Organizzare l'altruismo. Globalizzazione e welfare

Credo che
Si sta arrivando il ministro o Sacconi
Credo che
Noi intanto possiamo cominciare visto che c'è anche testualmente avremmo
L'Aula fra qualche minuto
La costruzione di un nuovo futuro alla prova delle questione critiche del momento queste quando
Ci sottopongono
Mauro Ceruti professore dell'Università di Milano Bicocca e di Bergamo oggi in prestito al Senato membro della Commissione vigilanza RAI istruzione pubbliche ai beni culturali
E Tiziano Treu ex ministro del lavoro e oltre che dei trasporti qualche volta in prestito all'Università di Pavia e alla Cattolica di Milano oggi senatore vicepresidente della Commissione lavoro
Iniziamo questo
Questa presentazione di questo libro e sono stato abbondantemente già vincolato non posso fare a meno di invitare a darci il suo saluto
Al Presidente del Senato avvocato Schifani a cui
Noi diciamo che c'è una frase che secondo me molto
Si conviene in questo particolare momento dicono gli autori nella presentazione del libro se il mondo in cui viviamo sta cambiando deve cambiare anche lo sguardo con cui immaginare le possibili
è come ora il suo ruolo ricorda il Presidente del Senato si confà a questo particolare dato prego Presidente
Autorità signore i relatori Presidente Marini
Saluto tutti voi
Saluto gli autorevoli autori del libro organizzare l'altruismo globalizzazione welfare senatori Tiziano Treu Mario Cerutti e mi complimento con loro per la qualità dell'opera
Che ho letto con interesse
I temi affrontati nel libro sono quotidianamente all'attenzione delle istituzioni e dei cittadini
Gli effetti della globalizzazione e le misure da intraprendere per affrontare la crisi che coinvolge il mondo intero sono argomenti di stringente attualità
La politica nazionale e sovranazionale le istituzioni europee i paesi oltre oceano si interrogano sulle misure da intraprendere mentre la finanza i mercati sono attraversati da tensioni che manifestano ristabilita dell'economia globale
Anche in Senato abbiamo affrontato e affronteremo sia in Aula che recenti dibattiti e presentazioni
I problemi derivanti dalla difficile congiuntura attuale e l'eventuale modifica del welfare che ne dovrebbe derivare con la ferma volontà di contribuire a tagliare i costi della politica
I cosiddetti costi della politica non coincidono con i costi delle istituzioni ma senza alcun dubbio sia la politica sia le istituzioni devono contribuire in modo serio e significativo
Servono immediate misure per il Mita per eliminare servizi troppo costosi sia per i parlamentari sia per i dipendenti
La sobrietà rigore sono da realizzare in modo concreto e credibile
Non ci possono più essere scorciatoia
Il libro che oggi viene presentato redatto da un giurista economista e da un filosofo si sofferma sui cambiamenti economici sociali politici e anche antropologici che la globalizzazione ha portato con sé
Con particolare riguardo alla società italiana e sia interroga offrendo interessanti spunti di riflessione sulle alternative per uscire dal tunnel
In tal senso illuminante il titolo organizzare altruismo l'altruismo come una soluzione che comunque deve essere organizzata gestita
I mutamenti sopravvenuti in pochi anni hanno modificato assetti che erano dati per acquisiti da secoli
All'interno di essi ci sono ovviamente elementi positivi ma anche negativi ed imprevedibili
La società digitale l'avvento di una tecnologia sempre più evoluta
La crescita delle reti di comunicazione con la conseguenza di scambi di idee conoscenze beni sempre più ampi l'urbanizzazione l'emigrazione ma anche l'inquinamento i danni ambientali
L'importanza crescente del mercato a detrimento degli individui esaspera si della competizione la bolla finanziaria la crisi economica mondiale la paura del futuro
Non a caso nel libro si parla di fluidità fragilità transitorietà
Per descrivere caratteristiche del momento attuale e si sostiene che l'imperativo categorico SIR responsabile e l'unico immaginabile per restituire un'etica a questa fase storica
Sembrano passati secoli dal crollo del muro di Berlino ed era solo il mille novecentottantanove che ha fatto venir meno assetti consolidati dalla seconda guerra mondiale cioè la logica dei due blocchi contrapposti
I cambiamenti geopolitici hanno infatti condotto con straordinaria rapidità a scenari che pochi avevano saputo ipotizzare e portato a una perdita di fiducia dei cittadini sia nello Stato che nell'avvenire
Ha uno spiccato ritorno agli individualismi alla frammentazione a un sempre maggior divario tra ricchi e poveri anche a causa dello progressiva riduzione del ceto medio
Ma non ci sono solo aspetti negativi
In ogni fase della storia è insita una sfida un risvolto positivo una prospettiva basta saperla individuare
Per comprendere quali siano le opportunità e quali le soluzioni occorre partire innanzitutto dal significato delle parole bene hanno fatto in questo senso gli autori a soffermarsi sul valore del termine globalizzazione
Si legge infatti nel libro il termine globalizzazione e sovraccarico di significati
Significa in primo luogo interdipendenza planetaria è infatti possibile che un evento locale che avviene in un contesto ristretto e molto spesso persino marginale amplifichi i suoi effetti fino a trasformare gli scenari globali
Un'osservazione questa pienamente condivisibile
Il legame fra locale globale e diventato sempre più stretto e ha come conseguenza una diminuzione di influenza degli Stati a favore delle entità sovranazionali ma anche paradossalmente dei particolarismi locali
Non è un caso che si parli oggi di locale and Global accostando due termini agli antipodi in un mondo in cui la libera circolazione di persone di merci capitali ma anche di idee conoscenze ha dato luogo a una vera e propria rivoluzione
Il risultato di questa rivoluzione e l'aumento delle reti reti di individui città regioni in prese e sono intrecciate fra loro senza mediazioni possibile lo Stato centrale
Sua conseguenza e la fortissima interdipendenza reciproca di ogni sistema economico e sociale
Dobbiamo quindi ripensare i compiti dello Stato gli obiettivi della politica le strutture la macchina amministrativa statuale ripensare riformare in fondo la globalizzazione tutta
Le radici della crisi economica non sono unicamente di tipo finanziario ma hanno anche un legame con lo squilibrio che si è creato nella crescita nella distribuzione della ricchezza con il progressivo diminuire di quei vincoli sociali che avevano ruolo di tutela fondamentale per i cittadini
Su questo occorre lavorare su questo occorre intervenire per realizzare una vera economia sociale di mercato in cui si coniughi la crescita con l'efficienza e l'uguaglianza
Proprio la settimana scorsa abbiamo ricordato in nel Senato Massimo D'Antona e la sua preziosa opera di giuslavorista
Con grande lungimiranza D'Antona che aveva lavorato con il senatore Treu sottolineava come si fosse data troppa importanza al mercato rispetto dei diritti sociali contrariamente a quanto stabilito dalla nostra Costituzione
D'Antona invitava a tornare alla centralità del lavoratore a ripensare ad un diritto del lavoro diverso proiettato in un ordine sovranazionale un'ora e il fare insomma
Alcune regole sono solette
Bisogna immaginare invece un nuovo ordine pubblico internazionale in cui si rapportino diversamente Stato mercato e comunità e in cui l'Europa sappia rivestire un ruolo forte univoco che a volte stenta a trovare
Per indicare con chiarezza una governance più armoniosa di economia e società
Proprio non Orte nostra Costituzione racchiude i diritti dei lavoratori diceva D'Antona
E dell'uguaglianza dessero un obiettivo fondamentale da raggiungere un'eguaglianza che come sancisce l'articolo tre deve essere sostanziale consentire a tutti di partecipare alla vita economica sociale del Paese
Certo l'Italia ha resistito meglio di altri Paesi alla crisi anche per la propensione al risparmio delle famiglie alla forza delle piccole e medie imprese alle cosiddette solidarietà familiari e territoriale
Tutto questo ha certamente consentito di attenuare gli effetti negativi ma non è ancora sufficiente
Come afferma Gianfranco Fabi nella sua recensione del libro sul Sole ventiquattro Ore è impossibile illudersi che tutto tornerà come prima
Soltanto le tendo in moto un automatico circolo virtuoso capace di generare consumi produzione occupazione ricchezza
La crisi ha portato con sé effetti che necessitano un completo cambio di prospettiva
Occorre pertanto agire costruire quella che gli autori chiamano la Società della cura in cui non ci siano solo legami strumentali fra UE il fare economia ma di reciproca interazione
Occorre restituire la fiducia alle giovani generazioni investendo su scuola e formazione fondamentali per sviluppare la capacità e le potenzialità dell'individuo e quindi il futuro della società
