Parità Scolastica. A dieci anni dall'approvazione della legge n. 62 del 2000

Autorità colleghi signore e signori è con piacere che alla Camera dei deputati ospita
Questo convegno sulla parità scolastica fra dieci anni dall'entrata in vigore della legge che ne regola l'attuazione in armonia con i principi stabiliti dall'articolo tra Costituzione
Da un sincero benvenuto al Ministro dell'istruzione dell'università della ricerca Mariastella Gelmini al presidente dell'Associazione genitori scuole cattoliche Maria Grazia Colombo
Al presidente dell'associazione all'onorevole Eugenio Mazzarella al Rettore dell'Università LUMSA Giuseppe della torre
Al Presidente della Commissione cultura di Confindustria Alessandro Laterza
Una prima riflessione sulla parità scolastica la luce dell'esperienza scaturita dalla legge sessantadue del due mila
Consente a mio modo di vedere di disegnare innanzitutto il quattro delle opzioni educative che sono effettivamente a disposizione delle famiglie italiane
E che si sostanziano nella possibilità di iscrivere i propri figli a istituti scolastici che garantiscano un'offerta didattica rispondente ai valori
Religioso culturali considerati prioritari dei genitori oppure alle più diverse esigenze di vita avvertita dalla famiglia
In altre parole credo sia corretto dire che la legge sessantadue ha stabilito un principio importante
Attraverso in primo luogo il riconoscimento che sia le scuole statali sia le scuole paritarie privati degli enti locali fanno tutte parte del Sistema nazionale di istruzione
In questo senso particolare rilievo assume la sottolineatura contenuta già nella stessa legge che anche le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico
Indipendentemente dal fatto che a garantire la formazione scolastica dei giovani sia un soggetto statale o privato e laddove siano presenti qui requisiti di qualità la cui valutazione demandata agli uffici scolastici regionali
Il servizio nel campo dell'istruzione rappresento un primario interesse per l'intera comunità nazionale
Credo che sia un principio che assume una particolare importanza nell'Italia di oggi che avverte in modo sempre più pressante quella emergenza educativa
Sulla quale da più parti è stata richiamata l'attenzione e che si traduce nella diffusione di mentalità culture comportamenti che esprimono una visione in qualche modo riduttiva dell'uomo e della sua libertà
L'emergenza l'emergenza educativa che segnala anche la crescente difficoltà della scuola e per certi aspetti della stessa famiglia
Nel trasmettere ai giovani valori è solito immutabili morali richiede di essere affrontata con impegno corale
Tutte le foreste di tutte quelle forze che lavorano per il bene comune
E credo che sia opportuno sottolineare che sostenere la parità scolastica non equivale affatto a intaccare il sistema statale dell'istruzione ma significa semmai contribuire alla crescita dell'offerta formativa in Italia
Un obiettivo che rappresenta a pieno titolo per i nostri giovani un investimento nel sistema Paese
Vale anche la pena notare che la visione unitaria del servizio ispettivo così come si configura come legge sessantadue rappresenta un indice della maturazione della coscienza civile del nostro Paese
Nel senso di una maggiore attenzione all'estensione dei diritti di libertà e nel senso della caduta dei tanti troppi steccati ideologici che hanno caratterizzato per molto tempo la vita pubblica italiana nei decenni passati
Se il principio che la parità scolastica incontra oggi pur con discussioni e diverse sensibilità
Un ampio e trasversale accoglimento nella politica nella cultura soprattutto nella pubblica opinione va ricordato che così non era prima del varo della legge
Ebbene infatti ricordare che sono passati ben cinquantadue anni dall'entrata in vigore della Costituzione prima che un apposito provvedimento legislativo fissasse i diritti e gli obblighi delle scuole private che chiedono parità come stabilito dall'articolo trentatré
Le motivazioni di questo lungo ritardo vanno fatte risalire a mio modo di vedere al clima Seveso delle divisioni di aree culturali e politiche che vigeva in altre stagioni dallo Stato italiano
Non è mia intenzione soffermarmi sulle ragioni di quelli lontani e discussione desidero solo rilevare che la natura liberale dei principi della parità scolastica e della libertà di scelta educativa
E rimasta per troppo tempo soffocata all'interno della lunga contrapposizione tra laici e cattolici
Questa situazione Vienna venne ben descritta tra gli altri
Da un liberale a tutto tondo come fu Salvatore Valitutti il quale non toglie paradosso che la prima di sentire di quella contrapposizione fu proprio la scuola privata l'ispirazione laica
Sono parole di ma di tutti la costruzione dello scuola statale conservo appunto l'esponente del Partito liberale che come noto fu anche ministro della pubblica istruzione
La costruzione dello scolo statale tolse sparsi stimolo alla scuola dei privati in quanto scuola laica il laicismo culturale si rifugiò in larga misura nella scuola statale e con essa si identificò
Perciò la contrapposizione notava sempre Valitutti tra cultura laica e cultura religiosamente ispirata sintetizzo sì sì sì sintetizzo come contrapposizione tra scuola statale e scuola confessionale
La scuola dei privati come a scuola non statale distinta dalla scuola religiosa andò via via svuotando usciti un caratterizzante contenuto culturale i si andò di pari passo riducendo a scuola di ripetizione e di riparazione
Oggi
La considerazione ci invita a prefigurare la possibile evoluzione del sistema scolastico paritario all'interno della società italiana
Il processo va inserita nel modo di vedere innanzitutto nella più generale opera di ammodernamento e di rilancio del sistema nazionale dell'istruzione
Che deve essere visto come un obiettivo strategico per tutto il nostro Paese in un mondo quello della competizione globale in cui risulta decisiva la ricchezza rappresentato dal sapere dalla ricerca dall'innovazione
La parità scolastica e inoltre parte integrante di quella che è stata definita la welfare society cui tendere secondo molti osservatori devoluzione dei Paesi europei
Mi riferisco in particolar modo all'iniziativa in Rete dei soggetti pubblici e privati che coprano soddisfacimento dei bisogni sociali nella prospettiva di una società più libera e pluralista
Quel sasso Saiti nel campo dell'istruzione vuol dire anche autonomia delle scuole statali coinvolgimento dei genitori nell'offerta formativa
In tale ambito desidero sottolineare che il sistema di collaborazione tra pubblico e privato risulta ampiamente sviluppato nella maggior parte dei Paesi europei
