I diritti umani in Iran a un anno dalle elezioni del giugno 2009

Buongiorno a tutti grazie della vostra presenza cominciamo e i nostri lavori
Il
Io ringrazio chi ha organizzato questa
Presentazione e questo incontro di oggi sui diritti umani in Iran a un anno dalle elezioni del giugno due mila nove
Per avermi scelto come moderatore di quest'incontro
Anche in virtù della mia antica militanza in Amnesty International mi sento particolarmente coinvolto in questa giornata e nell'impegno della difesa dei diritti umani
E ringrazio chi qui al tavolo come tutti i presenti ringrazio l'onorevole Lapo Pistelli responsabile esteri del Partito Democratico che qui in sala
Qui la da
Al tavolo con me l'onorevole Franco Narducci vice Presidente della Commissione esteri della Camera dei deputati l'onorevole Neri copie netta componente della Commissione esteri
Il Ministro plenipotenziario Pasquale Ferrara Zagat Ruffini portavoce di RAI Iran Human Rights per l'Italia e Riccardo nudi ecco
Portavoce di Amnesty International della sezione italiana
Due
Rapidissime parole per cominciare le elezioni del dodici giugno del due mila nove hanno segnato uno spartiacque nella storia recente dell'Iran elezioni contestate elezioni
Pesantemente influenzate dalla Governo fino probabilmente a false darne il risultato nessuno lo potrà mai sapere perché i controlli non sono di fatto stati effettuati
Sono stati ammessi ampissimi brogli
Da quelle elezioni prima e dopo quelle elezioni è partita una pesantissima repressione della libertà di espressione nella libertà di pensiero in quel Paese
Che per all'inizio sono stati sotto i riflettori di tutto il mondo
Poi come spesso capita i i riflettori si spengono e rimangono soltanto le organizzazioni
Che di diritti umani si occupano e non a caso il motto di Amnesty International è sempre stato meglio accendere una candela che maledire l'oscurità
Allora si tratta di mantenere accesa una candela almeno una candela di speranza qualcosa che porti metta di fare luce su quello che avviene in un Paese
Centrale nella scena mediorientale una Paese di settantacinque milioni di abitanti ricchissimo di risorse naturali
E la cui influenza vada alla Palestina sino all'Afghanistan e per il cui quello che accade in quel Paese interpella tutti in Hui
In maniera prepotente allora chiedo di portare il loro saluto per primi all'onorevole Narducci e all'onorevole Pianetta
Anzitutto
Anch'io voglio ricordare il mio affetto per Amnesty International da oltre trent'anni
Non in Italia mani Svizzera sono un sostenitore di Amnesty International seppure molto passivo mancante questo pure una questione di tempo quindi porto però anche i saluti della Commissione affari esteri e ai rappresentanti di Amnesty International
Con i quali abbiamo avuto avremo anche in futuro un rapporto proficuo e costante nei nostri lavori in Commissione e ai rappresentanti di i rami Human Rights
Desidero inoltre ringraziarli per il rapporto annuale che redigono è uno strumento importante per la politica per le istituzioni per la democrazia per la società civile dunque ringraziamento veramente e sentito non è retorico
Io vorrei esordire così come ha fatto Luciano Ghelfi Ghelfi ricordando e terribili giorni di un anno fa e le proteste oceaniche che si scatenarono a Teheran dopo la grande truffa elettorale io sono un po'più diretto meno diplomatico
Perché credo che sia stato un introito così lampante tangibile da fare scatenare la protesta di quella parte del popolo iraniano
Che aveva creduto in una possibilità di rimettere in moto il processo democratico di normalizzazione del Paese attraverso il voto
Cosa accadde e le immagini di quelle proteste soffocate nel sangue e ancora impresso nella memoria di tutti noi
Decine di migliaia di dimostranti radunati di fronte alla piazza bare stante
Per protestare contro il regime gli scontri violenti tra i dimostranti e le forze repressive del regime dei Mullah le centinaia di morti e feriti sotto il fuoco aperto contro i dimostranti
Questi sono gli aspetto io credo più drammatici
Che ho evocano la terribile repressione delle manifestazioni di un popolo in rivolta contro i brogli elettorali ma fondamentalmente deluso nelle sue speranze di un corso democratico
Di tutto ciò abbiamo elevato a simbolo il sacrificio di una giovane donna Neda Agha soltanto stroncata nella sua giovane vita e nei suoi sogni
Un anno fa io me lo ricordo benissimo nella manifestazione a Roma in piazza della Repubblica organizzata dall'Associazione dei giovani iraniani
In Italia il sacrificio di Meda aveva spinto tutti a chiedere la fine della dittatura teocratica di Camin ai che a proclamare Meda a simbolo della Resistenza e della volontà ferrea delle donne idee mie iraniane
Di combattere contro il fanatismo e le imposizioni del potere
Di sostenere con tutte le forze la grande rivolta nazionale del popolo iraniano per rovesciare il regime dei Mullah e per ripristinare la libertà e la democrazia in Iran
Cos'è rimasto di quelle grandi proteste oggi credo questa sia una domanda fondamentale cos'è accaduto sul piano dei diritti umani e civili
A questi interrogativi noi tenteremo di rispondere di dare qualche indicazione qualche risposta questa mattina soprattutto grazie alla presenza di Amnesty International e dire Anna human rights
Sul piano politico le tensioni non sono certamente diminuite
Siamo confrontati con le pretese di un regime tanto oppressivo quando spaventato sul suo futuro un Paese in bilico che continua a predicare la rivoluzione affermata sinte ocra zia
E che vive stretto nella morsa del regime di AMA Ahmadinejad cosa accadrà il dodici giugno fra poco giorni nel giorno dell'anniversario delle elezioni che avevano fatto assaporare agli italiani la gioia e della libertà e di un inizio di
Di un processo democratico
Le donne che raccoglievano le firme per la parità sono in carcere sono state processate minacciate licenziate sottoposte ad ogni forma di sorveglianza
La battaglia per la parità iniziata con tanto slancio quattro anni fa da donne di ogni eccetto religiose e laiche povere ricche si è in qualche modo arrestata
La situazione economica del Paese sempre più difficile
La disoccupazione in un aumento vertiginoso la voglia di scappare all'estero di tantissimi giovani a molti dei quali è stata tolta la possibilità di proseguire gli studi nelle loro università e veramente enorme
Siamo di fronte al di là dei proclami televisivi del regime
A una società disse orientata in crisi morale come raccontata nel film a proposito di anelli che l'anno scorso a Berlino ha vinto l'Orso d'argento
Nella Dichiarazione universale dei diritti umani del mille novecentoquarantotto si afferma all'articolo diciannove che ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione di espressione e all'articolo ventisette
Che ogni individuo ha diritto di rendere parte liberamente alla vita di prenderla intere parte liberamente la vita culturale della comunità di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e i suoi benefici
All'articolo diciannove del Patto internazionale sui diritti civili e politici che fa seguito alla Dichiarazione universale dei diritti umani si afferma che
Uno ogni individuo ha diritto a non essere molestato e per le proprie opinioni due ogni individuo ha il diritto alla libertà di espressione
Tale diritto comprende la libertà di cercare ricevere e diffondere informazioni e qui mi viene in mente tutto quello che è accaduto sui siti internet su tutti i blog di iraniani ma anche quelli collegati un anno fa
E quindi di diffondere informazione idee di ogni genere senza riguardo a frontiere oralmente per iscritto attraverso la stampa in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta
Tale patto elaborato dalla Commissione per i diritti dell'uomo ed adottato all'unanimità dall'ONU il sedici dicembre mille novecentosessantasei
è stato ratificato dal Parlamento iraniano nel mille novecentosettantacinque ed entrato in vigore nel mille novecentosettantasei
Allora Cuesta diciamo citazione queste citazioni di questi diritti fondamentali
Per dire come si vede dalle notizie che arrivano allarmanti dall'Iran in continuazione lasciano intuire una non piccola discrepanza tra i patti firmati e i comportamenti posti in essere di fronte
