Intervista a Savino Pezzotta sull'esito del referendum sul contratto di lavoro alla FIAT di Pomigliano d'Arco

Savino Pezzotta parliamo di Pomigliano d'Arco c'è stato questo referendum alle prese di posizione da parte della FIAT che ha detto lavoreremo con chi ci sta
Intanto una domanda storica perché secondo lei questa vicenda di Pomigliano d'Arco assunto questo questo grande clamore mediatico assume un clamore mediatico abbastanza evidente perché forse
Diciamo la prima volta chi la prima volta non è la prima volta ma in una realtà così grande si fanno i conti veri con la valorizzazione perché questo è tema
E con
E ci si rende conto che forse
Anche il sindacato deve cambiare passo nel senso chili gestire nei modi tradizionali diventa sempre più difficile
E i lavoratori sono in questa vicenda però che io ho chiamato il realismo operaio molto evidente nel senso che hanno dato un assenso
Ma che non è un con probabilmente un consenso e che si sono resi conto
Che meglio far restare quello aziendali
E poi si vedrà nel tempo
Credo che anche qui abbia vinte proprio credo che
Tipico nel mondo operaio nel senso che se i rapporti di forza che ho in campo non mi sono favorevoli
è meglio che mi trovi una un momento di adeguamento che poi nel tempo se mantengo un po'di unità se mantengono la presenza di un'impresa possono ristabilire un rapporto diverso anche con l'impresa
Ma che giudizio dare di questa realtà sindacale
Ma a Pomigliano ha sicuramente erano fabbrica difficile lo sempre stata per molte ragioni se è sicuramente dando certo latte alcuni elementi
Penso all'assenteismo tutte queste cose che mi ha tirato fuori in questi giorni
Su cui però bisognava veramente intervenire prima perché
Quando tu arrivi a un certo punto poiché queste cose ci ritornano addosso no
Che questa era la realtà di Pomigliano però la scelta è abbastanza chiara dico
I lavoratori se non a maggioranza poi bisogna vedere anche chi ha votato a maggioranza quali erano i condizionamenti eccetera hanno scelto che quella fallita resti in quel territorio ce la vogliono lì
Io credo che questo sia il dato più importante della vicenda sicuramente la FIAT ha forzato ha utilizzato la situazione per
Determinare alcune condizioni che secondo me rimangono
Ancora molto critiche che venera recuperare inserisce ad esempio a detta di Sciarra Pomezia questa decisione sia mentre la questione dei toni tutte queste questi cose qui che fosse fossero stati è frutto di una trattativa più larga
E più partecipata probabilmente avrebbero trovato delle soluzioni diverse la FIAT ha giocato diciannove la fossa che in questo momento questo è il dato di fondi
Però adesso la FIAT è obbligata ad attuare un accordo
Perché se non lo attua
La pagherà c'era però nel senso articolati in termini di fiducia in termini di responsabilità in questo senso io dico la questione in quei termini
Di una diversità non credo che questo possa diventare un accordo
Paradigmatico nel senso che quello è un accordo che riguarda
Quell'azienda a dei rischi in una fase come quella che stiamo attraversando a dei rischi di epidemia questo sì
C'è l'assenso di come ha detto
Per cui per il sindacato deve essere in grado di contenerla in quei limiti
Questo è il tema perché e far valere la specificità territoriale occupazionale situazionale di quella realtà si diventa uno schema con me Sacconi tende a interpretare sbagliate
Ecco a proposito appunto di Sacconi secondo lei il Governo si è diciamo si è comportata in maniera adeguata rispetto
A tutta questa questa trattativa oppure no ma il Governo è stato abbastanza assente da questo tra tutti lasciato correre no quel poi cavalcare all'ultimo momento la situazione
Ma non basta
C'è una trattativa di questo genere doveva avere anche dei momenti istituzionali più forte
Perché c'è di mezzo diciamo la più grande impresa che oggetti abbiamo in Italia un settore