Le modalità di attuazione sono diversi
Si va ad esempio l'esperienza tedesca dove le scuole private sostenute dagli under devono perseguire gli stessi obiettivi didattici degli Istituti pubblici
A quella francese dove lo Stato stabilisce un sovvenzionamento ed istituti privati attraverso la formula giuridica del contratto a quella spagnola dove le scuole private ammesso al sostegno sono in regime di convenzione con l'autorità pubblica
In tutti i casi gli obiettivi appaiono quelli di aumentare l'offerta formativa diretta i giovani e di allargare gli spazi di autonomia della società
E un'ultima considerazione
Il sistema paritario ha subìto un'evoluzione negli anni immediatamente successivi all'entrata in vigore della legge
Anche per effetto della modifica del Titolo quinto della nostra Costituzione che in materia di istruzione assegna allo Stato il compito di stabilire le norme generali perché alle Regioni la potestà legislativa concorrente
O
Se da un lato ha stimolato l'iniziativa di diverse regioni ha però fatto emergere alcune criticità nell'assegnazione delle risorse stabilite dalla legge
La Corte costituzionale con la sentenza cinquanta del due mila otto ha dichiarato l'illegittimità della norma contenuta nella legge finanziaria due mila sette che prevedeva un incremento degli importi destinati alle scuole non statali
La motivazione della Consulta è stata che tale disposizione viola il principio della legislazione concorrente delle regioni
Da più parti si segnala perciò l'esigenza di un riordino del sistema paritario che oltre di tali conflitti di competenza tra Stato e Regioni dia certezze alle famiglie e agli istituti scolastici nella fruizione dei sostegni previsti dalla legge
Credo che sia compito del legislatore e quindi del Parlamento nell'osservanza dei principi costituzionali
E nel rispetto delle compatibilità di bilancio pubblico intervenire al fine di favorire il consolidamento della libertà di scelta educativa all'interno del sistema nazionale dell'educazione
Uno dei principali obiettivi deve essere quello di permettere anche alle famiglie meno abbienti di scegliere quella che ritengo non sia la migliore opzione educativa per i propri figli
La prospettiva non è solo quella di una migliore efficienza del sistema ma anche quella di una più ampia fruizione da parte dei cittadini dei diritti di libertà e democrazia che ne che fanno parte integrante del patrimonio morale della nostra società
Per questo mi auguro che il Parlamento sappia cogliere già in questa legislatura questa grande e importante prospettiva ed è con questo auspicio che dichiaro aperto il convegno dà la parola al Ministro Mariastella Gelmini prego
Solito afferente al Presidente Fini a tutti i rappresentanti delle scuole paritarie ai rappresentanti delle associazioni dei genitori e ai relatori
Come ha ricordato poc'anzi il Presidente della Camera dieci anni fa il Parlamento nazionale su proposta del ministro Berlinguer
Varava la legge sessantadue del due mila sulla parità scolastica che riconosceva alle scuole non statali per la prima volta nel nostro Paese la parità con le scuole statali
Considerando le come parte integrante del sistema nazionale di istruzione
Con pieno diritto a rilasciare direttamente titoli di studio
Dopo dieci anni ci troviamo qui a tirare le somme su quella legge che avrebbe dovuto garantire un'effettiva parità
Dobbiamo constatare però che le famiglie non sono state ancora messe realmente nelle condizioni di poter scegliere
Come e dove educare i propri figli senza vincoli economici all'interno del sistema integrato pubblico di istruzione
Sarebbe inutile nasconderci che in Italia non siamo ancora arrivati a realizzare una piena parità scolastica
A mio avviso questo è dipeso molto dall'approccio ideologico che ha guidato la discussione su questo tema
Troppe volte ci si è divisi tra scuola pubblica e privata troppe volte l'ideologia vinto sulla qualità della didattica troppe volte infine
Si è gridato in maniera strumentale alla privatizzazione della scuola e non si è discusso del vero tema centrale ovvero la qualità dell'offerta formativa e le criticità che emergono da tutte le classifiche internazionali
Noto con dispiacere che questo approccio in forma ancora almeno in parte il dibattito pochi sembrano infatti in grado di distinguere buone pratiche dalle cattive nel campo della scuola e buone pratiche esistono all'interno del sistema delle scuole statali e all'interno anche del sistema
Delle scuole paritarie
Insomma il tema dell'istruzione paritaria ha sicuramente radici antiche al punto che può essere considerato a tutti gli F a tutti gli effetti un classico del dibattito politico
Per qualcuno è difficile sia accettare il ruolo pubblico della scuola libera che riconoscere il diritto di scelta dei genitori nell'educazione dei propri figli
Si tratta di veri e propri pregiudizi che ogni volta che si ripropongono sembrano riportare indietro le lancette del tempo
Io vorrei guardare avanti invece anche con il vostro aiuto noi tutti istituzioni e società civile abbiamo un unico obiettivo post-ideologico ed è elevare il livello qualitativo della scuola italiana
Per fare questo fin dal mio insediamento mi sono convinta dell'opportunità di definire un nuovo orizzonte culturale
Dove la scuola non sia l'unica protagonista per rilanciare il capitale umano la sfida non può essere vinta se non con l'aiuto determinante delle istituzioni del territorio e delle famiglie
Come ha sottolineato anche il Santo Padre e legittimo infatti domandarsi se non gioverebbe alla qualità dell'insegnamento lo stimolante confronto fra centri formativi diversi
Suscitati nel rispetto dei programmi ministeriali validi per tutti da forze popolari multiple
Preoccupate di interpretare le scelte educative delle singole famiglie e delle istituzioni del territorio e della comunità nel suo insieme tutto lascia pensare che un simile a confronto non mancherebbe di produrre effetti benefici
Credo che il Santo Padre ancora una volta abbia ragione bisogna agevolare questo confronto promuovere un'autonomia responsabile voltare definitivamente pagina rispetto a polemiche sterili
Nel tempo si è infatti assistito ad una progressivo svuotamento del principio di attuò di autorità nel rapporto tra alunni e docenti tra docenti e dirigenti scolastici ad un venir meno dell'alleanza fra scuola e famiglia
In nome di un falso egualitarismo si è sacrificato il principio della meritocrazia sull'altare del sette politico si è pensato di ridurre un tema così complesso come quello dell'istruzione
