Intervista ad Igor Boni sulle strutture che attualmente ospitano i rifugiati politici a Torino e a Settimo Torinese

Ci occupiamo delle strutture che attualmente ospitano i rifugiati politici a a Torino e a Settimo Torinese ne parli diamo con Igor Boni Coordinatore Provinciale dell'Associazione radicale Aglietta Igor benvenuto su Radio Radicale
Buongiorno apre Coggiola pur prima e allora uno sciopero della fame a staffetta e è una lettera inviata alla Presidente Roberto Cota a resa a pubblica
Firmata dalla segretaria dell'associazione Natalie Pisanu ma raccontano scelto lotte con la tua voce cosa sta succedendo quali sono i problemi e quali le vie che voi indicate
Ma dunque la questione dei rifugiati politici a Torino è questione che stiamo seguendo con grande attenzione da oltre un anno
Iniziale per dovrò assegni fiato con una visita ad una struttura occupata abusivamente ad alcuni rifugiati politici che non sapevano dove andare a dormire
Che era l'ex clinica San Paolo di Torino dove trecento persone vivevano in un girone dantesco senz'acqua a quaranta gradi senza servizi e potete immaginare che cosa accade senza servizi conto cento persone che vivono lì anche grazie al nostro intervento queste persone sono state contemporaneamente spostate in una vecchia caserma riattacca un minimo
Con la promessa che sarebbero stati lì alcuni metri e con la promessa che sarebbe nato un percorso anche
In integrazione per ciascuno di loro ora la situazione attuale vede scusi io interrompo dalle amministrazioni che hanno già avuto il diritto d'asilo
Quindi parliamo di persone che ogni volta che si vanno a trovare dimostrano immediatamente la carta d'identità italiana limpido con
La residenza nella città dove sono stati accolti noto spesso a Crotone spesso a Roma
E via dicendo quindi parliamo di gente
Che non può essere lo ripetiamo sempre ma lo ripeto anche stavolta assimilate in nessun modo ad un immigrato clandestino sono persone che hanno diritti ed ai leggere nei confronti del nostro Paese oggi la situazione piemontese e torinese che peraltro io credo sia migliore della media di cosa accade in Italia vede
Tre quattro strutture regolare irregolare occupate da rifugiati politici tutte queste strutture sia quella di Torino che quindi ha avuti indicavo prima la caserma sia quella di Settimo Torinese che tu hai citato nell'introduzione che hai fatto
Sono a tempo cioè al trenta di giugno queste persone saranno messe fuori
Ma non c'è dalla Prefettura dal comune dalla regione nessuna
Assicurato e su che cosa accadrà questa persona la rimettiamo sotto i ponti le costringeremo ad occupare un altro locale o o che cosa e poi esistono tanti altri progetti politici che girano per la nostra città magari dormendo ci veramente sotto un ponte senza nessuna accoglienza ora
Visto che la situazione l'abbiamo denunciata per un anno con tutte le iniziative possibili ed immaginabili praticamente descrivendo in anticipo che cosa è puntualmente accaduto abbiamo deciso big iniziare questa
Iniziativa non violenta di sciopero della fame
A staffetta certo non
Mettendo a rischio nulla di noi stessi ma cercando di coinvolgere un numero
Maggiore di persone colta richiesta sul tavolo la prima è che la Regione Piemonte faccia un passo avanti
Però la Regione Piemonte è stata la finestra di tutta questa vicenda già la Giunta Bresso rimaneva la finestra ancor di più oggi la Giunta di Roberto Cota chiediamo Roberto Cota ed è per questo che Natalie Pisano insieme a me
A inviare una lettera al Presidente corta per chiedere che cotta insieme ad una delegazione della Giunta diretti questa struttura si renda conto di persona di qual è la situazione che stanno vivendo queste persone e chi sono queste persone perché
Lo sottolineava anche anche in questo caso
Sono persone che non danno nessun problema di ordine pubblico ovviamente sui diffida un minimo da mangiare una branda per dormire magari importante da dieci dodici quindici persone come adesso
In secondo luogo chiediamo al Comune di Torino e alla Prefettura che
Pensa di fare il trenta di giugno manda la forza pubblica ribatte fuori oppure
Esiste come io immagino un percorso alternativo a questo che garantisca queste persone un tetto sulla testa magari dei corsi di italiano per poter imparare una lingua che la prima condizione per trovare un lavoro
Nella nostra città nella nostra Regione
Queste cose le diciamo da tempo ma oggi le sosteniamo con un uno sciopero della fame che andrà avanti finché non avremo una risposta almeno su questo
Un ultimo punto che sottolineo che non è secondario perché Sergio Chiamparino col Ministro Maroni ha firmato né il
Nei mesi scorsi un protocollo quale un accordo nel quale
Maroni stanziava ci sei milioni di euro
Per la gestione del problema rifugiati politici due milioni per ogni anno vogliamo sapere
Che questi due milioni sono stati effettivamente erogati e chiediamo al Comune di saperlo perché se così non fosse grazie nostri parlamentari potremo fare pressioni con interrogazioni con interventi perché quei milioni promessi vengano effettivamente dati lei
Poniamo la nostra volontà di collaborazione alle istituzioni ma chiediamo che non si faccia come gli struzzi perché da come gli struzzi nell'estate calda anche di Torino
Le colpe esplodono come succederà per le carceri anche per i rifugiati politici e governano qualcosa governare un fenomeno significa affrontarlo non girarci dall'altra parte
Sentito in chiusura io visto che voi avete tenuto una conferenza stampa all'undici giugno che insieme a voi ci sono anche delle associazioni
Sì mai diciamo in tutto questo anno abbiamo avuto più volte contatti con l'associazione di volontariato sono tantissime che si occupano all'in tali interno delle strutture della gestione della questione rifugiati politici in particolare in questo caso c'era presente
L'associazione Somalia
Cito anche la persona perché è anche una militante radicale che felicità storielle in CCT Oria Illy
Che con la sua associazione insieme a tutto a un gruppo molto vasto e Associazione si occupa di portare da mangiare alla struttura di
Portare vestiario portare medicinali i contatti proseguono e chiaro che lui il rischio è che le forze politiche continua ad essere attenti perché in tutto questo Panorama
L'accusa in credibilità e che praticamente solo i radicali si occupano nei progetti politici cioè non ci sono a parte negli ultimi giorni prese di posizioni ufficiali di questo di quel partito nessuno dice niente da un po'perché ha paura di perdere magari voti
Dall'altra parte perché non ritiene poi che sia un problema rilevante di questa città noi riteniamo che sia rilevante così rilevante da annunciarono sopra la fame a staffetta e in chiusura ricordo il prossimo appuntamento che abbiamo dove organizzeremo anche il proseguimento dell'azione perché sono sicuro che l'azione andrà avanti
Martedì
Quindi domani alle ore ventuno
In via Botero undici F riunione organizzativa dell'associazione radicate medaglietta chiunque può venire estraniarsi per lo stupro della fame per uno due tre quattro cinque giorni per quello che vuole un modo concreto di spingere
Queste istituzioni appare qualcosa su un tema
Che non è care radicali è chiaro che si occupa dei diritti civili dei diritti umani in Italia come nel mondo
E allora io chiudo naturalmente dicendo che Radio rilievi radicale continueranno a seguire questa vicenda e ringraziando ti ringraziamo Igor Boni che ricordiamo è coordinatore provinciale dell'Associazione radicale Aglietta grazie Grazioli