Pensioni dalla parte delle donne: meno pensioni, più lavoro, più servizi - Conferenza stampa con Emma Bonino

Signor
Viene data
Inviati
Le consegno
Abbastanza se
Insomma
Angelo
Gli agenti Ammone segnalerei ritardo quindi
Anzi
Comunque
Insiste
Siamo pronti
Tale siamo pronti
Grazie mille grazie lì grazie di essersi enti
Aver accettato questo invito alla conferenza stampa
Come vedete
Se è
Un infarto da
Sudditi sintomatico
Partecipa l'onorevole Perina la senatrice Germontani Linda Lanzillotta Emma Bonino la professoressa Fiorella Kostoris Happy da un suo Unione donne d'Italia
L'oggetto come abbiamo distribuito è di fare un punto di esprimere le nostre opinioni
Per quanto riguarda
Questa questione e di donne di età pensionabile che ha portato ieri una decisione del Governo di
Accedere alla richiesta dell'Unione europea richiesta peraltro segnalo dal due mila e quattro quindi
Mi sembra difficile che aver possa essere definita né un diktat né un colpo di mano cose di questo tipo segnalo bene dal due mila e quattro
Che chiede l'equiparazione dell'età pensionabile uomini e donne intanto nel pubblico
Il Governo
A ieri in Consiglio dei Ministri deciso di
Anche per evitare l'infrazione comunitaria che peraltro avrebbe avuto costi molto molto salati
In una media di penalizzazione che la Commissione avrebbe dovuto giornaliera che la Commissione avrebbe dovuto
Definire ma comunque di ottemperare a questa equiparazione con supponiamo un emendamento che sarà inserito nel decreto sulla manovra già depositato
Siamo qui per dire per quanto ci riguarda che da tempo avevamo sostenuto che questa iniziativa andava prese
Si poteva fare prima certamente due mila quattro la prima infrazioni
Si poteva fare meglio probabile
Si poteva fare più graduale probabile
Si poteva fare più flessibile non lo so rimane il fatto che
E nel disinteresse generale in realtà siamo oggi contro il muro
La Commissione è stata tassativa o vi mettete in regola per il due mila dodici oppure è stata la penalizzazione perché
La condanna della Corte come saprete e dell'anno scorso
Lo dico qui in presenza di Linda perché tentammo anche durante la nostra esperienza di Governo
Di stadi do io poi avevo la responsabilità degli affari europei quindi
Tentammo già di risolvere la questione durante il Governo Prodi probabilmente l'avremmo anche fatta come dire meglio tra virgolette
Non ci si riuscì perché l'entusiasmo intorno al tavolo dei ministri come dire era limitato noi due quindi insomma merce piuttosto piuttosto rara
La vita infine come sapete e subito dopo la condanna il Ministro Brunetta propose di una equiparazione cioè di mettersi in regola in modo più graduale e quindi in una prospettiva temporanea da il due mila nove al due mila e diciotto
Questa ipotesi di gradualità è stata respinta dalla Commissaria nel incontro recente
Con il Ministro Sacconi
Che la commissaria Reding che ha fatto ovviamente presente appunto che è l'infrazione risalente al due mila quattro e che quindi la gradualità al due mila diciotto
Era veramente difficile di definirla gradualità
Praticamente avessimo fatto questa proposta del due mila cinque la gradualità sarebbe stata accettata ma poiché non abbiamo dato segni di vita fino all'ultimo minuto questa è la situazione
Noi riteniamo
E poi ognuna
Che
Questa situazione debba essere accolta come un'opportunità finalmente per cambiare passò rispetto
Alle politiche riguardanti le donne del nostro Paese che in molte occasioni sente abbiamo definito per un verso quell'altro patetico
Patetiche perché in assenza di qualunque
E possibilità ulteriore di accesso al mercato del lavoro
Di qualunque Rete di assistenza e di cura di qualunque altro sostegno la la situazione italiana delle donne può essere definito in sole tre cifre che dirò
L'accesso al mercato del lavoro e oggi il quarantasei per cento rispetta un sessanta per cento della media europea
Definisce anche un'Italia a due velocità molto chiare nel centro nord la percentuale quella europea circa sessanta per cento nel centro sud precipitiamo al trenta più o meno
La seconda cifra è quello dell'assistenza ai minori
L'accesso agli asili nido comunque vengono considerate in Italia e nove su cento
Rispetta una media dell'oltre cinquanta
Del nord Europa e ho rispetto ad una richiesta del documento di Lisbona che chiedeva il trenta per cento noi fissi nella notte siamo al nove
Siamo anche quelli più o consolare più divergenti tra uomini e donne a parità di lavoro
Siamo anche quelli in cui
La presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle società per esempio quotate in borsa pubblico-private che siano scenda disastrosamente a prefissi telefonici
Quindi
La questione patetica complessivamente ma noi riteniamo che questo status quo è indifendibile
E che semplicemente dire che rispetto a tutto questo va bene andare in pensione tre anni prima come sa quattro come se fosse un po'di carità pelosa
In modo da potere tutte sarà ancora anzi il
Per fare le badanti dei nipoti
Le badanti e baby sitter dei di ponti le badanti degli anziani come se dovessimo difendere questo status quo magari fosse una meraviglia universale mentre invece