A una mera valutazione ragionieristica su votando il principio di responsabilità e svilente o la figura stessa del docente e la qualità stessa dell'insegnamento
Invertire la rotta ed interrogarsi su un
Come costruire o un solido progetto educativo non è sicuramente una passeggiata
Ma nulla potrà cambiare se non maturerà come peraltro sta già in parte accadendo nella scuola la consapevolezza della necessità di un cambio di passo
I primi passi di questo cambiamento di direzione sono stati compiuti penso alla reintroduzione del cinque in condotta e quindi alla valorizzazione del comportamento oltre alla conoscenza e alla competenza
Credo che anche dalla riforma che è frutto dell'operato di questo del precedente Governo in materia di scuola superiore si possano trarre sicuramente dei benefici
Credo che
Certo occorre che ciascuno all'interno della società si assuma le proprie responsabilità e contribuisca a questo processo riformista
Dicevo ciascuno prendendosi le proprie responsabilità istituzionali quello di uno Stato laico che mette al centro dei valori irrinunciabili come quello della centralità del protagonismo della persona
E occorre quindi intenderci sul concetto di laicità
Laicità che a mio avviso del resto non vuol dire neutralità vuol dire promozione di valori soprattutto educativi vuol dire perseguire un progetto comune significa di in tale comunità educante con la persona al centro di tutto e con una collaborazione fattiva di ciascun protagonista istituzioni scuola e famiglia
Laicità insomma non significa laicismo non significa impedire l'espressione di tanti importanti realtà del mondo educativo che fanno crescere il nostro Paese
E occorre ricordare
Che la scuola e sempre pubblica anche quando è paritaria non viene meno questa funzione di interesse comune di interesse generale
E quindi
Diventava da sé che all'interno del sistema scolastico statale e non statale ci siano buone pratiche cattive pratiche buone scuole cattive scuole
E sappiamo bene che in questa fase di crisi economica è complesso attivare quegli strumenti in grado di garantire effettivamente il diritto di scelta
Ma iniziamo questo lo possiamo fare a far valere dei principi base che non esiterei a definire fondamentali
Se vogliamo insomma che l'autonomia dell'iniziativa privata non diventi anarchia se vogliamo che la libertà non diventi privilegio se vogliamo che l'educazione pubblica garantisca l'integrazione
E questa non contrasti con i principi fondamentali della nostra storia
Allora dobbiamo pretendere che lo Stato eserciti una funzione di accreditamento a monte garantendo che le scuole autonome rispondano a quei principi indisponibili della nostra tradizione e della Costituzione
D'altra parte la scuola libera aperta a tutti è un sogno che ha sempre affascinato il grande della storia politiche decorrenze
Don Sturzo già ne parlava quando fondò il Partito Popolare Italiano pensando ad una scuola libera anche se non dello Stato per un Paese che poteva dire come leva per la propria ripresa
L'educazione e la preparazione dei propri giovani
Anche oggi le scuole paritarie continuano a svolgere una funzione
Straordinaria
Nella maggior parte dei casi sono gestite da ordini religiosi o cooperative di famiglie in molte sono situate nei quartieri periferici delle città o nei paesi
Sono quindi realtà assolutamente importanti per il futuro dell'educazione in Italia
Senza contare che l'esistenza di queste scuole garantisce un reale risparmio per lo Stato infatti secondo uno studio un bambino iscritto alla scuola non statale ha un costo molto più basso del costo riferito alla scuola statale
Per ogni iscritto a una scuola paritaria infatti il contributo statale pari a cinquecento ottantaquattro è euro annui a differenza dei sei mila centosedici euro all'anno per ogni iscritto alle scuole statali
Credo che anche questa valutazione economica che resta marginale rispetto all'impianto di fondo debba però contribuire a metabolizzare sul piano sociale l'esistenza delle scuole paritarie
Come si può facilmente osservare il percorso per la vera parità in Italia è ancora lungo ma questo percorso può essere abbreviato riso proficuo se verranno superati gli steccati ideologici
E se si avvierà un confronto sulle possibili soluzioni
Per elevare il sistema dell'istruzione nel nostro Paese
Non affidando questo compito soltanto alla scuola ma condividendo tale Progetto a tutti i livelli nella consapevolezza che ciascuno di in di noi deve sentirsi coinvolto a pieno titolo e dare il suo personale contributo grazie
Grazie all'Amministrazione e ne prenderà la parola all'onorevole Eugenio Mazzarella componente della Commissione cultura scienza e istruzione della Camera dei deputati prego
Innanzitutto mi sia consentito nel ringraziare
Dell'invito di portare i saluti della Commissione della Presidente Aprea questi lavori
Mi porrò un interrogativo che cosa manca alla parità scolastica un'ulteriore tuteli ideologica o uno o più congruo tutela finanziare come a tutta la scuola italiana
Personalmente come si vedrà propendo per la seconda che ho detto
Perché se gli amici della Gescal nel gennaio del due mila e dieci potevano parlare un loro comunicato di
Necessità di passare per la parola i fatti completare la legge sessantadue due miglia
Evidentemente era sottesa la convinzione
Che
Non tutto è stato fatto per dar corso alle previsioni di legge neanche da ecco Governi elettivamente amici del centrodestra
E dico elettivamente amici perché è del tutto evidente che le finalità del sistema scolastico enunciate dalla legge Moratti cinquantadue nel cinquantatré due mila e tre
Nel condiviso richiamo alla persona umana come centralità educativa né vincolanti orizzonti dei principi della Costituzione con la legge Berlinguer trentadue mila
Purtuttavia nel richiamo espresso alle scelte educative della famiglia alla formazione spirituale e morale anche ispirato ai principi della Costituzione allo sviluppo della coscienza storica di appartenenza alla comunità locale alla comunità nazionale alla civiltà europea
Espongono una sensibilità diverse uno differenziazioni ideologiche di reale effettiva rispetto al simmetrico richiamo all'articolo uno della Berlinguer dei principi stabiliti dalla Costituzione dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Che dire evidentemente verso ancoraggio del personalismo educativo all'universalismo della cittadinanza più che al radicamento culturale e storico spirituale Barrot viale dell'istituto familiare come né la Moratti
Più prossima
Sul piano delle finalità dichiarate alla richiesta delle scuole paritarie di ispirazione cattolica ed all'attuazione della parità