Sono i giovani di oggi che domani amministreranno governeranno le condizioni di benessere anche degli anziani senza solidarietà tra generazioni la crisi sfocia in forme gravi di stabilità sociale
è interessante guardare a modelli proposti da altri Paesi
Quali quelli del nord Europa che posto in mano la flex sicuri un sistema in cui si coniugano flessibilità e sicurezza da noi c'è oggi abbastanza flessibilità ma poca sicurezza
In questo quadro la sussidiarietà assuma un ruolo rilevante una sussidiarietà che non è solo un non intervento dello Stato per lasciar spazio altre organizzazioni pubbliche o private né tanto meno un mero assistenzialismo
Nella sua accezione sia orizzontale che verticale la sussidiarietà investe infatti una serie di attori osta che a fondersi pubblici e privati che hanno un valore attivo e positivo
E si possono facendo leva su una vera e propria mobilitazione sociale assicurare al Paese una crescita equilibrata e una reale etica del lavoro
Credo che ci siano nel libro e nelle parole di coloro che parleranno oggi sufficienti spunti di dialogo e azione in modo da poter finalmente restituire al Paese quella fiducia nel futuro che merita
Un'attenta analisi del passato del presente per riuscire ad individuare ogni strumento utile e necessario per affrontare il futuro per pensare insieme ad una nuova economia capace di attenuare gli effetti della crisi
Di ridurre considerevolmente il divario tra certo ricco eccetto poche cose idonea a sostenere il mercato del lavoro e privilegiando la meritocrazia la capacità la professionalità
Occorre
La sintonia la collaborazione tra cittadini forze sociali a forze politiche
Serve senso di responsabilità di tutti per guardare al domani con lo spirito di coesione
Ecco la convinta consapevolezza che la
Realizzazione piena del principio di sussidiarietà può costituire il volano per la realizzazione di una nuova ed effettiva crescita economica vi ringrazio
Grazie
Presidente Schifani
Caldo colgo l'occasione anch'io per salutare il
Presidente Franco Marini è il presidente Giovanni Ialongo delle Poste italiane
Occorre
Modernizzare il welfare
Navigando fra i titoli del vostro lavoro squilibri del mondo sociale italiano responsabilità pubblica e attività produttive
Finanza senz'altro regole
Mi pare che la frase che voi avete citato raccolga e rilanci la sfida con quello che voi il richiamate attraverso questa frase modello friendly
Occorre modernizzare welfare dice la frase che richiamate di Maurizio Franzini
Per per rendere un welfare per renderlo più friendly e nei confronti del mercato ma anche a rendere il mercato più free Anderlini nei confronti del benessere comune
Questo rapporto amichevole ce lo voi spiegare
Grazie chairman del resta amichevole e
Sulla presentazione dell'ASP per questa adegua la RAI la legge
Amichevole presentazione permettetemi di ringraziare si è già partito il presidente Schifani per l'impegnate impegnativa presentazione che ha fatto del libero per la lettura
Che ha colto nel segno i nostri obiettivi che ha raccolto anche le sfide che ci poniamo
All'interno
Di questo nostro Senato della Camera alta di questo nostro Parlamento
Che proprio all'ordine del giorno in un periodo di crisi così grave sfide così impegnative
Di solito sono abituato
Che quando scrivo un libro poi non lo commento tocca gli altri abbiamo già fatto la statica di scriverlo e soprattutto con senatore Treu con l'amico Tiziano
Abbiamo improvvisato un giro d'Italia molto interessante in queste in queste settimane che ci mette a contatto con
Il Paese come si suole dire e devo dire che con grande nostro stupore molti sono i partecipanti ai dibattiti che tra un traggono spunto occasione perché questa è la nostra intenzione
Da queste nostre parole scritte per affrontare
Di temi così impegnativi che l'agenda politica del Paese pone a tutti i cittadini a tutte le persone
Ma non mi sottraggo all'invito amichevole del nostro Presidente due parole sarò molto breve per enucleare per quanto mi concerne
Uno spunto filosofico visto che anche il Presidente mi ha presentato come filosofo e non come il senatore uno spunto che alla base della motivazione che con il senatore Treu
Ci ha spinti a a scrivere questa questo racconto questo piccolo manuale
Di cultura politica dell'inizio del secondo millennio e permettetemi di partire dal titolo giacché usato dal Presidente Schifani organizzare l'altruismo
Come tutti i titoli dei libri immagino comunque a me capita così l'invenzione dell'ultimo momento dopo che il libro è stato scritto è sotto la pressione dell'editore che lo deve mettere in stampa
E così ci è venuta questa idea le persone
Gli accademici definire ebbero questo titolo un ossimoro c'è una contraddizione in termini ed è per questo che abbiamo scelto questo questo libro
Questo titolo paradossale e contraddittorio per dare una chiave di lettura immediata alle nostre idee perché è un ossimoro perché è una contraddizione in termini bene
Dal turismo segnato da una passione gratuita volontaria
Una forma è una forma della gratuità l'altruismo dell'amore che appartiene di solito all'esperienza intima
Personale di ciascuno di noi non è volto ad un obiettivo e soprattutto non è volto a un risultato ad un'efficacia di tipo economico ad un ritorno come si potrebbe dire in gergo
L'organizzazione invece esige un metodo richiama un metodo soprattutto rimanda ad un obiettivo d'uno scopo da raggiungere attraverso questo metodo e a un risultato a un risultato che in senso lato possiamo definire economico cioè ha un utile
Organizzare l'altruismo e quindi una contraddizione perché l'organizzazione certi potrebbe rischiare
Di uccidere la gratuità
La gratuità ri potrebbe rischiare di vanificare il rigore del metodo e quindi al raggiungimento di un obiettivo
E però la nostra idea è che non cerco neanche di motivare
Ma che rimando alla pazienza e l'eventuale bontà di chi di voi vorrà leggere queste pagine penso
Mettere insieme queste due dimensione tradizionalmente separate
Noi lo riconosciamo come la necessità di questo nostro momento cioè non è soltanto un spicca bile impossibile mettere insieme
Queste due dimensioni dell'agire dell'agire umano ma e necessario è necessario oggi
E quindi secondo spunto logico sei siamo partiti
Da un racconto da raccontò della nostra condizione umana in questo momento proprio per trarne anche delle indicazioni politiche economiche istituzionali
Il nostro momento vedete è il momento
Che giustifica una sua definizione con parole importanti a un stiamo vivendo un passaggio d'epoca
Di solito nella storia umana fatta di secoli e di millenni i passaggi d'epoca avvengono attraverso i secoli attraverso i millenni attraverso decine di generazioni
E i PIS noi stiamo vivendo la fine il tramonto
Di un'epoca che l'epoca moderna all'epoca grosso modo cominciata cinquecento anni fa con l'invenzione della scienza della tecnologia con l'invenzione la fine
Della servitù della gleba del mondo del mondo feudale ed esclusivamente agricolo con all'inizio della Società mercantile con la prima globalizzazione che ha introdotto per i mercanti che cominciavano a viaggiare attraversare l'intero globo
Di un calendario unificato per tutte le tribù per tutti i popoli della terra poi questa epoca subirà un'accelerazione nell'Ottocento con la seconda rivoluzione industriale e più vicina annui
Questa epoca noi la chiamiamo moderna noi ci siamo chiamati moderni in Europa in Occidente per questa ragione e
Però la parola moderna per definire questa epoca è stata come dire inventata due trecento anni dopo l'inizio dell'epoca indicare
Che il travaglio che porta alla nascita di un'epoca è lunga bene per farla breve
L'epoca che noi stiamo
Iniziando è segnata proprio dal tramonto della modernità e dall'alba appunto di un tempo nuovo
E che questo passaggio è avvenuto nel corso di una sola generazione certo
I
I prodromi i primi segnali della fine di un'età e dell'inizio necessario di un'età nuova
Erano già presenti però questo passaggio d'epoca ormai siamo abituati a pensarlo con una data simbolica citata poco fa anche dal Presidente Schifani e cioè il mille novecento e ottantanove
Che sembra invero molto lontano e anche questo è un segno del nostro tempo vent'anni nel nostro tempo diavolo aspramente
Ci sembrano ci sembrano tanti anzi addirittura
I miei studenti nell'università
Non ricordano neanche di questo passaggio legato alla crollo del muro di Berlino perché sono nati proprio nei dintorni del mille e novecento ottantanove
Larga lati partita dei senatori mi permetto di dire non è dovuta all'arrivo del Ministro Sacconi
Rettore affatto e anzi
Per parte mia dato il benvenuto
E lo ringrazio per il sistema che vada via anche l'una che è nata l'Agenzia è unica