è una disgrazia mondiale o italiana che sia
Siamo qui per dire faremo ognuno ha le proprie osservazioni per dire che questa situazione
Va accolta e girata in
Possibilità e in necessità di cambiare passo rispetto alle politiche
Che riguardano l'universo femminile nel nostro Paese
Che è sostanzialmente specie in un momento di crisi uno dei più grandi potenziali
Potenziali
Poco valorizzate diciamo del del nostro Paese quindi io chiudo qua
La
Questa deve essere un'opportunità e intanto ogni euro che venga da questa equiparazione deve tornare a politica in favore delle donne del nostro Paese
C'è da sbizzarrirsi su come fare noi faremmo cui ognuna delle proposte al Governo ma il punto fondamentale e che questi soldi non devono semplicemente servire a fare cassa
Quello che noi vogliamo anche questi tornino parti politiche di sostegno alle donne nel nostro Paese
Vedi comincerei con Linda poi Fiorella molto rapidamente
Ma io per spiegare come in fondo anche la rappresentazione di questa decisione
Come in modo caritativa o come un fatto così negativo per le donne sia in realtà una trappola voglio dare un altro numero rispetto dopo quelli dati da Emma e cioè che oggi
In Italia c'è la maggiore differenza tra uomini e donne sul livello del attenzione cioè a fronte del sessantaquattro per cento dell'ultimo stipendio medio
Di pensione per i agli uomini c'è un quarantasei per cento delle donne quindi una pensione molto bassa e andare via prima
Per le donne anche quelle diciamo già vicini alla pensione o al limite che notoriamente cominciano petardi fanno più tardi una progressione di carriera ed economica vuol dire andar via con stipendi più bar sì questo è vero oggi dove ancora c'è un regime contributivo sarà appare ancora più vero domani quando corna il sistema retributivo si avrà una pensione commisurata ai contributi quindi un limite di età
Più basso condanna le donne a una condizione di semi povertà e di subalternità nei confronti della famiglia che si protrae nel tempo quindi questo modo
Rappresentare come una sciagura che si abbatte sulle donne io lo trovo paternalistico e nonna trasparente rispetto a tutte le implicazioni perché capiamo bene che c'è il sono
Delle situazioni dove si sono create di aspettative ma guardando a in prospettiva dinamica che si mette
In moto io penso che invece debbano essere sottolineate le opportunità i vantaggi che questo processo di parificazione
Comporta e anche un atteggiamento io credo nei confronti del lavoro qui parliamo del lavoro pubblico io un mondo che conosco forse meglio di quello privato
Questa spinta nei confronti delle donne dal dare via prima in fondo una spinta a rinunciare alla carriera rinunciare a un ruolo io sottolineo che tutti gli uomini diciamo né che operano in settori a maggior potere aggiunto penso all'università penso alla magistratura
Penso
Alla sanità spingono per andare in pensione e più tardi perché più tardi si esercita più potere si sta nei luoghi della decisione si stanno i luoghi dell'intermediazione tra settori al
Ministro attivo e politica allora io non capisco perché le uniche che invece se non erro andare via prima continuando a rinunciare ad avere un appunto a ruolo professionale marginale e quindi a non aspirare
Ha una
A progressione di carriera e di capacità di influenza e di orientamento delle politiche pubbliche perché poi il punto è anche questo
Nei settori pubblici si decidono le politiche pubbliche anche a livello amministrativo e non solo politico quindi il fatto che le donne nella fase più matura della loro carriera vadano via è qualcosa che perpetua una impostazione
Parziale delle politiche pubbliche quindi come diceva è ma ci sono questi argomenti c'è una la necessità di dare una svolta
Alle politiche per il lavoro delle donne e
Poi si discuterà il Parlamento come finalizzare i risparmi tra l'altro anche su questo bisognerebbe essere più trasparente forse
Fiorella ci potrà dire qualcosa perché prima erano tanti soldi poi una mano questi soldi sono diminuiti ecco non vorremmo che visto che ci siamo un pezzo va sulla manovra siccome questa decisione il Governo la subisce non la contabilizzata nella manovra bisogna quantificare in modo chiaro a e condivisone effettuo di minor reca ricco sulla finanza pubblica in modo da non farci scippare risorse che sono invece molto preziosa per le donne
Grazie la professoressa Fiorella Kostoris che il Presidente di pari dispongono
Tra le altre cose
Grazie
Ma vi dico subito che sono favorevole all'aumento dell'età pensionabile delle donne
Delle pensioni di vecchiaia il pubblico impiego mi si sente
Sì
E quindi accolgo
Con soddisfazione
La richiesta che viene dalla Commissione europea e prima alla sentenza della Corte di giustizia europea avrei gradito una maggiore gradualità
Probabilmente se il Governo avesse scelto l'anno scorso una gradualità ma più veloce di quella che ha proposte messo nelle norme oggi la Commissione europea non ci chiederebbe di andare oltre
