Puntata di "Speciale Giustizia" di giovedì 1 luglio 2010 condotta da Lorena D'Urso .
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Criminalita', Giustizia, Mafia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 53 minuti.
Rubrica
09:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
Negli anni delle stragi di mafia di quasi vent'anni fa tra Governo italiano Cosa Nostra qualcosa del genere di una trattativa ci fu è cosa nostra l'accompagnò con inaudite o sensazioni di forza buonasera a tutti benvenuti all'ascolto lo speciale giustizia così
Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Giuseppe Pisanu ieri ha riacceso la polemica proprio all'indomani della sentenza Dell'Utri che tanto ha fatto discutere in materia di mafia e politica
La frase nella relazione i grandi delitti e delle stragi di mafia novantadue novantatré presentata ieri proprio davanti alla Commissione antimafia
E nel dossier Pisanu ripercorre quel periodo ricordando gli attentati i morti le manovre organizzate alla mafia per destabilizzare lo Stato secondo il senatore del PdL
La spaventosa sequenza del novantadue novantatré ubbidire a una strategia di stampo mafioso e terroristico ma produsse
Effetti divergenti perché se da un lato determinò un tale smarrimento politico istituzionale da far temere al Presidente del Consiglio in carica
Imminenti cioè di un colpo di Stato dall'altro determinò un tale innalzamento delle misure repressive indurre Cosa nostra a rivedere le proprie scelte alla fine apprendere
La via finora senza ritorno dell'inabissamento
Nello spazio di questa divergenza aggiunge Pisanu si aggroviglia quell'intreccio tra mafia politica grandi a far i poteri occulti in gruppi eversivi e pezzi deviati dello Stato che più volte e non solo in quegli anni
Abbiamo visto riemergere dalle viscere del paese
Per Pisanu che lascia aperte le diverse discussioni politico giudiziarie su quegli anni è
In ogni caso ragionevole ipotizzare che nella stagione di grandi delitti e delle stragi si sia
Verificata una convergenza di interessi tra Cosa nostra altre organizzazioni criminali
Logge massoniche segrete pezzi deviati delle istituzioni mondo degli affari Entella politica
Questa
Attitudine a entrare in comminazione riverse a detto ancora riesame nella storia della mafia e soprattutto è nella natura stessa della borghesia mafiosa
La relazione non c'è da stupirsi ha innescato la rituale
Girandola di repliche polemiche alle quali non si è sottratto il capo della Procura nazionale antimafia Piero Grasso che ha ricordato che le teorie sono belle ma che nelle aule giudiziarie servono le prove
E finora le fonti non hanno mai consentito di costruire la prova penale in grado di accertare
Responsabilità anche se poi oggi Grasso tornato su questa
Polemica detto mi è stata fatta una domanda caldo su una cosa che non conoscevo detto una cosa Obiora ma che non voleva assolutamente smentì direi il lavoro della Commissione antimafia di cui per buona parte sono io la fonte qualche altro un mio collega
Grasso detto ancora condivido perfettamente quello che ha detto il presidente Pisanu nel senso che c'è una realtà storica una realtà politica una realtà
Giudiziaria io mi occupavo solo di quella giudiziaria cerco di non invadere campi che non sono i miei
Ma noi dunque questa sera come sempre come costume Radio Radicale vogliamo proporvi dunque integralmente la relazione della Presidente Pisanu per il Presidente della
Commissione
Antimafia perché appunto si è riunita ieri a Palazzo San Macuto
Vi comunico anche che la missione a Palermo programmata per i giorni dal dodici al quattordici luglio prossimo
Da ultimo venendo al tema all'ordine del giorno
Vi chiedo scusa ma a causa di correzioni dell'ultimo momento non sono riuscito a fare stampare tempestivamente la relazione ma a conclusione dei lavori sarà sicuramente pronta
Prego onorevole Lumia
Presidente volevo sapere sull'ordine dei lavori se tra le carte che le ha annunciato che sono pervenute in Commissione ci sono gli allegati alla decisione della Commissione centrale sui collaboratori sulla vicenda Spatuzza
Non c'ho l'elenco mi riservo di fornire al più presto
Prego onorevole Garavini
Grazie Presidente anch'esso gli ordine dei lavori per sollecitare la richiesta che abbiamo già fatto pervenire per iscritto a relazioni relazione l'acquisizione dell'ordinanza degli atti della della questione meta dell'operazione meta in Calabria
E in concomitanza approfitto dell'occasione anche per chiedere che procediamo all'audizione del procuratore generale Pignatone e anche del sostituto lombardo
Prendiamo nota e poi io ovviamente si procede
Allora onorevoli colleghi veniamo
Alla nostro ordine dei lavori
Il tema delle stragi di mafia delle mille novecentonovantadue novantatré
è tornato alla Giunta all'attenzione della opinione pubblica nazionale nella primavera di due anni fa
Sotto la spinta di eventi giudiziari e di autorevoli commenti politici che nel loro insieme hanno arricchito il quadro delle nostre conoscenze
E allo stesso tempo hanno risollevato inquietanti interrogativi intorno a quelle vicende complesse e sanguinose
Tra gli eventi giudiziari ricordo le nuove testimonianze di massimo cioè UCPI Ciancimino Gaspare Spatuzza e Angelo Fontana
Non che il processo muori Urbino ed il processo d'appello al senatore Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa
Tra i commenti di autorevoli esponenti istituzionali e politici del tempo
Ricordo quelli del Presidente della Repubblica Scalfaro del Presidente del Consiglio Ciampi del sottosegretario alla Presidenza Maccanico dei ministri dell'Interno Scotti e Mancino
Del ministro di Grazia e Giustizia Martelli del ministro del Bilancio Cirino Pomicino e del Presidente la Commissione antimafia Violante
Tra gli interventi dei magistrati ancora oggi impegnati sul fronte antimafia
Ricordo quelli del procuratore nazionale Grasso del Procuratore di Caltanissetta lari del procuratore aggiunto della Dda di Palermo Ingroia
Ricordo infine
Una intervista inattesa del dottor Lorenzo Narracci funzionario dell'analisi già vice caporeparto del SISDE a Palermo e ora a quanto pare indagato
Come sapete
La nostra Commissione aveva preso in esame il tetto il tema delle stragi limitandosi però
Alle questioni di metodo e riservandosi di aprire il dibattito dopo aver ascoltato
Una mia comunicazione dell'argomento sull'argomento ci siamo
Per la verità con l'audizione del procuratore nazionale antimafia dottor Grasso il tempo il tre novembre dell'anno scorso entrammo anche nel merito
Ma con un approccio parziale che comunque rinviava ora
In entrambe le occasioni convenimmo che era necessario evitare interferenze con le delicati attività della magistratura inquirente e giudicante
Senza però rinunziare ai poteri e alle prerogative che la legge ci assegna
Non sempre non sempre questo scrupolo istituzionale ha trovato in altre sedi la dovuta considerazione
Tuttavia
Sarà opportuno mantenerlo a meno che
Come
In sede di Ufficio di presidenza integrato dai capigruppo hanno osservato alcuni colleghi a meno che non finisca per nuocere al buon andamento dei nostri lavori
Cercherò dunque di proporvi più che una relazione esauriente una rilettura ordinata dei tragici fatti del mille novecentonovantadue novantatré
Basandomi sugli accertamenti della magistratura
E prestando tutta la necessaria attenzione alle questioni non ancora chiarite e perciò bisognevoli di ulteriori indagini
Naturalmente
Ho ben presenti le diverse e talvolta contrastanti motivazioni politiche che ci hanno condotto a questo dibattito
Penso comunque che si possa partire da una preliminare obiettiva considerazione
La spaventosa sequenza del mille novecentonovantadue novantatré
Ubbidito a una strategia di stampo mafioso e terroristico ma produsse effetti divergenti
Perché se da un lato determinino un tale smarrimenti o politico istituzionale da far temere al Presidente del Consiglio del tempo l'imminenza di un colpo di Stato
Dall'altro lato determinò
Un tale innalzamento delle misure repressive
Da indurre Cosa nostra a rivedere le proprie scelte e alla fine a prendere la figlia finora senza ritorno del così detto inabissamento
Nello spazio di queste ha divergenza
Sia dovrò Viglia quell'intreccio tra mafia politica grandi affari poteri occulti gruppi eversivi e pezzi deviati dello Stato
Che è più volte e non solo in quegli anni abbiamo visto riemergere dalle viscere del paese
Nelle relazioni redatte dai colleghi che ci hanno preceduto in questa Commissione
Affiora costantemente l'esigenza di esplorare e capire fin dalle origini il rapporto mafia politica
A quelle relazioni intendo fare riferimento
Ma
Con una avvertenza per me di importanza decisiva
Di fronte ad e venti anche meno terribili di quelli che ebbero luogo in Sicilia a Firenze a Milano e a Roma
Sì giusta pongono senza mai fondere sì tre verità
Quella giudiziaria quella politica e quella storica
Esse si basano su metodi di ricerca e a volte su fonti assai diverso
Con la conseguenza di dar luogo a risultati parziali o solo insoddisfacenti
Ciò
E nella maggioranza dei casi inevitabile
La verità giudiziaria e quella racchiusa nelle indagini che sfociano nelle sentenze dei magistrati
In esse prevale la ricerca della prova
Tale è una testimonianza soprattutto se trova l'avvallo di altri soggetti