Ad una moltitudine di gente per lo più giovani che hanno manifestato e per le strade della Repubblica islamica
Qualcuno ha scritto che l'adesione al Patto sui diritti civili e politici modifica in senso nettamente positivo il comportamento dello Stato membro
Per quanto concerne la tutela dei diritti in oggetto al patto e lo dimostra il testo fatto tra il mille novecentosettantasei
E il mille novecentonovantatré su centosettantotto Paesi membri
Sembra che questa tendenza non sia valida per alcuni Paesi come l'Iran né che palesemente adottano comportamenti in contrasto con gli obblighi volontariamente assunti sul piano internazionale
Resta il fatto che purtroppo non esistono meccanismi giurisdizionali
Volti arrendere effettivi questi obblighi assunti visto che nell'ambito del protocollo facoltativo al Patto sui diritti civili e politici
Si prevedono solo comunicazioni da parte di singoli o altri Stati che segnalano al Comitato per i diritti umani i casi di violazioni e la risposta consiste in considerazione
Da parte del Comitato stesso rivolta allo stato accusato
Ma sicuramente ciò assume un valore politico che può costituire premessa per la formazione di una coscienza internazionale sui diritti umani
Un compito che egregiamente svolto dalle organizzazioni dei diritti umani anche mediante la redazione come dicevo pocanzi di appositi rapporti annuali
E si possono costituire una base anche educativa al valore dei diritti umani che sia realmente da stimolo per la costruzione di relazioni internazionali amichevoli e proficue anche sul piano della politica commerciale
Del resto e noto che da tempo l'Unione europea adotta una politica della condizionalità nei rapporti commerciali
Che consiste nel subordinare la conclusione o la prosecuzione di accordi commerciali con i Paesi terzi al rispetto dei diritti umani fondamentali in piena sintonia dunque con i contenuti del Trattato di Lisbona
Che dà rilievo che dar rilievo al principio democratico dello stato di diritto e al rispetto dei diritti umani fondamentali quali valori
Unificanti degli Stati membri che ispirano anche le relazioni internazionali ed in esse quelle commerciali
Sono convinto che è fondamentale e favorire l'educazione ai diritti umani anche come prerequisito per la pace ponendo anche la cento sulle pratiche di riconciliazione in un'ottica di tolleranza il rispetto reciproco poiché ognuno e nel futuro dell'altro
Devo sottolineare che nel corso degli anni il mondo ha imparato a riconoscere il significato profondo e dei diritti umani attraverso gli occhi di Amnesty International
E ritengo che dobbiamo essere tutti grati all'ottimo lavoro che tale organizzazione ha svolto nel contribuire a ridurre alcuni evidenti violazioni perpetrate in varie parti del mondo non da ultimo in Iran
Penso tuttavia che bisogna anche fare molto affinché si arrivi ad una
In cultura azione dei diritti umani tale
Che essi possano costituire il quadro di riferimento nel quale costruire lo sviluppo e la giustizia
L'organizzazione Iran human rights in quest'ottica coinvolgendo gli iraniani sparsi nel mondo potrà svolgere un ruolo determinante per il bene del loro Paese
Pertanto credo che sia importante che la comunità internazionale manifesti solidarietà al popolo iraniano
Prevenendo il suo isolamento e favorendo il flusso di informazioni chiedendo con forza alle autorità iraniane sia rispetto della libertà di aggregazione che di stampa nelle sue varie forme
Nella Commissione esteri abbiamo molto a cuore la situazione dei diritti umani esiste un comune un comitato apposito nel nella Commissione
Come abbiamo dimostrato sia attraverso l'attività istituzionale svolta sia nell'impegno politico di tutti i suoi membri
Sono convinto che il nostro dovere lavorare oltre che sul piano legislativo anche per la formazione un'azione
Di una cultura dei diritti umani sul piano politico-diplomatico credo che sia fondamentale chiedere assieme all'Unione europea che l'Iran sia coerente oltre che con i trattati che ha firmato anche con la sua Carta costituzionale
Dove all'articolo ventiquattro si garantisce la libertà di informazione e all'articolo ventisei si tutela le il la libertà di opinione politica nel quadro della Repubblica islamica
Credo che in un momento in cui è in gioco la trasformazione istituzionale dell'Iran da Repubblica islamica a Stato islamico non democratico come ha fatto notare anche un noto filosofo islamista iraniano Soro uscì
Non so se si pronuncia bene così
Sia importante a valutare con l'Unione europea l'opportunità dell'invio di osservatori internazionali con il compito di riferire in sede o no sull'accaduto
In un quadro così complesso dove la vita umana rischia di soccombere nella realizzazione di disegni politici penso che le indicazioni che verranno da questo nostro incontro di questa mattina
Saranno sicuramente un utile strumento di lavoro assieme al rapporto che ci offrono
Era Newman Lights e Amnesty International grazie Presidente
E ringrazio l'onorevole Franco Narducci chiamata dato degli spunti delle idee anche operative estremamente interessanti
Sfogliando del rapporto annuale di Amnesty International capito l'Iran le ultime righe dicono
Che da quando esiste la Repubblica islamica cioè dal mille novecentosettantanove mai è stata
Consentito l'accesso ad una missione di Amnesty International
Nieri allaccio con le ultime cose dette da Narducci la chiusura da questo punto di vista delle regime iraniano e totale e una costante storica
Dei suoi trent'anni di vita piuttosto impressionante da questo punto di vista l'ora chiedo all'onorevole Pianetta nei passaggi la parola ha fatto abbastanza la politica italiana o si poteva fare ancora qualche cosa di più
Devo dire che c'è stato su questo un impegno assolutamente bipartisan questo e opportuno ed è bello sottolinearlo però la domanda rimane
Grazie dottor Ghelfi innanzitutto
Condivido completamente ampiamente
Quanto ha detto pocanzi il vicepresidente della Commissione esteri il collega Franco Narducci
E il mio
Oltre a rispondere alla considerazione
Che è stata fatta poc'anzi
Oltre ad essere un un saluto
Vuole essere un grande apprezzamento
Un grande apprezzamento per quello che affatto e per quello che sta facendo Amnesty International
Quando presiedevo la Commissione diritti umani del Senato Repubblica
Ricordo che abbiamo sempre collaborato ampiamente
Proprio perché
I diritti umani
Sono
Gli elementi fondamentali la base fondamentale
Della convivenza tra i popoli
Il fil rouge che deve presiedere
Alla capacità di una convivenza pacifica
E allora ecco che la domanda è quanto mai opportuna
Che cosa ha fatto e cosa sta facendo d'Italia
Ma io ho sempre detto
Quando ci interessava amo e svolgevamo delle azioni a livello internazionale
Ho sempre detto che l'Italia
Non saliva in cattedra nei confronti di nessuno
Ma voleva collaborare con tutti
Per
Promuovere
E tutelare
L'aspetto fondamentale dei diritti umani
E dicevo che prima per prima cosa l'Italia dovrà guardare in casa propria
E i fatti ancora adesso
Proprio nella
Nello svolgimento
Di
Quella che è l'azione
Delle Nazioni Unite nei confronti dell'Italia perché sappiamo che
Ogni quattro anni cioè la verifica dello stato dell'arte di Tito di diritti umani nei vari Paesi ebbene quest'anno l'Italia
Al giudizio
Delle Nazioni Unite
A parte il fatto che io gradirei che
Il Consiglio delle Nazioni Unite sui diritti umani
Fosse
E qui librato
Equilibrato perché se lasciamo spazi
E non voglio accusare nessuno ma se lasciamo spazi a strumentalizzazioni o a elementi che non sono di grande equilibrio forse noi non svolgiamo quella grande funzione che invece
Accennavo all'inizio
E allora che cosa fa l'Italia ma innanzitutto a livello parlamentare il fatto di aver istituito
Al Senato da la Repubblica e alla Camera
Questi due organismi che guardano in casa propria ma anche collaborano con le varie organizzazioni internazionali
Per
Promuovere e tutelare i diritti umani e dei questo sta a significare che
Il Parlamento italiano e molto attento
E quindi credo che questo sia un fatto positivo che deve essere ulteriormente potenziato a me piacerebbe che
Il Parlamento nella sua interezza costituisse
In maniera unificante una Commissione
