Presentazione del libro "Pannunzio. Dal Mondo al Partito radicale: vita di un intellettuale del Novecento" di Massimo Teodori

Buonasera
Benvenuti a questo incontro che ha per oggetto
Mario Pannunzio anni fondatore del mondo
E
Il libro che gli ha dedicato la biografia che gli ha dedicato Massimo Teodori
Questo incontro io penso
Che Alfonso Berardinelli
Alla mia destra tratterà
Di Pannunzio come
Sostanzialmente organizzatori di cultura insomma
Approfondirà questi aspetti il libro è molto ricco da quelle di di
Dati sulle passioni letterarie sulla
Identità di umani sta di Mario Pannunzio
Che incrocia un po'tutti gli scrittori
Intellettuali della sua epoca Italia naturalmente
Poi
Massimo Salvadori
A Massimo Salvadori affideremo il
Il compito di tratteggiare
Il significato
Che ha avuto Mario Pannunzio
La sua
Appartenenza lavora
Partito radicale nella
Storia politica italiana del dopoguerra
Io in quanto giornalista
Vorrei fare solo
Alcune osservazioni
Sub Pannunzio giornalista sul giornalismo di Pannunzio
Su cosa perché perché sia con la scia Consip siano considerati sia Pannunzio sia il giorno il mondo così importanti e che cosa
Ma abbiano rappresentato effettivamente nella storia del giornalismo italiano
Faccio alcune breve brevi riflessioni
Innanzitutto
Dobbiamo il libro mostra come Pannunzio sia stato un grande scopritore di talenti
Per quanto riguarda il giornalismo italiano
Pannunzio è stato diciamo stato organizzatore
Di fogli giornalistici
Sia alla fine sì e sì alla fine del fascismo prima in Omnibus di Longanesi poi in o il dopo la chiusura di Omnibus in oggi che era un rotocalco
Diretto insieme al
Concittadino e amico d'infanzia Arrigo Benedetti che poi nel dopoguerra negli anni Cinquanta fonderà L'Espresso
Poi
Dopo la guerra
Pannunzio amara finanzia la fine della guerra tra il quarantaquattro al quarantasette Pannunzio ha diretto il quotidiano Risorgimento liberale che era
Foglio del Partito liberale e che
Un personaggio
Non facile hai io ai complimenti e riconoscimenti siamo come Leo Valiani definì il più bel quotidiano italiano della sua epoca e infine si arriva nel quarantanove
Al mondo che
è uno è una è una di quelle il mondo in qualche modo è un'immagine del giornalismo italiano sta di cui si eri
A cui si fa spesso molto riferimento ma che però è stata poi indagata relativamente cioè
C'era un libro negli anni Settanta mi pare di Mario Boni
E ecco in questa sua veste in tutte le testate che ha frequentato Pannunzio si è rivelato appunto una grande scopritore di talenti affatto
I collaboratori delle sue delle sue riviste dei suoi rotocalchi hanno pubblicati loro articoli molto giovani
Adolfo Battaglia che poi diventerà un commentatore politico
Fino agli anni Sessanta mi pare fino agli anni Settanta
Fare il pubblico il suo primo articolo a ventun anni
Scalfari
Giovanni Russo Spadolini Carlo Laurenzi
Firmano ancora
Su sui giornali dove Pannunzio era o direttore o capo redattore a venticinque anni
Enzo Forcella Antonio Cederna si possono considerare dei vecchi perché avevano già ventotto anni ecco cioè
Una larga parte della il limite diciamo del giornalismo italiano che poi
è il e la sua parola nel dopoguerra diventa la sua parte più significativa
Devi la propria formazione giornalistica alla
Allo stile di Pannunzio I all'alla l'organizzazione di Pannunzio al alla all'idea di giornalismo che Pannunzio aveva
Questa ed alla prima osservazione la seconda
Che vorrei fare
Potrebbe anche essere sia in qualche modo è anche una
Una questione che io sottopongo all'attenzione
Dell'autore di di Massimo Teodori è che
Il mondo fu un un veramente piccolo giornale veramente una espressione diciamo minoritaria ed elitaria
Nell'Italia degli anni cinquanta al mondo nascere quarantanove chiuso nel sessantasei negli anni cinquanta sessanta
E
In qualche modo leggendo
E diciamo ed è un giornale è un rotocalco che fa completamente corpo con la personalità del suo fondatore e e direttore
Nel senso che
Al
è un foglio politico e di costume
Scrive scrivete odori il mondo che che il mondo per diciassette anni full la vita stessa di Pannunzio
I redattori collaboratori gli amici furono la sua vera famiglia la linea politica che nasceva dalle sue colonne sull'orizzonte ideale in cui si riconosceva quindi un primo elemento per
Capire
Questa rivista è questo legame strettissimo con la personalità la cultura di Mario Pannunzio
Un secondo punto è che
Il mondo fu un giornale
Essenzialmente politico anche di costume Giulia Massari e Alberto Arbasino Giovanni Russo condusse la sua famosa indietro su sulle pagine del mondo la sua famosa inchiesta sui baroni cafoni
Però diciamo l'importanza del mondo è di essere stata l'espressione di un disegno politico
E in qualche modo anche l'espressione di un'ambizione panno anziana ad essere
Come dire una guida culturale degli italiani
Questo
In realtà non avvenne non si realizzano
Sul la mia impressione rivedendo la storia
Di chi di questa rivista così citata così celle Brenta
è che in realtà sia la storia di una sconfitta
E
Ed è per questo in qualche modo TAC tanto che ed è