Debba essere intesa nel senso di un'implementazione del carattere discussi erede di sussidiarietà dell'impegno dello Stato nell'istruzione pubblica il che oggettivamente dovrebbe rappresentare
Un favore del legislatore verso la scuola paritaria quanto Millino o quanto meno in quelle il venir meno degli ostacoli non la sua effettiva attuazione
Fa porre che
Poco si sarebbe visto però alcuni osservatori anche da parte dei Governi amici del centrodestra
Non per scusare i governi di centrodestra che si scusano benissimo da sì ma il punto è che le aspettative ideologica di una se osserva e dieta dure pure richiesta allo Stato l'impresa sociale della funzione pubblica dell'istruzione tengono fino a un certo punto
Spero di non dispiacere gli amici dell'agisca
Sostenendo che in effetti il principio della sussidiarietà
E adattabile sono tirando un certo punto la scuola e che questo spieghi di meeting intrinseci Deotto azione della parità scolastica un sistema pubblico dell'istruzione occorre quello previsto dal nostro ordinamento costituzionale
Il che certamente non significa negare la libertà di insegnamento né tanto meno considerare la famiglia i genitori entità residuali nel processo educativo
Che l'impegno dello Stato coda deve garantire ovvero sottrarsi all'impegno non derogabile di rendere effettiva sul piano finanziario la parità scolastica
Garantendo non le opportune risorse richieste in via io ordinaria
Dagli amici dell'AGeSC
E questo spiega perché i comportamenti dei ministri la pubblica istruzione come ministri dello Stato alla fine divergono meno del previsto né possono proporsi di farlo nell'attuazione della parità scolastica
La pari dignità nel sistema pubblico dell'istruzione riconosciuto dalla legge sessantadue del Milan
Alla scuola privata e tre oppure tra questi diritti riconosciuti c'è certamente i sostegni effettivo all'assolvimento della funzione riconosciuti non può tradursi neanche in linea di principio nella rivendicazione secca della mera sussidiarietà dello stato una sorta di viale regolativo
Nell'attuazione del diritto dovere dell'istruzione
L'obbligo di versare all'istruzione nasce non lo spazio pubblico della statualità ed è sua funzione non solo sui viabile mal più entro certi limiti surrogabili da sfere sociali sottordinati
Per quanto riguarda il nostro Paese quest'obbligo una missione di certa dinanzi a repubblicana dello Stato Wind democratico liberale sancita dalla Costituzione
Che può essere devoluto solo in parte e per ragioni di limiti empirici storico fattuali all'azione alla capacità dello Stato
Limite già presente nella nostra produzione unitaria di cui prendevano tratto sia la legge Casati dei mille ottocentocinquantasei diminuzione cinquantanove sia il testo unico
Del gennaio mille novecento venticinque del ministro fascista Pietro Federico
Che registravano scaricando su o consentendo a enti locali comuni i privati onori impegni di pubblica istruzione
Insomma la scuola non statale di enti e privati nasce da una devoluzione di compiti dello Stato che sussume sotto di sé normando le così riconoscendo in una realtà preesistente
E perché questo per motivi di opportunità sia politica che amministrativa che la Costituzione repubblicana riconoscerà anche nei loro poco riconoscerà poi anche nei loro presupposti valoriali
E tra questi presupposti valoriale di cui è stata data prova storica nei decenni più dovuto il Novecento europeo
Certo certo alla tutela prima ancora delle libertà di insegnamento del culto della libertà in generale quando lo Stato vi si è venuto meno tranne gli andò nel mille barra Rita autoritaria
Anche il buonsenso e la vicenda storica hanno giustamente consigliate consigliano la tutela democratico liberale della scuola privata orientata a valori confessionali preminenti della nostra tradizione
Se vi dico l'opzione di compiti si tratta e non di sussidiarietà come ideale regolativo da implementare nella realtà dell'erogazione di una prestazione essenziale dello Stato il diritto-dovere dell'istruzione
Il controvalore di questa devoluzione la funzione surrogatoria della scuola non statale all'esercizio sto varie diretto della funzione pubblica dell'istruzione
E questa devoluzione anche storicamente nel nostro Paese si hospice si espresse per ovvie ragioni diffusività della rete scolastica da coprire soprattutto nella scuola dell'infanzia ed elementare
Questo effetto di sistema al di là dell'Empoli incidenti preesistenze storiche strutturale spiega ad esempio la condivisione parità conseguite di Governi di opposto segno politico del sostegno alle scuole paritarie soprattutto per quanto estratti nelle scuole nella primissima infanzia
Ne fa fede l'istituzione di Fioroni delle classi di due primavera nel quinquennio il nell'impegno qui impegno ed è stato poi confermato nel biennio del ministero genuini
Le scelte educative della famiglia
E la formazione spirituale morale anche ispirato ai principi della Costituzione ed è significativo questo anche certo si radicano nel presupposto di Convivio anche lo Stato liberale secolarizzato e che sono un po'garantire giusto il nodo paradosso Boeken fare dello Stato liberale secolarizzato vive di presupposti con un po'garantire
Si nutrono dello sviluppo della coscienza della coscienza storiche di appartenenza alla comunità locale alla comunità nazionale al la civiltà europea in questo sviluppo ci sono certo le radici cristiane per quando l'Italia e per quanto riguarda l'Italia e l'educazione cattolica
Giusto il richiamo delle finalità della legge Moratti
Ma lo spazio pubblico dell'istruzione non vive solo degli su dei presupposti dei pedaggi educativo familiare in questo senso
Neanche del ma anche dell'educazione del cittadino e peluria della laicità repubblicana istanza che non è laicismo
Ma educazione ad uno spazio pubblico condiviso dove possono e devono entrare in relazione convivendo ordinatamente presupposti culturale e spirituale morali e conseguenti scelte educative le più diverse
E questi stanze un orizzonte non dismessi bile nelle problematiche dell'istruzione pubblica che lo Stato deve garantire
Quando la convivenza di presupposizione di mondi vitali culturali religiose si fa plurima
Nel contesto delle società multietniche e multiculturali ben più che per il passato quando alla dialettica ristretta al segno più o meno prima singolo credenza religiosa pervasivo dell'intera società alla dialettica posto unitaria laici cattolici
Insomma l'educazione pubblica statale inclusiva di un elemento etico morale e spirituale
Oggi leggibile come aggiuntivo più propositivo come per il passato le fonti storiche spirituale e culturale di Cucumo dico azione è stata lei vive
