Rassegna stampa ambientale

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da giovani Pascalis per questa nuova puntata della rassegna ambientali dedicata ai temi dell'ecologia dell'energia del territorio e dell'urbanistica
A dominare la la settimana è e certamente ancora la catastrofe ecologica nel Golfo del Messico
E quindi la fuoriuscita di enormi quantità di petrolio che stanno andando ad purtroppo ad inquinare in modo pesantissimo
Le coste de degli Stati Uniti affacciate sul Golfo del Messico il costo della Louisiana del Mississippi ma anche al tempo stesso le notizie che arrivano dalla business dell'energia eolica notizie gravi
E che sempre più mostrano come
La corsa al loro tra virgolette dei mega elogiato il nostro Paese sia pesantemente inquinata dal malaffare dalla corruzione
Da infiltrazioni da parte della criminalità organizzata
E naturalmente è proprio di questi giorni anche il coinvolgimento
Poi di un uomo politico di primo piano a livello nazionale come Denis Verdini ecco anche lui coinvolto appunto in uno scandalo
Riguardante il business del vento come come titola la stampa del sei maggio scorso
Questo lo vedremo subito dopo partiamo da una notizia che riguarda invece l'inquinamento dell'aria la la prendiamo dal Corriere della Sera ancora di giovedì sei maggio
Il titolo è smog l'Italia a un passo dalle multe nell'articolo firmato da Gianni Santucci sottotitolo Unione Europea chiude l'istruttoria troppi troppi i morti per l'inquinamento in Lombardia
Milano ultimo avvertimento tempo scaduto la Commissione europea procede contro l'Italia per il mancato rispetto dei limiti di inquinamento
Nella tortuosa burocrazia di Bruxelles il parere motivato inviato ieri è un atto che precede il deferimento alla Corte di giustizia come dire abbiamo chiuso l'istruttoria avete la possibilità di inviare documenti in extremis entro due mesi
Per dimostrare che state combattendo lo smog con efficacia
Ma da oggi si apre la strada che potrebbe portare al processo e alle multe
In Italia attaccato nuovo Commissario europeo all'ambiente sono ancora troppi luoghi dove per ogni dieci mila abitanti più di quindici persone muoiono prematuramente solo a causa delle polveri sottili
E tra questi luoghi ci sono la Lombardia il Piemonte il Veneto le regioni del nord o del cui negli ultimi mesi sulla battaglia antismog è montata un'insofferenza sempre più marcata
Contro l'immobilismo di Roma e del Ministero dell'ambiente
è una storia che inizia nel due mila otto nell'estate di quell'anno Bruxelles approvò una nuova direttiva sull'inquinamento che concede la possibilità di una proroga rispetto dei limiti di PM dieci le polveri sottili
Purché si dimostri un intervento incisivo per ridurre le emissioni
La Lombardia con altri diciassette Regioni
Chiede quelle deroghe lo scorso autunno le richieste vengono per la maggior parte bocciate interventi insufficienti
Spiega la Commissione europea che argomenta in assenza di un piano nazionale di interventi le Regioni non hanno la possibilità di scendere sotto le soglie di PM dieci entro il due mila undici
Per il nord è un colpo il commento più tenero espresso dei politici lombardi
La lentezza il disinteresse del ministero mortificano l'impegno delle Regioni
E a farsi carico dell'insoddisfazione è stato il Presidente Lombardo Roberto Formigoni che il quindici gennaio scorso ha scritto una lettera al Ministro Stefania Prestigiacomo ribadendo poi le stesse richieste anche al Presidente Berlusconi messaggio
Chiediamo interventi e supporto nella battaglia per la qualità dell'aria sono passati quasi due mesi ieri è arrivato il parere motivato della Commissione europea ma del piano nazionale ancora non c'è traccia
Nel due mila nove a Milano il PM dieci ha superato le soglie per cento undici giorni la legge concede un massimo di trentacinque superamenti
Proprio da Milano è partita la battaglia legale sull'inquinamento nel due mila cinque fu il consigliere comunale dei Verdi Enrico Fedi SerT Fedrighini a presentare il primo ricorso a Bruxelles
Il fatto che ci sia viva che si sia arrivati vicini al processo europeo dice dimostra che in questi cinque anni i politici hanno parlato molto e agito poco
Attaccano anch'io genitori antismog
Che conducono la battaglia della società civile tra virgolette e triste pensare che i cittadini spiega Anna Gero metta debbano sperare in un tribunale perché le istituzioni vengano scosse scosse dal loro torpore
E c'è anche un piccolo editoriale accanto a questo articolo piccoli Vito e Giangiacomo Schiavi era tutto previsto dopo sforamenti inadempienze mancati allarmismi inammissibile ritardo nella presentazione del piano nazionale antismog
Lo sapevamo tutti che prima o poi sarebbe arrivate sarebbero arrivate le famigerate sanzioni dell'Europa a punire l'autodisciplina o di un Paese che da quasi due anni ignora l'emergenza ambientale nell'area padana
E lascia alle Regioni il compito di salvare oltre la salute dei cittadini
Almeno la faccia eppure poco è stato fatto nessuno del Governo si è mosso per evitare l'infrazione e ottenere una proroga per dare i commissari europei un segnale visibile di buona volontà nella lotta all'inquinamento
Adesso con il rischio di dover pagare cento milioni di euro a partire dal due mila cinque quindi sono già passati cinque anni
Quindi i cento milioni diventeranno cinquecento milioni regioni come la Lombardia l'Emilia il Piemonte potrebbero legittimamente girare responsabile del Ministero dell'ambiente quindi al Ministro Stefania Prestigiacomo il conto di una pratica rimasta nel cassetto
