L'Italia, la Serbia e la prospettiva europea dei Balcani. Intervista all'ambasciatore Armando Varricchio

Rilanciare il processo di integrazione europea dei Balcani occidentali questo il tema lo scopo della Conferenza internazionale Unione Europea Balcani occidentali che si è svolta a Sarajevo il due giugno
A dieci anni dalla Conferenza di Zagabria che per prima indico
L'obiettivo strategico dell'integrazione Danny in Europa e l'integrazione euroatlantica
Per i Paesi dei Balcani occidentali per i Paesi dell'ex Jugoslavia dopo le tragedie e le guerre degli anni novanta all'indomani della conferenza di Sarajevo abbiamo incontrato l'ambasciatore italiano in Serbia l'ambasciatore Armando Varricchio
E per parlare naturalmente delle relazioni bilaterali tra Italia e Serbia del ruolo che l'Italia
Gioca in Serbia nel resto dei Balcani per parlare delle altre questioni aperte né in questa in questa area a partire dalla questione del Kosovo e per fare anche un bilancio della conferenza di Sarajevo
Radio radicale Belgrado siamo con l'ambasciatore italiano Armando Varricchio nostro rappresentante dalla capitale serba che qui oggi il quattro giugno ed è qui proprio esattamente da un anno ecco Stano marciatori io partirei proprio da questo insomma
Che Paese ha trovato quando arrivato un anno fa e che cambiamenti ha visto ci sono stati in questi dodici mesi
Mi fa piacere intanto così celebrare questo mio primo anniversario con Radio Radicale
Molte cose sono successe in quest'anno in questi dodici mesi sia dal punto di vista dei rapporti tra i nostri due Paesi tre tale sede ma anche dal punto di vista regionale
Un anno fa era trascorso ancora poco tempo da quell'avvenimento che gli serve è stato vissuto in maniera molto doloroso cioè la dichiarazione di indipendenza del Kosovo
Proprio un anno fa il mio primo impegno qui a Belgrado è stato quello che diceva il Ministro Frattini che aveva lanciato u un'iniziativa un piano regionale
Per favorire il processo di integrazione europea di tutti i Paesi dei Balcani
Sono molto contento che grazie al lavoro che tutti insieme abbiamo realizzato o nei giorni scorsi si è tenuta a Sarajevo un'importante conferenza
Il che vuol dire che la Serbia Paese cerniera Paese certamente più importante di questa area geografica si è posta all'avanguardia di un processo che
Noi vogliamo novità che vogliamo porti tutti i Paesi dei Balcani occidentali al più presto verso la piena integrazione
Ecco vengo fra un momento alla Conferenza di Sarajevo e poi anche le relazioni bilaterali
Prevale volevo chiedere più o meno due anni fa ci sono state le elezioni politiche e io nero quindi ricordo i timori che c'erano e anche dopo la vittoria in parte di inaspettata del fronte europeista chiamiamolo così c'erano comunque timori di è un Governo debole di una situazione comunque instabile dopo due anni qualche situazione vera
Ma certamente la coalizione per l'Europa che guiderà il Paese ha fatto passi in avanti molto importanti
Io ricordo sempre che a coloro che così colgono l'aspetto più sensibile del dossier Kosovo
Che proprio nei giorni della dichiarazione di indipendenza momento certamente sofferto dall'opinione pubblica serba
La coalizione che nella sua ragione sociale aveva all'Europa ha vinto le elezioni contro una fronte più marcatamente nazionalista
Il che vuol dire che il Paese maturo o certamente ritiene che questo dossier questo tema sia sensibile ma sa guardare oltre
In questi due anni la maggioranza si è consolidata nel Paese ma non dobbiamo nasconderci che affronta una crisi economica che anche in Serbia morte e fa male
Sono sono forte le ripercussioni anche rispetto a quello successo in Grecia
La Serbia
Sta venendo fuori meglio e più in fretta di altri Paesi dell'area questo è merito della del governo delle autorità economiche ma anche per il fatto che la segue rispetto ad altri Paesi
E ancora oggi meno integrata rispetto in mercati quindi ha risentito meno degli effetti indotti della crisi
La Serbia non ha ha forti a così contatti non ha rimesse che vengono da a turismo quindi ha sofferto meno di questo
