Intervista ad Antonio Misiani su dati della disoccupazione in Italia

Mario radicale siamo con Antonio Misiani tesoriere il PD è membro della fonda Commissione bilancio e collaboratore delle mense allora Misiani voi
Quanto avete
Avete fatto un un comunicato lei ha fatto uno studio in cui contestava i dati diffusi dall'Istat che sui dati sulla disoccupazione anche sull'ICI dire qualche giorno fa davano alla disoccupazione all'otto per otto virgola otto per cento
Ma noi non è che contestiamo o i dati dell'Istat noi riteniamo che quando si parla di disoccupazione di crisi economica sia necessario considerare non soltanto
Quelli che secondo i criteri internazionali
Sono considerate persone in cerca di occupazione ma anche
Le persone in cassa integrazione ma è una peculiarità italiana ma la platea dei lavoratori che sono in cassa integrazione ordinaria e straordinaria deriva cioè che non lavorano
è diventata una massa enorme perché a marzo del due mila dieci parliamo di settecentosessantasei mila posizioni di lavoro equivalente quindi
Ci sono due milioni e duecento mila disoccupati ma ci sono anche quasi ottocento mila persone che oggi sono in cassa integrazione
Che l'economia non riprende la grande maggioranza di queste persone rischiano di non rientrare nel loro posti
Quindi in realtà
Un concetto allargato di disoccupazione oggi da un tasso del dodici per cento e non del nove come dicono i numeri del dell'Istat quindi secondo voi non anche quindi superiore al dieci per cento del livello medio europeo
La cassa integrazione escluso che ci sono in Italia
C'è negli altri Paesi europei per questo noi diciamo che bisogna tenerne conto selettive teniamo conto noi oggi siamo al dodici per cento di disoccupazione
Nel livello superiore alla media europea e oltretutto con un peggioramento più accentuato rispetto alla media dei
Dei Paesi dell'Unione quindi alle parole rassicuranti che il Governo ci dispensa ogni volta che vengono resi noti da più fonti su cooperazione sono fuorvianti in realtà il rischio che in questo Paese
Noi oltre due milioni duecento mila disoccupati ufficiali il rischio che ci ritroviamo in breve tempo con altre centinaia di migliaia di persone senza lavoro e la politica deve occuparsi di questo problema
Sì però ho capito una cosa
Perché allora dovremmo considerare quelli in cassa integrazione insomma come disoccupati guardi ce lo dice anche la Banca d'Italia il concetto di disoccupazione ma
Non c'è il bianco il nero insomma ci sono anche le zone grigie
E penso alle persone che non hanno lavoro e sono in cerca di occupazione
Poi c'è una zona grigia data dei cassintegrati e anche dalle persone scoraggiata
La Banca d'Italia lo sostiene da parecchio tempo quando si ragiona sulla disoccupazione o comunque insomma sulle forze di lavoro non utilizzate
Bisogna fare un ragionamento più ampio e quello che abbiamo fatto noi con questo piccolo studio per lanciare l'allarme su una disoccupazione o inoccupazione che molto più ampia di quella che dicono le statistiche ufficiali
E senta cambia un po'discorso insomma voi sale su un foglio sviluppa sta sviluppando un
Un dibattito intervenuto prima De Benedetti poi Fassina primo maggio sono intervenuti
I deputati radicali Elisabetta Zamparutti e Marco Cappato sul
E che
Hanno fatto notare fanno una proposta avanza una proposta di legge per la all'idea di spostare lavoro le tasse e dal lavoro all'ambiente lei cosa ne pensano che lo statuto d'accordo
L'Italia il paese avanzato con la Cuneo o più ampio con la differenza più ampia tra retribuzione netta e il costo del lavoro
Questo penalizzarle impresa dei piralide lavoratori che hanno gli stipendi più bassi d'Europa quindi spostare la tassazione dal lavoro a partire da lavoro dipendente verso altri cespiti a partire da chi inquina andando
Dalla
Dai costi ambientali dell'economia credo che sia un passaggio indispensabile
Così come sposta la tassazione dalle famiglie verso le rendite finanziarie come siamo riequilibrio complessivo che deve essere fatto nel nostro Paese
Certo la difficoltà è che siamo in una condizione difficile dal punto di vista dei conti pubblici quindi questo riequilibro va immaginato e realizzato a somma zero non deve peggiorare i conti delle pubbliche amministrazioni
Va bene la ringraziamo risentirla