Quella per intenderci con il piano di rientro dalle soglie troppo alte dello smog
Ecco questa quindi la situazione molto grave dell'Italia per quel che riguarda
L'inquinamento dell'aria dovuto
Al allo smog del traffico lobbistico di riscaldamento invernale e
Le migliaia di morti che
Secondo gli scienziati che studiano questo problema sono appunto causate dalle polveri sottili
Passiamo al disastro ecologico nel Golfo del Messico da Repubblica di lunedì tre maggio
Troviamo un articolo che dà conto dei costi che probabilmente si andranno a pagare e in particolare dovrà pagare
La BP
Ecco il titolo è cento miliardi di dollari ecco il conto della marea nera pronta la stangata sarà quasi come Caterina
Il l'articolo di Maurizio Ricci altro che Exxon Valdez
La petroliera Renata si in Alaska vent'anni fa che costo al gigante petrolifero almeno sette miliardi di dollari il conto della marea nera del Golfo del Messico sarà probabilmente molto più alto alcune decine di miliardi di dollari
E secondo le previsioni più pessimista e dalla miste potrebbe arrivare ad un ordine di grandezza non lontano da quello relativo all'uragano Katrina cento centocinquanta miliardi di dollari
Contro i duecento miliardi di dollari che è costato l'uragano che devastò ogni Horri Hans
Tutto dipende dei parametri fondamentali per valutare il costo della tragedia della ditta vuote Rory Zonno
Ecco leggiamo adesso un commento al disastro il commento di Fulco Pratesi Presidente onorario del WWF Italia
Che è stato intervistato dalla stampa
O leggiamo dunque l'intervista Fulco Pratesi il titolo è è la share nobili del petrolio basta disastri ora le rinnovabili
Il disastro del Golfo del Messico da Cernobyl petrolifera così come Cernobyl lo fu per il nucleare a sostenerlo è una delle figure più autorevoli dell'ambientalismo italiano Fulco Pratesi fondatore e presidente onorario del WWF
Allora leggiamo dunque l'intervista Fulco Pratesi di Umberto de Giovanna Angeli
Come in qua del disastro ecologico in atto nel Golfo del Messico si tratta della Cernobyl petrolifera risponde Fulco Pratesi
La dimensione norme la diffusione incontrollabile fa sì che ci vorrà molto tempo per fermare la marea nera la peraltro rimarrà rimarcato che questo disastro avviene nel Golfo del Messico
Laddove origine l'importante corrente del Golfo che a cinque chilometri l'ora porta il calore gran parte dell'Atlantico rientrare
Dal Portogallo all'Inghilterra la Scandinavia
Si può parlare di un disastro annunciato in quell'area ci sono oltre tre mila ottocento piattaforme per la trivellazione off-shore in mare aperto come quelle in cui l'incidente si è scatenato che pescano profondità enormi oltre un chilometro e mezzo
Quello che non si dice e che se è una petroliera può avere un contenuto fino a trecento mila tonnellate
Il giacimento petrolifero da cui sgorga il greggio può essere immenso senza fine e questo rende più imprevedibile il tempo e lo spazio in cui la marea nera potrà essere fermata e i suoi tremendi affetti restaurati
Uno dei temi centrali riguarda le misure di sicurezza come affrontare questa problematica chiede de Giovannangelo risponde Pratesi
Dovrebbero esistere delle valutazioni di rischio che includano la previsione la quantificazione delle norme danno ecologico sociale e ambientale
In casi di disse disastri connessi alle attività estrattive in aree delicate come il Golfo del Messico o il Mediterraneo e tanti altri mari fragile sensibili per la loro biodiversità
Chiede ancora di de Giovanna Angeli
A fronte di questo disastro ecologico c'è chi chiama pesantemente in causa il Presidente americano Barack Obama non sarei così drastico risponde Pratesi Obama è alle prese con emergenze di dimensioni incalcolabili che non poteva prevedere
Ho comunque apprezzato l'immediata decisione assunta dal Presidente di fermare le altre trivellazioni petrolifere in mare
Per quel che può contare Obama gode ancora della mia stima ricordiamoci peraltro che gli Stati Uniti sono i primi consumatori petrolio del pianeta
E il terzo produttore mondiale il consumo delle automobili negli Stati Uniti sono molto alti
Lo spreco di energie per tenere le case fresche restate torride d'inverno porta un consumo di energia che in qualche misura causa indiretto della Ca'Tasso fra del Golfo del Messico di fronte alla quale c'è una domanda che dovremmo porci e porre il leader mondiali qual è questa domanda
Cinquant'anni di ecosistemi
Compromessi deteriorati non valgo una maggiore spinta verso le energie rinnovabili si chiede Pratesi
Tutti i Paesi grandi e piccoli dovrebbero rivedere completamente i loro consumi energetici puntando decisamente su risparmio efficienza e fonti alternative
In quest'ottica l'Italia le carte in regola chiede dei giovani maggiori l'Italia fino a qualche anno fa era riconosciuta nel mondo per l'efficienza dei suoi consumi nel rapporto tra consumi produzione industriale ora non è più così
La BP si è dichiarata pronta a pagare i costi della ripulitura Marina ma basta questo chiede Giovannangelo dispone Pratesi
Il punto è che non esistono legislazioni tali da garantire il risarcimento di tutti i danni inclusi quelli legati alla biodiversità e l'industria petrolifera lo sa bene
E passiamo a un altro commento quello di Pietro greco
Che sull'Unità del quattro maggio scrive ha ragione Barack Obama gli effetti ecologici dell'incidente la piattaforma della British Petroleum al largo della Louisiana sono potenzialmente i più gravi della storia
I costi ambientali ed economici rischiano di essere davvero senza precedenti ci vorranno mesi per riparare anni forse decenni per recuperare e miliardi di dollari per compensare