E che non può né forse deve garantire e questo elemento aggiuntivo ma non so con Dario last but not least nel caso di dire arrivato per ultimo non un ma non ultimo e l'educazione un'aria di consenso e colore repubblicana dove possano liberamente vivere ed esprimersi nel reciproco rispetto
Presupposti diversi presupposti storico spirituali da cui discendono diverse plurime sensibilità educative familiari
In definitiva nella società molti mutui multiculturale proprio a proteggere o l'orientamento e produco attivo familiare il ruolo pubblico della scuola statale destinata a crescere e non a diminuire non per laicismo
Ma per la laicità necessarie ad una società a produrre valoriale proprio nell'ambito familiare il che come insegna la conosco quotidiana non sono solo rosse ma anche spine
Non solo ma oggi dalla scuola statale più che temere la capacità di avocare a sé le scelte educative della famiglia e da tenersi il suo partito e l'eclissi educative in esse importata
Dall'essere affollata di giovani che hanno in gran parte perduto il sostegno educativo i valori di una famiglia che non c'è
Un sintomo il fenomeno del bullismo su cui non a caso con accenti diversi si sono impegnati in modo convergenti sia il Ministero filone che il Ministero Gelmini
La propensione alla scuola paritaria tendenzialmente confessionale di molte famiglie oltre che è dovuto al legittimo motivazioni ideologiche
E leggibile anche come timore della debolezza percepito dell'istituto famiglie nella società di oggi è da un travaso di questo fallimento nella scuola pubblica
Chi figli di quelle famiglie accoglie e come esigenza di proteggersi socialmente
Aggregandosi con famiglie cambino un idem sentire del valore della famiglia in una scuola quella paritaria confessionale vissuto come mera meno dispersiva di valori già socialmente a rischio
Il problema di poca alle e non assoluzioni mancava fu educative per quanto curate dalla mano pubblica e dall'impegno generoso dei privati
Ma in un ripensamento della famiglia e con la scuola può concorrere ma che attende presi incaricate responsabilità sociali più ampio di quello cupo assolvere la scuola in genere ivi inclusa la scuola paritaria
Qui si tratta di pensare un investimento sociale sulla scuola poderoso e che darà lavoro educativo per decenni tanto alla scuola pubblica statale che paritaria
Ma di questo investimento si stenta a vedere le tracce nelle recenti finanziarie certo il problema non sarà risolto dal tirare la coperta già troppo corta da una parte o dall'altro
Grazie all'onorevole Mazzarella
Credo che le parole dell'onorevole Mazzarella e le parole del Ministro Gelmini in rapida
Successione di una tra le altre abbiano confermato quel che avevo detto in un inciso della mia relazione vale a dire l'accettazione del principio
Pur con diverse sensibilità mi sembra evidente che le diverse sensibilità si sono e non potrebbe essere altrimenti insomma il sale
Del confronto vediamo se si può parlare di accettazione del principio con diverse sensibilità ascoltando il Presidente della Commissione cultura di Confindustria Alessandro Laterza prego
Grazie
Saluto il Presidente Fini era il Ministro Gelmini
Entro subito nell'argomento perché la discussione è stata
Appassionante dopo triste Confindustria giusto per dare un
Dichiarazioni di posizione la legge sessantadue del due mila è stato sicuramente un
Un punto di progresso per possiamo sottolineare tutti i limiti ma è stato un passaggio rilevante perché come è stato ricordato
A comportato il riconoscimento del diritto all'esistenza trascurano statale e soprattutto il riconoscimento della natura esplicito della natura nascono statale come
Componenti di un servizio pubblico e di un sistema formativo visto nel suo nel suo complesso
Dal punto di vista culturale
E importante che sia stato
Dato riconoscimento alla libertà di scelta non delle famiglie perché questo è già ideologia ma di quelle famiglie
Che desiderano che il percorso formativo dei figli si svolga in un ambiente culturalmente omogenea accademici
Questo è un tema sul quale si inciampa perché quando parliamo di scuola non statale
Nella nostra mente per tradizione trasparenze c'è scritto cattolica ma questo è un modo sbagliato di vedere il TG problema o il tema perché appunto quella stessa evoluzione che descriveva onorevole Mastella fa sì che nulla può escludere
Che ci sia una scuola che nasce fuori dalla scuola islamica proprio un po'difficile ma non è detto forse avremmo associazione dei genitori
Nelle scuole delle scuole islamiche o può darsi che la molteplicità
Non in breve arco di tempo di comunità che si stanno incardinato erano sottotitolazione esprimano anche questa domanda nei limiti in cui ciò sia legittimo assolutamente come dire
Normale affrontare laicamente in questo caso il problema che sarà una questione che si porrà non non tra due anni ma voglio sarà certamente un tema come nell'esperienza di altri Paesi ugualmente
è importante avere ben chiaro che non c'è evidentemente alcuna contrapposizione con la scuola pubblica
Che talvolta non secondo me non definiamo positivamente ma sempre un po'in negativo positivamente
La scuola pubblica risponderà scelte non delle famiglie ma di quelle famiglie che desiderano che invece il percorso formativo dei figli si svolga in un ambiente culturalmente molteplice
E non definito se vogliamo usare una
Un'espressione generica da altro che non sia il perimetro stabilito dalla nostra Carta costituzionale
Io sono stato mandato in scuole pubbliche per scelta e ha mandato le mie finiscono il pubblico non perché mi sono sbagliato perché ero pigro ma perché ritenevo che quella fosse la scelte atti adatta alla mia sensibilità di
Di di di genitore rispetto a questo dobbiamo però effettivamente chiarire perché questo evento positivo della
Della legge sulla parità
Presenza degli evidenti limiti non è stato effettivamente garantito alle famiglie un sostegno all'esercizio di questa libera scelta
E sia introdotto e questo non nota che viene molto sentita in Confindustria
Una sorta di come dire elemento di statalizzazione nella scuola non statale che non necessariamente è stato come dire un
Un elemento di beneficio una sorta di irrigidimento in qualche modo che non è un fatto di per sé positivo anzi
E quindi questi sono è una prima classe di problemi di questioni la seconda classe di Bruni non di problemi ma di considerazioni che credo vadano fatte che sul tema bisogna avere un approccio molto
Pratico molto concreto io vengo da una regione sulla Puglia terra di origine dell'onorevole Aprea intorno permettetemi questo omaggio alla Micra
Valentina Aprea in cui ci sono seicentocinquanta scuole paritarie