Proprio per dare una Commissione dei diritti umani che in mano in maniera tale da dare veramente una promozione completa da parte del Parlamento io credo che sia un percorso questo che
Con
La
Capacità
Di
Maggioranza opposizione insomma di tutti i gruppi parlamentari che come
Lei ha detto giustamente su questi temi
Sono
Uniformi nel condividere questa azione quindi io credo che questo sia un percorso che potrebbe mettere l'Italia nella condizione
Di
E dare un cinico segnale molto importante quando
Lo siamo stati New York e abbiamo affrontato anche a livello delle Nazioni Unite questi aspetti e abbiamo raccontato le nostre esperienze
Abbiamo sempre visto una grande attenzione da parte delle Nazioni Unite anche da parte dei colleghi
Appartenenti ad altri Parlamenti e hanno visto nell'Italia un grande punto di riferimento ricordo anche perché questo vi concludo anche perché questo è un aspetto
Che preoccupa molto quella che è la situazione dei diritti umani in Iran perché non c'è soltanto un insieme notte dico soltanto una riduttivo sia ben chiaro uccisioni arresti processi iniqui discriminazione delle donne
Blocco di tutto quello che è la libertà di espressione torture ma c'è anche è uno dei Paesi insieme alla Repubblica popolare cinese che commina esecuzioni di pena di morte
E allora ricordiamo quella che è stata bipartisan da parte dell'Italia la grande la grande azione nei confronti di questo tema così disumano come è la pena di morte e allora io credo che
Nell'aver dato qualche spunto di risposta alla sua sollecitazione credo che il Parlamento potrà continuare ad essere
Molto attento nei confronti
Delle organizzazioni che presiedono e con grande capacità e con grande abnegazione io voglio veramente qui esprimere un grande riconoscimento
A a tutti gli uomini e le donne di Amnesty International che con grande determinazione e grande capacità fanno questo questo lavoro così importante anche perché e qui voglio anche concludere dicendo
Che una giornata come questa con la presenza dei media che hanno la grande capacità e la grande funzione di
Informare l'opinione pubblica
Perché guai
Se non c'è una condivisione una compartecipazione se tutto rimane chiuso nei palazzi credo che questo sia un fa toh molto riduttivo e invece il fatto di fare uscire attraverso i media questa grande attenzione nei confronti di diritti umani
Credo che sia un fatto importante da sottolineare con molta forza e con un grande con con un grande apprezzamento grazie
Ringrazio l'onorevole Pianetta
La spunto sulla pena di morte
Mi fa consultare rapidamente il rapporto di Amnesty International dove c'è scritto almeno trecentottantotto persone sono state messe a morte nell'anno scorso nel due mila e nove
Ho letto anche nei dati di Ravenna Human Rights che probabilmente questo almeno vuol dire oltre quattrocento
Se si fa una triste classifica a livello mondiale chiedo Riccardo muri di correggermi ma credo che l'Iran sia secondo soltanto alla Cina per il numero di esecuzioni capitali
E i due Paesi insieme fanno la metà delle esecuzioni capitali nel mondo più o meno quindi un numero estremamente elevato
Egli quindi i problema e enorme
E ringrazio Pianetta perché ha fatto questa proposta di una vera e propria Commissione dedicata i diritti umani nel nostro Parlamento una proposta da affidare al dibattito politico estremamente interessante ma che mi piace sottolineare
Mi rivolgo adesso alla ministro Pasquale Ferrara che cosa sta facendo la nostra diplomazia oggi a un anno
Da quei tragici fatti siamo ancora impegnati nel chiede che a dispetto dei diritti umani in Iran
Sì grazie
Io vorrei fare una premessa
Chi riguarda diciamo la prospettiva attraverso la quale svolgerò alcune considerazioni dirigendo l'Unità di analisi del Ministero degli Esteri diciamo la
Mia dal mio punto di vista riguardo piuttosto diciamo le possibilità di un'evoluzione a medio lungo termine piuttosto che
L'analisi della situazione attuale senza ovviamente
Prescindere da ciò che effettivamente accade sulla sul terreno bene abbastanza impressionante dopo un anno
Dalle elezioni constatare che l'evoluzione che pure gran parte della comunità internazionale inclusa l'Italia attraverso anche delle prese di posizione molto precise con negli altri partners dell'Unione Europea tutte queste evoluzioni
Purtroppo non si è verificata
Dal punto di vista diciamo del dell'analisi della situazione attuale io non vorrei entrare nel merito della come è stato fatto in precedenza in precedenza legittimamente della validità o meno del processo elettorale che ha avuto luogo l'anno scorso
Quello che noi con constatiamo e che in ogni caso nessun tipo di risultato elettorale avrebbe mai potuto giustificare la reazione che si è verificata successivamente
Nei confronti di manifestazioni che a quanto noi che sappiamo sono state manifestazioni pacifiche
E quindi una diciamo dimostrazione della volontà di partecipazione
Popolare e anche un veicolo di partecipazione politica
Quindi da questo punto di vista e questo l'aspetto più preoccupante cioè il fatto che in un Paese come l'Iran dove ricordiamo gran parte della popolazione una popolazione al di sotto dei tre trent'anni
Sia oggi preclusa la possibilità di manifestare liberamente la propria opinione politica e questo diciamo su cui
La comunità internazionale si deve interrogare ovviamente bisogna poi sempre coniugare perché diciamo di professione io sono diplomati o quinto devo difendere anche le ragioni
Della diplomazia ma credo che sia diciamo giusto trovare una un punto di equilibrio tra le ragioni della diplomazia e le ragioni della democrazia
Anche perché le queste due attività possono essere di mutuo sostegno Ai fini dell'efficacia perché
Diciamo quello che ci dobbiamo sempre domandare e qual è il risultato che vogliamo tenere se vogliamo tenere
Diciamo una liberalizzazione in termini anche di partecipazione politica perché qui parliamo certamente dei diritti umani fondamentali ma parliamo in particolare di diritti politici civili e politici
Per essere più precisi allora se vogliamo raggiungere questo obiettivo io credo che la strada obbligata almeno quella che è stata scelta da gran parte della comunità internazionale e dalla Unione europea
E quella del come dire del di tentare un'influenza senza che questa influenza appaiano sia percepita
Non solo dalla diciamo dalla classe politica era Aniane ma anche da buona parte della società civile senza che sia percepita come un'interferenza negli affari interni ora io credo che dobbiamo essere molto chiari su questo punto nella situazione
Mondiale attuale non credo che sia più possibile tracciare una linea di divisione netta tra quello che è la dimensione interna e la dimensione internazionale
Giustamente un filosofo tedesco Ulrich Beck ha detto beh in fondo se guardiamo il mondo e con le varie implicazioni che ci sono per tutti
Dovute non solo alla globalizzazione ma anche diciamo a ai fenomeni transnazionali più ampi se guardiamo da questo punto di vista ci rendiamo conto che tutta la politica
è
Fondo politica interna mondiali noi abbiamo che fare con una dimensione della politica che oggi è
Direi non più nazionale o internazionale locale o globale ma che può essere definita
In frana un dialetto e tutto avviene all'interno di una dimensione diciamo aperta con delle implicazione delle conseguenze
Su tutti i sul
Su tutti i dossier e sul tutte le le nazioni
Io credo che
Il caso dell'Iran questo è abbastanza evidente perché diciamo è ancora più chiaro che una le liberalizzazione passa anche attraverso
Diciamo un impegno più
Assertivo della comunità internazionale per cercare di recuperare un Paese a delle relazioni diciamo internazionale normali non lo sappiamo che c'è questo peso del dubbio del sulla finalità del programma nucleare
Iraniano che un tema che passa anche attraverso la trasformazione di atteggiamenti politici in generale quindi anche di natura interna della dell'assetto di potere a Teheran
Se dovessi diciamo
In qualche modo tracciare
Un un Bilancio ovviamente sette si è trattato di vere e proprie tragedie
Che però sono state
Mi pare prontamente denunciate come affermato recentemente prima Nobel Shirin Ebadi tuttavia