Ed è per questo in qualche modo che
Il giornale acquisisce
Il prestigio che gli viene riconosciuto e all'importanza e la storia della stampa italiana
Di cui si è parlato
In qualche modo tant'è vero che Pannunzio
Che il giornale il giornale chiude nel mille novecentosessantasei per volontà di Pannunzio laceranti delle difficoltà economiche c'erano dei problemi di finanziamento per ogni
Insomma viene
Viene auto affondato da Pannunzio
E questo però FASSID che
Sopravviva in qualche modo come project ideale come sogno illuministico come
Utopia giornalistica perché non si è misurato con me il degrado con lo strascino amento con l'ATO cade con la decadenza
Pannunzio semplicemente prende atto che i tempi sono così cambiati in particolare
Poi fa riferimento alle delusioni del centro sinistra del il primo centro sinistra
Prende atto che i tempi sono così cambiati
Che il suo giornale non è più in grado di reggere il confronto non è più in grado di reggere quella funzione che Luigi gli aveva affidato vorrei chiudere
Citando quello che scrisse giacché anno per cui già Canove cure è stato importante giornalista francese cara corrispondente da Roma negli anni sessantasette settanta
E quanto chiuse il il il mondo LUISS scrisse sulle novanta
Che si trattava
Del vero avvenimento politico in Italia
In questi giorni di crisi fa riferimento al terzo Governo Moro e all'uscita della sinistra DC dal Governo
Si scrivevano percorsi sono difficoltà economiche che costringono a settimanale auto affondare assi malattie e della sua lotta è un sintomo
Da molto tempo non c'era più che il mondo ad essere rimasto fedele eletti I principi iniziali fissati dal suo fondatore
Ecco adesso io
Come avevo diciamo annunciato nell'organizzazione del nostro dibattito da lei la parola dal fosso Berardino lei
Ma ho sentito delle definizioni delle espressioni molto efficaci e giuste ora da proporsi
Storia di una sconfitta e contemporaneamente utopia giornalistica questo è il secondo me soprattutto forse questa seconda diciamo la storia la sconfitta
In un certo senso era più scontata perché sappiamo come è finita la vicenda
E la sconfitta di Pannunzio
Non giornalista ma di inventare annuncio politico è un po'una constatazione in un certo senso rimprovero che IBM
Continuamente rivolto ma invece la espressione utopia giornalistica in effetti
Molto più suggestiva perché
In fondo i giornali giornali anche i giornali che abbiano una forte ispirazione politica
Hanno qualcosa dell'utopia hanno qualcosa dell'utopia anche nel senso che il discorso politico il discorso intellettuale sulla politica
Uno strano genere
Su cui spesso mi interrogo insomma
C'è un ci sono molte persone che e Pannunzio uno di questi che hanno cercato di fare politica prevalentemente non esclusivamente ma
Prevalentemente col giornalismo
E influenzare la politica attraverso i giornali
Noi sappiamo che soprattutto
Ma più recentemente anche forse perché i giornali contano sempre meno e ci sono altri media che
Sono più potenti però influenzare i politici farli ragionare di Care loro una direzione di marcia migliore di un'altra
è una specie di Utopia è un sogno che alcuni intellettuali appassionati del dire dei destini pubblici nutrono certi periodi la verità o addirittura per tutta la vita
Macché si rivela una specie di utopia della comunicazione
Perché in un giornale nonostante le polemiche però Brigi deve vigere uno stile di complicazione anche di dibattito di argomentazione libera
In una certa misura in un'altra per misura percentuale libera da quel tipo di conflittualità competitiva che stia sempre più in politica Rita
Chi nella nell'attività politica vera e propria non c'è la comunicazione politica fra i politici la comunicazione intellettuale tra direi mentale fra i politici in pratica ecco sparita quindi
Questa era un'espressione non lo noto per anche perché si tratta in effetti forse di uno degli ultimi sennò non possiamo mai dire se sia l'ultimo episodio del tentativo di educare gli italiani
Ma mi era capitato di appiccicare questo titolo ultimi tentativi di educare gli italiani anche a Gobetti a Gramsci
E queste impresse evidentemente sono tra le più difficili che si possono intraprendere comunque volevo dire che
Entrando ora nel merito del libro che questa biografia
Molto opportuna molto opportuna utile ben scritta molto chiare molto anche piacevole da leggere insomma tutti i problemi della politica italiana di quel periodo diciamo con al centro Pannunzio sono
Toccati
Più o meno frontalmente
E viene toccata soprattutto abbiamo toccato soprattutto uno dei punti dolenti della storia politica e cultura italiana e cioè quello del
Della terza forza insomma
Pannunzio può piacere molto o può non piacere ho piacere poco
Ma è certo che e l'ha visto la sua è la vicenda di un borghese
Un borghese come lui colto
Coerente dotato anche di una spiccata direi perfino naturale
Sensibilità morale sensibilità etica
Non c'è in lui si sente niente di forzato quando viene accusato di moralismo effettivamente secondo il ritratto che emenda
Teodori c'è qualcosa che