Sono d'accordo con quanto hanno già detto Linda and ma in fondo noi non vogliamo compensazioni almeno io ritengo che le donne non dovrebbero volere compensazioni
A sessanta anni andare in pensione più presto questo
Come si direbbe in inglese Tulli tinture lei senza mai troppo poco rispetto a tante discriminazioni che avvengono nei primi sessanta anni di vita
Ed è troppo tardi perché fondamentalmente non ci si può puoi fare niente di questa specie di piccolo privilegio che compenserebbe
Compenserebbe le discriminazioni precedente poi di privilegio non si tratta perché ha ragione davvero secondo me Linda Lanzillotta quando ricorda
Che ci sono motivi per pensare che
Sia perpetui avrebbe un'ulteriore discriminazione in termini di reddito disponibile
E anche probabilmente verrebbe ulteriormente caricata la donna in pensione di di compiti di cura
Di cui già si deve preoccupare ma sempre di più perché si direbbe tutte le imprese in pensione quindi vagante aprendo il bambino all'asilo mi porta in questo caso eccetera
Tuttavia io credo che non esiste soltanto la parità tra un uomo e donna nel nel sistema delle più sì ogni del settore pubblico esiste anche una parità tra donne e donna tra il sistema delle pensioni nel settore pubblico e quella del settore privato
Quindi io sarei favorevole che il Governo vitello vino l'opposizione proponessero di
Andare verso gradualmente verso un aumento dell'età pensionabile delle pensioni di vecchiaia anche nel settore privato
Questo per vari motivi innanzitutto perché la parità uomo donna non si vede perché sia concentrata solo nel settore pubblico perché esiste una differenza non c'è motivo di trattare in modo diversificato le pensioni di vecchiaia nel pubblico nel privato e anche per una ragione
Che mi sembra importante sottolineare cioè che nel settore privato attualmente cioè a partire dal tra pochi anni dal due mila tredici
Alle donne per andare in pensione di anzianità così come gli uomini perché per le pensioni di anzianità non dimentichiamo che esiste già la parità tra uomo e donna sia nel privato che nel pubblico ma dicevo nel privato alle donne
Per la pensione di anzianità si richiederanno sessantadue anni di età oltre che trentacinque anni contributivi e voi capite l'assurdo
Via vere un requisito di età più forte per le pensioni di anzianità che per le pensioni di vecchiaia è assurdo perché per le pensioni è inserita oltre che un requisito di età anagrafica c'è anche un requisito di anzianità contributiva quindi ovvio che il Governo deve
Perché perché la contraddizione non consente di fare qualche cosa anche nelle pensioni di vecchiaia
Anche nel settore privato
Tuttavia questa non è l'unica parità che ci interessa è già stato accennato prima noi vogliamo soprattutto avere parità dove conta di più e cioè nel sistema del dell'occupazione
E debbo dire che ci sono molte da molti dati molte realtà empirica che si potrebbero citare ma insomma in una parola sola l'Italia è nella parità uomo donna nel sistema occupazionale sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista
Qualitativo cioè dei posti a cui arrivano della segregazione orizzontale e verticale che formidabile nel nostro Paese le donne in Italia sono le ultime
Nel dell'Unione europea a ventisette con la sola eccezione
Che cosa si può fare Becks se si introduce la parità nelle pensioni di vecchiaia del pubblico impiego è già stato fatto notare anche da noi nella Commissione che promette istituì l'anno scorso si ottengono pochi risparmi
Che il processo sia graduale non segua dalle i risparmi di finanza pubblica con questa
Con questa misura sono pochi e bordo dei tempi evidentemente intuire la ragione è la ragione questa che
Se tu mandi intenzione le donne nel settore della pubblica amministrazione più tardi la pubblica amministrazione da un lato risparmia
Per la spesa previdenziale pensionistica ma dall'altro lato spende di più in termini di retribuzioni invece se si fa se si adotta la stessa misura nel settore privato
E cioè si manda più tardi in pensione di vecchiaia le donne del settore privato il settore pubblico risparmio moltissimo perché
Risparmia per la spesa previdenziale cioè non deve pagare le pensioni
Altro che più in là ma non ha in cambio una gravi io nel sistema retributivo perché la maggiore retribuzione del settore privato
Allora uno potrebbe sostenere che sarà il settore privato saranno le imprese private che sono contrarie bene no con soddisfazione registriamo che la Presidente Marcegaglia della Confindustria ha detto anche qui ieri ma l'aveva già detto
Nei giorni scorsi di essere favorevole a un aumento dell'età pensionabile anche nel settore
Prima
Allora i risparmi di finanza pubblica ci sarebbero sarebbero grandi e potrebbero essere utilizzati dovrebbero secondo noi a essere utilizzati
Per aumentare nella quantità e nella qualità l'occupazione femminile ci sono molti modi di cui si parla
E naturalmente tutto non si può fare certo i disservizi sono utili certo forse la detrazione dell'IRPEF può essere interessante ma io ritengo che dovendo concentrarci
Sul punto d più qualificante non potendo fare tutto io sosterrei la tesi che è più importante ridurre