Adesso sta riprendendo a crescere sta riprendendo crescere con tassi contarsi certamente significativi
Ma non dobbiamo dimenticare che prima della crisi i tassi di sviluppo erano dell'otto per cento all'anno ci vorrà ancora un po'di tempo perché si arrivi a questo sviluppo
Riguardo la Grecia l'unico forse motivo di preoccupazione la a presenza qui certamente importante del sistema bancario qui ci sono molte importanti banche Grecia infatti per questo glielo chiede
Ma per il momento non si avvertono contraccolpi Presidente tardi cioè
è stato proprio o nei giorni scorsi ad Atene ha parlato anche di questo non ci sono segnali al momento di un disimpegno delle banche greche dalla sempre
Viene delle relazioni bilaterali che sono sempre ottimi poi e l'Italia mi grande sostenitrice dell'integrazione europea della Serbia però certo l'Italia ha riconosciuto il Kosovo e lo ha fatto tra i primi Paesi
Pesa questa più diversa posizione rispetto al Kosovo quanto incidere
Non è stata una scelta facile ma alla Serbia capito benissimo i motivi che avevano indotto l'Italia a ad unirsi principali paesi internazionali
Il fatto di essere tra i Paesi che hanno riconosciuto il Kosovo offre all'Italia anche la possibilità di essere più autorevole nel trasmettere agli amici serbi messaggi e quindi questo ci dà forza accresce anche la nostra incisività
A non vedo contraccolpi tutt'altro anzi devo dire i rapporti bilaterali sono eccellenti in tutti i settori
La Serbia un Paese nel quale l'Italia gioca un ruolo
Assolutamente di primo piano sul piano politico
Economico e culturale abbiamo tante carte in mano che stiamo giocando io credo con saggezza
Per quella che la sua sensazione anche per quelle ovviamente che la sua conoscenza della realtà adesso tra l'altro siamo in attesa di vedere la la sulla decisione della Corte Internazionale di Giustizia sulla legittimità dell'indipendenza si parla forse
Di fine luglio se qualcuno prati ventidue luglio come data
La Serbia si oppone in tutte le sedi politiche diplomatico che si sa la sua posizione sull'indipendenza del Kosovo
C'è questa richiesta di riapertura dei negoziati sullo status ma in realtà pensano davvero che si possano riaprire dopo che il Kosovo dopo che l'indipendenza è stata riconosciuta per esempio per da tre Paesi del Consiglio di sicurezza dell'aumento del Paesi membri permanenti appare un po'difficile insomma che le all'anno la la queste dello Stato svendere aperta
Ma la nostra posizione intanto di rispetto nei confronti della Corte Internazionale di Giustizia cui l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha demandato un parere consultivo
Quindi aspettiamo questo parere che possa essere messo o subito prima o subito dopo la pausa estiva poco cambia ciò che conta e che noi tutti ci auguriamo
Che una volta superato questo questo momento Serbia e Kosovo si siedano al più presto attorno a un tavolo
O io non parlo di agenda dei negoziati bisognerà vedere che cosa verrà fra veramente messo sul tavolo
Ma è interesse comune di Belgrado ripristina risolvere al più presto questa ferita aperta nel cuore dell'Europa questa mi pare di capire l'Italia se non si propone comunque vuole giocare un ruolo di di mediazione
Ma ha il ruolo dell'Italia e nei fatti noi siamo un parte né privilegiato della Serbia abbiamo una presenza forte importante in Kosovo
Non do mai dobbiamo mai dimenticare che il Kosovo dista veramente pochissime miglia dalla nostro territorio nazionale e interesse precipuo dell'Italia
Che nel che nel sud est dell'Europa visionare di stabilità di sviluppo di crescita e che soprattutto si combatte in maniera forte e decisa quella piaga che si chiama criminalità organizzata
Venendo alla Conferenza di Sarajevo stato sicuramente un appuntamento importante però lo non ci sono state insomma grandi grandi novità d'altra parte chi conosce un po'tutta la situazione grandi novità non se ne aspettava però diciamo
Il giudizio che io ho letto anche
Anche in altri colleghi altri commenta è sotto quella somma di una conferenza tutto sommato