Si capisce che non va il lunedì la vocazione morale
Non è moralistica qualcosa di molto molto molto spontanea diciamo effettivamente come dire un borghese ben fatto
Che
Nella storia di un intellettuale borghese che lettore appassionato
Da giovane anche artista dipingeva poi giornalista è e anche critico
Cinematografico interessato inizialmente ad una gamma molto varia di problemi culturali quindi
Non un politico politico fin dall'inizio e quindi
Diciamo inaridito dal professionismo
Professionismo politico
Un borghese di buona razza direi che tenta la difesa in un certo senso in politica attenta alla difesa di una borghesia come quella italiana piuttosto di sono rata
E cioè che a un certo senso ed io di di di di di farli di fare il cooperare a questa classe un certo onore mostrando quali dovrebbero essere le virtù elementari di una borghesia responsabile
Ed è un giornalista anche in questo caso è piuttosto anomala un giornalista mai volgare
Ne protagonisti co
Con uno stile impeccabile
E anche questo come la sua moralità
Qualcosa di rigoroso benché nello stesso tempo come dicevo anche per la sua sensibilità etica istintivo
Nella sua descritti iscrezione
è la storia di quest'uomo che leggiamo nel libro di Teodori la storia di quest'uomo anti eroico e antiretorico
E per questo alla fine eccezionale
In un Paese in cui
Tutte le
Caratterizzi e lui non aveva sono viceversa diffusissima
Ed era una storia italiana effettivamente un po'malinconica appunto perché si conclude con una sconfitta ma da che andava raccontata ho raccontata di nuovo
In un libro una delle cose che più mi colpisce mi interessa in questo questa vicenda è il rapporto tra un tale tipo Duomo caratterialmente anche proprio con la politica
Come sappiamo
Il guaio italiano la debolezza del nostro liberalismo
Del nostro socialismo liberale
La scarsa fortuna la debolezza che arrivata anche a suscitare reazioni di euro
Non dico vago ma preciso disprezzo nei confronti di questo tipo di
Corrente politico-culturale di una terza forza fra i due mastodontici
Partitici della guerra fredda cioè la naturalmente la Democrazia Cristiana che un po'mostruosamente bisogna riconoscere un po'mostruosamente la democrazia che si Anna per decenni
In modo mostruoso e in cui incongruo ha rappresentato in Italia sia gli Stati Uniti
La sua politica estera
E
Come abbia fatto a rappresentarlo però in un certo senso per allusione anche il cosiddetto
UE io fly fare negli Stati Uniti ma nello stesso tempo la Chiesa cattolica che quanto più lontano
Dal uguali o Flight degli Stati Uniti non c'è quindi rappresentava due cose tra loro inconciliabili
E nello stesso tempo appunto
Rappresentando anche la Chiesa cattolica rappresentava da un lato il moderno
E dall'altro l'antimoderna e questo ha funzionato
E il PC
Partito Comunista Italiano anche esso legittimato
Dall'Internazionale comunista e quindi in un certo senso anche questo un paese un po'straniero nel suo Paese insomma benché naturalmente i comunisti avessero fortissime radici insomma in Italia
E avessero una lunga storia perché è chiaro che si trattava di una parte del movimento operaio anche di quello socialista una continuazione benché attraverso una scissione del socialismo italiano
Ma
Si trattava di un partito diretto gestito con metodi indubbiamente notoriamente autoritari dall'Unione Sovietica
Due partiti di massa
Con il loro folklore molto suggestivo con le loro ideologie
Infrange ibridi con i loro apparati propagandistici organizzativi partiti fondati in fondo sulla fede e sull'ubbidienza
Certo partiti moderni
Questo non va trascurato partiti moderni dato che naturalmente la modernità è stata anche l'avvento delle masse nella vita pubblica
E quindi non è soltanto
La propagazione lo sviluppo dei lumi razionali
Nella dimensione politica ma anzi il contrario
Ma ideologicamente si politicamente partiti di massa
I geologi che a mente partiti Chiesa
Non certo liberali anche se
Molti comunisti anche sinceramente non so con quanto a livello di falsa coscienza si ritenessero i veri liberali
Non veramente democratici sebbene si dichiarassero baluardo della democrazia
Nei quali partiti in tutti e due democrazie pari
Partito Comunista nei quali l'individuo la libertà di pensiero lo spirito critico non avevano sostanzialmente luogo se non all'interno di una cornice preordinata
Sono cose ovvie e gli ho riassunto è soltanto per dare l'idea
Del contesto in cui ha agito questo liberaldemocratico questo antifascista anticlericale e antitotalitario che fu Pannunzio
In gioventù pittore come dicevo appassionato di cinema critico cinematografico lettore e seguace di Tocqueville e Di Benedetto Croce
Un intellettuale che a un certo punto sente il dovere sempre più forte dopo il quarantacinque
Di fare politica e di farla prevalentemente attraverso il giornalismo che poi insomma viene considerato piuttosto un giornalista che
Un uomo politico realmente anche se appunto passato attraverso il partito liberale di cui
A cui alla cui Fondazione ha partecipato del Partito Radicale
Per il mondo è la sua creatura prediletta il suo capolavoro come è stato detto
