Diario di iniziativa radicale

Se non è un minuto anche oggi nel momento del Diario delle iniziative radicali Linea Walter Vecellio buongiorno buongiorno a tutti ascolta ma il diario di oggi comincia con alcune storie dal carcere particolarmente attuali
Visto che tra un paio d'ore comincerà l'importante incontro su giustizia e carceri appunto nella sede romana via di Torre Argentina settantasei
Introdotto se così si può dire da quel messaggio di che l'ex preside che il Presidente della Repubblica emerito Carlo Azeglio c'è
P. a invitato a Marco Pannella e di cui avete dato notizia nel corso del notiziario credo pubblicato dal Sole ventiquattro Ore
E siamo a Pordenone in una cella del locale carcere che attrae centoventicinque posti e dove sono stipati oltre cinquecento detenuti e ci sono due fratelli
Uno dei due un uomo di trentadue anni è tossicodipendente si chiama Fabrizio non dovrebbe stare in carcere ma come molte altre migliaia di persone come lui invece c'è
è il fratello di fabbriche o sta preparando la cena nella piccola cucina rimediata nella cella si accorge che fabbricano sta bene sta accadendo qualcosa di grave chiama aiuto ma non c'è niente da fare Fabrizio muore
Vittima di un improvviso attacco di cuore
Quella di Fabrizio probabilmente è già stata catalogata come molte per cause naturali
Ma è di tutta evidenza che non c'è nulla di naturale nel fatto che un tossicodipendente malato che assume metadone ogni giorno si trovi in carcere non foss'altro per un elementare senso di umanità
Fabrizio e le tante persone come lui invece che in carcere dovrebbero essere in comunità o in un'altra struttura simile e invece no sono in carcere Fabrizio sarebbe forse molto ugualmente o forse no
Poi ci soccorsi sarebbero arrivati in tempo forse se vi fosse stata risparmiato il logoramento del regime carcerario quell'attacco di cuore non sarebbe arrivato non lo sapremo mai
Sappiamo però che sono già una sessantina come Fabrizio le volpi naturali in carcere
Seconda storia che ha a che fare con il carcere
Di San Vito di anche questa con il carcere siamo a Milano si deve celebrare un'udienza di un'importante maxiprocesso che vede imputati elementi di spicco della 'ndrangheta la mafia calabrese
Non se ne fa nulla l'udienza salta
Ben quattordici imputati su ventisei non sono stati trasferiti dalla cella del carcere di Opera nel carcere milanese
Dove si trovavano rispetti all'Aula del processo non sono stati trasferiti a causa delle gravissime difficoltà in cui si trova la Polizia penitenziaria che non è in condizione di assicurare la traduzione in aula degli imputati
Il Presidente così ha costretto a rinviare il processo
Da Milano a Viterbo
La giornata della pesca del Corpo della Polizia penitenziaria locale gli agenti scendono in piazza denunciano lei insostenibile condizioni lavorative la drammatica situazione vissuta dalla popolazione badate bene detenuta
La sicurezza dell'Istituto penitenziario di Viterbo dicono è pregiudicata
Sovraffollamento ospita settecento detenuti più del doppio del numero consentito
La carenza del personale di polizia penitenziaria superato le duecento venti unità con un organico ormai dimezzato i poliziotti rimasti sono costrette a sostenere Toumi turni sfiancante in condizione di assoluta insicurezza
Denunciano come insopportabile l'immobilismo e la noncuranza del governo del Ministro della Giustizia del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria
La nota degli agenti della Polizia penitenziaria conclude
Sostenendo che mentre le istituzioni e la politica continuano con il sensazionalismo degli annunci loro sono costretti a fare i conti con una triste realtà con i suicidi in carcere è una situazione di instabilità costante che rasenta la rivolta che non permette agli operatori di fare fino in fondo il loro lavoro lei detenuti di intraprendere nei percorsi di riabilitazione
E di reinserimento
Nella società
Ultima sto io è un'immigrata onorevole Nicola l'anno rinchiusa nel centro di identificazione ed espulsione di Bologna
Ha paura di essere cacciata via da questo Paese non vuole tornare nel suo Paese di origine ha sofferto abbastanza vuole cucire un vestito fatto di farle di violenza e di dolore
Questa donna ha paura
Per paura si cuce le labbra un gesto disperato e disperante la portano in ospedale viene medicata e sottoposta a valutazione psichiatrica risulta che è perfettamente capace di intendere e di volere
è solo una donna che ha paura che non vuole tornare nel suo Paese che chiede solo un po'di pace è un po'di tranquillità chiede di poter parlare con il magistrato per potervi espone il suo caso
L'hanno riportata nel centro di identificazione ed espulsione
Questa la situazione questi fatti buona giornata e buona fortuna