Sottotono insomma l'Europa ha ribadito con l'aveva già detto dieci anni fa Zagabria o non è un po'poco
Ma non bisogna mai dimenticare nella situazione di partenza nei mesi scorsi l'Europa per tanti motivi alla il consolidamento del nuovo impianto istituzionale
La crisi economica finanziaria e anche a colpito pesantemente
A modificato la propria agenda e in questa agenda bisogna essere coscienti del fatto che l'allargamento e basta ai Balcani era messa veramente come tema non prioritario
Quindi il nostro obiettivo l'obiettivo forte dell'Italia del Ministro Frattini che si speso e basta in prima persona è stato quello di riportare questo tema all'attenzione politica non solo dell'Europa ma anche dei players più determinanti che si chiamano Stati Uniti Russia
E anche la Turchia perché la Turchia sta giocando un ruolo molto importante apprezzabile
E quindi mettere attorno al tavolo vuol dire far capire a tutti
Che i Balcani non sono una buco nero o sulla carta geografica ma sono una parte integrante dell'Europa una parte per noi estremamente importante quindi l'Europa si deve dotare di una politica per favorire questo processo
Quindi è stato un evento devo dire molto molto importante per questo o no poi sa quando si riuniscono tante persone
Intorno ad uno stesso tavolo il tempo per una discussione di sostanza assai limitato ma certamente se state riaccesa una una fiamma è su questo bisogna lavorare nei prossimi mesi
Resta il fatto che è un
Un componente di di primo piano del dell'Unione europea cioè la Germania
Non ha mandato proprio Ministro degli esteri e non solo la posizione tedesca tedesca abbastanza fredda per Dusan open un femminismo su ulteriori allargamenti e soprattutto su un'integrazione dei Balcani almeno al momento
è questa un'assenza che tutti hanno notato e che indubbiamente ha un suo peso
Non v'è dubbio però quello che io posso registrare dall'angolo osservo che proprio il giorno prima della Conferenza il ministro oliere invece è stato Berlino ha incontrato Westerwelle il Ministro tedesco
Proprio per marcare questo punto e la Germania rimane favorevole all'integrazione dei Balcani in Europa
Certo in questo momento pone delle esigenze che devono essere soddisfatte
Nessuno di noi peraltro vuole fare sconti l'Unione europea un
Organismo che deve rimanere sano efficace che deve essere in grado di portare avanti delle politiche al servizio dei propri cittadini
E quindi gli standards che definiscono i criteri per l'adesione non devono essere abbassati
Ma noi riteniamo che nostro sforzo il nostro impegno debba essere rivolto a da G volare questo percorso per fare in modo che questi Paesi e in particolare la Serbia
Facciano al più presto il cammino non li vogliamo incoraggiare lungo questo cammino non vogliamo assolutamente mettere in discussione l'efficacia e la coesione e la forza dell'Unione europea di cui noi non dobbiamo dimenticare siamo Paese fondatore
Questo questo è indubbio però diciamo ecco nel chiaro c'è da questa Conferenza non sono usciti scadenze precise impegni concreti Conso mandate non sarà perché l'Europa in questo momento ha un po'poco da offrire vista la sua situazione terrà glielo chiedo anche sulla base della sua esperienza e conoscenza proprio lei è stato alla rappresentanza diplomatica
Italiana a Bruxelles è stato in passato capo che di Gabinetto del visto ministro le politiche comunitarie europee quindi conosce anche proprio da
I meccanismi dell'Unione europea
Impressione che questo ente l'Europa al di là di ribadire appunto la promessa dell'integrazione abbia di concreto poco da offrire viste le sue vicissitudini interno
Ma Europan certamente è un processo difficile complicato o noi in pochissimo tempo abbiamo crash tu in una maniera certamente non trascurabile il numero degli Stati membri in poco tempo siamo passati a ventisette
Quindi c'è un'esigenza di di gestione di questi nuovi Stati di questi nuovi assetti ci siamo dotati di un nuovo di nuovo impianto istituzionale
E l'Europa
Funzionasse in grado di rispondere a quelle che sono richiesti i propri cittadini nuove sfide nuove politiche sia in campo economico che in campo ambientale
