Intervista a Maria Antonietta Farina Coscioni sull'esame del provvedimento che prevede norme a favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili

Con Maria Antonietta Farina Coscioni e radicale eletta nelle liste del Partito Democratico parliamo
Di questo o provvedimento che oggi va in Aula e che riguarda le norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili questo non testo unico tue presentato degli emendamenti intanto spieghiamo di che cosa si tratta
Si tratta di un di un provvedimento che riguarda
Di un articolato cioè un esonero anticipato dal servizio nel settore pubblico
Riguarda delle misure volte in favore dei lavoratori dipendenti autonomi del settore privato e ed
De il riconoscimento dei benefici in favore e di quei soggetti e che assistono familiari gravemente disabili quindi è un provvedimento e atteso da sé da Adda da tempo perché sappiamo
Come il lavoro di assistenza di prese in cura di un familiare gravemente disabili è una questione
Importantissima è una questione e che riguarda la Rete di ammortizzatori sociali privati
E e quindi è importante un intervento volto per quanto riguarda i radicali per quanto riguarda il lavoro che che ho svolto nel parere da dare la Commissione dalla di lavoro su questo provvedimento
Individuare determinate categorie venissi Ciari è
Di questo provvedimento dico questo perché se andiamo a leggerci
L'articolato
Che riguarda
Ne i soggetti beneficiari noi notiamo che
Per lavoratore o lavoratrice e si intende uno solo tra i seguenti oggetti
Si parla di coniuge si parla di genitore si parla di fratello si parla di sorella o di figlio che convive e a stabilmente convissuto con la persona disabile per il periodo diciotto anni di diciotto anni
Ho un periodo anche da comprovare mediante apposita certificazione storico anagrafica rilasciato dal comune di residenza e che svolge un'attività lavorativa
Questo che cosa e vuol dire vuol dire di fatto che escluso da questo provvedimento
Il convivente Ulla convivente
Lavoratrice che assiste la persona disabile allora
Miei emendamenti i miei punti di principio che ho evidenziato appunto con la stesura e la presentazione degli emigranti degli emendamenti
Vuole Illy introdurre che cosa la figura del lavoratore o della lavoratrice non legati dei rapporti di parentela con il disabile
E chi è che
La persona che intendiamo definire come lavoratore o lavoratrice non legati da rapporti di parentela con il disabile
Intendiamo da persona che convive o a stabilmente convissuto con la persona disabile per il periodo quindi di vent'anni comunali ricostruzione storico anagrafica
Rilasciata quindi dal Comune di residenza e perché questo perché è necessario
Mettere
E introdurre la figura del convivente dell'ago della convivente lavoratrice che assiste il disabile il perché
La rete di ammortizzatori sociali privati che come tale riducono di molto l'impatto economico sul guasto al pubblico
Avrebbe già da molto tempo fatto collassare i conti dello Stato ne diciamo questo perché
L'allargamento dei benefici previdenziali anche a persone non legate da vincoli di parentela con il disabile assistito
Oltre a recepire una realtà di fatto bocciare una realtà di coppie che stabilmente convivono
Va a rafforzare la peculiarità del sistema Paese appunto fatto dell'allargamento dei benefici previdenziali questo che o evidenziato è in perfetta sintonia con che cosa con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità
E che costituisce
Una fonte primaria che comporta un preciso obbligo in campo all'Italia di adeguare
A
Tali principi tutta la legislazione contenuta appunto nella Costituzione stessa
Infatti
E ripeto l'ampliamento della platea degli assistenti permette che cosa ciò permette al disabile in un altro non autosufficiente
Di esercitare in concreto la libertà di scelta nell'assistenza come appunto previsto ricordo dall'articolo diciannove della Convenzione ONU sulle disabilità
Ovviamente
So che questo tema che questo punto può sollevare
Una questione che va a riguardare un aspetto
Diciamo che poi riguardare la realtà dei fatti cioè le convivenze piuttosto che il carattere della familiarità nel rapporto tra il familiare lavoratore il disabile anziché il convivente lavoratore a chi ha assistito il disabile
Però
Non possiamo sottrarci
A
Identificare come con la figura del conviventi o della convivente una realtà strettamente legata
Alla quotidianità
E lo richiede dico questo perché in Commissione affari sociali
In sede referente stiamo
Discutendo su un provvedimento importantissimo cioè a quello del dopo di noi cioè che fine fa un malato
O un disabile e quando viene a mancare il proprio familiare e che ne facciamo dei disabili e di più famiglia e che non sono sposati o che sono dei figli unici o che non hanno un grado di parentela che possa farsi carico di questa persona
A quel punto si rischia e di porre il malato e disabili in un ghetto e di confinarlo lontano dalla vita sociale lontano dalla possibilità che ha una persona di poter scegliere
Come vivere la propria vita e soprattutto con chi vivere la propria vita nonostante la disabilità
Il che probabilmente ci riporta poi ad un discorso altro a Sanzo che il dare dei diritti a persone conviventi seppur di convivenza con persone che hanno un handicap
E c'è il rischio che possa aprire la possibilità poi a pensare che questi diritti si estendano anche alle convivenza
Diciamo tra persone che di disabilità non ne hanno
Si è colto un po'i figli un punto fondamentale perché sicuramente
E auspico il contrario forse il Governo si si nasconde era dietro
L'inammissibilità di questo emendamento perché allarga una platea no da quando si prevede una proposta di legge porre che tutt'dalla platea dei lavoratori che si sono che assistono i disabili possa essere e contemplata non possiamo dire che non possiamo separare le persone soprattutto in questo caso con la difficoltà c'ha quale quella dei disabili avere dei disabili di serie A e dei disabili di serie B quindi ieri anche il disabile deve poter scegliere
Con chi condividere la disabilità e quindi poter
Vedersi si è riconosciuto un diritto peraltro già previsto dalla nostra Costituzione dove peraltro previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone
E con disabilità piuttosto che limitare
La platea ai legame
Tra virgolette di sangue che sappiamo essere a volte
Non è quello che ci dà la garanzia
Per vedere soddisfatti delle
Dei rapporti di relazione dei rapporti di amore ma soprattutto dei rapporti di assistenza
Tra un soggetto sano in un soggetto disabile