Intervista a Pietro Ichino sulle proposte del Partito Democratico relative alle riforme del mondo del lavoro

Con il senatore Pietro Ichino parliamo di questo importante appuntamento del fine settimana l'assemblea del Partito Democratico si discuterà e probabilmente forse si voterà anche
Le proposte che il Partito Democratico farà per quanto riguarda le riforme di cui questo Paese ha bisogno
Ichino lei un
Un esperto di diritto del lavoro e e sappiamo quanto le sue proposte in materia abbiano un connotato preciso sappiamo anche che i radicali
Più volte sono stati vicini alle sue posizioni
Ecco e tanto CIR lustri e ci dica
Quanto questo appuntamento peserà
Questo appuntamento è importante io spero che non Segni una rinuncia del Partito Democratico a proporre una
Riscrittura del nostro diritto del lavoro
Che gli consenta di applicarsi davvero a
Tutta la nuova generazione a tutta l'Italia del dopo crisi non dimentichiamo che oggi
Nel nostro diritto del lavoro si applica soltanto a metà dei lavoratori in posizione di dipendenza economica dall'azienda per cui lavorano
E
Sancisce quindi un regime di apartheid fra protetti da una parte non protetti dall'altra piglio discrimine passa tra chi vuole per davvero
Superare questa appartare idee x invece
Si limita a proporre qualche
Pannicello caldo qualche brandello
Di protezione in più sull'atto dei lavoratori di serie B senza però cambiare il profondamente l'impianto del diritto del lavoro cosa che invece secondo me è necessaria
E rispetto alle proposte che sono state avanzate che abbiamo anche letto sui giornali del responsabile economico Fassina
Sulle singole proposte io per lo più concordo per esempio concordo sulla opportunità
Di
E qui parare il contributo previdenziale Peverelli lavoratori autonomi
Formalmente ma sostanzialmente il dipendenti e comuni il quello delle dei lavoratori subordinati trovando una via di mezzo in quel trenta per cento che dice Fassino mi sembra una buona idea
Ma quello che non mi convince dire del suo documento e la ha rinunciato
A
A rimettere in discussione e l'intero
Impianto del diritto al lavoro per
E discutere che cosa può veramente applicarsi a tutti i lavoratori in posizione di dipendenza e che cosa invece non può
E questa discussione e indispensabile se vogliamo superare il regime di apartheid
In questo documento mi sembra che si elude questo problema con risultato di dimenticare di non parlare a metà dei lavoratori italiani poi
Credo anche che
E noi dobbiamo parlare anche al mondo dell'impresa
Non possiamo dimenticare che
L'attuale assetto del diritto del lavoro e disegnato su un tessuto produttivo che non c'è più
Tessuto produttivo in cui la invitare di un'azienda la vita di una tecnica applicata di un prodotto si misurava in in decenni
Nel settanta era così i la prospettiva di un giovane che entrava in un'azienda era dire lavorare per quarant'anni cinquant'anni in quell'azienda facendo sempre la stessa cosa
Ora il ritmo di vita in sostituzione di tecniche applicate aziende imprese prodotti si misura in anni e qualche volta in misi
Allora in serie A e così via bisogna anche ripensare il modo in cui si garantisce ai lavoratori quel bene fondamentale che la sicurezza non lo si può più garantire basandosi su un'ingessatura del posto di lavoro
Bisogna garantirlo
Il mercato del lavoro garantire al lavoratore che il passaggio da un lavoro all'altro da un'azienda all'altra non significano una catastrofe economica
Ma garantita la continuità del reddito garantito l'investimento nella professionalità del lavoratore
Quello che non si può più garantire
è il lavoro alle città nello stesso posto
C'è un po'per adoperare quello che fa forse è uno slogan sia la tutela del lavoratore ma soprattutto tutelare il lavoro io direi
Coniugare
Il massimo possibile di flessibilità per le strutture produttive e quindi
Di
Possibilità di rapido e tempestivo aggiustamento industriale quando ce n'è bisogno