Non si può dire troppo frotte frettolosamente che l'onda verde il movimento ha un po'in generale questa volontà di partecipazione sia stata sconfitta o debellata probabilmente sono cambiate le forme
E in certe circostanze diciamo dotare un atteggiamento
Diciamo più
Più scaltro se vogliamo o più
Diciamo organizzato non è necessariamente sintomo di un movimento che s'che scompare
Nella sua interezza e quindi io credo che bisogna prestare molta attenzione a alle trasformazioni interni alla Società iraniana ripeto è una società
Giovane quindi con una prospettiva di futuro è una speranza diciamo di cambiamento molto accentuata ho ricordato prima i giovani vorrei ricordare anche il ruolo delle donne
Che nella società iraniana sono una colonna portante
Sotto il profilo dell'organizzazione familiare ma anche sotto il profilo dei processi culturali oggi diciamo buona parte della della classe colta iraniana è formata in maggioranza da da donne più che da da uomini e quindi questo lascia un po'presagire qualche
Possibile evoluzione
Ora tutto questo non deve sembrare però autoassolutorio
Quando l'Iran ha avuto una possibilità negli scorsi anni con la Presidenza Khatami ebbe dobbiamo tutti riconoscere che abbiamo avuto forse eccessive
Titubanze nella accreditare diciamo Khatami come un
Un interlocutore quindi in questo caso il il meglio è nemico del bene come abbiamo cioè costatato poi con gli eventi
Successive forse abbiamo perso
Un'occasione
Un ultimo punto vorrei toccare che XM sembrato molto opportuno che sia stato sollevato questo tema della pena di morte no
Perché diciamo l'Italia come sapete in prima linea nella difesa della risoluzione delle Nazioni Unite che fu approvata nel dicembre del due mila sette poi rinnovata
Super diciamo la progressiva il progressivo congelamento no delle
Delle misure legate alla pena di morte in vista di una quindi una moratoria in vista di una possibile futura abrogazione a livello universale
Ecco io credo che la pena di morte sia un po'volar cartina di tornasole diciamo del tema dei diritti umani noi la volta spesso parliamo dei diritti umani in modo forse troppo convenzionale va un po'troppo legato
Hai trattati a uno cultura giuridica o giurisdizionale in realtà oggi forse l'ottica anche considerando questo aspetto terribile della pena di morte vada spostata e l'accento va messo
Sul tema più generale della biopolitica cioè la politica
Che interferisce con la vita delle persone
Non solo in senso fisico ma anche nel senso delle delle delle aspettative delle speranze delle possa dignità di
Di realizzare una vita diciamo all'altezza delle dignità delle persone
E e quindi io concludo sottolineando che
Non dobbiamo mai perdere di vista la l'impostazione etica di una politica estera perché oggi non esiste una politica estera degno di questo nome se non è improntata a principi etici e universali
Tuttavia bisogna anche evitare il il rischio come dicevo prima di diventare irrilevanti
E quindi mi è molto piaciuto diciamo l'impostazione della nuova Amministrazione Obama che parla di pragmatismo dei principi di principal pragmatismo cioè un pragmatismo
Che però non perda di vista i riferimenti essenziali e quindi da questo punto di vista ritorno diciamo alla mia affermazione iniziale della necessità
E anche della difficoltà perché diciamo la soluzione non è ovvia di saper coniugare le ragioni della diplomazia con le ragioni della democrazia
Ringrazio il Ministro Ferrara e
Ora chiami in causa deve sapere qual è la situazione oggi quali sono le ultime notizie che ci arrivano dall'Iran alla vigilia dare di un anniversario quello del dodici giugno
Carico di tensione sapere che cosa sta succedendo e lo chiedo a Zanaga tuffi portavoce di né human rights per in Italia
Capire che cosa sta succedendo che cosa può succedere in questo anniversario che fine hanno fatto gli oppositori come Moussaoui sapere cosa è successo in questo anno
Buongiorno e grazie di chi ha organizzato questo convegno
Un vorrei per esentare associazione Iran Human Rights siamo un gruppo dagli attivisti iraniani all'interno dell'Iran né all'estero in vari a Paesi
E siamo un'Associazione indipendente senza nessun orientamento politico
La nostra attività focalizzato su diritti umani soprattutto Penati morte in Iran e poi i diritti delle donne e discriminazione nel mezzo
Sulle rapporto di diritti umani in Iran quello che per il rapporto annuale del due mila nove quello che è successo nel due mila nove
Ricco quello che riguarda alle esecuzioni
Come già è stato accennato secondo noi il nostro rapporto annuale nell'Iran sono è stati quattrocentoventi esecuzioni nel due mila nove
E vediamo
Che due un mese prima delle elezioni poi un mese dopo delle elezioni questo numero aumenterà
Di questo quattrocentoventi sono è stati cinque e minori i minori che avevano commesso reato all'età e di minorità
Sono è stato detenuti nel carcere quando erano diventati maggiorenne est l'esecuzione è stato fatto questo è contro
Il bene dichiarazioni internazionale ti ti ti ritto d'infanzia che l'Iran e l'ha affermato
Nel due mila dieci dal gennaio due mila dieci perfino il dieci Juninho
E novantuno esecuzioni sono è stati fatti otto di questi esecuzioni sono è stati Pirelli attivisti politici
Vorrei sottolineare che nella legge iraniana il reato politico non è stato definito
E quindi maggior parte di
Eletti attivisti politici o attivisti i diritti umani
Vengono accusati di non è reato che si chiama MoMa a rete cioè la guerra contro di tiglio
E la punizione di questo reato condanna a morte
Di questi novanta c'è novantuno persone cinque sono essa Att attivisti culti etnia curda e quindi vediamo chi è il Governo iraniano attrezzo una posizione contro le minoranze etniche
Quello che noi non abbiamo messo nel sul nostro sito e
è stato fatto l'esecuzione di quattro di quarantacinque cittadini afgani
Questo secondo immetti Astana Stato
è stato confermato il Governo afgano l'ha confermato l'esecuzione di quanto questi quattro-cinque cittadini afgani il Governo iraniano l'annegato
Attualmente ventisei persone sono in attesa di condanna a morte secondo varie fonti ufficiali e non ufficiali tredici di questi persone
Ieri
Sono è stati impiccati
Durante questo anno avevamo due imputazioni di qualche parti del corpo le persone che vengono accusate di Noiret ebbe qualche volta non non vengono impiccati ma invece rischiano attivi essere diritti essere per di perdere qualche a parte i clienti al corpo secondo la legge iraniano all'amputazione
Secondo il il rapporto annuale di quello quattrocentoventi persone nove di di queste persone che sono estate impiccati erano le donne
E quello che è sempre il Governo iraniano al confronto delle donne il movimento delle donne aveva preso
Quello che succede in Iran oggi vediamo aumento di arresti
Ebbene avvicinando all'anniversario delle elezioni dell'anno scorso abbiamo visto che il numero delle esecuzioni nel mese di aprile è stato aumentato nel mese aprile cinquantadue esecuzioni sono è stati fatti
Chi viene scarcerato sempre sotto cauzione li chiedono la garanzia molto alto
E i giornalisti sono in carcere quindi quelli che sono sono sono è stati a scarcerati con la garanzia di è smettere la loro attività professionale
Sappiamo che idea i giornalisti e stranieri solo secondo qualche condizioni possono
Svolge nella loro attività in Iran questo è successo dopo le elezioni e del due mila nove
E quindi quest'anno siamo in rischi io di non avere tanta notizia dall'Iran quello che succede durante il prossimi giorni
Cerchiamo di sensibilizzare il mondo internazionale la comunità internazionale in media
Di di essere attenti su quello che succede in Iran anche gli attivisti iraniani
Quelli a che rischiano me biglietti e svolgere quello che fanno in Iraq
Hanno difficoltà di diffondere l'ONU le notizie di mandare le notizie di quello che succede
Perché prima tutte le linee telefoniche sono sotto controllo l'intercettazione mai secondo il Governo quello che hanno annunciato l'ufficialmente esiste
E anche l'accesso di internet l'accesso ad internet a bassissimo la velocità di internet passo
Quindi siamo il rischio di non avere
Delle informazioni e di quello che accade nei prossimi giorni militare
E ringrazio veramente Zagato se per la sua testimonianza che apre degli squarci i inquietanti e che credo verranno completati da quello che ci dirà Riccardo Nouri