Ma questo tipo di verità lascia l'amaro in bocca anche a giudici scrupolosi come il compianto dottor che Lazzi
Il magistrato infatti può trovare la prova della colpevolezza di un imputato ma
Irrogare una pena non significa aver fatto Lucci
Dal momento che possono rimanere in ombra sia il contesto generale sia i collegamenti interni di una vicenda delittuoso
Senza contare che le confessioni degli imputati a cominciare dai pentiti sono spesso funzionali accogliere delle convenienze e a trarre dei vantaggi
Come sconti di pena o migliori condizioni di detenzione
La verità politica e quella in cui siamo impegnati tutti noi
Per cercare di spiegare ai nostri elettori e a tutti gli italiani quali pericoli accorso la democrazia nel biennio mille novecentonovantadue novantatré
E come possiamo evitare che questi rischi mortali si ripetano
La verità storica infine dovrebbe riuscire a combinare la verità politica è quella giudiziaria e raggiungere risultati in meno parziali e circoscritti
Di quelli delle altre due
Ma anche in questo caso ebbene non alimentare illusione
Gli storici lavorano sua archivia e documenti che sono anch'essi spesso incompleti di parte presse lesionati
Fino ad una decina di anni fa per esempio
I fondi archivistici della questura di Palermo non erano consultabili
Quando è caduto il vincolo temporale che li rendeva inaccessibili gli storici hanno potuto constatare che i mafiosi di ogni rango sia alla fine dell'Ottocento sia del Novecento
Parlavano si confrontavano si scambiavano favori stabilivano intese con confidenti poliziotti e questori
Se erano un no trattative ognuno di noi è libero di giudicare
Bisogna anche ricordare
Che le stesse fonti usati dagli storici sono frutto di selezioni preventive da parte di coloro che versano i documenti agli archivi di Stato
Perché non lo fanno alla cieca ma oculatamente
E ciò è tenendo per sé immateriali ritenuti più sensibili ai fini della tutela dell'interesse generale
Tutta la storiografia sulla mafia risente di questi condizionamenti
Ed è bene tenerlo presente quando si fanno ricostruzioni
Che in carenza di documenti si appoggiano talvolta a vecchi schemi e talaltra a supposizioni e perfino ha pregiudizi politici
Ma
Veniamo al merito
Per sfaceli tare le cose
Allegherò alla mia esposizione una tavola diciamo così sinottica
Che riporta da un lato
Gli eventi delittuosi e dall'altro gli eventi politici più significativi
Che vanno dal settembre mille novecentottantotto all'aprile mille novecentonovantaquattro
Cominciamo dalla da ora
Per le sue caratteristiche il fallito attentato all'Addaura può essere correttamente considerato almeno a mio parere
Come il prologo dei grandi delitti e delle stragi di mafia del novantadue novantatré
Come è noto il ventuno giugno mille novecentottantanove sulla scogliera antistante la villa abitata dal Giudice Giovanni Falcone all'Addaura nel lungomare di Palermo
Furono trovate dagli agenti della scorta attrezzature subacquee ed una borsa sportiva contenente i cinquantotto candelotti di esplosivo comandati a distanza
Erano ospiti del dottor Falcone
I magistrati svizzeri Carla Del Ponte e Carlo Lehman
Che indagavano su fatti di droga e criminalità organizzata dei quali si occupava per competenza territoriale anche il dottor Falcone
Obiettivo dell'attentato era il giudice palermitano divenuto ormai principale il punto di riferimento per tutti coloro che contrastavano l'organizzazione mafiosa
La sua eliminazione fisica avrebbe assunto un alto valore simbolico punitivo e preventivo allo stesso tempo
La notizia dell'attentato destò scalpore polemiche
E perfino il sospetto forse di origine mafiosa
Di una messa in scena voli voluta addirittura dallo stesso dottor Falcone
All'epoca
Le indagini si indirizzarono su un commando proveniente dal mare a bordo di un gommone
Ma l'ipotesi emessa ora indubbio
Dalle dichiarazioni più recenti del pentito Fontana
Che ha ricostruito dettagliatamente i fatti attribuendone la responsabilità ad alcuni mafiosi
Tra i quali Antonino Madonia che disponeva di un villino nelle adiacenza
All'attentato dell'Addaura comunque l'attentato dell'Addaura comunque trova un ecco nella sentenza del tribunale di Palermo del quattro aprile mille novecentonovantasei
Che condanna il dottor Bruno Contrada già dirigente del SISDE
Per aver agevolato la fuga del professionista Oliviero Tognoli
Un riciclatore di provenienti del narcotraffico per conto della mafia
Costruì era indagato in Svizzera dal pubblico ministero Carla Del Ponte ed in Italia come ho già detto dal giudice istruttore Giovanni Falcone
Che lo avevano interrogato più volte congiuntamente
Anche la dottoressa Del Ponte poteva dunque essere inclusa nell'obiettivo degli attentatori
Sulla scena dell'Addaura
è stata anche ipotizzata la presenza di due agenti della Polizia di Stato Antonino Agostino ed Emanuele piazza
Probabilmente collaboratori esterni dei servizi di informazione e di sicurezza
E quella di un terzo agente definito faccia da mostro
Un personaggio simile a quest'ultimo è stato descritto dal padre della gente Agostino
Che lo sospetta come possibile complice dell'uccisione del figlio
L'omicidio della gente in piazza sarebbe invece da ascriversi a Cosa nostra
La tragica scomparsa di entrambi gli agenti alimenta congetture diverso
Ma allo stato attuale delle indagini non è possibile definire la loro posizione e trarre
Conclusioni conseguenti
Tuttavia
Fra tante luci ed ombre oggi riusciamo almeno a comprendere meglio l'espressione del dottor Falcone secondo cui
Menti il raffinatissimo e avvengano ideato il piano criminoso
L'omicidio Lima
Due anni dopo
Il dodici marzo mille novecentonovantadue
Viene assassinato con un classico agguato di mafia l'onorevole Salvo Lima parlamentare europeo e autorevole esponente della Democrazia Cristiana
Inizia così
La sequenza dei fatti dei gravissimi fatti criminosi deliberati dagli organi di autogoverno di Cosa nostra che insanguina era hanno l'Italia fino a tutto il mille novecentonovantatré
Tu rubando profondamente la pubblica opinione e l'ordinato svolgimento della vita democratica
La magistratura ha individuato con chiarezza i mandanti gli esecutori e il movente di questo delitto
Lima fu punito come il principale rappresentante siciliano del gruppo politico che non aveva saputo assicurare le necessarie tutele al maxiprocesso
Lo storico evento giudiziario ideato da Falcone
Che per la prima volta aveva messo a nudo l'intera organizzazione e le modalità operative di Cosa nostra insidia Andone la stessa sopravvivenza
La necessità di attenuare gli esiti del maxiprocesso
E della legislazione antimafia costituire l'ossessione divina il motivo scatenante delle vendette politiche delle stragi e dell'attacco allo Stato
La strage di Capaci
Viene da lei
Da quella determinazione
La violenza con cui
Il ventitré maggio mille novecentonovantatré fu compiuta la strage di Capaci
Dove per essere una vita Giovanni Falcone la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonino Montinaro Rocco Di Cillo e Vito Schifani
Le responsabilità del reato di strage sono stati chiaramente accertate era scritte I vertici di Cosa nostra
In particolare è stata affermata la responsabilità sia della Commissione regionale sia della Commissione provinciale di Palermo
E ciò
In applicazione del così detto teorema Buscetta
Secondo il quale sussiste la piena condivisione di delitti eccellenti
In quanto essi corrispondono alla realizzazione e alla tutela
Degli interessi vitali dell'organizzazione
Il movente della strage era Incarnato nella straordinaria personalità del dottor Falcone
In quel momento titolare di un ufficio di alto profilo istituzionale al Ministero di Grazia e Giustizia
E prima di allora protagonista di interventi processuali che avevano portato la mafia alla grande sconfitta del maxiprocesso
Ma
Nonostante le solide verità processuali resta da chiedersi
Come osservato in quest'Aula il procuratore nazionale antimafia Grasso
Perché mai Cosa nostra abbia rinunziato al tentativo di assassinare facilmente il dottor Falcone a Roma
E abbia invece preferito la soluzione assai più complessa e rischiosa di Capaci
Si trattò soltanto di una ostentazione di potenza militare
O ci furono altre motivazioni come per esempio induce attenere la sparizione dei files dal computer del dottor Falcone presso il Ministero di Grazia e Giustizia
La strage di via D'Amelio
Pressoché identica
Sia nell'impostazione mafioso terroristica sia nella esecuzione a quella di Capaci
Il diciannove luglio mille novecentonovantadue
Una violentissima esplosione si verifica a Palermo in via di Mariano dumping via Mariano D'Amelio
Provocando la morte di Paolo Borsellino procuratore aggiunto presso la procura distrettuale della Repubblica di Palermo e degli agenti di scorta Claudio tra
Ed è di Walter cosina non che il ferimento di numerose persone ed una generale devastazione delle cose circostanti
Il gravissimo attentato produceva l'istruzione di tre diversi procedimenti denominati rispettivamente Borsellino uno Borsellino bis Borsellino fare
Il primo nasceva dei rilievi tecnici sull'autobomba utilizzata per l'attentato
E conduceva rapidamente a colui che aveva commissionato il furto della stessa auto Vincenzo Scarantino
Al garage vista che l'aveva custodita e imbottita di tritolo Giuseppe Orofino