Uscito per la prima volta nel quarantanove finito negli anni Sessanta grossomodo a metà degli anni Sessanta è stato effettivamente un capolavoro di artigianato
Giornalistico per i suoi pregi proprio anche di grafica
La grafica di quel giornale insomma faceva una certa impressione adesso noi siamo abituati a vedere vedi degli orrori nel giornalismo insomma delle delle idee ci ci propinano dei giornali non ci si fa neppure più caso insomma che non fa o come lo facciamo più caso
Al fatto che i film vengano interrotti continuamente dalla pubblicità alla fine ci siamo assuefatti a tutto ma non non siamo nemmeno più
Sensibili al fatto che dei giornali hanno una grafica pessima
E lì invece la scelta delle foto
La scelta delle foto la chiarezza della scrittura niente
Lei ma idee giustamente stavo per dirlo punto quindi avere la capacità di Pannunzio la capacità che diceva avulsi la capacità di di Pannunzio di tenere insieme un gruppo
Di collaboratori così diversi c'erano Salvemini e Croce che non si chiamavano ha fatto per essere utile mistici insomma
Non siamo affatto c'era Ernesto Rossi e c'era Leo Valiani c'era corressi o De Caprariis commentatori politici Chiaromonte
Amico e sodale di di di
Di Silone Guido Calogero che venivano a Filosofia
E uno dei fondatori del liberalsocialismo Flaiano altro tipo accostata Calogero siamo aveva deve degli animali sembra uno zona sono degli animali assolutamente diversi giovani Arbasino
La parte culturale in effetti del mondo era forse la più attraente da un certo punto di vista rivederla oggi sicuramente risulta la più attraente con le eccellenti vigneti appunto di Maccari e di Bartoli
La critica teatrale di Nicola Chiaromonte che poi passò L'Espresso che c'era critica teatrale sull'Espresso per per anni Nicola Chiaromonte bellissimi articoletti che visti di sull'Espresso sembravano nulla riuniti in un volume inaudito sembrano dei piccoli capolavori
La letteratura inglese americana quindi c'era un'apertura culturale straordinaria
E una volta o ho letto non so dove che qualcuno intervistando Vannuzzo richieste secondo quali criteri sceglieva le foto
Secondo me la riposta D'Annunzio abbastanza straordinaria perché interessato questo ordine di problemi Pannunzio rispose
Che lui sceglieva le foto che gli altri scattavano che gli altri giornali scattavano
Perché erano le migliori quelli degli altri scattavano
E in più costavano meno
Ecco questo diciamo che sembra uno snobismo di realtà e molto pratico ed è un giudizio di valore di qualità su qual è la comune prassi giornalistica e il cattivo gusto la routine giornalistica si sceglie la foto peggiore
Essa si ritiene migliore luce inviando le colte quelle scartate evidente a scegliere il meglio le cose più originali
Questo fa parte anche di una mentalità capite bene quale direttore di giornale oggi ragionare bene così o anche di tumore
Per Pannunzio poi ovviamente politica e cultura erano unite fare politica da parte sua era come fare politica con lo stile l'equilibrio nella discussione la competenza
La non faziosità
Erano la norma dovevano essere a
Anzi
Tutto questo ancora una volta per lui era ovvio normale doveva essere così e proprio per questo diciamo è stato considerato un maestro la naturalezza del suo magistero deriva
Dalla naturalezza del suo comportamento che di per sé insegnava tante cose agli altri senza avere nessun nessuna pretesa di essere un maestro
Una politica prevalentemente fuori dai partiti salvo i rapporti appunto con il Partito Liberale
E poi la fondazione di questo sfortunato Partito Radicale inizialmente promettente perché ci furono molti giovani che presero la tessera
Molti insomma sempre attivamente ma insomma dei giovani che sta spettavano qualcosa evidentemente inquieti disturbati dalla presenza di questo degni di questi due enormi partitiche schiacciavano la politica italiana
Benché appunto elettoralmente debolissimo catastrofe elettorale e finito poi questo partito in una penoso
Autodistruttivo scontro interno adesso non voglio raccontarlo io ma insomma c'è ci fu un caso in cui appunto il caso Piccardi si scontrarono ferocemente le due fazioni in un groviglio di
Probabilmente di rivalità politiche e di moralismi reciproci
E ma Pannunzio era piuttosto propenso anche questo è molto caratteristico della sua personalità piuttosto propenso che a fare i partiti a fare il
Un gruppo di pressione creare dei gruppi un gruppo di pressione o un movimento radicale detto solo un partito
Mentre gli altri tendevano a farne un partito che
Doveva sostenere appunto il nascente centro-sinistra
L'accusa canonica fatta Pannunzio e al mondo
E non solo a loro
è quella classica dei grandi partiti ideologici i partiti Chiesa
Rivolgono alle minuscole volenterose o cosiddette velleitarie formazioni terza forzisti e cioè principi giusti forse
Moderazione o moderatismo come accusa perché no poi moderatismo non vedo perché no
Dovresti chiude ma io posso anche chiudere
Chiarezza di discorso di analisi niente demagogia lotta alla corruzione