A quel passo la parola al portavoce di Amnesty International sezione italiana
Grazie
Fatemi dire che ascoltare parole di solidarietà affetto e stima nei confronti di Amnesty da parte di rappresentanti delle istituzioni rappresentanti dei mezzi di informazione per noi veramente molto importante dunque ringrazio per questa
E e aggiungo anche che naturalmente Amnesty International interessata sì essere se si ha voglia valutare insieme essere uno stimolo rispetto a proposte cui si è accennato
Che possono ulteriormente rafforzare il ruolo dei diritti umani all'interno dei lavori delle attività parlamentari
L'anno
Che si sta concludendo dodici giugno due mila nove e dodici giugno due mila dieci è stato un anno terribile per
Per i diritti umani
è stato ricordato da ultimo da da Zara l'incidenza della della pena capitale pensata che ne otto settimane poco meno trascorse dal dodici giugno
Due mila nove alle cinque agosto e dunque tra
La formalizzazione della elezione di insediamento per il suo secondo mandato del Presidente Marino già da
Sono state seguite centododici esecuzioni che sono ben più di uno quarto del totale dell'anno in soli otto settimane
E a partire dal dal giugno del due mila nove c'è stata tutta una serie di violazione di diritti umani
Che si è ripetuta senza senza tregua un centinaio di condanne a pena detentiva almeno cento imputati condannati a pene detentive in alcuni casi con una pena accessoria aggiuntiva delle frustate
Per reati di opinione
Al termini processi farsa trasmessi in televisione con confessioni esibite in Prime Time
Sugli schermi della tv nazionale
è interessante approfondire un un attimo questo aspetto di cui parlavate zar del reato di guerra contro Dio Moffa avrebbe in in false
Troviamo immaginare qualcosa che noi abbastanza familiare no il il diciamo la procedura della della confessione quello che accade nel confessionale c'è un
In un rapporto privato con Dio c'è una
Una confessione per un peccato che si è commesso
E durante alcuni la confessione si racconta ciò che si è fatto
C'è una penitenza che viene affidata dal confessore poiché arriva l'assoluzione ora trasferiamo tutto questo a Teheran e il confessionale è un'Aula di un tribunale il peccato è un reato
La confessione avviene ma sotto tortura
La soluzione non c'è e la penitenza l'impiccagione questo ECMO varrebbe oggi in Iran la guerra contro contro Dio
E ci sono state come ricordava già la diverse impiccagioni per questo reato e la maggioranza delle persone che sono in carcere lo sono per questo per questa imputazione che capite di una genericità tale che può consentire alle autorità di imprigionare chiunque sia considerato un problema o fastidio
Decine di manifestanti uccisi durante le proteste secondo il Governo iraniano quaranta ma è un numero in accettabilmente basso almeno cinque mila
Gli arresti
E una repressione che è proseguita molto costante per tutti i dodici mesi di cui stiamo parlando di giugno due mila nove giugno due mila dieci
Con alcuni picchi in occasione di particolari ricorrenza del sette dicembre alla giornata dello studente e le celebrazioni religiose di tasso ai sciura della fine di di dicembre
E proprio in quel periodo di dicembre ci sono state almeno un migliaio di
Arresti e successivi processi per diversi diverse gli arrestati e il
Si può dire che con l'inizio due mila dieci la repressione ha cambiato volto non più quella che potremmo dire definì una sorta di pesca a strascico nelle strade di manifestanti
Arrestati magari senza un criterio preciso di in quantità
Ma da gennaio iniziato una repressione che ammirato su persone percepite come il leader di un movimento che comunque l'iter non ne ha informalmente come pericoli come persone la cui autorevolezza il cui prestigio la cui dignità e tono intellettuale potevano essere visti come una possibile
Leadership per i giovani del Movimento Verde
Giornalisti blog attivisti e attiviste per i diritti umani registi il caso più celebre quello di Jafar parchi
Che è stato rilasciata recentemente sotto cauzione e possiamo dire che
Parchi come artista come regista
è stato toccato forse in modo irreparabile dal dai tre mesi passati nella di quella prigione terribile di Evin io credo che non vedremo più bei film di Parma i come li abbiamo visti vedremo
E speriamo che la sua arte sia sopravvissuta quell'inferno di tre mesi ai vini e vedremo forse
Altre sue opere matti quel tocco che aveva di denuncia di racconto della Società Damiana chissà forse è stato assassinato dentro dentro la prigione di Evin
Oppositori politici leader di gruppi studenteschi dei sindacati rappresentanti delle minoranze etniche parenti di oppositori le donne leader della campagna per porre fine alla discriminazione contro
Contro le donne
E è vero che le pressioni della società civile degli interventi della comunità internazionale gli appelli di Amnesty International di Radio Uno e RAI sostengono dei risultati perché ci sono scarcerazioni anche si su cauzioni
Molto molto onerose però persone
Escono dalle carceri oltre ad entrarvi
E certa che in vista dell'anniversario di che c'è tra pochi giorni il il Governo iraniano continua a mandare messaggi molto
Molto sinistri le impiccagioni sono aumentate vertiginosamente nelle ultime settimane e da ieri quando ho preparato questa questa sintesi che poi per i colleghi e le colleghe e a disposizione se volete
Ho corretto adesso il numero delle impiccagioni perché siamo già a oltre il novanta dall'inizio dell'anno
Io credo che chiunque rappresentanti delle istituzioni rappresentanti dei mezzi di informazione associazioni per i diritti umani Società Civile intellettuali artisti
Persone che hanno con i diritti umani debbano
Vivere con attenzione il dodici giugno che si che si approssima perché credo che intanto sia utile poi sia doveroso non lasciare le ragazze e ragazzi di Teheran da soli non ripetere in altre parole l'errore che a mio avviso è stato fatto
Solo pochi anni fa
Anni fa nei confronti dei monaci birmani di cui tutti quanti ci siamo appassionati della bellezza delle loro manifestazioni in Birmania e che poi diamo lasciato soli a tal punto che pochi
Tra di noi oggi
Si ricordano che fine hanno fatto le proteste
In Birmania dei dei monaci quindi quell'errore di solidarietà e attenzione intermittenza non va non va ripetuto che da questo punto di vista la sede di oggi è molto opportuna perché
In vista dell'adozione il
Il dieci e quindi dopodomani del rapporto finale sull'Iran nell'ambito delle procedure a cui
Si accennava prima di revisione universale
Sui diritti umani da parte del Consiglio delle nazioni che sui diritti umani il dieci giugno sia prova si adotta la relativa il rapporto finale
Sull'Iran
E io credo che proprio questa singolare coincidenza di date di una monitoraggio di uno scrutinio internazionale sui diritti umani del dieci giugno e quarantotto ore dopo c'è
L'anniversario dell'insediamento estrazioni debbono chiamare il nostro Paese insieme alla comunità internazionale
Ha un'attenzione sempre alta sul tema dei diritti umani imitando in in rame continuare impegnarsi perché il Governo iraniano accetti finalmente le richieste che sono quelle di Amnesty ma anche degli organismi
Dei relatori speciali dall'ONU sui diritti umani degli esperti sull'esecuzione extragiudiziali sulla tortura di entrare nel paese io credo che quell'apertura di cui si parlava prima a visite di esperti e organismi sui diritti umani debba essere chiesta con forza alle autorità di Teheran
E ci sia uno sforzo ancora
Più costante per ottenere il rilascio dei prigionieri di coscienza che sono numerosissimi sui quali Amnesty International domani avvia una campagna globale
Che come nella tradizione di amnestica Luciano ricorda ricorda bene
Sarà una campagna che racconterà storie con nome e cognome volti di persone che sono in carcere in Iran è che non dovrebbero starci ve ne racconto solo un ordine
Che che
Rappresenta tutte le altre Majid Cavalcoli è un leader studentesco di ventiquattro anni della Facoltà di ingegneria navale dell'Università Mirka verdi terranno è stato arrestato il sette dicembre dello scorso anno durante la giornata nazionale degli studenti