Al tecnico dei telefoniche avrebbe controllato l'utenza telefonica della famiglia Borsellino Piero scotto
E all'uomo d'onore Salvatore Profeta che avrebbe gestito la fase preparatoria dell'attentato
Dopo l'arresto
è un periodo di carcerazione lo Scarantino iniziava a collaborare con la giustizia
E tra accuse ritrattazioni confermi smentite
Consentiva di istruire anche i due processi successivo
In definitiva
Nel primo processo veniva condannato all'ergastolo il solo profeta
Mentre nel secondo e nel terzo venivano condannati all'ergastolo gli altri esecutori materiali e i mandanti tutti appartenenti alla mafia militare e alla Commissione di Cosa nostra
Il movente veniva individuato seppure con alcune riserve in due direttrici fondamentali
La vendetta nei confronti di uno dei magistrati più incisivamente impegnati contro Cosa nostra
La prevenzione a fronte delle indagini che Paolo Borsellino aveva in corso anche in ordine alla morte del suo più caro amico Giovanni Falcone
Entrambe le direttrici possono ricollegarsi alla strage di Capaci anche perché
Come emerso da numerose dichiarazioni
I due omicidi erano stati deliberati congiuntamente da Cosa Nostra sin dagli inizi degli anni ottanta
Ciò dove ciò detto
Occorre subito precisare
Che taluni aspetti fondamentali della strage sono ancora da chiarire
Infatti
Le dichiarazioni di Spatuzza
E l'apparato lei era lì ritrattazione di Scarantino
Hanno sconvolto l'iniziale ricostruzione
A tutt'oggi non conosciamo la composizione del commando stragista
Sappiamo ben poco della provenienza dell'esplosivo impiegato il plastico T quattro
E sembra definitivamente scomparsa dall'agenda rossa che a detta dei familiari il giudice Borsellino consulto il riposo e nella borsa prima di recarsi invia da me
Osservo comunque che la nuova e più attendibile ricostruzione
Spostare il baricentro della strage dalla famiglia mafiosa del boss Aglieri a quella di Brancaccio
Capeggiata dei fratelli Graviano condannati in via definitiva come sapete per le stragi continentali del mille novecentonovantatré
Ciò conferma la continuità della linea stragista di Cosa nostra
Imposta dalla componente J. Money più violenta divina Bagarella Brusca Madonia e per l'appunto dei fratelli Graviano
Le prime indagini su via D'Amelio avrebbero subito rilevanti forzature
Anche ad opera di funzionari della Polizia di Stato legati ai servizi segreti
Ora e legittimo chiedersi se tali forzature nacquero dall'ansia degli investigatori di dare una risposta appagante all'opinione pubblica sconvolta
O se invece è nato però da un deliberato proposito di depistaggio
Non ci sono almeno per ora risposte documentate
Sulla scena comunque riappaiono le ombre dei servizi segreti
Prima fra tutte quella del dottor Lorenzo Narracci già collaboratore del dottor Contrada come funzionario del SISDE a Palermo
Tuttora in servizio all'analisi e a quanto pare indagato a Caltanissetta
Gaspare Spatuzza allo a vagamente riconosciuto in fotografia come persona esterna a Cosa nostra
Mentre Massimo Ciancimino
Testimone piuttosto discusso lo ha indicato come accompagnatore del misterioso signor Franco o Carlo
Che avrebbe assiduamente seguito suo padre Vito Ciancimino
Nel corso della cosiddetta trattativa tra Stato e Cosa nostra o meglio pezzi brandelli di Stato e cosa nostra
Sulla strage di via D'Amelio e sugli sviluppi successivi
La trattativa ebbe un impatto rilevante
Non è facile misurarmi la portata a causa della segretezza delle indagini in corso
Come e noto essa si sarebbe svolta tra l'allora Colonnello dei Carabinieri Mario muore Mario Mori e il suo collaboratore del capitano Giuseppe De Donno da un lato
è l'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino dall'altro
Secondo l'opinione prevalente il primo contatto fu stabilito nello spazio di tempo compreso tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio
E il contatto si protrasse fino al dicembre del mille novecentonovantadue
Praticamente fino alla vigilia dell'arresto di Riina avvenuto il sedici gennaio successivo
Di questi contati
Che nelle loro intenzioni costituivano uno ardita operazioni investigativa i due ufficiali informarono alcune autorità politico istituzionali
Secondo l'ipotesi accusatoria invece essi intavolato vanno un vero e proprio il negoziato
In virtù del quale Cosa nostra poneva fine alle stragi e otteneva in cambio provvedimenti favorevoli all'organizzazione
è probabile
Che Ciancimino abbia infatti Rizzato il suo ruolo di mediatore tra mafia e istituzioni con l'idea di trarre vantaggi personali da una parte e dall'altra
Ed è altrettanto probabile che l'iniziativa degli ufficiali dell'Arma sia stata percepita da Cosa Nostra come il segno della disponibilità
Di settori delle istituzioni a scendere a patti con essa
Inducendo la così a colpire ancora per impiegare ogni eventuale resistenza
Brusca e ganci sostengono che fu Lina a volere stringere i tempi della strage di via D'Amelio
Tanto da disporre il rinvio dell'esecuzione già deliberata di importanti personaggi politici
Il Giudice Borsellino era diventato ormai il numero uno tra i nemici di Cosa nostra
E oltretutto sarebbe stato sicuramente contrario alla trattative
Ebbe perciò precedenza assoluto
Va detto che la risposta dello Stato fu immediata e dura
L'esatto contrario di quel che Cosa Nostra poteva aspettarsi
Già nelle ore immediatamente successive alla strage il Ministro di Grazia e Giustizia Martelli disponeva la riapertura delle carceri di Pianosa e Asinara
Ed il trasporto dalla Sicilia dicerie di circa duecentocinquanta uomini d'onore per scontare qui la pena in regime di quarantuno bis
Il giorno successivo lo stesso Ministro emette altri trecentoventicinque provvedimenti di applicazione del quarantuno bis con scadenza annuale
Il sette agosto viene rapidamente convertito in legge il cosiddetto decreto Martelli che aveva prima incontrato molte resistenze
Due mesi dopo e precisamente in data primo novembre mille novecentonovantadue
Vengono emessi ulteriori cinquecento sessantasette provvedimenti di applicazione del quarantuno bis
Con scadenze al novembre mille novecentonovantatré e a gennaio mille novecentonovantaquattro
Richiamo con una certa pedanteria l'attenzione sulle date di scadenza di tre blocchi di provvedimenti
Perché come cercherò di chiarire più avanti esse appaiono in qualche modo sintonizzate col succedersi delle stragi
L'omicidio salvo
Ma cosa nostra non si ferma due mesi dopo viene ucciso a Castel Dacia Palermo
Ignazio Salvo potente esattore delle imposte in Sicilia già arrestato nel mille novecentottantaquattro con il cugino Nino per associazione mafiosa
è un altro atto della resa dei conti che aveva già colpito Lima e preso di mira diversi uomini politici
Tutti i colpevoli di non avere saputo salvare Cosa nostra dagli effetti devastanti del maxiprocesso
Ma
Le esecuzioni individuali già programmate vengono disdette
Per aprire la fase più con Wayne tra e politicamente eversiva
Quella della produzione indiscriminata di terrore in tutto il Paese mediante gravissimi attentati al patrimonio artistico e culturale
La successione di sette operazioni stragisti con le prime cinque concentrate nello spazio di soli tre mesi
Non ha precedenti in Italia
Le ricordo rapidamente
Alle ventuno e quaranta del quattordici maggio novantatré
Un ordigno esplosivo beffarda all'incrocio tra via Ruggero Faoro e via Boccioni in Roma subito dopo il passaggio dell'autovettura del noto presentatore Maurizio Costanzo che rimane fortunatamente illeso
L'esplosione provoca differimento di ventiquattro persone ed il danneggiamento di numerosi veicoli e degli edifici adiacenti
Alle ore uno del ventisette maggio novantatré tredici giorni dopo
Una violenta esplosione in via dei Georgofili a Firenze fa crollare una la della Torre del Pucci e altri palazzi storici vicini
Perdono la vita il vigile urbano Fabrizio Nencioni la moglie Angela le figlie Nadia e Caterina lo studente universitario Dario Capolicchio i feriti sono trentasette
Alla Galleria degli Uffizi i danni sono gravissimi
Tre dipinti perduti per sempre e cento settantatré danneggiati insieme a quarantadue busti e sedici Stato
Alle ventitré e quattordici del ventisette luglio novantatré
Un'altra potente esclusione in via Palestro a Mila no provoca danni ingenti al padiglione di arte contemporanea agli automezzi agli edifici vicini
Restano uccisi i vigili del fuoco Alessandro Ferrari Carlo la Catena e Sergio paesotto
Il vigile urbano Stefano Picerno e l'immigrato mossa firma Driss i feriti sono dodici
Alle ventitré e cinquantotto del ventisette luglio novantatré un ordigno esplosivo deflagrata nella piazza San Giovanni in laterano a Roma
Danneggiando le strutture murarie della Basilica del Palazzo lateranense nonché i veicoli in sosta o in transito nelle vicinanze
A distanza di qualche minuto una seconda esplosione danneggia la chiesa di San Giorgio al Velabro sempre in Roma gli edifici limitrofi e veicoli in sosta o transito
Il ventitré gennaio novantaquattro
Una lancia Thema imbottita con oltre centoventi chilogrammi di esplosivo viene collocata nel viale dei gladiatori a Roma nelle immediate vicinanze dell'olimpico in un punto dove
Al termine delle manifestazioni pubbliche e sportive transitano gli autobus dei carabinieri in servizio allo stadio
L'autovettura non esplode per il difettoso funzionamento del congegno di attivazione della carica