Un'epoca che sta nascendo in pochi anni nel corso di una sola generazione e a che attraverso due dimensioni appunto la globalizzazione è lo straordinario accelerato sviluppo delle tecnologie
Ha totalmente trasformato la nostra condizione umana in vent'anni noi che non siamo dei ragazzini che abbiamo vissuto questa trasformazione
E possiamo ricordare come venticinque anni fa il mondo
In assenza dell'accelerazione di questa nostra globalizzazione con la fine del della guerra fredda e con l'accelerazione delle tecnologie dell'informazione era molto diverso nel mondo del lavoro
Era diverso il modo della produzione della comunicazione delle conoscenze
Insomma è nata un'età nuova
Terzo spunto qual è la cifra
Di questa trasformazione della condizione umana dovuta al combinato disposto di globalizzazione e nuove tecnologie informatiche
E soprattutto qual è l'effetto di questi cambiamenti sulla natura delle nostre società ecco
E potremmo dire la fine della società per come noi l'abbiamo conosciuta nell'età moderna nel suo assetto moderno che durava da generazioni
è un grande acceleratissimo processo di individualizzazione della società è nata come dire la Società degli individui anche questo come il titolo del nostro libro un ossimoro
In qualche modo allora la sfida quale per per chiudere la sfida da cui siamo partiti da queste osservazioni articolate in modo in modo o migliore spero di quello che sto facendo io in pochi minuti
Ecco resta alla politica si presenta alla sfida una sfida inedita dei innanzitutto inediti sono i problemi nell'agenda politica e non è un caso che anche le vicende politiche dell'Europa
Ed è la nostra Italia del nostro Paese siano come dire in cerca di una nuova bussola non in una fase di ottimizzazione nella soluzione di problemi
Consolidati ma soprattutto una grande sfida per arrivare al tema globalizzazione UE il farà quale e pesto
Alla politica serve
Un nuovo atteggiamento che in qualche modo la obbliga ritessere quei legami sociali che da sempre sono la premessa per l'esercizio delle politiche nelle loro diversità si erano dette un tempo conservatrici progressiste
Volte più o meno alla alla solidarietà
Cioè non siamo in presenza di un tessuto sociale che precede le nostre azioni politiche e a noi politici tocca il compito anche di ridefinire i limiti e le possibilità della politica
E di rigenerare quel tessuto sociale che
Che che che nelle la condizione per questo o quel fare globalizzazione è diventato lo spunto per delineare
Una nuova idea di Welfare che ruota intorno a questa parola apparentemente provoca attrice sulla quale cedo io la parola che altruismo e che noi riconosciamo non più soltanto
Come un pallore morali distinto
Dalla che economia e dalla politica
Bensì anche come
Intrinsecamente un valore economico
Cioè una sorta di conditio sine qua non per rimettere in moto la crescita e il lo sviluppo nello sviluppo umano ecco questo
Il tema che noi abbiamo voluto affrontare e sul quale
Mi piace lasciare la parola ai nostri ospiti
Onorevole Fioroni
Uno degli autori ce n'è verso ceduti appena
Sinistra andar via greco o allora
Bene lo comprendiamo in questo momento credo che possa venisse essere dove allora al Ministro
Volevo citare Murray a lungo però un passaggio no io sapevo che tu citi anemia poter dieci partite inutile anche il ministro magari voleva sentirti però facciamo il contrario
C'è una frase del libro la politica a limiti ben precisi che ne definiscono lariane tracciano i confini rispetto a ciò che la politica non è
Poi fa compendio credo anche con l'altra battuta le radici dell'attuale crisi non sono solo finanziarie neppure genericamente economiche sono anche culturali e sociali ecco fra tutte le altre considerazioni che il ministro ha preparato relativamente al libro che ha avuto modo di leggere gradiremmo sapere anche che ne pensa di questo particolare di questa particolare France
A far fai Marco perché che
E io vi chiedo scusa dei tempi dei modem ambiti senese col comodo riesci a
Tale
Ti copio qualcosa
Dicevo vi chiedo scusa ma in corso proprio la redazione dei testi il diavolo può stare nei dettagli quindi stabiliva
E sono interessato quindi a
Come è noto ed immaginare a riprendere
Quella quel lavoro e però tenevo a partecipare seppur brevemente
Alla presentazione
Di questo libro perché lo considero di grande interesse in quanto può concorrere a quella rinnovamento della costituzione materiale che
Io avevo auspicato nel momento in cui avevo promosso l'acqua pubblica consultazione per la redazione del Libro Bianco sul futuro del modello sociale
Attribuendo a quello stesso libro bianco l'ambizione
Di rappresentare qualcosa di più che non un atto di governo su entity poteva fare costituire
Enti io credo di poter dire in certa misura costituito la premessa per una
Per un sistema di valori è una visione condivisa
Condivisi circa
Il nuovo modello sociale che dobbiamo costruire tanto quanto era condiviso il modello sociale che ci poniamo insieme mi sembra il problema di rinnovare
La premessa e la stessa ritrovo qui la stessa premessa la convinzione che i cambiamenti gli straordinari epocali cambiamenti in corso impongono
TIA ripensare fortemente il nostro modello sociale affinché sia più sostenibile e anche più efficace insieme
Affinché
Si definisca come ho un modello sociale capace di realizzare una società che cresce che
E che cresce
In termini anche inclusivi che
E che riesce a crescere nonostante
Quindi sottoforma crescere sotto tutti i profili quello economico quello sociale si devono sostenere reciprocamente
Nonostante i due fattori di ritardo e poi due fattori che comunque affievoliscono alla nostra capacità di crescita
Che sono rinvenibili nel debito e nella declino demografico
Il debito il declino demografico caratterizzano ove più ove meno tutti i paesi di tradizionale industrializzazione il debito può essere pubblico può essere privato può essere insieme pubblico e privato
Abbiamo imparato a considerare la rilevanza anche del debito privato a fianco di quello pubblico
E e abbiamo soprattutto imparato tutti a considerare la rilevanza della demografia
Io lo ricordo sempre con piacere come in poco tempo siano state spazzate via tutte le stronzate sulla controllo delle nascite
Io sono stato funzionale delle Nazioni Unite non molti anni fa
Come Tiziano sa bene in quel sistema fino pochi anni fa valevano ancora convenzioni di questo genere che i
Che invece oggi sono
O direi larghissimamente superate
Nel senso che la vitalità democratica e la premessa per una vitalità economica e sociale tanto quanto il contrario condiziona pesantemente
Quello sviluppo che così bene in ciclica chiama sviluppo umana
In questo contesto come allora rinnovare il nostro modello sociale dovendo far di conto con la dimensione pubblica
E volendo insieme costruire le condizioni per la migliore autosufficienza di ciascuna persona di tutte le persone lungo tutto l'arco della vita prevenendo il formarsi di uno stato di bisogno
E arrendendo equa la distribuzione della ricchezza cioè sostenendo da un lato la produzione di ricchezza e facendo in modo che essa sia
Poi caratterizzata da equità in termini di sua distribuzione in compost in posti di lavoro e in
Giusta remunerazione del lavoro stesso
Questa è la sfida che che abbiamo di fronte perché
Mettere insieme questi aspetti insisto non sarà facile potremmo crescere senza occupazione
è diventato un termine usuale quello della gioca le sue Coveri
Potremmo
Crescere comunque senza una equa distribuzione dei
Dei dividendi della crescita stessa
Dobbiamo ma io io credo
Che per una società come la nostra i termini si possa onde possano e debbano essere assolutamente considerati insieme
Cioè ci sarà crescita solo se sapremo valorizzare il capitale umano se sapremo
Conservo organizzare forme di protezione di sicurezza sociale che agiscano in termini di promozione di ciascuna persona di tutte le persone del
Potenzialità capacità
Delle persone
I il libro a in sintonia con il Libro bianco una scelta di fondo
Tu hai letto una frase a me piace anche in quella conclusiva seri da ribadisce e ribadisce quella che
Tu mi hai citato l'assolutizzazione della politica invece di affermando il trionfo nel semestre ne segna la sconfitta
Dietro l'immaginario di onnipotenza che si rivela fallace per poi concludere perché non tutto può essere reso pubblico non tutto può essere negoziato
Interpreto questa
Questi limiti della politica non concerto come limiti della sua funzione regolatoria del bene comune ma come limiti
Quando essa preti i limiti connessi alla sua pretesa di amministrare direttamente ogni cosa
E quindi si pone il problema del confine tra la dimensione pubblica e la dimensione
Sociale la dimensione comunitaria cosa vuol dire parlare di Welfare Community vuol dire che vuol fare State sparisce che