E il giorno dopo quindi l'otto dicembre
Un'agenzia di stampa vicino al Governo iraniano ha mandato in giro delle fotografie in cui Majid era indossava abiti femminile per umiliarla
Successivamente dopo settimane di carcere stato condannato a otto anni e mezzo di prigioni uno di quei processi privi di qualunque garanzie di rispetto delle norme sull'equità dei processi per insulto pubblico ufficiale propaganda contro lo Stato
Assemblee complotto terminare la sicurezza dello Stato ed è stato raggiunto una condanna di otto anni e mezzo di carcere e Maggi dettava accolli ventidue maggio iniziato uno sciopero dalla fame
Dando l'idea che questa riforma di protesta sia globale perché ci a Cuba cioè l'Iran forse non è una coincidenza che scelgono questa forma estrema
Perché non c'è ricorso ad altre forse dalla veranda loro punto di vista
E quindi ma citava Coli e uno di loro per i quali da domani Amnesty International insieme a tante altre associazioni insieme era Human Rights e ad altre ancora sì ambiguità e su cui chiederemo anche la vostra attenzione grazie
La cosa più impressionante che la votazione di domandi dopo domani si farà nel Consiglio ONU per i diritti umani a cui in tempi recentissimi l'Iran aveva anche avanzato la sua candidatura
Bocche gli Stati votano i rappresentanti degli Stati votano l'Iran aveva avanzato la propria candidatura a far parte di questo organismo che dopo una tempesta di polemiche è stata ritirata ma il solo fatto dell'avanzata in queste condizioni la dice lunga sulla situazione
Io ringrazio molto Riccardo Nouri ora io avrei molte domande da porre però vorrei
E dare la precedenza alle vostre a quelle dei colleghi e quelle di tutti i presenti quindi a voi la parola per rivolgervi I nostri relatori di oggi
Se non rompe il ghiaccio nessuno faccio io una domanda Pasquale Ferrara proprio come responsabile della Unità di analisi del nostro Ministero degli esteri
La prospettiva che do un giudizio molto personale ovviamente la prospettiva delle regime iraniano visto dai dal dal nostro centro di studi più
Più elevato più più qualificato quale può essere in una condizione di spaccature della Società iraniana
Fra sostenitori dei progetti amente ce ne sono della rivoluzione islamica e i sostenitori di una svolta più democratica
Sì grazie non sono sicuro che sia il centro di analisi più diciamo autorevole delle di questo per cena sono ce ne sono altre zone no
Sì io direi
Innanzitutto non un non una correzione ma probabilmente lo ha fatto una precisazione spesso noi
Parliamo sentito anche oggi secondo me con un altro con troppa facilità di regime iraniano ecco
In realtà dal punto di vista politologico se vogliamo analizzare diciamo freddamente la situazione iraniana direi che si può parlare più di una democrazia sotto tutela
Perché come sapete benissimo le elezioni si svolgono sì
Ma parlo anche delle elezioni precedenti alle ultime quelle verificatesi che si sono tenute l'anno scorso ma c'è un consiglio che impedisce ad alcuni candidati al Parlamento di presentarsi
E quindi in realtà il candidato viene eliminato prima ancora di poter concorrere
Tuttavia poi almeno fino alla situazione che abbiamo diciamo verificato la l'anno scorso le elezioni si sono svolte in modo
Diciamo ventotto in generale direi in modo decente insomma ecco
Quello che è accaduto e che sta accadendo adesso secondo molti osservatori e la trasformazione di questa sorta di democrazia protetta o di democrazia sotto tutela in una sorta di strato Croazia
Cioè con un ruolo sempre più preminente delle milizie
Più o meno regolari o irregolari e da questo punto di vista diciamo l'intervento più
Diciamo più lento nel nel corso delle manifestazioni è stato proprio quello delle Debesi Gino
E questo diciamo in qualche modo segnala una qualche trasformazione dell'assetto di potere a Teheran e poi c'è un altro aspetto
Che secondo me fa sì che l'Iran a dopo le elezioni della dello scorso anno non sia più
Lo lo stesso anche sotto il profilo diciamo del sistema politico perché finora era diciamo stato messo in atto un sistema
Se vogliamo definirlo così di doppia legittimità cioè da una parte il Presidente eletto pur con queste regole di democrazia diciamo limitata
E quindi più rispondente a uno Standard diciamo di Democrazia di democrazia elettiva dall'altra la la la guida suprema che incarnava un ponte qualche modo un simbolo di unità nazionale
Ecco io credo che oggi diciamo se si dovesse poter fascismo che si facesse un sondaggio nella popolazione iraniana io credo che questo
Diciamo figura di
Di garanzia o che perlomeno si presentava in tal modo sia stata intaccata dopo diciamo lei gli eventi del del giugno scorso quindi diciamo questo
Anche sotto il profilo della sistema politico in Iran siamo di fronte un mutamento strutturale dove dove porterà non è non è facile diciamo
Dirlo in questo momento quello che si può però dire e che
Bisogna stare attenti
Dalla diciamo dare l'impressione che c'è una mobilitazione internazionale aperta di retta a sostegno del movimento e dell'onda dell'Onda verde
Perché in certe circostanze non so quanto questo possa favorire diciamo lo stesso lo stesso movimento dal momento che molti dei pro
Essi che sono stati intentati
Molto delle denunce che sono state diciamo rivolte alla comunità internazionale è proprio quello dell'interferenza negli affari interni iraniani e quindi molti dei manifestanti sono stati messi nella categoria di agitatori al servizio di potenze straniere quindi
Anche in questo caso credo che bisogna diciamo agire in modo molto
Molto oculato e e poi in prospettiva la la grande alternativa che ha sempre la politica internazionali in questi casi è tra
Diciamo l'isolamento da una parte e il tentativo di engagement cioè di
Di dialogo dall'altra
Quasi mai diciamo storicamente negli esempi abbiamo visti la la strategia dell'isolamento totale ha funzionato anzi qualche volta persino finito per rafforzare
Le realtà politico-istituzionali che invece si volevano
Diciamo indebolire in questo modo d'altra parte è una politica di engagement non può essere senza condizioni
E quindi il tema dei dei diritti di diritti umani e quindi torniamo al tema del
Del pragmatismo dei principi
E diciamo la linea rossa al di sotto della quale non si può non si può andare né si può diciamo transigere su su su queste violazioni abbastanza patenti
Ci sono
Domando è venuto in mente a qualcuno qualcosa da chiedere perché altrimenti io raccolgo una affermazione del Ministro Ferrara
Che ha fatto un discorso estremamente acuto interessante perché vorrei sapere
Sia da Zaia Toufik sia da Riccardo Migliori se questa affermazione che la mobilitazione
Alla fine può rivelarsi addirittura controproducente
La mobilitazione internazionale a sostegno dei delle forze interne quello che ha detto Ferrania e condivisibile o no sul se l'eccesso di attenzione può irrigidire il regimi Veniano oppure no
Lo chiedo entrambe
Io lordo precisare che non dico che la mobilitazione non debba non debba svolge solo dicendo che il verbale svolta in modo oculato
Con delle strategie che siano effettivamente efficaci per non correre il rischio che si è controproducente che non è
Diciamo la solidarietà in sé a essere controproducente
Infatti io aver iniziato dicendo che non mi sembrava di aver
Inteso esattamente queste le parole ma mamma le ultime
Questo questo rischio c'è credo che sia comunque vogliamo chiamarlo definirlo o nel vocabolario della politica su alle autorità di di
Di un paese in cui diritti umani vengono violati ricorrono spesso alla l'incriminazione
Di spionaggio rivelazione di notizie sensibili collaborazione con entità straniere questo penso ci siano decine di Paesi al mondo che
Che fanno così l'Iran a qualcosa di specifico perché pochi mesi fa sono state adottate leggi ancora più severe
Che mettono al bando organizzazioni non governative straniere mezzi di informazione straniere quindi rendono un reato il contatto con questi con questi soggetti quindi il rischio c'è
E io credo dal da Dan quello che il mio osservatorio
All'interno di annessi e poi credo sarà potrà confermarlo ancora meglio che all'interno dei ragazzi delle ragazze quindi Italia c'è una grande attenzione a non essere e a non essere percepiti come