Il quattordici aprile mille novecentonovantaquattro infine in Formello Roma viene trovato un ingente quantitativo di materiale esplosivo occultato sul ciglio della via forme lesi
Dove solitamente passa il collaboratore di giustizia Salvatore Contorno che abita da quelle parti
Osservo
Che l'esplosivo impiegato da via fa uno in poi e lo stesso di via da meglio
Il plastico T quattro open trite
Prodotto in Austria Regno Unito Svezia e Stati Uniti il T quattro e il fuori commercio in Italia
E lo hanno in dotazione soltanto le nostre forze armate
Cosa Nostra ne disponeva in grandi quantità
Nei primi cinque episodi or ora richiamati ne fece esplodere venti seicento settanta chilogrammi
Tutti questi fatti
La cui connessione appare più evidente da pochi a venti giorni dopo pochi giorni
Sono stati giudicati avanti la Corte di assise di Firenze cita nella quale la strage aveva provocato il più alto numero di vittime
La nuova strategia di tipo terroristico
Basata sull'esecuzione di attentati indiscriminati fuori dalla Sicilia principalmente contro beni nazionali di interesse artistico
Avrei va come chiariranno Wipro cessi i seguenti immediati obiettiva
L'abrogazione della normativa penitenziaria con isolamento carcerario dei mafiosi
La chiusura di alcune carceri speciali Pianosa e Asinari
La sterilizzazione della normativa sui collaboratori di giustizia
La degradazione della cultura dell'antimafia mediante le mine l'eliminazione di un giornalista considerato suo sostenitore
Fin qui dunque i fatti e le responsabilità che sono state accertate nel corso
Ventuno e quarantasette minuti queste radio radicale stiamo ascoltando
La relazione svolta ieri in una Commissione antimafia dal presidente Giuseppe Pisano uno relazione che ha avuto questo oggi l'ampia eco sulle prime pagine tutti i quotidiani per me
Conclusioni tratte dello stesso Pisano come sentiremo al termine pressappoco
Di questa relazione circa la cosiddetta trattativa tra lo Stato e Cosa nostra all'inizio
Degli anni novanta adesso procediamo con appunto l'ascolto di quanto detto ieri Pisanu presidente della Commissione antimafia
Presso la Bicamerale
Da lui guidata a palazzo San Macuto
Della Commissione l'organo di autogoverno di cosa
Lì si interrompe la lunga pax mafiosa nella secco Mita degli anni ottant'
E cosa rappresenta immediatamente il conto a coloro che non avevano saputo proteggere l'associazione dalla bufera giudiziaria
Per e Salvatore Riina e i suoi uomini d'onore
Non aveva alcuna importanza chiedersi se i tradizionali il referenti come Lima e salvo avessero fatto veramente tutto il possibile per mantenere le promesse
Ciò che contava era solo che essi non apparivano più in grado
Di assolvere ai loro compiti in un momento cruciale per la vita dell'organizzazione
Avendo esaurito la loro funzione da vivi non servivano più
Serviva invece della loro morte e quella di coloro
Che
Come giudici Falcone e Borsellino erano stati sul fronte esattamente opposto
I principali protagonisti dello storico maxiprocesso
Mentre sembrava dileguarsi il mito della sua invincibilità ed impunità
Quelle morti dovevano dimostrare a tutti che Cosa Nostra era e resta va comunque più forte dei suoi nemici
E anche dei potenti a Miccichè le avevano voltato le spalle
Tanto forte da potere lanciare allo Stato una sfida temerario
Il mutamento strategico di Cosa nostra
E la sua radice terroristico eversiva
Furono colti immediatamente dei vertici della sicurezza
Già nel corso dell'audizione dell'undici giugno novantatré
Il Capo della Polizia prefetto Parisi disse alla nostra Commissione virgolette
Il coinvolgimento della mafia nelle ultime operazioni criminali
Non appare che essi tua abile
In un disegno ancor più ampio laddove
Interessi macroscopici illeciti
Sistemazioni di profitti
Gestione di intese con altre componenti delinquenziali ed affaristiche nazionali ed internazionali emergono con ogni evidenza chiuse virgolette
Recentemente il Presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Ha riferito nel corso di una intervista
Che in quei giorni il prefetto Parisi virgolette teneva in grande conto una segnalazione del Mossad
Secondo la quale
Nel mondo della destra estrema c'era una forte spinta a destabilizzare la situazione italiana
Puntando anche alle dimissioni del Capo dello Stato
A sua volta il dottor Gianni De Gennaro allora direttore della DDA
Pur riconoscendo il contesto mafioso della strage di via D'Amelio intravedere va cito testualmente
Elementi tali da far sospettare che l'intero progetto eversivo non fosse di
Esclusiva gestione dei vertici di Cosa nostra
Bensì
Che allo stesso potessero aver contribuito altri esponenti di un più vasto potere criminale
Era infatti evidente prosegue del Gennaro
Nell'omicidio Borsellino una chiara anomalia nel tradizionale comportamento mafioso
Ad uso a calibrare le proprie azioni delittuose sì da raggiungere il massimo risultato con il minimo danni
Al delitto infatti era stata data una scadenza temporale tale
Da accelerare anzi anziché in franare l'azione reattiva delle istituzioni con un conseguente ed apparente danno per l'organizzazione criminale
Fine della citazione
Le analisi di Parisi e De Gennaro
Troveranno successivamente ripetute conferme nelle sedi giudiziarie
E dunque ragionevole ipotizzare
Che nella stagione dei grandi delitti e delle stragi di mafia si sia verificata una convergenza di interessi terrà
Cosa nostra altre organizzazioni criminali logge massoniche segrete pezzi deviati delle istituzioni mondo degli affari e della politica
Questa attitudine a entrare in combinazioni di vedere se nella storia della mafia
E soprattutto
E nella natura stessa della borghesia mafiosa lassista del telefono
Basti pensare
Alla mancato golpe di Union Valerio Borghese
Al finto rapimento di Michele Sindona
Alla regia di Pippo Calò nelle stragi nella strage del rapido ottocento e quattro
Questa storia ci dice secondo la nota affermazioni di Buscetta
Che la mafia non prende ordini da nessuno e autonoma
La sua stella polare e l'utilitarismo cioè il concreto interesse dell'organizzazione
Lo stesso Giovanni Falcone ci aveva spiegato che non esistono terzi livelli di alcun genere capaci di influenzare o addirittura determinare gli
E
Lui le le le gli indirizzi di Cosa nostra
E che ipotizzare l'esistenza di centrali del crimine burattinaia i grandi vecchi che dall'alto detta non l'agenda audire hanno le file della mafia
Significa
Peccare di rozzezza intellettuale
Oggi osserverei
Che probabilmente
Nei giorni in cui faceva queste affermazioni il grande magistrato considerava prematuro andare fino in fondo nell'analisi del rapporto mafia politica
Tuttavia
Le sue parole costituiscono ancora oggi un monito ineludibile bene chi come noi a il dovere di fondare sulla realtà dei fatti le proprie valutazioni
Ora e del tutto evidente
Come hanno stabilito i magistrati e come ha confermato l'incerta copia del misterioso papello
Che è l'obiettivo essenziale
Il fine ultimo pratico delle stragi del novantadue novantatré
Era quello di costringere lo Stato ad abolire il quarantuno bis e a ridimensionare tutte le attività di prevenzione e repressione
Era a ben vedere una posta altissima
Perché il quarantuno bis la normativa sui collaboratori di giustizia e quella sul sequestro dei patrimoni illeciti
Avvenivano ed hanno una tale forza eversiva
Da far saltare gli assetti interni del potere mafioso e disaggregare alla lunga l'intera organizzazione
Per questo Cosa nostra tratta o cerca di trattare
Oggi
Abbiamo notizie
Su due cosiddette trattative
Quella dai contorni anomali
Tra molire Ciancimino
Che forse fu la deviazione di un'audace attività investigativi
E quella tra Bellini gioielli Brusca Riina
Dalla quale nacque l'idea di aggredire il patrimonio artistico dello Stato
Avendo Bellini spiegato ai suoi interlocutori che virgolette
Ucciso un Giudice questi viene sostituito ucciso un poliziotto avviene la stessa cosa
Ma distrutta la Torre di Pisa viene distrutta una cosa insostituibile con incalcolabili danni per lo Stato
Recentemente
L'allora Ministro della Giustizia Martelli ha ribadito
Che mentre il Governo era impegnato in uno scontro frontale con la mafia virgolette c'erano altri poteri di Stato che è viceversa
Pensavano che le cose si potevano aggiustare
Se per un verso la mafia rinunciava la strategia terroristica e dall'altra parte lo Stato si toglie il vada lì a testa l'idea di portare il colpo definitivo a Cosa nostra
Per l'ex Ministro dell'Interno Mancini Mancino non ci fu trattativa
Testuale noi l'abbiamo sempre respinte
Anche come semplici ipotesi di alleggerimento dello scontro con lo Stato portato avanti dalla mafia
Sono due punti di vista di venire sì e comunque meno contraddittori di quel che appare perché entrambi
Sostengono l'estraneità del Governo dalla trattati
Ma qualcosa del genere ci fu
è cosa nostra alla compagno
Con le inaudite ostentazione di forza di cui abbiamo
Or ora parlato
Voglio segnalare a questo proposito
Una singolare corrispondenza di date che si verifica a partire dal maggio del mille novecentonovantatré
Tra le stragi sul territorio continentale e la scadenza dei tre blocchi di quarantuno bis che ho poc'anzi ricordato emessi nell'anno precedente
Vi chiedo scusa per la pedanteria ma vorrei essere preciso il ventisette maggio esplode la bomba di via dei Georgofili
