentare questo bisogno di sicurezza nei cittadini e farlo sentire come imprescindibile non era soltanto appannaggio del centrodestra perché questo lo hanno fatto anche i Governi di centrosinistra
Sì ma che l'abbiano fatto governi precedenti erano al Governo Berlusconi tanto
Che anche lì quei Governi precedenti avvenute le pesanti responsabilità in questo dove non è non
Compiuti non lo metto in discussione e comunque non attenua il fatto che con il Governo Berlusconi e con le spinte che la lega indubbiamente
A.N. su questo
Perché evidentemente nell'ambito di una sua strategia politica ben precisa ecco l'ombra non non attenua in nulla la situazione di oggi
Ripeto qui abbiamo delle cifre che vengono fornite che dovrebbero
Far riflettere
Seicento mila nella sola Germania stiamo parlando di rifugiati trecentomila del Regno Unito in Italia si stima che siano quarantasette mila pari allo zero virgola sette per cento ogni mille abitanti
In Svezia sono sette rifugiati ogni mille
Ecco
Allora ci si rende conto se questo è il dato reale
Che naturalmente non viene divulgato e viene tenuto anzi nascosto
C'è come dire
Il bisogno c'è una voglia c'è una volontà politica ben precisa di creare situazioni di inquietudine di paura di timore del diverso
Che è solo per essere considerato tale fiere assimilato al perverso e quindi creare questo clima di di pressione di paura un attraverso una cosa che
Non abbiamo e che inventato noi insomma la politica della paura l'hanno inventata negli Stati Uniti negli anni degli anni della guerra del Vietnam quando si sono inventati tra virgolette
Un pericolo di criminalità appunto per cercare di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica americana da quello che accadeva e piazza da allora la politica dalla paura è stata
Una una casetta che molti Governi
Taglio aroma ampio quello pubblicitario Laura tu a un certo punto all'inizio racconti la storia di Sayed tra l'altro ricordiamo che provanti
Che ci saranno dalla vendita di questo tuo di questo tuo libro saranno interamente destinati a borse di studio proprio per ragazzi afgani
Che sono arrivati in Italia
Ma senza genitori a con la serie di serie A della storia di uno di questi ragazzi alcuni proprio ragazzini personalmente molto piccoli mi ha fatto pensare ad una ad un ad un aspetto cioè come forse non sa ascoltatori sanno lo ricordiamo chi fa richiesta di asilo lo deve fare nel primo Paese dove arriva giusto lavora e in Europa in Europa ecco e però nel caso di Sayed c'è il problema che sembrerebbe adoperiamo condizionale has Sereni in via di risoluzione con la Grecia la Grecia che tra l'altro proprio in questo periodo di crisi nel
Sta attraversando può tu un momento veramente molto difficile da un punto di vista economico che sociale ecco c'è questo centro detenzione tra l'altro su un'isola
Molto bella perché l'isola di la si possa bellissima e che Tutu descrivi come un veramente un luogo dimenticato da Dio e dagli uomini di disperazione con una situazione di degrado incredibile ecco come è possibile non si riesce a cambiare questa questa regola per quanto riguarda la richiesta d'asilo in Europa presenta alcuni Paesi non potrebbero essere tra virgolette
Quindi vento ma questa credo che per molti malumori in Europa circa Rivalta questo
In verità la Regolamento di Dublino due cerca di dare appunto una regola
Su chi è responsabile della domanda d'asilo perché questo
Perché per evitare che una persona sia costretta a fare
Ventisette volte una domanda vedo prima di incontrare uno Stato Scary a carico bene al tempo ripeto però
A appunto per evitare che ci siano anche per come una persona che vada poi a tentativi per
E faccia più volte la stessa domanda d'asilo quindi sono dei meccanismi che regolano le competenze degli imputati e uno dei criteri è il primo Stato europeo in cui si entra ora la Grecia per molti il primo Stato europeo per chi fugge dall'Afghanistan per chi fugge dall'Iran
Per chi fugge dall'Iraq prevediamo la geografia a la la la Grecia è il primo Stato europeo dove si entra
La rilevazione in Grecia però è una situazione che in questi anni è peggiorata sempre di più
In quanto il tasso di riconoscimento di chi fa una domanda relativa al tasso di riconoscimento è meno dell'uno per cento considerate che in Italia circa il cinquanta per questo vi dicevo che l'Italia
La procedura d'asilo è strutturata e in modo ben fatto una procedura seria
E invece in altri Stati anche superiore al cinquanta per cento quindi è chiaro che una persona
Cerca di andare laddove ha più possibilità di vivere di vedersi riconosciuto proprio diritto perché se tu sei un iracheno che entri in Grecia intero possibilità di vedere il tuo
Status riconosciuto o comunque di ottenere una protezione e Pustetto iracheno va in Svezia
Hai invece il sessanta per cento delle possibilità allora perché non si capisce qual è lo standard comune
E così in termini di assistenza sempre in Grecia non ha nessuna rete di assistenza