L'incidente sta inoltre dimostrando in maniera ahimè fin troppo esplicita quanto grande sia il rischio associato le mega strutture anche quelle mega strutture costruite con le tecnologie più convenzionali ritenute evidentemente a torto più affidabili
Infine l'incidente ha confermato l'irresistibile pulsione a minimizzare negare l'evidenza che hanno anche le più grandi imprese quando si trovano nel piano di un'emergenza
Oltre a dimostrare un incredibile incapacità di prevenirle gestirla l'emergenza insomma al largo della Louisiana nella primavera del due mila dieci è stato dimostrato che i colossi dell'industria sono troppo spesso impreparati a tutto
E si comportano spesso con la medesima irresponsabilità di cui avevo dato prova i colossi della finanza nella primavera del due mila otto e più avanti continua Pietro greco ma c'è di più molti sostengono che il picco del petrolio non esiste che non è vero che la possibilità di estrarre dal sottosuolo loro nero abbia raggiunto stia raggiungendo il massimo
Che basterà cercarli luoghi un po'più scomodi dove non lo si è cercato finora magari off-shore anche minimali più profondi
Ed è Susan pile era generoso più che mai ebbene incidente la piattaforma BP dimostra che anche nel caso l'assunto fosse vero
E che il petrolio nei ruoli scomodi ci sia realmente il rischio che si corre nel tentativo di estrarlo diventa sempre più alto fino a risultare letteralmente impagabile
E per questo che tra gli effetti dell'incidente la piattaforma BP BP ci potrebbe essere quello inatteso di accelerare la fuoriuscita dal petrolio
E quindi la transizione dall'economia basata sul sui combustibili fossili ad un'economia basata sull'energia solare e rinnovabili evidentemente
E restiamo sulla questione delle trivellazioni i di petrolio in mare aperto perché la questione riguarda anche il nostro Paese dalla Repubblica di martedì quattro maggiormente troviamo
Un articolo che ci informa sulla situazione appunto delle piattaforme off-shore in Italia la questione della della sicurezza il titolo è l'Italia sospende le trivellazioni controlli e sistemi di sicurezza
Sottotitolo si ferma l'estrazione nelle piattaforme dell'Adriatico nell'articolo firmato da Antonio Cianciullo
Nuove trivellazioni in mare sospese
E più avanti Scajola cercato di tranquillizzare gli animi ricordando che le perforazioni offshore in Italia vengono a duecento metri di profondità
Non a mille cinquecento come nel caso della piattaforma della BP nel Golfo del Messico che incidenti simili non si sono mai vedi verificati in cinquant'anni di attività nei nostri mari
E che le centoquindici piattaforme italiane
Producono quasi tutte gas ma la decisione di convocare ENI ed Edison per verificare l'efficienza degli impianti rivela un'inquietudine legata proteste che avevano preceduto il dramma di questi giorni e che ora riprendono vigore
E la parte forse più interessante di questo articolo di Antonio Cianciullo nella parte finale dove
Che si affronta
Proprio il problema la questione della sicurezza e dei rischi
Ecco quindi più avanti articolo dice anzi sullo Roberto Della Seta e Francesco Ferrante di Legambiente dicono
Il Governo Berlusconi autorizzato sedici attività di ricerca di petrolio in mare che altre tredici richieste sono in corso siamo di fronte a un impatto pesante a fronte di un vantaggio limitato visto che il petrolio del basso Adriatico di cattiva qualità
E bituminoso a un altro grave grado di idrocarburi pesanti e ricco di zolfo
A fare la parte del leone nota lo studio sono le aziende petrolifere straniere Northern Petroleum
Petro scelti che e Puma Petroleum queste società sono attive soprattutto in Adriatico ma anche in Sardegna al largo delle spiagge del sinistro un angolo di paradiso
Che dall'isola di di Mal di Ventre corre fino alle coste di bossa sempre in Sardegna la Saras
Ha un permesso di prospezione nel Golfo di Oristano e nelle acque sud dell'isola
Il prodotto di scarto più pericoloso l'idrogeno solforato dagli effetti letali sulla salute umana anche a piccole dosi si legge ancora nella ricerca l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare
Zero virgola zero zero cinque parti per milione mentre in Italia il limite massimo previsto dalla legge è pari a trenta parti per milione ben sei mila volte di più nel mare italiano addirittura non ci sono limiti
Le attività di perforazione produzione di petrolio off-shore contribuiscono per il due per cento l'inquinamento marino questa percentuale va sommata al dodici per cento prodotto dagli incidenti nel trasporto marittimo
E al trentatré per cento derivante dalle operazioni di carico e scarico
Bunkeraggio lavaggio e scarico di acque di sentina o da perdite sistematiche
A completare il quadro dell'impatto ambientale ci sono infiniti fluidi usati per portare in superficie i detriti
Sono fanghi tossici difficili da smaltire perché contengono tracce di cadmio cromo bario arsenico mercurio piombo zinco e rame
Un ulteriore motivo di polemica e il rischio economico legato a un possibile incidente
I responsabili del Partito Democratico per la la green economy economia verde Ermete Realacci ricorda che l'ultimo disastro petrolifero che ha colpito l'Italia l'affondamento in Liguria della avvenuta
Ha portato un risarcimento di settanta milioni di euro una cifra irrisoria perché la normativa italiana e del tutto inadeguata
I danni davanti alle coste della Louisiana sono dell'ordine dei cento miliardi di euro sia una catastrofe del genere colpisse il nostro Paese nessuno pagherebbe