Il confronto con le aree più dinamiche del Paese che hanno del del globo che hanno dei tassi di crescita per noi ancora inarrivabili
Prima di
Allargare ulteriormente bisogna consolidare
Però appunto lei ha ha ricordato negli anni da me trascorsi occupandomi di questioni europee
Ho sempre ritenuto che sia un falso un falso dibattito quello che oppone l'approfondimento all'allargamento le due cose vanno insieme
D'altra parte soprattutto perché noi siamo italiani che quindi viviamo la geografia sappiamo che cosa questo voglia dire non possiamo permetterci
Che alle frontiere dell'attuale Unione Europea rimanga un'area instabile
Un'area che cresce a a tassi inferiori e che può diventare ter Reno di conquista di bande criminali questo lo facciamo non per buonismo ma perché risponde a un nostro preciso interesse queste la politica dell'Italia
E è una politica convinta che certamente duro per Istat perché l'Italia crede fortemente nell'Europa
E ritiene che l'allargamento sia una fattore originale dell'Unione europea l'Unione europea è nata per
Allargarsi per essere aperta non per erigere muri ma lo facciamo anche perché sarebbe per noi assolutamente controproducente direi letale se un'area così importante e a noi così vicina
Rimanesse al di fuori di quelle che sono le correnti di sviluppo a cui noi invece finiamo molto
L'importante quest'ultima domanda che volevo fare l'importante è dare però a questi Paesi anche insomma un'idea
Che c'è un traguardo insomma non tenerli così sospeso in un limbo in cui non sanno bene quando ci sarà a quando taglieranno la linea del traguardo
Ma abbiamo di costare Ascolese trovano sarà forse due mila quattordici per questa suggestione bella che è stata lanciata anche dal nostro Ministro forse non sarà quella ma insomma una una data bisognerà dargliela prima o poi
Ma certamente d'altra parte una coalizione di Governo che si chiama coalizione per l'Europa ha bisogno di presentare ai propri cittadini al proprio elettorato dei risultati concreti
Queste la politica indicare dei traguardi degli obiettivi e poi dimostrare che si è in grado di
Raggiungerli
L'Europa così è sempre molto brava ricca di immaginazione nel porsi traguardi suggestivi
Il due mila quattordici è una data certamente importante perché ricorda la tragedia di Sarajevo di cento a anni fa
Però c'è una data forse ancora più o importante ed è la fine di quella guerra civile europea
E quindi il due mila e diciotto può essere una data certamente celebrativa ma queste sono date che al di là della loro della loro reale capacità di essere poi dimostrate né i fatti
Servono a liberare energie perché non dobbiamo mai dimenticarci utile aderire all'Unione europea
Per i Paesi candidati vuol dire fare anche i grandi sacrifici non abbiamo visto nei Paesi dell'Europa centrale che sono riusciti ad aderire in tempi abbastanza rapidi all'Unione europea ma poi in
Quasi tutti i Paesi si è assistito al fenomeno o inizialmente inatteso
Di Governi
Che erano stati capaci di portare i loro rispettivi paesi in Europa perdere le elezioni perché per poter raggiungere quel traguardo avevano dovuto richiedere ai propri elettori sacrifici non trascurati
Quindi non dobbiamo incoraggiare questo Governo o a a portare avanti riforme che sono l'interesse oggettivo della Serbia e degli altri Paesi quindi riforme che però possono essere
Realizzati in maniera tanto più efficace se sia in grado
Di parlare ad un elettorato maturo come quello di un Paese democratico con la Serbia dando un traguardo l'obiettivo
E questa è la politica che pretendiamo avanti portare avanti che crediamo possa portare dei frutti
Era l'ambasciatore italiano in Serbia Armando Varricchio lo abbiamo incontrato a Belgrado all'indomani della Conferenza internazionale Unione Europea Balcani occidentali che si è svolta a Sarajevo il due giugno
Abbiamo incontrato per fare il punto sulle conclusioni di questo vertice internazionale ma anche per parlare
Delle relazioni tra Italia e Serbia e del ruolo dell'Italia non solo in Serbia ma anche nel resto dei Balcani occidentali