Quindi tu anche se
Ottieni una forma di riconoscimento di protezione comunque strade ricavare da solo se arrivi in Germania
Ho poi Norvegia o in altri Paesi
In Inghilterra verrai comunque
Inseriti in un circuito dovrebbe chiederanno avvocato entra per un certo periodo di tempo sicuramente Corte bilingue
Sicuramente ti metteranno in condizioni anche di indirizzati per trovare lavoro
Allora quindi questo strumento della regolamenti Dublino due che in teoria a dovrebbe come dire badarci
Tu dei criteri Standard comunque in Europa non funziona perché mancano questi criteri standards perché che parta dalle stelle alle stalle in Europa rispetto alle condizioni riconoscimento già attivata da criptati molto
Garantiti con un welfare
Bene una struttura o ben consolidato
Ripeto rispetto ai rifugiati altri ettari che non hanno nulla allora
Non è quello che diciamo adesso in Grecia accertata una volta ma una volta politica cioè il Governo Papandreu si è impegnato a riconsiderare tutta la materia dell'archivio
E quindi anche di metterci in linea con gli standard europei però co perché detto quanto Giovanna sottolineare oggi è la la Grecia purtroppo deve fare i conti con una crisi
Economica spaventosa quindi noi ci auguriamo che i i comunque
La riforma che è stata annunciata da papà andremo anche quando l'Alto Commissario Guterres ha fatto visita
Posso sapere una parte anche economica potersi poi
Poter
Mettere in atto un vero cambiamento non solo sulla carta anche se ci rendiamo conto che oggi un momento molto difficile
Io direi di di chiudere questo questo ha spazio qui da Radio Radicale però sottolineando l'aspetto positivo l'aspetto di speranza che come dicevo all'inizio
Praticamente è un filo conduttore in tutto il tuo libro e quindi
Il fatto che esiste una Italia diversa che ci sono molti italiani mi che non solo lavorano insieme con e per i rifugiati e gli immigrati ma anche persone che nel loro quotidiano
Fanno delle scelte di Bia cogliendo sa e come diceva che don Carlo non sulla base di un senso cristiano del vivere pensi proprio con un'idea di civiltà e di evoluzione che dovrebbe guidarci nelle nostre scelte attuali per costruire un futuro ai nostri figli visto che punto li lasciamo in eredità
Un Paese che un purtroppo anche un mondo abbastanza discutibili
Vorrei chiederti di o raccontare brevemente il modello di questo di questa cittadina Riace perché riesce ti ha così colpito Riace peraltro io ero arrivarci anche stamattina
è perché Riace proprio una risposta
A quei Comuni che dove appunto
Sindaci emettono ordinanze per rendere la vita degli immigrati e dei rifugiati quasi impossibile
Ecco invece Riace il contrario un piccolo paese della Locride quindi un territorio difficile la Calabria dove il Sindaco ha voluto fare una farsa semplice ma sembra difficile perché
Appunto molti la vedono come una cosa che che non funziona e invece gli funziona bene cioè accogliere i rifugiati e fare sviluppo locale e sviluppo
Ah del territorio sviluppo dei servizi cioè grazie ai rifugiati che sono arrivati ettari Arce
Questo borgo schemi spopolato stia c'è ritornata a vivere
Hanno ristrutturato le carte hanno riaperto le botteghe le scuole non sono state chiuse grazie figli dei rifugiati quindi stare a Riace si vede che cioè c'è un clima vai a dire un clima veramente globale chi in cui
Nell'aiutare un quartiere di Londra insomma Chai dagli iracheni ai libanesi agli eritrei
Ai servi agli italiani c'è tutto un c'è un universo perché che convive serenamente proprio perché gli abitanti del luogo hanno capito
Che queste persone portano cultura ma anche porta allo sviluppo del territorio quindi attraverso i fondi europei ma Antonaz perché è un fatto molto per riabilitare il territorio ristrutturare le case aumentare i servizi
E questo io penso che sia un esempio
Da ripetere anche altrove per cui
Credo che sia proprio la risposta a quella politica di chiusura quel localismo identitario che non fa bene a questo Paese sì
Io vi ringrazio ringrazio don Carlo D'Antoni ringrazio Valter Vecellio ringrazio ovviamente Laura Boldrini invito a comprare questo libro che oltre a essere un libro come diceva Walter
Bello scorrevole
è un mio libro che manda un messaggio positivo e quindi
Utile utile un po'anche per per noi che facciamo
O questo lavoro ma utile anche per coloro che
Vogliono provare a guardare questo fa una mano da un altro da un altro punto d
Altro punto di vista quindi vi ringrazio e chiudo con con le parole con cui lavora più del suo libro dice come è noto le attività dell'Alto Commissariato si sviluppano nelle grandi emergenze umanitarie
Anche a tutela del diritto d'asilo nei luoghi in cui a vario livello questo viene messo in discussione un lavoro che molto probabilmente nei prossimi tempi sarà
Destinato ad aumentare ecco io invece vorrei chiudere dicendo che speriamo proprio di no Gratteri allorché furono grazie a tutti proprio grazie rivolgere