Cioè accusa finale sostanzialmente di moralismo editi ISMU snobismo illuminismo ecco tutti i vizi che in realtà diventano virtù perché ci accorgiamo che ci manca
Grazie
Grazie
A Berardinelli per questo ritratto a tutto tondo del Pannunzio chi opera fatta da pelli pregiate odori
Berardinelli ha già lanciato ha già aperto dei flash sulla sul significato politico di Pannunzio vorrei chiedere vorrei aggiungere tra
Una domanda
A Massimo Salvadori
Sì si può dire che ci fu anche un errore
Nella sua coerenza da parte di Pannunzio cioè un po'come gli azionisti anche Luigi non capi l'evoluzione della politica italiana con i partiti di massa
Ma io credo che
Non si possa parlare di
Diciamo di un errore
Di una incomprensione Dini sostanza
Di un difetto soggettivo di impostazione divisione credo che
Il
L'insuccesso strategico dal punto di vista del disegno politico di d'Annunzio di Pannunzio pardon
Che non va confuso peraltro con un insuccesso rilevante che ebbe con me
Come giornalista come maestro di giornalismo che creo
Così di una scuola uno stile di giornalismo estremamente importante nel nostro Paese
Io credo che ragionamento vada portato sullo su un piano
Diverso da quello dell'incomprensione od del
Dei difetti di natura soggettiva insomma
Certamente quando noi guardiamo i risultati del
Dell'opera di della dell'operativo Annunzio
Quando noi guardiamo al Progetto di fondo che era poi quello come anche ricorda Massimo Teodori molto bene in questo libro che come è stato detto
Non sono interessante nel contenuto ma anche scritto bene che Dio Lori meriti quindi si regge molto molto molto volentieri somma
Quando noi guardiamo a questo al disegno strategico di Pannunzio cioè al la creazione di una terza riga dove terza indica sostanzialmente una via diversa
Una
Una via
L'idea di inserire un cuneo né espansione
Terra i grandi poli i politici che dominavano la scena italiana beh certo noi assistiamo ad un
Ad un insuccesso di fondo dicevo non è successo strategico
E allora uno deve domandarsi nel quale è stata la funzione
Di Pannunzio
Che
Si è misurato con dei limiti oggettivi legate alla natura degli equilibri politici e sociali italiane limiti che
Diciamo hanno condannato ab origine all'insuccesso una strategia di questo genere
Ma ecco io vorrei fare una considerazione
Di carattere
Così di contesto storico e culturale
Verdi quando noi stessi ci misuriamo con delle persone come D'Annunzio con come di come Pannunzio parta
Vero noi
Ci incontriamo delle figure che in qualche modo generano
Come dire non lo so servire una una sorta di imbarazzo che ci metterà in difficoltà perché
Dobbiamo da un lato
Constatarne
L'insuccesso
Come diceva e come ripeto ditte strategico dall'altro però ci troviamo di fronte a delle personalità di straordinario fascino
Che
Nel percorrere la strada dell'insuccesso ecco limitato crea che cosa hanno fatto
Hanno
Seminato
Delle idee che certamente hanno
Frutti ficcato in maniera significativa
Presso
élites intellettuali culturali e così via ma che non sono riuscite a modificare
I il
Il il Maine esteri in della storia italiana questo lo
Questo è il dato di fondo cioè che tipo di personalità estratto dal Pannunzio
Ma
Mi pare che esca molto bene dai librai ma io vorrei vorrei sottolineare questo insomma che questo qui il ruolo di di di Pannunzio è un ruolo che lo consegna alla schiera
Che è ricca nella storia italiana degli sconfitti che hanno seminato
Dei generali che non hanno avuto esercito
E questo lo vediamo molto bene anche percorrendo
Guardando guardando al al tipo di di funzione e che hanno esercitato
Impresa editoriali giornalistiche di alto livello come Risorgimento del mondo esso è stato ricordato insomma che dagli anni
Definito Risorgimento più bene quotidiano che poi il direttore di le Monde quando D'Annunzio
Quando
Pardon chiedo scusa quando Pannunzio
Chiusa e il mondo ovvero sottolineo Olimpo
Il rilievo
Di questo avvenimento
Il mondo del Risorgimento si inseriscono in una lunga tradizione italiana che è un Paese dove il liberalismo democratico non ha mai avuto
Una
Una possibilità di sviluppo Bazzo date le caratteristiche della società italiana
Non fu gli stessi liberali non furono in grado di creare un'Italia liberale quando furono al potere
Lasciamo da parte ovviamente il fascismo ma dopo poi mille novecentoquarantacinque è chiaro che il disegno di una
Di una rivoluzione liberale quella che viene invocata oggi dal Presidente del Consiglio liberale di primissimo piano queste rivoluzione liberale non ha mai avuto
Corso
Il Risorgimento del mondo mi fanno venire in mente altre riviste
Fatte da
Dirette elaborate da personaggi che
Hanno scritto la storia non solo del giornalismo me della cultura politica italiane sui più alti livelli a partire dalla rassegna settimanale dei della prima generazione dei meridionalisti per
Dei
Poi potremmo citare l'unità di Salvemini la rivoluzione liberale di Gobetti
A modo suo nel suo campo L'ordine Nuovo di Gramsci
Il Quarto Stato di Rosselli il ponte di Calamandrei degli altri tutte riviste che come ripeto hanno