Che
Viene meno con loro una una funzione una funzione statuale intendendo sì
L'aggettivo come pluralità di amministrazioni
è ovviamente entrambi pensiamo che non sia così
Io parto dall'idea che la funzione pubblica si sublima innanzitutto dicevo prima nella sua
Primarie attività regolatoria basti pensare
Ha un buon servizio socio sanitario assistenziale integrato perché
Questo modello me dobbiamo diffonderlo in tutto il Paese e laddove c'è
Spendendo di meno da molto di più è un modello nel quale innanzitutto il il la Regione svolge una fortissima funzione regolatoria
In termini non esattamente neutrali ma diciamo con una quasi neutralità guarda considera gli erogatori e pretende dagli erogatori una buona qualità o diciamo che tende a questa
A questo rapporto tra funzione
Funzione regolatoria e funzione invece di erogazione
E riconosce ampi spazi all'espressione comunitaria perché c'è grande volontariato in Veneto e Lombardia in Lombardia prima di tutto devo devo ammettere
Perché il pubblico riconosce il ruolo e spazio perché non c'è in Calabria perché auguri al tanta buona volontà altamente
Se non c'è lo spazio non viene ricondotta se il sistema è tutto ospedaliero con spedalità per un attimo
Lasciando undici per di cui per un attimo non giudichiamo ma evidente che se non c'è una dimensione territoriale non c'è lo spazio nel quale crescono le espressioni comunitaria
L'espressione comunitaria solo un modo per risparmiare certo è anche un modo per disintermediata il bilancio pubblico l'UE tendenzialmente lo e lo deve essere
Ma io credo che abbia
Un tanta Gio nel suo straordinario contenuto relazionale
Che dobbiamo partire da questa convenzione che chela dimmi nella nel corretto equilibrio con la funzione pubblica e né in un quadro regolatorio che non può che essere pubblico la
La funzione il contenuto la la la
La dimensione comunitaria offre un contenuto relazione prendiamo il caso la povertà la povertà è difficilmente identificabile e non è così parliamo da povertà assoluta non di quella
Relativa che serve ad altri fini alla mini qua o equa distribuzione del reddito
E la libertà la povertà assoluta non è facilmente definibile soltanto con parametri di reddito
Definibile solo in termini di prossimità
E può essere può e deve essere affrontata
In termini sempre di prossimità a attraverso non solo una provvista di mezzi ma attraverso soprattutto relazioni che la stessa provvista di mezzi possono consentire
Cioè io credo che il futuro della social card che è stato che un esperimento l'esperimento di uno strumento di un canale di comunicazione
Per una prima platea sperimentale di persone in condizione di bisogno assoluto ma il suo futuro il futuro del fu questa mutua all'italiana
E molto iniziative come quella del Banco alimentare e della sua e della sua rete
Diffusa nel territorio perché non solo porte un pacco di pasta ma apporti
Un
Un una
Una relazione porti un rapporto porti una qualcosa che sottrae la persona al terribile al problema in balla a quella terribile elemento che si chiama solitudine e che spesso o la fonte primaria della della dalla povertà
E
Lo stesso potremmo come gli altri altri esempi potremmo diversamente fare ora
Il
Il punto hai tutto a libro bianco e questo
E questo libro
Qualcuno può dissertare eliche questo stesso vostro libro deserta circa il confine appunto
Per fare un esempio dico subito che non sono d'accordo su una cosa che qui è proposta e cioè ancora l'idea del reddito minimo garantito
Che io ritengo in buona compagnia anche di organizzazioni sindacali
Io ho visto recentemente il documento sul vuol fare della UIL che esplicitamente mica il reddito minimo di inserimento e mi Ferrante ha fatto molto piacere nel senso
Che è uno strumento deresponsabilizzante
Che
Che considero
Non idoneo a a stimolare il rientro nel mercato del lavoro
Che soprattutto applicato in aree deboli
E le quali chi è peraltro più necessità di politica attiva può costituire una trappola e la sperimentazione svolta non è stata così positiva soprattutto nucleare idea
Il Libro bianco e il libro vostro invece ha ragione quando rivendicando chi sollecita ancor più politiche attive questa mattina incontrando le regioni ho detto non ci dovremmo subito rivedere
Non solo per rinegoziare l'accordo di leale collaborazione sugli ammortizzatori sociali
Ma per incrociare quell'intesa con l'altro intesa che abbiamo sottoscritto poco prima dalla campagna elettorale regionale circa la formazione in modo i paradigmi nuovi per la formazione
Perché la principale sicurezza di una persona nel lavoro sono le sue competenze e il fondamentale il postmoderno articolo diciotto
è il diritto ad accedere alla conoscenza la competenza non delitto difficilmente sanzionabile o solo per una parte sanzionabile e invece tipicamente diritto promozionale
Questo mi porterebbe a mano nel monopolio portarvi via tempo
Alla rapporto fra
Diritti universali nel sanzionabili nello Statuto dei lavoratori
Diritti derogabili che lo sto nello Statuto stesso che potremmo insieme individuare come derogabili dalla contrattazione collettiva in sussidiarietà orizzontale e verticale
E diritti comunque promozionali che anche queste dovrebbero essere affidati
Alla capacità delle parti sociali di incontrarsi adattandosi reciprocamente per il bene comune
E di farlo nei territori in modo particolare di farlo in termini di prossimità al rapporto di lavoro
Mi avvio a finire il ha molto significativo che qui ci sia
Diffusamente la cultura del dono che il dono la
Lo sapete che il Governo vuole inserire nelle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia la cultura del dono come
Elemento unificante della comunità nazionale
Ci sarà un evento proprio perché a mio avviso la storia di visiva le quindi io non farei molto con affidamento nella storia per
Per consolidare la nostra unità attuale mentre farei più affidamento da alcuni
Ad alcuni valori condivisi ad alcune esperienze condivise
Della nostra comunità nazionale penso alle esperienze cattoliche per un verso o a quelle laico socialiste per l'altro nella
Nel ecco
Il dono va liquidato in termini
Compassionevoli in termini cioè nel secondo la definizione della
Del con pesce nei tre
Ma come dicono gli americani della
Del del dell'approccio caritatevole compassionevole in
Io credo che sia assolutamente sbagliato corrisponde ho detto la nostra cultura la nostra esperienza
Io ho finito ricco
Con un punto che mi farebbe discutere con l'amico Fioroni senz'altro molto e glielo lascio e
Cioè mi dispiace che il metodo di raccolta e
Poi chiudo la porta bene allora ma non ho detto che maleodorante voglio dire che invece è una cosa spero molto fertilizzante nel senso che
C'è una profonda differenza tra questo e il documento per la CGIL questo mi dispiace ma devo dirlo ma devo dirlo proprio c'è una profonda differenza
Perché proprio capo ieri proprio ieri l'altro dal proprio ieri l'altro al sembra mettiamo noi no no no selezionati capisco bene ma io non sto approfittando Bambi capite mi voglio
E lo faccio ci venga
A costruire insomma perché proprio ieri l'altro la CGIL ha presentato a parte il Congresso recentemente le sue tesi mi ha presentato un documento sui diritti
E c'è stata una prefazione di Guglielmo Epifani che ha stroncato il Libro Bianco sul futuro del modello sociale proprio
Per i contenuti che invece sono
Comuni a questo a questo vostro libro
Perché ha negato proprio la cultura del dono ha negato hanno liquidato sprezzantemente potrei dire ma noi sappiamo che questo non è non è l'articolo non solo questo
Questi righe di Epifani e
Che c'è un pezzo di mondo che la pensa così davvero
Io credo minoritario io credo ha fortissimamente minoritario
Con un atteggiamento che sembra più ispirato a che so io dalla CGIL sanità o dalla CGIL Funzione Pubblica che non papà Lori eccetera cioè
Dalla a autore fedayn problemi di autoreferenzialità di molte funzioni pubbliche
Per cui ogni qual volta si parla di sussidiarietà si teme che questo significhi in qualche modo e in certa misura può essere
Ridimensionamento di funzioni dirette e quindi di di di di Rieti quindi di addetti nella dimensione pubblica dei alla in una
Nella con me la ritenuta più più
Conveniente dimensione pubblica
Io penso che dovremmo
Perché che intorno a questi temi Hillary Clinton inevitabilmente al dibattito continuerà
E più ci sarà convergenza e meglio sarà perché cambiare paradigmi passare da un tradizionale modello sociale al quale
In ci siamo nel quale
Abbiamo vissuto così a lungo e entrare in una nuova dimensione non sarà così facile
Anche in queste ore quando si parla di riorganizzare gli enti
Anche per nobili finalità voi sapete che stiamo
Per dare vita ad un'aspirazione antica credo comune Tiziano quello di dare vita all'unico istituto per la salute la sicurezza nel lavoro