Di queste cinquecentocinquanta sono scuole per l'infanzia su queste francamente io non capisco di che cosa dovremmo discutere se non ci fossero questi cinquecentocinquanta scuole in Puglia
Non dico che non ci sarebbe la scuola d'infanzia perché non voglio fare l'estremista ma diciamo che ci sarebbe un serissimo problema quindi lì c'è una funzione di servizio pubblico rispetto a un'esigenza della comunità che viene come dire trova soddisfazione
Nell'offerta della scuola paritaria
C'è pochissima nella mia regione non voglio generalizzare ma temo che sia una questione che si ripropone in molte sul monte scale territoriali c'è relativamente poca scuola primaria secondaria di primo grado
C'è una secondaria di secondo grado che con ovviamente molti illustri eccezioni vede una forte presenza di cosiddetti diplomi cc questo lo dico perché
Piuttosto che
Essere generici forse bisogna entrare proprio nella
Nel nel corpo vivo del del degli degli argomenti rispetto a questo
Per accennare a questo delle dotazioni finanziarie
è evidente che noi abbiamo bisogno di un solido sistema di valutazione operativo
Anche su scala territoriale perché oltre che esserci una giusta esigenze di accreditare la scuola non statale parifica la
Noi dobbiamo per tutto il sistema
Sia come dire statale una statale non e importanza avere la possibilità di come dire certificare
La qualità del risultato formativo Ministro Gelmini il tema lo conosce molto bene ed è impegnato su questa questione ma sappiamo tutti quanto sia complessa insomma anche dal punto di vista
Organizzativo ultima notazione
Nocivi
Appunto dibattiamo di queste questioni delle prospettive che possono porre delle difficoltà che ci sono oggi ma dobbiamo comunque tenere ben presente che oggettivamente
Piaccia o non piaccia ma questo lo discutiamo in un altro momento un'altra sede le risorse destinate al sistema pubblico della formazione di cui fa parte evidentemente anche la scuola paritaria
Sono non ci sono andate riducendosi e nove sei non sono in grado di valutare
Quanto la manovra che si sta discutendo credo in queste in queste ore potrà ulteriormente incidere questo è molto rilevante
Perché riconoscerle dall'allora presidente Colombo la giusta
Necessità di sostenere le famiglie che vogliono
Mandare i propri figli in una una scuola umbra paritaria non credo che non sia sufficiente se poi non siamo in grado collettivamente di garantire perciò posso concretamente l'avvenire
E poi mi è sembrato diciamo chiarissimo e condivido molto l'osservazione che è stata fatta
In materia di federalismo perché questa che è una prospettiva che è comunque davanti a noi che dobbiamo considerare anche come possibili opportunità di sviluppo
Il sistema pubblico di istruzione può essere invece anche la tomba in qualche maniera tra scuola paritaria perché come in tutte le reti
Quando le reti cominciano ad ciascun pezzo ha una sua regola
Il rischio che invece ritenere ordine promuovere in qualche maniera si deprime
O si come dire OPA Cisa la capacità di tenere dentro tutte queste positive diversità tutti questi positivi contributi a un unico obiettivo quindi ahimè
Prontissimo ovviamente al dibattito lo stemma
Dal punto di vista della cultura del Paese ma ovviamente ricordo sempre il punto in cui dobbiamo fare i conti con la la questione economica
E mi sembra comunque molto rilevante che ci sia stata questa sensibilità da parte del Presidente Fini
Ecco la partecipazione autorevole del Ministro Gelmini a
Affrontare questa questa questione questo è già molto importante
Però dopo ci dobbiamo battere perché su questi temi tutti e per la scuola paritaria e per la scuola statale per me non c'è differenza effettivamente ci sia un investimento non solo di attenzione ma un serio e forte investimento di risorse grazie
Grazie
Al Presidente la terza che ha ricordato credo secondo verità che gli istituti parificati non sempre sono istituti virgolette cattolici molti lo suona ma altri
Non hanno questa ascendenza di tipo valoriale non hanno riferimenti espliciti alla religione cattolica
E sentiamo ora il presidente il Rettore della Università LUMSA Giuseppe dalla Torre che certamente a ben precisi riferimenti di tipo culturale
Grazie Presidente Fini grazie saluto il Ministro
Ho sentito delle cose molto interessanti certo è un clima molto diverso rispetto a quello fine anni Sessanta in quanto quando ho cominciato i miei lavori universitari proprio trattando di temi della scuola dalla scuola paritaria
Io credo che occorreva partire da uno dei pregiudizi che sono stati ricordati
E che condivido e uno di questi pregiudizi è quello del contrapposizione distinzione o meglio della identificazione non contiene non distinzione tra pubblico e statale
Noi siamo viziati da questa confusione che è una confusione culturale prima ancora che una confusione di carattere politico ideologico
Per noi statale e pubblico la stessa cosa dobbiamo liberarci debbo dire anche il mondo cattolico non ha appreso la lezione di Sturzo il quale chiaramente
Distingueva il pubblico dallo statale lo statale lo statale il pubblico attiene a tutto ciò che riguarda la prestazione di servizi che hanno un interesse di carattere generale che vanno al di là degli interessi meramente personale
Questo lo dico perché io con in assistenza
Il Ministro penso che lo sappia sottolineo il fatto che la mia è un'università non statale non università privata non perché non ritenga il privato importante perché ritengo che dire università privata si voglia in qualche modo quasi
Con questa lente deformata culturale declassare la istituzione universitaria rispetto
Alla reti o al sistema universitario nazionale che
Unitario
Questo mi sembra il primo punto da tenere presenti dobbiamo imparare a distinguere pubblico da statale se no non andiamo molto più in là ma non solo nell'ambito della scuola ma in tanti altri settori
Qual è il punto della lire della legge sulla parità io credo che nell'insieme la legge abbia fatto una buona
Esperienza abbia prodotto una buona esperienza naturalmente come sempre con difficoltà
Alcune delle quali sono state accennate e soprattutto con una prefigurazione di un pericolo che è stato messo in evidenza anche nell'ultimo intervento di una possibilità di
Una
Come dire diversa incidenza sul piano territoriale sul piano delle regioni ci sono state Regioni per certi aspetti virtuose nell'applicazione della legge
Nelle quali forse le scuole paritarie non hanno prosperato ma non sono morte ci sono regioni le quali sono state non virtuosi assolutamente non virtuose e quindi non hanno permesso alla legge sulla parità di sviluppare le proprie potenzialità