Esattamente a meno di un mese dalla scadenza dei primi provvedimenti adottati dal Ministro martedì
è
Il colpetti Lino per stuzzicare la controparte il cui parlare Onorina o brutte Brusca
O in altri termini un messaggio diretto a caldeggiare una richiesta o a riavviare una qualche
Trattativa
Il messaggio comunque non viene raccolto e infatti i trecento venticinque provvedimenti vengono prorogati di un altro anno fino al mille novecentonovantaquattro
Il ventisette il ventotto luglio esplodono le bombe di Milano e Roma
E cosa nostra assume una iniziativa senza precedenti
Senza precedenti
Rivendica gli attentati in perfetto stile brigatista con due comunicati
Ed alza il tiro minacciando una nuova strage con la garanzia di centinaia di morti
Forse
E il preavviso della strage programmata allo
Stadio olimpico pari che per fortuna successivamente fallirà
Ma andiamo avanti
Il primo novembre del novantatré scade un altro blocco di provvedimenti quarantuno bis
Ma nel frattempo o nella tesa
Cosa Nostra taci
Imprevedibilmente
Tre giorni dopo quella scadenza
Il Ministro di Grazia e Giustizia non proroga
Il quarantuno bis accento quaranta del detenuti nel carcere dell'Ucciardone di Palermo
Se ne può desumere che la trattativa ricavato abbia prodotto i suoi feti tra il ventinove luglio il sei novembre
Il ministro chiede
Quando
Vi racconto fattivi controlla non voglio dire cose inesatte
Se ne
E comunque
Mi sembra plausibile ritenere
Che è l'organizzazione mafiosa avesse interpretato
Quella mancata proroga come un cedimento o una concessione dello Stato per i colpi subiti e che pertanto
La campagna stragista dovesse andare avanti
Tanto più
Che è il trentuno gennaio novantaquattro sarebbe scaduto il provvedimento più importante
Quello che comprende il raffigura personaggi di primissimo piano
Di cosa nostra come Gerlando Alberti Bernardo Brusca Pippo Calò Stefano fidanzati Giacomo Gambino Salvatore Greco Luciano Liggio Francesco Madonia eccetera eccetera eccetera
Questa ipotesi si rafforzerebbe Sella data della tentata strage allo stadio olimpico fosse quella indicata da Spatuzza
E cioè non più
L'ottobre olio il novembre del novantatré bensì il ventitré gennaio del novantaquattro
Data della partita di calcio Roma udinese
Naturalmente
Naturalmente queste e sincronia e onorevoli il colleghi vanno prese con cautela
Anche perché
Le stragi continentali erano state non dimentichiamolo mai programmate con largo anticipo
E dobbiamo peraltro considerare
Che secondo il compianto dottor che Lazzi
La causale delle stragi sia e strutturata progressivamente
Con dei terreni temi trainanti e altri che si sono
Aggiunti in corso d'opera
Determinando aggiungo io forse delle variazioni rispetto al programma iniziale
In ogni caso
Resta il fatto
Che
Non ci furono più vorrei poche o meglio
Non proroghe non proroghe dei dei provvedimenti che la strage all'olimpico non fu più tentata e che lo Stato non cede
Anzi andò via via intensificando le attività di prevenzione e di contrasto
Attività
Dirette che non avrebbero più avuto sosta né con i Governi di centrosinistra né con quelli di centrodestra
Ma torniamo
Alla filo conduttore della mia personale e riflessione
La stagione terribile delle stragi si chiuse il ventisette gennaio mille novecentonovantaquattro
Con l'arresto dei fratelli Graviano
Cupping discussi dell'ala più violenta e con l'ascesa del moderato diciamo così Bernardo Provenzano I vertici di Cosa nostra
Costui spingerà l'associazione mafiosa come diceva lui a fare impresa
Ad immergersi sempre più un nell'economia e nella società
Facendo tacere le armi
Sarà la fine devi danni di Totò Riina rinchiuso in carcere reso impotente dal rigore del quarantuno bis
Anche
La semplice narrazione dei fatti
Induce a ritenere
Che vi furono interventi esterni alla mafia nella programmazione e nella esecuzione delle stragi
Fin dall'agosto del mille
Novecento novantatré per esempio
Un rapporto della DIA Abeba intera visto e descritto
Una tra virgolette aggregazione di tipo orizzontale
In cui rientra a Fano oltre alla mafia talune logge massoniche di Palermo e Trapani
Gruppi eversivi di destra funzionari infedeli dello Stato e amministratori core
Sissignore agosto novantatré
Esattamente
Sulla stessa linea
Pur restringendo il campo
Il Procuratore di Caltanissetta dottor lari ha sostenuto recentemente che Cosa Nostra non è è stata eterodiretta da entità altre
Ma che al tavolo delle decisioni si siano trovati accanto I mafiosi
Cito tra virgolette soggetti deviati dell'apparato istituzionale che hanno tradito lo Stato con lo scopo di destabilizzare il Paese
Mettendo a disposizione un know how strategico e militare
Nel luglio scorso lo stesso dottor lari aveva anticipato che a seguito delle dichiarazioni di Spatuzza
Virgolette le investigazioni hanno lasciato la pista puramente mafiosa
E puntano a scoprire un patto fra i boss di Cosa nostra e servizi segreti
Probabilmente
Naturalmente finiscono lì il virgole più virgolettato del dottor lari probabilmente Provenzano fu insieme a Ciancimino tra i protagonisti
Di trattative del genere mentre Rina almeno nella seconda parte nel fu la posta
Trattative complesse
E a tutt'oggi oscure
Nelle quali entrarono a vario titolo bene convergenza di interessi soggetti diverso
Ma tutti dotati di un costo di un concreto potere contrattuale da mettere sul piatto
Altrimenti cosa nostra li avrebbe rifiutato
Proprio per questi tagli intuibile o evidente complessità
Onorevoli colleghi
Noi dobbiamo guardarci bene dalle semplificazioni come dalle generalizzazioni
Una testimonianza sul sentito dire ha bisogno di riscontri obiettivi
E l'accostamento arbitrario di pezzi di verità diverse
Può darci al massimo solo una congettura niente più
Mi riferisco soprattutto alla dimensione strettamente politica della presunta trattativa e in particolare
Agli interessi politici della mafia nelle
Periodo delle stracci
Chiarisco concludendo
Uccisi o minacciati di morte o abbandonati i suoi tradizionali referenti
Cosa Nostra faticava fa a orientare assi e a costruire nuove alleanze in un contesto politico
Che dopo la caduta del muro di Berlino si stava ormai disgregato Tundo sotto i colpi di Tangentopoli e quelli delle stesse stragi
Tanto è vero che cercò una soluzione
Costruendosi un proprio partito regionale Sicilia Libera che avrebbe poi cercato di spendere sulla scena politica nazionale ancora troppo confusa e incerta
Perciò è probabile
Che all'indomani dell'arresto dei fratelli Graviano ed è la sconfitta dell'ala stragista Cosa Nostra Assis sia adeguata al nuovo ordine di Bernardo Provenzano
E si sia messa politicamente alla finestra
Inattesa di quelle che sarebbe successo dopo le dimissioni del Governo Ciampi tredici gennaio mille novecentonovantaquattro
Lo scioglimento delle Camere e le elezioni anticipate
Da allora ad oggi
Bloccato il braccio militare
Cosa nostra ha certamente curato le sue relazioni i suoi affari il suo potere
Ma da allora ad oggi ha perduto quasi tutti i suoi maggiori esponenti
Mentre in Sicilia
è cresciuta grandemente una opposizione sociale alla mafia che ha i suoi eroi e i suoi obiettivi civili
E procede decisamente accanto alla magistratura e alle forze dell'ordine
Anche per questo Cosa nostra ha forse rinunziato all'idea di confrontarsi da pari a pari con lo Stato ma non certo ha rinunziato alla politica
Al contrario
Con l'espandersi del suo potere economico col prevalere appunto della linea Provenzano pure lui assicurato
Alle patrie galere eppure Luigi raggiunto dalla forza paziente della legge
Al contrario dicevo con l'espandersi del suo potere economico assentito sempre più il bisogno di proteggere i i suoi affari e i suoi uomini
Specialmente con gli strumenti della politica comunale regionale nazionale ed europea
Non
Ma ho bisogno di spendere parole in questa
Commissione per evocare i grandi affari
Finanziati dalla Comunità sui quali e non da oggi le organizzazioni mafiose hanno concentrato l'attenzione
Ma
A questo punto entriamo nella seconda fase del nostro programma di lavoro
La lotta alle mafie italiane che straniere sul versante economico finanziario
Quella che io chiamerei la nuova frontiera dell'antimafia
E dunque
è opportuno che io ho concluda qui
Questo lungo e tuttavia lacunoso intervento grazie
Professor Giovannini confuso sono prima rettitudine intellettuale e morale
La cui personalità non ha certo bisogno di essere illustrata
Signor Presidente io
Decisero
In apertura di questo nostro ragionamento
Dirle con molta chiarezza e ve l'ho già prodotto un documento
Se effettivamente interessante
Che l'ha voluto definire una rilettura ordinata dei fatti
Proprio perché credo che tutti noi abbiamo interesse
A fare le nostre considerazioni su una
Su questo documento
Io penso che
Bisogna dare la possibilità
A tutti i componenti di questa Commissione di prendere
Di avere l'opportunità
Di poter avere
La copia di questo intervento interessante di questo documento importante
Perché anche se ognuno avrà fatto uno sforzo per seguire attentamente il tutto o lungo ragionamento e le sue flessione le sue osservazioni credo che sarà utile
Pur avendo ripeto preso anche degli appunti sulle sue dichiarazioni più significative dare la possibilità di valutare in un in un unicum il suo intervento di un suo
Di dare il documento a tutti quanti noi anche gli assenti evidentemente di fissare già da subito una seduta su questo documento