Dovremo stare molto attenti ai profili contrattuali che sono diversi nei diversi enti ma non possiamo
Fare pur rispettando colore e dovendo rispettare lei in le condizioni che sono maturate nei diversi ambiti lavorativi
Non possiamo in nome di quello rinunciare ad un progetto così al così doveroso come quello di integrare le funzioni dedicate alla salute la sicurezza del lavoro che solo in Italia sono dispersi almeno su tre istituti
Ha il solo fatto questo esempio per dire che non possiamo che gli prima prima resistenza che dobbiamo superare e quella che viene
Dalla comprensibilmente anche aggiungo non
Dalle dalle dalle funzioni pubbliche
Che che sono un paradigma di cui tenere conto perché si tratta di esperienza di competenze
Ma l'evoluzione deve deve riuscire ad andare oltre e più saremo e più ci sarà largo consenso sociale ma aggiungo anche politico
E meglio sarà
è insomma qui
Qui caro caro amico Fioroni ma cari colleghi senatori autori
Qui ci sono le condizioni per un idem sentire di fondo poi c'è una dialettica che non solo si svolge tra maggioranza e opposizione ma spesso anche dentro la maggioranza
Grazie
Siano rese ma
Beh io
Onorevole Fioroni
Cambiamo
L'autore fino a quando no è una domanda di cosa da dire a sua difesa no no ma non è questa però l'autore parlando anche ci tanto come piccolo manuale
Parlato anche per la verità di stimolo con contraddizioni in termine
L'altro visti ma appartiene all'amore ma contemporaneamente l'organizzazione esige un metodo che richiami un utile
A la domanda che
Vorrei farle e se ci potesse anche spiegare
Che senso ha secondo lei oggi questa presentazione del libro che parla di welfare abbiamo sentito di globalizzazione di ripensare il potere di confini di relazione durante questa crisi
Intanto grazie
Mauro Arena Tiziano
Per questa opportunità che con questo testo
Ci hanno scritto ci danno
E credo
Che io da un'altra chiave di lettura all'organizzare l'altruismo mese che vederci l'ossimoro che così bene ci ha spiegato Mauro
Io lo vedo dalla mia esperienza professionale in questo organizzare la Turismo è insieme mettere insieme la diagnosi della malattia della nostra situazione attuale e prospettato neanche la cura
Perché se noi leggiamo organizzare la turismo da questo punto di vista allora ci accorgiamo che quando parliamo di diagnosi e cura parliamo della malattia che unisce in un unico filo
I singoli
E mi lega direttamente alle patologie che riguardano poi
Il sistema complesso il sistema Paese le nazioni ed il mondo e cerco di spiegarmi meglio
Io credo che la diagnosi che libero Falconera anche una spiegazione che è quella che
Un po'differenzia l'idem sentire tra Libro bianco
E questo testo e come spesso possiamo anche dire cose vicine ma rischiando di rimanere lontani
E crede nel passare degli anni
La persona scomparsa dalla nostra
Dalla nostra società e quella capacità di essere ciascuno in base a ciò che siamo come citazione accenniamo sul con gli altri si è progressivamente sostituita con un concetto che sembra la stessa cosa ma totalmente diverso
Cioè abbiamo rimosso la relazione con gli altri siamo passati da essere persona esseri vivi
E quando si diventa individui il che cosa si realizza quando si diventa individui ci sono due modi di esserlo che sono poi due grandi mali
Che sinistra e destra in questo periodo hanno contribuito ad alimentare
Dal punto di vista del liberismo economico la concezione che individualmente ciascuno di noi si possa salvare semplicemente trasformando i propri desideri in diritti e senza ci giriamo troppa torno una degenerazione della politica
Che diventa lo strumento con cui un desiderio
Che non è un diritto solo desideriamo fortemente diventa un è un diritto e la politica lo strumento con il quale quel diritto si sancisce perché desiderato anche se l'è dell'altro
E nessuno di noi si pone più il problema se in ciò che decidere ciò che vuole produce un danno a quello con cui lavora insieme all'altro che sta dall'altro lato della strada a quello che è un concorrente mai l'assessore idea di individuo che si genera in una esasperazione
Dei diritti individuali che io dico di tipo laicista quando in una specie di anomia
Etica signora completamente l'altro nel sancire il diritto del singolo che non è più persona ma che diventa individua in questo senso credo che ci sia quella singolare malattia che poi è alla base
Delle riflessioni che
Tiziano e Mauro fanno all'interno del libro di quell'egoismo che domina non solo ciascuno di noi ma che domina anche i rapporti all'interno della
Della società e tutto sommato
Parlare di welfare significa anche rimettere in ordine i valori e ripristinare una piramide valoriale che diventi punto di riferimento sia per la persona
Che per la nostra comunità nazionale non è un caso che noi facciamo questo dibattito del
Del welfare in un periodo dove la paura l'incertezza
L'insicurezza sui prezzi pensate che ieri la Conferenza episcopale ha detto una cosa importante il suicidio demografico tra ciascuno di noi mai ogni volta che parla non trasmette più un pensiero positivo non ci abbiamo mai una
Ipotesi di ottimismo e quello che diciamo ma trasmettiamo una serie
I pensieri tristi che sono frutto dalla nostra preoccupazione e delle nostre incertezze commentano la sensazione di solitudine e questa
Non ci vuole l'ottimismo dichiarato ci vuole un qualcosa che ci consenta
Una costruzione dell'ottimismo che essa per riscoprire che nostro essere individuo si trasforma in relazione con l'altro
E ne bisogni condivisi tra di noi
E a livello generale oltre che a livello singolo si riproduce all'interno di un bene comune un ottimismo
Di vincere la partita insieme non vincerla da sole credo che questo è qualcosa che sentire dovremmo mettere a punto in molti la stessa cosa credo sia avvenuta a livello dei singoli Stati
La paura l'incertezza l'insicurezza persone parlano diffusamente nel loro secondo capitolo del libro si sono rifugiati anche loro nell'egoismo se noi pensiamo io sono
Credente quindi credo che la
Strada di San Paolo convertito sulla via di Damasco se uno degli sport maggiormente diffusi nella politica del mondiale ha soprattutto una politica italiana quando vedo ora le convezioni dall'euroscetticismo I dopo mi delle
Delle decisioni europee da riportare in Italia per spiegare questa o quella manovra dico meno male però forse se l'egoismo l'avessimo
Dimenticato nel momento in cui dovevamo dire dipingere una Europa nemica e dei rifugiati la nostra paura nel pensare di costruire una sicurezza fondato su gli Stati nazione
Pensando disco imbattere la globalizzazione mentre veniamo globalizzati
Dei cinesi con la costruzione delle piccole grandi ma
Muraglie dei nostri Stati per difenderci per ciò che dovevamo difendibili
Molto probabilmente avremmo meno perso meno tempo che dobbiamo recuperare oggi quando loro parlano della necessità di affrontare la globalizzazione
Nella capacità di creare una nuova governance innanzitutto parte la capacità di rinunciare alla nostre paure e alle nostre insicurezze pensare che la politica debba potere anche a livello mondiale trovare un elemento di governo e di regole
Perché se la globalizzazione diventa soltanto un problema
Economico è giusto che chi
Partecipa quei processi di globalizzazione le regole si descrive da soli e il conto lo pagano terzi e la politica rinuncia a mettere le regole per farsi quel quel conto
Venga pagato in maniera
Che risponde a tutti e non sono una parte credo che questo tutto sommato sia stato uno degli aspetti che fa di panda ma con la persona che diventa individuo la riscoperta appunto di una incapacità di trovare
Nell'altro
Per la organizzare la Turismo che poi hanno messo nel titolo
Pardon lei per rispondere un po'a quello che ha detto bene Padania come faccia parlare di welfare dentro questa crisi che stiamo
Vivendo soprattutto con la crisi economica con
Una speculazione che che ci morte i polpacci io credo che noi dobbiamo farla anche questo
Facendo uno sforzo che credo debba essere un pochino innovativo se ci riusciamo e questo riguarda tutti riguarda solo il Governo riguarda Governo maggioranza e opposizione Parlamento io credo che di fronte a questa crisi sicuramente la cosa ci viene più facile a tutti
E pensare assai ridotto
Letto qualche giorno fa il l'articolazione del del Corriere della Sera che presentava questo organizzare l'altruismo e dice va beh tanto la manovra non potrà essere che frutto di tagli
Io credo che i tagli sicuramente ci dovranno essere
Ma non possiamo rivolgerci sempre una cosa e nella scorciatoia più prossima e più vicina perché poi la manovra fatta solo con i tagli si porta appresso anche la riproposizione consueta perché l'abbiamo fatto tutti quanto dannosa e oggi possiamo dire inutile