Con il massimo possibile di sicurezza di continuità del reddito del lavoratore e
Di assistenza seria per quel che riguarda la riqualificazione professionale e la ricerca intensiva del posto quando
Il vecchio rapporto di lavoro si scioglie
Il promettere sicurezza in termini di rapporto stabile i diciamo vita natural durante con un'unica azienda è una menzogna e un po'mettere qualche cosa che non ha più senso
Senta
In conclusione anche perché la situazione economica europea e internazionale pesano anche sulle scelte che dovremmo fare noi qui in Italia
Ecco lei le proposte che presenti ha avanzato Monti
Delle dei grandi problemi della nostra economia quello di garantire
E il
Tra tra la transizione la trasferimento della manodopera dalle aziende
Che all'esito di questa crisi devono chiudere o ridimensionarsi alle aziende che invece escono dalla chiede crisi in crescita
Con una necessità
Di assumere per esempio tutto il settore ferroviario il settore della produzione di materiale rotabile i sistemi di controllo del traffico ferroviario dove noi siamo
All'avanguardia nel mondo è un settore che ha prospettive di grande espansione
E qui e io oggi si trova in serie difficoltà per mancanza di manodopera qualificata ma ci sono tanti altri esempi magari meno
Marco sconti ci ma però simili a questo allora noi dobbiamo imparare
Annuncio congelare mettere in freezer i lavoratori quando c'è una crisi occupazionale dando loro della cassa integrazione per anni
Ma affrontare il problema robustamente offrendo magari i lavoratori anche di più
Di quello che offre oggi la cassa integrazione cioè di quell'ottanta per cento con il tetto di mille sessanta euro al mese che qualche volta è davvero basso
Rispetto al reddito del lavoratore diciamo al novanta per cento senza tetto ma in funzione dell'immediata attivazione del passaggio da luogo dove il lavoro non c'è più
A quello dove invece il lavoro cioè va coltivato
Lui questa cosa oggi ancora la sappiamo fare troppo poco e male dobbiamo imparare a farlo molto meno
Ma il PD secondo lei è pronto a fare delle proposte concrete in tal senso rispetto a quello che sta in questo momento otto scegliendo Governo
Io osservo questo che su questa linea si collocano
Quasi tutti i leader del PD da
Per la minoranza da
Veltroni Franceschini e Ignazio Marino
I tanti altri Gentiloni a esponenti della maggioranza come Enrico Letta Massimo D'Alema Franco Marini
E quindi i diciamo i dirigenti il vertice del partito ne ben convinto
Alla base io conservo che per parlar di queste cose in questi termini
Ricevo decine e decine di richieste gli inviti da parte di tutti Italia e passo
In tutto il tempo libero dagli impegni parlamentari a girare l'Italia per parlarne quindi anche la base mi sembra che sia matura per un cambiamento di mentalità a questo riguardo i
L'inerzia totale del Governo su questo terreno e offrirebbe anche l'opportunità di una battaglia politica molto efficace
Che che mente in evidenza la la inconcludenza di questa linea di diritti Sacconi Tremonti per cui
Un periodo di crisi non si fa le riforme ma il momento di farle proprio lì il periodo della crisi
Quindi non vedo perché il Partito Democratico non dovrebbe farsi com'era la sua vocazione fin dall'inizio a farsi portatore di questa battaglia che è una battaglia per le nuove generazioni per
Guarire l'economia italiana da uno dei mali che la condannano alla non crescita questa vischiosità del tessuto produttivo questo spreco di risorse nelle crisi occupazionali questo congelare le persone
Invece che affrontare il problema della loro ricollocazione
Son tutti i motivi sembra consiglino con urgenza di compiere questa scelta egli si è poi il partito non saprà compierla temo che questo
Potrà mai essere letto come un tradimento della sua vocazione originaria e e me ne dispiace era molto perché alla sua fondazione ho partecipato di ci credo