Che rimane importante ma il vero problema è che non basta solo difendere un settore così importante problema quali politiche industriali ed economiche per farci reggere dentro la globalizzazione che io oggi non vedo
Chiediamo in causa anche il sindacato il sindacato in un'opera di questo genere riesca a far funzionare bene quelle che sono le sue organizzazioni internazionali li sull'organizzazione europea che sono stati assenti
E oppure rischia molto
Perché la situazione poi questi insomma in una riorganizzazione nella
Nel mercato del lavoro a livello internazionale di una nuova divisione internazionale del lavoro
Il sindacato come si approccia la globalizzazione facendo accordi piccoli o avendo una visione più larga anche a livello internazionale questo è il problema che ha di fronte il sindacalismo internazionale ed europeo
Quindi secondo lei sia ma ha sbagliato a non affermare
Cioè quando uno non va a un tavolo della trattativa
DCT sperpero
Che è il discorso che stiamo facendo stamattina no
Bisogna evitare il meno peggio perché ci sono condizioni che tante volte ti obbligano a stare al tavolo poi io direi sbagliata ragguagliata non me la sento nel senso che
Non me la sento di dare un giudizio perché non è bisognerebbe avere prima partecipare a trattativa
Nel mettere i mocassini dagli altri come si diceva una volta per dare un giudizio credo che il non partecipare sia sempre e comunque il segno di notevole stima che rafforza gli altri
A questo secondo lei ha a che fare con rapporto operiamo una femminismo difficile tra la FIOM CGIL
Sicuramente in parte ci ha giocato perché alla fine la CGIL non era contraria al fatto che i lavoratori accettassero
Accettasse diciamo l'accordo e qui è la CGIL ha dimostrato un senso di realismo che andrebbe apprezzato non strumentalizzata come avviene in questione
Il problema vero è che oggi
Il sindacato dopo questa vicenda un problema
Che è quello di come ricostruire almeno una unità d'azione sennò case di questo genere possano ripetersi e essi anche si ripetano diventa più difficile gestito
Cioè allora il sindacato a oggi i propri proprio di superare quelle che sono
Le le tensioni di questi ultimi tempi per rintracciare un filo di unità per gestire i siamo i processi che la globalizzazione comunque in loro indurrà sul sistema industriale italiano
Se alla fine io dico il fatto che i lavoratori abbiam detto egli si è un segnale a tutto il sindacato
Poi han detto anche lei no ed è un altro segnale perché non è che possiamo dire il cento per cento no sessanta e quaranta il che vuol dire e poi nel sessanta e non son tutti d'accordo nel senso di adesione oppure è un'accettazione di una situazione
Da questo punto di vista l'esigenza di costruire dei rapporti unitari una unità d'azione almeno se non si riesce a fare qualcosa in più e diciamo la sfida che ha di fronte Sindacato italiano in questa fase
Riguardo a Pomigliano ma non solo Pomigliano secondo lei comunque se ha raggiunto un risultato accettabile
Ma quando i risultati accettabili di un accordo segreto non alla sua implementazione
Se dipende da come viene declinato io mantengo alcuni anni critiche alcune visione critiche su alcuni temi perché son quelli che
Che ho detto se il sindacato e riesce a trovare
Una maggiore unità una capacità di trattativa più alta alcuni alcune cose potrà correggere ma servirà anche alla FIAT recuperare il consenso di tutti sanno gestire bene per l'azienda per cui la sfida oggi e
E maggiore di quella di prima
Perché
Come si gestisce questa vicenda come si recupera un consenso più largo su un processo se io ti chiedo dei sacrifici per superare una difficoltà ti devo dare anche gli strumenti per partecipare dall'essere coinvolto
Perché l'impresa non è solo
Dal mio punto di vista non è solo una cosa che riguarda
Gli azionisti il malese Menna riguarda anche quelli che ci lavorano
Se tu hai superare una situazione di difficoltà a recuperare consenso più ampio devi avere in mente che avere un consenso e indispensabile necessario soprattutto nelle situazioni di difficoltà come questa