Di fare una sequenza temporale che stabilisce che prima si fa il rigore
Poi si fa la crescita e se c'è la crescita con il di più Sita anche un po'di giustizia sociale e di welfare io credo
Che dovremmo fare uno sforzo in prospettiva
E questo è praticamente all'essenza del libero che a me quella che colpisce di più nel costruire un welfare cambia modo
Di essere come è stato fino ad oggi treno in qualche modo eccome se avessimo pensato sempre che il duetto fare qualcosa che ha direttamente a che vedere con ciò che fallisce dell'economia
Non ho capito se guastare il contenitore dei fallimenti dell'economia o il contenitore dei falliti dell'economia
Possiamo distinti disquisire se è un fallimento dell'economia o del fallito dell'economia però sta di fatto che ci su questo contenitore alla fine noi andavamo a spalmare
Gli utili della crescita che non avevamo ben distribuito non essendo si mai preoccupati
Di distribuirli in maniera tale che partisse insieme sicuramente rigore ma pure la crescita eppure la giustizia sociale
E qualche volta forse se noi facciamo uno sforzo per mettere un guerra come cornice in una piramide capovolta che pensa che tutto sommato in Uefa può essere anche pensato
Come motore dello sviluppo e della crescita e non essere al terzo posto se c'è qualcosa da spalmare ma essere al primo posto che mette insieme che si mette insieme con il rigore e anche con la crescita credo
Che noi avremo fatto un qualcosa in più cioè pensare un guerra su cui investo perché mi attiva anche risorse anche crescita anche moralizzazione e anche rigore e non soltanto una ridistribuzione
Che molto probabilmente non ci avremmo più nella situazione politica
Ed economica che stiamo vivendo oggi un guaio parquet tutto sommato rende attore vero
La persona la famiglia i corpi intermedi la società ci ma questo lo diciamo tutti benissimo diciamo tutti sui commi scrivo al partito di quelli che non ha problemi ad ammettere che qualche volta mi capita di interni
Razzolare male rispetto a predicare bene
Che la politica deve cambiare radicalmente però per fare questo tipo di guerra perché un bel qualche detrattore la persona la famiglia i corpi intermedi alla società
è una politica che deve applicare a se stesso il termine del limite e di solito la politica è difficile che si limita
Attende sostanzialmente a impattare
Ah invaderà pervadere la Società la finanza all'economia
Tutti i gangli vitali della nostra società e se invece noi vogliamo come misura conico dapprima la sussidiarietà la sussidiarietà non è un concetto astratto è un concetto che va praticata
E per renderlo praticabile bisogna che la politica si limiti questa qua se la politica non si limita
Mettere mani dappertutto e la sussidiarietà non è la sussidiarietà ma diventa la controfigura
Di qualcuno che fa per conto terzi il lavoro pensato dal satellite da quello al medesimo che si vergogna farlo direttamente ecco la sussidiarietà non è questo la sussidiarietà è un'altra è un'altra cosa
Allora l'esempio pensiamo comunque parquet si attore motore dello sviluppo
Pensando a vedere come anche dentro questa finanziaria non ci possiamo mettere ultra i tagli che ci debbono stare
Le politiche per la famiglia per la scuola per l'università per il lavoro cioè quelle cose
Che hanno a che vedere con l'autonomia della persona della famiglia
Dell'impresa del lavoro ora credo che in prospettiva noi dobbiamo pensare ad esempio
Che molto probabilmente scusa se noi vogliamo ottenere delle politiche di welfare diverso
E pensare alle politiche la famiglia toccare temi che riguardano
I miti in questo Paese non significa
Investire
Se io guadagni significa investire per risparmiare e produrre di più
Che molto probabilmente per nel conto dell'autorganizzazione della famiglia che va sostenuta se si prende dico cura del nonno anche se del nonno stamane o del diversamente abile ed esentare magari le spese di cura non significa
Sprecare
Se spalma o ciò che ho guadagnato
Ma significa investire per razionalizzare per razionalizzare la spesa e molto probabilmente anche il sussidio alle famiglie povere sembra se lo leghiamo direttamente come fanno tanti Paesi
Occidentali alla frequenza scuola dei nostri figli pur noi troviamo che quella manovra non solo è una manovra che leva dall'indigenza ma la manovra che previene l'indigenza e crea le prospettive perché quelle nuove famiglie
Che verranno dalla quella seconda generazione di una famiglia che temporalmente povera non continua a rimanere povera e quando magari parliamo degli aiuta i giovani invece che dire come prima cosa facciamo i filmati
Che è una cosa importante magari però se parliamo con i nostri giovani potremmo accorgere che prima del fitto vi sarebbe utile
Due cose dargli le risorse per andare a studiare dove vogliono e apprendere in maniera competitiva ciò che ritengono utile e magari in seconda non dover aprire
Investimento zero virgola zero finiscono i numeri decimali
Dei di aperture di credito per le nostre banche perché ritengono che fare impresa da solo da un giovane equivale a un fallimento a buttare i soldi dalla finestra
Trovo
Credo che questo
Sia un
Qualcosa di diverso di quello che noi
Potremmo potremmo fare ma anche dentro i tagli che anche questo che la ricorsi doppia secondi poi racconterò
Durante la trasformazione del decreto ed entri tagli però ci vuole anche un po'd'attenzione perché non possiamo dire che c'abbiamo un idem sentire e poi andiamo a votare non nel dettaglio
Le cose diaboliche ma anche nella cornice e cose di abolire se queste cose non ce la mettiamo che
Fare tagli senza avere il coraggio anche di predisporre un meccanismo di riforma che cambi e non avete la voglia di investire il cambiamento
è qualcosa che diventa facili lo dico con una grande preoccupazione ho citato prima né politica né guerra della scuola e dell'università ma pensando a una riforma della scuola che ormai vedremo ogni giorno di più applicata
Che differentemente da quanto si pensa io giudico paura OSA e timida come innovazione e dove il Libro bianco c'era molto più
Spinto della riforma che ha messo in atto una
La Gelmini è finito in bianco
Perché l'unica cosa Energia che sono stati fatti sono stati di smantellamento i senza la capacità
Di incidere qualcosa che mi pare
Poi se penso alla riforma dell'università che potrebbe essere il vero primo banco di prova di questo web fatti un muniti di cui ha parlato fino adesso
Il ministro il Ministro Sacconi possiamo farlo
Ma allora dobbiamo farlo perché lì dentro c'era più grande straordinaria opportunità per le famiglie e per gli studenti
Di poter vivere una nuova idea di guerra guardarle diventa nell'università motore di opportunità e anche scelta condivisa il premio del merito
Per quelli che lo fa invece cosa diventa noi merce
Tra le spese inutili noi dovremmo tagliare il Ministro Calderoli per la semplificazione amministrativa perché
Non so perché li paghiamo lo stipendio perché facciamo una riforma dell'università che semplifica tant'mente tanto che nel testo base prevede centonovantadue norme in più per gli autonomia tenete in questo Paese
E poi li danno una delega che mette altri cinquecento norme sulla centonovantadue credo che invece tagliare soltanto il cinque per cento e ministri potremmo incominciare a sopprimere il Ministero della semplificazione amministrativa perché intanto solo nell'università fa cinquecento norme in più
E poiché proporrei qualche problema pure su Bossi perché visto che abbiamo spiegato che federalismo la cosa più importante
Proprio in un settore così delicato come quello dell'autonomia universitaria noi passiamo dall'autonomia dei singoli atenei e in una visione che a me angoscia altro che di federalismo ma di statalismo puro
E questo pensando la applicata I centri che nella mia testa dovrebbero creare una società del sapere della conoscenza è qualcosa che mi dà fastidio ma detto questo io credo
Che il Partito Democratico dentro questa crisi debba essere
è un po'la sfida che propone il testo all'altezza dei bisogni del Paese e io credo anche delle divisioni e dei redditi Giorgita della maggioranza però
Detto questo noi dobbiamo andarci con le nostre proposte
E credo che non basta dire no Italia Oggi Follini ha detto noi dobbiamo
Partecipare io credo che noi dobbiamo
Partecipano a qualcuno che ci dice o mangi questa minestra o salti la finestra ma partecipare a spiegarmi con quale ingredienti la minestra deve essere fatta
Perché se il problema è
Spiegare ai maestri e ai docenti di questo Paese che io li devo togliere
Lo scatto di anzianità dopo sei anni di centoventi euro lordi
E dopo sette anni di centotrenta euro lordi per guadagnare qualche centinaio di ma clan ceti PAI duecentocinquanta milioni di Europ dentro una finanziaria di miliardi
Ma non è più semplice che se dobbiamo rompere un contratto