Il costo del lavoro femminile per esempio utilizzando il Regolamento europeo sul lavoratore svantaggiati perché questo aumenta la domanda di lavoro quindi l'occupazione
Mentre a mio giudizio la riduzione dell'IRPEF
Implica un aumento del reddito femminile per ogni ora lavorata
Aumenta l'offerta di lavoro femminile in un sistema a salari rigidi come quello italiano l'aumento dell'offerta di lavoro implica un aumento di disoccupazione in un Paese in cui la disoccupazione femminile già maggiore di quello maschile
Quindi fondamentalmente vedo alle detrazioni fiscale come importanti ma sul lato della domanda e aggiungerei e questo e la Bonino e presidente onorario Elio Presidente di questa associazione taglio di stare
In un certo senso ci corre l'obbligo di dirlo
Noi riteniamo che sarebbe molto importante focalizzarci in una
Incentivazione forte e quando necessario le sanzioni anche se in modo
Più o meno debole
Inizialmente diciamo con il metodo cosiddetto del compliance lenta fare che cosa
A introdurre maggiore meritocrazia nel sistema della pubblica amministrazione in un certo senso alla legge Brunetta questo mila anche se adesso è molto indebolita dalla manovra
Attuale del Governo ma anche nella nel nel settore privato in modo che
Si faccia si facciano scelte nell'occupazione ma soprattutto nella promozione della carriera
Nelle scelte importanti del del percorso di vita lavorativa che trenino chi a più meriti allora noi pensiamo che siccome la distribuzione dei meriti fra uomini e donne e
Presumibilmente la stessa se si riuscisse Antonio introdurre maggiore merito si otterrebbero
Scelte occupazionale che implicherebbero necessariamente una quota paritaria
Di donne di uomini perché
Se i meriti sono ugualmente distribuiti non conviene arrivare al cinquantuno per cento di uomini e quarantanove per cento di donne perché la cinquantunesimo uomo e meno produttivo della quarantanovesima donna quindi questo implicherebbe
Che ci vuole una ci sarebbe più parità nella nella dimensione tra uomini e donne nell'occupazione a tutti i livelli alti tassi applicati o meno
E si avrebbe poi probabilmente anche diverso una diversa scelta degli uomini occupati
Questo sarebbe implicherebbe non solo maggiore equità
Ma anche maggiore efficienza maggiore criticità penso che i risparmi di finanza pubblica potrebbero essere molto utilmente utilizzati
Per avere una sorta di authority che che crei maggiore meritocrazia nel nostro Paese che controlli che faccia il monitoraggio
Che incentivi le best practice e sanzioni quelle cattive
Grazie a lei la do la parola na l'onorevole Perina anche in questo discorso è una new entry
Io
No maggiormente i dati una Resegone devo cominciare in qualche modo con una sorta di autocritica perché fino a un anno fa
Varianti
Uno ad oggi è dura mediamente ripetutamente pronunciata contro qualunque ipotesi di intervento sulle pensioni femminili perché ritenevo veramente che
Le donne Fiditalia Giarda danno già tantissimo e anche sotto il profilo simbolico sarebbe stato pazzesco chiedere
Un
Un sacrificio a delle donne che sotto tanti profili ad una condizione assolutamente diversa dalle europee perché
Siamo tutti consapevoli che c'è uno standard europeo da rispettare in questa circostanza che il Governo accorto raccolto queste
Sulle ci prestazioni ma non possiamo nasconderci che le donne italiane non vivono blog europei non hanno gli stessi servizi non hanno le stesse opportunità non hanno neanche la stessa immagine sociali uno ritenendo qua sono passata per lungo tempo dove ci sono leggi manifesto di un cibo per cani cioè di un cibo per cani confusamente la testa
Non so se qualcuno di voi lo ha visto
Cioè
In Italia qualcuno di voi l'ha vista la Fragna lasciato a bocca aperta capito tecnico ma cos'è questa roba era pubblici annunci vocali e farle una domanda
Nuda completamente quindi diciamo è anche un nuovo però
Sì d'accordo
Non a torso nudo Adornato soluto diciamo c'è una differenza no quindi diciamo le donne in Italia non sono sono in una posizione di
E anche come immagine simbolica di tali assoluto svantaggio che davvero non ritenevo che ci si potesse aggiungere niente poi mi ha convinto
Il proprio il discorso che hanno fatto alcune collega sull'impoverimento del un impoverimento delle anziane
Perché andare in pensione prima è un pedaggio che le donne italiane fondo pensioni più basse e diventando improvvisamente povere proprio delle dell'età in cui magari per tra del sette familiari magari per tanti motivi sono anche sole
E quindi diciamo ha modificato il mio approccio a questo a questo problema mi anche molto convinto un ragionamento che ho letto l'altro con piacere qualche giorno fa sull'Unità firma
Di Alessandra Bocchetti che è un intellettuale femminista che mi ha stupito con questo suo ragionamento in cui
Lei dice che questo avvenimento la parificazione pensionistica è un evento che in qualche modo può scuotere le donne italiane
E le può indurre a rivendicare appunto ciò che per le europee normale nel momento in cui diventiamo europei nel trattamento e lavorativo vogliamo essere anche europei su altre cose