Qual è il problema problema aveva il problema delle risorse e certo che parlare oggi di risorse qualche cosa che fa tremare tutti perché sappiamo
Io quando i miei colleghi Rettori le scuse delle università statali so quali sono le loro preoccupazioni per certi aspetti maggiori delle mie
è però poi il problema almeno teoricamente ce lo dobbiamo porre inattesa come speriamo tutti che possono venire tempi migliori perché altrimenti discutiamo di niente
E sappiamo che sul tema delle risorse ci sono stati sempre le grandi opposizioni che derivano da una
Erronea interpretazione dell'articolo trentatré della Costituzione famoso inciso senza oneri per lo Stato
Non voglio entrare qui la discussione sono state scritte biblioteche intere su questo argomento voglio soltanto fare un'osservazione che non vedo mai fatta per la verità
Che l'articolo trentatré della Costituzione il terzo comma riguarda le scuole private ed è giusto che le scuole meramente private non abbia nessun aiuto pubblico statale
Le scuole paritarie sono l'articolo trentatré quarto comma cioè si riferiscono ad un'altra configura io posso aprire a casa mia una scuola qualsiasi di filosofi e di matematica e scienze un salotto letteraria e questo non poco pretendere un aiuto dallo Stato la scuola paritaria e qualche cosa invece si inserisce
Così come accade per l'università e in un sistema fa parte di un sistema
La diversa collocazione topografica terzo quarto comma non è senza significato
Io credo che
Per darne complemento completezza compiutezza per concludere
Lei cammino fatto con la legge sulla parità occorre naturalmente guardare avanti un'opportunità importante
Nel tempo avvenire secondo me viene dalla riforma del Titolo quinto qui è stato fatto riferimento che sappiamo è successiva alla legge sulla parità
Può essere una grande opportunità può essere una grande opportunità per il legislatore nazionale nell'ambito delle sue competenze in materia di istruzione per fissare meglio alcuni alcuni primi punti
Può essere una grande opportunità per quanto riguarda le funzioni la potestà legislativa e le funzioni amministrative delle Regioni io credo che occorre ripartire da qui
Dopo la la riforma del Titolo quinto la Costituzione il problema non è più come era all'ora c'è qualche cosa di nuovo anche nella stessa interpretazione dell'articolo trentatré terzo e quarto comma della Costituzione
E qui vorrei in particolare soffermarmi sul un attimo
Sull'articolo centodiciotto ultimo comma che riguarda la sussidiarietà anche qui noi abbiamo molto spesso come dire una deformazione secondo me di carattere culturale
Cioè pensiamo che la sussidiarietà sia un meccanismo per la quale
Il privato il volontariato il No profit interviene laddove lo Stato non arriva ma è tutto il contrario
Anche il mondo cattolico c'è questa mentalità quindi non voglio non voglio
E tutto il contrario al contrario è che la società si organizza si dà i suoi servizi è lo Stato interviene o comunque le istituzioni
Pubblica intervengono laddove
Questo non è possibile oppure intervengono è stato molto puntuale il riferimento dell'onorevole
Ai fini di garantire un quadro generale di certezze in modo che tutti possono effettivamente esercitare il diritto
Al al alla istruzione e i capaci e meritevoli possono giungere fino ai livelli più elevati della
Istruzione
Quindi da questo punto di vista sono in dissenso con quello che lei ha detto perché è chiaro che partendo da questa posizione secondo me si può applicare eccome il principio di sussidiarietà nell'ambito della scuola
Teniamo conto che storicamente lo Stato in Italia si è occupato in maniera praticamente monopolistica dalla scuola
Nell'età liberale
Perché lo Stato aveva bisogno di creare un senso comune di appartenenza alla scuola e le forze armate il servizio militare obbligatorio sono state veramente gli strumenti perché creare un'identità nazionale
Tra tante diversità durante il fascismo per ragioni di carattere ideologico che possiamo facilmente immaginare ma di per sé la scuola e lo insegna tutto il resto di Europa ne siamo l'ultimo Paese in Europa non è risolto il problema
Il problema della della in maniera soddisfacente della scuola la stessa laicisti ma Francia è stato ricordato l'Assessore ci si ma Francia la legge Debré del mille novecentocinquantanove quindi
Siamo molto indietro finanziano determinate condizioni le scuole le scuole private il pagando tra l'altro gli studenti e i vini gli stipendi dei professori
Che se questo bensì l'Italia sarebbe già un grandissimo successo
Che voglio dire
E concludo in realtà la scuola rientra nell'ambito dello sussidiarietà e in realtà hanno dobbiamo pensare che la mozione educativa e distruzione sulla funzione esclusivamente dello Stato lo Stato deve garantire a tutti la possibilità di accedere
La possibilità di accedere e deve garantire a tutti naturalmente che abbiamo una formazione
Ispirata sani principi di laicità questo anche nelle scuole confessionali che significa rispetto dell'altro che significa rispetto dei diritti fondamentali dell'eguaglianza
Dei cittadini tolleranza di coloro che la persona o in maniera diversa ma naturalmente anche diritto di più
Poter avere un'istruzione nell'erogazione conforme e i propri convincimenti grazie
Grazie al professor dalla torre al Rettore dell'Università LUMSA e
Dulcis in fundo la parola colei che ha voluto questo convegno vale a dire Maria Grazia Colombo presidente dell'Associazione genitori scuole cattoliche prego
L'ultimo intervento può apparire ripetitivo ma ti chiedo proprio cinque minuti anche perché so che il Presidente Fini a tante cose da fare e il Ministro siamo perfettamente in orario per cui vi chiedo davvero cinque minuti
Di pazienza alcune cose verranno ripetute ma è importante che siano ripetute da da un genitore
Proprio come ha confermare tutto quello che ci siamo detti abbiamo ascoltato questa sera
Parità scolastica a dieci anni dall'approvazione della legge sessantadue duemila un percorso di libertà da completare aggiungo io
In gioco infatti c'è la libertà di educazione la possibilità concreta come genitore di poter esercitare senza discriminazione economica alcune
Più volte come genitore abbiamo portato la nostra voce a tavoli e convegni diversi
Abbiamo incontrato posizioni anche culturali ostili
Ma oggi siamo qui in questo luogo istituzionale così importante a celebrare un anniversario che ricollocare il centro la questioni educazione e libertà di scelta
Grazie Presidente Fini per averci dato questa opportunità
Il lavoro fatto in tutti questi anni ha evidenziato con chiarezza che si tratta di una battaglia culturale oltre che economica