Loro un piano con quei novantacinque miliardi di evasori fiscali e quant'altro sono benevolo che hanno fatto rientrare novantacinque miliardi di euro in Italia diciamo cari amici volevamo essere buonissimi ed abbiamo fatto pagare il cinque per cento
Ci siamo accorte siamo stati troppo buoni e prima di massacrare quelli a centoventi euro al mese viviamo a voi pagati ci sopra il dieci per cento in più
Che è sempre meno di un quarto che quello che avete pagato
E se Berlusconi mi dice che la patrimoniale io me ne frego perché la patrimoniale sulla cricca non ha mai fatto male a nessuno neanche alla cricca che gli dà una possibilità di guadagnare rapita eterna
Col dopo un lungo periodo di Purgatorio e credo che questo sia uno sforzo che noi dovremmo chiederlo
Come dovremo pure chiedere invece di andare a mettere giù le mani in tasca
A pensionati o a quant'altri la finanza creativa ci consenta ma tutto sommato se hanno i parlamentari per indicare una criterio diretto ma anche indirizzati gli strali
Che l'ICI sulla prima casa ce la possiamo pagare c'è la ritorniamo a pagare e quei due miliardi e mezzo li sottraiamo alle malversazioni che andremo a fare certi non ce lo può permettere questa una sforbiciata sacrosanta
E se invece fare l'accanimento terapeutico che questa Sacconi lo seguo su tante cose ma quando mi parla del pubblico impiego
E mi dipinge come il male assoluto
è un po'come fare la contro faccia della medaglia della CGIL
E
Alla fine diventano fastidiosi entrambi allora credo che se vogliamo ridurci per il bene del Paese il fastidio reciproco una delle cose che riesce meglio e dire che tutto sommato invece che bloccare
Noi avevamo messo otto euro loro hanno messo per memoria quindi sarà una bella casa cioè
Stiamo discutendo di questo calice non rifacciamo i contratti al pubblico impiego non ce l'ha omesso otto euro che è irrilevante rispetta la Finanziaria così hanno scritto per memoria devo capire quale sarà il d'acqua danni ma se tutto sommato ma invece diciamo
Vice questa gara tra Fini e Schifani cinque per cento in meno dieci per cento in meno
Sui dei parlamentari poi finisce che ti riducono lo stipendio ma poiché appaghi meno tasse
Perché magari risparmi globalmente sull'aliquota diciamolo senza mezzi termini mettiamo sto tre per cento in più su tutti quelli che ci hanno un reddito da parlamentari in su e lo pagheremo fino a che a questo Paese serve che mi sembra una posizione molto più adeguata a che fare poi le furbizie succinti mero però anche un'altra cosa dobbiamo fare
Tremonti è aprire ogni volta si inventa una punzecchiature alle banche
Ma seccatura banche cambia niente noi dobbiamo porre un tema
Che il tema vero che serve a questo Paese
Che il tema della democrazia economica e che è legato direttamente a poter realizzare un welfare diverso in questo Paese perché commerciante che gli artigiani che falliscono
Non falliscono perché ci hanno un po'un pagamento di Commissione troppo elevata falliscono perché il nostro sistema di credito senza concorrenza è un sistema che riesce a essere purtroppo molto forte con i deboli e debolissimo con i forti
Per farvi capire la musica non serve punzecchiato bisogna chiedere alla nostra Cassa depositi e prestiti
E ai quindici mila sportelli incidentalmente c'è il Presidente ma non dipende da lui ovviamente
Hai quindici mila sportelli postali diciamo facciamo una bella banca l'interesse nazionale che fa solo credito non patti in ansia non si metta imbroglia sul sui soldi girate degli atti praticati dagli altri
E poi entriamo nella crisi per i danni che abbiamo fatto e credo però che noi qualche risposta di crediti in più e di certezza
In più a chi vuol fare da giovane l'imprenditore di se stesso
E a chi vuole trovare negli istituti di credito un accesso che non sia per gli amici
Ma sia per tutti uguale sulla validità delle cose che si fanno forse avremmo fatto un passo in più allora potremmo sperare che quel vetta diventa veramente un motore del cambiamento e diciamoci la verità
Se noi cambiamo un po'questo nostro welfare li aiutiamo anche a riformare la nostra democrazia che è in crisi vede
Sacconi prima detto nel diritto del lavoro passato potremmo vedere i diritti che possono essere derogati quelli che invece vanno sanzionati e quelli che devono essere promossi
Io credo che noi il primo problema c'abbiamo in questo Paese non è scrivere i diritti sui pezzi di carta e trovare qualcuno di questi diritti che diventi con più
Rilevanza statistica effettivamente fruito fruito all'interno di una democrazia sociale che poi quello che portano avanti Tiziano e Mauro
Nel loro nel loro libro qui c'è quello che offra anche annui singoli cittadini la possibilità
Di essere persone che non hanno solo il diritto
A non morire per strada o a trovare qualcuno che gli fa un po'di carità
Ma che hanno anche le opportunità se hanno il merito e se hanno la capacità anche per realizzarsi e questo è
Il vero significato la società bravura un po'quello che faceva la notte le nostre famiglie e che trovano ancora oggi a fare senza più riuscirci un welfare
Comunitario
E questo siamo d'accordo su Sacconi che ha fondato sulla sussidiarietà che riesce anche a investire sull'esposte più personalizzate creative a ciascuno di noi
Che non sia solo organizzare meglio i servizi ma discutere anche con i
Cittadini e con i gruppi di come
Possiamo
Stabilire le priorità e quali sono quell'indispensabile per un benessere comune una qualità della vita e potremmo trovare tanti attori comuni dal non profit alla cooperazione agli enti bilaterali
E qui potremmo metterci dentro la sanità l'assistenza integrativa e servizi agli anziani servizi sociali
La previdenza complementare avendo sempre di tenore che l'obiettivo non è quello di spendere meno perché il sistema sanitario nazionale e lo dice l'Organizzazione mondiale sanità
Quell'italiano e quello che spende meno e dati più
Il problema è che noi vorremmo
Spendere
Ancora meno o spendere diciamo meglio in maniera diversificata
Sprecando meno e migliorandola la qualità insomma un welfare dove ci sia un po'meno Stato che abbandona l'idea che questa sia solo questa cosa passiva dove quando c'è un po'di utile Lori distribuisco
Per diventare una formativa cioè uno Stato che si mette a fare il catalizzatore quello che è in grado di promuovere di sostenere le iniziative dei singoli e delle persone o dei gruppi o degli individui in maniera
Che producano non solo per sé
Ma anche per gli altri non solo servizi ma anche iniziative cioè creare quelle reti e quelle relazioni sociali che lo ricordava
Il Presidente Schifani erano ampie e pasta nel nostro Paese ma oggi diciamoci la verità questo nuovo welfare che pensiamo
Con una sussidiarietà
Diffusa e anche uno dei pochi strumenti per rimettere in pista politiche di solidarietà appena perché in una società in cui la società non c'è più
E l'individuo è la cifra e l'individualismo del nostro stare insieme io penso
Chi ha esasperato per anni
Il liberismo economico come poi alla fine stranamente il liberismo economico
Ci porta una esasperazione dell'individualismo l'individualismo rimuove ogni forma possibile di politiche di solidarietà dalla società e finisce che alla fine liberismo economico è l'unico forma che ci riproduce a uno statalismo magari caritatevole
Per quanto poi inutile e questa deve essere anche universale come dicono Tiziano e Mauro cioè non deve dare l'idea che sia solo
Il contenitore degli sfigati dove si fa un po'di carità pelosa
Ma quello che riesce a dare sostegno alla vita delle persone la vita dell'impresa un'impresa che
Guarda anche questo sia una cosa che
Segno una differenza sostanziale ad esempio dalla CGIL
Che abbia anche la capacità di partecipare all'impresa in un rapporto di lavoro che sia partecipative questo è uno degli strumenti veri del Vespa
Perché si possa
Con questo welfare universale coniugare insieme
Sì alla protezione a chi ha bisogno che le opportunità a chi si impegna e credo che questo sia
Un grande modo di poter dare motore all'Italia
E questa che credo la sfida vera che Mauriziano parlerò libero ci hanno ha presentato petto
Mi pare che
L'onorevole Fioroni si sia di fatto abbondantemente e come dire in attesa di vedere il futuro assuma
Prezzi in totale però voglio dire inattesa magari di vedere come finisce questa sua scommessa di vedere la cricca degli evasori dei banchieri passare dalla cruna dell'ago dell'ago
E io direi che dell'est but not least il senatore
Prego
Se può anche spiegarci come
Potuto avvenire ecco questo lavoro a due mani questo scrivere al demanio una battuta perché qualche curiosità possa venir meno avete discusso ogni singolo capitolo di e poi
Certamente su un capitolo c'è la sua mano quando parliamo di partecipazione azionariato dei lavoratori