Adesso la politica ovviamente si interroga sul principio la compensazione io condivido perfettamente lo abbiamo scelto come minimo comune denominatore di questa riunione che per altri versi è molto articolata l'idea che io ogni lira risparmiata sulle pensioni delle donne debba finire
Alle donne debba in qualche modo
Rientrare al nord ci sono tante proposte a proposito io non condivido tutto ciò che attiene
A queste formule che mi sono sempre sembrato un po'astruse la conciliazione tempi lavoro cosa che la
Le appunto di pari opportunità alle authority comitati eccetera perché sono tutte cose costose
Ma di cui io in tanti anni che se ne parla in tanti anni che si sono insediate non ho mai visto un risultato
Pratico lecco e concreto noi niente siamo noi che negli USA in Germania
Il Governo Merkel sta discutendo di qualificare la sua legislazione l'asilo nido come un diritto di tutti cioè di tutti a prescindere dalle condizioni economiche dal fatto che le madri lavorano dal numero di figli eccetera
Pensiamo quanto siamo lontani non da questo tipo di approccio
In Italia mi convince assai di più con l'idea che in qualche modo in via di Maria Ida Germontani magari ne parlerà meglio dopo lei ma su che anche quella diciamo che muove il ragionamento di Ichino invece di
Interventi di interventi azioni sull'IRPEF perché in qualche modo incoraggi con l'occupazione femminile e aumentino il reddito delle donne nella fase in cui ne hanno più bisogno diciamo tra i trenta i cinquant'anni quando
Una donna che mette su famiglia egli Sardella babysitter una donna che sui cinquant'anni c'è un problema dei genitori anziani e magari serve la badante e quindi che abbia più un reddito disponibile posto che sono assolutamente scettica sull'idea che i Comuni le Regioni le Province facciamo ciò che dovrebbero fare
Cioè aumentare gli asili-nido aumentare l'assistenza domiciliare aumentare l'assistenza psichiatrica domiciliare questo è un altro grosso problema ancora l'altro ieri è stata una tempestosa riunione
Tra il Ministro Fazio un parlamentare che si è occupato la riforma dell'assetto ottanta che è un problema adesso con le nuove ma malattie degenerative è un grandissimo problema delle famiglie
Che ovviamente si devono attrezzare da sole e allora aumentiamo il reddito disponibile le donne che sono
Non
Diciamo non c'è poco da girarci intorno sono i terminali in tutti questi problemi nelle famiglie sono le donne e questa è la nostra cultura nazionale magari fra trent'anni sarà cambiata ma oggi e ora è così
E quindi aumentare il reddito disponibile per le donne per consentirgli di far fronte a queste emergenze
Un'ultimissima un'ultimissima considerazione io non credo che si possa affrontare comunque questo tema solo sotto il profilo economico del risparmio
Questo tema porta con sé una consistente una consistente questioni appunto simbolica una così consistente questure simbolica che va tenuta presente è il riequilibrio delle mento femminile della nostra storia ed è un un riequilibrio che e noi dobbiamo interpretare purtroppo con categorie appunto un po'differente da percorrere essi attenzione ciò che ecco si dice intervenire sull'IRPEF tenda lavoro sbagliato deposita creare una nuova differenza con gli uomini ma qua se si deve riequilibrare una situazione
Bisogna per forza dare una chance in più una marcia in più alle donne finché questa
Situazione non si sarà riequilibrare soprattutto non si può dire neanche relativamente al settore privato tanto agiamo sulle pensioni poi si vedrà io chiederei vorrei che la politica
Concordasse azioni simultanee si interviene sulle pensioni e contemporaneamente si vede come sarà utilizzato questo risparmio non come purtroppo ci troviamo anche in questa circostanza dove arriverà sicuramente
Finanziamento a pensionabile poi penseremo se come e quando saranno utilizzati questi risparmi bisogna rimettere insieme questi discorsi proprio in quella logica che diceva
La collega Bonino che ogni lira risparmiata sul lavoro delle donne deve ritornare allo
Grazie
Pina Nuzzo e poi chiudere grazie
Grazie mille
Io ringrazio intanto sempre ma perché ci dà l'occasione di confrontarci
Di aprire un dibattito su questioni che sulle quali è sempre molto difficile trovarsi una decisione è stata presa si prenderà ma non è questo il punto il punto è come si arriva alla decisione e che cosa succederà dopo
Noi siamo arrivati a questa decisione senza nessun dibattito reale nel Paese da nessuna parte politica
E questo è avvenuto perché da lungo tempo su alcune questioni non si parla da nessuna parte ribadisco
Perché per mettere mano alle pensioni ma anche ad altre questioni bisogna mettere mano a quello che Teresa De Laurentis chiama il sistema dei generi
Ora nel nostro Paese il sistema dei generi pare una cosa inamovibile ora capisco che non si possa completamente cambiare
Però
Rimanere restare sempre a un punto in cui le donne sono questa cosa che ci è stata ben raccontata
E gli uomini non ci sa bene che cosa pensino perché anche questa è la cosa interessante mi pare che sia il vero problema