Uno strumento nelle mani altrui
E è chiaro che stiamo parlando della possibilità o della percezione che il Movimento Verde sia
Come posso dire emozionato gli si data quello citarvi gore da parte degli Stati Uniti da parte di Israele
Questo ovviamente poi si inserisce all'interno di questa inaccettabile retorica antisraeliana DDA ma di né Giarda e credo che ci sia molta attenzione da parte da parte da parte loro perché questo rischio c'è
La mobilitazione siamo tutti d'accordo deve andare avanti io credo che un
Un tema su cui non si possa correre questo rischio né da parte di organizzazione non governativa né da parte di
Governi e organismi internazionali sia di chiedere punto per punto rispetto di norme internazionali di Standard internazionali sui diritti umani di chiedere il nome e cognome per nome e cognome al rilascio di prigionieri di coscienza
Di chiedere che siano messi al bando pratiche che ormai sono vietate dal diritto consuetudinario come la messa a morte di minorenni o le punizioni corporali
E e quindi cercare di dirimere i diritti umani e i singoli titolari di diritti al centro al centro del discorso che il quinto possa fare in qualche modo essa un elemento di cautela rispetto a quel rischio
Sono contento di avere ha fatto questa provocazione perché ha consentito di chiarire un passaggio delicato ore l'opinione di Zagato free
Si come ha detto Riccardo nulli sempre Veglie
Governo iraniano durante questi trent'anni ha cercato di accusare
I manifestanti quelli che erano le contro di quello che accadeva nel Governo
Di essere dipendente o un partito opposto del regime iraniano essere spia di comune Bruna di un Paese occidentale sopra tutte e Stati Uniti e Israele
E l'ultima mente qualche mese fa
Ufficialmente hanno annunciato hanno nominato sessanta di
E no nome di sessanta istituzioni Organizzazioni
Fra cui anche
Nel suo internal se l'acqua alta fulcro comportano lei chi è che quei tipi collabora con queste organizzazioni
Le a uno diciamo una persona contro del Governo contro di regime e maggior parte di queste organizzazioni erano associazioni di diritti umani
Come Iran né di Human Rights Watch sono un gruppo dei attivisti iraniani e stranieri che focalizzano sulla situazione di diritti umani in Iran
Di quella mettere dell'impiccagioni chiede sono è stati successi sono è stati fatti nel due mila dieci nel febbraio del due mila dieci
Due dei manifestanti sono è stati impiccati con l'accusa di essere
Simpatizzanti di un partito monarchico chiari in un'altra non esiste questo partito
Questi due ragazzi erano dei manifestanti pacifici come come gli altri
Però con questa accusa sono è stati impiccati
E perciò il Movimento Verde e attivisti i diritti umani soprattutto qua a Roma in Italia sempre cerchiamo di
Di direttive e di iter finirci che stiamo indipendenti non stia a me non apparteniamo
A nessun partito politico opposto o a nessun Governo opposto del Governo iraniano
Sempre abbiamo cercato di focalizzare sulla situazione di diritti umani
Quello che è importante
E pigioni ieri di con in coscienza come già ho accennato purtroppo è nella legge iraniana
Il reato politico non è stato definito e quindi anche gli attivisti politici vengono tenuti in carcere
Ma invece con il mare altre accuse
Vi ringrazio ancora la volta Zagato Figo ultima chiamata se ci sono domande ecco benissimo chiedevano domani chiama Lucio Martino più che una domanda vorrei un chiarimento perché
Ognuno di noi sul modo particolare per cercare di vedere in che direzione andiamo quale sarà il futuro il mio è quello di guardare al passato
Un passato che spesso e più
Lontana soltanto dell'ultimo anno quindi mi chiedevo questo chiarimento che volevo da voi particolarmente tenuti ma anche per Ferrara
Se guardando al passato ma ha un passato vecchio di vent'anni di trent'anni e che di quarant'anni perché mi ricordo un Iran ai tempi della sarà chi mi pare che se non c'è se è così fosse un Paese che comunque aveva un deficit
Il rispetto dei diritti umani importante
E allora immaginando che c'è comunque sempre un andamento sinusoidale di questo tipo di problemi per cui andiamo a momenti di
Accelerazione ad altri magari di rallentamento serie ci concentriamo soltanto nel breve periodo
Chiarimento che voleva guardando indietro nel tempo di venti trenta quarant'anni registriamo
Un netto peggioramento una continuità un miglioramento non lo so faccio delle ipotesi e di quello che rispetta i diritti umani nel Paese considerando che fra domanda difficile perché un Paese che da quello che so io
Era doppiato quasi come popolazione negli ultimi trent'anni oltretutto attraversando tutte le vicissitudini che sappiamo
Chi vuole rispondere Riccardo sì grazie ma l'analisi di Amnesty International che nel periodo giugno due mila nove giugno due mila dieci o comunque mettiamola così l'anno due mila nove sia stato
Uno dei peggiori se non il peggiore nella storia dell'Iran e degli ultimi venti anni con
Probabilmente una un'eccezione che
Ricordava adesso con sarà l'anno del niente del massacro nelle carceri con migliaia di detenuti che voi nero trucidati mi nome di una presunta rivolta che ma in realtà non
Non c'era ed era l'anno mille novecento ottantotto
Dall'ottantasei ottantotto e
Se diciamo uno degli anni peggiori se non il peggiore degli ultimi vent'anni e perché chi ha una buona memoria anche in tema di diritti umani si ricorda come è iniziata la Repubblica islamica con migliaia migliaia e migliaia di fucilazioni di impiccagioni interi gruppi politici decimati e annientate quindi non credo che di sbagliare nel dire che
Siamo in un periodo molto molto negativo il punto è se i diritti umani non siamo ancora
Alla non è paragonabile credo ancora ma
Su questo poi Zara dirà meglio con
I primissimi anni della della Repubblica islamica
Quello che volevo precisare che attenzione della comunità internazionale sulla situazione dei diritti umani in Iran
Durante questa trent'anni non è stato mai tanto che nelle da dal giugno due mila nove fino al giugno due mila dieci
Dopo subito dopo la rivoluzione islamica stata una Massafra generale
Siamo restati sotto la guerra con l'Iraq e quindi l'attenzione mondiale era più sulla guerra che la situazione di diritti umani
Però questo non vuol dire che le le proteste
Es sono estate sono estate non non non non si facevano
Se vediamo e le la storia del movimento delle donne vediamo che le donne nei nei primi anni degli anni Novanta
Hanno iniziato la loro protesta per ottenere i loro diritti
Però forse questa è la mancanza di attenzione e le
Della comunità internazionale sulle sulla situazione dei diritti umani
Quello che anche l'anno scorso noi stiamo estati molto per occupati che estendere la tensione era sulla questione nucleare
Sempre si parlava della del negoziate del rinegoziazione del nucleare con il regime iraniano mentre i manifestanti
Venivano uccisi in piazza a Teheran e si parlava molto poco rispetto di quello che si parlava ti del nucleo iraniano
Tutto il FEAGA
No io volevo solo dire una sul tema del della continuità e di cicli History ICI io vorrei pronunciare una sola parola che dovrebbe sempre valere per la comunità internazionale che è coerenza
Quella che secondo me è nella regione mediorientale è mancata
Perché se non ci fermiamo solamente a considerare diciamo l'atteggiamento nei confronti dell'Iran e siamo passati nel dar dal dopoguerra in cui l'Iran era il baluardo
Dell'Occidente e contro l'espansione sovietica fino al colpo di Stato poi di di Mossadeq quello sia stato l'interferenza di potenze straniere
Poi la situazione che si è determinata con la guerra in Iran Iraq in cui invece diciamo
Dell'Occidente ha più puntato sul appunto di riferimento iracheno fino a una un'oscillazione del pendolo
Di queste di questi di questi ultimi anni quindi direi
Non abbiamo proprio tutte le credenziali di coerenza diciamo nella regione e non le abbiamo anche per un'altra ragione che credo sia un molto cuore anche Amnesty International
Che la questione di come è stata condotta alla global war on terrore negli ultimi nell'ultimo decennio direi
Quindi coerenza sotto il profilo dell'atteggiamento in termini di storico politici anche coerenza in termini di