Per avviare la discussione però perché dobbiamo rispetto a lei e al lavoro che ha fatto necessario secondo il mio punto di vista
Che ci si fermi qui oggi anche perché
Fra
Mezzora nove deputati
Dobbiamo essere in Aula a Montecitorio per delle votazioni significativa grazie
Mi hanno detto che finalmente hanno finito di stampare ciclo stilare la relazione quindi è sarà in distribuzione subito anzi per redistribuire a del caso che qualche collega debba andare via l'onorevole Veltroni aveva chiesto di parlare
Sì Presidente io credo che
La dobbiamo ringraziare per il lavoro che è stato fatto un lavoro di ricostruzione
Rilevante degli accadimenti di quel biennio naturalmente
Ciascuno di noi credo potrà nel corso della discussione fornire approfondimenti
Allargamenti dilatazioni di temi che lei ha affrontato io però vorrei sottolineare per quello che poi voglio dire due frasi che lei ha detto che io mi sono segnato
Strage novantadue novantatré vi fu una convergenza di interessi tra mafia logge massoniche pezzi di apparati deviati settori della politica prima fase
Seconda frase vi furono interventi esterni alla mafia nella programmazione e realizzazione delle stragi
Sono due frasi talmente chiare e forti che meritano ovviamente un approfondimento nella discussione ma io credo
Che meriteranno anche una serie di approfondimenti attraverso delle audizioni
Sono
Assolutamente convinto che
La commissione sulla base della traccia che lei ha fornito con la sua relazione e sulla base di queste due frasi che però ci aprono una
Pista di lavoro e di ricerca molto attenta dovrà procedere ad un consistente gruppo di audizioni e quindi credo che sia giusto adesso
Poter avere tutti un tempo di riflessione sui contenuti della sua relazione e poi nell'Ufficio di Presidenza che nella Conferenza allargato i capigruppo
Definì definire un programma di audizioni consistente che ci aiuti ad arrivare a quella verità alla quale credo tutta la Commissione interessa arrivare
Grazie
Presidente io credo che se c'è qualche cosa da evitare in questo momento sono le frettolosità e mi sembra che l'intervento che mi ha preceduto non dia giustizia alla compiutezza della sistematica
Di quello che lei ha detto di cui io personalmente la ringrazio per motivi culturali soprattutto perché ho appreso dei dati estremamente importanti
E per l'ordine mi sembra il termine giusto con cui ha esposto i dati credo che strappò rare talune frasi
Possa avere il sapore dalla strumentalizzazione in qualche modo non rende giustizia dell'equilibrio estremo che ha contraddistinto la sua relazione pertanto mi sembra che le conclusioni certo affrettate Marassi si dice che qualche volta la prima lettura non sia la migliore
Debbano davvero ma quelle conclusioni dell'intervento che mi ha preceduto meritino qualche loro qualche riflessione
Invece voglio dire che al di là della
Dell'apprezzamento per la l'apprendimento di taluni dati storici voglio invece sottolineare un dato che mi ha particolarmente colpito
E che in qualche modo conferma quello che è un principio storico del nostro sistema cioè la necessità che il sentito dire debba essere oggetto di riscontro
E che
Tutte le verità debbano fare i conti con la storia la componente politica messa alla frutta da determinati fenomeni storici non può essere ragionevolmente oggetto
Di compartecipazione a fenomeni mafiosi quali quelli LEA ricordato se non in presenza di elementi di certezza che non possono essere sentito dire privi di riscontro a me questo sembra un principio di fortissima civiltà
Che va confermato e di cui io come
L'operatore della giustizia nel quotidiano prendo atto con piacere è un principio contenuto nel nostro Codice
Che l'articolo centonovantadue sottolinea con particolare rigore e anche quello che si è creato sul centonovantadue in tema di libertà personale sottolinea nuovamente e che mi fa molto piacere sia stato recepito pacificamente e senza patemi da una relazione di questa importante che sottolinea come il processo penale non possa e non debba essere
Ricettacolo di opinioni illazioni di illusioni ma debba lasciare spazio nella nella serena valutazione del giudice a quelli che sono degli a Trezzano enti di merito secondo quello che il nostro codice la parte storica merita certamente approfondimento ma la parte di garanzia che
Di cui è fortemente impegnata la sua relazione mi sembra che fin d'ora possa meritare apprezzamento grazie
Pone
Sì grazie Presidente anch'io mi sento di di di di ringraziarla anche per il lavoro
Certamente dovremmo
Io vedere questo documento legge allora tentare di dare un contributo perché se noi abbiamo
Più di un percorso il percorso tradizionale fare la lunga disquisizione lungo commento su
Su questo documento
Latro aspetto credo che quale io sarei certamente favorevole
E capire su che quale su quelle linee muoverci
C'è una relazione non l'avevamo auspicato da molto tempo infatti si sono susseguiti si sono arricchiti di nuove vicende di nuovo avvenimenti
E non c'è dubbio che dobbiamo anche per addivenire a quelle che risulta chiaramente iniziale
Con incamminarci su questo percorso sarà quella che era
L'indagine che sono le indagini quella che ovviamente i poteri di questa Commissione
Forse questo è il nodo dovrà sciogliere
Innanzitutto lei lo sa signor Presidente è stato sempre leit motiv che ha guidato anche i miei interventi le mie riflessioni in Ufficio di Presidenza
Io ritengo che visto e considerato che una vicenda che risale a da moltissimi anni dovremmo capire il perché c'è stato il catenaccio intorno a queste vicende
E se e quali il potere e con quali strumenti al di là delle audizione che possiamo pure sempre fare dobbiamo certamente farle con quali strumenti quali mezzi possiamo avere e ci possiamo ovviamente lottare
E per le rompere un circuito di silenzi e soprattutto di coperture di connivenze che il
Hanno fatto la storia di queste di questa realtà questo se no
Facciamo un'altra riunione due riunione fra le forze una sola seduta non basterà dobbiamo capire quali sono certamente ci sono molti passaggi eloquenti e su questo dobbiamo accertare e soprattutto individuare
Le responsabilità del catenaccio su questa vicenda
Ne vuole Tassone la parola senatore Li Gotti
Anch'io signor Presidente la ringrazio per la relazione
Che ho trovato estremamente puntuale
Con una
Ricostruzione storica oggettiva ai conti gli spazi di riflessione che ovviamente lei potrà lasciato a ciascuno Dino
E mi mi permetterei
Proprio perché
Ne riterrei i una
Un obiettivo incassato armamento proprio nel corpo della sua relazione
Di richiamare due fatti storici
Seguendo anche il suggerimento dell'onorevole esistono due fatti storici che potrebbero
Trovare una collocazione
E dovrebbero trovare mi permetto Presidente di segnalarlo nella sua una collocazione nella sua relazione
Un fatto storico e
Il messaggio perché non diversamente potrebbe
Essere interpretato
Del proiettile di artiglieria lasciato ai giardinieri popoli quelle era chiaramente
Un messaggio vecchi doveva capire
Lo strano ostruisce on che esposto allo stadio comunale di Palermo
Uniti contro il quarantuno bis Berlusconi dimentica la Sicilia
La collocazione di questi due fatti
Penso che vada hanno a saldarsi con quest'con cui il filo logico che lei ha individuato nella sua relazione riferimento al quarantuno bis che
è la politica fatta di messaggi oltre
Dall'anomalia
Che avviene per la prima volta con addirittura la rivendicazione stile brigatista degli attentati con la possibile minacce di quello previsto per l'olimpico
Annuncio di centinaia di volte ecco riterrei che questi due episodi dovrebbero essere
Apprezzati e possibilmente incastonate nella sua relazione
C'era perché hanno
Una data ben precisa e quindi si collegano perfettamente
Al filo logico che lei ha seguito e la ringrazio
Sì Presidente penso che il merito di oggi sia quello che finalmente la Commissione parta
Che è un fatto vero reale per chi come me pensava che potessimo partire un po'prima è un risultato questo comunque positivo
Presidente penso che
Al di là del merito ad esempio alcune cose le condivido già le anticipo altre questioni
Ritengo su altre questioni che bisogna approfondire di più bisogna scavare di più o su cui altri fatti vanno valutati con molta attenzione
A partire Presidente ha fatto bene a spostarsi sulla vicenda dell'Addaura ma faremmo bene ad analizzare il contesto precedente alle stragi a quello della rottura
Del quadro storico che si ebbe con l'avvio del maxiprocesso e con la prima l'influenza che si ebbe nel sistema politico con l'elezione dell'ottantasette
Quindi sarebbe importante da questo punto di vista cogliere
No il meccanismo di relazione
Tra storico tra Cosa nostra e un particolare assetto politico è già quella fase
Che vide in modo problematico all'interno di Cosa nostra scegliere un'altra linea è un sistema di relazioni critico che comincio I sta Orassi con i soggetti storici del dopoguerra e della cosiddetta Prima Repubblica
Così Presidente sarebbe importante poi
Allargare l'orizzonte non solo la causale che merita una giusto come ha fatto rilevanza sul quarantuno bis ma anche su altri punti nodali
Del rapporto mafia politica e istituzioni
è non sarebbe da poco zoommare bene sul contributo che volevo offrire dottor Chelazzi proprio a questo
A me con anche