Vero problema che ha a che fare con un altro grande rimosso del nostro Paese che il sistema elettorale
è un sistema elettorale che tiene fuori sistematicamente non solo le donne
Dalla
Dalla rappresentanza e rappresentazione ma anche
Delle competenze tiene fuori le intelligenze perché abbiamo un sistema fatto in modo che tu non puoi scegliere chi ci governerà non può scegliere referente quindi le decisioni che poi vengono prese in qualche modo il cittadino se ne vive sempre come decisioni prese sulla sua testa
Perché ci sono anche decisioni che riguarda che si si possono prendere che
Comportano dei sacrifici ma se queste vengono discusse e capisco ma per tornare a alle donne
Che cos'è che può fare un'associazione come la mia e in vista di quello che sta accadendo
Credo che vada riaperta la discussione a partire da un concetto di fondo che è quello della cura e della manutenzione
Prima la dottoressa Perina parlava della conciliazione di queste parole che hanno circolato nel corso degli anni di cui si tanto si è parlato
Il vero problema è che sempre confuso in questi anni il concetto di cura
A cui ogni donna e ogni uomo evidentemente ha diritto io ho diritto di avere cura dei miei figli io ho diritto di avere cura delle persone che amo questo diritto non può rientrare in un discorso di
Servizio
Però
Su di me ricadono su di me donna ricadono tutti i compiti della manutenzione della casa
Il concetto di manutenzione è una cosa che viene automaticamente affiancato si sovrappone al concetto di cura e quindi io vedevo pagare le bollette occuparmi quando scade l'assicurazione della macchina di tutte quelle cose che sono appunto alla manutenzione della casa che non si condividono mai
E per le quali cose si potrebbe anche pensare a forme di servizi di cooperative di risposta che non incide tanto sul bilancio di questo nostro Paese allora che cosa voglio dire che se non ci mettiamo a discutere insieme probabilmente si trovano soluzioni che oggi non siamo in grado di vedere
E che noi pensavamo che alcune parti sociali stavano già vedendo e non hanno visto
Quindi noi dell'UDC proponiamo che ci sia un momento di confronto per pensavo domenica ventisette giugno aperto
Alle donne interessate non solo alle donne dell'UDI aperto alle consigliere di parità che tanto hanno fatto in questi anni di cui poco si sa
Si sa poco quello che è che il che le donne hanno fatto anche a livello istituzionale perché è mancato un momento di confronto quindi la nostra proposta è quella di arrivare
A un momento in cui si organizzare la vigilanza per quello che diceva Emma
Quei soldi devono essere spesi per le donne allora c'è un mondo c'è una vitalità nella politica delle donne parlo del la politica dell'associazionismo che oggi deve trovare il modo di ritrovarsi di confrontarsi e dare risposte
Perché il problema se non viene vissuto dalle donne come imposto grazie
Grazie abbinati svelta Germontani
Chiudo velocemente per redigere che innanzitutto il tanto vecchi
Evidentemente
Siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda
Chi prima dopo
Con alcune sfumature però sportelli mai Barazzetta pensionabile partita senso totali diciamo ma io aggiungerei anche parità di diritti barricati doveri
Su questo mi sembra che stiamo
Mille siamo d'accordo mi sembra anche sul fatto che
Sia solo questo il tema ma che debba essere intorno
Ad altri temi importanti che riguardano
Le politiche femminili sul sistema elettorale per esempio che sono donne quindi situazioni
Più donne in Parlamento ha bisogno di istituzioni
Più occupazione
Poi granché Tibaldi l'occupazione femminile su questo siamo intervenuti sia
Da parte mia pur nel disegno di legge
Che prevede detrazioni fiscali per le donne che lavorano che a vedere i figli dei familiari degli anziani a carico sia il
Di di buoni disegno di legge morale vicino che invece interviene
Se volete ai quotidiani volge agevolate
PRT di donne che lavorano ma tutto con lo stesso obiettivo perché riteniamo che il
Aumentare incentivare l'occupazione femminile sia
Importante nel nostro
Del nostro Paese e così anche consentire alle donne meno dividendi che il mondo la realtà femminile molto cambiate molte donne
Smettono di lavorare magari ha trent'anni quando hanno dei figli rientra nel mondo del lavoro
Dopo un certo di un numero di anni quarant'anni eccetera quando possono
Ma quando rientrano e viene attribuita indicare un lungo periodo davanti a sé pensare anche per raggiungere obiettivi Bird penare in dal punto di vista salariati gli stipendi quindi pensionistici e quindi per fare anche in carriera diciamo che questo è dando allora
Diretti noi potremmo
Chiuderei questo incontro
Vuole due proposte con due e di
Uno
Quello utile un nel rapporto
Forme lei al Governo no
Anche
Quello che si diceva prima cioè monitorare e
Punto venga sprecato un'Europa tutto vada a favore delle donne anch'io sul discorso di
Dopo molte perplessità però insomma un rapporto stretto Governo per monitorare queste quindi magari
Nel tavolo bipartisan
Nelle Ministero mi disse pari opportunità
Mara Carfagna