Tema che si sposa molto ma molto
Con il titolo che avete voluto dare quindi organizzato al turismo dove
Il mobilitare tutte le energie del capitale del lavoro dal si concludono verso quell'obiettivo che voi chiamate obiettivo comune che appunto quello di un'economia
Più equilibrate e più partecipativa più salate più produzione
Grazie grazie anche
Pubblico ha resistito fino finora di solito quando si fanno queste presentazioni gli autori non parlano io quindi sono Ottavia appello già fatto una deroga sarò molto sintetico e anche perché abbiamo avuto
Anzitutto il Ministro Sacconi che è riuscito a non essere presenti
Poi
Presidente Schifani fatto ma relazione e incredibile
L'onorevole Fioroni ha letto il libro evidentemente laddove dialettica creativa arrivato preparatissimi e ha fatto una bella relazione
Io sono ammiratissimo no adesso non è uno scherzo
E voglio dire solo questo
Intanto siccome abbiamo fatto per questa merito del Senato hanno noi siamo vicini di banco il Senato
Ha dei lunghi momenti di riflessione diciamo così no infatti l'impressione che siamo lì
Stiamo che stiamo direi che si lavorava stiamo attende attendiamo quello che succede nel mentre attendiamo pensiamo ci scambiamo
No abbiamo veramente fatto un lavoro incrociatore
Veramente solo dalla bella esperienza entro tutto anche il titolo è venuto fuori così nomi
Perché lui era per l'altro ISMU io per un'organizzazione poiché abbiamo cercato di vedere se le cose potevano andare insieme sia pure in questo simbolo no ma al di là di questo io voglio solo dire che
Noi abbiamo cercato di provocare su questi temi nel sentito Mauro Ceruti molto come dire di fondo
E siamo convinti che qui cambiamento epocale eccetera eccetera tutti lo dicono però la conseguenza elenchi occorre veramente un radicale giro di boa nella testa e nei comportamenti
Nella testa secondo me lo si dice poco adesso non la voglio fare lunga ma in qualche dibattito che abbiamo avuto
E abbiamo verificato questo cioè in sostanza tutta l'ideologia fino a ieri di questi venti ma anche di più anni era esattamente contrari cioè arricchirsi è una cosa positiva
Possibilmente più di quello vicino a te anzi senz'possibilmente
E quindi
Questo ha portato all'avidità all'individualismo alle divisioni
è sempre stato magari dite nel nel nel mondo Roma qui Stato fortemente teorizzato con investimenti culturali della destra mondiale no vi ricordate i tempi del Washington consensus eh e sono arrivati anche qui
Poi c'è stata qualche conversione no come dice
Anche il fatto che l'Europa non andava bene era sempre lo stesso discorso nove nazionalismo quindi dire che come noi diciamo che occorre cambiare
è una roba non da poco occorre mentre al posto del grigio dell'avidità dell'individualismo
Una qualche forma di
Diciamo collaborazione
E se proprio siamo bravissimi altruismo organizzate secondo me questo non è ancora chiaro e non è ancora percepito fino in fondo quindi la nostra poi utilità maggio era lì
Stimolare la riflessione
E poi
Seconda cosa tanto meno
Nei comportamenti
Di lì bisogna anzitutto cambiare la testa non lo abbiamo detto sempre stato così mettano io avrei vecchi tempi
Perché perché guardate che quello che sta
è successo in questi ultimi anni danno voi era adesso non voglio far toppa polemica un pochettino a cui Sacconi sì lo iscrive Libro bianco poi è nel cassetto e nel frattempo qual è la politica
A da passa la nottata
E no se è vero che dobbiamo cambiare mentalità vuol dire cambiare l'economia il modello di welfare e non ha da passare la nottata che tarato dura da due anni e mezzo e chissà quanto dura
Quindi i comportamenti Libro bianco adesso possiamo anche poi discutere ma
Rimasto lì nel frattempo e adesso come ha detto
Beppe Fioroni
E attenzione se noi facciamo per esempio tagli uguali
Beh questo è esattamente il contrario di quello cioè chi più aveva efficiente va via comunque una carezza e chi stava male a fondo ancora di più quindi i comportamenti non sono
In linea ed ora se noi dobbiamo partecipai sono d'accordo è sempre meglio partecipare a fare la minestra io scendo un dilettante cuoco
Aderisco sì però purché TT agli ingredienti giusti perché se ti danno se non ti danno ingredienti se non ti fanno assaggiare
Non va bene
Due esempi solo perché noi facciamo tentiamo di fare di applicare non è che stiamo le ricette di applicare questa idea rovesciata del dell'altro dell'organizzazione della Turismo della collaborazione né nel welfare e nella quale nel due mila e nell'UE Fra
Allora Sacconi dice che
No e l'accordo e e questo è già un passo avanti perché va preso in parola ed è conto elusa la polemico contro la CGIL no
E ci certo la CGIL ha una un peso storico
Invece
Di
Ragionare questi termini c'è ancora un po'l'esito del conflitto endemico eccetera è va bene però guardate che non è solo lì è
Perché da altre parti della nostra pratica c'è un
Per esempio un forte
Orientamento corporativo di egoismo di di categoria questo è proprio anche la cultura diciamo non comunista ed è questo
Sì se tu non Ski odi questo nulla osta scarpine questo non è che riesce a fare infine l'economia
E nel welfare delle operazioni inoltrati
Poi
Lo voglio fare tanti in esempi ma sub fronte dell'economia lo diceva Adragna insomma se crediamo che dentro in questa economia feroce competitiva mondiale globalizzata bisogna mettere degli elementi di
Diversi contrari di di collaborazione
O addirittura
Di obiettivi comuni ebbe insomma abbiamo
Iniziativa parlamentare sulla partecipazione sull'azionariato si faccia almeno questo pezzettino è così
E invece non si fa
Oppure nel welfare lo F più di e più difficile perché
Gli ho detto bene
Io con i noi stessi abbiamo sempre
Preso la via più facile stessi parlo secolo scorso quelli che hanno fatto Lupo il welfare State no è appunto e il welfare è come la schiuma della birra
Ecco per questa sopra Losi
L'immagine io non amo la birra ma insomma è un'immagine che rende l'idea cioè pensavamo si cresce e poi quel che resta lo si lo si distribuisce questo è un welfare i che non funziona più perché adesso c'è meno birrerie schema e schiuma niente
Noi appunto cerchiamo di dire che Cocco Lupi ha detto benissimo Fioroni
E welfare attivo che stimo le persone che le mobilità e quindi vuol dire politiche attive vuol dire e attenzione
Su una base di sicurezza ha mi ha colpito sti Schifani che dice perché una frase che in cui io mi ritrovo c'è
Abbastanza flessibilità o forse anche troppo ma non c'è sicurezza ha detto Presidente del Senato anzi la Puglia è scritto
Per allora vogliamo essere concreti coerenti
Una noi che dar quanto lo diciamo occorre una Rete di ammortizzatori universali che dia sicurezza sopra la quale mobility le persone cioè non le casse integrazione a sette anni dell'Alitalia absit eccetera
Ma una stimola in modo che gli ammortizzatori servono a passare da un da un posto all'altro e a migliorare e qui non succede niente l'ultimo esempio la sussidiarietà cosa delicatissima perché noi siamo tutti su per la sussidiarietà
E ed è inevitabile che si vada a una redistribuzione non usiamo statalisti
Ma
In questo momento di crisi poi sopra c'è il rischio che
La sussidiarietà sia uno scarica barile no cioè si scarica su
Su qui pezzi di società
Qualcosa che lo Stato non riesce a fare e conigli qui c'è tutto un discorso Ugo se se vogliamo andare dall'Ivo bianco che alcune affermazioni anche condivisibile su questo punto su altri meno al concreto
Dice né che ci sia appunto un'integrazione tra pubblico e privato bisogna che
La sussidiarietà serva a migliorare la qualità eccetera eccetera non sia solo uno scaricabarile si può però se io vedo certe politiche in questo caso regionali per cui che
Cavano al pubblico per dare agli amici privati parli in in tema di io organizzazione del welfare Roberto no non giochiamo a questo gioco perché allora non è
Non è è un'altra forma di io di organizzare l'egoismo
Quindi insomma
C'è da che prego c'è da discutere da convincersi che vale la pena di affrontare questi temi e poi c'è adesso
Coerenti adesso vedremo questa manovra
Io mi sono segnato due-tre cose verremo insomma sì cominciamo a tagliare dalla scuola allo avute che non abbiamo capito il welfare attivo ce lo sogniamo per i quali fra di noi cominciamo dai bambini
Anche le più piccole della scuola oppure appunto se facciamo pagare io per gli scatti di anzianità non li amo molto ma insomma ma se facciamo pagare chi ha
Mette in gioco centoventi euro pretesa di fare la propria esulare riferito dalla carriera dei docenti ecco aveva Brusca cordialità non faccio ma intanto facciamo pagare quei novantacinque miliardi che
Non sono neanche per anzianità ecco per dire e non mi sembra
è così finisce la nostra chiacchierata arricchirsi fu molto
Grazie a tutti quanti per la presenza assicurata fino alla fine grazie