La legge sessantadue afferma che le scuole paritarie sullo scuole pubbliche la loro funzione pubblica come quelle statali questa affermazione sembra essere logica scontata ma in realtà non lo è
Il termine privato nel sentire comune è considerato in senso quasi negativo o comunque riduttivo
Noi genitori siamo convinti che l'educazione è un bene pubblico
Non un fatto privato che ha a che fare con il bene comune
Quel bene comune che non è riducibile alla dimensione statuale o a quella politico partitica
Bene comune come caratteristica originaria delle persone delle associazioni di persone e qui ne abbiamo una rappresentanza molto qualificata che non è solo agisca evidentemente
Dei soggetti della società civile che insieme costituiscono il nostro Paese
L'ha gestita sempre non vuole essere una lobby che pone sul tavolo della politica e delle istituzioni delle questioni private
L'ha già screen tende viceversa muoversi nella logica delle questioni pubbliche e quindi del bene comune
Siamo qui per sottolineare la necessità di una piena riforma del sistema educativo nazionale che riconosca e riconsegna alle famiglie la titolarità essenziale dell'educazione
Stiamo diventando o forse lo siamo già un popolo stanco vecchio non solo anagraficamente che sembra aver perso interesse sociale e culturale ed umano
Riprendiamo seriamente in considerazione questa legge sessantadue completiamola
Occorre solo l'individuazione di uno strumento finanziario che seppure vi chiedo una attenzione in una gradualità attuativa riconosca la certezza del diritto
Non tutto subito però la certezza del diritto
I genitori di Scuola paritaria cittadini italiani non possono essere più discriminati
Un finanziamento e quale diritto della persona per garantire realmente la libertà di educazione senza il ricatto annuale del bisogno finanziario
Occorre lavorare per una scuola più moderna più efficiente e meno oggetto di burocrazia ANAS amministrativa una scuola quale luogo dell'attenzione dove vengono rispettate le attitudini e le diverse posizioni culturali interesso umani
Sistema nazionale di istruzione e quindi non come qualcosa di ingessato statico ma in movimento un laboratorio un cantiere permanente che tenga conto di diversi percorsi formativi e professionali
La sfida educativa che oggi attraversa tutti noi richiede riforme profonde e non più rinviabili
La crisi economica non può servire sempre come alibi
Le nuove generazioni ci guardano vogliono avere accanto come compagni di viaggio genitori e docenti educatori e politici credibili che rischiano in prima persona
Forse siamo una minoranza ma senz'altro siamo una minoranza creativa e interpella le istituzioni con stima e serietà chiedendo però in cambio risposte concrete
Attraverso un dossier come è stato ricordato prima la densità documentato raffronto tra spesa dello Stato
Per la scuola statale quella paritaria determinando l'entità della spesa che lo Stato sarebbe ha chiamato a sostenersi e tutti gli studenti della scuola paritaria circa un milione tre quinta sulle scuole statali
Il dato che emerge è di grande rilevanza come tutti ormai sanno perché il primo a pubblicare questi dati è stato Sole ventiquattro Ore che non è giornale della Chiesa
Come tutti sanno ormai si tratte T sei mila duecentoquarantacinque milioni di euro e dimostra un'incredibile case di sussidiarietà al contrario le famiglie sussidiarie dello Stato a danno delle stesse famiglie di scuola paritaria
Ci chiediamo ma i ragazzi che frequentano le scuole paritarie non hanno gli stessi diritti e doveri di quali che c'è con la scuola statale
Il momento difficile ci richiama ad una coesione o meglio a una strategia operativa
Occorre lavorare insieme costituire un'ampia maggioranza politica trasversale tra gli schieramenti su questo tema così sensibile per porre fine ad un'ingiustizia che noi definiamo sociale
L'esiguità e la precarietà di finanziamenti rende difficile il lavoro serio nelle nostre scuole e quindi preoccupante noi genitori
In un Paese democratico come il nostro la libertà di scelta deve essere per tutti io dico e tutti noi della gestiamo anche per i genitori di scuola statale
Solo un sistema pubblico di istruzione che fondi sul principio di sussidiarietà forme di pluralismo educativo è la risposta alle esigenze di istruzione e formazione del cittadino
Concludo con le parole del Ministro Gelmini
Intervento pronunciato nella Commissione istruzione della Camera luglio del due mila sette le ripropongo io qui in questo ambito così qualificato ed importante certa che l'occasione aprirà prospettive nuove
Dice Ministro Gelmini
Con la legge sessantadue duemila varata da un Governo di centrosinistra otto anni fa esiste oggi in Italia un sistema pubblico distruzioni qui convivono in piena osservanza costituzionale
Scuole che sono dello Stato e scuole paritarie istituite e gestite da privati
D'altra parte sta crescendo in tante zone d'Italia la domanda delle famiglie di percorsi educativi con specifiche connotazioni cui la scuola paritaria può fornire risposte adeguate
Oltretutto il dossier dell'Agis rivela il risparmio per l'erario relativa appunto a questa iniziativa ma questo è il punto che mi interessa e chiudo con questa frase
Che sottolineiamo con tutta la nostra esperienza invito a tutti grazie è il Presidente è il ministro che che parla
A non pensare agli istituti ma agli studenti e alle loro famiglie e vi chiedo e lascio tutto con questa domanda
C'è qualcuna di queste famiglie che merita almeno di altre sostegno alla sua determinazione dei toccare liberamente i propri figli in un modo piuttosto che in un altro
Grazie
Non c'è davvero null'altro da dire da parte mia soltanto il dovere di ringraziare ancora Giuseppe dalla Torre Maria Grazia Colombo Alessandro Laterza Eugenio Mazzarella e il Ministro Gelmini per aver dato vita a questo confronto
Sereno pacato
E non poteva essere altrimenti
Perfettamente in sintonia con l'auspicio da tutti Espresso di un confronto candidati diverse sensibilità
Fosse finalizzato ad una effettiva comprensione e ad una reale attuazione della legge sessantadue
Però che la Camera oggi abbia distrutto un buon momento noti confronti e di approfondimento
Eh sì alcune specie esprimere l'auspicio che fra quando fra qualche tempo fa magari fra dieci anni quando
Altri si incontreranno per verificare
Lo stato di attuazione della legge sessantadue bel per davvero non ci sia più alcuna nuance alcuna venatura
Alcuni inadempienza alcuna criticità l'auspicio ovviamente che non debbano passare altri dieci anni ma
Se il buongiorno si vede dal mattino B sulla strada giusta il dibattito di questa sera hanno compiuto a conferma certamente la politica italiana c'è grazie buonasera