Con questo obiettivo
L'altro
Vi accenna
Riduzione titoli controcorrente
Membro dell'Assemblea
Francese nazionali francesi
E abbiamo avuto uno scambio di opinioni d'altro proposta potrebbe essere
Quella di proporre una Commissione bicamerale
Una Commissione bicamerale tra Camera e Senato di politiche si occupa dei timori
Testi e quindi di di
Di questi
Potrebbe ecco quindi una cosa un animale
No il Governo anche nel rapporto Governo e un'altra parlamentare
Credo che questo potrebbe essere una conclusione concreta propositiva dei incontro di oggi fermo restando che giace
Grandi
Collaborazioni e unità di intenti fra minori come risulta
O che
Grazie non apriamo magari se ci sono domande o richieste di chiarimenti dai giornalisti è chiaro che questo è un tema anche accompagnerà tutto il dibattito sulla manovra suppongo
E quindi sia il passaggio al Senato che poi il passaggio alla Camera
Ma credo anche che proprio adesso staremo a vedere come il testo diciamo dell'emendamento così come lo è il Governo lo proporrà si spera non in Aula ma lo propongo a questa volta correttamente in Commissione che così
Ma proprio per questo abbiamo voluto muoverci virgolette presto perché appunto questo emendamento comunque
Questa decisione comprenda ovviamente l'accettazione dell'equiparazione come opportunità e possibilità per rimettere in moto
Tutto a una politica al femminile
Che è assente nel nostro Paese diciamo dai tempi
In memorabili
Se ci sono domande e chiarimenti esso vedremo anche che cosa ci inventiamo per
Attivare più il consenso e la pressione delle formule le discutevamo ma intanto volevamo chiarire
Può questi punti di partenza ma si può pensare ad un appello insomma le modalità le le studiamo ma però
Una primo appuntamento per chiarire i punti di partenza
Della attività che intendiamo svolgerà al Senato alla Camera e non solo
Qualcuno ha un microfono per questo signore
No lo dico no lo dico solo per
Particolari ascoltatori di Radio Radicale che saranno gli unici a sentire l'integrale
Questa è una conferenza stampa ovviamente che la
A esprime le responsabilità gli assenti assunzioni individuali di chi ci partecipa io posso dire che
Rappresenta anche la posizione formale di radicali italiani altre ci partecipano a titolo personale immagino ma
è chiaro che noi intendiamo da questo momento funzionare dico come coordinamento ma certamente come gruppo propulsore
In termini istituzionali
E nelle attività istituzionali in collegamento con associazioni che più lavorano diciamo nel Paese penso alludi acquario disporre ma in una sinergia per per questi obiettivi
L'interlocutore guardi la scelta
Non come dire nonna non facciamo al non so se voi
Non so se voi avete preferenze però obiettivamente Tremonti vi sembra un interlocutore Tremonti mi sembra abbastanza disinteressata no dipende cosa vuole fare gliela Sacconi sanzioni il vero mediatore
Infatti
Fissare
Si è dimostrato
Nonostante
L'attenzione del pubblico impiego
Fossero e
Passo
Aggiunse vascolare
Interlocutore io ritengo
Settimo ora debbano essere anche le persone nelle cittadine perché
Diciamo quello che per me è un punto dirimente è quello di non fare nessuna sorta del
Battaglia autoreferenziale cioè sarà importante io credo
Anche confrontarci con l'opinione di chi lavora
Scade
Spero che non emerga una magari brutte sorprese perché magari scopriremo ecco fosse
Qualcuna
Ritiene che le sia ecco bisogna anche convincere le persone che non è stato dato diritto marxista avremmo
Ecco io da questo punto di vista penso molto importante che di questo tema se ne occupi che ovvero le donne perché io ho visto la puntata di Porta a Porta fantastica voi c'era l'argilla neanche peraltro si occupa di università quindi era scarsamente motivata sul tema
In cui erano solo gli uomini che discutevamo di questo questione quindi anche la rappresentazione ma non è incerto diciamo una trappola
Perché viene è rappresentato semplicemente come un percorso un danno allora io penso che
Occorre spiegare
Cosa succede oggi e perché Cuesta invece è un'opportunità ed è l'inizio per rompere
Una serie di di cattivi quindi io penso che noi qui rappresentiamo alcune i loro partiti altre singolarmente ma un nucleo di persone che sono convinta che questa sia una strada per rilanciare il tema
Drammatico che è un'emergenza ma un'emergenza nazionale la questione femminile cioè perché non c'è crescita non c'è Stanzione
Del mercato del lavoro se non ci sono politiche per le donne quindi non è una questione corporativa o di genere è una politica nazionale se noi vorremmo rappresentarla
In un modo un po'diverso di come viene rappresentata
Data dal Governo ma non solo perché c'è una certo conformismo sull'argomento da tutte le forze bypartisan se
Se posso aggiungere una cosa quello che è stato detto questa battaglia se non c'è un dibattito reale tra le donne
Corre il rischio di trasformarsi anche in una conflitto generazionale perché quando io parlo con le donne già vicino alla pensione ovviamente difendono certe posizioni perché dicono