Ha avuto hanno fatto storia last hanno fatto una parte fondata mentale della storia intellettuale culturale italiana
E anche per la cultura e culture politiche taglia
Ma che sono state tutte espressione di
è brutto usare questo termine ma sono state distrutte espressione di fallimenti
Di fallimenti
Vorrei ancora dato che poi vogliamo sentire sette odori per abbiamo tanto tempo presso lo farà paio di considerazioni non ho avevo segnala segnato nel libro alcuni punti fondamentali
Che tipo di liberaldemocratico era
Pannunzio
Maggio dolori lo mette molto bene in luce insomma
Giovanni si innamora reddito così il ne scrive da Rui apprende l'idea della libertà dei pericoli della democrazia
Quando la democrazia non incontra libertà poi incontra Croce spero non si ferma croce perché perché
Si allarga ad una visione del liberalismo più dinamica incontrasse allo temi mi approva
Il disegno lavori del welfare laburista cui avevo in Inghilterra aveva dato un contributo fondamentale illiberale Beveridge
Nutre speranze nel
Centro sinistra e così via insomma era un democratico liberale aperto diciamo così alle ha dimensioni
Alla questione sociale alle dimensioni del welfare di una maggiore giustizia sociale
In quanto poi
Diciamo fra virgolette politico perché è chiaro Pannunzio non era un
Un politico di professione non era un leader politico per
Spera prima in un Partito Liberale nell'immediato dopoguerra che lo delude
Spenderà
Ho già ricordato
In un centro sinistra che lo delude dà un contributo fondamentale alla nascita del Partito Radicale che poi
Infine lo delude però lascia
Una
Importante eredità i cui tratti sono già stati ricordati ma
Quando si viene qui voglio terminare perché proprio bisogna fermo lasciare
All'autore di dirci pur qualcosa
Fasce un'eredità
Che viene raccolta
Per un verso dagli Scalfari per l'altra parte all'altra parte da fare nulla da Pannella e così via che
Sono degli eredi
Che in qualche modo non sono suoi propriamente reti e infatti e mi fermo cui vorrei a questo punto legge proprio le ultime
Riterrei libro
Di Teodoro
A noi sembra che non si possa e non si debba parlare da nessun punto di vista delle ereditati Mario Pannunzio
Un vero un unicum e quale unico nella storia del Novecento italiano insomma appunto uno sconfitto che ha seminato
Che ha creduto di seminare per degli eredi che poi se ne sono andati per la loro strada ma che hanno lasciato però deposito importante significativo a tutti coloro che sono capaci e che hanno la volontà
Di riflettere sul cammino di un italiano del Novecento certamente
Di
Grande statura
E significato grazie
Grazie a Massimo Salvadori per avere messe in luce
Dubbi domande contraddizioni questioni che solleva la figura di queste italiana del Novecento mi pare che sia dell'Impero intervento di Berardinelli sia per quello di Salvadori ci sia
Molte materia purtroppo non abbiamo tanto tempo a disposizione ma insomma coerente per un Bilancio vede il del suo e del biografo di di Mario Pannunzio
Eccolo in
In dieci minuti io darò delle sciabolate voi mi perdonerete se saranno colpiti sciabola e non argomentazioni che non si possono fare insieme tempo così breve
Non è vero
Come è stato detto dal
Tutti i relatori che io ringrazio
Che si tratta è una storia di una sconfitta
Non è vero
E io ho l'impressione che quando si dice storie una sconfitta
Si segue
Una tendenza storiografica
Prevalente in Italia
Che considera l'Italia e la storia dell'Italia repubblicana essenzialmente sui pilastri
Del
Partito Comunista e della democrazia cristiana
E ti intorno il l'uno all'altro
Perché non è vero che è stata una sconfitta e se io
Ho dato questa impressione nella biografia di Pannunzio
Evidentemente
Ho sbagliato tutto non ho scritto un buon libro
Perché non si tratta di una sconfitta
Perché in ruolo
Che il mondo democratico laico
Di cui Pannunzio e certamente l'unica espressione unitaria
Nell'Italia tra il mille novecentoquarantacinque mille novecentosessanta rispetto a quella dei vari partitini perché il mondo della democrazia
Liberale italiana nel quindicennio post bellico è stato fondamentale
Nello sviluppo e nella trasformazione dell'Italia no Scoma Massimo scusa caro omonimo devi spiegarmi sta frase solo questo
Pannunzio resto sempre e solo il prestigioso leader spirituale
Di un piccolo gruppo laico liberale e democratico che non ebbe e altre influenza sulla politica se non quella del rigore alla moralità dall'autorevolezza per me
Tu sei poteva vuoi tu sai bene che Cossu una frase si può impiccare qualsiasi
O in quella sede si comunque
Svolge
Svolgo purtroppo purtroppo svolgo
In questa maniera MO molto assiomatica il mio pensiero
Cioè io credo che
I democratici laici
Intesi nel loro insieme furono frammentati furono divisi forno litigiosi fra di loro ma svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'Italia tra il mille novecentoquarantacinque il meno centosessanta
Portarono l'Italia nell'Europa portarono l'Italia nel rapporto con il con gli Stati Uniti portarono alla modernizzazione occidentale nelle nell'economia