Questo quindi l'ultima parte dell'articolo di Antonio Cianciullo articolo molto interessante perché in forma su appunto un'attività economica e di possibile
Vasto impatto ambientale di cui finora si era parlato molto poco cioè le perforazioni per petrolio e gas nelle acque dei mari italiani
Un po'un po'dappertutto davanti alle coste italiane anche se c'è una prevalenza del mare Adriatico e ultimamente del Golfo di Taranto e delle coste siciliane
E
Restiamo ancora al tema dell'energia
Perché vogliamo a questo punto
Leggere gran parte di un articolo scritto da Marco Cappato ed Elisabetta Zamparutti o Marco Cappato già parlamentare europeo
Presidente dell'Associazione Luca Coscioni
Elisabetta Zamparutti attuale parlamentare deputato che membro della Commissione ambiente della Camera il titolo dell'articolo è per abbassare davvero le tasse bisogna spostarle dal lavoro all'ambiente e qui
Ci si permetta una una parentesi
Ecco forse più che all'ambiente bisognerebbe bisogna aspecifica aree cioè spostare le tasse dal lavoro a quelle attività
Che sono in qualche modo dannose per l'ambiente o che consumano risorse
Naturali allora leggiamo quest'articolo a sedici anni distanti distanza dal Tremonti hanno spostare le tasse dalle persone alle cose è necessario non solo passare dalle parole i fatti ma anche prendere in considerazione immenso patrimonio delle risorse naturali
Finora fiscalmente trascurato spostare le tasse e dal lavoro l'ambiente tra virgolette dunque significa
Questa è l'urgenza per una rivoluzione fiscale che non si ponga soltanto l'obiettivo di una maggiore equità nei confronti dei lavoratori e di efficienza nella riscossione ma anche di migliorare la qualità della vita rafforzando il libero mercato
Aria acqua suolo sono risorse quasi sempre utilizzate senza che alcuno paghi un prezzo corrispondente al loro valore
Dalle emissioni di CO due
All'inquinamento di mari e fiumi dalla cementificazione del suolo alla distruzione di biodiversità il consumo di risorse non rinnovabili sotto forma di inquinamento e l'esaurimento di capitale naturale
E realizzato senza che le ricadute per tutti in termini di minore salute benessere e ricchezza
Siano riconosciute nel loro effettivo valore economico in termini globali l'utilizzo di risorse naturali da parte dell'uomo ha da tempo abbondantemente superato la capacità del pianeta stesso di rigenerare alle
E
Continuano Marco Cappato Elisabetta Zamparutti nel mettere mano alla riforma di un fisco come quello italiano che spread nei lavoratori e penalizza le imprese bisogna dunque valorizzare il patrimonio di lapidata dilapidato
Di risorse comuni ambientali
Il principio da fermare per una riforma fiscale sostenibile dovrebbe essere quello di una progressiva riduzione del carico fiscale sul lavoro al quale corrisponda un aumento della pressione fiscale sul consumo dei beni ambientali
Una prima occasione resa urgente dallo sforamento degli impegni italiani in sede di Unione europea per la riduzione dell'ENI emissioni CO due
I parlamentari radicali hanno presentato una proposta di legge per creare un'imposta sui consumi di combustibili fossili nei settori non soggetti al sistema delle missioni trading
E dunque
Una proposta di legge appunto per creare un'imposta sui consumi combustibili fossili e finalizzare il gettito derivante da questa imposta ridurre il carico fiscale sui redditi da lavoro
Gli ordini di grandezza inizialmente limitati si potrebbe partire da tredici euro a tonnellata di ciò dunque emessa
Quindi tre miliardi di euro complessivi diventerebbero importanti fino a trentacinque miliardi qualora raggiungessimo con la necessaria gradualità l'attuale livello svedese
Se il principio della carbon tax fosse esteso agli altri beni ambientali incidenza sulla composizione del carico fiscale potrebbe in pochi anni diventare davvero significativa a livello non solo nazionale ma anche locale
L'impatto e la sostenibilità politica di una riforma fiscale di questo tipo dipende da alcune condizioni
La prima e che non possa avere in alcun caso come conseguenza l'aumento della pressione fiscale
Ogni euro raccolto dalle tasse ambientali qualunque sia il loro gettito complessivo deve essere rigidamente vincolato alla corrispondente diminuzione di almeno un euro delle tasse provenienti dei redditi da lavoro e da impresa
La pressione fiscale complessiva dovrebbe semmai nettamente diminuire attraverso quella riforma delle pensioni e del Welfare che esempio De Benedetti ha proposto su questo giornale
Sulla quale come i radicali abbiamo presentato diverse iniziative anche parlamentari
Ecco ci fermiamo qui
Non lo non leggiamo l'intero articolo a sua interezza per chi sia interessato l'articolo si può trovare pubblicato dall'Agenzia Notizie Radicali
Con una data di lunedì tre maggio la questione è veramente importantissima è una questione possiamo di una questione chiave per i il futuro
Dell'economia e dunque la tutela dell'ambiente
E della sostenibilità ambientale e quindi
Voleva appunto sottolineata l'importanza
E passiamo ora alle energie rinnovabili italiane perché sta esplodendo sempre più negli ultimi sei negli ultimi mesi le ultime settimane la consapevolezza
Che le l'energia
Eolica prodotta dal CONI Mega aereo generatori è sempre di più
Ma ormai lo è da anni in realtà è diventato un bis messe ricchissimo sul quale si sono tuffati a capofitto non solo
Multinazionali
Quindi soggetti finanziari internazionali ma per molti versi anche la criminalità
Organizzata e soprattutto tutta la questione del business eolico e poi