Comportamenti generali per quanto riguarda poi il rispetto di quei principi fondamentali che si richiede chi gli altri rispetti con questo non per
Per puntare il dito contro la l'Amministrazione Bush eccetera sarebbe fin troppo facile visto che Bush diciamo uno ma per per una ragione diciamo proprio di di credibilità perché
Questo è anche un argomento che viene utilizzato da chi lo vuole utilizzare strumentalmente
Per respingere diciamo ogni accountability nei confronti della comunità internazionale nel rispetto dei diritti umani in modo pretestuoso ma dobbiamo anche riconoscere che spesso siamo noi stessi a fornirli questi pretesti insomma
Siamo alla conclusione del nostro incontro vorrei rivolgere al termine una domanda
La stessa Enrico Pianetta e Franco Narducci cioè se anche sulla base di quello che abbiamo sentito oggi l'Iran rimane una priorità della nostra politica estera
Onorevole Pianetta per cortesia
Va innanzitutto credo che l'incontro di oggi sia molto positivo perché io prima accennavo al fatto
Che con la discussione con la con l'informazione si fanno dei passi avanti e mi riaggancio anche a quella domanda
è una domanda fondamentali si fa ci vorrebbero ore e ore per rispondere perché giustamente doveva al mondo c'è un'evoluzione verso un qualche cosa di maggiormente vivibile di più condivisibile
Io credo che invenzione al menti dissi se volgiamo il nostro sguardo alla all'indietro
Perché
Non ci vuole troppo ottimismo nel io ritengo che ci voglia quel realismo per
Comprendere e capire che seppure è molto difficile molto elevate
E molto complicato però il percorso verso una migliore convivenza
Come dire il parametro fondamentale della democrazia più democratico più pur più condivisibile credo che Strada facendo lo si possa lo si possa perseguire
Basti pensare per esempio a tutto ciò che riguarda anche
Il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio è un percorso difficile forse non li raggiungiamo
Entro il due mila quindici però obiettivi di sviluppo del millennio diritti umani sono elementi che sono compenetrare abili che fanno parte appunto di questo di questo percorso di questa volontà in tutto questo contesto
Riferendomi alla domanda
Ci sono dei momenti e quindi l'Iran tra questi momenti che al di là della terminologia giustamente
I governi le diplomazie devono essere molto più cauti nella terminologia però è pur vero che
La gestione del potere in quel Paese è una gestione molto rigida molto controllata
Molto difficile in questo momento storico immaginare una evoluzione rapida del resto quello che ci arriva ci hanno raccontato per quanto riguarda i diritti umani
Ci fanno soffrire perché sono emblematici di una situazione precaria difficile inaccettabile per le nostre coscienze e al tempo stesso che cosa c'è dal punto di vista politico c'è una gestione
Nei confronti della realtà internazionale che vuole essere tendenzialmente
Aggressiva per compattare all'interno la gestione politica e quindi è è il classico caso di un Paese che cerca di
Mettere in atto delle azioni esterne
Che non hanno soltanto ed esclusivamente una un obiettivo verso l'esterno ma hanno anche il riflesso di poter coagulare di poter controllare di poter gestire
La politica interno una politica interna difficile nei confronti del quale io ritengo che l'Italia
Possa e debba svolgerà sempre un'azione con molta cautela con molta capacità di flessibilità perché non dobbiamo mai considerare che
E preferibile mantenere i colloqui mantenere i contatti svolge una funzione
Nei confronti di un Paese quali qualsivoglia perché l'isolamento delle stranito Ferrara nel suo primo intervento l'ha evidenziato l'isolamento e la chiusura
è sempre un fatto molto negativo molto difficile che può portare a delle evoluzioni sia interne che esterne che poi sono incontrollabili quindi io credo che l'attenzione nostra
Del Parlamento il Governo anche dell'Europa nei confronti di questo Paese che
Può essere elemento di inaccettabilità è stato detto quando in maniera farneticante farneticante sì afferma da parte del Presidente Ahmadinejad la distruzione di uno Stato beh credo che questo
Vada vada a ad annoverarsi in quella strumentalizzazione
Che indubbiamente è inaccettabile per le coscienze
Ma questo per dire che di fatto c'è questo atteggiamento e ricopro del quale questa nostra attenzione ma non soltanto per via spetti condivisibili natura commerciale e quant'altro ma perché il colloquio la capacità di potersi raffrontare seppure non condividendo
Moltissimo di quella che è l'azione politica di questo Paese e del Governo e del
E e e di chi gestisce in maniera rigida
E direi inaccettabile attraverso anche questi episodi così negativi che che appunto fanno fanno fanno fanno fanno ribrezzo le nostre coscienze io credo che sia un'azione che deve essere continuato da parte italiana
Grazie anch'io vorrei anzitutto ringraziare veramente minori se farà per questo incontro di questa mattina credo che come Commissione affari esteri
Abbiamo ricevuto tantissimi alle menti supplementare a quella che la nostra azione quello che svolgiamo come ruolo istituzionale
Io credo che l'Iran in
Rappresenta un fattore estremamente importante non soltanto per l'Italia e quindi per la nostra politica estera ma per tutto il mondo siamo usciti faticosamente dalla politica unilaterale
E credo che in questo momento in cui il multilateralismo ha riguadagnato posizioni importanti
Tutti gli Stati debbano concentrare la propria azione la propria attenzione
Per all'interno di un discorso multilaterale quanto meno frenare i pericoli che sono evidenti da quelli della nucleare
A quello dell'asse tra che spesso viene in qualche modo ignorato dimenticato volutamente non so quando tra Iran e Cina
Perché la Cina che ha una fame di energia straordinaria e riceve il petrolio iraniana girando poi tutte quelle che sono le condizioni che noi cerchiamo di mettere sul piano commerciale
E lo riceve apprezzo che sono largamente sotto quelli praticati dal mercato evidentemente
Questo è un aspetto che impedisce assolutamente anche a quelle politiche sanzionatorie che noi come occidente vorremmo applicare
E stiamo parlando non di uno Stato qualsiasi ma stiamo parlando della Cina probabilmente di quello
Che dopo Bahman che consegnerà la storia un Paese probabilmente non più imperialista come il numero un assoluto nel mondo ma che è un Paese è ritornato alla normalità all'interno di un coacervo di Stati che hanno delle potenzialità
Straordinariamente incredibile allora io credo che l'azione dei di Amnesty International e di tutti i comitati come Human Rights diranno Human Rights ma soprattutto
La politica estera
Intesa come strumento per dare al mondo
Assenti più stabili noi abbiamo in quell'area poi delle tensioni che sono sotto gli occhi di tutti
Da quelli di chi vuole primeggiare per essere la potenza regionale di riferimento credo che anche in questa chiave gli ultimi avvenimenti tra Iran e Turchia siano estremamente preoccupanti
E a questo queste affermazioni di Ahmadinejad insomma di voler distruggere questo o quell'altro allora io credo che
Proprio tenendo presente questo quadro d'assieme dobbiamo tutti veramente
Non soltanto essere estremamente preoccupati ma
Seguire più che come avvenuto in passato e quindi le responsabilità comunque del Governo Boucher sono innegabili perché ci sono errori di strategia
Che paghiamo ora anche in termini di soluzioni da individuare ma dicevo
Che tutti attraverso questa azione più convinta che non può essere quella della Francia che guarda i propri interessi economici quelli dell'Italia che guarda agli interessi del proprio
Sistema industriale che vende armamenti e quindi sotto banco tutte le cose che avvengono probabilmente solo così riusciremo su un piano più strettamente diplomatico e politico a evitare
Che questa mina che rappresentata oggi dall'era nel soprattutto dal suo capo ma di nel Ciad con il supporto della guida spirituale diventi il pericolo che si sta profilando ringrazio naturalmente a nome sia mio che di Enrico la parola la lascia evidentemente Luciano Ghezzi
Ringrazio tutti voi per la presenza prego
Grazie veramente credo che da qui si esca con
La consapevolezza che insiste un grande problema Iran e sul quale non bisogna spegnere i riflettori grazie a tutti buona giornata