Difesa dello e i diritti civili riuscirono a contenere l'invadenza sia del fronte ISMU comunista sia del clericalismo della DC e non per caso De Gasperi nel mille novecentoquarantotto quando ebbe
Io ha il la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari per difendersi dal Vaticano da Gedda e dal clericalismo imperante in quegli anni fece perno sui partiti laici insomma in tutti quegli anni
Le liste la trasformazione fondamentale dell'Italia da Paese arretrato al Paese
Occidentale grosso modo
Si deve essenzialmente al ruolo di pungolo e di trasformazione che il mondo democratico la dico esercito rispetto alla democrazia cristiana e rispetto al prontissimo social comunista quindi non è
La storia e una sconfitta e che cosa fu Pannunzio
In questo in questo diagramma in questo periodo di tempo Pannunzio fu i l'unico
Comunque lui che fece il tentativo che le varie forze con le varie accentuazioni più moderate o più riformatrice del mondo dello Nicolai co che avevano avuto la loro la loro storia nel Risorgimento nel nell'Italia che nell'Italia liberale
Pannunzio e esercito dal primo momento all'ultimo momento prima nel partito liberale poi con la ricerca della terza for sapore quel partito radicale poi con i convegni del mondo poi con la piattaforma riformatrice dei convegni del mondo e via di seguito
L'esercito sempre questo tentativo di rendere unitario quelle cose che purtroppo erano frammentate allora la sconfitta
Della democrazia laica che io considero una famiglia unitaria in quel periodo fu la sconfitta di non aver creato una forza politica unitaria ma non è la sconfitta
Nella trasformazione e nella modernizzazione dell'Italia a cui contribuirono in maniera determinante
E l'arco e il contributo in maniera determinante alla trasformazione e la modernizzazione occidentale e del Paese in quel periodo hanno una figura centrale che la figura di Mario Pannunzio non
Giornalista velleitario
Non giornalista che faceva o un ottimo giornale come il mondo certo fu anche questo ma l'uomo
Che Dede forma e diede la sua passione
A questo afflato di unità della democrazia laica che non trovo mai riscontro dal punto di vista dell'organizzazione politica dei partiti politici ma che rappresento
Come corrente di pensiero in termini di riforma sociale degli Interni riforma corale morale in termini di etica pubblica qualcosa che incise profondamente in quegli anni se in quegli anni
Non ci fosse stato il mondo era democrazia laica di colpa non si fa
Era l'esponente maggiore certamente avremmo avuto
Ho una soppressione dei diritti civili maggiore di quella che ci fu avremmo avuto una o una presenza sul buco dal punto di vista culturale del mondo del frontisti boh comunista maggiore di di quel che ci fu soprattutto nel quarantotto negli anni seguenti partigiani della pace tutte quelle storie lì avremmo ha avuto sicuramente una maggiore slancio dell'Italia verso l'Europa un maggiore slancio dell'Italia verso l'Occidente
Atlantico tutte queste cose che noi spesso ce ne dimentichiamo perché la storiografia italiana
Che ci ha invaso attorno di ai i CIA tutti quanti messi nella camicia di forza dell'Italia fatta dai due partiti di massa
Ho detto queste cose con molta
Preoccupano molto credo Grace con molto pensiero molto grezzo ma se io non sono riuscito a esprimere quello che Pannunzio fu oltre tante altre cose
Intellettuale raffinatissimo uomo di di di grandi pressioni culturali e morali e via di seguito ma se non ho espresso questo
Temete che ho fatto un pessimo libro forse scritto bene ma un pessimo libero
Leggevo una frase sola che
Il libro è ottimo non è per niente pessima non non non ti devi rammaricare se
Se
Però questa cosa che il Rettore non è così esplicitamente
Cioè io capisco il cosa evoluto di voluto dire che in realtà i laici non hanno avuto mai una vittoria evidente non sono mai riusciti eventualmente il partito cioè non hanno fatto dei partiti potenti non sono riusciti a sbloccare il sistema politico
Di fatto se uno va a vedere uno per uno
Che cosa hanno fatto loro qui in che modo alle imprese sì questo
Hanno fatto moltissimo per sapere nel libro però non c'è scritto quindi a sbagliare ma non è del prelievo pagato da sbagliava intenderà meglio cosa che quella è un'accusa è una biografia di maniera meriterà un altro libro allora
No una Pannunzio che dal quarantaquattro in seguito alla sua trasformazione al carcere
Che che subì lo scampo di una settimana le Fosse Ardeatine poi questo tutta una storia va beh una storia che appartiene al suo personale
In realtà non è perseguibile questo disegno politico della democrazia laica lo possibili con una
Con una
Passione una costanza a cominciare dalle due scissione che lui ha fatto nel partito liberale la prima quarantasette quando si allearono curi qualunquisti per la seconda nel cinquantacinque quando con Malagodi prese perché lui voleva sempre voli ha sempre quel quella cosa lì il disegno politico
E quello che è fallito è fallito il disegno politico della unità della democrazia laica di un grande partito liberaldemocratico che e che è quello che è mancato all'Italia nei cinquant'anni della Repubblica perché