Intrecciato da dalle notizie che appunto emergono nelle ultime settimane gli ultimi mesi intrecciato
A
Diffusi fenomeni di corruzione della della politica della pubblica amministrazione e proprio in questi giorni
Esploso lo scandalo che ha coinvolto un politico di livello nazionale come Denis Verdini ecco leggiamo dalla stampa del sei maggio
Il titolo è impianti eolici Verdini indagato per corruzione
Inchiesta della Procura di Roma sui progetti in Sardegna l'accusa raccomandava impresa al Governatore Cappellacci
Leggiamo l'articolo di Guido Ruotolo corruzione e due dopo quella di Firenze anche la Procura di Roma è iscritto sul registro degli indagati Denis Verdini uno dei tre coordinatori nazionali del PdL per corruzione appunto
Verdini indagato insieme al faccendiere Flavio Carboni e un paio di funzionari ed esponenti istituzionali
Il direttore dell'ARPA se dal l'Agenzia regionale per l'ambiente la Sardegna Ignazio far RAS nominato al Governatore Cappellacci infine il consigliere provinciale dell'UDC gli inglesi e spinello Cossu
Il geometra Pasquale Lombardi e l'imprenditore Arcangelo Martino è un'inchiesta delicatissima coordinata dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo potrebbe riservare novità mie prossime settimane le indagini ambiscono anche i vertici della Regione Sardegna
E quindi anche il Presidente Ugo Cappellacci che per il momento non risulta indagato
Al centro dell'inchiesta che riguarda un vero e proprio comitato d'affari c'è un capitolo che riguarda l'energia eolica in Sardegna
Secondo indiscrezioni con il cambio di maggioranza politica la regione Sardegna il neo Governatore Cappellacci sarebbe stato convocato a Roma dal coordinatore nazionale P.D.L. Denis Verdini in questo incontro presente anche il faccendiere Flavio Carboni
Si sarebbe discusso appunto di energie alternative di autorizzazioni agli impianti eolici per Dini avrebbe sponsorizzato una cordata di imprenditori
Tracce di queste relazioni pericolose sarebbero stati lasciati in alcune intercettazioni telefoniche e ambientali
E sempre nella stessa pagina della Stampa quindi del sei maggio sotto più in basso un altro articolo il business del vento tra burocrazia e fondi europea dei
Tempi troppo lunghi così nasce l'intervento dei politici
E L'Espresso della scorsa settimana dedicato la storia di copertina proprio a all'intreccio tra business del dell'energia eolica dei mega aerogeneratori
E interessi con la criminalità organizzata corruttela malaffare eccetera quindi
Recuperiamo questo importantissimo inchiesta dell'Espresso L'Espresso con la data del sei maggio
Che appunto ha dedicato l'intera copertina il titolo è inchiesta avvento di mafia lo sbarco in Sardegna il business eolico i boss e i loro soci sottotitolo
La criminalità organizzata l'assalto dell'energia pulita in effetti sono
Sempre di più le notizie che emergono
Su questa degenerazione del su questa corsa
A agli incarichi ricchissimi incentivi pubblici quindi poi pagati
Per tutti i cittadini che finanziano l'energia eolica così come hanno anche finanziato l'energia fotovoltaica anche se sono due tipi di incentivi diversi tra loro
Allora leggiamo una parte di questo di questa inchiesta di copertina de L'Espresso
Ci siamo giocati anche la Sardegna ecco il firma l'articolo Fabrizio Gatti
Il business dell'eolico e il ricco bottino di fondi pubblici nel mirino di imprenditori legati alle cosche
E di faccendieri in Sardegna è partito l'assalto all'industria dell'energia pulita
Ci siamo giocati anche la Sardegna stanno cadendo uno dopo l'altro gli ultimi territori liberi dalla mafia
Interessi di imprenditori in contatto con gli uomini di Cosa Nostra sono arrivati fin qui nel cuore più antico dell'autonomia ISMU da queste parti gli amici degli amici non sparano vengono armati di mappe metereologiche anemometri e soldi
Montagne di calcare granito rosso
Di Pascoli sulle reti sono stati sventrati
Per innalzare eliche e torri ovunque
L'entroterra incontaminato dell'isola non sarà più lo stesso che abbiamo visto sentito raccontare
L'energia eolica reca elettricità pulita in tutto il mondo non elitaria del malaffare certificato
Bastano dieci mila euro per conquistare il diritto a demolire il paesaggio e il capitale necessario per costituire una piccola S.r.l. e per accaparrarsi poi le concessioni e i milioni di finanziamento pubblico
Si possono così vedere all'opera a Cagliari amministratori di società che a Napoli si occupano di noleggio di pedalò
Oppure
Capita di inciampare
Nelle aziende del capitalismo nazionale scoprire che l'ex socio che ha aperto la via del vento i fratelli Gianmarco e Massimo Moratti è stato condannato il nove marzo a Palermo per corruzione
Bisogna percorre le cose i criminali esposti al maestrale
Non si incontrano soltanto burattinai che portano in Sicilia si finisce in mezzo all'ultimissima inchiesta avviata dalla Procura di Roma su affari e politica e quello che abbiamo visto pocanzi
Ora
Andiamo più avanti in questo articolo e si parlerà
Ecco però della Sardegna perché proprio in Sardegna
L'ex socio del gruppo Moratti in contatto con la mafia verde ha combattuto anni per trasformare lo splendido altopiano che separa un assai
Da Perdas de Fogu nella provincia dell'Ogliastra il risultato del lavoro di Luigi Franzinelli sono le gigantesche eliche piazzate dappertutto lungo la strada provinciale tredici
E altre sorgeranno ancora e il più grande parco eolico con quarantotto generatori su un totale previsto di novantasei
Quando la nebbia primaverile si dirada da qui si vede in mare che bagna Arbatax sulla costa orientale