La problematicità di questo rapporto che lui voleva costruire e le difficoltà che lui stesso incontro
Nelle indagini e con
Il rapporto con la sua stessa con la sua stessa procura mentre penso Presidente è necessario anche
Fare un approfondimento o ulteriore che non sia solo quello della
Dimensione Presidente
Dello stare a guardare rispetto alla cosiddetta costituzione della seconda Repubblica penso che
Ci furono tentativi che vanno analizzati su cui bisogna scavare prima di arrivare appunto
Ha una inquadratura della strategia Provenzano come solo attendista rispetto alla politica e solo di rimessa giocata solo su singoli casi
Comunque Presidente la cosa più importante sono due che le vorremmo sottolineare di metodo la prima è che la Commissione parlamentare antimafia ha nella sua legge costitutiva
Due funzioni fondamentali una specifica ci viene richiamato un'indagine approfondita per la prima volta proprio sulle stragi
E l'altra cosa che appartiene sempre alla norma ma la sua funzione storica da quando è nata e che noi dobbiamo a ricercare le responsabilità politico istituzionale
Utilizzando le fonti preziosissima dell'autorità giudiziaria ma avendo anche noi la possibilità qui di poter andare oltre e poter anche noi acquisire ulteriori documentazione
Avere noi anche la possibilità di potere fare un un potere di inchiesta utilizzando i poteri simili a quella della magistratura
Penso che
Su questa vicenda non possiamo
Sottrarci e penso che questo sia il momento più utile per la Commissione per utilizzare questi poteri
è nel corso della discussione Presidente dove entreremo nel merito della sua relazione
Per quanto mi riguardava anziano delle ipotesi di audizione a cui richiamava prima
L'onorevole Veltroni perché dobbiamo anche qui fare in modo che a tutti ci sia data la possibilità anche di indagare una serie di interlocutori
E di documentazione da acquisire in modo tale che poi l'Ufficio di Presidenza lo possa valutare
Ripeto stando sempre coerenti e poteri che la legge ci ha dato e acque chiamando la funzione specifica della Commissione
Il senatore Lumia la parola l'onorevole Belcastro e
Siccome tutti i colleghi deputati hanno purtroppo vincoli di orario
E mi pare
Anche prevalere l'orientamento di non entrare nel merito del dibattito in questo momento pregherei i colleghi senza rinunziare tuttavia
A quel che vogliono dire di
Essere nei limiti del possibile
Cioè
Ma son tutti
Va be'
Presidente sia
Accolgo in al pieno no il suo invito nel senso non si preoccupi
Dico io proprio per le a evidenziare l'apprezzamento del personale mio dico del gruppo che rappresento con riferimento
Alla sua relazione
Nella consapevolezza che probabilmente alcuni punti debbano
Necessitano tutti di ulteriori approfondimenti ma da rinviare ad altra seduta della nostra Commissione per quei complimenti per l'eccellente lavoro che è riuscita a fare Nanda no e un quadro completo di quello
è stato un periodo
Drammatico della nostra Repubblica
Grazie onorevole Belcastro la parola all'onorevole Garavini
Grazie Presidente semplicemente per invitarla convocare l'Ufficio di Presidenza già questa settimana in modo tale da andare ad es era insieme la tempistica con la quale dare seguito alla relazione di cui anche come esponente del Partito Democratico e giustamente la ringrazio
Ma proprio per andare a calendarizzare tutta una serie di audizioni con le quali attraverso le quali poter approfondire tutta una serie di tematiche appunto che hanno trovato oggetto nella sua relazione grazie Presidente
Pure io sono d'accordo con la necessità di convocare subito l'Ufficio di Presidenza per
Pianificare un metodo che sia all'altezza dalla relazione perché la relazione non lo hanno detto altri prima di me
Apre una
Un percorso complesso ma estremamente importante per la Commissione oggi la Commissione parlamentare antimafia ha dato una risposta a chi aveva ritenuto
Essersi messa da parte averne aver posto da parte della politica come qualcuno ha detto una pietra tombale sulle vicende
Per le stragi di mafia del novantadue non solo non c'è alcuna catacombale c'è l'apertura col pieno coinvolgimento della politica che in questo caso fa un passo avanti non le fa un indietro
La volontà di andare senza prevenzioni
Certamente con un metodo che da più parti anche in maniera esagerato vista la ragione sociale come dire dalla Commissione cioè
E sembra di assistere a qualche intervento quasi da Difensore civico non si sa bene di chi ma i questo come dire questo fa parte di una mia valutazione rispetto da alcuni interventi di colleghi che mi hanno preceduto però certamente oggi questo questa
Questa relazione segna un punto come dire di ripartenza della Commissione andiamo a Palermo quindi abbiamo già del
Audizioni estremamente importanti proprio per dare e corpo di a questa a questa traccia straordinaria che a Lecce ha voluto fornire
L'ultima cosa che voglio che resti agli atti e che adesso il metodo successivo deve essere consequenziale all'altezza della sfida lanciata con la
Con la relazione perché
Quando va ad esempio lei ha parlato sono ero certo non l'avesse fatto
Di una questione dal più trascurata come la misteriosa revoca di una serie centinaia di misura e poi non prorogate di quarantuno bis nuova terminata la fase molto delicata della presunta trattativa tra Stato e mafia
Beh io oggi solo titoli accademici o istituzioni Carrega lo chi era al Governo in quel periodo deve venire qui a spiegare perché furono adottate quelle misure
Ecco allora se noi intraprendiamo questo percorso lo intraprendiamo senza santuari intoccabili
Perché altrimenti questo tipo di impostazione rischia di diventare clamorosamente conducono docente rispetta quell'assetto che noi dobbiamo andare a districare senza alcuna come dire io vedo in questa Commissione ci siano alcuna Grilli ideologica rispetto alle responsabilità perché siamo tutti un po'consapevoli che il solo ci sono state sono state molto trasversali
Tra prima e seconda Repubblica non ci sono nemici o solo utile ci sono scenari
Di questa di questo tipo però il metodo da essere all'altezza della sfida che abbiamo lanciato altrimenti temo che soprattutto per noi che ne abbiamo la responsabilità
La vicenda si possa tramutare in un'ennesima delusione per uno ripiano Repubblica che invece è estremamente interessata ancora oggi ad avere verità e giustizia sul novantadue
Presidente scusi mi mi daranno volta dicci improprio trenta secondi stessa occasione condivido appieno quello che ha detto poco fa il vice presidente granata
E le prospetto la opportunità io credo moltissimo il letto che prima di aprire il dibattito da noi si proceda alle audizioni questo da un punto di vista logico organizzativo grazie grazie a lei
Anch'io Presidente mi complimento per lo sforzo che lei ha fatto
Di
Ricondurre alla sua visione alla unità
Di una visione del Presidente i diversi eventi e tuttavia
Avendo ricoperto in quegli anni terribili la responsabilità di Capo di Gabinetto del Ministro dell'interno
Ed essendo o autore di quella relazione di Parisi richiamata da lei dall'onorevole Veltroni
Mi permetto di incastonare visto che è stato usato
Questo termine della sua relazione
Anche una serie di problematiche che sottopongo alla sua attenzione a quello dell'Ufficio di Presidenza
Lo scenario di Tangentopoli
Lei lo ha citato solo in una battuta
Ma lo scenario di Tangentopoli ecco essenziale
A mio giudizio
Alle risultanze di questa Commissione sul versante
Della debolezza della classe politica dell'epoca che io ho registrato da testimone diretto lo sbandamento dei partiti
La debolezza dei Governi
L'ostilità anche iniziative di ministri antimafia avevano
Anche sulla grande stampa nazionale e milanese
Ricordo vignette storiche
Contro gli allarmi gettati da Parisi e dal Ministro dell'Interno SCO
Quindi sul versante di quella debolezza per interrogarci Rina accompagni le trattative chi avrebbe dovuto o potuto
Modificare quel tipo di legislazione
E sul versante vero onorevole Li Gotti dei grandi appalti
Io incastro nere e anche
Quali erano le indagini immane a Falcone e Borsellino sui grandi appalti
Queste è una cosa da espugnare perché se non esponiamo questo non sappiamo chi era veramente seduto al tavolo delle decisioni della Commissione provinciale regionale
Di cosa nostro
Un'ultima battuta
La cattura di Reina che io chiamai allora la consegna di Rina
La posta da Divina
Come si colloca tra gli eventi da lei illustrati specie quelli del gennaio cassazione del mille novecentonovanta
Naturalmente
Io ho stima personale dell'odierno e Violante quindi nessuno può pensare che io richiami questo problema perché aree
Tensione politica ma alla luce degli eventi della successione storica degli eventi io chiedo altresì i denti e all'Ufficio di Presidenza di considerare
L'audizione del Presidente della Commissione antimafia dell'epoca Violante dell'onorevole Brutti e tutti coloro che parteciparono dall'ottobre
Del novantadue al giugno del novantatre alla discussione sul se a udire
Ufficialmente in Commissione antipatia Rina dopo quella tremenda lettera inviata al presidente Violante grazie
Grazie a lei senatore lauro allora onorevoli colleghi
Traendo
Le conclusioni ringrazio tutti dell'apprezzamento
Dello sforzo che ho fatto
Soprattutto di quelli che ho fatto fare ai collaboratori
Anche per
Prego
