Il cinema non è solo il cinema - Film, politica e libertà: "La nostra vita" di Daniele Luchetti

Un saluto da Gianfranco Cercone
Al cinema alla sua storia
Si possono riconoscere tanti meriti ma anche forse altrettante cui il tema una di queste
E di aver creato perlomeno
Alimentato il mito della corruzione
Gli assassini ladri truffatori che tante volte incontriamo nei film è vero che piuttosto raramente sono esaltati come eroi positivi ma spesso come dire giganteggia nulla di male
Anche se il racconto del film sembra in effetti condannarli riattribuito però un fascino eccezionale
Del resto basta confrontare la fotografia di un gangster reale e di un gangster cinematografico
Per valutare quanto incide la tenda invece a idealizzare queste figure
Naturalmente ci sono delle eccezioni ma io parlo io la linea di tendenza
Il film di Daniele Lucchetti la nostra vita
è un film sulla corruzione e sull'illegalità ma è una corruzione che non ha niente di mitico
Del resto di dimensioni non eclatanti anzi così medie da poter essere vissuta da chi vi partecipa non come corruzione ma come una normalità indiscussa
Il protagonista del film è un operaio edile con la funzione di capo cantiere
Penitenza lo dice dice esplicitamente che l'edilizia è fatta tutta di impicci e dunque se i contratti di muratori sono spesso irregolari o addirittura inesistenti
Se non vengono rispettate le norme di sicurezza sul lavoro o se gli appalti sono truccati
Egli non si indigna e nemmeno si preoccupa alla famiglia con due bambini la moglie ne aspetta un terzo e deve semplicemente ritenere che per sopravvivere bisogna adeguarsi
Un giorno del cantiere dove lavora scopre che il guardiano di notte il rumeno caduto da un'impalcatura probabilmente ubriaco
è stato seppellito alla bell'e meglio senza che il decesso sia stato segnalato alle autorità
La decisione Lapresa il capo della ditta costruttrice
Il nostro e noi sembra una decisione ragionevole se la polizia si fosse messa in mezzo avrebbe scoperto tutte le magagne nel cortile il cantiere lo avrebbe chiuso e gli operai compreso lui avrebbero perso lavoro il guadagno
A questo punto del racconto allo spettatore viene fatto di chiedersi ma
Possibile che questa morte occultata in questo modo
Non lasci nessuna traccia nella coscienza del protagonista
Che gli possa continuare a far l'amore con sua moglie ad andare in gita al mare con la famiglia a ridere a scherzare come se nulla fosse accaduto
Tanto più che l'uomo se da un punto di vista civile risultata antico e conformista
Nella sfera dei suoi rapporti personali è tutt'altro che privo di simpatia e di calore umano
Probabilmente in un film americano quel fattaccio alla lunga avrebbe lavorato a fondo nella sua coscienza lei sarebbe riscosso dall'acquiescenza alla corruzione
Avrebbe denunciato la morte del guardiano e avrebbe combattuto anche affrontando seri rischi personali per il ripristino della legalità nell'edilizia
Ma la nostra vita è un film italiano e Luchetti regista Rulli e Petraglia che sono gli sceneggiatori del film
E l'ottimo attore Elio Germano e per la sua interpretazione avvinto recentemente la palma d'oro al Festival di Cannes insomma gli autori e conduttori del film dimostrano di conoscere troppo bene il loro personaggio e sono troppo sinceri
Per attribuirgli un comportamento che non gli appartiene
Ciò non significa che
Il personaggio non abbia una crisi di coscienza che in una prima fase quando e anche indurito a una grave disgrazia familiare si manifesta però a rovescio insomma sia questo mondo altro non resta che
Come dice un verso famoso
Altro non resta che far torto OPA dirlo
Tanto vale che quel torto venga commesso fino in fondo e che frutti più Guaragno possibile ed ecco quindi che sia ricatta il capo della ditta costruttrice colui che appunto aveva occultato il cadavere
Per farci assegnare in cambio del suo silenzio un l'auto appalto
Ma poi conosce il figlio del guardiano gli dà un lavoro e l'ospite a casa sua come se fosse un altro figlio e un giorno quasi per caso gli rivela come è morto suo padre
Quanto alla vedova del guardiano ricostruisce un bel barra sulla spiaggia e cerca di fare in modo che suo fratello se la sposi
Insomma una coscienza morale agisce dentro di lui ma se mi si passa l'immagine è un po'come un pesciolino
Che possa muoversi soltanto sotto lo strato spesso di acqua paludosa
Voglio dire questo ravvedimento che opera soltanto in un ambito privato
Insomma è sufficiente per fare del protagonista un personaggio davvero positivo
Io credo di no anzi mi sembra evidente che no
E anzi
Da un punto di vista drammaturgico queste forse la sua caratteristica più originale non è certamente un cattivo ma non riesce nemmeno essere fino in fondo un buono
Nello stesso modo se nel corso del film ci aspettiamo che scoppi un bel temporale purificatore invece resta tutto maledettamente in sospeso
Ma se questa indecisione questa sospensione proprio lo ripeto la nota più originale di questo bel film perché la nostra vita
E anche quella che purtroppo
Sembra registrare la temperatura morale e civile della realtà italiana di oggi