Un assai un Paese di mille cinquecento cittadini appeso le nuvole una meta che grazie a internet richiama speleologia arrampicatori dal nord Europa per le grotte le pareti di calcare picco sulle case
Perdas de Fogu due mila trecento abitanti invece famosa per il vicino poligono sperimentale interforze di Salto di Quirra e per gli allarmi dopo l'esplosione di bombe missili COMU uranio impoverito
Tra i due Paesi ventisette chilometri di pascoli
Prima dell'arrivo da queste parti di Franzinelli c'erano soltanto secoli pastorizia e giornate di vento impetuoso
E ancora sempre
Nella stessa pagina de L'Espresso ancora la storia di copertina il titolo e le cosche sono diventate verdi Sicilia Calabria Puglia i clan a si lanciano su progetti e finanziamenti per l'energia pulita
Questo articolo de L'Espresso firmato M. puntato oggi e ci puntato P puntato
Ho l'impressione che nel settore del dell'Energia Cosa Nostra abbia organizzato un modello già sperimentato nel metano mi riferisco a quel sistema che tutti adesso conosciamo come modello Provenzano Ciancimino
è il ventisette gennaio del due mila dieci quando il senatore Pd Beppe Lumia nel corso dell'audizione del presidente Siciliano Raffaele Lombardo in Commissione antimafia
Rilancia l'allarme delle infiltrazioni nel business delle energie rinnovabili in Sicilia solare ed eolico solida l'Eldorado del settore e stime parlano di finanziamenti per il solo fotovoltaico di oltre sette miliardi di euro
Per entrare nel business si devono accumulare ettari sua ettari di terreno e le amicizie giuste un palo che eolico a Mazara non si alza se non lo voglio io
Va bene quindi
Questo la sto e come sia dell'Espresso ma sulla stessa questione poi un grande importantissimo articolo del Corriere della Sera
Uscito sabato otto maggio
L'articolo occupa le intere pagine ventidue ventitré firmato da Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella il titolo è la grande truffa siciliana dell'eolico senza vento
Sottotitolo in tasca degli incentivi verdi nella valle di ma Zara tutte le pale ora sono ferme chi gira mille Sgarbi ecco pigiamo la prima parte di quest'articolo
Ferma ferma ferma ferma non ce n'è una nella selva di immense pale eoliche stagli alta nel cielo da stupenda vale di Mazara del Vallo che accenni a muoversi sotto un refolo di vento non una
Nel romanzo di Cervantes si scaglia donchisciottesco Calia lancia in resta ammonendo i mulini potreste agitare più braccia del gigante vi avevo che me l'avete pur da pagare ebbene qui non correrebbe alcun rischio scrivono Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella
Mai non si muovono mai maledice Vittorio Sgarbi che il bidone dell'eolico in Sicilia lo ha denunciato da un pezzo
Peggio se anche si muovesse del producessero Energia quelli Terna che gestiscono le reti hanno detto che non sarebbero in grado di prenderla distribuirla
Eppure per tirar su questi bestioni giganteschi hanno sventrato i fianchi delle colline devastato i crinali annientato ettari ed ettari di vigne in tutta la valle tutto il Belice tutta la Sicilia
Anche a ridosso di aree di pregio altissimo dove aziende modello come Donnafugata
Donnafugata Pellegrino o Tasca d'Almerita tentano tra mille difficoltà di tenere alto con prodotti di eccellenza l'onore dell'isola uno sconcio scrivono Rizzo e Stella
Sia chiaro quella dell'eolico una fonte di energia alternativa che è un Paese che dipende in modo eccessivo dall'estero
Non può trascurare ma c'è modo e modo luogo il luogo vento e vento
E la storia del boom di questi ultimissimi anni dice che l'ultimo dei problemi che si sono posti molti investitori e quello di produrre sul serio energia nel modo giusto nel posto giusto col vento giusto
Lo dimostra una tabella di Terna sull'attività degli impianti eolici in Europa
Le pale eoliche girano mediamente mille ottocentottanta ore all'anno in Danimarca
Mille novecentosessanta in Belgio
Duemila in Svizzera
Due mila e quarantasei in Spagna duemila e sessantasette in Olanda due mila ottantadue o in Grecia duemila duecentotrentatré ore in Portogallo sapete quante ore da noi
Solo mille quattrocento sessantasei e la media siciliana spiegano gli esperti e ancora più bassa
E allora come mai Terna a domande di connessione alla rete elettrica per il solo eolico
Pari a ottantotto mila centosettantuno Mw cioè una volta e mezzo la punta massima del consumo italiano che è di cinquantasei mila megawatt
La ne vedo
La l'associazione da produttori di energia dal vento che riunisce i produttori di energia eolica stima che al massimo la produzione nel due mila venti in Italia potrà raggiungere il nostro Paese sedici mila megawatt
Dieci anni prima cioè oggi nel due mila dieci già ci sono domande per cinque volte quel totale
Altra domanda com'è possibile che la potenza installata in Sicilia sia di mille centoquaranta megawatt cioè più di un quarto del totale italiano cessa che senso c'è installare pale eoliche dove non c'è vento
Ecco a questo si chiedono
Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella poiché
L'articolo e davvero molto ampio occupa due intere pagine come dicevo quindi per chi è interessato l'articolo è stato pubblicato sul Corriere della sera sabato otto maggio
E passiamo all'Energia fotovoltaica che il Corriere Economia il superamento economico del Corriere della Sera di lunedì tre maggio nel suo osservatorio sull'energia rinnovabile
Ci informa degli ultimi sviluppi solo al ruolo della la più nota impresa il fotovoltaico in Germania
Punta sul Vaticano dopo aver donato la Santa Sede un impianto che riscalda illuminare immensa ULA
Paolo sesto