Grazie Presidente no sinceramente mi sembra
Innanzitutto che ci sia stato un errore da parte del collega Laura o nella misura in cui fa riferimento alla mancata audizione di Riina
No nove a sette no nove seguente
Ieri
Parlavo divisa centinaia
Se ho sbagliato è stato un lapsus lingue unisco prego non emanerà vini però
Tenuti forse non vi siete impegnati mi pare che appunto che si sia stati invece l'equivoco da parte del collega che aveva parlato di Rina anziché di Ciancimino
E oltre a questo mi sembra un attimino anche strumentale da parte sua in ogni caso se ha modo di verificare ad esempio la verbalizzazione di tutti i lavori
Essi vede molto bene come sia stato stretto il calendario delle audizioni che appunto in quei mesi furono quelle audizioni che furono programmate che furono anche effettuate
E comunque voglio dire non c'è alcunché problema mi sembra però che sia abbastanza strumentali in effetti dal punto di vista politico da parte il collega
Mettere in discussione e la volontà da parte della l'ora Ufficio di Presidenza di andare ad espletare quelle audizioni che erano state acqua
Scusi Presidente io non ho messo no non ho messo mai in discussione alla VIA imparare mai prima lasci fare a metri smaltiva prorogare il non ha letto bene gli ambiziosi mi scusi mi scusi chiede
Le do la parola senatore lauro avendola irritualmente data alla collega Garavini perché
Questi stavano sfugge lato irritualmente a lei ma con questo la discussione è chiusa perché le iscrizioni a parlare sono fatti quindi per ragioni di ritualità irritualità le do la parola
Allora io vorrei chiarire all'onorevole Garavini che la mia richiesta non è strumentale dal NARS no assolutamente funzionava nessun disegno politico
La lettura delle carte evidenzia come all'interno dell'Ufficio di Presidenza
Ci sia stato una tremenda discussione e che sia stata programmata l'audizione di Ciancimino
Poi slittata successivamente quindi è la motivazione non regge debbo aggiungere però che questa mia tesi è quella dell'onorevole Massimo Brutti dell'epoca grazie
Grazie a lei allora
Colleghi adesso si conclude e veramente
Io vi ringrazio per l'attenzione vi assicuro che
Comunque venga considerata la
Mia è stata soltanto una introduzione alla discussione perciò è un un testo del tutto aperto dichiaratamente lacunoso e già
In questo breve giro di interventi alcune lacune sono state colmate
Dal punto di vista procedurale però debbo ricordare
Che
Noi quando decidemmo di aprire questa discussione dicemmo
Che ci sarebbe stata un'apertura del dibattito delle comunicazioni del Presidente
Sulle quali avremmo aperto una discussione a conclusione di questa
A discussione avremmo deciso come procedere e ciò
Che risulta
Esattamente agli atti
Io
Non ho nessuna difficoltà anche a rivedere se lo riterremo opportuno
Questa decisione e a scegliere una diversa procedura però prima ne parliamo ordinatamente nel Ufficio di Presidenza
Nonno tre costituiamo nessuna nessuna strada né prima e ci precludiamo alcuna strada
Tutto qui
La preghiera che rivolgo a tutti e
Come dire di fare il massimo sforzo di obiettività
Perché la materia è molto complicata i punti sensibili sono moltissimi
Ma se vogliamo che questa discussione vada a buon fine
Cioè ci porti a dei individuare qualifiche plausibile verità storico-politica
Bisogna che procediamo obiettivamente altrimenti noi la discussione la uccidiamo sul nascere
Grazie e
Prego prego senatore Caruso
Grazie Presidente i sono in zona Cesarini e me ne rendo conto riservando l'Ufficio di Presidenza il del mondo
Il Rillo Riesame io riordinato di tutto tanto per usare un termine causata che lei
Della sua relazione e quindi del che fare
Mi chiedevo se non sarebbe utile anche qui al plenum della Commissione avviare un approfondimento sulla questione del ministro Conso cioè di quei provvedimenti
Che sono stati assunti perché questo forse populo elemento di informazione
Che lei non poteva raccogliere non rientrando nella nelle sue
Che lei ha il merito di aver evidenziato di aver fatto affiorare ecco trovare da subito forse uno strumento di approfondimento di critica quel segmento della della vicenda che ci consentirà in Ufficio di Presidenza poi anche di me io mirare
Le le le cose da fare aggiungo e termino
Non le sono mancati i complimenti i ringraziamenti li aggiungo i miei ho guardato l'annesso che lei ha fornito alla relazione invito i colleghi a guardarlo anche loro
Perché ci sono due date significative che questa Commissione deve considerare sono dieci aprile mille novecentonovantuno
E il venticinque maggio mille novecentonovantadue un anno e pochi mesi a un mese
Che passano tra della morte di del dottor Giovanni Falcone e la sua nomina alla funzione di Direttore degli affari penali della Ministero della giustizia allora di grazia e giustizia
Ebbene nel tempo che è intercorso sfogliavo il suo documento sono successe le solite cose per certi versi è stato inasprito quarantuno bis sono state fatte altre cose
Ma soprattutto e questa la l'attenzione che ho voluto riservare che mi permetto di diviso risale colleghi sono successe tre cosa straordinaria è stata costituita la dia
Est sono state costituite le DDA e la DNA della Direzione nazionale antimafia
Sono state estese le competenze di SISDE e SISMI cioè sono stati presi tre strumenti di tipo metodologico di tipo di contrasto strutturale
Che credo debbano portare la nostra Commissione una riflessione qual è l'ultima riflessione ulteriore sulla statura ulteriore
Di chi ne è stato in tutta evidenza l'ispiratore è stato un anno e un mese riflettevo tra me e me ora non inutile per il Paese come servizi ulteriore da parte del dottor Falcone
Scusi una una precisazione io voglio verificare più affondo
Da chi
Furono emessi i provvedimenti di quarantuno bis si
Perché
Ce ne sono alcuni che vengono emessi e non ad iniziativa del ministero ma additivi iniziativa di direttore del direttore generale da lui delegato
Non lo è per ovviamente
Non tutti i provvedimenti di quarantuno bis
Che si tratti di mancata di proroga di me non sono tutti di emissione diretta del ministro il Ministro può
Delegare il direttore generale anche vice direttori generali a questo fine
E non solo come esattamente cioè non ricordo ricordo ha previsto i documenti ma in questo momento non sono in grado
Di essere preciso ma queste precisazioni le forme le delle darò eventualmente all'Ufficio di Presidenza tenete conto che
A monte
Di
Questo lavoro c'è anche
Una montagna di documenti consultati di relazioni
E di omissioni alcune delle quali volute perché
Ho parlato un
Fin troppo e e se non avessi tagliato qua e là ho dovuto ridurre a una citazione
La la il richiamo a Tangentopoli pur sapendo il peso decisivo che nel contesto politico quella vicenda avuto ma non si può pretendere di di
Il
In un intervento che non è una relazione questo l'ho detto dall'inizio e tengo a stabilire in un intervento che vuole solo aprire una discussione e esaurire la discussione che si deve ancora svolgere grazie grazie
Dunque è quella qualcosa di simile alla trattativa con lo Stato Cosa Nostra non l'ha mai abbandonata anzi a distanza di diciotto anni dagli eventi delittuosi che
Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Giuseppe Pisanu avete sentito ieri a scrupolosamente elencato uno dietro l'altro nella sua relazione davanti per me l'antimafia
Le cose non sono cambiate Cosa Nostra detto Pisanu ma forse rinunziato all'idea di confrontarsi da pari a pari con lo Stato ma non ha certo rinunziato alla politica
Al contrario con l'espandersi del suo potere economico ha sentito sempre più il bisogno di proteggere i suoi affari suoi uomini specialmente con gli strumenti e la politica comunale regionale nazionale ed europea
Il presidente dell'Antimafia insomma ha messo nero su bianco quanto le indagini e inchieste
Portano a galla dopo i grandi delitti e le stragi di mafia del biennio novantadue novantatré Cosa Nostra è un veleno trasversale che inquina si fa inquinare
Quando trova una convergenza di interessi che ne amplificano il potere economico
E sociale nella sua lunga ricostruzione storica sociale e politica Pisano
Ha lanciato frecce che vanno in questa direzione come quando ha affermato che è ragionevole ipotizzare che nella stagione dei grandi delitti
E delle stragi si sia verificata una convergenza di interessi tra cosa non sta altre orti e altre organizzazioni
Criminali logge massoniche segrete pezzi degli atti delle istituzioni mondo degli affari e della politica
Un contenitore all'interno del quale non si può
Ragionevolmente escludere che nel momento topico cioè appunto novantadue novantatré qualcuno porto avanti una trattativa per giungere a un nuovo equilibrio che raggiunse
Probabilmente l'apice tra il ventinove luglio novantatré subito dopo quindi le bombe a Roma e Milano nel sei novembre novantatré cioè
Il giorno della mancato rinnovo del carcere duro accento quaranta detenuti
La relazione come è ovvio a innescato la rituale girandola di repliche polemiche alle quali non si sottratto nemmeno il capo della Procura nazionale antimafia Piero Grasso che ha ricordato che le teorie sono belle ma che in Aula nelle aule giudiziarie servono le prove
E finora le fonti non hanno mai consentito di costruire
La prova finale in grado di accertare responsabilità
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0