Io ho lavorato tanti anni quindi questo risarcimento che in qualche modo mi aspetto perché non ha avuto i servizi quindi adesso no no questo nell'altro
Ma se io parlo con le giovani donne che sono in gran parte ci fanno e l'incontro perché nella mia attività politica le incontro prima di tutto hanno tutte lavori precari
Che sarebbe bene che diventassero lavori flessibili reca percolati e quindi aprire un dibattito su questo nel nostro Paese
Sono donne Co.Co.Pro coprono tutta questa roba qui che
Anzi sono già invecchiate facendo questo lavoro e forse non riesco neanche a fare i figli
Allora il punto è come apriamo un dibattito tra le donne ma non tra le donne soltanto che fa hanno politica con le donne penso che in questi anni c'è stato un livello intermedio nelle istituzioni non a caso mi riferivo
Alle consigliere di parità ma anche alle Commissioni Pari opportunità che in questi anni ci sono state molto vicine nelle battaglie che non abbiamo fatto
Molte donne di queste di queste parti hanno raccolto le firme per esempio insieme a noi per la campagna cinquanta e cinquanta molte di loro
Hanno organizzato iniziative per la staffetta di molte di loro ci stanno dando una mano per la campagna immagini amiche che è partita l'otto marzo
Contro gli stereotipi e qui si aprirebbe un discorso ma uno può andare a vedere sul nostro sito
Quello che voglio dire
Che laico la cosa che è mancata in questi anni e che noi in qualche modo dobbiamo fare un po'di autocritica anche noi femministe è stato una specie di delega delega
Ad alcune istituzioni che pensavamo ad alcuni partiti che pensavamo avrebbero fatto
Ha fatto nel senso di aprire un dibattito serio chiaro
E dire che oggi le regole vanno cambiate
Che le regole antidiscriminatorie diventano penalizzanti per le donne e aprire un dibattito reale scusatemi
Prego
Sempre per i poveri radicale buongiorno sono Depaoli fuori futuro ma le sue volevo chiedo non potrebbe essere l'occasione per non ragionare sull'emergenza per fare un ragionamento più ampio respiro partendo dall'emergenza rivolti dico
Cominciare a capire un attimo risolti questo cresce di oltre uno una per l'Unione di persone con istruzioni diverso però non può essere questo l'occasione per non ragionare tracce di quanti nuovo sullo stesso emergenza con le stesse contingenze e per ampliare un po'di più tirarsi
No del lei ha perfettamente ragione il problema anche per ragionare bisogna pure qualcuno voglia ragionare con voi perché
Iscrizioni no noi siamo qua imperterrita il
Tubista fatta portare volevo controllare una call più di un anno fa abbiamo fatto pensionata sarà lei insomma quelli
E il problema è come poi
Coinvolgere sia i partiti politici in quanto tali che se non ci sono obbligati non ne vogliono proprio sentire parlare e sia diciamo
Le donne in generale quindi l'obiettivo non è solo di oggi ci proviamo da molto tempo a fare in modo che questa questione al femminile diventi una questione nazionale perché l'UE nel sua europea che cucina la sua parte Citti cita
Non
Anzi l'Europa in questo momento gli aiuti
Ci permetta di dire che il la la Commissione europea Euro PA ma loro l'hanno capito da molto tempo
E anzi diciamo stamani trattati una
Una serie di norme primarie che sostengono come l'articolo centoquarantuno del Trattato di altre banche sostengono che ci voglia
La discriminazione positiva
E quindi diciamo sia a livello delle norme primarie che a livello di direttive successive che a livello di regolamenti e via discorrendo l'Unione Europea ci aiuta moltissimo
E quelle norme noi dovremmo considerare le norme italiane a tutti gli effetti solo che l'applicazione di quelle norme
In certi casi non c'è in altri casi non è sufficiente in altri casi non cogliamo tutte le opportunità che quelle norme ci danno per esempio il recepimento della direttiva cinquantaquattro sulla parità
Nel mercato nell'occupazione eccetera è stata antievasione persa un'occasione perduta un'occasione perduta ma siamo io personalmente sono d'accordissimo credo intorno a questo tavolo tutti siamo d'accordo che
Queste occasioni debbano essere prese per guardare lontano e fare riforme di natura strutturale per lo meno per impostarla
Sia dal piano del diciamo dell'età pensionabile perché io che io credo che l'età pensionabile per uomini e donne per le pensioni di anzianità e le pensioni di vecchiaia con un'aspettativa di vita che cresce di circa tre quattro mesi per ogni anno ogni anno
Dovrà necessariamente essere aumentata al di là di quello che il Governo ha già predisposto perché non dimentichiamo che ha già predisposto una piccola norma ma significativa
Di aumento dell'età pensionabile per tutti in ragione dell'aspettativa di vita che cresce noi dovremmo andare anche in questo campo più in fretta di come il Governo
Vuole incominciare più presto
Ma al di là di queste ci sono altre cose su cui dovremmo intervenire ovvio diciamo dal punto di vista strutturale il mercato del lavoro in particolare la parità uomo-donna in senso più generale
Politica Citran Paolo in mezzo a tanti rispose che qui forse
Fino ad adesso noi siamo un'altra occasione diciamo
Grazie a tutti
Grazie
Certo veniva