Ora in pole position per il maxi impianto da cento megawatt che il Vaticano intende realizzare Santa Maria di Galeria
Il colosso Russo rinnova entrato incarna salto con una quota del quindici per cento consideriamo il fotovoltaico strategico e continueremo a crescere il settore
Sant'Eccher il gigante del fotovoltaico cinese ha già al suo attivo parecchi grossi installazioni in Italia realizzate con i suoi moduli fra cui impianto Stark tratto di Aprilia da tre virgola tre megawatt e altri
Sarà invece la spagnola Sirica nel realizzare chiavi in mano il maxi impianto fotovoltaico da nove virgola otto megawatt a Fiumicino
Sempre gli spagnoli di foto ovazione appena annunciato la firma di un accorto di un accordo da centoventicinque milioni di euro con BP Solar per la costruzione di in Italia di impianti per un totale di trentasette Mw
L'articolo D Alema Comelli parla dell'interesse di
Compagnie non italiane per il nostro Paese
Riguardo a fotovoltaico l'Italia è diventata l'Eldorado del solare in questi anni di super incentivi e i big internazionali ne hanno approfittato
Malgrado incertezze normative abbiamo guadagnato un'altra posizione passando al sesto posto nella classifica mondiale di annesse Yang sui Paesi maggiormente attraenti per investita di investimenti nelle fonti rinnovabili
Anche i canadesi e porto che stanno rafforzando la loro presenza
Canadian Solar annunciato un accordo per fornire già quest'anno sessanta megawatt di moduli
E intanto a Rovigo il Parco il più grande parco fotovoltaico d'Europa centoventi campi di calcio ricoperti pannelli sta sorgendo in Provincia di Rovigo e sarà pronto entro la fine dell'anno
L'impianto avrà settantadue megawatt di potenza e quindi supererà sia quello da sessanta megawatt di orme di lei in Spagna sia quello da cinquanta megawatt disse lasche il che è un in Germania
Il Progetto da duecentocinquanta milioni di euro realizzato dal colosso americano San Edison con l'apporto finanziario di Banco Santander
Non andrà a impattare sul territorio perché è stato confinato in un'aura industriale fra San Berillo
E Castel Guglielmino già piuttosto degradata
La costruzione assicura la creazione di oltre trecentocinquanta posti di lavoro nella prima fase
E di nuove competenze locali nel campo del fotovoltaico necessari per la gestione e manutenzione
Dell'impianto
Ecco passiamo a al all'urbanistica al paesaggio sull'Unità un articolo di Vittorio Emiliani sull'unità di venerdì sette maggio ci informa su gli ultimi sviluppi
A livello nazionale o delle leggi che a tutela del paesaggio dell'ambiente delle leggi urbanistiche e paesaggistiche
Leggiamo ciascuno è padrone a casa sua e uno dei punti forti della filosofia politica con la quale Silvio Berlusconi ha sedotto milioni milioni di italiani insofferenti di leggi regolamenti vincoli tesi a far prevalere prima di lui l'interesse generale
No con la Casa delle Libertà devono trionfare gli interessi individuali meglio se cementizi
Ora arriva bel bello il Ministro Sandro Bondi col decreto centonovantanove diciassette marzo due mila dieci che semplifica
Le procedure per l'autorizzazione paesaggistica gli interventi di lieve entità il Ministro ha tenuto in vita il codice per il paesaggio però va norme che lo aggirano
Il pacco plana su città in cui basta girare l'occhio nella Roma di Alemanno l'abuso è già la norma con insegne le più truci de dovunque anche in piena area storica coi maxi cartelloni pubblicitari tornati a Vigo rigirare
Contro tale giungla la Rete dei Comitati avanza domani una proposta di legge popolare con balconi divenuti verande chiuse uno spettacolo da metropoli straccione scrive emiliani
Il decreto proposto diventa dunque la legalizzazione preventiva dello sfregio al paesaggio e l'opposizione parlamentare non pervenuta
Eppure il provvedimento prescrive tempi di fatto impossibile
Il procedimento autorizzatorio semplificato deve concludersi con un provvedimento espresso entro sessanta giorni dal ricevimento della domanda se poi la Soprintendenza rigetta la richiesta di interessato ricorre l'organo di tutela appena trenta giorni di tempo per dire di sì o di no
Ora le soprintendenze beni architettonici
In quasi tutta Italia sono afflitte da una tale carenza di tecnici che ognuno di questi si trova dove sbrigare i duecento giorni lavorativi un migliaio di pratiche appena quattro cinque al giorno
Aggiungiamoci le perentori semplificazione a Bondi e avremo un'alluvione di carte
Mentre stiamo ancora sulla questione del paesaggio dell'urbanistica
Una battaglia nel Salento in provincia di Lecce quella la battaglia per
Tentare di
Di salvare il paesaggio della della della parte più a sud della penisola salentina cioè l'aria di Santa Maria di Leuca il Capo di Leuca tentare di salvare questo territorio da una enorme colata di cemento quella prevista per realizzare una vera e propria Uto strada la superstrada la nuova superstrada due sette cinque che dovrebbe collegare maglie all'epoca ecco questo è stato oggetto anche di una conferenza stampa
A cui hanno preso parte
La parlamentare radicale Sabetta Zamparutti e Sergio D'Elia che si può andare ad ascoltare sul sito di Radio Radicale ecco su questo ha pubblicato un articolo sia il
Il quotidiano ecologista terra l'articolo intitolato altro cemento sul tacco
Leggiamo il sottotitolo comitati locali Legambiente Italia Nostra i radicali italiani si oppongono al piano di allargamento della statale due sette cinque e denunciano e la maggiore speculazione edilizia mai piovuta in Salento