In realtà in Italia ne cinquanta nella Repubblica le forse non comuniste e non democristiane anche dal punto di vista elettorale
Se non ci mettiamo dentro tutte le varie componenti hanno sempre presentato il venticinque per cento del Paese
Ha diritto in certi momenti il trenta per cento del Paese rispetto al blocco
Della democristiana al blocco socia al comunista questo costantemente attraversa però sono state frammentate sono state divise che sono state
Conflittuali con le rivalità de dei leader individualistica hanno preferito i piccoli orticelli ha un grande
Partito hanno visto più l'avversario in quello che gli stava accanto che in quello che gli stava dall'altra parte questo è il vizio il vero vizio della democrazia laica italiana
Che a ha condannato questo Paese a non avere una forza come ce l'hanno avuto tutti gli altri Paesi occidentali un vero buco ma non è vero che soprattutto in quel periodo
Cioè nel io parlo dal mille novecentoquarantacinque al mille novecentosessanta
L'insieme di queste forze non abbiano rappresentato o un elemento essenziale
Nella modi quella che io chiamo la Bondi iniziazione occidentale del nostro Paese e la sua trasformazione
La Paese arretrato bigotto agricolo e via di seguito in paese a ai margini ma comunque all'interno del mondo la liberal democrazia o occidentale sviluppato con le sue trasformazioni socioeconomiche
Per l'uso di tutto questo
è stato lo farò
è stato e sarà lui non non era
Da quaranta quattro quarantacinque in poi non ha fatto il giornalista politico certa usato il riequilibrio va usato i giornali perché quello era lo strumento che sapeva usare
Ma è stato il vero riferimento
Del tutto questo mondo se voi vedete la corrispondenza che tutti i leader politici
Da Ferruccio Parri a a Ugo la Malfa da Giuseppe Saragat
A tutti gli altri e poi a Benedetto Croce da Luigi Einaudi a Gaetano Salvemini da Leo Valiani la corrispondenza che hanno la corrispondenza politica che hanno con loro non del con il giornalista la corrispondenza bonifica sulle posizioni da prendere durante gli anni cinquanta sulla storia d'Italia vi rendereste conto leggendo queste cose e spero che si potranno pubblicare che Luis fuoco
Questo io lo chiamo questo grande direttore d'orchestra in cui purtroppo nel momento in cui non fece poi il direttore d'orchestra cioè nel momento in cui
Ultima cosa e finisco
In tempo noi dimentichiamo
Ma la colpa di tutto questo che il di cui ho parlato e
Del mese prima della storiografia italiana storiografia politica storiografia culturali italiana
Che ammesso nella
Nel retrobottega
Tutto quello che riguarda la memoria e la storia
Di questo mondo o non solo di questo personaggio ma di tutto questo un mondo perché se voi andate a vedere costantemente tu tutti i lavori sulla l'Italia repubblicana contemporanea
Voi andate l'indice dei nomi suo Pannunzio raramente troverete una citazione due citazioni buoni in tutti i libri di storia verde della Repubblica e probabilmente ultima cosa che avvalora un po'questo discorso io purtroppo ho fatto in maniera molto rozza qui ultima cosa
Vorrei richiamare quella cosa straordinaria che furono i convegni del mondo dal mille novecentocinquantuno mila novecentosessantadue
Da almeno centocinquanta mila centocinquantacinque almeno centosessantadue il convegno del mondo furono la fucina della riforma
Sociale economica culturale e civile dell'Italia
E non sono ancora e sono consegnati poi tutti quei libri del tempo che e di fede dalla terza in cui partecipano tutto
Partecipo innanzitutto tutto il mondo della democrazia laica ma che a sua volta era allargata ai socialisti che Mammano si mettevano nel uscivano fuori dal fronte il nuovo con Riccardo Lombardi con Giolitti
Il conto tutti gli altri e e dall'altra parte anche una parte la parte più più illuminata del mondo Catto
Se voi andate a vedere quelli dodici convegni
Che si chiamano i convegni degli amici del mondo voi troverete esattamente i problemi della riforma
Modernizzazione liberale italiana attui ancora oggi ancora oggi oggi dopo
Cito cinquantacinque anni si deve far riferimento per rendere questo Paese meno incivile più moderno più occidentale più liberale e ancora esattamente quello uno ed
Di straordinaria modernità quello che i convegni del mondo fecero che erano poi dei convegni non ideologici perché
L'altro elemento fondamentale del di Pannunzio di tutto il suo mondo che avevano un un approccio alla realtà di tipo pragmatico certo con un metodo con una passione eccetera
Che erano e esemplari ma sempre un approccio dico pragmatiche rifiutavano tutti gli ideologismi
I partiti presi che in quel momento era l'Italia degli anni quaranta e degli anni cinquanta dominavano in questo Paese
Scusatemi la mia brutalità ma ho voluto rendere quella cosa che io già in mente che probabilmente non sono riuscito a rendere
Altre con altrettanta chiarezza nel libro perché o in seguito
Poi la la figura del personaggio che mi ha anche appassionato e quindi la loro insegue la figura di un personaggio perde anche rivista diciamo le cose che ho cercato di dire fin qui grazie