Scrive Dina grano il Salento posso mica dalla California certo potrebbe sulla superstrada a quattro corsie capace di spaccare verticalmente il tacco d'Italia portassi in breve tempo fino al mare da Maglie Santa Maria di Leuca
L'ambizioso progetto nasce più di vent'anni fa quando si credeva si credeva nel potenziamento del polo manifatturiero quindi industriale dell'eccessi del sud Salento mai venuto alla luce
Oggi che il traffico automobilistico si intensifica soltanto d'estate in realtà diciamo nelle settimane intorno a Ferragosto quel collegamento diventato la più grande speculazione edilizia mai più avuta in Salento
E un articolo uscito anche sul settimanale carta
L'articolo intitolato la cattiva strada
Il Salento rischia di essere devastato da una strada a quattro corsie a scorrimento veloce il comitato che si oppone si rivolge a Nichi Vendola
Ecco in realtà non è messa in discussione la prima parte di questa superstrada cioè la prima parte da maglie a Tricase
è il
I comitati le associazioni ambientaliste si oppongono all'ultimo tratto gli ultimi di più o meno venti chilometri da Tricase fino a Santa Maria di Leuca dove tra l'altro è previsto dal progetto una immensa rotatoria
Di cinquecento metri di diametro cioè cose che nemmeno lo Saint Jude es né probabilmente esistono veramente
Follie
Ecco recuperiamo anche dalla settimana scorsa un interni importante articolo de la Stampa di Torino che riguarda
Le auto elettriche lo sviluppo delle automobili a a propulsione elettrica
Perché qui e l'amministratore delegato della Pininfarina la società che sta investendo molto nel nelle automobili elettriche
Il titolo dell'articolo dell'intervista anzi al numero uno di Pininfarina Silvio Angori l'intervista firmata da Marina Cassi il titolo è l'outlet richiamo va avanti il peggio è alle spalle
La di della Pininfarina ce la faremo ma il Governo sostenga il settore
E
Infatti
Ecco andiamo proprio a questo punto molto rilevante cioè i sostegni pubblici al decollo dei dubbi elettriche
Dunque ISI l'amministratore delegato di Pininfarina conferma che il progetto dell'auto elettrica bloccarla va avanti come da programma seppure con molta prudenza anche se da quando è stata ideata nel due mila sette il mondo è cambiato lancia un monito
Se il Governo non sostiene le auto elettriche come avviene negli altri Paesi
Si rischia che tra dieci anni il distretto dell'automotive piemontese non ci sia più
Allora
Vediamo ecco nella parte finale dell'articolo
Si chiede a Silvio Angori anche la FIAT ha scelto di entrare nel mercato del elettrico sono possibili sinergie
Con la FIAT come con tutti gli altri grandi produttori risponde l'amministratore delegato di Pininfarina l'autore etnica non cambia il destino dei grandi per tre cinque anni almeno può cambiare il nostro potremmo potrebbero aver bisogno FIAT compreso che la nostra Blue Car con il loro marchio
Il Governo potrebbe fare qualcosa chiede l'intervistatrice Marina casi risponde
L'amministratore di Pininfarina
I lo fanno i Governi gli Stati Uniti Francia Germania non è possibile che il nostro Governo dimentichi nelle sue politiche industriali quel settore cioè il settore dell'auto elettrica
Capisco che le risorse sono limitate ma il rischio ecco che tra dieci anni non esista più questo distretto Automotive così unico al mondo
Questo quindi
Anche l'allarme diciamo lanciato
Da Silvio Angori il attuale amministratore delegato della Pininfarina
Infine la giornata delle biciclette
Ancora sulla stampa così le due ruote riconquista o le città ecoincentivi bike sharing è tornata la voglia di pedalare
E qui si parla della giornata nazionale della bicicletta e è un po'di come
Punto la la il la mobilità ciclabile diffusa nel nostro Paese ancora poco rispetto al nord Europa o rispetto a grandi città come Vienna come Helsinki come Stoccolma come Amsterdam
Ecco ancora sempre la stessa pagina della Stampa leggiamo ma in Italia troppe trappole ancora poche piste ciclabili
Rispetto agli anni Ottanta il nostro Paese voluto soprattutto dal punto vista culturale
Rispetto agli anni Ottanta il nostro Paese voluto
Mi ricordo ancora quando portavamo i nostri assessori in giro distruzione ad Amsterdam o ad Amburgo per osservare le piste ciclabili e le zone a traffico limitato sul fronte piste ciclabili però c'è ancora molto da imparare con mille duecento chilometri complessivi
L'uno per cento della viabilità totale vitali decisamente in fondo alla classifica dei Paesi europei ma il problema più grave e che anche in questo caso ci muoviamo a due velocità
Continua Ruggiero Centro-Nord sì ci sono realtà d'eccellenza come Ravenna Parma Padova Ferrara mentre al sud la situazione sembra immobile ferma vent'anni fa
Segnali più incoraggianti vengono dal bike sharing alle due ruote in affitto
O in condivisione
L'idea nata dai promosso gli anarco ambientalisti olandesi che nel mille novecentosessantacinque riempirono Amsterdam di biciclette bianche senza lucchetto per socializzare i mezzi di trasporto oggi ha conquistato centotrentadue sindaci italiani
Dal due mila otto grazie tessere magnetiche a una politica di costi favorevoli circa cinquanta centesimi all'ora
E due funzionari interscambio con gli altri mezzi pubblici l'utilizzo delle biciclette comunali è cresciuto del duecentosei per cento
Quindi insomma una situazione con luci e ombre quella della della bicicletta Della mobili mobilità ciclabile nel nostro Paese
La situazione nella capitale a Roma e invece ancora fortemente arretrato da questo punto di vista anche
Se si stanno facendo alcuni passi avanti
E qui ci fermiamo anche per questa settimana un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale da Giovanni De Pascalis